Non temere un calo dell'oro, acquistalo direttamente!
Dall'analisi di mercato a 4 ore, il supporto sottostante si aggira intorno a 3408-3410, e la forte linea di demarcazione rialzista di breve termine si muove verso l'alto fino al livello 3385-3395. Il livello giornaliero si stabilizza al di sopra di questa posizione e continua a mantenere lo stesso ritmo basso-lungo. Gli ordini short contro il trend devono essere cauti. C'è un'alta probabilità che ci sarà una continua corsa al rialzo per testare il massimo precedente nel breve termine. Vi ricorderò la strategia operativa specifica durante la sessione di trading, quindi prestate attenzione per tempo.
Andate long sull'oro quando scende a 3400-3405 e continuate ad acquistare quando scende a 3385-3395. L'obiettivo è 3445-3450, e continuate a mantenere la posizione in caso di rottura;
Idee della comunità
Prezzo dell'oro di oggi: Continuate a puntare a prezzi bassiPrezzo dell'oro di oggi: Continuate a puntare a prezzi bassi
Sulla base delle attuali dinamiche di mercato e dell'analisi tecnica, ecco un breve riepilogo strategico delle tendenze dell'oro:
Fattori chiave che influenzano il mercato
Riunione di politica monetaria della Federal Reserve: Se viene rilasciato un segnale accomodante (che implica un taglio dei tassi), potrebbe deprimere il dollaro USA e favorire l'oro; se viene rilasciato un atteggiamento aggressivo (che enfatizza l'inflazione), potrebbe sostenere il dollaro USA e ribassista per l'oro nel breve termine.
Rischi geopolitici (situazione in Medio Oriente): L'avversione al rischio continua a sostenere i prezzi dell'oro e dobbiamo essere vigili contro improvvisi eventi di escalation.
Dati economici: Se dati come le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono deboli, potrebbero rafforzare le aspettative di tagli dei tassi e far salire i prezzi dell'oro.
Punti chiave dell'analisi tecnica
Livello settimanale:
Si attesta saldamente a 3400 punti, confermando un trend rialzista.
Livello giornaliero:
Continuo superamento positivo della media mobile a breve termine "golden cross", forte slancio rialzista.
Il precedente massimo di 3450 è una resistenza recente e, dopo la sua rottura, potrebbe sfidare il massimo storico di 3500.
Livello a 4 ore/1 ora:
3400-3410 rappresenta uno spartiacque a breve termine. Se si stabilizza, il trend rialzista continuerà.
Se scende a circa 3410 senza sfondare, può essere considerato un'opportunità per aprire una posizione long.
Strategia operativa
Lungo termine:
Ingresso: Aprire una posizione long dopo la stabilizzazione nell'area 3400-3410, puntare a 3440-3450 e guardare a 3500 dopo la rottura.
Stop loss: Sotto 3380 (attenzione ai falsi sfondamenti).
Siate cauti con le posizioni corte:
Se sale a circa 3450 punti ed è sotto pressione, e appare un segnale di inversione (come una lunga linea d'ombra superiore), potete provare a vendere allo scoperto con una posizione leggera, con un target a 3420 punti e uno stop loss a 3460 punti.
Avvertenza sui rischi:
L'inaspettata posizione aggressiva della Fed o l'allentamento geopolitico potrebbero portare a un pullback e le posizioni devono essere modificate con flessibilità.
Notizie da seguire durante la giornata: vertice del G7, sviluppi in Medio Oriente e dati economici statunitensi (indice manifatturiero della Fed di New York).
Segnale tecnico: il supporto a 3410 è efficace, superamento a 3450.
Maggiori incrementi e decrementi PNCDi seguito i maggiori incrementi e i maggiori decrementi di posizioni nette corte* nel periodo che va dal 29/05/2025 al 13/06/2025:
Maggiori incrementi :
1. Italgas 1,98 (nuova)
2. Esprinet 0,66 --> 2,21
3.. Banca Ifis 0,80 --> 1,44
4. Diasorin 1,30 --> 0,68
5. Bper 2,02 --> 2,76
6. Digital Value 1,93 --> 2,70
Maggiori decrementi :
1. Saipem 7 --> 6,29
2. Brunello Cucinelli 0,55 --> 0 ( chiusa o sotto 0,50 )
3. Moncler 0,50 --> 0 ( chiusa o sotto 0,50 )
4. Stellantis 1,21 --> 0,71
5. STM 1,71 --> 1,37
6. Geox 1 --> 0,76
* Le PNC sono un indicatore sintetico che riassume le posizioni corte (ossia le vendite allo scoperto sulle azioni e le posizioni corte in strumenti finanziari derivati e altri strumenti simili) al netto delle posizioni lunghe (ossia gli acquisti di azioni e le posizioni lunghe in strumenti finanziari derivati e altri strumenti simili).
