Gli indicatori tecnicipiù diffusi: RSI (Relative Strength Index)L'RSI (Relative Strength Index), è uno degli oscillatori tecnici più utilizzati da parte di analisti e trader. Si tratta di un oscillatore che misura la pressione rialzista media che si è verificata nel corso di un certo arco temporale (tipicamente 14 giormi) e la confronta con la pressione ribassista media che si è, verificata nel corso dello stesso periodo.
La formula per calcolare I'RSI è la seguente:
RSI = 100 - (100 / (1 + RS))
dove RS è la media delle chiusure al rialzo degli ultimi x giorni/media delle chiusure al ribasso degli ultimi x giorni.
In pratica è il rapporto tra quanto mediamente è salito il mercato nel corso degli ultimi x giorni e quanto mediamente è sceso nel corso dello stesso periodo.
Dall'analisi della formula, confrontando di quanto mediamente è salito il mercato nel corso delle giornate positive con la media delle flessioni che si sono registrare durante le giornate negative, si ha un'idea immediata se la pressione rialzista è stata superiore a quella ribassista o invece è stata quest'ultima a prevalere.
L'RSI viene solitamente calcolato a 14 periodi, ma la sua lunghezza può essere accorciata o allungata, al fine di adeguarla al tipo di operatività che si intende utilizzare.
Come per tutti gli altri indicatori va segnalato che:
• Riducendo l'arco temporale di riferimento, l'oscillatore diventa molto reattivo, ma può fornire false indicazioni operative.
• Allungando l'orizzonte temporale i segnali sono più affidabili, ma vengono inviati con un certo ritardo rispetto alla dinamica dei prezzi.
Su base giornaliera molti operatori utilizzano un RSI a 5 periodi per ottenere segnali tempestivi e uno a 15 osservazioni per avere segnali di conferma.
L'oscillatore, che si sposta in un range tra O e 100 punti, presenta due
zone particolarmente interessanti:
1. L'area di ipercomprato, compresa tra 70 e 100 punti, il cui raggiungimento da parte dell'RSI indica che i prezzi hanno compiuto un veloce spunto rialzista, ma sul mercato si è creato uno squilibro eccessivo tra la forza dei compratori e quella dei venditori. La situazione di ipercomprato evidenzia che nel corso delle ultime sedute la pressione rialzista è aumentata in modo significativo, con i prezzi che hanno allungato con decisione, ma nel brevissimo termine è difficile che possano proseguire nella loro salita.
2. L'area di ipervenduto, compresa tra 30 e O punti, il cui raggiungimento da parte dell'IRST indica che i prezzi hanno subito una brusca flessione, ma sul mercato si è creato uno squilibro eccessivo tra la forza dei venditori e quella dei compratori. La situazione di ipervenduto evidenzia che nel corso delle ultime sedute la pressione ribassista è aumentata in modo significativo, con i prezzi che sono scesi con deci-sione, ma nel brevissimo termine è difficile che possano proseguire nella loro discesa.
Nel corso di fasi direzionali molto forti, quindi, il fatto che l'RSI si porti all'interno della sua area di ipercomprato (in un trend rialzista) o di quella di ipervenduto (in un trend ribassista), costituisce una conferma della solidità della tendenza presente sul mercato, in quanto evidenzia che nel primo caso il mercato è controllato dai compratori, mentre nel secondo dai venditori.
Per questo motivo non si devono chiudere posizioni long o aprire posizioni short soltanto perché l'oscillatore si trova all'interno della sua area ipercom-prato e viceversa.
L'RSI può essere utile quando il mercato si muove all'interno di fasi laterali di consoli-damento. Con i prezzi che oscillano in trading-range, l'oscillatore è in grado di segnalare il raggiungimento dei minimi e dei massimi che si verificano in questo canale laterale.
I segnali più interessanti forniti dall'RSI riguardano tuttavia la capacità dell'indicatore di disegnare divergenze rialziste/ ribassiste rispetto all'andamento dei prezzi.
