ANALISI E LIVELLI [DAX]Abbiamo analizzato il future del Dax per capire quali potrebbero essere i punti chiave per i prossimi movimenti.
La scorsa settimana abbiamo assistito ad un forte movimento ribassista su un livello chiave che ci fa pensare alla possibile continuazione del trend ribassista di lungo periodo.
Abbiamo individuato i livelli sensibili per questo eventuale scenario e seguiremo il prezzo nei timeframe più piccoli per cercare qualche eventuale occasione intraday.
Per quanto riguarda l' ipotesi opposta, solo un recupero dell area attorno a 11580 darebbe spazio per provare il long.
Index
PUNTO CRUCIALE [FTMIB]Potremmo trovarci in un punto di svolta per il nostro FT MIB.
Il prezzo ha raggiunto il nostro target a rialzo la settimana scorsa ma le giornate di giovedì e venerdì non lasciano pensare a nulla di buono, almeno per ora.
Anche analizzando le onde di Elliott si nota che potremmo trovarci alla fine del rialzo in quanto la conformazione abc correttiva sembra essersi completata.
Vedremo se il trend ribassista di lungo periodo continuerà nelle prossime settimane accompagnato dalle notizie macroeconomiche che ad ora non sembrano essere incoraggianti.
Alla luce di queste considerazioni abbiamo delineato un piano di trading dove cercheremo, sempre facendo riferimenti ai livelli, ingressi short per il medio periodo seguendo il trend ribassista.
Livello chiave per l'analisi e lo short rimane 21092, la cui rottura cambierebbe tutte le carte in tavola.
NZD/USD vuole prendere fiato?La scorsa settimana abbiamo visto un dollaro neozelandese sempre più forte, infatti nella giornata di venerdì ha recuperato gran parte del terreno che aveva perso, tornando nuovamente in zona 0.6860 - 0.6870. Attualmente si può notare una fase di liquidazione, quindi una zona di forte accumulamento creata alla chiusura di venerdì. La mia visione attuale è di un possibile ritracciamento sul supporto statico di zona 0.6800 per poi riprendere il trend fin zona 0.6900 - 0.7000.
Ftse Mib: tra due fuochiDi Fabio Pioli, trader professionista, fondatore di CFI Consulenza Finanziaria Indipendente
Va evidenziato in questa fase come, se da un punto di vista di grafico settimanale il future sull’ indice Ftse Mib si trovi su supporti importanti che potrebbero facilitare un’ oscillazione fino alle resistenze decrescenti (adesso tra 21.150 e 21.400) ( Figura 1 )
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
dall’ altro punto di vista, quello del grafico giornaliero, si stanno ripresentando i primi ostacoli, che se prima erano a 19.500 circa, adesso si trovano nell’ area attuale 19.000 punti ( Figura 2 ).
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Quale delle due forze vincerà nell’ immediato?
Di certo prima o poi si arriverà alle resistenze settimanali, ed è proprio lì che stiamo aspettando i prezzi di mercato al fine di provare a cavalcare un nuovo movimento, ma ci si arriverà partendo da qui e arrivando a 20.200 o partendo da più in basso e arrivando a livelli inferiori ai 20.000 punti?
Noi di CFI, come detto, aspettiamo. Non abbiamo fretta di prendere posizioni a rischio senza conoscerne le probabilità di riuscita.
Strumenti di analisi: supporti e resistenze statici e dinamici.
FtseMib: che garanzia abbiamo?LONG & SHORT
Fabio Pioli
Tutto oscilla, “eppur si muove”, si potrebbe dire, alla Galileo.
Ciò significa che, parlando di mercato italiano e del suo indice Ftse Mib 40, avendo assistito, sino ad ora, ad un’ oscillazione negativa, ci sarà anche un’ oscillazione positiva.
O c’è già stata?
Sì, perché mentre da un punto di vista settimanale (parlo del grafico con ciascuna candela corrispondente ad una settimana di contrattazioni) le resistenze si trovano in area 20.300 prima e 20.900 – 21.000 poi (sebbene decrescenti, in Figura 1 ),
Figura 1. Future FtseMib40 – grafico settimanale.
da un punto di vista giornaliero le resistenze, poste a 19.500, sono state già raggiunte ma non superate ( Figura 2 ).
Figura 2. Future FtseMib40 – grafico giornaliero.
Cosa succederà dunque? Si scenderà da qui o si salirà almeno a 20.300 e poi si deciderà?
Non lo sappiamo. Ma sappiamo cosa fare. Aspetteremo fino alle resistenze settimanali, senza garanzia che le raggiunga, naturalmente, ma con la garanzia che da lì partirebbe un movimento affidabile.
