Il vento cambia per Ferretti? Mercato in attesa del breakoutLa società Ferretti Group MIL:YACHT , produttore di yacht di lusso, è stata quotata sul mercato italiano (Piazza Affari/Euronext Milan) il 27 giugno 2023
Ferretti ha chiuso il primo trimestre 2025 con un order backlog record pari a € 1,76 MLD, in crescita del 7,6 % rispetto al 31 marzo 2024 e del 6,3 % rispetto al 31 dicembre 2024. Le vendite nette di nuove imbarcazioni nel trimestre sono state € 328,5 milioni (+5,0 % vs Q1’24), l’EBITDA aggiustato € 52,5 milioni (+8,9 %) con margine del 16,0 %, e l’utile netto € 23,9 milioni (+7,7 %).
📈 Analisi Tecnica Ferretti Group (YACHT.MI)
Il titolo, dopo la forte accelerazione iniziale seguita alla quotazione, ha toccato un massimo a 3,54 € per poi avviare una lunga fase di correzione fino ai minimi in area 2,10 €. Da circa un anno i prezzi si muovono in una fase di compressione laterale compresa tra 2,65 € e 3,00 €, range più volte testato.
Durante il “break” di fine aprile (in concomitanza con il Liberation Day), il titolo ha temporaneamente rotto al ribasso la fascia di supporto, salvo poi recuperare rapidamente e rientrare nel canale principale. Sul time frame settimanale si sta delineando una figura di testa e spalle rialzista, con l’ultima spalla ancora in costruzione.
Dal punto di vista dell’onda di Elliott, dai minimi di aprile potremmo aver assistito alla formazione di una onda 1, seguita da un ritracciamento di circa il 50% (onda 2); ci troveremmo quindi agli albori di un’ipotetica onda 3, la più espansiva del ciclo. Tuttavia, come sempre accade con Elliott, le conferme arrivano solo a posteriori.
Strategia operativa:
Scenario interessante in caso di breakout confermato (daily + conferma daily successiva) sopra area 3,00 €, livello chiave che coincide con la neckline della figura rialzista. In tal caso, il primo target tecnico si colloca sui massimi precedenti a 3,50 €, mentre un’estensione del movimento potrebbe proiettare il titolo verso il target medio degli analisti a 4,00 €.
Da monitorare la resistenza volumetrica a 2,91 €, che attualmente rappresenta la principale barriera all’interno del range.
💡 Se trovi utili le mie analisi, lascia un LIKE/BOOST all’articolo e segui il profilo. Il tuo supporto mi aiuterà a continuare a condividere contenuti gratuitamente! 🚀
Fibonacci
XAU/USD-Rimbalzo tecnico sopra i 4000, il cluster resta decisivoScenario tecnico (H4)
L’oro ha reagito con decisione dal supporto in area 3.960–3.980, mantenendo intatta la trendline rialzista principale che sostiene la struttura di medio periodo.
Il prezzo si è riportato sopra i 4.000 USD, ma si trova ora a ridosso di un cluster di resistenze che determinerà la prossima direzione impulsiva.
🔹 Livelli chiave
Supporto principale → 3.960 – 3.980
Supporto intermedio → 3.920 – 3.900
Resistenza 1 (pivot tecnico) → 4.045 – 4.060
Resistenza 2 (target esteso) → 4.090 – 4.120
Trendline rialzista → ancora valida finché i prezzi restano sopra 3.960
🔹 Lettura strutturale
Il prezzo si muove all’interno di un trend rialzista sano, ma con segnali di momentum in rallentamento.
La zona 4.045–4.060 rappresenta la resistenza chiave: una chiusura H4 sopra quest’area aprirebbe la strada verso 4.100–4.120, mentre un ritorno sotto 3.960 invaliderebbe la struttura e potrebbe generare un pullback più profondo verso 3.880–3.840.
🔹 Scenari tecnici
🔼 Bullish scenario
Conferma sopra 4.060 → target 4.100 / 4.120
Bias positivo finché la trendline resta intatta
🔽 Bearish scenario
Break sotto 3.960 → target 3.880 / 3.840
Estensione possibile verso 3.720 in caso di rottura decisa della struttura
✅ Conclusione
L’oro mantiene un’impostazione rialzista, ma si trova in una zona di decisione tecnica.
Il cluster 4.045–4.060 sarà il punto di rottura per determinare se l’attuale movimento è un semplice rimbalzo tecnico o l’inizio di una nuova gamba impulsiva verso i massimi.
XAUUSD ShortTramite alcuni concetti della mi analisi tecnica e fondamentale sono entrato in questo trade dopo la visione di determinati concetti di liquidità come un BPR, OTE, e LRLR su una continuazione rialzizsta aspettandomi un reversal sul punto recente liquido su LTF dopo aver notato la Daily Bias e conferma dei FVG in array PD
Brunello Cucinelli: falling knife! buy opportunity?Proseguiamo la serie “Lo STOP LOSS ti salva il portafoglio”
L’ultima vittima di questo evento è stata Brunello Cucinelli MIL:BC , icona del lusso italiano, che solo nella seduta di giovedì 25/09 ha visto il titolo crollare del 17%, bruciando oltre un miliardo di euro di capitalizzazione. Alla base del tracollo un report pubblicato da Morpheus Research, che accusa l’azienda umbra di aver aggirato le sanzioni internazionali vendendo in Russia attraverso canali indiretti e intermediari. Accuse molto dettagliate e ancora tutte da verificare, ma che intanto hanno fatto effetto.
📉 Analisi Tecnica Brunello Cucinelli (BC)
Se fossimo stati dentro al titolo, lo stop loss – che ricordo deve sempre essere impostato – poteva essere collocato:
- sotto le EMA daily veloci (10 o 20),
- in ottica più conservativa, sotto al canale rialzista in area 92.
Altri metodi di calcolo esistono (es. ATR), ma personalmente non li prediligo.
🔎 Analisi Grafica
Nelle ultime 2 sedute Brunello Cucinelli ha perso circa -27% dal massimo del 23 settembre.
Che fare ora? Buy opportunity?
📌 Tralasciando l’analisi fondamentale (Equita SIM conferma target a 103€), concentriamoci sul grafico.
⏱ Time Frame 1H
Su TF orario notiamo una classica struttura engulfing, con i prezzi compressi all’interno della prima candela.
➡️ Il breakout di 86€ coinciderebbe con:
- superamento dell’EMA 10,
- e segnale di potenziale recupero nel breve.
🎯 Primo target: EMA 10 daily in area 96€.
📆 Time Frame Weekly
Il quadro settimanale mostra una tipica struttura Elliott ABC correttiva:
Onda A → punto di partenza del movimento,
Onda B → top a 133€,
Onda C → obiettivo stimato tra il 100% e il 161,8% di onda A.
Questo colloca il prezzo target tra 90€ e 63€.
📊 Conclusione:
Il titolo rimane impostato correttivamente, ma su TF minori potrebbero crearsi opportunità di rimbalzo tecnico. La gestione del rischio rimane fondamentale.
👉 Se trovi utili le mie analisi, lascia un LIKE/BOOST all’articolo e segui il profilo.
Il tuo supporto mi aiuterà a continuare a condividere contenuti gratuitamente! 🚀
XAU/USD – Struttura intraday e possibili estensioni rialziste📈Scenario attuale (M15)
L’oro sta completando un movimento impulsivo con estensione in atto. Il conteggio evidenzia la chiusura di onda (5) in area 3819–3825, zona di resistenza a breve.
⚙️ Livelli tecnici chiave
Supporti intraday:
3810 – 3809 (0.786 retracement)
3797 (0.618 retracement)
3790 (0.5 retracement)
Resistenze:
3826 – 3831 (zona di congestione gialla)
3856 (target 1.618 di proiezione Fibonacci)
🔮 Possibile scenario operativo
Finché il prezzo rimane sopra 3810, lo scenario rimane neutro-rialzista.
Una fase di consolidamento sopra 3820–3825 potrebbe dare slancio verso il target esteso 3855–3860.
Un ritorno sotto 3797 invaliderebbe lo scenario impulsivo e riporterebbe pressione verso 3782 e 3765.
