Aspettare è stata un ottima decisioneBuonasera, eccoci ad aggiornarci dopo il Trump day dove, come immaginato, era meglio star fuori dai mercati.
Inizio con il dire che, come pensiero personale, le notizie e gli annunci o conferenze stampa in genere hanno effetto sui movimenti di breve del mercato, sul cosiddetto rumore mentre, riguardo al medio/lungo termine, sono altri i fattori che influenzano i movimenti del mercato.
Gli annunci di ieri e le prime decisioni del neopresidente hanno portato ad un aumento dell'euro nei confronti del dollaro che sembrerebbe confermato anche oggi; politiche di dazi solitamente potrebbero associarsi ad un dollaro forte, tuttavia, l'unica spiegazione che riesco a dare a questo aumento dell'euro, a livello macro, riguarda il fatto che stimoli fiscali e politica espansiva statunitense porterà ad un indebolimento del dollaro rispetto all'euro.
Ho fatto la precisazione a carattere personale all'inizio perchè ritengo che, alla luce dell'inflazione appiccicosa statunitense, non sarà facile mantenere una politica espansiva nel medio/lungo.
Parlando di analisi tecnica pura il mercato ha sempre ragione, quindi, perlomeno nel breve, va seguito il rimbalzo; già 1,043 è un primo ostacolo al rimbalzo che tuttavia, se superato, potrà proseguire la salita fino ad 1,05 e successivamente 1,058...difficile per ora ipotizzare un rimbalzo più in alto.
Al contrario, una mancata rottura della resistenza potrebbe riportare il cambio prima a 1,034 e successivamente al più solido supporto posto a 1,027.
In ultimo ci tengo ad evidenziare che la dashboard in basso a sinistra mi segnala un euro forte sui timeframe più reattivi ed un dollaro debole, in linea con il movimento registrato, ma nell'ultima ora euro si è colorato di rosso sul 15 min, forse a segnalare una prima pausa al recente rimbalzo.
Idee della comunità
WisdomTree - Tactical Daily Update - 24.01.2025Borse Usa e UE vicino ai massimi, si spera nella moderazione di Trump.
Anche le Borse cinesi riprendono quota, dopo i toni più distesi di Davos.
La congiuntura europea resta fragile, con qualche segnale di ripresa.
Bitcoin&co festeggiano il moltiplicarsi degli “endorsement” a Davos.
Il 23 gennaio è stato un giorno di movimenti contrastanti per le Borse europee. Milano ha registrato la performance peggiore, con una flessione dello 0,57%, mentre Francoforte, +1,04%, ha segnato un nuovo record per la seconda giornata consecutiva. Anche Parigi ha chiuso positivamente, col Cac40 a +0,86%, mentre Londra è stata “flat” con -0,04%.
Gli operatori restano concentrati sugli sviluppi internazionali, in particolare sull’impatto delle prime decisioni di Donald Trump nel suo 2’ mandato presidenziale Usa.
Trump ha alimentato preoccupazioni riguardo una possibile guerra commerciale globale, con l'annuncio di nuovi dazi su Canada e Messico a partire dal 1° febbraio e avvertimenti a Ue, Cina e Russia.
La reazione cinese, espressa dal vicepremier Ding Xuexiang al World Economic Forum di Davos, è stata di contrarietà, sottolineando che non esistono vincitori in una guerra commerciale e invitando alla cooperazione economica internazionale. Il governo di Pechino ha promesso di difendere con fermezza i propri interessi nazionali.
Nel frattempo, Wall Street ha registrato lievi rialzi: S&P500 invariato, ma ancora vicino ai massimi storici, e Nasdaq +0,2%, sostenuto dal buon andamento dei titoli tecnologici. Dow Jones, invece, in deciso +0,9%.
Nonostante le preoccupazioni per i dazi, il mood delle Borse Usa è relativamente ottimista, anche grazie ad alcune trimestrali positive e all'attesa di misure più contenute da parte di Trump.
Lo stesso presidente, in una dichiarazione del 23 gennaio, ha accennato a possibili dazi del 10% verso la Cina, ma ha giustificato tale mossa con il traffico di fentanyl destinato agli Usa dalla Cina attraverso Messico e Canada.
In Europa, il quadro economico resta debole. La Bundesbank (Banca centrale tedesca) ha confermato che la stagnazione economica in Germania persisterà a inizio 2025, e la riduzione del PIL di -0,2% nel 2024, che segna il secondo anno consecutivo di recessione per la più grande economia europea. Gli effetti di questa debolezza si riflettono nei dati su occupazione e produzione industriale.
Negli Usa il mercato immobiliare ha un piccolo segnale incoraggiante, con un lieve calo nei tassi sui mutui, scesi al 7,02% per i prestiti a 30 anni.
Il 24 gennaio, le Borse europee tentano il rialzo, influenzate dai segnali positivi provenienti dagli indici PMI, che indivcano leggera ripresa dell’attività produttiva.
Anche le parole di Trump al WEF di Davos, che hanno ridimensionato le minacce di ulteriori dazi, contribuiscono a migliorare il sentiment.
Il presidente americano ha anche fatto un passo verso un allentamento delle politiche monetarie, sostenendo la necessità di abbassare i tassi sia negli Usa che globalmente.
In Asia, Tokio ha perso -0,1%: la Banca del Giappone ha alzato i tassi d’interesse di 25 bps, avvertendo che la crescita futura sarà lenta e l’inflazione più alta del previsto. La maggior parte delle Borse asiatiche hanno visto rialzi significativi, con Shanghai e Shenzhen che hanno chiuso rispettivamente a +0,7% e +1,2%, e Hong Kong che ha guadagnato +1,9%.