Sono oggetto di pubblicazione le PNC che:
- sono di entità pari o superiore allo 0,5% del capitale sociale della società quotata considerata; oppure
- hanno raggiunto la soglia dello 0,5% e sono state quindi pubblicate, ma successivamente sono diminuite al di sotto della soglia dello 0,5%. Queste PNC sono pubblicate un'ultima volta con l'indicazione dell'ultimo valore disponibile (sotto lo 0,5%).
Tensioni Iran-Israele: mercati in cadutaÈ GUERRA, GIÙ LE BORSE
Torna prepotentemente il risk off sui mercati, dopo le ritorsioni dell’Iran su Israele. Decine di missili hanno colpito le città israeliane, costringendo i civili a rifugiarsi nei bunker. Il bilancio, per ora, è di 11 morti. Israele promette ulteriori ritorsioni.
I mercati sono entrati in modalità di avversione al rischio, con un crollo delle borse e investitori alla ricerca di asset rifugio. L’Occidente, almeno per il momento, cerca di non esasperare ulteriormente gli animi già tesi e tenta qualche azione diplomatica, attraverso dichiarazioni ufficiali, per ridurre la tensione.
Trump è intervenuto sui social affermando che la pace tra Israele e Iran arriverà presto, ricordando che sono in corso incontri diplomatici.
WALL STREET RIPIEGA
Wall Street ha chiuso in netto ribasso venerdì, con la propensione al rischio in calo dopo che l'Iran ha definito gli attacchi aerei israeliani una "dichiarazione di guerra", rispondendo con attacchi missilistici nella serata di venerdì (ora locale).
Gli attacchi israeliani avevano preso di mira strutture nucleari e militari iraniane, aumentando le tensioni geopolitiche e destabilizzando i mercati globali. L'S&P 500 e il Nasdaq hanno perso rispettivamente l'1,1% e l'1,3%, mentre il Dow Jones è crollato di 769 punti.
I settori finanziario e tecnologico hanno guidato le perdite: Nvidia ha perso il 2,1%, Apple l'1,4%, mentre Visa e Mastercard sono scese di oltre il 4%. Anche i titoli delle compagnie aeree sono crollati: American, Delta e United hanno perso tra il 4,5% e il 5%.
Al contrario, i titoli energetici e della difesa hanno sovraperformato. I prezzi del petrolio sono aumentati di quasi il 7% per timori legati all’offerta. Exxon è salita del 2%, mentre Lockheed Martin, RTX e Northrop Grumman hanno guadagnato oltre il 3%.
Nel corso della settimana, l'S&P 500 è salito dello 0,5%, mentre il Dow e il Nasdaq sono destinati a perdere rispettivamente l'1,5% e lo 0,8%.
VALUTE
Sul mercato dei cambi, l’EUR/USD ha corretto al ribasso poiché il dollaro, in tempi di conflitto, torna a essere considerato un asset rifugio. Il Dollar Index, dopo aver toccato minimi venerdì mattina, è risalito fino a 98,15 per poi chiudere comunque positivo a 97,70.
All’apertura dei mercati di domani, potremmo assistere a dei gap che evidenzieranno un ulteriore rafforzamento del dollaro, specie se dovessero proseguire gli attacchi reciproci.
Interessante sarà anche il movimento dell’USD/JPY, che per ora ha corretto al rialzo, in assenza di prospettive di aumento dei tassi da parte della BoJ.
EUROZONA: CALO DEL SURPLUS COMMERCIALE
Il surplus commerciale dell'Eurozona si è ridotto a 9,9 miliardi di euro ad aprile 2025, in calo rispetto ai 13,6 miliardi dell’anno precedente e ben al di sotto delle aspettative di 18,2 miliardi.
Il calo è in gran parte dovuto ai dazi statunitensi. Le esportazioni totali sono diminuite dell'1,4% su base annua, trainate da forti cali nei settori dei combustibili, dei macchinari e dei mezzi di trasporto.
Le esportazioni di prodotti chimici sono aumentate del 6%, ma in netto rallentamento rispetto al +50,5% di marzo. Anche la crescita delle esportazioni verso gli Stati Uniti è rallentata (3,9% contro 63,9%), mentre quelle verso Cina e Regno Unito sono diminuite rispettivamente del 14,9% e del 6,0%.
Le importazioni sono aumentate dello 0,1%, raggiungendo i 233 miliardi di euro, sostenute soprattutto dai prodotti chimici (+6,2%). Le importazioni da Stati Uniti e Cina sono cresciute a un ritmo più lento.
USA: RISALE LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI
L'indice di fiducia dei consumatori statunitensi, redatto dall'Università del Michigan, è salito a 60,5 a giugno 2025, in netto rialzo rispetto al minimo quasi record di 52,2 registrato ad aprile e maggio, e ben oltre le attese di 53,5.
È il primo aumento del sentiment in sei mesi, trainato da un miglioramento delle valutazioni delle condizioni attuali (63,7 contro 58,9) e delle aspettative future (58,4 contro 47,9).
