Possibile Entrate Long sul NASDAQ H4Settimana finita con una candela al rialzo molto forte, sul daily vediamo la spinta rialzista, ovviamente qui si opta per una continuazione del trend, quindi a mio modo di vedere scendendo su H4 cercherò un entrata al rialzo dopo ritracciamento. Vedo due entrate una più aggressiva sulla fascia di prezzo 14975/14930 (entrata aggressiva) e l’altra un entrata più conservatrice sulla fascia di prezzo 14575/14660, target per entrambi i massimi precedenti.
Non sono consigli finanziari ma fate sempre le vostre considerazioni e riflessioni.
Indici
I principali indici americaniNel ventesimo secolo gli Stati Uniti hanno subito due guerre mondiali ed altri conflitti militari traumatici e costosi, la depressione, una dozzina di recessioni e periodi di panico finanziario, shock petroliferi, una epidemia di influenza e le dimissioni di un presidente caduto in disgrazia. Eppure il Dow Jones è salito da 66 a 11.497...
Warren Buffett.
In questo articolo, voglio condividere con voi alcune delle informazioni che ho appreso nel tempo molto utili se si vuole operare su alcuni indici americani come il Dow Jones, il Nasdaq e lo S&P 500. Trovo interessante relazionare quali sono le caratteristiche, le somiglianze e le differenze di questi indici, che rappresentano la salute dell'economia e del mercato statunitense. Penso che sia importante avere una visione d'insieme di ciò che succede sui mercati finanziari, perché influisce anche sul comportamento del nostro strumento di trading preferito. Non possiamo ignorare le dinamiche globali che muovono i prezzi.
L'S&P 500 è l'indice che contiene le maggiori 500 aziende per capitalizzazione statunitensi, se invece parliamo del Nasdaq (100) intendiamo l'indice con le 100 maggiori imprese quotate non finanziarie, infine il Dow Jones è l'indice che rappresenta il valore medio di 30 blue chip americane. Questi indici riflettono le performance di diversi settori e tipologie di aziende quotate in borsa negli Stati Uniti, vediamo quindi cosa significano e come si calcolano questi indici, e quali sono i vantaggi e gli svantaggi di investire su di essi. Per molti lettori scriverò cose banali, per altri concetti assolutamente nuovi da apprendere, ma ricordo sempre che il mio obbiettivo mira ad educare finanziariamente e formare chiunque approccia il trading.
Gli indici azionari sono dei prodotti finanziari che rappresentano il valore di un gruppo di azioni scelte in base a determinati criteri. Essi ci consentono di investire in un settore o in una categoria di aziende senza dover comprare ogni singola azione. Gli indici azionari sono composti da azioni che possono appartenere a più indici contemporaneamente e che possono cambiare nel tempo in base alle loro performance e alla loro capitalizzazione di mercato. Gli indici azionari sono utili per valutare la tendenza generale del mercato e per confrontare il rendimento di una singola azione con quello del suo settore di riferimento. Ad esempio, possiamo dire che un'azione ha una performance superiore o inferiore al suo indice se il suo prezzo sale o scende più di quello dell'indice.
Gli indici azionari sono uno strumento fondamentale per valutare le performance dei mercati finanziari. Ma esistono due tipi di indici, a seconda di come trattano i dividendi. Si tratta dei Total Return Index e dei Price Index, che hanno caratteristiche e vantaggi diversi.
I Total Return Index sono indici che non subiscono variazioni quando le società che li compongono distribuiscono i dividendi ai loro azionisti. In altre parole, i Total Return Index reinvestono i dividendi nel calcolo del valore dell'indice, come se fossero parte integrante del rendimento del capitale.
I Price Index, invece, sono indici che si riducono proporzionalmente al valore dei dividendi distribuiti dalle società che li compongono. Questo significa che i Price Index riflettono la perdita di valore delle azioni dovuta al pagamento dei dividendi, come se fossero una spesa per gli investitori.
Quindi è molto importante sapere su quale indice andiamo ad operare dovendo tener conto di questo particolare rilevante. Se vuoi avere un'idea precisa del valore effettivo delle azioni, puoi scegliere un Price Index, che ti mostra l'impatto dei dividendi sul prezzo delle azioni. Se invece vuoi confrontare il rendimento complessivo, che include sia i guadagni di capitale che i pagamenti in contanti, puoi scegliere un Total Return Index, che ti mostra il rendimento totale delle azioni.
In ogni caso, è importante sapere che esistono questi due tipi di indici e che hanno effetti diversi sulle performance dei mercati finanziari.
A loro volta, gli indici, hanno diversi metodi di calcolo per valutare l'importanza di un titolo all'interno del paniere. Alcuni indici sono ponderati per capitalizzazione, cioè assegnano un peso maggiore alle azioni con una maggiore capitalizzazione di mercato. Altri indici sono ponderati per prezzo, cioè assegnano un peso maggiore alle azioni con un prezzo più elevato. Esistono anche indici che utilizzano altri criteri, come il volume degli scambi, la liquidità o la qualità delle aziende. Gli indici azionari sono strumenti utili per gli investitori, in quanto consentono di avere una visione sintetica e comparativa delle performance dei mercati e dei settori.
- Indici ponderati per il prezzo di mercato: cosa sono e come funzionano: un classico esempio possiamo trovarlo nel Dow Jones o il Nikkei 225. Ma cosa sono esattamente e come si calcolano? Cercherò di spiegarlo in modo semplice e chiaro. Un indice ponderato per il prezzo di mercato è un tipo di indice azionario che assegna un peso maggiore alle azioni con un prezzo più alto, indipendentemente dalla loro capitalizzazione di mercato. In altre parole, le azioni più costose hanno un impatto maggiore sull'andamento dell'indice rispetto a quelle più economiche. Per capire meglio, facciamo un esempio. Supponiamo di avere un paniere di tre azioni: X, Y e Z. Se noi ipotizziamo un'azione X a 50$, una Y a 30$ ed una Z a 20$, il titolo X in quel paniere varrebbe il 50% dell'indice, indifferentemente dalla dimensione relativa (capitalizzazione) della società quotata. Questi indici vengono a volte criticati perché una semplice oscillazione di prezzo può influenzare in modo significativo l'indice, essendo il solo prezzo la forza trainante dell'indice stesso. Ad esempio, se l'azione X sale a 60$, l'indice aumenterà del 10%, anche se le altre due azioni rimangono invariate. Al contrario, se l'azione Z scende a 10$, l'indice diminuirà del 5%, anche se le altre due azioni rimangono invariate. Tuttavia, questi indici hanno anche dei vantaggi. Innanzitutto, sono facili da calcolare e da comprendere, poiché basta sommare i prezzi delle azioni e dividerli per il numero delle azioni. Inoltre, riflettono la percezione del mercato sulle aziende più importanti e prestigiose, che tendono ad avere prezzi più elevati.