💡 Idea di trading
Bias intraday: bullish sopra 3810
Target primario: 3830
Target esteso: 3855–3860
Invalidazione: sotto 3797
XAU/USD H1 con scenario "swing di Giuda"Il falso breakout a 3783 con forte assorbimento è il probabile Judas swing, secondo me perchè ha ingannato chi cercava breakout long, ma invece ha lasciato spazio a prese di profitto facendo tornare il prezzo verso 3760, lasciando intendere che la fakeout del triangolo potesse venire in qualche modo invalidata facendo rimane a mercato il long che sono entrati fuori dalla killzone ovvero verso le 19.
Il movimento verso 3783 può essere lo swing di Giuda, dove è avvenuto il tradimento, caratteristico di falsa rottura del massimo precedente con richiamo di compratori, seguita dal dump di liquidità.
Questo pattern, se confermato, implica che il mercato potrebbe ora muoversi con questi step:
Consolidare tra 3760–3750
Fare una spinta finale a ribasso (3741–3734) per cacciare gli stop long
E solo dopo riprendere il rialzo verso 3783 e oltre
Nei livelli individuati da garfico
Resistenze chiave:
3783–3784 (H4H) Swing di Giuda e massimo recente probabile area di caccia liquidità.
3808–3814 cluster estensione superiore (proiezioni Fibo su target ultimo swing).
Supporti chiave:
3761–3759 (pivot) il prezzo ora ci sta lavorando intorno andando a sgonfiare la forza acquisita durante la discesa dall'inversione di Giuda
3753 supporto intermedio.
3741 supporto più forte al di sotto dei minimi crescenti del pattern triangolo
3722 livello critico, invalidazione rialzista.
Struttura di breve:
Trend rialzista di fondo (massimi crescenti), ma in questo momento siamo in pullback dopo il massimo su 3783.
Come al solito essendo sempre un'incognita non mi fisso su prezzi in maniera ostinata e sopratutto non penso di avere la verità in tasca, quindi posso solo fare una specie di previsione multi scenario in base ai livelli individuati:
-Scenario 1 – Bullish (al momento più quotato e su trend)
Se i tori difendono 3760–3753, il prezzo può tornare a testare:
3783 (H4H) se rotto con volumi, target 3808–3814.
Invalidazione chiusura H1 sotto 3741
-Scenario 2 – Bearish (da non escludere attenzionando i livelli in questione)
Se il Judas swing resta valido e il prezzo non recupera 3780 mi aspetto una discesa a 3741 (D50), anche spike fino a 3734 che se non dovesse reggere un possibile target diretto 3722
-Scenario 3 – Range/Accumulo (essendo lunedi possibile ma non molto probabile per la sequenza di movimentazioni di mercato che stiamo seguendo Lun-Ven)
Lateralità 3750–3780 in attesa dei flussi di NY
Swing trade possibile su estremi del range e solito scalping navigando a vista.
Coraggio traders! un'altra settimana di combattimenti ha inizio 💪🏻
XAU/USD – Desk Analysis (M15 → estensione H1/H4)📌 Desk view: bias intraday resta neutro-rialzista sopra 3.759/3.741. Sopra 3.785 il mercato può accelerare verso 3.791–3.807-3.812-3.818-3.824 target finale
Contesto attuale
Prezzo in area 3.774–3.778
Struttura a triangolo discendente → pressione laterale ma ancora sopra il livello di difesa 0,618 Fibo (3.741–3.742).
Liquidity grab vista in area 3.759, difesa dai compratori.
Livelli chiave
Supporti:
3.759 → primo livello intraday di validazione.
3.741–3.742 → cluster Fibonacci + sellside liquidity → supporto forte.
3.712 → ultimo baluardo difensivo (invalidazione long).
Resistenze:
3.778–3.785 → short-term supply zone.
3.791 → 1.618 estensione fibo → target immediato rialzista.
3.807–3.812 → area critica di resistenza (proiezione 2.0).
3.836–3.854 → proiezione finale (2.618 estensione).
Struttura tecnica
Bullish case (55–60%)
Se il prezzo mantiene sopra 3.759/3.741 e rompe i 3.785 → accelerazione verso 3.791.
Break & hold sopra 3.791 → spazio aperto fino a 3.807 e 3.812.
Bearish case (25–30%)
Close sotto 3.741 attiverebbe liquidità ribassista → rischio discesa fino a 3.712.
Invalidazione ulteriore con target a 3.690.
Range / consolidamento (15–20%)
Se restiamo tra 3.759–3.785 in attesa di Wall Street, probabile laterale con fasi di compressione.
XAU/USD – Weekly Outlook con livelli tecnici📌 Sintesi desk: l’oro resta long bias sopra 3.671–3.680 con target 3.713. La settimana si gioca tra questo livello e 3.627: Powell deciderà se rompere in discovery rialzista o se far scattare prese di profitto profonde.
Focus della settimana
Martedì: discorso Powell = catalizzatore principale.
DXY & US10Y: inversamente correlati a XAU.
Sessioni Londra/NY: convalida o smentita dei breakout.
Mood di base
-Neutro-rialzista finché i prezzi restano sopra il weekly low (3.627–3.628).
-Pressione ribassista solo con close D1 sotto questo livello → attiverebbe un’estensione verso il supporto forte 3.623–3.627 e più in basso 3.580.
-La difesa dei tori ha respinto la discesa di venerdì scorso → il cluster volumetrico 3.670–3.680 ora fa da pivot.
-----Livelli chiave dal grafico
Resistenze:
3.713 → primo target rialzista (ATH)
3.732–3.740 → estensione in caso di break confermato
Supporti:
3.680–3.671 → primo corridoio difensivo
3.654 → livello di validazione intraday
3.628–3.627 (supporto forte) → linea di confine settimanale
Point of interest: area 3.580 in caso di failure sotto 3.627.
Mappa tecnica multi-timeframe
W1: trend primario intatto sopra media 20 sett./Kijun. Close settimanale sopra 3.713 ridarebbe forte momentum.
D1: struttura ancora a massimi/minimi crescenti. Supporto = demand 3.671–3.680, resistenza = 3.713.
H4/H1: range 3.627–3.713. Breakout con volumi guiderà la direzione settimanale.
Trigger operativi
Rialzista:
Break & hold sopra 3.713 → target 3.732–3.740.
Conferme: RSI H4 > 50, Tenkan D1 in salita, volumi in aumento.
Ribassista:
Close D1 sotto 3.627 → rischio estensione verso 3.580.
Conferme: RSI < 50, prezzo sotto Kijun H4/D1.
Scenari probabilistici
Bull case (45–55%)
DXY/yield stabili o in calo. Segnale: breakout 3.713–3.720.
Target: 3.732 → 3.740.
Bear case (25–30%)
Dati USA forti o Powell hawkish. Segnale: close D1 sotto 3.627.
Target: 3.580 (point of interest).
Range (20–25%)
Prezzo compresso tra 3.627 e 3.713 in attesa di Powell. Strategia: mean-reversion intraday.
XAU/USD settimana dal 15 al 19Supporti chiave:
3636 – 3628 (cluster volumetrico + trendline dinamica)
3602 – 3590 (area di accumulo + estensione Fib 0.618 daily)
3544 – 3511 (ultimo swing basso rilevante)
Resistenze chiave:
-3654 – 3661 (zona testata più volte e supply intraday)
-3677 – 3686 (incrocio Fibonacci + resistenza statica, già respinta due volte)
-3702 – 3720 (livello psicologico + obiettivo successivo in caso di breakout)
Trendline:
-Su H4 e daily il trend resta rialzista, ma sul breve (M15/H1) si nota compressione in un triangolo discendente.
-Un breakout sopra 3654/3661 libererebbe spazio verso 3677/3686
-Una rottura sotto 3636 aprirebbe la strada a 3602/3590
3 scenari individuati in base a queste informazioni + sentiment del discorso taglio di inflazione:
1 Scenario rialzista (prob. 45%)
-Breakout con sopra 3.654 aprirebbe a spinta verso 3677/3686.
-Se la liquidità in sell-side viene assorbita, target esteso 3702/3720 (macchinette bancari di rialzo laterale)
-Questo scenario sarebbe favorito da dati macro deboli con inflazione USA sotto attese
2 Scenario neutrale (prob. 30%)
-Laterale a rialzo da 3636–3661 indicherebbe un accumulo in attesa di Fed/IPP (10 settembre già ha sorpreso).