Nonostante la ripresa, il sentiment resta circa il 20% al di sotto del livello di dicembre 2024, quando la fiducia aveva ricevuto una spinta post-elettorale. Il calo riflette le preoccupazioni per i rischi economici legati alle politiche tariffarie statunitensi.
Le aspettative di inflazione sono migliorate: per l’anno successivo sono scese al 5,1% (dal 6,6% di maggio), mentre quelle a lungo termine sono calate al 4,1% (dal 4,2%).
IL PETROLIO CONSOLIDA
Venerdì i future sul greggio WTI sono balzati del 7,2%, attestandosi appena sotto i 73 dollari al barile, dopo aver toccato i massimi da febbraio, in un contesto di crescenti tensioni in Medio Oriente.
L’impennata è seguita all’attacco israeliano contro l’Iran, che ha generato ritorsioni e timori di un’escalation. Sebbene gli attacchi non abbiano colpito direttamente infrastrutture petrolifere, gli investitori restano cauti, soprattutto per il ruolo strategico dell’Iran nello Stretto di Hormuz.
La produzione iraniana di aprile è stata di 3,305 milioni di barili al giorno, sottolineando l’importanza della regione per l’approvvigionamento globale.
A sostenere i prezzi anche i dati dell’AIE, che hanno mostrato un calo maggiore del previsto delle scorte statunitensi, segnalando una domanda solida. L’AIE ha rassicurato i mercati dichiarando di disporre di 1,2 miliardi di barili di riserve di emergenza, pronte all’uso se necessario.
SETTIMANA ENTRANTE
Le tensioni in Medio Oriente continuano a dominare l’agenda, insieme ai negoziati commerciali tra gli Stati Uniti e i suoi principali partner.
L’attenzione si sposta anche sul vertice del G7 in Canada, dove i leader delle maggiori economie discuteranno delle principali sfide globali.
Sarà una settimana intensa per la politica monetaria: sono attese decisioni sui tassi da parte di FED, PBOC, BOJ e BOE, anche se le previsioni indicano tassi invariati. Tuttavia, altre banche centrali potrebbero muoversi: tra queste, la SNB, la Riksbank (Svezia), la banca centrale norvegese, turca, brasiliana, indonesiana, delle Filippine e di Taiwan.
Sul fronte macroeconomico, i dati più attesi includono: vendite al dettaglio e produzione industriale negli USA, inflazione nel Regno Unito, indice ZEW in Germania, produzione industriale e vendite al dettaglio in Cina, e dati commerciali dal Giappone. Buona settimana.
Saverio Berlinzani
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La FED del 18 giugno sarà decisiva per il mercato azionario!Questa settimana i mercati azionari saranno influenzati da diversi fattori fondamentali, tra cui la diplomazia commerciale, le tensioni geopolitiche e la decisione di politica monetaria della FED di mercoledì 18 giugno.
1) La FED il 18 giugno, l'evento fondamentale della settimana
La settimana borsistica sarà dominata da un evento fondamentale: la decisione di politica monetaria della Federal Reserve statunitense (FED) di mercoledì 18 giugno. Questa riunione si preannuncia cruciale per la direzione estiva dei mercati finanziari, in un contesto di incertezza legato alla guerra commerciale e a un ciclo economico che si avvicina alla fine della sua maturità. Sebbene il consenso sia per un tasso di federal funds statunitense invariato, con una probabilità del 99% secondo il CME FedWatch Tool, l'attenzione degli investitori si concentrerà sulle proiezioni macroeconomiche aggiornate della Fed.
L'andamento previsto dell'inflazione, dell'occupazione e del tasso dei Fed Funds sarà al centro del dibattito, così come il tono utilizzato da Jerôme Powell nella sua conferenza stampa. Il mercato, ormai caro sia dal punto di vista tecnico che da quello fondamentale, chiede segnali più accomodanti per prolungare il suo rialzo.
2) Il mercato vuole la conferma di due tagli dei tassi entro la fine del 2025
Ciò che gli investitori si aspettano ora dalla Fed non è tanto un'azione immediata sui tassi quanto una tabella di marcia più chiara per la fine dell'anno. La conferma esplicita di due tagli dei tassi da qui a dicembre 2025 sarebbe il minimo richiesto per sostenere gli attuali livelli del mercato azionario, in particolare l'S&P 500, che sta scambiando vicino ai massimi storici.
Tuttavia, la banca centrale rimane sotto pressione, combattuta tra le richieste di allentamento monetario e la cautela di fronte a un possibile rimbalzo dell'inflazione, in particolare a causa delle tensioni doganali. Se Jerome Powell riafferma la posizione attendista della Banca, i mercati potrebbero consolidarsi. Al contrario, una revisione al ribasso delle previsioni sull'inflazione e una curva dei Fed Funds che punta verso un ulteriore calo potrebbero essere interpretati come un chiaro segnale di svolta.
