TESLA torna in bullish mode con target ambiziosiTESLA e i titoli ad alto beta tornano tra i preferiti degli investitori aggressivi. Tesla ha guadagnato il 20% dai dati delle trimestrali (tra l'altro pessimi) solo per i rumors sul ritorno di Elon e di alcune leggi ad-hoc (favoritismi) che potrebbero permetterle di ottenere dei profitti in futuro su settori come il trasporto turistico e di città (robotaxi).
Si assiste ad una spinta rialzista giornaliera e alla difesa dei supporti (anche se deboli). Ieri sera per esempio ha guadagnato 7 dollari negli ultimi 30 minuti e oggi ha pure ottenuto una spinta rialzista dopo l'open in gap down.
Rimango fiducioso in una continuazione del trend rialzista con target di 330 dollari (+15% dai prezzi attuali).
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Radar Economico – 26 aprile 2025 Radar Economico – 26 aprile 2025
HEADLINE DEL GIORNO
Il Bullish Percent S&P 500 (64,2 %) e il calo del VIX (24,84, –6,16 %) riflettono un moderato ritorno del risk appetite; tuttavia, l’aumento del Bullish Percent conferma che il sentiment bullish è ancora in fase di consolidamento. Questa dinamica suggerisce opportunità di ingresso selettivo, ma con coperture tattiche date le protezioni difensive dei market‐maker.
La prossima settimana sono previste le trimestrali di diverse importanti aziende tech.
2. EVENTI AGGIUNTIVI
- **Fed Minutes** (22 aprile) in arrivo: si attendono conferme sulla guidance “higher for longer”.
- **ADP USA**: +195 K nuovi impieghi ad aprile, oltre le stime, aumento della pressione sui tassi.
- **Asta Treasury 2Y**: domanda solida (bid/cover 2,8×), segnale di fiducia a breve.
- **PMI Composite** Usa: 50,2, in leggero calo ma ancora in espansione.
3. INDICATORI DI RISCHIO E VOLATILITÀ
- **VIX (S&P 500)**: 24,84 (–6,16 %) → volatilità equity in forte calo; apre range di price action più ampi.
- **VIX3M**: 25,37 (–4,05 %) → volatilità a 3 mesi in discesa, conferma momentum risk‐on.
- **VXN (Nasdaq 100)**: 28,37 (–5,31 %) → compressione della volatilità tech, ovvero una riduzione delle oscillazioni dei prezzi delle azioni tecnologiche che segnala un periodo di consolidamento e minori spinte speculative nel settore.
- **MOVE**: 105,79 (–2,30 %) → volatilità obbligazionaria ancora elevata; raccomandato duration management breve/media.
- **SKEW**: 132,37 (+2,60 %) → rischio tail events ancora significativo; mantenere protezioni put.
- **Put/Call Ratio**: SPY 1,12 (–11,11 %), QQQ 1,09 (–24,31 %), SPX 1,37 (+3,01 %), VIX 0,62 (+21,57 %) → persistent demand di copertura.
- **BTP–Bund 10Y**: 109,9 bp (+0,09 %) → spread sovrano stabile, nessun grave stress.
4. TASSI USA E BOND
- **2Y (DGS2)**: 3,77 % (–0,04)
- **10Y (DGS10)**: 4,32 % (–0,08)
- **20Y**: 4,738 % (–0,059)
- **30Y**: 4,721 % (–0,054)\
*curva 10Y–2Y: +0,55 % | curva 30Y–10Y: +0,47 %*
**Commento tecnico**: la compressione della curva (flattening) segnala attese di rallentamento e possibili inversioni future; in particolare, quando lo spread 10Y–2Y scende al di sotto di 0 % (inversione della curva), tradizionalmente viene interpretato come uno dei segnali di recessione più affidabili, poiché storicamente precede periodi di contrazione economica. Nel nostro caso lo spread è +0,55 %, quindi positivo: la curva non è invertita e attualmente non evidenzia un segnale di recessione imminente. 
5. COMMODITIES & FX
- **Oro (XAUUSD)**: 3 319,35 \$ (–0,89 %) → presa di profitto, ma rimane asset rifugio.
- **WTI (CL1!)**: 63,02 \$ (+0,37 %) → supporto tecnico a 62 \$, favorevole a energia.
- **Rame (COPPER)**: 4,897 \$ (–0,76 %) → conferma rallentamento manifatturiero.
- **REIT (XLRE)**: 40,53 \$ (–0,15 %) → settore immobiliare in lieve pressione.