- Cosa sono gli indici ponderati per la capitalizzazione di mercato e perché sono importanti? Quali sono i più noti? Quali svantaggi e quali vantaggi presentano? Gli indici ponderati per la capitalizzazione di mercato sono degli indici che misurano la performance di un gruppo di azioni in base al loro valore di mercato, ovvero alla capitalizzazione. La capitalizzazione si ottiene moltiplicando il prezzo di una singola azione per il numero totale di azioni in circolazione. Più alta è la capitalizzazione, più peso ha l'azione nell'indice. Questo significa che le azioni più grandi e più quotate hanno un'influenza maggiore sull'andamento dell'indice rispetto alle azioni più piccole e meno quotate. In altre parole, se le azioni più grandi salgono o scendono, l'indice segue la stessa direzione, mentre se le azioni più piccole salgono o scendono, l'indice ne risente poco o niente. Gli indici ponderati per la capitalizzazione di mercato sono i più diffusi e i più seguiti nel mondo. Alcuni esempi sono lo S&P 500 e il Nasdaq negli Stati Uniti, il FTSE 100 nel Regno Unito, il CAC 40 in Francia, il DAX in Germania e il MIB in Italia. Questi indici sono considerati dei buoni indicatori della salute economica e finanziaria di un paese o di un settore. Tuttavia, gli indici ponderati per la capitalizzazione di mercato hanno anche dei limiti e dei rischi. Il principale è che tendono a essere dominati da poche aziende molto grandi, che possono rendere l'indice poco rappresentativo della realtà e vulnerabile a shock o crisi che colpiscono quelle aziende.
Voglio condividere con voi alcune riflessioni. Nel corso della mia esperienza di trading, ho assistito a molti traders che si lamentavano della sfortuna, della truffa del broker di turno, o del fatto che i mercati fossero ostili e ingannatori nei confronti del trader principiante che aspirava a guadagnare con questa professione. Ma analizzando meglio la situazione, mi sono reso conto che, spesso, questi traders non avevano una conoscenza approfondita del sottostante che stavano tradando, come nel caso di un indice azionario. Per fare un esempio pratico: "risultati trimestrali negativi per il titolo X, l'indice precipita, secondo la logica degli indici ponderati per prezzo di mercato, e il trader impreparato non capisce il motivo..." Ora, io sono il primo sostenitore dell'analisi tecnica a scapito della fondamentale, ma la conoscenza è superiore a entrambe le forme di analisi, ed è per questo che mi spendo da tempo per educare e nella speranza che prima di buttare i vostri soldini acquisite la conoscenza e le competenze per operare sui mercati.
Nel mondo dei mercati finanziari, tutto è interconnesso. Questo significa che ogni argomento che affronto nei miei articoli ha delle implicazioni sugli altri. Un tema centrale è la politica monetaria delle banche centrali e il suo effetto sui tassi d'interesse. Come sapete, il rialzo dei tassi penalizza le aziende, perché aumenta il costo del debito e riduce i profitti e il valore delle azioni. Questo fenomeno è stato ampiamente discusso dai media, sia specializzati che generalisti in questo ultimo anno. Per questo motivo, ho voluto dedicare una breve sezione a questa dinamica, che influisce direttamente sui prezzi dei tre indici che sto relazionando e non solo.
Analizziamo le differenze tra i principali indici azionari americani: il Nasdaq, lo S&P 500 e il Dow Jones. Questi indici riflettono le performance di diversi tipi di aziende: quelle growth, che puntano su una forte crescita futura, ma che sono più rischiose e volatili, e quelle value, che offrono una maggiore stabilità e sicurezza agli investitori. Le aziende growth sono più presenti nel Nasdaq e nello S&P 500, mentre le aziende value sono più rappresentate nel Dow Jones. Per esempio, nel Nasdaq troviamo molte aziende tecnologiche innovative, mentre nel Dow Jones troviamo banche e società industriali consolidate.
La rotazione settoriale è il fenomeno per cui gli investitori spostano il loro capitale da un settore all'altro in base alle condizioni di mercato e alle aspettative economiche. Un fattore chiave che influisce sulla rotazione settoriale è il livello dei tassi d'interesse, che sono determinati dalle politiche monetarie delle banche centrali. In generale, quando i tassi d'interesse sono bassi, gli investitori preferiscono le aziende growth, che possono beneficiare di un accesso al credito più facile e di una maggiore domanda dei consumatori. Quando i tassi d'interesse sono alti, invece, gli investitori si orientano verso le aziende value, che offrono rendimenti più elevati e costanti e che sono meno sensibili alle fluttuazioni del mercato.
Quindi, possiamo osservare che il Nasdaq e lo S&P 500 tendono a salire quando i tassi d'interesse sono bassi, mentre il Dow Jones tende a faticare e viceversa. Questo spiega perché a volte vediamo divergenze tra questi indici, (basti osservare i grafici esposti in presentazione dell'articolo), che riflettono le diverse strategie degli investitori. Tuttavia, è importante ricordare che la rotazione settoriale non è un fenomeno lineare o prevedibile, ma dipende da molti altri fattori, come le aspettative sulle prospettive di crescita delle singole aziende, le valutazioni di mercato, gli eventi geopolitici e le preferenze dei consumatori.
Le azioni growth sono quelle di società che crescono più velocemente del mercato e che offrono la possibilità di guadagnare di più. Tra queste, le azioni tech sono molto popolari, ma anche molto sensibili ai cambiamenti dei tassi d'interesse. Infatti, le società growth si finanziano spesso con i prestiti, contando di poterli ripagare grazie ai loro elevati profitti futuri. Ma se i tassi d'interesse salgono, i prestiti diventano più costosi e meno convenienti. Questo fa calare la domanda di azioni growth e favorisce le azioni value, che sono quelle di società più stabili e meno rischiose, come le blue chip. Queste ultime sono meno soggette alle fluttuazioni dei tassi e offrono una maggiore sicurezza agli investitori.
Le azioni value sono un'opzione interessante per gli investitori che cercano una fonte di reddito costante e una maggiore stabilità nel mercato azionario. Queste azioni appartengono a società mature e consolidate, che operano in settori tradizionali come il finanziario, l'assicurativo e l'immobiliare. Queste società hanno una solida posizione competitiva e una generazione di flussi di cassa prevedibile, che permette loro di distribuire dividendi regolari e consistenti ai loro azionisti. Inoltre, le azioni value tendono a beneficiare di un aumento dei tassi di interesse, che migliora i margini e la redditività delle attività finanziarie. Pertanto, le azioni value offrono un profilo di rischio-ritorno più favorevole rispetto alle azioni growth, che sono più esposte alle fluttuazioni del mercato e alla volatilità dei prezzi.
