Dax, il mercato è chiamato a reagireBuongiorno ai lettori di trading View,
I mercati mettono in archivio la Fed, che come previsto ha tagliato i tassi di interesse dello 0,25%, portandoli nella forchetta compresa tra il 2% e il 2,25%.
La banca centrale americana si è limitata a procedere con il minimo sindacale, deludendo le aspettative di tutto coloro che intravedevano (e prezzavano) un intervento più corposo.
Powell infatti, pur non escludendo nuovi interventi di questo tipo in futuro, ha dichiarato molto apertamente che il taglio attuale è un “aggiustamento di metà ciclo”, una “assicurazione contro i rischi” e non necessariamente l’inaugurazione di una fase di allentamenti a ripetizione; la verità è che, al contrario di quanto Trump voglia far intendere, i numeri dell’economia americana non sono per ora così disastrosi da giustificare un nuova e massiccia azione da parte della banca centrale.
I listini azionari di Wall Street hanno reagito al ribasso a seguito della nota della Fed, non intravedendo quell’atteggiamento “colomba” che ci si aspettava e che sarebbe stato in grado di giustificare nuova euforia in acquisto.
In Europa la mossa della Fed non ha provocato particolari scossoni, con gli indici in quel momento chiusi e il Dax future che dopo aver aggiornato i minimi intraday a 12.040 ha recuperato e chiuso poco sotto i livelli di apertura a 12.125 punti.
Significativa è stata invece la nuova discesa di ieri del principale listino tedesco, con il mercato che dopo aver scambiato al rialzo nella prima parte di sessione ha perso quasi il 2% in meno di un’ora, chiudendo vicino ai minimi di giornata a quota 12.070 punti.
L’economia tedesca sta attraversando in questo momento una fase difficile, con il crollo degli ordinativi industriali a maggio e le trimestrali dei colossi teutonici che non hanno per ora portato per ora entusiasmato tra gli investitori; Daimler e Deutsche Bank settimana scorsa hanno riportato risultati deludenti, mentre questa settimana sono stati i dati di Lufthansa a risultare al di sotto delle attese.
A livello tecnico, dopo una correzione di oltre il 5% dai massimi annuali a 12.650 punti, il Dax è arrivato ora al test di livelli estremamente sensibili; nello specifico il mercato sta scambiando sulla forbice di prezzo compresa tra 11.900 e 12.250 punti, punto di innesco dell’ultima importante gamba rialzista partita il 18 giungo scorso e sostenuta peraltro da volumi significativi.
Su tali livelli il mercato è chiamato a trovare una base da cui ripartire, anche se se la rottura al ribasso di area 12.000 nella serata di ieri, avvenuta sulla scia della debolezza USA, getta più di un’ombra sulle possibilità di assistere ad una reazione immediata nel breve.
Il mercato sta continuando ad arretrare con violenti strappi al ribasso, ossia il contesto peggiore per cercare acquisti impulsivi sulle discese intraday; meglio attendere segnali di stabilizzazione dei prezzi e una dinamica tecnica che possa evidenziare una base di accumulo.
Tenuto oltretutto conto di quanto già detto a proposito del quadro fondamentale, la fase di ripresa potrebbe essere piuttosto lenta, con il mercato alle prese con un primo importante scoglio da superare che si trova a quota 12.200 punti; acquisti su tali livelli dovrebbero essere intesi come un primo vero segnale di forza, mentre il recupero di quota 12.500 stabilizzerebbe nuovamente il trend.
Di contro se il Dax non riuscisse a difendere quota 12.000 punti in chiusura, il mercato potrebbe arrivare senza grossi problemi al test di quota 11.500 punti, ultima ancora di salvezza per scongiurare un autunno senza patemi d’animo.
Giannini
Ftse Mib, il mercato è tornato in mano ai venditori?Buongiono ai lettori di trading View,
Piazza Affari si appresta a chiudere una settimana quanto mai difficile, al momento la seconda peggiore di questo 2019, anche se il bilancio complessivo da inizio anno segna ancora un +10,6%.
A livello settimanale il future con scadenza giugno 2019 è al momento in ribasso del -2.8%, con un minimo registrato ieri a 20.095 e chiusura sui minimi, fattore già di per se significativo.
le copiose vendite di ieri sono state alimentate da un lato dalla forte debolezza proveniente da Wall Street, con la vicenda Huawei a tenere banco e che ha trascinato a picco non solo il comparto tecnologico ma tutti i principali listini USA; in Italia da questo punto di vista è stata fortemente penalizzato il titolo STM (-5.67%), mentre su un versante completamente opposto ha pesato il crollo del crude oil (-5.1%), con gli energetici come Saipem (-5,17%), Tenaris (-4,23%) ed Eni (-3,45%) tra i titoli più penalizzati.
Tuttavia in riferimento ai ribassi dell’indice nostrano, come ripetiamo spesso le vicende macroeconomiche penalizzano in maggior misura quei mercati che presentano già intrinsecamente dinamiche tecniche deboli, come appunto il nostro FtseMib.
Già nell’analisi del 15 maggio scorso avevano infatti sottolineato come il mercato avesse perso un’impostazione marcatamente rialzista e come anzi la dinamica dei prezzi stava già offrendo segnali preoccupanti.
Nello specifico il modello di distribuzione “cup with handle” rovesciato, (più difficile da trovare ai massimi piuttosto che ai minimi ma non per questo meno importante) completato con la dinamica di breakout in apertura dello scorso 13 maggio, ha mostrato come gli equilibri in campo siano stati in questo momento sovvertiti.