- **DXY**: 99,587 (+0,30 %) → nelle ultime settimane il dollaro ha perso terreno, segnalando una diminuita domanda di valuta rifugio in un contesto di risk‑on; il narrowing del differenziale di tasso USA‑EUR ne ha ridotto l’appeal, favorendo la ripresa dell’euro, e attenuando la pressione sul commercio estero europeo
- **BDI**: 1 373 (+1,48 %) → domanda di stiva solida ma va interpretata insieme a disponibilità di flotta e stagionalità.
6. MIA SINTESI STRATEGICA
Il quadro rimane caratterizzato da un bias moderatamente risk‐on, con VIX, MOVE e credit spread in discesa e rendimenti in calo che favoriscono un approccio più aggressivo sui settori ciclici. Tuttavia, l’elevato SKEW e i Put/Call Ratio sopra 1 mostrano che gli operatori mantengono coperture difensive significative, suggerendo prudenza tattica. La compressione dello spread 10Y–2Y, pur non invertito, evidenzia un’accelerazione delle preoccupazioni macroeconomiche e della possibile decelerazione della crescita. Questo mix di segnali invita a bilanciare posizioni long selettive con protezioni e gestione attiva del rischio, per catturare upside di mercato limitando al contempo l’esposizione in caso di correzioni improvvise.
Strategia operativa:
- **Long selettivi su ciclici e financials**, con trailing stop per proteggere da ritracciamenti improvvisi;
- **Gestione della duration breve–media** (2–5 anni) per attutire shock imprevisti sui tassi;
- **Esposizione inflationlinked** (TIPS) e real assets (oro, materie prime) per difesa contro spinte inflazionistiche;
- **Hedging tattico** via put su indici e VIX Futures per buffer di volatilità.
LE ANALISI SU SP500 E NASDAQ VERRANNO PUBBLICATE LUNEDI POMERIGGIO INTORNO ALLE ORE 16:30/17
Dollaro e Tassi a 10 Anni: un nuovo minimo?Il dollar index ci mostra una tendenza ribassista che ha rotto i minimi di sett-ott 2024 mentre la curva dei tassi non ha ancora realizzato un ribasso tale.
I 2 grafici sono molto correlati e le recenti politiche economiche di Trump mirano ad indebolire ancora il dollaro per i prossimi mesi al fine di ribilanciare la bilancia commerciale americana. Attualmente le importarzioni dall'estero sono un problema per l'economia americana e un dollaro debole (assieme ai dazi) potrebbero invertire la curva.
Il dollaro è la prima valuta mondiale e probabilmente, anche se è minacciata dall'euro o da altre valute estere, rimarrà ancora la prima valuta preferita per i depositi mondiali per molti anni. E' impossibile pensare che l'attuale struttura dello Yuan Cinese possa competere con il Dollaro. Il forte controllo del governo Cinese non la rende preferibile come valuta di deposito per molte nazioni.
Cosa aspettarsi dai tassi di interesse a 10 anni?
I tassi di interesse americani potrebbero scendere e rimanere nel range di Aprile 2025 (dove potete notare un forte rimbalzo a seguito dell'introduzione dei dazi). Probabilmente Trump non vuole dei tassi troppo bassi ma neanche così alti come era accaduto subito dopo i Dazi. Un controllo del valore in quel range è ciò che mi aspetto per tutto il 2025.
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Growth continuano a dominare il trend dello SPYSPY/SPYG dal 7 Aprile ha invertito il trend nonostante le notizie sui Dazi internazionali dell'amministrazione Trump.
Il ratio infatti mostra il peso dello SPY rispetto al settoriale Growth (ovvero i titoli con beta elevato, P/E altrettanto alto).
Come potete notare, dal 2023 il trend è al ribasso, ciò vuol dire che i titoli aggressivi (come i tech) hanno guidato le performance di SPY (anche se sono una manciata rispetto ai 500 totali dell'indice S&P500).
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AMZN TESLA e GOOGL 3 BIG da tenere d'occhioUn trio che mi piace e che sta dando segnali di inversione interessanti.
Il settore auto elettriche e a guida autonoma potrebbe ancora generare interesse in tutte e 3 le aziende.
Per me sono da accumulare con obiettivo su nuovi massimi 2025.
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J225, borsa yen dipendenteChart di Capital.Com
L'azionario giapponese, in linea con quello globale, è in una tendenza rialzista di lungo periodo
Per interpretare correttamente il mercato locale si deve necessariamente far riferimento alle caratteristiche della sua economia.
Il Giappone è forte nella tecnologia, particolarmente nella automazione che esporta largamente in tutto il mondo.
