Idee della comunità
EURUSD, debolezza da breakout fallito Dopo aver provato diverse piattaforme, ho scelto le charts di Capital.com per le mie analisi: affidabilità, precisione e un’interfaccia davvero intuitiva.
Il mese di settembre ci consegna, insieme alla candela del mese, interessanti spunti che meritano qualche riflessione.
Innanzitutto abbiamo una candela di inversione, una shooting star, prodottasi non in un punto qualunque ma al contatto con la trendline ribassista che sta regolando i recenti massimi importanti di lungo periodo
Alternativamente, è la parte alta di un canale ribassista di lungo in cui è possibile inquadrare i prezzi.
Inoltre, da quelle parti transita l'importante sma 200, molto popolare tra i traders e quindi efficace, che sta aiutando i ribassisti a non capitolare.
Il quadro macroeconomico inesorabilmente è contro il dollaro, lasciando a suo favore soltanto possibili novità inaspettate nella prossima comunicazione di dati.
Tuttavia, vale la pena osservare come i volumi siano stati in contrazione stridendo con il deciso movimento long del cambio fino al contatto con la trendline.
Curiosamente anche sul grafico settimanale abbiamo lo stesso pattern di inversione.
Nel breve termine, per capire le velleità dei due pattern, ritengo un test discreto la tenuta del supporto a 1,14.
L'oro accumula prima di iniziare il nuovo mese!Ciao a tutti!
XAUUSD su OANDA continua a mantenere il suo slancio rialzista dopo aver completato una correzione tecnica e aver rimbalzato dall'importante zona di supporto intorno a 3.840 - 3.850. Questa è l'area di confluenza con il bordo superiore del canale rialzista di breve termine e il precedente FVG, fungendo da trampolino di lancio per il trend.
Il pattern "tazza con manico" sul frame H1 si sta chiaramente formando, a dimostrazione del controllo del mercato da parte degli acquirenti. Se l'area di 3.850 verrà mantenuta, è probabile che l'oro acceleri, dirigendosi verso la successiva resistenza intorno a 3.900 - 3.920, oltre all'obiettivo di 3.940, come mostrato nel grafico.
Oltre ai fattori tecnici, il mercato è supportato da un sentiment difensivo dovuto alle preoccupazioni per l'elevata inflazione e alla prospettiva che la Fed mantenga i tassi di interesse stabili più a lungo. Ciò rafforza il ruolo dell'oro come bene rifugio.
Con la struttura attuale, la preferenza è ancora orientata verso lo scenario rialzista.
XAUUSDORO XAUUSD, rottura e nuovo test a 1 ora sembrano essere la spinta per un acquisto più elevato, nonostante il riacquisto a New York dopo le vendite del mercato dell'oro di Londra.
Se tocchiamo 3870-3872,5, ci aspettiamo un rifiuto a 1 o 4 ore; se rompiamo e chiudiamo sopra questa zona, 3890-3900, questo livello sarà monitorato con un possibile obiettivo a 3954-4000 $.
D'altro canto, una rottura del limite inferiore della domanda sarà di altri 700 pip o più.
130.000 dollari in arrivo.130.000 dollari in arrivo.
Esaminando attentamente il grafico e applicando la teoria delle onde di Elliott, possiamo vedere che Bitcoin ha iniziato la sua quinta onda primaria da quota 107.000 dollari. La prima e la seconda sotto-onda dell'onda 5 sono completate e ora dovremmo attendere la terza sotto-onda dell'onda 5.
Credo che Bitcoin stabilirà presto un nuovo record.
Primo obiettivo: 118.000 dollari
Secondo obiettivo: 120.000 dollari
Ultima strategia di trading sull'oro per il 1° ottobre:
I. Fattori chiave e sentiment del mercato
Le aspettative di politica monetaria dominano il mercato: le aspettative di tagli dei tassi della Fed sono attualmente la forza trainante principale. L'elevata attesa del mercato per tagli consecutivi dei tassi a ottobre e dicembre ha portato a un indebolimento del dollaro USA e a un calo dei tassi di interesse reali, aumentando significativamente l'attrattiva dell'oro.
La domanda di beni rifugio fornisce supporto: i persistenti rischi politici e i conflitti geopolitici rafforzano lo status dell'oro come bene rifugio per eccellenza.