Ulteriore conferma è arrivata infatti come preventivato dalle vendite che il mercato ha registrato sul rally successivo a quota 20.750 punti, con la struttura di prezzo osservata il 20 maggio alquanto eloquente; in ultimo da sottolineare che ieri il mercato con una barra engulfing ha invalidato la candela resistiva hammer su base settimanale, fornendo un altro segnale di debolezza.
Con il Ftse Mib che veleggia ora sui livelli di inizio marzo, siamo dell’idea che la morsa dei venditori sia in grado di spingere i prezzi al test del prossimo supporto a 20.000 punti, prima di procedere verso il primo vero obiettivo al ribasso posto a quota 19.800; segnaliamo ulteriori supporti a 19.670, 19.560 e soprattutto 19.450 punti, target naturale del modello ribassista.
Nello scenario attuale i rimbalzi possono costituire occasione per nuove vendite, mentre soltanto un recupero in chiusura di quota 20.800 invertirebbe la tendenza attuale.
Ftse Mib, il mercato è tornato in mano ai venditori?Buongiorno ai lettori di trading View;
Piazza Affari si appresta a chiudere una settimana quanto mai difficile, al momento la seconda peggiore di questo 2019, anche se il bilancio complessivo da inizio anno segna ancora un +10,6%.
A livello settimanale il future con scadenza giugno 2019 è al momento in ribasso del -2.8%, con un minimo registrato ieri a 20.095 e chiusura sui minimi, fattore già di per se significativo.
le copiose vendite di ieri sono state alimentate da un lato dalla forte debolezza proveniente da Wall Street, con la vicenda Huawei a tenere banco e che ha trascinato a picco non solo il comparto tecnologico ma tutti i principali listini USA; in Italia da questo punto di vista è stata fortemente penalizzato il titolo STM (-5.67%), mentre su un versante completamente opposto ha pesato il crollo del crude oil (-5.1%), con gli energetici come Saipem (-5,17%), Tenaris (-4,23%) ed Eni (-3,45%) tra i titoli più penalizzati.
Tuttavia in riferimento ai ribassi dell’indice nostrano, come ripetiamo spesso le vicende macroeconomiche penalizzano in maggior misura quei mercati che presentano già intrinsecamente dinamiche tecniche deboli, come appunto il nostro FtseMib.
Già nell’analisi del 15 maggio scorso avevano infatti sottolineato come il mercato avesse perso un’impostazione marcatamente rialzista e come anzi la dinamica dei prezzi stava già offrendo segnali preoccupanti.
Nello specifico il modello di distribuzione “cup with handle” rovesciato, (più difficile da trovare ai massimi piuttosto che ai minimi ma non per questo meno importante) completato con la dinamica di breakout in apertura dello scorso 13 maggio, ha mostrato come gli equilibri in campo siano stati in questo momento sovvertiti.
Ulteriore conferma è arrivata infatti come preventivato dalle vendite che il mercato ha registrato sul rally successivo a quota 20.750 punti, con la struttura di prezzo osservata il 20 maggio alquanto eloquente; in ultimo da sottolineare che ieri il mercato con una barra engulfing ha invalidato la candela resistiva hammer su base settimanale, fornendo un altro segnale di debolezza.
Con il Ftse Mib che veleggia ora sui livelli di inizio marzo, siamo dell’idea che la morsa dei venditori sia in grado di spingere i prezzi al test del prossimo supporto a 20.000 punti, prima di procedere verso il primo vero obiettivo al ribasso posto a quota 19.800; segnaliamo ulteriori supporti a 19.670, 19.560 e soprattutto 19.450 punti, target naturale del modello ribassista.
Nello scenario attuale i rimbalzi possono costituire occasione per nuove vendite, mentre soltanto un recupero in chiusura di quota 20.800 invertirebbe la tendenza attuale.
Dax, è il momento di acquistare la debolezza?Buongiorno ai lettori di Trading View,
Il Dax future chiude la sessione di giovedì in ribasso a quota 12.086 punti, in una sessione nella quale il mercato ha ripreso a registrare minimi decrescenti, cosa avvenuta in tre delle ultime quattro sessioni.
Dopo i rialzi dell’ultimo mese, la volatilità è tornata a far visita ai mercati con un’ondata di vendite che hanno prodotto sul Dax un -2.85% a livello settimanale.
Lo strappo rialzista e il raggiungimento di quota 12.440 punti hanno fatto scattare fisiologiche prese di beneficio, come peraltro da scenario ipotizzato nell’analisi del 24 Aprile scorso.
Il mercato ha tentato una reazione dopo il primo scivolone di lunedì scorso, complici anche i tweet di Trump che hanno agitato i mercati sulla questione dazi, ma il successivo break dei minimi è di fatto da interpretare come segnale di una debolezza destinata a protrarsi ancora per diverse sessioni.
Questo tipo di pattern viene in gergo definito di tipo “hidden Smash”, con il mercato che ha annullato una candela resistiva (in questo caso la hammer candle di lunedì 6 Aprile), rompendone il minimo al ribasso.
Tuttavia un quadro di medio periodo restiamo ancora positivi, con il mercato che sembra ancora in grado di calamitare nuovi acquisti sulle discese ed in particolare al test dei supporti significativi; nello specifico segnaliamo supporti a 12.000, 11.850 e 11.700 punti, con il target intermedio a 11.850 punti che rappresenta comunque l’obiettivo più probabile del movimento correttivo.
Il target rialzista rimane sempre identificato a quota 12.850 punti, mentre soltanto una discesa confermata in chiusura sotto quota 11.500 punti ci porterebbe a riconsiderare lo scenario attuale.