La domanda aggregata vede come componente molto influente il saldo della bilancia commerciale, tradotto vive parecchio di esportazioni.
Essendo importanti le esportazioni va da sé che un cambio debole aiuta tutto il processo.
Per questo motivo l'equity giapponese soffre in occasione di debolezza della crescita globale e forza della sua valuta.
Un'interessante prova di ciò l'abbiamo avuta nell'agosto del 2024 allorché il rialzo dei tassi della Banca Centrale nipponica ed il contemporaneo allarme recessione proveniente da dati macro US hanno prodotto volatilità nei mercati.
L'indice azionario giapponese ha perso molto di più di quello americano
Infatti, recessione seppure americana significa meno commercio globale e rialzo dei tassi significa rafforzamento dello yen.
Tutto vento contrario all'economia giapponese e quindi alla sua borsa.
Sia nell'agosto scorso che in queste settimane comunque il calo dell'azionario si è arrestato sul supporto statico del precedente massimo relativo.
Tecnicamente questo è un segnale di fiducia in generale.
Per capire quanto sensibile sia in mercato azionario locale alla forza della sua valuta è bene guardare questo grafico
Il mercato azionario sembra stia anticipando ciò che probabilmente potremmo vedere sul cambio dollaro/yen
Se il dollaro non si indebolirà oltre nel prossimo futuro potremmo assistere ad una prosecuzione del risk-on nei mercati globali.
Incredibile come ciò che un tempo sarebbe stato un segnale di risk-off oggi venga letto in maniera diametralmente opposta.
È anche l'occasione per comprendere come le dinamiche dei mercati in lettura combinata alla macroeconomia siano tutt'altro che statiche.
USFOODS non teme dazi e recessioneUSFOODS (ticker USFD) mostra un grafico molto interessante sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista stagionale.
L'azienda tratta prodotti alimentari di prima necessità come i freschi da cucina e i clienti focus sono ristoranti, hotel e ospedali.
Seppure il settore non permette di avere margini di profitto elevati sui singoli prodotti venduti, l'azienda dimostra una forte capacità di penetrazione nel tessuto americano e una presenza capillare in quasi tutto il territorio americano.
Graficamente il valore di 78-80$ potrebbe essere un target non così impossibile nel breve.
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Borse ancora brillantiWall Street vive un’altra seduta positiva, con chiusure sopra l’1%, guidato dal Nasdaq (+2.5%), e con l’S&P a +1.67%, mentre il Dow Jones ha messo a segno un +1.07%. Va detto però che, a mitigarne il rialzo, ci ha pensato ancora una volta Trump, che si sarebbe rifiutato di rimuovere unilateralmente i dazi alla Cina, come invece aveva ipotizzato il Segretario al Tesoro Scott Bessent, sollevando dubbi sulla semplicità di una soluzione a breve termine.
In ogni caso, le porte restano aperte per una trattativa che, seppur lenta e difficile, alla fine porterà i due giganti a negoziare e a risolvere il problema secondo ciò che parrebbe più logico, ovvero meno dazi per tutti.
EURO SUI SUPPORTI CHIAVE
Scende la moneta unica con possibili target di breve che sono posizionati a 1.1250-60, mentre il prezzo attuale naviga intorno a 1.1330, in ogni caso 240 pips sopra i massimi visti due giorni orsono, in una discesa impulsiva e interessante dal punto di vista tecnico, pur essendoci ancora importanti spazi di discesa. Scende anche il Cable, di circa 50 pips, con l’EurGbp non lontano dai primi supporti chiave di medio termine a 0.8465-75 area.
Risale il UsdJpy che dai minimi di 139.85 ha recuperato 143.40, ovvero il 2.5% in poco più di 24 ore e puntando decisamente verso 144.40-50, primo target sensibile. Anche il UsdCad recupera, quasi 1.3900, dopo aver toccato un minimo a 1.3785, con obiettivi a 1.4020. Oceaniche che hanno ripiegato meno e i cross risk on risk off come EurAud ed EurNzd che hanno perso quota tornando verso livelli di supporto interessanti, come 1.7760 e 1.9000. Ma lo spazio risk on è ancora tanto.
PMI EUROZONA
L'indice PMI composito dell'Eurozona è sceso a 50,1 ad aprile 2025, rispetto a 50,9 del mese precedente, leggermente al di sotto delle aspettative di mercato di 50,3, ma facendo registrare, finalmente, quattro mesi consecutivi di stabilizzazione dell'attività del settore privato. Le imprese hanno comunque fatto registrare un calo dell'attività nei servizi (49,7 contro 51 a marzo) e una contrazione dell'attività manifatturiera (48,7 contro 48,6), sebbene la più lenta in 27 mesi.