In particolare:
a. L'RSI fornisce un segnale negativo quando, dopo aver raggiunto la sua area di ipercomprato, si indebolisce. In un secondo momento l'oscillatore, con i prezzi che hanno spinto ulteriormente al rialzo, prova un nuovo allungo, ma rimane al di sotto del suo massimo precedente. Viene in questo modo disegnata una divergenza negativa, creata dai massimi crescenti disegnati dai prezzi e dai massimi decrescenti disegnati dall'oscillatere.
b. L'RSI fornisce un segnale positivo quando, dopo aver raggiunto la sua area di ipervenduto, compie un veloce recupero. In un secondo momento l'oscillatore, con i prezzi che stanno ancora scendendo, si indebolisce, ma rimane al di sopra del suo minimo precedente. Viene in questo modo disegnata una divergenza positiva, creata dai minimi decrescenti disegnati dai prezzi e dai minimi crescenti disegnati dall'oscillatore.
Per altre analisi e altri brevi contenuti di formazione interessanti vi ricordo di supportarmi seguendo il mio profilo e dando un boost ai miei articoli o lasciando un commento se vorresti un approfondimento in particolare.
Index
USDJPY e SPX: Una Correlazione che Racconta più di Quanto Sembra🔶 Fase 1: 2000–2008 – Crisi tecnologica e finanziaria
Contesto macroeconomico:
Scoppio della bolla dot-com nel 2000.
Attacchi dell'11 settembre 2001.
Crisi dei mutui subprime nel 2007–2008.
Esempio concreto:
Nel 2000, l'S&P 500 ha perso circa il 49% del suo valore tra il picco di marzo 2000 e il minimo di ottobre 2002.
Durante lo stesso periodo, lo yen giapponese si è apprezzato rispetto al dollaro USA, passando da circa 110 a 102 JPY/USD.
Interpretazione:
In periodi di crisi, gli investitori tendono a ritirare i capitali da asset rischiosi (come le azioni) e a rifugiarsi in valute considerate sicure, come lo yen giapponese. Questo comportamento porta a una correlazione negativa tra l'S&P 500 e USD/JPY: quando l'S&P 500 scende, USD/JPY tende a scendere (yen si rafforza).
🔷 Fase 2: 2008–2012 – Politiche monetarie espansive
Contesto macroeconomico:
Crisi finanziaria globale del 2008.
Implementazione del Quantitative Easing (QE) da parte della Federal Reserve.
Tassi d'interesse prossimi allo zero in Giappone.
Esempio concreto:
Nel marzo 2009, l'S&P 500 ha raggiunto un minimo di circa 676 punti.
Nel novembre 2011, USD/JPY ha toccato un minimo storico di circa 75,5.
Interpretazione:
Nonostante le politiche monetarie espansive, la fiducia degli investitori era ancora fragile. Lo yen ha continuato a rafforzarsi, indicando una persistente avversione al rischio. La correlazione tra S&P 500 e USD/JPY è rimasta negativa o neutra.
🟩 Fase 3: 2012–2025 – Divergenza delle politiche monetarie
Contesto macroeconomico:
Abenomics in Giappone con ulteriori stimoli monetari.
Ripresa economica negli Stati Uniti con rialzi dei tassi d'interesse da parte della Fed.
Politiche monetarie divergenti tra Fed e Bank of Japan.
Esempio concreto:
Tra il 2012 e il 2015, USD/JPY è salito da circa 80 a 125, indicando un forte deprezzamento dello yen.
Durante lo stesso periodo, l'S&P 500 è passato da circa 1.400 a oltre 2.100 punti.
Interpretazione:
La divergenza delle politiche monetarie ha reso il dollaro più attraente rispetto allo yen, incentivando il "carry trade": gli investitori prendevano in prestito yen a basso costo per investire in asset denominati in dollari con rendimenti più elevati. Questo ha portato a una correlazione positiva tra S&P 500 e USD/JPY: entrambi sono saliti.
📌 Conclusione
La relazione tra l'S&P 500 e USD/JPY varia in base al contesto macroeconomico:
Correlazione negativa in periodi di crisi, dove lo yen funge da valuta rifugio.
Correlazione positiva in periodi di espansione economica e politiche monetarie divergenti, incentivando il carry trade.