Dovremo inoltre tenere d'occhio gli sviluppi annunciati in merito alla riduzione del programma di Quantitative Tightening.
Infine, al di là dei fondamentali, il timing tecnico rafforza l'importanza di questa riunione. Il mercato obbligazionario sta già fornendo indizi, con una configurazione tecnica che potrebbe preannunciare un allentamento dei rendimenti se la Fed adotterà un tono più conciliante. Nell'azionario, l'analisi tecnica settimanale dell'S&P 500 mostra aree di ipercomprato, rafforzando la necessità di un sostegno monetario per evitare un'inversione di tendenza. In questo contesto, la riunione di mercoledì è più di una semplice decisione di politica monetaria: è un indicatore strategico per il resto del 2025.
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GOLD/USD – Modello di Inversione Rialzista in FormazioneGOLD/USD – Modello di Inversione Rialzista in Formazione 🟢📈
📊 Analisi del Grafico:
Il grafico mostra la formazione di un chiaro modello "Testa e Spalle Invertito", un segnale classico di inversione rialzista:
🔹 Spalla Sinistra e Spalla Destra – Evidenziate con cerchi arancioni, entrambe trovano supporto vicino al livello di 3.263 (linea viola), indicando forte interesse all’acquisto.
🔹 Testa – Il punto più basso tra le due spalle, anch'esso rimbalzato sul supporto.
🔹 Zona di Resistenza – Evidenziata con frecce rosse intorno a 3.500–3.520, ha respinto più volte il prezzo in passato.
🔹 Zona di Supporto – Sotto 3.200, dove si è verificata precedente consolidazione.
📈 Movimento Previsto:
Il breakout della neckline suggerisce un potenziale movimento verso il livello 3.520+. È previsto un piccolo ritracciamento prima della continuazione. Se il prezzo rompe la resistenza, potremmo assistere a un forte rally rialzista.
📌 Livelli Chiave:
Supporto: 3.263 🟩
Resistenza: 3.500–3.520 🟥
Target Potenziale dopo il Breakout: 3.550+ 🎯
✅ Bias: Rialzista sopra il supporto a 3.263
⚠️ Invalidazione: Rottura sotto la neckline annulla il setup rialzista
XAUUSD: analisi di mercato e strategia del 16 giugnoAnalisi tecnica dell'oro
Resistenza sul grafico giornaliero 3500, supporto inferiore a 3338
Resistenza sul grafico a quattro ore 3470, supporto inferiore a 3419
Resistenza sul grafico a un'ora 3450, supporto inferiore a 3428-19
Analisi delle notizie sull'oro: Venerdì scorso, l'ulteriore intensificarsi della situazione geopolitica in Medio Oriente ha favorito l'aumento del sentiment di avversione al rischio. L'oro spot ha superato quota 3446 dollari, stabilendo un nuovo massimo in due mesi. Questa ondata di rialzo è stata trainata da molteplici fattori, tra cui i deboli dati sull'inflazione negli Stati Uniti la scorsa settimana, che hanno ulteriormente rafforzato le aspettative del mercato sul taglio dei tassi di interesse da parte della Fed, aumentando così l'attrattiva dell'oro. Lunedì, è probabile che i prezzi dell'oro continuino a beneficiare dell'avversione al rischio e si prevede che sfideranno la soglia dei 3500 dollari nel breve termine. Inoltre, il mercato di questa settimana sarà influenzato anche dalla risoluzione della Fed e dal discorso di Powell. Gli investitori dovrebbero prestare attenzione al potenziale impatto delle politiche della Fed sui prezzi dell'oro. È importante notare che il Presidente degli Stati Uniti Trump visiterà il Canada dal 15 al 17 giugno per partecipare al Summit dei leader del G7. Il discorso durante il summit potrebbe anche causare fluttuazioni del prezzo dell'oro, a cui è necessario prestare attenzione.
Suggerimenti per le operazioni sull'oro: dall'analisi attuale del trend, il supporto sottostante si concentra sul supporto a quattro ore 3419 e sul supporto a un'ora 3428. La pressione superiore si concentra sulla soppressione vicino al livello giornaliero 3500. La linea di demarcazione tra forza e debolezza long-short a breve termine è 3419. Prima che il livello a quattro ore non scenda al di sotto di questa posizione, continuate a mantenere il ritmo di acquisto sui ribassi e puntate a 3500.