Dando infine uno sguardo all’indice di volatilità VStoxx, inversamente correlato al Dax, osserviamo ora come l’indice si trovi su livelli interessanti; qualora il VStoxx registrasse una nuova fiammata e tornasse a scambiare sopra quota 17 punti (livello che per ora ha respinto i rialzi, e quindi ulteriori affondi del Dax), dovremmo prepararci ad una nuova ondata di vendite sul comprato azionario.
Ftse Mib, le dinamiche alimentano i timori di una correzioneBuonasera ai lettori di Trading View,
Ottava fin qui negativa per il Ftse Mib, con il future con scadenza giugno 2019 che segna al momento un -0.33%, con gli scambi di giovedì chiusi a 21.230 punti.
Al di là del giudizio invariato sul rating a BBB con outlook negativo da parte di Standard&Poor, il mercato a livello tecnico sta affrontando difficoltà già da diverse sessioni a spingersi oltre quota 21.500 punti.
Come per altro ipotizzato nella precedente analisi, la scarsa volatilità unita alla presenza di importanti livelli di resistenza, sta di fatto producendo una fase laterale, con il mercato che sta scambiando in un range piuttosto ristretto ormai da tre settimane e compreso tra 21.525 e 21.160; oltretutto non giova di sicuro il fatto di aver avuto tre settimane con sessioni discontinue a causa delle festività.
A livello intraday è interessante commentare il movimento di ieri in apertura, con il mercato che tenta senza successo un nuovo attacco a quota 21.500 e lo fa registrando i volumi più alti delle ultime dieci sessioni.
Il rifiuto del prezzo, unito all’alto volume di scambi registrati, alimenta quindi ora la possibilità di assistere ad un’estensione della correzione; una prossima rottura al ribasso di quota 21.160 produrrebbe con tutta probabilità un’accelerazione al ribasso fino a 20.850 punti.
Per il momento la dinamica di prezzo non evidenzia un deterioramento significativo del quadro tecnico e per questa ragione siamo dell’idea che le discese possano costituire occasione di acquisto.
Oltre a 20.850 è da monitorare anche il supporto intermedio a 20.700 e soprattutto la base a 20.500 punti, da sfruttare come potenziale area per rientrare long a mercato a prezzi più convenienti.
Il prossimo obiettivo al rialzo è rappresentato dal test della resistenza tecnica di quota 22.00 punti.
Viceversa qualora le vendite dovessero estendersi al di sotto di quota 20.500 punti, saremo costretti a riconsiderare il quadro generale.
Il Dax spinge sull’acceleratoreBuongiorno ai lettori di trading View,
il Dax future chiude la sessione di giovedì in sostanziale parità a quota 11.955 punti, in una sessione dove la volatilità è rimasta piuttosto contratta anche se in linea con la media degli ultimi giorni.
A livello tecnico per il mercato si è riproposto con decisione verso il test di quota 12.000 punti, beneficiando di nuovi importanti acquisti scattati partiti da quota 11.600 punti.
In un quadro operativo in cui fino a due settimane fa l’incertezza era dominante, abbiamo assistito ad una nuova riallocazione degli asset da parte degli investitori istituzionali, che hanno scommesso ancora una volta sul settore equity europeo; la spinta decisiva è arrivata neanche a dirlo dalla BCE, che ha modificato ancora una volta la propria “guidance”, continuando quindi con politiche accomodanti ed a sostegno dell’economia quantomeno fino a fine a 2019.
La correzione partita dei massimi annuali, segnati qualche giorno fa a quota 12.053 punti, può considerarsi già conclusa con gli acquisti osservati a quota 11.900, che hanno preso riportato il mercato al di sopra del primo point e di breve a 11.950; in ottica operativa siamo quindi l’idea di cercare operazioni esclusivamente dal lato long, in assenza al momento di ulteriori elementi che lascino intendere una correzione più profonda.
In tale scenario le eventuali discese costituiscono quindi occasione per nuovi acquisti a livelli più bassi, con i prossimi obiettivi al rialzo posizionati a quota 12.100 e 12.300 punti; la view rimarrà invariata fino a che il mercato si manterrà perlomeno sopra quota 11.500 punti.
Dax, arrivano segnali di incertezza?Buongiorno ai lettori di Trading View,
Dopo una settimana iniziata nel migliore dei modi, il principale listino tedesco arriva all’ultima sessione della settimana sulla scia di qualche incertezza che sta minando il campo agli investitori.
Lunedì il future con scadenza giugno 2019 aveva messo a segno un nuovo massimo a 11.840 punti, salvo poi iniziare dalla sessione successiva un movimento correttivo che ha spinto i prezzi fino al test del supporto a 11.500 punti; al momento su base settimanale il mercato registra una flessione del -1.12%.
Mentre oltre oceano le dichiarazioni “dowish” del presidente della Fed Powell hanno alimentato mercoledì scorso la prosecuzione del rally sugli indici americani, il Dax mostra in questo momento una minore forza relativa, persino inferiore al nostro Ftse Mib che invece per il momento riesce a tenere botta.
Per capire la possibile evoluzione del quadro tecnico bisognerà ora monitorare la chiusura settimanale, poiché un’eventuale chiusura al di sotto dei 11.450 punti alimenterebbe più di un dubbio sulla capacità del mercato di proseguire nel breve ad ulteriori rialzi.
Peraltro analizzando contestualmente il grafico dell’indice di volatilità Vstoxx, inversamente correlato all’andamento dell’indice azionario, osserviamo come ieri in seguito all’entrata in vigore del nuovo contratto (scadenza Maggio 2019), la volatilità abbia mostrato un deciso balzo in avanti su base giornaliera; se la mossa al rialzo dovesse proseguire nei prossimi giorni, raggiungendo quota 17 punti, sarà lecito attendersi un’estensione dei ribassi sul comparto azionario.
