EURUSD, scalping intradayIl prezzo sta per raggiungere la MML M1 a 1.0793 in D2 giornaliera, possiamo tentare uno short fino la MML M5 a 1.0678.
Consiglio come sempre uno stop profit dopo qualche pips.
L’MCS M1 non ha inserito un segnale Long, potrebbe necessitare di raggiungere la MML M5, ma lo vedremo nel pomeriggio.
Eurusd-3
EURUSD, scalping intradayBuon inizio settimana a tutti, ci troviamo ad analizzare l' EURUSD nella sua fase di riallineamento giornaliero, perciò non il migliore da tradare, ma l'importante è essere cauti.
Abbiamo la MML H4 a 1.0901 e potrebbe richiamare a sè il prezzo proprio questa mattina, non oltre le 10:30 italiane, se così accadesse potremmo far partire uno short almeno fino a 1.0843 dove il prezzo questa mattina ha inserito il proprio POC.
Nel corso del pomeriggio invece attenderemo il prezzo sulla MML M5 a 1.0678 , entro le 15:00 ora italiana e non oltre dovremo trovarci su quel supporto per poter tentare un Long di partenza giornaliera e ripartenza (A1) settimanale.
Il target di quest'ultimo potrebbe essere il POC a 1.0762 o il medesimo citato in precedenza a 1.0843.
L'MCS è in eccesso di forza, ma manca il segnale short, la resistenza della MML H4 potrebbe essere ciò che manca per vedere inserito tale segnale. (Non visibile nel grafico TradingView, ma solo su MT4)
Eur gli Istituzionali ritracciano? Cot Report In My Trading n.44Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali ancora aperte a mercato. Rilievo i dati che poi studio direttamente dal Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
DATA CAD CHF GBP JPY EURO NZD AUD USD
10/01/2023 -30.965 -7.370 -29.456 -35.377 134.962 7.350 -33.690 16.540
03/01/2023 -26.766 -2.854 -20.301 -46.864 129.915 7.480 -36.267 17.761
27/12/2022 -30.033 -4.131 -10.807 -37.730 146.162 6.907 -36.791 16.941
20/12/2022 -26.961 -4.064 -5.603 -40.881 142.272 6.334 -34.115 16.757
13/12/2022 -27.248 -11.811 -25.739 -53.188 124.715 -7.506 -37.837 25.768
Come vediamo dai grafici degli indicatori del Cot che ho sviluppato questa settimana non sembrano esserci variazioni di
rilievo rispetto alla settimana scorsa.
Euro dollaro ha preso tutti i target che avevamo individuato e breaka anche area 1.08.
Il rifiuto della settimana scorsa in area 1.0480 ha dimostrato con chiarezza la difesa da parte delle “mani forti” delle loro
posizioni long che erano ed ancora sono a mercato. Prossimi step su time frame settimanali per Euro/Usd sono area 1,1230
e poi 1,1500.
La situazione rimane apparentemente invariata con un nuovo recupero di posizioni del Cot long su euro.
L’ indicatore normalizzato del Cot del dollaro, pesato con i Cot normalizzati di tutte le altre valute continua a rimanere sotto
la linea dello zero ad indicare una debolezza relativa del dollaro, in generale, su tutto il mercato del forex, mentre dal grafico
delle forze relative notiamo come ancora il dollaro rimane diciamo in una fase iniziale di entrata nel “canale valutario”, ma
qui, come abbiamo visto la settimana scorsa, servirà un po’ di pazienza. Uno due mesi prima che lo attraversi tutto saranno
necessari ed abbiamo statisticamente studiato dai dati storici che questo potrebbe comportare una fase di lateralizzazione
molto ampia che sempre la settimana scorsa avevo individuato tra 1,045 ed 1,08 e che questa settimana innalzo tra 1,0700
ed 1.1500.
Questa potrebbe essere la presumibile area di oscillazione di euro dollaro nei prossimi 2 mesi corrispondente all’ uscita dal
“canale valutario” da parte dell’indicatore del cot del dollaro.
Lavorare su differenti orizzonti temporali è molto importante per avere una bussola di riferimento da seguire. Come ogni
rotta transoceanica, man mano che la si percorre, la si corregge con movimenti più o meno decisi ma il punto di arrivo
rimane comunque la nostra meta finale che non ci fa perdere nel pieno dell’ oceano.3
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed
analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di
alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i
dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle
informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
Un po' la stessa cosa che successe a fine settembre quando puntammo la nostra bussola sul nuovo cambio di direzione di
eur/usd che tra alti e bassi è ormai sotto gli occhi di tutti. Ovviamente se dovessimo accorgersi che il capitano cambi
nuovamente il porto di destinazione a causa di forti perturbazioni macroeconomiche sopraggiunte noi non tarderemo a fare
diversamente spostando i nostri orizzonti.
Tornando ad un piano diciamo più operativo e più a breve termine anche questa settimana ho focalizzato la mia attenzione
sulla composizione degli open interest del Cot di euro e di dollaro e di nuovo qualcosa di interessante l’ ho notata:
Euro ha aumentato le posizioni nette (open interest) ma con un
aumento sia delle posizioni long che delle posizioni short
(ovviamente queste ultime in percentuale inferiore), ossia sono
aumentati sia gli investitori long che quelli short.
Mentre nel dollaro assistiamo ad una sostanziale aumento delle solo
posizioni short.
Questi dati sulla composizione interna del cot sommate a tutte le ore
che ho passato a leggere questi dati nell’ ultimo anno e mezzo, mi
fanno pensare alla possibilità di trovarci difronte ad una possibile correzione di mercato.
Mi spiego meglio, sul dollaro aumentano gli istituzionali che lo vedono short (questo conferma la sostanziale visione di
medio lungo termine che vede una perdita di forza del dollaro) ma dal lato di euro sono aumentate le posizioni degli
istituzionali che hanno cominciato a piazzare le loro cartucce short, durante la salita di euro, per cogliere un possibile
ritracciamento (obiettivo questo di breve termine).
A questo aggiungo che l’ aumento delle posizioni long si riferisce allo scorso martedì quando ancora ad euro dollaro serviva
un po’ di polvere da sparo per breakare area 1,08 e raggiungere il successivo tp daily a 1,0850.
Durante questa salita mentre tutti compravano e loro stessi (gli istituzionali) puntavano probabilmente al target di 1,0850,
piazzavano lungo la via i loro ami short da recuperare poi durante la futura discesa sul ritest delle aree weekly che ho
individuato a grafico in area 1,07.
Gli Istituzionali, infatti, fanno continuamente questo continuo giochetto. Loro hanno bisogno di volumi per trovare
le controparti delle loro massicce quantità di contratti e quindi mentre innescano come in questo caso una salita
che li porterà a prendere profitto poco sopra iniziano a vendere un po di contratti (in queste fasi infatti trovano
facilmente la contropartita) che recupereranno poco dopo durante il pull back.
Questo concetto è chiave ed è molto importante da tenere a mente nella lettura sia del mercato, che del Cot ed anche nella
ricerca delle migliori aree di entrata per noi piccoli pulci . Individuare queste aree significa infatti per noi entrare a
mercato con una forte riduzione del rischio in quanto se ci dice bene entriamo su aree di supporto / resistenza che ci
permettono di individuare stop loss più o meno relativamente stretti.
Proviamo ora a vedere tutto quello che abbiamo detto direttamente sui grafici di Eur/Usd.
