NG: possibile chiusura trimestrale inversoIl massimo registrato oggi è a 80 giorni dal precedente, tempi consoni alla chiusura del ciclo trimestrale inverso.
Nel medio breve, abbiamo anche struttura e tempi consoni per le chiusure dei cicli minori.
Oggi Putin ha dichiarato che non ci lascerà senza gas, questo è quello americano ovviamente, ma un probabile rallentamento della domanda proveniente dall'Europa dovrebbe comunque generarsi.
Area poc mi pare raggiungibile senza grossi problemi vista la volatilità di cui soffre.
La violazione del max odierno prolunghera invece ancora il trimestrale inverso a data e tartget da destinarsi.
La presente è la mia visione e non costituisce un sollecito ad operare.
Indici
SPX Aggiornamento ciclicoDal minimo del 24 Febbraio l'indice è salito a chiudere il trimestrale inverso (sui massimi) e ora diligentemente si dirige a chiudere quello sui minimi. Il ciclo si era già messo al ribasso con la violazioine della sua partenza il 2 Maggio, ed ora proseguirà a scendere fino al suo termine ipotizzabile intorno ai 60 giorni (freccia nera) e comunque molto difficilmente prima del minimo di durata di un settimanale partito la scorsa settimana (quindi non prima del 20 Maggio sera) e che sembra aver già trovato il suo massimo ciclico ieri con la chiusura del bisettimanale inverso. Probabile target di questa discesa area 3700.
PER I BIG PLAYERS NON è ANCORA IL TEMPO DELL’EURO!
ANALISI COT REPORT del 07.05.2022
Prosegue questo 2022 non privo di colpi di scena, la volatilità resta mediamente alta su tutti i comparti, e il cambio di rotta nelle politiche monetarie occidentali, mantiene con il fiato sospeso gli investitori che sembrano credere solo ed esclusivamente nel biglietto verde!
Il comparto valutario vede un generale scarico di posizioni, i big players liquidano posizioni un po su tutti gli asset in una settimana dove a pagare le spese di un clima di incertezze sui mercati finanziari sono l’euro e la sterlina più di tutte le altre majors, mentre resta stabile il posizionamento sul dollaro americano che resta per ora unica certezza nel mondo FX.
Abbiamo concluso una delle settimane più importanti per questo trimestre 2022, che ha visto la FED alzare il costo del denaro di 50Bp e aprire la strada ad una chiara lotta all’inflazione, cercando tuttavia un equilibrio con la congiuntura economica puntando alla ricerca di un tasso di equilibrio che possa permettere ai prezzi di rientrare senza tutta via correre i rischi di una recessione. Settimana che ha visto anche la BOE alzare per la quarta volta consecutiva il costo del denaro, senza tuttavia ottenere il medesimo effetto della FED, a causa proprio di una congiuntura macro economica decisamente più debole, con una domanda interna già molto penalizzata dall’alta inflazione e con un mercato del lavoro non certo paragonabile a quello USA, ma procediamo con il consueto ordine.
Passa in territorio negativo il sentiment dei big plaiers, che per la prima settimana di questo 2022 vedono una posizione netta short con -6378 contratti rispetto ai 22201 della scorsa settimana, con una spinta ribassista di ben 28579 contratti come solo altre 4 volte dal 2019. Oramai la BCE , nella sua scelta di inerzia nei confronti dell’inflazione, sembra decretare profonda sfiducia da parte degli investitori, che acnhe a causa della guerra in Ucraina, preferiscono spostare le loro aspettative e la loro liquidità in asset con prospettive migliori. La volontà di ritardare l’inasprimento delle politiche monetarie da parte della banca centrale europea, oramai letta come segno di sfiducia nella congiuntura macro è un chiaro segnale di quanto poco solida possa essere l’economia del vecchio continente, e quanta poca speranza si abbia nel crederla capace di resistere a politiche più aggressive senza cadere in una spirale di recessione.
