Gold su supporto con candela daily di rifiutoVale la pena indagare il movimento dell'oro per la prossima settimana perchè le quotazioni sembrano aver sentito un'importante area di supporto.
Potrebbe riservare interessanti spunti operativi!
Buon trading!!!
Metalli
📉 Argento: breakout, segnale e short!Dopo l'evidente movimento discendente che ha caratterizzato l'Argento dalla metà di aprile fino alla metà di maggio (in correlazione con il rialzo del Dollar Index), la quotazione di questo metallo prezioso, così come quella dell'oro, è entrata in una fase di pausa/accumulazione che ha dapprima mostrato un ritorno/pullback verso la resistenza $22,40 e successivamente una graduale discesa verso il minimo biennale in area $20,70. Stavo attendendo una "mini lateralità" o un leggero ritorno verso la media mobile ma, proprio nella giornata di ieri, è venuto fuori un movimento netto di breakout ribassista che potrebbe favorire una pressione in vendita tale da poter spingere la quotazione anche in zona target $19. Per una possibile entrata "sell" attenderei un pullback verso il livello appena violato, con un nuovo segnale di Price Action short in area $20,70 / $21 nei prossimi giorni.
Maurizio
Argento situazione delicata su supportoLa situazione del Silver si sta facendo molto delicata.
A Marzo ha raggiunto i massimi in concomitanza con il Gold, ed entrambi hanno avuto una situazione similare con la creazione di una shooting star che ne ha decretato la fine del trend rialzista, visibile sopratutto su grafico weekly.
Adesso dai massimi di Marzo a 27,5$ sta perdendo circa il 17,6% ma sopratutto è arrivato verso un importante area di supporto tecnico dato dal 50% di Fibonacci, che fa da linea Maginot tra la possibilità di un rimbalzo ed un'accelerazione ribassista.
I livelli successivi di supporto li troviamo a 18,9$ a 18,10$ e poi a 17$.
L'argento è molto legato al settore industriale ed utilizzato, anche assieme al rame, con indicatore anticipatore del ciclo economico.
LA NOSTRA CHIAVE DI LETTURA è IL COMPARTO OBBLIGAZIONARIO.BUONGIORNO FOREX del 24.06.2022
Prosegue il timido rialzo dei mercati azionari USA, con il Nasdaq che attacca le prime resistenze poste a 11855pnt e l’S&P che approda a 3830pnt. Per quanto la speranza e la tentazione di vedere un mercato che torni a segnare i massimi storici è alta, dobbiamo fare i conti ancora con uno scenario di più ampio respiro che vede gli Stati Uniti sull’orlo di una possibile recessione, cosa che non darebbe spazio ovviamente ad allunghi rialzisti del comparto equity.
il vero errore a nostro avviso resta l’attenzione che gli investitori pongono sull’azionario, nell’attesa di segnali di ripartenza, senza considerare che il primo comparto che darà questi input sarà invece l’obbligazionario.
La vera chiave di lettura rimane il debito sovrano americano, il quale vive rendimenti, parliamo del decennale , al 3.10%, il che ci fa capire quanto debbano essere sostenuti i rendimenti, a fonte di un’inflazione ancora alta per garantire l’appetibilità di questo asset.
L’inflazione attesa sullo stesso orizzonte temporale , ovvero dieci anni, inizia a calare, portandosi al 2.50% ed è questo il nostro vero parametro guida: un calo dell’inflazione attesa , e quindi una fiducia nell’azione intrapresa dalla FED, sia essa con esito soft che con esito hard, porterebbe come ultimo risultato il calo dell’inflazione e in ovvia conseguenza un calo, o comunque uno stabilizzarsi dei rendimenti obbligazionari.
Il temine della corsa a rialzo dei rendimenti, sarebbe contestuale ad un arresto della caduta dei prezzi, e preludio ad una ripartenza degli stessi, ancora prima che l’economia reale sia in una fase di ripartenza vera.