Seul ha continuato la sua serie positiva, segnando un aumento dell'0,8%, supportata dalle prospettive favorevoli per i semiconduttori legate anche ai progetti tecnologici Usa.
A Milano, l’attenzione si concentra sulla mossa del Monte Paschi Siena, che ha lanciato un’offerta di scambio su Mediobanca, del valore di Eur 13,3 miliardi.
L’operazione ha suscitato reazioni contrastanti: le azioni Mediobanca salgono circa +3%, quelle di MPS sono crollate fino a -9%, in attesa dei prossimi sviluppi.
Nel frattempo, a Davos, il CEO di BlackRock, Larry Fink critica l’atteggiamento negativo dei mercati verso l'Europa, suggerendo che c'è un potenziale economico sottovalutato nel continente e che è il momento di tornare a investirvi.
Allo stesso evento, la presidente del FMI, Kristalina Georgieva, ha sottolineato come gli Stati Uniti siano avvantaggiati dalla produttività elevata grazie ai mercati dei capitali dinamici, mentre in Europa la situazione appaia stagnante.
Un altro segnale positivo è arrivato dalla presidente dell’ECB, Christine Lagarde, che ha dichiarato che l’inflazione nella zona-Euro è destinata a rallentare ulteriormente, portando a un possibile allentamento della politica monetaria: la riunione dell’ECB prevista del 30 gennaio potrebbe portare ad un ulteriore taglio dei tassi di interesse.
Sul fronte delle materie prime, il petrolio ha subito una flessione di -4% circa, in parte per le dichiarazioni di Trump, che ha chiesto all’OPEC di ridurre il costo del greggio. Le scorte statunitensi, tuttavia, sono diminuite, raggiungendo i livelli più bassi da marzo 2022.
Il prezzo gas naturale negli Stati Uniti ha registrato un calo, mentre quello in Europa ha visto un aumento significativo, +3% a 49 Eur/megawattora, a causa delle misure tedesche per sostenere lo stoccaggio.
In questo contesto, le criptovalute, e in particolare il Bitcoin, hanno beneficiato dell’ottimismo sul futuro digitale degli Stati Uniti, con un guadagno del 10% nel corso della settimana. La decisione della SEC di annullare alcune restrizioni sulle criptovalute è stata accolta positivamente dagli investitori.
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#Bitcoin $BTCUSD Il dilemma del cuneoLivelli chiave:
1. 109k
2. 150k
3. 85k
4. 75k
BTCUSD
sta attualmente cercando di rompere il cuneo superiore di un canale storico, vecchio e rispettoso. Tecnicamente parlando, questo cuneo è un livello molto significativo in cui è stato testato 5 volte finora "illustrato sul grafico". Gli ultimi 2 tentativi hanno dimostrato che il cuneo è ancora valido.
Scenario A:
L'euforia e la pressione di acquisto delle istituzioni manterranno il prezzo scambiato abbastanza vicino al cuneo fino a quando non romperà, dove sbloccherà una nuova zona inesplorata estesa al prossimo segno psicologico 150k.
Scenario B:
Il prezzo scende di nuovo alla zona di domanda visibile e massiccia più vicina intorno al segno 75k.
Mi appoggio a una correzione alla zona di domanda più vicina intorno al segno 75k.
Correzioni:
Vale la pena notare che ogni volta che il prezzo testa questo cuneo, provoca una correzione significativa. "Controlla la tabella illustrata sul grafico".
Conclusione:
La chiusura sopra 116k sblocca una zona inesplorata a 150k
Il trading sotto il cuneo storico porterà alla fine a un nuovo test del livello di prezzo di 75k.
Trump Minaccia Europa con i Dazi: i Mercati?Ciao, sono Andrea Russo, trader professionista e oggi voglio parlarvi della questione della settimana.
Donald Trump ha recentemente rilanciato il suo vecchio slogan di politica economica, promettendo dazi pesanti per le aziende che non producono all’interno degli Stati Uniti. In un intervento pubblico, l'ex presidente ha ribadito che i produttori stranieri dovranno affrontare dazi se non stabiliranno impianti di produzione negli USA. Un attacco diretto all'Unione Europea e alle politiche sul Green Deal, che ha definito una "truffa". Ma quale impatto avrà questa minaccia sui mercati globali? In questo articolo, esamineremo le possibili conseguenze per i mercati azionari, le valute e i settori economici sensibili, nonché le ripercussioni sulle politiche monetarie globali.
1. Il Contesto della Minaccia di Trump
La minaccia di Trump di applicare dazi significativi sulle aziende straniere non è una novità. Già durante il suo mandato, l'ex presidente aveva avviato una serie di guerre commerciali, in particolare contro la Cina, minacciando dazi su prodotti importati per stimolare la produzione interna e ridurre il deficit commerciale. Ora, Trump ripropone lo stesso approccio, questa volta concentrandosi sull’Unione Europea e mettendo nel mirino anche l’ambiente e il Green Deal, una causa che promuove da tempo come "una truffa" e dannosa per le imprese americane.
La sua proposta di tagliare le tasse al 15% per le aziende che investono negli Stati Uniti, combinata con una minaccia di tariffe su prodotti importati, potrebbe rafforzare la sua base elettorale, ma ha il potenziale di scatenare tensioni tra le principali economie globali.
2. L'Impatto sui Mercati Finanziari
L’annuncio di Trump ha già suscitato reazioni nei mercati finanziari. Sebbene il rischio di una guerra commerciale globale possa sembrare ridotto rispetto ai picchi del 2018-2019, la minaccia di nuovi dazi ha il potenziale di creare turbolenze, soprattutto in settori particolarmente esposti a un cambiamento nelle politiche tariffarie.
