NEWSLETTER#61: UK INFLATION E FOMC DAYINFLAZIONE GBP
Alle 08:00 sono stati pubblicati i dati relativi l’inflazione e i prezzi alla produzione del Regno Unito.
I dati sono stati in linea con le aspettative, a parte per la componente Core CPI.
Innanzitutto l’inflazione dei servizi è rimbalzata dal 5,2% al 5,6%, anche se è dovuta maggiormente agli effetti base.
La componente Core è rimbalzata dal 3,3% al 3,6%.
Dopo l’uscita di questi dati il mercato continua a non scontare nessun taglio nella riunione di domani.
La sterlina ha guadagnato terreno dopo l’uscita dei dati.
FOMC DAY
Il giorno tanto atteso è arrivato.
Staserà alle 20:00 Powell comunicherà la decisione riguardo i tassi d’interesse.
I mercati sono ancora combattuti sulla possibile scelta di un taglio di 50 punti base o di 25.
Un taglio di 25 punti base porterà probabilmente a un rally del dollaro a causa di uno spostamento meccanico al rialzo dei rendimenti.
Notizie macroeconomiche della giornata
- CPI EURO (11:00) (EUR)
- Permessi di costruzione (14:30) (USD)
- Decisione sul tasso d'interesse (20:00) (USD)
Buon trading a tutti
FOMC
Eur/Usd | Aggiornamento post News.◉ Giorno a tutti traders, come sempre vi ricordo di visionare lo spazio firma per il mio gruppo analisi/confronto e operatività, per avere aggiornamenti repentini delle analisi e molto altro.
◉ Inoltre, se le analisi vi piacciono e vi sono d'aiuto, un Boost (razzetto) alle idee e un segui se ancora non lo fai, sarebbe un piccolo gesto per voi ma di grande aiuto per me per continuare la pubblicazione.
◉ Giorno a tutti ragazzi, vi posto la situazione Eur/Usd dopo il FOMC di ieri, sostanzialmente siamo ancora in trend long, a ritracciamento del trend short precedente, quindi la prima cosa da tener conto, e se tutta questa salita sia solo una salita appunto servita a ritracciare tutto quel movimento di vendita addietro per compierne di nuove, quindi invertendo di nuovo verso un trend short H4 o meno. (questa risposta la daranno soprattutto i TF superiori come mensile settimanale.
◉ Quindi come muoversi? bene nel gruppo analisi avevo anticipato la correzione delle news di ieri stamattina purtroppo non facendo in tempo a pubblicare, chi era in chat ha ricevuto l'aggiornamento repentino, ora dobbiamo capire se il movimento short che si sta palesando, sia soltanto una correzione dell'impulso long avuto ieri, rispettando il minimo attuale e riportandosi verso i massimi giornalieri testando il break agli 1.08716 (quindi non oltre il suo minimo di news di ieri) o se vuole correggere ulteriormente tutto il movimento long di ondata per prendere ancora più ordini fino agli 1.0800, ritracciamento di fibonacci di 0.61
◉ Quindi per ora prima valutazione Long, dal break degli 1.08716 / 1.0800, poi vediamo l'impulso del long, se darà nuovi massimi fino all'area di vendita più su rompendo i massimi giornalieri attuali o meno, e quindi successiva valutazione eventuale Short.
◉ Good Luck !
USOIL: Obiettivo 71.50-79 aspettando la FEDOsservando il prezzo del West Texas Intermediate (WTI), noto una tendenza al rialzo, con il prezzo che ha ripetuto il test della trendline rialzista dopo la rottura del livello di 74 dollari. Ora mi aspetto un leggero ritracciamento in direzione dei 71.50 dollari prima di un significativo rialzo verso i 79 dollari al barile. Tuttavia, a livello macroeconomico, ho rilevato anche una crescente preoccupazione per la stabilità della domanda a causa di un aumento delle scorte di benzina e distillati negli Stati Uniti, che ha portato a una diminuzione del prezzo. Sono particolarmente attento all'impatto delle tensioni in Medio Oriente sui mercati energetici. Questi conflitti influenzano direttamente la logistica e le spedizioni, tanto che ho osservato compagnie che deviano le loro navi dalla rotta del Canale di Suez per evitare le acque infestate dai ribelli Houthi, cambiando significativamente le rotte commerciali tra Europa e Asia. L'arrivo di una nave da guerra iraniana complica ulteriormente la situazione. Inoltre, sto monitorando il conflitto in corso tra Israele e Hamas, consapevole del rischio che possa coinvolgere anche i paesi vicini. Ho notato che l'Iran ha sospeso le spedizioni di greggio alla Cina per ottenere prezzi più alti. Questa mossa è particolarmente interessante poiché segue l'acquisto anticipato da parte della Cina di una parte significativa della propria domanda annuale di petrolio, godendo di uno sconto su importazioni provenienti dall'Iran soggetto a sanzioni. In conclusione, la mia analisi personale del testo descrive un mercato del petrolio WTI complesso e influenzato da una varietà di fattori geopolitici e tecnici. Sto monitorando attentamente come le tensioni in Medio Oriente, le strategie dell'Iran e gli indicatori tecnici influenzano la direzione del prezzo del WTI. Un saluto e un buon weekend a tutti da Nicola.