Rompout tecnico confermato: i prezzi dell'oro hanno superato nettamente la soglia dei 3800 dollari lunedì (29 settembre) e hanno chiuso al di sopra di essa, segnando il maggiore guadagno giornaliero da agosto. Questo breakout tecnico conferma un cambiamento del sentiment del mercato verso il rialzo.
II. Analisi tecnica approfondita
Trend a lungo termine: fortemente rialzista. La candela giornaliera ha chiuso con una decisa grande candela rialzista, confermando il trend rialzista.
Breakout chiave: rottura con successo della precedente zona di resistenza compresa tra $ 3.791 e $ 3.795, che ora si è trasformata in un'area di supporto fondamentale.
Segnali a breve termine:
Nonostante il trend rialzista, il mercato necessita di una correzione tecnica dopo il forte rally. La scossa a "V profonda" di martedì ($ 3.872 → $ 3.793 → $ 3.852) conferma questa necessità.
Principio operativo fondamentale: in un contesto di forte rialzo, considerate i pullback a breve termine come opportunità per aprire posizioni lunghe in linea con il trend, non come un'inversione.
III. Strategia di trading specifica
Approccio fondamentale: dare priorità all'acquisto sui pullback in linea con il trend, essere cauti negli aggiustamenti a livelli elevati e, secondariamente, considerare leggere posizioni corte sulle resistenze chiave.
Livelli chiave:
Zona di supporto principale: $ 3790 - $ 3800 (l'area "resistenza trasformata in supporto" formatasi dopo il breakout, cruciale per i rialzisti)
Zona di resistenza a breve termine: $ 3855 - $ 3865
Zona di resistenza più forte: $ 3870 - $ 3880
1. Strategia primaria: acquistare sui pullback (preferibile)
Zona di ingresso: valutare l'apertura di posizioni lunghe quando l'oro torna al range tra $ 3800 e $ 3810.
Obiettivo di profitto: $ 3855 - $ 3865
Gestione del rischio: impostare uno stop-loss al di sotto di $ 3790 (una rottura al di sotto del supporto chiave).
2. Strategia secondaria: Vendere sui rally (approccio cauto)
Condizione di ingresso: solo se l'oro sale fino alla zona di resistenza tra $ 3855 e $ 3865 E mostra chiari segnali di rigetto (come una divergenza ribassista e un crossover sul grafico a 1 o 4 ore), si consiglia di aprire posizioni corte leggere.
Obiettivo di profitto: $ 3820 - $ 3800
Gestione del rischio: impostare uno stop-loss sopra $ 3875 (una rottura al di sopra del massimo recente).
IV. Rischi chiave e note importanti
Il trend è sovrano: il mercato attuale è rialzista. La strategia principale dovrebbe seguire il trend. Operare contro il trend con posizioni corte è difficile e dovrebbe essere fatto con un capitale limitato e con una mentalità di uscita rapida.
Risposta al breakout:
Se l'oro supera nettamente i $ 3880, significa che si è aperto un nuovo spazio rialzista. Le strategie corte dovrebbero essere abbandonate immediatamente e si potrebbe considerare di seguire il breakout con posizioni lunghe.
Se l'oro scende decisamente sotto i 3.790 $ (ad esempio, chiusura giornaliera inferiore), è possibile una correzione più profonda verso l'area 3.750 - 3.730 $. Le posizioni lunghe dovrebbero essere chiuse con decisione.
Esecuzione rigorosa: si consiglia di operare con posizioni leggere, utilizzare sempre gli stop-loss e adottare una sana gestione del capitale. La liquidità del mercato può variare durante le festività, il che richiede vigilanza contro una volatilità anomala.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 01.10.2025S’è chiuso un 3’ trimestre splendido per oro, borse asiatiche, Usa ed EU.
Democratici e Repubblicani in disaccordo per evitare lo "shut-down"
Petrolio e Dollaro i «looser» del trimestre.
Cryptos, argento e metalli industriali di nuovo ben comprati.
Settembre si è chiuso con una nota positiva per i mercati europei, spinti dal primo taglio dei tassi della Fed e capaci di scrollarsi di dosso – almeno in parte – le ombre geopolitiche e la guerra commerciale. L’Euro Stoxx 600 ha segnato il terzo mese consecutivo in rialzo (+2,7%), confermando il sentiment costruttivo.