Monitorare questa correlazione può offrire spunti utili per comprendere il sentiment degli investitori e le dinamiche dei flussi di capitale globali.
Gli effetti delle tariffe su Small Caps e Russell 2000 ($RUT)L’indice Russell 2000 ( TVC:RUT ) fortemente penalizzato rispetto a S&P500 e Nasdaq. Guardando ai prossimi livelli importanti, il grafico evidenzia un’area cruciale di supporto in zona 1.730-1.650, dove i prezzi potrebbero trovare una base per un rimbalzo. In particolare, il vero supporto, dove potrebbero scattare le ricoperture dei massicci short, si trova a 1.650 punti. Questo livello, visibile come un minimo storico nel grafico, rappresenta una soglia psicologica e tecnica di grande rilevanza, associata a sbilanciamenti di prezzo legati all'accelerazione di prezzo che ha spinto l'indice a generare nuovi massimi.
Sul lato delle resistenze, un primo ostacolo si trova a 1.880 e 19200, area di gap-down lasciato aperto dalla furia ribassista venerdì scorso in apertura. Più in alto troviamo area 2.000, dove passa una trendline ribassista di medio periodo. Un superamento di 2.000 potrebbe segnalare un’inversione, ma il sentiment attuale suggerisce che i venditori rimangano in controllo. In sintesi, il TVC:RUT potrebbe testare il supporto a 1.650, dove le ricoperture potrebbero innescare un rimbalzo, ma una conferma sopra 2.000 sarà necessaria per un cambio di tendenza.
Edoardo Liuni
Indicatore RSI - Indice di forza relativa: cos'è e come leggerloBentornati sul canale con un nuovo video relativo alla sezione "Formazione" di TradingView e dedicato all'RSI, Relative Strenght Index o "Indice di Forza Relativa", un indicatore che menziono spesso nei miei video e che se interpretato correttamente può essere di grande aiuto nella nostra operatività.
In questo video andiamo a vedere cos'è, come interpretarlo e che riscontri possiamo trovare sulla price action prendendo come esempio il titolo Campari.
Parleremo di divergenze rialziste e ribassiste, che nel mio caso e per quanto riguarda la mia operatività rappresentano uno tra gli aspetti fondamentali che guidano le mie analisi e le mie decisioni.
Qualora il contenuto fosse di vostro interesse vi inviterei a iscrivervi al canale, azione totalmente gratuita per voi, ma che mi permetterebbe di far crescere in maniera rilevante la community che mi segue, continuando a darmi una forte motivazione ad andare avanti nella creazione di questi contenuti gratuiti, e spero educativi.
Alpha Index Analisi del Trend e Prospettive di MercatoAlpha Index: Analisi del Trend e Prospettive di Mercato
1. Contesto di Mercato
L’Alpha Index rappresenta una combinazione dei tre principali benchmark del mercato azionario statunitense: il Dow Jones Industrial Average (DJI), il Nasdaq 100 (NDX) e l'S&P 500 (SPX). Questa combinazione fornisce una visione completa della performance del mercato, integrando i settori industriali, tecnologici e le aziende a maggiore capitalizzazione.
Attualmente, il mercato si trova in una fase rialzista con una chiusura recente a 44.306,98 e un massimo storico registrato a 45.017,58. Il contesto macroeconomico gioca un ruolo chiave nel determinare la direzione del mercato, con fattori come i tassi d'interesse della Fed, il tasso di inflazione e la disoccupazione che influenzano il sentiment degli investitori. La volatilità può aumentare in corrispondenza delle decisioni della banca centrale o di eventi geopolitici rilevanti.
2. Analisi del Trend
Trend primario: Il mercato è in un trend rialzista dal minimo di 18.216,74 nel 2020 fino ai massimi attuali di 45.017,58, mostrando una crescita significativa.
Trend secondario: Si osservano diverse fasi di rialzo intervallate da correzioni.
Ichimoku Cloud: Il prezzo è sopra la nuvola Ichimoku, il che indica una tendenza rialzista consolidata.