Su s&p siamo ancora praticamente inside della candela mensile di settembre !! incredibile vero? Prima di parlare di cambio
reale del mercato azionario servirebbe una chiusura mensile sopra 4190 e poi sopra a 4300. Queste sono le due aree
importantissime dove le forze short sono sempre entrate pesanti dallo scorso giugno scontando a mio avviso con parecchio
anticipo 636 punti, circa il 13% del totale del 27% del bear market iniziato il 2 gennaio 2022. In altre parole, sempre a mio
avviso, il 50 % del “disastro” economico è stato scontato in anticipo dai mercati. Oggi diciamo che ci siamo riavvicinati ad
una situazione reale dove le attuali quotazioni di s&p rispecchiano grossomodo (e forse neanche ancora proprio bene) la
reale crisi economica. L’ America dal canto suo sembra realmente molto forte con un mercato del lavoro contro ogni
pronostico. A questo si aggiunge una certa euforia diffusa sulle nuove politiche cinesi che approfondirò nelle prossime righe.
Di seguito trovate il grafico eur/usd dove ho cercato di riassumere i concetti che ho appena sopra esposto.
Tutte le settimane faccio analisi tipo questa basate sempre sulle posizioni degli hedge found e degli Istituzionali ancora aperte a mercato (cot: commitmente of traderes) che vengono rilasciate ogni settimana.
Se vuoi saperne di più o hai domande contattami
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed
analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di
alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i
dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle
informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
Cot In My Trading report n. 42 Gli Istituzionali ritracciano?Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
DATA CAD CHF GBP JPY EURO NZD AUD USD
10/01/2023 -30.965 -7.370 -29.456 -35.377 134.962 7.350 -33.690 16.540
03/01/2023 -26.766 -2.854 -20.301 -46.864 129.915 7.480 -36.267 17.761
27/12/2022 -30.033 -4.131 -10.807 -37.730 146.162 6.907 -36.791 16.941
20/12/2022 -26.961 -4.064 -5.603 -40.881 142.272 6.334 -34.115 16.757
13/12/2022 -27.248 -11.811 -25.739 -53.188 124.715 -7.506 -37.837 25.768
Come vediamo dai grafici degli indicatori del Cot che ho sviluppato questa settimana non sembrano esserci variazioni di
rilievo rispetto alla settimana scorsa.
Euro dollaro ha preso tutti i target che avevamo individuato e breaka anche area 1.08.
Il rifiuto della settimana scorsa in area 1.0480 ha dimostrato con chiarezza la difesa da parte delle “mani forti” delle loro
posizioni long che erano ed ancora sono a mercato. Prossimi step su time frame settimanali per Euro/Usd sono area 1,1230
e poi 1,1500.
La situazione rimane apparentemente invariata con un nuovo recupero di posizioni del Cot long su euro.
L’ indicatore normalizzato del Cot del dollaro, pesato con i Cot normalizzati di tutte le altre valute continua a rimanere sotto
la linea dello zero ad indicare una debolezza relativa del dollaro, in generale, su tutto il mercato del forex, mentre dal grafico
delle forze relative notiamo come ancora il dollaro rimane diciamo in una fase iniziale di entrata nel “canale valutario”, ma
qui, come abbiamo visto la settimana scorsa, servirà un po’ di pazienza. Uno due mesi prima che lo attraversi tutto saranno
necessari ed abbiamo statisticamente studiato dai dati storici che questo potrebbe comportare una fase di lateralizzazione
molto ampia che sempre la settimana scorsa avevo individuato tra 1,045 ed 1,08 e che questa settimana innalzo tra 1,0700
ed 1.1500.
Questa potrebbe essere la presumibile area di oscillazione di euro dollaro nei prossimi 2 mesi corrispondente all’ uscita dal
“canale valutario” da parte dell’indicatore del cot del dollaro.
Lavorare su differenti orizzonti temporali è molto importante per avere una bussola di riferimento da seguire. Come ogni
rotta transoceanica, man mano che la si percorre, la si corregge con movimenti più o meno decisi ma il punto di arrivo
rimane comunque la nostra meta finale che non ci fa perdere nel pieno dell’ oceano.3
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed
analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di
alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i
dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle
informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
Un po' la stessa cosa che successe a fine settembre quando puntammo la nostra bussola sul nuovo cambio di direzione di
eur/usd che tra alti e bassi è ormai sotto gli occhi di tutti. Ovviamente se dovessimo accorgersi che il capitano cambi
nuovamente il porto di destinazione a causa di forti perturbazioni macroeconomiche sopraggiunte noi non tarderemo a fare
diversamente spostando i nostri orizzonti.
Tornando ad un piano diciamo più operativo e più a breve termine anche questa settimana ho focalizzato la mia attenzione
sulla composizione degli open interest del Cot di euro e di dollaro e di nuovo qualcosa di interessante l’ ho notata:
Euro ha aumentato le posizioni nette (open interest) ma con un
aumento sia delle posizioni long che delle posizioni short
(ovviamente queste ultime in percentuale inferiore), ossia sono
aumentati sia gli investitori long che quelli short.
Mentre nel dollaro assistiamo ad una sostanziale aumento delle solo
posizioni short.
Questi dati sulla composizione interna del cot sommate a tutte le ore
che ho passato a leggere questi dati nell’ ultimo anno e mezzo, mi
fanno pensare alla possibilità di trovarci difronte ad una possibile correzione di mercato.
Mi spiego meglio, sul dollaro aumentano gli istituzionali che lo vedono short (questo conferma la sostanziale visione di
medio lungo termine che vede una perdita di forza del dollaro) ma dal lato di euro sono aumentate le posizioni degli
istituzionali che hanno cominciato a piazzare le loro cartucce short, durante la salita di euro, per cogliere un possibile
ritracciamento (obiettivo questo di breve termine).
A questo aggiungo che l’ aumento delle posizioni long si riferisce allo scorso martedì quando ancora ad euro dollaro serviva
un po’ di polvere da sparo per breakare area 1,08 e raggiungere il successivo tp daily a 1,0850.
Durante questa salita mentre tutti compravano e loro stessi (gli istituzionali) puntavano probabilmente al target di 1,0850,
piazzavano lungo la via i loro ami short da recuperare poi durante la futura discesa sul ritest delle aree weekly che ho
individuato a grafico in area 1,07.
Gli Istituzionali, infatti, fanno continuamente questo continuo giochetto. Loro hanno bisogno di volumi per trovare
le controparti delle loro massicce quantità di contratti e quindi mentre innescano come in questo caso una salita
che li porterà a prendere profitto poco sopra iniziano a vendere un po di contratti (in queste fasi infatti trovano
facilmente la contropartita) che recupereranno poco dopo durante il pull back.
Questo concetto è chiave ed è molto importante da tenere a mente nella lettura sia del mercato, che del Cot ed anche nella
ricerca delle migliori aree di entrata per noi piccoli pulci . Individuare queste aree significa infatti per noi entrare a
mercato con una forte riduzione del rischio in quanto se ci dice bene entriamo su aree di supporto / resistenza che ci
permettono di individuare stop loss più o meno relativamente stretti.
Proviamo ora a vedere tutto quello che abbiamo detto direttamente sui grafici di Eur/Usd.
