Dati resilienti, Wall Street volaContinuano a sovra-performare i mercati azionari americani, i veri leading indicators di questo inizio 2024, trascinati soprattutto dal settore tecnologico. L’S&P ha chiuso sui massimi storici a 4.839 con un +1.2%, ma anche il Nasdaq ha fatto lo stesso con un +1.7% a 17.331 con un nuovo massimo di sempre, a 17.340. Il Dow Jones ha chiuso a 37.850, anch’esso record storico.
Nvidia, il colosso dell’intelligenza artificiale ha chiuso al livello record di 594.91 per azione, con un incremento del 4.2%. Advanced Micro Devices, il gigante dei semiconduttori è salita del 7.1%, mentre Texas Instruments, è cresciuta del 4%. Gli utili nel comparto tecnologico continuano a crescere e c’è ben poco da obiettare al riguardo.
Ovunque si leggono commenti che parlano di bolla speculativa e di esuberanza irrazionale, parlando dei livelli attuali, ma nella realtà, che è poi quella con cui si deve fare i conti, il mercato continua a raggiungere ogni giorno nuovi record che alla fine danno ragione a chi ancora cavalca questi trend. Anche nel comparto assicurativo, Travellers Company è balzata di oltre il 6.7%, con utili del quarto trimestre più che raddoppiati.
La settimana ha infine visto i tre grandi listini Usa salire rispettivamente dello 0.5% (Dow Jones), dell’1.1% (S&P 500) e del 2% (Nasdaq). Ma perché salgono i mercati azionari? Nel recente passato, come ricorderete, a fronte di dati macro positivi, i listini perdevano quota, per il famoso principio, “good news are bad news”, cioè i dati positivi preoccupavano gli investitori per le possibili conseguenze che tali dati, avrebbero avuto sulle politiche monetarie, ovvero nuovi rialzi dei tassi.
Oggi invece la borsa sale in ragione del fatto che, nonostante i dati continuino a mostrare resilienza della congiuntura macroeconomica, non c’è più il timore che ciò porti ad un aumento del costo del denaro, in ragion del fatto che le banche centrali hanno chiaramente affermato che i tassi hanno raggiunto il pivot.
Nel mentre, anche se gli ultimi dati evidenziano una ripresa della fiducia dei consumatori, salita a gennaio a 78.8, livello più alto dal luglio 2021, superiore alle previsioni di 70, la fiducia dei mercati è supportata anche dal fatto che l’inflazione ha realmente cominciato ad intraprendere la strada della discesa, il che ha spinto i banchieri centrali, al cambiamento di orientamento. Tra l’altro le aspettative di inflazione sono scese al 2.9% per il 2024, il livello più basso dal 2020.
Quindi i listini anticipano il calo dell’inflazione unitamente ad una tenuta degli aggregati. Potrà durare ancora questo scenario? Non lo sappiamo, o meglio non sappiamo quanto, perché prima o poi, va ricordato, gli effetti dei tassi alti, dovranno generare qualche scompenso nei numeri, ma quando non è dato saperlo.
VALUTE
Il mercato dei cambi non sta guidando le danze, questo bisogna ricordarlo. Va a ruota dell’azionario che rappresenta il vero market mover, però mentre a livello di rendimenti del decennale Usa siamo tornati in area 4.15%, facendo pensare ad un ritorno dell’avversione al rischio, in realtà se osserviamo gli indici di rischio, assistiamo ad una fase di neutralità con il Vix e un indice Fear and Greed ancora in appetito al rischio.
Questa confusione ha fatto sì che sulle valute ci sia stata forza di dollaro nelle ultime settimane, in concomitanza con borse al rialzo, una apparente contraddizione, vista la peculiarità del biglietto verde come valuta rifugio che sale in momenti di paura e avversione al rischio.
L’EurUsd per ora ha tenuto 1.0850 supporto chiave, ma non è ancora riuscito a ritornare sopra 1.0900. Il Cable ha tenuto meglio, con le resistenze chiave però, ancora lontane, in area 1.2790 e 1.2820. UsdJpy ancora molto forte, in leggero pull back rispetto a quel 148.50 60 resistenza chiave. Ha corretto anche il UsdCad a 1.3430 mentre le oceaniche faticano ancora a reagire rispetto alla pressione ribassista della settimana scorsa.
La tendenza sembra rimanere pro-dollaro, anche se nelle ultime ore si evidenzia la possibilità di qualche correzione, che parrebbe dovuta da un punto di vista tecnico, date le divergenze presenti a sfavore del biglietto verde, e considerato il fatto che se le borse continuano a macinare guadagni, il sentiment verso il biglietto verde, per correlazione storica registrata negli ultimi anni, dovrebbe peggiorare.
DATI MACRO
Per quel che riguarda i dati usciti la settimana scorsa, oltre a quelli già richiamati, ricordiamo le pessime vendite al dettaglio inglesi, crollate del 3.2% solo a dicembre, il peggior calo degli ultimi tre anni. Tutti i settori ne hanno risentito, in particolar modo le vendite nei grandi magazzini, quelli di abbigliamento, ma anche il settore alimentare.
Altrove invece, in Canada, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0.8% a dicembre, l’aumento più marcato dell’ultimo anno. Il settore dei servizi e del commercio al dettaglio i maggiori beneficiari. Sul fronte settimana entrante, da segnalare la pubblicazione del Pil quarto trimestre Usa, del PCE (price consumer expenditure, la vera misura dell’inflazione), oltre a spese e redditi personali. A occhio ai Pmi manifatturieri e dei servizi che saranno pubblicati anche in Europa, UK, Australia e Giappone.
La stagione delle trimestrali entra nel vivo con la pubblicazione dei risultati per colossi come Microsoft, Tesla, Visa, Intel, Abbot, Ibm, e Amex. Ma i veri market movers potrebbero essere rappresentati dalle decisioni delle banche centrali di Eurozona, Giappone, Canada, Turchia e Norvegia.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
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S&P500 - break rialzistaRottura rialzista del rettangolo in blu indicato in figura. Il possibile minimo discusso nella precedente settimana si è verificato grazie alle performance registrate dalle solite big tech. In america, a differenza dell'Europa, gli investitori (per il momento) fanno finta di non sentire gli allarmi dei policy maker USA sulle aspettative di tagli tassi troppo aggressive attesa dagli investitori. In questo momento l'attenzione è focalizzata sull'earning season proprio delle big tech che fanno bene sperare di vedere l'indice a 5000 pti. Nvda, Google, Microsoft tutte ben impostate per proseguire nei loro rialzi verso la stratosfera e spingere gli indici verso i massimi.
Si ripete il 2023: Il Trionfo dei Titoli Tech a Big Cap.A Wall Street si dice:
"Investire non è complicato, ma può essere difficile a causa delle emozioni umane. Il self-controllo è fondamentale."
Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Oggi voglio darvi un'istantanea del mercato e delle dinamiche in corso. Nel 2023, il mercato azionario USA è iniziato con una crescita continua dei titoli tecnologici ad alta capitalizzazione, mentre le small cap hanno avuto un avvio più difficile.
Ieri, il settore dei chip, rappresentato da aziende come Nvidia (NVDA), ha continuato a brillare grazie a rapporti sugli utili positivi, come quello di Taiwan Semiconductor (TSM), un importante fornitore di chip. Nel frattempo, i giganti tecnologici a grande capitalizzazione e il Nasdaq 100 (QQQ) hanno registrato una performance solida, con particolare enfasi su nomi come Microsoft (MSFT) e Apple (AAPL), quest'ultimo supportato dall'annuncio di nuove cuffie "Vision Pro".
Dall'altra parte, l'indice Russell 2000, che rappresenta le small cap, ha attraversato un periodo di debolezza con quattro settimane consecutive di perdite. Nonostante questa fase difficile, alcuni dati suggeriscono che le small cap potrebbero vedere un anno 2024 più positivo.
Un elemento interessante da notare è il cambiamento del sentiment degli investitori. L'indice di esposizione NAAIM, che misura l'esposizione media dei gestori di fondi attivi ai mercati azionari USA, è sceso significativamente, passando dal 100% alla fine del 2023 al 53,4% attuale. Questo indica un atteggiamento più cauto da parte degli investitori attivi, che potrebbe rappresentare una svolta nel sentiment di mercato.
Ricordate che i mercati spesso superano le preoccupazioni iniziali, e questo cambiamento di esposizione potrebbe essere un segnale interessante per i rialzisti.
Oggi esaminiamo una dicotomia interessante tra il discorso della Fed e le aspettative di mercato. Il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha suscitato un certo nervosismo nei mercati con le sue parole di ieri, dichiarando che "è troppo presto per pensare a tagli dei tassi". Nel frattempo, il Fed Watch del CME e diverse banche di Wall Street mantengono la previsione di diversi tagli dei tassi di interesse nel corso del 2024.
Questa contraddizione tra il discorso della Fed e le prospettive di mercato è un elemento chiave da monitorare. La Federal Reserve ha un impatto significativo sulla liquidità e sulle dinamiche del mercato, quindi è importante osservare le sue azioni effettive, piuttosto che le semplici dichiarazioni.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica “Selezione di Titoli Vincenti".
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Navigator Holdings (NVGS)
ASML Holding (ASML)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
Oggi, nel calendario economico, teniamo d'occhio la fiducia dei consumatori e le vendite di case esistenti, con i dati che potrebbero fornire ulteriori indicazioni sullo stato dell'economia.
Restate aggiornati con le nostre analisi su marcobernasconitrading.com.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
BORSE, INIZIO CONTRASTATO! Il 2024 comincia all’insegna di una correzione ribassista dei listini americani, in seguito ad un 2023 all’insegna di guadagni a 2 cifre per i principali indici. L’S&P ha ceduto lo 0.57% mentre il Nasdaq ha lasciato per strada l’1.63%. Il Dow Jones invece ha chiuso praticamente invariato (+0.07%). Il settore tecnologico è apparso quello più penalizzato, con risultati negativi per i colossi tecnologici (Nvidia Microsoft, Amazon e Meta), trascinati dall’aumento dei rendimenti dei titoli di stato americani, con il decennale tornato al 3.95%, in decisa ripresa dai minimi di 3.78%. Tra i titoli Apple ha perso il 3% dopo che Barclays ha declassato il rating della società. I listini asiatici sono scesi questa notte, in linea con quanto accaduto nella sessione americana, con il mercato che comincia a prezzare un nulla di fatto delle banche centrali sui tassi nel primo trimestre, nonostante negli ultimi tempi siano aumentate le probabilità di una riduzione del costo del denaro nei primi tre mesi del 2024. Va ricordato però che, tenute in considerazione le recenti dichiarazioni dei membri del Fomc, questo ottimismo potrebbe rivelarsi eccessivo. Intanto, entreremo nel vivo di dati e commenti già questa settimana, con i verbali del Fomc , i Jolts openings, e i dati sui Payrolls di venerdì. Il mercato è atteso ad un aumento anche sensibile della volatilità.
VALUTE.
Dollaro in decisa ripresa contro tutte le valute concorrenti, specie contro Euro e sterlina, che sono scese, da ieri, di quasi 100 pips sul primo e di 130 sulla seconda. Il ribasso ‘ dovuto sia a prese di beneficio, sia ad un leggero aumento del risk off che ovviamente fa tornare il biglietto verde in prima linea come asset rifugio. Supporti che ora intervengono su EurUsd a 1.0825 30, sul Cable possibilmente a 1.2500, mentre sulle oceaniche a 0.6715 e 0.6220 rispettivamente per AudUsd e NzdUsd. UsdJpy a ridosso di 142.00, senza grande slancio a dire la verità, mentre rimane solido il Franco svizzero e 0.9310 contro euro e a 0.8495 contro dollaro. UsdCad che in virtù di un Pmi inferiore alle attese per il paese nordamericano, sale fino a 1.3330. Anche sui cambi ci aspettiamo un aumento della volatilità, ma bisognerà attendere fine gennaio per capire direzione e intensità. Ma prepariamoci a vedere movimenti anche significativi, come sempre ciclicamente accade all’inizio di un nuovo anno.