-Questo range potrebbe durare fino a metà settimana, con volumi più bassi.
-Buono per scalping per vendere resistenze e comprare supporti la mia preferita
3 Scenario ribassista (prob. 25%)
-Perdita di 3.636 via per il sell-off verso 3602/3590
-Un break deciso sotto 3590 invaliderebbe il trend di breve → accelerazione verso 3544/3511
-Possibile solo se Fed/PPI/CPI segnalano inflazione sticky e DXY rimbalza forte.
in base a questi scenari la mia strategia operativa rimane quella di settimana scorsa, ovvero:
intraday + swing di breve
Long aggressivo se mi parte il dito se tiene 3636–3628 con sl 3620 target 3654-3661-3677
Long carico pesante confermato su breakout 3661 con volumi target 3686-3702-3720
Short solo speculativo di breve e tenendo alta la guardia con sl a gradini sotto 3636 con target 3602-3590 (un pò difficile per me e rischio alto di incastri a medio termine)
Metalli Preziosi in Ripresa: l'Argento Guida il RallyAnalisi Settimanale: Mercato dei Metalli Preziosi
Buona domenica a tutti i trader! In questa videoanalisi, esaminiamo da vicino il mercato dei metalli preziosi, con un focus particolare sull'argento.
Il prezzo dell'argento ha avuto una settimana eccezionale, mostrando una forte e costante tendenza al rialzo. Dal minimo toccato il 7 aprile, la sua corsa è stata inarrestabile, segnando costantemente nuovi massimi e minimi crescenti. Questo trend ha portato a continue rotture di importanti livelli di prezzo, confermando in modo evidente la sua forza.
Utilizzando le estensioni di Fibonacci, abbiamo individuato i potenziali prossimi obiettivi per il prezzo dell'argento.
Ma l'argento non è l'unico protagonista. Anche gli altri metalli preziosi come l'oro, il platino, il rame e il palladio hanno registrato performance positive. Possiamo affermare che l'intero settore sta vivendo un momento di forte slancio.
Un saluto a tutti e un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
CAMPARI: rally finito o nuova occasione d’acquisto sui minimi?CAMPARI MIL:CPR – Analisi Fondamentale e Tecnica
📊 ANALISI FONDAMENTALE
Nel 1° semestre 2025 l’utile netto si è attestato a 206,4 mln € (-6% a/a).
Ricavi consolidati pari a 1.528 mln € (+0,3% totale, +0,1% organico).
Ebitda rettificato a 426,6 mln € (+1,9%).
⚠️ Attenzione a:
- possibili impatti dai dazi ancora non pienamente assorbiti
- effetto cambio EUR/USD: un dollaro debole potrebbe pesare sul 2° semestre.
Valutazioni:
P/E = 38
Dividend Yield = 1%
📉 ANALISI TECNICA
Dai minimi di aprile in area 5 €, il titolo ha recuperato +34%, salvo poi perdere il 16% nelle ultime sedute, ritracciando fino al 61,8% di Fibonacci e avvicinandosi al POC volumetrico.
Su TF Weekly i prezzi non hanno superato con decisione la EMA 50, segnale di debolezza strutturale.
Operatività complessa e rischiosa, dato l’alto grado di volatilità e le scarse soddisfazioni degli ultimi 2 anni.
🎯 Possibile strategia:
- acquisti solo su debolezza in area 5,10 – 5,15 €; STOP LOSS obbligatorio sotto i minimi (ad esempio ipotizzerei a 4,98 euro limitando la perdita al 3%)
in alternativa
- attendere segnali di stabilizzazione e inversione su TF Daily.
Se trovi utili le mie analisi, lascia un LIKE/BOOST all’articolo e segui il profilo. Il tuo supporto mi aiuterà a continuare a condividere contenuti gratuitamente! 🚀
GOOGL inarrestabile, 2 Target, i motivi dietro le quinteBuongiorno a tutti i trader!
Che movimento incredibile quello di Google (GOOGL)! Sinceramente non me lo aspettavo, ma a volte anche un po' di fortuna non guasta, bisogna ammetterlo.
Dopo aver individuato il punto di supporto dove il titolo poteva rimbalzare, eccolo che ha fatto il movimento previsto. Sono entrato con una full size in multiday e ho già incassato due parziali. Ora lascio correre la posizione, portando lo stop a pareggio.
Ma andiamo a vedere cosa ha scatenato tutto questo rialzo.
I Motivi dietro il Rally di Alphabet
Le azioni di Google, parte del gruppo Alphabet Inc., stanno registrando una performance eccezionale in borsa. Le ragioni di questa crescita sono diverse e sembrano legate a fattori specifici dell'azienda e a un forte sentiment positivo del mercato:
Decisione Antitrust Favorevole: Una delle notizie più importanti è stata la vittoria legale di Google. La decisione di un giudice ha scagionato l'azienda dall'obbligo di vendere il suo browser Chrome, eliminando un'incertezza legale e influenzando positivamente la sua valutazione.
Performance Finanziaria Solida: Alphabet ha superato le aspettative con dati trimestrali solidi e una crescita notevole dei ricavi e degli utili. In particolare, il settore del cloud (Google Cloud) ha mostrato una forte espansione.
Investimenti nell'Intelligenza Artificiale (IA): Il mercato sta premiando le aziende che investono in modo significativo nell'IA generativa. Alphabet, con i suoi investimenti massicci, è vista come un'azienda che saprà capitalizzare a lungo termine su questa opportunità.
Fiducia del Mercato: L'andamento di Google si inserisce in un contesto di ottimismo generale per il settore tecnologico. La sua performance dimostra che l'azienda è più attraente rispetto al mercato più ampio, come ad esempio il Nasdaq 100, indicando una maggiore fiducia da parte degli investitori.
In Conclusione
Con questo è tutto. Un grande abbraccio, come al solito.
Ciao da Mauro.
Vi lascio con le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina e avere sempre un piano.
GBPAUD GBPAUD abbiamo visto tutto il mese di agosto un rally rialzista tra la fine luglio e gli inizi di agosto si è caricato creando un range e creando molta liquidità a ribasso successivamente, ha reagito sulla supply manipolando il livello prendendo liquidità sul massimo di luglio, ora sta creando strutture ribassiste verso un nuovo obiettivo.
Mi aspetterei ora una discesa fino dove ho segnato il livello chiave per poi reagire a rialzo se la zona regge.
GBPUSD: quando l'analisi tecnica è chirurgica. Analisi macroeconomica sul cross
Fronte U.S.A.
Nel mese di luglio, le vendite di abitazioni esistenti hanno registrato un incremento del 2,0% su base mensile, recuperando sostanzialmente il calo osservato a giugno. Tale rimbalzo, sebbene incoraggiante, non modifica il quadro di fondo: il ritmo annualizzato destagionalizzato si attesta a 4,0 milioni di unità, in linea con la media registrata dall’inizio del 2025, confermando così una dinamica laterale del mercato.
Il persistere di condizioni di accessibilità sfavorevoli — tassi ipotecari elevati e prezzi delle abitazioni storicamente alti — continua a mantenere l’attività su livelli ben inferiori rispetto alle medie di lungo periodo. Parallelamente, l’offerta sta mostrando segnali di accumulo: a luglio, lo stock disponibile ha raggiunto 1,36 milioni di unità, massimo dal 2020. L’aumento dell’inventario riflette una domanda strutturalmente debole, con effetti diretti sulla dinamica dei prezzi. Infatti, il prezzo mediano delle abitazioni unifamiliari ha segnato un incremento marginale dello 0,3% su base annua, il ritmo più contenuto degli ultimi due anni, segnalando un significativo raffreddamento dell’apprezzamento immobiliare.
Sul fronte dell’edilizia residenziale, i dati mostrano un quadro misto. A luglio, i nuovi cantieri edili sono cresciuti del 5,2%, trainati da una ripresa sia nel segmento unifamiliare sia in quello multifamiliare. Tuttavia, il trend di medio periodo rimane debole: gli avvii unifamiliari risultano in calo del 6% da inizio anno, mentre i permessi edilizi segnano un arretramento del 12%. La resilienza dimostrata negli anni recenti dal comparto unifamiliare, sostenuta in passato da incentivi ai costruttori e da un’offerta di rivendita limitata, sta ora venendo meno, con vendite di nuove abitazioni che non riescono a tenere il passo con le nuove consegne.
Il deterioramento del sentiment è ben rappresentato dall’indice NAHB Housing Market Index (HMI), che ad agosto si è attestato su livelli prossimi ai minimi osservati durante la fase acuta della pandemia. Tale contesto suggerisce che i costruttori siano orientati a una ulteriore contrazione della produzione, con impatti negativi sugli investimenti fissi residenziali, già in contrazione nella prima metà del 2025 e destinati a rappresentare un freno alla crescita del PIL.
Il quadro macroeconomico appare ulteriormente complesso se si considera l’effetto di spillover del settore immobiliare: la correlazione positiva tra compravendite immobiliari e consumi in beni durevoli (materiali edili, arredamento) implica rischi al ribasso per la spesa delle famiglie. Inoltre, il potenziale rallentamento dell’occupazione nel comparto edilizio potrebbe amplificare gli effetti negativi sulla dinamica occupazionale complessiva, in un momento in cui il mercato del lavoro mostra segnali di progressivo indebolimento. Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, pur restando su livelli relativamente bassi, evidenziano un trend di incremento che suggerisce crescenti difficoltà per i lavoratori disoccupati a reinserirsi rapidamente nel mercato.
Alla luce di questi elementi, la Federal Reserve appare sempre più orientata verso un allentamento della politica monetaria. I verbali del FOMC di luglio hanno evidenziato l’attenzione dei policymaker ai rischi al ribasso derivanti dal settore immobiliare, mentre nel recente Simposio di Jackson Hole il Presidente Powell ha sottolineato la disponibilità a intervenire qualora l’indebolimento del mercato del lavoro e la decelerazione della crescita dovessero accentuarsi. Le aspettative di mercato prezzano con probabilità crescente un taglio dei tassi di 25 punti base già nella riunione di settembre, con ulteriori riduzioni attese entro fine anno.
Sul piano strategico, la Fed ha inoltre aggiornato il proprio quadro di riferimento di politica monetaria, abbandonando formalmente il regime di Flexible Average Inflation Targeting (FAIT) introdotto nel 2020 e rafforzando la simmetria tra i due mandati di stabilità dei prezzi e massima occupazione. Questo implica una maggiore prontezza ad agire preventivamente in risposta a eventuali nuove pressioni inflazionistiche, pur mantenendo la flessibilità necessaria a sostenere il mercato del lavoro.
In sintesi, il settore immobiliare continua a rappresentare un punto critico per la crescita statunitense, incidendo sia direttamente sugli investimenti residenziali sia indirettamente sui consumi e sull’occupazione. In tale contesto, la politica monetaria rimane il principale strumento di mitigazione dei rischi macroeconomici, ma l’efficacia degli interventi dipenderà dalla capacità della Fed di bilanciare l’obiettivo di stabilità dei prezzi con la necessità di preservare la resilienza del mercato del lavoro.
Fronte Regno Unito
Nel Regno Unito, i dati sull’inflazione di luglio hanno sorpreso al rialzo, delineando uno scenario più complesso per la politica monetaria della Bank of England (BoE). L’indice dei prezzi al consumo (CPI) headline è accelerato al 3,8% su base annua, in aumento rispetto al 3,6% di giugno e oltre le attese di consenso per un incremento al 3,7%. Parallelamente, l’inflazione core si è attestata anch’essa al 3,8%, mentre l’inflazione dei servizi – componente particolarmente monitorata dai decisori di politica monetaria – è salita al 5,0% dal 4,7% precedente.
A trainare la dinamica inflattiva sono stati i costi dei trasporti, con le tariffe aeree che hanno registrato l’aumento più marcato per il mese di luglio dal 2001, riflettendo la concomitanza con le vacanze scolastiche. Sebbene le letture siano sostanzialmente in linea con le proiezioni della BoE pubblicate ad agosto, i dati confermano il rischio che le pressioni inflazionistiche possano protrarsi più a lungo del previsto. In tale contesto, un’inflazione prossima al 4% rende politicamente ed economicamente complesso giustificare ulteriori tagli dei tassi nel breve termine.
Il nostro scenario di base continua a prevedere due ulteriori riduzioni del tasso di riferimento di 25 pb ciascuna – una a novembre e una a febbraio – con un target al 3,50% entro l’inizio del 2026. Tuttavia, la persistenza delle pressioni inflattive o la resilienza del mercato del lavoro rappresentano fattori di rischio che potrebbero ritardare l’attuazione di tale percorso.
Sul fronte congiunturale, gli indici PMI di agosto hanno offerto un quadro eterogeneo. Il PMI composito si è attestato a 53,0, segnando il ritmo di crescita più sostenuto dell’ultimo anno, trainato dalla componente dei servizi (53,6 da 51,8), mentre il PMI manifatturiero ha evidenziato ulteriore debolezza, scivolando a 47,3. La solidità del settore dei servizi suggerisce che le pressioni inflazionistiche potrebbero rimanere persistenti, inducendo i policymaker più restrittivi a considerare l’attuale resilienza economica come ragione per rinviare ulteriori misure espansive.
Nel complesso, sebbene i recenti tagli abbiano contribuito a sostenere l’attività, la combinazione di una crescita più robusta nei servizi e di un’inflazione ancora elevata riduce sensibilmente le probabilità di un allentamento aggiuntivo nel corso del 2025. È verosimile che la BoE preferisca attendere segnali più convincenti di disinflazione prima di procedere con ulteriori riduzioni dei tassi.
Analisi tecnica sul cross
Nell'analisi tecnica pubblicata la settimana scorsa avevamo sottolineato zone di prezzo in cui il prezzo avrebbe potuto reagire in quanto zone ad alta confluenza. Richiamiamo, dunque, di nuovo l'attenzione all'analisi scorsa ripartendo da li, con un focus sul daily chart.
Come anticipato nella precedente analisi – alla quale si rimanda per un quadro contestuale più ampio – l’andamento dei prezzi ha confermato la rilevanza tecnica della Senkou Span A dell’Ichimoku Kinko Hyo, che sta attualmente agendo come resistenza dinamica. Dopo ripetuti test di tale livello, il mercato ha avviato una fase di correzione tecnica durante la settimana, culminata nella sessione di giovedì con un minimo intraday a 1,34056, in prossimità della soglia psicologica di 1,3400.
Tale area, precedentemente identificata come zona di alta confluenza tecnica, risultava già evidenziata nella nostra ultima analisi, poiché coincide con:
- il livello di Pivot Point S1;
- un’area di concentrazione di volumi (price action significativa);
- il ritracciamento di Fibonacci compreso tra 0,382 e 0,50, tipico punto di potenziale inversione o consolidamento.
Successivamente, il rimbalzo dei prezzi è stato sostenuto anche dal contesto macro-finanziario: in particolare, le dichiarazioni a tono dovish del Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, al Simposio di Jackson Hole hanno contribuito a ridimensionare le aspettative di ulteriori rialzi aggressivi dei tassi di interesse. Ciò ha generato un sentiment più favorevole al rischio e ha offerto supporto alla valuta.
Nella sessione di venerdì il prezzo ha infatti messo a segno un recupero significativo, registrando una performance giornaliera del +0,85%, con massimi a 1,3544 e chiusura a 1,3527, recuperando integralmente le perdite accumulate nel corso della settimana.
Dal punto di vista tecnico, sebbene il prezzo non sia ancora riuscito a superare la resistenza dinamica fornita dalla Senkou Span A, il quadro grafico conserva una propensione rialzista. La conferma di tale scenario avverrebbe con la rottura della suddetta resistenza, seguita dal superamento del livello psicologico chiave a 1,3600.
Sul piano degli indicatori, l’RSI si attesta a 55,31, valore che indica un margine residuo di spinta al rialzo senza segnali di ipercomprato, coerente con una potenziale prosecuzione del movimento ascendente.
In sintesi, il mercato si trova in una fase di consolidamento positivo, con livelli tecnici ben definiti:
- supporto primario in area 1,3400;
- resistenza dinamica sulla Senkou Span A;
- target successivo a 1,3600 in caso di breakout confermato.
Il posizionamento rimane quindi orientato verso un possibile rafforzamento della tendenza rialzista, pur in un contesto in cui gli sviluppi della politica monetaria statunitense continueranno a giocare un ruolo determinante nel breve termine.
ANALISI DEL COT
Analisi del COT su BRITISH POUND - CHICAGO MERCANTILE EXCHANGE
Vige meno pessimismo speculativo, in quanto il net short dei non-commercial passa a −25,2k grazie a short covering (−6,3k short) e nuovi long (+7,6k). Il rapporto short/long degli speculatori (~1,31) resta ribassista, ma in rientro. Con OI in aumento, la riduzione del net short è credibile (non dovuta solo a contrazione del mercato). I commercial restano net long (+20,8k) ma ridimensionano la posizione (−14,7k w/w), segnale di maggiore copertura contro apprezzamenti della sterlina. La forte polarizzazione tra gli Asset Manager e i Leveraged Founds aumenta drasticamente il rischio di movimenti direzionali più ripidi. Un proseguimento del rafforzamento della GBP potrebbe innescare ulteriori ricoperture da parte degli Asset Manager; viceversa, shock macro sfavorevoli porterebbero i fondi leva a liquidare long con effetto amplificante.
Analisi del COT sul Dollaro Americano - Chicago Mercantile Exchange
il bias speculativo resta ancora ribassista, ma in attenuazione, con i non-commercial che restano net short per 5.988 contratti; tuttavia, la riduzione più marcata degli short rispetto ai long (-1.629 vs -1.370) ha alleggerito la posizione ribassista di circa +259 contratti. In termini di intensità, il netto speculativo equivale a circa -20,7% dell’OI (-5.988 / 28.891), segnale di pessimismo moderato, non estremo.
Il calo dell’open interest (-1.519 w/w) insieme al taglio di posizioni su entrambi i lati nei non-commercial suggerisce riduzione del rischio in attesa di catalizzatori macro (prossimi dati su inflazione/PCE, mercato del lavoro USA, comunicazione Fed). Un OI in flessione può amplificare i movimenti di prezzo al sopraggiungere di sorprese macro, aumentando il rischio di short-covering in caso di rimbalzo del dollaro.
In conclusione, l'interesse speculativo resta ribassista sul dollaro americano, ma meno aggressivo rispetto alla settimana precedente. Ulteriori segnali di raffreddamento macro USA e guidance dovish, emersa nel corso della settimana conclusasi, rafforzerebbero la tesi di un USD debole, con possibile incremento degli short speculativi dopo il de-grossing attuale.
In conclusione, la sterlina mostra segnali di una possibile ripresa del sentiment rialzista: il net short è diminuito, la partecipazione è aumentata e gli hedger restano fortemente long. Tuttavia, la forte concentrazione espone il mercato a potenziali shock in caso di aggiustamenti repentini dei grandi operatori. il dollaro americano ha ancora speculatori short, ma in misura minore rispetto alla settimana precedente. Con gli hedger ancora long, il dollaro conserva una base difensiva. Tuttavia, il calo dell’open interest segnala un potenziale indebolimento della partecipazione e un rischio di reazioni brusche in caso di news rilevanti.
Il de-grossing sulla sterlina con speculatori che riducono gli short unito a una partecipazione attiva suggerisce potenziale spazio per un rafforzamento del GBP. Il dollaro, pur conservando una posizione più difensiva, mostra iniziali segnali di indebolimento sia dal sentiment che dalla riduzione dell’open interest.
Si ricorda che i dati COT CFTC, futures-only, sono aggiornamenti settimanali basati su posizioni a mercato chiuso del martedì, pubblicati il venerdì. Vanno integrati con analisi tecnico-macroeconomica per valutare scenari futuri. Il COT non è un segnale di breve periodo, ma un indicatore di posizionamento e flussi potenziali (hedging vs speculazione).
EURUSD - segnali accomodanti dalla Fed sorreggono l’euro.L’euro (EUR) ha registrato un apprezzamento nella giornata di mercoledì, proseguendo la modesta tendenza rialzista già osservata martedì nei confronti del dollaro statunitense (USD). In questo contesto, la coppia valutaria EUR/USD è riuscita a superare in modo convincente la soglia tecnica di 1,1600, raggiungendo nuovi massimi su base plurigiornaliera oltre il livello di 1,1650.
Il marcato indebolimento del biglietto verde è stato innescato da un rinnovato orientamento degli investitori verso un’ulteriore allentamento della politica monetaria da parte della Federal Reserve nella seconda metà dell’anno. Tale dinamica è stata ulteriormente rafforzata dalle dichiarazioni di Neel Kashkari, presidente della Federal Reserve Bank di Minneapolis, il quale ha ritenuto ancora “appropriate” due riduzioni dei tassi d’interesse nei prossimi mesi.
Il dollaro statunitense ha registrato un rafforzamento significativo a seguito della recente intesa commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, annunciata nei giorni scorsi. L’accordo, frutto di negoziati multilaterali prolungati, ridefinisce in modo sostanziale i termini dell’interscambio transatlantico, incidendo sia sulle politiche tariffarie che sugli impegni strategici in ambito energetico, industriale e finanziario.
Secondo le disposizioni concordate, la maggior parte delle esportazioni europee verso il mercato statunitense sarà ora soggetta a una tariffa media del 15%, in rialzo rispetto al 10% applicato ad aprile, ma sensibilmente inferiore al livello del 30% inizialmente prospettato durante le fasi preliminari del confronto bilaterale. Tuttavia, l’accordo prevede l’esenzione da dazi per settori ad alto valore aggiunto, quali l’aerospaziale, la microelettronica (in particolare i semiconduttori), l’industria chimica avanzata e alcune categorie selezionate del comparto agroalimentare.
Permangono invece a livelli elevati, pari al 50%, le tariffe sull’importazione di acciaio e alluminio europeo, settori considerati strategici per la sicurezza economica nazionale degli Stati Uniti e già soggetti a misure protezionistiche rafforzate sin dai precedenti cicli negoziali.
In contropartita, l’Unione Europea ha formalizzato una serie di impegni sostanziali a favore dell’economia statunitense, tra cui l’acquisto di forniture energetiche — principalmente gas naturale liquefatto (GNL) — per un valore complessivo di 750 miliardi di dollari. A ciò si aggiunge un incremento degli appalti nel settore della difesa a beneficio delle imprese americane, nonché l’impegno a destinare oltre 600 miliardi di dollari in investimenti diretti e partecipazioni strategiche sul mercato statunitense, con l’obiettivo di rafforzare i legami industriali e tecnologici transatlantici.
Nel breve termine si profila un’intensificazione dell’attività sul fronte commerciale da parte degli Stati Uniti. Il 7 agosto, il Presidente Trump è atteso emettere un ordine esecutivo volto all’introduzione di un nuovo regime tariffario “reciproco” che interesserà le esportazioni provenienti da 69 partner commerciali. Il provvedimento prevede un incremento selettivo delle aliquote doganali, con un range compreso tra il 10% e il 41%, che entrerà in vigore a partire da sette giorni successivi alla firma. L’obiettivo dichiarato è quello di riequilibrare le condizioni di accesso ai mercati, colmando il divario tra le barriere tariffarie imposte dagli Stati Uniti e quelle applicate dai rispettivi partner.
Contestualmente, l’amministrazione statunitense ha emesso un avvertimento diretto alla Federazione Russa: qualora Mosca non dimostri progressi concreti verso la cessazione delle ostilità in Ucraina, Washington si riserva il diritto di implementare ulteriori misure economiche restrittive. Queste potrebbero includere un rafforzamento del quadro sanzionatorio esistente, nonché l’introduzione di dazi aggiuntivi su settori economici strategici per l’economia russa.
Sul versante Cina-Usa, una scadenza critica è fissata per il 12 agosto, data entro la quale la Casa Bianca dovrà decidere se prorogare l’attuale tregua commerciale con la Repubblica Popolare Cinese, la cui validità è prossima alla scadenza. In assenza di un’estensione formale dell’accordo, le tariffe attualmente sospese potrebbero automaticamente tornare a livelli elevati, potenzialmente superiori al 100%. Tale scenario comporterebbe il rischio concreto di una riaccensione delle tensioni commerciali tra le due principali economie globali, con ripercussioni significative sul commercio internazionale, sulla fiducia dei mercati e sulle prospettive di crescita economica a livello mondiale.
Nelle rispettive ultime riunioni di politica monetaria, sia la Federal Reserve (Fed) che la Banca Centrale Europea (BCE) hanno optato per un mantenimento invariato dei tassi di interesse di riferimento, segnalando un approccio prudente nel contesto di un ciclo economico ancora soggetto a elevata incertezza.
Negli Stati Uniti, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha adottato un tono moderatamente attendista, sottolineando la necessità di ulteriori evidenze sull’evoluzione dell’inflazione prima di procedere a un eventuale allentamento della politica monetaria. Nonostante il consenso generale all’interno del FOMC, i governatori Christopher Waller e Michelle Bowman hanno espresso opinioni più restrittive, indicando un orientamento meno favorevole a una riduzione anticipata dei tassi. Questa divergenza interna riflette la complessità del quadro macroeconomico e la difficoltà di calibrare una risposta coerente di fronte a segnali contrastanti provenienti dal mercato del lavoro e dall’inflazione core.
In ambito europeo, la presidente della BCE, Christine Lagarde, ha descritto la crescita economica dell’Eurozona come “solida, seppur leggermente migliorata”, lasciando intendere una stabilizzazione della ripresa. Tuttavia, le aspettative di mercato in merito a una possibile normalizzazione dei tassi si sono spostate in avanti nel tempo. In particolare, gli operatori hanno posticipato le previsioni di ulteriori tagli dei tassi d’interesse alla primavera del 2026, riflettendo un contesto inflazionistico ancora persistentemente elevato in alcune economie chiave dell’area euro e una politica monetaria che rimane vincolata dalla necessità di ancorare le aspettative inflazionistiche.
Dal lato dei mercati valutari, i dati della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) aggiornati al 29 luglio evidenziano un netto ridimensionamento del posizionamento rialzista sull’euro. Le posizioni nette lunghe sull’EUR sono scese a circa 123.300 contratti, registrando il livello più contenuto delle ultime tre settimane. Parallelamente, le posizioni nette corte detenute da investitori istituzionali si sono ridotte a circa 175.800 contratti, segnalando un parziale disimpegno anche tra gli operatori con outlook ribassista. Inoltre, l’interesse aperto complessivo sul mercato dei futures in EUR ha mostrato una contrazione per la prima volta in sei settimane, attestandosi intorno a 828.600 contratti. Questa dinamica suggerisce una crescente incertezza tra gli operatori sul medio termine, in un contesto di forward guidance poco chiara da parte delle principali banche centrali e volatilità contenuta nei mercati valutari.
Profilo tecnico
Analisi tecnica EUR/USD – struttura di supporti, resistenze e indicatori di trend
Il cambio EUR/USD mostra attualmente una configurazione tecnica caratterizzata da una fase di consolidamento, con livelli chiave ben delineati sia sul fronte delle resistenze che dei supporti.
Resistenze principali
Il primo ostacolo al proseguimento del trend rialzista si colloca in area 1,1788, corrispondente al massimo settimanale registrato il 24 luglio. Una rottura confermata di questo livello aprirebbe la strada verso la resistenza intermedia a 1,1830, massimo relativo segnato il 1° luglio 2025, attualmente il top annuale. Oltre tale soglia, l’attenzione si sposta verso il massimo di lungo termine a 1,1909, risalente al 3 settembre 2021, che rappresenta un’importante area di congestione tecnica. Al di sopra di quest’ultimo livello, l’area psicologicamente e tecnicamente significativa di 1,2000 costituirebbe il successivo obiettivo, con implicazioni di medio-lungo periodo.
Supporti tecnici
Sul lato opposto, i livelli di supporto iniziano dal minimo mensile di 1,1391 (registrato il 1° agosto), in prossimità del quale transita anche la media mobile semplice a 100 giorni (SMA 100), attualmente in area 1,1383, fornendo così un supporto dinamico rilevante. Un cedimento sotto questo doppio livello tecnico potrebbe aprire la strada a un’estensione correttiva verso il minimo settimanale di 1,1210, segnato il 29 maggio, che costituisce un’area di supporto strutturale di medio termine.
Indicatori tecnici di momentum e trend
L’Indice di Forza Relativa (RSI), attualmente in area 55, indica una moderata pressione rialzista senza ancora segnalare condizioni di ipercomprato (soglia 70). Questo posizionamento suggerisce spazio residuo per ulteriori movimenti al rialzo, purché accompagnati da un aumento dei volumi e dalla rottura delle resistenze chiave.
L’Average Directional Index (ADX) si attesta intorno a 20, un valore che riflette un’assenza di direzionalità marcata nel trend attuale. Questo conferma l’attuale fase laterale del mercato e sottolinea la necessità di una chiara violazione dei livelli tecnici sopra menzionati per determinare una ripresa direzionale convincente.
Conclusioni operative
La struttura tecnica dell’EUR/USD suggerisce un potenziale rialzista latente, ma subordinato al superamento deciso della zona di resistenza compresa tra 1,1788 e 1,1830. Al ribasso, l’area 1,1390–1,1380 rappresenta un livello critico da monitorare per evitare un deterioramento del quadro tecnico nel breve termine. L’assenza di segnali forti dai principali indicatori di trend (es. ADX) implica che gli operatori dovrebbero mantenere un approccio cauto e attendista, in attesa di una conferma direzionale.
Weekly chart
L’analisi del grafico weekly del cambio EUR/USD evidenzia un impianto strutturale marcatamente rialzista, sebbene attualmente il mercato stia attraversando una fase di consolidamento all’interno di un range compreso tra supporti dinamici e resistenze statiche.
Le ultime candele settimanali mostrano una notevole precisione tecnica, chiudendo sistematicamente in prossimità o con appoggio diretto sulla Tenkan Sen, che sta operando con efficacia come supporto dinamico di breve termine. Questo comportamento testimonia una tenuta del momentum rialzista, anche in assenza di breakout direzionali nelle ultime settimane, e suggerisce che il mercato stia accumulando forza in attesa di un nuovo impulso direzionale.
La Kijun Sen, attualmente posizionata sensibilmente al di sotto delle quotazioni correnti, riflette la solidità della gamba rialzista in corso e funge da supporto strategico di medio periodo. La distanza tra Tenkan e Kijun segnala l’assenza di segnali di debolezza imminente nel trend primario.
Parallelamente, la Chikou Span si colloca in posizione favorevole, ben al di sopra del prezzo corrente e priva di ostacoli tecnici retrostanti nei periodi di riferimento. Questa configurazione rafforza la lettura rialzista dell’indicatore Ichimoku, indicando spazio di manovra per un’estensione del trend in assenza di barriere strutturali nei prezzi passati.
Sul fronte delle medie mobili esponenziali, sia la EMA a 50 che la EMA a 100 periodi si mantengono inclinate positivamente e sufficientemente distanti dall’azione dei prezzi, confermando la persistenza della fase rialzista su base ciclica. La EMA a 200 periodi, sebbene in posizione più neutrale e piatta, non presenta segnali di inversione e contribuisce a delineare un quadro strutturalmente sano e coerente con una tendenza ascendente di lungo termine.
Livelli di Fibonacci: aree chiave di ritracciamento e target
Tracciando i livelli di Fibonacci dal minimo significativo di gennaio 2025 (area 1,0117) fino al massimo del 2025 a 1,1830, emergono importanti livelli tecnici di ritracciamento e proiezione:
• 38,2% di ritracciamento → 1,1200: primo supporto tecnico rilevante, che si avvicina al minimo del 29 maggio (1,1065); un’eventuale rottura rafforzerebbe lo scenario correttivo.
• 50,0% di ritracciamento → 1,100: supporto psicologico e strutturale di medio periodo.
• 61,8% di ritracciamento → 1,080: supporto strategico, la cui violazione implicherebbe un potenziale cambio di trend settimanale.
Sul fronte rialzista, proiettando le estensioni di Fibonacci dal medesimo movimento, i target potenziali in caso di breakout al di sopra di 1,1830 includono:
• Estensione 127,2% → 1,229: in linea con la soglia psicologica di 1,2000.
