La calma prima della tempesta?Dopo un inizio di settimana estremamente volatile, il resto della precedente ottava, ha visto le price action ridimensionarsi, con volatilità in calo e ritorno di un parziale risk on che ha portato ad alcune sedute di consolidamento. Wall Street ha chiuso una sessione tranquilla, con S&P 500 e Nasdaq che hanno guadagnato rispettivamente lo 0,4% e lo 0,5%, mentre il Dow Jones ha chiuso quasi invariato. Tutti i settori hanno chiuso in positivo.
Tra i titoli più interessanti, c'è stato Expedia, le cui azioni sono aumentate del 10,2% dopo che la società ha riportato risultati del secondo trimestre che hanno superato le aspettative. Anche Eli Lilly ha visto una spinta, in rialzo del 5,5%, dopo che diverse società di Wall Street, tra cui Morgan Stanley, hanno aumentato i loro obiettivi di prezzo sulle azioni della società. Concludendo, è stata una settimana ad alta tensione nella quale alla fine, le perdite subite all’inizio sono state compensate di pull back successivi.
L'S&P 500 ha segnato la quarta settimana consecutiva di perdite, anche se nell’ottava ha perso solo lo 0,04%, il Nasdaq è sceso dello 0,2% e il Dow Jones ha registrato una perdita dello 0,6%. Ma il futuro appare ancora incerto proprio perché le tensioni geopolitiche non accennano a placarsi, e congiuntamente i dati macro sembrano ancora in rallentamento. La calma prima della tempesta ? Può darsi.
VALUTE
Sui cambi, dopo un inizio di settimana caratterizzato da movimenti estremamente volatili di Jpy e Chf, il resto del tempo ha visto un mercato recuperare un po’ di fiducia, con il risk on tornato a fare capolino. Inevitabilmente Jpy e Chf hanno corretto al ribasso, e il resto delle majors e oceaniche hanno cominciato a rivedere la luce. Le price action rimangono decisamente aperte a qualsiasi scenario, perché le notizie sul fronte geopolitico e quelle macro, possono in ogni istante ribaltare gli scenari che di volta in volta si presentano.
Per il momento l’EurUsd è all’interno di un trading range compreso tra 1.0780 e 1.1010, e non sembra avere la forza d violare gli estremi. L’impressione è quella di un possibile futuro ancora rialzista per la moneta unica, in ragione di un dollaro che potrebbe scendere per le politiche della Fed che prima o poi dovrà tagliare i tassi. Sulla sterlina, osserviamo tentativi di ribasso verso 1.2600 che rappresenta il supporto chiave di medio e lungo termine, che deve tenere per poter riproporre un trend rialzista con possibili obiettivi sopra 1.3100.
UsdJpy che nel medio termine dovrebbe continuare a scendere, con obiettivi più ambiziosi e verso i target più o meno in area 130.00. Ci sono poi il franco svizzero e i suoi cross, con oscillazioni che alternano risk on e risk off e movimenti indipendenti dagli altri tassi di cambio, ma dipendenti dalle notizie macro ma soprattutto geopolitico. Ma nel medio termine l’idea è che il franco, eccessivamente sopravvalutato, possa in parte ridimensionarmi.
SALE L’INFLAZIONE IN CINA
Il tasso di inflazione annuale della Cina è salito allo 0,5% a luglio 2024 dallo 0,2% di giugno, superando le previsioni di mercato dello 0,3% ed evidenziando il risultato più alto da febbraio. È stato anche il sesto mese consecutivo di rialzo dell’inflazione, poiché Pechino ha aumentato gli stimoli per sostenere i consumi. I prezzi dei prodotti alimentari hanno invertito i cali dei dodici mesi precedenti in mezzo a condizioni meteorologiche avverse.
Nel frattempo, i prezzi core hanno continuato ad aumentare, segnati da aumenti sostenuti nel settore dell'abbigliamento, della sanità e dell'istruzione. I prezzi al consumo di base, deducendo i costi di cibo ed energia, sono aumentati dello 0,4% anno su anno, il minimo in 6 mesi. Mensilmente, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,5%, il primo guadagno dal mese du aprile e superiore al consenso dello 0,3%.