XAUUSD: Reazione alla zona di offerta a 1983! La situazione in Medio Oriente ha influenzato i mercati globali, impattando le commodities come il prezzo dell'oro su Comex. Nonostante l'ottimismo legato allo stimolo cinese e le aspettative di un mantenimento dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve, l'oro su Comex affronta delle sfide. Il recente rapporto CPI degli Stati Uniti ha indicato un raffreddamento dell'inflazione dei consumatori più rapido del previsto, mentre le richieste di sussidi di disoccupazione hanno suggerito un rallentamento del mercato del lavoro. Le aspettative di mercato riguardo all'immobilità dei tassi d'interesse della Fed a dicembre 2023 e a potenziali tagli dei tassi nel 2024 hanno portato il rendimento del decennale del Tesoro USA a un minimo di due mesi, beneficiando l'oro. La diminuzione del dollaro statunitense dal settembre e le preoccupazioni riguardo al conflitto tra Israele e Hamas, con potenziali impatti sull'economia globale, hanno contribuito a sostenere l'oro. La decisione della Banca Popolare Cinese di mantenere bassi i tassi di prestito e iniettare liquidità nei mercati, unita all'impegno dei regolatori cinesi a fornire ulteriore supporto al settore immobiliare, ha rafforzato la fiducia degli investitori e limitato l'appeal di rifugio sicuro dell'oro. Il prezzo dell'oro sta attualmente attraversando una fase correttiva al ribasso dopo aver raggiunto un recente massimo di dieci giorni a $1.993 venerdì, cercando una chiara direzione all'inizio di una nuova settimana il lunedì. Il prezzo sta testando gli impegni al ribasso mentre si aggira attorno alla media mobile semplice a 21 giorni (SMA) a $1.975, avendo nettamente ritracciato dai massimi di diversi giorni venerdì. La mancata difesa di questo livello su base giornaliera potrebbe innescare un rinnovato trend al ribasso verso un supporto statico nell'intervallo di $1.955-$1.950. Il Relative Strength Index (RSI) a 14 giorni indica che il prezzo è in condizione di ipercomprato, suggerendo un possibile movimento al ribasso. La barriera immediata al rialzo è osservata alla resistenza della trendline discendente di $1.991, al di sopra della quale potrebbe essere retestato il massimo di venerdì di $1.993. Il declino correttivo nel prezzo dell'oro è influenzato dal sentiment di rischio, con l'assenza di dati economici significativi degli Stati Uniti, comunicazioni dalla Federal Reserve (Fed). Si prevede che il sentiment di rischio sia un fattore cruciale nella dinamica del prezzo dell'oro e attualmente è influenzato dall'ottimismo legato allo stimolo cinese e dai rapporti positivi sugli utili aziendali delle società giapponesi. L'oro si trova attualmente in una situazione interessante; al momento della stesura, il prezzo sta reagendo al livello di $1.980 dopo aver raggiunto una zona di fornitura nel grafico giornaliero. Sarà interessante attendere conferme operative, sopra i $2.000, per continuare e cercare di seguire il trend rialzista o, al contrario, attendere che il prezzo scenda al di sotto di $1.920-$1.890 per valutare possibili ribassi verso la zona di $1.850.
GBP/USD in direzione 1.2550, dove si scriverà la storia!Il GBP/USD continua a crescere per la terza sessione consecutiva, supportato dal discorso del Governatore della Banca d'Inghilterra (BoE) Andrew Bailey tenuto alla Henry Plumb Memorial Lecture lunedì. La coppia GBP/USD si negozia intorno a 1,2530 durante la sessione asiatica di martedì, avvicinandosi ai massimi di 11 settimane. Il GBP/USD è stato visto per l'ultima volta negoziare vicino a 1,2470, dove si trova il ritracciamento del 38,2% di Fibonacci del downtrend da luglio a ottobre. Nel caso in cui la coppia confermi quel livello come resistenza, potrebbe estendere la sua correzione al ribasso verso 1,2430 e 1,2400. Nonostante il dollaro americano (USD) sia stato sotto forte pressione venditrice la scorsa settimana, i dati sull'inflazione debole nel Regno Unito hanno reso difficile per il GBP/USD estendere il suo trend al rialzo. Nel frattempo, il Primo Ministro britannico Rishi Sunak ha dichiarato lunedì che possono iniziare la prossima fase della politica fiscale e concentrarsi sulla riduzione delle tasse ora che l'inflazione è dimezzata. Sunak ha inoltre osservato che le tasse possono essere abbassate una volta controllata l'inflazione e il debito, aggiungendo che vogliono sostenere le imprese a investire attraverso tasse più basse.
Il tutto sta portando il prezzo in area 1.2550. Un punto davvero cruciale dove potremmo asister ad una conferma tecnica di continuazione o inversione, saranno interessanti ii dati di oggi e domani in mattinata durante la sessione di Londra. Al momento della stesura il grafico daily non presenta scenari di un trend a ribasso ma il mercato e' imprevedibile quindi entrare solo con le dovute conferme. Io personalmente aspettero' il prezzo in area 1.255. e poi cerchero' ad M15/H4 un ingresso long/short a seconda delle conferme tecniche. Commenta e lascia un like, un saluto da Nicola il CEO di Forex48 Trading Academy.
POWELL RALLENTA MA LE PROIEZIONI DICONO ALTRO!Condivido questo piccolo articolo dopo la riunione di ieri sera di Jeremy Powell.
"Quasi tutti i responsabili politici ritengono che ulteriori rialzi dei tassi saranno appropriati quest'anno", ha detto il presidente della Federal Reserve Jerome Powell.
Nonostante questa dichiarazione, la banca centrale ha mantenuto invariato il suo tasso di riferimento, interrompendo la sua striscia di 10 rialzi consecutivi in 14 mesi.
Dopo 1 anno di continui rialzi dei tassi d'interesse, i rappresentanti del FOMC hanno scelto di non aumentare di ulteriori 25 punti base, l'attuale tasso al 5,25%.
Normalmente una mossa di questo tipo è vista come possibile punto di pivot (inversione), ma qui lo scenario sembra diverso.
Analizzando le proiezioni aggiornate, si possono evidenziare cambiamenti peggiorativi rispetto le proiezioni di marzo.
Il tasso di disoccupazione è stato rivisto al ribasso, dal 4,5% al 4,1%.
Questo è il riflesso di un mercato del lavoro, che nonostante i tassi d'interesse alzati a livello record, rimane resiliente (vedi ultimi dati NFP).
Il PIL è stato rivisto a rialzo dallo 0,4% all'1%, con un occhio ottimista sulla crescita del paese.
Nonostante l'inflazione Headline continua a scendere, l'inflazione core pce è stata rivista a rialzo, dal 3,6% precedente al 3,9% attuale.
Nelle proiezioni economiche del Federal Open Market Committee, l'aspettativa mediana per il tasso dei fondi federali di fine 2023 è aumentata al 5,6%, dal 5,1% della riunione di marzo.
Questo ci mostra che ulteriori 25-50 punti base potrebbero essere presi in considerazione dai membri FOMC.
