my best friend xauBUONGIORNO A TUTTI
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ECCOCI Traders.
Vi chiedo la gentilezza di lasciare un like sotto alla immagine.
se volete continuare ad avere analisi gratuite.
a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
^ANALISI GOLD^
dopo l'outlook di ieri sera in live, gold ha continuato long la nostra idea, rimango ancora a cercare un posizionamento sempre a favore long, da una di queste due zone.
salvo se dovesse accelerare senza mai ritracciare, allora li andrò a muovermi diversamente, sapete che opero solo sessione americana , quindi attendo dalle 14.00 in poi con news e tutto per valutare.
fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti! grazie mille a tutti
per qualsiasi dubbio domanda non esitate a scrivermi, sarò lieto di rispondervi
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-Buona giornata
-Buon trading
-Utilizzate gli stop
-Gestite il rischio
Finance
XAUUSD, iniziamo la settimana da tori? Studiamo.Buongiorno e buon inizio settimana ragazzi.
Ho caricato una visione generale per la settimana 2 giorni fa, che correlerò a questo post, poi andate a vederla.
Ora però vediamo un pochino più nel dettaglio la situazione e cosa può succedere.
La zona dei 2020$ è molto importante per reggere e continuare questo LONG in H1, che si è creato da giovedì scorso, e sarà la chiave su cui costruiremo principalmente l'analisi.
Fino a che non verrà rotta potremo continuare il rialzo verso i 2050$.
Le zone che alla loro rottura ci convalideranno questo target saranno inizialmente i 2025$ e successivamente i 2032$, poi non avremo più ostacoli.
La situazione volumetrica non è ancora chiarissima ma penso che si svilupperà a nostro favore, ne parlo meglio nel gruppo studio.
Ricordo che per qualsiasi dubbio potete scrivermi in privato, sarò felice di rispondervi.
Buon Trading.
Ciau.
Xau is Better Ragazzi, eccoci di nuovo qui con la stessa prospettiva di ieri per valutare ancora un possibile movimento al ribasso sull'oro. È importante notare che abbiamo toccato una zona daily senza romperla, il che potrebbe suggerire una reazione al rialzo prima di valutare eventuali posizioni al ribasso. Inoltre, teniamo presente che nel pomeriggio di oggi ci saranno i dati IPC.
Vi raccomando di utilizzare un rigoroso money management per gestire le vostre posizioni. Lasciamo che la sessione asiatica e quella di Londra scorra come sempre, per poi valutare gli posizionamenti durante la sessione americana. Ogni cambiamento di valutazione e ogni presa di posizione verranno aggiornati sul gruppo. Vi auguro una buona notte e ci vediamo domani.
Per qualsiasi dubbio, chiarimento o analisi su altri pair, non esitate a scrivermi. Sono qui per rispondervi con piacere.
MERCATO CRYPTO: Perchè segue il NASDAQ ?" Confermiamo dunque il forte posizionamento su titoli quality con maggior diversificazione internazionale e una struttura finanziaria solida con protezione dall`inflazione. Sui finanziari la nostra idea è di privilegiare quei titoli meno esposti al costo del rischio, che beneficiano del rialzo dei tassi, di trend strutturali, ottimo posizionamento competitivo e solida dotazione di capitale. Sulle industriali, manteniamo un approccio selettivo privilegiando titoli che abbiano dato prova di avere "pricing power" anche in contesti di mercato recessivi o che abbiano catalyst specifici. L`idea della settimana: Banca Mediolanum "
Questo è un Weekly Review fornito da Banca Mediolanum che mi ha fatto molto riflettere:
il suggerimento dato dalla banca è quindi in sostanza quello di dare un occhio di riguardo alle società "meno esposte al costo del rischio" e con un certo "pricing power".
Il tasso di interesse, come ben saprete, è un timone per l'economia di un paese e spesso un ancora per le finanze delle imprese. Lo stesso per quanto riguarda caratteristiche intrinseche alle politiche aziendali quali il pricing power ed altri economici.
Senza entrare troppo nella retorica, non possiamo certo dire che le recenti flessioni in negativo del mercato azionario siano state ingiustificate dalle aspettative sui fondamentali del mercato. In poche parole, c'è un motivo se i prezzi flettono.
Ma le crypto? Come mai i loro rendimenti sono così negativi?