PETROLIO.
Continua a scendere, alimentato dai segnali di un aumento dell’offerta globale, soprattutto da parte dei produttori non Opec, ma anche dalla diminuzione della domanda. Le tensioni geopolitiche per ora sembrano accantonate, anche se aumentano dopo l’invio di navi da guerra iraniane nel Mar Rosso, per fronteggiare quelle americane, che hanno distrutto le imbarcazioni Houti, le quali a loro volta, avevano assaltato alcune navi porta container. Il prezzo del Wti è tornato a 70.50, non lontano dai minimi fatti registrare a dicembre scorso a 67.93, mentre il Brent quota intorno ai 76 dollari, a meno di 4 dollari dai minimi di 72.49. Il trend appare ancora negativo, ma fino a quando non saranno violati i minimi precedenti, potrebbe rivelarsi anche come una fase di accumulazione a minimi crescenti. Buona giornata e buon trading.
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
House of Trading: si torna a parlare di economiaDopo i forti acquisti della scorsa settimana, la nuova ottava è iniziata all’insegna della prudenza. In linea generale, l’approccio delle Banche centrali da qui in avanti sarà più “morbido” non solo alla luce dell’andamento dei prezzi al consumo ma anche a causa di un generale peggioramento, non è dato sapere quanto profondo, del quadro macroeconomico. Per il 2024, sia nel caso della Federal Reserve che della BCE, il mercato stima tassi in riduzione di un punto percentuale rispetto ai livelli attuali.
Giovedì importanti indicazioni sullo stato di salute delle economie di Eurolandia e di quella d’Oltremanica arriveranno dalla pubblicazione degli indici PMI che, in entrambi i casi e sia per quanto riguarda il manifatturiero che il settore dei servizi, sono stimati sotto i 50 punti, quella soglia che separa espansione e recessione dell’attività economica. Con un giorno di ritardo a causa della festività del Ringraziamento, venerdì sarà la volta dei dati statunitensi.
Di questo, e di tanto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading.
House of Trading: cosa è successo nell’ultima puntata
Nell’ultima puntata, la squadra dei Trader, composta da Nicola Para e da Nicola Duranti, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sul Nasdaq100 e sul petrolio WTI, la prima operazione non è divenuta operativa mentre la seconda ha raggiunto lo stop loss (-4,81%), e sull'accoppiata formata Euro/Dollaro e Bund (entrambe a mercato con un +11,9% ed un +0,74%).
Nel caso invece dei deal inseriti dagli analisti, la squadra era composta da Riccardo Designori e da Enrico Lanati, sono tutti operativi: il “long” su FinecoBank (-5,22%), lo “short” su Microsoft (-9,81%) ed i due deal rialzisti su Amazon (+6,85%) e Brembo (+5,6%).
Guardando alla classifica, i Trader risultano in vantaggio con 51 punti contro i 41 degli Analisti (5 carte a mercato per entrambi).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 21 novembre 2023, la squadra dei Trader sarà formata da Nicola Para e da Nicola Duranti mentre i due analisti saranno Enrico Lanati e Riccardo Designori. I primi investiranno sulle azioni Banco BPM, Intesa Sanpaolo, Nvidia e sul bene rifugio per eccellenza, l’oro. Sul metallo giallo investiranno anche i trader, che hanno preparato operazioni anche sul Nasdaq-100, sul petrolio WTI e sul Bund.
Per quanto riguarda il sondaggio, la domanda riguarda i titoli di Stato dopo il miglioramento dell'outlook da parte di Moody's, “Dove si attesterà il rendimento del decennale italiano a fine anno?”.
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30. È possibile seguire la diretta di House of Trading a questo link: it.tradingview.com .
WisdomTree - Tactical Daily Update - 13.11.2023Banca centrale Eu e FED ricordano che i tassi resteranno elevati a lungo.
Usa: febrile attesa per il dato sull’inflazione in uscita domani.
Risveglio della tecnologia: Nasdaq ai massimi da 2 mesi: quanto durera?
Petrolio e gas depressi, aiuteranno alla discesa di novembre dell’inflazione.
Venerdi’ 10 e’ terminata col segno “meno” la settimana delle Borse europee: il calo l’ha innescato la cautela del Chaiman della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa) Jerome Powell, che ha ricordato come i tassi di possano salire ulteriormente: curiosamente, le stesse parole non hanno impattato sull’umore di Wall Street che ha chiuso sui massimi una seduta di sontuosi rialzi.
Peggio di tutti ha fatto Londra, -1,2%, dopo la delusione per il GDP (Prodotto interno lordo) del Regno Unito nel 3’ terzo trimestre, +0,0% da +0,2% del 2’ trimestre. Tra gli altri listini europei, Parigi -0,96%, Francoforte -0,78%, Madrid -0,35%, Milano -0,49%.
Degne di nota anche le dichiarazioni rese al Financial Times dal Presidente dell’ECB (Banca centrale Europea) Christine Lagarde: "I tassi hanno raggiunto un livello che, se mantenuto abbastanza a lungo, darà un contributo significativo a portare l'inflazione all'obiettivo del 2%. Questo è lo scenario di base, frutto delle previsioni di fine settembre, ma se ci saranno altri shock lo dovremo rivedere".
L’inattesa incertezza sulla fine della stretta monetaria, data invece per scontata sino a giovedi’, ha afflitto le Borse europee ma non Wall Street, che ha chiuso una settimana decisamente positiva, sulla scorta di un andamento ancora prospero dell’economia statunitense: Dow Jones +1,15%, Nasdaq +2,05%, S&P500 +1,56%.
Il risveglio delle azioni della tecnologia e’ stato evidente venerdi’: Nvidia e’ salita quasi +3,0%, dopo che un articolo del Financial Times ha riportato che il leader dei chip per l’intelligenza artificiale (AI) ha sviluppato 3 nuovi processori per clienti cinesi, nel rispetto delle nuove regole Usa sull'esportazione, e fornendo allo stesso tempo cio’ che occorre globalmente al mercato dell’AI che e’ in forte crescita.
L’intuibile effetto di contagio ha giovato a tutti i “big names” della tecnologia: Microsoft +2,2%, e’ alla 3’ chiusura record nelle ultime 4: un entusiastico +4% ha premiato anche l’azione Apple.
In tale contesto effervescente e’ passato quasi inosservato il calo della fiducia dei consumatori Usa calcolato dall’Università del Michigan, il 4’ consecutivo mensile, dovuto all’effetto depressivo degli elevati tassi d'interesse, delle crescenti tensioni geopolitiche, e della paura mai sopita di una ripresa dell'inflazione.
Proprio sul versante internazionale si segnala che ‘’l’agenzia di rating Dbrs ha tagliato il rating della Cina ad A da A (high) con prospettiva stabile: il downgrade riflette la valutazione sul deterioramento di bilancio, le sfide di crescita strutturale che l’economia affronta, la crisi del settore immobiliare le elevate tensioni con gli USA.
Dopo la conferma del rating dell'Italia da parte di Fitch, il Ministero del Tesoro ha agevolmente collocato una tranche di BTP, scadenza 3 anni: per 3 miliardi offerti la domanda e’ stata pari a 4,62 miliardi, il rendimento è calato -0,18% a 3,75%. Piazzato senza difficolta’ anche un BTP a 7 anni: 3,01 miliardi di domanda per 2,0 offerti, -0,15% a 4,21% il rendimento rispetto alll'asta del mese scorso.
Stamane, 13 novembre, osserviamo un buon tono dei mercati azionari europei, in media +0,8% a fine mattinata, col farmaceutico, la tecnologia ed i bancari/finanziari in evidenza nella settimana del cruciale dato sull’inflazione americana di domani, martedì 14, che incidera’ sulle future mosse della Federal Reserve.
Sul versante europeo registriamo le parole del Vice Presidente dell’ECB De Guindos, nell’intervento alla 26’ edizione dell’Euro Finance Week: egli sottolinea come politiche fiscali meno prudenti rappresentino un rischio per la sostenibilita’ dei “debiti sovrani”.
"Gli spread sui mercati dei titoli di Stato sono rimasti contenuti poiché molti governi sono riusciti a garantire finanziamenti a basso costo con scadenze più lunghe durante il periodo di bassi tassi di interesse, ...tuttavia, costi di finanziamento più elevati e politiche fiscali meno prudenti potrebbero riaccendere le preoccupazioni sulla sostenibilità del debito, specie per i Paesi con livelli di debito già elevati".
Sul “tema tass” Goldman Sachs (GS) ha rivisto, abbassandole al 3,5%, le sue previsioni sul tasso di riferimento ECB per il 2024. GS si aspetta il 1’ taglio dei tassi nel 3’ trimestre, prevedendo anche un'inflazione “core” più debole, al +2,6%, su base annua per l'Area-euro nel 2024.
Relativa calma quella che si osserva nel comparto dei titoli Governativi europei: lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi decennali scende a 182 punti base (-3 bps da venerdi’) col rendimento del BTP decennale benchmark attorno a 4,5%.
Molto atteso anche il vertice di mercoledì 15 tra il Presidente Usa Biden e quello cinese Xi: si spera emergano scelte di disgelo nei rapporti commerciali: secondo Bloomberg, Pechino valuterebbe la rimozione del blocco degli aerei Boeing.
Le Borse asiatiche hanno chiuso poco mosse, quando l’avvio di seduta sembrava giovarsi del “contagio” positivo della chiusure di Wall Street di venerdi’: Tokyo: +0,05%, Seoul -0,23%, Hong Kong +0,37% e Shanghai -0,20%.
Future su Wall Street in leggero calo, nella settimana dell'inflazione Usa di ottobre, prevista in calo nel dato generale, da 3,7% a 3,3%, e stabile al 4,1% nel dato “core”, cioe’ al netto di componenti energetiche e cibo.
Il prezzo del petrolio è di nuovo in calo soffrendo ancora tensioni geopolitiche e rallentamento dell'economia globale: quello del Wti (greggio di riferimento Usa) perde -0,9% a 76,50 Dollari/barile. (ore 11.30 CET)
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 03.11.2023Si chiude la migliore ed insperata settimana per le Borse Usa e Eu.
Il nuovo “mantra”: finita la lunga fase del “tightening” monetario.
Il “risk appetite” va confermato, ma si vede su bond, azioni e cambi!
Europa: quadro macro debole, aiutera’ inflazione a scendere ancora.
Il mondo degli investimenti spera e crede che la fase piu’ aspra di politica monetaria, quella basata sull’aumento dei tassi di interesse sia stata raggiunta e che d’ora in poi si parlera’ della prospettiva di “easing monetario”. La decisione delle Banca Centrale Usa (FED-Federal Reserve) di lasciare invariato il costo del denaro ha avuto un altissimo “valore indicativo”, innescando un certo ottimismo.
Lo testimoniano i recenti robusti rialzi di Wall Street e delle altre principali Borse mondiali, la “riscoperta” delle azioni “tecnologiche” ed anche il forte calo dei rendimenti dei titoli governativi e delle obbligazioni societarie in Usa ed in Europa.
Non sorprende che gli asset finanziari che hanno tratto maggior giovamento dalla narrativa “piu’ morbida” della FED siano stati quelli che avevano sofferto di piu’ dell’aspettativa di “tassi più alti e a lungo”.
Le Borse europee ieri, 2 novembre, hanno chiuso con brillanti progressi e vicino ai massimi di seduta: Milano +1,77%, Parigi +1,85%, Madrid +2,02%, Francoforte +1,49%, e Londra +1,53%, dopo la decisione comunicata oggi dalla Banca di Inghilterra di lasciare i tassi stabili al 5,25% (!).
I rendimenti in calo dei “Governativi europei” segnalano fiducia e avvalorano scenari di calo dei tassi: lo spread tra Btp decennali italiani e omologhi Bund tedeschi e’ sceso ieri 2 novembre a 190 punti base, “rivedendo” i livelli di settembre: in parallelo il rendimento del decennale benchmark italiano e’ calato di -13 punti base a 4,58%: per confronto, quello del Bund tedesco e’ sceso di -7bps a 2,68%.