Settore delle esportazioni e importazioni: Le aziende che dipendono fortemente dall'import/export potrebbero essere le più vulnerabili a queste minacce. I produttori europei e asiatici che esportano negli Stati Uniti potrebbero affrontare margini di profitto ridotti se dovessero subire nuove tariffe.
In particolare, i settori automobilistico, tecnologico e dell'elettronica potrebbero vedere una contrazione della domanda da parte dei consumatori americani, che potrebbero pagare prezzi più alti per i prodotti importati.
Le aziende automobilistiche tedesche, giapponesi e cinesi potrebbero essere particolarmente colpite, poiché rappresentano una delle principali voci di importazione negli Stati Uniti.
Valute: Una reazione immediata ai nuovi sviluppi potrebbe riflettersi nel mercato delle valute. Il dollaro USA potrebbe rafforzarsi, poiché le politiche protezionistiche sono spesso viste come un incentivo alla produzione interna, rendendo più attraente investire negli Stati Uniti. Tuttavia, una potenziale escalation nella guerra commerciale potrebbe portare a una volatilità più elevata e indebolire il sentiment verso le valute emergenti, che sono più vulnerabili alle misure protezionistiche degli Stati Uniti.
3. Le Aziende e i Settori Sensibili alla Minaccia di Dazi
Settore tecnologico: Le aziende tecnologiche con una forte presenza in Asia, come Apple, Samsung e Huawei, potrebbero vedere una pressione sui loro margini di profitto se dovessero affrontare tariffe sulle loro esportazioni verso gli Stati Uniti. Le politiche di Trump potrebbero spingere le aziende a riconsiderare le loro catene di approvvigionamento globali e ad avviare produzioni locali negli USA per evitare tariffe aggiuntive.
Settore automobilistico: Un altro settore altamente vulnerabile ai dazi è quello automobilistico. Le case automobilistiche straniere potrebbero trovarsi a dover pagare dazi sui veicoli importati, riducendo così la competitività dei loro prodotti rispetto alle case automobilistiche statunitensi, come Ford e General Motors. Questo scenario potrebbe spingere gli investitori a rivedere le loro posizioni su titoli automobilistici e fare trading su aspettative di calo della domanda.
Settore energetico e Green Deal: La dura critica di Trump al Green Deal europeo potrebbe rafforzare la posizione degli energetici americani, in particolare quelli che operano nel settore del gas naturale e del petrolio. Gli Stati Uniti potrebbero ulteriormente ridurre le normative ambientali per stimolare la produzione interna, favorendo le compagnie energetiche americane rispetto a quelle europee. Tuttavia, una minaccia di dazi su tecnologie verdi importate potrebbe frenare gli investimenti in innovazione nelle energie rinnovabili.
4. Le Reazioni Politiche e Geopolitiche
Una delle risposte più probabili a questa minaccia di dazi potrebbe essere una reazione immediata da parte dell'Unione Europea e di altre nazioni. Le contromisure potrebbero includere l’introduzione di tariffe reciproche su beni americani, come accaduto durante il mandato di Trump. L’escalation di tali misure potrebbe innescare un nuovo ciclo di protezionismo, che potrebbe amplificare l'incertezza economica a livello globale.
L’Unione Europea, in particolare, potrebbe adottare politiche che mirano a ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti, intensificando le alleanze commerciali con l'Asia e altre economie emergenti, il che potrebbe avere un impatto significativo sul commercio internazionale e sulle valutazioni valutarie.
5. Implicazioni per gli Investitori: Strategie e Rischi
Con l'incertezza crescente sulle politiche commerciali globali, gli investitori dovrebbero monitorare attentamente l'evoluzione di questa situazione. Alcune possibili strategie includono:
Hedge sulle valute: Gli investitori potrebbero scegliere di proteggere le loro posizioni nei mercati delle valute utilizzando strumenti come forex futures o opzioni su valute per mitigare il rischio di oscillazioni impreviste del dollaro.
Settori difensivi: Investire in settori più difensivi, come i beni di consumo e utility, che tendono a essere meno sensibili agli sviluppi geopolitici, potrebbe essere una strategia più sicura in periodi di incertezza.
Azioni a bassa correlazione: Guardare a asset alternativi o investire in azioni non correlate (ad esempio, azioni di piccole imprese o in mercati emergenti) potrebbe essere una strategia interessante per diversificare e ridurre il rischio durante periodi di volatilità.
Conclusioni
La minaccia di Trump di introdurre nuovi dazi su prodotti importati è un segnale di un ritorno a politiche commerciali più protezionistiche. Sebbene la reazione dei mercati possa essere inizialmente volatile, l’effetto a lungo termine dipenderà da come evolverà la situazione geopolitica e dalle contromisure adottate dai partner commerciali degli Stati Uniti. Gli investitori dovrebbero prepararsi a una nuova fase di incertezze, monitorando le azioni delle banche centrali, le politiche fiscali e le strategie delle imprese per navigare efficacemente attraverso questa nuova realtà economica.
Come usare i volumi di scambio per capire i movimenti di mercatoI volumi sono una di quelle metriche che spesso rimangono silenti in fondo al grafico, passando inosservate agli occhi di molti trader. Eppure, il volume riveste un ruolo fondamentale nel comprendere il comportamento del mercato. Pensa al volume come al carburante che alimenta le oscillazioni dei prezzi: in mancanza di esso, persino il breakout più promettente potrebbe svanire. Ma, proprio come nel caso del carburante, un volume maggiore non sempre è sinonimo di migliore.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Oggi ci soffermeremo sul semplice istogramma dei volumi presente nella maggior parte dei casi, nella parte inferiore dei grafici. Sebbene esistano innumerevoli indicatori basati sul volume, come l'On-Balance Volume (OBV) o il Volume-Weighted Average Price (VWAP), l'istogramma è uno strumento tanto semplice quanto efficace per valutare il livello di partecipazione sul mercato. Scopriamo insieme come funziona, in che modo possiamo contestualizzare il volume ed a comprendere come si comporta con diversi pattern di prezzo, incluso il concetto relativo alla divergenza del volume.
