Banca Generali: l'uscita dal Ftse Mib non fermerà il titoloDopo essere stata sostituita nel paniere Ftse Mib, Banca Generali ha continuato imperterrita a macinare incrementi di prezzo, avvicinandosi alla resistenza psicologica dei 27 euro.
Ciò rende realistica l'aspettativa nel medio periodo di massimi storici oltre i quota 30 euro, visti i margini di bilancio della società.
Infatti non è assolutamente pretenzioso puntare su valori oltre i top storici del 2018 a 30.98 euro, in quanto ormai stabilmente da anni Banca Generali riesce ad conseguire margini netti superiori al 30%, con una raccolta in crescita costante ed un posizionamento nel mercato del risparmio gestito di primo piano.
Dal punto di vista dell'analisi grafica i prezzi non accennano a fermarsi di fronte alla resistenza di quota 26.30 euro, già superata ed ora in via di consolidamento, con la possibilità concreta di estendere il rialzo oltre i 28 euro nelle prossime settimane.
Grazie al consolidamento a fine maggio del solido supporto a 22.25 i prezzi hanno beneficato, nel giro di un mese e mezzo, di un recupero superiore al 17%, con la prospettiva appunto di estendere il rialzo almeno oltre 29.40 euro entro la fine dell'estate.
Anche ipotizzando uno scenario pesantemente ribassista del Ftse Mib, il titolo appare senz'altro il migliore candidato per approfittare di parziali cadute lungo i supporti tematici di 24.70 e 22.80 euro.
Ciò consentirà di accumulare posizioni in portafoglio a prezzi vantaggiosi e quindi difendendo il valore dell'investimento, che offre rendimenti da dividendo discreti in media del 5%.
Strategia operativa su Banca Generali
Per le posizioni long: Iniziare ad accumulare il titolo in portafoglio ai prezzi correnti, incrementando le posizioni nell'eventualità di discese lungo quota 24.50 e 23.20 euro.
Con un profilo di rischio minor e attendere il test di quota 25.30 prima di aprire pozioni con target 28.70 e stop loss sotto 22.80 euro.
Per le posizioni short: tenuto conto del forte trend rialzista in essere e del valore intrinseco elevato della società, è più utile privilegiare la strategia in opzioni volta a difendere l'investimento da oscillazioni verso il basso.
Più precisamente acquistare opzioni put,strke 26€,scadenza dicembre 2019 nell'eventualità il titolo dovesse violare quota 25€ entro la fine di agosto
Risparmiogestito
Minimi shock per Anima holdingNon accenna a placarsi il ribasso di Anima holding rompendo non solo il forte livello di sbarramento a 3 euro, ma anche quota 2.85, entrambi minimi storici dall'Ipo avvenuta nel lontano 2014 ad una forcheta compresa tra 4/5 euro.
Probabilmente alla base del crollo e di tanta sfiducia da parte degli investitori vi sono le scelte effettuate dai maggiori azionisti e dal management circa l'acquisizione di banca Aletti, avvenuta facendo ricorso all'indebitamento con l'attivazione di linee di credito pari a 300 milioni di euro.
Il mercato stima l'impatto negativo sugli utili come crescente, date le necessità di accantonamento al fine di ridurre velocemente lo stock di debito accumulato, attualmente a quota 280 milioni.
Ciò riduce l'appeal sul titolo che vedrebbe le proprie prospettive di redditività in rallentamento e quindi un minore interesse nel medio termine per le quotazioni attuali, già ampiamente sacrificate dall'andamento ribassista del Ftse Mib.
Dal punto di vista grafico l'accelerazione al ribasso avvenuta a partire da cedimento di quota 3.35 prima e 3.20 in seguito, ha depresso ulteriormente i corsi stacco dividendo a parte che impatta sul calo per non più del 6%, mentre il "crash" da fine aprile scorso ammonta ad oltre il 20%.
Le prospettive nel breve termine sono tutte legate al consolidamento ora del tutto assente di quota 2.70/2.80 euro, da cui potrebbero ripartire veloci ricoperture tali da alimentare rimbalzi oltre 3.15 euro.
A quel punto sarà possibile stimare le probabilità di verificare la sostenibilità delle quotazioni raggiunte e quindi capire se verranno ripristinati i valori oltre 3.50 euro, più consoni ai fondamentali del titolo.
Ovviamente qualunque cedimento dell'ultimo baluardo posto a 2.67 euro avrebbe ulteriori effetti negativi sulle quotazioni, allontanando i prezzi dalla prospettiva di recuperare almeno 3.40 euro in tempi brevi.
Strategie operative su Anima Holding
Per le posizioni long: attendere la fine del trend ribassista in essere che potrebbe avvenire consolidando l'ampia fascia di supporto compresa tra gli estremi di 2.70 e 2.85 euro,
Con un profilo di rischio maggiore accumulare il titolo in portafoglio ai prezzi correnti distribuendo quote crescenti di capitale
Per le posizioni short: vendite dirette sul titolo ora sono da considerarsi tardive, rischiando di ottenere una porzione del ribasso ridotta rispetto a quella totale.
Meglio attendere una reazione verso la resistenza di quota 3.10 euro, acquistando opzioni Put, scadenza settembre 2019, strike 3 euro, sfruttando la volatilità tipica di queste fase sbilanciate.