L'INDICE DI ORO E PETROLIO E MEDIE MOBILI VOLUMETRICHEBuongiorno ragazzi, questa è un'analisi pubblicata all'interno del mio blog l'8 marzo. Ho discusso la stessa sul mio canale youtube nel video dal titolo:
"L'IMPORTANZA DELLE MEDIE MOBILI VOLUMETRICHE APPLICATE AD UN INDICE DI MATERIE PRIME DA ME CREATO" pubblicato il 10 marzo.
Ho notato che l’argomento in cui costruivo l'indice del settore della difesa (vi lascio il link dell'idea sotto nei collegamenti a idee correlate) è stato per voi interessante. Ripropongo quindi un’analisi in cui andrò a costruire un ulteriore indice, basato stavolta sulle materie prime.
L’indice è legato in maniera diretta allo scenario geopolitico scatenatosi il 24 febbraio con il conflitto tra Russia e Ucraina.
Successivamente utilizzerò le medie mobili volumetriche (argomento di cui non ho mai parlato) per farvi capire un modo ulteriore per inquadrare il sentiment del mercato.
LE MATERIE PRIME SCELTE PER LA COSTRUZIONE DELL’INDICE
L’indice che costruirò sarà composto dall’oro e dal petrolio. La diversa natura di queste due commodities è da ricercare nelle diverse tematiche alle quali rispondono:
• L’oro è un bene rifugio che va tipicamente ad apprezzarsi in maniera prepotente in periodi di instabilità dei mercati
• Il petrolio è una materia prima energetica che risponde alla legge della domanda e dell’offerta
Ho scelto due materie prime così diverse tra loro per creare un indice completo, ossia un indice che risponda a due tematiche:
• Legge di domanda e offerta
• Bene rifugio
Se avessi ad esempio indicizzato petrolio e natural gas cosa avrei ottenuto? Semplicemente un paniere legato a una sola tematica, ossia quella della legge della domanda e dell’offerta. Stessa cosa se avessi inglobato oro e argento assieme: il risultato sarebbe stato un indice influenzato unicamente dalla natura di bene rifugio. Combinando oro e petrolio, si ottiene di conseguenza un indice che io definisco “completo”.
PERCHE’ NON E’ POSSIBILE INDICIZZARE LE MATERIE PRIME ATTRAVERSO I LORO FUTURES?
Avevo mostrato come fosse semplice costruire un indice di azioni: era sufficiente sommare le diverse sigle (ticker) delle diverse aziende utilizzando l’operatore matematico “+”.
Per quanto riguarda il mondo delle commodities, non è tuttavia così semplice. Se utilizzassimo i futures alle materie prime associati per costruire il nostro indice (come, ad esempio, “CL1! + GC1!”), ciò non sarebbe possibile; il problema risiede nelle diverse unità di misura utilizzate per esprimere il valore delle stesse commodities, in quanto:
• L’oro è espresso in dollari a oncia
• Il Mais è espresso in dollari a bushel
• Il petrolio in dollaro a barile
• Il rame in dollari a tonnellata
Questo non accade per le azioni. Esse, infatti, sono tutte espresse in dollari ad azione, e di conseguenza, seguendo tutte lo stesso principio, possono essere indicizzate senza grosse difficoltà.
Come si può ovviare al problema? Scegliendo un ETC e un ETF che replichino il prezzo delle materie prime da noi scelte.