Seduta di sontuosi guadagni anche a Wall Street: Alphabet, Nvidia, Microsoft, Tesla, sono salite tra + 2 e +4%. Guardando ai 3 indici principali notiamo il Dow Jones e lo S&P500 a +1,7%, ed il Nasdaq a +1,8%.
Piccoli segnali di indebolimento sul versante occupazionale Usa: nella settimana chiusa il 28 ottobre, le richieste di sussidio di disoccupazione sono salite di 5 mila a 217 mila unita’, un po’ sopra il consenso che indicava 210 mila: le richieste di tipo “continuativo”, cioe’ percepite da almeno 10 settimane consecutive, sono cresciute di 35 mila a 1,818 milioni, valore storicamente basso, ma il piu’ alto da aprile.
Cresce invece oltre le attese, al tasso annualizzato del 4,7%, la produttività nel 3’ trimestre, ed in parallelo il costo del lavoro è diminuito di -0,8%, contro le attese per un +0,7%.
Come accennato, la Banca di Inghilterra (BoE) ha deciso una pausa sui tassi di interesse, lasciando il “repo-rate” a 5,25%, cosi’ come nella riunione di settembre, quando aveva deciso, dopo 14 rialzi consecutivi che avevano portato i tassi al record dal 2008, uno stop agli aumenti.
Lo spread di rendimentto tra BTp 10 anni italiano e Bund tedeschi di pari scadenza ha confermato l’area “190 punti base” dove era scesa mercoledi’: il rendimento del Bund benchmark 10 anni è sceso a 2,7%, quello del BTp a 4,6%, minimo da 2 mesi.
Il rasserenemento dei mercati e’ stato notato anche su quello valutario: il cross Euro/Dollaro e’ risalito a 1,062 da 1,054 di mercoledi’ 1’ novembre: tra gli altri cross di rilevo l’Euro/yen a 159,8 (da 159,2) e il Dollaro/Yen a 150,5 (da 151,09).
Tra le commodities energetiche nella giornata di ieri sono prevalsi gli acquisti sia di greggio, col Wti a 82,1 Dollari, +2,1%, che di metano europeo, +2,2% a 44,8 Eur/mwh.
Anche stamattina, 3 novembre, sembra prevalere un umore positivo ed una maggior propensione al rischio, nella convinzione che la Federal Reserve non aumentera’ ulteriormente i tassi di interesse dopo i cali marcati dell’inflazione.
Sul versante europeo, Isabel Schnabel, membro del Board dell’ECB (Banca centrale europea) non esclude futuri rialzi del costo del denaro, segnalando che e’ servito un anno per portare l’inflazione dal 10,6 del picco 2022 al 2,9% di ottobre, ma c’e ancora strada da fare per “centrare” il target del 2,0%.
In scia alle brillanti chiusure europee e americane di ieri, stamattina hanno brillato anche i maggiori indici azionari asiatici: Tokyo era chiusa per festivita’, ma Shanghai ha guadagnato +0,71%, Taiwan +0,68%, Mumbai +0,55% Seul +1,08%, Sidney +1,14%, Hong Kong +2,42% e Singapore +2,11%.
In Europa rialzi minimi, in media +0,3% (ore 13.30 CET) per le principali borse, che “tirano il fiato” dopo una settimana di rialzi: forse risentono di un quadro macro europeo che continua a segnalare debolezza: le esportazioni tedesche, -2,4% mensile, e la produzione industriale francese di settembre, -0,4% mensile, dopo il -0,1% di agosto, sono state sotto le attese.
Negli Usa, occhi puntati sul rapporto sul lavoro americano, dove si stima un moderato rallentamento a 170 mila nuovi posti a ottobre, in calo dai 336 mila di settembre: sara’ interessante valutare l’impatto del dato sui rendimenti dei titoli Treasury decennali Usa, protagonisti di un calo di oltre 30 punti base nell’ultima settimana, sino al di sotto quota 4,70%.
Positivi, di circa +0,3%, i future sui maggiori indici Usa, ma il destino di Wall Street sara’ peculiarmente impattato dal rapporto sul “Labour market”.
Scendono le quotazioni del greggio, Wti -0,8% a 81, Dollari/barile, e crescono quelle dell'oro, +0,4% a 2002 Dollari/oncia. (ore 13.30 CET)
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 26.10.2023 Oggi la BCE lascera’ I tassi “fermi”: attenzione alle previsioni economiche.
Cresce la convinzione che l’Europa sia in recessione e l’inflazione in calo.
Rendimenti obbligazionari troppo elevati, potrebber scendere.
Trimestrali Usa miste: reazioni violente dei prezzi delle azioni.
Il gruppo francese Wordline, tra i leader europei dei pagamenti digitali ha lanciato un “profit warning” imputabile al rallentamento economico europeo ed in particolare tedesco. Le Borse europee, e non solo le azioni del comparto carte di credito/debito ne hanno risentito, ridimensionando i guadagni della mattinata.
Questo fa il paio con numerosi dati macroeconomici che fotografano sempre piu’ efficacemente la fase semi-recessiva dell’UE, come quelli pubblicati ieri sugli indici Pmi (Purchasing managers index) della manifattura e dei servizi.
In effetti la Germania vive una fase di contrazione dell’attivita’ industriale piu’ profonda e prolungata che in altri Paesi, e cambia poco che l’indice Ifo sulla fiducia delle imprese sia stato in lieve recupero a settembre.
Ieri, alla chiusura, osservavamo minimi progressi: Parigi +0,31%, Francoforte +0,11%, Londra +0,33%, Milano -0,52% complice il -14% di Nexi.
Chiusure pesanti anche a Wall Street: Dow Jones -0,32%, S&P500 -1,43%, e Nasdaq -2,43%: Alphabet, che e’ holding di Google, ha perso sino a -8,3% dopo i numeri del 3’ trimestre, mentre Microsoft ha guadagnato +4,5% grazie ai conti migliori delle attese di Azure nel “cloud business”.
Mentre la stagione delle trimestrali entra nel vivo in Europa ed e’ a buon punto negli Usa, le trame operative degli investitori restano poco “leggibili” e molto erratiche, in un mix di speranza che la stretta monetarie sia finita (oggi c’e’ la riunione della Banca centrale Europea-ECB), e di preoccupazione per i rendimenti troppo alti dei bond e per i conflitti in Ucraina e Medio Oriente.
Tra gli emittenti “governativi”, il Tesoro italiano resta l’osservato “speciale”: ieri e’ stato emesso il BTp “breve” (2 anni) di cui il Tesoro ha collocato 2,5 miliardi ad un rendimento del 4,0% circa, cioe’ al massimo da oltre 10 anni. Intanto lo spread BTp/Bund decennali resta sopra 200 punti base, col rendimento del BTP benchmark un filo sotto 4,9%.
Dal settore immobiliare Usa numeri ancora una volta forti sulle vendite, ma preoccupanti per il costo e la difficile accessibilita’ dei mutui: la domanda di mutui segna il minimo dal 1995 essendo l’Indice MBA (Mortgage Bankers Association) sceso, la scorsa settimana, di un altro -1,0%
In parallelo, negli Stati Uniti, gli interessi sui mutui a tasso fisso sono aumentati per la 7’ settimana consecutiva, toccando il massimo da novembre 2000, al 7,90%. Sorprendentemente e’ salito il numero delle vendite di case nuove a settembre +12,3%, per un volume annualizzato di 759 mila (stima 680), +34% su base annua!!
Le scorte petrolifere negli Stati Uniti sono aumentate la scorsa settimana, smentendo la stima di un dato invariato: +1,37 milioni di barili a 421,1, contribuendo a stabilizzare il prezzo del greggio Wti (West Texas Intermediate) attorno a 83,5 US$/barile.
In Asia tiene banco il Piano di rilancio economico annunciato dal Presidente Xi Jinping in visita alla Banca centrale cinese 2 giorni fa.
Xi ha fatto esplicito riferimento ad una spesa extra che allarghera’ il rapporto deficit/GDP (PIL) dal -3,0 al -3,8%, attraverso l’emissione di debito pubblico aggiuntivo per 1.000 mld Yuan (circa 130 miliardi Euro) nella parte finale dell’anno.
Sul mercato valutario l'Euro resta stabile verso Dollaro Usa attorno a 1,06, alla vigilia della decisione sui tassi dell’ECB. Il consenso unanime prevede tassi “fermi”, dopo ben 10 rialzi consecutivi che hanno portato il “repo rate” (tasso base) al record storico del 4,0%. Debolissimo lo Yen giapponese, a 150 verso Eur e 158,7 verso US$.
Dopo le chiusure negative di Wall Street di ieri sera, con le azioni tech maggiormente colpite dalle vendite, le Borse europee sono partite deboli e chiudono la mattinata con cali medi di -0,6% (ore 13.00 CET).
Il focus resta sull’interpretazione del debole quadro macroeconomico europeo: se e’ vero che l’ECB annuncera’ una pausa sui tassi, sappiamo bene che l'attenzione si concentrera’ sulla narrativa che la Presidente Christine Lagarde usera’ durante conferenza stampa (ore 14.45 CET) per intuire quanto l’attitudine e la visione della Banca centrale abbiano risentito della guerra Israele-Hamas.
In Asia, spicca la chiusura molto negativa di Tokyo, impiombata dalle azioni legate ai chip, pesantemente vendute dopo il crollo dei” tecnologici” ieri sera: il Nikkei ha perso -2,14%. Tra gli altri indici dell’area notiamo l’Hang Seng di Hong Kong, -0,83%, lo Shanghai Composite, -0,16%, ed il Kospi coreano oltre -2%.
Prove di dialogo Cina-Stati Uniti: il Presidente cinese Xi Jinping ha incontrato il Governatore della California Gavin Newsom a Pechino: non accadeva da oltre 6 anni. Xi ha dichiarato che la politica cinese e’ quella di coesistenza pacifica con gli Usa.
A parte la riunione dell’ECB, segnaliamo i rilevanti dati macro di oggi negli Stati Uniti: nel “mirino” la 1’ preliminare stima del GDP del 3’ trimestre, attesa una crescita superiore al +4%, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (jobless claims) e gli ordini di beni durevoli di ottobre.
I Future anticipano riaperture in calo, in media di -0,5%, per i maggiori listini di Wall Street, afflitti da trimestrali in “chiaro-scuro” e timori di tassi di interessi “alti e a lungo”.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.10.2023Economia europea in “mild recession”: inflazione potrebbe calare.
PMI Usa sorprendono al rialzo, ma il mercato vede tassi stabili a novembre.
Rendimenti obbligazionari in stallo, vicino ai massimi da oltre 10 anni.
Il Presidente cinese conferma: pronto Piano “monster” di stimoli/rilancio.
Nell’Euro-Zona gli indici Pmi (Purchasing managers index, sondaggio ai direttori degli acquisti delle aziende), continuano a deludere, con cali superiori alle attese anche in ottobre: quello della manifattura è sceso da 43,4 a 43 punti, sotto al 43,7 previsto, quello composito da 47,2 a 46,5 vs 47,4 atteso, e quello dei servizi da 48,7 a 47,8, quando era previsto stabile.
Chiusure miste, ma in media leggeremente positive, per i listini europei ieri, 24 ottobre: Milano: +0,05%, Francoforte +0,53%, Parigi +0,63%, Londra +0,17% e Madrid -0,23%.
Gli indici PMI Usa, invece, hanno sorpreso positivamente: quello dei servizi e’ salito a 50,9 da 50,1 (consensus 49,8), quello della manifattura a 50,0 da 49,8 (consensus 49,5). L'indice Pmi composito e’ salito a 51 da 50,2 di settembre, superando le previsioni.