Tra le piazze del Vecchio Continente, brilla ancora Madrid (+3,6%), già “maglia rosa” in agosto, seguita da Parigi (+2,5%) che ha ritrovato slancio dopo la crisi di governo. Più indietro Milano (+1,3%), mentre Francoforte (-0,6%) resta in territorio negativo. A trainare gli scambi, i settori più ciclici: materie prime (+9,2%), retail (+8,2%) e tecnologia (+6,8%). In calo invece il comparto food & beverage (-4,8%).
Il 30 settembre ha portato tensioni per il rischio di shutdown Usa, con Borse europee caute ma in recupero nel finale: Milano +0,4%, Parigi sopra la parità. Oltreoceano, Wall Street ha chiuso in verde: Dow Jones +0,18%, Nasdaq +0,30%, S&P500 +0,41%. Con questo, si è archiviato un terzo trimestre brillante: S&P +7,4%, Nasdaq quasi +11%, Dow +1,7% (quinto trimestre consecutivo in crescita).
Settembre è stato il migliore degli ultimi 15 anni per l’S&P500 (+3,5%), mentre il trimestre, +7,4%, miglior risultato dal 2020. Da inizio 2025, l’indice avanza +13,7%, con un record toccato il 23 settembre a 6.699 punti.
Storicamente, il quarto trimestre è il più favorevole per Wall Street: nell’80% dei casi dal 1928 a oggi si è chiuso in rialzo, con guadagni medi oltre il +4%. Ma i rischi non mancano: rallentamento della domanda di intelligenza artificiale, possibile debolezza macro, tensioni sul mercato obbligazionario.
Shutdown: storia nota, ma timing delicato: lo shutdown non è di solito un fattore di grande impatto, ma questa volta arriva in un contesto più fragile. Le agenzie di rating (Moody’s ha già declassato gli Usa a maggio) potrebbero rivedere il merito di credito. Senza accordo tra Democratici e Repubblicani, il blocco delle attività governative scatterebbe già oggi, 1° ottobre.
I dati macro più attesi, e a rischio di non-pubblicazione, restano i non-farm payrolls di venerdì. Intanto, i JOLTS (offerte di lavoro insoddisfatte) confermano domanda stabile di lavoro, ma la fiducia dei consumatori di settembre è scesa a 94,2 contro i 96 attesi.
Il vicepresidente Fed Jefferson avverte: mercato del lavoro in rallentamento sì, ma pressioni inflazionistiche ancora elevate. Non è comunque escluso un nuovo taglio da 25 punti base già a fine ottobre.
Oro superstar, petrolio in affanno:: l’oro continua la sua corsa, toccando i 3.871 dollari/oncia, per poi stabilizzarsi attorno a 3.800. Si tratta del settimo trimestre positivo negli ultimi otto (+16%), sostenuto da tensioni geopolitiche, acquisti delle banche centrali e debolezza del dollaro.
Sul fronte opposto, il petrolio resta debole: Brent sotto 68 dollari/barile. Tra lunedì e martedì ha perso -3% su rumors di nuovi aumento produttivo dell’Opec+, in dscussione in settimana.
Bond: seduta positiva per i titoli di Stato. Lo spread BTp-Bund resta stabile a 85 punti base, con rendimento decennale italiano al 3,56%. Lo spread OAT-Bund è a 82 bps.
Secondo Christine Lagarde, con i tassi al 2% l’ECB è ben posizionata per gestire eventuali shock. Anche il vicepresidente de Guindos ha ribadito che l’attuale livello è “adeguato”.
Nel Regno Unito, il PIL è salito dello 0,3% QoQ e dell’1,4% YoY, meglio dell’1,2% previsto.
In Italia, inflazione di settembre in calo: -0,2% MoM, +1,6% YoY.
Stamane, in Asia luci e ombre: con le borse cinesi e di Hong Kong chiusi fino all’8 ottobre, troviamo il Nikkei a -0,84%, lo yen si rafforza a 147,9 per dollaro (pur in calo del 2,7% QoQ).
A Taipei Taiex +1%, a Seul Kospi +0,7%.
L’India sorprende: Sensex +0,8% dopo un trimestre in calo del -7,4%. Le buone condizioni meteo migliorano le prospettive agricole e spingono l’ottimismo sui consumi interni.
L’indice Bloomberg Commodity (104,80 usd) ha chiuso il trimestre a +2,6%, trainato da oro (+16%), argento (+30%), caffè (+25%), rame (+4%), alluminio (+3,2%), acciaio (+10%). Zavorra invece da petrolio e gas (-2,5%).