L’ETC E L’ETF DA UTILIZZARE
• Oro: ETC Invesco physical gold A (SGLD)
• Petrolio: ETF United States oil fund (USO)
Inserendo nella barra di ricerca il “codice”:
BATS:USO + MIL_LS:SGLD
Otteniamo l’indice, che ha questo tipo di andamento:
ANALISI TECNICA E FONDAMENTALE INDICE
L’indice delle materie prime dimostra una forza simile all’indice delle aziende della difesa: dai minimi visitati il 2 dicembre 2021, esso si è mosso in moto parabolico riuscendo a guadagnare oltre 28 punti percentuali, raggiungendo così i 253,05$. Sono diversi gli aspetti tecnici degni di nota; ognuno di loro da un’unica informazione: il trend si presenta estremamente forte. Essi sono:
• La distanza della media mobile veloce a 50 periodi dai 253.05$: più la distanza tra il prezzo e la media aumenta, più un trend è da considerare forte
• La distanza tra le due medie mobili: più è grande la distanza tra la media a 50 e quella a 200 periodi, più il trend è da considerare in salute
• Volumi: come spesso esprimo, è condizione fondamentale che i volumi accompagnino il prezzo al rialzo. Maggiori essi sono, maggiore è la partecipazione degli investitori al rialzo, più è considerato affidabile un trend. L’aumento di essi è ben rappresentato dal cambio di pendenza avuto dalla media a 30 giorni (in color nero)
• RSI: l’indicatore si trova oltre gli 80 punti; essi esprimono una situazione di “ipercomprato”, ossia quella in cui un prezzo ha avuto un trend eccessivamente forte.
Vorrei ricordare un aspetto: quando l’RSI raggiunge e supera valori di 70 punti, il prezzo tende a ritracciare. Credo che in quest’indice quest’indicatore debba essere contestualizzato con il particolare momento poiché la speculazione è ancora alta; è quindi possibile che esso si mantenga ancora a valori alti.
Diamo ora uno sguardo all’ATR, che misura il nervosismo avuto dagli investitori:
Analizziamo innanzitutto il periodo novembre 2020-novembre 2021: l’ATR si è mosso tra valori compresi i 2.92 e i 2.14 punti. Il 2 dicembre si giunge ad un minimo relativo da parte dell’indice: esso corrisponde ad un massimo relativo da parte dell’ATR. Come si può spiegare ciò? Come ho scritto nella precedente analisi in cui andavo a costruire l’indice sulle aziende della difesa, è proprio in quella data che le testate giornalistiche iniziano ad affrontare dei temi riguardanti un possibile conflitto. Un possibile conflitto come può impattare a livello psicologico sugli investitori? Decisamente male. Questo nervosismo è ben rappresentato graficamente dall’ATR, che raggiunge così i 3.40 punti.
Questo nervosismo trova quiete i 2 mesi successivi: l’ATR, dal 2 dicembre 2021 all’11 febbraio 2022, perde 26 punti percentuali circa; questo ritracciamento coincide tuttavia con la rotazione dei capitali su oro e petrolio, che si riflette sull’indice, che nello stesso arco di tempo segna una performance del +13% circa.
Perché accade ciò? Poiché gli investitori anticipano sempre le mosse del mercato, in maniera da essere ben posizionati qualora dovesse palesarsi un determinato evento economico-finanziario o geopolitico.
Il nervosismo riprende la scena da protagonista l’11 febbraio, quando l’idea di un possibile conflitto prende sempre più forma: in poco meno di un mese l’ATR sale del 108% circa, accompagnato da un’accelerazione parabolica dell’indice dal +15%. Ci troviamo ora a 5.21 punti, sintomo che il nervosismo che scorre nei mercati è alto.
UTILIZZARE L’INDICE COME “TERMOMETRO DI SENTIMENT”: STRATEGIA CON DUE MEDIE MOBILI VOLUMETRICHE
Per capire come agirò le prossime settimane, mi chiedo innanzitutto:
“quando sono iniziate le speculazioni sull’oro e sul petrolio causate dalle tensioni geopolitiche?”
Come ho specificato qualche paragrafo fa, intorno agli inizi di dicembre. E’ possibile trovare conferma nei grafici dei futures delle due materie prime? Direi di si.
La mia idea è quindi quella di aspettare che nell’indice ”(USO+SGLD)” si ricreino le condizioni “psicologiche” antecedenti l’inizio del conflitto.
Come le ricavo queste particolari condizioni? Dai volumi!