Con questo articolo, ho voluto offrire un aiuto a chi si avvicina al nostro settore per approfondire le varie opportunità di trading, ma anche una buona occasione di ripasso per chi, invece, ha già esperienza e conosce bene questi principi fondamentali e semplici. Vi auguro buon tutto e vi aspetto al prossimo articolo che pubblicherò.
Analisi dei Mercati e nuovo Studio sul Gas !Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.67
Sabato 24 Giugno 2023
(COT DEL 20 GIUGNO 2023)
ANALISI DEI MERCATI E NUOVO STUDIO SUL GAS !
Ciao,
questa settimana avevo preparato una versione beta di un nuovo cot, il cot del Gas.
E’ la prima volta che mi avvicino ad analizzare il Cot di un energetico per cui i risultati andranno presi con le dovute cautele ed infatti proprio questa mattina mentre scrivevo il report ricontrollando i passaggi numerici ed i risultati ci è stato qualcosa che non mi ha sufficientemente convinto per cui ho deciso di non pubblicarlo perché ho necessità di fare ancora altri studi più particolareggiati che mi diano conferme maggiori.
A grandi linee però posso perlomeno affermare che, da un paio di settimane a questa parte, il Cot del Gas ha subito un discreto aumento che è conforme e coincide con l’ analisi grafica del Futures che sto studiando.
Ho deciso comunque di analizzare e proporre il grafico del Gas perché è bellissimo ed è una ottima occasione per vedere qualcosa di molto tecnico, didattico ed istruttivo.
Graficamente nel grafico Weekly che vedete sopra, la scorsa settimana, si è formato un bellismo 1,2 e 3 sullo stesso livello che indica una grande, grande forza e volonta da parte degli operatori di rompere la fascia di resistenza a 2.683 ed anche, in questo caso, di andare ad attaccare la media mobile a 20 periodi per romperla e raggiungere il trigger point vero che a mio avviso è quello che vi ho segnalato con una banda arancione a quota 3 $. Questo, a mio avviso, è il Target Price di riferimento per questo movimento settimanale (ovviamente non è detto che ora ci arrivi in un solo fiato…). L’ entrata ottimale viene fatta su un time frame più piccolo rispetto a quello di riferiemento in modo di anticipare la rottura del livello una volta che si è capita l’ intenzione di andare a fare il terzo tentativo (non importa quale siano i time frame di riferimento che in questo caso sono settimanali e daily ma sarebbero anche potuti essere orari e a 5 mininuti, era uguale).
Questo tipo di conformazione rialzista di ritracciamento a me piace moltissimo e spesso viene a verificarsi dopo un grande e ripido movimento unidirezionale, che in questo caso era short (generato da quell’ enorme “Testa e Spalle” - potente figura di inversione dell’ analisi tecnica- che vedete sopra). Alla terza volta infatti che il prezzo torna su uno stesso livello le probabilità di romperlo diventa molto alta mentre generalmente la seconda volta difficilmente si passa (per questo tutti noi conosciamo i doppi minimi e massimi come figure di inversione e non di break-out). Per questi motivi possiamo anche identificare il terzo tentativo come una figura di continuazione che ha una alta probabilità di rottura del livello con probabile sviluppo di volatilità ed aumento dei volumi. Il livello rotto diventerà in seguito un livello di resistenza/supporto (in questo caso di supporto) molto importante che molto molto probabilmente il mercato tornerà a ritestare per verifcarne e comprovarne la solidità e la tenuta.
Passando ora ad Euro, ricordate cosa abbiamo ipotizzato nello scorso report del 17 giugno? Dopo il grande movimento e spinta rialzista a cui avevamo assistito ci sarebbe molto probabilmente stato un movimento di ritracciamento che avrebbe dato vita ad una nuova probabile e necessaria struttura accumulativa necessaria al proseguo del movimento. Durante la settimana ed in particolare nella giornata di giovedì e poi di ieri avevamo individuato insieme l’ inizio del ritracciamento, che aspettavamo, con il riassorbimento dei massimi weekly precedenti e con l’ inizio del secondo movimento o gamba (chiamatelo come volete) settimanale che avevamo ipotizzato fosse proprio short.
Attualmente abbiamo una fascia di supporto (o demand zone) che nel daily è identificabile in area 1.0850. Nel grafico daily che vedete qui di seguito ho evidenziato anche tutte le possibili zone/aree aggiornate con i relativi livelli di prezzo (anche alla luce delle indicazioni derivanti dal cot che vedremo dopo) che potrebbero essere toccate o lambite da questa fase, che per me al momento, è di accumulazione al meno di non avere chiari segnali che mi facciano pensare al contario. Oltre al Cot al momento ricevo conferme anche dalla media dei volumi di scambio giornaliera che non è alta, cosa che invece caratterizza le fasi distributive vere, tipiche delle inversione di trend.
Graficamente come avete visto dobbiamo andare per gradi in quanto al momento la fascia degli 1.0850 potrebbe anche essere sufficiente ma dubbi sulla sua tenuta settimanale mi arrivano dall’ analisi del Cot che invece al contrario di come ipotizzavo settimana scorsa potrebbe (non è detto) dare un'altra spinterella in quelle zone più in basso segnalate a grafico per dare la possibilità agli istituzionali di riposizionarsi bene.
Il Cot Normalizzato è quasi sceso ai minimi del 14 marzo scorso che segnarono anche i minimi di swing relativi di quel periodo. L’ indicatore del Cot di Euro scassa la media a 21 a ribasso ma quello del Dollaro invece nonostante il movimento rialzista del cot del dollaro si piega a ribasso insieme ad Euro. Questo perché l’ Indicatore a differenza del semplice cot, prende in considerazione anche tutte le forze di mercato dei cot delle altre valute dando una indicazione di forza di mercato media.
Come si nota dal grafico delle forze relative, Sterlina ha fatto un movimento anomalo raggiungendo e superando euro a seguito dell’ incremento di 0.50 punti di tassi di interesse di molto sopra alle aspettative dei 0.25 previsti.
Anche il dollaro pero nel grafico delle forze relative prende parecchia forza si rimette praticamente sopra a tutte le altre ma ancora sotto ad Euro e Sterlina.
Come vedete l’ analisi del Cot e gli elementi che ci arrivano al momento confermano la fase molto particolare che probabilmente si manifesterà sul grafico di Euro con oscillazioni anche abbastanza alte in linea con quanto abbiamo visto sopra. Al momento quindi olte a quanto esposto non rilevo altri elementi preoccupanti che facciano pensare a cambi di scenario anche se la situazione andrà monitorata molto molto da vicino. Diciamo che non si è accesa una luce arancione ma sicuramente di attenzione si.
Questa settimana non posso esimarmi dal fare una analisi veloce degli indici che poi come sempre cercheremo di vedere più da vicino giorno per giorno durante la settimana.