Su s&p siamo ancora praticamente inside della candela mensile di settembre !! incredibile vero? Prima di parlare di cambio
reale del mercato azionario servirebbe una chiusura mensile sopra 4190 e poi sopra a 4300. Queste sono le due aree
importantissime dove le forze short sono sempre entrate pesanti dallo scorso giugno scontando a mio avviso con parecchio
anticipo 636 punti, circa il 13% del totale del 27% del bear market iniziato il 2 gennaio 2022. In altre parole, sempre a mio
avviso, il 50 % del “disastro” economico è stato scontato in anticipo dai mercati. Oggi diciamo che ci siamo riavvicinati ad
una situazione reale dove le attuali quotazioni di s&p rispecchiano grossomodo (e forse neanche ancora proprio bene) la
reale crisi economica. L’ America dal canto suo sembra realmente molto forte con un mercato del lavoro contro ogni
pronostico. A questo si aggiunge una certa euforia diffusa sulle nuove politiche cinesi che approfondirò nelle prossime righe.
Di seguito trovate il grafico eur/usd dove ho cercato di riassumere i concetti che ho appena sopra esposto.
Tutte le settimane faccio analisi tipo questa basate sempre sulle posizioni degli hedge found e degli Istituzionali ancora aperte a mercato (cot: commitmente of traderes) che vengono rilasciate ogni settimana.
Se vuoi saperne di più o hai domande contattami
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed
analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di
alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i
dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle
informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
GLI ENERGY NON SEGUONO IL RISK ONANALISI COT REPORT del 15.01.2023
-CONTESTO
Torniamo dopo la pausa natalizia a trattare il cot report, analisi settimanale del posizionamento dei big players sui futures quotati al CME di Chicago per intercettare il sentiment che sta guidando i grandi speculatori sul mercato.
Il nuovo anno si apre all’insegna del Risk on sui mercati, con il comparto equity che guarda oltre l’attuale scenario di rallentamento economico mondiale e si proietta verso un 2023 di inversione, ma la narrativa che viene espressa dai prezzi, non sembra combaciare in pieno con le attuali posizioni dei non commercials, che oltre a non dare ancora ampio spazio agli indici americani, sembrano voler penalizzare ancora molto il comparto energy.
Se il 2022 ha visto una fortissima speculazione sul settore energia a causa della guerra in Ucraina, della forte domanda post pandemica, e dalle incertezze di un inverno che avrebbe potuto piegare la produzione europea, la partenza del 203 è tutt’altra natura! L’inverno è arrivato e non si sta mostrando tanto rigido quanto temuto, le scorte sono risalite ai livelli medi stagionali, special modo per il Ngas, il che pone i grandi investitori in una condizione diametralmente opposta a quella del 2023, una condizione di speculazione inversa che mette le mani forti in posizioni ribassiste molto spinte.
Di contro non possiamo non notare la voglia di prendere posizioni long sui metalli, che a ben guardare la configurazione totale dei portafogli dei Big Players, iniziamo a ritenerle nuovamente copertura per eventuali ribasi dell’equity!
Sale il mondo azionario, pur non essendo seguito dalle posizioni dei big players, e lanciandosi in rally rialzisti, sulla speranza di un’inversione di politiche monetarie, pur consapevoli che l’economia mondiale non sta brillando… il rischio che ci si va ad assumere in questo caso è alto e una adeguata copertura per i portafogli sembra obbligatoria. Ecco dunque che il gold riscopre una correlazione diretta con l’equity , che trova a nostro avviso giustificazione nel suo dovere di copertura dal rischio equity.
Ma procediamo con ordine:
-FOREX:
il mondo valutario parte in questo 2023 con un passo differente, quella che è stata la forza del dollaro USA, che ha guidato lo scenario del 2022 ,sembra aver abbandonato il timone per lasciare spazio alla moneta unica attualmente leader incontrastata nei portafogli dei big players, ma non possiamo non notare la forte ripartenza dell’interesse sullo yen, che a nostro parere rimane il gioiello grezzo per il 2023.
Sarà interessante capire quale scenario si prospetterà in questo 2023 con le banche centrali alle prese con i potenziali cambi di rotta che ridisegneranno gli equilibri e gli scenari mondiali.
EURUSD
Incalzano le posizioni nette lunghe che si portano a 134982 contratti questa serrimana, dai precedenti 129915 e sebbene i picchi massimi siano stati toccati nelle festività natalizie con 146.162 contratti long, il sentiment di fondo ci sembra delineato oramai da tempo.
Il quadro tecnico non lascia molto spazio a dubbi o domande, si rimane in un chiaro rally rialzista, partito dai minimi di 0.96 e che ora trova slancio rialzista oltre la mm100 periodi e punta dritto a 1.1150-1.1190 area della mm200 periodi , movimento che potrebbe ben vedere pause e respiri del mercato per consolidare la ripartenza sopra i supporti di 1.07 figura.
GBPUSD
Non cresce parimenti la fiducia nella sterlina, sulla quale grava un quadro economico davvero pessimo, una chiara recessione, che non vedrà rapida risoluzione anche secondo le prospettive della stessa BOE.
Questo pone i big players ancora in posizione netta corta a -29456 contratti, in aumento dai precedenti -20301 contratti, il che lascia i prezzi in un momentaneo range compreso tra 1.2325 e 1.1850, range chiaramente espresso dalle mm21 e 100 periodi weekly.
Solo eventuali break out rialzisti di 1.26-1.27 potrebbe decretare importanti allunghi rialzisti, con buona probabilità dovuti alla debolezza del dollaro più che alla forza della sterlina.
YEN
Non possiamo trascurare la costante riduzione di posizioni nette corte delle mani forti sullo Yen giapponese, che sembra ora vedere come un lontano ricordo i picchi massimi di -111000 contratti, per assestare ora le mani forti a -35377 contratti con un decremento di ben 11500 contratti circa nella sola settimana appena trascorsa.
Il quadro tecnico di usdjpy sembra chiaro nel suo nuovo trend ribassista, che trova fondamenti in un dollaro USA oramai debolissimo e uno yen in gran spolvero, per un riallineamento delle politiche monetarie in questo 2023.
Attualemnte un approdo a 125.80-75 sembra prossimo, e la necessità anche di respiri tecnici per strutturare un nuovo trend ribassista ci sembra anche doveroso, ma nel medio periodo la riconvergenza delle politiche monetarie della FED ( verso i tagli tassi ) e della BOJ ( verso tassi piùà alti) sembra porre le basi per quotazioni di gran lunga piu basse.
AUDUSD
A beneficiare della ripartenza economica della CINA , e delle quotazioni dei metalli preziosi , sembrano essere proprio le oceaniche, con il dollaro australiano in primis, che vede le mani forti spingere sulla ricopertura delle posizioni nette corte, e portarsi ora a -33690 contratti, abbandonando i minimi di -91000 contratti , e guardare con simpatia a posizioni nette lunghe.
Il quadro tecnico trova un ‘attima struttura rialzista su base settimanale, con una sequenza a massimi e minimi crescente, posta sopra la mm21 periodi, che porta i prezzi al test delle aree di 0.70, livelli oltre i quali possiamo sperare in proiezioni verso 0.7250
USDCAD
Il dollaro canadese rimane pesante, con un sentiment delle mani forti ancora impostato a ribasso , con ben -30955 contratti, in incremento di 4189 contratti questa settimana, in linea con il sentiment che abbiamo richiamato sul mondo energy.
Usdcad non da particolari spunti sul quadro tecnico, che vede un sano bilanciamento tra il dollaro usa e dil dolaro americano, lasciando le quotazioni comprese tra 1.3225 e 1.35 figura.
USDINDEX
Senza freni la caduta del dollaro usa, che ha goduto del favore delle mani forti per tutto il 2022, ma che ora non trova fondamenti per giustificare ancora acquisti lasciando scaricare le posizioni costi faticosamente accumulate, portando ora le mani forti a soli 16540 contratti long, con una riduzione di ben 1221 contratti questa sola settimana.