• I volumi non erano così alti come lo sono ora (visto che l’affluenza sul bene rifugio e sul petrolio era inferiore perché il conflitto non era si era ancora palesato)
L’IMPORTANZA DELL’INCROCIO DELLE MEDIE MOBILI SUI VOLUMI
Molto spesso, all’interno delle analisi, tratto argomenti riguardanti l’incrocio tra due medie mobili. Nella mia operatività faccio sempre riferimento a due medie mobili, in particolare:
• Una “veloce” a 50 periodi
• Una “lenta” a 200 periodi
Possiamo applicare due medie mobili ai volumi e non al prezzo? Assolutamente si.
I settaggi saranno questi:
• Una “veloce” a 19 periodi
• Una “lenta” a 64 periodi
Perché queste opzioni?
• La scelta della media mobile a 64 periodi deriva dal fatto che la speculazione sull’indice inizia proprio 64 periodi fa (64 “candele” fa); la stessa media tiene quindi conto del numero di contratti scambiati dagli investitori da quando essi hanno iniziato a scontare la probabilità di un conflitto fino ad oggi.
• Ho successivamente ricercato una media mobile più veloce che “scavalchi” al rialzo quella lenta a 64 periodi il 24 febbraio, ossia il giorno dell’inizio del conflitto in Ucraina, corrispondente all’accelerazione parabolica dell’indice: la media mobile a 19 periodi è quella che risponde a tale esigenza.
Come esprimo sempre, che tipo di informazione dà il “golden cross”, ossia il passaggio di una media mobile “veloce” al di sopra di una media mobile “lenta”? La forza di un trend. Più una media mobile veloce distanzia una lenta, più un trend è da considerarsi forte ma soprattutto in “accelerazione”, al rialzo o al ribasso che sia.
Ho sempre rimarcato come i volumi rappresentino in qualche modo l’umore degli investitori, per cui che tipo di informazioni dà il golden cross che vi mostrerò ora nella grafica?
L’informazione di un cambio di umore.
Come ho spiegato in precedenza, il numero di contratti scambiati è aumentato in maniera vertiginosa all’inizio del conflitto, e dal giorno la loro quantità si è sempre mantenuta a livelli alti; maggiori sono i contratti scambiati, maggiore è l’interesse e la speculazione in un determinato asset. Per cui:
• Se i volumi continuassero a mantenersi alti, significherebbe probabilmente che l’agitazione degli investitori non sarebbe conclusa, e di conseguenza lo stesso interesse per l’indice continuerebbe a persistere
• Se i volumi invece iniziassero a diminuire, potrebbe significare che l’appetito degli investitori per oro e petrolio starebbe iniziando a calare.
Quando potremmo capire tutto ciò? Quando la media mobile volumetrica “veloce” scavalcherà al ribasso quella “lenta”.
Perché dico questo? Perché quando una media mobile lenta stà al di sopra di una veloce, il trend principale è ribassista. E quindi, applicando questo ragionamento ai volumi, ciò potrebbe significare che “l’umore” degli investitori non sarebbe più ottimista, ma pessimista. E cosa succede quando un umore diventa pessimista? Che un grafico inizia a muoversi in trend discendente perché l’interesse nei suoi confronti cala.
STRATEGIA CON DUE MEDIE MOBILI VOLUMETRICHE E ATR
Aggiungo un’ulteriore aspetto:
Più la distanza tra due medie mobili aumenta, più l’indicatore o l’asset al quale le medie mobili sono associate è da considerarsi forte o debole:
La possibile strategia appena descritta con due medie mobili volumetriche non ha solo dei pro, bensì anche dei contro; deve quindi essere settata in maniera tale da considerarsi affidabile. Quali sono questi “contro”? E’ vero che quando la quantità di contratti inizia a calare probabilmente il sentiment inizia a cambiare, però esiste anche un’altra possibilità: ipotizziamo che i prossimi giorni il conflitto si risolverà; cosa accadrebbe all’indice? Probabilmente tutte le posizioni long verrebbero chiuse (visto il desiderio degli investitori di portarsi “a casa” i profitti) e in quel modo questo si rifletterebbe con un grande aumento dei volumi.