Punti salienti della riunione:
-Powell ha sottolineato che nessuno dei membri del FOMC ha previsto un taglio dei tassi per il 2023.
-Guardando all'inflazione PCE core negli ultimi sei mesi, non ci sono stati molti progressi.
-La Fed sta osservando gli immobili commerciali con molta attenzione, ha detto.
Gran parte di questo è nelle banche più piccole, ma è ben distribuito. Quelle banche che hanno un'alta concentrazione di prestiti CRE saranno le più colpite.
Come stanno reagendo i principali asset?
- Il dollaro ha registrato un apprezzamento dello 0,5% subito dopo la notizia.
- I rendimenti americani hanno ripreso a salire, portando a ribasso la curva 10-2 anni
- Gli indici azionari hanno aperto le prime contrattazioni in territorio negativo.
Conclusione?
Lo scenario che potremo vedere nelle prossime settimane rimane lo stesso di questo mese, un dollaro che rimane in territorio di apprezzamento con i principali asset forex in sofferenza (EUR/USD e GBP/USD).
Vi ricordo che oggi pomeriggio sarà il turno della BCE.
Per quanto riguarda l'oro, dopo questi dati, lo vedo leggermente in sofferenza, con i rendimenti e i tassi reali che salgono.
Buon Trading a tutti
ANALISI BTC - FOMC domani, vedremo il ritorno della volatilità?Bitcoin e il mercato crypto continuano a lateralizzare. Ciò rende il mercato molto flat e noioso, una situazione in cui sconsiglio di operare con il trading.
Tuttavia abbiamo degli eventi macroeconomici che potrebbero dare un po di direzionalità.
Domani 24 maggio alle 8:00 di mattina uscirà il dato sull'inflazione in UK attesa al 8,3% (CPI su base annuale del mese di aprile) e alle 20:00 il FOMC che è di fatto l'evento più importante e atteso della settimana.
Per quanto riguarda la price action di Bitcoin rimane valido il retest ribassista della trendline a 28,150 dollari che è la resistenza più importante da battere per tornare di nuovo verso i 30k. Il prezzo è stato successivamente rigettato più volte dal livello di prezzo in cui si trova attualmente, mentre a 26.300 dollari abbiamo il supporto più vicino.
Se dovesse avvenire un crash dopo il FOMC perchè il mercato finisce con il rivisitare le proprie aspettative sui tassi di interesse (ovvero i tagli avverranno più in ritardo del previsto) mi aspetto che la zona dei 25.200 fungerà da supporto. Sarà interessante vedere se Bitcoin riuscirà a tenere quella struttura oppure no (in base a ciò dovremo cambiare la nostra visione di medio termine).
Reazione della sterlina e dell'oro all'inflazione britannica e aReazione della sterlina e dell'oro all'inflazione britannica e al rialzo dei tassi USA
Nelle ultime 12 ore si sono verificati due eventi significativi che hanno provocato un'impennata dei prezzi di GBPUSD e oro.
Il primo evento è stato l'inaspettato aumento dell'inflazione nel Regno Unito, che è passata dal 10,1% di gennaio al 10,4% di febbraio 2023, segnando il primo aumento in quattro mesi. Il fattore principale di questo aumento è stata l'impennata dei prezzi di cibo e bevande, che hanno registrato il ritmo più veloce degli ultimi 45 anni. Questa lettura dell'inflazione potrebbe alimentare le argomentazioni secondo cui la Banca d'Inghilterra deve aumentare nuovamente i tassi di interesse. Tuttavia, i dati potrebbero essere arrivati troppo tardi per influenzare la decisione sui tassi di interesse della Banca, prevista per domani. Ciononostante, la sterlina ha registrato un'impennata rispetto al dollaro USA, prima di calare e poi risalire alla notizia del secondo evento.
Il secondo evento si è verificato un'ora fa, con l'annuncio da parte della Federal Reserve statunitense dell'ultima decisione sui tassi d'interesse, che prevedeva un rialzo di 25 punti base. Mentre la maggior parte del mercato aveva previsto questa mossa, alcuni partecipanti ritenevano che la Fed avrebbe potuto mettere in pausa i rialzi dei tassi. Nel discorso successivo alla decisione, il presidente della Fed Jerome Powell ha riconosciuto che i recenti indicatori economici, in particolare i dati sull'occupazione, sono risultati più forti del previsto. Tuttavia, Powell ha osservato che le recenti turbolenze nel settore bancario dovrebbero portare a un inasprimento delle condizioni di prestito, che contribuirà a contrastare i solidi dati economici. Tuttavia, Powell ha aggiunto che è troppo presto per stabilire come la politica monetaria debba rispondere alla recente crisi bancaria, ma che questa avrà un ruolo nelle future decisioni di rialzo dei tassi.
L'oro sta seguendo un percorso simile a quello della coppia GBP/USD e sembra incontrare una certa resistenza a 1.970 dollari.
L'indice USD punta a 104,820 dopo la riunione della Federal ReseL'indice USD punta a 104,820 dopo la riunione della Federal Reserve USA?
Abbiamo appreso che quasi tutti i funzionari della Federal Reserve degli Stati Uniti si sono espressi a favore di un rialzo dei tassi di 25 punti base in occasione dell'ultima riunione del FOMC tenutasi tra il 31 gennaio e il 1° febbraio.
Solo pochi funzionari si sono espressi a favore di un rialzo più consistente di 50 punti base o hanno dichiarato che "avrebbero potuto sostenerlo". Tuttavia, nell'ultima riunione sono state pronunciate molte più frasi dovish rispetto alla riunione di dicembre. Tuttavia, i funzionari non si sono spinti a considerare una pausa nei rialzi dei tassi. L'unica volta che questo argomento è stato affrontato è stato in riferimento alle banche centrali estere e alle loro potenziali strategie.
Naturalmente, dalle riunioni è emersa anche la nota obbligatoria che, sebbene i rialzi dei tassi abbiano iniziato ad allentare la pressione inflazionistica, i funzionari hanno convenuto che c'è ancora molto lavoro da fare per riportare l'inflazione sotto controllo e sono decisamente consapevoli del rischio di non fare abbastanza, per cui lo stillicidio di linguaggio dovish continuerà probabilmente per un po' di tempo prima che una prospettiva dovish superi una hawkish. Soprattutto perché la riunione si è svolta prima della pubblicazione dei dati sui posti di lavoro e sulle vendite al dettaglio di gennaio, più caldi del previsto. Questo potrebbe contribuire a sostenere l'USD nel breve e medio termine.