Acquista: 3419 vicino al livello minimo: 3414
Acquista: 3428 vicino al livello minimo: 3423
Analisi del mercato dell'oroAnalisi del mercato dell'oro: mantenere le oscillazioni del range prima della decisione della Fed, prestare attenzione alla direzione di rottura tra 3365 e 3395
Analisi del mercato
Martedì il mercato dell'oro ha mostrato un andamento volatile. È salito fino a quota 3400 nelle prime contrattazioni, per poi cedere sotto pressione, con il minimo a 3374. Successivamente è rimbalzato nuovamente a 3395, dove è stato bloccato. Il secondo test di 3400 durante il periodo di contrattazione statunitense è fallito, chiudendo infine nel range 3380-3400. Il tira e molla a breve e lungo termine è stato evidente, e il mercato è stato dominato alternativamente da colpi di mercato istituzionali e stimoli provenienti dalle notizie, mantenendo il ritmo generale di oscillazione tra alti volumi di vendita e bassi volumi di acquisto.
Analisi tecnica
Livello settimanale: il trend rialzista a lungo termine non è cambiato, ma l'attenzione a breve termine deve concentrarsi sulla forza della correzione dopo la decisione della Fed.
Livello giornaliero: la stella incrociata di chiusura di ieri, combinata con la grande linea negativa del giorno precedente, indica che il mercato è entrato in una fase di correzione volatile.
Medie mobili principali: la media mobile a 5 giorni sopprime 3395, la media mobile a 10 giorni supporta 3365 e la media mobile a 20 giorni supporta 3345.
Canale di tendenza: il prezzo attuale è sotto la pressione della parte superiore del canale di tendenza discendente (vicino a 3395). Se non riesce a sfondare, potrebbe continuare a ritirarsi; se si attesta a 3400, si prevede che testerà l'area 3450-3470.
Impatto della riunione sui tassi di interesse della Federal Reserve
Aspettativa: questa riunione probabilmente manterrà invariati i tassi di interesse e la posizione aggressiva potrebbe rafforzare il dollaro USA, che è ribassista per l'oro nel breve termine. Tuttavia, se verrà rilasciato un segnale di un taglio dei tassi, il prezzo dell'oro rimbalzerà rapidamente.
Strategia operativa: principalmente trading in range prima della pubblicazione dei dati, con follow-up dopo la rottura.
Strategia di trading intraday
Strategia long:
Ingresso: posizione long nell'area 3365-3370
Difesa: stop loss sotto 3360
Obiettivo: 3380-3390, rottura di 3400 e sguardo a 3450/3470
Strategia short:
Ingresso: posizione short nell'area 3390-3395
Difesa: stop loss sopra 3405
Obiettivo: 3380-3370, rottura di 3365 e sguardo a 3345
Avvertenza sul rischio
La situazione geopolitica (conflitto Israele-Iran) è ancora un potenziale fattore rialzista, ma la reazione del mercato è diventata più smussata.
La volatilità potrebbe aumentare drasticamente dopo la decisione della Fed e dobbiamo essere attenti al rischio di sweep bilaterali.
Conclusione: mantenere il range 3365-3395 nel mercato bianco e attendere la decisione del mattino presto per guidare la direzione. Prestare attenzione alla posizione chiave di 3345/3470 dopo la rottura.
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Per le mie analisi utilizzo:
*Chart di Capital.com*
🌞 Buongiorno a tutti 🌞
-Geopolitica: continuano gli scontri tra Israele e Iran. Mercati prezzano un conflitto contenuto, non un’escalation globale
-Macro: dati USA deboli –
retail sales in calo, produzione industriale debole – spingono le probabilità di taglio tassi al 70% in settembre e il dollaro vicino ai minimi da tre anni .
-Fed: attesa decisione oggi: tassi fermi tra 4,25–4,50%, “dot plot” potrebbe segnalare un solo taglio nel 2025 (non più due)
💵 Scenario:
Se la Fed mantiene toni moderati (“dot plot” con un taglio), il dollaro scende ulteriormente e l’oro guadagna.
Se invece segnala incertezza o rialzo inflazione (es. Medio Oriente, prezzi energetici), il dollaro potrebbe rafforzarsi e frenare l’oro.
📈 Oro (XAU/USD)
Prezzo attorno stabile stamattina ma in attesa della Fed .
Bias: Neutrale → rialzista se la Fed conferma orientamento dovish; neutrale in caso di toni cauti; ribassista se emerge rischio inflazione.
💵 DXY – Indice Dollaro USA
DXY Pressione al ribasso da dati deboli e attesa Fed
Se la Fed delude, il dollaro scende; se mostra preoccupazione per inflazione, potrebbe rafforzarsi con una short squeeze.
Bias: Ribassista, a meno di sorpresa da parte del FOMC.
⚖️ Possibili scenari dopo la Fed
📊 Se il dot plot è DOVISH (accomodante):
• Oro (XAUUSD): rally gold
• Dollaro (DXY): scende
📊 Se la Fed è NEUTRALE / CAUTA:
• Oro: leggera crescita, resta in range
• Dollaro: rimbalzo laterale
📊 Se la Fed è HAWKISH (tono restrittivo):
• Oro: re-test supporti ribassista rischio discesa
• Dollaro: sale
👉 Conclusione: oggi conta il “dot plot” e il commento di Powell.