Come ci potremmo aspettare il grafico se accadesse tale evenienza? Provo a ipotizzarlo nella seguente grafica:
I volumi aumenterebbero in maniera repentina e di conseguenza la distanza tra le medie mobili volumetriche aumenterebbe. Ciò è in contrasto con quanto espresso precedentemente, dove sottolineavo il fatto che le medie mobili volumetriche avrebbero mantenuto la stessa “impostazione” fin tanto che il sentiment sarebbe rimasto stabile.
Quello che voglio spiegare in questo caso è che l’impostazione delle medie mobili (quella veloce al di sopra della lenta) non cambierebbe, tuttavia ci sarebbe un cambio di sentiment (viste le enormi vendite). Ciò significa che la strategia descritta precedentemente sarebbe affidabile fin tanto che il conflitto rimarrà stabile, senza improvvise sorprese (come, appunto, una risoluzione del conflitto).
Ma se si risolvesse?
In quel caso una soluzione potrebbe essere questa: osservare attentamente l’ATR. Perché?
Se ci fossero dei grandi volumi di vendita, l’ATR andrebbe a salire: questo perché esso misura la volatilità storica, e la volatilità non è altro che quello strumento che misura la variazione di prezzo di un asset in un periodo di tempo specifico; se le vendite fossero di una certa robustezza, che candele andremmo ad osservare a livello grafico? Candele di una certa imponenza, seguite di conseguenza da un ATR in crescendo!
Se quindi vedessimo un grande volume di vendite con un ATR a crescere, non dovremmo più considerare le medie volumetriche come “termometro di cambiamento di sentiment” come descritto nel paragrafo precedente. Infatti:
• Se la media mobile volumetrica a 19 periodi superasse al di sotto quella a 64 periodi con un contemporaneo decremento dell’ATR, potremmo affermare che l’appetito nei confronti delle due materie prime starebbe svanendo, il che potrebbe suggerire che il mercato abbia scontato il conflitto.
• Se la distanza tra la media mobile volumetrica a 19 periodi mantenesse o aumentasse la distanza al rialzo nei confronti dell’altra a 64 periodi con una grande pressione ribassista (e non rialzista) nell’indice e con un ATR a crescere, allora non potremmo considerare più affidabili le medie mobili volumetriche.
Vi faccio un esempio grafico sull’S&P500 per spiegarvi la correlazione tra incrocio tra medie mobili volumetriche e ATR:
Quindi ricordate: se il trend dell’indice iniziasse a diventar ribassista nonostante l’incrocio tra la media mobile veloce e quella lenta non avvenga, osservate l’ATR. Come potete vedere dagli esempi, esso non mente.
RIEPILOGO:
Per capire il sentiment degli investitori riguardante il delicato momento geopolitico attraversato, si possono attuare due possibili strategie:
• Strategia con due medie mobili volumetriche: fin tanto che la media mobile a 19 periodi rimarrà al di sopra di quella a 64, il sentiment rimarrà intatto (e quindi la “paura” nei riguardi del conflitto” continuerà a persistere). Se il sentiment invece cambiasse, i volumi scambiati sarebbero inferiori (perché l’interesse nei confronti delle materie prime calerebbero) e questo si rifletterebbe nella media mobile veloce che scavalcherebbe quindi al ribasso quella lenta
• Se ci fossero delle grandi vendite causate, ad esempio, dalla risoluzione del conflitto, la distanza tra le due medie mobili volumetriche aumenterebbe, ma ciò sarebbe un falso segnale in quanto il sentiment sarebbe cambiato. Osservando invece l’ATR si eliminerebbero i falsi segnali
Per avere quindi la sicurezza che l’incrocio tra le medie mobili volumetriche funzioni, confrontatele sempre con l’ATR: se la media volumetrica veloce incrocia al rialzo quella lenta, l’Average true range deve trovarsi in una condizione di “crescendo”. Viceversa, a incrocio invertito, lo stesso deve trovarsi in “dimuendo”.