Sp e Nasdaq sul settimanale rimangono Long ! Dopo l’ importante rottura di massimi per sp a 4330 e il test imortante del Nasdaq a 15.275, dopo una incredibile salita di 8 settimane consecutive, queste non possono che non essere intrepretate come semplici candele settimanali di riposo e niente di più. Ovviamente nel daily ed intraday i movimenti short potranno essere anche importanti ma rimane il trend long di fondo inalterato, confermato anche da un vix che permane stabilmente basso ad indicazione di un sentiment tranquillo dei mercati che sicuramente non è tipico di momenti di panico che poi danno vita a “sciaquoni e sell off pesanti”.
Stessa cosa per il Dow che rispetto ai fratelli rimane in fascia di compressione ed in linea con l’ ipotesi che avevamo visto insieme settimana scorsa e che trovate ancora, nel grafico qui sotto, indicata con le candele ombra che avevamo disegnato la scorsa settimana e che la candela di questa settimana sta inziando a riempiere con precisione.
Discorso leggermente diverso per il Dax che chiude la settimana rompendo la rialzista Weekly e con una Engulfing settimanale che se da una parte potrebbe essere letta come “finalmente se reso conto che l’ ecnomia europea a cui fa firerimento fa schifo e quindi do’ corre questo?”, dall’ altra ha graficamente fatto una grande corsa e nuovi massimi assoluti che inevitabilmente richiedono un attimo di riposo. Certo rimane li sopra anche un doppio massimo…, non mi stuperei di una apertura settimanale in gap down ed almeno il ritest degli 15.625 che se non dovesse tenere, con chiusure daily e poi weekly al di sotto di questa fascia, potrebbe far cambiare nettamente lo scenario.
Di seguito trovate i grafici di tutti e quattro gli strumenti con aree e livelli
Ciao Emi 😊
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
Il Dollaro americano, valuta di riferimento.Apro l'articolo affermando: " Il Dollaro Americano non è una valuta, è la valuta".
Il Dollaro Americano è la valuta di riferimento negli scambi mondiali nell'87% dei casi circa, anche se lo Yuan inizia ad avanzare e la stessa Cina ambisce a prendere il controllo mondiale, gli stessi analisti ed altre figure del settore finanziario si chiedono se e fino a quando questa egemonia possa durare. Per onesta dovuta a chi legge, bisogna moderare questi rumors.
Se è vero che a livello economico la Cina è il player che concorre agli gli Stati Uniti, quindi in disputa per la leadership, a livello di riserve globali lo Yuan, a tutt'ora, ha ancora numeri più che modesti, un vero e proprio ruolo marginale non solo come riserva di valore, ma anche come moneta di scambio. Inoltre lo Yuan, per poter realmente ambire al ruolo ricoperto oggi dal Dollaro, dovrebbe abbandonare il suo meccanismo di tasso di cambio, posso dire "artificialmente manipolato".
Il dollaro ha ancora uno status di egemonia, a seguire si trova l'Euro.
Parlando di Dollaro, non parlo solo di una moneta, (nel forex le coppie originarie sono contro Dollaro), ricordo che il Dollaro è la valuta di scambio per eccellenza delle materie prime; ma anche la valuta di riferimento per il più grande mercato azionario, quello degli Stati Uniti, inoltre utilizzato come riserva di valore, ecco perché inserisco un articolo dedicato esclusivamente al tema, il trader non può esimersi dal conoscere quanto concerne il Dollaro.
Riassumendo credo nessuno possa obbiettare che il Dollaro oggettivamente non abbia insidia alcuna da parte delle altre valute.
Snocciolati i dati sopra bisogna capire da dove proviene la supremazia del dollaro, ovviamente dagli Stati Uniti intesi come emittente della valuta. I punti di forza sono le dimensioni della sua economia, anche se ultimamente si è ridotta, detiene pur sempre un 25% circa del PIL globale. Poi vi sono i mercati americani che sono i più liquidi, l'azionario e l'obbligazionario sono i più grandi del globo, poi vi sarebbe la credibilità delle istituzioni, ho coniugato il condizionale perché proprio in questi giorni qualche appunto si potrebbe anche redigere ed, infine, la potenza militare statunitense. Annoto che oggi vi è un modo diverso di affrontare le dispute, grazie a Dio, intendo le sanzioni economiche che eludono interventi bellici.
Sulla scia della guerra Russo-Ucraina si vede, appunto, l'avvento delle sanzioni, (ad oggi), hanno evitato un conflitto di dimensioni globali, tentando di punire chi, ha invaso uno stato indipendente. Su questo argomento metto il punto, il mio compito è informare, ma non mi addentro in discorsi che potrebbero sfociare nel politichese e dare adito a dibattiti nei quali non desidero addentrarmi. La mia passione è il trading, ma in generale l'economia e la finanza, quindi devo analizzare per poter operare ma lungi da me le polemiche.
Aggiungo, (a volte dimentico le cose che ritengo banali), sempre per rimanere ad oggi, che il Dollaro, alla pari dell'oro, è una valuta rifugio nei tempi "difficili", è sotto gli occhi di tutti l'apprezzamento del dollaro contro tutte altre valute, anche se, ultimamente, vi è stato qualche rimbalzo di prezzo.
Riprendendo il discorso della guerra Russo-Ucraina ribadendo che analizzo per scopi didattico-operativi e non esprimo opinioni; riconnettendolo al ruolo della Cina che ambisce a scalzare gli Stati Uniti come emittente del Dollaro come valuta di riferimento globale, bisogna prestare attenzione. E vero che i numeri sopra descritti non lasciano alcun dubbio sul fatto che il Dollaro sia egemone, ma vi sono diversi fattori, che iniziano a far scricchiolare le basi di questa tesi.
Questi giorni ho avuto modo di notare la difficoltà degli USA nel rendersi credibili, (sia le istituzioni che la FED), notare quanto accaduto con il debito ed il piano da approvare per mantenere i propri obblighi finanziari verso gli investitori in titoli di stato USA scongiurando il default. Il PIL cinese si prevede che nel 2030 diventi superiore a quello statunitense, infine, non di poco conto, la guerra Russa contro l'Ucraina che ha fortemente rinsaldato l'asse Russo-Cinese sotto tutti i punti di vista, economico, politico, etc. Insomma un quadro da monitorare attentamente.
La domanda finale è: "Qual è l'asset liquido, disponibile in grandi quantità, ma soprattutto, sostenuto da un emittente con un solido sistema finanziario"? Che ci possa piacere o non piacere ancora oggi queste son le caratteristiche che troviamo nel Dollaro Americano. L'Euro avrebbe potuto ambire, i grafici dimostrano in tutte le analisi che il Dollaro è seguito dall'Euro, ma anche la valuta Europea deficita di alcuni particolari rilevanti che denunciai sin dalla nascita e non ancora risolti. Intendo politiche fiscali differenti da paese a paese, non esiste una governance univoca. Senza dilungarmi, mancano molte delle caratteristiche elencate ad inizio articolo alle altre valute che rendono il Dollaro e gli USA ancora un "impero".
