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long sul cotoneE andiamo long sul cotone...
segnale long sul cotone immediato.
take profit e stop sono sul grafico e attenzione, qualsiasi cosa succeda va chiusa entro il 2 gennaio....
EurUsd Ricerca veloce della tendenza di fondo e zoom su quella attuale con supporti e resistenze. Ricerca della conferma di valori trovati con l analisi del posizionamento di interesse aperto sulle opzioni quotate al cme
Renato è difficile in 2 minuti esprimere un concetto :-) Tututu!
EURUSD - SHORT per un'inversione del trendSpecularmente a quanto vediamo sul Dollar Index, l'EurUsd potrebbe aver fatto segnare un massimo intermedio questa mattina. Sono visibili infatti 5 onde al rialzo con le relative suddivisioni, e il violento reverse di questa mattina avvalora la tesi. Sul dollar index la struttura è addirittura più chiara, con vari livelli di onde impulsive ben definiti. Per questo motivo apriamo una posizione short, stop conservativa poco sopra il massimo di oggi, per un primo target a 1.205 - nonostante il target di medio periodo sia più basso e mirato a ritracciare completamente quest'ultima onda rialzista.
BRITISH POUND FUTURESSHORT 1.3143 STOP LOSS 1.3282 TAKE PROFIT 1.2847
LONG 1.3282 STOP LOSS 1.3143 TAKE PROFIT 1.3549
EURO FX FUTURESLONG 1.20855, STOP LOSS 1.19440 TAKE PROFIT 1.25000
SHORT 1.19440 STOP LOSS 1.20855 TAKE PROFIT 1,16800
EUR/USD arrivato a targetEUR/USD arrivato a target
ora piccolo ritraccio a 1,146 e poi ripresa verso i 1,15
EUR/USD parte al rialzo oggi e tenta di rompere il canale multidEUR/USD parte al rialzo oggi e tenta di rompere il canale multiday ribassista
long alla rottura del pivot con candela oraria
EUR/USD E6U17 - Sep '17
CROC X1 - Supporti / Resistenze - Multiday (TF - 1H)
R3 =1,1461
R2 =1,143
R1 =1,142
PIVOT =1,140
S1 =1,138
S2 =1,138
S3 =1,135
CROC X3 - Last Signal (Lungo Periodo - TF 1D)
LONG da 1,0704
dal 05/04/2017
Corn WeeklyTrend di fondo short.
Apriro' una posizione long ( contro trend ) se questa settimana sara' rispettato il canale rialzista con la formazione di una candela di inversione supportata da volumi e chiusura comunque sopra il livello 1.27 di Fibo.
Va detto che le ultime due candele presentano volumi minimi, in particolare l'ultima, rappresentano quindi uno short poco credibile.
In ogni caso se lo scenario qui sopra descritto non dovesse realizzarsi allora : short what ever it takes !
MAPPA INTERMARKET PORSCHE E..SETTORE AUTOMOBILISTICOBuongiorno a tutti.
Ognuno di noi ha dentro di sé delle passioni. Nel mio caso particolare, ne posso segnalare due:
• L’economia applicata ai mercati finanziari
• Il mondo automobilistico
Non è una novità la passione per il mondo economico, credo ormai molti di voi l’abbiano ampiamente capito. È invece la prima volta che nomino un’azienda del settore automobilistico all’interno della mia raccolta: Porsche. Ebbene sì, ho una passione sfrenata per questo genere di automobili sportive.
Diventa estremamente interessante riuscire ad intrecciare due passioni tra loro, andando a creare successivamente delle opportunità di investimento.
Questo è quello che mostrerò all’interno di questo articolo, fornendovi un’ampia mappa intermarket che lega Porsche a diverse altre aziende, settori, materie prime, valute e…nazioni!
Buona lettura!
BREVI CENNI SU PORSCHE
Porsche è una casa automobilistica tedesca con sede a Stoccarda fondata nel 1931 da Ferdinand Porsche.
La stessa appartiene dal 2012 al gruppo Volkswagen. Famosa per produrre automobili sportive, conta circa 27000 dipendenti.
Ad oggi l’azienda produce sei modelli di autovetture diverse:
• Modello 718 (a benzina)
• Modello 911 (a benzina)
• Modello Taycan (elettrico)
• Modello Panamera (a benzina o ibrido)
• Modello Macan (a benzina)
• Modello Cayenne (a benzina o ibrido)
ANALISI SETTORIALE: SETTORE AUTOMOBILISTICO E SETTORE DEI BENI CICLICI
Nonostante appaia abbastanza scontato, Porsche appartiene al settore automobilistico europeo. Un etf che replica il movimento di quest’ultimo è l’ISHARES STOXX EUROPE 600 AUTOMOBILIES & PARTS (ticker EXV5):
All’interno del paniere dell’etf troviamo aziende come:
• Mercedes-Benz
• Stellantis
• Volkswagen
• BMW
• Ferrari
• Porsche
• Renault
• Volvo
Potete trovare maggiori informazioni sull’etf (partecipazioni % e aree geografiche) al link:
www.blackrock.com
Lo stesso settore automobilistico appartiene al più ampio settore dei beni discrezionali (ossia al settore dei beni non essenziali e ciclici). Un buon etf che replica il suo andamento è l’SPDR MSCI EUROPE CONSUMER DISCRETIONARY (ticker STRX):
La grafica mostra l’andamento del prezzo dell’etf, le relative prime dieci partecipazioni e la distribuzione per paese.
Paragonando Porsche con i due etf presentati andremo a osservare una forte correlazione positiva:
Abbiamo dunque capito come Porsche sia correlata in maniera diretta ai suoi settori di riferimento.
Ora allargheremo la mappa intermarket.
I COMPONENTI AUTOMOBILISTICI E LE RELATIVE CORRELAZIONI
Per scoprire nuove correlazioni andando ad allargare la mappa intermarket occorre porsi la domanda: “Quali sono le componenti automobilistiche?”
Ne possiamo citare diversi:
• Telaio
• Sistema di raffreddamento
• Turbo compressore
• Impianto di alimentazione
• Batteria
• Tubi di scarico
• Trasmissione
• Pneumatici
• Impianto frenante
Scoprirete ora come alcuni di questi specifici componenti siano correlati al settore automobilistico.
• TELAIO: STEEL AUTHORITY OF INDIA LIMITED E STEEL DYNAMICS
Uno dei materiali di maggior utilizzo per la produzione dei telai è l’acciaio. Vien quindi logico pensare che, dal momento in cui parte della domanda di acciaio proviene dal mondo automobilistico, è forse possibile trovare una correlazione diretta.
Condivido un grafico in cui vengono rappresentati il settore automobilistico da una linea di prezzo nera, Steel Dynamics da una in blu e Steel authority of India limited da una in rosso:
Per chi non lo sapesse, Steel Dynamics è un produttore di acciaio americano con sede a Fort Wayne, Indiana, mentre Steel Authority of India Limited è un produttore dello stesso materiale di proprietà del governo indiano con sede a Nuova Delhi.
Possiamo in effetti osservare delle correlazioni positive, seppur non fortissime. Vien tuttavia da affermare che le acciaierie citate e il settore automobilistico siano legati in maniera diretta.
• TURBO COMPRESSORE: GARRETT MOTION INC
Il turbo compressore è un sistema meccanico che ha lo scopo di sovralimentare un motore a combustione interna. Al giorno d’oggi, dai primi sviluppi negli anni ’80, è possibile trovarlo in una vastissima gamma di automobili.
Maggiore è la produzione di automobili, maggiore sarà la richiesta di questo componente: è quindi lecito attendersi una correlazione tra il settore automobilistico e quello dei turbo compressori. Un’azienda produttrice di tali sistemi di sovralimentazione è Garrett Motion Inc :
Correliamo ora l’azienda al settore:
Anche in questo caso possiamo osservare una correlazione positiva.
• BATTERIA: GLOBAL X LITHIUM & BATTERY TECH ETF
La batteria è il componente più importante di un’automobile elettrica e tra i più importanti di un’automobile ibrida. In essa viene immagazzinata l’energia necessaria a far muovere un auto e alla base del suo funzionamento c’è un processo chimico. Le batterie più tradizionali sono quelle agli ioni di Litio.
La domanda di batterie agli ioni di Litio è in costante aumento: un etf che replica il movimento delle più grandi aziende attive nel campo dell’esplorazione ed estrazione del Litio o nella produzione di batterie allo stesso materiale è il Global X Lithium & Battery Tech (ticker LIT):
Le prime 10 partecipazioni dell’etf sono rappresentate all’interno della grafica che segue:
Maggiore sarà la domanda di batterie da parte dell’industria automobilistica, tanto più alta sarà la correlazione tra i settori. Questo è vero a livello grafico?
Si! Le due linee di prezzo sono legate da una correlazione positiva!
• TUBI DI SCARICO: PLATINO E PALLADIO
Due dei più importanti componenti delle marmitte delle automobili sono il Platino e il Palladio. Essi sono utilizzati come parti integranti dei sistemi catalitici con lo scopo di ridurre emissioni di carbonio. Il platino viene (e veniva) più utilizzato nei motori diesel, mentre il palladio più nei motori a benzina e ibridi.
La correlazione che osserviamo tra questi due metalli industriali (e preziosi) e il settore automobilistico è tuttavia debolmente positiva:
Andremo nuovamente a prendere in considerazione il platino e il palladio nel prossimo paragrafo.
• PNEUMATICI
Riferendoci agli pneumatici, non possiamo non prendere in considerazione una multinazionale con sede in Italia: Pirelli.
È lecito aspettarsi una correlazione dell’azienda con il settore automobilistico? Direi di sì, dal momento in cui la società è tra i principali operatori mondiali nel settore degli pneumatici in termini di fatturato, operante in tutto il mondo con una presenza commerciale in oltre 160 nazioni:
La grafica indica una correlazione fortemente positiva.