Pertanto , come letteratura macroeconomica vuole, la ripartenza del mercato obbligazionario dovrebbe avvenire molto prima della ripartenza del mercato azionario, che potrebbe ancora scontare prospettive pessimiste sulle prossime trimestrali aziendali.
Se è vero che la prima preoccupazione per le economie occidentali è l’inflazione, sarà anche vero che i primi risultati positivi nella lotta contro la stessa, dovranno generare un contenimento dei rendimenti obbligazionari e una ripartenza dei prezzi, portando ad una risposta più rapida di quella espressa dal comparto equity, anche considerato il fattore aspettative. intendiamo con questo ribadire il concetto chiave che i mercati anticipano sempre, e lavorano sull’aspettativa futura, pertanto non saranno le pubblicazioni di dati positivi a far ripartire i mercati equity, ma sarà sufficiente avere l’aspettativa di ripartenza futura, l’aspettativa di potenziali trimestri nuovamente positivi, per dare il via al nuovo ciclo rialzista, che a nostro parere sarà anticipato dal comparto obbligazionario.
Decennale -aspettativa decennale
S&P
Ritornando all’aspetto puramente tecnico dei mercati, valutiamo i 3830 pnt di S&P come prima resistenza atta a frenare la ripartenza,l’eventuale break out porterebbe i mercati al test delle successive aree poste a 4129 e 4200pnt, area di precedenti massimi , dove confluisce la mm100 periodi daily.
Un’eventuale ripartenza ribassista porterebbe i prezzi sulle aree di minimo prima a 3740pnt e poi ai 3645, area di minimi per questo 2022.
Silver
Per il comparto commodities, ancora pesanti i metalli, special modo quelli industriali, che scontano ora il ritardo del comparto sul ciclo economico ribassista, zavorrando tutte le possibilità di ripartenza. Il silver al momento alle prese con i supporti di 20.88$ punta ai minimi di 20.474$, nella chiara intenzione di proseguire in un ciclo ribassista sul quale incide anche la forza del biglietto verde.
Dollar index
Ancora fase di congestione per il dollaro americano, che resta confinato in una serei di candele daily inside, comprese tra 105.086 e 103.80, senza per ora dare spazio a chiare direzionalità. L’oscillatore stocastico sembra voler incrociare a rialzo, e dare cosi il via ad un nuovo ritmo pro dollaro, ma tuttavia ricordiamo che gli indicato restano strumenti non predittivi dell’andamento di mercato, ma frutto del prezzo dell’asset analizzato, pertanto poniamo in secondo piano questo tipo di analisi.
Analisi retail
In ovvia conseguenza resta stabile il sentiment dei traders retail sul dollaro americano, con un 70% short, in perfetta linea con i dati di ieri. Aumentano di un 4% le posizioni long sul basker euro, portandosi dal 53% di ieri al 57% long attuale. Non segue la dinamica dell’Euro, la sterlina dove i retail riducono la loro posizione lunga dal 66% di ieri al 63% di oggi. Si riducono le posizioni long sullo yen giapponese, grande focus di questi giorni, passando da un 76% long di ieri ad un 74% attuale. Si ribilancia il sentiment sulle commodities currencies, con il dollaro neozelandese che vede i retail passare dal 70% long al 59% attuale. Stabile il dollaro australiano che resta al 64% long. Incrementano le posizioni long sul dollaro canadese che passa dal 52% long di ieri al 57% attuale.
Eurusd
Passando ai singoli asset, resta tutto sommato poco variata la dimanica di eurusd, che vede i retail long al 62% senza dare grandi spunti direzionali, ma lasciano i prezzi ancorati al range compreso tra 1.06 e 1.0480. solo la caduta del dollaro americano, come valuta prediletta dagli investitori potrebbe dare spazio ad una ripartenza della moneta unica, che tuttavia dovrebbe rompere a rialzo le resistenza sopra citate, poste a 1.0580 prima e 1.0610 poi.