Il quadro tecnico rimane fortemente ribassista con potenziali approdi a 101.30 e 100.20
-EQUITY:
il comparto equity è alle prese con una netta divergenza tra le posizioni della mani forti e la narrativa raccontanta dai prezzi. Il quadro offerto dal cot report ci pone dunque forti domande sulla bontà dell’attuale salita delle quotazioni, che potrebbero essere ancora prive di quel fondamento necessario a strutturare un nuovo ciclo rialzista di lungo periodo.
S&p
L’sp vede le mani forti con ben 213174 contratti netti corti, e in scia con il nasdaq con 8151 contratti short, pone le basi di forti dubbi sull’attuale rislaita delle quotazioni, che trovano motivazione negli incoraggianti dati sull’inflazione, che cala rapida e nella congiuntura macroeconomica che sembra aver retto l’urto con la politica della FED.
Il quadro tecnico su base settimanale, pone basi per potenziali ulteriori allunghi rialzisti fino a4090pnt e in estenzione fino 4150 pnt.
COMMODITIES
Il mondo delle commodities si spaca in due: da un lato i metalli che brillano come poche volte prima, e dall’altro lato il comparto energy, che soffre una selvaggia speculazione ribassista.
De da una parte il gold trova le mani forti con 150535 contratti netti long, in aumento di ben 8869 contratti, dall’altro le mani forti vendono ngas e wti, con -172503 contratti per il NGAS e un calo di ben 22371 contratti nell’esposizione long sul wti.
Ngas
Il ngas rimane preda degli orsi,che spingono giu le quotazioni fino agli attuali 3.40 $ ma che guarda con simpatia ai minimi di 3.38$. senza dubbio il rally ribassista è meritevoli di stroni tecnici che diano la possibilità ai prezzi di riconquistare il proprio valore medio , ma come ben sappiamo sui mercati non sempre il solo quadro tecnico è sufficiente ad un buon trading.
Gold
Infine interessantissimo il gold, che supera i 1920 $ e in un mega rally rialzista sembra guardare con simpatia anche i 2000$. Anche in questo caso le mani forti stanno spingendo i prezzi con ben 150535 contratti netti lunghi, ma uno storno tecnico che permetta ai prezzi di consolidare e dare vita a movimenti più strutturali ci sembra quasi doveroso.
Rimaniamo ora in attesa degli appuntamenti con le banche centrali agli inizi di febbraio per capire la direzionalità che vorranno assumere i mercati per questo 2023.
buon trading
Salvatore Bilotta
L’INFLAZIONE USA DA IL TURBO AI MERCATIIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 13.01.2023
-CONTESTO
Pochi dubbi oramai sulla rapidità con la quale sta rientrando l’inflazione in America, grazie ai dati di ieri dell’Indice dei Prezzi al Consumo, si è messa in evidenza non solo l’evidente calo dei prezzi, ma anche la rapidità con la quali l’inflazione sta tornando verso i livelli target.
Il dato ha mostrato un’IPC al 6.5% su base annuale, rispetto al precedente 7.1% è un calo di oltre mezzo punto percentuale e per quanto l’effetto base possa influire sul dato ultimo, l’evidenza è che il trend rialzista dei prezzi è oramai terminato. Non da sottovalutare l’effetto base, dobbiamo infatti considerare che un anno fa l’inflazione era già al 7%, il che aiuta nelle letture in calo a distanza di un anno, infatti i dati mese su mese, mostrano ancora dati in leggero aumento, ma restano trascurabili se paragonati al drastico calo su base annuale.
A trainare i prezzi al ribasso si trova il mondo energy, con la benzina in primis che trascina tutto il comparto combustibili a cali di bel oltre il 10%, ma anche il dato core trova miglioramenti, segnale che non può essere trascurato dalla FED. L’importanza di questo dato è ben noto agli operatori e anche alla FED che ora si trova a dover scegliere la linea guida di politica monetaria già tra due settimane. Le scommesse su un ulteriore rialzo di 50Bp sono crollate, secondo le stime del CME di chicago, oramai le probabilità sono prossime allo zero, mentre si da per certo un rialzo di soli 25Bp.
In caso di un rialzo minimo di 25Bp, il segnale dato dalla FED sarebbe inequivocabile: la linea dura è terminata!
Su questo scenario si è fondato il nuovo sentiment di risk on che sta dominando i mercati , con il comparto equity in fortissimo rialzo seguito dall’ obbligazionario, il che lascia volare il gold a spese del dollaro USA che sembra oramai destinato ad un 2023 di ripiego dai massimi.
-FOREX
Il comparto valutario , in chiaro dollaro centrismo, base i movimenti su due driver principali: il dollaro Usa debole, e lo Yen in spolvero rialzista.
La narrativa del 2022 si è invertita, ed ora si vendono dollari Usa senza timore per le mani forti, che trascinano il mondo retail ad un 72% di posizioni long rispetto al 70% di ieri, lasciando di fatto aperta la porta ad ulteriori ribassi.
Di tutta risposta la moneta unica vola a rialzo, come già da tempo richiamato in queste righe, il mondo istituzionale spinge a rialzo l’Euro, mentre i retail si spingono ad un 79% short sul basket e all’83% su eurusd.
A far notizia ancora lo yen giapponese , che anche in questo richiamato nelle nostre precedenti analisi , sembra essere candidato ad essere uno dei market mover del 2023. La ripartenza dell’inflazione in Giappone, sebbene inflaizone importata da una ipersvalutaione dello Yen, mette alle strette al BOJ, che si potrebbe presto veder costretta ad invertire la politica monetaria dando cosi basi di ripartenza rialzista allo yen.
Il mondo retail si porta al 61% short sullo yen, ponendosi come naturale controparte ad un movimento rialzista che potrebbe perdurare nelle prossime settimane.
-EQUITY
Il mondo azionario inizia a focalizzarsi sulle trimestrali in pubblicazione a aprtire da oggi, ma il sentiment di risk on oramai pervade l’intero comparto, trascinando a rialzo in primis il settore europeo , già in grande forza e a seguire quello americano, che guarda ora con fiducia al 2023.
Il Nasdaq riconquista gli 11490 pnt e si proietta a 12000 pnt successiva resistenza tecnica di lungo periodo, mentre l’SP trova primo ostacolo a 4000pnt, ma la ripartenza dai 3780 pnt sembra porre basi solide per potenziali allunghi rialzisti, che dovranno tuttavia essere sostenuti dalle trimestrali USA.
Senza freni l’equity europea con il Dax che si poreta ai 15000 pnt, in un rally con pochi precedenti. Senza dubbio possono essere necessari storni tecnici, ma la vetta dei massimi di 16250 pnt, non sembra ora cosi lontana.
-COMMODITIES
Il mondo delle commodities premia i metalli, con il gold, che gode da un lato del calo dei rendimenti obbligazionari sovrani, e dall’altro della debolezza del dollaro Usa, il che permette approdi a 1900 $.
Anche in questo caso la possibilità di storni tecnici esiste, ma l’approdo a nuovi massimi non è un traguardo impossibile.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
In pubblicazione stamattina il Pil Uk che rallenta drasticamente al 0.2% su base annuale, cosi come la produzione manifatturiera al -0.5%. attendiamo la produzione industriale europea che ci guiderà al termine della settimana.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
EURUSD, scalping intradaySiamo venditori sia sul ciclo mensile che settimanale, l’ideale sarebbe ottenere un nuovo massimo giornaliero sulla MML H4 a 1.09 così da poter shortare intraday e non solo, ma farò un’analisi EURUSD di medio periodo una volta raggiunto l’1.09 .