Ciò espresso fin’ora non è un consiglio finanziario. E’ semplicemente l’analisi di un grande appassionato di finanza.
MATTEO FARCI
Index
LA COSTRUZIONE IN DIRETTA LIVE DI UN INDICE DI "SENTIMENT" Salve ragazzi. Visti i vari messaggi ricevuti riferiti all'idea pubblicata nella community venerdì, ho deciso che domani, alle 11:00, terrò una diretta qui su Tradingview (successivamente caricherò il video sul mio canale youtube) in cui costruirò in diretta un nuovo indice, stavolta sulle materie prime.
Ho notato che questo argomento vi è piaciuto particolarmente, per cui credo vi possa essere utile osservare come mi creo un'indicatore in diretta.
Vi spiegherò i motivi per cui l'ho creato, che tipo di informazioni mi fornisce ma soprattutto come lo utilizzerò per capire il sentiment degli investitori, attraverso una strategia particolare: l'utilizzo delle medie mobili volumetriche.
Vi rilascio in anticipo qualche slide:
A domani, Matteo Farci
S&P 500: ABBIAMO SFRUTTATO VARI SEGNALI PER UN LONGErano diversi giorni che monitoravamo l'indice S&P 500 dopo che abbiamo notato come nelle dark pool gli istituzionali stavano inserendo molte posizioni in long.
Dopo l'accettazione long avvenuta il 26 Gennaio abbiamo monitorato il prezzo finchè è arrivato alla supply del 20 gennaio. Infatti come da manuale una volta che è arrivato in suddetta zona ha avuto un piccolo movimento a ribasso ed ha cominciato il periodo di accumulazione.
Abbiamo lavorato proprio su questa accumulazione, attendendo lo sbilanciamento di tutta la liquidità. Sbilanciamento che è avvenuto questo pomeriggio, infatti ci siamo subito posizionati a mercato.
Operazione con R.R. 1:2.6
Un abbraccio dal team di BB Trading, buon trading a tutti!
vix vs vxn ho voluto postare la mia idea sui principali indici di volatilità(comumente detto indici della paura) di paura sia del S&P500(vix) e nasdaq(nvx) solitamente questo indicatore viene calcolato in percentiali e maggiore e il trend rialzista che si crea maggiore e la forza con cui i mercati solitamente scendono....
Ho preso in considerazione il periodo che va dal 1 luglio 2021 ad oggi, da come possiamo vedere dal VIX(Primo Grafico) attualmente sta tornarno in quella che io chiamo comfort zone Intorno ai 20, mentre il vxn(Secondo Grafico) mostra che attualmente si trova ad una volatilità al pari ad 30,32% in questo perido il nasqad e molto influenzato da una maggiore reazione di paura in rapporto al S&P500
FTSE MIB – Indicatore ciclico e tenuta Ema100Il Ftse Mib ed il mercato Italiano negli ultimi mesi ci hanno abituato ad una piacevole crescita dei prezzi.
Nell’ultimo mese, coerentemente con il movimento di provenienza, il nostro indice di riferimento sembra voler rifiatare, andando a testare un livello che sembrerebbe essere interessante. In particolare possiamo notare come negli ultimi 12 mesi la EMA100 abbia rappresentato una rilevante area di supporto dinamico.
Espandendo la nostra analisi, inserendo anche un indicatore ciclico, possiamo notare nell’ultimo periodo l’attitudine del FTSE MIB a segnare massimi e minimi di reazione con una cadenza particolarmente precisa.
Per chi crede nella possibilità del nostro indice di pareggiare i precedenti massimi, considerando anche l'outlook positivo del sistema Italia, è ipotizzabile un’operazione long, sfruttando il test della Ema100 ed andando ad individuare in area 25.000 un livello di stop adeguato.
Indici Americani a ConfrontoDal flash crash di marzo 2020 i principali indici azionari Americani sono stati interessati da un forte impulso rialzista che ha permesso loro di recuperare il gap perduto ed andare oltre.