Usdjpy
Grande attenzione in questi giorni per lo yen giapponese, ed in ovvia conseguenza per il cambio principe usdjpy, che dopo la corsa rialzista delle ultime settimane, si è portato a 136.25-137 figura. Chiave di lettura per la price action sarà la chiusra settimanale, che sta ponendo le basi per un hammer di indubbio peso su un asset che ha percorso in breve tempo , prezzi che di nosma ha visto in un’intero anno di contrattazione.
Usdjpy h4
Nostro malgrado dobbiamo notare che il posizionamento dei traders retail ancora non mostra i chiari segnali di mean reverting, che darebbero maggiore affidabilità a posizionamenti contrarian. Il mondo dei traders retailcontinua ad incrementare le posizioni corte, mentre è ancora latitante un sentiment long, che potrebbe essere segnale di prese di profitto della controparte del mercato retail. Sara importante a questo punto seguire le dimaniche della prossima settimana, per carpire i primi cedimenti del sentiment contrarian short dei retail e coglierne nel caso le occasioni di trading.
Usdchf
Interessante la dimanica di usdchf, che si trova a ridosso dei supporti chiave posti a 0.9550, con i retail che iniziano a sbilanciarsi long al 52% in cerca della tenuta dei minimi. Se cosi non dovesse essere , e si dovessero verificare break out dei supporti, la stada potenziale a ribasso sarebbe davvero interessante, fino alle aree di 0.9450prima e 0.9375 poi.
Gbpcad
Tra i vari corss attira la nostra attenzione gbpcad, che dopo i pesanti affondi ribassisti delle scorse settimane che lo hanno portato a testare i minimi di 1.5490, vede la nascita dio un lento sentiment short, in concomitanza dei minimi di periodo, il che ci fa propendere per la ricerca di posizionamenti long, per approdi potenziali fino alle aree di 1.6180 prima 1.65 figura poi
Audchf
Interessanti eccessi infine li troviamo su audchf, che vede il 93% dei retail in posizione long, alle prese con i supporti di 0.66 figura , che se viuolati aprirebbero la strada a ribassi fino alle aree di 0.6560 prima e 0.65 figura poi. Indiscussa la condizione di eccesso su questo asset, che tuttavia ancora non presenta le caratteristiche ideali per posizioanemti di mean reverting, che preferiamo a questo punto attendere.
Btc
Resta alta la correlazione tra btc e azionario americano, generando cosi interessanti ripartenze della crypto valuta, che attacca le prime resistenze poste a 21725$, rotte le quali si potrebbe approdare a 23300$. Condizione sine qua non , la rinascita di un sentiment di risk on, che al momento crediamo difficile, pertanto consideriamo uno scenario ugualemnte possibili quello ribassista, che troverebbe conferma nel breal out dei supporti a 20200 prima e 19700 poi, il che porterebbe ad approdi fino alle aree di 17900$.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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Bitcoin vs Gold: Il vero bene rifugioQual'è la funzione di Bitcoin?
Nella propria vita, Bitcoin ha assunto diversi valori a seconda del contesto storico nel quale veniva considerato.
Inizialmente il neonato pubblico crypto, attribuiva a Bitcoin la qualità di mezzo di pagamento innovativo ed indipendente rispetto alla moneta fungibile comunemente intesa. Con il tempo, date le ampie oscillazioni di prezzo, tale qualità è finita per essere lasciata nel dimenticatoio ed altre criptomonete hanno assunto l'ex ruolo di Btc in quanto più conformi a quella dimensione finanziaria.
La struttura economica di Bitcoin lascia spazio ad altre interpretazioni: dopo poco tempo, nuovi investitori entrano a far parte del mondo decentralizzato e si rendono conto che l'economia di Bitcoin è basata su un'impostazione "non inflazionistica" al contrario della moneta a corso legale. Ecco che il padre di tutte le crypto inizia ad assume la qualità di " riserva di valore ", una sorta di " oro digitale ".
Molti studiosi dei mercati finanziari hanno cercato di categorizzare bitcoin secondo asset class già conosciute e l'evidenza empirica dimostra come la categoria più adatta al bitcoin, è quella delle commodities intese in termini generali (un concetto che va oltre al mero termine italianizzato di materie prime ).