Se entro le 10.30 ora italiana si raggiunge l’1.09 si entra short, si mette una stop profit una volta in guadagno e si lascia correre la posizione almeno fino al POC di ieri a 1.0762.
Alle 15:00 si va ad attendere il prezzo o sul POC precedentemente citato, oppure se tale POC verrà rotto in netto anticipo, andremo ad attendere il prezzo a 1.0675 sulla MML M1, dalla quale faremo partire un Long di pullback.
EUR/USD: attenzione alla possibile correzioneNelle idee precedenti ipotizzavo tra i primi target 1.0788 e ieri è stato toccato 1.0867. Ora dobbiamo stare attenti ai tempi, e come esposto in grafico, la centratura dice che siamo nell'ultima parte del trimestrale (e annuale) inverso che ha raggiunto tempi e struttura idonea per la chiusura e quindi correggere. Idonea non significa che da questo momento scenderà, altro tempo per salire è ancora a disposizione quindi saranno gli swing a dirci come stanno le cose.
Sotto 1.073 suona l'allarme, sotto 1.048 prosegue la discesa fino a chiusura del trimestrale indice. Tra i due livelli, in rosso i supporti volumetrici che supporteranno se toccati in occasione della chiusura dei cicli minori.
Se il prezzo si terrà lontano da 1.048 continuerà il rally di chiusura annuale inverso per il livelli indicati dalle resistenze.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
EURUSD, scalping intradayOggi andiamo ad attendere l'EURUSD in apertura ciclo giornaliero con una correlazione prezzo/tempo sulla MML M1 a 1.0630 alle 15:00 italiane; poco più sotto troviamo la MML M5 a 1.0610 sulla quale eventualmente mediare.
Già sono entrati dei segnali short sugli MCS M1 e M5, il prezzo potrebbe venire giù proprio in mattinata dandoci la possibilità di scalpare su di un bel pullback.
Sconsiglio lo short questa mattina, non ci sono livelli sopra il prezzo sulla quale cercare un appoggio.
I BANCHIERI CENTRALI RAFFREDDANO GLI ANIMIIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 10.01.2023
-CONTESTO
I primi giorni di questo 20223 sono partiti in risk on, con le borse in recupero dai minimi grazie ai dati sul mercato del lavoro Usa, che mostrando salari in calo e una disoccupazione sui minimi, sembra aver evidenziato la possibilità di un atterraggio morbido per la FED, ma ieri sono entrati in scena Bullard e Daly , presidenti delle FED di Atlanta e San Francisco , pronti a raffreddare le euforie.
I tassi dovranno rimanere alti ancora per diverso tempo, e anche se l’inflazione dovesse rientrare su livelli del 5% per il 2023, questo non giustificherebbe ancora un cambio di rotta radicale della FED!
Su queste idee i mercati americani hanno ripiegato dai massimi, dopo un magnifico rally rialzista che ha portato il Nasdaq dai minimi di 10680 pnt a 11290, lo storno di ieri ha ridimensionato le quotazioni fino 11080, tornando a testare le aree di precedente resistenza.
Non da meno l’Sp, che si era portato a 3960 pnt per poi ritracciare a 3880, ma senza ancora perdere i connotati rialzisti che potrebbero portare alla tenuta dei supporti e a potenziali ripartenze, che restano tuttavia vincolate ai dati di giovedi, giorno in cui verranno pubblicati i dati sull’inflazione USA.
-FOREX
Il mondo forex prende una battuta di arresto dalla discesa del dollaro Usa che dopo aver affondato i supporti di 103.50 fino ai minimi di 103 figura, si porta oggi al ritest di quelli che ora sono resistenze chiave per determinare eventuali nuovi allunghi ribassisti.
Il mondo retail rimane su posizioni contrarian long dollari, al 77% quindi in leggero calo dal 81% di ieri mattina, portando interessanti ribilanciamenti anche sulle altre majors, come eurusd con un 84% di retail short rispetto all’88% di ieri e ancora sul cable rimane un interessante 72% short in linea perfetta con i dati di ieri.
Toniche le oceaniche, con nzdusd che trova ancora un 75% di retail short, e prezzi che rompono chiaramente una flag lateral ribassista, ben visibile in h4. La possibilità di ulteriori allunghi rialzisti fino 0.6450 e 0.65 figura resta interessante a nostro parere.
In ultimo usdchf, che vive riflesso della debolezza del dollaro, aggravato da una buona forza del franco svizzero, si porta sotto gli ultimi minimi di 0.9225 mantenendo il mondo retail in posizione contrarian long al 88% segno di potenziali ulteriori allunghi ribassisti.
-COMMODITIES
Tonico ancora il gold, che trova supporto a 1870$ e sembra non aver voglia di stornare e offrire migliori prezzi di ingresso in trend, guardando ora a potenziali break out rialzisti che lo porterebbero fino 1900-1916 $
Ancora debole invece il comparto energy, che vede il wti alle prese con i 74$ , pronto ad allungare verso i minimi di 73.20$, cosi come il nGas che non riesce ad aggredire le resistenze di 4.20$ ma torna verso i minimi di 3.50$. solo la tenuta dei minimi potrebbe dare vita ad una più interessante fase di accumulo per eventuali ripartenze
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Pochi i market movers della giornata, si attende uno speech di Powell oggi pomeriggio alle 16.00 e i dati dell’EIA sull’energia alle 18.00, poi si attenderà domani e giovedi con l’inflazione USA
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
EURUSD, scalping intradayOggi andiamo ad aspettare il prezzo sul 50% di Fibonacci per entrare Long intraday e vedere il prezzo andare nei prossimi giorni in D1 settimanale attorno all’1.09 sulla MML H4.
Il Fibonacci per adesso è tracciato rialzista con minimo al 6.1.2023 e massimo al 9.1.2023 , il 50% si trova a 1.0622 dove farò partire il mio Long intraday, altrimenti c’è la MML M5 appena sotto a 1.05945 ; ovviamente questi prezzi dovranno essere raggiunti tra le 14:00 e le 15:00 ora italiana, altrimenti l’analisi sarà nulla.
Gli MCS M5 e M1 sono impostati al rialzo, perciò un ritracciamento del prezzo sul 50% di Fibonacci sarebbe l’ideale come minimo di giornata.
Mercato del lavoro ago della bilancia?IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 09.01.2023
-CONTESTO
Riparte la settimana di contrattazione dopo la pubblicazione venerdi dei NFP americani e guardando la risposta impulsiva dei mercati ci viene da chiederci subito se sia davvero corretto che il mercato del lavoro sia l’ago della bilancia tra speranza e paura.
Ben sappiamo che le banche centrali stanno tentando di raffreddare le economie mondiali, ognuna per la propria area geografica di appartenenza, ma è anche vero che il mercato del lavoro, come cartina torna sole del loro operato potrebbe essere un parametro forviante.
Ricordiamo sempre che l’obiettivo attuale resta l’inflazione, che, come ovvio che sia, è legata a doppio filo con i redditi dei lavoratori, pertanto venerdi, il vero dato rimangono i salari in calo, che potrebbero essere suna perfetta sponda per i prossimi dati sull’inflazione Usa in pubblicazione questa settimana.