Osservando il DXY dopo la pubblicazione dei verbali, sembra che questo abbia aiutato l'indice del dollaro a spingersi verso la metà di 104, dove sta incontrando una certa resistenza. L'indice deve solo rompere 104,700 per eclissare il recente massimo di una settimana e tornare ai massimi del mese. Un obiettivo al di sopra di questa fascia potrebbe includere 104,820, che si allinea con la 200-EMA e con alcuni picchi raggiunti a gennaio.
BULL MARKET O TROPPA EUFORIA? I DATI PARLANO CHIARO!Aggiornamento della situazione attuale dopo i principali dati macroeconomici market mover (CPI,PPI,NFP,FOMC,JOBS OPENINGS etc...)
L'inflazione americana ha sorpreso a rialzo le aspettative degli economisti, 6,4% contro 6,2% previsto.
Le due componenti principali che hanno pesato sull'aumento mese su mese del 0,5% sono state le componenti shelter ed energetiche.
L'aumento della componente shelter ha rappresentato circa la metà dell'aumento mensile.
Questa componente rappresenta oltre un terzo dell'indice CPI ed è aumentata dello 0,7% mese su mese ed è aumentata del 7,9% rispetto a un anno fa.
Nei giorni scorsi, il presidente della Fed Jerome Powell ha parlato di forze "disinflazionistiche" in gioco, ma i numeri di gennaio mostrano che la banca centrale probabilmente ha ancora del lavoro da fare.
Questo lo possiamo dedurre dall'aumento delle aspettative di politica monetaria delle ultime settimane.
Dopo i dati NFP, le aspettative dei tassi d'interesse di settembre 2023 sono salite dal 4,8% al 5,3%, scontando un ulteriore rialzo di 50 punti base.
I dati di queste settimane stanno confermando questa dinamica, con rialzi generalizzati dei diversi indici di sentiment, lavoro, fiducia etc..
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione rimangono estremamente basse, con l'ultima lettura del tasso di disoccupazione che si è attestata al 3,4%.
Il possibile rialzo dell'inflazione mese su mese è stato parzialmente previsto da Bank Of America.
Tramite il report rilasciato la scorsa settimana abbiamo potuto evidenziare un aumento nella spesa con carte di credito e debito molto forte, sintomo di una fiducia dei consumatori ancora solida.
Gli indici azionari stanno cercando di guardare oltre a questi dati, ma nelle ultime sessioni hanno perso oltre un punto percentuale.
Questa situazione non può che alimentare una ripresa del dollaro a rialzo, con il ritorno su livelli strutturali chiave.
I dati parlano chiaro, il traguardo del 2% è ancora lontano e le banche centrali dovranno muoversi in maniera precisa per raggiungere l'obbiettivo del "soft landing", obbiettivo che personalmente vedo molto difficile da raggiungere.
I mercati obbligazionari sono stati scossi in queste settimane, con i rendimenti che hanno ripreso la loro corsa a rialzo.
Con questi dati è possibile vedere degli indici azionari performare ulteriormente?
Ricordiamoci che la FED nelle ultime minute ha confermato che il bilancio della FED verrà ulteriormente ridimensionato, togliendo liquidità ai mercati azionari.
Buon Trading a tutti.
M&A_Forex
La riunione del FOMC e i dati NFP sono dietro l'angolo!Dalle ultime previsioni del FMI (Fondo Monetario Internazionale), gli Stati Uniti potrebbero evitare la recessione nel 2023.
La resilienza della domanda e della spesa negli Stati Uniti, un mercato del lavoro forte, la riapertura della Cina e l'allentamento della crisi energetica in Europa hanno visto migliorare le prospettive di crescita economica.
Dalle previsioni il prodotto interno lordo probabilmente aumenterà del 2,9% nel 2023, 0,2% in più rispetto a quanto stimato ad ottobre e probabilmente accelererà al 3,1% nel 2024.
Anche se la Federal Reserve nel 2022 ha aumentato in maniera aggressiva i tassi di interesse (425 punti base), il mercato del lavoro statunitense è rimasto "caldo".
Questo lo possiamo notare dal tasso di disoccupazione del 3,5% di dicembre, corrispondente al livello più basso degli ultimi 50 anni.
In realtà qualcosa si sta muovendo, con i principali fondi speculativi e big company che hanno iniziato con i licenziamenti.
Si prevede che la Federal Reserve annuncerà il suo ottavo rialzo consecutivo dei tassi alla riunione di politica monetaria di mercoledì 1 febbraio.
Le previsioni sono chiare, il mercato sta scontando un rialzo di 25 punti base.
La misura di inflazione preferita dalla Fed, l'inflazione PCE core, è stata riportata a un tasso annuo del 4,4% per dicembre 2022.
Sebbene abbia registrato una tendenza al ribasso negli ultimi mesi, la Fed potrebbe sostenere che non è sostanzialmente cambiata rispetto al tasso annuo del 4,9% che abbiamo visto nell'agosto 2022, e la variazione dello 0,3% dei prezzi core mese su mese che abbiamo visto a dicembre implica ancora un'inflazione annuale superiore al 4%, al di sopra dell'obiettivo della Fed.
Analizzando le aspettative di politica monetaria, dopo gli ultimi dati del CPI, il mercato si aspetta un primo taglio dei tassi a dicembre 2023.
Il dollaro nelle ultime due settimane ha rallentato la corsa a ribasso, dando piccoli segni di voler recuperare leggermente terreno a rialzo.
In arrivo venerdì anche i dati del Non Farm Payroll, con una previsione ribassista da parte degli economisti delle buste paga non agricole.
Questi dati (FOMC e NFP) probabilmente scuoteranno i mercati e ci daranno maggiori informazioni per i movimenti futuri, o almeno per il trimestre in corso.
Aggiornerò le mie idee di trading subito dopo questa settimana di grande rilevanza macroeconomica.