Chiudo l'articolo riprendendo un'affermazione di inizio pagina. Il trader non può non conoscere queste dinamiche perché fondamentalmente ci troveremo nelle condizioni di tradare un azione denominata in dollari, tradare lo stesso indice o un indice americano coinvolto dalla valuta, o, ancora tradare le coppie di valute e, ricordo, l'USD lo si ritrova in tutti i cambi originali, (da non confondere con i cross, (come molti erroneamente fanno), proprio in ragione del fatto che i mercati, per quanto detto sopra, sono dollaro-centrici:
- EURUSD
- USDJPY
- GBPUSD
- USDCHF
- AUDUSD
- USDCAD
- NZDUSD
Uno strumento utile, definisco un faro guida, per tradare il Dollaro è proprio il suo indice, DXY. Aumenta all'aumentare del valore del Dollaro rispetto alle altre valute e viceversa. Ricordo che vi sono i future sul DXY, quindi è possibile tradare lo strumento. Utile sapere che il DXY è calcolato dal:
- 57.6% EUR
- 13.6% JPY
- 11.9% GBP
- 9.1% CAD
- 4.2% SEK
- 3.6% CHF
si può evincere che è quasi la lettura della coppia EURUSD ma con correlazione inversa, purtroppo qui non riesco o non so postare ulteriori immagini, sul blog che ho creato da pochi giorni, in costruzione, vi è sia il prospetto delle riserve bancarie sopracitato, sia le immagini dei grafici con la perfetta correlazione inversa, se interessati troverete il link a fondo pagina. è ovvio che analizzare questo indice è di grande utilità su tutte le coppie originali.
DAX: nuovo recordVenerdì l'indice tedesco ha rinnovato il massimo di Gennaio 2021 registrando un nuovo massimo storico, vediamo dunque cosa spettarsi nei prossimi mesi.
Come prima cosa vediamo la ratio con la quale abbinare l'analisi grafica con l'analisi ciclica:
1) TL dal max pre-covid al max 2021 rappresenta l'unione di un ciclo biennale inverso, che sia o no un biennale ha poca importanza, l'evidenza è inequivocabilmente quella. Con la TL sorella sul ciclo indice in basso (biennale o no vale quanto sopra) forma un canale perfettamente parallelo, perfetto quindi per tracciare il canale di Fibonacci col quale osserviamo come in tutto questo tempo il prezzo ha toccato spesso con precisione i diversi livelli e alcune volte ci ha 'ballato' intorno rendendolo così un attendibile strumento di misurazione.
2) L'utimo ciclo completato, sia sui minimi che sui massimi è un ciclo semestrale e i 4 swing uniti dalle 2 TL ci danno al loro incrocio il primo target del ciclo (o cicli) successivo in area 17650.
3) L'incrocio delle TL cicliche incrociano perfettamente l'ultimo livello di Fibonacci.
4) l'ampiezza tra i due minimi del primo sotto ciclo partito ad Ottobre proiettata ai target successivi viene rispettata perfettamente al primo livello di proiezione (2) ed ha il secondo livello (3) che cade con ottima approssimazione proprio dove abbiamo il primo target.
5) La violazione di Venerdì del vecchio storico massimo vincola al rialzo il ciclo biennele inverso fino alla sua conclusione prevista nei suoi tempi minimi per l'autunno (ma potrebbe protrarsi anche fino a Gennaio-Febbraio)
Personalmente ritengo che sui mercati nulla accada casualmente e se 3 indizi fanno una prova, qui ne abbiamo 5.
Attendo quindi una correzione (direi scontata al livello A, probabile sul B e mi auguro anche sul C) magari legata alla scadenza tecnica del 16 Giugno per accumulare posizioni long.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
S&P 500: violazione arrivataÈ arrivata ieri la tanto attesa violazione dei 4195 punti segnalata nell'analisi precedente, abbiamo quindi due importanti conferme:
la prima è che anche l'indice americano più importante si è vincolato ieri al rialzo sulla base del ciclo annuale inverso così come hanno gia fatto da tempo gli indici europei e il Nasdaq, quindi si salirà ancora fino alla conclusione del ciclo biennale inverso (mantenendo comunque il solito andamento a zig-zag).
La seconda è quella della chiusura del semestrale indice a 3808 punti che diventano quindi lo spartiacque tra il mercato toro e quello orso.
Dopo la violazione di ieri abbiamo comunque i tempi più che consoni alla chiusura del trimestrale inverso e quindi mi attendo a breve - brevissimo la correzione per la chiusura del trimestrale indice e ne ipotizzo il termine a cavallo della metà di Giugno dove attendo anche un picco della volatilità dato dalla scadenza delle 3 streghe. Possibile target della correzione resta sempre l'area dei 3900 punti.
L'eventuale violazione di 3808 cambierà quindi la struttura ciclica di medio - lungo periodo.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
S&P 500: analisi grafica e ciclicaCome spesso mi piace fare parto da lontano e inizio analizzando i cicli indice (sui minimi)
Il 24 Febbraio '22 si è chiuso con ottima precisione il ciclo biennale iniziato a Marzo '20, sappiamo che un ciclo può tranquillamente allungarsi di 1/4 della sua durata ed infatti vediamo la 'coda' del ciclo che lo prolunga di un semestrale (160G che sono razionalmente il massimo che può durare un semestrale ed è 1/4 del biennale) e porta il lungo ciclo sul minimo di Ottobre '22 alla sua chiusura e ripartenza di un nuovo ciclo.
Sul versante inverso (massimi) vediamo il TS (evidenziato) che ha decretato la fine della spinta rialzista, osservandolo bene si nota come la proiezione del target al livello 1 crea la vera resistenza che a lungo testata ha sempre respinto finora i prezzi (vediamo una rottura del livello solo per la spintra tipica di chiusura di un ciclo inverso, in questo caso il semestrale). Il livello 2 invece rappresenta il primo target del TS ed è stato centrato in pieno proprio sul minimo di chiusura del ciclo indice partito a Marzo 2020 dando ancor più affidabilità all'ipotesi della chiusura ciclo.
Tornando al lato indice, dalla ripartenza di Ottobre sul livello 2, il primo sottociclo del nuovo annuale (primo ciclo in verde) con la sua correzione e chiusura rimbalza con precisione sulla vecchia NL (freccia nera) e prosegue il suo percorso andando a chiudere il ciclo annuale inverso a 4195, infatti il secondo semestrale inverso fa questo picco dopo 116G, non rinnovandolo più ed essendo ormai passati i razionali 160G già citati sopra non resta quindi che attribuire ai 4195 la chiusura dell'annuale inverso. Il picco successivo lo troviamo a 60G e non rinnovando 4195 conferma la chiusura.
