WisdomTree - Tactical Daily Update - 06.04.2023Dati macroeconomici europei in moderato recupero.
Alcuni dati Usa, invece, testimoniano rallentamento: Fed piu’ “dovish”?
Mercati azionari incerti: nessun panic selling, ma scelte “defensive”…
... qualche esempio? Rendimenti dei bond in calo, oro in rialzo.
L’ottimismo della scorsa settimana ha lasciato spazio alla cautela e per le Borse europee ieri, 5 aprile, sono prevalsi i segni negativi: Milano -0,59%, Francoforte -0,53%, Parigi -0,39%: segno positivo solo per Londra, +0,37%. Chiusure miste a Wall Street: Dow Jones +0,24%, S&P 500 -0,25%, Nasdaq -1,07%.
Si conferma, pur tra alti e bassi, la crescente preferenza degli investitori per i cosiddetti “beni rifugio” a cominciare dall'oro. A sostenere questa tendenza ai “safe assets” sono le paure di un'inflazione che potrebbe riaccendersi, o almeno non rallentare a sufficienza, e diversi dati macro Usa che, vien da dire, finalmente, fotografano una congiuntura meno brillante di quella recente.
Ci riferiamo ai dati sotto le attese sul lavoro nel settore privato, al calo delle offerte di lavoro vacanti, agli ordini all’industria ed al rallentamento dell'attività nel comparto dei servizi: tutti convergono verso uno scenario di indebolimento dell'economia Usa. Ecco perche’ questo mese si attendono con particolare ansia i dati sul mercato “generale” del lavoro, che saranno pubblicati domani, venerdi’ 7 aprile.
Rallentamento della richiesta di lavoro “qualificato” e relative posizioni lavorative “aperte” (definite Jolts negli Usa) e ordini all’industria sotto le attese appaioni cacofoniche rispetto alle affermazioni di alcuni membri del Board della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa) che invocano nuovi aumenti dei tassi di interesse: tra loro Loretta Mester (Cleveland FED) e Lisa Cook.
I mercati in effetti la pensano un po’ diversamente, e sono cioe’ convinti che la FED sia prossima a concludere il ciclo di rialzi, come testimoniano gli OIS (overnight index swap) sui FED funds, che incorporano almeno 2 tagli entro la fine dell’anno. Inoltre, si osserva un forte calo dei rendimento dei Treasury USA a 2 anni, -13 bps ieri, e 10 anni, tornato sotto 3,3%,
Restando negli Usa, ha deluso il numero di nuovi occupati emersi dall’indagine Adp (Automatic Data Processing) che indica una creazione di 145 mila, contro 261 mila di febbraio e 210 mila attesi.
La performance del settore dei servizi Usa e’ ancora positiva, ma l'indice ISM (Institute for Supply Management) è sceso a 51,2 punti dai 55,1 di febbraio, e contro attese di 54,3.
La fiducia economia dell'Euro-zona e’ cresciuta a marzo per il 3’ mese consecutivo e al livello piu’ alto da maggio 2022, migliorando rispetto al 4’ trimestre 2022: l'indice S&P Global PMI Composito e’ salito a 53,7 da 52,0 di febbraio.
Le scorte di petrolio negli Stati Uniti, la scorsa settimana, sono scese di 3,7 milioni/barili a 470,0, ben oltre le attese di -1,5 milioni. Il prezzo del greggio, dopo il rialzo del +15% in una settimana, ieri si e’ stabilizzato, col WTI (West Texas Intermediate) attorno 81 Dollari/barile.
L’avversione al rischio sospinge il prezzo dell’oro, salito ieri oltre 2.000 Dollari/oncia,
ai massimi da oltre 1 anno, anche per effetto della debolezza del Dollaro, tornato vicino a 1,10 verso Euro, e per i timori di un possibile rallentamento dell'economia americana.
Manifattura tedesca in ripresa? Si direbbe di si’, guardando il dato sulla produzuone industriale che, a febbraio, e’ salita +0,6% su base mensile e +2,0% annuale insieme a nuovi ordini all'industria che hanno battuto le stime. Anche in Francia la produzione industriale è salita +1,2% a marzo, superando le attese degli analisti.
A marzo, nell’Euro-zona, l'Indice S&P Global PMI dei servizi ha segnato un balzo a 55 punti, da 52.7 di febbraio, facendo segnare il miglior dato da maggio 2022.
Peraltro la Germania, per voce del Ministro delle Finanze Christian Lindner, chiede di non essere inclusa nella riforma europea sulla gestione delle crisi bancarie, data la peculiarita’ del suo sistema creditizio nel quale prevalgono casse di risparmio e credito cooperativo.
Il fronte geo-politico e’ ricco di eventi: Il Presidente francese Emanuel Macron e la Prsidente della Commissione europea Signora Von der Leyen sono in Cina, con l’intento di consolidare le relazioni commerciali e invitare Pechino ad agire in favore di una soluzione del conflitto in Ucraina. Nel frattempo Pechino condanna l'incontro tra la Presidente taiwanese e lo Speaker della Camera Usa dei giorni scorsi.
Stamattina, 6 aprile, le maggiori borse asiatiche hanno chiuso in ribasso: Tokyo (Nikkei) -1,2%: la recente crescita dei salari potrebbe suggerire una politica monetaria piu’ restrittiva al nuovo Governatore della Banca centrale, con conseguente apprezzamento dello Yen e perdita di competitivita’ internazionale.
Variazioni minime per Shanghai, -0,1%, Hong Kong, +0,1%, mentre l’ASX200 australiano è sceso -0,3% ed il Kospi coreano -0,8%.
Dopo un avvio incerto, gli indici azionari europei sono migliorati e chiudono la mattinata con variazioni medie di +0,7%: i volumi sono ridotti, per effetto del clima “pre-festivo”. I future su Wall Street non forniscono chiari tendenze sulle riaperture (ore 13.30 CET).
Occhi aperti sulle nuove richieste di sussidi di disoccupazione di oggi pomeriggio, in attesa del rapporto sul mercato del lavoro di domani, 7 aprile.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 03.04.2023Si chiude un trimestre positive per le azioni: Nasdaq il migliore, +15%.
Opec+ taglia inaspettatamente produzione di 1,1 milioni/giorno.
L’inflazione “core” resta ancora alta: Banche centrali verso nuovi rialzi.
Manifattura europea debole, dicono gli indici Pmi di marzo.
Marzo, come sperato, si sta rivelando un mese di rallentamento dell’inflazione. Dopo il sorprendente calo mensile in Spagna, che ha portato la variazione annua a +3,3% da +6,0% di febbraio, al minimo da oltre 2 anni, e’ stata la volta della Francia, dove la variazione annuale dei prezzi al consumo e’ scesa a +5,6% dal 6,3% di febbraio, pur con un’allarmante ascesa dei prezzi degli alimentari.
Anche in Italia e in altri Paesi dell'Eurozona si registrano cali significativi, indotti dalla frenata dei prezzi energetici, ma anche una sgradita e persistente dinamica elevata delle componenti “servizi”, spese per la casa, e per il cibo, che essendo le componenti piu’ “stabili”, sono anche le piu’ osservate dalle banche Centrali.
Su questo tema si e’ chiaramente pronunciata la Presidente della Banca centrale europea (ECB) Christine Lagarde, quando la scorsa settimana ha ribadito che l'inflazione di fondo nella zona Euro è ancora significativamente troppo alta, che l'obiettivo ambizioso ma molto chiaro è quello di riportare l'inflazione al 2%, e che solo recentemente hanno iniziato a vedersi i primi effetti benefici dei rialzi del tassi.
Supportati anche dai segnali di rafforzamento dell’economia cinese emersi dai dati PMI (Purchasing managers index) di marzo, che hanno superato le stime soprattutto nei “servizi”, le Borse europee, venerdi’ 31, hanno chiuso con significativi progressi,: Dax tedesco +0.7%, Cac francese +0,8%, FTSE-MIB italiano +0,34% (-1,0% il bilancio mensile, ma +14,4% da inizio anno).
Wall Street ha fatto anche meglio: Dow Jones +1,3%, Nasdaq +1,7% e S&P500 +1,4%, dopo i dati sull'inflazione PCE (Personal consumption expenditures) che a febbraio scorso ha rallentato piu’ delle aspettative. Il bilancio trimestrale di Wall Street fotografa bene il rimbalzo dei titoli tech: Nasdaq 100 +14,8%, S&P500 +5,5%, Dow Jones -1,0%.
L'inflazione misurata dall'indice PCE, la piu’ monitorata dalla Banca centrale, a febbraio ha fatto segnare +5,0% su base annua (+0,3% su base mensile), leggermente meglio del +5,1% previsto dal consenso.
I prezzi al consumo nell'Eurozona a marzo sono cresciuti del +6,9% annuo, ben al di sotto del +8,5% di febbraio, ma il dato “core” in lieve aumento, da +7,8% a +7,9%, non depone ancora in favore di svolte “morbide” da parte della Banca centrale europea, che probabilmente decidera’ almeno un nuovo rialzo da +0,25% nella prossima riunione del 4 maggio.
A marzo i consumatori Usa sono stati meno ottimisti: l’indice di fiducia calcolato dall'Università del Michigan scende a 62 punti dai 67 di febbraio, sotto l’attesa di 63.
La componente “aspettative” passa da 64,7 a 59,2, quella sulla “situazione attuale” da 70,7 a 66,3.
Migliora l'inflazione attesa a 1 anno, da 4,1% a 3,6%, mentre e’ invariata a +2,9% quella a 5 anni. Infine a febbraio la spesa per consumi in Usa è cresciuta del +0,2% mensile, sotto il +0,3% atteso.
Stamane, 3 aprile, vediamo prezzi del greggio in forte ascesa dopo che, a sorpresa, il cartello Opec+ dei maggiori produttori/esportatori mondiali ha deciso un taglio alla produzione per sostenere i prezzi, reduci da un 1’ trimestre di continui cali.
Il prezzo di un barile di WTI, greggio di riferimento americano, e’ arrivato a segnare +8%, superando 80 Dollari/barile. L'indice Stoxx “energy” si impenna oltre +4,0%, le azioni Total e BP guadagnano oltre +5,0%.
La manufattura europea perde slancio: l'indice Pmi manifatturiero dell'Eurozona a marzo e’ calato a 47,3, da 48,5 di febbraio, al minimo da 4 mesi: peggiora bruscamente l'indice dei tempi di consegna dei fornitori, salito al nuovo record nella serie storica del dato. Altri sub-indici, come quello delle condizioni del settore, della produzione, dei nuovi ordini e dell’occupazione, sono mediamente stabili.
Il Pmi manifatturiero italiano fa meglio della media, calando a marzo a 51,1 dal livello massimo dal 52 di febbraio.
Sul mercato valutario osserviamo che l'Euro e’ tornato sotto 1,09 Dollari a 1,0845, mentre scambia attorno 144,35 verso Yen giapponese, da 144,75 di venerdi’ 31: il Dollaro Usa e’ risalito a 133,5 verso Yen giapponese.
La paura che l’aumento del prezzo del petrolio possa alimentare una nuova fiammata inflattiva sta forse contribuendo al rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato europei, con quello del Btp a 4,13%, +5 bps: lo spread BTP/Bund decennali si allarga di 3 bps a 183. Quello dei Treasury decennali americani sale di 5 punti base a 3,53%.
Indici misti stamane per le chiusure azionarie asiatiche: Nikkei giapponese +0,52%, Shanghai +0,95%, Hong Kong -0,38%, Kospi coreano -0,17%. Di scarso impatto l'indicatore PMI manifatturiero Caixin cinese di marzo, sceso inaspettatamente a 50,0 da 51,6 di febbraio, e sotto le attese di 51,4.
Nel calendario dei dati macroeconomici della settimana spicca l'indice Ism manifatturiero Usa che sarà pubblicato oggi pomeriggio e conterra’ importanti indicazioni alla voce “prezzi pagati alla produzione”. Venerdi’, sempre negli Usa, avremo il cruciale rapporto sull'occupazione di marzo.
A fine mattinata si registrano moderati rialzi per i listini azionari europei, e futures su Wall Street privi di una reale direzione. (ore 13.30 CET)
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 31.03.2023L’inflazione scende in Europa a marzo, ma quella “core” resta ancora alta.
Il calo dell’inflazione potrebbe ammorbidire le Banche centrali.
La fiducia delle imprese dei servizi in Cina ai massimi da 12 anni.
ECB migliora attese 2023 per inflazione e crescita.
I prezzi al consumo finalmente rallentano in Europa, e le Borse ieri hanno realizzato buoni progressi: Milano +1,0%, Francoforte +1,2%, Londra +0,8% e Parigi +1,1%. Anche Wall Street, superata la paura per le banche, e’ nuovamente salita: Dow Jones +0,4%, S&P500 +0,6%, Nasdaq +0,7%.
Ha stupito, in positivo, il dato di inflazione al consumo (CPI) spagnolo: l’aumento del +3,3% a marzo su base annua tendenziale e’ un drastico miglioramento rispetto al +6,0% di febbraio ed e’ inferiore al +3,8% atteso dal consenso, oltre ad essere la variazione più bassa da luglio 2021.
Anche in Germania l'inflazione rallenta: a marzo i prezzi al consumo sono saliti +0,8% mensile e +7,4% annuale, in discesa dal +8,7% di febbraio 2022, allineati alle attese di consenso.
Crollano le variazioni annuali dei prezzi dell'energia, +3,5%, facendo pensare che ad aprile il numero sara’ negativo, per l’effetto di confronto con mesi “orribili” nel 2022. Ancora in sgradita ascesa i prezzi del cibo in Germania, +22,3% su anno.
Gli operatori finanziari hanno pertanto valide ragioni per ritenere che la Banca centrale europea (ECB), d’ora in avanti, sara’ meno incline a nuovi rialzi del costo del denaro. Nel suo Bollettino mensile, l’ECB ha sottolineato che le future mosse di politica monetaria saranno basate sui dati macro, che il settore bancario europeo e’ solido, e che la Banca centrale e’ pronta ad intervenire, se necessario.
Negli Stati Uniti invece, alcuni rappresentanti della FED (Federal Reserve, Banca centrale Usa) ritengono appropriati nuovi rialzi dei tassi di interesse e Neel Kashkari, Presidente della FED di Minneapolis, ha affermato che non e’ ancora possibile stabilire quali saranno gli impatti dei crack bancari su crescita e inflazione.
L'economia americana nel 4’ trimestre 2022 è cresciuta +2,6%, cifra leggermente rivista al ribasso dal +2,7% precedentemente stimato, e decisamente inferiore al +3,2% del 3’ trimestre: un rallentamento evidente, ma di misura contenuta: sull’intero 2022, il GDP (prodotto interno lordo) degli Usa e’ cresciuto 2,1%, sensibilmente meno del +5,9% del 2021.
Inflazione USA: l'indice dei prezzi per consumi personali PCE (Personal consumer expenditures) è salito +3,7% annuo nel 4’ trimestre 2022, in rallentamento rispetto al +4,3% del trim. precedente. Il dato 'core', il piu’ osservato dalla FED e che esclude le componenti energia e cibo, e’ sceso a 4,4% dal 4,7% del 3’ trim. Sull’intero 2022, il PCE è stato +6,3%, vs +4,0% del 2021: quello 'core' +5,0%, dal +3,5% del 2021.
Ieri, 30 marzo, sempre negli Usa, sono stati pubblicati i dati sulle richieste settimanali di sussidi disoccupazione: 198 mila, contro i 191 mila della settimana prima, variazione insufficiente per ravvisare segnali di peggioramento del mercato del lavoro.
Il settore bancario statunitense necessita una regolamentazione più rigida, sostiene il Segretario al Tesoro Usa, Janet Yellen ad una conferenza della National Association for Business Economics. “Le regole sono state allentate troppo negli ultimi anni e occorre intervenire, visti i fallimenti di Silicon Valley Bank e Signature Bank”.
Il Presidente dell'Abi (Associazione bancaria italiana), Antonio Patuelli si dice preoccupato poiche’ l’aumento del costo del denaro eleva il rischio di credito: da luglio 2022 a febbraio 2023, i +3,5 punti di rialzo hanno giovato al margine di interesse delle banche, ma hanno aumentavano le difficolta’ di rimborso di famiglie e imprese". A febbraio i crediti deteriorati lordi sono saliti 1 mld di Euro vs gennaio.
La Banca centrale europea (ECB) ha migliorato di 0,5% la stima sulla crescita del GDP dell'Eurozona: +1,0% nel 2023, dal +3,6% del 2022. Anche sull’inflazione la prospettiva e’ migliorata: ECB prevede che scendera’ sotto 3,0%, dal 4,0% di dicembre, entro fine 2023, per merito dei calo dei prezzi dell'energia.
Nell'Area-euro, a marzo, il tasso di inflazione annuale e' sceso a +6,9% da +8,5% di febbraio. L'inflazione 'core', purtroppo, continua a crescere, sebbene perda slancio: +7,9% dal +7,8% di febbraio e +7,3% di gennaio: e’ la prima volta dal 2020 che il dato “core” supera quello “generale”.
A febbraio il tasso di disoccupazione nell'Area-euro e' rimasto fermo a 6,6% su gennaio, ma e’ in calo rispetto al 6,8% di febbraio 2022. Sul fronte macro, sara’ interessante nel pomeriggio, il dato sull'indice di fiducia dei consumatori Usa, calcolato dall’Universita’ del del Michigan: alle 17.00 CET discorso del Presidente dell’ECB, Christine Lagarde.
Oggi 31 marzo, ultimo giorno di settimana, mese e trimestre, positivi tutti le Borse asiatiche: Tokyo ha chiuso a +0,93%, Shanghai +0,36%, Hong Kong +0,93%, Seul (Kospi) +0,97%, Mumbai (Sensex) +1,28%.
In Cina, l’indice Pmi (Purchasing manager Index) e’ salito al massimo da 12 anni a 58,2. Il Pmi composito è salito a 57, dai 56,4 punti di febbraio, al livello piu’ alto dal 2012.
Le Borse europee, a fine mattinata, sono frazionalmente positie, in media +0,4%, sostenute dalle novita’ positive sull’inflazione in vari Paesi europei: dopo la sorpresa spagnola, oggi registriamo il calo dell’inflazione a marzo in Francia: 5,6% dal 6,3% di febbraio, anche se permane l’allarme per il cibo, +15,8% annuale.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 23.03.2023FED alza di +0,25%, come previsto. Reazione negative di Wall Street.
Lagarde (ECB) ribadisce: le prossime decisioni saranno “data driven”.
Il Dollaro si indebolisce notevolmente. Stamattina e’ sotto 1,09 vs Euro
Rendimenti obbligazionari in lieve recupero, senza strappi.
La Banca Centrale Usa (FED-Federal Reserve), in linea con le attese, alle 19.00 CET di ieri sera, 22 marzo, ha innalzato il costo del denaro di +0,25%, al 4,75%-5,00%, livello record dal 2007. Anche all’inizio di febbraio la FED aveva deliberato all'unanimità un aumento di 25 bps, mentre a dicembre erano stati 50 e nelle 4 precedenti occasioni, tra giugno e novembre, ben 75 bps.
Il suo Chairman Powell ha ribadito che il sistema bancario americano e’ solido e resiliente, riconoscendo tuttavia che i recenti sviluppi, probabilmente, porteranno a condizioni creditizie più difficili per famiglie, pesando sulle attività economiche, sull’occupazione e, sperabilmente “al ribasso”, sull'inflazione.
L’Inflazione, secondo Jerome Powell, è ancora troppo alta e “lontana dal nostro obiettivo di +2,0%: il processo per far scendere l'inflazione sarà lungo e probabilmente difficoltoso», poiche’ i dati su inflazione e mercato del lavoro continuano ad essere piu’ forti del previsto. La FED continuerà a maturare le sue decisioni «di riunione in riunione, in base ai dati macro».
Cosicche’ Wall Street, che prima dell'annuncio era priva di direzione, ha dapprima accelerato al rialzo per poi girarsi velocemente in negativo: Dow Jones -1,63%, S&P 500 -1,65% e Nasdaq -1,60%.
Le Borse europee ieri hanno vissuto nell’attesa di novita’ dalla FED e, complice la debolezzza dei bancari, hanno chiuso con variazioni minime: Milano -0,1%, Madrid -0,4%, Parigi +0,3%, Francoforte +0,1% e Amsterdam la migliore con +0,8%.
Tornando alla FED, o meglio agli esiti del comitato di politica monetaria (FOMC), segnaliamo l’aggiornamento della previsioni economiche: la stima sui tassi d’interesse prevede il picco (valore mediano delle stime interne) del 2023 a +5,1%, come a dicembre: per gli anni 2024 e 2025 vengono indicati valori mediani di +4,3% e +3,1%, rispettivamente, da +4,1% (2024) e +3,1% (2025) precedenti.
Per il GDP (Prodotto interno lordo) è prevista una crescita 2023 di +0,4%, dal +0,5% della precedente previsione, mentre la disoccupazione è vista al 4,5% nel 2023, in lieve calo dal 4,6% delle vecchie stime.
Sul versante europeo, Christine Lagarde, Presidente dell’ECB (Banca centrale europea), nel corso della conferenza "The Ecb and Its Watchers XXIII", ha affermato ieri che "in presenza di un'elevata incertezza, è ancora più importante che il percorso dei tassi dipenda dai dati: ciò significa che, ex ante, non siamo impegnati ad aumentare ulteriormente i tassi, nè abbiamo finito di farlo".
Lagarde ha ribadito l’impegno di abbassare l’inflazione: «non derogheremo dall’impegno di riportare l’inflazione al 2% nel medio termine, e a tal fine seguiremo una strategia solida, fondata sui dati, che ci vede pronti ad agire senza compromessi verso il nostro obiettivo primario (alias la stabilita’ dei prezzi)».
Le ha dato man forte Fabio Panetta, membro dell'executive board dell’ECB, aggiungendo che la politica monetaria deve rimanere «adattabile ai mutevoli sviluppi» e che nuovi aumenti dei tassi «vanno calibrati con prudenza perché stanno già avendo un impatto (negativo) sulle condizioni di finanziamento...».
Un po’ di ottimismo e’ venuto, dal capo economista dell’ECB Philip Lane, che ha affernato che l’Inflazione di fondo scenderà con i prezzi dell'energia, ma l’atteso rallentamento dell'inflazione è basato sul raffreddamento della dinamica salariale, dopo il picco prevsto nel 2023.
Ieri, nel giorno dell’annuncio della FED sul rialzo dei tassi, il mercato obbligazionario ha fatto segnare un nuovo aumento dei rendimenti ed una sostanziale stabilita’ del differenziale di rendimento tra il BTP decennale italiano ed il Bund pari scadenza tedesco, attorno a 184 bps, col rendimento del BTP risalito a 4,18%, da 4,10% precedente.
Sul mercato valutario l'Euro ha nuovamente guadagnato terreno sul Dollaro Usa, accelerando dopo l’annuncio dell FED sino ad massimo a 1,086, ma apprezzandosi anche sullo yen giapponese a 143,2, ai massimi da inizio 2023. Stamane, 23 marzo, vediamo il cross Eur/US$ sopra 1,09%. (ore 12.00 CET)
Dopo la pubblicazione dei dati sulle riserve di greggio e raffinati in Usa, risultati sopra le attese, il prezzo del petrolio WTI (greggio di riferimento Usa) e’ risalito a 70,5 Dollari/barile, +1,4%: depressione senza fine, complici le temperature sopra la media in Europa, per il prezzo del metano europeo, attorno 40 Eur/mwh.
Stamattina, 23 marzo, le Borse europee sono ripartite deboli, all'indomani della decisione della FED sui tassi: in media scendono di -0,6%, soffrendo anche delle chiusure negative di ieri sera a Wall Street. Future Usa in rimbalzo medio di +1,0%.
Le mosse delle Banche centrali restano al centro dell’interesse degli investitori: la Banca centrale svizzera ha alzato il “repo” rate +50 bps a +1,5%, mentre la Bank of England dovrebbe alzare i tassi di +0,25% al 4,25%, dopo i terribili dati sull'inflazione al consumo (CPI), tornati ad accelerare a febbraio nel Regno Unito. Anche la Banca centrale norvegese dovrebbe alzare di 25 bps al 3,0%.
Borse asiatiche: Nikkei giapponese in calo frazionale, -0,2%. ASX australiano -0,7%, Nifty indiano -0,4%, Shanghai +0,7%, Shenzhen +0,9%, Kospi coreano +0,3%, Taiwan +0,7%, Honk Kong +2,2%, sul risveglio dei tecnologici.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 21.03.2023Alarme su banche “sedato”, per ora, da Regolatori, Autorita’, Governi.
Banca centrale USA in riunione oggi e domani: tassi su’ di +0,25% o invariati?
Presidente cinese a Mosca cerca una soluzione alla guerra in Ucraina.
Prezzo petrolio depresso, sotto 66 US$/barile: oro su’, anche >2000 US$/oncia.
Ieri, dopo il rincorrersi di notizie del weekend sulle sorti del Credit Suisse, le borse europee erano partite con perdite medie attorno a -2% ma nel corso della seduta, animate da ritrovato ottimismo, hanno rapidamente recuperato slancio per chiudere largamente positive appena sotto ai massimi di seduta.
La soluzione della crisi di Credit Suisse e l’iniziativa sincrona e congiunta delle maggiori Banche centrali per fornire liquidità al sistema finanziario hanno fatto partire le ricoperture sui titoli bancari, e non solo: spicca il +2,3% di Milano ed il +2,1% di Madrid: +1,4% Parigi e Francoforte, +1,3% Amsterdam e Londra. Bene anche Wall Street: Dow Jones +1,2%, Nasdaq +0,4%, S&P500 +0,9%.
L’ansia da crisi bancarie e’ stata dunque efficacemente sedata da Organi di viglianza e controllo, Banche centrali, rappresentanti dei Governi, con il Presidente dell’ECB (Banca centrale europea) Christine Lagarde che ha sottolineato la “tenuta del sistema” e la prontezza dell’ECB nell’intervenire per garantire liquidità e stabilità.
In specifico vale segnalare che Banca nazionale svizzera, Banca centrale europea, Banca centrale del Canada, d’Inghilterra e del Giappone hanno contemporaneamente deciso il potenziamento delle linee swap in Dollari, portandone la frequenza da settimanale a giornaliera a partire da ieri, 20 marzo, fino alla fine di aprile.
Giornata difficile per l’azione UBS che, dopo l’annuncio del salvataggio del Credit Suisse, è partita in calo di -9%, peggiorando sino a -12%, per poi girasi in positivo fino a +5,5%, e infine chiudere a +1,1%. Quella di Credit Suisse si e’ allineata alla “ratio” del concambio e si e’ ulteriormente dimezzata.
Sull’operazione di “salvataggio/acquisizione” di Credit Suisse da parte di UBS continuano ad addensarsi dubbi e critiche, specie sull'azzeramento dei bond Credit Suisse AT1 per oltre 16 miliardi di Euro, avvenuto senza che il capitale azionario subisse, in via prioritaria, la stessa sorte.
In ogno caso, gli operatori finanziari restano tesi e guardinghi, i mercati conseguentemente volatili e ancora in cerca di asset piu’ decorrelati e sicuri: tra loro spiccano i bond governativi sia in Usa che in Europa, e l'oro, che recuperando la sua storica valenza di “bene rifugio” ieri, 20 marzo, e’ risalito sopra 2.000 Dollari/oncia.
“Digerite” in qualche modo le crisi bancaria, l’attenzione degli investitori dovrebbe tornare su 2 eventi importanti di oggi e domani: il 1’ e’ l'incontro a Mosca tra il Presidente cinese Xi Jiping, e l'omologo russo Vladimir Putin, sul tema di un possibile piano di pace in Ucraina. Il 2’ e’ la riunione della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa) che domani dovrebbe alzare il costo del denaro di +0,25%.
Come dicevamo e’ un buon momento per i Titoli di Stato, con l’ovvio effetto combinato di prezzi in salita e rendimenti in discesa: l’esempio piu’ eclatante e’ quello del Treasury Usa a 2 anni, il cui rendimento e’ sceso, in poco più di 1 settimana, da 5,0% a 3,7%. In Europa si stringe lo spread tra BTP italiani e omologhi Bund tedeschi: ieri, a fine seduta, segnava 187 punti base, dai 193 di venerdì 17.
Sul mercato valutario, l'Euro ha recuperato +0,3% a 1,069 sul Dollaro e altrettanto, a 140,2, sullo Yen e sul cross Euro-Franco svizzero a 0,992.
Buone notizie dal fronte delle materie prime energetiche: il prezzo del petrolio WTI (greggio di riferimento Usa) ieri, 20 marzo, ha perso -1,7% a 66,9 Dollari,barile. Quello del metano europeo e’ sceso sotto i 40 Euro/megawattora, -86% (!!) dal picco di giugno 2022.
La prospettiva di un ammorbidimento della politica monetaria della FED ha contribuito ieri al rialzo dell’oro, che ha transitoriamente superato i 2 mila Dollari/oncia, anticipando l’esito della riunione di 2 giorni (inizia oggi) del FOMC (Federal Open market Committee).
Il comitato di politica monetaria della FED, secondo i future sui FED Fund, con oltre l’80% di probabilita’ varera’ un rialzo di +0,25%.
Stamane in Asia osserviamo la 2’ seduta positiva settimanale: le rassicurazioni di Governi e Banche centrali sulla stabilità del settore bancario hanno avuto impatto benefico: Tokio e’ chiusa per festivita’, Shanghai e’ salita +0,6%, e Shenzhen +1,6%. A Hong Kong, l’indice Hang Seng e a Seul il Kospi sono saliti +0,4%, a Mumbai il Nifty +0,3%.
Le Borse europee oggi, 21 marzo, sono ripartite con grande slancio e chiudono la mattinata (ore 13.00 CET) con un progresso medio del +1,7%: nuovo progresso dei prezzi dei governativi europei, grazie a rendimenti di nuovo in calo: il BTP decennale benchmark paga 3,92%, da 3,98% di ieri, e lo spread col Bund decennale tedesco si assottiglia a 180 bps, ai minimi da 2 mesi.
I futures sui listini Usa anticipano riaperture positive, ma la volatilita’ e’ destinata a restare elevata, sensibile alle notizie dell’incontro tra i Presidenti cinesi e russo in corso a Mosca e a quelle sulla discussione tra banchieri del FOMC negli Usa.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 14.03.2023L’allarme “banche fragili” si estende all’Europa, senza vere argomentazioni.
Molti analisti pensano che le crisi bancarie ammorbidiranno la FED.
Dalla riunione ECB di giovedi’ 16 atteso aumento di 25 o 50 bps.
Oggi il dato sull’inflazione al consumo Usa: incidera’ su scelte della FED.
Il crack di Silicon Valley Bank e di Signature Bank ed il clima di sfiducia e di speculazione immediatamente rivolto ad altre banche regionali americane, hanno determinato forti vendite sulle Borse europee, ma hanno anche alimentato aspettative che il picco dei tassi sui Fed Funds sia stato raggiunto, lasciando sperare un’attitudine piu’ “dovish” (da colomba) delle banche centrali da qui in avanti.
Ovvio, pertanto, che analisti ed investitori attendano spasmodicamente le imminenti decisioni delle banche centrali. Giovedì 16 si riunisce la Banca centrale Europea (ECB), dalla quale non e’ piu’ scontato, com’era fino a venerdi’ scorso, il rialzo di +0,5%: la settimana prossima, 21 e 22 marzo, tocchera’ alla Federal Reserve (FED-Banca centrale Americana) decidere se e quanto alzare il costo del denaro.
La speranza dei mercati e’ che dopo i disastri delle 2 banche regionali americane, largamente attribuito al rapido aumento dei tassi di interesse, gli istituto centrali ammorbidiscano la propria “stance” di politica monetaria.
Ieri, 13 marzo, i contratti “swap” sui tassi Usa attribuivano la piu’ alta probabilita’ ad uno scenario di stabilita’ (invarianza) dei tassi per tutto l’anno in corso!..che svolta..
Sebbene si potrebbe trattare di un gradito cambio di rotta, sappiamo bene che le banche centrali restano prioritariamente concentrate sulla stabilita’ dei prezzi, cioe’ sulla lotta all’inflazione, e che matureranno le loro decisioni sulla bease dei prossimi dati macroeconomici, primo tra i quali quello sull'inflazione al consumo in Usa (CPI) di febbraio, previsto nel pomeriggio: le stime sono +0,5% mensile e +6,0% annuale.
Intanto ieri l'indice Stoxx bancario europeo è sceso -5,7%, che porta oltre -11% il crollo in 1 settimana: per gli indici azionari europei ieri, 13 marzo, cali pesanti: Milano la peggiore, -4,0%, Francoforte -3,0%, Parigi -2,9%, Londra -2,6%, Madrid -3,5%.
Wall Street, che si era gia’ “schiantata” venerdi’ 10, ha chiuso incerta: Dow Jones -0,3%, S&P500 -0,2%, Nasdaq piu’ ottimista, +0,4%, ma il collasso delle 2 banche regionali ha scatenato massicce vendite di azioni bancarie, pur lontane da timori di insolvenza: ad esempio, Bank of America -5,8%, Citigroup -7,4%, ma anche JPMorgan con -1,8%.
Piu’ impressionante lo swing al rialzo dei prezzi dei bond, innescato da furibondi acquisti, sia in Europa che in Usa, che hanno spinto all’ingiu’ i rendimenti dei Treasury e dei titoli di Stato Europei: anche questo movimento si deve alle aspettative di una FED più accomodante: nelle ultime 3 sedute il rendimento del Treasury Usa 2 anni è sceso da 5,0% a 4,1%: in Europa, quello del BTP 2 anni dal 3,9% al 3,4%.
Il Presidente Usa Biden afferma che “il sistema bancario Usa è sicuro, ma chiedero’ al Congresso e ai regolatori norme bancarie più rigide: ...in ogni caso nessuna perdita sarà a carico dei depositanti e dei contribuenti, poiche’ i soldi saranno garantiti dai fondi assicurativi».
Toni simili anche nella nota congiunta della Segretaria al Tesoro Yellen, del Chairman FED Powell e del Presidente dell'agenzia federale FDIC Gruenberg: «Stiamo intraprendendo azioni decisive per proteggere l'economia Usa, rafforzando la fiducia nel nostro sistema bancario affinche’ continui a svolgere i suoi ruoli vitali di protezione dei depositi e di accesso al credito a famiglie e imprese”.
Sul fronte valutario, la crescente convinzione che la Banca centrale Usa possa astenersi da nuovi robusti aumenti al costo del denaro ha indebolito il Dollaro sino oltre 1,07 verso Euro mentre la crisi bancaria in corso ha ridato lustro alle valute digitali, con Bitcoin sopra 24.000 US$ ed Ethereum sopra 1.680.
Il “flight to safety” (volo verso la sicurezza) ha premiato soprattutto i titoli governativi piu’ “sicuri”, tra i quali i Bund decennali tedeschi: cio’ ha determinato un allargamento dello spread di rendimento verso gli omologhi BTP italiani a 192 bps, +11 rispetto alla chiusura di venerdi’ 10. Prealtro anche il rendimento dei BTP benchmark e’ sceso bruscamente a 4,2%, dal 4,6% di giovedi’ scorso.
Il prezzo del petrolio continua a scendere e ieri quello del WTI (West Texas intermediate) ha toccato 75,4 Dollari/barile: oggi perde ancora sino a 73,9 Dollari (ore 11.00 CET). Possono aver pesato i dati dell’import di greggio cinese a gennaio febbraio, pari a 10,4 milioni barili/giorno, 1 milione sotto il livello del bimestre precedente!
Si pensa ad un decumulo di scorte, ma il dato cinese e’ sorprendente. Ancora in discesa il prezzo del gas naturale europeo sul circuito TTF di Amsterdam: -3,7% a 47,8 Euro/megawattora (ore 11.00 CET).
Stamattina listini asiatici negativi, col Nikkei giapponese -2,2%, peggior calo in 3 mesi, Hong Kong -2,5% trascinato dal -5,1% del colosso HSBC, Kospi coreano -2,6%, ASX australiano -1,4%. Piu’ stabili le borse cinesi, Shanghai-0,7%, Shenzhen -0,8%.
A fine mattinata le Borse europee, pur incerte e volatili, segnano progressi medi di +0,5%, mentre i futures su Wall Street indicano riaperture al rialzo, con punte del +1,5% per il Nasdaq. (ore 13.00 CET).
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 06.03.2023Quadro macro in rafforzamento in EU: nuove strette sui tassi in arrivo?
Prezzi alla produzione finalmente in discesa in Europa a febbraio.
Economia cinese vista a +5% circa nel 2023: indici PMI in recupero.
Nuovi BTP Italia 5 anni molto ben accolti: minimo 2% + inflazione.
Venerdi’ 3, le Borse europee hanno chiuso con brillanti progressi l'ultima seduta della settimana, supportate anche dalle affermazioni “morbide” del Presidente della FED Regionale di Atlanta: Raphael Bostic si dice "favorevole ad un aumento dei tassi d'interesse di +0,25%”, dall'attuale 4,50%-4,75%, alla prossima riunione del 21-22 marzo, poiché “è bene essere cauti".
Complici i positivi dati macroeconomico nel comparto servizi in Europa e negli Stati Uniti, le Borse europee hanno chiuso con progressi cospicui: Milano +1,56%, Francoforte +1,64%, Madrid +1,49%, Parigi +0,88%, Amsterdam +0,72%, Londra stabile. Nella settimana Milano e’ salita +3,1%, Parigi e Francoforte oltre +2%.
Anche Wall Street venerdi’ 3 ha chiuso positiva: Dow Jones +1,17%, S&P500 +1,61%, Nasdaq +1,97%, festeggiando il ritorno all’espansione del comparto servizi a febbraio: il relativo indice Pmi (Purchasing managers index), è salito a 50,6 punti, sopra attese di 50,5, tornando in “espansione” dopo 7 mesi.
Che l'attivita' economica nei servizi sia stata in espansione negli Stati Uniti a febbraio lo “racconta” anche il relativo indice ISM (Institute for Supply Management) che, pur scendendo a 55,1 punti da 55,2 di gennaio, ha battuto le attese di 54,3, restando abbondantemente sopra i 50 punti delimitano contrazione da espansione.
In Europa riprende tono l'attività economica e calano i prezzi alla produzione (PPI-Production price index). L’attività dei servizi di Italia, Francia e Germania si conferma in espansione ed e’ migliorata a febbraio. Nella zona-Euro, l'indice Pmi servizi balza a 52,7 punti da 50,8 di gennaio. Il PMI composito (Manifattura+Servizi) sale a 52 punti dai 50,3 di gennaio, ai massimi da 8 mesi.
L’attività economica privata dell’Euro-zona ha registrato per il 2’ mese consecutivo una buona crescita a febbraio, grazie alla ritrovata stabilità dell’attivita’ manifatturiera, all’espansione dei servizi ed al ritorno in positivo del flusso dei nuovi ordini, per la prima volta da maggio 2022.
Eurostat (Ufficio statistico dell’Unione europea) ha comunicato che a gennaio i prezzi alla produzione industriale nell’area-Euro sono calati -2,8% rispetto a dicembre, quando a dicembre erano saliti +1,1%, mentre restano in crescita annule, +15,0%.
Italia: il Prodotto interno lordo (GDP), e’ sceso -0,1% nel 4’ trimestre sul 3’, ma e’ cresciuto +1,4% annuale: la variazione acquisita del GDP per il 2023 è pari a +0,4%.
Nel fine settimana la Cina ha annunciato un target 2023 di crescita del GDP del 5% circa, appena sotto il 5,5% “mancato” del 2022: ne ha parlato il Premier uscente Li Keqiang all’apertura del Congresso nazionale del Popolo, il ramo legiferante del Parlamento cinese.
Intanto l'indice cinese dei direttori degli acquisti (PMI Caixin) è salito a febbraio a 55 punti dai 52,9 di gennaio e verso stime di 54,7.
Nella settimana appena iniziata l'attenzione dei mercati sara’ ancora concentrata sulle banche centrali Usa ed Europea. Martedì 7 e mercoledì 8 il Chairman della FED (Federal Reserve, Banca centrale Usa), Jerome Powell, presentera’ al Congresso il rapporto semestrale sulla politica monetaria.
Grande attesa anche per il rapporto mensile di febbraio sul mercato del lavoro, previsto venerdì 10, ma anche per quello ADP sul settore privato, mercoledi’ 8.
In Europa, Philip Lane, membro dell’ECB, ha dichiarato che la Banca centrale europea ha come priorità di politica monetaria che l'inflazione ritorni al target del 2% in modo rapido» e che le attuali pressioni inflazionistiche suggeriscono di aumentare ulteriormente i tassi anche dopo la riunione di marzo.
Ancora piu’ “falco” il Governatore belga Wunsch che ipotizza tassi al 4% se l'inflazione non rallentera’.
Il prezzo petrolio, venerdi’ 3, e’ arrivato a perdere quasi -3% su rumors di una possibile uscita degli Emirati Arabi Uniti dall'Opec+, cartello dei maggiori produttori/esportatori, per contrasti con l'Arabia Saudita.
Reuters, Bloomberg, ed altri autorevoli media finanziari hanno smontato l'ipotesi ed il WTI (greggio di riferimento Usa) è risalito oltre 79 Dollari/barile: oggi segna -0.7% attorno 78,5 (ore 13.00 CET). Sempre piu’ giu’ il gas naturale europeo, -4,8% a 42,9 Euro/megawattora.
Avvio positivo per i titoli di Stato europei, con rendimenti in calo ed un’accoglienza molto favorevole al nuovo “BTP Italia 5 anni” offerto da oggi del Tesoro italiano, con cedola minima garantita del 2,0% piu’ recupero dell’inflazione.
Lo spread tra BTP italiani e Bund tedeschi scende a 179 bps dai 182di venerdì, col rendimento del BTP benchmark a 4,44%, -9 bps, (ore 11.30 CET). Il Treasury a 10 anni paga 3,93%, 10 bps sotto al picco di venerdi’. Il differenziale tra 2 e 10 anni e’ di circa 90 bps a favore della scadenza breve: la curva resta invertita.
Borsa di Tokyo ai massimi da tre mesi, Nikkei +1,1%, sopra i 28 mila punti, Shanghai -0,2%, Shenzhen invariata. Hong Kong (Hang Seng) +0,2% e Seul (Kospi) +1,3%.
Borse europee caute a fine mattinata, in media +0,1%, all'inizio di una settimana ricca di novita’ dalle banche centrali e dai dati macroeconomici. Futures Usa privi di direzione. (ore 13.30 CET).
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Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 28.02.2023Tentativi di rimbalzo delle Borse, febbraio comunque positivo in Europa.
Inflazione in risalita in Spagna e Francia: si teme il dato UE di giovedi’.
Economia Usa resiste alla stretta monetaria: altri aumenti in vista...
Materie prime in movimento laterale, ma quelle energetiche restano deboli.
Ieri, 27 febbraio, le Borse europee hanno iniziato la nuova settimana in recupero, allontanando le paure che, alla fine di quella scorsa, riguardavano l'inflazione Usa e le nuove possibili strette di politica monetaria
I maggiori indici azionari europei hanno esordito in rialzo e sono via via migliorati nella giornata, in concomitanza con le aperture positive di Wall Street: in chiusura Milano +1,7%, Francoforte +1,1%, Parigi +1,5%, Londra +0,7%.
Chiusure positive anche a Wall Street, dopo che la scorsa e’ stata la peggior settimana del 2023: Nasdaq +0,6%, S&P500 +0,3%, Dow Jones +0,2%.
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E’ evidente che a febbraio i mercati siano stati piu’ vulnerabili che a gennaio alle future mosse sui tassi delle banche centrali Usa ed europea. Prevale la convinzione che la Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa) agira’ ancora aggressivamente per raffreddare l'inflazione, alzando i tassi sopra il 5% (fino a 5,50%), e che anche l’ECB (Banca centrale europea) aggiungera’ +0,5% al prossimo meeting di marzo.
I recenti dati macro degli Stati Uniti mostrano una notevole resistenza dell’economia americana, che favorira’ gli utili delle aziende quotate e non, ma frustrano le ambizioni delle FED di riportare velocemente l’inflazione verso il target del 2%.
Ieri Wall Street ha trovato supporto nel dato sugli ordini di beni durevoli di gennaio in Usa, scesi -4,5% rispetto a dicembre, contro attese di -4,0%, mentre il dato di dicembre è stato rivisto da +5,6% a +5,1%. Rallentamento, dunque? Non veramente, vien da dire, quando osserviamo che gli ordini per beni strumentali, ex difesa e comparto aereo, hanno registrato una crescita di +1,1%.
Questo scenario di inaspettata resilienza di famiglie e imprese rende plausibile una stretta monetaria più forte e per lungo tempo nel 2023, sebbene sia diffusa l’aspettativa di tagli del costo del denaro nel 2024: in settimana, valuteremo con particolare attenzione i dati sulle scorte aziendali e quelli sulla fiducia dei consumatori.
In Europa, non faremo in tempo a celebrare l’accordo commerciale tra UE e Regno Unito sull'Irlanda del Nord, che ci troveremo all’appuntamento di giovedi’ 2 marzo, col dato dell’inflazione dell’Area-Euro, dove le speranze di rallentamento nutrite dagli investitori potrebbero essere in parte deluse.
A febbraio, in Europa, si è interrotto il recupero dell'indicatore di clima economico, che era iniziato a novembre, e stamane la crescita dei prezzi si e’ confermata troppo elevata a febbraio, sia in Francia che in Spagna.
ll dato sulla crescita dell’economia francese nella parte finale del 2022 ha evidenziato un rallentamento nel 4’ trimestre, con la crescita su base annua scesa a +0,5% da +1,0% del trimestre precedente: venerdi’ sara’ pubblicato il dato relativo all’Italia.
Il Governo Italiano sta trattando con l'Unione Europea per garantirsi almeno 6 miliardi di Euro del budget previsto dal Piano REPowerEU. L’Italia punta a rendersi completamente indipendente dalle forniture di gas russo, evolvendo il proprio assetto energetico piu’ rapidamente possibile, in linea con gli obbiettivi di sostenibilita’ ambientale previsti dall’Accordo di Parigi.
Stamane, 28 febbario, notiamo il rialzo del prezzo del petrolio: il Wti (West Texas Intermediate) segna 76,4 Dollari/barile, +1,0%. Sale anche il prezzo del metano (gas naturale) europeo, pur restando sotto i 50 Euro/megawattora: +1,5% a 48,1 Euro/megawattora (ore 13.30 CET).
Sul comparto obbligazionario, pur senza strappi vistosi ne’ degenazione degli spread, si osserva come la diffusa attesa di un prolungamento del “tightening monetario” stia spingendo i rendimenti al rialzo. Negli Stati Uniti quello del Treasury a 2 anni è salito a 4,86%, massimo da luglio 2007: la curva dei rendimenti si è ulteriormente appiattita e, pur restando “invertita”, cala lo spread tra il 2 e 10 anni.
Tra i Governativi europei segnaliamo il +4,48% del BTP 10 anni benchmark italiano, ma spread BTP/Bund e’ stabile a 185 bps.
Sul mercato valutario ieri si e’ messa in luce la Sterlina britannica, che ha registrato un rapido apprezzamento sulla notizia dell’accordo tra Regno Unito ed Ue, fino sopra 1,20 verso Dollaro Usa. Oggi, 28 febbraio, l'Euro scambia attorno 1,059 Dollari e 144,3 Yen (143,842).
Stamattina le Borse asiatiche hanno chiuso in ordine sparso: quasi invariato il Nikkei giapponese, +0,1%, positivi i listini cinesi, Shanghai +0,7% e Shenzhen +0,7%, e quello coreano, Kospi +0,4%. Negativi l’Hang Seng di Hong Kong, - 0,7% ed il Sensex indiano, -0,2%.
Le borse europee terminano la mattinata in lieve rialzo, dopo un avvio piuttosto incerto: +0,2% medio, preparandosi a chiudere il mese di febbraio in modo comunque positivo, nonostante alta inflazione e banche centrali “hawkish” (restrittive) rapresentino una minaccia significativa.
Futures su Wall Street senza direzione. (ore 13.30 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.02.2023L’inflazione PCE Usa di gennaio, piu’ alta della attese, spaventa le borse.
Federal Reserve, ECB alle prese con la scelta su quanto alzare ancora tassi.
Consumi private e immobiliare Usa ancora sorprendentemente forti.
Pechino vuole la crescita economica e non lesina aiuti diretti ed indiretti.
Venerdi’ 24 febbraio, il dato d’inflazione PCE (Personal consumer expenditures) di gennaio negli Usa, cioe’ quello piu’ apprezzato dalla Federale Reserve (FED-Banca centrale Usa) per misurare l'andamento del costo della vita per le famiglie, ha deluso, salendo +5,4% su base annua dal +5,3% di dicembre, a sua volta rivisto all’insu’ dal +5,0% della prima stima.
Ancor piu’ sgradita e’ la crescita mensile di +0,6%, quando le stime indicavano +0,5%, che combinata ad un quadro macro ancora prevalentemente positivo sull’economia amricana, tra i quali il picco da oltre 1 anno della fiducia dei consumatori e la vendita di case nuove, avvalora uno scenario di ulteriori aumenti dei tassi da parte della FED.
Cio’ spiega perche’ le Borse europee, che erano partite in rialzo, nella seduta di venerdi’ 24 hanno chiuso in calo: Milano -1,1%, Parigi -1,8%, Francoforte -1,7%, Londra -0,4%. Non dimentichiamo, tuttavia, che da inizio anno i listini europei conservano cospicui guadagni: Milano +13,8%, Madrid +11,9%, Parigi +11,0%, Francoforte +9,2%, Amsterdam +8,3%, Londra +5,7%.
Anche per Wall Street si e’ chiusa una settimana pesante: venerdi’ tutti i principali listini hanno perso oltre 1 punto percentuale: Dow Jones -1,02%, S&P500 -1,04%, Nasdaq -1,64%, trascinati al ribasso dai timori che la Banca centrale, concentrata sulla lotto all'inflazione, possa “sacrificare” la crescita economica alzando i tassi sui Fed funds sono al 5,5-6,0%!
La paura che la politica monetaria restrittiva possa continuare a lungo, venerdi’ 24 si e’ riflessa anche sul comparto obbligazionario, dove la curva dei rendimenti per scadenza dei governativi Usa (Tresury bond) si è ulteriormente appiattita: il rendimento del decennale e’ salito a 3,96% e lo spread tra 2 e 10 anni si è assottigliato a 85 bps, con la “curva” che resta decisamente invertita.
Il punto dolente sta nella forza che la congiuntura economica americana continua a rivelare: ad esempio, a gennaio i consumi privati sono cresciute più del previsto, +1,7%, sebbene i redditi personali siano aumentati meno delle attese, +0,6% rispetto al mese precedente.
Anche a gennaio il mercato immobiliare Usa ha mostrato un’ottima salute, con un aumento mensile della vendita di nuove case del +7,2% su base mensile: le attese erano di un misero +0,5%. Migliora, portandosi ai massimi da dicembre 2021, anche l’indice della fiducia dei consumatori di febbraio, calcolato dall’Università del Michigan, che tocca 67, sopra il dato di 64,9 di gennaio ed alle attese di 66,4.
Piu’ stagnante, ma comunque non recessiva, l’economia dell’Eurozona, come testimonia il dato sul GDP (Prodotto interno lordo) tedesco nel 4’ trimestre 2022: -0,4%, rivisto al ribasso dal -0,2% della prima stima. Tra l’atro, l’indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche mostra un calo della volonta’ di assumere nuovo personale (sub-indice sceso da 100,1 di gennaio a 99,4).
In Italia a febbraio, l'indice del clima di fiducia dei consumatori e’ risalito da 100,9 a 104,0, mentre quello composito delle imprese e’ rimasto invariato a 109,1. La prospettiva dei consumatori migliora grazie al cessato allarme sul fronte energetico con la speranza di un calo dell’onerosita’ dei prezzi di elettricita’ e gas.
Un quadro macro non troppo negativo potrebbe indurre anche la Banca centrale Europea (ECB) ad alzare di nuovo e ripetutamente, da marzo (+50 bps) in avanti (per altri +75bps), il costo del denaro, in contrasto a un'inflazione che resta troppo elevata: lo afferma il Presidente della Bundesbank, Joachim Nagel.
In Asia, spiccano gli sforzi di Pechino per rilanciare l’economia: nel weekend sono circolati “rumors” di un aumento di acquisti di materie prime e attrezzature per sviluppare la produzione domestica di chip, anche per il timore di nuove restrizioni imposte dagli Usa ai suoi alleati nell’area asiatica.
Restano deboli le principali commodities energetiche: il prezzo del petrolio sconta i timori di un rallentamento dell’economia globale e dunque dei consumi, cosicche’ il WTI (greggio di riferimento Usa) perde anche oggi, 27 febbraio, -0,4% a 76,0 Dollari/ barile. Stabile a 51 Euro/megawattora il prezzo del gas naturale europeo sul TTF di Amsterdam.
Sul mercato valutario l'Euro è oggi stabile, dopo il calo poco di venerdì 24 dovuto alla reazione al dato dell'inflazione americana PCE: il cross Eur/USD e’ 1.054, quello Eur/Yen 143,7 (ore 13.30 CET).
Le Borse asiatiche hanno chiuso deboli la seduta di stamattina, 27 febbraio: il neo Governatore della Bank of Japan, Kazuo Ueda, alla 1’ audizione al parlamento giapponese ha confermato la politica monetaria ultra-accomodante del predecesore Kuroda: Nikkei stabile, -0,1%.
L’Hang Seng di Hong Kong ha perso -0,26%, il Shanghai Comp. -0,28%, Shenzhen -0,74%, il Kospi coreano -0,98%, il Sensex indiano -0,48%.
Le Borse europee hanno voglia di riscatto ed alla fine della mattinata di oggi, 27 febbraio, guadagnano in media +1,6%. Anche i futures su Wall Street anticipano riaperture positive, in media +0,6% (ore 13.30 CET).
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 20.02.2023Borse europee incerte dopo l’inattesa galoppata dei primi 50 giorni 2023.
La solidita’ “macro” (no recessione) “consente” nuovi aumento dei tassi.
L’inflazione europea ed Usa scendo, ma quella “core” non abbastanza.
Ottimismo, paure ed incertezza attorno alla “ripresa cinese”.
Venerdi’ 17 febbraio le Borse europee, insensibili al calo di Wall Street della sera prima e dei diffuci timori della prosecuzione di un politica monetaria ancora aggressivamente restrittiva da parte della Banca centrale Usa (FED-Federal Reserve), sono marginalmente scese, chiudendo comunque la settimana con un nuovo progresso.
Milano venerdi’ scorso ha perso -0,37%, ma nella settimana e’ salita +1,8%, Parigi -0,25% e +3,1%, Francoforte -0,34% e +1,1%, Londra -0,11% e +1,5%. Da inizio anno Milano e’ salita del +17,4% (migliore in Europa), Parigi +13,5%, Madrid +13,4%, Francoforte +11,2% e Londra +7,4%. Niente male, vero!?
Lo stato d’animo (“mood”) dei mercati resta dunque caratterizzato da un moderato ottimismo, in attesa delle nuove evidenze “macro” che saranno pubblicate questa settimana (20-24 febbraio), e nonostante il tono “hawkish” (da falco) usati da numerosi membri della FED.
Loretta Mester, Presidente della Fed regionale di Cleveland ha affermato che i tassi dovranno salire sopra il 5% «e restarci per lungo tempo». Similmente James Bullard, Presidente della FED di St. Louis, ha accreditato uno scenario di aumento di +0,5% al prossimo FOMC (Riunione di politica monetaria dalla Fed) del 16-17 marzo, ritenendo appropriato alzare i tassi al 5,25% dall'attuale 4,50%.
In effetti l’inflazione negli Stati Uniti sta scendendo, ma non nella misura desiderata: giovedi’ 16 scorso i prezzi alla produzione (PPI) sono cresciuto più del previsto, +0,7% a gennaio su dicembre e +6,0% su base annua, ma venerdi’ 17 i numeri dei prezzi all'import, scesi a gennaio -0,2% (vs attese di -0,1%) verso dicembre, hanno invertito la rotta rispetto al +0,4% mensile registrato a novembre.
Anche in Europa il tema dell’inflazione troppo alta tiene banco e da parte dei banchieri centrali c’e’ condivisione sul fatto che ci troviamo ancora molto lontani dall’obbiettivo del 2% di quasi tutte le banche centrali. Isabel Schnabel, membro votante del direttorio dell’ECB (Banca centrale europea) ritiene necessario un rialzo dei tassi di 50 bps a marzo, e raccomanda di “agire con più forza”.
Queste dichiarazioni fanno eco con quelle del Presidente dell’ECB Christine Lagarde che mercoledi’ della scorsa settimana aveva “anticipato” un aumento di 50 bps nel meeting del 16 marzo, associando l’entita’ dei successivi alle future evidenze macroeconomiche.
Giovedì 16 era stato Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo dell’ECB ha invocare “misura” nelle prossime mosse, evitando «il rischio di una restrizione eccessiva». “Morbido” anche il presidente della Banca centrale francese Villeroy che non si e’ espresso sulla misura dei prossimi aumenti, ma vede il picco dei tassi durante l'estate 2023, escludendo pero’ tagli entro la fine di quest’anno.
A parte le attese incerte sulle banche centrali, il quadro geo-politico resta turbolento: Gran Bretagna e Ue sono ancora alla ricerca di un accordo definitivo sulle “pendenze” post-Brexit, gli Usa festeggiano oggi 20 febbraio, con Wall Street chiusa il President Day, proprio mentre Joe Biden si appresta a visitare la capitale ucraina e l’Europa potrebbe varare altri 4 miliardi di aiuti militari per Kiev.
La scorsa settimana si e’ chiusa con saldi poco variati, ma alta volatilita’, sui mercati obbligazionari. Alla chiusura di venerdi’ si registra stabilita’ dello spread di rendimento tra BTP decennale italiano e omologo Bund tedesco: 185 bps, dopo che in giornata era salito a 192.
Il rendimento del BTP benchmark segna 4,31%, ben sotto il picco intraday a 4,45%. Negli Usa, il Treasury 10 anni rende 3,81% ed il differenziale negativo tra 2 e 10 anni resta ampio, attorno a 81 bps.
Materie prime energetiche depresse: il gas va sempre piu’ giu’, fin sotto i 50 Euro/megawattora venerdi’ scorso, al minimo dall’autunno 2021: oggi, 20 febbraio, rimbalza i prezzi a 51,5 Euro, +5%, ma resta ad una frazione del prezzo di picco oltre 300 del giugno 2022.
Leggero rimbalzo anche del prezzo del petrolio: stamane, un barile di WTI (greggio di riferimento Usa) torna sopra i 77 Dollari, +1,1% (ore 10.30 CET).
Alla riapertura settimanale delle Borse, su quelle asiatiche, dopo un avvio incoraggiante favorito dall’ottimismo di Goldman Sachs sul possibile recupero delle borse cinesi, ha invece prevalso la prudenza.
Un’incertezza alimentata dal riaccendersi delle tensioni diplomatiche tra Usa e Cina sul supporto di armamenti che quest'ultima offrirebbe alla Russia e dai missili lanciati dalla Corea del Nord nel mar del Giappone che hanno scatenato la protesta del Giappone e delle Nazioni Unite.
Tra scambi comunque contenuti, dovuti anche alla chiusura di Wall Street per il President's Day, nell’attesa del dato sull'inflazione “core Pce” negli Usa (la piu’ osservata dalla FED) e delle minute dell'ultima riunione della FED, Tokio e’ rimesta ferma, +0,07%. A Hong Kong l'Hang Seng ha guadagnato +0,81%, a Seul il Kospi si e’ fernato a +0,16%. In Cina sia Shanghai, +2,0%, che Shenzhen, +1,5%, hanno chiuso in forte rialzo.
Mattinata apatica per i listini azionari europei, invariati alle 13.30 CET. I future su Wall Street indicano riaperture in lieve flesione, in media -0,2%.
Informazioni importanti
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 08.02.2023Powell ottimista su discesa inflazione, ma i tassi devono salire ancora.
Wall Street chiude positiva, legge toni piu’ “dovish” nella paole di Powell.
Petrolio in recupero, su terminal turco KO e aumento domanda cinese.
Oro, ma ancor piu’ argento, ben acquistati da diverse settimane.
Ieri, 7 febbraio, chiusure miste e senza grandi oscillazioni in Europa, con Milano che spunta un rialzo di +0,36%, grazie ad azioni bancarie e dell’energia e Londra che fa altrettanto, +0,35%. Seguono Madrid +0,11% e Amsterdam +0,09%, piccoli segni meno per Francoforte -0,14% e Parigi -0,07%.
Il tanto atteso discorso di Jerome Powell, Chairman della Banca centrale Usa (Federal Reserve-FED), giunte quando in Europa gli scambi erano gia’ terminati, ha innescato reazioni eterogenee, ma alla fine positive. "Probabilmente occorreranno altri rialzi tassi per raggiungere un livello sufficientemente restrittivo, come testimoniano anche i dati del mercato del lavoro superiori alle attese".
Sull'inflazione Powell si aspetta un 2023 di significativo rallentamento, ma si dovra’ attendere il 2024 per avvicinare l'obiettivo del 2%. Insomma, un messaggio che prospetta nuovi aumenti dei tassi, con un livello “terminale” che potrebbe essere più alto di quanto previsto, ma anche la speranza di succeso nella lotta all’infazione: indici positivi alla chiusura di Wall Street, S&P500 +1,29% e Nasdaq +1,90%.
Deficit commerciale Usa a nuovo record nel 2022: e’ cresciuto +12,2% a 948 miliardi di Dollari, aggravato dall'inflazione e dai piu’ elevati costi energetici. Nel 2022 le esportazioni sono salite a 3.010 miliardi, +453 sul 2021, mentre le importazioni sono cresciute a 3.958 miliardi, +556 miliardi.
Il Presidente americano Joe Biden, nel corso del discorso sullo Stato dell'Unione, ha nuovamente ricordato che gli Stati Uniti non esiteranno a proteggersi sul piano commerciale se la Cina costituisse una minaccia per la aziende Usa, ma si e’ anche detto aperto al dialogo: «Mi impegno a lavorare con la Cina dove cio’ possa promuovere gli interessi americani e avvantaggiare il mondo intero».
Macro europea: delude la produzione industriale tedesca che a dicembre è diminuita -3,1% su novembre e -3,6% su base annua, mancando le stime degli analisti. Sull'intero 2022, la produzione “aggiustata” per i differenti giorni lavorativi, è stata -0,6% rispetto al 2021 e -5,0% rispetto al 2019, ultimo anno “pieno” pre-pandemia.
Il mercato obbligazionario nelle ultime 2 settimane consolida la tendenza alla risalita dei rendimenti, sebbene con gradualita’. Questo movimento potrebbe esssere stato alimentato anche dall’importante decisione sulla remunerazione della liquidità delle banche commerciali presso la Banca Centrale Europea, che ha ridotto la pressione ribassista sui tassi a breve dovuta alla carenza di bond come collaterale a garanzia.
Ieri, 7 febbraio, lo spread di rendimento tra Btp decennale italiano e omologo Bund tedesco e’ rimasto stabile attorno 185 punti base, col rendimento del decennale italiano a 4,18%. Stamane, 8 febbraio, osserviamo un ampliamento dello spread Btp-Bund a 190 punti, col rendimento del BTP che sale a 4,23%. (ore 10.00 CET)
E’ significatico il fatto che nel bimestre dicembre-gennaio l’ECB (Banca Centrale Europea) abbia aumentato la propria posizione in BTP italiani di 631 milioni, in una fase in cui tende al “decumulo” della posizione netta complessiva in titoli “sovrani” di tutti i Paesi dell'Area Euro, pari a 1,661 miliardi al 31.01.2023.
Il prezzo del petrolio e’ risalito ieri, 7 febbraio, anche a causa dello stop al terminal petrolifero di Ceyhan, sud della Turchia che, in condizioni normali, “pompa” fino a 1 milione di barili di greggio al giorno: l’interrruzione e’ stata decisa per precauzione dopo il forte terremoto che ha interessato la regione.
Il prezzo del WTI (West Texas Intermediate) e’ risalito a 75,2 Dollari/barile, per il mix di timori di ricadute negative sull’offerta globale combinate col diffuso ottimismo che la domenda cinese di greggio sia ripartita molto forte da gennaio. Resta “depresso”, o semplicemente “normalizzato”, il prezzo del gas naturale europeo che, sul TTF di Amsterdam quota attorno 54 Euro/mwh, minimi da dicembre 2021.
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Le maggiori borse asiatiche hanno chiuso stamattina senza una chiara direzione: Hang Seng di Hong Kong -0,07%, Kospi coreano +0,55%, Nikkei giapponese -0,29%, Shanghai composite -0,49%, Nifty indiano +0,85%.
Eppure le novita’ sul fronte asiatico non mancano: la cinese Baidu annuncia il suo ingresso in forze nei servizi di Intelligenza artificiale: entro marzo completerà un test interno di uno strumento simile a ChatGpt e le sue azioni hanno guadagnato oltre +12%.
La Banca centrale indiana (Reserve Bank of India) ha alzato i tassi di riferimento di 25 punti base a +6,5%, meno delle attese, grazie al rallentamento della corsa dei prezzi alimentari: l’inflazione annuale è scesa a 5,7% a dicembre, l’aumento piu’ contenuto degli ultimi 12 mesi e al distoo dell’indicazione della Reserve Bank of India.
Le Borse europee sono ripartite leggermente positive stamane, 8 febbraio, forse contagiate dalle chiusure positive di Wall Street: a fine mattinata segnano un rialzo medio di +0,6%: indicazioni piu’ caute vengono dai futures sui principali listini Usa che preludono a riaperture in leggero calo, in media -0,3%.
Metalli preziosi di nuovo in evidenza: ora +0,5% a 1.895 Dollari/oncia, ed argento +1,4% a 24,49 Dollari/oncia. (ore 13.00 CET).
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 02.02.2023FED ha varato rialzo da +25 bps, e fara’ nuovi calibrati aumenti.
BCE verso un aumento tassi di 50 bps: cruciali le parole della Signora Lagarde
Mercati obbligazionari pronti a festeggiare la fine della corsa dei tassi.
Euro verso 1.10 verso Dollaro, una forza non proprio desiderabile.
Mercati azionari europei ancora ben intonati ieri, 1 febbraio, in una giornata vissuta nell’attesa dell’appuntamento “clou”, cioe’ l’annuncio sui tassi da parte della Banca Centrale Usa (FED-Federal Reserve): le attese di un rallentamento della stretta monetaria sono state confermate e l’aumento dei tassi sui “FED funds” e’ stato di soli 25 punti base sino al range 4.50-4.75%, ai massimi dal 2007.
Chiusura in frazionale rialzo ieri, per i maggiori listini europei: Milano +0,39%, Francoforte +0,34%, Madrid +0,73%, Amsterdam +0,33%, marginalmente negative Londra, -0,12% e Parigi -0,07%. Svolta positiva sul finale per Wall Street: Dow Jones +0,03%, S&P500 +1,05%, Nasdaq +2,00%.
Sebbene per i listini Usa: il Dow Jones ha guadagnato circa il 2,8%, lo S&P 500 ha aggiunto circa il 6,2%, registrando la migliore partenza dell'anno dal 2019; il Nasdaq ha guadagnato circa l'11%, per la miglior performance mensile da luglio e il miglior inizio d'anno dal 2001
Il Chairman della FED Powell ha escluso tagli entro quest'anno ed ha preannunciato rialzi ulteriori, ma calibrati, poiche’ terranno conto che il processo disinflazionistico e’ concretamente iniziato: insomma la FED alzerà ancora, ma con misura, il costo del denaro.
Oggi, 2 febbraio, e’ la volta dell’ECB (Banca Centrale Europea). A inizio pomeriggio (ore 14.15 CET) conosceremo la misura del nuovo rialzo dei tassi, con gli analisti che danno per probabile un aumento di 50 bps e si concentreranno sulla “narrativa” che la Presidente Lagarde usera’ nel descrivere l’attitudine di politica monetaria per i prossimi mesi.
E’ possibile qualche ammorbidimento, visti i recenti rallentamenti dell'inflazione in Europa, staremo ad ascoltare attentamente, dalle 14.30 in avanti.
Il mercato del lavoro Usa sembra aver “frenato” a gennaio: secondo l’indagine Adp, il settore privato ha creato 106 mila nuovi posti, molti meno dei 253 mila di dicembre e dei 178 mila stimati dal consenso degli analisti.
L'Euro festeggia il possibile scenario di ammorbidimento della politica monetraia della FED, balzando sopra 1,093 Dollari e oltre 141 verso Yen giapponese.
Inflazione nell'Eurozona: a gennaio, secondo la stima flash di Eurostat (Ufficio Statistico dell’Unione Europea) l'inflazione al consumo è scesa a +8,5% da +9,2% di dicembre, superando al ribasso le stime di +9,0%: la discesa e’ per lo piu’ dovuta al calo dei prezzi dell’energia che, su base annua, hanno “frenato” a +17,2% dal +25,5% di dicembre.
L’inflazione al consumo in Italia è scesa a +10,9%, con un marcato rallentamento rispetto a +12,3% di dicembre. L’inflazione piu’ alta si registra in Lettonia, +21,6%, quella piu’ bassa in Spagna, dove peraltro e’ risalita, a +5,8%, da +5,5% di dicembre.
Prezzi delle commodities energetiche volatili ma attorno ai minimi da fine 2021: quello del del petrolio WTI (West Texas Intermediate) e’ sceso sotto 79 Dollari/barile, complice il fatto che, a sorpresa, le scorte americane di petrolio sono cresciute di 4,1 milioni di barili a 452,7, mentre le attese erano per una cifra stabile. Quello del gas naturale europeo sul TTF di Amsterdam oscilla attorno 60 Euro/mwh.
Stamane la Bank of England ha deciso un rilazo dei tassi di interesse di 50 punti base al +4,0%, una misura identica a quella della riunione di politica monetaria di dicembre: si tratta del decimo rialzo consecutivo dei tassi di interesse che in tal modo toccano il livello più alto dal 2008.
Il prezzo dei metalli preziosi prosegue il suo trend ascendente iniziato ad ottobre: l’oro ha toccato stamane, 2 febbraio, i 1.975 Dollari/oncia, quello dell’argento i 23,8 Dollari/oncia.
Chiusure molto miste per i listini azionari asiatici questa mattina: in India tiene banco la vicenda, ancora da chiarire, del gruppo quotato Adani: la sua azione ha perso anche oggi il -10% circa. In meno di una settimana il valore di mercato di Adani ha perso oltre 100 miliardi di Dollari, e le vendite proseguono minacciose.
In Giappone il Nikkei ha chiuso in lieve progresso, +0,2%, nella Cina continentale Shanghai ha chiuso invariata, nonostante le notizie confortanti sul numero di ricoveri e decessi per Covide anche nella settimana delle festività del Capodanno lunare. Hong Kong (Hang Seng) ha perso -0,5%, Seoul (Kospi) ha guadagnato +0,7%.
Mercati obbligazionari poco mossi, ma tendenzialmente ottimisti su un possibile messaggio piu’ “dovish” da parte dell’ECB nel pomeriggio di oggi.
Le Borse europee chiudono la mattinata in buon rialzo, in media +0,8% (ore 13.30 CET), speranzose che la banca Centrale europe, assieme al rialzo di +0,5%, dato per scontato, comunichi in maniera “piu’ morbida” circa la prospettiva di nuovi aumenti del costo del denaro.
I futures su Wall Street prospettano riaperture poco variate, dopo l’exploit di ieri sera del Nasdaq, +2,0%. La pubbIicazione dei risultati di fine anno per molte “big cap” Usa e’ di rilevante impatto: ieri sera i mercatii hanno celebrato i buoni numeri di Meta Platforms, mentre stasera sara’ la volta di Apple, Alphabet e Amazon.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 01.02.2023ED in conclave: atteso rialzo da +25 bps, ma toni ancora severi, “hawkish”
Indici Pmi in cauta ripresa in tutta Europa: espansione in vista?
Ripresa economica cinese “rinviata” a febbraio: PMI gennaio ancora <50.
Trimestrali in chiaro-scuro negli States, ma niente allarmi sulla “domanda”.
Il dato “bruttino” sull’inflazione francese non e’ bastato a fare scendere i listini europei, che sul finale di ieri, 31 gennaio, hanno recuperato e chiuso misti: Milano +0,46% ai massimi da febbraio 2022, Parigi -0,12%, Francoforte -0,04%, Madrid +0,69%, Londra +0,08%, Amsterdam +0,19%.
Il mese di gennaio si e’ dunque chiuso in brillante inaspettata ascesa per le Borse europee: Piazza Affari (Milano) ha fatto meglio di tutte, con +12,2%, recuperando quasi meta’ dell’orribile calo 2022. Molto bene, nel mese, anche Madrid +9,8%, Parigi,+9,4%, e Francoforte, +8,7%. Sottotono Londra, +4,3%. Anche Wall Street e’ salita a gennaio: Nasdaq +9,9%, S&P500 +5,2%, Dow Jones +1,9%.
Nell’imminenza delle novita’ di stasera su tassi e “stance” monetaria della FED (Federal Reserve, Banca centrale Usa), le borse europee hanno consolidato l’interesse per le azioni bancarie, trascinate al rialzo dagli ottimi conti di Unicredit, mentre quelle americane sembrano credere all’ammorbidimento della banca centrale dopo i dati confortanti sul costo del lavoro.
Secondo il consenso degli analisti, la FED dovrebbe varare un rialzo di +0,25%, dopo quattro rialzi di 75 bps seguiti dall’ultimo, a dicembre, di 50: al momento i tassi di riferimento sui Fed Funds sono 4,25%-4,50%, ai massimi dal 2007.
Il “costo del lavoro”, informazione cruciale per la FED per misurare la pressione inflattiva, nel 4’ trimestre 2022 e’ salito +1%, contro attese di +1,1% e +1,2% del 3’ trimestre. Su base annua è cresciuto +5,1%, contro il +5,0% del 3’ trimestre.
Restando negli Usa, a novembre i prezzi delle case sono risultati in calo per il 5’ mese consecutivo, segnale che i tassi elevati stanno “sgonfiando” il comparto immobiliare. Oggi, 1’ febbraio, occhi aperti sul rapporto ADP sui nuovi posti di lavoro nel settore privato e sull'ISM (Institute for the supply management) di gennaio.
Anche per l’Europa e’ una giornata ricca di dati macro. Gli indici PMI (Purchasing managers Index) europei di gennaio, pur migliorando, al pari di quelli americani, cinesi e giapponesi resta, con 48,8, sotto la soglia che demarca l'espansione dalla contrazione economica, ma si colloca al livello piu’ alto da agosto 2022.
La Germania e’ in affanno, scendendo a 47 da 47,1 di dicembre, vs attese di 47,9.
Il PMI manufatturiero italiano a gennaio tocca 50,4 punti dai 48,5 di dicembre e dopo 6 mesi deboli consecutivi torna in area di espansione, sopra 50 punti, battendo le stime di consenso di 49,6 punti. Anche la Francia e’ risalita a quota 50,5.
Il GDP (prodotto interno lordo) dell’Area Euro nel 4º trimestre 2022 è salito +0,1% sul 3’, rallentando rispetto al +0,3% del trimestre precedente, ma superando le attese di -0,1%. La crescita su base annua cala a +1,9% dal precedente +2,3%.
In Italia cala lievemente la disoccupazione: 7,8% nel 4’ trimestre, -0,1% rispetto al 3’.
A fine 2022 il numero di occupati e’ cresciuta di 37 mila unita’ rispetto a settembre, +0,2%, cosi’ che il tasso di occupazione sale a 60,5%, +0,1%. Nel 4’ trimestre 2022, tuttavia, il GDP dovrebbe essere sceso, dopo 7 di crescita, di -0,1% rispetto al trimestre precedente, sebbene cresca +1,7% in termini annuali.
Sorpresa negativa in Cina, dove l'attività manifatturiera, misurata dall’indice PMI a gennaio, è debole per il 6’ mese consecutivo, toccando 49,2, appena meglio dei 49,0 punti di dicembre. Numeri simili anche in Giappone, ancora sotto la linea di espansione economica, a quota 48,9 a gennaio.
Delusione anche negli Usa, dove l’indice di fiducia dei consumatori (Fonte Conference Board) è sorprendentemente sceso a gennaio a 107,1 appesantito soprattutto dalla componente “aspettative”, che si confronta con 109 della ri-lettura al rialzo di dicembre.
Prosegue a tutto vapore la reportistica trimestrale delle societa’ quotate USA: General Motors ha sorpreso con una “guidance” ottimista sul 2023, Exxon-Mobile ha fatto, come previsto, utili da record, mentre messaggi e risultati piu’ modesti sono venuti da Caterpillar, Pfizer e McDonald's.
Tagli di posti di lavoro nel settore tecnologico Usa: dopo Meta, Amazon, Twitter e Alphabet anche PayPal, pioniere dei pagamenti sicuri online, ha annunciato il taglio di circa 2.000 posti di lavoro, il 7% del suo staff, di fronte ad uno "scenario macroeconomico difficile".
Oggi, 1’ febbraio, e’ previsto l'incontro di Opec+ (cartello dei maggiori esportatori di petrolio), che dovrebbe confermare gli attuali livelli di produzione, fissati a novembre. La Commissione europea presentera’ le sue iniziative di supporto e di garanzia alle imprese impegnate nella transizione ecologica e nel contenimento dei costi energetici.
Prima seduta di febbraio complessivamente positiva per le Borse asiatiche, grazie alle chiusure di Wall Street ed al ritrovato interesse per le azioni del settore tecnologico: Tokyo, +0,07%, conferma i massimi degli ultimi 2 mesi, Shanghai +0,90%, Shenzhen 1,45%, Hang Seng di Hong Kong +0,85%, Taiwan +1,01%, Kospi coreano +1,02%, Sensex indiano +0,27%.
Borse europee leggermente positive, in media +0,2% a fine mattinata, futures su Wall Street praticamente “immobili” (ore 13.30).
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 30.01.2023Borse incerte, finalmente, nella settimana delle Banche centrali.
Settimana del Capodanno lunare in Cina: boom di viaggi e spese private.
Segnali recessivi non gravi in Germania nel 4’ trimestre 2022.
Il prezzo del metano europeo e’ depresso nonostante freddo record.
Venerdi’ 27 scorso le Borse europee hanno fatto segnare un ulteriore piccolo rialzo, forse fiduciose che questa settimana la Banca centrale USA (Federal Reserve-FED) e quella europea (ECB), assoceranno al nuovo, e forse piu’ contenuto rialzo dei tassi, una narrativa meno “hawkish” (da falco).
Milano e’ stata ancora la migliore, +0,83% e +2,6% nella settimana, ridotti i progressi di Francoforte, +0,12% e +0,8% rispettivamente, Parigi e Londra entrambe +0,02% nella seduta di venerdi’, ma con saldi diversi nella settimana: +1,4% la prima e invariata la 2’.
Il bilancio delle prime 4 settimane e’ dunque insperatamente ricco: lo Stoxx600 Europe, che rappresenta una sintesi dei listini continentali, e’ salito oltre 10% da fine 2022, con progressi lusinghieri per tutti: Milano +11,5%, Madrid +10,1%, Parigi +9,6%, Francoforte +8,8%, Londra +4,2%. Anche Wall Street ha chiuso positiva venerdi’: Dow Jones +0,08%, Nasdaq +0,95%, S&P500 +0,25%.
Grazie a sensibili recuperi di tutti i comparti, ed in particolare energy, tecnologici, banche e automotive, il mese di gennaio potrebbere essere ricordato come il migliore in Europa, degli ultimi 20 anni, distanziando di almeno 5 punti percentuali lo S&P500 americano.
La voglia di salire dei mercati azionari pare tavolta per molti un eccesso di speranza e di fiducia, vista la politica monetaria ancora chiaramente restrittiva delle Banche centrali, le tensioni geopolitiche persistenti ed esacerbate dalla guerra in Ucraina, un buon numero di revisioni al ribasso della attese di utili 2023 di societa’ Usa ed un tasso di inflazione ancora troppo elevato.
Nei giorni scorsi, i numeri sul GDP (prodotto interno lordo) del 4’ trimestre negli Stati Uniti hanno rassicurato sulla “tenuta” dell'economia, pur in presenza di un ritmo di rialzo dei tassi della Banca centrale che poteva favorire un trend recessionistico. Venerdi’ ha rasserenato gli animi anche il dato dell’inflazione PCE (Personal consumer expenditure) di dicembre, il misuratore preferito dalla FED.
Il PCE e’ cresciuto +5,0% annuale, in calo dal +5,5% di novembre e +0,1% mensile, in linea col mese precedente. L'indice 'core' (depurato di cibo ed energia) e’ salito del +4,4% annuale, contro +4,0% di novembre, ma in linea con le stime, con aumento mensile di +0,3% vs +0,2% di novembre.
Sempre negli Usa, i redditi personali sono cresciuti in linea con le attese, mentre le spese per i consumi sono calate oltre lo sperato a 41,6 miliardi Dollari, -0,2% rispetto a novembre, vs attese di -0,1%.
Stamattina, 30 gennaio, ha deluso il dato del GDP tedesco nel 4’ trimestre 2022: col suo +0,5%, manca le attese di +0,8% e rallenta rispetto al +1,2% del trimestre precedente.
In Italia, l’Istat (Istituto centrale di statistica) ha calcolato che i prezzi alla produzione sono cresciuti in media del +34,4% nel 2022, record dal 2000: a dicembre si rileva un aumento del +2,9% su base mensile che diventa -0,1% se depurato della componente “energetica”: quest’ultima, sull’intero 2022 e’ cresciuta +104,3%: anche i materiali per le costruzioni sono piu’ che raddoppiata rispetto al 2021!!
Cina alla primo test di “full-reopening”, cioe’ alla prima settimana di festa del Capodanno lunare senza restrizioni negli ultimi 3 anni: spese per spostamenti e consumi privati sono stati in forte ripresa nell'settimana di vacanza e Pechino ha ribadito l'intenzione di favorire la spesa pubblica e privata.
Banche Centrali: sia FED (1’ febbraio) che ECB (2 febbraio) comunicheranno le loro decisioni su tassi e politica monetaria dei prossimi mesi: il consenso degli analisti indica +25 e +50 bps rispettivamente, ma ancor piu’ cruciali saranno le indicazioni che forniranno i Presidenti Powell e Lagpsarde.
Il prezzi del petrolio oggi, 30 gennaio e’ stabile, nella settimana in cui oltre alle Banche centrali si riunisce il cartello dei maggiori esportatori mondiali Opec+, dal quale ci si attende il mantenimento degli attuali livelli di produzione: il WTI (greggio di riferimento Usa) oscilla attorno 79,7 Dollari/barile.
Il prezzo del gas naturale, sulla piattaforma di riferimento europea TTF di Amsterdam, perde circa -3% a 54,9 Euro/megawattora, minimo da dicembre 2021.
Poche novita’ dal mercato valutario, dove l’Euro e’ scambiato attorno 1,084 Dollari e 140,9 Yen. Clima tranquillo nel comparto obbligazionario, con lo spread di rendimento tra BTP decennali italiani e omologhi Bund tedeschi attorno 185 punti base: il risalita il rendimento del BTP benchmark, 4,09%, da 4,03% del closing di venerdi’.
Le Borse asiatiche, molte di esse reduci da una settimana di vacanza, hanno chiuso stamane, 30 gennaio, con variazioni miste: Tokyo (Nikkei) +0,19%, Shanghai Composite +0,14%, pesante Hong Kong, con l'Hang Seng a -2,8% vittima dei cali delle big-tech Tencent ed Alibaba. Mumbai (Sensex) -0,74% e Seoul (Kospi) -1,35%.
Borse europee incerte in apertura e poi in peggioramento a fine mattinata, con cali medi di -0,3%: future negativi, in media -0,6%, sui maggiori indici di Wall Street nella settimana delle mosse sui tassi della Federal Reserve (ore 13.30 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.01.2023Fase di consolidamento per le Borse? Forse, ma non c’e’ voglia di scendere.
Alta tensione! La prossima settimana. le decisioni di ECB e Federal Reserve!
Economia tedesca in stabilizzazione? Se cosi’ fosse, bene per tutta l’Europa.
Il mercato obbligazionario e’ normalizzato e recettivo: era ora.
Ieri, 24 gennaio, Borse europee apatiche, ma senza sintomi di vero cedimento. Il progresso da inizio anno, Stoxx600 Europe +7,6%, si confronta con un quadro macro piu’ solido del previsto, l’attesa per relazioni del 4’ trimestre 2022 che potrebbero rivelare redditivita’ in calo in vari settori economici, e la preoccupazione che le Banche centrali possano proseguire nell’aumento dei tassi di interesse.
In chiusura osserviamo Milano a +0,24%, Parigi +0,46%, Francoforte in flessione si -0,05% e Londra di -0,33%.
L’economia dell’Euro-Zona sembra allontanarsi dal rischio di forte recessione: l’Indice Pmi (Purchasing managers Index) composito di gennaio è salito per il 3’ mese consecutivo da 49,3 di dicembre a 50,2, superando la soglia 50 che delimina espansione da contrazione per la prima volta da giugno scorso.
Secondo Fabio Panetta, componente del Board della Banca centrale europea, la stretta monetaria dell’ECB non rappresenta una fonte di rischio per l’Italia, poiche’ "la politica fiscale italiana è rimasta prudente" ed il Paese gode dei benefici del Programma paneuropeo NextGenerationEU e di un’elevata (sopra i 7 anni) scadenza media dei titoli del debito pubblico.
Wall Street ha chiuso senza importanti variazioni la seduta di ieri: Dow Jones +0,31%, Nasdaq -0,27% e S&P500 -0,07%, dopo che nelle fasi iniziali alcuni problemi tecnici al New York Stock Exchange avevano determinato la sospensione di molte azioni.
La stabilita’ degli indici di ieri non altera un bilancio largamente positivo di questo inizio 2023, caratterizzato da un appetito per il rischio che non si vedeva da oltre un anno: il Nasdaq guadagna oltre +6% e lo S&P500 ha recuperato oltre +12% dai minimi dello scorso ottobre.
In parallelo, il calo dei rendimenti dei Treasury bonds, con il “decennale” sotto 3,5%, sembra testimoniare la speranza in un rilassamento della “stretta monetaria” della FED (Banca centrale americana), a cominciare da un rialzo limitato a soli 25 punti base nel prossimo comitato di politica monetaria (FOMC) del 1° febbraio: peccato che diversi membri della FED stessa ipotizzino 5% o +’ come “target” sui Fed Funds.
Ricordiamo che il 2 febbraio sara’ la volta della Banca centrale europea, dalla quale gli analisti attendono un nuovo rialzo da +50 bps, ampiamente “anticipato” dalle dichiarazioni di diversi esponenti dell’ECB stessa.
Anche negli Usa si rilevano progressi sulle attese degli operatori economici: nel caso dei direttori degli uffici acquisti delle imprese manufatturiere, l’indagine che li riguarda (PMI) a gennaio è salita più delle attese da 46,2 a 46,8 punti, contro stime di 46,4. Migliora anche il PMI dei servizi, salito a 46,6 da 44,7 di dicembre, verso attese di 45. Miglioramenti si’, ma la vera svolta positiva sara’ quando saranno >50.
La pubblicazione di alcune “trimestrali” delle “big tech” sta facendo molto discutere: Microsoft ha battuto le attese, specie nel “cloud”, ma ha fornito un outlook cauto, mentre Asml ha dipinto uno scenario ottimistico sul 2023, dopo numeri 2022 deludenti: Texas Instruments segnala domanda debole sui suoi mercati di sbocco, eccetto “l’automotive”, dove la richiesta di componenti resta tonica.
Il prezzo del petrolio sembra recentemente stabilizzato: quello del WTI (West Texas Interemediate) segna +0,1% a 80,2 Dollari/barile, in attesa dei dati sulle scorte settimanali Usa che saranno pubbicate stasera. Ieri, 24 gennaio, e’ nuovamente crollato il prezzo del gas naturale sulla piattaforma TTF di Amsterdam: -7,7% a 59,6 Euro/megawattora: gli stoccaggi dell’UE, sono stabili al 78% della capacita’.
Economia della Germania in recupero? Cosi’ parrebbe dall’indice Ifo sulla fiducia delle imprese, salito a gennaio, come previsto a 90,2 da 88,6 di dicembre: forte progresso della voce “aspettative”, salita a 86,4 da 83,2 di dicembre. Attesi per oggi i dati preliminari 2022 sul GDP (prodoto interno lordo): potrebbero essere rivisti a +0,2% al posto della precedente stima di -0,4% e indicare +1,8% per il 2023.
Mercato obbligazionario tranquillo, con rendimenti in calo: quello del BTP decennale scende a +3,86% da +3,92% di ieri e 4,01% di lunedi’ 23. Scende anche lo spread tra Btp e Bund, oggi pari a 176 punti base, -6 dai 182 di lunedi’ scorso.
A cio’ si accompagna il ritrovato dinamismo dei collocamenti: nelle prime 3 settimane del nuovo anno sono stati “piazzati” 240 miliardi di Euro tra “corporate e Govies” con favorevole accoglienza e rendimenti in calo.
In Asia, con molte Borse chiuse per festivita’ del nuovo anno lunare, spicca nuovamente Tokyo che, col recupero finale del Nikkei, +0,35%, segna il 4’ rialzo consecutivo, favorito dalla pubblicazione di relazioni trimestrali in media sopra le attese. Il Kospi coreano, +1,4%, ed il Nifty indiano, -1,2%, completano un quadro piuttosto eterogeneo.
I listini europei perdono in media -0,4% a fine mattinata, in scia ai futures su Wall Street mediamente negativi di -0,8%. Il prezzo dell’oro ha toccato nuovi massimi da maggio 2022, a 1.940 Dollari/oncia. (ore 13.30 CET).
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 23.01.2023World Economic Forum di Davos: Europa verso recessione “dolce”.
Lagarde: la riapertura cinese e’ un fattore inflattivo addizionale.
K. Georgieva (FMI): crescita globale 2023 a +2,7%, con la Cina a +4,4%.
USA: settimana “calda” per trimestrali e dato di inflazione PCE.
I mercato azionari europei hanno messo a segno diffusi recuperi nell’ultima seduta della scorsa settimana, dopo la flessione di giovedi’ 19 dovuta alle dichiarazioni “da falco” (hawkish) del Presidente della Banca centrale europea (ECB) Lagarde.
Le parole della Signora Lagarde hanno, tra l’altro, innescato un movimento di rialzo dei rendimenti dei titoli governativi europei: ad esempio, il BTP decennale e’ tornato a rendere sopra +4% e lo spread tra Btp e Bund decennali e’ a 180 punti base, da 172 della chiusura di venerdi’.
Venerdi’ 20 Milano e’ salita +0,71%, Francoforte +0,79%, Londra +0,30% e Parigi +0,63%. Anche Wall Street, dopo un’apertura incerta, ha svoltato in positivo: Dow Jones +1,0%, S&P500 +1,8% e Nasdaq +2,7%. Tuttavia il bilancio settimanale marca un arresto del rally di inizio 2023, a causa dei cali consecutivi nelle prime 4 sedute.
Non mancano le novita’ nell’universo “tech” quotato: in positivo si rileva il boom di abbonati di Netflix, +7,66 milioni di “paganti netti” globalmente, contro attese di 4,6 milioni, e la reazione dell’azione Alphabet alla notizia che la controllata Google taglierà circa il 6% della sua forza lavoro globale, alias 12.000 posti di lavoro.
Sul fronte europeo si ridimensione il timore di una recessione pesante: dal World Economic Forum di Davos (Svizzera) sono giunte indicazioni abbastanza incoraggianti dal Presidente dell’ECB Christine Lagarde, che vede prospettive migliorate per l'Euro-Zona rispetto a quelle di un mese fa.
Che l'economia europea “stia tenendo” meglio del previsto lo dice anche il consensus degli economisti interpellati dal Financial Times: il calo delle tensioni inflattive assieme al “re-opening” dell'economia cinese, potrebbero aiutare l’”area-Euro” a crescere, seppure di un misero +0,1%, nel 2023.
Inflazione ancora alta e misure restrittive dalle Banche centrali incideranno sulla prospettiva di crescita: le parole dei “banchieri centrali” vanno dunque monitorate con attenzione: dopo che il Governatore olandese Knot ha dato come probabile rialzi da 50 punti a febbraio e marzo, anche il collega finlandese Rehn prevede "incrementi significativi" dei tassi in inverno e primavera.
In Italia, secondo l’analisi di Confcommercio, a gennaio 2023 il GDP (prodotto interno lordo) dovrebbe scendere -0,9% rispetto a dicembre, e crescere un magro +0,4% su gennaio 2022: il primo trimestre 2023 potrebbe essere di recessione rispetto al 4’ trimestre 2022, a causa del calo dei consumi personali.
La Banca d’Italia ha rivisto leggermente al rialzo le sue previsioni sul GDP 2023 italiano, ora aggiornate a +0,6%: l’inflazione calerebbe a +6,5% da +8,7% del 2022.
Stamane, 23 gennaio, la Signora Lagarde ha intanto confermato l’impegno dell’ECB nella lotta all'inflazione, ricordando che la riapertura in Cina, spingendo all’insu’ la domanda di materie prime, inclusi petrolio e metalli industriali, potrebbe essere un nuovo fattore inflattivo.
Sempre da Davos: il Direttore del Fondo Monetario Internazionale K. Georgieva ha nuovamente parlato di prospettive economiche meno negative rispetto a quelle di 3 mesi fa: l’Fmi prevede nel 2023 una crescita globale del +2,7% e per l’economia cinese un balzo del +4,4%.
Il Governatore della Banca del Giappone (BoJ) Kuroda ha nuovamente sottolineato che BoJ continuerà l’attuale politica monetaria "super-accomodante" perseguendo l’obbiettivo di inflazione al +2% in modo “sostenibile”.
In Germania, a dicembre, i prezzi alla produzione (PPI) sono scesi su base mensile di -0.4% vs attese di -1,2%: su base annuale +21,6% contro +28,2% di novembre.
Negli Usa, all’ottimismo della scorsa settimana sul calo dell'inflazione, si sono affiancati dati macro che alimentano la paura di una fase recessiva: tra di loro quello calo delle vendite al dettaglio a dicembre, -1,1% su base mensile e quello della produzione industriale, -0,7%. Mercato del lavoro forte: le nuove richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione segnano -15 mila a 190.000.
Stamattina, 23 gennaio i mercati asiatici, orfani delle Borse cinesi (domestiche piu’ Hong Kong e Singapore) chiuse per festeggiare il Capodanno lunare, vedono Tokyo (Nikkei) a +1,3%, e Seoul (Kospi) +0,63%.
Mattinata in leggero rialzo (in media +0,2% alle 13.30 CET) per le borse europee e future immobili per Wall Street, che in settimana atttende “trimestrali pesanti” ma soprattutto il dato sul GDP del 4’ trimestre 2022 (giovedì 26), e quello dell’inflazione PCE (Personal consumer expenditures) venerdì 27, fondamentale ispiratore delle scelte sui tassi della FED.
Prezzi del petrolio in lieve recupero, +0,4% a 82 Dollari/barile il WTI (West Texas Intermediate), mentre l’ondata di freddo che interessa l’Europa da qualche giorno sostiene, come venerdi’ scorso, il prezzo del metano europeo sul TTF di Amsterdam attorno 67 Euro/megawattora.
Infine, segnaliamo la nuova “prova di forza” dell’Euro, che supera quota 1,09 contro Dollaro Usa (...era sceso a 0,96 a meta’ ottobre 2022), dando evidentemente credito all’ipotesi di possibile divergenza tra Usa ed Europa nei tempi e misure dei futuri rialzi dei tassi: quasi “arrivati” quelli Usa, ancora suscettibili di ampi rialzi quellli europei.
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 11.01.2023Powell non fa promesse ma i mercati sperano in ammorbidimento della FED
L’inflazione potrebbe scendere rapidamente in Usa ed Europa.
Molta attesa per il dato di domani su inflazione Usa a dicembre: stime di 6,5 da 7,1%.
Stoccaggi gas europei quasi pieni: e’ finita l’emergenza? Presto per dirlo.
Ieri, 10 gennaio, le Borse europee hanno chiuso con marginali ribassi dopo il discorso del Chairman della FED (Federal Reserve, Banca centrale Usa) Jerome Powell, intervenuto all'International Symposium organizzato dalla Riksbank a Stoccolma. Una giornata, quella di ieri, nella quale anche la Banca mondiale ha diffuso le proprie stime di crescita globale, peggiorandole.
I cali degli indici europei di ieri non mutano tuttavia il trend di crescita significativa in di questi primi 10 giorni del 2023, sintetizzati nel +7,0% dell'Indice Eurostoxx. Ieri il Ftse 100 britannco ha chiuso in calo, -0,40, il Dax tedesco -0,15%, il Cac40 francese -0,55% ed il FtseMib italiano -0,08%.
Nel suo discorso in Svezia Jerome Powell non ha dato indicazioni sul probabile ulteriore aumento dei tassi di interesse, ma ha ribadito che le banche centrali devono agire con indipendenza, cioe’ libere dai condizionamenti della politica, per continuare a contrastare un'inflazione ancora troppo alta, anche se la stabilizzazione dei prezzi potra’ implicare decisioni impopolari sul piano politico.
Sempre ieri, un altro membro del cosiglio direttivo della FED, Michelle Bowman, ha affermato che la Banca centrale, nonostante i recenti segnali di raffreddamento, ha ancora "molto lavoro da fare" e che solo “convincenti sintomi che l'inflazione ha passato il picco ed e’ orientata verso il basso" permetteranno di addolcire il ritmo ed il calibro dei rialzi.
Sul versante europeo, a nome dell’ECB (Banca centrale europea), ha parlato Isabel Schnabel: “i tassi dovranno ancora salire significativamente perché l'inflazione non scenderà da sola", come “dovrebbe aver insegnato l’esperienza negativo degli anni '70”. L'attuale orientamento restrittivo della politica monetaria porterà benefici nel medio-lungo periodo e favorira’ “la transizione verde ".
Al contrario che in Europa, i listini azionari di Wall Street hanno chiuso in rialzo ed i rendimenti obbligazionari sono scesi, testimoniando la convinzione che la narrativa “hawkish” (da falco) della Banca centrale non proseguira’ per lungo tempo: Dow Jones +0,56%, Nasdaq +1,01%, S&P500 +0,70% sopra 3900 punti.
L’indice NFIB small business optimism, che misura la fiducia delle piccole/medie imprese Usa, è calato a dicembre a 89,8 dal precedente 91,9, mancando le stime di 91.5. Gli imprenditori descrivono un marcato indebolimento dell'economia ed un calo dei prezzi a 3 mesi, che favorirebbe una discesa dell’inflazione.
I mercati attendono la pubblicazione domani, giovedi’ 12 gennaio, del dato di dicembre sui prezzi al consumo (CPI) negli USA, sperando in una prosecuzione del movimento al ribasso che si e’ osservata da agosto in poi: le stime indicano +6,5%, dal +7,1% di novembre.
Anche globalmente, dopo essere salita oltre il +10% la scorsa estate, l'inflazione parrebbe in regresso. Nell'area OCSE (riunisce i 38 Paesi piu’ industrializzati), a novembre la crescita dei prezzi al consumo è scesa a +10,3%, in calo dal +10,7% di ottobre, “ritornando” al livello di agosto.
I livelli più alti si rilevano in Turchia, +84,4%, Lituania, +22,9%, Ungheria, +22,5% ed Estonia, +21,3%. Aumenti a 2 cifre in Cechia, +16,2%, Slovacchia, +15,3%, Italia, +11,8%.
In Francia, a novembre, la produzione industriale ha fatto segnare un andamento migliore del previsto, aumentando + 2% rispetto ad ottobre.
In Italia, l’Istat (Istituto centrale di statistica) stima per novembre un aumento delle vendite al dettaglio di +0,8% in valore e +0,4% in volume, rispetto a ottobre. Su base tendenziale annua pero’ le vendite al dettaglio crescono +4,4% in valore, ma calano in volume, -3,6%.
In Europa si consuma meno gas che negli anni passati e cio’ aiuta a conservare quasi intatte le riserve strategiche. L’Ue e l'Italia, negli ultimi 30 giorni, hanno consumato il 7% circa delle proprie scorte di gas: dal 10 dicembre il grado di riempimento e’ passato dall’89,4% all'83,1% a livello europeo.
Come naturale effetto di consumi piu’ bassi delle medie stagionali, il prezzo del gas metano e’ attorno ai minimi da 14 mesi: 71 Euro/megawattora stamattina, sul mercato di riferimento europeo TTF di Amstardam. Anche il prezzo del petrolio e’ sui minimi dell’ultimo anno: stamane, 11 gennaio, vediamo il WTI (greggio di riferimento USA) trattare in lieve calo (-0,6%) a 74,5 Dollari/barile (ore 12.30 CET).
Sul mercato valutario spicca l’ulteriore indebolimento del Dollaro, sceso a 1.075 contro Euro, ben -9% sotto il livello di picco (0,96) dello scorso settembre.
Alla chiusura di stamattina, le maggiori Borse asiatiche sfoggiano chiusure positive: Nikkei giapponese +1,03%, Hang Seng di Hong Kong +0,5%, e Kospi coreano +0,35%. Piu’ incerti i mercati cinesi, nonostante le novita’ positive sulla “piena riapertura” post-Covid la recente debolezza del Dollaro Usa: Shanghai -0,24% e China A50 +0,07%.
A fine mattinata (ore 13.00) le Borse europee salgono in media +0,7%, ottimiste sui dati di inflazione Usa in uscita domani, che potrebbero suffragare uno scenario di ammorbidimento della “stance” (attitudine di politica monetaria) delle banche centrali e di recessione “moderata”. Future Usa lievemente positivi (ore 13.15 CET).
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 16.12.2022L’ECB alza i tassi di +50 bps, e diffonde un messaggio pessimista sul 2023.
ECB: inflazione ancora sopra 6% nel 2023, necessarie nuove “strette”.
L’ECB vendera’ bond in bilancio da marzo, al ritmo di 15 mld/mese.
Salgono i rendimenti dei Govies, scende il Prezzo del petrolio.
Come nelle previsioni, l’ECB (Banca Centrale Europea) ha alzato i principali tassi di interesse di +0,5%, tuttavia ha precisato di prevedere nuovi aumenti, necessari ad assicurare la discesa dei prezzi/inflazione.
Come reazione, tutte le Borse europee hanno virato pesantemente al ribasso, lo spread BTP/Bund e’ schizzato sopra 200 bps, ed il rendimento del BTP decennale italiano sopra 4,0%.
Le Borse europee, dopo una partenza gia’ debole per gli strascichi delle decisioni della Banca Centrale Americana e della “narrativa hawkish” del Chairman Powell, hanno chiuso la giornata sui minimi: Milano -3,45%, Francoforte -3,28%, Parigi - 3,09%, Londra -0,93%. Reazioni pesantemente negative a Wall Street: S&P -2,49%, Nasdaq -3,23% e Dow Jones -2,25%, hanno segnato la peggior seduta da 3 mesi.
Insomma, la Banca Centrale Europea ha trasmesso ai mercato un messaggio di fermezza simile a quello della Fed, malgrado i recenti numeri sull'inflazione in Europa e Usa abbiano rivelato una tendenza al ridimensionamento. Entrambe le banche centrali hanno ridotto il calibro degli aumenti dei tassi, da 75 a 50 bps, ma egualmente prevedono nuovi sequenziali rialzi nel 2023.
L’ECB oltre aver implicitamente indicato in 50 bps, e non 25 come sperato, la misura dei prossimi aumenti, ha anche peggiorato le attese sull’inflazione 2023, vedendola in media sopra il +6%, ed annunciato l'avvio, a partire da marzo, della riduzione della massa di titoli in bilancio, descritto anche come “Quantitative Tightening, al ritmo di 15 miliardi/mese: inizierà a marzo e durera’ fino alla fine del 2’ trimestre 2023.
Dopo le “novita’” degli ultimi 2 giorni, la proiezione dei “tassi target” americani e’ ora stimata al +5,25-5,50% e schizza al 3,00-3,25% per quelli europei, accrescendo la probabilita’ di recessione indotta dall’inevitabile impatto depressivo sulla domanda aggregata. E’ ovvio che la reazione dei mercati azionari sia stata negativa.
La politica monetaria restrittiva e’ stata confermata ieri anche dalla Bank of England (BoE), che ha alzato i tassi di 50 punti base portandoli a +3,50%, in linea con le attese. Nonostante sia giunto al 9’ aumento consecutivo, il board ritiene ancora necessario operare nuovi rialzi. Anche la Banca Centrale Svizzera ha alzato i tassi di 50 bps.
Negli Stati Uniti l’economia si sta deteriorando: le vendite al dettaglio a novembre sono scese -0,6% su ottobre facendo ben peggio delle attese di -0,2%. Anche la produzione industriale ha deluso a novembre con -0,2% rispetto a ottobre e stime di un dato invariato.
Le parole severe del Presidente dell’ECB Christine Lagarde hanno determinato un allargamento dello spread BTP/Bund decennali di +15 bps a 206, ed un forte rialzo dei rendimenti che, nel caso del BTP decennale italiano, e’ schiazzato ieri a +4,14%. Oggi si registra un nuovo aumento del rendimento a +4,17%, con spread a 207 bps.
Sul mercato valutario qualche ricaduta “post ECB” si e’ vista in una maggior volatilita’ del cambio Euro/Dollaro: l’Euro e’ tornato brevemente sopra 1,07, per poi ridimensionarsi a 1,066 in chiusura. Oggi, 16 dicembre, e’ a 1,063.
La prospettiva di inasprimento della politica monetaria, col rischio che favorisca una fase recessiva, ha inciso sul prezzo del petrolio che ieri, dopo tre giorni di aumenti, ha perso circa -1,5% in chiusura di giornata, col WTI a 76,2 Dollari/barile. Oggi, 16 dicembre, registriamo un nuovo calo del -2,3% a 74,3. Il prezzo del metano europeo, sul TTF di Amsterdam, perde oltre il -8% a 123 Euro/Mwh. (ore 13.30 CET)
Il monopolista statale russo Gazprom ha annunciato il nuovo record storico di consegne alla Cina via gasdotto Power of Siberia. Gazprom avrebbe assecondato la richiesta di Pechino di aumentare, rispetto al piano originario, le forniture giornaliere a dicembre, nell’ambito dell’accordo bilaterale di lungo termine tra Gazprom e Cnpc (China National Petroleum Corporation).variazioni
Macro: giornata ricca di appuntamenti in Usa: indice PMI (Purchasing managers Index) manifatturiero e servizi “flash” di dicembre alle 15.45 CET, e interventi del Presidente della “regional Fed” di San Francisco, Mary Daly, e di Michelle Bowman, membro del Board della FED.
Oggi, 16 dicembre, e’ il giorno delle '4 streghe', cosi’ detto poiche’ scadono contemporaneamente i future sugli indici e sulle azioni, e le opzioni sugli indici e le azioni. Sono attesi volumi esuberanti, ma senza clamorosi impatti sui corsi.
Le chiusure asiatiche di stamane testimoniano un “mood” guardingo dovuto ai crescenti timori di recessione: il Nikkei giapponese ha perso -1,87%, il Kospi coreano ed CSI300 cinese hanno chiuso “flat”. Positivo l’hang-Seng di Hong Kong, +0,60%.
Oggi, 16 dicembre, le Borse europee sono ripartite deboli e chiudono la mattinata in calo medio del -0,7%. Altrettanto incerte sono le indicazioni sulle riaperture di Wall Street: i futures preannunciano medie tra il -0,3% del Nasdaq ed il -0,6% dello S&P500 (ore 13.30 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 13.12.2022Settimana ricca di riunioni di banche centrali FED, ECB, BOE e BOJ!
Molta attesa per il dato di inflazione CPI in Usa: c’e’ speranza di forte calo.
Le parziali riaperture cinesi sulla politica anti-Covid spingono petrolio al rialzo.
L’Unione Europea alle prese con il difficile accord sul price-cap al gas.
Ieri, 12 dicembre, la prima seduta della nuova settimana ha visto prevalere il segno meno su quasi tutii i listini azionari europei: Dax tedesco-0,4%, Ftse 100 britannico -0,3%, Cac40 francese -0,4%. A fare eccezione solo Milano (FteseMib),+0,1%.
Rialzi diffusi a Wall Street, che si riprende dalla peggiore settimana da settembre causata dalle paure di nuove fiammate di inflazione e rischio di recessione alimentate venerdì dal dato sull'inflazione PPI (prezzi alla produzione) di novembre, più alta del previsto, anche se piu’ bassa che ad ottobre. In chiusura: Dow Jones +1,58%, S&P 500 +1,43%, Nasdaq +1.26%.
Sembra prevalere l’ottimismo sul dato d’inflazione al consumo Usa di novembre, in pubblicazione alle 14.30 CET di oggi. L'aspettativa di consenso e’ +7,3% per il dato generale contro +7,7% di ottobre, con una crescita mensile di +0,3%.
L’inflazione “core” e’ invece prevista salire al +6,1% annuale, e +0,3% mensile. Un'analisi di Optiver sostiene che l'indice S&P500 potrebbe guadagnare fino a +5,5% dopo il dato, se esso risultasse inferiore alle attese di 0,2% o piu’.
Gli appuntamenti piu’ rilevanti per questa settimana si concentreranno mercoledì 14 dicembre, con le riunioni e le decisioni sui tassi delle Banche centrali di Stati Uniti (FED-Federal Reserve) e Giappone, e giovedì 15, quando sarà la volta dell’ECB (Banca centrale europea) e della Bank of England.
FED ed ECB, nelle attese di analisti, alzeranno il costo del denaro +50 bps, ridimensionando il calibro dei rialzi dei tassi: ricordiamo che negli ultimi 4 incontri, la FED ha alzato di +75 bps, sino all’attuale 3,75%-4,00%; gli analisti prevedono ora, oltre a quello di dicembre, un altro rialzo di 50 bps a inizio 2023.
Anche nel caso dell’ECB, si tratterebbe di un rallentamento rispetto ai 2 rialzi consecutivi da +0,75% degli ultimi 2 meeting. Il conensus prevede, dopo il +0,5% di dicembre, altri 2 rialzi da 0,25% a febbraio e marzo, per raggiungere un livello “pivot” (obbiettivo) di 2,50%.
Dall’ECB sono attese anche indicazioni sulla riduzione del bilancio della banca centrale, (alias quantitative tightening), che potrebbe iniziare, gia’ a inizio 2023, col non-reinvestimento dei titoli obbligazionari scaduti.
In Italia, a ottobre, l'indice destagionalizzato della produzione industriale e’ sceso -1% rispetto a settembre, ma ISTAT (Istituto nazionale statistica) segnala che nella media del trimestre agosto-ottobre è aumentato +0,3% sul trimestre prima.
Fase relativamente tranquilla nel mondo obbligazionario, con chiusura in lieve rialzo per lo spread tra BTP decennali italiani e omologhi Bund tedeschi, che ieri ha chiuso a 189 punti base, +2 bps dal closing del 9 dicembre. Il rendimento del BTP decennale oggi (ore 13.00 CET) cala a +3,76%, dal +3,82% del riferimento di ieri.
Visto il crollo delle temperature in Europa, la questione dell’autonomia energetica torna ad essere focale, e le discussioni tra i Ministri dell’Energia europei si concentrano di nuovo sul “price cap sul gas”. Il Presidente della Commissione europea Von der Leyen punta all’obbiettivo di creare una "domanda aggregata Ue entro marzo", poiche’ nel 2023 sarà più difficile ricevere le forniture.
Von der Leyen afferma: "abbiamo (come UE) messo in atto l’obbligo minimo di stoccaggio del gas, gli stock sono ora riempiti oltre 90% e siamo ben al di sopra della media dei 5 anni precedenti", ma ora "e' il momento di accelerare sugli acquisti comuni di gas" poiche’ le importazioni di gas dagli Usa saranno problematiche.
Secondo il Commissario UE per l'Energia, Kadri Simson, l'odierno Consiglio straordinario sull’energia sarà soprattutto di discussione tra i rappresentanti degli Stati, che “hanno ancora opinioni e preoccupazioni molto diverse".
A fine giornata di ieri, 12 settembre, il prezzo del gas è sceso a 136,2 Euro/MWh, -2%, mentre nelle prime fasi di oggi è stabile. Il prezzo del greggio, al contrario, dopo il minimo di venerdi’ 9, sta recuperando e confermando la risalita sopra +3% di ieri avanza anche stamane, col WTI (West Texas Intermediate) che tratta a 74,3 Dollari/barile, +1,6%. (ore 11.00 CET).
Chiusure per lo piu’ in rialzo per le Borse asiatiche stamattina: Tokyo (Nikkei225) +0,40%, Hang Seng di Hong Kong, dove i viaggiatori in arrivo non avranno piu’ restrizioni di movimento a partire da domani, +0.73%, Sensex indiano +0.61%. Invariate Shanghai -0,09% e Kospi coreano, -0,03%.
I principali listini azionari europei segnano recuperi importanti a fine mattinata, in media +1,0% (ore 13.00 CET), similmente ai futures su Wall Street, anticipando un dato in desiderato calo sull'inflazione USA ed un correlato ammorbidimento della FED sui tassi.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 12.12.2022Settimana di mosse sui tassi di FED, ECB, BOE e BOJ. Watch-out!
Petrolio ai minimi dell’anno a 70 Dollari/barile (WTI).
Incertezza cinese e strette monetarie pesano sulle Borse, di nuovo apatiche.
Cruciale dato, domani, sui prezzi al consumo (CPI) di novembre in Usa.
Venerdi’ 9 i listini azionari europei hanno chiuso debolmente, sovvertendo l’apertura in lieve rialzo nella mattinata. Madrid e’ stata la peggiore, con -0,8%, Londra e Parigi -0,2%, Milano ha perso -0,1%. Anche Wall Street, dopo un avvio positivo, manca il rimbalzo chiudendo “in rosso” anche la quinta seduta consecutiva e la peggior settimana da settembre: Dow Jones -0,90%, S&P500 e Nasdaq -0,70%.
Il listino “tecnologico” Usa e’ nuovamente sceso, dopo che il dato sui prezzi alla produzione in calo, ma meno di quanto sperato, ha suffragato l’ipotesi di un'inflazione che potrebbe permanare alta ancora a lungo: resta viva l’attesa per il dato sui prezzi al consumo Usa di martedi’ 13, poiche’ e’ anche su questo che si basera’ la mossa sui tassi della banca centrale (Federal Reserve-FED), mercoledi’ 14.
Verso la fine della passata settimana, l'allentamento di alcune restrizioni anti-Covid in Cina e Hong Kong hanno trasmesso un po’ ottimismo ai mercati: il quadro economico globale si gioverebbe molto di un’economia cinese che, liberata dalle restrizioni imposte dalla drastica politica Covid-zero, tornasse a crescere a ritmi vicini al suo potenziale, stimato tra il +5-6%.
Gli indici anticipatori compositi Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) segnalano un elevato rischio di recessione ed alta e persistente inflazione nella maggioranza delle principali economie globali. Questi rischi sono alimentati dall'inflazione elevata e dal correlato aumento dei tassi di interesse ufficiali.
In questo contesto si giustifica la spasmodica attesa delle decisioni che ECB (Banca Centrale Europea) e Federal Reserve prenderanno nelle riunioni di questa settimana. Sul fonte americano la speranza e’ che la banca centrale cominci a rallentare il ritmo della stretta monetaria, orientandosi ad un rialzo di 50 bps, dopo 4 aumenti consecutivi da 75 bps.
Di rilievo, sul tema tassi e inflazione, l’opinione espressa dall’ex Chairman della FED ed oggi Segretaria al Tesoro Usa Janet Yellen in un’intervista al canale televisivo CBS: "Credo che entro la fine del prossimo anno vedremo un'inflazione molto più bassa, salvo schock imprevisti, sebbene permanga un rischio di recessione".
Le ha fatto eco il Presidente dell’ECB Christine Lagarde, intervenuta alla 6’ conferenza annuale dell'European Systemic Risk Board. "La politica monetaria (europea) si sta adeguando per garantire che l'inflazione elevata non si consolidi e che ritorni al 2% nel medio termine”.
Giovedì 15 si riunisce l’ECB: il mercato si aspetta un aumento di mezzo punto percentuale dei tassi di riferimento, ma anche stime aggiornate sulla crescita e sull'inflazione e le prime indicazioni sulla futura riduzione del bilancio della banca centrale, un processo noto anche come “Quantitative Tightening”. Nello stesso giorno si riunisce la Banca d'Inghilterra: per entrambe e’ atteso un rialzo di +50 bps.
Negli Usa non smette di stupire il mercato del lavoro, che continua ad essere molto robusto: le richieste di sussidi disoccupazione della scorsa settimana sono leggermente salite, +4 mila a 230, ma in linea con le stime degli analisti.
I prezzi alla produzione Usa, saliti +7,4% annuale in novembre, rallentano rispetto al +8,0% di ottobre, ma “mancano” il +7,2% sperato dagli analisti, mentre il dato «core” e’ risultato +6,2% verso attese di +5,9%.
L’indice di fiducia dei consumatori calcolato dall'università del Michigan e’ salito a 59,1, battendo le attese di 57, mentre nella settimana appena iniziata avremo i dati sulle vendite al dettaglio, gli indici PMI (Purchasing managers index) manifatturieri e dei servizi, la produzione industriale e il Philadelphia Fed Manufacturing Index di novembre. Occhi ben aperti!
Tornando in Europa, l'economia britannica a ottobre ha registrato un rialzo del +0,5% mensile (stime di +0,4%), dopo il calo del mese precedente in parte dovuto al giorno festivo straordinario per i funerali della Regina Elisabetta. Su base annua il GDP (prodotto interno lordo) è aumentato +1,5% (vs stime di +1,4%).
Il tetto al prezzo del metano sara’ al centro delle discussioni degli ambasciatori, oggi, e dei Ministri europei, domani. Intanto il prezzo del metano ha aperto in calo stamane, 12 dicembre: sul TTF di Amsterdam, hub di riferimento europeo, scende del -4,5% a 133 Euro/megawattora (ore 11.00 CET). Perdura la debolezza del petrolio: stamane WTI (West Texas Intermediate) -0,7% a 70,4 $/barile, minimo 2022.
Inizio incerto della nuova settimana per le Borse dell’Asia-Pacifico: Tokyo (Nikkei) -0,21%, Hang Seng di Hong Kong -2,25%, CSI300 cinese -1,12%, Kospi coreano -0,67%
Sul mercato obbligazionario, osserviamo un leggero ampliamento dello spread di rendiemento tra BTP decennale italiano ed omologo Bund tedesco a 190 bps. Il rendimento del Treasury Usa decennale sfiora +3,56%, restando vicino ai minimi da settembre, col differenziale tra 2 e 10 anni di 78 bps a favore della scadenza breve!!
Pochi brividi sul fronte valutario: l’Euro quota 1,052 vs Dollaro (1,537 venerdì 9) e 143,9 Yen (143,7). Borse europee e futures Usa senza direzione alle 13.30 CET.
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 08.12.2022Pechino vara misure di allentamento delle regole anti-Covid.
L’economia cinese non riparte: soffre la crescita globale, scende il greggio.
L’economia europea ha “tenuto” nel 3’ trimestre, ma il 4’ potrebbe deludere.
USA e UK siglano accordo strategico sul gas che arrivera’ in tutta Europa.
La prospettiva dell’economia cinese e’ sempre piu’ al centro dell’attenzione degli operatori finanziari, anche perche’ rimane incerta: se da un lato Pechino sta allentando le rigidissime regole di contrasto al Covid, dall’altro consumi, investimenti e, da ultimo, le esportazioni, deludono. Il valore dell’export e’ sceso -8,7% annuo a novembre, il dato peggiore da febbraio 2020, alias l’esplosione della pandemia.
La mancata crescita cinese si somma all’incertezza riguardante le prossime mosse delle banche centrali americana (Federal Reserve-FED) ed europea (ECB): la speranza e’ che la fase piu’ acuta della svolta “restrittiva” volga al termine. In questo contesto si spiega l’andamento fiacco delle Borse europee di ieri, 7 dicembre: Milano -0,1%, Francoforte -0,6%, Londra e Parigi -0,4%.
L’attesa per le prossime decisioni della FED sui tassi sara’ soddisfatta mercoledì 14 dicembre ma nel frattempo molti analisti temono che i recenti positivi dati macro sul mercato del lavoro e sui consumi personali possano indurre la banca centrale a mantenere invariato il ritmo della “stretta monetaria”: l’ipotesi di consenso e’ quella di un rialzo di +50 bps.
Le piu’ importanti banche d’affari Usa moltiplicano le indicazioni pessimiste sulla crescita globale 2023. Goldman Sachs vede il rischio di tagli all’occupazione se l’eccessivo costo del denaro causasse una transitoria recessione, ma anche Bank of America e Morgan Stanley rallentano le nuove assunzioni. Jamie Dimon, numero 1 di JP-Morgan prevede una recessione "da tenue a forte" per l’anno prossimo.
L’economia europea ha fatto meglio del previsto nel 3’ trimestre: il GDP (Prodotto interno lordo) è aumentato +0,3% nella zona-Euro, rallentando rispetto al +0,8% del trimestre precedente. Anche il numero di occupati e’ cresciuto +0,3%, lo stesso ritmo del 2’ trimestre.
La produzione industriale di novembre in Germania e’ scesa -0,1% rispetto ad ottobre, mentre e’ rimasta invariata su base annua: non e’ un dato entusismante, ma e’ comunque migliore delle stime che indicavano una “frenata” di -0,7%.
In Italia rallentano i consumi personali e alimentari: a ottobre 2022 le vendite al dettaglio sono scese -0,4% in valore e -1,2% in volume, quelle di cibo -0,1% in valore e -1,5% in volume. Su base tendenziale annua le vendite al dettaglio crescono +1,3% in valore, ma crollano in volume, -6,3%, rivelando i “danni” della “super-inflazione”.
In Asia, come dicevamo, le cose non vanno come desiderato: il GDP giapponese, nel 3’ trimestre, e’ sceso -0,8% sul 3’ trimestre 2021, sebbene in una misura inferiore a quanto inizialmente previsto.
Il GDP è sceso -0,2% su base trimestrale, dal -0,3% della precedente stima. Su base annuale il -0,8% e’ migliore del 1,2% della 1’ stima. I consumi privati sono cresciuti del +0,1% trimestrale: gli investimenti hanno positivamente stupito, +1,5%.
Il surplus commerciale cinese a novembre e’ stato di 69,8 miliardi di Dollari, contro gli 80 previsti dagli analisti: la domanda esterna resta debole e i lockdown domestici colpiscono i consumi interni. L'export e’ calato -8,7% (vs stime di -3,5%), l'import -10,6% (contro -6,0%).
Le temperatire rigide in gran parte dell’Europa ed il mancato accordo europeo sul price-cap al gas naturale hanno spinto ad un rialzo superiore al +7% a 149 Euro/megawattora, il prezzo del metano sulla piattaforma TTF di Amsterdam.
Nel frattempo, Stati Uniti e Regno Unito hanno sottoscritto una partnership energetica transatlantica. L'accordo, firmato dal Presidente Usa Biden e del Premier britannico Sunak, sancisce l'impegno del Governo Usa a favorire l’esportazione di 9-10 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto nel 2023, destinato ai consumi non solo nel Regno Unito ma anche degli altri Paesi europei.
Stamane, 8 dicembre, tenta di rimbalzare il prezzo del petrolio, +2,7% a 74 Dollari/barile il WTI, greggio di riferimento Usa, reduce dal calo superiore al -2% di ieri, che gli ha fatto segnare il minimo dell'anno a 72 Dollari. Il calo e’ stato innescato anche dalla contrazione delle scorte Usa ma, in generale, restano le preoccupazioni per la domanda globale, specie se l’economia cinese non si riprendesse.
Stamane, 8 dicembre, qualche indicazione ottimistica sull’allentamento delle misure anti-Covid in Cina e ad Hong Kong ha favorito soprattutto il rimbalzo dell’indice Hang Seng, +3,4%, che gli permette di recuperare la pesante perdita mercoledì. Fiacche le borse cinesi: Shanghai A50 +0,16%, Shenzen -0,25%, in calo Kospi coreano, -0,5% e ASX autraliano, -0,7%.
Un ragionevole ottimismo sulla prospettiva dei tassi di interesse ha contribuito alla discesa dei rendiemnti dei bond, tornato in media ai livelli di metà settembre: quello del Treasury decennale Usa e’ sceso a 3,42%, quello del Bund tedesco a 1,78%.
Le Borse europee hanno chiuso la mattinata prive di una direzione, mentre per le riaperture di Wall Street i futures indicano un marginale rialzo, nell’attesa dei dati settimanali sulle richieste di disoccupazione (ore 14.00 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 05.12.2022Me rcato lavoro Usa ancora forte, ma non cambia scenario per la FED.
Pechino comincia ad ammorbidire le regole Covid, salgono Borse asiatiche.
L’Euro si rafforza, ha recuperato +9% dai minimi di ottobre verso Dollaro.
Opec+ ha confermato le quantita’ esportate e guarda alle sanzioni russe.
L'economia americana continua a spingere forte e a novembre ha creato 263 mila nuovi posti di lavoro, stracciando le attese di 200 mila: il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 3,7%, ma Wall Street l’ha presa, almeno inizialmente, male, perche’ significa che i ripetuti rialzi dei tassi di interesse da parte della Banca centrale (Federal Reserve, FED), non hanno ancora prodotto il rallentamento desiderato.
L’assioma “alta crescita-alta inflazione” non e’ pero’ cosi’ inattaccabile, visto che a partire da agosto l’inflazione sta dando segnali di rallentamento, al pari degli indici del settore delle costruzioni.
I listini azionari europei, già deboli nella mattinata, sui dati del mercato del lavoro americani sono leggermente peggiorati ed hanno terminano in calo: Londra -0,01%, Parigi -0,17%, Milano -0,26%, mentre tiene il segno positivo Francoforte +0,27%.
Come accennato, la prima reazione di Wall Street ai dati sull'andamento del mercato del lavoro e’ stata negativa, con perdite oltre il -1%, ma il recupero e’ stato quasi totale in chiusura: Dow Jones +0,1%, S&P500 -0,1%, e Nasdaq -0,2%.
I dati sul mercato del lavoro Usa a novembre hanno invece rafforzato il Dollaro. L’Euro si e’ indebolito fino a 1,048 contro Dollaro e a circa 141,8 vs Yen giapponese.
Fine settimana movimentato sul fronte energetico: l'Opec+ (cartello dei maggiori esportatori), domenica 4 ha deciso di lasciare invariati i livelli giornalieri di produzione, dopo il grande taglio di 2 milioni di barili/giorno varato lo scorso ottobre.
Evidentemente il “cartello” aspetta di capire cosa accadra’ sul mercato con l’entrata in vigore dell'embargo europeo al greggio russo che inizia oggi, 5 dicembre, e sul prossimo price cap a 60 Dollari/barile.
Sul tema delle sanzioni occidentali alla Russia su petrolio e gas, ha creato disappunto la posizione cinese: la portavoce del Ministero degli Esteri cinese, alla domanda riguardante la possibile adesione al price-cap proposto dal G7 (Gruppo delle maggiori economie mondiali), ha dichiarato che con la Russia "c'è cooperazione e mutui benefici" sul versante energetico.
Sul fronte macro europeo si segnala stamane, 5 dicembre, che l’Indice S&P Global PMI (Purchasing managers Index) dei servizi di novembre e’ sceso per il 4’ mese consecutivo a 48,5 da 48,6 di ottobre, al minimo da febbraio 2021. Il PMI composito dell'Eurozona è salito invece a 47,8, come stimato e sopra a 47,3 di ottobre.
Cina: e’ ufficiale l'allentamento degli obblighi di test Covid in alcune grandi citta’, tra cui Hangzhou e Shanghai: e’ il primo passo che Pechino accetta di compiere per alleviare la drastica politica di contenmento del virus implementata sinora.
L’IMF (Fondo monetario internazionale) ha indicato nel weekend come una “ricalibratura” delle misure anti-Covid contribuirebbe alla stabilità finanziaria e a sostenere la ripresa dell’economia cinese e globale.
L’effetto benefico si e’ visto sulle chiusure di alcune Borse asiatiche di stamattina, 5 dicembre: Hang Seng +4.5%, CS1300 +1.9%, trascinate soprattutto dalle azioni del comparto tecnologico, come testimoniato dall’Hang Seng Tech, balzato oltre +6% sulla corsa di Alibaba, Tencent, ed altri. Poco mosso il Nikkei giapponese, +0,15% e negativo il Kospi coreano, -0,62%.
La prospettiva che l'economia cinese possa riprendere slancio dall’addolcimento delle restrizioni anti-Covid concorre a spingere al rialzo il prezzo del petrolio: il WTI (greggio di riferimento Usa) avanza del +2,4% a 81,9 Dollari/barile.
In rialzo anche il prezzo del metano europeo che sul TTF di Amsterdam segna +1,6% a 137 Euro/Megawattora (ore 12.30 CET), ma che a inizio mattinata aveva toccato anche 144 Euro sulla prospettiva che in Nord Europa le temperature stazionino sotto la media nelle prossime 2 settimane.
Sul fronte macro USA, e’ atteso nel primo pomeriggio l'indice ISM (Institute for supply management) dei servizi di novembre: sebbene in leggero calo, dovrebbe restare sopra 50 punti e pertanto in area di espansione. Nel corso della settimana, sempre negli Usa, avremo i dati della bilancia commerciale, i prezzi alla produzione e la fiducia dei consumatori calcolata dall’Universita’ del Michigan.
In Europa, il vice-Presidente dell’ECB De Guindos ha dichiarato nel weekend di prevedere un movimento costante di ritracciamento dell'inflazione nel 1’ trimestre 2023, mentre sul fronte dei “tassi” ha ribadito la logica “data driven”, cioe’ basata sui dati macro che saranno publicati, ma anche l’attenzione ai rischi di recessione.
Le Borse europee sono partite incerte stamattina, metabolizzando senza traumi le deludenti stime definitive degli indici PMI di novembre nell'Euro-zona, e senza enfatizzare i segnali di ammorbidimento della politica Covid-zero in Cina.
A fine mattinata registriamo cali medi del -0,2% per i maggiori listini azionari europei, mentre sono in frazionale calo anche i future su Wall Street.
Il Dollaro perde quota smentendo il mini-rally di venerdi’, e scambia attorno a 1,056 contro Euro, ai minimi da fine giugno. (ore 13.00 CET).
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 02.12.2022Attenzione massima ai dati sul mercato del lavoro Usa di novembre.
Oro, argento e altri metalli preziosi alla riscossa: era ora!
Blackstone limita i riscatti da un suo fondo immobiliare. Prendere nota..
Opec+ verso un nuovo taglio nella riunione di Domenica 4.
Dopo un mercoledi’ “da leoni” a Wall Street, favorito dal calo dell’inflazione (CPI) americana e dalle dichiarazioni del Chairman della FED (Banca centrale americana) Jerome Powell di un possibile ammorbidimento della stretta monetaria già da dicembre, anche ieri abbiamo archivato saldi positivi per quasi tutte le Borse europee, con l'indice EuroStoxx600 che segna il massimo da sei mesi.
Francoforte e’ stata la migliore, con un rialzo del +0,76%, davanti a Parigi, +0,70%, mentre Piazza Affari (Milano) si e’ accontentata di un misero +0,31%, segnando comunque il terzo rialzo consecutivo. Londra arretra frazionalmente, -0,39%. Chiusure miste per i listini azionari Usa: leggero rialzo per il Nasdaq, +0,13%, negativi il Dow Jones, -0,56% e lo S&P500, -0,09%.
A placare gli entusiasmi ci ha pensato l'indice PCE (Personal consumer expenditures) “core” di ottobre, cioe’ l’indice preferito dalla FED per misurare l'inflazione: si è attestato a +5,0% annuale, un po’ peggio delle attese, ma piu’ basso del +5,2% di settembre.
Dovrebbe comunque bastare a confermare la convinzione diffusa che l'inflazione Usa si stia allontanando dal picco e che la FED possa diventare meno “falco” nel prossimo futuro.
Sul versante “macro” Usa, si segnala il dato ISM (Institute for Supply management) manifatturiero sceso 49 punti a novembre, in area di contrazione economica, dal precedente 50.2. Le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (Jobless claims) sono state 225 mila, meglio delle stime di 235 mila, ed infine le spese per consumi personali sono salite +0.8% mensile, in linea con le attese.
L’azione Blackstone, il piu’ grande asset manager del mondo, ha perso ieri -7% sulla notizia di voler limitare le richieste di riscatto sul suo fondo immobiliare da 125 mld: Blackstone real estate income trust, nato 6 anni fa sapere che le richieste di riscatto hanno già superato il limite trimestrale del 5% per il Reit (Real estate investment trust).
Giornata di ieri, 1 dicembre, ricca di dati macro anche in Europa: il PMI (Purchasing managers index) manifatturiero per l’Euro-zona, pur restando in area di contrazione, è stato migliore delle attese e in lieve recupero a 47,1 da 46,4 di ottobre.
A novembre, il tasso di disoccupazione nell’Euro-Zona e’ sceso a 6,5% da 6,6%. In Italia la percentuale di disoccupati e’ 7,8%, in Spagna il dato peggiore, 12,5%, in Germania il migliore, 3,0%.
I rappresentanti dei Governi europei sono tornati a discutere del tetto al prezzo del petrolio russo trasportato via mare, fissandolo a 60 Dollari/barile, in vigore la lunedi’ 5 dicembre, e con l’impegno a rivedere il tetto ogni 2 mesi. In esame anche un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, mentre sul fronte diplomatico si segnala l'apertura del presidente Usa a Biden a colloqui di pace con la Russia sull'Ucraina.
I prezzi dei metalli prezioni continuano a guadagnare terreno e ieri l’oro (vedi grafico) ha superato i 1.815 Dollari/oncia, e quello dell’argento i 22,9 Dollari/oncia.
Il prezzo del petrolio torna a salire e ieri, 1 dicembre, quello del WTI (West Texas Intermediate) ha superato 81 Dollari/barile: col +1,8% di oggi tocca 82 Dollari/barile.
Il mercato teme un taglio alla produzione da parte dell’Opec+ (carrello dei maggiori esportatori) nell’imminente incontro di domenica 4 dicembre, e al tempo stesso spera che la Cina ammorbidisca la politica Covid-zero che sta impattando negativamente sulla crescita economica della seconda economia mondiale.
Chiusure pesanti per le borse asiatiche, dove non si sono ancora palesate le mosse del Governo cinese per allentare i lock-down anti-pandemia, e restano i dubbi sulla prospettiva di crescita 2023 e sul risanamento del comparto immobiliare.
Nikkei giapponese -1,7% (minimo da 3 settimane), Shanghai Composite -0,3%, Hang Seng di Hong Kong -0,7%, Kospi Corea -1,4%, ASX Australia -0,7% e Sensex India -0,6%.
Sul mercato valutario, vediamo ancora forte l'Euro contro Dollaro Usa. Dopo il +0,9% di ieri, il +0,3% di stamattina porta il cross a 1,053, ai massimi da fine giugno.
In contrazione lo spread di rendiemento tra BTP 10 anni italiani e omologhi Bund tedeschi, ora +177 punti base, -20 bps rispetto alla chiusura di mercoledi’, col rendimento del BTP a 3,65%. Giu’ anche il rendimento del Treasury decennale Usa, ora a 3,51%, ai minimi da fine settembre.
Seduta ancora priva di direzione per le borse europee, praticamente piatte, -0,1% medio a fine mattinata (ore 13.00 CET), similmente ai futures su Wall Street, nell’attesa di conoscere e interpretare i dati sul mercato del lavoro in Usa a novembre.
Se i dati di oggi mostrassero sintomi di indebolimento, combinato con quelli di un inflazione Usa finalmente in rallentamento, potrebbero indurre la Federal Reserve ad ammorbidire rutmo e misura dei prossimi aumenti dei tassi di interesse.
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