Se confermano un solo taglio a fine anno, oro e azioni potrebbero salire, dollaro indebolirsi.
Se segnalano rischi inflattivi, si mantiene prudenza.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Tensioni geopolitiche e dati USA affossano i mercatiUSA NEL CONFLITTO?
Martedì i listini statunitensi hanno chiuso in calo, a causa dell’intensificarsi delle tensioni in Medio Oriente e dei deboli dati economici, che hanno smorzato il sentiment degli investitori.
L’S&P 500 è sceso dello 0,84%, il Dow Jones ha perso lo 0,7% e il Nasdaq ha registrato un calo dello 0,91%. I timori crescenti di un possibile coinvolgimento diretto degli Stati Uniti nel conflitto tra Israele e Iran hanno pesato sui mercati.
Il presidente Trump ha intensificato la sua retorica, chiedendo la “resa incondizionata” dell’Iran e mettendo in guardia la Guida Suprema Khamenei da un potenziale attacco, attraverso una serie di post su Truth Social.
Contemporaneamente, le vendite al dettaglio statunitensi, diminuite dello 0,9% a maggio, hanno segnalato un rallentamento dei consumi, probabilmente influenzato dai dazi, che potrebbero avere un impatto negativo sull’economia.
Sul fronte aziendale, le azioni di T-Mobile sono scese del 4% dopo che SoftBank ha venduto parte della sua partecipazione per finanziare investimenti nell’intelligenza artificiale. Al contrario, ExxonMobil e Chevron hanno guadagnato oltre il 2%, spinte da un aumento di oltre il 3% dei prezzi del petrolio.
VALUTE
Il dollaro è tornato prepotentemente a essere considerato un asset rifugio, in seguito all’aumento delle tensioni legate al possibile coinvolgimento degli Stati Uniti nella guerra con l’Iran.
L’EUR/USD, dopo aver ritestato quota 1,1607 due giorni fa, è sceso fino a 1,1470 ieri, per poi risalire a 1,1500 durante la notte. Anche gli altri dollari hanno recuperato terreno, in particolare contro la sterlina, scesa a 1,3420, e in misura minore contro le valute oceaniche e lo yen giapponese.
Il franco svizzero è rimasto stabile a 0,8150 contro il dollaro e a 0,9400 contro l’euro.
Fare previsioni in questo contesto è difficile: notizie improvvise possono generare caos nei mercati, come accaduto ieri, quando i rumor su un possibile coinvolgimento degli USA nel conflitto Israele-Iran hanno rafforzato il dollaro, che fino a quel momento era sotto pressione.
Se il conflitto si espande, il dollaro potrebbe rafforzarsi ulteriormente come bene rifugio. Al contrario, dati macroeconomici deboli potrebbero indebolirlo.
USA, PRODUZIONE IN CALO
La produzione industriale negli Stati Uniti è diminuita dello 0,2% a maggio 2025, deludendo le aspettative di un aumento dello 0,1%. Ad aprile si era registrato un incremento dello 0,1%.
La produzione manifatturiera, che rappresenta il 78% del totale, è cresciuta solo dello 0,1%, al di sotto delle previsioni dello 0,2%. L’attività mineraria è aumentata dello 0,1%, mentre la produzione dei servizi pubblici è calata del 2,9%.
L’utilizzo della capacità produttiva è sceso al 77,4%, 2,2 punti percentuali sotto la media di lungo periodo.
USA, CALANO LE VENDITE AL DETTAGLIO
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono diminuite dello 0,9% su base mensile a maggio 2025, dopo un calo rivisto dello 0,1% ad aprile. Il dato è peggiore delle attese, che indicavano un calo dello 0,7%.
Si tratta della flessione più marcata degli ultimi quattro mesi, dovuta al rallentamento dei consumi in vista dei dazi previsti.
I cali più significativi si sono registrati presso i concessionari di veicoli e ricambi, seguiti dai fornitori di materiali edili, attrezzature da giardino e dalle stazioni di servizio.
PETROLIO
Martedì i future sul greggio WTI sono balzati di oltre il 2,5%, raggiungendo i 73,6 dollari al barile, vicino ai massimi degli ultimi cinque mesi, a causa dell’escalation delle tensioni tra Israele e Iran.
Lunedì, il presidente Trump ha chiesto l’evacuazione di Teheran dopo che Israele ha intensificato i raid aerei sulla capitale iraniana, colpendo anche edifici dei media statali.
Nonostante alcune notizie indicassero la disponibilità dell’Iran a porre fine alle ostilità e riprendere i negoziati sul nucleare, la sessione di lunedì è stata estremamente volatile, con oscillazioni di circa 8 dollari prima della chiusura in ribasso.
Nel frattempo, i mercati valutano anche l’impatto di possibili nuovi dazi da parte di Trump e l’aumento della produzione da parte dell’OPEC+, che potrebbe influenzare significativamente il mercato petrolifero.