Tutto questo porta la moneta unica a rimanere ancorata ai minimi di periodo di 1.0550-1.05 figura, e seppur il quadro tecnico sia meritevole di storni fino almeno alla mm21 periodo weekly posta in area 1.1080, le condizioni macroeconomiche e la forza schiacciante del dollaro lo impediscono, pertanto resta plausibile per il momento porre speranze per un respiro tecnico fino ai massimi della scorsa settimana di 1.0850.
Anche la BoE, la scorsa settimana ha dato le sue indicazioni di politica monetaria, alzando per la quarta volta consecutiva il costo del denaro, mostrando anche in questo caso la chiara volontà di combattere la corsa dei prezzi, che si proietta al picco del 10% secondo la Boe, la quale ha affermato che seppur non si entrerà in una recessione tecnica, il quadro macro economico potrebbe rimanere compromesso, e non sarà facile ripartire. Tuttavia un rallentamento economico, ci pare il minimo plausibile considerato gli anni di pandemia, i blocchi produttivi che ne sono derivati, la brexit, e per finire la guerra tra Russia ed Ucraina, che ha fatto schizzare i prezzi del comparto energetico.
Prospettive pesanti dunque per la sterlina che vede ancora posizionamenti netti corti da parte die big players, che passano a -73813 contratti short, rispetto ai -69621 della scorsa settimana, segnando cosi un nuovo record nel posizionamento corto dal 2019 ad oggi. Le ripercussioni sulla valuta sono state immediate e con un crollo di oltre il -2% la scorsa settimana, il cable mette a segno la terza consecutiva ottava in rosso, con una performance totale del -5.80% dai massimi di 1.3075. anche in questo caso respiri tecnici sembrano dovuti, ma la super forza del dollaro monopolizza ancora l’attenzione degli investitori, che non sembrano ancora stanchi di vendere sterline. tuttavia la possibilità di qualche breve storno ci sembra plausibile, anche per dare uno spessore al mercato , che potrebbe provare ritest della mm21 periodi daily in area 1.27, previo respiro del biglietto verde.
Stabioli infine le posizioni long sul dollaro americano, che vede i big players ancora netti lunghi con 33071 contratti, in linea con i precedenti 33879, il che da corpo ad una fase di consolidamento di dollar index sui massimi di 103.50-103.80. il trend del biglietto verde non sembra pertanto essersi esaurito, cautela nel ricercare occasioni di mean reverting sul dollaro americano, almeno fino a che i dati della congiuntura economica sembrano dar ragione a Powell e alla fiducia in un economia robusta. Le possiblità di vedere un mercato del lavoro più debole non è da escludere da qui ai prossimi mesi, e con lui anche la domanda potrebbe risentirne, ma la strategia è chiara: colpire la domanda per abbattere i prezz! Quindi allacciamo le cinture per i prossimi mesi sui mercati.
Come conueto oramai per la rubrica dedicata al posizionamento dei big players è doveroso dare uno sguardo anche agli indici che trovano forti riduzioni nel posizionamento dei big players sull’S6P, che passa da 122750 contratti netti lunghi a 52207, con una mega riduzione di ben 70543 contratti, segno che le parole di Powell e i timori di cosa potrà accadere alle aziende americane nei prossimi trimestri sta mettendo in guardia gli investitori che preferiscono liquidare posizioni e iniziare a rivedere il proprio posizionamento.
Stabili tutto sommato gli altri indici, che non vedono grandi scostamenti rispetto alla scorsa settimana, ma resta da segnalare il posizionamento sul vix che con 10496 contratti long, passa questa settimana i large speculators ad un posizionamento corto di soli 61729 contratti, segno che i timori aumentano.
Vedremo cosa accade la prossima settimana con i dati sull’inflazione usa e il PIL del regno unito, dati che sicuramente catalizzeranno l’attenzione dei grandi speculatori.
Buon Week End e buon trading
Salvatore Bilotta
Layout discrezionale con il Supertrend ed esempio di strategiaUn semplicissimo layout per l'operatività discrezionale composto da 2 o 3 grafici in grado di dare spunti interessanti ed un idea di strategia di base sulla quale cercare le proprie logiche di interpretazione dei mercati.
Buono studio e buon trading!!!