SALE L’INFLAZIONE IN RUSSIA
Il tasso di inflazione annuale in Russia è salito al 9,1% a luglio 2024 dall'8,6% del mese precedente, il più alto da febbraio 2023, quando gli effetti di base delle sanzioni occidentali hanno attenuato i crescenti livelli di crescita dei prezzi nell'economia russa. L'aumento è stato in linea con l'avvertimento della Banca di Russia secondo cui una combinazione di una diffusa crisi di capacità e una certa trazione per la domanda da parte dei consumatori russi ha sollevato l'inflazione oltre le aspettative precedenti, giustificando l'ultimo aumento dei tassi della banca centrale. L'inflazione è aumentata per i servizi, compensando un leggero calo dell'inflazione del settore dei beni. Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo russo è aumentato dell'1,1%.
DATI DELLA SETTIMANA
La settimana entrante torna interessante, per quelli che saranno gli interventi dei responsabili della Fed, ma non solo. L’attenzione sarà rivolta anche ai report su inflazione (Cpi), e sui prezzi alla produzione (Ppi). A nel corso della prossima ottava, non bisogna dimenticare i dati sulle vendite al dettaglio, insieme alla fiducia dei consumatori del Michigan, i prezzi all'esportazione e all'importazione, e permessi di costruzione e produzione industriale.
Nel Regno Unito, per contro, sarà una settimana intensa con la pubblicazione di dati su disoccupazione, inflazione, tassi di crescita del PIL, produzione industriale e vendite al dettaglio. Andando in Asia, segnaliamo che la Cina pubblicherà i dati sul mercato immobiliare, sulle vendite al dettaglio e il tasso di disoccupazione. Altrove, segnaliamo la pubblicazione del Pil del secondo trimestre in Giappone, Paesi Bassi, Polonia e Thailandia.
Sui tassi di interesse, segnaliamo la decisione ella Rbnz, che dovrebbe tenere i tassi invariati al 5.5%. In Australia, saranno pubblicati NAB Business Confidence e Westpac Consumer Confidence mentre la Germania pubblicherà lo Zew Economic Sentiment Index, l’indice di fiducia del settore istituzionale tedesco.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
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Equity in ripresaRecupero di Wall Street nella seduta di ieri, con il Dow Jones che ha chiuso in rialzo dello 0.8%, l'S&P 500 in aumento dell'1%, e il Nasdaq in crescita ugualmente dell’ 1% dopo che il rapporto sulle richieste di sussidi di disoccupazione è uscito migliore delle attese, allentando leggermente le pressioni verso un taglio del costo del denaro da parte della Fed nel prossimo mese.
Le richieste iniziali sono scese a 233K la scorsa settimana, il minimo in quattro settimane e ben al di sotto delle previsioni di 240K. Si tratta di un movimento contrario a quello osservato le settimane scorse, quando i sussidi, insieme a dati poco brillanti sulle buste paga (NFP), hanno provocato timori di un rapido rallentamento dell’economia a stelle e strisce, il che avrebbe spinto la Fed a implementare tagli dei tassi più aggressivi.
Tecnologia, servizi sanitari e di comunicazione sono stati i settori con le migliori prestazioni. Le megacap hanno chiuso tutte positive: Microsoft (0,9%), Apple (0,6%), Nvidia (1,6%), Amazon (0,3%), Meta (1,4%) e Alphabet (1,2%).
VALUTE
Sui cambi è tornato il sereno nel senso che il franco svizzero, principale motivo di aumento del risk off, è sceso e il cross EurChf è tornato in area 0.9460 dai minimi di 0.9210 15. Anche il UsdChf ha ripreso quota 0.8670 dopo aver visto 0.8430 con la valuta elvetica che finalmente ha lasciato spazio ad un ribasso, anche in assenza di interventi della Snb.
Sul UsdJpy siamo in mezzo al guado. Dopo il recupero del UsdJpy dai minimi di 141.75, il mercato ha congestionato e da due sedute ormai, oscilliamo tra 145.50 e 147.80, in una fase interlocutoria nella quale il mercato attende ulteriori notizie da parte della Boj sui tassi di interesse, in seguito all’ultimo rialzo. Risale il Cable e rimane stabile EurUsd con l’EurGbp scesa rapidamente di circa 60 pips da 0.8620 a 0.8560.
EurUsd ancora compresso tra 1.0890 e 1.0950 mentre la sterlina risele contro dollaro a 1.2750 dai minimi visti ieri a 1.2670. Si riprendono anche i cross risk on come NzdChf o CadChf, e scendono i cross dell’Euro contr oceaniche, come EurAud ed EurNzd. Oceaniche in ripresa, specie NzdUsd, a ridosso ormai di 0.6050, area chiave.