Le imprese sono ancora in difficoltà per il calo dei nuovi ordinativi, registrati in entrambi i settori, che segue sviluppi simili in altre importanti economie a livello globale, poiché le minacce tariffarie degli Stati Uniti hanno spinto le aziende a cercare nuove linee di approvvigionamento. Guardando al futuro, l'incertezza sulla politica commerciale globale ha abbassato la fiducia al minimo da oltre due anni.
ORO, CHE TONFO
Martedì, il prezzo dell’Oro è crollato di ben 220 dollari in poco più di 24 ore, dopo aver toccato il record di 3.500 dollari nella sessione precedente, in contrasto con il rally di altri asset finanziari denominati in dollari, che hanno beneficiato delle aspettative di una de-escalation nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Il presidente degli Stati Uniti Trump ha dichiarato che i dazi non rimarranno al loro attuale livello elevato e ha respinto l’idea di voler licenziare Jerome Powell.
La possibilità di un ritorno dell’appetito al rischio ha attenuato i timori che le barriere commerciali e l'imprevedibilità della politica economica potessero minacciare l’economia globale, e ha spinto gli investitori a tornare ad acquistare asset denominati in dollari, vendendo per contro beni rifugio come l’oro.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
TESLA è l'anima del NasdaqTESLA ieri sera ha comunicato pessimi dati di bilancio previsionali ma ritorna la regina del Nasdaq... Tesla è il sentiment.
Oggi festeggia il possibile ritorno, in tempi brevi, di Elon Musk in azienda e tutto il mercato sostiene il titolo.
Ho realizzato più di 500 trades sul titolo e sono sempre più convinto che Tesla è l'anima pura degli speculatori di wallstreet. Palantir, Him e altri titoli sono solo passeggeri... Tesla rimane il titolo più tradato e su cui le speculazioni sono ardue ma soddisfacenti.
A mio avviso la vedremo presto oltre 300 dollari.
P.S. Bitcoin è partito come avevo segnalato nel mio recente grafico.
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Equity in RipresaWall Street recupera e rilancia dopo le dichiarazioni di possibili accordi commerciali tra gli Stati Uniti, Giappone e India, notizie che hanno rilanciato l’appetito al rischio. Bessent, Segretario al Tesoro, ha dichiarato che i negoziati con la Cina saranno lunghi e faticosi, ma la situazione attuale è insostenibile, per cui si rende necessaria una de-escalation dei dazi.
In serata ha parlato anche il Presidente, che ha dichiarato che i dazi nei confronti della Cina "scenderanno in maniera sostanziale. Ma non a zero". Lo ha detto Donald Trump, parlando nello Studio Ovale. "Il 145 percento è molto alto e non sarà così alto", ha detto il presidente USA, nella prospettiva di un accordo commerciale con Pechino. Ha poi affermato di non avere alcuna intenzione di licenziare Jerome Powell. L'S&P 500, il Nasdaq 100 e il Dow Jones hanno tutti guadagnato tra il 2,51% e il 2,71%.
VALUTE
Recupero del dollaro in serata, ieri, in seguito all’allentamento della tensione globale, con l’EurUsd sotto 1.1400 mentre anche il UsdJpy ha recuperato quota 142.00. Sterlina sempre forte contro dollaro a 1.3300, in una sessione caratterizzata dal rientro del biglietto verde in seguito all’ottimismo generatosi dopo le dichiarazioni di Bessent e di Trump.
A questo punto, vedremo come si svilupperà il balletto risk on risk off, che ancora non si è certo esaurito, con l’indice Vix sopra ancora quota 30 punti ma con un sostanziale allentamento della tensione per la questione Trump – Powell, che a questo punto pare essere il barometro del sentiment dei mercati. Donald Trump ha ammesso che gli effetti negativi dei dazi si sentiranno per un po' negli Stati Uniti ed è necessario un periodo di transizione. Il recupero del dollaro, intanto, pare non essersi certamente esaurito e, a giudicare dall’analisi tecnica, c’è ancora spazio per un movimento di almeno l’1%-1,5%.
FMI, CRESCITA IN CALO
Il FMI ha avvertito che l'aumento dei dazi statunitensi sta segnando l'inizio di una nuova era globale di crescita più lenta. Da gennaio, il presidente Trump ha imposto dazi doganali ingenti, innescando ritorsioni e innalzando le barriere commerciali a livelli mai visti dalla Grande Depressione. Il FMI ha ridotto le sue previsioni di crescita globale per il 2024 dal 3,3% al 2,8% e prevede una debolezza persistente fino al 2026.