Livelli "chiarissimi" per il Dow JonesLivelli molto precisi graficamente parlando per i prezzi del Dow Jones.
Utili alla ricerca di setup operativi!
Livelli chiave per il NasdaqImportantissimi livelli di supporto per le quotazioni del Nasdaq.
Qualcuno tornerà a comprare o proseguirà l'inesorabile discesa?
Buon trading!!!
NG e GOLD: situazione ciclicaCominciamo col NG: dopo il top sopra gli 8$ ha cominciato a correggere fino al minimo relativo del 25 Aprile e da lì è partito un nuovo settimanale che al momento ha compiuto 2 Sotto Cicli e con il massimo ciclico del 2SC rosso ha chiuso il settimanale inverso in tempi e modalità consone. Ieri, Venerdì, è partita l'ultima parte del settimanale in corso e il max che ha formato potrebbe già essere la chiusura del primo sottociclo inverso, vedremo Lunedì se una discesa darà conferma, in ogni caso, anche un apertura rialzista dovrebbe avere breve durata poichè i tempi per salire si stanno esaurendo. Nel primo caso dovremmo vedere il prezzo portarsi sotto il minimo di ieri nel giro di un paio di giorni per chiudere il 3^ SC e da lì si dovrà aggiornare la struttura.
La violazione del settimanale inverso a 7.532 nella giornata di Lunedì o poco dopo, invalida l'ipotesi precedente.
Gold: Anche qui dopo il massimo sopra i 2000$ è inizata una buona correzione per ora ferma al minimo di 1.870 e dal quale è partito un nuovo ciclo settimanale, che come per il gas, ha chiuso il settimanale inverso. Lunedì, se non ci sarà una ripartenza già in apertura, potrebbe completare il primo SC raggiungendo il livello indicato in grafico, ma poi i tempi sono consoni alla chiusura del ciclo citato e una correzione rialzista dovrebbe arrivare. Detta correzione però non mi aspetto che infici il canale ribassista evidenziato superando i 1.921.
Ricordo che la rottura di un canale non implica necessariamente l'inversione del trend in analisi, ciò che fa testo sono senpre gli swing delle chiusure cicliche.
Le presenti sono view personali e non costituiscono un sollecito ad operare.
Il Nasdaq si è dimenticato il paracadute!Brutta chiusura di settimana per il Nasdaq che fa registrare un notevole scivolone nella giornata di venerdì.
Ci si dirige rapidamente verso il prossimo supporto con un impostazione decisamente ribassista.
Buon trading!!!
DAX: ripartenza deboleL'indice tedesco ha chiuso il 12 Aprile nei tempi e livelli previsti nell'analisi precedente (allegata) il ciclo mensile. Tuttavia la ripartenza è stata piuttosto debole, solamente ieri ha dato qualche segnale di risveglio. Si trova ancora imprigionato nella nuvola e fatica ad uscirne, solo una chiusura giornaliera sopra la resistenza può proiettarlo verso i 15.000 punti. Se la debolezza persistente invece lo riportasse sotto il minimo del 12 Aprile in breve tempo, anche il ciclo trimestrale in corso cambierebbe struttura.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
SPX: Salita per chiusura trimestrale inversoLa situazione ciclica dell'indice USA è la seguente: chiusura ciclo biennale dei massimi (inverso) a 4818 registrata il 4 Gennaaio, chiusura successiva del ciclo biennale sui minimi a 4114 il 24 Febbraio. Da queste due date sono quindi ripartiti due nuovi cicli annuali (o semestrali se prossimamente il mercato vorrà riservarci qualche sorpresa) rispettivamente sui massimi e sui minimi. Il primo ciclo importante è comunque il trimestrale in corso su entrambi i lati. Dopo la partenza del ciclo base il 27 febbraio sul minimmo a 4370, si è chiuso il 18 Aprile il ciclo intermedio (mezzo trimestrale) con 36 giorni di vita in tempi più che consoni anche se leggerment ridotti rispetto ai 40 del ciclo inverso. Da questo minimo è quindi partito il secondo intermedio che porterà prima alla chiusura del ciclo trimestrale inverso che deve sviluppare il 4^ sotto ciclo, molto probabilmente per la fine del mese in corso o i subito dopo. L'area di prezzo se il tutto si svilupperà come da didattica, sarà superiore a 4637 probabilmente nel rettangolo tracciato. Target più alti al momento sarebbero solo fantasie da eventualmente affrontare qualora tempi e target saranno assicurati.