Cripto in evidenza: Bitcoin scambia a 114.700 dollari, con un trimestre a +6,5%, che segue il +30% precedente. Il bilancio 2025 è +22%. Cresce l’appeal come “bene rifugio” parallelo all’oro.
Novità in arrivo: Vanguard valuterebbe di aprire ai suoi oltre 50 milioni di clienti (11.000 miliardi AUM) l’accesso a ETF su Bitcoin ed Ether di altre società.
Bond USA ed Europa: prevale la calma, col rendimento del Treasury decennale fermo a 4,14%, e volatilità contenuta. In Europa: Bund 2,71%, BTp e OAT 3,53%.
👉 In sintesi: settembre ha regalato una stagione di record a equity e oro, mentre petrolio e dollaro restano deboli. Ma il vero protagonista del Q4 sarà il braccio di ferro politico negli Usa: se lo shutdown si prolungherà, il rally di fine anno rischia di incepparsi.
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XAU/USD – Supporto della linea di tendenza rialzista con obiettiIl grafico XAU/USD (1h) mostra una chiara tendenza rialzista, sostenuta da una forte linea di tendenza ascendente.
* **Supporto:** I compratori difendono con successo la linea di supporto.
* **Correzione:** Dopo il calo dal massimo (3.820–3.830), il prezzo si stabilizza vicino alla linea di tendenza.
* **Scenario rialzista:** I target si trovano a 3.870 → 3.910 → 3.950 finché il prezzo rimane sopra la linea.
* **Rischio:** Una rottura al di sotto della linea di tendenza potrebbe spingere il prezzo verso 3.790 o ancora più in basso.
**Conclusione:** Finché l’oro rimane sopra il supporto, la tendenza resta rialzista – i ritracciamenti offrono opportunità di acquisto.
XAU/USD – In arrivo una continuazione rialzista?L’oro (XAU/USD) ha recentemente mostrato un forte rimbalzo rialzista dopo un brusco calo dalla zona dei 3.870 $. Attualmente il prezzo sta consolidando intorno ai 3.843 $, formando un possibile pattern di continuazione rialzista.
Cosa stiamo osservando:
Un rimbalzo a V dalla zona di supporto dei 3.805 $
Candele rialziste decise che hanno rotto resistenze di breve termine
Possibile formazione di minimi crescenti, segno di pressione da parte dei compratori
🧠 Idea di trade:
🟢 Setup long (acquisto)
Entrata: circa 3.840,80 $
Stop Loss: 3.830,48 $ (sotto l’ultimo minimo)
Target (Take Profit):
🎯 TP1: 3.854,94 $
🎯 TP2: 3.861,25 $
🎯 TP3: 3.871,18 $ (target esteso)
➡️ Ottimo rapporto rischio/rendimento (circa 2:1 o superiore), a seconda del target scelto.
🔍 Punti tecnici chiave:
Resistenze: 3.855 $, 3.861 $, 3.871 $
Supporto chiave: 3.830 $
Le candele mostrano forte slancio rialzista, con poco ritracciamento
Il prezzo si trova sopra la zona di breakout, segno che i compratori controllano il mercato
⚠️ Gestione del rischio:
Come sempre, attendere una conferma prima dell’ingresso. Attenzione ai falsi breakout nella zona 3.840–3.845 $. Rispetta rigorosamente lo stop loss e i livelli di take profit.
I livelli di oggi del Morning Trading ShowOggi Stefano Serafini vede l’S&P500 con resistenze in area 6702 e supporti in zona 6677. Gamma positività in area 6717 con primo obiettivo 6732. Ulteriore break-out rialzista in area 6737 con target 6752. Rottura ribassista sotto area 6672, con rimbalzi in area 6652.
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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
🟡 Analysis Gold
Gold continua il suo rialzo, nulla attualmente lo ferma e noi?
noi continuiamo a valutare dei long in sessioni americane di continuazione seguendo anche le news che abbiamo fino agli NFP di venerdi.
ad ogni ritraccio apparte un potenziale long. state attenti e monitorate.
🚨 BREAKING NEWS
Il governo degli Stati Uniti si è fermato per la prima volta negli ultimi sette anni, mettendo a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro e aprendo una nuova fase di incertezza per il secondo mandato di Donald Trump.