Semplice istogramma del volume
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Le ragioni per cui il volume è importante ( ed il motivo per cui di più non equivale sempre a migliore)
Il volume misura quante azioni o contratti vengono scambiati durante un determinato lasso di tempo. nel caso in cui il volume impenni, questo sta a segnalare un elevato interesse da parte di acquirenti e venditori attivi. Tuttavia, non si può scontare che il concetto “allora più volume equivale a segnali migliori!” sia un'affermazione di massa.
Per esempio, un breakout con volumi elevati riflette spesso una fiducia radicale nell'asset, sebbene possa indicare anche l'esaurimento di un trend prossimo a finire. Viceversa, un breakout con scarsi volumi potrebbe non suscitare l'interesse necessario per supportare il movimento. Comprendere la correlazione tra i volumi e la quotazioni è fondamentale al fine di scongiurare falsi segnali.
Ecco un semplice accorgimento: le medie mobili dei volumi
Uno dei metodi più semplici per contestualizzare il volume è applicare una media mobile all'istogramma del volume. Con piattaforme come TradingView è molto semplice: clicca due volte sull'istogramma del volume, seleziona “Stile”, spunta la casella “Media mobile del volume/Volume MA” e regola la lunghezza della media nella sezione “ Input/ingressi” (vedi immagine sottostante).
Una media mobile a 9 periodi, per esempio, potrebbe fungere da linea di base. Nel caso in cui il volume dovesse superare in modo significativo la media, questo potrebbe suggerire una maggiore interazione e potenziali movimenti dei prezzi più significativi. Viceversa, un volume inferiore alla media solitamente rispecchia delle fasi di mercato più tranquille.
come Aggiungere la media mobile all'istogramma del volume
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Divergenza dei volumi: Quando il volume ed il il prezzo non si allineano
Le divergenze di volume si verificano quando le quotazioni ed i volumi si muovono in direzioni opposte, suggerendo spesso un indebolimento della tendenza o una potenziale inversione.
Immaginiamo un trend rialzista nel quale il prezzo registra massimi sempre più elevati, mentre il volume diminuisce ad ogni nuovo picco. Tale divergenza segnala un calo della partecipazione, il che indica che il trend stia perdendo vigore.
D'altra parte, se le quotazioni tendono al ribasso ma il volume aumenta, è possibile che i venditori stiano guadagnando terreno, accrescendo la probabilità di un ulteriore ribasso.
Prendiamo il seguente esempio, in cui la divergenza dei volumi sull’UK 100 ha preceduto un periodo di consolidamento laterale.
Divergenza dei volumi: Grafico a candela giornaliera dell’UK 100
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Schemi che crescono grazie all'alto volume
Alcuni schemi di prezzo si affidano a forti volumi per essere confermati. Un classico esempio è il breakout a triangolo, in cui il volume si contrae man mano che il prezzo si consolida all'interno del triangolo.
Nel momento in cui si verificasse il breakout, è necessario assistere a un'impennata dei volumi, a conferma del fatto che i trader stiano sostenendo la mossa. Senza di essa, il breakout potrebbe non avere il sostegno necessario per sostenere il trend.
Schemi che preferiscono volumi più bassi
Altri schemi funzionano meglio con volume ridotti. Un pullback all'interno di un trend è un ottimo esempio. Supponiamo che un titolo sia in forte rialzo e inizi un leggero ritracciamento. Idealmente, sarebbe opportuno vedere un volume in calo durante il pullback. questo indicherebbe che le vendite rappresentino più una presa di profitto che una ripartizione aggressiva.
il volume dovrebbe aumentare nuovamente non appena il pullback sarà terminato e la tendenza ripartirà. Qualora il pullback avvenga in presenza di volumi elevati, si potrebbe verificare una maggiore pressione di vendita, indicando che il trend rialzista potrebbe incontrare delle difficoltà.
Un esempio pratico: Pullback e breakout del DXY
Proviamo ad applicare questi concetti ad un caso concreto. Nel mese di ottobre, l'indice del dollaro (DXY) ha formato un costante trend rialzista seguito da un pullback, creando così un canale discendente o bull flag.
Durante la formazione del flag, il volume medio è diminuito, a indicare una ridotta pressione di vendita. Nel momento in cui il prezzo è sfociato in un breakout, il volume è salito sino a triplicare quasi la media a 20 giorni, chiaro segnale di un forte interesse da parte degli acquirenti. Questo breakout ha portato a un trend rialzista di diverse settimane.
Grafico a candela giornaliero del DXY
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Considerazioni finali
L'istogramma del volume è uno strumento tanto semplice quanto prezioso, per i trader. Applicando una media mobile al fine di identificare le tendenze relative ai volumi e osservando le divergenze tra le quotazioni ed i volumi, è possibile acquisire una visione più chiara riguardanti le dinamiche del mercato.
Il volume non si limita soltanto ad indicare quanta attività si sta svolgendo, bensì in che modo e in quale momento esso si allinei con le quotazioni. Che tu stia operando su breakout, pullback o inversioni, comprendere meglio i volumi può offrirti una serie di conferme ed aiutarti ad individuare potenziali campanelli d'allarme.
Nota bene: il volume è solo un tassello del puzzle. Ma se utilizzato correttamente, potrebbe aiutarti ad avere una percezione migliore per capire se una quotazione ha il sostegno di cui necessita per affermarsi o se invece sta per terminare il suo ciclo di vita.
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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L'EURUSD rompe i minimi
La coppia EUR/USD ha formato un chiaro canale discendente nel passato trend ribassista e gli orsi hanno dominato per lungo tempo.