Quindi una chiusura settimanale debole del Dax sotto quota 11.450 punti innescherebbe con molta probabilità ulteriore vendite, con obiettivo 11.300, 11.150 e 11.000 punti; tale area rimane per ora la più importante da monitorare, per cercare nuovi segnali di forza in grado di sostenere la ripresa del trend al rialzo.
In ottica rialzista il prossimo obiettivo è sempre rappresentato da quota 12.000 punti, dove troviamo livelli resistivi statici e dinamici, mentre vendite sotto quota 11.00 punti aprirebbero la strada al test dei minimi annuali.
FtseMib, incidente di percorso o il vento sta cambiando?Buongiorno ai lettori di trading View,
sessione a due facce ieri per il FtseMib, che allunga nella prima parte di sessione e segna nuovi massimi annuali toccando il muro dei 21.000 punti, per poi arretrare in maniera significativa nel pomeriggio, a seguito della riunione della BCE; la giornata si è chiusa con un -0.74% a 20.690 punti, registrando a livello volumetrico il più alto volume di scambi giornaliero del 2019.
Mario Draghi ieri ha confermato il programma di riacquisto titoli da parte della BCE, con l’obiettivo di offrire condizioni agevolate a lungo termine per il sistema bancario (le cosiddette Tltro). La nuova serie di operazioni sarà lanciata a partire da settembre 2019 e terminerà nel marzo 2021.
Inoltre la Bce ha esteso l'orizzonte fissato per l'attuale politica dei tassi zero, che resteranno agli attuali livelli almeno fino a fine 2019.
Tali misure, in generale positive per il comparto equity, potrebbero però essere già state scontate dai mercati, che hanno poi prodotto un sell-off in seguito alle dichiarazioni in conferenza stampa, dove Draghi ha parlato dei fattori che stanno rallentando la crescita in Europa e ridotto di conseguenza le previsioni sul rialzo del PIL nell’eurozona.
In tale scenario la chiusura settimanale di oggi potrà fornire ulteriori indicazioni sul sentiment attuale, tenuto conto che manca una settimana alla scadenza del future prevista per il 15 Marzo e che, come spesso accade, potrebbe determinare un cambio di rotta con l’entrata in vigore del nuovo contratto.
Qualora dovessimo assistere ad ulteriori ribassi nella sessione odierna, bisognerà capire se i livelli mediani di settimana scorsa (area 20.600-20.500) riusciranno a contenere le vendite; in caso di chiusura sui minimi settimanali, sotto quota 20.500 punti, aumenterebbero le possibilità di assistere ad una correzione più consistente.
Riteniamo comunque che in caso di ritracciamenti più estesi, il range di prezzo tra 20.300 e 20.000 possa tradursi in un’area di riacquisto, dove cercare pattern a sostegno di nuove entrate long; il primo obiettivo sarebbe in tal caso rappresentato dal test di quota 21.000 ed in estensione 21.500.
Viceversa una discesa sotto quota 20.000 in chiusura settimanale, verrebbe vista come qualcosa di più di un semplice pullback.
Dax, il mercato respinge gli affondiBuongiorno ai lettori di Trading View,
nell’ottava in corso il principale listino tedesco mostra i muscoli, avanzando di prepotenza nella sessione di giovedì, chiusa a quota 11.530 punti e con un bilancio settimanale che segna ad oggi un +0.5%.
Nonostante il quadro di incertezza globale, con le vicende macroeconomiche legate a Brexit e alla guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina, l’euforia sul settore equity non accenna a diminuire; Il Dax da inizio anno ha messo a segno una performance pari all’8,9%, mentre il bilancio a 12 mesi è ancora in rosso a -6,7%.
A livello tecnico, in una settimana caratterizzata fin qui da una volatilità quanto mai limitata, il Dax ha veleggiato in un range ristretto nei pressi della resistenza a 11.570 punti, senza tuttavia mostrare segni evidenti di debolezza; va sottolineato anzi come il completamento del modello testa e spalle ribassista, evidente su un grafico a 30 minuti e completato con il breakout della neckline a quota 11.450, sia stato nella sessione di ieri parzialmente invalidato, con importanti acquisti sui minimi e il superamento di quota 11.520, massimo della spalla destra.
A onor del vero va rimarcato che nell’interpretazione e conseguente attendibilità di questo tipo di strutture, gioca un ruolo fondamentale l’inclinazione della neckline; in questo caso, data l’inclinazione al rialzo e quindi contraria al verso auspicato, potevano già emergere dubbi preliminari circa l’affidabilità del pattern.
Analizzando contestualmente il grafico dell’indice di volatilità Vstoxx, inversamente correlato all’andamento dell’indice azionario, osserviamo come la volatilità mostri una continuazione del trend al ribasso, alimentando di fatto il rally degli indici azionari; soltanto un ritorno del Vstoxx al di sopra di quota 17.10 segnalerebbe infatti possibilità di ribasso sul comparto equity.
Sul fronte rialzista l’obiettivo del Dax rimane innanzitutto il test di quota 11.570 e di seguito la resistenza a 11.700, vero target del rally di mercato partito ad inizio anno; successivamente troviamo la prossima resistenza significativa a 11.830 punti, mentre dal lato opposto qualsiasi ritracciamento fino a quota 10.800 non metterebbe in pericolo la struttura rialzista.
Ftsemib, la volatilità si fa attendereBuongiorno ai lettori di Trading View,
Il Ftsemib si appresta a chiudere una settimana caratterizzata dalla scarsa volatilità, con scambi piuttosto contenuti; il future con scadenza Marzo 2019 non registra sostanziali variazioni intorno a quota 20.200 punti, con la volatilità settimanale che si attesta ai valori minimi degli ultimi tre mesi.