Saverio Berlinzani
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GOLD. ULTERIORE IMPULSO AL RIALZO📈 Cosa sta succedendo?
L’oro (GOLD) sta mostrando segnali per un ulteriore impulso al rialzo, sostenuto sia da fattori tecnici che fondamentali. Il prezzo ha reagito con forza su un supporto chiave, mentre il sentiment di mercato resta favorevole al metallo prezioso grazie all’aumento delle tensioni geopolitiche e alla domanda di beni rifugio in un contesto di incertezza macroeconomica.
⚡ Conferme di analisi tecnica
Venerdi 13/06 è avvenuto l’incrocio della media mobile veloce sopra la media mobile lenta, sul TF 4h.
Il prezzo sta testando positivamente il supporto a 3364 che coincide con la media mobile lenta sul time frame 4h
RSI in zona neutrale con ampio spazio per un movimento al rialzo
🌍 Analisi Fondamentale
Tensioni geopolitiche. L’aumento delle tensioni in Medio Oriente e in Ucraina sta spingendo gli investitori verso asset rifugio come l’oro.
Domanda fisica e ETF. I dati mostrano un incremento della domanda fisica di oro da parte di banche centrali e investitori istituzionali, con afflussi record negli ETF legati al gold.
🎯 Obiettivi di prezzo
Target 1: $3.450
Target 2: $3.500
⛔ Gestione del rischio
Stop Loss aggressivo. Chiusura sul TF 4h sotto $3.364
Stop Loss conservativo. $3.295
⚠️ Fattori di rischio e invalidazione
Una rapida de-escalation delle tensioni geopolitiche o dati macro USA particolarmente forti potrebbero innescare prese di profitto.
💡 Conclusione
GOLD presenta una combinazioni di fattori tecnici e fondamentali per un ulteriore impulso rialzista.
Ricorda sempre di effettuare ulteriori analisi e di gestire il rischio in modo responsabile
Il valore di BTC crolla durante il conflitto tra Israele e Iran.
L'intensificarsi del conflitto tra Israele e Iran ha fatto crollare i mercati azionari e delle criptovalute, con le speranze di un rapido cessate il fuoco sempre più esigue.
Le tensioni tra Israele e Iran influenzano Bitcoin, il prezzo scende a 104.000 dollari
Il conflitto è entrato nel suo quinto giorno con un numero crescente di vittime, con l'Iran che ha riportato 224 morti e Israele che ne ha confermati 24. Tutti i principali indici azionari sono scesi, con Bitcoin che al momento della pubblicazione del rapporto si trovava a circa 104.000 dollari.
A peggiorare ulteriormente la situazione, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono diminuite dello 0,9%, un calo peggiore delle previsioni dello 0,7% della società di ricerca Factset. L'Ufficio del censimento degli Stati Uniti ha pubblicato stime mensili preliminari per le vendite al dettaglio e della ristorazione per maggio 2025, con un totale di 715,4 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 722 miliardi di dollari di aprile.
(Stime preliminari delle vendite al dettaglio e della ristorazione per maggio 2025 / U.S. Census Bureau)
Israele afferma di aver attaccato tre importanti siti nucleari iraniani e il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu non ha escluso la possibilità di assassinare la Guida Suprema iraniana Ali Khamenei. "Questo non aggraverà il conflitto, ma lo porrà fine", ha dichiarato Netanyahu in un'intervista ad ABC News.
Nel frattempo, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump sembra felice di non partecipare alla conversazione. "Non ho cercato in alcun modo di avviare 'colloqui di pace' con l'Iran e, se lo desiderano, sanno come contattarmi", ha scritto Trump su Truth Social.
Lunedì il Presidente ha incontrato i leader del G7 in Canada, ma se n'è andato presto per affrontare questioni "più importanti" di un possibile cessate il fuoco tra Israele e Iran. Precedenti resoconti riportavano che Trump se n'era andato per concentrarsi sulla fine del conflitto in corso, cosa che il Presidente ha fermamente negato.
Nelle ultime 24 ore, Bitcoin è sceso del 2,96% a 104.318,16 dollari al momento della pubblicazione del report, e questa settimana è in calo del 4,42%. La criptovaluta è stata scambiata in un range intraday compreso tra 104.218,46 e 108.915,38 dollari.
Nonostante il calo dei prezzi, il volume degli scambi è aumentato del 19,56%, raggiungendo i 52,89 miliardi di dollari, grazie al riposizionamento dei trader a fronte della volatilità causata dalle attuali tensioni in Medio Oriente. La capitalizzazione di mercato totale di Bitcoin è leggermente aumentata a 2.090 miliardi di dollari, in rialzo del 2,22% rispetto al giorno precedente, ma la quota di BTC è leggermente scesa al 64,78%, in calo dello 0,12% rispetto a ieri.