Successivamente discesa per la chiusura questa volta del trimenstrale base sui minimi.
Il liivello che invalida la presente view è 4370
Questa è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
S&P: aggiornamento ciclicoIeri l'indice USA ha violato e chiuso sotto l'ipotetica onda 1 (retta e cerchietto blu) annullando l'ipotesi che dal minimo del 24 Febbraio fosse partita un onda impulsiva come ipotizzato nell'idea precedente allegata. Il ciclo partito dalla chiusura annuale, sempre del 24, è giunto però a 32 giorni di vita e siamo quindi nei tempi consoni ad una chiusura di ciclo intermedio (mezzo trimestrale). Scomponendo questo ciclo in sotto cicli, abbiamo un settimanale che è partito il 1 Aprile ed è giunto ieri a 6 giorni, potremmo quindi vedere già un rimbalzo da oggi, sull'area della prima resistenza volumetrica posta a 4383. E' comunque possibile un ulteriore discesa poiché i tempi non sono ancora esauriti. Eventuali supporti successivi sono quelli segnalati in grafico. Molto importante è il minimo a 4101 che se violato metterebbe al ribasso il ciclo annuale escludendo possibili nuovi rinnovi del max storico.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
S&P: aggiornamento ciclicoL'indice USA più famoso si trova in una situazione molto simile agli indici europei sebbene il minimo della chiusura biennale lo abbia colto parecchi giorni prima. Qui parto dal ciclo inverso (quello sui massimi) poiché si nota una eccezionale regolarità nella formazione dei cicli, segno di buona affidabilità come evidenziato nel grafico.
Chiusi 3 sotto cicli inversi, rimane il quarto e ultimo da completare, partito sul max a 4631.
Se applichiamo le onde di Elliot alla ripartenza del 24 febbraio si osservano le prime 3 onde anch'esse regolari alle quali dovrebbe seguire ora l'onda 4 che potrebbe coincidere con la chiusura di un ciclo intermedio di circa 32 giorni intorno all'11 Aprile in concomitanza della chiusura del ciclo mensile sugli indici europei come indicato nel grafico precedente e allegato.
Onda 4, potrebbe risolversi col più classico degli ABC, per cui penso ad un rimbalzo di 1-2 giorni a completare l'onda B che non dovrà superare i 4631. A seguire l'onda C che potrebbe avere il suo target in area 4460 e non dovrà avere una chiusura giornaliera sotto i 4414.
Se l'ipotesi sarà rispettata, seguirà l'onda 5 in concomitanza della chiusura del 4° sotto ciclo inverso citato sopra e anch'esso di circa 20 giorni.
Primi target saranno il livelli segnalati in arancio ma non sono esclusi target più importanti da valutare quando sarà in quell'area.
La view è invalidata alla violazione di 4632 senza che abbia completato l'ABC descritto o alla violazione di 4414
Questa è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
DAX e MIB: Aggiornamento ciclicoSto utilizzando il grafico dell'indice tedesco, ma la situazione e centratura proposta è la stessa dell'indice casalingo.
Partendo dal minimo registrato il 7 marzo vi sono due possibili centrature osservando gli swing sulle candele giornaliere, quella indicata con le frecce rosse e quelle blu. Entrambe hanno diritto di cittadinanza infatti si ritrovano appaiate sul minimo di venerdì.
Quindi che questo ciclo mensile in corso sia a 3 tempi o a 4, in entrambe le situazioni manca all'appello un tempo o sotto ciclo.
Nella giornata di lunedì e forse Martedì, potremmo dunque vedere un timido tentativo di rimbalzo che non dovrebbe superare i 14925, rimbalzo che chiuderebbe un ciclo di 4 giorni inverso (ciclo sui max) e a seguire una ripresa della caduta dei prezzi fino a trovare un minimo dall'11 Aprile in avanti.