Lo shutdown, iniziato poco dopo la mezzanotte di Washington, è arrivato dopo il fallimento dei negoziati tra Repubblicani e Democratici per finanziare il governo federale all’inizio del nuovo anno fiscale.
Le agenzie federali si preparano a massicci tagli di personale e alla riduzione dei servizi pubblici, spingendo Washington in una delle più grandi crisi politiche dall’insediamento di Trump a gennaio.
🔴 Ci vediamo in live dopo.
🔔 Attivate le notifiche per non perdervi nulla!
📬 Per qualsiasi dubbio o domanda, scrivetemi: sarò felice di rispondervi.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Shutdown USA e inflazione UE agitano i mercatiCONGESTIONE E INCERTEZZA
Seduta debole quella di ieri, martedì 30 settembre, per i listini USA. Gli operatori restano in attesa del dato chiave di fine settimana relativo al mercato del lavoro, preoccupati per possibili ritardi nella pubblicazione dovuti al potenziale blocco delle attività governative federali, noto come shutdown.
L’interruzione dovrà essere evitata con un accordo entro la mezzanotte di oggi. I tre principali indici azionari statunitensi si sono mossi intorno alla parità, in vista del blocco che metterebbe a rischio il rapporto sulle buste paga di venerdì.
Nel frattempo, il rapporto JOLTS ha mostrato che le offerte di lavoro si sono mantenute stabili a 7,2 milioni, in linea con le previsioni, segnalando una domanda di lavoro relativamente solida.
I settori dell’energia e dei servizi di comunicazione hanno registrato le peggiori performance, mentre le utility hanno sovraperformato. Microsoft, Amazon, Alphabet, Meta e Tesla hanno chiuso tutte in rosso.
A settembre, l’S&P 500 è salito di oltre il 3%, avviandosi verso il miglior settembre degli ultimi 15 anni. Il Dow Jones ha guadagnato l’1,7% e il Nasdaq è balzato del 5,3%.
Nel terzo trimestre, l’S&P 500 è cresciuto del 7,4%, il Dow Jones dell’1,7% e il Nasdaq di quasi l’11%.
VALUTE
L’euro resta forte in area 1,1760, in leggera ripresa rispetto a ieri. Il Cable è tornato sopra quota 1,3450. USD/JPY è ancora debole a 147,50, incapace di superare le resistenze chiave a 148,80.
Le valute oceaniche mostrano una lieve ripresa dopo i dati positivi dalla Cina. Tuttavia, il mercato resta decorrelato in assenza di un trigger che possa riportare una dinamica dollaro-centrica.
Il contesto di price action continua a favorire una debolezza generalizzata e intenzionale del dollaro. Resta da capire quanto potrà resistere l’Europa con un euro così forte, in un quadro macro fragile e in indebolimento.
Tecnicamente, il trend ribassista del dollaro USA non sembra concluso. Manca ancora un 4–5% di discesa, che potrebbe concretizzarsi se la Fed taglierà i tassi due volte, portandoli al 3,75%, riducendo il divario con l’Europa, ferma al 2%.
USA, MERCATO IMMOBILIARE
L’indice S&P Case-Shiller negli Stati Uniti è aumentato dell’1,8% su base annua a luglio 2025, il guadagno più basso da luglio 2023, dopo un +2,2% a giugno. Il dato è leggermente superiore alle previsioni dell’1,6%.
I risultati confermano un rallentamento del mercato immobiliare. New York ha registrato il maggior incremento annuo tra le 20 città esaminate, seguita da Chicago e Cleveland. Anche Boston e Detroit hanno mostrato solidi aumenti.
La tendenza evidenzia come molti mercati del Nord-Est e del Midwest, che avevano visto una crescita modesta durante la pandemia, siano ora tra i più forti. Al contrario, diversi mercati della West Coast, un tempo molto richiesti, stanno performando peggio.
GERMANIA, SALE L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuo in Germania è salito per il secondo mese consecutivo al 2,4% a settembre 2025, rispetto al 2,2% di agosto, superando leggermente le previsioni del 2,3%.
L’inflazione core è aumentata al 2,8% dal 2,7%. Su base mensile, i prezzi al consumo sono cresciuti dello 0,2%, dopo un +0,1% ad agosto.
Anche l’indice armonizzato dei prezzi al consumo a livello UE è aumentato del 2,4% su base annua e dello 0,2% su base mensile.