Wall Street in rialzo, FED nessun taglio tassi nel 2023!Wall Street recuperano al rialzo nella seconda seduta del 2023.
Gli indici i Wall Street sono ancora in balia delle onde ma arrestano la discesa che si è avviata nel primo giorno di contrattazione del 2023.
Gli investitori hanno soppesato una serie di dati economici e soprattutto valutato i verbali della riunione di politica monetaria del FOMC di dicembre 2022, il FOMC conferma che la Federal Reserve Bank non applicherà tagli ai tassi di interesse per tutto il 2023.
Intanto gli indici di Wall Street recuperano al rialzo le discese di ieri, l'S&P 500 chiude in guadagno a +0,75%, il Dow Jones chiude in guadagno a +0,45% mentre il Nasdaq è avanzato solo dello 0,35%.
Rialzo a Piazza Affari con il FTSE MIB che chiude a + 1,73% ad un soffio dai 25000 punti di resistenza.
Bene i titoli bancari ed in recupero anche i BTP, Intesa chiude a +3%, UniCredit chiude in rialzo a +3.80% unico neo del paniere della Borsa di Milano è ENI che chiude a -1.50%.
Btc/usd rottura trendlineSi è invalidata la trendline crescente che si era creata dopo il crollo del mese scorso, bisogna vede se sarà una falsa rottura o se ci sarà una continuazione al ribasso. Si è venuto a creare anche un triangolo, notare il decremento di volumi che solitamente in questi casi indica una continuazione del trend precedente. In caso di conferma di rottura rimane valida la trendline decrescente dell'ultimo mese e i supporti sono i minimi dell'anno. Sarà di cruciale importanza il dato del cpi di domani che segnerà le politiche sui tassi della Federal reserve di mercoledì e dei prossimi mesi. Il dato previsto è di 7.3 ma un dato sensibilmente superiore potrebbe dare una bella scossa a ribasso.
Operazione di scalping Da quel punto 16600-16750 ci sono diversi ostacoli
La media a 200 periodi
Il poc degli scambi
La resistenza del grande triangolo discendente su time frame Daily.
A mio parere con un ordine abbiamo un Buona probabilità di successo ad arrivare al tk
Se il prezzo è sostenuto da volumi lasciare un piccolo parte andare oltre non sarebbe male.
Wall Street in salita, FOMC: "Fed rallenterà rialzo tassi"A Wall Street le azioni sono salite nel pomeriggio prima della chiusura per festività e dopo la pubblicazione dei verbali dell'ultima riunione di politica monetaria del FOMC.
I verbali della riunione del FOMC (Federal Open Market Committee) sono stati pubblicati oggi.
La Federal Reserve, ha così potuto segnalare un probabile rallentamento degli aumenti dei tassi centrali.
In linea con il rituale delle festività del Ringraziamento la FED ha letto le minute del FOMC e gli investitori hanno apprezzato la calma che accompagnerà la prossima fase del rialzo dei tassi di interesse.
Così la chiusura degli indici di Wall STreet S&P 500 chiude in salita a +0,66%, Dow Jones chiude in salita a 0,30% chiude ai massimi di sessione invece il Nasdaq in rialzo a + 1.19%.
Oggi 'ultima sessione di trading completa prima della festività per i mercati statunitensi che saranno chiusi per il "Giorno del Ringraziamento" e saranno aperti solo per mezza giornata in concomitanza del Black Friday.
Crolla il mercato dell'energia con il prezzo del petrolio greggio WTI in calo fino al 4,8% al minimo di 77,10 dollari al barile.
Le borse europee chiudono poco mosse il Dax di Francoforte negativo a -0.25% mentre Piazza Affari con il Ftse Mib segna -0,40% a 24.570 punti.
Scendono ancora i rendimenti decennale italiani che toccano quota 3,7% scende ancora lo spread tra Btp/Bund in flessione a 187 punti base.
Bitcoin scenario longPossibile scenario long per Bitcoin dopo dati fomc. Al momento bitcoin si trova su un supporto, il mercato ha già prezzato un aumento di 75 punti base, se la Fed dovesse essere più dovish mercoledì nell'aumento dei tassi potrebbe partire un long di Bitcoin amplificato da uno short squeeze di molti posizionamenti short aperti negli ultimi giorni.
BTC aggiornamento post FOMCNella giornata di Mercoledì si è riunito il FOMC, ovvero il comitato monetario della Federal Reserve che si occupa di decisioni di politica monetaria a breve e lungo, confermando le previsioni di un rialzo dei tassi d'interesse di 75 punti base.
BTC ha reagito con molta volatilità nella giornata del 21 settembre. Volatilità che poi nelle sucessive giornate si è andata a ridurre mantenendo il prezzo tra i 18.500$ e i 19.000$.
A livello tecnico c'è stato un test sul supporto supporto in area 18690$.
Test riassorbito già nella giornata di giovedì 22.
Tuttavia il trend di breve è ribassista e la contrazione dei volumi delle ultime giornate sembra stia formando un triangolo di continuazione ribassista.
Se il pattern dovesse confermarsi abbiamo solamente un debole supporto in area 17507$
BTC aggiornamento post FOMCBTC nelle scorse giornate ha reagito molto bene al FOMC.
Era previsto un rialzo dell'interest rate pari a 75 punti base.
E nella giornata di mercoledì si è tenuto il FOMC e l'incremento dei tassi base ha rispettato le aspettative.
Questo ha portato a due forti candele in direzione LONG con volumi a supporto.
Tutto questo nonostante si è entrati in uno stato di recessione in quanto sono stati chiusi due trimestri consecutivi negativi per quanto riguarda il GDP (PIL Americano).
BTC sembra stia scontando un ipotetico rallentamento delle misure restrittive delle politiche monetarie. Essendo in una fase di recessione le banche centrali dovranno attuare politiche meno restrittive in quanto si potrebbe incorrere in una fase di depressione.
Il che potrebbe tradursi in un rallentamento del rialzo dei tassi d'interesse andando così a stimolare la ripresa economica che potrebbe influire positivamente sul mercato azionario e cripto.
Potremmo finalmente aver trovato il bottom.