3. Movimenti di Prezzo e Cicli Temporali
Nel grafico si individuano cinque fasi principali di crescita con relative durate, basate sulle linee verdi verticali che indicano cicli di mercato:
Marzo 2020 - Settembre 2020 (0-17 settimane)
Crescita di 10.986,04 punti (+60,31%) in 22 settimane.
Settembre 2020 - Novembre 2021 (33-76 settimane)
Crescita di 10.838,41 punti (+41,45%) in 62 settimane.
Novembre 2021 - Giugno 2023 (76-129 settimane)
Crescita di 7.188,77 punti (+25,08%) in 22 settimane.
Giugno 2023 - Marzo 2024 (129-200 settimane)
Crescita di 7.750,27 punti (+23,97%) in 29 settimane.
Marzo 2024 - Febbraio 2025 (200-260 settimane)
Crescita di 7.053,43 punti (+18,56%) in 34 settimane.
Si nota una progressiva riduzione dell’ampiezza dei rialzi in termini percentuali, nonostante i punti guadagnati rimangano significativi. Questo può suggerire un indebolimento della spinta rialzista, rendendo necessario monitorare eventuali segnali di inversione.
Un altro aspetto chiave è la ripetizione dei cicli temporali con durate comprese tra 22 e 34 settimane, suggerendo una certa regolarità nei movimenti del mercato. L’osservazione di questi pattern può aiutare a prevedere le prossime fasi di prezzo.
4. Importanza del Ciclo di 260 Settimane
Attualmente, il mercato si trova a sole 4 settimane dalla chiusura del ciclo di 260 settimane, equivalente a un quinquennio esatto a partire dal minimo del Covid Crash di marzo 2020.
Questo rende il livello attuale particolarmente significativo dal punto di vista ciclico e temporale.
Importanza storica: Il completamento di un ciclo di 5 anni è spesso associato a potenziali inversioni o consolidamenti di prezzo.
Possibili scenari: Se il mercato interrompe il trend rialzista, la vicinanza al completamento del ciclo potrebbe aumentare il rischio di una correzione o di una forte fase ribassista.
Livelli chiave: Il massimo storico di 45.017,58 e il supporto attuale della nuvola Ichimoku saranno i punti di riferimento per determinare la prossima direzione del mercato.
Monitorare la chiusura del ciclo nelle prossime settimane sarà cruciale per identificare possibili segnali di probabile inversione del trend.
DAX. L'entusiasmo cinese si interrompe sulla trend del canaleNonostante gli stimoli fiscali varati in Cina da parte della Banca Centrale, il Dax non e' riuscito per il momento a rompere la trend inferiore del canale rialzista. Il segnale, definito in analisi tecnica "pull-back", potrebbe proiettare nel breve l'indice verso il traget ribassista dei 18.000 punti. Oltre al fallito recupero del canale l'inversione del trend e' scattado a seguito della mancata chiusura del FVG (Fair Value Gap) orario.
Edoardo Liuni
NAS100 | Re degli indici.| LEGGETE LA DESCRIZIONE |
Salve ragazzi.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questa prima pubblicazione sul NASDAQ così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
A fine post il link per il gruppo studio.
| ANALISI |
Volevo caricare un pensiero sull'attuale re degli indici che non molla a rialzo.
Chiunque sarebbe pazzo a cercare di anticipare uno SHORT senza una prima inversione almeno in TF più bassi, perché allo stato attuale siamo totalmente in LONG.
Perciò continueremo a cercare operazioni tali.
Ho evidenziato 2 zone abbastanza vicine che potrebbe toccare in giornata, dove poter valutare dei posizionamenti a rialzo con direzione verso i 18500.
Vi consiglio di attendere le 15:/15:30 per vedere come si muove e posizionarvi, rispettate sempre il vostro piano ma soprattutto le vostre zone e il Money Management.
Ci sentiamo dopo per gli aggiornamenti.
Buon Trading.
Ciau.
Inizio ritracciamento per l'sp500? 🤔📉La rottura del minimo strutturale a timeframe D fa pensare ad un inizio di ritracciamento per l'indice americano, parlo di ritracciamento perché vedendo la situazione a timeframe W e M è chiara la volontà di rialzo.
Altra conferma che mi fa pensare ad un ribasso che potrebbe durare tutto il mese è il grafico stagionale dell'sp500.