Gli Stati Uniti saranno tra i più colpiti, con una crescita nel 2025 ridotta dal 2,7% all'1,8%. Anche Messico, Cina ed Eurozona ne risentiranno. Mentre Trump sostiene che i dazi rilanceranno il settore manifatturiero statunitense, il FMI afferma che l'automazione, non il commercio, è la vera causa della perdita di posti di lavoro. Avverte che i dazi danneggeranno l'innovazione e la competitività a lungo termine. Si prevede anche un aumento dell'inflazione, soprattutto negli Stati Uniti, limitando la capacità della Fed di tagliare i tassi.
Il FMI ha sottolineato l'importanza dell'indipendenza delle banche centrali e ha avvertito che ulteriori aumenti dei dazi o l'instabilità del mercato potrebbero indebolire il ruolo dominante del dollaro statunitense a livello mondiale.
ORO, NUOVI RECORD E POI LA CADUTA
Martedì l'oro, durante la sessione europea, ha superato i 3.500 dollari l'oncia, stabilendo un nuovo record, trainato dall'avversione al rischio in un contesto di crescente incertezza economica. Ma in giornata le notizie positive provenienti dagli Stati Uniti, relativamente alla possibile de-escalation della tensione verso la Cina, richiamata dal Segretario al Tesoro Bessent, oltre alle parole di Trump che ha negato di voler licenziare Powell, hanno allentato la tensione riproponendo il risk on come tema dominante.
Anche se esclusivamente correttivo, almeno per ora, ha causato la caduta del metallo giallo, che è crollato sotto i 3.320 dollari, perdendo oltre 180 dollari in meno di una sessione. Non cambia nulla nel trend in atto, ma gli eccessi visti nelle ultime sedute potrebbero portare a movimenti violenti anche al ribasso, specie se dovessero giungere buone notizie sul fronte accordi commerciali, come abbiamo visto ieri.
Saverio Berlinzani
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SP500 in attesa di un segnale forteSP500 continua a navigare in trading range all'interno della candela di rialzo da record di 2 settimane fa. Una situazione di equilibrio che esprime pure incertezza da parte degli operatori.
Tecnicamente la tenuta di 5100 potrebbe dare coraggio per mantenere le posizioni long e sfidare le prime resistenze a 5500 punti.
Il mio dubbio è come classificare il ribasso fino al minimo di Aprile 2025: prima fase di sell-off oppure un minimo da difendere per tutto il 2025?
In questo momento propendo per una correzione non ancora esaustiva e quindi potremmo tenere in mente eventuali nuovi sell-off con altri minimi per il 2025.
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STM sul valore 2020 con volumi.. pronto a ripartire?STM ha raggiunto i prezzi dei minimi del 2020 durante un violento sell-off. Anche se in molti iniziano a pensare che il valore di 17 euro sia equo, io non mi fido. Vorrei vedere di nuovo i prezzi sopra 20 euro e poi poter creare una zona supportiva (ad esempio un rettangolo).
I volumi sul minimo sono stati alti ma penso solo per effetto del sell-off.
STM pubblicherà i risultati del primo trimestre 2025 il 23 aprile 2025, un evento chiave per valutare l’andamento operativo.
I fondamentali mostrano una contrazione di ricavi e margini, riflettendo le difficoltà del settore. Tuttavia, la solida posizione finanziaria netta e l’elevata liquidità offrono stabilità.
Quindi mi domando, perchè i prezzi sono scesi se l'azienda non soffre in termini di debito e di FCF? probabilmente è un fattore settoriale, ovvero una difficoltà generica dell'intero settore dei semiconduttori.
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In attesa di un trigger sui mercatiNelle ultime ore, pochi sono stati gli interventi verbali sulle tariffe e il mercato è rimasto ancorato a un trading range poco significativo, come se fosse in attesa di qualche spunto che possa far tornare la volatilità. Ieri, l’unica dichiarazione distensiva è arrivata dalla Cina, che si è detta disponibile e aperta ai colloqui se Trump mostrasse rispetto verso il gigante asiatico. Nessuna risposta, per il momento, dalla Casa Bianca.