Wall Street ha chiuso bene: Dow Jones +0,76%, S&P500 +0,78%, Nasdaq +0,95%. General Electric, +3,3%, e Coca Cola, +3,1%, sono state premiate dal mercato dopo la pubblicazione dei numeri trimestrali.
I mercati guardano con apprensione l’evolvere della guerra tra Israele e Hamas, nutrendo la speranza che i numerosi appelli per un cessate il fuoco umanitario nella striscia di Gaza risparmino la vita di tanti innocenti. Pochi dubbi, invece, sul fatto che nel meeting di giovedì 26 la Banca centrale Europea lasci i tassi invariati, per la 1’ volta dopo 10 rialzi consecutivi.
Finalmente si parla positivamente di cryptovalute: il prezzo di Bitcoin ha superato 35 mila Dollari (da inizio anno +105%), il massimo dal 2022. Lo spunto rialzista l’ha fornito la Securities&Exchange Commission Usa, che recepira’ senza contestazioni la sentenza a favore di Grayscale Investments, bocciando dunque la decisione della SEC di rigettare la domanda di Grayscale per un ETP “cash” su Bitcoin.
Economia italiana: secondo le stime dell'Ufficio parlamentare di bilancio (UPB), il Pil (GDP) del 3’ trimestre sarebbe rimasto stabile, avvalorando stime di crescita per l’intero 2023 di +0,8%. Peggiorano tuttavia i rischi al ribasso nel medio termine.
La Germania resta, tra quelle grandi, l’economia piu’ debole in Europa: il suo indice Pmi composito resta sotto 50 punti per il 4’ mese, scendendo a 45,8 da 46,4 e quello dei servizi a 48 da 50,3. In leggera ripresa invece l'indice manifatturiero, risalito a 41,4 da 38,7. Cala ancora la fiducia dei consumatori tedeschi: -28,1 punti sulle attese di novembre da -26,7 di ottobre 2023, e attese di -26,6 punti.
Pechino prepara un “bazooka” di aiuti e sussidi statali: l’annunciata emissione di obbligazioni sovrane per 1.000 miliardi di Yuan, circa Eur 130 miliardi, sarebbe finalizzato a sostenere l'economica cinese, in lenta ripresa post-Covid.
Stamane, 25 ottobre il Presidente Xi Jinping ha visitato la Banca centrale (PboC) confermando l’accelerazione di aiuti e investimenti statali finalizzati a sostenere il comparto immobiliare e rilanciare l’economia, pur al prezzo di espandere significativamente, dal 3,0 al 3,8%, il rapporto Deficit/Pil nel 4’ trimestre dell’anno.
Mentre i prezzi del petrolio continuano ad essere volatili, col Wti (greggio di riferimento Usa) stabile attorno 83,6 Dollari/barile, torna a calare quello del gas naturale europeo sul TTF di Amsterdam: l’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE) stima che la domanda mondiale di gas da qui al 2040 sarà inferiore a quanto previsto sinora, dato il cresente ruolo delle energie rinnovabili.
Stamane, i piani di sostegno di Pechino all'economia hanno favorito chiusure positive per le principali borse asiatiche; Hong Kong (Hang Seng) ha guadagnato +0,55%, dopo aver segnato un massimo “intraday” oltre +3%, Shanghai Composite +0,40%, Shenzhen +0,90%.
Intanto, a confermare la gravita’ della crisi dell’immobiliare cinese, si e’ verificato il 1’ default di un’obbligazione in Dollari di Country Garden, l’altro “grave ammalato” del comparto “real estate” insieme ad Evergrande.
Le Borse europee chiudono la mattinata in calo medio di -0,7%, dopo 2 sedute di recuperi, ignorando il dato migliore delle attese sulla fiducia degli operatori economici tedeschi ad ottobre. Secondo l'istituto di ricerca Ifo, e' salita a 86,9 punti da 86,8 di settembre (il cui dato e’ stato rivisto al rialzo da 85,7): le previsioni indicavano 85,9.
Sul mercato obbligazionario, notiamo un leggero ampliamento dello spread tra Btp decennali italiani ed omologhi Bund tedeschi a 201 punti base, dai 199 di ieri, ma anche un marginale calo del rendimento del Btp decennale benchmark a 4,83%, dal 4,84% della vigilia. Sul fronte valutario l'Euro e’ stabile, attorno a 1,06 Dollari e a 158,5 Yen giapponesi.
Futures incerti sui maggiori indici di Wall Street, -0,1% per il Dow Jones, -0,6% per il Nasdaq (ore 13.00 CET), dopo che ieri sera, in afterhours, sono piaciuti i numeri di Microsoft, +3,9%, ma non quelli di Alphabet -6,1% e di Texas Instruments, -4,4%.
Oggi, 25 ottobre, sara’ la volta di Meta e IBM, giovedì di Amazon ed Intel. Apple e’ attesa giovedì 2 novembre.
Oggi pomeriggio, il Chairman della Fed Jerome Powell interverrà ad un convegno sulla “Social Science and Public Policy” a Washington: le sue parole, assieme ai dati su vendite di nuove case e permessi di costruzione, ci aiuteranno a immaginare le prossime mosse sui tassi, dopo che la scorsa settimana Powell non ha escluso un altro rialzo e ha ribadito che i tassi rimarranno più alti ancora a lungo.
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Una nuova vita per GEQUITYBuongiorno Traders,
L'analisi di oggi riguarda GEQUITY (MIL: GEQ), una holding quotata al mercato principale di Borsa Italiana, il suo core business è l’attività di investimento e acquisizione di partecipazioni in piccole e medie imprese e altre opportunità che offrono buone prospettive di crescita e profittabilità.
GEQUITY era un azienda sull'orlo del fallimento, in declino da diversi anni ma con l'ultimo comunicato si ha la certezza che l’azienda è salva e da qui ai prossimi 6-12 mesi potrebbe tornare a crescere.
Dopo aver cambiato la sua mission dal settore Education in via di dismissione a START-UP orientata al miglioramento dello stile di vita e all’accrescimento delle potenzialità – mentali e fisiche – dell’individuo.
L' impresa neonata ha una forte connotazione innovativa e punta a sfruttare l'intelligenza artificiale per raggiungere i propri obiettivi, artefice di tutto cio' è la società UBILOT srl, una società operante nel settore hi-tech per lo sviluppo e commercializzazione di piattaforme multilevel e-commerce e utility.
I principali introiti di UBILOT derivano dalla fornitura dei propri prodotti e servizi a terzi, come Microsoft, Nokia, Mediaset, ecc.., si precisa inoltre che entro il 31 dicembre 2023, per effetto delle operazioni di aumento di capitale sociale riservate, Ubilot deterrà la maggioranza del capitale sociale di Gequity assumendone quindi il controllo.
Un passaggio fondamentale che potrebbe segnare la svolta di questa azienda è il Consiglio di Amministrazione previsto per il 16 Ottobre, dove si discuterà per la delibera degli Aumenti di Capitale e per il cambio di denominazione della società.
Passiamo allo studio dei grafici con @Giuan-65 partendo dal timeframe Weekly in modo da avere una visione piu ampia della storia del titolo, dopo aver testato la Media Mobile Esponenziale a 200 periodi nel Giugno 2021, il titolo ha subito un lento ed inesorabile declino controllato dalla EMA-10 che lo ha portato a registrare nuovi "All Time Low" a 0.011.
I primi segnali di una possibile inversione li abbiamo avuti con l'impulso della candela del 3 Aprile 2023, successivamente con la candela del 29 Maggio si è verificato un TERZO TOCCO ad indebolire la EMA-50, che è stata poi superata definitivamente durante la settimana dell' 11 Settembre in seguito alla rottura del livello del MAXI BUD generando un movimento di circa il 150% fino a testare nuovamente la EMA-200.
Nelle ultime settimane il prezzo ha subito una fase di scarico fino alla EMA a 5 periodi che potrebbe fungere da supporto per un ulteriore tentativo di rottura della EMA-200 in modo da avere via libera per un nuovo allungo verso le zone di taget calcolate con l'estensione di Fibonacci.
Come anticipato l'ostacolo principale verso nuovi massimi resta la EMA a 200 periodi pertanto i livelli principali a cui prestare attenzione sono:
- area 0.0286 (linea bianca), prezzo di chiusare della candela del 18 Settembre dove si trova anche la EMA-200
- prima zona di target (rettangolo verde) in zona 0.040, dove troviamo una struttura di consolidamento che ha dato il via al precedente crollo
- seconda zona di target (rettangolo rosso) in area 0.058, area in cui è stato respintoo il prrezzo dopo il precedente test della EMA-200
Analizzando i grafici intraday possiamo apprezzare meglio l'ultima fase di ritracciamento, infatti su Timeframe 1h troviamo una lateralizzazione tra le Medie lente (SHIMANO) la rottura della EMA-50 potrebbe aprire le porte ad una nuova fase rialzista.
Possiamo utilizzare questo Timeframe per seguire il movimento prestando molta attenzione alla EMA-200 che funge da supporto, una chiusura al di sotto di questa Media potrebbe generare un'accelerazione al ribasso.
In collaborazione con: @Giuan-65
Grazie per il supporto.
WisdomTree - Tactical daily update - 03.10.2023Borse depresse per prospettiva di recessione in UE e stagnazione in US.
Il Prezzo del petrolio Wti torna sotto 90 Dollari/barile, ma non basta...
Inflazione EU migliora a Settembre, attendiamo conferme.
Borse asiatiche deboli, pesa costo del denaro e rallentamento globale.
Il quadro macro europeo e’ in peggioramento e i dati congiunturali di settembre descrivono l’industria manufatturiera in uno stato recessionistico. L'indice Pmi (Purchasing managers Index) della manifattura è risalito +0,1 punti a 43,4 rispetto ad agosto, dunque ben poco, ed e’ al 5’ mese consecutivo in area di contrazione, cioe’ sotto 50.
L'accordo sul bilancio Usa ha evitato lo shutdown fino al 17 novembre, e sulla notizia gli indici azionari europei avevano aperto in rialzo la seduta di ieri, 2 ottobre: poi il deterioramento di alcuni indicatori macro e i dubbi sulle future mosse di politica monetaria delle banche centrali hanno guastato la festa e causato chiusure negative.
Milano ha perso -1,39%, Parigi -0,94%, Francoforte -0,91%, Londra -1,28%, Amsterdam -0,63%. A Wall Street chiusure eterogenee: Dow Jones -0,22%, S&P500 +0,01% e Nasdaq +0,67%, grazie ai recuperi di big tech come Microsoft, Apple e Nvidia. Hanno invece prevalso le vendite sull’obbligazionario Usa, col rendimento del Treasury 10 anni che ha toccato 4,7%.
Peraltro, diversamente che in Europa, l'indice PMI sull'attività manifatturiera Usa è migliorato più del previsto a settembre, pur continuando a segnalare contrazione nel comparto. Il relativo Indice Ihs Markit è cresciuto a 49,8 punti da 47,9 di agosto, battendo le attese di 48,9.
Va detto che l’Indici PMI manifatturiero e’ migliorato in alcuni Paesi europei, tra cui l’Italia, a 46,8 vs 45,7 stimato, ma peggiora ulteriormente in Germania dove addirittura cala a 39,6 dal 39,8 atteso.
E’ ancora sotto 50 e vicino ai minimi del maggio 2020, (al picco del lockdown da pandemia Corona), l'Indice ISM (Institute for the Supply management) della manifattura degli Stati Uniti: a settembre, è salito da 47,6 a 49,0 punti, superando le attese di 47,9.
Ieri il Vicepresidente della Banca centrale americana (Federal Reserve-FED) Michael Barr, ha detto di non esclude ulteriori rialzi e ribadito che i tassi possano restare alti più a lungo del previsto. La “musica” non e’ molto diversa in Europa, dove il Capo economista dell’ECB (Banca centrale europea) Philip Lane ha ricordato che la battaglia contro l'inflazione non e’ vinta e c’e’ ancora del lavoro da fare.