• Estensione 161,8% → 1,2867: obiettivo tecnico di lungo periodo, che corrisponderebbe a un recupero esteso del ciclo rialzista.
Indicatori di momentum
• L’RSI settimanale si attesta in area 55–58, confermando la presenza di momentum rialzista moderato, ma ancora lontano da zone di ipercomprato.
• L’ADX, stabile sotto i 20, segnala l’assenza di una direzionalità forte nel breve termine, suggerendo che un’espansione di volatilità sarà necessaria per convalidare la prossima mossa direzionale.
Conclusioni operative
La configurazione tecnica settimanale di EUR/USD rimane positiva finché il prezzo si mantiene sopra la Tenkan Sen (attualmente in area 1,1440 circa). Una chiusura settimanale al di sotto di tale livello potrebbe attivare una fase correttiva con target intermedi lungo i livelli di Fibonacci descritti. Al contrario, il superamento deciso della zona di resistenza a 1,1830 aprirebbe lo scenario per una nuova gamba rialzista con obiettivi in area 1,2000–1,2260, coerenti con le estensioni di Fibonacci.
S&P 500 Future. Fondamentale la tenuta di 6250 per il longAd inizio settimana prosegue la risalita del Future S&P 500 con la tenuta del supporto in area 6250. Attualmente livelli di 23.6 e 38.2 di Fibonacci (evidenziati sul grafico) rappresentano le principali resistenze, la cui rottura potrebbe ipotizzare una presa di controllo da parte dei rialzisti ed un eventuale ritorno almeno in area 6400, vero target di rialzista di breve. Ogni ripresa di acquisti long su azionario, passa per la conferma del suddetto scenario. E' evidente che la rottura del supporto 6250/6240 aprirebbe uno scenario ribassista fino a 6180 e poi 6100,
EURUSD - trend al rialzo ma attenzione alle tensioni commercialiRafforzamento dell’ottimismo sull’euro e dinamiche di mercato
L’euro (EUR) ha registrato un rinnovato slancio nella giornata di lunedì, con la coppia valutaria EUR/USD che ha effettuato un solido retest dell’area immediatamente superiore alla soglia tecnica chiave di 1,1700, toccando contestualmente i massimi degli ultimi tre giorni. Questo movimento riflette un crescente ottimismo da parte degli operatori nei confronti della moneta unica, sostenuto da una combinazione di fattori tecnici e fondamentali.
Persistenza delle tensioni commerciali e impatto sul sentiment di mercato
Nonostante il rinvio da parte di Washington della prossima decisione in materia di dazi al 1° agosto, il contesto macroeconomico globale rimane caratterizzato da un’elevata incertezza. Le minacce di imposizione di tariffe del 30% sulle esportazioni europee, dazi del 25% sulle importazioni provenienti da Giappone e Corea del Sud, nonché un potenziale sovrapprezzo del 50% sul rame, hanno alimentato i timori di un’escalation delle tensioni commerciali a livello globale. In tale contesto, gli investitori hanno mostrato una crescente propensione verso asset rifugio, tra cui il dollaro statunitense, contribuendo a una temporanea pressione al ribasso sull’euro nei giorni precedenti.
Prospettive negoziali e risposta dell’Unione Europea
Parallelamente, i negoziati commerciali hanno assunto un ruolo centrale nell’agenda diplomatica. Fonti istituzionali hanno indicato che l’Unione Europea sta valutando l’adozione di un pacchetto di misure “anticoercitive” di ampia portata. In caso di mancato accordo, tali misure potrebbero includere restrizioni mirate ai servizi statunitensi o limitazioni all’accesso delle imprese USA agli appalti pubblici europei, configurando una risposta strategica volta a tutelare gli interessi economici dell’Unione.
Prospettive protezionistiche e divergenze tra le politiche monetarie
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha paventato l’introduzione di dazi del 30% sulle importazioni provenienti dall’Unione Europea, qualora non si giungesse a un’intesa commerciale entro la scadenza fissata per il 1° agosto. Tale minaccia ha riacceso le preoccupazioni circa un possibile irrigidimento delle relazioni transatlantiche e un ulteriore deterioramento del contesto commerciale globale.
Federal Reserve: orientamenti divergenti all’interno del FOMC
I verbali della riunione di giugno del Federal Open Market Committee (FOMC) hanno evidenziato una marcata spaccatura tra i membri. Da un lato, alcuni esponenti hanno espresso la necessità di un taglio tempestivo dei tassi di interesse per contrastare i potenziali effetti recessivi delle tensioni commerciali; dall’altro, una fazione più prudente ha sottolineato l’importanza di attendere ulteriori evidenze sull’impatto inflazionistico delle misure tariffarie prima di procedere con un allentamento monetario.
L’incremento dell’indice dei prezzi al consumo registrato negli Stati Uniti nel mese di giugno ha rafforzato l’approccio attendista del presidente della Fed, Jerome Powell. Tuttavia, i mercati dei futures continuano a prezzare una probabilità non trascurabile di un moderato allentamento monetario nel corso del secondo semestre.
Banca Centrale Europea: politica accomodante e prospettive di pausa
In contrasto con l’orientamento della Fed, la Banca Centrale Europea ha adottato una posizione più espansiva, riducendo il tasso sui depositi al 2,00% all’inizio di giugno. L’istituto di Francoforte ha tuttavia precisato che eventuali ulteriori misure di stimolo saranno subordinate all’emergere di segnali più evidenti di indebolimento della domanda esterna. Gli operatori di mercato si attendono che la BCE mantenga un atteggiamento attendista nella riunione di questa settimana, optando per una “pausa tecnica” nel ciclo di politica monetaria.
Analisi COT – Euro FX (15 luglio 2025)
I più recenti dati del Commitments of Traders (COT), riferiti alla settimana conclusasi il 15 luglio, confermano una marcata inclinazione rialzista da parte degli investitori istituzionali e degli hedge fund nei confronti dell’euro.
Le posizioni nette lunghe detenute dai trader non commerciali si sono attestate a 128.121 contratti, segnando il livello più elevato dal dicembre 2023. Questo incremento è stato sostenuto da un'apertura netta di 971 nuove posizioni long, accompagnata da una contestuale riduzione delle posizioni short, a testimonianza di un sentiment sempre più favorevole alla moneta unica.
A rafforzare ulteriormente questa dinamica, l’open interest complessivo ha registrato un’espansione pari a +14.593 contratti, segnalando un aumento della partecipazione al mercato e una crescente fiducia nella prosecuzione del trend rialzista.
Analisi tecnica
daily chart
Analisi Tecnica EUR/USD – Contesto di consolidamento su livelli chiave
Il recente contesto di tensioni commerciali tra Stati Uniti ed Europa, unito a una fase di elevata stabilità macroeconomica, ha favorito una correzione della price action dai massimi annuali, culminata nel superamento della soglia tecnica di 1,1800. Attualmente, il cambio EUR/USD sta testando il livello psicologico di 1,1700, area di particolare rilevanza tecnica in quanto zona di confluenza volumetrica e livello 0,50 di ritracciamento di Fibonacci, calcolato sull’impulso rialzista compreso tra il minimo del 1° luglio e il massimo del 17 luglio.
L’indicatore Ichimoku Kinko Hyo evidenzia una fase di flessione tecnica: la Tenkan Sen si sta progressivamente avvicinando alla Kijun Sen, pur non avendo ancora generato un segnale di inversione (cross ribassista). Particolare attenzione va posta al supporto dinamico offerto dalla Kijun Sen, nonché al punto pivot situato in area 1,1640, che potrebbe fungere da base per un eventuale rimbalzo tecnico volto a ritestare i massimi precedenti.
Dal punto di vista dell’RSI (Relative Strength Index), l’indicatore si mantiene in territorio positivo, pur avendo ritracciato dal livello di ipercomprato. Attualmente si colloca al di sotto della propria media mobile, in area 57,72, suggerendo una fase di consolidamento del momentum rialzista.
In sintesi, il cambio si trova in una fase di stallo tecnico, influenzata dalle incertezze legate alla politica commerciale transatlantica. Tuttavia, il trend di fondo rimane orientato al rialzo, come evidenziato dalla distanza significativa tra le principali medie mobili e la linea di prezzo corrente.