Il prezzo attuale è rimbalzato dal fondo del canale e ha sfondato la parte superiore del canale discendente, indicando che la tendenza sta virando verso il rialzo.
Intorno a 1,0440 sotto si trova la posizione di supporto principale per l'attuale pullback a breve termine, supportata dalla linea di tendenza crescente.
1.0350 Si tratta di un minimo importante all'interno del canale discendente (1.03451), che attualmente funge da forte area di supporto.
Sopra 1,05 il prezzo sta testando questo livello, che è un importante livello psicologico e un'area di massimo recente.
Se il prezzo supera quota 1,0500, è probabile un ulteriore test di 1,0550.
Nel breve termine, il prezzo ha formato un pattern di breakout a cuneo discendente, mostrando il potenziale per un breakout rialzista.
L'attuale svolta mostra segnali di un nuovo test della linea di supporto, il che potrebbe fornire ai rialzisti ulteriore slancio per la crescita.
L'attuale rottura del canale discendente indica un aumento dello slancio rialzista.
In futuro, dobbiamo prestare attenzione all'andamento dei prezzi nell'area 1.0500. Se sfonda con un volume elevato, il rimbalzo potrebbe continuare ulteriormente.
Nel complesso, la coppia EUR/USD si trova attualmente in una fase di battaglia long-short in un punto chiave e tende a essere rialzista nel breve termine, ma è ancora necessario osservare la rottura di 1,0500 per confermare la continuazione del rialzo. Si consiglia di formulare un piano di trading basato su una combinazione di analisi tecnica e fattori fondamentali.
Strategie di trading
La strategia long considera l'ingresso nel mercato quando il prezzo ritesta e si stabilizza intorno a 1,0440, con obiettivi a 1,0500 e 1,0550. Lo stop loss è impostato sotto 1,0400 per controllare il rischio.
Strategia breve
Se il prezzo non riesce a superare efficacemente quota 1,0500 e appare un segnale di pullback, prendi in considerazione di andare short vicino alla resistenza con un obiettivo a 1,0440 e uno stop loss impostato sopra 1,0520.
Avvertenza sui rischi:
La coppia EUR/USD è estremamente sensibile alle decisioni della Fed sui tassi di interesse e alle politiche della BCE, e deve prestare attenzione ai dati economici e agli orientamenti politici pubblicati di recente.
Se il prezzo scende sotto 1,0440, potrebbe verificarsi la rottura del trend rialzista e aumentare la possibilità di un'ulteriore correzione a 1,0350.
BTCUSD - RISERVA APPROVATA MA LIQUIDAZIONI IN ZONA 99KTroppe liquidazioni long in zona 99k, il prezzo lateralizzando in questo modo ha creato troppe aree dove gli ordini so sono accumulati.
E' stata approvata la riserva crypto ma, come con gli etf, mi aspetto un temporaneo sell the news e una presa delle liquidazioni sotto i 100k prima di ripartire a cannone.
Generalmente dovrebbero fare una caccia e recupero molto veloce per non dare il tempo agli operatori di posizionarsi (come è successo sui 89k).
Questo a livello di tempistiche dovrebbe avvenire in 2 settimane, per poi a febbraio partire a cannone long ( dopo il 7)
Se ciò non succede e cincischiamo ancora in questi livelli, qualcosa non va.
S&P nuovo record nuova settimana positiva per i mercati. S&P chiude a un nuovo record mentre le azioni si dirigono verso una settimana positiva
A Wall Street si dice:
"Investi in ciò che conta veramente. Cerca aziende che abbiano un impatto positivo nel mondo." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Grazie a un piccolo aiuto del Presidente Trump, l'S&P ha chiuso ieri al suo primo record del nuovo anno, mentre i principali indici si avviano verso la seconda settimana consecutiva di guadagni.
Performance degli Indici:
L'indice ha toccato momentaneamente un massimo intraday mercoledì, ma ieri è salito dello 0,53%, stabilendo un nuovo record a 6.118,71. Nel frattempo, il Dow è aumentato dello 0,92% (circa 408 punti) raggiungendo 44.565,07, mentre il NASDAQ, caratterizzato da un’ampia componente tecnologica, ha registrato una leggera crescita dello 0,22% (circa 44 punti) attestandosi a 20.053,68. Tutti e tre gli indici stanno attualmente proseguendo una striscia positiva di quattro giorni consecutivi di rialzi.
Il Record Storico dell'S&P 500:
Dal 1950, l'S&P 500 ha raggiunto un nuovo massimo a gennaio 24 volte. Con il record di ieri, si tratta del 25° caso nella storia. Analizzando i risultati annuali dopo eventi simili, l'indice è salito in 19 casi su 24 (79,1%), con una crescita media di quasi il 12%.
Il Presidente Trump e la Fed: A meno di una settimana dal suo insediamento, il presidente Trump è tornato sotto i riflettori con un ambizioso discorso da remoto al World Economic Forum in Svizzera. Durante l’intervento, ha toccato un'ampia gamma di temi, ma il mercato si è concentrato principalmente sulla sua "richiesta" di una riduzione immediata dei tassi di interesse. Ovviamente, la Federal Reserve è un’istituzione indipendente e non è obbligata a seguire le indicazioni del Presidente. Tuttavia, gli investitori hanno accolto con favore questa retorica. Secondo il CME FedWatch Tool, le probabilità di una pausa nei tassi di interesse durante la prossima riunione della Fed sono ora al 99,5%, e una pausa sembra essere l’opzione favorita anche per la riunione di marzo.