BTC, bull trap? Dopo aver commentato nelle scorse settimane un possibile setup long, BTC ha ritracciato andando a rompere il supporto in area a ~23300.
Sicuramente questo non è un buon segnale per la price action. Sarebbe stato interessante vedere un forte rimbalzo con volumi crescenti a ridosso della resistenza.
Tuttavia guardando gli altri timeframe possiamo notare che sul weekly la scorsa settimana il prezzo ha chiuso a ridosso dello storico supporto a 20k. E, sul timeframe 4h, possiamo notare che si è formato in area ~20740$, livello sul quale si era formato il precedente minimo che ha scatenato la rottura long del livello in area ~23300.
La perdita di quest'ultimo supporto (~20740$) potrebbe spingere ancora più in giù il prezzo di BTC.
Oggi c'è un evento molto importante per la price action di BTC che potrebbe condizionarne l'andamento. Sto parlando del FOMC. Si terrà alle ore 20:00 italiane e definirà le politiche monetarie americane in relazione ai tassi d'interesse.
Si prevede un incremento di 75 punti base. Se l'incremento dovesse essere maggiore potrebbe essere un brutto segno per BTC. Contrariamente, se dovesse essere inferiore il prezzo di BTC potrebbe risentirne in maniera positiva.
Bitcoin, essendo ultimamente correlato agli indici azionari, è reattivo alle politiche monetarie.
A presto!
BTC ancora in sofferenza La situazione macro economica è una delle peggiori degli ultimi 40 anni.
Proprio ieri alle ore 14:30 italiane sono usciti i dati sull'inflazione Americana.
L'inflazione è arrivata al 9,1% e Bitcoin si ritrova ancora fortemente correlato, come il resto dei mercati, alle politiche monetarie.
Nonostante ciò, BTC continua la sua price action in un range laterale tra la resistenza in area 23900 e il supporto in area 21000-19000 (storico supporto weekly).
Il bear market quindi continua, soprattutto con questi scenari economici globali. Il prossimo importante evento sarà il prossimo FOMC dove un incremento dei tassi d'interesse potrebbe portare ad una continuazione del trend ribassista.
Difficile trovare aree di trading, si può tentare un trading in the range tra il supporto e la resistenza evitando di andare controtrend (preferire operazioni SHORT piuttosto che LONG).
Al contrario, è un ottimo momento ai fini di investimento. Il famoso buy the dip (fatto con cognizione di causa, quindi avendo una strategia di allocazione) può essere vantaggioso effettuarlo in questo momento storico.
Le minute della Fed e….sell off sul Nasdaq.Dai verbali dell’ultima riunione del FOMC emerge, come già noto ai mercati, la necessità di raffreddare l’economia, per il tramite di una politica monetaria che a questo punto sarà più restrittiva di quanto previsto.
Ribadisco, questa visione era già stata resa nota e scontata dai mercati, tuttavia ieri abbiamo assistito ad una reazione importante, soprattutto da parte del Nasdaq (e dal comparto tecnologico in genere) che cede di oltre il 3,34%.
E’ interessante a questo punto andare a verificare gli effetti intermarket per provare a seguire “il flusso dei capitali”.
Seppur la giornata del 5 gennaio fosse stata di storno generalizzato, possiamo notare come i settori che hanno tenuto meglio sono:
• Energetico
• Finanziario
• Consumi stabili
• Materie Prime.
A dire il vero avevamo già notato nelle ultime sedute un certo spostamento della domanda in questi settori.
Il grafico sotto riporta le performances settoriali dal 28.12
Vendite anche nel comparto obbligazionario, dove possiamo assistere all’impennata dei rendimenti dei bond a 10 e 30 anni. Questo significa, ovviamente, riduzione del valore in conto capitale determinata dalle vendite.
Stabile, da inizio dicembre, la ripresa della quotazione del petrolio greggio.
Tiene l’USDOLLAR index, che risente appena delle ultime vicende.
Consigli.
Se si ha un portafoglio improntato su ETF ben diversificati nelle varie asset class, continuare a seguire il proprio piano d’investimento e di ribilanciamento periodico, rispettando sempre gli obiettivi e l’orizzonte temporale impostato all’atto dell’investimento.
Chi riserva una parte dell’investimento allo stock picking, con predominanza di operatività long, seguire i settori più forti rispetto al mercato, andando a scegliere aziende con buoni fondamentali sulla base di criteri tecnici (breakout, ingresso in reverse, swing). Importante: seguire la propria strategia ed il money managment.
FED E FOMC: GUADAGNARE DI PIU' CAPENDO I MERCATI IN ANTICIPOBuongiorno ragazzi, avrei voluto pubblicare questa idea il giorno dopo la riunione della FED, ma per i tanti impegni e il poco tempo disponibile non ne ho avuto modo. Detto ciò, voglio comunque analizzare con l’analisi intermarket la reazione che hanno avuto i principali asset finanziari all’annuncio della FED. La domanda è: nonostante l’ulteriore riduzione degli stimoli e i possibili tre rialzi dei tassi di interesse nel 2022, perché i mercati hanno reagito così bene?
I PUNTI SALIENTI DEL FOMC
•Per prima cosa, la banca centrale ha affermato che accelererà la riduzione dei suoi acquisti mensili di obbligazioni. Per quanto riguarda dicembre, la riduzione sarà di 20 miliardi di dollari per i titoli del Tesoro e di 10 miliardi di dollari per i titoli garantiti da ipoteca delle agenzie. Invece, a partire dal prossimo gennaio, si andrà ulteriormente a ridurre lo stimolo, riducendo di 40 miliardi di dollari gli acquisti per i titoli del Tesoro, mentre gli acquisti di titoli garantiti da ipoteche di agenzie saranno pari ad almeno 20 miliardi di dollari al mese.
•Osservando il DOT PLOT, la FED prevede 3 rialzi dei tassi di interesse nel 2022 e 3 nel 2023; tuttavia i tassi stessi non verranno alzati prima del termine del tapering.
•Per quanto riguarda le prospettive di crescita economica, si è osservato un lieve calo per quanto riguarda il 2021 al 5,5%, mentre le previsioni per il 2022 sono di un incremento del 4% e di un 2,2% per il 2023.