Da quel momento, vari modelli matematici hanno cercato di prevedere il prezzo di Bitcoin sulla base di queste considerazioni. Quello più interessante è senza ombra di dubbio lo Stock To Flow ; un sistema di calcolo basato sul concetto di rarità (scarsità) che ha fedelmente saputo rappresentare la crescita del prezzo di Btc fino a questo momento. Tale modello trae il proprio computo da un parallelismo con l'evoluzione di prezzo che, sulla base del concetto naturale di scarsità , dovrebbe caratterizzare il prezzo del Gold ed altre commodities.
Recentemente, il prezzo di Bitcoin ha iniziato a scambiare a valori non conformi al modello, inferiori alle aspettative e non certamente conformi con il concetto di riserva di valore. Al contrario, il gold sembra mantenere il proprio valore mostrandosi una valida alternativa contro turbolenze economiche. Se prendiamo ad esempio la versione tokenizzata PaxGold e la mettiamo a confronto con bitcoin, notiamo che il cross PaxG/BTC da inizio anno ha segnato quasi un +300%.
Ma quali potrebbero essere i motivi di un tale disequilibrio? Secondo i nostri analisti, ci sono poche ragioni fondamentali. E' tutta una questione legata alla speculazione . L'oro è sicuramente una valida opzione in periodi di turbolenze economiche, ma il periodo che stiamo attraversando è un momento borsistico in cui tutte le materie prime si sono apprezzate mentre gli asset speculativi hanno subito gli effetti di una drastica fuga di capitali .
Bitcoin è quindi un " bene rifugio "? Storicamente ha sempre mantenuto una correlazione media con il Nasdaq di 0.6 a dimostrazione del fatto che Bitcoin non è un alternativa all'investimento speculativo. E' un investimento rischioso non conforme al concetto di " copertura finanziaria " che tende a correggere nei momenti in cui cambia direzione il mercato tradizionale (peculiarità non conforme all'andamento storico dell'oro).
Il Bitcoin non è quindi "oro digitale" ma è semplicemente, Bitcoin è Bitcoin. Non bisogna quindi confondere la caratteristica di " bene rifugio " con quella di "strumento di copertura" ma occorre fare un passo in più, ovvero quello di rendersi conto che dalla nascita, Bitcoin ha mostrato un andamento complessivamente crescente tale da preservare il valore dei capitali investiti dai propri sostenitori. Il motivo?
Nei mercati finanziari occorre sempre essere infinitamente oggettivi; i motivi possono essere due:
a) SPECULAZIONE --> Bitcoin va dove andrebbe qualsiasi altro asset speculativo (correlazione di 0.6 punti con il nasdaq )
b) VALORE --> Le caratteristiche insite in Bitcoin lo rendono un asset straordinario ed il prezzo semplicemente riflette tale valore,
A voi la scelta.
Commento libero!
Oro imbrigliato dai volumi, ma se "salta" fuori..Importanti masse volumetriche mantengono le quotazioni del'oro all'interno di un box ma vale la pena osservarlo con attenzione perchè potrebbe restituire interessanti spunti operativi sia intraday che di più lungo periodo.
Buon trading!!!
Il Bitcoin è veramente l’oro digitale oppure no? (7min)
Molto spesso si sente parlare di Bitcoin come “oro digitale”, ma la criptovaluta può essere definita riserva di valore o bene rifugio? Possiamo paragonare Bitcoin all’oro?
Innanzitutto, per poter analizzare i due asset dobbiamo prima definire cosa significano bene rifugio e riserva di valore.
Un bene rifugio è qualcosa (spesso un oggetto, ma può essere anche una valuta) nella quale si può mettere al sicuro la propria ricchezza: l’esempio classico sono gli immobili, perché non sono estremamente soggetti a deterioramento ed usura. Si pensi anche, come esempio opposto, ai beni di consumo: un paio di scarpe non possono essere un bene rifugio, perché utilizzandole si consumano, perdendo il loro valore iniziale, fino ad arrivare a valere 0 quando saranno rotte ed inutilizzabili.