Intanto, il WTO, ovvero l’Organizzazione Mondiale del Commercio, ha tagliato le prospettive del commercio mondiale di beni, prevedendo una contrazione nel 2025. Nelle condizioni attuali, è probabile che il volume degli scambi commerciali mondiali di merci diminuisca dello 0,2% nel 2025. Si prevede che il calo sarà particolarmente marcato in Nord America, dove si stima che le esportazioni diminuiranno del 12,6%. Tuttavia, sussistono gravi rischi al ribasso, tra cui l’applicazione di tariffe “reciproche” e una più ampia ricaduta dell’incertezza politica, che potrebbero portare a un calo ancora più netto dell’1,5% nel commercio globale di beni e danneggiare i paesi meno sviluppati orientati all’export.
Il rapporto contiene per la prima volta una previsione sul commercio di servizi a integrazione delle proiezioni sul commercio di merci. Si prevede che il volume del commercio di servizi crescerà del 4,0% nel 2025, circa 1 punto percentuale in meno del previsto.
VALUTE
Sui cambi c’è ancora nervosismo, anche se tutto sommato appare contenuto, considerata la fase di trading range che comprende price action di 60-70 pips giornalieri, con movimenti bilaterali. EUR/USD è compreso tra 1.1330 e 1.1410 e così gli altri cambi in una sorta di alternanza tra risk on e risk off, in cui nessuno prevale per il momento. La sospensione temporanea delle tariffe reciproche, in realtà la diminuzione al 10%, ha mitigato la contrazione degli scambi commerciali, anche se persistono forti rischi al ribasso. Il dollaro resta sotto pressione contro le principali valute, anche se si intravede qualche segnale di stabilizzazione, almeno temporanea.
SALGONO LE VENDITE AL DETTAGLIO
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dell'1,4% su base mensile a marzo 2025, dopo un aumento dello 0,2% a febbraio e leggermente superiore alle previsioni dell'1,3%. Si è trattato del maggiore incremento delle vendite da gennaio 2023, trainato da un aumento del 5,3% delle vendite di veicoli a motore e ricambi, poiché i consumatori sembravano affrettare gli acquisti in vista dell'imminente imposizione dei dazi sulle auto. Escludendo le auto, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,5%.
Aumenti si sono registrati anche nei settori dei materiali da costruzione, articoli sportivi, hobby, strumenti musicali e librerie. Ma si evidenzia una crescita anche nei settori della ristorazione e bar, elettronica ed elettrodomestici, abbigliamento e negozi di alimentari. Nel frattempo, le vendite escludendo i servizi di ristorazione, i concessionari di auto, i negozi di materiali da costruzione e le stazioni di servizio, che vengono utilizzati per calcolare il PIL, sono aumentate dello 0,4%.
CINA, CRESCE IL PIL
L'economia cinese è cresciuta del 5,4% su base annua nel primo trimestre del 2025, mantenendo lo stesso ritmo del quarto trimestre e superando le aspettative del mercato del 5,1%. Si è confermato il tasso di crescita annuale più forte dell’ultimo anno e mezzo, grazie al continuo stimolo economico di Pechino. Le ultime rilevazioni del PIL sono state inoltre sostenute dalla robusta attività di marzo: la produzione industriale cinese è aumentata del 7,7% su base annua a marzo 2025, superando le aspettative del mercato che si attestavano su un aumento del 5,6% e accelerando rispetto alla crescita del 5,9% registrata nel periodo gennaio-febbraio. Si è trattato della più forte espansione della produzione industriale da giugno 2021.
Anche le vendite al dettaglio hanno registrato il maggiore incremento in oltre un anno e il tasso di disoccupazione rilevato è sceso dal massimo biennale. Sul fronte commerciale, le esportazioni hanno registrato la crescita più forte da ottobre, poiché le aziende hanno accelerato le spedizioni in vista dell'imminente imposizione dei dazi, mentre il calo delle importazioni si è ridotto. Tuttavia, l'intensificarsi delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti ha rapidamente oscurato le prospettive, aumentando la pressione su Pechino affinché adotti ulteriori misure di sostegno.
GOLD INARRESTABILE
Mercoledì l'oro è salito verso i 3.357 dollari l'oncia, stabilendo un nuovo record, poiché la persistente incertezza sulla politica commerciale statunitense ha continuato a sostenere la domanda di beni rifugio, unitamente a un dollaro generalmente più debole. Martedì, il Presidente Trump ha chiesto un'indagine sui potenziali dazi su tutte le importazioni di minerali essenziali, una mossa che segnala una posizione più ferma sul commercio e potrebbe influenzare le relazioni con i principali fornitori, tra cui la Cina.