Sul grafico settimanale abbiamo osservato la scorsa ottava una barra rialzista ad ampio range, con la decisa accelerazione sopra quota 20.000 punti; se non ci saranno grossi scossoni nella sessione odierna, la settimana in corso si chiuderà invece con la formazione di una candela doji (candela di indecisione), formatasi su livelli resistivi di tipo statico e dinamico estremamente importanti.
Sarà quindi cruciale osservare l’andamento del mercato nel corso della prossima settimana, poiché in caso di eventuale correzione significativa, con il mercato incapace di tenere la maniglia dei 20.000 in chiusura settimanale, questa sarebbe vista come qualcosa di più di un semplice ritracciamento tecnico.
Non dimentichiamoci infatti che, complice la stagionalità favorevole e il buon andamento dei listini di Wall Street, gli indici europei stanno performando bene in questo momento, offrendo andamenti se vogliamo poco in linea con il quadro macro economico del vecchio continente.
In ottica intraday riteniamo quindi che una correzione del Ftsemib fino a quota 20.000 punti (livello mediano della barra ad ampio range di settimana scorsa) sia da intendersi come fisiologica e non in grado di inficiare il quadro tecnico, ancora favorevole agli acquisti e con prossimo obiettivo a quota 20.600 punti; se tuttavia la correzione dovesse estendersi al di sotto di quota 19.700 punti, saremmo più cauti in ottica di rientro a mercato lato acquisti, specie se la dinamica di prezzo mostrasse la formazione di pattern ribassisti su grafico settimanale.
Dax, storno in vista?Buongiorno ai lettori di Trading View,
Il Dax future arretra nettamente nella seduta di giovedì, chiusa a 11.090 punti, con un ribasso pari allo 0.75%.
A pesare sul principale tedesco i dati sulla crescita del Prodotto Interno Lordo del quarto trimestre del 2018, attestatasi sulla parità, in recupero dopo la contrazione dello 0,2% dei tre mesi precedenti, ma al di sotto delle stime di mercato che avevano preventivato una variazione positiva dello 0,1%.
A livello tecnico, dopo la frenata di settimana scorsa, dove comunque il Dax aveva aggiornato i massimi di breve termine a quota 11.385 punti, osserviamo un mercato che continua ad avere difficoltà a scambiare al di sopra della resistenza a 11.250 punti; il test settimanale di tale livello, con massimi decrescenti, può essere letto come un movimento rialzista di esaurimento, con il mercato che si appresta ora ad uno storno.
Sul grafico giornaliero abbiamo inoltre assistito lo scorso 8 febbraio al completamento di un modello di distribuzione formato da un cuneo broadening, con break del supporto a 11.00 punti, anch’esso di implicazione ribassista; dopo il rally di inizio settimana, in caso di nuovo test degli 11.000 punti, riteniamo quindi possibile assistere ad un’estensione del movimento correttivo, con target a 10.700 punti, passando per i supporti intermedi a 10.900 e 10.800 punti.
Analizzando contestualmente il grafico dell’indice di volatilità Vstoxx, inversamente correlato all’andamento dell’indice azionario, osserviamo come dopo la scadenza del contratto di febbraio, chiuso in pressione sui minimi, come spesso accade il nuovo contratto di marzo sta ora mettendo in atto un’inversione di tendenza; in tale ottica se la salita del Vstoxx dovesse superare quota 17.5 punti, la mossa supporterebbe nuove vendite sul comparto azionario.
In definitiva se la correzione del Dax dovesse arrestarsi a quota 10.700 punti, il quadro generale rimarrebbe ancora favorevole agli acquisti in ottica multiday, con gli obiettivi di breve termine fissati a 11.570 punti e 11.700 punti; viceversa una discesa al di sotto di 10.700 cambierebbe con tutta probabilità gli equilibri in campo.
Ftsemib, l’allungo è solo rimandato?Buongiorno ai lettori di Trading View,
ottava interlocutoria fini qui per il FtseMib, con il mercato tornato sui livelli di inizio settimana dopo un avvio promettente e nuovi massimi annuali in area 20.000 punti.
Il future con scadenza marzo 2019 è stato ieri colpito da forti vendite, con il mercato respinto pesantemente dopo aver tentato l’attacco alla soglia dei 20.000 punti; a livello tecnico la sessione si è conclusa con la formazione di una candela ad ampio range di implicazione ribassista, poiché in grado di inglobare completamente il real body delle precedenti nove sessioni, con chiusura a 19.525 punti.
Sembra quindi confermata la necessità, già peraltro emersa nelle precedenti analisi, di assistere ad uno stop ai rialzi con conseguente rintracciamento, di entità perlomeno fisiologica dopo il rally che ha caratterizzato l’inizio del nuovo anno.
Nello scenario attuale il primo livello da monitorare in ottica ribassista resta il pivot point a 19.575 punti, già identificato come estremo dell’area di trading range che aveva contenuto gli scambi nell’ultima parte del 2018 e che per ora ha contenuto le vendite; più in basso troviamo il supporto a quota 19.270, importante poiché un estensione dei ribassi al di sotto di tale soglia completerebbe un pattern a cuneo piatto, o “broadening”, in genere di accumulazione e quindi di implicazione ribassista.
La rottura del supporto a 19.270 punti costruirebbe quindi con tutta probabilità occasione per un’estensione del movimento correttivo, con target a 18.900 punti; tale livello rimane di fondamentale importanza in ottica di ripresa dei corsi al rialzo e costituisce quindi lo spartiacque per la direzionalità del mercato nel breve periodo.