I dati di mercato dei future di Coinglass mostrano che l'open interest di BTC è sceso del 2,81% e si attesta attualmente a 70,84 miliardi di dollari. Il calo del mercato ha portato anche a un totale di 7,67 milioni di dollari in liquidazioni, di cui 7,3 milioni provenienti da posizioni lunghe. I trader allo scoperto hanno perso solo 371.610 dollari. La criptovaluta potrebbe continuare a fluttuare con l'avanzare della guerra tra Israele e Iran.
Se BTC riuscisse a raggiungere oggi il livello di 106.000 dollari e a mantenersi stabile, il breve termine dovrebbe essere favorevole. In caso contrario, Bitcoin affronterebbe una nuova tornata di ribassi!
6.18 L'oro salirà o scenderà?6.18 L'oro salirà o scenderà?
Nella situazione geopolitica in Medio Oriente, Trump ha dichiarato che "i leader iraniani non saranno decapitati per il momento, ma è necessaria una resa incondizionata", rendendo altamente incerto il percorso dell'escalation del conflitto. Allo stesso tempo, l'inaspettata forza dell'indice del dollaro USA ha esercitato una pressione a breve termine sull'oro, e la resilienza dei consumi statunitensi è diventata il fattore di supporto principale.
Il World Gold Council ha sottolineato che il 95% delle banche centrali prevede di aumentare le proprie riserve auree per un sostegno a lungo termine, ma il portavoce della Federal Reserve ha rivelato che "se non fosse stato per la minaccia dei dazi, sarebbe stata pronta a tagliare i tassi di interesse questa settimana", evidenziando il dilemma decisionale.
Diverse fonti di informazione indicano che l'oro rimane volatile nel gioco tra avversione al rischio e dollaro forte.
La linea K giornaliera ha chiuso a un incrocio con la linea K, e le battaglie a lungo e breve termine sono state feroci. Tuttavia, il rimbalzo dopo il minimo multiplo di ieri sera è stato ancora represso sotto quota 3405, che può essere visto come un punto di pressione per gli short seller. Se 3405 viene superato, la situazione cambierà.
Dall'analisi a 4 ore, il prezzo continua a muoversi intorno ai binari medi e inferiori, con un supporto di breve termine a 3375, e la rottura intraday può raggiungere quota 3350.
Attualmente il mercato è volatile, ma il trend generale è ancora rialzista, ed è possibile andare long sui minimi e short sui massimi.
ACQUISTO: Sotto quota 3380
SL: 3360
TP: 3395
VENDI: 3398
SL: 3408
TP: 3375
Grazie per l'attenzione. Spero che la mia analisi possa esservi utile.
L'oro torna a salire dopo il calo!
Questa settimana, dopo l'apertura a 3450, l'oro è gradualmente sceso a 3365, con una fluttuazione di quasi 100 dollari USA. Sebbene la forza principale nelle due giornate di negoziazione sia il calo, il trend rialzista rimane invariato. In un contesto incerto, c'è ancora la possibilità di un forte rialzo in futuro. Dal grafico a 4 ore dell'oro, l'oro è apparso costantemente sotto forma di una linea negativa e il prezzo continua a muoversi al di sotto della media mobile a breve termine, che a sua volta forma una resistenza al ribasso. L'adesione della media mobile a 5 giorni e della media mobile a 20 giorni crea una forte pressione e anche l'indicatore MACD mostra un pattern di croce morta, suggerendo che gli orsi potrebbero continuare il trend ribassista. Tuttavia, la traccia inferiore delle Bande di Bollinger fornisce un certo supporto, quindi al livello a 4 ore gli orsi sono dominanti e l'oro potrebbe continuare a estendersi al ribasso.
La performance nel range nel grafico a 4 ore è evidente. Martedì, è sceso bruscamente a 3365, che rappresenta il punto di supporto del segmento inferiore di Bollinger. La performance di uno shock debole temporaneo si colloca al di sotto del segmento intermedio di Bollinger H4. Il range a breve termine è compreso tra 3405 e 3365. Se supera 3405 al rialzo, il grafico a 4 ore si rafforza e si può osservare 3450 al di sopra, una possibilità molto elevata, poiché il mercato avrà notizie sulle performance in qualsiasi momento. Tuttavia, se scende al di sotto di 3365, c'è ancora la possibilità di raggiungere 3350 nel ciclo giornaliero. Pertanto, non vi è alcuna certezza assoluta per l'oro in questo ciclo. Per il mercato intraday, si consiglia di accumulare nel breve termine. In assenza di nuovi minimi, il supporto di 3370 rappresenta un'opportunità per aprire una posizione long. Se non supera 3405, è necessario superare 3405 nel breve termine per uscire dalla forza del trend.
Strategia operativa sull'oro:
Vendere oro quando rimbalza intorno a 3395-3393, con un obiettivo di 3370-3364;
Acquistare oro quando scende intorno a 3370, con un obiettivo di 3390-3400;