*Fabio Pioli, trader, analista finanziario e Fondatore di CFI
FTSEMIB: Il punto della situazione LONG & SHORT
Fabio Pioli
Poiché sappiamo bene che sui mercati finanziari tutto oscilla dobbiamo attenderci che anche questa volta sarà così.
E dove dobbiamo attenderci che possa arrivare l’ andamento positivo cominciato dai minimi recenti di 18.360 punti di future sull’ indice Ftse Mib 40? Sulle resistenze che attualmente si trovano in area 20.440-20-500 ( Figura 1 ).
Figura 1. Future FtseMib40 – grafico settimanale.
E’ chiedere troppo ad un mercato in cattive condizioni come quello italiano nell’ ultimo periodo?
Si ricordi sempre che prima di scendere tutto è in salute mentre prima di salire è viceversa. Ci si ricorda dell’ euforia del risparmiatore medio a 24.000 punti? Ci si ricorda del pessimismo a 16.000 punti nel 2016?
Ci si ricorderà del pessimismo attuale?
Di certo, pur noi non comprando, notiamo alcune verità: oltre ai livelli di resistenza citati (e il mercato si muove sempre tra supporti e resistenze, anche se queste ultime possono decrescere) esistono dei livelli statici significativi: essi corrispondono ai due gap lasciati aperti a 20.260 e 21.400 ( Figura 2 ).
Pura realtà; non è finzione per cui se ne tenga conto.
Figura 2. Future FtseMib40 – grafico giornaliero.
E se ne tenga conto adesso perché se si arriverà lì, quei gap non ci saranno più (noi però, ripeto, non compriamo perché ci affidiamo alla matematica e non a ragionamenti, seppur sensati, meno affidabili e che lasciano domande aperte).
Ftse Mib: dal tramonto all’ alba?Di Fabio Pioli, trader professionista, fondatore di CFI Consulenza Finanziaria Indipendente
Come ogni settimana, martedì scorso sono stato ospite di una nota trasmissione televisiva.
L’ intervistatore, amico e persona colta, ha espresso dubbi circa la mia affermazione che i prezzi andranno sicuramente sulle resistenze ribattendo: “Chi compra? Non di certo i fondi, i risparmiatori, i promotori finanziari?”.
Ci si scorda sempre che il mercato è matematico: esso non può non andare sulle resistenze, non importa cosa facciano i fondi, i risparmiatori, i promotori finanziari, che sono tendenzialmente sempre dalla parte sbagliata. Ricordate quanto è avvenuto a 24.000?
Vediamo allora, dove sono questi livelli i resistenza, lanciando adesso un quiz, la cui risposta sveleremo dopo: “Se non comprano fondi, promotori finanziari e risparmiatori, che sono tendenzialmente sempre dalla parte sbagliata, chi compra?”
Aiutandoci con un grafico giornaliero, le resistenze più forti (ve ne sono altre in area 20.000) si trovano adesso in area 20.400 – 20.500 le prime (linea gialla in Figura 1 ) e in area 21.000 le seconde (linea bianca in Figura 1 )
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Inoltre esiste un gap, configurazione da tenere sempre in considerazione perché ritenuta attrattiva dall’ analisi tecnica, a 20.265 prima e a 21.400 punti dopo ( Figura 2 ).
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Non dimentichiamo inoltre un ultimo punto e lo domando agli stessi che con Ftse Mib a 24.000 compravano: “Siete adesso così sicuri che il trend di lungo periodo sia ribassista?”. Perché i supporti sono su grafico mensile, e sono molto più difficili da individuare all’ occhio non allenato di quanto sembri ma sono veramente precisi e non sono stati bucati (per ora) ( Figura 3 ).
Fig 3 Future Ftse Mib 40 – Grafico mensile.
Diamo quindi la risposta al quiz precedente.
Se non comprano i fondi, i promotori ed i risparmiatori, chi compra?
La risposta è: “sempre e solo chi ha la matematica dalla propria parte”
Tra questi si annoverano i big bancari mondiali (quasi tutti americani), gli hedge fund mondiali e noi (a tale riguardo aspetteremo proprio le resistenze matematiche individuate per comprare o vendere).
Per capire l’ importanza di conoscere la matematica negli investimenti pongo un altro quiz al quale qualcuno, ne sono certo, non saprà rispondere: “I tuoi fondi in portafoglio stanno andando bene?”
Lo sapevi che esiste un numero per dirlo? Si chiama Sharpe ratio ed è il numero che misura quanto un fondo (o anche un portafoglio) è in grado di guadagnare a parità di rischio sopportato. Se non conosci qual è lo Sharpe ratio dei fondi nel tuo portafoglio sei nei guai perché non saprai mai se stanno andando bene e se le performance negative attuali sono solo un caso oppure se non hanno proprio le caratteristiche base per andare bene e allora non è un caso. Se non lo sapete, basta semplicemente chiedere e vi sarà risposto: noi forniamo consulenza anche ai grossi fondi, per migliorarne le performance.