• IMPIANTO FRENANTE
Così come per gli pneumatici era impossibile non nominale Pirelli, anche per gli impianti frenanti non si può evitare di nominare Brembo, azienda italiana leader nello sviluppo e nella produzione di impianti frenanti per veicoli.
La sua correlazione con il settore automobilistico è fortemente diretta, al pari di Pirelli:
CORRELAZIONE TRA SETTORE AUTOMOBILISTICO E…AZIONARIO SUDAFRICANO E CAMBIO USDZAR
Credo che diversi di voi lettori troveranno piuttosto controverso il titolo di questo paragrafo; perché dovrebbero mai esistere delle correlazioni tra il mercato azionario sudafricano e il cambio USDZAR con il settore automobilistico europeo? Tratterò l’argomento nella maniera più semplice possibile.
Gli attori che vanno a legare queste correlazioni sono due metalli precedentemente nominati: il platino e il palladio.
La nazione che domina la graduatoria dei produttori mondiali ed esportatori di questi due metalli è il Sudafrica; la sua economia è fortemente dipendente da ciò che offre il suo sottosuolo. Dal momento in cui la moneta locale di un paese è influenzata, tra le altre cose, dalla forza che presenta la propria economia e siccome quest’ultima (sudafricana) si basa sulle esportazioni di platino e palladio, possiamo affermare che esista una correlazione tra il cambio USDZAR, platino e palladio?
Si! La correlazione tra cambio valutario e metalli preziosi si presenta inversa. Questo significa che:
• Al rafforzarsi del prezzo delle due materie prime il Rand Sudafricano si rafforza
• All’indebolirsi del prezzo dei due metalli, il Rand Sudafricano si indebolisce.
Anche il mercato azionario sudafricano risente della forza o della debolezza del platino e del palladio? La risposta è mostrata nella grafica seguente:
La correlazione positiva tra l’etf di Ishares MSCI South Africa Index Fund (che mira a replicare il più fedelmente possibile l'andamento di un indice composto da società del Sudafrica) e le due materie prime indica che anche il mercato azionario, così come la valuta, è influenzato.
Tornando infine al titolo del paragrafo, perché esistono correlazioni tra il settore automobilistico e l’economia sudafricana?
Perché, come ho spiegato precedentemente, parte della domanda del platino e del palladio proviene dal settore automotive.
Possiamo osservare quindi:
• Una correlazione negativa tra settore automotive e cambio USDZAR
• Una correlazione positiva tra azionario sudafricano e settore automotive:
E, per tornare a monte, è positiva la correlazione tra una delle mie passioni più grandi, Porsche, e lo stesso mercato azionario:
Facendo dunque un breve riepilogo:
• L’azienda Porsche appartiene al settore automobilistico europeo e al più ampio indice dei beni
discrezionali (o ciclici)
• Ogni componente automobilistico è legato in maniera diretta al settore di riferimento: tanto maggiore sarà la forza delle diverse aziende (come Porsche, BMW, Volkswagen, Ferrari ecc), tanta forza dimostreranno le società “associate” (come Pirelli, Brembo, Garrett ecc)
• Quanto più la domanda automobilistica aumenterà, tanto più aumenteranno i prezzi del platino e del platino (il cui prezzo si basa sulla legge della domanda e dell’offerta essendo quest’ultime materie prime)
• Quanto più la domanda dei metalli costituenti i sistemi di scarico delle automobili aumenterà, tanto più andrà a beneficiarne il Sudafrica, essendo la sua economia basata per lo più su ciò che offre il suo sottosuolo
• Alla forza economica sudafricana ne beneficerà la moneta locale, il Rand, e il mercato azionario.
DA UNA PASSIONE AD UN’OPPORTUNITA’ DI INVESTIMENTO
Arriviamo quindi all’ultimo paragrafo, dove mostrerò come crearsi un’opportunità di investimento.
Ci tengo a precisare che ciò che leggerete non è un consiglio ad investire.
Ho illustrato come Porsche appartenga al settore dei beni ciclici. Quest’ultimo restituisce tipicamente delle performance positive in climi di risk-on e, al contrario, performance negative in risk-off.
Ho quindi creato un termometro di “rischio”, ossia un grafico di prezzo utile a fornirmi informazioni riguardanti il rischio percepito dal mercato. Questo termometro non è altro che l’indice di forza relativo tra il settore dei beni ciclici e quello delle utilities europei:
Quando gli investitori sono disposti a rischiare, concentrano maggiormente i loro acquisti su aziende cicliche (ad alto beta) rispetto a quelle difensive (a basso beta, come il settore delle utilities). Da questo ne deriva che:
• In climi di risk-on, indicati nella grafica dalle zone ombreggiate di color rosso, STRX (beni ciclici) sovraperforma FSTU1! (utilities)
• In climi di risk-off, indicati nella grafica dalle zone ombreggiate di color blu, FSTU1! sovraperforma STRX
Per confermare la mia teoria sul risk-on/risk off, aggiungo un ulteriore aspetto: qual è quel particolare indicatore che tende ad apprezzarsi durante momenti di turbolenza (o di risk off) dei mercati e tende a deprezzarsi in fasi contrarie? Riferendoci al mercato europeo l’indice di volatilità VSTOXX, spesso nominato “indice di paura”!
Secondo la mia teoria, la correlazione tra l’indice di forza e il VSTOXX dovrebbe dunque presentarsi inversa, perché:
• In risk on, il VSTOXX si deprezza (perché la paura nei mercati è assente) e l’indice di forza dovrebbe apprezzarsi
• In risk off, il VSTOXX si apprezza (perché la paura nei mercati è presente) e l’indice di forza dovrebbe deprezzarsi
Questo è vero?
Direi di si! Il grafico mostra che:
• Quando le preferenze degli investitori si spostano sulle aziende difensive (utilities), la paura e le incertezze nei mercati fanno da padroni
• Quando le preferenze degli stessi si focalizzano su aziende cicliche, le paure e le incertezze registrano delle notevoli flessioni al ribasso
Che tipo di performance ha registrato il settore automobilistico all’interno di quei diversi “momenti risk-on” indicati nella grafica?
Direi ottime. Si registrano infatti prestazioni del:
• +37.21%
• +24.83%
• +15.59%
• +20.47%
• +74.32%
E Porsche?
Direi prestazioni degne di nota. Infatti:
• +31.67%
• +17.83%
• +42.04%
• +14.72%
• +98.05%
Lo stesso indice di forza STRX/FTSU1! può essere utilizzato anche per tracciare le prestazioni dei componenti automobilistici (vista la correlazione di questi ultimi con il settore automotive, analizzata nei paragrafi precedenti):
Steel Dynamics registra quattro prestazioni positive su cinque:
• -0.83%
• +40.47%
• +36.53%
• +5.47%
• +119.29%
Si comporta in maniera analoga Steel Authority of India Limited:
Quattro prestazioni positive su cinque:
• -12.63%
• +34.40%
• +39.06%
• +11.90%
• +286.32%
Lo stesso vale per Global X Lithium & Battery Tech, Garrett Motion Inc, Pirelli e Brembo:
• +2.85%
• +15.98%
• +8.92%
• -1.62%
• +97.74%
• +55.97%
• +38.61%
• +11.79%
• +10.09%
• +48.91%
• +38.17%
• +44.02%
• -11.23%
• +24.87%
• +41.36%
Lo stesso indice di forza “europeo” è utile anche per tracciare le prestazioni del cambio USDZAR e dell’azionario sudafricano (vista la correlazione di questi ultimi due con il mercato automobilistico):
• +3.77%
• -11.44%
• -10.74%
• -2.32%
• -17.13%
• +9.35%
• +12.85%
• +19.17%
• +14.98%
• +32.16%
L’indice di forza ha dunque dimostrato non solo di essere un ottimo termometro di “rischio”, ma anche un ottimo indicatore da utilizzare per capire quando gli asset presentati all’interno di questa analisi dovrebbero registrare delle performance positive.
Se quindi, personalmente, decidessi di investire in una delle aziende citate, STRX/FSTU1! sarebbe sicuramente uno dei primi segnali che andrei a considerare.
Da una passione ad un’opportunità di investimento: Porsche e mappa intermarket del settore automobilistico.
Grazie per l’attenzione, Matteo Farci
Petrolio ai minimi: rimbalzo o discesa senza freni? ANALISI MACROECONOMICA
Da un punto di vista macroeconomico, stiamo osservando come tenga ancora banco il discorso dazi da parte di Donald Trump. Il suo obiettivo è quello di arrivare ad applicare delle tariffe per far in modo di raggiungere un riequilibrio di relazioni economiche, con l’obiettivo di compensare delle normative che lato Stati Uniti sono ritenute non adeguate. I principali economisti, però, credono che il deficit attuale della bilancia commerciale, dipenda non solo dalle barriere tariffarie ma anche da fattori macroeconomici. Allo stesso tempo si può notare come società cinesi che trattano intelligenza articificiale, abbiano spinto le azioni a nuovi massimi mentre l’aspetto tariffe stia continuando a far vacillare il mercato americano; gli investitori, a tal riguardo, sperano che ci siano una certa mitigazione sul piano tariffario.
Da un punto di vista dei mercati valutari, possiano notare come il dato rilasciato sull’inflazione americana, abbia confermato un aumento dei prezzi. Al momento EURUSD si trova su un supporto piuttosto importante di 1.05 e sembra voler confermare un certo rialzo di breve termine, avvenuto anche sulle altre valute e confermando al momento una debolezza da parte del dollaro.
Per quanto riguarda gli indici, si è assistito ad una presa di forza sia per quanto riguarda Nasdaq che ha rotto i 22.000 punti e anche per quanto riguarda il DAX che continua la sua corsa al rialzo andando a toccare i 22.800 punti, trend sostenuto da forti investitori.
Per quanto riguarda invece il mercato delle materie prime, non possiamo che menzionare l’oro (XAUUSD su Pepperstone), che ormai ha raggiunto i 2970$ e punta ormai la cifra tonda e psicologica dei 3000$. Attualmente questo asset non mostra alcun segno di debolezza per una possibile inversione di trend, motivo per cui bisogna prestare cautela nel caso in cui si decidesse di investire. Mentre per quanto riguarda il petrolio (SPOTCRUDE su Pepperstone), continua la sua discesa ed è in arrivo su un livello chiave dei 70$ al barile.
Da un punto di vista del calendario economico questa settimana abbiamo diverse news di rilievo.
Lunedi 17 Febbraio : In Canada e Stati Uniti i mercati saranno chiusi per festa nazionale, mentre l’unico dato rilevante riguarda il Pil giapponese, in cui ci sarà il dato trimestrale.
Martedi 18 Febbraio : Unico dato sarà il tasso di interesse australiano, in cui è previsto un taglio dello 0.25%
Mercoledi 19 Febbraio : La giornata sarà condizionato dal rilascio sul dato del tasso di interesse neozelandese, successivamente avremo il dato sull’inflazione britannica quindi ci si aspetta volatilità sulla sterlina, mentre nel pomeriggio avremo il rilascio dei verbali di riunione del FOMC (Federal Open Market Committee).
Giovedi 20 Febbraio : in questa giornata avremo protagonista il dollaro americano, con news che riguardano “la richiesta iniziali di sussidi di disoccupazione”, “Indice di produzione della Fed di Filadelfia” e il rilascio dei dati sullo scorte di petrolio.
Venerdi 21 Febbraio : dati principali che verranno rilasciato riguardano la zona Euro (indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero tedesco), mentre avremo lo stesso dato nel pomeriggio per quanto riguarda il dollaro americano.
L’analisi effettuata è puramente a scopo informativo e non si tratta di alcun consiglio finanziario. Ogni trader deve effettuare le dovute analisi sulla base delle proprie strategie.
ANALISI TECNICA
Per quanto riguarda l’analisi tecnica, andremo ad analizzare la situazione del petrolio (SPOTCRUDE su Pepperstone). Da un punto di vista del timeframe Daily, possiamo notare come questo asset si trovi in una fase di discesa e di come stia puntando il prezzo psicologico dei 70$.
Attraverso il Volume Profile, possiamo notare come il prezzo abbia raggiunto la zona in cui si è avuto il più alto scambio di volumi tra gli operatori, che corrisponde con il nostro POC (linea viola).
La zona dei 70$ ha portato il petrolio alla formazione di un nuovo massimo, ma sarà fondamentale capire cosa gli operatori decideranno di fare, difatti abbiamo due possibili ipotesi:
1. La zona potrebbe dare conferme di un ritorno dei buyers, dando modo di avere un ritorno del prezzo sui 75$
2. Nel caso in cui scendessimo al di sotto dei 70$, con le dovute conferme, potrebbe trovarci dinanzi ad una continuazione del trend ribassista.
Quello che possiamo notare anche attraverso lo Stochastic Momentum Index è che ci troviamo in una zona di ipervenduto, quindi l’asset al momento è in una forma di sottovalutazione e potrebbe portare il petrolio ad un possibile riposo da questa discesa.
Teniamo però presente che dinamiche avvenute in passato, non è detto che queste possano ripeteresi anche in futuro, oltre al fatto che un indicatore non da alcuna certezza assoluta di segnali per l'entrata a mercato, ma può solamente dare spunti di interpretrazione del momentum di mercato.
Ogni trader dovrà cercare le proprie conferme, in quanto queste si trattano solamente di analisi in cui non si hanno certezze che il prezzo rispetti le dinamiche mostrate. Senza dubbio bisogna anche tener conto delle notizie macroeconomiche che incidono, soprattutto in questo periodo storico, con la loro volatilità.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Stock: Oil at its lows: rebound or unbridled descent?
MACROECONOMIC ANALYSIS
From a macroeconomic point of view, we are observing how Donald Trump's tariff speech is still holding sway. Its goal is to apply tariffs to achieve a rebalancing of economic relations, with the aim of compensating for regulations that are considered inadequate on the United States side. Leading economists, however, believe that the current trade deficit depends not only on tariff barriers but also on macroeconomic factors. At the same time, it can be seen how Chinese companies that deal in artificial intelligence have pushed stocks to new highs while the tariff aspect is continuing to shake the American market; Investors, in this regard, hope that there will be some mitigation in terms of tariffs.
From a currency market point of view, we can see how the data released on US inflation confirmed an increase in prices. At the moment EURUSD is on a rather important support of 1.05 and seems to want to confirm a certain short-term rise, which has also occurred on other currencies and confirming at the moment a weakness on the part of the dollar.
As far as indices are concerned, there has been a strong takeover both with regard to the Nasdaq, which broke 22,000 points and also with regard to the DAX, which continues its upward run to 22,800 points, a trend supported by strong investors.
As for the commodities market, we can only mention gold (XAUUSD on Pepperstone), which has now reached $2970 and is now aiming for the round and psychological figure of $3000. Currently, this asset shows no sign of weakness for a possible trend reversal, which is why caution should be exercised in case one decides to invest. While as for oil (SPOTCRUDE on Pepperstone), it continues its descent and is on its way to a key level of $70 per barrel.
From an economic calendar point of view, we have several important news this week.
Monday 17 February : In Canada and the United States, markets will be closed for national holidays, while the only relevant data concerns Japanese GDP, in which there will be the quarterly data.
Tuesday 18 February : The only data will be the Australian interest rate, where a 0.25% cut is expected
Wednesday 19 February : The day will be conditioned by the release on the New Zealand interest rate data, then we will have the UK inflation data so volatility is expected on the pound, while in the afternoon we will have the release of the FOMC (Federal Open Market Committee) meeting minutes.
Thursday, February 20th : On this day we will have the US dollar in the spotlight, with news regarding "initial jobless claims", "Philadelphia Fed Production Index" and the release of oil inventories data.
Friday, February 21st : the main data that will be released are for the Eurozone (German manufacturing purchasing managers' index), while we will have the same data in the afternoon for the US dollar.
The analysis carried out is for informational purposes only and is not financial advice. Each trader must carry out the necessary analysis based on their strategies.
TECHNICAL ANALYSIS
As for technical analysis, we are going to analyze the oil situation (SPOTCRUDE on Pepperstone). From a Daily timeframe perspective, we can see that this asset is in a downward phase and that the psychological price of $70 is targeting.
Through the Volume Profile, we can see how the price has reached the area where there has been the highest exchange of volumes between traders, which corresponds with our POC (purple line).
The $70 area has led oil to the formation of a new high, but it will be essential to understand what operators will decide to do, in fact we have two possible hypotheses:
1. The zone could confirm a return of buyers, giving way to a return of the price on $75
2. If we break below $70, with confirmation, we could face a continuation of the downtrend.
What we can also see through the Stochastic Momentum Index is that we are in an oversold zone, so the asset is currently in a form of undervaluation and could lead oil to a possible rest from this decline.
However, let's keep in mind that dynamics that occurred in the past are not certain that they can be repeated in the future, in addition to the fact that an indicator does not give any absolute certainty of signals for market entry, but can only give ideas for interpreting market momentum.
Each trader will have to look for their own confirmations, as these are only analyses in which there is no certainty that the price respects the dynamics shown. Without a doubt, it is also necessary to take into account the macroeconomic news that affects, especially in this historical period, with their volatility.
The material provided in this context has not been prepared in accordance with legal requirements intended to promote the independence of investment research and is therefore considered a marketing communication. It is not subject to trading bans prior to disclosure of investment research, but we will not seek to take advantage of it before providing it to our clients.
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Mercati Europei è capitolazione, seguiranno anche gli americani.A Wall Street si dice:
“Anche un pazzo può far denaro, ma ci vuole un savio per conservarlo.”
Warren Buffett
Nell’ultima sessione a Wall Street, l’SP 500 è variato del -0,79%. Nel momento in cui scrivo questa analisi i futures statunitensi sono negativi, S&P 500 -1,273%, per il Nasdaq -1,76% e per il Dow Jones -1,01% circa.
Nell’ultima sessione a Piazza Affari, il FTSE MIB è variato del -6,24%. Nel momento in cui scrivo questa analisi i futures italiano ed europei sono negativi, FTSE MIB -3,05%, per lo Stoxx 50 -3,40% e per il Dax -3,73% circa.
La prestazione ad 1 anno dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano è la seguente:
FTSE MIB -5,14%
Dow Jones +5,70%
S&P 500 +13,28%
Nasdaq +5,59
La prestazione dal 1° gennaio dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano è la seguente:
FTSE MIB -17,85%
Dow Jones -7,49%
S&P 500 -9,18%
Nasdaq -14,90
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
C'è qualcosa che non mi convince nella resilienza dell'S&P 500 di venerdì, non mi riferisco solo al comportamento dell’azionario ma lo scenario completo non ha tutte le tessere del puzzle nel posto giusto.
I mercati obbligazionari non mi convincono, sicuramente “il croupier ha mescolato il mazzo”, con la rivalutazione delle prospettive di rialzo dei tassi della Fed (il rialzo di 50bp per il FOMC di marzo sembrava oramai cosa fatta, ma come diceva il mitico Trap “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”.
Le azioni come dicevo stanno cercando di resistere il più possibile a questo scenario, ogni tentativo di rialzo sarà di breve durata.
Il ribasso prenderà forza, con obbiettivo certamente notevolmente più in basso rispetto ai voleri di questo fine settimana.
Le mie prospettive sul mercato azionario 2022 sono al momento ridotte alla luce dei recenti eventi che non sono ancora finiti.
Per il 2022 non vedo un anno che terminerà con un apprezzamento neppure modesto, nel migliore dei casi ci troveremo di fronte ad un anno neutrale, ma molto più probabilmente un anno leggermente al ribasso per l'S&P 500.
Come ho scritto durante la settimana:
Vorrei che leggeste più volte questa frase perché è fondamentale per investire.
C’è un momento per investire nei mercati azionari, un momento che potrebbe essere definito investimento sulla carta.
C’è un momento per investire sui mercati obbligazionari, i mercati del credito.
C’è un momento per investire sui beni reali: Argento - Coffe - Natural Gas - Oro - Petrolio - Rame - Legname da costruzione Ecc…
Questo che stiamo vivendo e che continuerà ancora è il momento dei beni reali.
Lo scrivo di nuovo:
Il denaro in borsa si muove continuamente, la difficoltà sta proprio nel comprendere dove sta andando, perché proprio dove sta andando troveremo la ricchezza.
Per questa ragione la prima scelta che va fatta è dove investire, in quale ambito finanziario farlo.
A tutti coloro che sono già abbonati al mio blog offrirò gratuitamente la possibilità di aprire il canale delle commodities insieme al portafoglio che già hanno.
Sarà sufficiente che ne facciano richiesta.
A tutti coloro che non sono abbonati e che volessero abbonarsi al canale commodities verrà aperto gratuitamente anche il canale sui futures.
Tutto ciò che abbiamo sul tavolo sia adesso e sia in previsione non sembra preparato per attirare il denaro sul mercato azionario.
La fine della guerra non è prevedibile, uno scenario di ritorno alla normalità anteguerra non è uno scenario realisticamente probabile nel breve, anche se è stato anticipato da Powell un aumento di soli 25 punti base del tasso di interesse nell’agenda di marzo, altri aumenti più pesanti arriveranno del resto del 2022.
Lo scenario dell’inflazione già pesante prima dello scoppio della guerra, ne risulterà ulteriormente appesantito come conseguenza, gli utili delle prossime trimestrali non sono previsti in aumento almeno fino al 2023.
Ma non per questa ragione i mercati finanziari hanno smesso di attirare denaro semplicemente il denaro va in differenti direzioni.
Oggi il mercato non favorisce i rialzisti azionari e la liquidità continua ad andare a cercare ricchezza sulle commodities come ho più volte sottolineato.
E’ per questa ragione che Marco Bernasconi trading non chiude la porta al mercato azionario, ma aiuta i suoi followers dando in questo momento un servizio senza nessun costo aggiuntivo, per poter tenere l’occhio su asset che diversamente dal mercato azionario sono in crescita.
La ruota dell’economia però continuerà a girare, e in un tempo non prevedibile esattamente adesso, ritornerà ad attirare i soldi in direzione degli investimenti azionari e io mi farò trovare pronto.
Sguardo ai Future USA
I livelli a cui ho venduto l’S&P 500 (4.315)sono ora diventati i livelli di stop.
La direzione a breve termine è in area 4.250.
Recap dell'operatività
In questo momento il denaro va più in direzione del rischio sulle materie prime, sul petrolio e sui metalli nobili.
Io vedo prospettive di un'inflazione che rimarrà sul mercato più a lungo di quanto sono le aspettative attualmente della maggioranza purtroppo.
Per quanto riguarda la mia operatività è Short da venerdì.
Oggi aspetterò l'apertura USA per decidere la mia nuova operatività sui futures.
Mi aspettavo che un dato sul lavoro anche molto forte venerdì sarebbe stato messo in ombra dal conflitto in corso tra Russia e Ucraina ... ed è esattamente quello che è successo.
L'economia americana ha addirittura aggiunto 678.000 posti di lavoro a febbraio, e ha battuto le aspettative di ben 440.000, il tasso di disoccupazione è sceso al 3.8%.
Ma questo non è stato sufficiente per un recupero del mercato azionario.
Il focus dei mercati non era sui libri paga venerdì. Se lo fosse stato, probabilmente avremmo visto un bel rialzo dopo il rilascio dei dati, dato che i numeri hanno schiacciato le aspettative.
Come è naturale che sia, la Russia e l'Ucraina sono ciò che conta al momento e altre notizie che muovono il mercato hanno tenuto occupati i trader.
Guardando indietro al venerdì precedente non si può non notare un notevole cambiamento di scenario.
Giovedì e venerdì della settimana precedente avevano lasciato presagire per la settimana appena concluso un ben differente percorso.
La settimana che ci lasciamo alle spalle ha visto solo una sessione positiva mercoledì, quando il presidente della Fed Jerome Powell ha parlato di un aumento di 25 punti base alla prossima riunione del comitato.
Venerdì l’ultima notizia che ha tolto ogni speranza è stata quella che durante la notte che la Russia aveva preso il controllo di un importante impianto nucleare in Ucraina.
Sottolineo ancora prima di passare alla cronaca l'impressionante report sui posti di lavoro.
I 678.000 posti di lavoro aggiunti nel mese di febbraio mostrano la grande forza del mercato americano, la sua resilienza in tempi difficili, dalle pandemie alle invasioni. E davvero un peccato, ma avremo il tempo di apprezzare la ripresa una volta che questo conflitto sarà finito, il che si spera sia il più presto possibile.
Ho aperto una sezione della mia analisi dedicata ai titoli che stanno attirando la mia attenzione, ogni giorno indicherò le mie migliori scelte nel mercato USA, chi volesse approfondire il livello di ingresso, il timing di entrata, lo stop loss ed il target dei titoli può contattarmi nel mio sito web.
Le mie migliori scelte per il 3 Marzo nel mercato USA
General Dynamics (GD)
Grid Dynamics (GDYN)
Restate sintonizzati sulle mie analisi per conoscere la mia operatività e strategia, Se non riuscite a capire il mercato non investite a caso vi farete solo del male.
Comprare titoli in borsa può essere fatto seguendo due logiche diverse che producono comportamenti in certi momenti contrapposti.
1. comprare titoli in un'ottica di trading di breve periodo
2. comprare titoli in un'ottica di investimento di lungo periodo
Per quanto riguarda il punto uno in un mercato in forte storno o correzione, come spiego in una parte dell'analisi qui sotto dedicata al trading, gli investimenti devono ridursi progressivamente fino anche ad annullarsi guidati da un parametro calcolabile matematicamente che modula il capitale da investire.
Per quanto riguarda il punto due, in un mercato in forte storno o correzione, avendo un'ottica di lungo periodo si può accumulare ricordandosi il famoso detto di John Templeton “Il momento in cui c’è il massimo pessimismo è il momento migliore per comprare”
Tornando al punto uno, i punti fermi di un ottimo trader devono essere due.
1. Un trading system performante.
2. Un metodo ed una strategia intelligenti, modulati e ferrei.
Avere elaborato un trading system performante ma applicarlo nella fase di mercato sbagliata costringe l'equity line a subire pesanti ribassi.
Utilizzare una strategia che protegga i capitali nei periodi in cui il mercato è negativo come quello che stiamo vivendo in questo inizio di 2022 è fondamentale.
Come si protegge il capitale nei momenti in cui il mercato sta andando male, facendosi però trovare pronti quando il mercato risalirà?
La risposta è semplice se vuoi fare un ottimo trading devi:
• investire progressivamente di più aumentando il capitale quando il mercato sale.
• investire progressivamente di meno fino a non investire proprio quando il mercato scende.
Facile a dirsi ma nella realtà come si fa a fare tutto questo?
Cioè come posso selezionare il titolo giusto nel momento giusto, e acquistarlo con un capitale che tenga conto di queste variabili?
Questo è il lavoro che faccio io ogni giorno e che condivido e lascio copiare a chi mi segue nel mio blog di trading on line.
Questa è la suddivisione del mio capitale odierno sulla base dei parametri statistici e matematici del mio "trading system Orso e Toro" impostati sulla borsa Italiana e USA.
• Borsa Italiana per oggi 7 marzo:
Portafoglio "ideale" sarebbero 15 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 6,66% su ogni titolo.
Sul listino Ftse Mib odierno il parametro del mio "trading system Orso e Toro" mi dice che devo impostare il mio portafoglio riducendolo a 0 titoli investiti.
Con questa strategia investo non investo il mio capitale oggi su questo indice.
• Borsa USA per oggi 7 marzo:
Portafoglio "ideale" sarebbero 15 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 6,66% su ogni titolo.
Sul listino Dow Jones odierno il parametro del mio "trading system Orso e Toro" mi dice che devo impostare il mio portafoglio riducendolo a 10 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 3,33% su ogni titolo.
Con questa strategia investo solo un terzo (33,3%) del mio capitale oggi su questo indice.
Sul listino Nasdaq 100 odierno il parametro del mio "trading system Orso e Toro" mi dice che devo impostare il mio portafoglio riducendolo a 0 titoli investiti.
Con questa strategia investo non investo il mio capitale oggi su questo indice.
Sul listino S&P 500 odierno il parametro del mio "trading system Orso e Toro" mi dice che devo impostare il mio portafoglio riducendolo a 10 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 3,33% su ogni titolo.
Con questa strategia investo solo un terzo (33,3%) del mio capitale oggi su questo indice.
Concludo invitando a leggere con attenzione la mia strategia che io applico nel trading, una modalità di:
• aumento progressivo del capitale fino alla massima esposizione (100%)
e
• riduzione del capitale fino all'azzeramento dell'investimento (0%)
• guidata da un parametro matematico che ogni giorno mi dice quale rischio è corretto assumere.
Se invece l'ottica non è di trading di breve ma di investimento di lungo con capitali che possono aspettare prima di essere ripresi allora in questo momento si può fare shopping ben coscienti che quando il mercato è preso da panic selling i prezzi sono emotivamente stracciati.
Se stai facendo la prova gratuita o se sei abbonato da poco tempo ricorda che il rendimento del trading nel breve periodo (short term) è pesantemente influenzato dalla fase di mercato che stiamo attraversando.
Se i rendimenti settimanali e mensili degli indici sono negativi non aspettarti performances irreali dai miei portafogli, piuttosto seguendo le mie regole spiegate perfettamente sopra, cerca in questi periodi di diminuire l’esposizione dei capitali e con i miei segnali di fare comunque buone operazioni.
Se i rendimenti settimanali e mensili degli indici sono positivi aspettati dai miei portafogli rendimenti più elevati rispetto agli indici e seguendo le mie regole spiegate perfettamente sopra, cerca in questi periodi di aumentare l'esposizione dei capitali e con i miei segnali di fare ottime operazioni.
La prestazione negli ultimi trenta giorni dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano e dei miei portafogli è la seguente:
FTSE MIB -14,94%
Dow Jones -5,21%
S&P 500 -4,26%
Nasdaq -6,21
Mio portafoglio "Mib 40" +4,88%
Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 Italia" +3,01%
Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in Italia" -1,54%
Mio portafoglio "Best Brands" -4,50%
Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 USA" +14,22%
Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in USA" +16,38%
La prestazione negli ultimi sette giorni dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano e dei miei portafogli è la seguente:
FTSE MIB -11,61%
Dow Jones -0,78%
S&P 500 -1,03%
Nasdaq -3,18%
Mio portafoglio "Mib 40" -0,92%
Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 Italia" -0,83%
Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in Italia" +6,46%
Mio portafoglio "Best Brands" -1,80%
Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 USA" +0,76%
Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in USA" -1,11%
Concludo con la mia solita domanda riflessione ai miei lettori: Avete chiaro come muovervi adesso nel mercato azionario?
Quali settori privilegerete nei vostri acquisti?
La mia posizione sugli indici per mezzo della quale opero sui Futures è la seguente:
Nasdaq 100 FLAT,
Dow Jones SHORT,
S&P 500 SHORT,
Euro Stoxx 50 FLAT,
Dax FLAT,
Ftse Mib FLAT,
Classifica dei migliori rendimenti dal 01/01/2022 al 06/03/2022:
1.Nasdaq 100 +112,12%
2.Dow Jones Industrial +102,37%
3.S&P 500 +8,74%
4.FTSEMIB -12,91%
5.Stoxx 50 -95,86%
6.DAX -131,49%
Rendimento medio dei 6 futures nel periodo -2,84
La mia operatività è rivista ogni 24 ore: gli abbonati al mio blog finaziario ricevono i miei livelli operativi esatti in tempo reale per copiare esattamente il mio trading.
Mi piacerebbe leggere sotto la mia analisi le vostre opinioni.
I livelli dei 3 maggiori indici americani dopo l’ultima sessione di borsa sono:
L’S&P 500 è variato di -34,62 punti a 4.328,88 per un -0,79%. Ultimo record il 3 gennaio.
Il Dow Jones è variato di -179,86 punti a 33.614,81 per un -0,53%. Ultimo record il 4 gennaio.
Il Nasdaq 100 è variato di -197,38 punti a 13.837,83 per un -1,41%. Ultimo record il 19 novembre.
L’indice Russell 2000 rappresentativo delle small-cap è variato di -1,98% ed adesso vale 1.992,18.
Il rendimento del Treasury a 10 anni, che influenza direttamente i tassi di interesse sui mutui e altri prestiti al consumo, ha chiuso a 1,707% dal 1,796% del giorno precedente.
Il valore dell’oro dal minimo di marzo di 1.680$ dollari l’oncia ha guadagnato 308$ ed adesso si attesta sui $1.988 dollari.
Il prezzo del Future greggio americano WTI è variato di +10,27 dollari questa mattina e in questo momento quota 125,86 dollari al barile.
L'indice di volatilità VIX S&P 500 ha chiuso a 31,98. Minimo e massimo delle ultime 52 settimane 14,10 e 38,94.
Ecco il rendimento completo di tutti i miei portafogli nell'ultimo anno.
Classifica dei migliori rendimenti dal 23/02/2021 al 06/03/2022:
1.Portafoglio Commodities, Bitcoin, Index + Oper. Straord. (USA) +154,52
2.Portafoglio Mib 40 (AZIONI ITALIA) +94,99%
3.Portafoglio BEST BRANDS (AZIONI USA) +77,22%
4.Portafoglio Tutte le Recenti N.1 - Italia (AZ. ITALIA) +37,57%
5.Portafoglio Tutte le Recenti N.1 - USA (AZIONI USA) +21,32%
7.Portafoglio numero 1 Oggi in Italia (AZ. ITALIA) +33,55%
6.Portafoglio numero 1 Oggi in USA (AZ. USA) +12,40
Ad oggi ci sono 3 portafogli su 7 che nella classifica superano il 75% di rendimento nella performance ad 1 anno.
LA CREAZIONE E LO STUDIO DI UN INDICE DI AZIONI Per il mio modo di vedere i mercati finanziari, l’aumento o il decremento di prezzo di alcuni asset costituiscono un termometro di “sentiment”; alcuni tendono ad aumentare in determinati contesti macroeconomici/geopolitici, mentre altri tendono a performare in maniera totalmente opposta.
Questa analisi ha quindi l’obiettivo di andare a creare un indicatore, in particolare un indice di azioni che rapportato ad un altro indice attraverso la “forza relativa”, ci possa aiutare a capire quanto il mercato stia scontando il conflitto in Russia ma, soprattutto, quando avrà smesso di farlo.
Prima di iniziare, volevo aggiungere che ho aperto un canale youtube. Vi consiglio di visitarlo!
LE AZIENDE DEL SETTORE DELL’INGEGNERIA AEROSPAZIALE E DELLA DIFESA
Quali sono state le azioni che più hanno tratto beneficio da questa terribile guerra? Ne seleziono cinque:
• Lockheed Martin
• Northrop Grumman
• General Dynamics
• L3harris Technologies
• Raytheon Technologies Corporation
LOCKHEED MARTIN
L’impresa statunitense è attiva nei settori dell'ingegneria aerospaziale e della difesa; parte del suo fatturato proviene dai contratti con il ministero della difesa o con altre agenzie federali. Essa è la più grande azienda in ambito militare al mondo.
Come potete osservare nella grafica, le performance registrate da inizi novembre 2021 superano di poco i 40 punti percentuali. Evidenzio con un rettangolo rosso le ultime quattro sedute di contrattazioni: crescita del +16%.
NORTHROP GRUMMAN
La multinazionale nasce nel 1994 con lo scopo di fronteggiare l'esigenza di investire nella difesa militare come conseguenza della guerra fredda:
Incremento del 31% da inizi novembre e ulteriore accelerazione del +16% nelle ultime quattro sedute.
GENERAL DYNAMICS
E’ una società conglomerata statunitense specializzata in forniture militari formata in seguito a diverse fusioni e dismissioni che dal 2008 l'hanno fatta diventare il quinto più grande defense contractor del mondo. Le performance degli ultimi mesi si dimostrano più deboli rispetto a Lockheed Martin e Northrop Grumman, tuttavia esse sono degne di nota: +18% da inizi novembre e accelerazione del +6.65% nelle ultime 4 sedute:
L3HARRIS TECHNOLOGIES
Essa è una società di tecnologia americana che si dedica alla produzione di sistemi e prodotti C6ISR (comando, controllo, comunicazioni, computer, cyber-difesa, sistemi di combattimento e intelligence, sorveglianza e ricognizione), apparecchiature wireless, radio tattiche, sistemi avionici ed elettronici, apparecchi per la visione notturna, antenne terrestri e spaziali per l’uso in settori del governo.
Nella grafica è possibile notare come il prezzo dell’azienda abbia ritracciato da fine ottobre a inizi dicembre 2021 per poi riprendersi nelle ultime settimane con guadagni in linea con il settore a cui essa appartiene; incredibile accelerazione del prezzo che riesce a guadagnare 20 punti percentuali dal 24 febbraio ad oggi.
RAYTHEON TECHNOLOGIES CORPORATION
L’azienda americana, con sede nel Massachusetts, sviluppa e produce prodotti ad elevata innovazione tecnologica nell’ambito della difesa, includendo motori aeronautici, avionica, cybersecurity, missili, sistema di difesa aerea e droni.
Impressionante la sua performance da inizi dicembre 2021:
+30% negli ultimi due mesi e ulteriore accelerazione del +17% nelle ultime cinque sedute.
PUNTI IN COMUNE DI QUESTE AZIENDE
Analizzando gli andamenti dei cinque prezzi, possiamo notare dei punti in comune:
• Ognuno di loro si trova al di sopra della media a 50 periodi; questo è un segnale di forza dei trend
• I volumi che hanno spinto al rialzo i prezzi si sono dimostrati maggiori rispetto alla media degli ultimi 30 giorni, il che è da tradurre come grande volontà da parte degli investitori di portare i prezzi al rialzo
• Ogni RSI si trova ad alti valori (in media, oltre i 60 punti), confermando la forza già individuata grazie alle medie a 50 periodi.
COME CREARE UN INDICE DI AZIONI
Vi siete mai chiesti se su tradingview sia possibile andare a graficare un’insieme di azioni creando quindi un piccolo indice? La risposta è si:
Andando a digitare nella barra di ricerca le sigle delle singole aziende e utilizzando l’operatore “+”, quello che si ottiene è l’andamento del prezzo dell’indice, che tiene conto delle oscillazioni dei prezzi delle singole azioni giorno per giorno. Il prezzo dell’indice (nella grafica, 1483$) và quindi ad inglobare la somma dei prezzi delle aziende stesse.
ANALISI TECNICA DELL’INDICE
Prima di raggiungere il suo massimo storico a 1520$ circa, l’indice aveva formato un triangolo ascendente, figura di analisi tecnica rialzista. La figura ha visto il suo breakout il 25 febbraio accompagnato da una candela rialzista di entità considerevole dal +3.48%. Abbiamo in questo momento tre diversi segnali tecnici che ci indicano una grande stabilità e forza del prezzo:
• I volumi superiori alla media
• RSI a livelli di ipercomprato
• Grande distanza tra il prezzo e la media mobile a 50 periodi
ANALISI FONDAMENTALE DELL’INDICE: LA PSICOLOGIA DEGLI OPERATORI
Il primo impulso rialzista dell’indice ha inizio il 2 dicembre 2021: il mercato inizia a scontare un possibile conflitto; questa mia ipotesi è avvalorata da questo articolo sulla testata “CNBC”, che inizia a descrivere i problemi che potevano venire a crearsi:
www.cnbc.com
Come esprimo sempre nelle mie analisi, il mercato anticipa sempre gli eventi, è questo è un esempio da manuale.
Nonostante gli operatori inizino a scontare quello appena espresso, la volatilità rimaneva a valori bassi e stabili: ciò viene identificato dall’ATR all’interno del rettangolo azzurro. In termini di “psicologia”, ciò cosa sta a significare? Che nonostante la remota ipotesi di un conflitto, il mercato rimaneva comunque abbastanza “calmo” e “tranquillo”.
Concentratevi ora sul rettangolo di compressione rosso: esso racchiude al suo interno l’intervallo di prezzo tra inizi gennaio e il 24 febbraio. Nonostante i bechmark in quello stesso periodo avessero iniziato la loro caduta, questo indice si manteneva piuttosto stabile a valori alti di prezzo, in particolare ai suoi massimi storici. Qualcosa però iniziava cambiare: notate come l’ATR iniziava a salire nonostante il prezzo rimanesse stabile nel range di prezzo tra i 1335$ e i 1263$? Questo è il segnale che il nervosismo iniziava a prendere piede. Cosa è accaduto a livello “psicologico” all’interno del rettangolo rosso? Gli investitori iniziavano ad accumulare posizioni, pronti a far esplodere il prezzo al rialzo qualora lo scontro si fosse palesato.
24 febbraio: la guerra inizia. Come si comporta il prezzo? Esplode verso l’alto, accompagnato da un’altrettanta esplosione di volatilità.
Spero di avervi spiegato in maniera dettagliata come gli operatori abbiano accompagnato il prezzo dell’indice al rialzo. Qualora non lo fossi stato, commentate l’analisi e sarò ancora più chiaro.
Detto questo, perché ho creato quest’indice e perché lo osserverò le prossime settimane? Poiché esso costituisce sia un bene rifugio che un “termometro” di sentiment: gli operatori in questo momento stanno spostando i capitali su asset che tendono ad apprezzarsi durante momenti di turbolenza, e quest’ indice è tra quelli (e da qui la sua caratteristica di bene rifugio); quindi, la sua salita o la sua discesa possono dare informazioni utili riguardo il sentiment stesso, infatti:
• Se il prezzo dovesse continuare a salire al rialzo significherebbe che il conflitto starebbe ancora creando incertezza
• Se il prezzo dovesse invece iniziare a scendere, avrei il segnale che probabilmente il sentiment sta cambiando.
Tuttavia, avrei bisogno di ulteriori informazioni per poter effettivamente affermare che il sentiment sia cambiato totalmente. Questa informazione vado a ricercarla utilizzando un indice di forza relativo.
Come asset da rapportare all’indice scelgo l’etf del settore industriale dell’S&P500, ossia XLI. Perché proprio esso?
L’indice di riferimento del settore della difesa è quello industriale. Quest’ultimo ha registrato nelle ultime settimane delle performance deboli poiché è stato colpito dalle varie tematiche di cui ho già discusso (guerra); al contrario, l’indice del settore della difesa ha performato piuttosto bene vista la sua natura di bene rifugio. Osservando quindi l’indice di forza relativo tra questi ultimi che ora condividerò, cosa dobbiamo aspettarci? Che l’indice da me creato abbia sovraperformato il suo settore di riferimento:
Come posso usare a mio vantaggio l’indice di forza relativo?
Aspetterò che il prezzo di esso ritracci a valori di più bassi di quelli a cui si trova ora (14.82$): ciò accadrebbe quando le prestazioni dell’indice del settore della difesa e di quello industriale ritorneranno in linea tra loro.
E quando probabilmente ciò accadrà? Quando l’indice del settore della difesa non verrà più considerato come bene rifugio, ritornando quindi in linea con le performance del suo bechmark . In particolare, per affermare con certezza ciò, aspetterò che l’indice di forza relativo ritracci a valori di prezzo che ora vi mostrerò nella grafica seguente:
Utilizzo in questo caso la media a 50 periodi perché essa mi identifica la media della forza relativa dei due indici calcolata sui 50 giorni precedenti l’inizio del conflitto; essa è compresa nel range tra 11.7$ e 12.3$: questa è l’area di prezzo che probabilmente mi indicherà che il mercato potrebbe aver iniziato ad assorbire i fatti provenienti dal fronte Ucraino.
Questo è solo uno dei diversi indicatori che io utilizzerò, avevo il desiderio di mostrarvelo.
Spero l’analisi vi sia utile, Matteo Farci.
LE AZIENDE CHE BENEFICIANO DAL RISCHIO GEOPOLITICO RUSSIA-NATOBuongiorno ragazzi. Questa è ufficialmente la prima analisi scritta nel mio blog. Appena sarà possibile, rispettando le linee guida imposte da tradingview, renderò noto il link.
Detto ciò, passiamo subito a noi.
Da qualche tempo siamo invasi dalle notizie di cronaca secondo le quali la possibilità di guerra tra Stati Uniti (più in particolare, la NATO) e Russia, con la contemporanea invasione dell'Ucraina, sia molto concreta. Ciò ha scosso non solo la popolazione mondiale ma anche i mercati finanziari. Infatti, a causa di ciò e alla possibilità di una Federal Reserve più aggressiva nelle sue manovre di politica monetaria, i maggiori indici americani hanno iniziato a stornare dagli inizi del 2022:
E' accettato il fatto che un rischio geopolitico di questa entità andrebbe a danneggiare anche i mercati finanziari mondiali. Ieri, tuttavia, mi chiedevo :"ci sarà mai un settore che potrebbe beneficiare di una possibile guerra?"
Ho così cercato le maggiori aziende produttrici di armi. Tra queste ne elenco tre.
Lockeed Martin
Essa è un'impresa statunitense attiva nei settori dell'ingegneria aerospaziale e della difesa; si pensi che parte del suo fatturato proviene dai contratti con il ministero della difesa o con altre agenzie federali.
Essa è la più grande azienda in ambito militare al mondo. Guardiamo ora il suo grafico giornaliero:
Il prezzo, da inizi novembre a fine dicembre, ha formato una figura tecnica rialzista: un triangolo ascendente. Esso ha visto la sua rottura con la candela del 27 dicembre 2021. A ciò è seguito un grande impulso rialzista, tale da permettere all'azienda di segnare un +22,8% nel giro di pochi mesi. Ci sono ulteriori aspetti tecnici da notare: notate come il prezzo si trovi al di sopra di entrambe le medie mobili a 50 e 200 periodi: questo è sintomo di grande forza, in quanto la stra gran maggioranza delle aziende quotate nelle principali borse statunitensi si trovano al di sotto di entrambe (al di sotto anche di diversi punti percentuali).
Notate ancora come l'RSI (indice di forza relativa) si trovi da inizi 2022 a valori piuttosto alti (tra i 60 e i 77 punti): anche questo è un gran segnale di forza.
Prestate ora attenzione all'ultima candela giornaliera dell'11 febbraio: all'annuncio di Biden di una possibile guerra, l'azienda ha segnato un +2.8%. Questo è un caso? Non credo.
Molto spesso ci chiediamo: se gli investitori tolgono i loro capitali da determinati mercati, dove vanno poi a riposizionarli? Credo che la risposta ve l'abbia appena data.
Come ultima cosa, vi mostro la forza relativa tra l'industria e il bechmark di riferimento, ossia l'S&P500:
Notate come l'S&P 500, a lungo, abbia sovraperformato Lockheed Martin. Dopo, agli inizi di novembre 2021, abbiamo avuto un'inversione di tendenza, nella quale l'industria delle armi ha iniziato ad essere ben più forte (per chi non lo sapesse, essendo nella formula aritmetica l'S&P al numeratore e LMT al denominatore, più il bechmark è più forte rispetto all'industria, più il grafico sale a valori più alti; in caso contrario, il grafico tenderà a scendere a valori via via più bassi).
NORTHROP GRUMMAN
Questa è una multinazionale che, come quella precedente, opera nel campo dell'ingegneria aerospaziale e della difesa. E' una multinazionale nata con lo scopo di fronteggiare l'esigenza di investire nella difesa militare come conseguenza della guerra fredda.
Andiamo ad analizzare il grafico giornaliero:
Anche quest'azienda sta avendo delle performance strabilianti (+17.5% da inizi novembre 2021). Notiamo innanzitutto come dal doppio minimo formato tra settembre e novembre 2021 il prezzo sia esploso verso l'alto, andando a rivisitare i massimi storici. In quel livello si ha avuta la formazione di un doppio massimo, figura tecnica ribassista, che si è comportata da manuale: quando il prezzo forma questo tipo di pattern, tende poi a scendere, ed è ciò che è accaduto. Il prezzo ha quindi rintracciato fino alla struttura di prezzo da me tratteggiata a 365$ (soglia anche psicologica) per poi ripartire al rialzo, dimostrando la sua forza dopo esser riuscito a passare al di sopra di entrambe le medie a 50 e 200 periodi.
Ultima cosa da notare: la candela dell'11 febbraio, coincidente, come ho già spiegato, con le parole del presidente Biden, ha un'intensità di 4.53 punti percentuali; possiamo quindi dire come anche questa multinazionale abbia risentito piuttosto bene del possibile conflitto mondiale.
Per quanto riguarda la forza relativa rispetto al benchmark di riferimento, possiamo osservare nel grafico sottostante come, negli ultimi mesi, Northrop Grumman sia stato ben più forte:
GENERAL DYNAMICS
Questa è l'ultima azienda che analizzerò. Anche essa, come le precedenti due, è una società conglomerata statunitense specializzata in forniture militari formata in seguito a diverse fusioni e dismissioni che dal 2008 l'hanno fatta diventare il quinto più grande defense contractor del mondo.
Il suo grafico ci dà le stesse informazioni ricavate dalle altre due aziende:
Grande forza del prezzo (+14.5% da inizi dicembre 2021) dimostrabile dalla lontananza di esso da entrambe le medie mobili. Dopo il rimbalzo sulla media mobile a 200 periodi di inizi dicembre 2021, il prezzo ha creato un impulso rialzista. Esso, dopo essersi esaurito, ha rintracciato fornendoci anche un segnale di entrata a mercato intorno al 26 gennaio: rimbalzo sulla media mobile a 50 periodi, coincidente anche con il rintracciamento di Fibonacci 0.5%. Successivamente, accompagnato da ottimi volumi, il prezzo ha ri-superato i massimi relativi a 214$.
Considerando anche per quest'ultima azienda la forza relativa rispetto all'S&P 500, possiamo notare come General Dynamics stia sovraperformando in maniera molto forte. Ciò è dimostrato dal trend ribassista fortemente inclinato:
CONCLUSIONI
L'obiettivo di questa analisi è quello di farvi capire che ogni situazione economica, macroeconomica o geopolitica può sempre tornarci a favore. Tutto il mondo parla di questa possibile guerra e del terrore dei mercati finanziari che, probabilmente, "andranno a crollare". Con queste 3 aziende vi dimostro che non è così. Si tratta di saper cercare sempre il miglior asset, e questo accade con relativa facilità quando si è ben preparati sui mercati finanziari.
Spero di avervi dato degli spunti interessanti, Matteo Farci.
Strategia Short su FB con l'uso dei livelli dinamiciI supporti e le resistenze dinamiche possono essere dei grandi alleati per un Trader attento.
In molti casi, la violazione di un supporto può trasformarsi in una opportunità di Trading molto ghiotta che può portare a ottimi profitti nel breve termine.
Vediamo un esempio sul titolo Facebook su time frame settimanale.
Il prezzo dopo aver utilizzato per più volte il livello dinamico di II grado come supporto, l'ha violato riportando il prezzo verso la media a 50 periodi.
Il livello dinamico di I grado, in prossimità della Moving Average, ha funzionato come nuovo supporto, decretando la fine della strategia Short, con target dell'11%.
R/R: 5/1
Tu usi i supporti e le resistenze come livelli chiave per le tue strategie di Trading?
USDCHF NeutralTime Frame: 4H
Symbol: USDCHF
Bias: Neutral
Current price pattern is in a tight range and the expectancy of the directional moves is mediocre. As we see the oscillations of price from support to resistance and resistance to support is dynamically drawn towards tighter ranges which may signify lack of interest from the prospective investors interests. However, we can project our trade plan as we have depicted in the pictures.
I Mercati tra dazi e incertezzeLa seduta di ieri a Wall Street si è conclusa in modo sostanzialmente neutro: l’S&P 500 ha chiuso intorno alla parità, il Nasdaq ha registrato un lieve rialzo dello 0,3%, mentre il Dow Jones ha perso lo 0,39%. L’incertezza continua a dominare i mercati, alimentata dalle crescenti preoccupazioni per l’escalation delle tensioni commerciali e da un indice PMI manifatturiero ISM inferiore alle attese. I settori che hanno registrato le peggiori performance sono stati quelli dei beni di consumo discrezionali, della finanza, dell’industria e del comparto immobiliare.
Nel frattempo, la Cina ha accusato gli Stati Uniti di aver violato il recente accordo commerciale, promettendo misure a tutela dei propri interessi. Questa accusa fa seguito a dichiarazioni simili del presidente Trump della scorsa settimana, secondo cui sarebbe stata la Cina a non rispettare i termini dell’intesa.
Parallelamente, le tensioni con l’Unione Europea si sono intensificate dopo che Trump ha annunciato l’intenzione di raddoppiare i dazi su acciaio e alluminio, portandoli al 50%. L’annuncio ha innescato un forte rally dei titoli statunitensi legati al settore dell’acciaio: Nucor è salita del 10,6%, Steel Dynamics dell’11% e Cleveland-Cliffs ha guadagnato il 21,9%.
In controtendenza, le azioni Tesla hanno perso oltre il 2%, penalizzate dal crollo delle immatricolazioni di nuovi veicoli in Francia, che a maggio sono diminuite del 67% su base annua.
AZIONARIO EUROPEO
La giornata di lunedì ha visto l’indice Stoxx 50 perdere oltre l’1%, mentre lo Stoxx 600 ha chiuso in calo dello 0,3%, appesantito dai rinnovati timori di un conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina. I settori più esposti al commercio globale sono stati i più penalizzati, in particolare quello automobilistico, che ha perso l’1,8%, la tecnologia, in calo dell’1,2%, e i beni per la casa, scesi dell’1%.
In controtendenza, i titoli petroliferi e del gas hanno registrato rialzi, sostenuti dall’aumento dei prezzi del greggio dopo che l’OPEC+ ha annunciato un incremento dell’offerta inferiore alle attese. Anche il comparto della difesa ha sovraperformato, con l’indice Stoxx aerospaziale e della difesa in crescita dello 0,5%. La tedesca Hensoldt ha guadagnato l’11,6% in seguito a un upgrade da parte di JPMorgan, mentre l’intero settore ha beneficiato dei nuovi piani di spesa per la difesa del Regno Unito, che includono investimenti in sottomarini d’attacco.
In calo invece Sanofi, che ha perso l’1,9% dopo l’annuncio dell’acquisizione della statunitense Blueprint Medicines per 9,1 miliardi di dollari.
VALUTE, DOLLARO A RISCHIO
L’indice del dollaro statunitense ha proseguito la sua discesa, scendendo sotto quota 98,2 all’inizio di giugno e avvicinandosi ai minimi triennali toccati ad aprile a 97,56, dopo aver chiuso maggio in leggero calo. Il calo è stato determinato principalmente da una rinnovata incertezza commerciale e da un’ondata di avversione al rischio, innescata da dati economici più deboli del previsto. Tuttavia, questa avversione al rischio si è manifestata quasi esclusivamente sul mercato valutario, senza riflettersi in modo evidente sull’azionario, sull’indice VIX o sui rendimenti obbligazionari.
L’ultimo dato sull’ISM Manufacturing PMI ha evidenziato una contrazione del settore manifatturiero più marcata del previsto, segnando il terzo mese consecutivo di calo. Le tensioni commerciali sono aumentate ulteriormente con l’annuncio di Trump di voler raddoppiare i dazi su acciaio e alluminio. Il dollaro si è indebolito su tutta la linea, con le perdite più significative nei confronti di yen, euro e dollaro australiano.
L’euro/dollaro ha toccato quota 1,1454 prima di correggere a 1,1415, mentre la sterlina, dopo aver testato 1,3560, è scesa fino a 1,3515. Entrambe le valute sembrano avere ancora margini di rialzo, rispettivamente verso 1,1570 e 1,3770. Il dollaro/yen ha toccato 142,36 per poi risalire a 143,25, ma resta da monitorare il supporto chiave a 141,90 e, in seconda battuta, a 139,70.
Le valute oceaniche continuano a mostrare debolezza rispetto a euro e sterlina, penalizzate dalle tensioni commerciali che colpiscono in particolare la Cina.
SVIZZERA, CRESCE IL PIL
Nel primo trimestre del 2025, il PIL svizzero è cresciuto dello 0,5%, in accelerazione rispetto allo 0,3% (rivisto al ribasso) del trimestre precedente, ma al di sotto della stima preliminare dello 0,7%. La crescita è stata sostenuta soprattutto dalla buona performance del settore manifatturiero, che ha registrato un’espansione del 2,1% rispetto all’1,2% precedente, dall’edilizia, salita dell’1,1% rispetto allo zero del trimestre precedente, e dal commercio e riparazione di veicoli, in crescita del 2,1% rispetto allo 0,3%.
La produzione è rimasta stabile in agricoltura, mentre è diminuita nell’attività estrattiva e nella fornitura di elettricità. Dal lato della spesa, si è osservato un rallentamento nei consumi privati, nella spesa pubblica e negli investimenti fissi. Il commercio netto ha avuto un impatto negativo, con le importazioni in aumento del 13,1% e le esportazioni cresciute solo del 10,5%.
Su base annua, il PIL è aumentato del 2,0%, in accelerazione rispetto all’1,6% del trimestre precedente e al di sopra della previsione dell’1,5%. Il franco svizzero si conferma molto forte sia contro l’euro (0,9350) sia contro il dollaro (0,8180).
USA, PMI IN CALO
A maggio 2025, l’indice PMI manifatturiero ISM negli Stati Uniti è sceso a 48,5, rispetto al 48,7 di aprile, risultando inferiore alle attese del mercato, che si attestavano a 49,5. Si tratta del terzo mese consecutivo di contrazione per il settore manifatturiero e del calo più marcato da novembre 2024, a conferma della crescente incertezza economica e delle persistenti pressioni sui costi, in parte legate alle politiche commerciali volatili dell’amministrazione Trump.
Tutti i principali indicatori – produzione, nuovi ordini, occupazione e arretrati – hanno registrato un calo, seppur a un ritmo più contenuto. Le nuove esportazioni sono diminuite in modo più netto, mentre l’indice delle scorte è tornato in territorio di contrazione, dopo un’espansione temporanea dovuta agli acquisti anticipati in vista dei dazi.
Saverio Berlinzani
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QQQ LONG 1D - Timing the long sideTechnical Analysis:
Invesco QQQ Trust (QQQ)
Timeframe: Daily
Chart Pattern: Oversold indicator EMA crossings
Breakout Level: $370
Target Price TW: N/A
**Breakout Point**: QQQ has surpassed a notable resistance level at $370, showing signs of a strong upward movement with the current price at $372.35, signaling a robust breakout.
**Indicators / Patterns**:
- **MACD (Moving Average Convergence Divergence)**: The MACD is trending bullish, which indicates a potential continuation of the upward trend.