Scendendo ancora sul lato indice, da Ottobre '22 si sono formati i due sotto cicli verdi che chiudono un ciclo 2 tempi di 102G che potrebbe essere il primo semestrale del nuovo annuale ma ancora non abbiamo conferma che lo sia, infatti i 160G scadono ai primi di Giugno e c'è ancora il tempo per fare invece di un semestrale breve a 2 tempi (102G) un semestrale lungo a 3 tempi, e in questo caso dobbiamo vedere il prezzo scendere sotto 3808.
In conclusione: nei prossimi giorni se il prezzo salirà oltre 4195 avremo la chiusura del semestrale indice a 102G e la correzione che poi ne seguirà non avrà vincoli a scendere sotto 3808, non solo, ma questa violazione (se arriva) sarà la conferma della proseguzione rialzista del ciclo biennale inverso che avrebbe la sua chiusura nominale nel prossimo autunno/inverno (e quindi salita).
Diversamente, se il prezzo scenderà sotto 4048 senza aver rinnovato 4195 potremo avere due scenari comunque simili: il primo è la chiusura del semestrale ancora in corso sotto 3808 ma solo se entro i primi di Giugno. Il secondo è la chiusura di un ciclo trimestrale iniziato da 3808 ma con nessun vincolo ad essere violato. 4195 e 4048 sono dunque i livelli cruciali che daranno la direzione per le prossime 2-3 settimane. Non bisogna dimenticare la scadenza trimestrale del 16 Giugno dove il roll over delle opzioni (forse già iniziato) solitamente porta un aumento della volatilità e quindi discesa dei prezzi.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
DAX: chiusura ciclo inverso...... annuale? Biennale? Annuale bisestile? NO, chiusura ciclo 'paro paro'. Ancora un probabile piccolo strappo per mettersi allineato a CAC e UK che hanno già fatto il massimo storico e poi la correzione vede le aree 15.500 prima e 14.800 dopo come principali supporti alla ripartenza.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
Silver: respinto test del massimoOggi il test del massimo è stato prontamente respinto, sembra decisamente la chiusura del primo settimanale inverso. Una chiusura a rientrare nel canale dovrebbe proiettarlo verso i 23.864 dove c'è il supporto volumetrico. Prossimo step di medio è la chiusura del bimestrale indice in area 48 giorni dove potrebbe trovare supporto anche dalla mm 50 e 100. Domani (se non già oggi) dovremmo vedere una candela rossa con swing di chiusura di un mezzo settimanale indice.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
L'importanza di contestualizzareBuongiorno e ben ritrovati a tutti.
Le informazioni riportate nel grafico mensile servono per definire il contesto generale.
1) Evento pandemico – crollo dei mercati;
2) Intervento della FED il 23 Marzo 2020 – impulso di politica monetaria – supporto e prima spinta ;
3) Elezioni presidenziali USA a Novembre 2020 - vittoria di Biden e della sua agenda Build Back Better – impulso di politica fiscale – supporto e seconda spinta;
Queste due forze impulsive incominciano ad esaurirsi quando:
a) la FED inizia ad avvisare il mercato che nel 2022 passera' da una politica monetaria espansiva ad una piu' restrittiva;
b) l'agenda Build Back Better si arena a causa dell'aumento dell'inflazione e dell'opposizione del Sen.Manchin al piano dell'amministrazione Biden;
L'inizio delle operazioni speciali in Ukraina da parte della Russia il 23 Febbraio 2022 ha aggravato le problematiche esistenti accelerando cosi' il processo correttivo del mercato. Da un punto di vista tecnico mi pare evidente che nel 2022 sia iniziata una fase correttiva di ritracciamento del movimento impulsivo generato dopo lo shock pandemico.
Fino a quando potra' durare e fino a dove potra' arrivare questa fase iniziata nel 2022?
Nel grafico settimanale si puo' notare come il Dax, prima dell'uscita del dato sull'inflazione USA di Agosto, pubblicato il 13 Settembre 2022, fosse stato supportato sul livello 12808,70. Da questo livello infatti sono partiti tre rallies:
- il primo (R1) il 7 Marzo 2022, quando Zalensky dichiaro' di non essere piu' interessato ad entrare nella NATO;
- il secondo (R2) il 14 Luglio 2022, quando le aspettative di un aumento dei tassi d'interesse di 100 punti da parte della FED si sono attenuate;
- il terzo (R3) il 1 Settembre 2022, fomentato dalle aspettative che l'inflazione stesse frenando.
Venute meno tutte queste aspettative il mercato ha rotto il supporto a 12808,70 che durava da 7 mesi perdendo 850 punti nelle utlime due settimane di Settembre prima di reagire sul livello 12000 e sviluppare un rally a inizo Ottobre.
FATEVI DOMANDE E SIATE CURIOSI! LAVORATE SU VOI STESSI! INVESTITE TEMPO, NON DENARO!
Spero che il mio lavoro possa aiutarvi a trovare una logica, una narrativa, a fare delle ipotesi, senza pero' creare false aspettative. Illudersi di poter prevedere quale sara' la prossima mossa basandoci sui movimenti e' pura speculazione.
Se avete dubbi o domande non esitate a scrivere nei commenti qui sotto. Condividere contenuti per me e' come una terapia. Una specie di seduta dallo psicologo. Credo di essermi fuso il cervello a causa dell'eccessiva analisi dei grafici. Non vendo nulla! Lo faccio perche' e' la mia passione! Se vi piacciono i miei contenuti mettete un like e iscrivetevi al canale.
Un abbraccio,
Cozzamara
Non sono un analista ne un trader professionista. Sono semplicemente un appassionato che condivide le sue idee e le sue riflessioni che potrebbero benissimo essere sbagliate. Nulla di cio' che dico dev'essere inteso come sollecitazione a fare Trading. Se pensate che guadagnare con il Trading sia facile lasciate perdere perche' l'80% delle persone che ci provano perdono i loro soldi.