Il vero focus pertanto rimane l’inflazione e solo come specchietto retrovisore possiamo usufruire dei dati sul mercato del lavoro, che rimane, ricordiamolo, come mandato di piena occupazione per la FED. Rimaniamo dunque concentrati sulla possibilità di vedere in questo 2023 un calo o meno dei valori inflazionistici mondiali ed ovviamente in primis americani, come faro delle economie globali.
-FOREX
Torna la debolezza di dollaro americano in questa apertura di settimana, con dollar index che attacca le aree di 103.50, supporti di breve, potenziali break out poirtano al test di 101.25. il quadro macro vede ancora debolezza di dollari americani, in una prospettiva di economia in rapido raffreddamento con una racessione all’orizzonte e una banca centrale ancora molto hawkish.
Il mondo retail prosegue i suoi acquisti sulla debolezza, con un 81% di retail in posizione long dollari.
Ovvia la risposta delle altre majors, che balzano in rapido recupero a partire dall’euro, con eurusd che si porta al test dei massimi di 1.0675-1.07 figura, livello oltre il quale troviamo resistenze chiave a 1.0825 per poi volare verso 1.10-1.12 . il mondo retail non tarda a rispondere con posizioni corte sul basket al 82% e con un 88% short su eurusd segnale di potenziali ulteriori allunghi rialzisti.
Non da meno il cable, che sebbene mantenga toni meno bullish, trova spunti rialzisti nella debolezza del dollaro ameircano, poretando gbpusd verso le resistenze di 1.23 figura, con il mondo retail al 59% short sul basket e al 72% short sul cambio principe gbpusd.
Impossibile non notare usdchf, che va al ritest dei minimi a 0.9250 verso 0.92 figura, con un 90%di retail in posizione long a cacica dei miinimi, che potrebbero essere ancora lontani per un dollaro in pieno trend ribassista.
Tornano a spingere a rialzo le oceaniche, che godono della fase di risk on vista venerdi, e della debolezza del dollaro usa, con nzdusd che si porta a 0.6450 pronta a rompere i massimi di periodo per allungare fino 0.6790 trascinando il mondo retail alla caccia dei massimi acon in 84% di retail short, cosi come un 82% di retail short sul dollaro australiano.
-EQUITY
Rimane il mood di risk on che ha dominato i mercati venerdi, portando l’equity europea gia fortissima al test delle resistenze. Dax a 14677 pnt, baluardo oltre il quale non si escludono approdi a 14950 pnt.
Anche il mondo tech Usa ha vissuto un venerdi di risk on, che lo ha riportato al test della mm21 daily a 11000 pnt. Per quanto rimaniamo scettici su potenziali inversioni di tendenza, non possiamo escludere respiri rialzisti fino 11400 pnt.
L’sp500 resiste sotto le aree di 3920 pnt, ultimo baluardo per il mood ribassista di medio periodo. La chiave ora sembra il supporto a 3880 pnt, al di sotto del quale potremmo rivedere un rientro dei prezzi nel range che ha dominato la partenza del 2023.
-COMMODITIES
Il gold prosegue la sua forza, portandosi al test di 1878 pnt , e sebbene meritevole di storni, la debolezza attale del dollaro non pou che alimentarne la salita, pertanto si guarda con simpatia a 1900 $ , ma attendiamo prezzi di ingresso più vantaggiosi degli attuali massimi.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Attesi oggi i dati sulla disoccupazione europea, ma il core sarà l’inflazione Usa in pubblicazione questa settimana.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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Quo vadis Euro?Al suo ventesimo compleanno la moneta unica europea sembra aver trovato la chiusura del suo primo lungo ciclo,
Il rimbalzo arrivato sul minimo dei primi di Ottobre chiude una struttura grafica ( vedi allegato) alla quale però, a mio avviso, manca un periodo di accumulazione simile a quello del 2015-2017 (M rossa grafico di sx) prima di riprovare la messa in orbita .
Simile, non uguale, anzi probabilmente più breve e penso a un ciclo annuale, quindi tra i 10 e 15 mesi (maggior precisione si può avere solo con la formazione della nuova struttura ancora agli albori).
Su tempi molto più brevi, dal minimo di 0,9536 si è sviluppato il primo ciclo trimestrale che con 71 giorni potrebbe essersi concluso proprio nell'ultima seduta di Venerdì (lo sapremo se il minimo terrà per almeno 6-8 giorni) dove ha formato una bella candela outside sorprendendo anche molti analisti quotati.
Sul lato massimi abbiamo la chiusura di un ciclo trimestrale alla quale seguono già un primo settimanale + 5 giorni che indicano ancora salita per la chiusura del secondo settimanale inverso. Tuttavia, poichè la prudenza è sempre d'obbligo, la conferma di un ulteriore spinta verso target più alti ( area 1.14) a breve tempo l'avremo con la tenuta proprio del minimo di Venerdì a 1.0483 e con la violazione di 1.0736. È possibile anche un breve periodo di accumulazione dove nessuno dei due livelli verrà violato. Il trading è anche pazienza.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo all'investimento o ad operazioni di trading.
AUDUSD SHORTAudUsd è finalmente pronto per un movimento ribassista, sia nel breve che nel medio termine.
Il prezzo ha formato un doppio massimo, oltre che le ripetute respinte dalle MA200 e EMA200, divergenza sugli oscillatori e dal punto di vista macro possiamo un dollaro americano che potrebbe prendere forza come bene di rifugio oltre che altre conferme tecniche sulle altre principali coppie valutarie.
Sul grafico una possibile operazione con RR 1.3,
personalmente man mano che il prezzo mi viene a favore preferisco incassare parzialmente e con i profitti cercare nuove entrate su TF più bassi seguendo l'analisi di medio.
IL MERCATO DEL LAVORO USA NEL MIRINOIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 05.01.2023
-CONTESTO
Ripartono i market mover chiave per questo 2023, attesi oggi gli ADP e venerdi focus sui NFP americani, che daranno un quadro più chiaro di come si è concluso il 2022 e che prospettive possiamo avere per il nuovo anno appena iniziato.
I dati sui PMI pubblicati ieri sia in Europa che in America evidenziano ancora un’economia globale in contrazione, special modo per il comparto manifatturiero che pesa grandemente sulla produzione di ricchezza mondiale. Buona parte delle aziende intervistate ha manifestato preoccupazioni per le incertezze future sia per i costi energetici, punto chiave per le aziende europee, ma anche per il calo della domanda estera, nota dolente per le aziende americane.
Il rallentamento globale si riversa sulle aziende che vivono un calo nei nuovi ordini, per un mercato interno fiacco e un rallentamento anche nelle esportazioni, il che porta ad un rallentamento nella produzione e di ovvia conseguenza ad un calo nel fabbisogno di mano d’opera.
Come già più volte detto, la volontà delle banche centrali per questo 2023 rimane per ora quella di frenare la crescita mondiale, e per farlo bisogna colpire la domanda, inevitabile quindi avere una maggiore disoccupazione, meno redditi, più incertezza e salari ridotti.
In questo contesto le aspettative per gli ADP di oggi non possono che essere pessimiste, con l’attesa di meno posti di lavoro creati, sia nel comparto servizi che in quello manifatturiero, dato che stavolta non possono essere motivo di giubilo per gli operatori oramai consapevoli che la FED e le altre banche centrali rimarranno hawkish ancora per il primo trimestre 2023, se non oltre.
-FOREX
Il mondo valutario non trova particolare direzionalità nel dollaro americano, che in attesa dei dati e dei prossimi appuntamenti di Febbraio con la Fed rimane in un trading range compreso tra 104.75 e 103.50-60, senza dare direzionalità alle majors che rimangono tutte ancorate ai prezzi medi di periodo.