Sul mercato valutario si accentua la debolezza dell’Euro verso Dollaro Usa: il cross e’ ora sotto 1,05: molti analisti attribuiscono la forza del Dollaro all’aumento dei rendimenti del Treasury, che hanno segnato nuovi massimi da 20 anni. L’Euro vale 157,4 Yen giapponesi, Il Dollaro Usa 149,8 Yen.
La Banca mondiale (World bank) rivede al ribasso le previsioni di crescita dell’economia cinese, ora a +4,4% nel 2024, e piu’ in generale segnala che il ritmo di crescita delle economie asiatiche in via di sviluppo potrebbe essere uno dei più bassi degli ultimi 50 anni: tra le principali cause il protezionismo Usa ed il crescente del costo del denaro.
Stamattina, 3 ottobre, il prezzo del petrolio, sceso ieri al minimo da 3 settimane, dopo un avvio debole, tende a stabilizzarsi poco sopra 89 Dollari/barile (WTI). Va ricordato che siamo reduci da un trimestre di rialzo del +30% del prezzo del greggio, in presenza di una domanda che resta vicina ai massimi storici e di un’offerta in lieve contrazione, dopo i tagli decisi da Russia e Arabia Saudita.
Occhi aperti, questa settimana, alla conferenza Adipec di Abu Dhabi, alla quale partecipano tutte i “giant players” del settore energetico. Il prezzo del gas naturale europeo, sulla piattaforma di riferimento TTF di Amsterdam stamane scende del -4% circa a 37,7 Euro/megawattora.
Il Congresso degli Stati Uniti, all’ultimo minuto, ha trovato l’accordo per scongiurare lo shutdown della “macchina federale”, ma i mercati hanno evidentemente altro che li impensierisce, a cominciare da inflazione e tassi di interesse, che difficilmente potranno scendere se il prezzo del petrolio continuasse a salire come da 3 mesi a questa parte.
Stamane, 3 ottobre, le azioni di Evergrande, gigante del comparto immobiliare cinese alle prese con debito eccessivo e difficile da rifinanziare, sono state riammesse agli scambi: partite con un +30%, sono salite fin sopra il +50% e poi hanno oscillato paurosamente, pur conservando il segno positivo.
Tra le maggiori Borse dell’Asia-Pacifico, quella di Tokyo (Nikkei) ha chiuso a -1,6%: il Governo, per voce del Ministro delle finanze Shunichi Suzuki dichiarato che monitora costantemente il mercato valutario, pronto a intervenire per contrastare un’eccessiva debolezza dello Yen, giunto a sfiorare quota 150 contro Dollaro Usa.
Deboli, con perdite tra -1 e -2% tutte le maggiori borse dell’area Asia-Pacifico, mentre quelle europee, a fine mattinata, sono negative del -0,6% medio con tendenza a peggiorare. I future su Wall Street anticipano riaperture in calo del -0,4% medio, anche qui in peggioramento dopo una mattinata col segno “+”
Sul comparto bbligazionario segnaliamo la forte domanda del pubblico “retail” al 2’ giomo di collocamento del nuovo Btp Valore da parte del Tesoro italiano: l’offerta, che durera’ sino a venerdi’ 6, salvo chiusura anticipata, e’ di tipo “book to build”, cioe’ senza limiti prefissati di quantita’.
Nel pomeriggio, occhi aperti sui alcuni dati/eventi di rilievo, tra cui quello sui posti di lavoro “pendenti” negli Usa (JOLTS) di agosto, ed il discorso del Presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
House of Trading: investire nell’era dei rendimenti in crescitaQuesta volta gli operatori stanno credendo ai banchieri centrali che, negli ultimi appuntamenti hanno ribadito quanto già si sapeva: i tassi resteranno a livelli elevati per parecchio tempo . Se in precedenti occasioni l’outlook di Fed e BCE era stato messo in dubbio, questa volta, complice forse anche la stagionalità, sembrerebbe che il messaggio sia stato correttamente prezzato.
Anche se il picco dei tassi non è lontano, almeno un’altra stretta, sia per quanto riguarda l’istituto guidato da Jerome Powell che per quello con a capo Christine Lagarde, è da mettere in conto. Per la legge dei vasi comunicanti, i ribassi sulle piazze azionarie si sono tramutati in rialzi dei rendimenti dei bond.
Treasury più redditizi hanno finito per rafforzare il biglietto verde fermando, non è dato sapere per quanto, l’avanzata del petrolio , un fattore che, insieme alle retribuzioni, sembrerebbe destinato a favorire l’aggressività delle Banche centrali.
Non a caso, in occasione del prossimo aggiornamento sull’andamento del mercato del lavoro statunitense gli operatori guarderanno proprio all’andamento dei salari, che nei prossimi mesi potrebbero assorbire anche parte degli incrementi richiesti dal sindacato UAW. Anche grazie al sostegno offerto ai dipendenti del settore auto dal Presidente Biden, è probabile che nei prossimi mesi altri comparti rivendicheranno un miglioramento delle condizioni .
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading.
House of Trading: cosa è successo nell’ultima puntata
Nell’ultima puntata di House of Trading, la squadra dei Trader ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sul Bund e sull’indice Nasdaq-100: in entrambi i casi le operazioni non hanno raggiunto il punto di ingresso. Al ribasso invece il team composto da Nicola Duranti e da Nicola Para ha investito sul petrolio WTI, l’operazione è a mercato (-3,03%), e sull’Euro Stoxx 50, con il raggiungimento del target (+5,06%).
Target anche per il “long” sul Nasdaq-100 messo in campo dagli analisti (+8,24%) mentre l’operazione, sempre al rialzo, su Microsoft (+17,5%) e quelle “short” su Poste Italiane (+24,9%) ed Apple (+3,77%) sono a mercato.
Guardando alla classifica, i Trader risultano in vantaggio con 42 punti contro i 30 degli Analisti (3 carte a mercato per entrambi).
House of Trading: cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 3 ottobre 2023, la squadra dei Trader, formata da Nicola Para e da Nicola Duranti, utilizzerà i Turbo Certificate di BNP Paribas per operazioni con sottostanti il Nasdaq-100, il Petrolio WTI, il Dax e l’oro.
Oro anche per gli Analisti, Jacopo Marini e Riccardo Designori, ma anche operazioni sull’S&P500, sulle azioni Enel ed Eni.
Per quanto riguarda il sondaggio, il focus è sul mercato obbligazionario: TItoli di Stato italiani, i ribassi sono finiti?
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30. È possibile seguire la diretta di House of Trading a questo link: it.tradingview.com .
House of Trading: la strategia di Giovanni Picone sul NASDAQ 100Tra le carte messe in campo da Giovanni Picone nella 32esima puntata del 2023 di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una verde sul NASDAQ 100. La strategia del componente della squadra degli analisti ha come ingresso 14.670 punti, stop loss a 14.500 punti e obiettivo a 14.760 punti. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Long di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1PP30 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 13,43x. Alto il livello di convinzione, pari a quattro stelle su cinque. L’altra carta di Picone è verde, una strategia long su Microsoft, operazione che si aggiunge alle due carte di Riccardo Designori: due strategie short, su Poste Italiane e Apple.
AAPL ultimo test 175 target 160 MSFT target 300 22.09.23Segnali importanti su scala weekly per S&P500 SPX SPY che si appresta al test di una importantissima fascia di supporto in area 4300. Nei prossimi giorni attenzione al comportamento dei big come Apple e Microsoft che potrebbero innescare ulteriori accelerazioni al ribasso per tutto il listino.
Analizziamo oro e rame.
Strategia di investimento ARM: tutti i grafici da seguire1. LA IPO DI ARM
Due sono stati i protagonisti dello scorso giovedì 14 settembre:
• La Lagarde, presidente della banca centrale europea, con la decisione sul tasso di interesse
• La IPO più attesa dell’anno: quella di ARM
Una IPO, in italiano “offerta pubblica iniziale”, è quel processo attraverso il quale una società si quota in una borsa valori (in questo caso, sul Nasdaq) e offre per la prima volta le sue azioni al pubblico con lo scopo di ottenere dei finanziamenti da parte degli investitori che, al momento dell’acquisto, diventeranno azionisti della società stessa appena quotata.
Uno dei fattori che caratterizza il prezzo di una società appena quotata è l’alta volatilità. Questo è accaduto per ARM? Osserviamo la grafica successiva.
Il grafico del prezzo della società su timeframe a 15 minuti è abbastanza chiaro: la volatilità è stata alta. Infatti:
• Il prezzo ha realizzato un +13% nella prima seduta di giovedì e un -4.20% in quella di venerdì
Ricordate:
• La volatilità di una nuova società quotata può essere legata a diversi fattori, tra i quali le aspettative del mercato e la forte emotività associata
All’aumentare della volatilità, aumenta l’esposizione al rischio: questo è il motivo per il quale operare su una IPO richiede grande esperienza e abilità.
Pensando ora al medio periodo, quali dovrebbero (ipoteticamente) essere quei contesti economici nei quali ARM dovrebbe registrare delle buone performance?
Buongiorno a tutti. L’obiettivo di questa analisi è quello di presentarvi alcuni indici (un indice di forza in particolare) da seguire per investire con maggior sicurezza sulla società ARM, utilizzando la macroeconomia, le correlazioni e l’analisi settoriale. Questi i protagonisti dell’analisi:
• Settore dei semiconduttori
• Settori ciclici e non ciclici
• Settori ad alto e basso beta
• PMI manifatturiero
• PMI sui servizi
• Fiducia dei consumatori
• Prodotto interno lordo
• Indice SPHB/SPLV
Buona lettura.
2. GENERALITÀ SULLA SOCIETÀ ARM
Arm Holdings è una società del settore tecnologico attiva nel campo dei semiconduttori, fondata nel 1990 con sede a Cambridge, Regno Unito.
Il primo punto da specificare, che ad alcuni potrebbe sfuggire, è che la società non produce gli ormai noti “processori”, bensì progetta le loro architetture, che sono quell’insieme di istruzioni che definiscono come deve funzionare un processore. I clienti di ARM acquistano queste architetture e, sulla base di esse, costruiscono i loro prodotti.
Per capire l’importanza che la società ricopre nel mercato si pensi che le sue architetture sono presenti in praticamente qualunque smartphone e tablet esistente; le stesse trovano largo spazio anche nel campo dei PC, data center e nelle automobili. Per fornirvi un altro numero, si stima che il 70% della popolazione mondiale utilizza prodotti basati sulla tecnologia di ARM.
Il modello di business della società si basa sulle licenze e sulle royalties. In particolare:
• Ogni cliente della società che desidera utilizzare un’architettura ARM deve pagare una licenza (quest’ultima è come se fosse una sorta di “contratto d’autore”, dove un autore stesso cede i suoi diritti ad una casa editrice)
• Ogni volta che un prodotto basato su un’architettura ARM viene venduto, la società guadagna delle royalties, che sono delle percentuali di guadagno generate da quella stessa vendita
Importante conoscere alcuni tra i principali clienti della società:
• Apple
• Amazon
• Nvidia
• Microsoft
• Intel
• Samsung
• Google
• TSMC
Quest’ultima informazione sarà cruciale nel proseguo dell’analisi.
3. LA CICLICITÀ DEL SETTORE DEI SEMICONDUTTORI
In generale si può affermare che il settore dei semiconduttori si occupa della progettazione, produzione e vendita di dispositivi a semiconduttore.
Un ETF che replica l’andamento di prezzo di società attive in questo campo è l’iShares Semiconductor, dal ticker “SOXX” e rappresentato nella figura seguente:
Il settore dei semiconduttori è strettamente legato a quello tech dal momento in cui tutti i dispositivi tecnologici necessitano di dispositivi a semiconduttore per poter essere costruiti. La stretta interconnessione dei due settori è ben rappresentata dalla correlazione positiva osservabile nella figura successiva: quella tra SOXX e XLK.
Addentriamoci ora all’interno di SOXX. Quali sono le prime 10 partecipazioni in peso % all’interno dell’ETF?