L’immobile non si consumerà nel tempo. Al netto dei costi di manutenzione e, se in buona condizioni, le ristrutturazioni future di cui avrà bisogno, potrebbe anche aumentare il proprio valore.
La stessa cosa vale per l’oro: se acquistassimo oggi un lingotto d’oro, tra 10 anni avremo ancora un lingotto d’oro integro e non deteriorato.
Per riserva di valore s’intende un asset che non perde valore nel tempo, anzi spesso aumenta. Pensiamo al lingotto d’oro citato in precedenza: se lo avessimo acquistato 10 anni fa adesso avremmo lo stesso lingotto d’oro che vendendolo ci porterebbe pure un guadagno, dato che il prezzo della materia prima è salito con continuità. Ecco perché le riserve di valore vengono usate per proteggere i capitali dall’inflazione.
Dopo aver dato queste due definizioni vediamo cosa sono il Bitcoin e l’oro, prima di confrontarli.
L’oro è un metallo che, fin dall’antichità è stato riconosciuto dall’uomo come “prezioso”, ed è stato uno dei primi metalli con la quale sono state coniate le monete, usate come scambio, in sostituzione al baratto.
Nella storia ci sono spesso state delle vere e proprie corse all’oro, i regnanti dimostravano la propria forza anche tramite le loro ricchezze.
Ancora oggi gli stati sovrani di tutto il mondo hanno delle riserve aurifere, fondamentali in certe situazioni a dare stabilità al proprio sistema economico.
Pensiamo all’importanza di questo metallo prezioso nella cultura generale: il significato di regalare un gioiello d’oro, oppure la medaglia d’oro nelle competizioni sportive e tante altre cose.
Bitcoin, nasce nel 2008, con la pubblicazione dell’algoritmo da parte di uno o un gruppo di sviluppatori (sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto), che sfrutta la tecnologia della Blockchain.
Quest’ultima rende ogni Bitcoin unico, proprio perché impresso in modo indelebile sulla propria blockchain. Ogni Bitcoin, viene creato tramite la risoluzione di problemi del suo stesso algoritmo, ecco perché si parla di “mining”.
Fin dalla sua nascita Bitcoin è stato sempre oggetto di controversie: chi lo ha associato a criminalità o terrorismo, oppure chi vede in Bitcoin e nella tecnologia blockchain il futuro di tutto il mondo digitale.
Dopo aver descritto, in breve, i due asset, andiamo ora a vedere i punti in comune e le differenze.
Scarsità:
L’oro essendo un minerale, non è una materia rinnovabile, perciò tutti siamo consapevoli della sua scarsità in natura e questo contribuisce a renderlo prezioso.
L’algoritmo del Bitcoin, per come è stato pensato arriverà ad avere un massimo di 21 milioni di Bitcoin, che vengono “minati” dalla validazione dei blocchi, tramite la risoluzione dei problemi dell’algoritmo stesso (ad oggi abbiamo superato il 90% del numero massimo di Bitcoin, dovremmo raggiungere i 21 milioni dopo 136 anni, partendo dal 2008).
Scambio:
L’oro viene scambiato quotidianamente tramite contratti Future e, dal 1968, il prezzo è condizionato solo da domanda e offerta.
Bitcoin viene scambiato h24 su diversi mercati, sia spot che Future ed il prezzo è determinato da domanda e offerta
“Mining”:
Entrambi gli oggetti della nostra analisi devono essere estratti, seppur in maniera completamente diversa: l’oro viene ricavato in natura tramite diversi processi, per venire poi lavorato e trasformato (per le riserve trattate in precedenza si fabbricano i lingotti). Chi estrae oro, ovviamente, trae profitto vendendolo sul mercato.
Anche i Bitcoin vanno “estratti”, anche se il mining avviene tramite la risoluzione di problemi dell’algoritmo della blockchain Bitcoin.
Per minare Bitcoin serve un’enorme potenza di calcolo, collegata alla rete. Questa potenza di calcolo viene fornita dai cosiddetti “miner”, tramite GPU e Asic, ottenendo profitto vendendo i Bitcoin minati.
Dopo aver visto tutto gli aspetti che accomunano oro e Bitcoin andiamo ora a vedere cioè che li differenza.
Storia e popolarità:
Gli storici ci dicono che l’oro è utilizzato da 5000 anni, perciò fa parte della storia dell’umanità ed è utilizzato da secoli. Si regala per le occasioni importanti ed è universalmente riconosciuto come bene rifugio primario. L’oro lo si considera, tramite gli insegnamenti dei nostri genitori, un bene di straordinario valore e fa parte del linguaggio comune. Il suo utilizzo è fondamentale anche nei chip e negli hardware in generale.
Il Bitcoin, invece, nasce nel 2008, perciò è troppo recente per essere conosciuto dalla maggior parte della popolazione. Fa parlare di sé, sta entrando sempre di più nella visione collettiva, ma di certo non è conosciuto da tutti, anche perché per avere accesso a Bitcoin ci vogliono una connessione ad internet, pc o smartphone etc etc.
Sicuramente la conoscenza e l’adozione del Bitcoin da parte della popolazione sta crescendo, anche se molti, non comprendendo la possibilità di utilizzo lo vedono come un modo per fare speculazione e soldi facili.
Dove vengono custoditi?
Abbiamo detto che entrambi gli asset hanno un certo valore, perciò vanno tenuti al sicuro in qualche modo. L’oro, essendo tangibile, lo possiamo tenere in cassaforte oppure al sicuro in banca.
Il Bitcoin, essendo un bene intangibile, ma scritto sulla blockchain lo possiamo custodire sui wallet, essi siano virtuali, come Metamask, oppure su alcuni Exchange, che ci permettono di comprare, vendere e detenere Bitcoin o altre crypto. Altrimenti si possono detenere su wallet fisici: il più famoso è il Ledger.
Utilizzi nella vita reale: cryptodistortion.substack.com
L’oro viene utilizzato come ornamento e come regalo per le grandi occasioni dalla maggior parte della popolazione, mentre dai governi viene utilizzato come riserva di valore. Quasi tutte le banche centrali del mondo hanno una riserva in oro, ma ci sono delle eccezioni. Tredici paesi non detengono riserve auree: Canada, Norvegia, Croazia, Azerbaigian, Costa Rica, Nicaragua, Camerun, Armenia, Gabon, Turkmenistan, Congo, Ciad, Eritrea. Il Canada e la Norvegia, nello specifico, hanno venduto tutto il loro oro per diversi motivi.
Inoltre viene anche utilizzato come premio nelle competizioni, sportive e non, ed è riconosciuto come segno di successo e vittoria.
Il Bitcoin, fino ad oggi non ha trovato un reale campo di applicazione ma alcune attività commerciali iniziano ad accettarlo come metodo di pagamento. Pensare che possa sostituire le valute attuali è una cosa abbastanza complicata, specie nel breve periodo.
La blockchain avrà di sicuro il suo spazio nel futuro, è una tecnologia con grosse potenzialità e implicazioni, slegata dal valore delle cryptovalute. Infatti, detenere oggi Bitcoin o crypto in generale, lo si fa principalmente per speculare sul prezzo dell’asset.
Questo confronto non parla di dati tecnici, numeri o altro, ma evidenzia che il Bitcoin non può essere chiamato “oro digitale”, poiché sono troppe le divergenze il raro metallo.
Detto ciò, Bitcoin credo possa in un futuro diventare una riserva di valore, soprattutto con il sopravvento del cosiddetto Web3 e in un mondo sempre più digitalizzato.
Questo articolo vuole essere un semplice confronto di due asset diversi ma simili. Quando sento parlare di Bitcoin come oro digitale mi chiedo sempre: possono davvero essere paragonati?