Chi mi segue avra' notato che sono due settimane ormai che non faccio piu' dirette qui su TradingView. Il motivo e' dovuto al fatto che sto riscontrando dei problemi tecnici che m'impediscono di continuare. Quando avvio la diretta, il PC inizia a ricevere una quantita' di dati anomala che ne rallenta il funzionamento e fa si che la trasmissione s'interrompa ogni 5 minuti. In attesa di trovare una soluzione, sto ricevendo un sacco di messaggi da parte di persone che non sapevo mi seguissero chiedendomi se stessi bene. Oltre all'incredibile supporto, sono rimasto molto colpito dal sincero affetto che tutte queste persone mi hanno dimostrato preoccupandosi che fossi vivo. Per questo, oltre che ringraziarVi di cuore, Vi voglio dire di non preoccuparVi e che sto benissimo (...e sappiate che mi sto toccando le parti basse mentre scrivo questo). Vi voglio bene😘
Petrolio: annuale inverso chiusoIl picco a 83.38 $ ha generato, seppur di un soffio, un sottociclo inverso rialzista ed essendo il quarto è quasi sicuramente anche l'ultimo di un ciclo annuale raramente così regolare. Questo livello diventa quindi di grande importanza poichè se violato oltre le prossime 50 barre circa rimetterebbe in corsa l'oro nero per il ciclo annuale successivo. Anche l'evidente prevalenza dei volumi di vendita sui livelli più alti dell'ultimo sotociclo confermerebbe la chiusura dell'annuale. Mi attendo per ora un ritorno sui livelli in area 74.50 $ prima e dei 70$ successivamente, per la chiusura di trimestrale sul lato indice nel mese di Giugno. Di fatto, è probabile una continuazione dell'ampio laterale che procede da mesi con tendenza ribassista.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
Prove tecniche di trasmissioneSono iniziate ieri a mio avviso le prove di una buona e salutare correzione dei mercati azionari. Probabilmente tra oggi e lunedì avremo un leggero rimbalzo che chiuderà il ciclo inverso di 4-5 giorni e poi assisteremo alla première della messa in onda dei classici titoloni sul possibile crollo dei mercati che, sempre a mio avviso, non vedremo. Ritengo infatti che gli indici, in particolare quelli europei, siano destinati a nuovi massimi storici (alcuni li abbiamo già visti).
Pertanto una correzione di circa il 50% la ritengo in linea con la visione di lungo periodo.
I livelli volumetrici suggeriscono con la solita e buona affidabilità i vari target di una discesa che dovrebbe concludersi intorno al 5/8 Maggio. 24747 è il livello che se violato o meno ci dirà se abbiamo a che fare con un semestrale a 3 tempi o con il nuovo primo tempo del secondo semestrale.
La presente è la mia visione e non costituisce un sollecito all'investimento o ad operare.
EUR/USD: ancora uno strappo rialzistaCome già ipotizzato nelle analisi di Novembre e Gennaio allegate, la nostra moneta sta recuperando il terreno perso e si dirige senza indugi verso la chiusura di un ciclo triennale inverso partito dal massimo del Gennaio '21 a 1.23496.
picco di chiusura previsto per fine anno / inizio nuovo con quotazione almeno in area 1.18.
Target intermedi sono le aree 1.1140 / 1.1350
Attenzione ad una nuova possibile correzione a breve che non deve andare sotto 1.05161 per non invalidare la struttura in corso di ultimazione.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
WTI: continua la salitaCome previsto nell'analisi del 3 Aprile sono stati superati gli 81$ e in settimana è partito il terzo bisettimanale del nuovo trimestrale iniziato il 20 Marzo ed è partito dopo una minuscola correzione, come quello che lo ha preceduto, il che ci dice che la forza ciclica è piuttosto forte. Infatti, questo nuovo bisettimanale indice si è già messo al rialzo violando il max di quello precedente.
Ora, nonostante la forte resistenza posta in area 82.50 mi attendo un altro spunto rialzista per la chiusura del ciclo annuale inverso e il raggiungimento del poc della discesa in area 88.20. Possibile anche un ulteriore allungo fino ad area 97.30 da seguire sui cicli minori.
Questa ipotesi di struttura è invalidata sotto 79.36 se prima non è stato raggiunto il target della chiusura annuale.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
Salita con i tempi contatiDa tempo i vari indici azionari hanno perso l'allineamento che contraddistingueva i movimenti di borsa e il DJI sembra essere il più regolare tra loro. Mi attendo un terzo tempo per la chiusura del ciclo semestrale lato indice che potrebbe protrarsi anche fino alla fine di Maggio.
Short sotto 33590 con chiusura giornaliera di conferma. Target possibili, area 31680 e 30680.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
S&P500: Primo Segnale Rialzista!Il 31 Marzo abbiamo visto il primo segnale di forza, con una chiusura daily al di sopra i 407.45 ovvero la supply dominante. Quello che vorrei vedere adesso è un pullback all'incirca in zona demand che corrisponde ad area 399/400 fino 389.52, ma i livelli più interessanti che monitorerò sono 399 e 396.51, scendendo di timeframe attenderò un cambio strutturale di conferma per l'entry long. Obiettivo numero 1 l'inefficenza a 421.30, con pulizia liquidità dinamica lasciata nei giorni che vanno dal 2 febbraio al 15 febbraio.
OPEC+ taglia la produzione e il petrolio va a targetL'annuncio a sorpresa è stato dato ieri a mercati occidentali chiusi e i risultati si sono visti all'apertura di questa notte con la violazione prevista di 81.04 con parecchio anticipo sui tempi ipotizzati però (allegato).
Ora attendo una correzione che chiuderà il settimanale indice partito dal minimo del 30 Marzo.
Se il prezzo si fermerà prima dei 72.61 è probabile che gli 81.04 di questa notte saranno superati ancora nel mese di Aprile, viceversa, la violazione dei medesimi porterà nuovamente l'oro nero in una fase laterale di durata ignota, per ora.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
S&P500: è ora di rifiatareLe possibilità sono due ed entrambe portano ad una discesa imminente. La prima prevede che il ciclo annuale inverso si sia chiuso a 4195.44 e in questo caso possiamo vedere un tentativo di break-out senza violazione di questo prezzo con conseguente discesa dovuta alla ripartenza dell'annuale inverso già chiuso. La seconda (che ritengo più probabile) ipotizza un falso break-out dei 4195.44 con chiusura del ciclo bimestrale intorno ai 42 giorni e con lui il trimestrale, semestrale e annuale. I tempi di una ulteriore salita sono quindi di 3-4 giorni dopodiché dovrà scendere per la chiusura del ciclo indice semestrale prevista tra fine Aprile e primi di Maggio. È comunque possibile un allungamento dei tempi fin verso la fine di Maggio da verificare in settimana .
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
Petrolio: in timida ripresaIl WTI dopo il picco del7 marzo dove ha chiuso un mezzo trimestrale inverso (l'ultimo, che porterà la chiusura dell'annuale) con i canonici 33 giorni è sceso a chiudere il trimestrale lato indice il 20 Marzo. La ripartenza lo ha in seguito portato a chiudere il primo bisettimanale inverso di 12 giorni lo scorso giovedì. Oggi il bisettimanale è stato violato al rialzo dopo la corretta attesa di 2 giorni sotto il picco, e non essendo stato rinnovato il minimo del 20, possiamo considerare chiuso il trimestrale indice seppure con qualche moderata riserva in quanto il prezzo non è ancora stato sopra questo minimo il tempo razionalmente sufficiente (1 ciclo settimanale).