•Le prospettive di inflazione sono del 5.3% alla fine del 2021, 2.6% nel 2022, 2.3% alla fine del 2023 e del 2.1% nel 2024.
•Altre dichiarazioni degne di nota sono quelle riferite alla correlazione tra crescita economica e pandemia: “Il percorso dell’economia continua a dipendere dal corso del virus; i rischi per le prospettive economiche rimangono, compresi quelli derivanti da nuove varianti del virus”.
Questi riportati sono i dati salienti del rapporto. Ora analizzerò uno ad uno i principali asset finanziari, in particolare:
• S&P500 e Nasdaq
• Rendimento dei titoli di stato a 10 anni e curva dei rendimenti aggiornata
• Dollaro Statunitense e valute di rifugio CHF e JPY
• Oro
S&P500 e Nasdaq
Per studiare al meglio il comportamento degli operatori, vi ho condiviso i due grafici in un timeframe a 15 minuti. La prima cosa da notare in entrambi gli indici è la lateralizzazione del prezzo che ha preceduto le dichiarazioni della banca centrale: perché è successo ciò?
Sappiamo che ci sono diversi market movers che talvolta, a livello giornaliero, possono andare a modificare il corso di una giornata di contrattazioni; questa riunione era sicuramente uno di quei market movers. Come si sono comportati quindi gli operatori? Non hanno preso una vera e propria posizione prima dell’uscita della notizia, e questo è testimoniato dalla lateralizzazione del prezzo che vi ho evidenziato nei rettangoli gialli. Tipicamente si vanno a formare delle fasi di consolidamento (lateralizzazione del prezzo seguita da un successivo rialzo) o di distribuzione (lateralizzazione del prezzo seguita da un successivo ribasso) quando gli operatori iniziano man mano ad aggiungere delle posizioni, che siano in rialzo o in ribasso. Comprano o vendono quantità “limitate” di contratti in maniera tale da accumulare denaro stesso, senza far partire però il prezzo, né al ribasso tantomeno al rialzo. Il loro scopo infatti non è quello di far schizzare subito il prezzo dal momento che, comunque, non si sapeva se ci potessero essere sorprese nel discorso che la FED avrebbe discusso, ma lo scopo era quello di far schizzare il prezzo dopo l’uscita del comunicato, andando quindi a guadagnare molto di più (grazie chiaramente al denaro accumulato nelle ore precedenti): ciò infatti è quello che è accaduto: gli operatori hanno dapprima accumulato denaro nell’area di consolidamento contrassegnata dal Point Of Control (ossia l’area in cui si sono concentrati più volumi, l’ho ottenuto utilizzando lo strumento “intervallo fisso”) e, dopo l’uscita della notizia, hanno pompato ancora più liquidità andando a far schizzare entrambi i prezzi verso l’alto, andando sicuramente a guadagnare tantissimo infatti, dalle ore 20:00 italiane alle 00:00, l’S&P ha segnato un +1,99% mentre il Nasdaq un +3,08%.
Come spesso si è detto, i mercati sono saliti vertiginosamente in questi ultimi due anni grazie agli stimoli e alla politica ultra accomodante della banca stessa. Vi siete chiesti come mai i mercati, nonostante il fatto che la FED abbia previsto 3 volte un aumento dei tassi nel 2022, abbia reagito così bene? Perché era quello che gli operatori si aspettavano ragazzi. Era da tempo che si parlava di una riduzione ancora più forzata dell’acquisto di obbligazioni e di un aumento dei tassi nel 2022, non era una novità. Il mercato avrebbe potuto stornare se Powell avesse ad esempio dichiarato un tapering ancora più accelerato e una politica, in generale, ancora più aggressiva, ma ciò non è stato. E quindi? Quindi gli operatori hanno tirato un sospiro di sollievo e, rincuorati, hanno acquistato. Ricordatevi sempre che il mercato ha paura delle sorprese, e non delle certezze, e ne avete avuto la conferma.
Vi siete chiesti come mai, i giorni dopo, i mercati siano poi scesi, andando a segnare una performance settimanale negativa (-1,99% per l’S&P500 e -3,33% per il Nasdaq)? E’ forse imputabile all’ondata dei nuovi casi come molti riportano?
Io, personalmente, non credo sia per quello, ma nonostante tutto rispetto le idee altrui per educazione e perché, dopotutto, questo mondo è favoloso per il fatto che ognuno ha delle idee diverse che si possono incontrare tra loro. Credo che il motivo principale sia stato la presa di profitti da parte di chi aveva guadagnato dopo l’uscita della notizia, e questo è accaduto perché i guadagni sono stati alti e perché tipicamente in periodi natalizi i grandi hedge fund mirano a chiudere l’anno il più possibile in guadagno e poi perché i volumi in generale si sgonfiano, e un mercato con pochi volumi può essere facilmente “manomesso”, andando quindi a poter compromettere i guadagni da parte di chi, nei giorni prima, aveva speculato sul rialzo del prezzo; quindi, proprio per questo pericolo, credo che ci sia stata la chiusura di tante posizioni long.
Credo che il mercato abbia già scontato da una settimana la nuova ondata covid, e credo che essa potrà contrastare il mercato qualora ci fossero delle prove veramente tangibili che essa farà deragliare l’economia, e questa prova non è appunto ancora arrivata e chissà se arriverà mai.
Vediamo i comportamenti dei prezzi i giorni dopo la dichiarazione in dei grafici a 30 minuti:
MONDO OBBLIGAZIONARIO: TITOLI DI STATO A 10 ANNI E IL LORO RENDIMENTO
Anche in questo caso vi ho condiviso dei grafici a 15 minuti. Cosa notiamo? Notiamo che la volatilità è stata bassa, infatti osserviamo come il range in cui si sono mossi i titoli a 10 anni è stato solamente del 0,26%. I rendimenti hanno registrato una volatilità più alta, essendo saliti dopo la notizia dell’1.88% per poi rimangiarsi il guadagno fatto a fine sessione.
Cosa ne traiamo da tutto ciò? E’ chiaro che il denaro degli investitori non è stato riversato sul mondo obbligazionario e ciò è testimoniato dalla bassa volatilità e guadagno praticamente assente nei titoli a 10 anni, ma è stato riversato nell’azionario, come abbiamo visto prima.