Per ora, la mia risposta, è no.
Uno sguardo tecnico:
Se confrontiamo il grafico dell’oro e di Bitcoin vediamo come l’oro ha una crescita lenta ma costante nel tempo, mentre Bitcoin ha una crescita molto forte ma con dei periodi anche di forte ritracciamento, anche dell’80%.
La conclusione è che Bitcoin per ora è da considerarsi un asset speculativo, paragonabile alle stocks, mentre l’oro è una buona riserva di valore.
LINK: cryptodistortion.substack.com
Nuovo ed inesperto su una corsa all'oro!Parto dal canale/trend line che ha subito una rottura in zona 1829 circa, chiuso un long andato benino ed in attesa del ritracciamento sul punto di rottura, ho individuato la formazione e la rottura di una bear flag sul 4 ore che ho cavalcato in discesa. Fino a qui tutto bene adesso cerco l'entry per "L'eventuale Long dei Long" e, premettendo che sono novizio, vi chiedo cosa ne pensate sull'analisi e sull'entry. Potete anche farla a pezzi se vi va a me basta guadagnarci in esperienza e consigli :)
Oro alle prese con una resistenza molto "particolare"Sul grafico del metallo giallo si può osservare l'interazione dei prezzi nei confronti di un livello statico di supporto/resistenza che coincide con un importante massa volumetrica e Poc mensile.
Da studiare e memorizzare!
Buon trading!!!
GOLD (XAU/USD) - Si rafforzaIl GOLD (XAU/USD) sul time frame giornaliero dopo aver raggiunto un'area di domanda/supporto rappresentata in figura dal rettangolo verde ha mostrato una reazione da parte dei compratori formando una candela pin bar rialzista nella giornata del 16 Maggio.
Le giornate successive hanno visto il metallo giallo rafforzarsi sino ad effettuare il break out al rialzo della media (SMA) a 200 periodi (linea grigia nel grafico) che fornisce un'ulteriore conferma di volontà di rialzo.
La settimana si è chiusa con un consolidamento del prezzo al di sopra della media a 200 periodi e ci sono i presupposti per una continuazione sino al raggiungimento di un'area di offerta/resistenza (rettangolo rosso in figura) che potrebbe arrestare il movimento.
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS/PFTS.
Buon trading!
Oro in un fase cruciale? Volatilità, dollaro e obbligazionarioEccoci qua con una piccola analisi riguardo la situazione attuale che stiamo vivendo sui mercati.
Fase cruciale per l'oro?
Nel grafico soprastante ho evidenziato l'andamento del futures dell'oro (GC1) con il posizionamento dei Managed Money estrapolati dal cot report.
Come mostrato nel grafico ci troviamo davanti a due scenari molto interessanti per le prossime settimane.
Dollaro che dopo un rally rialzista durato più di 1 mese e mezzo sta mostrando i primi segni di una potenziale reazione ad un livello generatosi nel 2016.
Fase di ritracciamento, con conseguente presa di liquidità, in vista dei prossimi rialzi dei tassi d'interesse?
Il dollaro la scorsa settimana ha perso un punto e mezzo percentuale, iniziando la settimana attuale sulla scia negativa, toccando -1,2% nelle contrattazioni di martedì in sessione Americana.
Vix, indice della volatilità, che rimane in territorio di estrema incertezza.
Area ottimale ancora lontana.
Mercati obbligazionari che stanno dando piccoli segnali.
Rendimenti a 2, 5, 10 e 30 anni che stanno perdendo terreno, dopo aver raggiunto i massimi annuali.
Acquisto di obbligazioni nel lungo termine?
Rimaniamo connessi per non perderci delle buone occasioni di Trading.
M&A_FOREX
BUY THE DIP… UNA QUESTIONE DI SIZE!BUONGIORNO FOREX DEL 24.05.2022
Ancora pesanti le borse mondiali, che pur avendo visto ben 7 settimane di ribassi consecutivi, sembrano fare estrema fatica anche solo ad aggredire i massimi del giorno precedente, mostrando una debolezza strutturale che mette a dura prova i traders che hanno scelto la strada degli acquisti.