La prima società altro non è che Nvidia, seguita da Broadcom, Intel, AMD, Texas Instruments, On Semiconductor eccetera.
La maggior parte delle società che compongono il paniere dell’ETF hanno una caratteristica comune: l’alta volatilità o, per essere più chiari, una maggior volatilità rispetto al benchmark di riferimento, l’S&P500.
Aiutandoci con Investing.com, prendiamo in esame Broadcom e osserviamo la grafica successiva:
Il beta azionario della società è pari a 1.12. Questo significa che essa tende a muoversi, tipicamente, di 1.12 volte in più (in positivo e in negativo) rispetto all’S&P.
Questo significa che in un bear market Broadcom sottoperformerà l’indice di riferimento, mentre in un bull market accadrà l’esatto contrario.
Le due grafiche successive mostrano questi aspetti appena discussi:
Abbiamo preso in esame Broadcom; si pensi che il beta azionario di Nvidia è pari all’1.74!
Tutto ciò per quanto riguarda le due società. Che beta presenta, invece, il settore dei semiconduttori?
Questo è possibile scoprirlo osservando le caratteristiche del portafoglio dell’ETF SOXX:
Alto beta, pari a 1.44.
Molti di voi si staranno chiedendo:
“Perché le società operanti nel campo dei semiconduttori hanno una volatilità superiore alla media?”
Uno dei motivi principali è il seguente: esse sono cicliche; gli utili societari di questa particolare categoria sono dipendenti dalle condizioni economiche (e per lo stesso motivo, possono risultare volatili nel lungo termine).
In maniera più generale è possibile affermare che:
• I settori ciclici sono tipicamente condizionati da beta superiori a 1
• I settori non ciclici, o “difensivi”, sono quelli condizionati da beta inferiori a 1 o in linea con il benchmark, in quanto i loro utili rimangono costanti nel lungo termine non essendo particolarmente soggetti a condizioni economiche avverse o favorevoli
Saranno ora condivisi due ETF che replicano il movimento di società ad alto e a basso beta:
• L’Invesco S&P500 High Beta (dal ticker SPHB)
• L'Invesco Low Volatility (dal ticker SPLV)
“Spacchettiamo” ora i due ETF e andiamo a scoprire quali sono i principali settori per ponderazione per percentuale:
In SPHB sono il settore tecnologico e quello sui consumi discrezionali ad avere il maggior peso (intorno al 55%), mentre in SPLV sono i più classici settori difensivi (consumi di base, utilities e sanitario), per un peso del 58%.
Questo conferma quanto espresso precedentemente sui beta dei settori ciclici e di quelli difensivi.
Grazie a tutte le informazioni ricavate, è possibile costruire un indice di forza (o di sentiment) sulle aspettative di crescita/decrescita economica degli investitori: quello SPHB/SPLV.
La funzione di quest’ultimo è testimoniata dalle successive correlazioni positive che ora andremo ad osservare:
Le figure precedenti esprimono importanti concetti:
• Ad aspettative di crescita economica (aumento dei PMI, del PIL e degli utili societari) gli investitori concentreranno i loro acquisti su società cicliche e volatili, capaci di garantire maggiori rendimenti
• Ad aspettative di decrescita economica (contrazione dei due PMI, del PIL e degli utili societari) gli stessi andranno a “rifugiarsi” su società difensive, capaci di proteggere in parte il capitale (oltre a pagare, in genere, alti dividendi).
Inoltre, correlando l’indice SPHB/SPLV con SOXX confermiamo quanto espresso precedentemente: il settore dei semiconduttori è ciclico.
4. SPHB/SPLV È l’INDICE DA SEGUIRE PER INVESTIRE SU ARM
In quali contesti del ciclo economico Arm dovrebbe registrare delle buone prestazioni?
È importante ricordare che, nel medio-lungo periodo, il mercato azionario tende a guadagnare all’aumentare degli utili che le società sono capaci di generare; non per altro, tra S&P500 e utili esiste una correlazione positiva di lungo periodo:
Lo stesso vale per Arm; più in particolare, per i clienti di Arm. Vi chiederete…in che senso?
Nel secondo paragrafo è stato specificato che Arm vende le sue architetture a determinati clienti che successivamente, sulla base di esse, costruiscono i loro prodotti.
La domanda delle stesse architetture aumenterà all’aumentare della domanda dei consumatori per dispositivi elettronici di vario genere; in quali fasi del ciclo economico si verifica questo contesto?
Prendiamo in esame la figura successiva:
Un aumento della domanda si verifica ad un’espansione del dato macroeconomico sulla fiducia dei consumatori, coincidente con una sovraperformance della società cicliche rispetto a quelle difensive.
Che performance hanno presentato nel tempo i clienti di Arm menzionati precedentemente all’interno degli archi temporali indicati dai rettangoli di color rosso? Osserviamolo nelle grafiche successive:
Hanno sempre registrato delle buone prestazioni dal momento in cui, in espansione economica, aumentavano i loro utili societari.
Andiamo ad osservare anche le prestazioni di SOXX all’interno degli stessi contesti:
• Da luglio 2012 a settembre 2014: +82%
• Da settembre a novembre 2016: +50%
• Da agosto 2017 a maggio 2018: +31%
• Da marzo 2020 a dicembre 2021: +182%
• Da giugno 2022 ad oggi: +42%
Possiamo concludere affermando che SPHB/SPLV è e sarà un ottimo indice da monitorare per capire quali potranno essere le performance di ARM, in quanto:
• Ad un rialzo dell’indice (monitorabile a cadenza giornaliera) corrisponderà un aumento della fiducia dei consumatori; questi ultimi tenderanno ad aumentare le loro spese, incrementando di fatto gli utili societari dei clienti di ARM; più dispositivi e apparecchi elettronici venduti e maggiori profitti per ARM attraverso le licenze e le royalties
• A SPHB/SPLV ribassista accadrà l’esatto contrario: ad una debole fiducia dei consumatori diminuirà la domanda degli stessi prodotti elettronici e, per questo motivo, le società produrranno meno con annessa riduzione della domanda di architetture per chip
Le prestazioni in borsa di ARM saranno dunque dipendenti dalle stesse prestazioni dei suoi clienti, il che conferirà al titolo una volatilità superiore alla media (beta > 1). A dare tono ancora più “aggressivo” al titolo contribuirà anche il mercato cinese, dal quale gli utili della società sono dipendenti per circa un quarto dell’intero fatturato. Per quest’ultimo motivo la società sarà dunque soggetta a rischi economico-politici, viste e considerate le restrizioni USA-Cina?
Qualora qualche concetto non fosse chiaro commentate pure.
A presto!
Investimento nell'ERP di nuova generazione con WorkdayLe applicazioni software in cloud a supporto dei business aziendali si sono moltiplicare negli ultimi anni. Tanto che i prezzi dei titoli operanti nel segmento delle software application erano diventati esuberanti prima del crollo iniziato a Novembre 2021.
In questa momento storico, in cui il ciclo del credito è in fase di restrizione, soltanto le aziende che hanno sfruttato il precedente ciclo espansivo per costruire soluzioni innovative, in grado di aggredire quote di mercato significative e produrre flussi di cassa elevati, riusciranno a diventare i leader di domani.
NASDAQ:WDAY è secondo me una di queste. Offre una suite di prodotti innovativi, che copre la gestione delle finanze aziendali, delle risorse umane e della pianificazione operativa. Un mercato da 50bln $ , che ha un'aspettativa di crescita media annua del 6% . Non è un mercato esplosivo, ma Workday è stata in grado di costruirsi una market share del 10% lottando contro grandi player come Microsoft, SAP e Oracle. Questo traguardo lo ha raggiunto grazie a soluzioni "fresche", user-friendly e particolarmente adatte alle PMI. La crescita degli economics è stata impressionante. Prendendo solo gli ultimi 3 anni, Il fatturato è raddoppiato e la generazione di cassa è cresciuta ad un ritmo del 52% medio annuo . Il free cash flow è assolutamente in grado di coprire, insieme alle disponibilità a breve, il livello di indebitamento attuale.
Per calcolare il Fair Value ho applicato il metodo DFC: tasso medio annuo di crescita a 10 anni del 12%, poi 3% di tasso perpetuo; inflazione media a 10 anni del 2.3% (T10YIE), premio per il rischio 5.5%. Il risultato è un Fair Value di 265$ che rappresenta una sottovalutazione del 58% considerando il prezzo attuale di mercato. Sottolineo però che il Fair Value massimo degli analisti che coprono il titolo è 245$, ma mi è sembrato di applicare stime veramente prudenti.
Il prezzo del titolo, dai massimi di Novembre 2021, è arrivato a perdere fino al 55%, ma nell'ultimo periodo ha dato segni di ripresa.
E' un asset volatile e rischioso, personalmente accumulerò fino ad un massimo del 2-3% del mio portafoglio azionario nei prossimi mesi con un orizzonte temporale di almeno 5 anni.
Nota importante sul management. Recentemente il Co-CEO è stato sostituito e una discontinuità del genere potrebbe essere un elemento di disturbo. Invece un elemento molto positivo è che i fondatori dell'azienda detengono ancora il 20% del capitale, segno che credono profondamente nel futuro aziendale.
Fonti: Fortune business insight, Slinter, Simplywall.st, Tradingview.
DISCLAIMER: Le analisi contenute in questo articolo sono proposte a scopo puramente informativo e non rappresentano alcuna raccomandazione diretta al lettore. Il trading può mettere a rischio il vostro capitale di cui siete i soli responsali
Aptos: inizio accumulazioneLanciata in coda al fallimento di FTX, Aptos è una cripto che ha saputo conquistarsi i favori di una fetta della community grazie a una generosa airdrop iniziale.
I fondamentali del progetto sono buoni, tanto da essere stato scelto da Microsoft come partner per sviluppi sul fronte AI/blockchain.
Il prezzo da settimane sembra essere entrato in fase laterale, e il piccolo doppio minimo attuale mi sembra un buon punto di partenza per iniziare ad accumulare questo asset.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 23.08.2023Economia Euro-zona debole: indici Pmi indicano recessione in Germania.
La fragile congiuntura EU suggerirebbe alla BCE una pausa sul rialzo dei tassi.
Simposio di Jackson Hole: venerdi’ parla Powell dai boschi del Wyoming.
Summit BRICS in Sud-Africa, Putin diserta, si parla di moneta unica..
Un trend stancamente positivo, poiche’ povero di “ragioni fondamentaIi”, in Europa, ieri 22 agosto, forse stimolato dal revival del tema tecnologico che ha interessato Wall Street la sera prima.
Tesla col maggior progresso giornaliero da marzo, ed il +8% di Nvidia, sembrano preparare il terreno all’Ipo (offerta pubblica iniziale) di ARM, gruppo britannico produttore di chips, prevista entro fine dell’anno, sulla base di valutazioni comprese tra 60 e 70 miliardi di Dollari.
Milano ha segnato un aumento di+0,64%, Amsterdam, Francoforte, Parigi e Madrid sono cresciute attorno a +0,5%, Londra ha chiuso con un magro +0,1%.
Come dicevamo gli acquisti si sono concentrati su azioni tecnologiche e delle materie prime di base: brillano, con rialzi sopra il +3%, Asml ad Amsterdam ed Stm a Milano. A Parigi si e’ impennata Ubisoft, +6%, contagiata dalla notizia che Microsoft, per conquistare Activision Blizzard, ha firmato un contratto di concessione in esclusiva dei diritti di streaming sui videogiochi.
Insomma, la giornata di ieri ha interrotto il trend di 3 settimane negative consecutive che avevano spinto i maggiori indici europei ai minimi da inizio luglio, ma il mese di agosto non sta brillando e, come riporta il Financial Times, il calo e’ costato 3mila miliardi di Dollari di capitalizzazione borsistica.
Crescita deludente e crisi immobiliari cinese e continuo aumento del costo del denaro in Usa ed Europa hanno avuto un impatto decisamente pesante, con cali simili a quelli di settembre 2022.