Netflix (NFLX): Correzione post-utili, opportunità d'acquisto?Buonasera a tutti i trader, Netflix (NFLX) post-annuncio utili, analizziamo i punti illustrati nella mia videoanalisi.
Utili battuti ma reazione negativa del mercato:
"NFLX venerdì ha annunciato gli utili ed ha battuto le stime, ma il mercato non lo ha premiato, anzi venerdì ha perso il 5% con lunga candela accompagnata da volumi."
Questa è una situazione classica di "buy the rumor, sell the news" (compra sulla voce, vendi sulla notizia) o semplicemente che le aspettative implicite del mercato fossero ancora più alte delle stime effettivamente superate. A volte, anche un "beat" non è sufficiente se la guidance futura non è entusiasmante o se ci sono altri dettagli nel report che preoccupano gli investitori (ad esempio, rallentamento della crescita abbonati, aumento dei costi, concorrenza, ecc.).
La lunga candela rossa con volumi elevati è un segnale tecnico forte di vendita. Indica che la pressione di vendita è stata significativa e supportata da un notevole numero di transazioni.
Direzione verso i livelli di supporto:
"Ora si sta dirigendo in area di primo supporto a 1180$ poi secondo supporto sulla VH del volume profile giornaliero area 1140."
Questo mostra una buona applicazione dell'analisi tecnica. Identificare i livelli di supporto chiave è fondamentale. L'area di 1180 e 1140 (specialmente se confermata dal Volume Profile come "Value High" o area di alto volume di scambi) sono punti dove ci si aspetta che la pressione di acquisto possa riemergere. Il Volume Profile, in particolare, è uno strumento potente per identificare dove c'è stato il maggiore interesse di scambio in passato.
Salute e opportunità di ingresso:
"Comunque nflx rimane sempre forte, ed è sano che in questo momento corregge un po, per darci la possibilità di entrare nel trade, anche gli indicatori di momentum e RSI ci indicano debolezza di breve. Questo e quello che penso io."
"NFLX rimane sempre forte": Questa è una considerazione fondamentale. Nonostante la correzione, se i fondamentali di lungo termine (crescita degli abbonati, monetizzazione, espansione in nuovi mercati, solidità finanziaria) rimangono solidi, il ritracciamento è solo una pausa in un trend rialzista.
"È sano che in questo momento corregge un po', per darci la possibilità di entrare nel trade": Condivido pienamente questa prospettiva. Le correzioni in mercati rialzisti sani sono opportunità per gli investitori che aspettano un prezzo migliore o per chi vuole aumentare la propria posizione. I prezzi non salgono in linea retta.
"Gli indicatori di momentum e RSI ci indicano debolezza di breve": Questa è una conferma tecnica importante. Un RSI in calo o che esce dalla zona di "ipercomprato" (o si avvicina alla zona neutrale/di "ipervenduto") indica che la pressione di acquisto si è allentata nel breve termine, supportando l'idea del ritracciamento. Il momentum in calo significa che la forza del movimento rialzista si sta riducendo.
Considerazioni Aggiuntive:
Il contesto del mercato generale: Come sta performando il Nasdaq o il settore tecnologico in generale? A volte, le singole azioni subiscono anche la pressione di un sentiment negativo più ampio.
Volatilità post-utili: Le azioni tendono ad essere più volatili subito dopo l'annuncio degli utili, poiché il mercato digerisce le nuove informazioni.
Reversals e Pattern di Candele: Una volta che il prezzo si avvicina ai supporti che hai identificato, cerca pattern di candele di inversione (es. Hammer, Engulfing Bullish) o segnali di conferma dagli indicatori (es. RSI che inizia a curvare verso l'alto dalla zona di ipervenduto o da un livello chiave).
In sintesi, la tua analisi è molto lucida. Stai correttamente identificando una correzione come potenziale opportunità di ingresso, basandoti su segnali tecnici e una visione generale della forza dell'azienda. L'area dei supporti identificati sarà cruciale per vedere se gli acquirenti torneranno a intervenire.
Un caro saluto a tutti, vi abbraccio.
Grazie Ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Il Breakout del Silver e le Prossime Mosse di Oro e PetrolioBuona domenica a tutti i trader! In questa videoanalisi, esamineremo le materie prime che seguiamo abitualmente.
Analisi dei Mercati: Argento, Oro e Petrolio
Il Silver (argento) ha finalmente rotto il box superiore e si è portato sopra, raggiungendo i 38,9$. Questo è un movimento convincente, sostenuto da volumi che ne confermano la forza. Ora l'argento potrà costruire un nuovo livello di supporto a 37,3$.
L'oro, invece, continua a muoversi lateralmente nel box che va dai 3200$ ai 3400$. Tuttavia, potrebbe spostarsi nella zona alta per tentare una rottura del livello e l'accettazione dei 3400$.
Per quanto riguarda il petrolio, come avevamo già osservato nei video precedenti, dopo aver toccato il livello dei 64$ è ripartito. Si è portato all'interno del "buco volumetrico" fino ad arrivare all'area dei 68$, che rappresenta la nostra area target, dove troviamo il POC (Point of Control) giornaliero e la SMA200 (Simple Moving Average a 200 periodi).
Con questo è tutto. Un grande saluto e un abbraccio.
Grazie Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
LUVE ( LUVE ), Strategia rialzistaLUVE ( LUVE ), Strategia rialzista
DESCRIZIONE TITOLO:
LU-VE S.p.A. è stata fondata nel 1985 e ha sede a Uboldo, in Italia. LU-VE S.p.A. è una controllata di Finami S.R.L. LU-VE S.p.A. è impegnata nella produzione e commercializzazione di scambiatori di calore e apparecchiature per il raffreddamento ad aria in Italia e a livello internazionale. Opera attraverso i sistemi SBU Cooling Systems e SBU Components. L'azienda offre scambiatori di calore, tra cui raffreddatori commerciali e industriali, raffreddatori ad aria, condensatori in acciaio senza tubo, condensatori ad aria e a gas, raffreddatori a secco, accessori e prodotti speciali. Fornisce anche bobine, porte in vetro e prodotti IOT. L'azienda offre i suoi prodotti per applicazioni di refrigerazione, condizionamento, raffreddamento industriale, energia e potenza, raffreddamento di data center e big data e soluzioni di digital signage.
DATI: 07 / 07 / 2024
Prezzo = 26.55 Euro
Capitalizzazione = 589,577M
Beta (5 anni mensile) = 0,86
Rapporto PE (ttm) = 17,24
EPS (ttm) = 1,54
Target Price LUVE di lungo periodo:
1° Target Price: 32.40 Euro
2° Target Price: 47.30 Euro
3° Target Price: 71.50 Euro
4° Target Price: 95.60 Euro
5° Target Price: 110.60 Euro
C'era una volta l'alt season.Per la prima volta da quando sono state inventate le alternative currencies, abbiamo assistito a qualcosa che non era mai capitato. Non sono qui per stabilire se c'è stato o non c'è stato il rialzo delle alt coins, sono qui per analizzare i dati.
Più di 5 anni fa, io ho pensato di usare un indicatore di forza relativa(mercato alts escluse stablecoins) per stabilire il momento buono, in cui si poteva comprare qualche progetto alternativo a Bitcoin. Ogni volta che l'indicatore andava sotto la linea dello zero o la toccava, il mercato si trovava nella cosiddetta alt season o alts party. Questa volta c'è stato un momento in cui si sono visti rialzi stratosferici su alcuni token, ma niente di simile ai precedenti periodi del 2017 e del 2021. Il 2024 può essere visto come l'anno in cui qualcosa è cambiato nel mercato delle cripto valute, a parte il laterale di 8 mesi di cui ho parlato molte volte nelle mie analisi passate, c'è stata un'anomalia rispetto alle bullrun precedenti.
Come potete notare sul grafico, quello che è successo in questo rialzo partito verso la fine del 2022, la forza delle alts è stata molto debole rispetto a bitcoin che è stato padrone del mercato. Non so cosa succederà nel futuro, ma per vedere una bullrun sulle alts servirebbe qualcosa di mai visto e non è quello che dice attualmente il grafico.