USDX - LONG 103.200Il dollaro ha toccato una zona di demand molto robusta e pare abbia fatto un rimbalzo.
La situazione in America è contrastata, da una parte c'è un tentativo di ripresa come abbiamo visto dagli ultimi dati: richieste di costruzione in aumento ma immobili nuovi venduti in diminuzione.
Questo potrebbe dire che se da una parte si vende meno, è il momento di costruire di più a buon prezzo per vendere meglio in futuro. D'altra parte gli investitori che hanno usato l'oro come bene rifugio potrebbero essere interessati alal cosa. Abbandonare la barca dell'oro per spostarsi in investimenti solidi per il futuro.
C'è da considerare anche la questione carte di credito. Il numero delle richieste di credito su carta è aumentato vertiginosamente visti i tassi di interesse scoraggianti per richiedere un piccolo prestito. Il problam è che c'è una grande difficoltà nella restituzione.
Quindi abbiamo un'inflazione che pare sotto controllo e delle bolle finanziarie parallele che stanno aumentando. Vedremo coem si comporta nel 2024. Nel frattempo ipotizzo una possibile ripresa, seppur non eclatante dell'indicie del dollaro.
DXY ribassista? 🤔📉- Possibile andamento ribassista per l'indice del dollaro per la prossima settimana fino ad area 101,8 ?
- Aspettiamo le importanti notizie di prossima settimana della FOMC.📊😳
- Nel caso di effettivo ribasso del DXY aspettarsi pair contrastanti il dollaro come eur/usd, xau/usd ecc... andare long.📈
USDJPY LONG📊USDJPY 131.800 📈 TP💲1.33000
Il dollaro sta vivendo una formazione ribassista nel suo indice che però mostra dei rimbalzi possibili fino in area 108$.
Lo yen per quanto goda al momento di una forza derivata dal crack bancario non accenna ad un allungo.
Posiziono un pending long.
#analisi #forex #trading
Visione S&P 500Segnali di forza da parte del prezzo in H1 - M15 con continue accettazioni Long nell'ultima sessione operativa.
Buona potenzialità direzionale Long per ribilanciare il mercato.
Target potenziali:
- Liquidità a favore
- Chiusura struttura - Zona aggressiva Short
- Chiusura strutturale - Zona premium conservativa Short
N.B. entrare solamente con conferme nelle zone di interesse.
*zone arancioni --> zone aggressive
*zone verdi --> demand conservative
*zone rosse --> supply conservative
us30 visione breveus30 visione sul breve, dopo un primo sl sulla zona, dopo creatasi questa zona di accumulo si pensa a demand zone su IPE e wickfill
us30 edge longUS30 index, rimane bias ribassista ma avendo creato una piccola schematica accumulativa in bassi tf proviami il long di breve
Nasdaq_100 Chiusura Settimanale Target N Raggiunto...SETUP: Ichimoku Kinko Hyo - Onde di Hosoda
TF: Weekly
INDEX: Nasdaq_100 / CFD
Alla Chiusura della settimana in data di ieri il Nasdaq ha raggiunto il Target_N tracciato scrupolosamente nell'Analisi del 16.04.2022 !
Andando ad analizzare lo scenario di quello che potrà ancora accadere mi limito ad evidenzia due punti fondamentali:
- Il primo punto è sicuramente un GRANDE SUPPORTO tracciato sul grafico evidenziando dalla Senkou Span B in TF Mensile a 12.285 punti
- Il secondo punto è sicuramente un recupero verso La Kijun Sen Mensile, FONDAMENTALE per capire la direzionalità futura: in caso di rottura a rialzo o respinta e quindi a ribasso.
Nell'eventualità di una respinta e di una rottura del Supporto della SSB Mensile ho aggiunto il Target V a 10.628 punti
In Caso di rottura a rialzo invece, mi limiterei ad aspettare per capire meglio e avere più conferme di ripresa !!!
Presto per dirlo ancora, dobbiamo pazientare ed attenerci a ciò che ci dice il grafico !