JOLTS OPENINGS
Le offerte di lavoro negli Stati Uniti sono aumentate di 19.000 unità, raggiungendo quota 7,227 milioni ad agosto 2025, rispetto ai 7,208 milioni di luglio (dato rivisto al rialzo), in linea con le attese di mercato.
I settori sanitario, del tempo libero e del commercio al dettaglio hanno registrato un aumento delle offerte. Al contrario, si è osservata una diminuzione nell’edilizia e nel governo federale.
Assunzioni e licenziamenti totali sono rimasti pressoché invariati, attestandosi a 5,1 milioni. Anche le dimissioni e i licenziamenti specifici non hanno mostrato variazioni significative.
Saverio Berlinzani
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Wall Street chiude settembre con record e rialziIl mese di settembre, storicamente considerato insidioso per i mercati azionari, quest’anno si è rivelato molto meno ostile di quanto temuto. Invece di assistere al consueto arretramento, gli indici principali hanno chiuso in solido rialzo negli ultimi trenta giorni e hanno persino archiviato un terzo trimestre di tutto rispetto, con risultati che hanno sorpreso in positivo. Non solo: si è giunti a un massimo storico di chiusura, un evento che ha confermato la forza del trend rialzista.
Il Dow Jones martedì ha scritto una pagina di storia, salendo dello 0,18% (pari a circa 82 punti) e attestandosi al nuovo record di 46.397,89 punti. Nell’arco del mese l’indice ha registrato un guadagno complessivo dell’1,9%. Contestualmente, l’S&P 500 ha messo a segno un progresso dello 0,41%, chiudendo a 6.688,46, mentre il Nasdaq è avanzato dello 0,30% (+70 punti circa), raggiungendo quota 22.660,01. Nel complesso di settembre, i due listini hanno guadagnato rispettivamente il 3,5% e un notevole 5,6%.
Questi risultati indicano come la consueta stagionalità ribassista di fine settembre sia stata ignorata dagli investitori. A fare da traino sono stati soprattutto due fattori: da un lato la rivoluzione tecnologica legata all’intelligenza artificiale, dall’altro le attese in merito ai tassi di interesse.
Lo spettro dello shutdown
Sul fronte politico, non si sono registrate novità significative a Capitol Hill nelle ultime ventiquattr’ore, ma si fa sempre più concreta la possibilità che il governo statunitense sospenda le proprie attività con l’inizio di ottobre. Gli investitori, per il momento, non sembrano agitati, sebbene preferirebbero poter ricevere regolarmente il rapporto sulle buste paga non agricole di venerdì, documento atteso come indicatore fondamentale per valutare un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve il mese prossimo.
Se lo shutdown dovesse concretizzarsi, quel rapporto, insieme a molti altri dati ufficiali, verrebbe rimandato. Storicamente, tuttavia, le chiusure governative si sono rivelate di durata limitata e con impatti relativamente modesti — in taluni casi persino positivi — sulle azioni. Va inoltre ricordato che il quarto trimestre è, statisticamente, il migliore dell’anno, con una ripresa che di solito si manifesta nella seconda metà di ottobre.
Il governo, al momento, resta operativo, e ciò ha permesso di pubblicare stamane il rapporto sulle offerte di lavoro (JOLTS): 7,23 milioni ad agosto, con un incremento di 19.000 unità rispetto al mese precedente e superiore alle aspettative del mercato. Domani, nonostante l’incertezza, saranno diffusi anche i dati sulle buste paga private di ADP. Tuttavia, questi ultimi non hanno lo stesso peso del rapporto ufficiale sulle buste paga non agricole, che rischia di slittare proprio quando l’attenzione della Fed è particolarmente rivolta al mercato del lavoro.
Rally serale e comportamento del mercato
Nella giornata di ieri, le azioni avevano aperto il pre-mercato con una certa debolezza, salvo poi innescare un nuovo rally serale, dinamica ormai frequente quando gli indici si avvicinano ai massimi storici. Anche in questa circostanza, i ribassisti — i cosiddetti “orsi” — non sono riusciti ad avere la meglio, e la settimana sembra destinata a chiudersi con ulteriori record. L’S&P 500 ha guadagnato lo 0,41%, mentre il Nasdaq ha aggiunto lo 0,28%.