Prospettive della Settimana:
Tutti i principali indici stanno registrando una crescita del 2% o più nella settimana in corso... e siamo soltanto a tre giorni dall’inizio. Questo slancio positivo lascia presagire una seconda settimana consecutiva di guadagni, dopo una fine del 2024 e un inizio del 2025 piuttosto sottotono.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Oggi propongo alla vostra attenzione: AngloGold (AU)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
In approdo a 24.000Aggiornamento analisi lungo termine.
Il Dax potrebbe superare area 22.000 entro la fine di gennaio e provare la spinta di forza in area 22.500 e successivamente area 23.000. Dopo una breve correzione fisiologica , ci si spingerà in area 24.000 e successivamente 25.000 per i prossimi mesi. La conferma si avrà in rottura mensile.
GOLD | Venerdì rialzista.Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
| ANALISI |
Oggi poche notizie verso le 15:30/16:00 post apertura Wall Street, ci prepariamo nel mentre.
Oggi è la tipica giornata rialzista, in notturna ha spinto bene in su, vediamo se riesce a ritracciare durante la sessione europea per poi riprendere a rialzo in quella americana, le zone segnate le abbiamo, non ci resta che attendere.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.
Analisi dell'ultimo trend dell'oro del 22 gennaio
Mercoledì (22 gennaio), l'oro spot ha oscillato in un intervallo ristretto a un livello elevato nella sessione asiatica, attualmente scambiato intorno a $ 2.751/oncia. I prezzi dell'oro sono aumentati dell'1,39% martedì, balzando a un massimo di oltre due mesi di $ 2.745,83/oncia e chiudendo a $ 2.744,59/oncia, sostenuto da un dollaro più debole. Sotto l'incertezza di possibili tariffe imposte dal presidente degli Stati Uniti Trump, il mercato si è riversato sull'oro come rifugio sicuro. L'indice del dollaro statunitense è sceso dopo che il suo rimbalzo di martedì è stato bloccato. Una volta ha rinfrescato un minimo di due settimane a 107,86 durante la sessione e ha chiuso in ribasso dello 0,12% a 107,94, rendendo l'oro più economico per i detentori di altre valute. Colpiti dalle minacce tariffarie di Trump, gli investitori si sono riversati su beni rifugio come l'oro, e i massimi e i cali del dollaro statunitense, i rendimenti dei titoli del Tesoro USA sono crollati e i prezzi dell'oro sono saliti alle stelle al punto più alto in più di due mesi. Il presidente degli Stati Uniti Trump ha anche affermato martedì che potrebbe imporre sanzioni alla Russia se il presidente russo Vladimir Putin si rifiutasse di negoziare la fine della guerra in Ucraina. Ciò ha anche fornito un sostegno sicuro per i prezzi dell'oro. Trump non ha divulgato dettagli specifici su possibili sanzioni aggiuntive. Gli Stati Uniti hanno imposto severe sanzioni alla Russia sin dal conflitto russo-ucraino. Trump ha affermato che la sua amministrazione sta anche valutando l'invio di armi in Ucraina e ha affermato di credere che l'Unione Europea dovrebbe fare di più per sostenere l'Ucraina. Nelle prime contrattazioni asiatiche di mercoledì, Trump ha affermato che avrebbe imposto tariffe all'Unione Europea. Colpito da questa notizia, l'euro ha avuto un calo a breve termine di circa 30 punti e il prezzo dell'oro non ha oscillato molto nel breve termine, ma gli investitori devono prestare attenzione all'ulteriore fermentazione del sentiment del mercato. L'oro è considerato un investimento sicuro in tempi di incertezza economica e geopolitica, ma le politiche proposte da Trump sono ampiamente considerate inflazionistiche, il che potrebbe spingere la Federal Reserve a mantenere tassi di interesse più elevati per un periodo di tempo più lungo per frenare le pressioni sui prezzi. Si prevede che le ampie tariffe commerciali di Trump stimoleranno ulteriormente l'inflazione e innescheranno una guerra commerciale, il che potrebbe aumentare l'attrattiva dell'oro come bene rifugio. Il mercato potrebbe anche attendere la riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) della Federal Reserve la prossima settimana e l'indice dei prezzi della spesa per consumi personali (PCE), in particolare i dati sull'inflazione. Non credo che nessuno si aspetti che la Fed prenda misure la prossima settimana, ma sicuramente seguirà attentamente la dichiarazione politica per avere indizi sul resto dell'anno. "Gli analisti affermano che le politiche di Trump in materia di immigrazione, tasse e tariffe potrebbero stimolare la crescita economica ma anche stimolare l'inflazione. Si prevede che la Fed manterrà stabili i tassi di interesse questo mese ma rimarrà vigile contro l'inflazione. Secondo i calcoli del London Stock Exchange Group (LSEG), il mercato prevede che la Fed taglierà i tassi di interesse di circa 38 punti base quest'anno e potrebbe riprendere a tagliare i tassi di interesse alla riunione di giugno. Ci sono relativamente pochi dati economici in questa giornata di negoziazione. Continuate a prestare attenzione alle notizie dinamiche relative a Trump e ai cambiamenti nel sentiment del mercato, e prestate attenzione al Forum economico di Davos e al discorso della presidente della Banca centrale europea Lagarde.
Analisi tecnica dell'oro: la recente tendenza dell'oro ha continuato a fluttuare e salire, e i punti alti e bassi possono essere cambiati in modo flessibile. Al momento, il prezzo dell'oro ha nuovamente rinfrescato il massimo di 2750 nelle prime contrattazioni asiatiche. L'oro ha iniziato un nuovo ciclo di rialzo. La linea positiva giornaliera dell'oro ha chiuso in rialzo, rompendo il recente La traccia superiore di 2725 nell'ampio intervallo ha raggiunto un altro punto massimo questa settimana. Mentre la linea giornaliera si consolida, sale di nuovo dopo aver tirato Yang. La linea giornaliera ha ulteriore slancio per raggiungere livelli più alti. Ieri, è scesa al livello più basso di 2702 e ha iniziato a salire costantemente. In linea con le aspettative di un aumento immediato nel mercato asiatico ieri. È solo che lo spazio di rialzo è stato aumentato dopo una svolta diretta. Ieri, è stato anche sottolineato che i tori guarderanno oltre se rompe 2725. Allo stesso tempo, quando verrà confermato facendo un passo indietro, sarà una seconda opportunità per entrare nella posizione lunga. Il prezzo di chiusura più alto sulla linea giornaliera determinerà ulteriori guadagni a breve termine durante il giorno.
Il grafico a 4 ore è in esecuzione nel canale ascendente. Nel forte mercato unilaterale, la traccia centrale delle bande di Bollinger si muove verso l'alto come punto critico per i tori. In combinazione con il supporto della rottura del punto massimo di 2726 e il ritracciamento della linea 2716 dopo la rottura del massimo di ieri, il prezzo ha iniziato a stabilizzarsi per la seconda volta. Questo è il punto critico difensivo dei tori. Il mercato forte non verrà calpestato profondamente e il punto di conversione della rottura del massimo del giorno precedente non andrà perso. I tori manterranno comunque il loro slancio. Dal punto di vista della struttura a 1 ora, il trend rialzista rimane buono e anche l'aggiustamento è un comportamento a breve termine. La direzione generale continua a salire, soprattutto dopo aver superato i 2730 dollari USA, la sessione europea di martedì è rapidamente scesa al di sotto dei 2720 per completare la conversione in alto e in basso. L'attenzione dopo il ritracciamento di oggi è sulla posizione di 2738-2742, che è anche il ritracciamento del precedente punto massimo. Anche la sessione europea dovrebbe prestare attenzione alla conferma del ritracciamento.
Dal punto di vista temporale, dal 21° giorno di negoziazione del rimbalzo dell'oro da 2583, ovvero lunedì di questa settimana, il cambiamento del mercato non ha avuto successo, quindi il prossimo cambiamento del nodo temporale del mercato si concentrerà sul prossimo venerdì, che è il 55° giorno di negoziazione dell'aumento di 2536. Pertanto, in termini di funzionamento, l'oro sta ora entrando in una fase di ascesa accelerata. Oggi, il nostro team di analisti professionisti e senior dell'oro consiglia di acquistare con il trend vicino a 2740 e l'obiettivo superiore è ulteriormente fino all'area 2765-2770!
Nel complesso, in termini di idee operative a breve termine sull'oro di oggi, il nostro team di analisti professionisti ed esperti dell'oro consiglia di concentrarsi sui long sui callback, integrati da short sui rimbalzi. L'attenzione principale a breve termine è rivolta alla prima linea di resistenza vicino a 2765, mentre l'attenzione principale a breve termine è rivolta al primo supporto di 2738-2742.
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🔍 Analisi Gold del Giorno🔍
Ciao a tutti! 🚀
Oggi andiamo a esaminare l'andamento del Gold, ma voglio ricordarvi che non siamo limitati solo a questo asset.
Se volete che analizziamo altri strumenti come Forex, indici o qualcos'altro fateci sapere 💬
La vostra opinione conta tantissimo, e portarvi contenuti che vi interessano è la nostra priorità.
💡 Passiamo ora al dettaglio 💡
La situazione su Gold rimane fortemente rialzista, con i prezzi ormai vicinissimi ai massimi storici.
-Analisi del movimento recente:
Ieri è stato segnato un livello daily cruciale per la ripresa dei long.
Dopo aver liquidato il minimo di giornata e ritestato i massimi precedentemente rotti, abbiamo assistito a un deciso movimento rialzista, ulteriormente supportato dalla pubblicazione dei dati sui sussidi, che hanno fornito un impulso positivo.
Sebbene il livello fosse elevato e quindi più aggressivo, si è rivelato un’ottima opportunità di trading.
-Scenario attuale e prospettive:
È comprensibile considerare l'idea di cercare posizionamenti short, dato il livello elevato dei prezzi e l'avvicinarsi alla zona di resistenza storica.
Tuttavia, Gold ha la tendenza a mostrare accelerazioni significative e profonde liquidazioni quando si avvicina a questi livelli psicologici importanti.
- Strategia operativa:
Attualmente, preferisco adottare un atteggiamento di attesa.
Valuterò le chiusure daily e weekly per capire se il prezzo romperà determinate zone chiave.
Nel caso di segnali chiari, potrei considerare uno short swing con uno stop loss posizionato piu sopra l’area dei 2800 , un livello psicologico rilevante.
-OPERATIVITA-
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, concentrandomi sulle news delle 14:30 (apertura di New York). Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, considerando la maggiore volatilità e liquidità.
-PROSSIMI APPUNTAMENTI-
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:30 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Trump, un fiume in pienaAl World Economic Forum di Davos, ieri pomeriggio, ha parlato Donald Trump. Un vero e proprio fiume in piena con dichiarazioni roboanti, promesse da mantenere insieme a programmi politici, economici e finanziari da portare a compimento.
Ha parlato del petrolio, ricordando che chiederà all’Opec di abbassarne il prezzo. Ha affermato che gli Stati Uniti hanno la più grande quantità di petrolio e gas di qualsiasi altro paese e devono utilizzarlo. A livello economico sostiene misure di riduzione delle tasse, specialmente a chi riporterà in patria la produzione (15%). Ha ricordato inoltre che non ci sarà posto migliore degli Stati Uniti per creare posti di lavoro e costruire fabbriche. Contemporaneamente ha ribadito che chiederà alla Fed di tagliare i tassi.