Un altra cosa fondamentale, non da meno è monitorare la Chikou Span, attualmente chiusa ancora nella "Kumo" Nuvola, dovesse fare capitolino sarebbe un ulteriore conferma della continuazione ribassista !!!
Stay Tuned !!!
Se vi piacciano le mie analisi lasciate un like, o scrivete nei commenti il vostro parere
Buon Trading a tutti!
Nasdaq_100_W - Direzione Target N Ribassista / Kijun MensileSETUP: Ichimoku Kinko Hyo - Onde di Hosoda
TF: Weekly
INDEX: Nasdaq_100 / CFD
Come da Analisi "Settimanale" del 16/04 Il "Target N"
precedentemente tracciato è sempre più Vicino !!!
... Vero che Aprile ha segnato i mesi più bui per il Nostro caro indice Hi-tech Americano
ma ormai siamo a Maggio e la situazione di correzione si fa sempre più notare !
La View, pertanto, resta ancora molto Bearish, Gli Orsi hanno il mercato in mano e ci dobbiamo adattare
e guardare cosa ci dice il grafico senza sè e senza ma ...
Niente da aggiungere alla precedente analisi (16/04/22)
quindi Il target N fissato resta ancora valido a 11.550 punti (CFD)
Avrei individuato un area supportiva che va dai minimi del 01.12.2021 al 05.03.2022
Compresa tra i 12.287 ed i 12.101* punti, evidenziata con il rettangolo azzurrino ...
Proprio a questo livello abbiamo la KIJUN SEN MENSILE*
... Diciamo un Area "interessante" per un eventuale arresto o meglio rimbalzo,
nel caso in cui il mercato tenda a ripartire senza andare a Target.
Sedute come quella di ieri non si vedevano dal 2020.
Se vi piacciano le mie analisi lasciate un like, o scrivete nei commenti il vostro parere
Buon Trading a tutti!
Aumento del tasso di interesse: Cosa è successo sui mercati? Ieri giovedì 5 maggio la Banca Centrale Americana ha confermato le aspettative di rialzo del tasso di interesse da 0,5 punti percentuali ad un punto percentuale. Non solo, nella conferenza stampa che si è tenuta a seguito del rilascio del dato, il presidente della Federal reserve Jerome Powell ha dichiarato che vi saranno ulteriori aumenti del tasso di interesse nel 2022 in favore di una prosecuzione di restrizione della politica monetaria.
Durante tutta la settimana i mercati finanziari sono rimasti in attesa di questo dato, registrando bassi volumi di contrattazione a causa dell'incertezza che ha avvolto gli operatori nelle ultime ore borsistiche.
Il fatto curioso è stato che nonostante la Banca Centrale Americana abbia confermato l'aumento del tasso di interesse tutti gli asset finanziari hanno registrato un'importante oscillazione al rialzo.
I mercati azionari, obbligazionari, materie prime e criptovalute dopo alcune ore di lateralità e incertezza hanno invertito al rialzo in maniera molto violenta andando contro le aspettative di molti operatori che di fronte ad un aumento dei tassi si aspettavano un mercato ribassista.
L'S&P 500 ha chiuso una tra le migliori sessioni intraday degli ultimi anni, proprio in un contesto così delicato. Le motivazioni possono essere varie, una tra queste potrebbe trovare risposta nel fatto che molti istituzionali avevano paura che il rialzo dei tassi fosse addirittura superiore alle aspettative.
Come tutti gli altri mercati anche il settore delle criptovalute ha registrato un'importante oscillazione al rialzo, con Bitcoin che è tornato a toccare i quarantamila dollari per poi riscendere.
Nonostante il primo movimento sia stato rialzista, non dobbiamo dimenticare che cosa significa un aumento dei tassi di interesse a livello fondamentale per il sistema economico. Per quanto possano esserci dei forti ritracciamenti, il trend è al ribasso e pertanto potrebbe essere saggio aspettarsi oscillazioni in tal senso.
La dichiarazione di Powell di un continuo aumento dei tassi di interesse nel 2022 si traduce nel fatto che la Banca Centrale Americana stia cercando in ogni modo di combattere l'alta inflazione che caratterizza questo periodo storico.
Report by
Matteo Bernardi