Sul fronte macroeconomico, analisti ed investitori attendono gli interventi dei maggiori banchieri centrali a Jackson Hole (Wyoming-USA) verso fine della settimana: quello di Jerome Powell sarà venerdì 25 agosto e servira’ a comprendere l’appropriatezza delle attuali aspettative di nuovo rialzo a settembre.
Come si e’ visto lunedì 21 e’ ripresa la salita dei rendimenti dei Treasuries americani, con quello della scadenza 10 anni al massimo da 16 anni, a testimonianza della convinzione degli investitori che i tassi d’interesse resteranno elevati e per lungo tempo.
Ieri in Sudafrica e’ iniziato il 15’ vertice dei Brics, acronimo che sintetizza i nomi dei 5 fondatori, Brasile, Russia, India, Cina e Sud-Africa: sul tavolo l’idea di una moneta unica ed il tema politicamente incandescente dell’equilibrio di potere e influenza con le altre economia mondiali. Ben 23Paesi hanno intanto fatto richiesta di far parte dei Brics.
Ieri e’ stata una buona giornata per i titoli del debito pubblico italiano: un recente report di Banca d'Italia segnala che la quantita’ di BTP italiani nei portafogli degli investitori esteri e’ cresciuta a giugno. Il risultato e’ stata la compressione dello spread Btp-Bund a 165 punti base, ed il calo del rendimento del Btp 10 anni a 4,29%.
Il balzo del prezzo del metano euopeo, ieri ad Amsterdam ha segnato +5% a 42,9 Euro/megawattora, e’ ancora dovuto al minacciato sciopero negli impianti Australiani, che potrebbe iniziare il 2 settembre in mancanza di accordo.
Segnali piu’ rilassanti dal prezzo del petrolio, col WTI-Usa tornato sotto 80 Dollari/barile: si teme abbondanza dell’offerta, dopo il recente aumento delle esportazioni iraniane, in piu’ Turchia e Iraq stanno trattando il riavvio del terminal turco di Ceyhan, chiuso da marzo.
Sul mercato valutario l’Euro ieri, 22 agosto, ha toccato minimi da metà giugno, scendendo fino a 1,083, dove lo ritroviamo anche stamani. (ore 11.30 CET).
Oggi, 23 agosto, le Borse europee tentano di salire, in media +0,4% a fine mattinata, nonostate i deludenti indici PMI (Purchasing managers), in particolare quelli dei servizi ed, in specifico, quelli molto deboli tedeschi. La debolezza di questi dati avrebbe l’effetto paradollasale di scoraggiare la Banca centrale Europea (ECB) dal decidere nuovi aumenti del costo del denaro a settembre, e questo piace alle Borse.
Vediamo, in sintesi i dati “incriminati”: in Europa ad agosto l'indice Pmi manifatturiero è salito a 43,7 da 42,7 di luglio, ma quello dei servizi è sceso a 48,3, da 50,9 di luglio, dunque sotto 50, in area di contrazione e al minimo da 30 mesi.
L'indice “composito”, compendio dei 2, e’ calato da 48,6 di luglio a 47, al minimo da 33 mesi.
In Germania, l’indice Pmi manifatturiero è salito a 39,1 punti da 38,8 di luglio, e quello dei servizi a 47,3 (!!) da 52,3: l'indice composito è sceso ad agosto a 44,7 punti da 48,5 di luglio, minimo da aprile 2020, in piena crisi Covid!
In sintesi, la maggior economia europea e’ in crisi e la Signora Lagarde, Presidente dell’ECB, dovra’ tenerne conto. Attualmente il consenso assegna una probabilità del 70% ad un aumenti del tasso di riferimento a 4,00% a settembre.
La prospettiva di un’economia dell’Euro-zona in recessione e di una possibile pausa nel rialzo dei tassi dell’ECB spinge al rialzo i prezzi delle obbligazioni europee: stamane i rendimenti di Btp italiani e Bund tedeschi calano di 10 bps, rispettivamente a 4,20% e 2,55%: spread stabile attorno 165 bps.
Borse asiatiche in mood moderatamente rialzista: Hong Kong +0,31%, Tokyo +0,48%, aiutato dal buon dato del Pmi manifatturiero giapponese di agosto, salito a 49,7 punti dai 49,6 di luglio: migliora anche quello dei servizi, a 54,3 da 53,8. Cali frazionali per le borse cinesi, che soffrono dei flussi negativi degli investitori stranieri.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.07.2023Inflazione in calo fa sperare in una pausa delle banche centrali!
Settimana di decisioni sui tassi: FED domani e ECB giovedi’ 27.
Pechino pronta a nuovo set di stimoli per l’economia: Borse in recupero.
Indici Pmi manufatturieri europei molto deboli: Germania in recessione.
I deludenti indici Pmi (Purchasing managers index) europei, soprattutto quelli relativi all’attivita’ manifatturiera europea, hanno penalizzato le chiusure borsistiche del Vecchio Continente. L’industria tedesca segnala una dolorosa frenata, che anticiperebbe una possibile recessione nel 3’ e 4’ trimestre.
L’aspetto paradossalmente positivo e’ che il crescente rischio di recessione europea potrebbe suggerire all’ECB (Banca centrale europea) di non proseguire la sua stretta monetaria gia’ alla riunione di dopodomani, 27 luglio, dalla quale era atteso sino a ieri un nuovo aumento da +0,25%, ora non piu’ scontato.
Anche gli Usa sono alla vigilia dell’importante riunione del FOMC, (Federal open market committee), prevista domani, 26 luglio: anche in questo caso non si esclude la sorpresa di un’ulteriore pausa da parte della Federal Reserve (FED, Banca centrale Usa), sebbene prevalga l’ipotesi di un altro +0,25%, forse l’ultimo rialzo di questa energica fase di “tightening”.
L’esito incerto delle elezioni politiche spagnole, dove sia la sinistra che la destra non hanno raggiunto la maggioranza parlamentare richiesta per formare un Governo “mono-colore”, ha pesato sulla seduta borsistica di ieri a Madrid, con l’IBEX35 -0,20%.
Il Partito popolare di Alberto Feijóo ha prevalso col 33% dei voti, ma senza conquistare la maggioranza assoluta per governare, e al tempo stesso il Psoe di Pedro Sanchez ha “tenuto”, la destra Vox di Santiago Abascal ha deluso.
A parte il segno meno in Spagna, variazioni minime degli altri indici europei: Milano +0,20%, Londra e Parigi +0,17%, Francoforte +0,12%.
A Wall Street hanno prevalso i rialzi: Dow Jones +0,52%, Nasdaq +0,19%, S&P500 +0,40%, 11’ rialzo di fila: non accadeva da 6 anni.
Siamo all’inizio di una settimana “calda” per l’azionario Usa, con gli operatori in febbrile attesa dei conti delle big-tech e delle decisioni della FED: in realta’ domani sara’ piu’ utile “decodificare” le parole del Chairman Jerome Powell circa la prospettiva dei tassi, dopo che l’inflazione al consumo a giugno e’ scesa al 3,0%.
Il rallentamento dell'inflazione potrebbe ammorbidire l’attitudine di politica monetaria della Banca centrale, prima che il continuo aumento del costo del denaro causi una dolorosa recessione economica ed un calo dei margini delle aziende quotate e non: ieri, 24 luglio, la FED regionale di Chicago ha pubblicato il suo indice dell'attività economica nazionale, sceso a giugno a -0,32 da -0,28 maggio.
Come gia’ citato, l’indice Pmi manufatturiero dell'Eurozona, a luglio, e’ sceso ai minimi da 38 mesi a 42,7 da 43,4 di giugno, in parallelo all'indice composito (manufattura+servizi) calato a 48,9, al minimo da 8 mesi. A causa della debolezza della domanda calano sensibilmente anche i prezzi di vendita di prodotti finiti e semilavorati, al pari dell’inflazione dei prezzi dei servizi, al minimo da 21 mesi.
La crisi dell’indutria manifatturiera e’ evidente in Germania, dove il relativo indice PMI e’ crollato a 38,8 punti, contro stime di 41,0: quello dei “servizi” e’ calato a 52 (vs stime di 53,1), quello composito a 48,3 da 50,3 stimati dal consenso.
Segnali di rallentamento anche in Francia, dove il dato PMI manifatturiero è sceso a 44,5 punti dai 46,0 punti di giugno, e quello dei servizi a 47,4 da 48,0, deludendo le stime di mercato.
Sul mercato valutario, primo indebolimento dell'Euro, tornato sotto 1,11 contro Dollari e sotto 157, a 156,7, verso Yen giapponese.
Giornata serena quella di ieri, 24 luglio, sul comparto obbligazionario. Lo “spread” europeo piu’ osservato, quello che misura il differenziale di rendimento tra il BTP italiano decennale e dell’omologo Bund tedesco di pari durata, è sceso a 160 punti base, -1 da venerdi’ 21, accompagnato dal calo del rendimento del BTP benchmark al 4,02%, dal 4,06% della vigilia.
Materie prime energetiche: stamane, 25 luglio, si conferma la tendenza al recupero del prezzo del petrolio: quello del WTI (greggio di
riferimento Usa) sale +0,4% sopra 79 Dollari/barile, mentre quello del gas naturale europeo, sul trading floor TTF di Amsterdam, segna +1,5% a 31,1 Euro/megawattora (ore 10,00 CET).
Stamattina sulle Borse asiatiche ha prevalso l’ottimismo dovuto ai nuovi segnali positivi lanciati dal Governo cinese: Pechino sosterra’ di piu’ l’economia.
L'Agenzia di stampa statale Xinhua sostiene che il Politburo varera’ politiche "anticicliche", supportera’ il settore immobiliare/costruzioni, allarghera’ la gamma di strumenti di politica monetaria, confermano tagli dei tassi e favorendo l'emissione di bond locali.
Non stupisce che Hong Kong sia salita +3,8%, Shanghai +2,0%, Shenzhen +2,1%, mentre Tokyo ha chiuso in marginale ribasso, -0,1%, Seul avanza +0,3% e Sydney +0,5%.
Avvio incerto e recupero parziale a fine mattinata per le Borse europee, in media +0,2%, in attesa delle mosse di politica monetaria della FED (domani 26 luglio) e dell’ECB (giovedi’ 27), mentre entra nel vivo la campagna di pubblicazione dei risultati del 2’ trimestre.
Stasera a mercati chiusi, massima attenzione ai conti di Alphabet-Google e Microsoft, sulla base dei quali si potra’ giudicare la fondatezza della sovraperformance della tecnologia da inizio anno.
Short MicrosoftShort violati i 342.17,target minimo 327.00,la motivazione è perchè è scaduto il tempo dell'annuale e ne deve partire uno nuovo, se andrà come penso potrebbe toccare i 316, ma l'ultima parola sta al mercato, è lui che decide, non io, io mi posso solo adeguare a quelo che vuole fare lui, una volta arrivati ai 327 incrementerò con un secodno chip short
Cot, Sterlina sorprende, Euro stazionario, Nasdaq ribilanciato !Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.70
Sabato 15 Luglio 2023
(COT DEL 11 LUGLIO 2023)
QUESTA SETTIMANA IL COT DI STERLINA SORPRENDE, EURO STAZIONARIO, NASDAQ SOTTO LA LENTE !
Ciao,
questa settimana è stata SCOPPIETTANTE e fortunatamente tutti gli strumenti hanno praticamente rispettato le aspettative che ci eravamo dati la settimana scorsa e raggiunto i target che avevamo individuato.
Vediamo subito i dati sul cot perché qualcosina che bolle in pentola ci potrebbe essere che unita a qualche altra notizie importante di analisi fondamentale come il ribilanciamento del Nasdaq ci dovrà obbligatoriamente imporre un po di attenzione per la prossima settimana.
Le posizioni nette del cot per Euro e Dollaro calano entrambi di circa 2.000 contratti ma sappiamo che il peso specifico riferito ai volumi per il dollaro è molto superiore a quello di Euro per cui possiamo dire che la diminuzione sul dollaro è stata più ampia di quella su Euro.