D'altro canto, ora il prezzo deve dirigersi a chiudere il secondo intermedio inverso e con lui il trimestrale e l'annuale.
La chiusura è attesa con un ciclo simile a quello chiuso di circa 32 giorni quindi intorno al 20 Aprile, probabilmente 1-2 giorni prima poichè il 20 c'è la scadenza del future, occasione classica per fare qualche forte movimento. Il target dovrebbe essere almeno sopra gli 81$ con possibile estensione in area 90$. Ovviamente da qui al 20 Aprile continua lo zig zag da monitorare sugli swing dei cicli minori.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
WTI: altra conferma del trend ribassistaLa bella performance (per i consumatori) arrivata in settimana ha vincolato al ribasso l'oro nero.
Scomponendo i cicli in partenza dalla notte tragica di Aprile2020 quando il future del petrolio chiuse a -30$/barile un lungo ciclo di circa 10 anni, e supponendo che salvo altri cataclismi mondiali ne farà un altro, la partenza di quest'ultimo ha come primo sotto ciclo un semestrale di 137 giorni che si ripete con grande precisione fino a concludere un ciclo superiore di 3 tempi con 400 giorni circa.
Questo ciclo a 3 tempi si sta ripetendo e dovrebbe concludersi tra giugno e luglio quando nel pieno della drive season i prezzi riprenderanno a salire e partirà il terzo tempo del ciclo superiore che dovrebbe finire all'incirca nella primavera 2025.
La buona notizia (sempre per i consumatori) è che in settimana è stato violato il minimo di un ciclo annuale di 258 giorni (evidenziato in nero) mettendo così al ribasso la parte restante del 2^ tempo del ciclo superiore fino alla sua conclusione. Nel frattempo però, si è anche probabilmente chiuso un ciclo trimestrale ieri, o si chiuderà a breve, e un ritorno sopra 80.83 è preventivabile per la chiusura del ciclo annuale inverso (sui massimi). Dopo questo rialzo comunque mi aspetto ancora discesa come scritto sopra.
Qui sarà determinante la violazione di 62.43 senza la quale non avremo ancora la sicurezza di altri minimi nel corso del 3^ tempo del ciclo superiore di 5 anni circa. Come consumatori, non resta che incrociare le dita.
Questa è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare sui mercati.
Punto di vista settimanale su: FX-Indici-Materie prime-AzioniBuongiorno a tutti,
chi mi segue sa che nel fine settimana preparo una sorta di report o piano come lo chiamo io, che mi dia un focus su cosa seguire, controllare e attenzionare, in modo da non essere dispersiva ma concentrata solo su quello che ritengo interessante e in formazione per uno o più trade.
La settimana scorsa ci ha regalato parecchia adrenalina, complici le notizie importanti di Fed, NFP e dati appunto importanti; naturalmente io mi concentro per il mio personalissimo modo di fare trading sui grafici e sul movimento del prezzo, anche detto "Price action".
Almeno da due settimane e più, la mia idea di lungo e cioè osservando il Tf Weekly ( il mio time frame bussola) è stata ed è pro EUR, prendendone uno a caso. Ho infatti e potete vederlo, condiviso due settimane fa un trade su EURUSD in tenuta su livello chiave 1.0540 e la scorsa settimana il Gold, configurazione molto simile con tenuta sui 18.000 e possibile profit 19.000-1950; venerdì la PA mi ha mostrato proprio questo e cioè la conferma di ciò che pensavo, view long.
Adesso naturalmente dobbiamo aspettare e vedere come aprirà il mercato settimana prossima perchè sul daily non ho la conferma di ingresso per un long, sempre secondo il mio modo di fare trading.
Il mio punto di vista generale è il seguente: Dollaro forte solo su alcuni cambi valutari tipo AUD-NZD e CAD; su EUR e sterlina per esempio (al momento) non ha avuto lo stesso impatto e questo me lo conferma anche il grafico del GOLD, dove appunto si può notare la tenuta dei minimi a 18.000 anche area di domanda e il possibile profit in area Supply-Offerta da cui potrebbe crearsi uno swing hight come avvenuto a febbraio 2023; il Gold ha una correlazione inversa col dollaro , quindi da monitorare ( sempre per come opero io).
Gli indici ,quelli che seguo principalmente hanno creato uno spartiacque e cioè DAX-FTSE-MIB (Europei) per esempio sono tutti e tre long, hanno ritracciato un pò ma mantenendo la view, cosa contraria per gli indici americani come S&P500-NASDAQ-DJI- e US30 (Americani) l'unico più forte tra questi.
Per quanto riguarda i titoli azionari, che fanno parte della mia operatività quotidiana, noto che la maggior parte si trova ben tirato in direzione long; nel mio caso io ne seguo 53 circa praticamente in maggioranza italiani, e conseguentemente facendo riferimento al MIB la view ripeto a mio avviso è ancora long nel lungo.
Riassumendo ho scelto una coppia valutaria da condividere con voi questa settimana che mi vede long su EUR e GBP e short sul dollaro . Anche USDJPY lo osservo da settimane e sul weekly siamo ancora sullo short con tenuta su precedente livello di massimi di swing settimanale a 136.50 dove sembra creare un falso con possibile ritorno ai 132.60.
Per la prossima settimana scelgo un long su GBPUSD dove si è creato un mio pattern di riferimento e cioè la PINBAR che falsa 1.1940 dopo candela outside del 13.02.2023 anche indecision, seguono due candele inside del 20 febbraio e 27 febbraio e in ultima battuta pin del 06 marzo che appunto rompe il livello sopra citato dicendo la bugia e appoggiandosi sulla EMA21.
Non ho ancora il segnale sul daily che è il mio Time frame operativo per forex, indici e materie prime; attenderò segnale e entrerò o in maniera migliorativa e cioè a ritraccio della pinbar se possibile 50% oppure a rottura della stessa. Su EURUSD stessa idea e configurazione a mio avviso molto simile ma più forte la sterlina al momento.
Sugli indici sto ferma.
Mi tengo aperta sul gold sempre con un trade potenzialmente long: rimando a idea condivisa la scorsa settimana.
Per quanto riguarda invece i titoli azionari che potrei ritenere interessanti sono : AMPLIFON per un long; CAMPARI long; ENEL long; - MU short; NETFLIX short; SNAM short; TENARIS short- infine un titolo che mi piace particolarmente questa settimana è AMAZON short.
Va da se che non traderò tutti questi asset ma ne sceglierò solo alcuni solo quando mi daranno configurazioni grafiche ( pattern) e segnali chiari su TF di riferimento.
Il TF operativo sui titoli per me è direttamente sul weekly.
Mi auguro che questa mia analisi generale possa essere apprezzata e per quanto mi riguarda è sempre un modo per migliorare e ragionare a voce alta.
Buona domenica a tutti e buon trading Relax!