JOBLESS CLAIMS
Il numero di persone che hanno richiesto sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso di 17.000 a 230.000 nel periodo conclusosi il 3 agosto, al di sotto delle aspettative di mercato di 240.000. Segue un rialzo di 250.000 nella settimana precedente, il più alto del 2024. Nonostante questo calo, il numero di richieste è rimasto significativamente al di sopra della media di quest'anno, poiché il mercato del lavoro statunitense si è indebolito dal suo picco post-pandemia, sebbene rimanga storicamente rigido.
Nel frattempo, il numero di richieste continuative è aumentato di 6.000 a 1.875.000 nella settimana conclusasi il 27 luglio, il più alto da novembre 2021. La media mobile a quattro settimane per le richieste iniziali, che riduce la volatilità di settimana in settimana, è aumentata di 2.500, al livello più alto da circa un anno a questa parte. I dati non devono ingannare, nel senso che il mercato del lavoro è in deciso peggioramento. E la Fed, nonostante le dichiarazioni dei vari rappresentanti, è pronta a tagliare.
USA, IN CALO I TASSI SUI MUTUI
Il tasso medio per un mutuo fisso a 30 anni, negli Stati Uniti, è crollato di 26 punti base al 6,47% l'8 agosto, raggiungendo il livello più basso da metà maggio 2023, secondo Freddie Mac. Questo calo si è verificato parallelamente ai rendimenti dei Treasury che sono scesi ai minimi di un anno, poiché i crescenti timori di una recessione negli Stati Uniti hanno alimentato un sentimento di avversione al rischio nel mercato.
"I tassi sui mutui sono crollati questa settimana al livello più basso in oltre un anno, in seguito a quella che sembra essere una reazione eccessiva a un rapporto sull'occupazione non proprio favorevole e alle turbolenze del mercato finanziario, nonostante l'economia rimanga su solide basi", ha osservato Sam Khater, capo economista di Freddie Mac.
CINA, INFLAZIONE IN RIPRESA
Il tasso di inflazione annuale della Cina è salito allo 0,5% a luglio 2024 dallo 0,2% di giugno, superando le previsioni di mercato dello 0,3%. Si tratta del dato più alto dal febbraio scorso. È stato anche il sesto mese consecutivo di inflazione al consumo, indicando un continuo miglioramento della domanda interna mentre Pechino ha aumentato gli stimoli abbassando i tassi.
I prezzi dei prodotti alimentari sono rimasti invariati, mentre i prezzi non alimentari hanno continuato ad aumentare (0,7% rispetto allo 0,8%), segnati da aumenti sostenuti nell'abbigliamento (1,5% rispetto all'1,5%), nell'edilizia abitativa (0,1% rispetto allo 0,2%), nella sanità (1,4% rispetto all'1,5%) e nell'istruzione (1,7% rispetto all'1,7%). I prezzi al consumo di base, ovvero il dato core, deducendo i costi di cibo ed energia, è aumentato dello 0,4% anno su anno, il minimo in 6 mesi. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,5%, il primo guadagno da aprile e superiore al consenso dello 0,3%.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Dopo il black mondayCorreggono i mercati azionari, in una seduta caratterizzata da movimenti e price action bilaterali, sempre ad alta volatilità però, dopo mesi e mesi di price action contenute ma costanti al rialzo. Fino a quando durerà questo movimento correttivo? Tornerà il sereno o è solo l’inizio di una estate turbolenta che potrebbe sfociare in un autunno altrettanto importante dal punto di vista delle price action?
Tecnicamente per le borse, al ribasso, c’è molto spazio, ma certamente non si devono né possiamo escludere correzioni prima eventualmente di andare a cercare i bottom, ovvero i minimi da cui, presumibilmente, il mercato ripartirà. Considerando il Nasdaq per esempio, non si può escludere un test dell’area di 16.750, che significherebbe un ribasso di circa 4 mila punti, pari al 20% di correzione, e movimenti analoghi potremmo vederli sugli altri indici.
Da un punto di vista macroeconomico, il sereno potrebbe tornare non appena la Fed metterà mano ai tassi, tagliando il costo del denaro, ma per il momento a giudicare dalle ultime dichiarazioni di Goolsbee, Presidente della Fed di Chicago, tutto ciò sembra ancora prematuro.