Eurusd rimane ancora in un chiaro trading range compreso tra 1.0775 e 1.06 figura , senza trovare veri spunti direzionali in grado di aprire varchi rialzisti degno di nota
Ieri giornata degna di nota per il dollaro australiano che ha sovraperformato le altre majors, portando audusd al test delle resistenze a 0.69 figura , creando le basi per ulteriori allunghi che fondano la lora partenza sulla mm21 periodi daily che incrocia a rialzo la mm100 e fa da perfetto supporto dinamico.
Il mondo retail rimane ancora ribassista al 59% sul dollaro australiano, e ancora piu spinto il sentiment sul dollaro neozelandese che arriva al 60% short.
Il dollaro neozelandese trova una buona configurazione tecnica in una flag lateral ribassista, a coronamento di un rally rialzista che parte dai minimi di periodo a 0.55 . solo il break out della flag a 0.6375-0.64 potrebbe decretare la partenza della nuova spinta rialzista di un asset che rimane primo concorrente per il dollaro americano.
-EQUITY
Ancora il mondo azionario in equilibrio sui minimi di periodo, il nasdaq alle prese con un trading range compreso tra 10966 pnt e 10770 pnt di supporto, chiaramente in attesa di scoprire i prossimi dati sul mercato del lavoro che possono essere ago della bilancia per le decisioni della FED.
Molto piu robusto il mondo europeo con il dax che trova continui acquisti sui minimi di period, ora alle prese con i supporti di brevissimo a 14400 pnt area di ripartenza per nuovi ulteriori allunghi rialzisti fino a 14700 pnt.
Non escludiamo tuttavia potenziali storni tecnici, che darebbero struttura al mercato, con approdi fino ai supporti di 14300pnt e 14200 pnt
-COMMODITIES
Il mondo delle commodities resta ancora fulcro delle attenzioni degli operatori, con il Ngas sui minimi di 4.11$ in una fase discreta di accumulazione che potrebbe generare interessanti storni fino alle aree di 4.40$ prima e 4.76$ poi.
Ancora di nostro interesse il gold, che dopo un breve storno ribassista a 1844 $ potrebbe dare ulteriori spinte rialziste fino alle resistenze di 1878$ prima vera area di approdo di un asset che esprime tutta la sua stagionalità rialzista.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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FMI : ATTENZIONE ALLE SPERANZE NEL 2023! IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 02.01.2023
-CONTESTO
Parte cosi un nuovo anno solare e come tutti gli inizi di un nuovo anno, la speranza domina gli animi degli operatori, che sebbene consapevoli di un inizio anno in sordina, sperano tuttavia in una svolta, si spera nel raggiungimento di un Pivot point che possa essere la base per un secondo semestre di rinascita.
Tuttavia oggi il Fondo Monetario Internazionale, mette subito in guardia gli operatori , dal farsi trasportare da facili entusiasmi, dobbiamo renderci presto conto che le maggiori economie mondiali, Europa America e Cina sono ferme o stanno per fermarsi. La prospettiva per questi tre pilastri mondiali resta quella di recessione, il che porta le previsioni di crescita mondiale sotto il 2% per il nuovo anno, decretando le aspettative di recessione globale!
Rimaniamo pertanto ben ancorati con i piedi per terra e prepariamoci ad un nuovo anno tutt’altro che facile sui mercati finanziari.
-FOREX
Si riparte con un dollar idex sui minimi di periodo a 103.50 , il che apre ancora la strada alle altre majors, che in questo nuovo 2023 potrebbero avere ampia rivalsa contro un dollaro americano che ha dominato il 2022.
L’euro si muove ancora in ambito di forza, con eurusd alle porte delle resistenze e il mondo retail che va a caccia dei massimi con un 65% di retail short sul basket e un 66% short sul cambio principe eurusd.
Meno brillante la sterlina, che soffre di una sua debolezza intrinseca, già evidente nel 2022 a causa di una fase recessiva già dichiarata, e con il mondo retail che si trova al 67% long rispetto al 64% del 30/12/2022. Anche sul cambio principe gbpusd il mondo retail si trova al 61% long segnale di debolezza che pone in netta decorrelazione euro e sterlina , il che pone eurgbp in condizioni di iper comprato che potrebbe ancora durare.
Sul cross eurgbp, la decorrelazione sta portando interessanti eccessi rialzisti nelle quotazioni che si portano a 0.8875-0.89 con il mondo retail pronto a caccia dei massimi con un 86% di retail short, il che apre le porte a potenziali allunghi rialzisti fino 0.9175
Interessante il posizionamento retail sullo yen giapponese, che passa netto corto con un 60% di retail short sul basket, il che porta a ribilanciamenti su usdjpy, dove il mondo retail si porta al 55% long dal 51% short del 30/12. Il quadro tecnico mostra usdjpy al test dei supporti a 130.35 pronto a potenziali allunghi ribassisti fino 126.28
-EQUITY
Il mondo equity ancora in pausa per le festività di inizio anno, aspetta con interesse i nuovi market movers che si prospettano in questa settimana, special mopdo per i NFP, che potrebbero dare interessante volatilità data anche la scarsa liquidità ancora presente sui mercati.
Il dax riparte con il test delle resistenze di breve a 14062 pnt per poi avere 14203-14330, mentre i suporti sono posizionati a 13830-13700 pnt.
Attendiamo la partenza dei market mover principali in questa prima settimana del 2023, per ritrovare la liquidità necessaria, attenzione alla pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro Usa in questi prossimi giorni
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
NATALE SENZA RALLYIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 29.12.2022
-CONTESTO
Il famoso rally di Natale quest’anno sembra proprio non essersi presentato all’appuntamento, come sempre dobbiamo ricordare che una stagionalità resta una probabilità, che sebbene alta, non vuol dire che quell’evento si verificherà il 100% delle volte.
Questo 2022 senza dubbio dal carattere orso per le borse mondiali, non ha risparmiato nemmeno le ultime battute di contrattazione, che si stanno sviluppando nel comparto equity, non lontano dai minimi annuali.
A pesare maggiormente il comparto tech, con il Nasdaq sotto gli 11000pnt, che sembra guardare con simpatia a livelli sotto i 10 000pnt , livelli di prezzo visti nel febbraio 2020 prima dell’esplosione della pandemia e dell’intervento delle banche centrali. Si potrebbe dire che stiamo tornando alla normalità, sebbene il processo di normalizzazione costerà sangue e sudore a famiglie ed imprese.
Il 2022 si conclude all’insegna del risk off e la domanda da porsi ora per il prossimo 2023 sarà : quale asset prediligere per proteggere i capitali, in assenza del super dollaro?
Ora che anche l’econmia Usa rallenta e la prospettiva di recessione nel 2023 sembra prendere sempre più corpo , dove andare ad allocare i capitali diventa il vero problema da risolvere.
Prendono quindi appeal asset come il gold, prima del comparto obbligazionario che tarda a creare il bottom di ripartenza, almeno fino a quando l’inflazione rimarrà sostenuta, ma anche nel mondo valutario qualcosa cambia ora che il dollaro USA lascia lo scettro mantenuto per tutto il 2022 lasciando spazio ad asset come l’Euro che sembra ora prediletto dagli operatori anche a guardare i dati del cot report.
-FOREX
Il focus di breve periodo per il mondo fx, vede attenzione sul franco svizzero, asset in grande spolvero ora che la banca centrale ha portato i tassi all’1% dopo 20 anni di tassi negativi.