Forte crescita per il Russell 2000 che ad oggi ha aumentato il suo valore del 110%.
A seguire l’indice tecnologico del Nasdaq e subito dopo il Dow Jones Transportation.
Interessante notare come tutti gli indici si trovino al momento in una fase di correzione e come a tracciare di più sia stato appunto l’indice dei trasporti (-10%).
Quali altre conclusioni trarresti dall’analisi di questo grafico?
DAX ALLA RESA DEI CONTIChiusura mensile sotto una resistenza dinamica che unisce i massimi e che viene toccata per la quarta volta.
La candela mensile ha tutto l'aspetto di una Shooting star, ma il risultato si vedrà solo a chiusura confermata. Qualora dovesse confermare, questo, potrebbe rappresentare un segnale di inversione che potrebbe far respirare un pò il prezzo.
Uno dei primi livelli di interesse potrebbe essere l'area 13750, dove si incontrerebbe anche un supporto settimanale.
Questo movimento porterebbe nella zona dei massimi precedenti ma anche nella zona del 50% di ritraccio dell'ultimo movimento (timeframe settimanale).
Attendiamo la chiusura e da lunedì, si potrà pensare in quale direzione si giocherà la partita.
Gann di Lungo Periodo su DaxIl #Dax sembrerebbe essere arrivato alla barra.. È l'ora di dire tutta la verità... il comportamento della 1/1 (linea della vita di #Gann) proveniente dal minimo mensile di fine 2014 dirà tante cose sul proseguimento del percorso... Chi vivrà vedrà.. Voi cosa ne pensate....?
s&p per coraggiosiStiamo parlando di un indice incredibilmente forte: composto da molti dei titoli più noti e apprezzati e con una forza di autoalimentazione non trascurabile, dato che è "il cassetto" preferito dagli investitori di tutto il mondo. Cassetto fin troppo interessante data anche la scarsità di rendimento offerto dalle alternative ( o l'esagerato rischio che le accompagna rendendole poco appetibili ). Queste ed altre sono motivazioni sicuramente valide per continuare ad investire a lungo termine su questo mercato. D'altro canto, quando ho dei guadagni soddisfacenti mi piace fare l'investitore poco razionale e cercare extra rendimento rischiandone una parte. In questi giorni ho dato ascolto alla mia fame di rischio e mi sono divertito un po' con il vix ( con buoni risultati ), cosa che non escludo di continuare a fare nei prossimi dato che intravedo una minima "crepa" nell'armatura del gigante. Molto probabilmente la rottura della tl verrà scongiurata, forse anche oggi stesso con una chiusura sui valori attuali andando a formare un hammer e riportando la candela settimanale dove tutti ci aspettiamo che sia, ma se così non fosse si aprirebbero possibilità di vedere perlomeno una pausa nella corsa ( secondo me ) fin troppo esagerata di questo indice. Se non stessimo parlando di s&p inizierei a costruire una struttura di posizioni short di lungo periodo, ma l'analisi tecnica in un indice che è sostenuto da forze "superiori" lascia il tempo che trova, tendo quindi a chiudere sempre intraday o al massimo in un paio di giorni a meno che non si venga a creare qualcosa di più concreto.
Non faccio ulteriori commenti a livello di analisi tecnica per il motivo di cui sopra e perchè il grafico in questo caso è davvero semplice e l'indice il più conosciuto al mondo.
Come sempre questi post sono da intendersi come spunti di riflessione e discussione e non come consigli di investimento. Ogni commento è ben accetto, buon trading a tutti.
SP500 verso gli sgoccioli?Seguo quotidianamente le evoluzioni dell'indice più famoso d'America e mi chiedo quando finirà la corsa di questo "toro scatenato". La fase di euforia è ormai finita da un pezzo e la spinta verso l'alto è alimentata dalle (sole) continue iniezioni di liquidità da parte della banca centrale. La giornata di ieri, per esempio, era iniziata particolarmente male per il comparto azionario del settore americano, in quanto tutti erano in attesa del discorso di Powell. Poi avvenuto con un "lasciamo le cose come stanno e vediamo cosa succede". Non oso immaginare cosa capiterà quando verrà detto " è il momento di tagliare"!
Per ora, benché la mia visione a medio-lungo termine sia ribassista, da un punto di vista prettamente tecnico, il trend continua ad essere rialzista, all'interno di un canale inclinato verso l'alto, sopra alla sua media a 200 e 50 periodi, e registrando nuovi massimi!
Ma siamo verso gli sgoccioli?
DAX VERSO I MASSIMI? PREFERISCO STARE A GUARDAREDopo aver rotto la trendline al ribasso, il prezzo ha leggermente ritracciato in un canale parallelo ribassista per qualche giorno.
Ad oggi, il prezzo si è portato al di sopra del canale (anche se con poca forza).
Considerando la rottura lenta e poco decisa, eviterò ingressi long. Preferisco aspettare l'area dei 14100 (se dovesse arrivarci) per valutare uno short sotto la resistenza o in caso di rottura, un ulteriore allungo su target da definire.
Continuo a tenerlo d'occhio, per la prossima settimana...
DE30EUR, IDEA PER LA PROSSIMA SETTIMANAQuesta è la mia idea sul Dax per la prossima settimana. Il prezzo, dopo un evidentissimo rialzo, si è portato in rottura prima di una struttura visibile su grafico H1 e poi, anche di una trendline daily più importante.
Il movimento che precede la rottura e quello che ha determinato invece la stessa sono della stessa intensità ed hanno avuto lo stesso ritracciamento.
Supponendo ci sia un ritraccio della stessa intensità adesso (nonchè anche un retest del supporto statico in daily) , un altro movimento di pari ampiezza potrebbe portare alla rottura del minimo precedente ed al raggiungimento del primo livello di ritracciamento di Fibonacci.
Il prezzo si troverebbe da un punto di vista puramente tecnico, senza un terreno dove poggiare i piedi pertanto proiettando la visione più avanti e ripetendo movimenti uguali si potrebbe arrivare ad una zona di supporto più importante in area 13000. Che è anche un prezzo tondo,che potrebbe far la differenza.
Ovviamente il primo presupposto affinchè questo si possa verificare, è quello di mantenere l'area 13850/13900, per poi seguire man mano l'evolversi degli eventi.
Qualora invece si dovesse ritornare al di sopra di quell'area, si potrebbe pensare ad un trend ancora long.
NDX VS SPX - Variazioni d'angolo delle trendlineAnalizzando il grafico di un titolo, o di un qualsiasi altro asset, è possibile valutare le proprie performance in relazione al suo andamento passato. E' possibile spingersi oltre, e valutare un asset confrontandolo con un equivalente e/o un riferimento.
Nel caso specifico abbiamo voluto mettere a confronto due dei principali indici Americani: il Nasdaq 100 (NDX) e lo Standard & Poor's 500 (SPX), analizzando il trend partendo dal minimo registrato a metà marzo 2020. I due indici hanno recuperato brillantemente il terreno perso ed hanno entrambi raggiunto e superato i precedenti massimi. Le performance, una volta sovrapposti i grafici, hanno evidenziato però differenze sostanziali non trascurabili. Nel primo caso (NDX) l'indice ha sottoperformato per i primi 3 mesi per poi accelerare. Nel secondo (SPX), il recupero è stato più rapido nella prima fase iniziale per poi ridursi lasciando al Nasdaq 100 un gap percentuale, relazionato al valore "zero" di riferimento, del 13%.
US30Formazione di un "testa e spalle" non proprio da manuale su grafico H1.
La formazione avviene all'interno di una formazione su time frame superiore ed ha ampiezza pari alla metà della formazione su Timeframe maggione.
Una conferma della figura, con conseguente rottura rialzista, potrebbe portare ai due target individuati.