Questo sviluppo compensa, almeno in parte, il miglioramento nel sentiment del mercato derivante dalla recente esclusione di alcuni prodotti tecnologici dai dazi reciproci e dall'indicazione di possibili esenzioni per i ricambi auto. A rafforzare lo slancio rialzista, le principali banche rimangono positive sulle prospettive dell'oro, citando i continui afflussi negli ETF garantiti dall'oro e gli acquisti sostenuti da parte delle banche centrali. Gli investitori ora attendono i dati sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti e un discorso del Presidente della Fed Powell più tardi oggi per ulteriori indizi sulle prospettive economiche e sulla traiettoria della politica monetaria.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
BTCUSD manca poco alla ripartenza longBTCUSD dal grafico Daily ci ha mostrato un buon supporto a 75000 e un ritorno in area 85k con candele che stanno lateralizzando. Tale movimento sta creando anche le basi per fare invertire le medie al rialzo.
Mi aspetto che questa zona 80-85k possa consolidare i supporti per poi arrivare come primo target a 95-98k.
Di certo solo sopra 100k si instaurerebbe un ritorno della fase emotiva (pump) quasi incontrollato ed euforico tipico delle crypto.
Chart di Capital.com
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Zoetis ottimo cashflow e posizione leaderZoetis è leader globale nel settore della salute animale, con una quota di mercato significativa e un portafoglio diversificato (parassiticidi (23%), vaccini (20%), prodotti dermatologici (17%), antinfettivi (12%), antidolorifici).
Mi piace perchè ha dei dati di bilancio veramente ottimi, con crescita degli utili e del dividendo costante negli ultimi 5 anni e un cashflow positivo che gli permette di far fronte agli impegni sul debito contratto.
Il 55% del mercato è in USA e il resto è diviso tra europa e asia.
La curva dei prezzi ha subito un notevole calo (come tanti altri titoli quotati in america) e adesso il valore è molto più equo di qualche mese fa.
Il primo supporto è stato raggiunto a 140 dollari mentre il secondo lo piazzerei a 125 dollari. Infine potremmo anche guardare i minimi Covid a 95 dollari (anche se potrebbero essere difficili da raggiungere).
Il contesto non è ancora favorevole per un BUY immediato ma secondo me è da mettere in lista d'attesa!
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DAX inside candle: dove è finita l'euforia?DAX sotto 21500 da alcuni giorni. Candele di indecisione... volumi al ribasso... dove è finita l'euforia della sospensione dei Dazi?
E' evidente che il mercato non si fida di Trump e attende ulteriori conferme per poter ripartire con l'impronta rialzista di fondo.
Tra l'altro è naturale pensare che, se siamo davvero in un bear market, questo è solo agli inizi, visto che in media dura 15-18 mesi...
Graficamente ciò che può convincere gli investitori a rimanere long sono 2 scenari:
Scenario A: prezzi che si stabiliscono sopra 21500 e creano una base di supporto.
Senario B: news flow negativo con accenno al panic selling ma che riesce a difendere in poco tempo i supporti... ad esempio nella zona 20.000 punti... un repentino recupero (magari entro 1 settimana)...
Per me questa seconda ipotesi è la più probabile se si verificherà entro il mese di Maggio.
Starei attento agli affondi da Luglio in poi...
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Stellantis sarà sotto 6 euro?Stellantis: non voglio essere cattivo o pessimista ma guardando il grafico mi sembra proprio che vuole arrivare al prezzo "covid".
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Nintendo una possibile spinta dalla Switch2NINTENDO reagisce molto bene al primo supporto a 9000 JPY in relazione alla spinta internazionale sull'equity. Tuttavia il lancio della nuova nintendo switch2 potrebbe continuare a tenere il titolo sotto osservazione e quindi sostenuto dai buyer (e fanatici dei videogame). Si prevedono vendite record che potrebbero battere i precedenti numeri di lancio della stessa switch, ps4 e ps5.
In effetti il lancio di una nuova console è poi contornato anche da una nuova ondata di videogame e quindi anche margini di profitto più alti.
Ritengo che potrebbe esserci ancora un tocco vicino a 8500 JPY che, eventualmente, ci darà informazioni preziose.
Infatti se dovessimo assistere ad un buon supporto dovremmo vedere una reazione forte e immediata.
Con tale premessa, se gli utili dovessero tornare a crescere per il 2025, il titolo potrebbe essere spinto verso 11000 JPY.
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Livello importante per Dollaro-YenDollaro-Yen non è considerato solamente un cross valutario adatto al trading ed agli investimenti ma, il suo andamento, racchiude segnali più profondi riguardo le tendenze dell'economia globali e soprattutto del sentiment degli investitori.