La forza del franco svizzero è stata subito presa di mira dal mondo retail che si pone in mean reverting short all’87% sul basket, portando cosi ad interessanti tendenze su asset come usdchf, che trova un 89% di retail long, segno di potenziali ulteriori allunghi ribassisti, ma anche i cross come audchf con un 87% long e gbp chf con un 64% long di retail sembrano ottimi candicati a prosecuzioni di trend ribassisti.
Oltre al franco svizzero anche il dollaro canadese è ora focus degli operatori, che mantengono viva la correlazione diretta con il WTI, portando a ribasso entrambi gli asset. Il dollaro canadese ora debolizzimo vede il mondo retail andare a caccia dei minimi , con posizioni long al 75% sul basket, ovvio quindi il posizionamento su usdcad con un 64% dei retail corti ( vendono dollai USA e comprano Canadian), eccessi su diversi corss come nzdcad con un 94% di retail short, e ancora cadchf con un 97% long lasciano spazio a potenziali inversioni ,che tuttavia possono richiedere ancora tempo prima di svilupparsi.
-EQUITY
Il comparto equity che ancora predilige l’europa con il DAX fermo a 14000 pnt sembra mantenere una tonicità oramai persa per il mondo USA, che lavora i minimi di questo 2022.
Il nasdaq non trova al forza necessaria a riprendere quota sopra gli 11000 pnt, il che apre la strada ad ulteriori affondi, agevolati dalla scarsa liquidità di questi giorni festivi.
Negativo anche l’SP che si colloca a 3800 pnt e sebbene lontano dai minimi dell’anno, grazie alla composizione mista dell’indice, non trova nessun vero spunto rialzista, e sembra ora guardare a potenziali attacchi ai minimi di 3770 pnt per estensioni fino 3700 pnt.
-COMMODITIES
Tonico ancora il Gold, che trova compratori ad ogni tentativo di ribasso, sulle aree di 1780$, proiettandosi all’attacco delle resistenze poste a 1825$, livello oltre il quale si potrebbe assistere ad importanti estensioni rialziste.
Pesante il WTI dopo le vicente del price cup europeo e le risposte della Russia, si torna a testare 77$ proiettandosi ora verso i 75$ prima e 73.50$ poi.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Calendario scarno in questi giorni di festa, si attende oramai il nuovo anno per valutare i nuovi dati macroencomici in arrivo che chiuderanno il quadro dell’ormai vecchio 2022
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
📈 Buon anno con il Petrolio: da quale time frame lo osservi?!Terminiamo il 2022 con una breve analisi sul WTI americano e vediamo insieme i diversi punti di vista, a seconda dell'ottica temporale di riferimento, con un focus specifico sulle opportunità di brevissimo periodo!
Auguroni a tutti voi di un nuovo santo anno 2023!
Maurizio
I BILANCI DI FINE ANNO🌞IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 27.12.2022
✍🏻-CONTESTO
Diretti oramai alla chiusura di questo 2022 che lascia spazio a poche sedute di contrattazione ancora e , come da prassi , i volumi restano bassi, in un classico mercato natalizio dal quale meglio non attendersi grandissime novità.
Iniziamo dunque a tirare i primi bilanci di fine anno, partendo dai mercati equity mondiali che si portano a chiusure annuali in territorio negativo a conferma del bear market che ha caratterizzato il 2022 e che sembra porre le basi per un 2023 non certo con migliori prospettive.
I timori di un 2023 caratterizzato da una più o meno profonda recessione mondiale sembrano prendere sempre più corpo nelle menti degli operatori che hanno risnunciato anche al classico rally di natale, per dare invece spazio ad ulteriori vendite dopo le pesanti parole delle banche centrali occidentali.
La strada è segnata per il primo trimestre 2023, con banche centrali ancora molto aggressive, alle prese con l’inflazione che resta mood chiave anche per il prossimo 2023 e che porta a condizioni economiche e monetarie aspre, che metteranno in difficoltà aziende e famiglie che non potranno contare questa volta su nessun aiuto.
I tempi in cui le crisi venivano sorrette dalle banche centrali con forti immissioni di liquidità sembrano finite e le sole speranze di un cambio di rotta nelle decisioni di rialzi tassi non sono sufficienti a dare slancio costruttivo alle borse mondiali.
Il 2022 è stato sicuramente l’anno del dollaro americano, che ha dominato i mercati fino al q4 dove i primi segni di un’economia in difficoltà hanno dato il via a prese di profitto, dopo un mega rally rialzista che ha condizionato l’intero mercato, dal comparto equity, ai metalli e ovviamente al forex.
Solo nell’ultima parte4 dell’anno stiamo vivendo una fase di inversione, che potrebbe a questo punto proseguire nel 2023, dando vita ad un nuvo anno di inversioni, con un dollaro che vive un riequilibrio con le altre divise mondiali e che da fiato al comparto commodities.
Sebbene la correlazione dollaro giù e borse su , è stata per anni un mantra, riteniamo che potrebbe essere non tanto vero per il 2023, anno nel quale il concretizzarsi di una crisi mondiale porterebbe le borse ancora a forti ribassi, accompagnati questa volta anche da un dollaro USA in difficoltà, non supportato da un’economia tanto robusta come quella che abbiamo vissuto nel 2022.
La domanda da porsi a questo punto sarà: in mancanza din un dollaro USA rifugio, dove verranno allocati i capitali per un valido riparo dalla crisi?
Si aprono a questo punto le porte per lo yen giapponese, per il gold e anche per la moneta unica, che potrebbero riscoprire il loro valore di asset rifugio.
-FOREX
Torniamo per ora ad oggi, una giornata non particolarmente ricca di market mover, nella quale il dollaro usa sembra rimanere fermo sulle aree di minimo a 104.00.
Il mondo retail chiude l’anno in posizione lunga dollari usa, con un 60% long chiaramente a caccia dei minimi , per poter cogliere rimbalzi importanti, che tuttavia potrebbero faticare ad arrivare.
Cosi come le ultime settimane hanno visto debolezza di dollari Usa, cosi hanno vissuto il ritorno della forza sulla moneta unica, che con un ottimo rally rialzista dai minimi di questo 2022 ritorna alle aree di 1.0675-1.07 figura.
Il mondo retail non tarda a cercare posizioni corte, con un 69% short sul basket e un 68% short su eurusd, ancora a caccia dei massimi di periodo, il che ci fa propendere per ulteriori posizionamenti long euro, sperando tuttavia in storni che diano opportunità di ingresso a prezzi migliori.
Resta interessante il posizionamento sul franco svizzero, che trova il mondo retail con un 77% short, dopo che la banca centrale svizzera ha portato i tassi di interesse al +1% dopo circa 20 anni di tassi negativi. La ricerca di un rientro dagli eccessi rialzisti del franco svizzero, sembra tuttavia sensata su alcuni cross come cadchf che pagano interessanti swap ai posizionamenti long.
-EQUITY
Il mondo azionario come detto va verso chusure annuali pessime.
America con nasdaq a -32.5% , sp500 a -19.0% , dj a -8.35% attualemente, l’Europa con il Dax a -11.46% italy a -12.16% ed eurostoxx a -10.40%... il quadro mondilae non migliora altrove.
Per tornare alla giornata attuale , tuttavia qualche leggero recupero si intravede, con i listini mondiali in positivo, ma che a questo punto possiamo ritenere solo come valide offerte di prezzi migliori da vendere.
Seguiamo i mercati, sebbene ancora in un clima di festività, in attesa di una ripartenza dei volumi non prima della prossima settimana
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA