WisdomTree - Tactical Daily Update - 14.06.2023Inflazione CPI in calo, al 4,0% negli Usa: dato “core”, +5,3%, ancora alto.
Stasera la decisione delle FED sui tassi: inflazione piu’ bassa aiuta una pausa.
Domani tocca alla BCE: attesa di +25 bps, nonostante il clima recessivo.
Opec+ conferma attese domanda 2023 petrolio: WTI torna a 70 $/barile.
Wall Street spera in una Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa) più accomodante dopo i dati sull’inflazione negli Stati Uniti pubblicati ieri, 13 giugno. La crescita annuale dei prezzi al consumo (CPI) ha rallentato oltre le attese, scendendo a +4,0%, proprio alla vigilia delle decisioni sui tassi d’interesse, ed il trend e’ finalmente, nettamente, in discesa.
Il consenso degli analisti prevede ora, quasi unanimemente, una pausa nell’aumento del costo del denaro, dopo 10 rialzi consecutivi a partire da marzo 2022: non e’ invece escluso che oggi, 14 giugno, il Chairman della FED Powell possa lasciare intendere che dopo la pausa, ci sia spazio per un “giro di vite” nel meeting di luglio.
La dinamica dei prezzi al consumo USA a maggio, +4,0% annuale (+0,1% mensile), e’ la piu’ bassa da marzo 2021, ed e’ ben sotto il +4,9% di aprile, giovandosi soprattutto del crollo dei prezzi dell’energia. Il dato “core”, calcolato escludendo cibo ed energia, è sceso a +5,3% da +5,5%, e risulta leggermente sopra al consensus di +5,2%. L'incremento mensile del dato “core” è stato +0,4%, come previsto.
Quasi naturale, pertanto, vedere chiusure positive per le Borse europe: Francoforte la migliore, +0,79%, bene anche Milano, +0,57%, Parigi, +0,56%, e Londra, +0,30%.
Ottimista anche Wall Street: Dow Jones +0,37%, Nasdaq +0,72% ed S&P500 +0,69%: S&P e Nasdaq sono ai massimi da 14 mesi, wow!
Una survey (indagine) di Bank of America rivela che i fund manager stanno di nuovo scommettendo sulle big tecnologiche, specie dopo gli sviluppi clamorosi e imprevedibili dell’intelligenza artificiale, ma nel comlesso sono ancora “scarichi” di azioni, la cui percentuale nei portafogli e’ ai minimi degli ultimi 5 mesi.
Che la “tech” sia tornata in auge lo raccontano non solo la sovra-performance da inizio anno del Nasdaq100, +35%, rispetto agli altri listini Usa, ma anche i fenomenali rialzi di alcuni colossi: ieri, 13 giugno, nuova chiusura record per Apple, che aggiorna il precedente record di gennaio 2022, salendo a183,8 Dollari, portando il guadagno 2023 a +41%.
Anche in Europa siamo alla vigilia di importanti decisioni sui tassi: il “consensus” dice che l’ECB alzera’ di 25 bps, noncurante della conclamata “recessione tecnica” dell’Euro-zona (-0,1% per 2 trimestri di fila). Domani, 15 giugno, massima attenzione alle parole del Presidente Christine Lagarde, per provare ad immaginare le prossime mosse alla riunione del 25-26 luglio: il consenso e’ orientato ad una pausa “estiva”.
In tale contesto il mercato obbligazionario e’ tranquillo: leggero calo a 164 bps dello spread Btp italiano/Bund tedesco, col rendimento del decennale italiano benchmark a 4,06%, che si confronta col +3,37% dei Bonos spagnoli ed il +3,37% dei GGB greci.
Intanto ieri, 13 giugno, il Tesoro italiano ha collocato agevolmente, tasso di copertura medio oltre 1,5 volte, 7,5 miliardi di Euro di Btp a 3, 7 e 30 anni. I 2,75 miliardi del Btp 3 anni (aprile 2026), pagano 3,46%, i 3,25 miliardi del 7 anni il 3,75% e i 1,5 miliardi del 30 anni (ottobre 2053) il 4,54%, livello massimo da febbraio 2014.
Prezzo del petrolio in rialzo ieri, dopo che l'Opec+ (Cartello dei maggiori esportatori) ha lasciato invariate le sue previsioni sulla domanda globale 2023 di olio. Il Wti (greggio di riferimento Usa), con un balzo del +3,7%, ha riavvicinato 70 Dollari/barile.
Quello del gas naturale ha tentato un energico rimbalzo, a momenti vicino al +15,0% riportandosi anche sopra 38 Euro/megawattora.
Qualche “pillola macro” europea: secondo Eurostat, Ufficio statistico dell'Unione europea, ad aprile la produzione industriale destagionalizzata è aumentata +1,0% nell'area Euro, su marzo 2023, quando pero’ era diminuita -3,8% mese su mese.
L'economia del Regno Unito è cresciuta +0,2% ad aprile, riscattando il calo di -0,3% di marzo e “centrando” le previsioni; spingono ancora i servizi, il commercio all'ingrosso e al dettaglio, mentre languono la manufattura e l'edilizia.
In Germania, l’indice di sentiment degli investitori ZEW, a giugno, e’ risalito piu’ del previsto a -8,5 punti da -10,7 di maggio, smentendo le pessimistiche attese di -13,5.
Nel calendario macro di oggi spiccano, negli Usa, oltre alla decisione sui tassi della FED, i prezzi alla produzione (PPI) nel mese di maggio, le richieste di mutui (mortgage applications) e l’aggionamento sulle scorte di petrolio e distillati.
Il prezzo del petrolio consolida il rialzo di ieri: Wti, scadenza luglio, a 69,7 Dollari/ barile: in ridimensionamento il prezzo del gas naturale in Europa, dopo l’impennata di ieri: sul TTF di Amsterdam leggiamo 33,5 Euro/megawattora, -6%.
Oggi, 14 giugno, gli indici azionari asiatici hanno chiuso “misti”: Tokyo ha aggionato i massimi da 33 anni col Nikkei a +1,47%, favorita dal dato incoraggiante sull'inflazione Usa, mentre a Hong Kong l’Hang Seng ha perso -0,58% ed in Cina Shanghai ha limato -0,14% e Shenzhen recuperato +0,25%.
Avvio senza strappi, ma con recuperi evidendi nella mattinata, per i maggiori listini azionari europei: in media +0,8% alle 13.00 CET. Future su Wall Street marginalmente negativi nell’attesa della FED, col rendimento del Treasury decennale attorno 3,80% (vedi grafico) e Dollaro poco mosso, 1.078 contro Euro.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 12.06.2023Europa in recessione tecnica dopo il calo del 4’trim. ‘22 e 1’ trim. ‘23.
Richieste oltre 18 miliardi Euro per il BTP “valore”: il debito Italiano piace.
Settimana ricca di riunioni sui tassi: attesi +0,25% per ECB e FED in pausa.
Banca Centrale Cinese vede crescita robusta e “zero” inflazione nel 2’ trim.
Andamento incerto quello delle Borse europee nella seduta di venerdi’ 9, ma cresce la speranza degli operatori in un ammorbidimento della politica monetaria delle Banche centrali dopo i dati in frenata sull'economia americana, dove le richieste di sussidi di disoccupazione ai massimi da quasi 2 anni. L’Europa e’ entrata ufficialmente in recessione tecnica dopo 2 trimestri consecutivi di contrazione.
A fine seduta la peggiore performance e’ quella di Londra, -0,50%, seguita da Francoforte, -0,25%, e Parigi -0,12%: Milano è salita +0,3%. Curioso che da inizio anno Milano e Francoforte siano appaiate a +14,6%, seguite dal +13,1% di Madrid e dal +11,4% di Parigi: Londra e’ molto indietro, solo +1,5% da inizio anno.
Wall Steet venerdi’ 9 ha chuso in leggero rialzo, Dow Jones +0,13%, S&P500 +0,11% e Nasdaq +0,16% nell’attesa che questa settimana le riunioni della Federal Reserve (Banca centrale Usa) e dell’ECB (Banca centrale Europea) portino qualche buona novella sui tassi di interesse.
Italia: secondo diversi istituti di ricerca, l’economia crescera’ relativamente meglio di quella di altre grandi Paesi europei, ma intanto notiamo il dato negativo della produzione industriale di aprile, scesa -7,2% annuo, col calo mensile piu’ pesante dal 2020.
Sul fronte del “jumbo” debito pubblico italiano registriamo che la domanda per il nuovo Btp Valore (scadenza 4 anni, cedola minima 3,0% e premio fedelta’ al “retail”), al termine dei 5 giorni di offerta ha superato 18 miliardi di Euro.
Se dall’Italia arriva qualche buona notizia, non altrettanto dal resto d’Europa: Eurostat (Ufficio statistico dell’Unione Europea) conferma che la Zona-Euro è entrata in recessione tecnica, col GDP (Prodotto interno lordo) in calo congiunturale di -0,1% sia nel trimestre ottobre-dicembre 2022 che in quello gennaio-marzo 2023.
Anche gli indici Pmi (Purchasing managers Index) manifatturieri di maggio della Zona-Euro, tutti in calo mese su mese, segnalano un’attivita’ industriale in contrazione.
Notizie positive provengono invece dai dati sull’economia cinese, in particolare sull’inflazione al consumo (CPI) che ha maggio e’ scesa -0,2% su base mensile (-0,1% ad aprile) e salita solo +0,2% su base annuale.
Commenti positivi sulla salute dell’economia sono giunti dal Governatore della Banca Popolare cinese (PBOC) Yi Gang che ha parlato di crescita economica «relativamente alta» nel 2’ trimestre. "Siamo fiduciosi, capaci e nelle condizioni per raggiungere la crescita prevista e gli altri obiettivi fissati dal Governo a marzo”.
Come gia’ sottolineato, gli investitori attendono le decisioni di politica monetaria della Federal Reserve mercoledì 14 e della Banca centrale Europea giovedì 15. I recenti deboli dati macro fanno sperare che entrambe le banche centrali adottino un atteggiamento meno restrittivo sui tassi, pur ribadendo il loro impegno nella lotta all’inflazione.
Il consenso degli economisti ritiene molto probabile (80% circa), che la FED decida, dopo 10 rialzi consecutivi, per una pausa, cioe’ lasci i tassi invariati, al 5,00-5,25%, mentre l’ECB rialzi di +0,25% a 3,50%.
Per luglio, invece, viene data una probabilità sopra 50% di un aumento di +0,25% negli Usa e di una “no action” da parte dell’ECB. La speranza e’ che questi aumenti siano gli ultimi di questa aspra fase di “tightening” monetario.
Occhi aperti, negli Usa, sul dato dei prezzi al consumo (CPI) di maggio, pubblocato il 13 giugno (1’ giorno della riunione FED), che dovrebbe rivelare un leggero raffreddamento del dato generale, ma anche una certa “appiccicosita” delle componenti “core” del paniere.
A dare una mano alla discesa dei prezzi a giugno, sia in Usa che in Europa, dovrebbe contribuire il calo del prezzo del gas, in Europa e’ sceso sotto 30 Euro/mgwh contro i 300 di un anno fa, e quello del petrolio: oggi, 12 giugno, il WTI (greggio “parametro” Usa) segna un minimo a 68,4 Dollari/barile, -2,3%.
In calo, stamane, i rendimenti dei titoli governativi europei e lo spread tra BTP e Bund decennali, sceso ai minimi da aprile 2022 a 169 punti, col rendimento del BTP benchmark a 4,05%, -4 bps rispetto venerdi’. Negli Usa, il Treasury 10 anni “paga” 3,75%, la curva resta invertita ed il differenziale 2-10 anni conferma l’area 88 bps.
Seduta apatica oggi per le maggiori Borse asiatiche: Shanghai -0,08%, piu’ tonico Shenzhen +0,73%. Tokyo ha chiuso in rialzo, Nikkei +0,52%, in attesa delle novita’ sui tassi tassi da parte di FED, ECB e della “locale” Bank of Japan. A Hong Kong l’Hang Seng ha perso -0,18%, il Kospi coreano -0,30%.
Criptovalute: la piattaforma Binance-US resterà attiva solo per lo scambio di criptovalute, per effetto della denuncia inoltrata della SEC (Autorita’ Usa dei mercati finanziari): Binance-US ha annunciato lo stop ai depositi in Dollari, avvisando i clienti che forse gia' dal 13/06 le banche partner sospenderanno i prelievi in USD.
Le Borse europee chiudono la mattinata con discreti progressi, in media +0,6% (ore 13.00 CET) mentre i future sui principali indici Usa anticipano riaperture in rialzo, +0,5% medio.
Il “quadro azionario Usa” resta incerto e gli analisti di Morgan Stanley invitano alla prudenza per il rischio di forte correzione qualora il contesto macroeconomico si aggravesse. Il sentiment di mercato sembra invece sposare la prospettiva di un addolcimento della politica monetaria della FED: non resta che attendere mercoledi’.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 05.06.2023Rallenta, senza schiantarsi, l’attivita’ europea nei servizi.
Inflazione in calo in Europa a maggio, soprattutto nei prezzi all’ingrosso PPI.
Paura passata per il tetto al debito pubblico Usa: what’s next?
L’Arabia Saudita taglia 1 milioni di barili/giorno contro debolezza prezzo.
I listini azionari europei hanno brillato nelle ultime 2 sedute della scorsa settimana, sostenuti dall’evoluzione favorevole della discussione sull’innalzamento del tetto al debito pubblico Usa: il disegno di legge e’ stato prima approvato dalla Camera Usa, poi venerdi’ dal Senato, dove i Democratici hanno larga maggioranza, e infine il Presidente Biden ha firmato la Legge.
Che si tratti di un’autorizzazione ad aumentare ulteriormente il debito Usa non sembra preoccupare nessuno: analisti ed economisti mettono in conto una ricca sequenza di emissioni di titoli governativi che “asciugheranno” i depositi bancari, ma permetteranno al Tesoro di pagare spese correnti e ripristinare la giusta liquidità.
Dopo il forte calo di mercoledi 31 maggio, giovedi’ 1’ giugno si sono visti brillanti rialzi per le borse europee: Milano +2,0%, Madrid +1,3%, Francoforte +1,2%, Amsterdam +1,0%, Parigi e Londra +0,6%. Con gli ulteriori piccoli progressi di venerdi’ 2 (Festa della Repubbblica in Italia), il saldo settimanale è salito a +1,3% e qeullo annuale a +14,2% per Milano, +1,4% e +13,2% per Madrid, +0,4% e +15,3% per Francoforte.
Venerdi 2 e’ stata una giornata positiva e di riscossa per il “value” a Wall Street: Dow Jones +2,12%, Nasdaq +1,07%, S&P500 +1,45%.
I dati macro europei pubblicati nell’ultima parte della settimana non hanno brillato:
gli indici Pmi (Purchasing managers index) manifatturieri dell'Eurozona sono ancora tutti ampiamente sotto 50 punti, cioe’ in area di contrazione economica, mentre quello aggregato dell'area Euro e’ pari a 44,8, al minimo da 3 anni.
L’inflazione e’ in calo nell'Euro-zona, avendo rallentato a +6,1% a maggio, dal 7% di aprile: corrono ancora i prezzi di cibo, alcol e tabacco, +12,5% annuale rispetto a +13,5% di aprile, mentre scende il prezzo dell'energia, -1,7% annuale a maggio, dal +2,4% di aprile. Ancora troppo alto e superiore alle aspettative, purtroppo, il +5,3% dell'indice “core”.
Non a caso il Presidente dell’ECB (Banca centrale europea) Lagarde dichiara: "non possiamo ancora dirci soddisfatti sulle stime dell'inflazione”, ma cominciamo a intravedere la fine del percorso di rialzo dei tassi: "Ci stiamo avvicinando alla quota di crociera, e questo significa che dobbiamo salire più gradualmente".
Sempre sul fronte “macro” europeo, registriamo che ad aprile la disoccupazione nell'Eurozona è scesa al 6,5%, dal 6,6% di marzo: in Italia migliora al 7,8%, dal 7,9%. Repubblica Ceca, 2,7%, e Germania, 2,9%, sonoo a livelli minimi record, mentre in Spagna, 12,7%, e Grecia, 12,2% i disoccupati sono ancora troppi, specie tra i minori di 25 anni, Spagna al 28,4% e la Grecia al 27,4%!
A maggio l’economia Usa ha creato ben 339 mila nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli, oltre le aspettative degli analisti di 190 mila: inoltre il dato di aprile è stato migliorato, da 253 a 294 mila. Le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono state 232 mila, in linea con le 230 mila della settimana prima e alle stime di consenso.
Inflazione “core” ancora troppo alta e mercato del lavoro in grande salute rendono piu’ difficile una pausa nell’aumento del costo del denaro per la Banca centrale Usa (FED-Federal Reserve), anche se non mancano dichiarazioni “distensive” da parte di alcuni suoi rappresentanti.
Philip Jefferson ha spiegato che la FED sarebbe incline a mantenere invariati i tassi d'interesse a giugno per valutare le tendenze recenti e le prospettive economiche: parole simili quelle usate dal Presidente della FED regionale di Filadelfia Patrick Harker.
Dall’esame delle minute dell’ultimo Consiglio direttivo dell’ECB emergono molte preferenza per un incremento di 50 bps dei tassi, sebbene la scelta fu di “soli” 25 bps: sottolineati i rischi sull’inflazione e di “disancoraggio delle aspettative sulla stessa”. Gli analisti dell’ECB indicavano anche l’attesa di un'ulteriore moderata espansione del GDP (Prodotto interno lordo) nel 2’ e 3’ trimestre 2023.
La scorsa settimana ha visto una gradita discesa dei rendimenti dei Govies periferici europei: venerdi’ 2 il differenziale di rendimento tra il Btp decennale benchmark ed il Bund pari scadenza tedesco è sceso a 167 bps, col rendimento del BTP sotto 4,0%, a 3,99%, minimo da febbraio.
Oggi, 5 giugno, registriamo la decisione dell'Arabia Saudita, di tagliare “volontariamente” 1 milione di barili/giorno di produzione di petrolio.
La decisione, sicuramente sgradita a Usa e importatori “occidentali”, e’ la reazione al calo del prezzo in maggio, a sua volta dovuto ai timori di rallentamento dell'economia globale e di insufficiente ripresa cinese. Il WTI (greggio di riferimento Usa) sale +1,4% a 72,7 Dollari/barile. (ore 11.00 CET).
Oggi le Borse europee sono apatiche e poco impattate dai dati macro pubblicati nella mattinata: in Italia l'indice PMI servizi di maggio è sceso a 54 punti dai 57 di aprile. Negativo anche il dato francese Hcob Services PMI, sceso a 52,5 a maggio, dal 54,6 di aprile, al livello più basso da gennaio. In Germania l'indice è risultato in miglioramento per il 6’ mese consecutivo a 57,2, dal 56,0 di aprile.
Festa grande a Tokyo, dove il Nikkei, col +2,2%, ha chiuso ai massimi da 33 anni: senza variazioni di rilievo le altre borse asiatiche. Futures invariati sui maggiori listini Usa. (ore 13.30 CET)
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.05.2023Ancora lontano l’accordo sul tetto al debito pubblico Usa, ma si spera..
Germania in recessione tecnica: Europa in stagnazione.
Petrolio debole e gas ai minimi dal 2021, si spera in calo inflazione..
I numeri di N-vidia anticipano il boom dell’intelligenza artificiale.
Il mancato raggiungimento entro il 1’ giugno di un accordo bipartisan al tetto sul debito pubblico americano avrebbe conseguenze pesanti e i mercati soffrono questo rischio incombente.
Tra gli analisti politici e finanziari prevale la convinzione che “all’undicesima ora” una soluzione bipartizan sara’ trovata: il Presidente Joe Biden ne e’ convinto, la Segretaria al Tesoro Usa Janet Yellen un po’ meno.
L’incertezza dei mercati ha portato al “trimming” (“tosatura”) delle posizioni, visti anche i buoni guadagni su quasi tutti i listini azionari e ieri, 24 maggio, in Europa, registriamo pesanti segni negativi: Milano -2,4%, Francoforte -1,9%, Parigi - 1,7%, Amsterdam -1,6%, Madrid -1,1%.
Resta anche il fatto che i mercati temono nuovi aumenti dei tassi da parte delle Banche centrali, sebbene la FED (Federal Reserve-Banca centrale Usa), per voce del suo Chairman Powell, abbia prospettato una momentanea pausa.
Nei verbali dell'ultimo incontro (FOMC-Federal market committee) del 2 e 3 maggio scorso che aveva deciso l’aumento di 25 punti base al 5,00%-5,25%, (10’ aumento consecutivo, al livello più alto dal 2007), si legge di un’inflazione “ancora inaccettabilmente alta” e della possibilita’ di una leggera recessione verso fine anno.
Le prossime decisioni sui tassi dipenderanno molto dai dati d’inflazione che usciranno nelle prossime settimane, ma intanto Wall Street e’ guardinga e ieri il Dow Jones ha perso -0,77%, il Nasdaq -0,61% e lo S&P500 -0,72%.
In Europa, nei primi mesi di quest’anno, e’ cresciuta l’attività nei servizi, ma e’ peggiorata quella manifatturiera: nell’Euro-zona l'indice Pmi manifatturiero (Purchasing managers index) di maggio e’ sceso a 44,6 punti, contro attese di 46,2 e sotto 45,8 di aprile, confermandosi sotto 50, la soglia tra espansione e contrazione. Il Pmi dei servizi è sceso poco, a 55,9 da 56,2 di aprile, contro attese di 55,6.
In Germania, a maggio, la fiducia delle imprese e’ scesa, come testimonia l'indice Ifo in flessione, a 91,7 punti da 93,4 di aprile. L’inflazione sta “finalmente” pesando sui consumi e l’economia tedesca è scivolata in “recessione tecnica, contraendosi sia nel 4 trimestre 2022, -0,5%, che nel 1’ del 2023, -0,3%: lo dichiara l’organo federale di statitica Destatis ed il suo Presidente Ruth Brand.
L’Europa e’ ancora interessata dall’inflazione elevata, e’ c’e’ un’alta probabilita’ che l’ECB (Banca centrale Europea) prosegua la politica restrittiva: +0,25% a giugno, secondo il consenso.
Luis de Guindos, vicepresidente dell’ECB, nell’intervento di ieri al Parlamento europeo ha rimarcato che "le nostre decisioni future assicureranno che i tassi ufficiali siano portati a livelli sufficientemente restrittivi per ottenere un tempestivo ritorno dell'inflazione all’obiettivo di medio termine del 2%, e essere mantenuti a quei livelli per tutto il tempo necessario".
Ieri, 24 maggio, il prezzo del petrolio ha tentato un recupero, grazie anche al calo superiore alle attese delle scorte americane: il Wti (greggio di riferimento Usa) e’ salito del +2,0% a 74,3 Dollari/barile. La scorsa settimana le scorte di petrolio negli USA sono scese di 12,46 milioni/barili (maggior calo settimanale da novembre 2022) a 455,2 milioni, contro attese di un rialzo di +0,7.
Da segnalare che l’agenzia di rating Fitch ha deciso di mettere sotto osservazione (“on watch”) il rating AAA degli Stati Uniti, a causa delle incertezze sul debito, e che JPMorgan Bank attribuisce il 25% di probabilità al mancato accordo sul debito entro l’X-day del 1 giugno, giomo in cui è atteso che il tetto verra’ superato.
Nel pomeriggio di oggi, 25 maggio, avremo i numeri aggiornati sulla crescita dell’economia Usa nel 1’ trimestre, oltre ai consueti dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione (“jobless claims”).
Tuttavia, un momento determinante per le sorti di Wall Street e del Nasdaq sara’ nei prezzi dell’azione N-vidia Corp, che ieri sera, a mercati chiusi, ha segnato +26,8% dopo aver pubblocato una stima di ricavi superiore di oltre 50% alle stime di consenso.
N-vidia è il maggiore produttore di processori GPU per l'AI (artificial intelligence), la cui richiesta e’ in rapida ascesa grazie al boom delle tecnologie generative come ChatGPT e Google Bard.
Il prezzo del gas naturale e’ in caduta libera e stamani, 25 maggio, segna il nuovo minimo da giugno 2021 a 27 Euro/megawattora.
Poche novita’ dal mercato obbligazionario: lo spread di rendimento tra il BTP decennale italiano e l’omologo bund tedesco e’ stabile in area 185 (vedi grafico), col rendimento del BTP benchmark a 4,33% (ore 11.00 CET).
Continua il recupero del Dollaro sull’Euro: stamattina vediamo il cross Eur/US$ a ridosso di 1,07, ai massimi delle ultime 5 settimane.
Prevale il segno meno nelle chiusure delle borse asatiche, su cui pesano le rinnovate schermaglie commerciali tra Usa e Cina. Tokyo ha riagganciato il guadagno, +0,4%, nelle fasi finali della seduta, ma a Hong Kong l'Hang Seng è sceso -1,9%, soffrendo delle restrizioni imposte alla tecnologia Cinese.
Il Kospi coreano ha perso -0,5%, e sulla Cina continentale si segnala -0,1% di Shanghai e -0,2% di Shenzhen.
Borse europee incerte e prive di direzione a fine mattinata, in media -0,1% alle 13.30 CET. Futures sul Nasdaq in rialzo, +1,5%, sull’effetto “Nvidia” e le prospettive dell'intelligenza artificiale.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 24.05.2023“Macro picture” debole, le Borse scendono: un po’ di sano realismo?
Accordo sul “debt-ceing Usa” ancora lontano, ma c’e’ speranza.
Inflazione ancora in rialzo nel Regno Unito ad aprile: una brutta sorpresa.
BCE verso un nuovo rialzo a giugno, sperando sia l’ultimo.
Ieri, 23 maggio, la mancanza di veri progressi nelle trattative tra l’Amministrazione Usa e la componente repubblicana del Congresso sull'innalzamento nel tetto al debito federale USA ha inciso negativamente su Wall Street: a pesare sui listini europei la debolezza dall'attività manifatturiera nell’Euro-zona, con l'indice Pmi (Purchasing managers index) di maggio in calo.
Il dato sulla manifattura, pari a 44,6 punti, manca la previsione di 46,2 e scende rispetto ai 45,8 punti di aprile, permanendo in area di contrazione, cioe’ sotto 50. Vanno un po’ meglio i servizi: il relativo indice Pmi segna 55,9, facendo meglio della stima di 55,6, sebbene in lieve discesa dai 56,2 punti di aprile.
Chiusure europee deboli e incerte: Londra -0,11%, Francoforte -0,46%, Parigi -1,33%, Milano -0,50%, Madrid -0,39%. Parigi è stata la peggiore, a causa del “sell-off” dei titoli del lusso come Lvmh (-4,7%), Kering (-3,3%) ed Hermes (-6,5%), che si spiega come la “monetizzazione” dei recenti guadagni.
Andamenti deboli anche a Wall Street, dove il Dow Jones ha perso -0,69%, il Nasdaq -1,26%, e lo S&P500 -1,12%. Dopo il giro di boa delle relazioni trimestrali, che in media hanno fatto meglio delle attese, i mercati tornano dunque a preoccuparsi dell’indebolimento dello scenario macro e delle tensioni politiche internazionali.
Come gia’ detto, negli Stati Uniti manca ancora l’accordo sull’aumento del tetto al debito pubblico, sebbene tra gli addetti ai lavori prevalga la speranza di un accordo dell’”undicesima ora”, come spesso accaduto in passato.
Lunedi 22 l’incontro tra il Presidente americano Joe Biden e lo speaker della Camera, il repubblicano Kevin McCarthy, seppur definito 'produttivo', non ha portato a risultati apprezzabili. Ieri Garret Graves, emissario e negoziatore repubblicano ha detto che non sono previsti incontri nell'immediato.
L’inflazione e’ ancora elevata e non e’ chiaro se e quando le Banche centrali finiranno di alzare i tassi, dopo una lunga, accelerata, e robusta serie di rialzi del costo del denaro. In Europa il quadro macro segnala deterioramento, ma la Banca centrale europea (ECB) prospetta nuovi rialzi, come confermato ieri da Francois Villeroy de Galhau, Governatore della Banca centrale francese e membro del board dell’ECB.
Intanto, negli Stati Uniti emergono opinioni molto diverse sulle prossime mosse della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa): la prossima riunione del FOMC (Comitato di politica monetaria) e’ il 12 e 13 giugno: il Chairman della FED Jerome Powell ha recentemente ripetuto che potrebbe esserci una pausa, dopo 10 rialzi consecutivi dei tassi, ma alcuni membri vorrebbero ulteriori inasprimenti.
Sul tema, il occasione dell’Investor Day di JP-Morgan, il suo CEO Jamie Dimon si e’ detto scettico su una pausa dei rialzi dei tassi della Federal Reserve oltre che preoccupato per il “quantitative tightening” (vendita di bond sul mercato).
Stamattina, 24 maggio, l'Indice Ifo di maggio che misura la fiducia delle imprese tedesche, e' sceso a 91,7 punti dai 93,4 di aprile e sotto le attese di un modesto calo a 93 punti. Il sub-indice relativo alle condizioni attuali e' in calo a 94,8 punti da 95,1 punti ad aprile, mentre quello sulle condizioni future e' sceso a 88,6 punti da 91,7.
Cina e Stati Uniti hanno trovato nei “chip avanzati”, fondamentali, tra l’altro, nelle applicazioni di intelligenza artificiale, un nuovo fronte di scontro commerciale: il CEO di Nvidia, leader globale dei semiconduttori al mondo, prevede significativi danni per le aziende Usa se si bloccasse il mercato cinese, che vale circa un 1/3 dell’export tecnologico degli Usa.
Il prezzo del gas naturale europeo continua a scendere, e a 29 Euro/megawattora segna il minimo da giugno 2021. Il gas naturale liquefatto (LNG) arriva abbondante in Europa dagli Usa, dal nord Africa (Algeria e Tunisia) e dal medio Oriente (Qatar, Emirati A.U.) e le riserve strategiche europee sono piene, scongiurando ammanchi in inverno.
Quello del petrolio WTI (greggio benchmark Usa) rimbalza stamani +1,8% a 73,4 US$/barile.
Sul mercato valutario, l'Euro si è leggermente indebolito rispetto al Dollaro scendendo a 1,078, mentre staziona attorno a 149 verso Yen giapponese. Calma piatta sul mercato obbligazionario, con lo spread di rendiemento tra Btp decennali italiani e omologhi Bund a 185 punti: poco mosso il rendimento del decennale italiano a 4,32%.
I listini azionari Asiatici hanno chiuso in calo la seduta odierna: Tokyo, reduce dai recenti record storici, ha terminato in calo di -0,89%. Tra gli altri mercati Shanghai -0,77%, Hang-Seng -1,17%, Kospi coreano “piatto”, e leggero progresso, +0,2%, per Mumbai.
I principali indici azionari europei, risentendo del pessimo umore di Wall Street della vigilia e delle chiusure asiatiche negative, giungono a fine mattinata con cali medi di -1,3%. Sulla Borsa di Londra incide anche l’allarmante dato sull’inflazione nel Regno Unito, dove i prezzi al consumo di aprile, nel dato “core” (ex cibo e carburanti) sono saliti sui massimi da 31 anni a +6,8% contro +6,2% di marzo e +6,2% atteso.
I future su Wall Street ancipano riaperture deboli, in media -1,1%, ma un momento di svolta potrebbe essere in serata quando saranno disponibili i verbali dell’ultima riunione del FOMC di aprile.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri .
WisdomTree - Tactical Daily Update - 23.05.2023L’accordo bipartisan sul debito federale Usa richiede nuovi incontri.
Watch-out! A Wall Street prosegue la sovra-performance del Nasdaq!
Exploit di Atene dopo il successo del Premier Mitsotakis.
Pmi europei in uscita oggi, attese conferme di lieve ripresa.
Oggi in Europa sono attesi alcuni dati macroeconomici di rilievo: gli indici Pmi (Purchasing managers index) di maggio daranno una prima testimonianza sulla salute del comparto manufatturiero e dei servizi.
Negli Stati Uniti c’e’ molta attesa per il deflatore PCE (Personal consumption expenditures) di giovedì 25, poiche’ e’ la misurazione dell’inflazione per le famiglie piu’ osservato dalla Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa), e fonte di ispirazione per le prossime mosse sui tassi di interesse.
A cio’ si assomma la questione insoluta dell’innalzamento del tetto del debito Usa. In tale contesto, ieri sera, Wall Street ha chiuso coi principali listini in ordine sparso: DJ -0,42%, S&P500 invariato e Nasdaq +0,50%: d’altronde, l’incontro tra il Presidente Joe Biden e lo “speaker” della Camera, il repubblicano Kevin McCarthy, per arrivare ad un accordo sul tetto del debito, era previsto a mercati chiusi.
I repubblicani insistono sull’introduzione di un limite pluriennale di spesa, accompagnato da un aumento del budget per la difesa. I democratici, come noto, preferirebbero dirottare maggiori risorse alla sanita’ ed all’istruzione. L'incontro tra Biden e McCarthy sul “debt ceiling” è stato “produttivo”, ma saranno necessari nuovi confronti.
La giornata borsistica europea di ieri ha visto spunti vivaci solo per le azioni bancarie, cosicche’ i listini europei piu’ ricchi di “finanziari” hanno performato relativamente meglio: Madrid ha guadagnato +0,5% e Milano (-0,28%), se si considera l’effetto negativo di -1,27% dovuto ai dividendi staccato da 61 società, quasi +1,0%.
Londra ha segnato +0,20%, in calo Francoforte, -0,31%, e Parigi, -0,18%. Notevole l’exploit di Atene, +7,2%, dopo la vittoria del partito conservatore dell’attuale Primo ministro Kyriakos Mitsotakis: la sua conferma per un 2’ mandato, a detta di molti analisti, favorirebbe la risalita del rating sovrano greco a “investment grade” entro la fine dell'anno.
Sul tema del “debt ceiling” degli Usa, si e’ espressa con preoccupazione il Segretario al Tesoro Janet Yellen: ella ha ricordato che, se non si giungesse rapidamente ad un accordo, crescerebbero le probabilità che gli Stati Uniti non siano in grado di onorare i propri impegni finanziari già dalla metà di giugno.
Ad incidere sul “mood” di Wall Street ieri, 22 maggio, anche le parole del Presidente della FED regionale di St. Louis, James Bullard, che si attende altri 2 aumenti dei tassi nei prossimi mesi per frenare l’inflazione.
La difficile discussione sul debito americano e le prossime scelte di politica monetaria della Federal Reserve saranno al centro dell’attenzione per tutta questa settimana, e potrebbero alimentare una lieve risalita dei rendimenti obbligazionari che gia’ si vede da qualche giorno negli Usa.
Sul fronte obbligazionario europeo, l'agenzia di rating Dbrs ha lasciato invariato quello sul debito sovrano italiano a BBB High con outlook stabile: Dbrs sottolinea che l’Italia ha realizzato una ripresa post-Covid migliore delle attese e che gode tuttora di previsioni macroeconoiche migliori della media dei Paesi europei: cio’ aiutera’ il bilancio pubblico favorendo una futura riduzione del rapporto debito/GDP.
Ieri, lieve rialzo per lo spread tra BTP decennale italiano e omologo Bund tedesco: +2 bps a 185, accompagnato da un leggero aumento del rendimento del BTP benchmark a 4,30%, +0,05% da 4,25% di venerdi’ scorso.
Stamane, 23 maggio, non delude il Pmi tedesco di maggio, frutto di interviste ai responsabili degli acquisti. Quello della manifattura è sceso a 42,9 punti, contro un’attesa di 45 e sotto i 44,5 di aprile. Il Pmi tedesco dei servizi e’ invece migliorato a 57,8, contro stima di 55,5 e sopra i 56 punti di aprile. L'indice Pmi composito sale a 54,3 punti, facendo meglio della previsione di 53,5.
Occhi e orecchie aperti oggi, sulle parole che in interventi diversi pronunceranno alcuni membri del board dell’ECB (Banca centrale europea), tra i quali de Guindos, Muller, Villeroy e Nagel e, negli Stati Uniti, ai numeri aggiornati sul settore immobiliare e delle costruzioni, tra i quali vendite di nuove case e permessi di costruzione.
Poche novita’ sul mercato valutario: Euro/Dollaro stabile attorno1,08, e Yen ancora debole verso le principali valute di scambio internazionale: le aziende esportatrici nipponiche “festeggiano” i 149,8 del cross Yen/Euro e i 138,6 di quello Yen/Dollaro.
Benefica, per l’inflazione globale, la persistente debolezza dei prezzi del petrolio, col WTI (West Texas Intermediate) attorno 72,2 Dollari/barile e del gas metano europeo, precipitato ieri un altro -3% a 29 Euro/megawattora (TTF Amsterdam).
Negli States, in un clima di attesa per i nuovi colloqui che potrebbero dirimere la quastione dell'innalzamento al tetto del debito ed evitare il default, i future su Wall Street appaioiono immobili rispetto alle chiusure di ieri .
La scarsa iniziativa degli investitori legata all’incertezza si riflette stamani sui listini asiatici: Tokyo -0,42%, Shanghai -1,52%, Hang Seng -1,45%, anche per i nuovi contrasti Cina/Usa, dopo che l'agenzia per la sicurezza informatica cinese ha vietato agli operatori di «infrastrutture informatiche critiche» del Paese l'acquisto dei prodotti dell'americana Micron.
Listini europei poco mossi, in media -0,3% a fine mattinata. Oro in calo, -1,0% a 1.957 Dollari/oncia, argento -2,4% a 23,3. (ore 12.45 CET)
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 08.05.2023Torna un po’ di serenita’ sulla prospettiva delle banche medie Usa.
Segnali di rallentamento per l’economia tedesca: soffre l’industria.
Attesa per il dato del 10 maggio su inflazione al consumo Usa di Aprile.
Il mercato del lavoro Usa resta forte: disoccupati al minimo storico.
Ricorderemo la seduta di giovedi’ 4 maggio per il grande allarme ed il crollo dei prezzi delle azioni delle banche regionali americane tra le quali Western Alliance, PacWest, First Horizon, i cui titoli sono crollati sotto la pressione di ordini al meglio, sul timore di urgenti ricapitalizzazioni o salvataggi.
In realta’ nessuno degli scenari peggiori si e’ materializzato e venerdi 5 sia Wall Street che i listini europei hanno energicamente recuperato, supportati anche dai dati soprendentemente positivi sul mercato del lavoro Usa ad aprile che da un lato scongiurano scenari recessivi, ma dall’altro avvalorano la prosecuzione della politca monetaria restrittiva della Banca centrale Usa (Federal Reserve).
In Europa Milano ha battuto tutti, +2,54%: bene anche Parigi, +1,26%, Francoforte, +1,43%, Londra, +1,02%. A New York il Dow Jones ha guadagnato +1,65%, il Nasdaq +2,25%, e lo S&P500 +1,85%: hanno rimbalzato le azioni delle banche regionali e sono stati ben accolti, a mercati ormai chiusi, i dati trimestrali di Apple: col suo -3% di variazione annuale di ricavi e utili ha comunque battuto le attese.
Come accennavamo, il mercato del lavoro Usa ha nuovamente accelerato ad aprile, “creando” 253 mila nuovi occupati, contro i 180 mila stimati e i 165 mila di marzo. Il tasso di disoccupazione cala dal 3,5% al 3,4%, quando era atteso salire al +3,6%. I salari medi orari sono cresciuti +0,5% nel mese, sopra il +0,3% stimato e che si era misurato a marzo.
Sul fronte macro europeo soffrono i consumi privati, specie se misurati in volume: l’inflazione molto alta e persistente ha determinato a marzo una discesa dei volumi nel commercio al dettaglio del -1,2% nell'Euro-zona rispetto a febbraio, e del -3,8% rispetto a marzo 2022.
In Italia il fenomeno del calo dei volumi delle vendite al dettaglio trova conferma nel -0,3% in volumi rispetto a febbraio, con un preoccupante -0,7% nel caso dei prodotti alimentari. Su base annua i volumi scendono del -2,9% a cui fa riscontro un +5,8% in valore: diremmo che cio’ e’ un buon esempio dei danni provocati dalla corsa dei prezzi.
Dopo la decisione della settimana scorsa di rialzare di +0,25% il costo del denaro da parte della Banca centrale europea, registriano sul tema le parole del Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco: “il percorso dell’WCB è "chiaro: per combattere l'inflazione occorre rialzare i tassi, ma con misura: in seno all’ECB c’e’ condivisione sul metodo, ma anche differenze su modi e tempi".
Buone notizie dalla manifattura spagnola: l'indice generale di produzione industriale (Ipi) è salito +5,3% su base annua a marzo dal -0,7% di febbraio, toccando il livello più alto da agosto 2022.
Di tono negativo, invece, i dati sugli ordini all’industra in Germania a marzo, scesi -10,7% rispetto a febbraio, quando avevano segnato +4,8%: il consenso puntava ad un calo limitato a 2,2%. Anche la produzione industriale tedesca a marzo e’ scesa piu’ della previsione di consenso di -1,3%, segnando -3,4% rispetto a febbraio.
In Cina i dati di aprile confermano la robusta crescita del comparto dei servizi: l'indice PMI (Purchasing managers index) ha segnato 56,4 punti, in calo rispetto ai 57,8 di marzo, ma abbondantente sopra 50, cioe’ in area di espansione.
I mercati hanno appena “digerito” le recentissime decisioni delle banche centrali Usa (FED) ed europea (ECB) di alzare il costo del denaro di +0,25%, che attendono gia’ il dato sull'inflazione Usa di aprile, in uscita mercoledì 10.
Esso potrebbe aiutare gli analisti a prefigurare le prossime scelte di politica monetaria, sebbene Jerome Powell (Chairman della FED) abbia prospettato una pausa dei rialzi. I contratti swap sulla curva dei rendimenti dei Treasury Usa rivela che i mercati si attendono stabilità fino a settembre e poi 2 tagli da -0,25% entro fine anno.
La Banca centrale europea ha lasciato invece intendere che probabilmente ci sara’ un nuovo aumento, che sarebbe l’ottavo in meno di 1 anno: su questo tema e’ da seguire con attenzione il discorso di oggi a Berlino del capo-economista dell’ECB Philip Lane.
Oggi, 8 maggio, sulle Borse asiatiche si nota la chiusura negativa di Tokyo, -0,63%, nel giorno delle ritorno dalla Golden Week che ha regalato ai giapponesi 5 giorni di vacanza: tra gli altri indici, Hong Kong +1,03%, Shanghai +1,56%, Shenzhen +0,31%, Seul +0,5% e Mumbai +1,1%.
Sul fronte delle materie prime vediamo un lieve recupero del prezzo del petrolio, col WTI (West Texas Intermediate) +0,6% a 71,7 Dollari/barile. In calo, -2,0% a 35,8 Euro/megawattora, il prezzo del gas naturale europeo sul Ttf di Amsterdam.
L'euro resta forte, sopra 1,10, sul Dollaro Usa e sullo Yen giapponese, a 148,7. Dollaro/Yen a 134,7, -0,1%.
Stabile attorno 190 bps lo spread, cioe’ il differenziale di rendimento tra il BTP decennale benchmark italiano e l’omologo Bund tedesco, col rendimento del decennale italiano attorno a 4,20%.
Chiusa Londra per le festività legate all'incoronazione di Re Carlo III, le Borse europee terminano la mattinata in lieve rialzo, in media +0,3%. I futures su Wall Street sono “piatti”. (ore 13.30 CET)
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Questo tenetelo sotto attenzione Buonasera , vi mostro quanto ho già fatto con questa azione che considero molto promettente .
L'azienda costruisce eVTOL per il trasporto di passeggeri . Ha ottenuto già dei brevetti ed in Giappone ha effettuato dei test di trasporto .
Credo che potrebbe essere il futuro per uno spostamento cittadino veloce d'elite . Considerate un manager che atterra a Malpensa che dista da Milano circa 40 minuti , senza troppo traffico e deve muoversi verso la city per affari .
Con un eVTOL arriverebbe alla piattaforma d'atterraggio in 10 minuti direttamente alla city . Inoltre per le olimpiadi invernali di Milano-Cortina stanno già attivando la procedura per questi trasporti veloci per turisti .... meditate , meditate !!!
WisdomTree Tactical Daily Update - 21.04.2023Borse mondiali in movimento laterale, dopo i guadagni del 1’ trimestre.
Migliora l’attivita’ dei servizi in Europa: debole la manifattura.
L’attivita’ industriale cinese migliora, ma non decolla come desiderato.
Banche centrali Usa ed Europea verso nuovi rialzi a Maggio: basta +0,25%?
Si va verso un nuovo aumento dei tassi di interesse in Europa: cosi’ traspare dai verbali dell'ultima riunione dell’ECB (Banca centrale europea), che probabilmente decidera’ un nuovo rialzo dei tassi di 25 punti base al prossimo meeting di inizio maggio. “Il contesto generale resta fragile, con accresciuti rischi per le prospettive di crescita economica dell'Eurozona" che pertanto e’ orientata al ribasso.
Gli esperti della Banca centrale europea lamentano le "eccezionali tensioni in corso sui mercati finanziari (erano i giorni del crack del Credit Suisse) sono fonte di notevole incertezza per le prospettive economiche" e "potrebbero portare a un indebito inasprimento delle condizioni di credito”.
Con un occhio puntato sulle numerose trimestrali Usa e sulle prime europee, le chiusure delle Borse europee sono state deboli: Londra invariata, Milano in calo -1,1%, Parigi -0,1%, Francoforte -0,6%. In calo anche i maggiori indici di Wall Street: Dow Jones -0,3%, Nasdaq -0,8%, e S&P500 -0,6%.
Il “caso del giorno” e’ quello di Tesla, che ha perso oltre -8% a causa del calo dei margini operativi determinato dagli sconti sui prezzi delle sue vetture, decisi in piu’ momenti nel corso del trimestre.
Il suo fondatore e CEO Elon Musk ha anche fornito una previsione negativa sull’economia Usa, parlando di "clima tempestoso" e criticando l’aumento dei tassi d'interesse: il “bad day” per Musk include anche l'esplosione per “malfunzionamento” di Starship, la navicella spaziale di SpaceX.
Ieri, 20 aprile, hanno pesato anche le parole del Presidente dell’ECB Christine Lagarde che nell’incontro con gli studenti dell'Ecole Polytechnique di Parigi, ha detto che c'è ancora un pò di strada da fare per riportare l'inflazione al target del 2%, ammettendo implicitamente nuovi rialzi del costo del denaro.
La prospettiva di rialzo dei tassi ha dato ulteriore forza all’Euro che ha guadagnato un altro +0,2% sul Dollaro Usa a 1,098 e si conferma sopra la quota record di 147 verso Yen giapponese, per la gioia degli esportatori nipponici.
Il quadro macro americano mostra segnali di cedimento: le richiesta settimanali di sussidi alla disoccupazione sono cresciute di 5 mila unita’ a 245 mila, ed anche l'indice manifatturiero di aprile, curato dalla FED (Federal Reserve, banca centrale Usa) di Philadelphia ha mancato le stime, scendendo per l’ottavo mese consecutivo a -31,3.
Sempre piu’ dati sembrano anticipare una recessione, per quanto “morbida”, nella seconda metà dell’anno, che potrebbe suggerire alla Federal Reserve una “stance” (attitudine) di politica monetaria meno aggressiva, se non addirittura un primo taglio dei tassi entro la fine dell’anno.
Ricco calendario macro europero oggi, 21 aprile: l’economia francese da’ un bel segnale di risveglio ad aprile, in particolare nel settore dei servizi: l'indice composito PMI (Purchasing managers index) è salito a 53,8 ad aprile da 52,7 di marzo, massimo da 11 mesi: sono i “servizi” a spingere forte, risalendo a 56,3 da 53,9 di marzo, mentre l'indice della manifatturiera è calato a 45,5 da 47,3, minimo da 35 mesi.
L'attività manifatturiera cala anche in Germania a 44,0, dal 44,7 di marzo, mentre il comparto dei servizi rimonta al miglior dato da 1 anno a 55,7, da 53,7 di marzo e verso attese di calo a 53,3.
Stamattina, 21 aprile, Borse asiatiche negative, influenzate dalle attese di nuovi inasprimenti della politica monetaria di diverse Banche centrali (non solo quella Usa ed europea) e da nuovi dati fiacchi sulla ripresa dell’attivita’ manifatturiera in Cina, che contrasta col dinamismo dei consumi privati domestici.
Tokyo ha chiuso -0,33%, in un clima di attesa per le decisioni di politica monetaria della Bank of Japan che si riunira’ la prossima settimana: gli analisti, a stragrande maggioranza, non si aspettano cambiamenti dell’orientamento iper-espansivo tenuto sinora.
Sara’ comunque la prima riunione presieduta dal nuovo Governatore Kazuo Ueda, proprio mentre l'inflazione “core” giapponese, quella al netto di componenti alimentari ed energetiche, ha registrato nuovi massimi storici a marzo.
Tra gli altri listini asiatici troviamo il Kospi coreano, -0,73%, l’Hang Seng di Hong Kong – 1,73%, l’ASX australiano -0,43%, Shanghai -1,95%, Shenzhen -2,28%.
Taiwan ha perso -1,06%, nonostante Taiwan Semiconductor Manufacturing, +2,4% l’azione, abbia riportato un utile netto del 1’ trimestre sopra alle aspettative: bene i volumi, ma il boom di fatturato e profitti del 2022 sembra alle spalle, a causa delle tensione geopolitiche.
Le Borse europee hanno riaperto deboli e senza direzione, in media -0,3% a fine mattinata: soffrono l’attesa per le prossime mosse delle Banche centrali, per la pubblicazione delle trimestrali e per i nuovi giudizi dell'Agenzia di rating S&P su alcuni Paesi europei. Futures Usa stabili, sui livelli di chiusura di ieri.
Il differenziale di rendimento tra il BTP decennale italiani e gli omologhi Bund tedeschi segna 185 bps, stabile sulla chiusura di ieri: il rendimento del BTP benchmark e’ attorno 4,30%, stabile.
Poche novita’ sul mercato valutario: Euro/Dollaro 1,095, Dollaro/Yen 133,9. Petrolio ancora debole, col WTI (greggio di riferimento Usa) in calo a 77,0 Dollari/ barile, -0,4%: gas europeo trascurato, oscilla attorno a 40 Euro/megawattora (ore 13.30 CET)
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 03.04.2023Si chiude un trimestre positive per le azioni: Nasdaq il migliore, +15%.
Opec+ taglia inaspettatamente produzione di 1,1 milioni/giorno.
L’inflazione “core” resta ancora alta: Banche centrali verso nuovi rialzi.
Manifattura europea debole, dicono gli indici Pmi di marzo.
Marzo, come sperato, si sta rivelando un mese di rallentamento dell’inflazione. Dopo il sorprendente calo mensile in Spagna, che ha portato la variazione annua a +3,3% da +6,0% di febbraio, al minimo da oltre 2 anni, e’ stata la volta della Francia, dove la variazione annuale dei prezzi al consumo e’ scesa a +5,6% dal 6,3% di febbraio, pur con un’allarmante ascesa dei prezzi degli alimentari.
Anche in Italia e in altri Paesi dell'Eurozona si registrano cali significativi, indotti dalla frenata dei prezzi energetici, ma anche una sgradita e persistente dinamica elevata delle componenti “servizi”, spese per la casa, e per il cibo, che essendo le componenti piu’ “stabili”, sono anche le piu’ osservate dalle banche Centrali.
Su questo tema si e’ chiaramente pronunciata la Presidente della Banca centrale europea (ECB) Christine Lagarde, quando la scorsa settimana ha ribadito che l'inflazione di fondo nella zona Euro è ancora significativamente troppo alta, che l'obiettivo ambizioso ma molto chiaro è quello di riportare l'inflazione al 2%, e che solo recentemente hanno iniziato a vedersi i primi effetti benefici dei rialzi del tassi.
Supportati anche dai segnali di rafforzamento dell’economia cinese emersi dai dati PMI (Purchasing managers index) di marzo, che hanno superato le stime soprattutto nei “servizi”, le Borse europee, venerdi’ 31, hanno chiuso con significativi progressi,: Dax tedesco +0.7%, Cac francese +0,8%, FTSE-MIB italiano +0,34% (-1,0% il bilancio mensile, ma +14,4% da inizio anno).
Wall Street ha fatto anche meglio: Dow Jones +1,3%, Nasdaq +1,7% e S&P500 +1,4%, dopo i dati sull'inflazione PCE (Personal consumption expenditures) che a febbraio scorso ha rallentato piu’ delle aspettative. Il bilancio trimestrale di Wall Street fotografa bene il rimbalzo dei titoli tech: Nasdaq 100 +14,8%, S&P500 +5,5%, Dow Jones -1,0%.
L'inflazione misurata dall'indice PCE, la piu’ monitorata dalla Banca centrale, a febbraio ha fatto segnare +5,0% su base annua (+0,3% su base mensile), leggermente meglio del +5,1% previsto dal consenso.
I prezzi al consumo nell'Eurozona a marzo sono cresciuti del +6,9% annuo, ben al di sotto del +8,5% di febbraio, ma il dato “core” in lieve aumento, da +7,8% a +7,9%, non depone ancora in favore di svolte “morbide” da parte della Banca centrale europea, che probabilmente decidera’ almeno un nuovo rialzo da +0,25% nella prossima riunione del 4 maggio.
A marzo i consumatori Usa sono stati meno ottimisti: l’indice di fiducia calcolato dall'Università del Michigan scende a 62 punti dai 67 di febbraio, sotto l’attesa di 63.
La componente “aspettative” passa da 64,7 a 59,2, quella sulla “situazione attuale” da 70,7 a 66,3.
Migliora l'inflazione attesa a 1 anno, da 4,1% a 3,6%, mentre e’ invariata a +2,9% quella a 5 anni. Infine a febbraio la spesa per consumi in Usa è cresciuta del +0,2% mensile, sotto il +0,3% atteso.
Stamane, 3 aprile, vediamo prezzi del greggio in forte ascesa dopo che, a sorpresa, il cartello Opec+ dei maggiori produttori/esportatori mondiali ha deciso un taglio alla produzione per sostenere i prezzi, reduci da un 1’ trimestre di continui cali.
Il prezzo di un barile di WTI, greggio di riferimento americano, e’ arrivato a segnare +8%, superando 80 Dollari/barile. L'indice Stoxx “energy” si impenna oltre +4,0%, le azioni Total e BP guadagnano oltre +5,0%.
La manufattura europea perde slancio: l'indice Pmi manifatturiero dell'Eurozona a marzo e’ calato a 47,3, da 48,5 di febbraio, al minimo da 4 mesi: peggiora bruscamente l'indice dei tempi di consegna dei fornitori, salito al nuovo record nella serie storica del dato. Altri sub-indici, come quello delle condizioni del settore, della produzione, dei nuovi ordini e dell’occupazione, sono mediamente stabili.
Il Pmi manifatturiero italiano fa meglio della media, calando a marzo a 51,1 dal livello massimo dal 52 di febbraio.
Sul mercato valutario osserviamo che l'Euro e’ tornato sotto 1,09 Dollari a 1,0845, mentre scambia attorno 144,35 verso Yen giapponese, da 144,75 di venerdi’ 31: il Dollaro Usa e’ risalito a 133,5 verso Yen giapponese.
La paura che l’aumento del prezzo del petrolio possa alimentare una nuova fiammata inflattiva sta forse contribuendo al rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato europei, con quello del Btp a 4,13%, +5 bps: lo spread BTP/Bund decennali si allarga di 3 bps a 183. Quello dei Treasury decennali americani sale di 5 punti base a 3,53%.
Indici misti stamane per le chiusure azionarie asiatiche: Nikkei giapponese +0,52%, Shanghai +0,95%, Hong Kong -0,38%, Kospi coreano -0,17%. Di scarso impatto l'indicatore PMI manifatturiero Caixin cinese di marzo, sceso inaspettatamente a 50,0 da 51,6 di febbraio, e sotto le attese di 51,4.
Nel calendario dei dati macroeconomici della settimana spicca l'indice Ism manifatturiero Usa che sarà pubblicato oggi pomeriggio e conterra’ importanti indicazioni alla voce “prezzi pagati alla produzione”. Venerdi’, sempre negli Usa, avremo il cruciale rapporto sull'occupazione di marzo.
A fine mattinata si registrano moderati rialzi per i listini azionari europei, e futures su Wall Street privi di una reale direzione. (ore 13.30 CET)
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 31.03.2023L’inflazione scende in Europa a marzo, ma quella “core” resta ancora alta.
Il calo dell’inflazione potrebbe ammorbidire le Banche centrali.
La fiducia delle imprese dei servizi in Cina ai massimi da 12 anni.
ECB migliora attese 2023 per inflazione e crescita.
I prezzi al consumo finalmente rallentano in Europa, e le Borse ieri hanno realizzato buoni progressi: Milano +1,0%, Francoforte +1,2%, Londra +0,8% e Parigi +1,1%. Anche Wall Street, superata la paura per le banche, e’ nuovamente salita: Dow Jones +0,4%, S&P500 +0,6%, Nasdaq +0,7%.
Ha stupito, in positivo, il dato di inflazione al consumo (CPI) spagnolo: l’aumento del +3,3% a marzo su base annua tendenziale e’ un drastico miglioramento rispetto al +6,0% di febbraio ed e’ inferiore al +3,8% atteso dal consenso, oltre ad essere la variazione più bassa da luglio 2021.
Anche in Germania l'inflazione rallenta: a marzo i prezzi al consumo sono saliti +0,8% mensile e +7,4% annuale, in discesa dal +8,7% di febbraio 2022, allineati alle attese di consenso.
Crollano le variazioni annuali dei prezzi dell'energia, +3,5%, facendo pensare che ad aprile il numero sara’ negativo, per l’effetto di confronto con mesi “orribili” nel 2022. Ancora in sgradita ascesa i prezzi del cibo in Germania, +22,3% su anno.
Gli operatori finanziari hanno pertanto valide ragioni per ritenere che la Banca centrale europea (ECB), d’ora in avanti, sara’ meno incline a nuovi rialzi del costo del denaro. Nel suo Bollettino mensile, l’ECB ha sottolineato che le future mosse di politica monetaria saranno basate sui dati macro, che il settore bancario europeo e’ solido, e che la Banca centrale e’ pronta ad intervenire, se necessario.
Negli Stati Uniti invece, alcuni rappresentanti della FED (Federal Reserve, Banca centrale Usa) ritengono appropriati nuovi rialzi dei tassi di interesse e Neel Kashkari, Presidente della FED di Minneapolis, ha affermato che non e’ ancora possibile stabilire quali saranno gli impatti dei crack bancari su crescita e inflazione.
L'economia americana nel 4’ trimestre 2022 è cresciuta +2,6%, cifra leggermente rivista al ribasso dal +2,7% precedentemente stimato, e decisamente inferiore al +3,2% del 3’ trimestre: un rallentamento evidente, ma di misura contenuta: sull’intero 2022, il GDP (prodotto interno lordo) degli Usa e’ cresciuto 2,1%, sensibilmente meno del +5,9% del 2021.
Inflazione USA: l'indice dei prezzi per consumi personali PCE (Personal consumer expenditures) è salito +3,7% annuo nel 4’ trimestre 2022, in rallentamento rispetto al +4,3% del trim. precedente. Il dato 'core', il piu’ osservato dalla FED e che esclude le componenti energia e cibo, e’ sceso a 4,4% dal 4,7% del 3’ trim. Sull’intero 2022, il PCE è stato +6,3%, vs +4,0% del 2021: quello 'core' +5,0%, dal +3,5% del 2021.
Ieri, 30 marzo, sempre negli Usa, sono stati pubblicati i dati sulle richieste settimanali di sussidi disoccupazione: 198 mila, contro i 191 mila della settimana prima, variazione insufficiente per ravvisare segnali di peggioramento del mercato del lavoro.
Il settore bancario statunitense necessita una regolamentazione più rigida, sostiene il Segretario al Tesoro Usa, Janet Yellen ad una conferenza della National Association for Business Economics. “Le regole sono state allentate troppo negli ultimi anni e occorre intervenire, visti i fallimenti di Silicon Valley Bank e Signature Bank”.
Il Presidente dell'Abi (Associazione bancaria italiana), Antonio Patuelli si dice preoccupato poiche’ l’aumento del costo del denaro eleva il rischio di credito: da luglio 2022 a febbraio 2023, i +3,5 punti di rialzo hanno giovato al margine di interesse delle banche, ma hanno aumentavano le difficolta’ di rimborso di famiglie e imprese". A febbraio i crediti deteriorati lordi sono saliti 1 mld di Euro vs gennaio.
La Banca centrale europea (ECB) ha migliorato di 0,5% la stima sulla crescita del GDP dell'Eurozona: +1,0% nel 2023, dal +3,6% del 2022. Anche sull’inflazione la prospettiva e’ migliorata: ECB prevede che scendera’ sotto 3,0%, dal 4,0% di dicembre, entro fine 2023, per merito dei calo dei prezzi dell'energia.
Nell'Area-euro, a marzo, il tasso di inflazione annuale e' sceso a +6,9% da +8,5% di febbraio. L'inflazione 'core', purtroppo, continua a crescere, sebbene perda slancio: +7,9% dal +7,8% di febbraio e +7,3% di gennaio: e’ la prima volta dal 2020 che il dato “core” supera quello “generale”.
A febbraio il tasso di disoccupazione nell'Area-euro e' rimasto fermo a 6,6% su gennaio, ma e’ in calo rispetto al 6,8% di febbraio 2022. Sul fronte macro, sara’ interessante nel pomeriggio, il dato sull'indice di fiducia dei consumatori Usa, calcolato dall’Universita’ del del Michigan: alle 17.00 CET discorso del Presidente dell’ECB, Christine Lagarde.
Oggi 31 marzo, ultimo giorno di settimana, mese e trimestre, positivi tutti le Borse asiatiche: Tokyo ha chiuso a +0,93%, Shanghai +0,36%, Hong Kong +0,93%, Seul (Kospi) +0,97%, Mumbai (Sensex) +1,28%.
In Cina, l’indice Pmi (Purchasing manager Index) e’ salito al massimo da 12 anni a 58,2. Il Pmi composito è salito a 57, dai 56,4 punti di febbraio, al livello piu’ alto dal 2012.
Le Borse europee, a fine mattinata, sono frazionalmente positie, in media +0,4%, sostenute dalle novita’ positive sull’inflazione in vari Paesi europei: dopo la sorpresa spagnola, oggi registriamo il calo dell’inflazione a marzo in Francia: 5,6% dal 6,3% di febbraio, anche se permane l’allarme per il cibo, +15,8% annuale.
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 27.03.2023L’allarme Deutsche Bank si ridimensiona: Borse UE in ripresa.
Silicon Valley Bank ha trovato rapidamente un compratore.
Rendimenti obbligazionari in calo: “fiutano” fine del ciclo di rialzo tassi.
Migliora gradualmente il quadro macro europeo: Ifo sopra le attese.
Venerdi’ 24 marzo le azioni bancarie sono tornate protagoniste, in negativo: in Europa le perdite medie hanno superato -5,0%, con Deutsche Bank prese di mira dalla speculazione per presunte difficolta’. E’ servito a poco che Christine Lagarde, Presidente della Banca centrale europea, ribadisse la robustezza del sistema creditizio europeo e la disponibilita’ ad intervenire all’occorrenza.
Sul “caso Deutsche Bank-DB” e’ intervenuto anche il cancelliere tedesco Scholz che ha sottolineato che "è una banca molto redditizia e non c'è ragione di preoccuparsi".
DB ha annunciato il rimborso di bond subordinati Tier 2 con scadenza 2028 per 1,5 mld di USD: doveva essere un messaggio tranquillizzante, ma venerdi’ scorso i CDS (Credit default swaps) a 5 anni di DB sono saliti fino ad un allarmante livello di 198 bps da 141 della chiusura precedente.
A fine giornata Milano e’ scesa -2,21%, dopo aver sfiorato -3,0%, risultando la peggiore in Europa: Parigi -1,74%, Francoforte -1,66%, Londra -1,26%, Madrid -1,98% e Amsterdam -1,58%.
Si e’ chiusa una settimana assai volatile per le Borse europee, salite molto bene nelle prime 2 sedute e poi molto nervose: il bilancio settimanale e’ comunque positivo: Milano +1,6%, Parigi e Francoforte +1,3%, Londra +1,0%.
I maggiori indici di Wall Street hanno recuperano sul finale: Dow Jones +0,41%, Nasdaq +0,31%, S&P500 +0,57%, dopo una partenza difficoltosa.
L’attenzione degli investitori resta “puntata” sulle banche, specie quelle di medie dimensioni negli Stati Uniti, costringendo la Segretaria al Tesoro, Janet Yellen, a riconsiderare un set di garanzie governative a tutela dei depositi bancari.
Il Presidente dell'Eurogruppo, organo informale dei Ministri delle Finanze dell’Euro-zona, Paschal Donohoe, ha sostenuto nel summit di venerdi’ 24, che "il settore bancario europeo e' resiliente, con solide posizioni di capitale e liquidita’".
Il Primo Ministro italiano Meloni ha rimarcato come "Lagarde e Donohoe esprimano consapevolezza sulla solidita’ del sistema...i cui fondamentali sono forti, ma vanno continuamente monitorati”: occorre tuttavia implementare iniziative importanti, come l'unione bancaria, dei capitali, e della governance.
Agli sforzi, ad ogni livello, di “predicare” la solidità del sistema creditizio si contrappone lo scetticismo degli investitori, preoccupati soprattutto dalla possibile crisi di liquidita’ dovuta alla corsa ai depositi e dalla sorte delle obbligazioni bancarie “junior” (quelle meno sicure), dopo la decisione di 2 banche tedesche, Deutsche Pfandbriefbank e Aareal Bank, di non rimborsare le loro obbligazioni AT1...
A cio’ si e’ aggiunta la notizia delle indagini dell’Autorità di controllo americano su Credit Suisse e Ubs, per possibili trattamenti preferenziali riservati ad alcuni oligarchi russi. Negli Stati Uniti, pur senza toccare livelli patologici, prosegue il decumulo di depositi ed il loro spostamento su fondi monetari (money market).
"Il sistema bancario degli Stati Uniti e' ancora molto forte e resiliente, e' in ottima forma", ha dichiarato venerdi’ scorso il Presidente della Federal Reserve regionale di St. Louis, James Bullard.
Bullard si è anche detto «totalmente contrario» all'ipotesi di fissare il target d'inflazione al di sopra del 2,0%: da cio’ si desume la sua convinzione che la politica monetaria debba restare “restrittiva”. Il suo omologo, Presidente della FED di Minneapolis, Neel Kashkari, ha dichiarato che l’attuale clima di tensione verso il comparto bancario aumenta il rischio di recessione negli USA.
L’allarme per le banche ha messo in ombra i dati PMI (Purchasing managers Index) in recupero negli USA: quello della manifattura, pur restando in area di contrazione (sotto 50), sale per il 3’ mese consecutivo, da 47,0 a 49,3: ben piu’ brillante, a 53,8 da 50,6 quello dei servizi.
Venerdi’ scorso, il contesto perturbato ha fatto scendere il prezzo del petrolio: quello del WTI (West Texas Intremediate) ha sfiorato -4,0% a 67,2 Dollari/barile: depresso anche il prezzo del gas naturale europeo, -4,0% a 41,4 Euro/megawattora.
Mercato obbligazionario: rendimenti in consolidamento e generalmente decrescenti. Tra i Governativi europei si nota che quello del BTP decennale benchmark e’ sceso a 4,00%, e che lo spread tra BTP e Bund decennali staziona attorno 188 bps.
I Treasury Usa a 2 anni, in 20 giorni, hanno perso -1,2% di rendimento, passando da 5,01% del 7 marzo a 3,81%, testimoniando, in negativo, il timore di una possibile recessione e, in positivo, una possibile fine della fase restrittiva della politica monetaria della Fed: il Treasury 10 anni rende 3,40% ed il differenziale tra 2 e 10 anni, pur restando negativo, e’ sceso verso 40 bps, dai 100 di 3 settimene fa.
Borse asiatiche incerte stamani, 27 marzo: Nikkei giapponese +0,47%, Shanghai -0,44%, Shenzhen +0,11%, Hong Kong -0,74%, Seul -0,08%.
Futures su Wall Street in rialzo medio di +0,7%.
La mattinata delle Borse europee e’ stata positiva, con aumenti medi di +0,9%: ha aiutato l'indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche salito a 93,3 a marzo (record da febbraio 2022) da 91,1 di febbraio, sopra l’attesa di 91 punti, ma anche la notizia che First Citizens Bank (banca privata di Raleigh, Carolina del Nord) rileverà la maggioranza e le 17 filiali di Silicon Valley Bank, recentemente fallita.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 30.11.2022Wall Street e’ risalito, ma senza convinzione: recupera il tech...
L’onda lunga dei crack bancari non si e’ esaurita: Borse europee depresse oggi.
Tutte le Banche centrali alzano ancora i tassi contro l’inflazione troppo alta
La rivincita dell’oro, premiato dal “flight to safety”, sopra 2 mila $.
I mercati azionari europei hanno metabolizzato solo nella seduta di ieri, 23 marzo, la decisione della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa) di alzare i tassi 25 punti base, in linea con le attese, ma anche le parole del Presidente Jerome Powell che ha escluso tagli dei tassi nel 2023: il mercato, oltre che deluso, sembra non volerci credere molto...
I listini azionari europei hanno chiuso vicino alla parita’, grazie ad un sorprendente recupero nel finale, forse ispirato dal rimbalzo di Wall Street. Milano -0,15%, Francoforte -0,04%, Parigi +0,11%. Negativa Londra, -0,89%.
Wall Street, dopo le vendite di venerdi’ scatenate dalle decisioni della FED, ha tentato il recupero: Dow Jones +0,23%, S&P500 +0,29%, Nasdaq +1,01%.
La pubblicazione di dati macroeconomici “misti” non ha inciso sulle sorti delle Borse Usa: quelli sulle richieste settimanali di sussidi, -1.000 unità a 191 mila, contro attese per 198 mila, descrivono un mercato del lavoro ancora forte, mentre il “tono” dell’industria manufattoriera nell’area di Chicago e le vendite di case sono stati sotto le attese.
Bance centrali sempre nel “mirino” degli operatori: la Bank of England (BoE), ha deciso un rialzo di +0,25%, a 4,25% (Repo rate), mossa scontata dopo i pessimi dati sull'inflazione (CPI) di febbraio nel Regno Unito. Si tratta dell’undicesimo aumento consecutivo ed il comunicato di BoE avverte che "se le pressioni "inflazionistiche persisteranno..ci sara’ un ulteriore inasprimento della politica monetaria".
Aumento del costo del denaro anche in Svizzera, dove la Banca centrale ha aumentato il tasso “base” di 50 bps all'1,5%, smentendo le aspettative di una “stance” (attitudine) più morbida, suggerita dal crack di Credit Suisse.
L’ECB (Banca centrale europea) dovrà continuare coi rialzi dei tassi anche nella riunione di maggio. A sostenerlo e’ il Governatore della Banca centrale olandese Klaas Knot, membro del board dell’ECB, che evita di precisare l’entita’ dell’aumento. Insomma, la lotta all’inflazione prosegue a suon di rialzi e le ricadute sull’economia reale, cioe’ spinte recessionistiche, non mancheranno...
Sul tema del possibile rischio sistemico nell’industria bancaria Usa e’ tornata ad esprimersi la segretaria al Tesoro Janet Yellen, che dinanzi ad una Commissione del Senato ha smentito l'ipotesi di estendere senza limiti la garanzia federale a tutti i depositi bancari, similmente a quanto previsto per Silicon Valley e Signature Bank: «Non è qualcosa che abbiamo preso in considerazione».
Certamente negli Usa il fenomeno del deflusso dai depositi bancari prosegue tumultuoso, alimentando quello del boom dei fondi “money market”, investiti sul mercato monetano. Ogni giorno, dopo lo scoppio del caso SVB si registrano nuovi record: ieri gli asset gestiti dai fondi “money market” hanno superato 5.100 miliardi US$, crescendo quotidianamente di 200-300 miliardi.
Ieri, 23 marzo, sul mercato valutario, si e’ assistito ad un vero scivolone del Dollaro, che verso Euro ha superato 1,09, come non accadeva da aprile 2022. L’indebolmento sarebbe stato innescati dal cosiddetto “dovish hike” della FED, cioe’ l’aumento dei tassi poco aggressivo. Di converso, certi commenti “da falco” di membri dell’ECB spiegano il rafforzamento dell’Euro.
Tra le materie prime spicca la forza dell’oro, che ieri ha guadagnato +2,4%, sfiorando 2.000 Dollari/oncia, record da oltre un anno: oggi prosegue attorno a 2.005 Dollari. (ore 13.30 CET)
Quadro generalmente tranquillo nel comparto obbligazionario, con tendenza al ribasso dei rendimenti dei Governativi euro, su ogni scadenza. Lo spread piu’ osservato, il differenziale di rendimento tra BTp decennale italiano e omologo Bund tedesco, è stabile attorno 186bps, col rendimento del BTP benchmark sceso a 4,05%, - 13bps dal closing precedente.
Stamattina, 24 marzo, occhi puntati sui dati Pmi (Purchasing managers index) dell'Eurozona: quello composito destagionalizzato è aumentato a marzo per il 5’ mese consecutivo a 54,1, da 52 di febbraio, toccando il valore più alto da 10 mesi: a trainarlo e’ stato il settore dei servizi, cresciuto 3 mesi consecutivi a 55,6, da 52,7 di febbraio.
L’attivita’ manifatturiera ha una dinamica meno brillante: il buon tono sembra garantito dai “vecchi ordini” ancora da evadere, piuttosto che da nuove commesse. L’inflazione dei prezzi alla produzione (PPI) e’ calante, mentre i prezzi di vendita finale continuano a crescere, creando il pericolo di un’“inchiodata” della domanda finale, stanca di subire aumenti poco giustificati.
Stamane sono prevalsi i segni negativi sulle princiapali borse asiatiche che temono un rallentamento dell'economia globale e nuovi schock bancari in Usa.
Tokyo ha chiuso in lieve calo, -0,13%, noncurante della frenata dell'inflazione 'core' in Giappone a febbraio: 3,1%, rispetto al +4,2% di gennaio, che era il massimo da 41 anni. Hong Kong -0,67%, Shanghai -0,60%, Seul -0,39%, Mumbai -0,77%, Sidney -0,19%.
I mercati azionari europei, a fine mattinata, sono negativi, trascinati al ribasso dalla nuova ondata di sfiducia verso i bond AT1 e le banche che li hanno emessi. I future su Wall Street fluttuano poco sopra i livelli di chiusura di ieri. Sul mercato valutario il Dollaro recupera terreno sull'Euro, 1,078, da 1,089 della chiusura di ieri.
Petrolio e gas restano depressi: il barile di WTI (greggio di riferimento Usa) perde -1,8% a 68,7 Dollari/barile: il metano europeo cede -3,5% a 41,7 Euro/mgwh.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 07.03.2023Occhi puntati su Powell che parlera’ al Senato Usa di politica monetaria.
La Cina punta ad una crescita del 5,0% circa: prezzi materie prime stabili.
Nuovi BTP Italia: forte richiesta dal retail, offerta verso i 10 mld?
Borsa giapponese in solida ascesa, in Asia batte tutti in questo inizio 2023.
Se nel weekend l’attesa era soprattutto per il target di crescita cinese, poi quantificato in +5,0%, cioe’ il livello “programmato” pu’ basso da 30 anni, questa settimana tengono banco le comunicazioni della Banca centrale Usa (FED-Federal Reserve). Oggi e domani, 7 ed 8 marzo, avremo infatti gli interventi del Chairman della FED Powell alla Commissione bancaria del Senato.
Ieri, 6 marzo, le Borse europee hanno chiuso con indici in leggero ulteriore rialzo, iniziando bene la nuova settimana e salendo ai massimi da fine 2021, aiutate anche da numeri sopra la attese del PMI (Purchasing managers Index) delle costrizioni nell’Euro-zona a febbraio.
Tra le chiusure positive spicca quella di Milano, +0,45%, ai massimi da 2 anni (vedi grafico), ma anche di Francoforte, +0,49% e Parigi, +0,34%: Londra -0,22%.
Wall Street ha chiuso incerta la seduta di ieri, che segue una settimana positiva grazie alle parole del membro della FED Raphael Bostic ed al leggero calo dei rendimenti dei Treasuries (bond governativi Usa). Nella seduta ha colpito la volatilita’ del Nasdaq che dopo avere toccato +1,0%, ha chiuso a -0,1%: Dow Jones e S&P500 + +0,1%.
Ricordiamo che Raphael Bostic, Presidente della regional FED di Atlanta, venerdi’ 3 si era detto «favorevole ad un aumento dei tassi di +0,25 dall'attuale 4,50%-4,75% al prossimo meeting del 21-22 marzo, innescando negli operatori la speranza che la fase piu’ aspra della stretta monetaria sia conclusa.
La presentazione in Congresso del rapporto semestrale sulla politica monetaria FED da parte di Powell (oggi e domani), aiutera’ a chiarire quanto potranno ancora salire i tassi alla luce del fatto che l’inflazione sta scendendo, ma meno velocemente del previsto, e che i dati macro continuano a dipingere un'economia Usa forte. Al momento, i mercati scommettono su tassi target sui FED funds a +5,40%.
Di grande importanza anche i dati sul mercato del lavoro Usa, col rapporto ADP (imprese privete) pubblicato domani 8 marzo e quelli generali venerdi’ 10: gli analisti prevedono la creazione di 223 mila nuovi posti di lavoro ed un tasso di disoccupazione stabile al 3,4%.
E’ un fronte caldo anche quello dei tassi europei: Philip Lane, capo economista dell’ECB (Banca centrale Europea), ha ribadito che la priorità della politica monetaria è fare scendere tempestivamente l'inflazione al target, e che cio’ potrebbe suggerire ulteriori aumenti dopo la riunione del 16 marzo, per la quale il Presidente Lagarde ha implicitamente confermato +0,5%.
Sul fronte macro europeo, segnaliamo ordini all’industria tedesca superiori alle stime a gennaio, +1,0%, contro previsioni di -0,9% ed il rialzo,+3,4%, di dicembre.
Media finanziari locali raccontano che in Olanda l'inflazione comunicata nei mesi passati potrebbe essere stata piu’ alta di quella reale, poiche’ dal calcolo erano stati esclusi i contratti per l'energia più vecchi e convenienti.
Il suo ricalcolo, a partire da giugno 2022, potrebbe ridimensionare di oltre 3 punti percentuali il CPI (Inflazione al consumo) olandese e di -0,4% quello europeo.
Spostandoci in Asia, il surplus commerciale cinese nei primi 2 mesi 2023 e’ cresciuto a 117 miliardi di Dollari, +110 miliardi rispetto allo stesso periodo 2022, superando le attese di 82 degli analisti: il valore dell’export e’ calato, per il 4’ mese consecutivo, del -6,8%, mentre le importazioni sono scese -10,2%, ben piu’ delle attese.
L’obiettivo di crescita cinese 2023, +5,0%, dara’ slancio alla domanda globale di materie prime, ma gli esperti di “affari cinesi” concordano che Pechino si asterra’ dall’introdurre misure straordinarie di sostegno.
Questo potrebbe parzialmente spiegare perche’ i prezzi di molte commodities non stiano reagendo allo scenario di “re-opening” della maggior economia asiatica. Ad esempio, il prezzo del petrolio è recentemente stabile, con il WTI (greggio di riferimento Usa) attorno 80,0 Dollari/barile. In Europa, quello del gas naturale e’ sceso sotto 43 Euro/megawattora, ai minimi da agosto 2021.
Poche novita’ sul mercato valutario: l’Euro e’ scambiato attorno 1,067 Dollari e 145,1 Yen giapponesi. “Inchiodato”, attorno 22.400 Dollari il valore del Bitcoin, curiosamente poco volatile. (ore 12.30 CET).
Sul mercato dei titoli governativi europei si segnala l’entusiasmo del “retail” verso l’offerta del Btp Italia che ha chiuso la 1’ giornata con ordini per 3,6 miliardi Euro, che supera i 3,2 della precedente emissione (novembre). Lo spread di rendimento tra BTP decennale italiano e Bund tedesco e' stabile a 182 bps, col rendimento del BTP benchmark sceso stamane a 4,45%, da 4,55% di ieri.
Sulle piazze finanziarie asiatiche, stamattina, spicca il nuovo rialzo del Nikkei giapponese, +0,25% a 28.309, con un massimo a inizio seduta vcino 28.400, ai massimi da settembre 2022.
Negativo il mercato azionario cinese: Shanghai -1,1%, Shenzhen -2,0%, dopo i dati deludenti di import/export e le aperte critiche del nuovo Ministro degli Esteri cinese all’Amministrazione Usa. Taiwan +0,6%, Mumbay +0,7%, HongKong -0,3%, Seul 0,0%.
Borse europee incerte e invariate, a fine mattinata. Futures Usa in lieve ascesa, in media +0,3% (ore 12.30 CET).
Informazioni importanti
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 01.03.2023Mercati dubbiosi sulla prospettiva 2023: i tassi cresceranno ancora.
L’inflazione si risveglia a febbraio: le banche centrali resteranno “hawkish”.
Economia cinese riparte: dati PMI febbraio ben sopra le attese.
Prosegue l’ascesa dei rendimenti obbligazionari: BTP sopra 4,5%.
Le Borse europee ed americane hanno chiuso incerte l’ultima seduta del mese,28 febbraio. Gli operatori faticano ad interpretare un quadro macro-economico misto, con l’inflazione europea che rialza la testa alimentando il timore che le banche centrali procedano a nuovi e duraturi rialzi dei tassi.
Del rally delle Borse di gennaio non c’e’ stato il bis, anche se i listini europei conservano considerevoli progressi d ainizio anno (vedere newsletter di ieri).
Le performance di ieri delle Borse segnalano debolezza, in linea con l’incertezza di Wall Street: Milano ha rimediato un misero +0,1%, Parigi ha perso -0,4%, Frabcoforte -0,1%, Londra -0,8%. A New York una musica simile: Dow Jones -0,7%, Nasdaq -0,1%, S&P500 -0,3%.
Un mese di febbraio negativo per Wall Street, col Dow Jones in calo -3,5% (frazionalmente negativo da inizio anno), lo S&P500 -2,3% ed il Nasdaq -1,0%: gli investitori incorporano nelle loro valutazioni che la Federal Reserve alzera’ i tassi sui Fed funds ben sopra 5,25%, dove li manterra’ per lungo tempo.
L’inflazione in Europa a febbraio, si è confermata aggressiva ed in risalita nei dati di ieri di Francia e Spagna, ed in quelli ancora parziali di oggi, 1’ marzo, in Germania.
Cio’ non aiuta a prefigurare svolte accomodanti di Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa) ed ECB (Banca centrale europea) storicamente inclini a rispondere con un’aggressiva politica monetaria alla persistenza dell’inflazione.
Le ultime evidenze macro in Usa ed Europa spingono al rialzo i rendimenti dei titoli di Stato e le aspettative sui tassi “target” delle banche centrali, con quelli dell’Euro-zona visti salire sino a febbraio 2024 ad un doloroso intorno del 4,0%.
Tornando al “quadro macro”, in Usa il deficit della bilancia commerciale di gennaio e’ stato peggiore delle stime, +2,0% mensile, a 91,5 miliardi Dollari. IN Usa, a dicembre, i prezzi delle le case sono scesi -0,8% rispetto al mese precedente e sono in calo per il 6’ mese consecutivo erodendo il saldo positivo sugli ultimi 12 mesi a 4,6%, un crollo dal +6,8% di novembre.
Peggio delle previsioni anche il dato sulla fiducia dei consumatori (fonte Conference Board): a febbraio e’ sceso a 102,9 da 106 di gennaio e 108,5 stimato. Il manufacturing index della Richmond Federal Reserve è sceso da -11 a -16 punti, gli analisti stimavano -5.
A febbraio l'indice Pmi (Purchasing managers Index) manifatturiero europeo è sceso al minimo da 2 mesi a 48,5, da 48,8 di gennaio, restando in territorio negativo, sotto 50: minor carenze di materie prime e componenti hanno facilitato produzioni più efficienti, ma domanda interna ed export sono fiacchi rispetto a 6 mesi fa.
In Europa, gli economisti di Moody's migliorano la stima del GDP (prodotto interno lordo) italiano per il 2023, da -1,3% a +0,4%, tagliandola sul 2024 a -0,6%, da +1,5%.
Per l’Italia, un 2022 di crescita della produzione industriale: Istat (Istituto nazionale di statistica) calcola una crescita “nominale” di +18%, frutto di una forte espansione nei primi 2 trimestri, e rallentamento nel 3’ e 4’.
Il tasso di disoccupazione in Germania è stabile a 5,5% a febbraio, in linea con le attese, ma sorprendono negativamente (al rialzo) i dati di febbraio dell'inflazione francese, 7,2% da 7,0%, e spagnola, 6,1% da 5,9% vs 5,7% atteso: ecco a cosa si deve la risalita dei rendimenti dei bond, ai massimi dal 2008, e la parallela disaffezione dalle Borse dopo l’ottimismo di gennaio.
Ieri, 28 gennaio, il rialzo dei rendimenti ha interessato tutti gli emittenti e tutte le scadenze: quello del Bund decennale tedesco e’ salito +8 bps ai massimi dal 2011, 2,64%, e quello del BTP italiano benchmark e’ salito 7 bps a 4,47%: spread BTP/Bund stabile a 183 bps.
Stamane il forte rimbalzo dell'attività manifatturiera cinese ha favorito chiusure positive delle Borse asiatiche: il PMI Caixin manifatturiero di febbraio è salito a 51,6 punti (top da maggio 2021) da 49,2 di gennaio, battendo le previsioni di 50,2 e segnando il 1’ aumento dell'attività industriale da luglio 2022. Intanto Moody's ha alzato le stime di crescita del GDP cinese 2023 e 2024.
Il prossimo piano di riforme del Governo cinese includera' i settori finanziario e tecnologico: lo ha affermato il Presidente XiJinping, nel 2’ Plenum del Comitato centrale, citando cambiamenti "di vasta portata” che avranno "profonda influenza" su economia e società.
Questo ha favorito il rialzo dei listini cinesi, Shanghai +0,9%, Shenzhen +1,0% e di Hong Kong, dove l’Hang Seng e’ salito +4,2%: Tokyo +0,3%, Seul +0,4%, Taiwan +0,6%.
I dati cinesi, pur migliorando le prospettive della domanda del maggior grande importatore mondiale, hanno poco impatto sul prezzo del petrolio: stamane il WTI scende -0,4% a 76,4 Dollari/barile. Scende anche il prezzo del gas naturale europeo ad Amsterdam (TTF): -1,4% a 46,7 Euro/megawattora (ore 11.00 CET)
Borse europee e futures Usa in progresso medio del +0,5% a fine mattinata (ore 13.30 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 22.02.2023La congiuntura europea migliora ma i mercati temono nuovi rialzi dei tassi.
La FED potrebbe alzare oltre il 5,25% e poi stabilizzarsi su quei livelli.
Prezzi di gas e petrolio ancora deboli, aiuteranno la discesa dell’inflazione.
Le tensioni politiche internazionali e le guerre tornano a pesare sulle borse.
Ieri, 21 febbario, giornata difficile per le Borse europee, per nulla sorrette dai buoni dati PMI compositi (Purchasing managers index) di febbario, saliti ai massimi da 9 mesi e risultati ben sopra le attese.
Paradossalmente, e’ proprio il fatto che l'economia europea dia prova di robustezza a spaventare gli investitori, che immaginano la prosecuzione della politica monetaria restrittiva delle banche centrali.
La prospettiva di recessione si allontana, ma le Borse hanno dunque sofferto: Milano -0,7%, Parigi -0,6%, Francoforte e Londra -0,5%. Male, anzi peggio, Wall Street, dopo l’allarme sul possibile calo dei consumi USA giunto da Walmart e Home Depot: Dow Jones -2,1%, Nasdaq -2,5%, S&P500 -2,0%.
Dopo un inizio d’anno sorprendentemente pimpante, gli investitori sembrano ora mettere in conto il rischio che le Banche centrali aumentino ulteriormente i tassi, per poi conservarli a lungo elevati, per favorire il calo sinora “timido” dell'inflazione. A cio’ si aggiungono le perduranti tensioni politiche, commerciali e militari tra Usa, Europa, Cina, Russia.
Dall’indagine PMI di febbraio, condotta presso i direttori degli uffici acquisti delle maggiori imprese dell'Eurozona, emergono le migliori risultanze da 9 mesi. L'Indice 'Flash' Composito e’ salito a 52,3 da 50,3 di gennaio, segnalando per il 2’ mese consecutivo il ritorno all’espansione economica. A brillare e’ soprattutto la componente “servizi”, cresciuta a 53,0 da 50,8, il dato piu’ forte da giugno 2022.
Il miglior tono dell’economia riguarda finalmente anche la Germania, dove l’indice PMI composito e’ tornato sopra 50 (in area di espansione) e l'indice Zew, che misura il sentiment degli operatori economici, è schizzato a 28,1 punti da 16,9 di gennaio, stracciando le attese di 22. Anche il dato sulle condizioni attuali risale a -45,1 punti da -58,6, battendo le stime di -50,5.
La guerra in Ucraina si avvicina ad 1 anno di durata (24 febbraio) senza che si intraveda alcuna svolta diplomatica: anzi, ieri il Presidente russo Putin ha annunciato la sospensione della partecipazione di Mosca al programma Start sul controllo delle armi nucleari, mentre quello americano Biden, da Varsavia, promette nuovi aiuti militari ed economici a Kiev.
Sulla prospettiva della politica monetaria delle banche centrali c’e’ parecchia tensione, alla vigilia della pubblicazione dei verbali dell’ultimo FOMC (Federal Open market Commitee) della FED (Federal Reserve USA) ed in seguito alle parole del finlandese Olli Rehn, membro del Board dell’ECB (Banca centrale europea) riguardanti possibili nuovi rialzi dei tassi in estate.
Tutto cio’ concorre ad alimentare il recente rialzo dei rendimenti dei titoli Governativi Usa, col Treasury decennale che stamane, 22 febbraio, “paga” il 3,94% da 3,40% di inizio mese, sull’aspettativa che la FED alzi ancora i tassi di interesse ben sopra il 5,0%, per poi tenerli elevati a lungo, creando i presupposti di una fase recessiva.
Anche sui Governativi europei si osserva una risalita dei rendimenti, con quello del BTP decennale italiano a 4,50%, quello spagnolo sopra 3,50% e quello greco sopra 4,40%. Il differenziale (spread) tra BTP italiani e Bund decennali tedeschi si e’ allargato ieri sino a 194 punti, ma e’ comunque lontano dagli allarmanti 260 dell’autunno scorso.
Nell’area Asiatica, il governativo decennale giapponese JGB ha violato il livello superiore di rendimento stabilito dalla Bank of Japan a +0,50%, imponendo alla banca centrale un intervento immediato, cioe’ l'acquisto di JGB per Yen 300 Mld (2,2 miliardi di Dollari).
Il prezzo del petrolio WTI (greggio di riferimento Usa) perde oltre -1,4% a 75,7 Dollari/barile, mentre quello del gas metano europeo oltre -2% a 48,8 Euro/megawattora sulla piattaforma TTF di Amsterdam: tutto cio’ dara’ sperabilmente una mano a contenere l’inflazione di febbraio.
Nel comparto valutario notiamo l’ulteriore frazionale rialzo del Dollaro, sospinto dalla prospettiva di tassi elevati e per lungo tempo, +0,1% 1,065, e cambio stabile dell’Euro verso lo Yen giapponese a 143,6. Deboli le criptovalute, come spesso accade in fasi di “risk-off” dei portafogli: Bitcoin -1,6% a 24.180 Dollari, Ethereum -1,4% a 1.647 Dollari. (ore 13.00 CET)
Borse asiatiche negative stamane 22 febbraio: molto volatile l’Hang Seng di Hong Kong, che soffre la contrazione del GDP (prodotto intreno lordo) del -4,2% su base annua nel 4’ trimestre 2022: dopo uno scivolone fino a -4% ha chiuso a -0,5%: Tokio -1,3%, Seul -1,6%, l’Australia -0,3%, Shanghai -0,5%, Shenzen -0.3%.
Oggi, 22 febbraio, le Borse europee chiudono la mattinata in forte in calo, inmedia -1,4%, risentendo delle pesanti chiusure di Wall Street di ieri sera. Stabili i futures su Wall Street, aspettando che alle 19 ora centreuropea (CET) dalle minute dell’ultima riunione della FED (quella di gennaio che ha varato un aumento da +0,25) possano emergere indicazioni sulle prossime mosse della banca centrale Usa.
Sul mercato delle materie prime si nota une buon recupero, in media +0,5% per oro e argento e movimenti contenuti nei 2 sensi delle commodities agricole (ore 13,30 CET).
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 15.02.2023Inflazione Usa piu’ alta del previsto a gennaio: poche reazioni sull’azionario.
Alcuni membri della FED richiamano la necessita’ di nuovi rialzi dei tassi.
Prezzo del petrolio poco reattivo a novita’ che dovrebbero sostenerlo .
Economia cinese in ripresa, ma le Borse attendono conferme.
I prezzi al consumo negli Usa hanno rallentato ma meno delle attese. A gennaio l'indice CPI (Consumer price index) è salito 6,4% anno su anno, mentre il consenso sperava frenasse a 6,2% dal 6,5% di dicembre. Non piace neppure che la variazione mensile su dicembre, sia stata +0,4%, identica nel dato generale e quello “core" (esclude cibo ed energia).
Aumentano soprattutto i beni di prima necessità, abbigliamento, arredamento e accessori per la casa, acquisti per il tempo libero e assicurazione dei veicoli. Scendono, dopo i picchi impensabili degli ultimi 2 anni, i prezzi di auto e furgoni usati e, parzialmente, quelli di biglietti aerei e cure mediche.
Le Borse europee hanno comunque “tenuto bene” conservando parte dei progressi della mattinata: +0,29% Milano, +1,02% Parigi, +0,55% Francoforte, +0,44% Madrid. Invariata Londra, -0,01%. Anche Wall Street ha resistito bene alle novita’ parzialmente deludenti sull’inflazione: Dow Jones -0,46%, S&P 500 -0,03%, Nasdaq +0,57%.
Se il “mondo azionario” rimane convinto che la Federal Reserve (FED-Banca Centrale Usa) riuscira’ a raffreddare l'inflazione senza “inchiodare” l’economia con un ulteriori forti rialzo dei tassi, il comparto obbligazionario continua a vedere il livello “target” sui FED Funds ben sopra 5%. Ieri, 14 febbraio, dopo il dato, il rendimento del “10 anni” Usa e’ sceso attorno 3,7%, il “3 mesi” salito a 4,8%.
Dopo il dato si sono registrati i commenti di alcuni membri della FED, concordi sulla necessità di ulteriori strette monetarie in contrasto all’inflazione. Lorie Logan (Chairman Fed di Dallas) pensa che i rialzi dei tassi "possano durare più a lungo di quanto preventivassimo".
Secondo Thomas Barkin (Fed di Richmond) occorre "fare di più" e sullo stesso tono si esprime Michelle Bowman, membro votante del Board della FED. Novita’ di rilevo riguarda la vicepresidente della FED Lael Brainard, che sarà nominata Capo del National Economic Council dal Presidente Biden, e chiamata a coordinare la politica economica del Governo.
In Europa, nel pomeriggio di oggi 15 febbraio, si attendono indicazioni sulla “stance” di politica monetaria dell’ECB (Banca centrale europea) da parte del suo Presidente Christine Lagarde, che interviene a Strasburgo alla discussione sul Rapporto annuale dell’ECB.
Nel Regno Unito l'indice dei prezzi al consumo (CPI ) a gennaio è salito +10,1% su base annua, -0,6% rispetto al +10,7% di dicembre, battendo le stime di +10,3% e segnando un calo di -0,4% su base mensile.
Il calo dei prezzi energetici aiutera’ l’inflazione a scendere nei prossimi mesi: quello del greggio, già in discesa dopo il sorprendente calo delle riserve Usa, non ha cambiato direzione neppure di fronte al taglio della produzione russa di ½ milione di barili, ne’ dopo le nuove stime dell'Opec, che prevedono un aumento della domanda 2023. Un barile di WTI (Greggio di riferimento Usa) vale 78,2 UDS, -1,1% (ore 12.30 CET).
Vita tranquilla sul mercato obbligazionario europeo: lo spread di rendimento tra Btp decennali italiano ed omologhi Bund tedeschi stringe a 178 bps, col rendimento del Btp benchmark a 4,24%. Il Ministero del he Tesoro italiano ha agevolmente collocato Btp a 3, 7 e 15 anni per complessivi Euro 8,5 miliardi: rendimenti in lieve ascesa, specie sulla scadenza piu’ breve, rispetto all’ultima offerta: +11bps.
Calendario macro piuttosto ricco oggi, 15 febbraio: la produzione industriale dell’Area-Euro di dicembre e’ prevista in lieve calo mensile, dopo il +2% di dicembre. L’indice dei prezzi alla produzione tedeschi (PPI) a gennaio e’ previsto in ridimensionamento su base annua rispetto al +12,8% di dicembre.
Negli Usa saranno diffusi i dati sulle vendite al dettaglio di gennaio (in recupero dopo il -1,1% in dicembre), quelli sulla produzione industriale (attesa variazione positiva dopo il -0,7% a dicembre), e quelli sulle scorte industriali di dicembre, (a novembre erano salite +0,4%). Infine L'Empire Manufacturing Index e’ prevsito in miglioramento dopi il “crash” di dicembre a -32.9.
Sul fronte asiatico si nota il calo del -1,5% del Taiex (Taiwan): la maggior blue-chip locale, Taiwan Semiconductor Manufacturing (TSMC) ha perso oltre -4% dopo la notizia che Berkshire Hathaway avrebbe tagliato dell’86% la propria partecipazione: nel momento di picco storico valeva 5 miliardi Dollari.
Annuncio di “ritiro” dalla Cina da parte del Fondo sovrano di Singapore GIC (colosso da US$ 700 miliardi): i portfolio managers del Fondo temono ricadute dalle tensioni economiche e politiche fra USA e Cina, dal perdurare della crisi del settore immobiliare e dall’imprevedibilita’ della normativa statale sul settore tecnologico.
I listini azionari asiatici hanno chiuso deboli stamani, dopo il dato sull'inflazione Usa a gennaio che rinfocola le paure di nuove mosse restrittive da parte della Federal Reserve. A Tokyo il Nikkei225 ha perso -0,37%, mentre a Hong Kong l’Hang Seng il -1,66% a 20.762,50 punti. Nella Cina continentale registriamo il -0,39% di Shanghai ed il -0,25% di Shenzhen.
Borse europee “immobili” a fine mattinata, e futures su Wall Street marginamente negativi (ore 13.15 CET).
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.01.2023Fase di consolidamento per le Borse? Forse, ma non c’e’ voglia di scendere.
Alta tensione! La prossima settimana. le decisioni di ECB e Federal Reserve!
Economia tedesca in stabilizzazione? Se cosi’ fosse, bene per tutta l’Europa.
Il mercato obbligazionario e’ normalizzato e recettivo: era ora.
Ieri, 24 gennaio, Borse europee apatiche, ma senza sintomi di vero cedimento. Il progresso da inizio anno, Stoxx600 Europe +7,6%, si confronta con un quadro macro piu’ solido del previsto, l’attesa per relazioni del 4’ trimestre 2022 che potrebbero rivelare redditivita’ in calo in vari settori economici, e la preoccupazione che le Banche centrali possano proseguire nell’aumento dei tassi di interesse.
In chiusura osserviamo Milano a +0,24%, Parigi +0,46%, Francoforte in flessione si -0,05% e Londra di -0,33%.
L’economia dell’Euro-Zona sembra allontanarsi dal rischio di forte recessione: l’Indice Pmi (Purchasing managers Index) composito di gennaio è salito per il 3’ mese consecutivo da 49,3 di dicembre a 50,2, superando la soglia 50 che delimina espansione da contrazione per la prima volta da giugno scorso.
Secondo Fabio Panetta, componente del Board della Banca centrale europea, la stretta monetaria dell’ECB non rappresenta una fonte di rischio per l’Italia, poiche’ "la politica fiscale italiana è rimasta prudente" ed il Paese gode dei benefici del Programma paneuropeo NextGenerationEU e di un’elevata (sopra i 7 anni) scadenza media dei titoli del debito pubblico.
Wall Street ha chiuso senza importanti variazioni la seduta di ieri: Dow Jones +0,31%, Nasdaq -0,27% e S&P500 -0,07%, dopo che nelle fasi iniziali alcuni problemi tecnici al New York Stock Exchange avevano determinato la sospensione di molte azioni.
La stabilita’ degli indici di ieri non altera un bilancio largamente positivo di questo inizio 2023, caratterizzato da un appetito per il rischio che non si vedeva da oltre un anno: il Nasdaq guadagna oltre +6% e lo S&P500 ha recuperato oltre +12% dai minimi dello scorso ottobre.
In parallelo, il calo dei rendimenti dei Treasury bonds, con il “decennale” sotto 3,5%, sembra testimoniare la speranza in un rilassamento della “stretta monetaria” della FED (Banca centrale americana), a cominciare da un rialzo limitato a soli 25 punti base nel prossimo comitato di politica monetaria (FOMC) del 1° febbraio: peccato che diversi membri della FED stessa ipotizzino 5% o +’ come “target” sui Fed Funds.
Ricordiamo che il 2 febbraio sara’ la volta della Banca centrale europea, dalla quale gli analisti attendono un nuovo rialzo da +50 bps, ampiamente “anticipato” dalle dichiarazioni di diversi esponenti dell’ECB stessa.
Anche negli Usa si rilevano progressi sulle attese degli operatori economici: nel caso dei direttori degli uffici acquisti delle imprese manufatturiere, l’indagine che li riguarda (PMI) a gennaio è salita più delle attese da 46,2 a 46,8 punti, contro stime di 46,4. Migliora anche il PMI dei servizi, salito a 46,6 da 44,7 di dicembre, verso attese di 45. Miglioramenti si’, ma la vera svolta positiva sara’ quando saranno >50.
La pubblicazione di alcune “trimestrali” delle “big tech” sta facendo molto discutere: Microsoft ha battuto le attese, specie nel “cloud”, ma ha fornito un outlook cauto, mentre Asml ha dipinto uno scenario ottimistico sul 2023, dopo numeri 2022 deludenti: Texas Instruments segnala domanda debole sui suoi mercati di sbocco, eccetto “l’automotive”, dove la richiesta di componenti resta tonica.
Il prezzo del petrolio sembra recentemente stabilizzato: quello del WTI (West Texas Interemediate) segna +0,1% a 80,2 Dollari/barile, in attesa dei dati sulle scorte settimanali Usa che saranno pubbicate stasera. Ieri, 24 gennaio, e’ nuovamente crollato il prezzo del gas naturale sulla piattaforma TTF di Amsterdam: -7,7% a 59,6 Euro/megawattora: gli stoccaggi dell’UE, sono stabili al 78% della capacita’.
Economia della Germania in recupero? Cosi’ parrebbe dall’indice Ifo sulla fiducia delle imprese, salito a gennaio, come previsto a 90,2 da 88,6 di dicembre: forte progresso della voce “aspettative”, salita a 86,4 da 83,2 di dicembre. Attesi per oggi i dati preliminari 2022 sul GDP (prodoto interno lordo): potrebbero essere rivisti a +0,2% al posto della precedente stima di -0,4% e indicare +1,8% per il 2023.
Mercato obbligazionario tranquillo, con rendimenti in calo: quello del BTP decennale scende a +3,86% da +3,92% di ieri e 4,01% di lunedi’ 23. Scende anche lo spread tra Btp e Bund, oggi pari a 176 punti base, -6 dai 182 di lunedi’ scorso.
A cio’ si accompagna il ritrovato dinamismo dei collocamenti: nelle prime 3 settimane del nuovo anno sono stati “piazzati” 240 miliardi di Euro tra “corporate e Govies” con favorevole accoglienza e rendimenti in calo.
In Asia, con molte Borse chiuse per festivita’ del nuovo anno lunare, spicca nuovamente Tokyo che, col recupero finale del Nikkei, +0,35%, segna il 4’ rialzo consecutivo, favorito dalla pubblicazione di relazioni trimestrali in media sopra le attese. Il Kospi coreano, +1,4%, ed il Nifty indiano, -1,2%, completano un quadro piuttosto eterogeneo.
I listini europei perdono in media -0,4% a fine mattinata, in scia ai futures su Wall Street mediamente negativi di -0,8%. Il prezzo dell’oro ha toccato nuovi massimi da maggio 2022, a 1.940 Dollari/oncia. (ore 13.30 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
ASTRA SPACE, Meccanici spazialiMi trovo a dare un rapido sguardo ad un titolo molto interessante citato da @scoiattolinobianco durante un piacevole scambio di info nei commenti di una analisi su Paypal di @DomenicoIvanPontillo .
L'azienda menzionata è ASTRA SPACE, un produttore statunitense di piccoli razzi spaziali, il suo business è interessante quanto avvenieristico, merita quindi una breve descrizione.
NASDAQ:ASTR progetta e realizza nel suo stabilimento di Alameda in California dei piccoli razzi, queste attrezzature vengono utilizzate da aziende terze per mandare in orbita satelliti di piccole dimensioni, inizialmente sviluppò un modello di nome ROCKET 3, un razzo molto piccolo con una portata di carico molto limitata, successivamente evoluto nel modello ROCKET 3.3, il quale comunque aveva dei comprovati limiti di portata.
A seguito dell'evoluzione del settore spaziale, l'azienda ha sviluppato un nuovo modello di razzo, il ROCKET 4, il quale ha una capacità di carico superiore rispetto ai modelli precedenti, da quanto dichiarato dall'azienda, il nuovo razzo ha una capacità di carico di circa 600 Kg, questa aumentata capacità le consentirebbe di rispondere meglio alle esigenze del mercato.
Il 2023 sarà un anno pieno di test per il ROCKET 4, attualmente si prevede che sarà operativo non prima della seconda metà del 2024.
L'azienda nelle sua fasi inziali ha riscosso un buon successo grazie ad i prezzi contenuti dei suoi razzi rispetto alla concorrenza, successo avvalorato dalla produzione interna, la quale prevede la customizzazione del razzo alle esigenze specifiche dei clienti.
Astra Space offre anche degli innovativi sistemi di propulsione ad alimentazione elettrica per satelliti, attualmente ne produce 2 tipi, ASE ed ASE MAX, rispettivamente da 400 e 1450 W.
Il CEO ha anche annunciato che in futuro NASDAQ:ASTR si cimenterà direttamente nella produzione di satelliti a scopi commerciali, aprendo di fatto un business nel business, ma non è questa l'unica innovazione anticipata dai suoi manager, in quanto l'azienda californiana si propone di effettuare servizi di manutenzione orbitale, questo aspetto a mio avviso è estremamente interessante ed andrebbe a creare un business manutentivo che per sua natura sarebbe programmabile, prevedibile e replicabile.
Allo stato attuale l'azienda non è profittevole, ed i costi dei test del ROCKET 4 graveranno ulteriormente sui suoi flussi di cassa per i prossimi 18 mesi almeno....insomma, i presupposti per far bene ci sono tutti, l'azienda ha dimostrato di essere molto reattiva, dalla sua fondazione nel 2016 ha rapidamente raggiunto i suoi obiettivi tecnici.