Il ciclo macro economico è oramai chiaramente indirizzato ad una fase di ralletamento/recessione, il che da poco spazio alla fiducia e alla speranza di rivedere livelli di massimo precedenti, ma anche la sola ricerca di rimbalzi tecnici sembra essere esercizio di estrema pazienza e coraggio.
Come sempre nel trading, e più in generale nel mondo della finanza, la speranza serve poco, la vera chiave resta lo studio, la preparazione, e la conoscenza sia del contesto macro nel quale ci si trova, sia della propria strategia sui mercati.
La vera chiave resta conoscere e sapere quello che si sta facendo sui mercati, anche la ricerca di posizioni mean reverting, può portare vantaggio se ben studiata e se abbiamo valutato bene i rischi e le potenziali fasi di drawdown alle quali possiamo cadere.
Esercizio questo che nostro malgrado pochi fanno.
Il Nasdaq continua a lavorare sulle aree di minimo di 11800 pnt, senza dare spazio a rimbalzi che possano attaccare le aree di 12500-13000 pnt, vere prime resistenza del mercato, segno di profonda debolezza, cosi come l’S&P che non è andato oltre i i 4000pnt nella fase di respiro, per tornare ad aggredire i minimi di periodo.
Pesante anche l’Europa, con il dax alle prese con i 14000 pnt livello ltre il quale non escludiamo approdi ai 13800 pnt prima e 13600 poi.
Pesanti anche i metalli, specie quelli industriali, che seguono la scia di una fase di rallentamento economico durante la quale con buona probabilità la domanda di questi beni, potrebbe subire forti cali, pertanto il silver, che utilizzeremo con benckmark , resta sotto la mm21 daily dopo un test alle aree di 22.25$ per tornare ad attaccare i minimi, e non escludiamo pertanto un approdo alle aree di 20$.
Faticano a scendere invece gli energetici, che a causa di nuovi dibattiti su un’Europa libera dalla dipendenza del gas russo, specie per i paesi nord europei, si torna sulle aree di 8.80$ per il Ngas, non lontani dai massimi di 9$. Sembra difficile la strada della normalizzazione dei prezzi dell’energia, che potrebbe cosi rendere vana l’azione delle banche centrali , concretizzando cosi lo scenario di stagflazione tanto temuto dagli analisti.
Prosegue seppur in maniera lenta la fase di storno del dollaro che rompe a ribasso le aree di 102.30, minimi già richiamati nei giorni scorsi, il che aprirebbe le porte a possibili allunghi fino alle aree di 101 figura 100.50, primi livelli di supporto rilevanti che potrebbero dare nuova linfa al biglietto verde.
La discesa del dollaro americano prosegue e le posizioni mean reverting dei retail continuano ad aumentare, portandosi dal 43% di ieri al 52% attuale, segno che di strada ribassista possiamo ancora vederne per il biglietto verde.
Salgono in ovvia correlazione tutte le altre majors, portando con se il riposizionamento dei traders al dettaglio che iniziano a vendere la forza, sui minimi di periodo sia per euro che per la sterlina, passando rispettivamente dal 53% short di ieri per euro al 63% attuale, cosi come dal 37% short di ieri per la sterlina al 41% attuale.
Medesimo scenario per le oceaniche che restano tuttavia leggermente più pesanti.
Attenzione dunque alle valute tipicamente considerate rifugio come il franco svizzero dove siamo oaggi al 68% short, dal 62% di ieri in seguito alle continue spinte rialziste di questi giorni, cosi come lo yen giapponese che resta inesorabilmente indietro, ma che ha maggiori potenzialità rialziste, specialmodo in scenari di panic selling.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
Resistenza a 1853 da monitorare per l'OroIl 1853 potrebbe essere un livello in grado di dare importanti indicazioni operative per il grafico del Gold nella prossima settimana
Buon trading!!!