Ma come potrà scendere l’inflazione di fronte a tale programma espansivo di rilancio dell’economia? E come potrà calare il debito pubblico, altro tema toccato dal Presidente? E ancora, come potranno conciliarsi i temi proposti con la politica monetaria della Fed, che ricordiamo, è comunque indipendente dal Governo? E infine, quale sarà la reazione di Jerome Powell, che qualche settimana fa aveva parlato di debito pubblico insostenibile nel medio termine? Presto tutto ciò verrà chiarito e i mercati finalmente prenderanno una direzione ben precisa.
Trump ha poi ricordato che i dazi verranno applicati per ridurre il deficit commerciale e si è rivolto alla UE dichiarando che le tariffe europee verso i prodotti USA rendono molto difficile l'importazione di prodotti in Europa. E per questo si adopererà per ridurlo. Oltre al vecchio continente, ha preso di mira il Canada ricordando che gli USA non possono mantenere gli attuali livelli di deficit commerciale con il paese nordamericano. Interessante sarà verificare la reazione del USD/CAD nel medio termine.
Sempre sul fronte economico ha ribadito che il suo obiettivo sarà quello di azzerare il debito degli Stati Uniti e ciò avverrà rapidamente. Anche in questo caso, non è chiaro come si possa ridurre il debito se l’espansione promessa sarà proprio a debito, a meno di tagliare pesantemente il bilancio federale.
Sul fronte geopolitico chiederà ai paesi della NATO di aumentare la spesa per la difesa al 5% del PIL, e cercherà presto un accordo con Putin per porre fine alla guerra. Per quanto riguarda i rapporti con la Cina, il neo eletto Presidente ha ricordato che le relazioni tra Stati Uniti e Cina sono molto buone, e per questo motivo cercherà un accordo con il gigante asiatico per contribuire a fermare il conflitto.
Le reazioni del mercato sono state positive, con il dollaro in discesa, in ragione del fatto che non ha parlato di dazi alla Cina, mentre i listini USA hanno chiuso misti.
IL DOLLARO COMINCIA A SCENDERE?
EUR/USD, dopo le parole di Trump, ha cercato di rompere le resistenze, ma ancora una volta ha fallito tornando a 1.0420-25 area, da dove però è ripartito questa notte, andando poi al retest di 1.0450-60 dove si trova mentre scriviamo. Tutte le altre coppie valutarie hanno guadagnato terreno contro il biglietto verde, e tra le majors, tutte sono arrivate sui punti sensibili.
In Giappone la BoJ ha finalmente alzato i tassi portandoli a +0.50%, il livello più alto dal 2008. Del resto l’inflazione è stata trainata al rialzo dagli aumenti salariali e dalla debolezza dello JPY, per cui l’intervento era ormai diventato necessario e imprescindibile. La decisione è stata approvata con otto voti a favore e uno contro. Il USD/JPY è sceso un centinaio di pips arrivando al test di 155.00.
La sensazione è che ormai le parole di Trump, qualunque esse siano, sono già scontate nel valore del dollaro che potrebbe indebolirsi nel caso di rottura dei punti tecnici sensibili.
WALL STREET
Chiusure miste per la borsa USA, dopo le parole di Trump a Davos, che potrebbero avere un impatto sui rendimenti aziendali e sui futuri costi di finanziamento. L'S&P 500 è salito leggermente per rimanere sopra la soglia di 6.100, mentre il Dow ha sovraperformato guadagnando lo 0.84%.
Il neo-presidente ha ribadito le precedenti promesse di tasse più basse, tariffe sui partner commerciali e maggiore produzione di energia, chiedendo anche tassi di interesse più bassi da parte della Fed. I settori principali sono saliti. GE ha chiuso oltre il 7% così come Union Pacific, che ha fornito risultati di utili ottimistici, spingendo le aziende industriali a scambiare in forte rialzo. D'altro canto, il Nasdaq 100 ha chiuso leggermente per probabili prese di beneficio nel settore tecnologico. Perdite anche per Nvidia, Apple e Microsoft.
PETROLIO
Il WTI è scivolato verso i 74 dollari al barile giovedì, alimentato dalle parole del Presidente USA a Davos. Nel suo discorso, Trump ha annunciato i piani per chiedere all'Arabia Saudita e all'OPEC di abbassare i prezzi del petrolio, sottolineando le priorità energetiche della sua amministrazione.
Ha evidenziato le prime azioni esecutive, tra cui la dichiarazione di emergenza energetica nazionale per poter trivellare, così come ha promesso l'uscita dall'accordo di Parigi sul clima. Lo sviluppo energetico è un pilastro dell'agenda di Trump, volta a ridurre i costi per i consumatori. Nel frattempo, il sentiment rimane cauto tra potenziali minacce tariffarie su Cina, Canada e Messico, nonché ulteriori sanzioni sulla Russia.
TURCHIA AL TAGLIO DEI TASSI
La Banca centrale della Turchia ha tagliato il suo tasso di riferimento a una settimana di 250 punti base al 45%, come previsto dal consensus, estendendo il taglio del tasso di 250 punti base del mese precedente. L’inflazione è in calo secondo gli ultimi dati, e ciò ha giustificato la riduzione del costo del denaro. La crescita più debole dei prezzi ha riguardato i beni primari.
Nonostante il taglio, il Comitato di politica monetaria ha ritenuto che la politica rimanga sufficientemente restrittiva per aiutare l'attuale tendenza alla disinflazione. La banca centrale prevede che l'indice dei prezzi possa scendere al 21% a fine anno, mentre i sondaggi hanno mostrato un maggiore grado di scetticismo da parte dei mercati, che prevedono che l'inflazione concluderà l'anno al 27%. EUR/TRY sempre non lontano dai massimi storici di 38.20, a 37.22.
Buon fine settimana.
Saverio Berlinzani
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