Sul finire del mese, il mercato ha conosciuto una seduta più cauta: le azioni hanno chiuso il periodo in lieve calo, con le small cap in maggiore difficoltà, mentre l’attenzione degli operatori restava focalizzata sull’imminente chiusura del governo. Tuttavia, la solidità complessiva dell’offerta ha garantito un altro mese favorevole per i compratori.
Altri mercati: petrolio e Treasury
Sul fronte delle materie prime, il greggio è rimasto sotto pressione, in seguito alle indiscrezioni secondo cui l’OPEC+ potrebbe aumentare l’offerta già a novembre. Nel frattempo, i rendimenti dei titoli del Tesoro hanno mostrato un andamento sostanzialmente stabile, con leggere flessioni.
Aggiornamento politico e possibili conseguenze
La chiusura parziale del governo sembra ormai quasi inevitabile, con la scadenza fissata per le ore 00:01 del 1° ottobre. La riunione di lunedì alla Casa Bianca non ha portato a un accordo: il nodo centrale resta il finanziamento dei sussidi all’ACA. A differenza del 2018, l’Office of Management and Budget ha chiesto alle agenzie federali di prepararsi a licenziamenti reali piuttosto che a semplici congedi temporanei.
I piani di emergenza variano da un dipartimento all’altro. Il Dipartimento del Commercio, ad esempio, continuerà a portare avanti le proprie indagini commerciali di sicurezza nazionale. Alcune attività fondamentali, come previdenza sociale, Medicare, TSA, controllo del traffico aereo e operatività della Fed, resteranno in funzione. Invece, i dati economici cruciali diffusi da BLS e BEA — tra cui occupazione, inflazione, PIL e vendite al dettaglio — non verrebbero pubblicati, costringendo gli operatori a basarsi su fonti private e rapporti interni della Federal Reserve.
Sul piano politico, la prospettiva è di uno stallo prolungato. Il sito Punchbowl ha richiamato l’attenzione su un tweet definito “squilibrato e offensivo” dell’ex presidente Trump, segnalando come i democratici stiano cercando di ampliare le divisioni tra lui e i repubblicani di Capitol Hill. Per contro, gli stessi legislatori repubblicani dichiarano che non è ancora chiaro quali concessioni i democratici considerino necessarie per evitare o interrompere lo shutdown.
Reazione dei mercati
Al momento, il mercato appare in attesa: prevalgono contrattazioni laterali e un certo nervosismo, senza che si sia ancora manifestata una reazione netta ai titoli di giornale. La verità è che, finché non si saprà se verrà trovato un accordo dell’ultimo minuto per prorogare i finanziamenti federali, gli operatori resteranno cauti.
Bilancio del trimestre e prospettive
Nonostante le incertezze politiche, i numeri parlano chiaro: settembre ha offerto un esito sorprendentemente positivo e ha spalancato la strada a un terzo trimestre robusto. Il Nasdaq ha guadagnato oltre l’11% nei tre mesi, l’S&P 500 il 7,8% e il Dow Jones il 5,2%. Considerando che il quarto trimestre è storicamente il migliore dell’anno, le prospettive per la parte finale del 2025 appaiono incoraggianti.
Finora l’anno è stato straordinario, e vi sono motivi per credere che possa concludersi in maniera ancora più brillante.
Marco Bernasconi Trading
Shutdown: il rapporto NFP di venerdì 3 ottobre è a rischio?Lo shutdown iniziato il 1° ottobre negli Stati Uniti potrebbe sconvolgere la pubblicazione di dati economici chiave. Il tanto atteso rapporto sull’occupazione (NFP), previsto per il 3 ottobre, rischia infatti di essere sospeso o rinviato se il governo federale rimane chiuso. Un’incertezza che potrebbe pesare sui mercati finanziari già alla ricerca di visibilità.
Il quarto trimestre di Borsa è iniziato questa settimana e gli investitori guardano già all’andamento di ottobre, dopo che l’S&P 500 ha registrato una solida performance rialzista nel terzo trimestre. Sono i fondamentali di primo livello a generare i principali movimenti di mercato, in particolare quelli che incidono sulle prospettive di politica monetaria della Federal Reserve.
Come ogni primo venerdì del mese, anche questa settimana – venerdì 3 ottobre – sarà pubblicato il rapporto sul mercato del lavoro statunitense (NFP). Questo dato macroeconomico sarà il principale driver fondamentale della settimana. Ricordiamo che la Fed ha tagliato il tasso dei federal funds a settembre perché l’economia statunitense non ha praticamente creato posti di lavoro negli ultimi cinque mesi.