Statisticamente, BTC presenta un indice di correlazione positivo ed alto con il NASDAQ ed allo stesso tempo uno altrettanto alto ma negativo con il DXY. Queste però non sono ragioni fondamentali ma piuttosto conseguenze tecniche.
La domanda che vorremo porre al pubblico di crypto trader ed investitori, secondo voi come mai il mercato decentralizzato sta subendo questa flessione se le finanze delle imprese che compongono quel mercato sono sconnesse all'andamento dei tassi di interesse? Può riguardare la crisi energetica che impatta direttamente sui centri di Mining?
La finanza decentralizzata forse non è così tanto sconnesso con quella tradizionale? Il circuito bancario e istituzionale segue semplicemente le logiche di investimento tipiche del mercato azionario per investire nel cryptovalutario?
Questa volta, aspettiamo una vostra opinione nei commenti qui sotto.
BITCOIN: Attenti al Pull-Back!Avete notato che il prezzo di Bitcoin ha fatto un pullback in area 21.3K$? Da un punto di vista tecnico, il pullback si verifica quando il prezzo, dopo aver rotto una resistenza, torna a testare il proprio supporto.
In questo caso, non abbiamo un vero e proprio pullback " da manuale ", in quanto il supporto parrebbe essere già stato forato nella giornata di ieri (zona 22.5K$).
Allo stesso modo, la zona in cui il prezzo si sta muovendo è una zona a forte impatto volumetrico ed era plausibile pensare che il prezzo sarebbe potuto tornare a testarla. Di fatto, il pullback è un pattern molto ricercato anche in un contesto di analisi volumetrica. In questo caso, la zona ricoperta dal prezzo dal 13 luglio sino al 21, era carente da un punto di vista volumetrico ed il prezzo sembrerebbe aver ritracciato proprio per colmare questo "gap".
Come al solito, in situazioni come queste, le alternative sono due:
1) Il prezzo è tornato sulla soglia dei 24K$ per dare la possibilità alle mani forti di prendere qualche posizioni short a "prezzi convenienti" ---> " Si va giù "
2) E' un semplice pullback per far accumulare alle balene altre posizioni long ---> " Si va su "
Dovreste sapere che, il pullback è una delle figure tecniche più utilizzate dai market maker per creare timore fra il pubblico dei retail in quanto, come penso che starete sperimentando, crea indecisione e pone il trader di fronte ad un bivio. La mente è conservativa e la paura di perdere denaro sarà sempre una sensazione più impattante psicologicamente rispetto alla possibilità di guadagnare in conto capitale. Per tale motivo, la maggior parte dei retail sceglie di vendere le proprie posizioni.
In un contesto di indecisione come questo, la scelta probabilmente dipenderà principalmente dall'andamento del mercato americano. Per tale motivo, scelte di investimento sul comparto decentralizzato non potranno a nostro parere prescindere da considerazioni economiche globali e tecniche del mercato U.S.A.
Crypto: Riepilogo Settimanale Gm Hubblers ,
Questa settimana, sebbene il forte panico causato da Luna, tutti i settori cryptovalutari hanno chiuso in verde proprio come era plausibile aspettarsi.
Notiamo una ripresa a 2 cifre nel settore DeFi, Gaming e Web3 mentre il comparto delle Currencies (il cui leader è Bitcoin) resta pressoche sul livello di parità.
Il miglior rendimento è stato registrato da SOLANA (SOL) che chiude la settimana con un +15% dai minimi arrivando a toccare persino il +30%.
In piena controtendenza rispetto al settore di appartenza, Monero e ZCash (currencies) sovraperfromano il mercato registrando rendimenti che si attestano vicino al +20%.
A livello volumetrico, purtroppo continuiamo a registrare un notevole decremento nei volumi di contrattazione, specie il fine settimana. Questo non solo evidenzia il fatto che il mercato stia assistendo ad una massiccia fuga di capitali ma conferma anche il fatto che il suo rendimento dipenda direttamente dall'andamento dei mercati tradizionali e quindi dall'economia reale (di DeFi al momento vediamo poco o nulla)
A livello mediatico, dopo la presentazione di DoKwon della propria proposta per rilanciare la rete terra (fallace), ciò che stupisce il pubblico decentralizzato è la surreale apparizione di CZ (CEO of Binance) su SkyTg24. Binance sembra essere ufficiosamente sbarcata in Italia e con essa, anche molti altri problemi burocratici. Questa settimana si è caratterizzata per un anomala e surreale chiusura di moltissimi account Binance con transazioni semi anomale o per meglio dire non giustificate. Quindi che dire, anche sul campo della CeFi non notiamo niente di troppo positivo in quanto è inutile creare un canale alternativo al settore bancario se per renderlo accessibile ai retail, deve adeguarsi al settore bancario.