La mia idea del FTMib In allegato la mia previsione dell'indice italiano. Nel grafico ho tracciato la mia analisi secondo la Teoria delle Onde di Elliot. Attualmente, ci troviamo all'interno delle cinque onde di una fase ribassista iniziata dal 20 luglio scorso. Stiamo a vedere cosa accadrà e Buon Trading a tutti!
GOLD: Rivalutiamo l'operatività in un quadro macroeconomicoEccoci qui con la seconda analisi del giorno. GOLD ci ha dato parecchie soddisfazioni durante questa settimana e speriamo che le prossime notizie macroeconomiche possano portare tanta volatilità e direzionalità.
Lasciate un like per supportare il mio lavoro ed un commento per farmi sapere che cosa ne pensate.
Grazie e buon trading a tutti!
S&P500 punta a tornare sui massimi antecedenti al covid-19L'indice americano sta risentendo di un'importante resistenza : se la dovesse rompere probabilmente puntera' ai massimi precendeti alla pandemia. Bisogna anche tener conto che circa dieci giorni fa si e' verificato il Golden Cross : segnale di forza del trend rialzista.
ANALISI FONDAMENTALE MERCATI. CONTINUA LA MIA IDEA SHORTSalve a tutti, la settimana è stata guidata dalle riunioni delle rispettive Banche Centrali (FED e BCE) che hanno deluso i mercati per la mancanza di strumenti aggiuntivi per far fronte alla crisi economica. Hanno confermato entrambe i programmi di acquisto obbligazionario e i tassi di interesse bassi ma future azioni saranno prese solamente alla conferma di un economia in ripresa o in recessione (depressione?).
Questa settimana ci aspettano molti dati macroeconomici riguardanti la salute dei settori manifatturieri, quindi vedremo se la salute delle aziende,che è già prevista molto negativa, sarà peggiore del previsto o meno. Per ora tutti i dati sono usciti più negativi di ciò che ci aspettavamo (vedi PIL USA e EU) quindi mi aspetto un ulteriore contrazione dell'economia mondiale. Per questi motivi sono dell'idea che è bene rimanere short sugli indici azionari ancora per un po di tempo e,nonostante aprile sia stato il mese con un recupero da record (+30% di media), sono convinto che le aziende siano ancora sopravvalutate e che finché non raggiungeranno un valore di prezzo ragionevole il mercato dovrà ancora scendere.
Giacomo Squizzato-Trader Fondamentale
XETR:DAX
ZONA TARGET SP500Buongiorno a tutti Traders nell'ultimo aggiornamento pubblicato sull'indice il prezzo ha invalidato l'analisi andando a superare i 2930 che corrispondevano al 61.8 di Fibonacci sul crollo.
Oggi ci troviamo di fronte ad un mercato chiaramente Toro con una direzionalità chiara e forte, la zona target dove il prezzo potrebbe rallentare la sua ascesa e probabilmente stornare è la zona dei 3000-3030 (Soglia psicologica importante) dove si trova la media 200 (Daily) e dei vecchi massimi del settembre 2019 che possono fare da resistenza.
Sconsiglio di operare oggi e aspettare una reazione nei livelli citati, comprare qui sarebbe comunque comprare dopo un rimbalzo maggiore del 35% dunque stare cauti e attendere una situazione più chiara è fondamentale.
In caso il prezzo non arrivasse ai 3000/3030 e dovesse scendere si potrebbe provare un acquisto con chiusura oraria sopra i 2850/2870 da tenere intraday.
Idea Per Nasdaq100Prodotto: Nasdaq100
TimeFrame: 1H
Se notate siamo all'interno del Trand rialzista che è partito dai minimi di Marzo...
Adesso, per me, potremmo aspettarci un ritraccio sino al tocco della Trand Inferiore ed è li che sarà un momento importante per vedere se ci sara un impulso rialzista che porti sino a nuovi massimi di Aprile o la rottura della Trandline!
Se notate, quando toccò la Trand inferiore, precedentemente, si formò un grandioso Hammer... Cosa sta ad indicare ? Che se regge parte il LONG! E così è stato!
Fatemi sapere la vostra nei commenti!
Buon Trading a tutti!