Al contempo l’ indicatore del Cot del Dollaro, pesato sui Cot normalizzati di tutte le valute, ritorna sotto alla media a 21 periodi, mentre quello di Euro si mantiene praticamente stazionario ma sotto la media a 21 periodi (anche se da un cenno di risalita).
Indicazioni interessanti ci arrivano ancora una volta dal grafico delle forze relative che evidenzia da una parte una forza relativa della sterlina impressionante e dall’ altra Dollaro americano che rimane ben all’ interno del flusso valutario incastrato tra Nzd e Franco Svizzero.
L’ enorme balzo in avanti dell’ Indicatore della Sterlina mi ha acceso un campanello di allarme e sono andato a guardare i relativi valori del Cot Normalizzato di Gbp. Ho filtrato i valori storici mettendo come parametro maggiore di 0,80.
Il Cot Normalizzato che ho creato (per chi volesse approfondirne il calcolo in uno dei primi report ho spiegato tutto) oscilla tra 1 e -1 così che un valore superiore a 0,80/-080 comincia ad essere un valore di “allerta” assimilabile ad un “iper comprato” / “iper venduto”.
Il risultato del filtro applicato su sterlina che vedete in tabella sopra è da massima attenzione …..
…. Sterlina balza letteralmente da 0,83 a 0,96 ossia quasi al valore massimo che è uno e che si è verificato solo nel lontano 2007. Se continuiamo nell’ analisi, ci accorgiamo che sterlina non si avvicina ad uno dal 1^ luglio 2014.
Quali potrebbero essere le due ipotesi alternative contrapposte di cosa succederà nelle prossime settimane?
E’ ovvio che potrebbe da una parte aggiornare i massimi del 2007 facendo registrare un nuovo valore massimo del cot, mentre dall’ altra essendo un iper comprato si potrebbe crollare bruscamente innescando un profondo ritracciamento.
Sono andato anche a verificare cosa sia successo al Cot normalizzato dopo il 1^ luglio 2014 quando sterlina fece registrare lo 0,94…..
…. la settimana successiva è bruscamente sceso da 0,94 a 0,69 mentre il grafico di sterlina weekly fece registrare nuovi massimi a 1.7150 circa per poi da li cominciare a scendere bruscamente raggiungendo in soli 5 mesi gli 1.49 circa!!
Questo non vuol dire che ora Sterlina invertirà e tornerà short, anzi non vi è al momento alcun elemento che ci faccia pensare a ciò, ma sto solo dicendo che un campanello rosso di allerta è giusto accenderlo per capire ora cosa succederà ed aumentare la nostra prudenza.
Sicuramente Sterlina ha raggiunto graficamente un importante tp mensile che sta a 1.31600 circa ed avrebbe ancora spazio di salita sino a 1.33 circa sempre sul mensile. Tutta questa ara è molto molto importante e con forti resistenze volumetriche che potrebbero obbligare sterlina a riposarsi e a ritracciare in cerca di nuova forza anche sino in zona 1.29300 prima e 1.28 poi.
Non possiamo poi ignorare che sterlina è tra quelle piu vicino alla Fed come livelli di tassi di interesse avendo già raggiunto il 5% contro il 4% della Bce ed il 5,25% della Fed.
Di seguito riporto una tabella con i principali tassi di interesse e le date delle prossime decisioni:
In conclusione nel Weekly è long e rimane fortemente long sino a prova contraria con possibili ritracciamenti (anche profondi) e lateralizzazioni sino le aree indicate che rappresenterebbero anche ritest ed eventuale conferme della rialzista Weekly che ci accompagna dal 1 settembre 2022.
Di seguito il grafico Weekly di Sterlina dove oltre le aree ed i livelli di cui sopra ho anche indicato con delle candele ombra una (dico una ) delle possibilità che potrebbe verificarsi nelle prossime settimane tenuto conto di tutto quello che abbiamo analizzato e visto anche sul Cot:
Che dire ora di Euro se non che dopo il pull back dell’ area a 1.0940 che avevamo ipotizzato nello scorso report ha, sempre come ci aspettavamo e come abbiamo più e più volte analizzato insieme anche durante la settimana, completamente sfondato al terzo tentativo il muro degli 1.1050 raggiungendo e rompendo anche il tp ed il livello che avevamo a 1.1185 in una sola candela.
Come per Sterlina anche per Euro ora saranno possibili ritest e conferme delle aree rotte con ricerca di liquidità anche sino agli 1.1090/1,1050.
Di seguito il grafico Weekly con i livelli e le aree indicate e con indicazione anche di una importante zona di Poc volumetrico con il centro a 1.13 circa che potrebbe essere testata prima di ritracciare.
Provo anche a spingermi molto in più in là con una mia personalissima impressione di lungo periodo che ho in testa da svariati mesi ossia che il livello finale di Euro possa essere rintracciato al momento in area 1.15 !!!
Di seguito il grafico Weekly :
Prima di concludere non posso che non soffermarmi sul Nasdaq che questa settimana è stato interessato da una notizia molto importante circa un ribilanciamento straordinario della sua composizione che entrerà in vigore dal prossimo 24 luglio.
L’ idea di fondo è evidentemente quella di bilanciare il forte peso delle principali big cap che passeranno dal pesare nel Nasdaq dal 43,80 al 38,5 % di tutto l’ indice.
Il tutto verrà eseguito seguendo regole molto precise e statuarie che regolamentano l’indice. Al momento non è facile dire cosa potrebbe comportare questo. Come sempre dobbiamo cercare di prepararci a diversi possibili scenari.
Già più volte avevo detto che quello che servirebbe ora per una sana ripresa del mercato che sia duratura sarebbe stato una rimonta delle società più piccole che sin ora erano state letteralmente trainate nella salita dalle grandi società multinazionali.
Che sia questo il momento giusto per tirare fuori i muscoli?
Infatti se da una parte viene da immaginarsi una attesa di acquisto per le “piccole” società che potrebbe vedere in questo ribilanciamento una occasione di ricapitalizzazione e finanziamento, dall’ altra, uno storno ed un calo delle big potrebbe essere una buona occasione di acquisto a prezzi inferiori. Percui la mia come sempre personalissima idea è che dopo un iniziale periodo di assestamento, potremmo, dico potremmo, assistere ad una crescita più equilibrata e distribuita che dia la forza giusta per un totale e definitivo recupero e superamento dei livelli di prezzo lasciati lo scorso dicembre 2021.
Sempre a titolo informativo e niente più,
- le società che dovrebbero beneficare in termini di peso all’ interno del Nasdaq a seguito di questo ribilanciamento dovrebbero essere :
Starbucks, Mondelez, Booking, Gilead, Intuitive Surgical, Analog Devices e Automatic Data Processing;
- mentre quelle la cui influenza nell’ indice dovrebbe diminuire sono :
Microsoft, Apple, Nvidia, Amazon, Tesla, Meta Platforms e Alphabet.
Da un punto di vista di Analisi Tecnica il Nasdaq è senza ombra di dubbio long ed in grande forza.
Ha raggiunto, come gli altri indici un tp importante che è anche l’ ultimo ostacolo che si contrappone al raggiungimento dei massimi assoluti.
Ritracciamenti anche importanti potranno aversi tra 15.190 e 15.280 che saranno necessari per verificare la tenuta del livello Weekly rotto.
Di seguito il grafico Weekly poi in settimana vedremo più da vicino livelli ed aree nei time frame inferiori
Ultima nota su S&P i 4590 sono proprio li a portata di mano ……
…….. Ciao Emi 😊
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
Revisione di metà anno degli indiciNonostante la forte ripresa delle azioni di recente, come testimoniato dal Nasdaq Composite che ha segnato il suo miglior primo semestre di un anno solare, molti restano preoccupati per la limitata leadership di mercato e il ridotto numero di titoli che stanno spingendo al rialzo gli indici più ampi.
Un modo leggermente approssimativo ma relativamente semplice per dimostrare questa performance è confrontare il rendimento YTD (anno in corso) dell'S&P 500 (il benchmark standard ponderato per capitalizzazione di mercato delle azioni statunitensi) con una versione ponderata in modo uguale dello stesso indice. Sebbene il divario tra i due si sia ridotto di recente, l'indice ponderato per capitalizzazione di mercato ha comunque superato di quasi il 10% durante i primi sei mesi dell'anno.
Tuttavia, questo non è necessariamente un ottimo modo per evidenziare ciò che sta trainando l'andamento del mercato al rialzo. Gran parte dei guadagni sono stati generati dai cosiddetti "Magnificent Seven" (Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft, Nvidia e Tesla) - tutte azioni fortemente esposte alla frenesia dell'intelligenza artificiale che ha contagiato gli investitori di recente e tutte aziende che rientrano nella categoria delle "big tech", le quali sono state particolarmente amate dai partecipanti al mercato negli ultimi anni.
Un paniere di queste azioni ha registrato un aumento di quasi il 60% su base anno-to-date, mentre il rendimento dell'S&P 500 escludendo queste sette aziende è aumentato solo del 5% YTD. Inoltre, considerando l'indice nel suo complesso, solo 141 dei 504 membri hanno superato il rendimento del 16% indicato sopra, un ulteriore segno della relativamente stretta leadership di mercato.
Ci sono due prospettive attraverso le quali questo tema può essere analizzato.
In primo luogo, si potrebbe sostenere che una leadership di mercato limitata rende le azioni vulnerabili a uno shock e a un forte calo. Secondo questo argomento, se il sentiment si dovesse deteriorare nei confronti delle "big tech" che hanno spinto al rialzo il mercato per così tanto tempo, la pressione venditrice che probabilmente subirebbero avrebbe un significativo impatto negativo sull'intero mercato, trascinando al ribasso anche gli indici principali.
D'altra parte, si potrebbe considerare l'outperformance come un'opportunità per altri titoli all'interno dell'indice di recuperare terreno. Una teoria popolare da decenni è che "un'alta marea solleva tutte le barche"; in alcuni momenti vi possono essere chiare performance settoriali, ma nel complesso un mercato in rialzo vedrà la maggior parte, se non tutti, i suoi componenti partecipare ai guadagni in qualche momento. Considerando quanto sia stata forte la dinamica rialzista nel mercato generale di recente e il modo in cui altre azioni hanno iniziato a recuperare terreno nelle ultime settimane, sembra che, per il momento, sia più probabile che si verifichi quest'ultima situazione.
Si può anche analizzare l'outperformance sulla base geografica, anziché su quella settoriale o dei singoli titoli. In questo caso, è ancora facile vedere quanto bene si siano comportati i mercati azionari statunitensi, ma è anche evidente quanto varie siano state le fortune di altri mercati.
Ad esempio, il DAX tedesco ha beneficiato della sua natura tecnologica, mantenendo quasi il passo (in termini di valuta locale) con il rendimento del benchmark statunitense.
Ancora più evidente è l'outperformance del mercato azionario giapponese; sebbene ci sia un enorme impatto valutario qui, gli investitori hanno dimostrato una chiara preferenza per il Giappone, grazie alla natura svincolata del suo ciclo economico rispetto ai paesi sviluppati e all'esposizione all'Asia che si può ottenere senza doversi preoccupare di sorprese impreviste in Cina.
D'altra parte, come accennato, le azioni cinesi hanno faticato notevolmente a causa dell'incertezza riguardo alla ripresa economica e del fatto che gli stimoli continuianno a deludere rispetto alle alte aspettative del mercato. Ciò ha avuto un impatto negativo anche sulle azioni australiane, dato il stretto rapporto commerciale ed economico tra i due paesi, mentre l'indice FTSE 100 di Londra è piatto, anche se ha ottenuto una performance migliore in termini di rendimento totale, grazie alla natura orientata al reddito dell'indice.
Anche queste divergenze geografiche possono essere interpretate attraverso le stesse prospettive di cui sopra; tuttavia, date le particolari influenze che hanno portato alle performance inferiori sopra menzionate, è possibile che esse persistano per un certo periodo di tempo.