In definitiva rimarremo long se il mercato dovesse mostrare forza sui livelli attuali, nello specifico con acquisti sul pivot mediano della formazione broadening a 19.570 punti, con target l’area di resistenza compresa tra 20.200 e 20.600; se le vendite dovessero invece spingere il mercato sotto 19.270, è probabile un’estensione dei ribassi fino a 18.900 punti.
Come già accennato in precedenti occasioni la tenuta di 18.900 segnalerebbe fiducia da parte degli acquirenti, mentre nuove vendite da tale area produrrebbero una nuova inversione di rotta ribassista.
FtseMib, avanti con prudenzaBuongiorno ai lettori di Trading View,
Il principale listino di Piazza Affari si appresta a chiudere una settimana sotto il segno della prudenza e caratterizza da scambi piuttosto contenuti.
Dopo il rally di inizio anno concretizzatosi in tre settimane di rialzi consecutivi, il mercato sembra avere ora la necessità di riprendere fiato; seppur l’ottava è stata caratterizzata da una volatilità piuttosto contenuta, non sono mancate tuttavia le indicazioni per gli operatori.
Analizzando il grafico su time frame giornaliero, abbiamo osservato il fallimento del breakout al di sotto dei precedenti minimi a 18.300 punti con conseguente accelerazione rialzista, capace di ritracciare completamente l’area di trading range all’interno del quale il mercato aveva scambiato negli ultimi tre mesi del 2018.
Il superamento dell’estremo opposto di tale area di trading range o ledge a 19.575, ritoccato sia settimana scorsa che nella sessione di lunedì, fornisce implicazioni rialziste ed aumenta ora le aspettative di assistere ad un recupero più ampio.
Nel breve il mercato sembra però riscontare qualche difficoltà a muovere con decisione al di sopra di 19.700 punti; tale dinamica è compatibile con un estensione del movimento correttivo nelle prossime sessioni.
In tale ottica va monitorato il supporto a 19.270, la cui rottura al ribasso spingerebbe il Ftse Mib al test del prossimo livello chiave a 18.900 punti; la tenuta di 18.900 segnalerebbe fiducia da parte degli acquirenti, in un mercato ora favorevole ad operazioni in acquisto, perlomeno di breve termine.
In ottica rialzista il prossimo obiettivo è rappresentato dal test dell’area di resistenza compresa tra 20.200 e 20.600, dove troviamo sovrapposizione di livelli di tipo statico e dinamico (ex neckline del modello testa e spalle) e dove il Ftsemib sarà atteso ad una vera e propria prova del nove; come livello intermedio segnaliamo più in basso la resistenza a 19.850 punti.
Dax, l’avversione al rischio la fà da padroneBuongiorno ai lettori di Trading View,
il Dax future arriva alla scadenza tecnica, prevista per oggi alle 13, con un quadro tecnico caratterizzato ancora da forte debolezza.
Il bilancio settimanale segna al momento un poco edificante -1.8%, con il mercato che ormai da tre settimane consecutive aggiorna i minimi annuali.
Come sempre accade in presenza di mercati fortemente tendenziali, l’avvicinarsi della scadenza tecnica costituisce occasione per esacerbare il trend in essere, cercando di forzare la chiusura delle posizioni degli operatori posizionati contro trend; in tale scenario non escludiamo quindi di assistere a movimenti di rimbalzo a partire dal pomeriggio di oggi, dopo il rollover sul contratto con scadenza Marzo 2019.
A livello tecnico abbiamo osservato un segnale di debolezza significativo nella giornata di lunedì , quando il mercato ha provato in apertura il breakout del pivot point a 10.910 punti, tenuto conto anche della dinamica del venerdì precedente che su base daily aveva visto la formazione di una candela resistiva di tipo “hammer”, con acquisti sui minimi; il falso breakout ha prodotto invece un veloce rientro all’interno del range della candela precedente e una conseguente accelerazione al ribasso, conclusasi con una formazione engulfing e il breakout di quota 10.730, con conseguente invalidazione della configurazione di potenziale inversione.
Il completamento del modello engulfing ha quindi fornito un nuovo livello resistivo in area 10.700 punti, il cui retest ha costituito occasione per nuove vendite nel corso della settimana; tale livello è quindi ora il primo ostacolo da superare in ottica di ripresa dei corsi, mentre a livelli più alti troviamo resistenze a 10.820 e 10.900 punti.
Nello scenario attuale i rimbalzi intraday continuano a costituire occasione di vendita, con il mercato proiettato verso il prossimo supporto posto a quota 10.400 punti, anche se in estensione prende ora corpo l’ipotesi di assistere ad un test di quota 10.000 punti.
Ulteriori conferme sulla debolezza attuale del comparto azionario arrivano osservando la forte ascesa dell’oro, bene rifugio per eccellenza e porto sicuro in caso di avversione al rischio.
A differenza di quanto osservato nella scorsa primavera, quando i ribassi dell’azionario non avevano comportato apprezzamenti significativi del metallo giallo, nello scenario attuale abbiamo assistito ad un apprezzamento di quasi sei punti percentuali dell’oro negli ultimi tre mesi, con le quotazioni schizzate da quota 1.190 a 1.262 dollari l’oncia, con il massimo raggiunto nella giornata di ieri.
Ftse Mib, incoraggiante reazione sui livelli chiaveBuongiorno ai lettori di Trading View,
ancora una settimana all’insegna dell’alta volatilità a Piazza Affari, con il Ftse Mib future che ha chiuso la sessione di giovedì a 18.890 punti, in rialzo su base settimanale dell’1,4%.