Non occorre certo condividere un grafico di BTC per capire che non stiamo assistendo alla creazione di un pattern di ripresa per come siamo stati abituati a vederlo negli ultimi 3 anni. I Dip non sono difatti "mangiati" con forza e le alt tendono a lateralizzare in momenti di leggera ripresa.
Nonostante in molti critichino il trading sul mercato cryptovalutario a causa della sua ampia volatilità, ci teniamo a ribadire il fatto che la volatilità può essere una variabile a favore del trader. Il problema non è il trading, ma la conoscenza che deve essere acquisita prima di poterlo fare con serenità.
Resta il fatto che, proprio in momenti come questo si può cogliere il profondo bisogno di una gestione attiva e consapevole delle proprie finanze.
CLV/USD - PRIMO TARGET RAGGIUNTOBuon Lunedi traders e si parte col botto !!
Clover ci ha dato belle soddisfazioni durante questo WE, infatti è salito ben oltre gli 0.53$ che avevamo analizzato in precedenza. Ora resta da capire se ci sarà un breakout oppure un falso breakout.
Personalmente sono piu propenso ad un ritracciamento verso zona 0.40$ circa, per poi andare nelle prossime settimane a rottura definitiva di questi 0.53$ e mirare 1$ come primo target di lungo periodo.
Guardando anche la loro pagina Twitter, è ricca di contenuti e nuove collaborazione.
L'ultima è news è stata il lancio della CLV CHAIN EVM !!
CLV/USD - FONDAMENTALI RIALZISTIBuon Martedi ragazzi !!
Vi riporto ancora il gradico di CLOVER FINANCE che per me è sempre stato rialzista e nel mese di Marzo ha continuato a darmi conferme su conferme. Ora il prezzo ha fatto un nuovo breakout e credo fermamente che il prezzo possa superare i 0.53$ molto presto.
La community continua a crescere, ci sono semre aggiornamenti nuovi e collab importanti con altri aziende crypto del settore.
CLV ha inoltre da poco fatto un remake del logo e solitamente questo è sintomo di forte crescita e professionalità... Per fare un esempio, Juventus, Inter, Ripple e molte altre realtà hanno rinnovato il logo per poi avere annin prosperosi.. dita incrociatee ragazzi !!
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non è un consiglio finanziario ma analisi personale
Mercato Crypto: aumento della volatilità nel breve periodoCome ormai i nostri lettori sapranno, il mercato delle criptovalute si caratterizza da sempre per una accentuata volatilità. È stimato che la volatilità in questo settore sia di ben sei volte superiore al mercato azionario.
Tuttavia, i recenti avvenimenti a livello geopolitico accorpati alla situazione macroeconomica critica che già stavamo vivendo potrebbero sfociare in un'esplosione di volatilità.
Già da prima che Putin dichiarasse guerra all'Ucraina si stava osservando una fase di rallentamento economico. Gli ultimi dati sul fronte macro parlavano di un'economia in affanno rispetto ai precedenti trimestri. Oltre a questo non è da sottovalutare il rialzo dei tassi di interesse sul mercato americano che dovrebbe arrivare a breve, accompagnato ad un tasso di inflazione record che ancora non ha raggiunto il suo picco.
Ad aggiungersi a questa situazione così complicata, pochi giorni fa è esplosa la guerra tra Russia e Ucraina. Il futuro del mercato crypto relativamente a questi eventi è di assoluta incertezza. Molti sostengono che vi sarà una forte oscillazione al rialzo in quanto il mercato cripto è l'unico mercato in cui possono dialogare gli oligarchi russi e tutti coloro che stanno vedendo bloccati i proprio conti correnti.
In aggiunta, la presidente della Banca Centrale Europea, Christine lagarde si è espressa a favore di un'accelerazione in tema di regolamentazione del mercato crypto in un momento storico molto delicato .
Infine, non deve essere dimenticato che il settore delle criptovalute registra da diverse settimane violenti movimenti al ribasso. Proprio pochi giorni fa Bitcoin e compagni sono andati a toccare dei livelli di prezzo che non venivano raggiunti da oltre un anno.
La forte correlazione al NASDAQ e alle variabili macroeconomiche che con il passare del tempo stanno registrando continui peggioramenti, aggiunti alla crisi Ucraina e a tutte le implicazioni economico-politiche che questa sta facendo nascere, suggeriscono di adottare massima prudenza per qualsiasi scelta di investimento di breve periodo.
Report by
Matteo Bernardi
NATO-Russia? La prospettiva dei mercati crypto e tradizionaliNelle ultime settimane è tornata a salire la tensione internazionale per la questione ucraina. Le origini della crisi risalgono al 2014, quando alcuni gruppi di ribelli filo-russi provenienti da diverse province orientali dell’Ucraina occuparono le sedi istituzionali locali proclamando l’indipendenza. La vicenda è passata alla storia come la guerra del Donbass (prendendo il nome dalla omonima regione orientale ucraina) ed ha coinvolto gli oblast di Donetsk, Lugansk e Charkiv, nonché la Crimea, da allora considerata una vera e propria regione russa a seguito di un referendum popolare (sebbene la NATO e l’Unione Europea non l’abbiano mai riconosciuta come tale). Dopo l’annessione russa della Crimea, la guerra di fatto è diventata una vera e propria guerra di posizione, che ha visto da un lato lo schieramento di forze russe al confine e dall’altro l’esercito ucraino, supportato da diversi contingenti militari occidentali. La situazione è rimasta inalterata fino alle ultime settimane, quando la tensione è tornata a salire a causa di un rafforzamento delle truppe sia russe che occidentali.
L’Ucraina, fin dai tempi più remoti, ha sempre rappresentato una zona strategica nei rapporti di forza globali. Questa è considerata un ponte naturale per la connessione dell’Europa all’Asia e in molti conflitti della storia antica e moderna è stata protagonista di invasioni straniere, dalle scorrerie mongole dell’Orda d’Oro del XIII secolo d.C. all’Operazione Barbarossa condotta dalla Germania nazista durante la Seconda guerra mondiale. Oltre alla sua posizione strategica, l’Ucraina rappresenta anche un vasto territorio ricco di risorse, dal grano (di cui è il terzo esportatore mondiale) ai vasti giacimenti di carbone, gas e petrolio, ma anche per le floride industrie siderurgiche e agricole (a maggior parte situata proprio nell’oblast di Donetsk). Inoltre, dopo la Turchia, l’Ucraina rappresenta il secondo Stato per influenza sul Mar Nero, questo almeno fino al 2014 e all’occupazione russa della Crimea, che ha privato lo Stato ucraino di uno dei suoi porti più importanti, ovvero Sebastopoli. Inoltre, occorre menzionare come gran parte dei gasdotti russi che riforniscono l’Europa di gas naturale passino proprio dal territorio ucraino.
Attualmente, gli interessi e gli attori internazionali coinvolti nella questione ucraina sono diversi, tanto che il conflitto si è spinto ben oltre la singola contesa territoriale tra Russia e Ucraina. I due schieramenti contrapposti vedono da un lato la coalizione tra Russia e Cina, mentre dall’altro l’Ucraina sostenuta dalla NATO, in particolare dagli Stati Uniti e dall’Unione europea. Facciamo ora una breve rassegna delle posizioni dei soggetti internazionali coinvolti:
L’Ucraina per tutto il ‘900 è stata sempre sottoposta all’influenza russa, prima come Repubblica dell’Unione Sovietica e poi come Stato satellite russo. Dal 1991, dopo la dissoluzione dell’URSS, l’Ucraina ha iniziato a guardare all’occidente, stringendo rapporti sempre più stretti con la Comunità europea e con la NATO, senza però entrarvi mai a farne parte. A partire dal 2013 vi furono aspre proteste pro-europee della popolazione contro l’ex Presidente filo-russo Janukovyč che portarono alla caduta del governo e alla elezione di Porošenko di vedute notoriamente europeiste. L’elezione del nuovo presidente fu il fattore scatenante delle rivolte armate in Crimea e Donbass da parte della popolazione filo-russa. Dopo le elezioni del 2019, che hanno visto trionfare Zelenskyj, la linea politica del governo ucraino non è cambiata e ancora oggi l’Ucraina porta avanti i rapporti per l’integrazione nell’Unione europea e nella NATO, che attualmente è prevista tra il 2024 ed il 2030.
La Russia, dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica, ha comunque mantenuto rapporti “feudali” con diverse ex-Repubbliche sovietiche, in primis Bielorussia, Ucraina e Kazakistan. Questo creava una sorta di zona cuscinetto tra l’espansione europeista e la neonata Federazione Russa. Tuttavia, con l’annessione all’Unione della Finlandia nel 1995 e delle Repubbliche Baltiche e Polonia nel 2004, questa zona si è ridotta notevolmente. Con i moti europeisti del 2014 in Ucraina, il Presidente russo Putin si è fortemente opposto ad un ulteriore allargamento dell’UE e della NATO verso est, ritenendolo una minaccia per Mosca.
L’Unione europea viaggia invece su due binari differenti: se da un lato le istituzioni europee condannano fortemente le attività russe in Ucraina, i singoli Stati membri si dimostrano più cauti, in particolare Germania e Francia, che stanno cercando di mantenere rapporti amichevoli con Putin per evitare escalation militari irreversibili.
Anche la NATO, e in particolare gli Stati Uniti, condanna le azioni di Putin in Ucraina e minaccia forti ritorsioni in ambito economico e politico qualora la Russia intraprenda l’invasione del territorio ucraino. È di queste ore la notizia di come Biden abbia invitato i cittadini americani a rimpatriare perentoriamente prima di una escalation militare. Così come durante la Guerra Fredda, ancora una volta emerge come i rapporti tra USA e Russia siano tornati a preoccupare l’intera comunità mondiale.
Sullo sfondo, ma non di minor rilevanza, vi sono poi altri attori coinvolti, in primis la Cina, la quale ha stretto proprio recentemente nuovi accordi con la Federazione Russa sulle forniture di gas tra i due Stati. È noto come Xi Jinping nutra una certa simpatia per il Presidente russo, tanto che più volte si è dimostrato concorde con le idee e le preoccupazioni russe, in particolare sull’allargamento della NATO, considerato una minaccia anche per la prima economia asiatica. Inoltre, la Cina si sta trovando a vivere una situazione analoga dall’altra parte del mondo, con la recente annessione di Hong Kong e le mire espansionistiche rivolte verso Taiwan, principale produttore mondiale di semiconduttori. Oltre alla Cina, un altro attore da non sottovalutare è la Turchia, membro NATO che però negli ultimi anni ha coltivato una particolare ambizione imperialista in Medio Oriente e in Nord Africa. Anche Erdogan, così come Xi Jinping, si è dimostrato particolarmente aperto ad accordi sul gas russo e attualmente, nonostante la posizione della NATO, rappresenta lo Stato più neutrale nei confronti della crisi ucraina. Infine, occorre analizzare la questione kazaka. Anche in Kazakistan, recentemente, vi sono stati diversi moti rivoluzionari contro il Governo che hanno portato il Presidente Tokayev a richiedere l’intervento dell’esercito russo, confermando come anche il Kazakistan resti fortemente allineato con Mosca.
Alla luce delle varie posizioni dei diversi Stati, è possibile ipotizzare quali potrebbero essere le conseguenze di un eventuale conflitto in Ucraina, soprattutto sui mercati. In caso di una guerra tradizionale, come accadde durante la Seconda guerra mondiale, è ipotizzabile come vi possa essere una forte correzione del mercato, con conseguente aumento dei prezzi di materie prime e inflazione. Tuttavia, difficilmente questa correzione potrebbe tradursi in un cambio di trend, anche se non è da sottovalutare il peso dell’attuale situazione economica americana ed europea, già fortemente provata dall’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 e alla necessità delle banche centrali di alzare i tassi d’interesse. Qualora invece all’invasione russa seguano solo sanzioni di tipo economico da parte dei paesi occidentali (tra cui l’espulsione dai mercati finanziari occidentali delle compagnie e delle banche russe), la contromossa russa potrebbe essere quella di tagliare l’esportazione di gas in Europa, andando ad aggravare ulteriormente il rincaro energetico che già sta colpendo l’intera economia europea. In questo caso, è possibile ipotizzare un cambio di trend dei mercati del vecchio continente, che sarebbe necessario per adeguare la finanza all’economia reale. Probabilmente, da questa situazione a giovarne sarebbero i mercati asiatici, che si troverebbero a godere delle risorse energetiche russe a basso costo e al rallentamento delle economie europee. Anche gli Stati Uniti potrebbero giovare di tale situazione, grazie soprattutto alla possibilità di aumentare le importazioni di gas in Europa, prendendosi una grande fetta di mercato. Più complicata sarebbe invece la situazione in caso di deterioramento dei rapporti tra Xi Jinping e Biden, che comunque non è un’opzione da escludere.
Con riferimento al mercato crypto, ad oggi il rincaro energetico sta già portando diversi miners a sospendere le attività di estrazione. Come abbiamo già trattato in altri articoli, emerge come Bitcoin sia correlato ai mercati finanziari tradizionali soprattutto nei momenti di crisi e nei crolli (come si è potuto vedere anche nel recente crollo di marzo 2020 causato dall’emergenza sanitaria). Oltre a ciò, occorre ricordare come ad oggi il 70% dei miners di Bitcoin si trovi in quattro Stati: USA, Kazakistan, Russia e Canada. Si tratta di Stati in cui l’approvvigionamento energetico non costituisce un problema primario, poiché tutti questi paesi godono di grandi riserve energetiche che difficilmente porteranno a rincari energetici troppo elevati. Anzi, in caso di espulsione della Russia dai mercati tradizionali, Bitcoin potrebbe dimostrarsi uno strumento valido per permettere alla Federazione Russa di partecipare ai mercati globali.
Report a cura di:
Tommaso Martinelli
CLV/USD - BREAKOUT CONFERMATORotta al rialzo la trendline dei massimi e per giunta, il prezzo ha chiuso anche sopra la MA21 in d1 a 0.37$
Mi aspetto un target di breve periodo a 0.53$ che è l'area (di resistenza) primaria e anche più vicina a dove siamo ora (0.42$).
In ottica LUNGO PERIODO, guardando le maggiori aree di resistenza, abbiamo come possibili target:
- 0.68$
- 0.80$
- 1.00$
- 1.42$
- 1.60$
- 1.92$
Data comunque una situazione macroeconomica molto incerta, per tutti i valori di CLV sotto 0.30$ , sono ottime aree di acquisto.
In particolare: 0.25$ / 0.20$ e 0.10$ (non penso che CLV arrivi fino a 0.10$ ma è sempre bene avere anche una straregia di accumulo qualora il mercato cambi nuovamente trend tornando RIBASSISTA.
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non è un consiglio finanziario ma analisi personale
CLV/USD - ALTRO POSSIBILE BREAKOUTAnalisi breve su CLV/USD
Il prezzo ha ora toccato 0.40$. Punto importante in quanto risiede nella linea della trendline dei massimi.
Vista la bontà del progetto, prevedo una rottura di questo livello molto presto.
Qualora BTC dovesse invece inveritire il trend rialziasta, portandosi dietro le altcoin, possiamo fissare una zona di acquisto di CLOVER sotto i 0.30$
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non è un consiglio finanziario ma analisi persoanle
INFLAZIONE, TASSI DI INTERESSE, SETTORE FINANCE, TECH E....OROBuongiorno ragazzi, ieri sono usciti gli attesissimi dati sull’inflazione americana; il dato ha visto un incremento ad ottobre del +6,2%, la più grande impennata in più di 30 anni.
Come ho precisato nella precedente idea, mi piace sempre vedere dal punto di vista grafico come reagiscono i mercati; non mi soffermo a guardare solamente i benchmark come l’S&P500 o il Nasdaq, ma in particolare gli indici seperati, utilizzando diversi etf che vi riporto sotto:
- XLF (SETTORE FINANZIARIO)
- XLE (SETTORE ENERGETICO)
- XLB (SETTORE DEI MATERIALI)
- XLI (SETTORE INDUSTRIALE)
- XLRE (SETTORE REAL ESTATE)
- XLK (SETTORE TECNOLOGICO)
- XLY (SETTORE CONSUMER DISCRETIONARY)
- XLP (CONSUMER STAPLES)
- XLU (SETTORE UTILITIES)
In giornate come quella di ieri la volatilità tende sempre ad alzarsi, non dimentichiamo che il dato sull’inflazione è sempre stato uno dei più importanti, specie in questo momento, dal momento che le decisioni di politica monetaria della FED si baseranno anche su di essa.
Detto questo, ho notato come, all’uscita del dato, il rendimento sul decennale americano a 10 anni (US10Y) si schizzato per aria, chiudendo a fine giornata a valori di 1,553% (segnando un +7,92%). Perché è successo ciò? Avevo spiegato perché gli investitori acquistano obbligazioni (che possono essere anche a 1,2,3,5,7,20 e 30 anni): ciò accade quando, in questo caso, vedono attraverso i loro “studi” un’economia stabile o, per meglio dire, una crescita economica (un’espansione). Quest’ultima, però, dev’essere necessariamente accompagnata da un’inflazione non alta ma stabile, sul 2% o poco superiore, per un semplice motivo: essa erode i guadagni futuri, perché, se ci pensiamo bene, se aggiustassimo il rendimento di un’obbligazione (o premio) all’inflazione futura (se acquistiamo obbligazioni a 10 anni, dovremmo andare ad aggiustare il rendimento all’inflazione prossima di 10 anni), non otterremo granchè di premio, specie se l’inflazione fosse alta. E infatti, come è stato il dato sull’inflazione ieri? Il più alto degli ultimi 30 anni; gli investitori quindi, per paura di detenere obbligazioni a 10 anni (per paura quindi di vedere il loro premio eroso dall’inflazione futura) hanno scaricato queste ultime, facendo schizzare per aria il loro rendimento.
Spiegato ciò, vi riporto nei due grafici la correlazione esistete tra i rendimenti delle obbligazioni a 10 anni con il settore tecnologico (a sinistra) e con il settore finanziario (a destra). Vi siete chiesti perché il settore tecnologico ha perso il -1,67% mentre quello finanziario solo il -0,17%?
C’è una spiegazione a tutto. Il motivo sta nel fatto che i due settori reagiscono diversamente ai tassi di interesse e ai dati sull’inflazione. Innanzitutto, la gran parte delle aziende del settore XLK sono growth, ossia aziende che hanno le loro revenue spostate nel futuro; ciò significa che gran parte dei loro profitti sono reinvestiti per poter espandere l’azienda, a differenza delle aziende value che invece hanno le loro grandi revenue focalizzate nel presente ma non hanno tanto spazio di crescita; chiaramente le tecnologiche, avendo le loro revenue focalizzate nel futuro, sono molto più soggette ad un’inflazione alta, in quanto erode i guadagni futuri come spesso ho ripetuto. Questo è il motivo principale per cui le aziende dell’etf tecnologico hanno perso così tanto.
Il settore finanziario, contrariamente, ci sguazza con un’inflazione di questo tipo. Il motivo? Pensiamoci bene: qual è il miglior modo (per una banca centrale) per combattere l’inflazione? L’innalzamento dei tassi di interesse; parte dei guadagni del settore bancario e finanziario da cosa dipendono? Dai prestiti che loro concedono (attenzione però, non tutte le aziende di XLF basano i loro guadagni su questo modello, ma vengono comunque trasportate da esso). Se i tassi di interesse sono più alti, chiaramente tali aziende andrebbero a guadagnarci concedendo prestiti, aumentando le loro revenue e attirando investitori.
Spero di essere stato abbastanza chiaro spiegando il motivo per cui XLF non abbia avuto uno storno abbastanza accentuato.
Nei grafici condivisi vi ho mostrato come gli asset siano correlati, uno in maniera positiva (XLF) e uno in maniera negativa (XLK).
Detto questo, vi siete chiesti ieri dove siano finiti i soldi degli investitori? Vi consiglio di guardare il grafico dell’oro. Avete visto cosa ha fatto ieri? Un +0,94%, andando a rompere la struttura a 1832$ e andando a sfiorare quella di 1873$. Questo perché? Perchè l’Oro ha agito da bene rifugio di brevissimo termine. Sono curioso di vedere cosa mostrerà nei tempi a venire: forza o debolezza?
Solo guardando i grafici lo capiremo.
Spero l’idea vi sia piaciuta, Matteo Farci.
IL PREZZO PRONTO A RIPRENDERE UNA DIREZIONENon mi sento di azzardare una previsione riguardo al trend di mercato poiché la situazione è abbastanza incerta. Il prezzo deve rompere con decisione sia il triangolo sia il modello di regressione per avere la certezza dell'inizio di un nuovo movimento di tendenza
Mario Amitrano
ENI: in serie difficoltà di ripresa!Ho voluto portare la quotazione dello NYSE, perchè reputo il grafico su tf w1 maggiormente "strutturato", che chiaramente renderà meglio l'idea, rispetto alla quotazione italiana. Questa non sarà la solita analisi tecnica, su cui ero solito trattare, qui parliamo di un'analisi di tipo fondamentale. Il crollo, dovuto a molteplici fattori, il primo fra tanti è stato senza dubbio la crisi pandemica, che ha generato un decremento nella maggior parte dei mercati globali, in secondo caso, mi riferisco al settore su cui opera ENI (Ente Nazionale Idrocarburi), in quest'attuale arco temporale è divenuto anacronista, l'evoluzione ci ha portato a ricercare altri prodotti, salvaguardando, però, come in questo caso, l'ambiente.
Basti pensare, ad esempio, alle auto elettriche, stiamo limitando i consumi del bene che Distribuisce ENI da quasi 60 anni in Italia, si potrà dare anche aiuto con il libero mercato, continuando a fare da fornitore, anche se ha troppa concorrenza....
in parole povere, o si inventa qualcosa, oppure non si riprenderà.
CHI CI GUADAGNA CON LA CURVA DEI RENDIMENTI ALTA?Buongiorno ragazzi, oggi non parlerò di materie prime come sono solito fare, per due motivi: il primo è sicuramente il fatto che il loro movimento al rialzo si è un pò esaurito a causa della forza che il dollaro sta ormai mostrando dall'inizio della salita dei rendimenti delle obbligazioni USA; il secondo è che, in periodi in cui ciò che più prediligiamo non mostra delle opportunità, bisogna impegnarsi in delle ricerche nei mercati finanziari e più propriamente nelle correlazioni che esistono tra essi; quello che mi sono chiesto nei giorni scorsi è la domanda che, credo, in tanti si saranno chiesti :"Qual'è il settore che più beneficia di questo periodo, con i rendimenti alti, un'inflazione che ci aspetta alle porte e un dollaro forte"? Ebbene, come vedrete nei due grafici che ho condiviso, due dei settori che più di tutti stanno performando meglio di altri sono quello finanziario e quello energetico. XLE e XLF non sono altro che ETF, ossia indici dei settori energetici e finanziari.
Vi chiederete il motivo per cui questi due settori performano meglio di altri: il finanziario (a cui chiaramente appartengono le banche) gode chiaramente di tassi di interesse alti, in quanto il loro guadagno, a tassi di interesse alti, è molto più grande, e questo è anche il motivo per cui, a tassi di interesse bassi, i guadagni erano alcuni mesi fa molto inferiori (prestare soldi con un interesse alto ti fa guadagnare di più, no?). Il settore energetico, invece, rientra nella categoria delle "value stocks", ossia grandi aziende che tipicamente forniscono alti dividendi e la cui attività è già capace di generare una buona redditività nel presente, a differenza dei titoli "growth", ossia titoli di "crescita", i cui alti guadagni sono spostati nel futuro e non nel presente a causa dei grandi reinvestimenti dei capitali e degli utili prodotti nel presente; non a caso diverse aziende growth non forniscono dividendi agli azionisti.
Nei due grafici ho correlato l'XLE e l'XLF con la curva dei rendimenti: vedete la grande correlazione positiva che c'è?
Credo che finchè la curva rimarrà a questi livelli (o anche più in salita) questi due settori potrebbero performare bene.
Spero la mia idea e il mio spunto vi possa essere pìù d'aiuto per inquadrare bene il periodo economico che oggi stiamo vivendo.
Buon trading!
Operatività per il Gold per il 03/09/2019La hull media mobile ha incrociato al ribasso la banda superiore di Bollinger e il Klinger oscillator è sopra il livello di zero e si è incorciato al ribasso.
Operatività intraday:
-short con 1 take profit in corrispondenza del Poc (livello di prezzo di maggiore concentrazione dei volumi) e 2 take profit in zona di prezzo 1520.95 (se il livello di Poc viene rotto)
Continua lo SHORT Fineco...Dritti al secondo target!Dopo aver preso il primo target ieri nella zona 10.40, l'ascesa del titolo non da segni di inversione (come ci dicono anche le medie). A quel livello ci stava un supporto, ormai rotto, che ci da un netto segnale di ribasso con attesa delle quotazioni in zona 8.60.
Attendiamo la risposta del mercato!
BTP proseguono le venditeSuperata senza problemi l'area di 135,5 (0,5 di Fibonacci); target 134,8 che se superato apre la strada a 134 dove convergono due trend line che tecnicamente potrebbero per il momento arrestare la discesa; c'è molta carne al fuoco in questo periodo, alcuni investitori si stanno preparando a un inizio di tapering vendendo titoli di stato; abbiamo una situazione politica in fermento; non si escludono mesi caldi; al momento è bene però limitarsi a quello che succede e non a quello che potrebbe succedere.