Questo cross infatti è spesso considerato un indicatore di sentimento di mercato risk on o risk off:
- Quando gli investitori sono ottimisti e disposti a correre rischi, tendono ad apprezzare il dollaro ed a vendere Yen
- Al contrario in periodi di incertezza, lo Yen si apprezza perchè considerato valuta rifugio.
Ora alla luce di questo è interessante notare che, dopo un prolungato periodo di rialzo per il Dollaro, sono quasi 9 mesi che il cross quantomeno lateralizza, spingendosi nell'ultima settimana nella parte bassa del range.
L'oscillatore ha uncinato al ribasso, seppur in zona quasi di ipervenduto, la dashboard mostra debolezza di entrambe le valute, insomma non c'è una netta predominanza dell'una o dell'altra valuta.
A livello volumetrico siamo a ridosso invece, come riporta il titolo, di un livello davvero chiave, infatti area 140 prima e 138 poi rappresentano dei supporti davvero rilevanti che, se rotti, potrebbero portare ad un cambiamento di trend e forse anche di sentiment di medio/lungo per l'azionario globale; al contrario un rimbalzo potrebbe riportare il cross lontano dalle zone calde e forse favorire un recupero dei mercati azionari più sano e meno nervoso.
CAMPARI doppio minimo interessanteCampari ha sofferto molto in borsa sia per eventi interni all'azienda e sia per ostacoli commerciali con USA.
L'indebitamento è cresciuto per via dell'acquisizione della francese Courvoisier (terzo produttore leader di cognac di cui i cinesi sono ottimi consumatori) e di conseguenza sono scesi ROI e utile di esercizio.
I dividendi sono costanti ma il P/E rimane sopra 30, alto rispetto ai principali competitor posizionati con P/E di circa 20-22 come Diageo e Pernod Ricard
Aspetto grafico e tecnico.
Doppio minimo di periodo a circa 5.15 euro. Primo possibile test a 6,5€ pari al massimo del mese di Marzo 2025 e solo sopra tale prezzo potremmo puntare a circa 8 euro di valore.
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#Campari #Investimenti #Borsa #AnalisiFinanziaria #analisitecnica #borsamilano
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APPLE e i dazi sulla Cina al 125%APPLE (e tutte le borse e azioni del mondo) stanno rimbalzando questa sera a causa della sospensione dei dazi per 90 giorni verso tutti tranne Cina.
APPLE era tra le aziende più in difficoltà con i dazi proprio perchè concentra molta manifattura fuori USA. A questo punto ci sono 90 giorni per discutere su come organizzarsi e farsi trovare pronti ad una seconda eventuale fase di Dazi.
Tecnicamente la zona di 200 dollari rimane la prima resistenza che solo se superata potrebbe continuare a dare fiducia al titolo.
Non mi aspetto trend folli su questo titolo.
Purtroppo, penso che gli investitori di apple adesso hanno ben chiaro in mente la difficoltà di questa azienda che in ogni caso dovrà subito affrontare il tema dazi con la Cina.
Qualche settimana fa la Cina ha invitato Apple ad incrementare gli investimenti in Cina e a collaborare con gruppi come Alibaba.
Sarà Apple l'azienda ponte che permetterà un miglior dialogo con la Cina?
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Nvidia potrebbe ancora scendere notevolmenteNvidia ci mostra una correzione importante ma il vero obbiettivo potrebbe essere a circa 75$ ovvero ad un 50% di rintracciamento dai minimi di accumulazione del 2022.
L'attuale fase di guerra commerciale con la Cina potrebbe continuare ad influire negativamente.
Se ci sarà un accordo o una decisione di ritardo nelle applicazioni delle tariffe allora potrebbe cancellare questo scenario bullish. Per tutte le altre opzioni rimangono solo view bearish.
Prima di prendere posizione, dopo una fase di sell-off violenta, sarebbe bene studiare un approccio soft, magari con una zona laterale che possa figurare da supporto o da zona di accumulo.
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FERRARI potrebbe continuare a soffrire in borsaFERRARI ha prima perso il livello 400 euro e poi il livello 370 euro. L'affondo non ha creato reazioni di rimbalzo e mi aspetto una prosecuzione verso il gap aperto a 330 euro. Se dovesse rimbalzare prima e non riuscire a chiudere sopra 370 allora potrebbe essere pronto per un secondo tentativo di affondo.
I prezzi sono apparentemente interessanti ma ricordiamoci che il settore industriale è quello che potrebbe continuare a soffrire ancora per molti mesi a causa dei dazi.
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