Lascio l'onere e l'onore a @scoiattolinobianco di proporre un'eventuale punto di ingresso sul titolo a seguito della recente impennata dei prezzi.
FALSA PARTENZA PER IL DOLLAROLa prima settimana di contrattazioni del 2023 vede ancora una volta come protagonista il dollaro.
L'indice del dollaro americano ha iniziato la settimana mostrando i denti, arrivando a registrare il +2%, situazione che ha portato a ribasso i principali asset forex.
La fase euforica rialzista del dollaro è durata poco a causa dei dati macroeconomici di venerdì, andando a riassorbire tutto il movimento rialzista della settimana e chiudendo a +0.4%.
Analizziamo i dati macroeconomici usciti la scorsa settimana:
Il tasso di disoccupazione ha sorpreso le aspettative a ribasso; Le proiezioni degli economisti prevedevano un dato superiore a quello precedente (da 3,6% a 3,7%), ma il dato rilasciato dalla Bureau of labor statistics è stato del 3,5%.
Disoccupazione ai minimi pre-pandemia.
Non Farm Payroll 223K contro 256K precedente e 200k previsto.
Mercato del lavoro che rallenta ad un ritmo inferiore rispetto le aspettative.
Guardando al passato, ogni volta che la Banca Centrale Americana ha intrapreso il cammino dei rialzi dei tassi, il mercato del lavoro ha segnalato forti rallentamenti, arrivando a registrare decrementi superiori a -200k.
Nuovi lavori JOLTs 10,458M contro 10,512M precedente e 10,000 previsto.
Jobs openings più forti delle aspettative.
La strada per raffreddare il mercato del lavoro sembra quella giusta ma il percorso è ancora lungo.
L'indice ISM non manifatturiero scende per la prima volta sotto la soglia dei 50 da maggio 2020.
Il settore dei servizi ha registrato un calo, principalmente dovuto dalla diminuzione dei nuovi ordini.
Sempre nella stessa settimana è stato rilasciato anche il Purchasing Manager Index, ovvero l'indice che monitora la salute del settore manifatturiero.
Il continuo deterioramento di questo indice continua, arrivando a registrare 48,4 contro il 49 precedente.
Gli indici azionari venerdì hanno colto l'occasione della debolezza del dollaro, apprezzandosi di oltre il 2% e frenando il movimento ribassista di dicembre.
Vi ricordo che Dicembre 2022 è stato l'anno peggiore per gli indici azionari dal 2008.
Buon Trading
M&A_Forex
WisdomTree - Tactical Daily Update - 04.01.2023Persiste il “mood risk-on” sui listini europei: incarta Wall Street.
Prezzi in caduta per gas naturale e petrolio: bene per inflazione europea.
Inflazione in calo in Germania, ma attenzione ai prossimi mesi.
Qualche sintomo di recupero della fiducia nei PMI compostiti europei.
Ieri, 3 gennaio, il buongiorno si e’ visto dal mattino, coi maggiori indici azionari asiatici che hanno chiuso in rialzo. Anche le Borse europee hanno vissuto una seduta positiva, a cui ha contribuito il dato dicembrino sull'inflazione al consumo (CPI) tedesca, scesa oltre le attese a +8,6% annuale.
La 2’ giornata di scambi del 2023 ha visto Milano guadagnare +1,15%, Londra +1,42%, Francoforte +0,80% e Parigi +0,44%. Piu’ incerto l’andamento di Wall Street, alla prima seduta del 2023: Dow Jones -0,03%, S&P500 -0,40%, Nasdaq -0,76%, ma a stupire sono stati i crolli di Tesla, -12,2% e Apple, -3,5%. E’ tuttavia prematuro parlare di “decoupling” (sganciamento) tra le Borse Europee e Usa.
Come accennavamo, l'inflazione tedesca e’ scesa piu’ delle attese a dicembre: la crescita annuale del +8,6% si confronta col +10% di novembre ed il +9,1% stimato. Su base mensile c’e’ stato un calo del -0,8%, contro il -0,5% di novembre ed il -0,3% stimato dagli analisti.
Restando in Germania, l’incoraggiante dato sull’inflazione fa il paio con quello sulla disoccupazione di dicembre, calata a 5,5% dal 5,6% di novembre, grazie ad un numero di disoccupati che si e’ risolto di 13 mila unità.
Tuttavia prevale la cautela tra economisti ed investitori, cconvinti che il dato di inflazione tedesco sia stato determinato in larga misura dai sussidi del Governo alle famiglie per gas ad uso domestico e teleriscaldamento: da sole avrebbero originato un calo di circa -1% nel confronto annuale ed il loro effetto potrebbe scemare gia’ nei primi mesi 2023.
Va inoltre considerato che la pur evidente tendenza alla disinflazione dei prezzi energetici (parleremo dopo del crollo del prezzo di gas naturale e greggio) richiede tempo (alias un ritardo di qualche mese) per “filtrare” a valle sui prezzi finali e sui dati dell’inflazione “core” (qualla che esclude i prezzi di energia e cibo).
A questo punto non resta che aspettare venerdi’ 6 gennaio, quando saranno pubblicati i dati generali dell’Euro-zona sull’inflazione di dicembre: essi dovrebbero comunque rivelare la prima sostanziale discesa dopo la stabilizzazione osservata nel periodo ottobre-novembre.
In ogni caso non c’e’ da illudersi che questi dati possano mutare nel breve termine l’attitudine (“stance”) di politica monetaria della Banca centrale europea che, secondo il consensus, dovrebbe operarare 2 nuovi aumenti dei tassi di riferimento da +0,50% e +0,25% rispettivamente nelle riunioni di febbraio e marzo.
Ieri, 3 gennaio, si sono verificati movimenti importanti sul mercato valutario: il Dollaro si e’ rafforzato alla vigilia della pubblicazione delle minute dell’ultimo comitato di politica monetaria (FOMC) della FED (Banca Centrale Usa), ma anche per effetto dei dati dell'inflazione tedesca in ridimensionamento. L'Euro ha perso -1,5% a 1,054 Dollari, indebolendosi anche verso lo Yen giapponese, -1,0% a 137,9.
Altra novita’ degna di nota il crollo del prezzo del gas naturale europeo: sul mercato di riferimento europeo TTF di Amsterdam e’ sceso ieri verso i 72 Euro/mwh e crolla ulteriormente stamane, 4 gennaio, fino a 67, minimo dal 21 gennaio 2022: siamo dunque lontanissimi dai 300 Euro/mwh registrati al picco di giugno, in concomitanza al danneggiamento del gasdotto North-Stream1.
Prosegue, anche se in termini meno drammatici, la discesa del prezzo del petrolio, che ieri ha perso oltre il -4% e che stamattina perde un ulteriore -2,5%, col WTI (greggio di riferimento per gli Usa) che cala a 75 Dollari/barile (ore 12.00 CET), registrando la piu’ pesante perdita cumulata su giorni degli ultimi 4 mesi; pesano i timori di un rallentamento della crescita globale e cinese in particolare.
Stamattina hanno piacevolmente sorpreso i dati in recupero dell'indice destagionalizzato PMI (Purchasing managers Index) Composito (Industria piu’ servizi) dell'Eurozona a dicembre che, pur restando in area di contrazione (sotto 50) per il 6’ mese consecutivo, registra una risalita a 49,3 da 47,8 di novembre, registrando il miglior dato tendenziale da luglio 2022.
Se da un lato l'ottimismo economico generale resta basso, scontando le preoccupazioni delle imprese sul versante dei costi produttivi e della domanda, l'alta inflazione e i crescenti rischi di recessione, dall’altro risente in positivo del rallentamento dell'inflazione, della normalizzazione delle catene di fornitura e della stabilizzazione degli ordinativi.
Stamane, 4 gennaio, si registra un calo significativo dei rendimento dei titoli governativi europei: quello del BTP decennale italiano cala di -13 punti-base, similmente a quelli registrati dagli omologhi bond spagnoli e portoghesi.
Lo spread tra Btp decennali italiani e i corrispondenti Bund tedeschi scende a 205 bps dai 210 di ieri, incorporando la speranza di un prossimo “ammorbidimento” della politica monetaria dell’ECB (Banca centrale europea).
I mercati azionari asiatici hanno registrato andamenti eterogenei nella seduta odierna: Tokyo ha perso -1,4% mentre Hong Kong e’ salita del +3,2% (addirittura +4,5% l’Hang Seng Tech): Seul +1,6%, Sidney +1,5%. Prive di direzione le borse cinesi, benche il Ministro delle Finanze Liu-Kun abbia promesso nuove misure a sostegno della crescita.
Borse Europee (in media +1,1%) e futures Usa di buon umore, a fine mattinata. (ore 13.30 CET)
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
In cerca di un'operazione semplice...S&P500Per la giornata odierna andrò alla ricerca di un'operatività abbastanza semplice, ma in qualche modo confermata dalla price action.
In particolare resterò in attesa della rottura da parte dell'S&P500 di una delle due resistenze (livello 3880 oppure 3900).
Il segnale che cercherò sarà quello di una falsa rottura nei seguenti step:
- Cross over della resistenza;
- Attesa di barra di indecisione;
- Cross under della resistenza di cui sopra;
- Fissare lo stop in corrispondenza dello swing point che si viene a creare;
- Aprire l'operazione solo se rispetta il money managment.
Questo movimento dovrebbe andare ad intercettare una perdita di spinta del mercato, favorita comunque dai movimenti incerti degli ultimi periodi e dalla tendenza di fondo dell'S&P500 ad invertire le zone di ipercomprato ed ipervenduto.
Non forzerò alcuna operazione: nel caso in cui non dovesse realizzarsi il setup resterò fermo o al massimo valuterò, in caso di movimento armonico del mercato, qualche strategia di continuazione del trend.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 03.01.2023Il 2023 parte bene per le borse europee: bicchiere mezzo pieno?
Nel 1’ semestre previsti stagnazione e tassi in rialzo, con l’incognita cinese...
Inflazione in calo e ammorbidimento banche centrali potrebbero aiutare...
Molta attesa e speranza per i dati sull’inflazione in Europa a dicembre.
Pur senza il “faro illuminante” e l’attivita’ indotta da mercati ed investitori Usa, le Borse europee hanno esordito con solidi rialzi nella prima seduta del 2023. Non bastera’ a dimenticare i disastri, sia per azioni che bond, del 2022, ma e’ comunque un buon inizio, come se gli operatori volessere ridimensionare i fattori di preoccupazione.
In una seduta caratterizzata da volumi di scambio ridotti, acquisti robusti hanno spaziato dalle azioni energetiche a quelle dei beni di consumo, automobilistici e banche, permettendo di chiudere sui massimi con visibili progressi: Milano +1,6%, Francoforte +1,3%, Parigi +1,2%, e Madrid +1,0%. Londra era chiusa per festivita’.
A dare una mano ai mercati azionari ci ha pensato il dato di dicembre sull'attività manifatturiera europea: il suo noto misuratore PMI (Purchasing Managers Index), pur restando in area di contrazione (ovvero sotto 50), è migliorato a 47,8 punti dai 47,1 di novembre, segnado il miglior livello da 3 mesi.
L'istituto Ihs-Markit che lo calcola sottolinea che «durante l’ultimo mese del 2022 e’ diminuita l’intensità della contrazione del settore manifatturiero dell’Eurozona, grazie all’attenuazione delle pressioni inflazionistiche e a condizioni più stabili degli approvvigionamenti. Restano tuttavia deboli i nuovi ordini ricevuti, cosa che ha favorito il calo di quelli inevasi.
Le imprese guardano comunque avanti con ragionevole ottimismo, e mantengono livelli occupazionali vicino ai massimi storici, confermando livelli di produzione che vanno ad alimentare le giacenze di semilavorati e di prodotti finiti: era dall’estate del 2020 che non si sentiva parlare di ri-costituzione di scorte quindi, tutto sommato, bene!
Sempre sul fronte macro, notiamo che in Germania il tasso di disoccupazione è rimasto stabile a 5,5% a dicembre, con una diminuzione di 13 mila disoccupati.
Musica un po’ diversa, ed in peggio, in Cina, dove invece a dicembre l’attività manifatturiera si e’ indebolita per il 5’ mese consecutivo: l’indice PMI manifatturiero e’ sceso a 49,0 punti dai 49,4 di novembre.
Segnali di normalizzazione nel quadro dei prezzi delle materie prime energetiche: proseguendo i forti cali degli ultimi giorni, il prezzo del gas metano europeo e’ sceso ieri, 2 gennaio, sino a 70 Euro/megawattora, per poi risalire a circa 76: volatilita’ molto alta dunque, ma prezzi che sono ¼ del picco di giugno a quota 300.
A sua volta quello del greggio WTI (West Texas Int.) oscilla attorno 80 Dollari/barile.
Ieri, 2 gennaio, alla positivita’ dei mercati azionari europei si e’ aggiunta la “tranquillita’” di quello obbligazionari, con rendimenti in leggero calo, e l’incoraggiante restringimento (per l’Italia) dello spread di rendimento tra il BTP decennale italiano e l’omologo Bund tedesco a 211 punti base, col BTP decennale benchmark che rende 4,56%, - 12 bps rispetto al 4,68% del 30 dicembre scorso.
Proprio sul tema della sostenibilita’ del debito pubblico italiano si e’ espresso il maggior quotidiano finanziario Usa Financial Times, secondo il quale l'Italia potrebbe essere il Paese più vulnerabile a possibili crisi di fiducia dei mercati nella prospettiva di nuovi rialzi del costo del denaro da parte della Banca Centrale Europea.
Stamane, 3 gennaio, sul mercato valutario si osserva una svolta radicale, per alcuni un semplice rimbalzo tecnico, nel trend recente del cambio Euro/Dollaro: la valuta unica si indebolisce verso il biglietto verde scivolando in area 1,05, -1,2%: si comporta similmente la Sterlina britannica, che col -1,1% odierno scende a 1,19 nel cross verso Dollaro.
Prosegue l’apprezzamento della valuta giapponese: il cambio Dollaro/Yen scende sotto la soglia 130,0 da 130,7 di ieri, al livello piu’ alto da 5 mesi, sull’ipotesi che la Banca centrale giapponese possa discontinuare la politica monetaria ultra-espansiva attuale: a suffragare tale scenario e’ la decisione dicembrina di alzare il limite di tolleranza dei Titoli di Stato JGB decennali a +0,50% dal precedente +0,25%.
Le Borse asiatiche stamani hanno chiuso in rialzo la prima seduta del 2023, noncuranti dei nuovi picchi di contagi Covid e dei dati delidenti sulla produzione industriale cinese. Con Tokyo ancora chiusa per festività, notiamo i progressi di Hong Kong +1,8%, Shanghai +0,9%, Shenzhen +0,9%, Mumbai +0,2%, e la marginale debolezza di Seul, -0,3%.
Dopo un avvio incerto, i principali indici azionari europei sono migliorati e chiudono la mattinata con progressi medi di +1,0%, come se avessero ormai metabolizzato il rallentamento economico e l’ulteriore aumento del costo del denaro nella 1’ parte dell’anno, sposando invece uno scenario di netto miglioramento congiunturale, minore inflazione e politica monetaria piu’ morbida nella 2’.
Intonazione positiva anche per i futures su Wall Street che anticipano riaperture positive di circa +0,8% per tutti i maggiori indici. Sarebbe un segnale incoraggiante di fiducia per il nuovo anno, dopo che il 2022 e’ stato il peggior dal 2008, con Nasdaq e S&P500 che hanno perso rispettivamente -33 e -20%!
Informazioni importanti
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.