Strumenti di analisi: supporti e resistenze statici.
Ad un passo dal baratroIl broadening formatosi sulla resistenza di lungo corso, mostra l' intenzione da parte del mercato di poter toccare qualche supporto entro la fine dell'anno e continuare la lateralità sul lunghissimo periodo che contraddistingue il nostro indice dal minimo registrato a Marzo 2009; tutto può sempre cambiare nei mercati e l'invalidamento di questa figura con rottura dei massimi porterebbe in alto il nostro indice, alla fine si parla sempre di probabilità
Ftse Mib: kaput!Di Fabio Pioli, trader professionista, fondatore di CFI Consulenza Finanziaria Indipendente
E’ la fine dei giochi, per alcuni.
Ancora una volta hanno sottovalutato il rischio e si sono trovati dalla parte sbagliata.
Eppure è così facile, il mercato fa sempre le stesse cose. Perché allora alcuni sbagliano sempre e sempre sbaglieranno?
Perché non hanno un numero.
Noi se non abbiamo un numero non facciamo niente.
Forse tutto si può facilmente riassumere con quanto ci ha detto un nuovo utente: “Grazie: è la prima volta che quando il mercato scende vedo il mio capitale invariato”.
E la differenza tra noi di CFI, che facciamo qualcosa solo se abbiamo effettivamente le probabilità, e chi fa sempre qualcosa a caso e a qualsiasi costo, sull’ analisi tecnica, sulle notizie o su pensieri, è dell’ ordine di grandezza di 20,000 volte circa. E’ questa infatti la maggiore probabilità che occorre per fare 21 operazioni consecutive in utile rispetto a chi ha solo il 50% di probabilità.
Mi raccomando, non fate operazioni a caso, non fate operazioni di “buon senso”, non fate operazioni su notizie (siete gli ultimi a conoscere le notizie, ammesso che esse abbiano una correlazione con i prezzi), non fate operazioni senza conoscere il numerino magico esatto da associare all’ operazione. Almeno quello, ci sono poi decine di altri fattori che ignorate.
Adesso che il mercato ha esploso quella volatilità che doveva esplodere, cosa farà?
Beh, è molto facile: in trend (ribassista) né si vende né si compra.
Qui infatti, oltre ad essere sui supporti, hai anche una forma di comportamento che non è chiara.
Accantonata infatti l’ ipotesi di onda 5 di Elliott: non può essere perché onda 3 non può mai presentarsi come la più corta delle 3 onde impulsive ( Figura 1 ).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
l’ interpretazione può essere sia positiva: un normale storno per poi riprendere il trend positivo ( Figura 2 ),
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
sia molto negativa: un lieve rimbalzo per poi proseguire, come onda 5 di Figura 3 , ulteriormente al ribasso (che poi sarebbe solo l’ inizio di un ribasso più ampio).
Fig 3 Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Come vediamo dunque, e come detto anche la scorsa settimana, le opportunità sono grosse. E la strategia è unica: prima occorre vedere il mercato che arrivi ai livelli più importanti di ripartenza (rialzista o ribassista) e poi un numerino farà tutto il restante lavoro al posto nostro, indicandoci direzione, probabilità, quantitativi, stop-loss, ecc..
Strumenti di analisi: supporti e resistenze statici, analisi onde di Elliott
Ftse Mib: un cavallo irrequieto.Di Fabio Pioli, trader professionista, presidente dell’ Associazione Italiana Traders e Piccoli Risparmiatori e fondatore di CFI Consulenza Finanziaria Indipendente
Siamo alle prese con gli importanti supporti di 20.000 punti di future sull’ indice Ftse Mib 40.
E’ in arrivo una bella opportunità long oppure una bella opportunità short?
Di sicuro il mercato è come un cavallo irrequieto. Non può stare troppo tempo fermo: più sta fermo, più deve iniziare a correre.
Ormai questo laterale, dal quale il mercato scapperà, si mostra a due livelli.
Il primo è area 23.000 – 21.800 (no, non perché i prezzi sono a 20.000 vuol dire che si sia necessariamente usciti da tale laterale: è più difficile di così, ci sono anche le forme) di Figura 1 .
E’ un laterale che abbraccia gli ultimi mesi e che trova obiettivi e supporti proprio nell’ area di prezzi attuale, area 20.000.
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico mensile.
Il secondo è un laterale ben più ampio. Va da area 24.000 a 15.000 da quasi 10 anni ( Figura 2 ).
Anche da questo si uscirà, l’ oscillazione sarà più ampia, i tempi più lunghi all’ inizio, più veloci alla fine.
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico mensile.
Quindi i prezzi usciranno al galoppo al rialzo o al ribasso, probabilmente presto, prima dal laterale di Figura 1 .