- **RSI (Relative Strength Index)**: The RSI is approaching overbought territory, suggesting heightened buying activity.
- **Candlestick Patterns**: No relevant long in 1D timeframe, relevant in 4H
Signal: The script sets up the "WaveTrend with Crosses" indicator, authored by LazyBear. It uses moving averages of price data to calculate momentum and provides visual cues for potential reversals with overbought/oversold levels and line crossovers, used for signaling trade opportunities.
**Market Environment**:
- **Tech Sector Performance**: As a tech-heavy index, QQQ's performance is highly dependent on major tech stocks, which have been showing recovery in recent trading sessions.
- **Interest Rate Concerns**: With the Federal Reserve's stance on interest rates, tech stocks and QQQ may face volatility. Higher rates generally lead to valuation pressures on high-growth tech stocks.
**Fundamentals/Events**:
With the updated holdings information for QQQ as of April 24, 2024, let's re-integrate the EPS and revenue surprises into the analysis:
- **Microsoft (MSFT)**: Holding 8.86% weight in QQQ, Microsoft's EPS surprise of approximately 4.26% and a revenue surprise of around 1.67% can have a substantial impact on the QQQ index, as it's the largest holding and its financial performance exceeded expectations.
- **Alphabet C (GOOGL)** and **Alphabet A (GOOG)**: With a combined weight of 5.40% in QQQ, Alphabet's impressive EPS surprise of roughly 25.17% and a revenue surprise close to 2.35% indicate a strong positive momentum that could favorably affect the QQQ index given their significant presence.
- **T-Mobile US (TMUS)**: As a smaller weight of 1.47% in QQQ, T-Mobile's mixed financial performance, featuring an EPS surprise of about 6.95% but a slight revenue dip of -1.06%, might have a nuanced effect on the index. The better-than-expected EPS could be positive, but the revenue shortfall may temper the impact.
These percentage surprises should be factored into the overall analysis of QQQ as they reflect the financial performances of some of its key constituents, potentially impacting the index's movement.
- **Economic Indicators**: Key economic releases (e.g., employment data, inflation reports) in the coming weeks could impact investor sentiment and market dynamics, affecting QQQ.
Macroeconomic data that could be factored into the analysis of the QQQ index:
- **GDP (PIL Trimestrale) for the U.S.**: The GDP growth rate is indicated as 1.6% for the latest quarter, which is below the previous rate of 2.5% and significantly lower than the rate before that, which was 3.4%. A decelerating GDP growth rate may lead to concerns about the economic health of the U.S. and potentially impact investor sentiment towards market indices, including QQQ, particularly those with substantial tech holdings that might be sensitive to economic slowdowns.
- **Initial Jobless Claims (Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione)**: The number stands at 207K, which is slightly below the previous figure of 214K and just below the pre-previous of 212K. This indicates relative stability in the job market, which could counterbalance some of the negative sentiment arising from the slower GDP growth, offering a mixed macroeconomic context for QQQ.
- **Fed Rate Cut Probability**: 35% chance of only one or no rate cuts by the Fed this year.
**Opportunity**:
- **Sector Recovery**: If tech giants continue to post strong results and outlooks, QQQ could see sustained upward momentum. Still waiting for Amazon and Nvidia results next week.
- **Market Sentiment**: Positive developments in AI and cloud computing, automated assistants, particularly benefiting tech stocks.
**Risks**:
- **Tech Sector Volatility**: Sudden shifts in tech stock performances or regulatory challenges could lead to increased volatility.
- **Breakout Failure**: Similar to a stock, QQQ could fail to maintain levels above $400 and retreat, indicating a false breakout or consolidation phase.
**Disclaimer**:
This analysis is for informational purposes only and should not be considered investment advice. Investors should conduct their own research or consult a financial advisor before making any investment decisions.
QQQ Long - Trend Oscillator and Foundamentals: 1-Day AnalysisTechnical Analysis:
Invesco QQQ Trust (QQQ)
Timeframe: Daily
Chart Pattern: Oversold indicator EMA crossings
Breakout Level: $370
Target Price TW: N/A
**Breakout Point**: QQQ has surpassed a notable resistance level at $370, showing signs of a strong upward movement with the current price at $372.35, signaling a robust breakout.
**Indicators / Patterns**:
- **MACD (Moving Average Convergence Divergence)**: The MACD is trending bullish, which indicates a potential continuation of the upward trend.
- **RSI (Relative Strength Index)**: The RSI is approaching overbought territory, suggesting heightened buying activity.
- **Candlestick Patterns**: No relevant long in 1D timeframe, relevant in 4H
Signal: The script sets up the "WaveTrend with Crosses" indicator, authored by LazyBear. It uses moving averages of price data to calculate momentum and provides visual cues for potential reversals with overbought/oversold levels and line crossovers, used for signaling trade opportunities.
**Market Environment**:
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- **Interest Rate Concerns**: With the Federal Reserve's stance on interest rates, tech stocks and QQQ may face volatility. Higher rates generally lead to valuation pressures on high-growth tech stocks.
**Fundamentals/Events**:
With the updated holdings information for QQQ as of April 24, 2024, let's re-integrate the EPS and revenue surprises into the analysis:
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- **Alphabet C (GOOGL)** and **Alphabet A (GOOG)**: With a combined weight of 5.40% in QQQ, Alphabet's impressive EPS surprise of roughly 25.17% and a revenue surprise close to 2.35% indicate a strong positive momentum that could favorably affect the QQQ index given their significant presence.
- **T-Mobile US (TMUS)**: As a smaller weight of 1.47% in QQQ, T-Mobile's mixed financial performance, featuring an EPS surprise of about 6.95% but a slight revenue dip of -1.06%, might have a nuanced effect on the index. The better-than-expected EPS could be positive, but the revenue shortfall may temper the impact.
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- **Economic Indicators**: Key economic releases (e.g., employment data, inflation reports) in the coming weeks could impact investor sentiment and market dynamics, affecting QQQ.
Macroeconomic data that could be factored into the analysis of the QQQ index:
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- **Initial Jobless Claims (Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione)**: The number stands at 207K, which is slightly below the previous figure of 214K and just below the pre-previous of 212K. This indicates relative stability in the job market, which could counterbalance some of the negative sentiment arising from the slower GDP growth, offering a mixed macroeconomic context for QQQ.
- **Fed Rate Cut Probability**: 35% chance of only one or no rate cuts by the Fed this year.
**Opportunity**:
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**Risks**:
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**Disclaimer**:
This analysis is for informational purposes only and should not be considered investment advice. Investors should conduct their own research or consult a financial advisor before making any investment decisions.
Scende USA a causa delle vendite al dettaglio in picchiata.A Wall Street si dice:
"La diversificazione è una protezione contro l'ignoranza. Non puoi prevedere quale azienda avrà successo, quindi possedere diverse aziende riduce il rischio."
Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Iniziamo il nostro resoconto dell’ultima settimana accorciata dalla festività del MLK’s day.
Ieri, il mercato ha vissuto un'ulteriore giornata in ribasso a causa delle vendite al dettaglio più forti del previsto.
Il NASDAQ ha segnato una flessione dell'0,59%, chiudendo a circa 14.855,62 punti, mentre l'S&P è sceso dell'0,56% a 4.739,21. Anche il Dow Jones ha registrato una perdita dell'0,25%, segnando il terzo giorno consecutivo in rosso. Tuttavia, un fatto sorprendente è stato il rialzo di Boeing (BA), che ha guadagnato l'1,3% nella sessione, nonostante le recenti difficoltà.
Le vendite al dettaglio di dicembre hanno sorpreso positivamente, registrando un aumento dello 0,6% rispetto alle aspettative dello 0,4%. Questo è un segnale positivo per l'economia, ma potrebbe influenzare la prospettiva di un taglio dei tassi da parte della Fed a marzo. Se i consumatori non sentono la pressione dell'incremento dei tassi, la Fed potrebbe prendere tempo prima di intervenire.
A seguito di dati economici incoraggianti, uniti alle dichiarazioni più caute dei funzionari della Fed, sembra che gli investitori stiano considerando la possibilità che un taglio dei tassi a marzo potrebbe non essere così scontato. Le probabilità di un taglio durante quell'incontro, secondo il FedWatch Tool del CME, sono scese al 55% circa, rispetto al ben oltre il 70% della scorsa settimana.
In breve, Wall Street rimane fiduciosa che la Fed possa tagliare i tassi nel 2024, ma i dati sull'inflazione di dicembre e le vendite al dettaglio più solide potrebbero influenzare le decisioni future della banca centrale.
È un momento eccitante poiché ci immergiamo nella stagione degli utili, un'opportunità per concentrarsi su notizie diverse dai tassi e dalla Fed, anche se non vedremo miglioramenti fino alla prossima settimana.
Finora, il mercato è stato piuttosto perplesso riguardo ai report finanziari delle grandi banche, nonostante i numeri complessivi siano piuttosto positivi. Tuttavia, emerge una distinzione tra i profitti e i ricavi.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica “Selezione di Titoli Vincenti".
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Amphenol (APH)
OraSure Technologies (OSUR)
Steel Dynamics (STLD)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
Siamo partiti con il piede giusto, con una percentuale superiore alla media di queste società che supera le stime dell'EPS. In effetti, l'86,1% dell'EPS supera le aspettative, una cifra notevolmente superiore alla media dei 20 trimestri precedenti per questo gruppo di 36 membri dell'indice, che si attesta all'80,6%. Il tasso di crescita degli utili per queste aziende è paragonabile a quanto osservato in altri trimestri recenti.
Tuttavia, la situazione dei ricavi nel quarto trimestre solleva alcune preoccupazioni, con il tasso di crescita di questi 36 membri dell'indice in decelerazione e i ricavi che si attestano al di sotto del minimo dei 20 trimestri precedenti.
Restate con noi per ulteriori aggiornamenti sulla stagione degli utili e le implicazioni per il mercato.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.