E il successivo motivo qual’è? E’ il fatto che il mercato avesse già scontato tutto; ricordate quando avevo pubblicato l’idea riguardante l’appiattimento della curva dei rendimenti e di come questa si si stesse appiattendo soprattutto nelle medie e nelle lunghe scadenze perché gli investitori stavano già scontando l’aumento di tassi? Mercoledì ne abbiamo avuto la conferma!
Il mercato si aspettava già questa notizia, e io avevo immaginato tutto ciò osservando proprio la curva dei rendimenti, che dà sempre tantissime informazioni, specie quando cambia pendenza.
L’idea riguardante la curva dei rendimenti la trovate cliccando in questo link:
Scrivevo quell’idea il 9 dicembre, e la curva dei rendimenti aveva questa forma:
Come vedete era già piatta, il che doveva già preannunciarci il fatto che questa notizia, salvo sorprese, sarebbe stata accolta positivamente dagli investitori.
Vediamo, ad oggi, se la curva ha cambiato pendenza:
Stavolta non vi ho riportato la curva dei rendimenti con tutti le sue maturazioni in funzione del tempo, bensì lo spread (la differenza) tra i rendimenti dei titoli a 10 anni (una scadenza lunga) e i rendimenti a 2 anni (scadenza corta): più lo spread sale, come nella prima parte del grafico identificata dalle due frecce rosse, tanto più la curva è “steepeng”, ossia “inclinata”. Se il trend che identifica lo spread viceversa scende ed inizia a formare dei massimi via via decrescenti, abbiamo l’appiattimento della curva. Come possiamo vedere, la curva ha iniziato a cambiare pendenza da fine marzo 2021 circa, e questo cambio continua ancora nel presente.
Possiamo quindi affermare che il mondo obbligazionario continua a darci le stesse informazioni da qualche mese a questa parte, confermandoci il fatto che gli investitori avessero scontato tempo prima la notizia relativa al FOMC e la paura di un rallentamento economico nel 2022 (ricordatevi che la curva si appiattisce quando gli investitori iniziano a scontare una transizione economica, specie da un’espansione ad un rallentamento).
DOLLARO USA
Vi ho riportato due grafici: a sinistra quello a 15 minuti per poter visualizzare il comportamento intraday degli operatori mentre a destra il grafico giornaliero, per avere una visione più chiara.
Guardando a sinistra vediamo come, in 71 barre, il dollaro abbia perso il -0,8% circa il che è abbastanza strano visto l’annuncio dei possibili tre aumenti dei tassi di interesse infatti, come saprete, un tasso di interesse alto è molto attraente verso gli investitori stranieri e, tipicamente, quando viene annunciato un aumento dei tassi stessi, una moneta va a rivalutarsi; quello che abbiamo osservato è stato esattamente il contrario: un crollo. Perché? Guardiamo il grafico giornaliero. Il dollaro è rialzista esattamente da maggio e continua ad esserlo.
Guardate ora un’interessante correlazione che rafforza le mie ipotesi:
Vi ho correlato lo spread tra i rendimenti dei titoli a 10 e 2 anni (linea blu) con il dollaro (linea arancio). Ho spiegato ripetutamente di come la curva si appiattisca quando si inizia a scontare un rialzo dei tassi di interesse: ciò è successo, la curva si è appiattita. Cosa è successo al dollaro nelle stesse settimane? Si è apprezzato. Questo cosa vuol dire? Che all’uscita della notizia il dollaro è crollato non perché gli investitori non erano felici della notizia, bensì avevano scontato la notizia prima, e questo mi viene confermato dalla correlazione che vi ho riportato graficamente. E’ importantissimo saper correlare tutti gli strumenti, avrete una visione ben più ampia di quello che succede.
YEN GIAPPONESE E FRANCO SVIZZERO
Come potete vedere nei grafici a 15 minuti, né lo yen tantomeno il franco hanno avuto dei movimenti degni di nota; all’uscita della notizia hanno perso entrambi un -0,3% circa per poi andare a rimangiarsi praticamente tutto. Tipicamente queste due valute vanno ad apprezzarsi in momenti di incertezza, come era accaduto nei giorni della scoperta della variante omicron; il 15 non ci sono state sorprese e questo è testimoniato proprio dal fatto che entrambe le monete si siano mosse pochissimo. Questa è l’ennesima conferma alla mia ipotesi.
ORO
Gli investitori hanno operato sull’oro così come hanno operato sull’S&P500 e sul Nasdaq: hanno prima accumulato le loro posizioni intorno al Point of Control della distribuzione formata dal prezzo all’interno del rettangolo giallo che vi ho indicato; successivamente hanno spinto il prezzo verso il basso e, il 16 dicembre, hanno iniziato a chiudere le loro posizioni per portarsi a casa i guadagni fatti e, di conseguenza, il prezzo è successivamente salito. Grafico molto analogo all’S&P e al Nasdaq!
CONCLUSIONI
La mia idea termina qui. Ogni giorno, guardando i grafici, faccio delle ipotesi e cerco di trovare riscontro negli stessi. L’idea che il mercato avesse scontato dapprima il FOMC trova riscontro in questa idea da me condivisa, che volevo altrettanto condividere con voi. Capite che, riuscendo a leggere i mercati e le loro importanti correlazioni, potreste avere diverse soddisfazioni.
Per qualsiasi dubbio contattatemi pure, sono disponibile.
Matteo Farci
Ichimoku Daily applicato al grafico H4Buongiorno a tutti,
sopra Ichimoku Daily applicato al grafico H4 (54;156;312;156).
Sotto il link al grafico Daily con la relativa struttura Ichimoku che gli corrisponde (9;26;52;26):
Per mantenere il grafico il piu' pulito possibile sul Daily ho voluto togliere la Chikou e la Tenkan che invece sono presenti nel grafico H4.
La SMA600 sull'H4 corrisponde alla SMA100 sul giornaliero.
Secondo Voi puo' arrivare alla Kijun(D)/50SMA(D) o verra' fermato prima dalla Tenkan H4?
Se avete delle domande non esitate a chiedere.
Grazie e buon lavoro a tutti
Be good
Cozzamara