Noi di CFI siamo pronti a prenderci questa corsa ma solo se risponderà ai requisiti di minor rischio e di tranquillità operativa che ci caratterizzano.
Lasciamo come al solito ognuno libero di fare qualcosa sulla paura o sull’ emotività, o con poche o deboli informazioni.
Strumenti di analisi: supporti e resistenze statici.
FTSE MIB: a passo di danzaLONG & SHORT
Fabio Pioli
1-2-3-4-5?
No, non sono passi di danza ma il numero dei movimenti che sembra avere fatto il mercato italiano (future sull’ indice Ftse Mib 40) dal massimo di 24.175 punti del 7 Maggio scorso al minimo di qualche giorno fa (esattamente il 2 Ottobre) di 20.140 punti ( Figura 1 ).
Figura 1. Future FtseMib40 – grafico settimanale.
Se ciò dovesse risultare vero (sappiamo che Elliott, a cui l’ analisi delle onde si rifà è un metodo di analisi e non di probabilità ed è quindi sempre vero ex-post, mai ex- ante) allora il ribasso sarebbe appena partito.
Figura 2. Future FtseMib40 – grafico settimanale.
Attenzione però ad agire in questa ipotesi senza segnale; l’ analisi tecnica non è probabilistica.
Ftse Mib: tac, la trappola del gatto morto a Piazza Affari.Di Fabio Pioli, trader professionista, presidente dell’ Associazione Italiana Traders e Piccoli Risparmiatori e fondatore di CFI Consulenza Finanziaria Indipendente
Quanto è accaduto la scorsa settimana è l’ emblema e la dimostrazione inconfutabile di quanto andiamo predicando con grande costanza da anni:
1) le notizie non influenzano le borse e non contano;
2) il risparmiatore perde perché è nella sua testa e non vede la realtà;
3) senza essere nella realtà non guadagni.
Andiamo per punti.
Punto 1: le notizie non contano: la settimana scorsa abbiamo scritto di aver un segnale di uscita dal nostro long. Un segnale di uscita è una manifestazione oggettiva che ti dice, parafrasando: “guarda che se non esci, io, mercato, ti posso fare del male”.
E così, ovviamente, abbiamo fatto. Come facevamo a sapere che poi il mercato sarebbe crollato? Semplicemente non lo sapevamo ma sapevamo, perché abbiamo avuto un segnale di uscita, che ciò sarebbe potuto avvenire. Prima non era possibile (probabile sarebbe la parola più consona); adesso era invece possibile. E infatti, essendo una possibilità, è avvenuto, perché il mercato non è semplice. Le notizie quindi, non centrano niente: il movimento era nuovamente una possibilità, la variazione negativa e il rischio erano già “nei prezzi”.
Punto 2: questo il risparmiatore non lo ha neanche capito. Chi è rimasto al rialzo (se avesse avuto i nostri segnali ovviamente non lo avrebbe fatto ma si sarebbe portato a casa il guadagno e avrebbe azzerato il rischio) non era al corrente che il crollo era probabile. Questi pochissimi che ancora pensano di guadagnare, non conoscono le probabilità. Avevano lo 0% di probabilità di guadagnare, ma non sapendolo non hanno provato paura, terrore, rispetto ma “sembrava” loro che il mercato “salisse”. Erano, paradossalmente, a loro agio prima del disastro finanziario.
Ora possono dare la colpa alla notizia della loro oggettiva ignoranza.
Punto 3: senza un metodo non puoi guadagnare. Noi e Goldman Sachs sapevamo di non avere probabilità di guadagnare se fossimo rimasti al rialzo; il piccolo risparmiatore di cui al punto 2 no. La scorsa volta abbiamo detto che questo si chiama “conoscere i numeri”. Ebbene ecco un altro numero: sapete quale probabilità ha un piccolo risparmiatore di fare 21 operazioni consecutive in utile (come abbiamo fatto noi nell’ operatività >70% su eur/usd (è solo un esempio))? Se avesse il 50% di fare operazioni in utile (percentuale sovrastimata perché spesso, anche se non lo sa, ha meno), avrebbe lo 0,00005% di probabilità.
La differenza tra chi guadagna in borsa e che prende i soldi dalle banche americane e quindi superiore come ordine di grandezza di decine di migliaia di volte rispetto al piccolo risparmiatore.
E ai gestori di fondi: c’è da stupirsi che più dell’ 80% di loro sia perdente rispetto al benchmark (Fonte: studio annuale S&P e Dow Jones come riportato da Il Corriere delle Sera, inserto “L’economia” del 6 novembre 2017)?
Non è così facile come pensano. Il risultato però è oggettivo: lo vedono concretamente sul loro portafoglio. Questa è la concreta e tangibile realtà.
Cosa centra il gatto morto nel titolo?
La configurazione cerchiata in Figura 1 si chiama “rimbalzo del gatto morto”.
Serve a dare l’ impressione che il mercato sia forte e serve dunque a tirare dentro in questo modo l’ investitore che non riconosce né la configurazione né le probabilità. Quindi egli rimane automaticamente al rialzo.
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Dopo la trappola del gatto morto cosa succederà?
Il mercato ha battuto, se ci si fa caso, e di qui il nostro segnale di uscita, l’ utile e lo “scarico” del rischio di tutti i nostri utenti, su livelli di resistenza del trend ribassista (il trend quindi è ancora ribassista) ( Figura 2 ).
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
e, come detto la scorsa settimana, ha fatto sino ad ora due onde di ribasso (la 1 e la 3 di Figura 3 ).
Cosa succederà? Farà anche la terza (onda 5) a rompere al ribasso i 20.000 punti di fib?
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Non lo sappiamo.
La borsa è molto più facile, come detto: l’ unica garanzia nostra e l’ unica grande certezza che da massima tranquillità è che faremo qualcosa solo quando avremo altissime probabilità a favore di successo nella prossima operazione.
E questo non ce l’ ha nessuno.
Strumenti di analisi: supporti e resistenze statici, analisi onde di Elliott.
FTSE MIB: le magnifiche sorti e progressiveFabio Pioli
Quali saranno le “magnifiche sorti e progressive” del mercato italiano?
Come si vede da Figura 1 , dopo essere stati in laterale 24.000 – 21.800 circa dal Luglio 2017 al Luglio 2018, i prezzi sono fuoriusciti al ribasso appoggiandosi ai 20.000 punti per poi rimbalzare.
Figura 1. Future FtseMib40 – grafico settimanale.
Adesso è proprio ad area 21.700 – 21.800 che bisogna guardare perché vengano decise le “magnifiche sorti e progressive” del mercato italiano al rialzo o al ribasso.
Se il verdetto sarà rialzo, si supereranno in un certo modo tali livelli ( Figura 2 ).
Figura 2. Future FtseMib40 – grafico settimanale.
Se il verdetto sarà ribasso, allora i prezzi verranno respinti, proprio come sta accadendo in questo momento e si scenderà ( Figura 3 ).
Figura 3. Future FtseMib40 – grafico settimanale.
Quel che sia, quel che non sia, mai fare niente senza avere prima un segnale.
Ftse Mib: non sappiamo dove va quindi guadagniamo.Di Fabio Pioli, trader professionista, presidente dell’ Associazione Italiana Traders e Piccoli Risparmiatori e fondatore di CFI Consulenza Finanziaria Indipendente
Molti ci hanno chiesto, dopo aver letto l’ articolo della scorsa settimana “Ftse Mib: in rimbalzo o in rialzo”, come facevamo a sapere che il mercato sarebbe salito.
Molto semplice: non lo sapevamo.
Molti altri ci hanno chiesto: “Ma come, aspettavate un ribasso e invece siete entrati al rialzo?”. Risposta nostra: “Certo: ci mancherebbe altro”.
Semplicemente, come avevamo scritto nell’ articolo stesso, “era giusto entrare al rialzo perché si era avuto un segnale”.
Noi non sappiamo dove va il mercato, e per questo guadagniamo, Come detto più volte, non sappiamo mai e non vogliamo assolutamente sapere (altrimenti saremmo il piccolo risparmiatore) dove andrà il mercato ma, di contro, sappiamo sempre che cosa fare. Ed è per questo anche che siamo così tranquilli. E siamo tranquilli che anche la prossima volta che avremo un segnale avremo più dell’ 80% di probabilità di guadagnare e quindi saremo ancora più tranquilli.
Alcune persone, sempre in numero più sparuto, fortuna per loro, fanno esattamente il contrario. Non sanno minimamente cosa fare ma non se ne rendono conto perché pensano di sapere dove andrà il mercato. Se lo stanno immaginando, Quello che pensano non è la realtà, è costantemente solo dentro la loro testa, ma essendo completamente all’ interno della testa non se ne rendono neanche conto.
Un esempio: ho sentito una persona, che esattamente il giorno in cui noi tutti di CFI, tutti i nostri numerosissimi utenti, siamo entrati long, da solo è entrato short.
Pensate il dramma: aveva più dell’ 80% di probabilità di perdere eppure lui pensava (in base a elaboratissimi pensieri e personali analisi tecniche) che il mercato sarebbe sceso. E la prossima volta il dramma si ripeterà, per lui, se non smette di operare, perché ancora entrerà in posizione senza sapere il da farsi ma avendo tantissimi pensieri non oggettivi. Le speranze facilmente si esauriranno insieme al conto in banca.
Ma ancora peggiore è il dramma di chi ha fatto esattamente il contrario ossia è entrato dalla nostra parte, ossia la rialzo, non su un segnale ma sulla base di intricatissimi personalissimi pensieri, magari di analisi tecnica o per lettura di articoli (come il nostro). Il dramma è che ha guadagnato. Avendo guadagnato, penserà di aver pensato bene e quindi nulla gli impedirà di rifarlo anche la prossima volta: entrerà nuovamente facendo gli stessi pensieri ed ottenendo gli stessi risultati: un’ operazione di cui non conoscerà niente ma immaginerà tanto. C’è da stupirsi se ha sempre perso in passato e ancora perderà costantemente?
C’è da avere paura perché, paradossalmente, la prima persona, perdendo subito, è più fortunata perché ci penserà bene prima di fare la prossima operazione a caso; la seconda è più sfortunata perché non ci penserà molto.
La verità è che la borsa non è semplice.
Queste persone dell’ esempio, una vera e una inventata, sono sempre meno e sempre più sparute in numero, per fortuna, perché in fondo lo sanno benissimo: ogni volta che fanno qualcosa rischiano di mettersi contro di noi che invece non facciamo MAI niente se non abbiamo almeno l’ 80% di probabilità di successo, quindi rischiano ogni volta di avere magari lo 0, magari il 10, magari il 15% di probabilità di vincere ma soprattutto, ogni volta che comprano o vendono un’ azione rischiano di mettersi contro colossi come Goldman Sachs che sono costantemente in posizione conoscendo precisamente al centesimo le loro probabilità di successo, come noi ma non come loro.
Infatti, tutte le possibilità di guadagnare costantemente sui mercati finanziari si riducono ad una cosa sola: un semplicissimo numero.
Se hai un numero guadagni, se non hai un numero perdi.
Chi non conosce il suo numero (per noi è superiore a 80), un numero che non deve essere frutto dell’ immaginazione ma che deve derivare dall’ averlo riscontrato su almeno minimo 500 operazioni (meglio se di più), non può riuscire a guadagnare, non può trarne un reddito aggiuntivo, né salvare il proprio capitale dalla batosta ma è destinato a perdere.
Pensate, vi do un altro numero, che deriva da uno studio annuale di Standard & Poor’s e Dow Jones (non certo le ultime società di elaborazione dati al mondo): l’83% dei fondi attivi, anche su un arco di tempo di 15 anni, fa peggio o ugualmente dei vari indici di riferimento azionari (Fonte: Il Corriere delle Sera, inserto “L’economia” del 6 novembre 2017).
Se i “professionisti” farebbero meglio a stare fermi perché, sulla base dei loro complicatissimi e informatissimi (spendono decine di migliaia di euro/dollari per essere costantemente aggiornati sulle notizie) calcoli e valutazioni mentali e pensieri perdono di vista cosa è fare trading, ossia confidare nella matematica, che speranza hanno i piccoli risparmiatori a stare nella propria testa?
La borsa è oggettiva e se non hai un numero, non hai i numeri.
Dopo aver detto le cose importanti, sarei tentato a non dare “appigli” di analisi tecnica ai pensieri perché in questo modo so che farò più male che bene.
Però, qualche informazione che possa almeno ridurre le probabilità di farsi male da soli forse può essere data
1) siamo arrivati agli obiettivi del ribasso (punto (1) in Figura 1 ) e
2) siamo rimbalzati (punto 3 in Figura 1 )
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
3) le resistenze forti sono in area 21.600 – 21.800 ( Figura 2 );
4) i supporti forti sono in area 20.800 ( Figura 2 )
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
5) ci prepariamo ad effettuare un long o uno short su tali livelli solo dietro indicazione di segnale.
State ben attenti a non fare niente se non avete un numero a supporto perché potreste trovarvi sia contro le probabilità sia contro Goldman Sachs.
C’è da avere ne paura.
Strumenti di analisi: supporti e resistenze statici.
FTSE MIB: il punto della situazioneLONG & SHORT
Fabio Pioli
La scorsa settimana avevamo scritto che le sorti del mercato italiano sarebbero dipese dal completamento o meno della terza onda di ribasso (quinta onda di Elliott, tecnicamente) del movimento che da 24.175 punti del future sul Ftse Mib misurati nel Maggio scorso ha portato ai minimi di 20.215 punti segnati fine Agosto.
Ecco che adesso, “magicamente”, ci troviamo proprio nel punto dal quale questa quinta onda può più facilmente partire o non partire ( Figura 1 ).
Figura 1. Future FtseMib40 – grafico settimanale.
nfatti, come dice il citato Elliott (la cui analisi, beninteso, NON è un metodo, quindi è sempre vera ex-post e mai e ex-ante), onda 4 non può andare oltre la fine di onda 1, ossia oltre i 21.335 punti, se guardiamo il grafico settimanale di Figura 1 .
Noi siamo pronti e liquidi, dopo essere usciti da un’ operazione long, a farci indicare quale sarà la direzione.
Figura 2. Future FtseMib40 – grafico settimanale.
Ftse Mib: in rimbalzo o in rialzo.
Di Fabio Pioli, trader professionista, presidente dell’ Associazione Italiana Traders e Piccoli Risparmiatori e fondatore di CFI Consulenza Finanziaria Indipendente
Come sapevamo, ed è stato detto nell’ articolo della scorsa settimana “Ftse Mib: le ultime tessere del puzzle.”, non era giusto mettersi corti (short), ossia al ribasso, a inizio della scorsa settimana.
Questo perché sugli obiettivi non è mai giusto vendere: non si vende dove chi ha venduto prima può chiudere le posizioni così come non si compra dove chi ha comprato prima può chiudere le posizioni.
Non che non possa andare bene (è sempre questo l’ inghippo che frega il piccolo risparmiatore: non conosce le probabilità) ma si rischia, facendo la cosa sbagliata, di fornire liquidità a chi vuole chiudere le proprie operazioni.
Adesso che abbiamo rimbalzato, cosa sappiamo?
Sappiamo:
1) quali sono ulteriori livelli di rimbalzo, che si trovano a 21.530 circa e 21.870 circa ( Figura 1 );
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
2) che esiste un gap a 21.595 ( Figura 2 );
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
3) conosciamo, cosa molto interessante, la forma, che dice che l’ indice italiano ha fatto al ribasso due movimenti ( Figura 3 )
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
e che può quindi essere tutto finito qui (per ora) ( Figura 4 )
Fig 4. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
o che può essere appena iniziato, se una terza onda ribassista completerà le prime 2 ( Figura 5 ).
Fig 5. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Quale delle due versioni sarà quella giusta?
Questo non importa.
Il trading, come sempre detto, non è immaginazione, ma è fare: non era giusto entrare al ribasso, era giusto entrare al rialzo (perché si è avuto un segnale) ed è adesso giusto gestire. Con molta tranquillità.
Strumenti di analisi: analisi onde di Elliot, supporti e resistenze statici, analisi dei gap.
FTSE MIB: Verso il botto?di Fabio Pioli
Sta a mio avviso prospettandosi qualcosa di importante per questa estate.
E’ un sentore, non ancora confermato, naturalmente, che deriva non solo dal fatto che il mercato italiano, con il suo future, si trova in un laterale (23.700 – 22.000) da moltissimo tempo (43 settimane) ma anche dalla circostanza che le oscillazioni si stanno ulteriormente smorzando ( Figura 1 ).
Figura 1. Future FtseMib40 – grafico settimanale.
Il principio nascosto è questo: minori sembrano le opportunità e minore l’ azione in vista più occorre tenersi pronti perché le oscillazioni ci saranno e l’ azione avverrà.
Stiamo tenendo maggiormente in osservazione il lato short del mercato, a motivo che il movimento principale (1 in Figura 2 ) è quello che per adesso comanda. Ed è short.
Figura 2. Future FtseMib40 – grafico settimanale.
Anche se nulla di definito, per ora, come detto.
FTSE MIB: Cosa succederà?Fabio Pioli
La prima stazione di posta dell’ indice Ftse Mib 40 è stata raggiunta ma il viaggio è appena iniziato.
Come si nota dal grafico del future sull’indice italiano ( Figura 1 ) un movimento ribassista, partito il 7 Maggio 2018 da 24.175 punti è gia terminato, esattamente il 29 Maggio a 21.025 punti.
Figura 1. Future FtseMib40 – grafico giornaliero.
Dopodiché si è assistito al doveroso rimbalzo (indicato con il numero 2 in Figura 1 ), che è tuttora in essere.
Ma cosa accadrà ora?
Di certo assisteremo ad un grossissimo movimento.
Questo è dato dall’andamento laterale molto marcato, perdurante da ormai 43 settimane all’interno del range- 23.700 – 22.000 ( Figura 2 ): sappiamo che più dura un processo laterale più forte è la direzione riveniente
Figura 2. Future FtseMib40 – settimanale.
Assisteremo dunque ad una grossa direzionalità: questo è pacifico.
Ma in quale dei due versi e da quali livelli?
Per il ribasso sono importanti i livelli attuali di 21.800 punti e, se superati i primi, le successive resistenze di 22.500 – 22.700.
Per il rialzo solo le resistenze di 22.500 – 22.700.
Un segnale deciderà i giochi.
Fabio Pioli, Pres. Ass. Italiana Traders e Piccoli Risparmiatori e fondatore di CFI
FTSE MIB: Cosa succederà?Fabio Pioli
La prima stazione di posta dell’ indice Ftse Mib 40 è stata raggiunta ma il viaggio è appena iniziato.
Come si nota dal grafico del future sull’indice italiano ( Figura 1 ) un movimento ribassista, partito il 7 Maggio 2018 da 24.175 punti è gia terminato, esattamente il 29 Maggio a 21.025 punti.
Figura 1. Future FtseMib40 – grafico giornaliero.
Dopodiché si è assistito al doveroso rimbalzo (indicato con il numero 2 in Figura 1), che è tuttora in essere.
Ma cosa accadrà ora?
Di certo assisteremo ad un grossissimo movimento.
Questo è dato dall’andamento laterale molto marcato, perdurante da ormai 43 settimane all’interno del range- 23.700 – 22.000 ( Figura 2 ): sappiamo che più dura un processo laterale più forte è la direzione riveniente
Figura 2. Future FtseMib40 – settimanale.
Assisteremo dunque ad una grossa direzionalità: questo è pacifico.
Ma in quale dei due versi e da quali livelli?
Per il ribasso sono importanti i livelli attuali di 21.800 punti e, se superati i primi, le successive resistenze di 22.500 – 22.700.
Per il ribasso solo le resistenze di 22.500 – 22.700.
Un segnale deciderà i giochi.
*Fabio Pioli, Pres. Ass. Italiana Traders e Piccoli Risparmiatori e fondatore di CFI
FTSE MIB: Noi non ci muoviamo, a meno che... Di Fabio Pioli, trader professionista, presidente dell’ Associazione Italiana Traders e Piccoli Risparmiatori e fondatore di CFI Consulenza Finanziaria Indipendente
Quando si fa un piano di trading, che consiste nella decisione delle mosse da compiere al fine di alzare le probabilità di effettuare un’ operazione in utile, occorre partire da ciò che il mercato fa conoscere allo stato in cui ci si interroga, ossia dai punti fermi.
Consistono questi ultimi in informazioni parziali (perché altrimenti si sarebbe già in posizione, no?) ma vere, non argomentabili da chicchessia, ineccepibili.
Ecco le ineccepibili informazioni parziali, i punti fermi attuali:
1) siamo alle prese con un processo laterale perdurante da 42 settimane compresa la presente, ovverosia da ben 10 mesi; un laterale che, a livello di prezzi, ha il suo estremo superiore in area 23.700 e il suo inferiore in area 22.000 ( Figura 1 ):
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
2) vi sarà certamente, dal momento che ai laterali susseguono i movimenti direzionali, una discesa o una salita che faranno parecchio male a pochi e parecchio bene a molti in quanto più duratura è una fascia di oscillazione più accumula forza il movimento risultante ( Figura 2 e Figura 3 );
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
3) abbiamo finito un primo movimento ribassista (detto 1 in Figura 4 ) e siamo attualmente in un rimbalzo o storno di tale movimento (detto 2 in Figura 4 );
Fig 4. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
4) siamo in un trend, a livello di giornate, negativo.
5) non siamo precisamente sulle resistenze.
Cosa si deduce da tutto questo:
A) che si pianifica un’ entrata al fine di cercare di non perdersi il movimento che deriva dai punti 1 e 2;
B) che, a motivo del punto 4 (e di altri fattori non citati), si pianifica un’ entrata short;
C) che aspetteremo a) le resistenze a motivo del punto 5) e b) un (eventuale) segnale che alzi sopra l’ 80% le probabilità della direzione short e del guadagno.
Ecco dunque fornito un esempio di piano operativo basato sull’ analisi tecnica.
Si noti la razionalità e la mancanza assoluta di opinioni e soggettività ma cosa manca, che è poi la cosa più importante, che abbiamo solo noi?
Un segnale univoco che indichi:
1) probabilità
2) stop-.loss
3) quantitativo
4) controllo del rischio
5) rendimento atteso.
Tutti tranquillizzanti punti fermi.
Pur restando che chiunque voglia fare diversamente lo può fare, anche senza èpunti fermi.
Strumenti di analisi: supporti e resistenze statici, studio lateralizzazioni.
NASDAQ: abbiamo recuperato quasi totalmente le perdite Il Nasdaq recuperare quasi totalmente le perdite delle precedenti sedute. Il mercato vede come area di resistenza 6920, zona da cui sono partite le forti vendite sull'indice.
Seguire con attenzione le prossime sedute, così da capire se il mercato vuole tornare nuovamente sui massimi o essere nuovamente venduto.
Dollar Index, la debolezza persisteSi muove sempre sui soliti livelli il Dollar Index ed il fatto che ne la Fed e nemmeno la riforma fiscale di Trump, gli abbiamo dato una spinta importante, è piuttosto preoccupante. I supporti di riferimento sono già noti e tracciati, oltre questi il baratro. però la settimana è appena cominciata e vediamo se andando verso Natale, la magia della festa aiuterà anche il dollaro americano