La durata di questa discesa in realtà dipenderà molto da come si verificherà, se a caduta libera (tempi brevi: 4-6 giorni) o con uno stillicidio e tempi più lunghi (oltre i 6 giorni).
Il primo target lo individuo sulla resistenza volumetrica a 13929 ma non escludo target più bassi.
Questo movimento dovrebbe chiudere il ciclo mensile in corso partito appunto il 7 marzo.
Osservando l'inverso trovo conferma con i due mensili inversi molto simili di 30 e 29 giorni, quest'ultimo ormai confermato dai 3 giorni successivi nei quali non si sono avuti rinnovi dei massimi. Chiuso il ciclo mensile, ne parte un altro e vedremo con quale forza.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
Marzo - Chiusura al rialzo per i principali indici. Malgrado le vicende relative alla crisi russo-ucraina, un’inflazione galoppante, l’incremento dei costi di produzione ed il deterioramento delle prospettive di crescita, i mercati azionari chiudono il mese di marzo, nel segno del rialzo.
Nel grafico sopra vengono messi a confronto i principali indici azionari per osservarne il comportamento nel corso del mese appena concluso e per cercare di trarre indicazioni circa i rapporti di forza.
Tra le varie performance mensili spiccano:
- Nifty50: il principale indice indiano fa segnare un + 6,30%;
- TSX: L’indice azionario canadese segue con un + 3,99%;
- Spy: Sempre solido, l’S&P500 americano, fa segnare un robusto + 3,50%
A ruota, i recuperi degli europei con il Cac40 Francese (+2,96%) Dax di Francoforte (+2.32%) Ibex35 spagnolo (+2.26%). Il nostro FTSE Mib chiude con un +1,43%.
In presenza di aspettative di rialzo dei tassi, il mercato dei bond non è riuscito a fungere da “paracadute” durante questa fase particolarmente complicata. Tuttavia un buon portafoglio diversificato, con presenza di strumenti azionari efficienti, è riuscito a supportare la performance di portafoglio e recuperare egregiamente.
Personalmente, durante i ribassi dei primi giorni del conflitto, ho utilizzato la liquidità per prendere posizione su fondi azionari diversificati a livello globale, bilanciando opportunamente il portafoglio e sfruttando l’importante rimbalzo degli ultimi quindici giorni.
Sempre alto l'interesse per il mercato bond cinese, caratterizzato da una politica di sostentamento monetario.
Dal punto di vista macro la prossima settimana sarà particolarmente ricca e caratterizzata da:
- Saldo bilancia commerciale statunitense;
- Indice direttori degli acquisti europei;
- Occupazione non manifatturiera USA;
- Scorte petrolio Greggio USA;
- Verbali del FOMC;
- Report politica monetaria BCE;
- Sussidi di disoccupazione USA.
Nasdaq - Segnali di divergenza.Negli ultimi giorni, l’indice Nasdaq 100, uno dei più interessanti considerata l’entità dello storno subito, ha dimostrato dei segnali di divergenza.
In particolare, andando a considerare l’andamento di massimi e minimi su grafico di tipo daily, possiamo notare un primo tentativo d’inversione dei minimi con le candele del 25/02 e del 15/03.
In aggiunta possiamo notare una divergenza tra l’andamento dei minimi dell’indice (freccia gialla) e l’andamento dei minimi dell’RSI.
In genere è un segnale di momentanea perdita di momentum del movimento in corso, ed in questo caso di potere ribassista, andato addirittura a culminare nella rottura di una trendline di breve.
Può questo rimbalzo essere considerato significativo?
Purtroppo data l’instabilità di questo periodo, è impossibile dare una risposta, tuttavia, come già espresso in altre idee, lo storno degli indici è stato per me fondamentale per accumulare nuove posizioni con liquidità con una strategia contrarian, ma in termini di gestione del portafoglio di lungo periodo.
L’orizzonte temporale e l’efficienza degli strumenti d’investimento impiegati sono i nostri migliori alleati.