1. Il mercato del lavoro statunitense è in netto rallentamento dall’inizio dell’anno e la soglia di allerta della Fed è fissata a un tasso di disoccupazione del 4,5%
Il grafico principale (in alto) mostra il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti, la cui tendenza è in crescita. Nella sua ultima revisione delle proiezioni macroeconomiche, la Fed ha indicato che la sua soglia di allerta per la disoccupazione è al 4,5% della popolazione attiva.
Il rapporto NFP di venerdì 3 ottobre aggiornerà questo tasso, attualmente al 4,3%. Qualsiasi aumento farebbe salire in modo significativo la probabilità di un taglio “jumbo” della Fed nella decisione del 29 ottobre.
I grafici sottostanti (fonte: Bloomberg) illustrano il progressivo deterioramento del mercato del lavoro statunitense:
2. Allo stato attuale, e prima del NFP, la probabilità di un taglio “jumbo” della Fed mercoledì 29 ottobre è minima
Un taglio “jumbo” significa ridurre il tasso dei federal funds di 50 punti base (0,50%). Solo un ulteriore deterioramento del mercato del lavoro nel rapporto NFP del 3 ottobre potrebbe aumentare la probabilità di tale scenario.
La tabella sottostante, tratta dal CME Fed Watch Tool, mostra la probabilità implicita di un’azione della Fed nelle prossime decisioni di politica monetaria:
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XAUUSD – I rialzisti mantengono il ritmo, puntando a 3.840XAUUSD continua a mostrare forza rimbalzando dalla zona EMA e formando un chiaro canale di prezzo rialzista. Attualmente, il prezzo si aggira intorno a $ 3.815, mantenendosi al di sopra dell'importante "zona di supporto" di 3.800-3.805.
I segnali tecnici mostrano che l'EMA 34/89 è ancora orientata al rialzo, con volumi in aumento durante le sessioni di recupero, a dimostrazione del fatto che il flusso di cassa continua a supportare il trend rialzista. Un leggero retest intorno alla zona di supporto prima di continuare a salire è ancora del tutto possibile.
Sul fronte del mercato, l'oro è sostenuto dal sentiment difensivo, con il dollaro USA in leggero indebolimento e i rendimenti dei titoli di Stato statunitensi in calo. Inoltre, le aspettative che la Fed non accelererà la stretta monetaria aiutano il metallo prezioso a mantenere il suo ruolo di bene rifugio in periodi di volatilità.
Il trend principale è ancora rialzista, i trader possono considerare una strategia di acquisto tramite canale, con l'area 3.840 come obiettivo a breve termine da monitorare.
FTSE MIB - Nuovo TCY da 30 Settembre 2025Come accennato nell'ultima idea pubblicata, il sistema ha segnalato la nascita del nuovo TYL e TCY oggi dal minimo della mattina (42.398), il sistema ha quindi attivato uno scenario rialzista sui cicli di breve e medio (DYL, TYL e TCY).
Interessanti i target statistici del TYL, che si collocano in area 42.930 (P20 su TYL) e 43.190 (P50 su TYL). Senza dimenticare che su TCY P20 vale adesso intorno a 43.340 (P20 su TCY), quindi per il significato dei percentili abbiamo, in accordo alle logiche implementate nel TS, circa 80% di possibilità di arrivare almeno a quel livello di prezzo.
Da notare anche la confluenza rialzista interessante sul minimo della mattina, tutti i cicli sono nati in fase, quindi contribuiscono alla accelerazione del prezzo, che quindi è attesa essere sopra la media nei prossimi 2 o 3 giorni (statisticamente).
Domani mattina sulla barra oraria delle 10.00 si è formato un setup geometrico interessante, che potrebbe favorire un movimento anche consistente verso il basso (su DYL)
Come sempre, si tratta di valutazioni statistiche e niente altro, investire comporta sempre dei rischi, e i riferimenti passati non sono e non possono essere in alcun modo garanzie di performance future.
Target statistici come sempre indicati ne grafico, costruiti con il trentesimo e il settantesimo percentile, sia nel tempo che nel prezzo.
Se sei interessato all'analisi ciclica basata esclusivamente su considerazioni matematiche e geometriche, seguimi!