La forte pressione ribassista in atto sul comparto azionario USA ha contagiato inevitabilmente anche l’Europa, con il Dax che ha aggiornato i minimi annuali mentre il Ftse Mib ha mostrato un’interessante reazione associata alla tenuta dei supporti chiave.
A inizio settimana il derivato italiano è andato a ritestare livelli estremamente sensibili in area 18.400 punti, punto di innesco per il rimbalzo che ha caratterizzato le successive sessioni; nella giornata di mercoledì il Ftse Mib ha messo a segno la miglior performance intraday degli ultimi 3 mesi, chiusa con un +2.42%.
A livello tecnico c’è da sottolineare infatti come l’ultimo movimento correttivo, pur esteso fino ai supporti chiave, non sia riuscito ad invalidare il modello di inversione rialzista a doppio minimo; tale configurazione era stata completata il 3 dicembre scorso a seguito del breakout in gap di quota 19.575 punti.
Il test positivo del minimo più alto a 18.400 punti ha di contro prodotto una configurazione a triplo minimo, che rafforza al momento l’idea di poter assistere ad un’inversione al rialzo.
Molto spesso infatti il terzo tentativo di attacco ad un livello sensibile risulta essere decisivo e propedeutico ad un movimento statisticamente rilevante, sia in caso di breakout che di rifiuto dei prezzi; nel caso attuale, vista la tenuta del supporto, ci attendiamo una reazione importante da tali livelli.
Il pivot point da monitorare nel breve periodo è costituito da quota 19.000 punti, livello sul quale attendiamo difese da parte dei compratori.
L’obiettivo dichiarato è a questo punto il recupero di quota 20.800 punti, passando per i livelli di resistenza intermedi; si segnalano a tal proposito quota 19.320, 19.450, 19.670 19.850 e 20.200 punti; in particolare riteniamo che una chiusura giornaliera superiore a quota 19.670 punti possa essere in grado di produrre un’ulteriore allungo.
Dal lato opposto, come più volte segnalato, se il mercato dovesse spingersi verso nuovi minimi al di sotto di 18.350 punti, i venditori non incontrerebbero difese significative fino a quota 17.380 punti.
Dax, nuovi minimi ed un equilibrio ancora precarioBuongiorno ai lettori di Trading View,
settimana difficile per il principale listino tedesco, con il future che si appresta a chiudere l’ottava con un ribasso del 2.87% , dopo aver segnato un nuovo minimo annuale a 10.755 punti.
I timori provenienti dal fronte macroeconomico statunitense, legati ad una possibile nuova recessione auspicata all’appiattimento della curva dei tassi, hanno portato pesanti ripercussioni anche sui listini europei; i rendimenti dei bond USA a breve termine (due anni) sono saliti al 2,81%, superando il ritorno sui bond a medio termine (cinque anni), fermi al 2,79%,
Come accade il più delle volte, dati deboli a livello macroeconomico impattano maggiormente su titoli e derivati che presentano già di per se una situazione tecnica deteriorata, come in questo caso il Dax.
Avevamo già segnalato come a livello tecnico il future presentasse un’impostazione che non forniva in ottica di breve indicazioni per un rimbalzo robusto, quanto piuttosto lasciasse intravedere una dinamica propensa ad una nuova ripartenza delle vendite.
Ancora una volta l’analisi tecnica ci ha aiutato ad prevedere con buona probabilità i livelli di innesco del nuovo impulso al ribasso in area 11.500 punti, già segnalata come area sensibile in virtù dell’incrocio di livelli tecnici statici e dinamici su grafico giornaliero e settimanale.
Il target ribassista di quota 10.800 punti, segnalato oltre un mese, fa è stato raggiunto con la discesa di ieri, arrestatasi sul minimo a 10.755 punti.
Ribadiamo l’importanza del’area compresa tra 10.800 punti e 10.400 punti, dove troviamo livelli supportivi molto forti in grado a nostro avviso di rovesciare gli equilibri in campo; da sottolineare infatti come il test di 10.800 abbia prodotto una reazione importante e non trascurabile, in grado di produrre un recupero intraday di ben 180 punti e una chiusura nella metà superiore del range di giornata.
A questo punto sarà fondamentale osservare la sessione odierna e monitorare la chiusura settimanale, per capire se il recupero di ieri possa trovare estensione a livelli più alti; se il mercato riuscisse a produrre una chiusura settimanale intorno a quota 11.150, potrebbero sussistere i presupporti per un recupero più ampio nel corso delle prossime settimane, mentre un ritorno in chiusura nella parte bassa del range verrebbe interpretato come un segnale di ulteriore debolezza.
Piazza Affari, c’è qualcosa di più di un flebile recupero?Buongiorno ai lettori di Trading View,
Dopo un inizio di settimana interessante, il FtseMib non riesce a dare seguito al rally partito nella giornata di lunedì, mostrando comunque un apprezzabile consolidamento sopra quota 19.000 punti.
Il Future con scadenza Dicembre 2018 ha chiuso la sessione di ieri a quota 19.220 punti, con un saldo settimanale che segna al momento un più che positivo 2,9%.
Analizzando il grafico su time frame giornaliero abbiamo osservato un’evoluzione del quadro tecnico coerente con le precedenti analisi fin qui effettuate; infatti a seguito del completamento del modello ribassista testa e spalle sancito dalla rottura al ribasso di quota 18.950 punti, il mercato ha prodotto un test dei minimi sui livelli ipotizzati, toccando con precisione quasi millimetrica quota 18.440 punti.
Rispettando lo scenario che non segnalava la probabilità di assistere ad un’ulteriore estensione delle vendite, quanto piuttosto ipotizzava una reazione su livelli superiori rispetto ai minimi annuali, il FtseMib non ha tradito le attese; nella giornata di venerdì scorso abbiamo infatti osservato il completamento di un modello di inversione rialzista a doppio minimo decrescente su grafico orario, che avuto come culmine il rally di lunedì scorso a seguito dell’apertura in gap up.
In ottica di estensione del rally attuale il primo ostacolo da superare è la già segnalata resistenza posta a quota 19.320 punti, testata in apertura nella sessione di ieri; tale livello rappresenta il primo spartiacque di mercato nel breve periodo.
La dinamica attuale lascia comunque aperta la porta aperta ad una nuova correzione, che nelle prossime sessioni potrebbe estendersi fino a quota 18.700; su questi livelli attendiamo però ora nuovi acquisti, in grado di fornire la spinta necessaria ad un prossimo e più vigoroso recupero.
Oltre al già citato pivot point a 19.320, segnaliamo ulteriori resistenze a 19.450, 19.670 19.850 e 20.200 punti.
A seguito dell’evoluzione del quadro tecnico riteniamo che una chiusura giornaliera superiore a quota 19.670 punti possa essere in grado di produrre una decisiva inversione di rotta.
Dal lato opposto, come più volte segnalato, se il mercato dovesse spingersi verso nuovi minimi al di sotto di 18.350 punti, i venditori non incontrerebbero difese significative fino a quota 17.380 punti.
Dax, poche luci e tante ombreBuongiorno ai lettori di Trading View,
non si placano le vendite sul Dax, con il future scadenza Dicembre 2018 che aggiorna i minimi annuali a 11.002 e in questa settimana registra ribassi pari al -1.73%.
La debolezza del settore equity in Europa non sembra destinata per il momento ad esaurirsi, con gli acquisti più che mai disincentivati; in tale contesto non aiutano certamente le dinamiche attuali di Wall Street, dove i principali indici azionari mostrano negli ultimi due mesi una correzione superiore al 10% (peggiore il Nasdaq che negli ultimi 60 giorni segna un bilancio pari a circa -15%) e che inizia a mettere in ansia gli investitori.
Dopo la tregua dei prezzi susseguenti alla formazione del precedente minimo a 11.035, dove a livello settimanale il derivato tedesco ha registrato il più alto numero di contratti scambiati dall’agosto del 2015, avevamo sottolineato come la dinamica di prezzo lasciasse ampliamente aperta la porta ad un retest di tale area a livelli più bassi.
Nonostante anche la dinamica intraday di ieri abbia evidenziato debolezza, semmai ce ne fosse bisogno, associata alle difficoltà di recupero di quota 11.190, in ottica multiday suggeriamo prudenza nell’apertura di nuove posizioni in vendita; la prossima settimana potremmo infatti assistere ai consueti movimenti di assestamento di fine mese, in grado di produrre un seppur leggero apprezzamento sul principale listino tedesco, in generale molto restio a registrare chiusure mensili sui minimi di mercato.
Nel contesto attuale c’è la possibilità di assistere quindi ad un rally con obiettivo il retest della resistenza a 11.300 punti, livello dove però potremmo già assistere a nuove vendite; da sottolineare come al di sotto dei minimi attuali non vi sono difese significative fino a quota 10.800 punti, dove troviamo un’area supportiva decisamente importante che si estende fino a 10.400 punti.
Tale range di prezzo sembra al momento essere l’obiettivo dichiarato al ribasso, dove attendiamo una decisa reazione che sia in grado di invertire le gerarchie in campo.
FtseMib di nuovo sotto pressione, quali livelli monitorare?Buongiorno ai lettori di Trading View,
ancora una settimana di difficoltà a Piazza Affari, nonostante le buone trimestrali offerte da gran parte delle blue chips del paniere FtseMib; a tenere banco è sempre la fragilità del settore bancario, legata alle questioni politiche che continuano a mettere sotto pressione i titoli di stato italiani.
Il Future con scadenza dicembre 2018 segna ad oggi un bilancio settimanale pari a -0.8%, con il mercato che ieri ha aggiornato i minimi mensili a 18.710 punti.
L’analisi grafica su time frame giornaliero aveva rivelato la formazione sui minimi annuali di un piercing pattern di implicazione rialzista, con il mercato che effettivamente aveva prodotto un recupero pari al 3.7% nelle successive sessioni.
Tuttavia, come auspicato due settimane fa, il FtseMib ha incontrato difficoltà sulla resistenza in area 19.500 punti, dove il rally attuale è andato incontro ad uno stop.
Proprio in area 19.500 la dinamica dei prezzi ha mostrato su grafico orario il completamento di un modello testa e spalle di implicazione ribassista, con la rottura del supporto a 18.950 punti; inoltre la barra engulfing osservata il 12 novembre su time frame giornaliero ha contribuito di fatto a rafforzare il momentum negativo.
Il modello testa e spalle fornisce ora quindi un obiettivo di prezzo al ribasso stimato a quota 18.440 punti, in corrispondenza dei minimi annuali, anche se per ora non vi sono indicazioni di ulteriore debolezza capace di spingere il mercato su nuovi minimi.
Pertanto sul test degli attuali minimi annuali si attende una decisa reazione del mercato, in grado di sovvertire i valori in campo; a livello tecnico una nuova discesa al di sotto di 18.350 non incontrerebbe difese significative fino a quota 17.380 punti, distante bel 1.000 punti.
In ottica rialzista il primo livello da monitorare è ora costituito da 19.320 punti, primo spartiacque nel breve periodo; si segnalano ulteriori resistenze a 19.450, 19.670, 19.850 e soprattutto 20.200 punti, vero banco di prova per valutare gli equilibri tra le forze in campo.