VALUTE
Giornata di consolidamento nel mercato valutario, con i principali rapporti di cambio compressi in 40 50 pips di oscillazione, in una alternanza continua tra risk on e risk off. EurUsd che si è mosso tra 1.0900 e 1.0940, mentre il Cable è rimasto debole con supporto a 1.2670 che per ora ha tenuto.
UsdJpy, dopo il recupero della notte precedente da 141.80 e 146.00, ha provato a rompere i supporti di 143.30, trovando però ordini di acquisto di dollari sul livello suddetto. E questa notte, dopo le dichiarazioni accomodanti del vice governatore della Boj, è salito quasi 300 pips a 147.70. Uchida infatti ha dichiarato che la Boj deve mantenere l’attuale livello de tassi senza procedere ad ulteriori rialzi.
E così le valute rifugio Jpy e Chf, (lo Jpy m olto di più, mentre il Franco è appena agli inizi), hanno cominciato a scendere alimentando il ritorno del sereno sui mercati. Anche NzdChf che aveva toccato 0.4945 lunedì, è salito a 0.5160 nuovamente.
USA, BILANCIA COMMERCIALE
Il deficit commerciale negli Stati Uniti si è ridotto a 73,1 miliardi di dollari a giugno 2024 dal massimo degli ultimi 20 mesi, registrato nel mese di maggio, a 75 miliardi di dollari, ma al di sopra delle aspettative di mercato, che erano per un disavanzo commerciale di 72,5 miliardi di dollari. Le esportazioni sono aumentate dell'1,5% a 265,9 miliardi di dollari, il secondo livello più alto mai registrato.
In deciso aumento le vendite di aeromobili civili, veicoli automobilistici e materie prime energetiche, tra cui gas naturale, prodotti petroliferi e olio combustibile. L'aumento delle esportazioni di beni è stato sufficiente a compensare una leggera diminuzione delle esportazioni di servizi. Nel frattempo, le importazioni sono aumentate di un più debole 0,6% a 339 miliardi di dollari.
EURO, CALO DELLE VENDITE AL DETTAGLIO
Le vendite al dettaglio nell'area euro sono diminuite dello 0,3% mese su mese a giugno 2024, sopra le aspettative di mercato che vedevano un calo dello 0,1% e dopo un aumento dello 0,1% a maggio. Le vendite di prodotti alimentari, bevande e tabacco sono diminuite dello 0,7%, rispetto a un aumento dell'1% e quelle di prodotti non alimentari sono diminuite dello 0,1%, dopo un calo dello 0,3%.
D'altro canto, le vendite di carburante per auto sono aumentate dello 0,5%, estendendo un aumento dello 0,3%. Su base annua, le vendite al dettaglio sono diminuite dello 0,3%, in calo rispetto a un aumento dello 0,5% a maggio.
CANADA, SURPLUS COMMERCIALE
Il Canada ha registrato un surplus commerciale di 0,64 miliardi di CAD a giugno 2024, il primo da febbraio, dopo un deficit rivisto al rialzo di 1,61 miliardi di CAD a maggio e rispetto alle stime di mercato di un divario di 1,84 miliardi di CAD. Le esportazioni sono aumentate del 5,5% a 66,7 miliardi di CAD, l'aumento più forte da febbraio, trainato in gran parte dalle maggiori vendite di oro, argento e metalli (+35,3%), nonché di petrolio greggio (+13,3%).
Le importazioni sono aumentate dell'1,9%, quasi raggiungendo il massimo storico di giugno 2022, per raggiungere 66 miliardi di CAD. Questa crescita è stata dovuta principalmente a un aumento significativo di veicoli a motore e parti di ricambio (+5,1%) e beni di consumo, in particolare prodotti farmaceutici (+16,9%). Il dollaro canadese, dopo un ribasso significativo visto lunedì, si è ripreso, con il UsdCad che dal massimo di 1.3948 è sceso a 1.3770, in un trend rinnovato al ribasso che sembra manifestarsi.
NUOVA ZELANDA, SALE LA DISOCCUPAZIONE
Il tasso di disoccupazione in Nuova Zelanda è salito al 4,6% nel secondo trimestre, dopo un 4,4% rivisto al rialzo nel trimestre precedente. Si tratta del livello più alto dal primo trimestre del 2021 e leggermente al di sotto delle aspettative di mercato del 4,7%.
Il tasso di partecipazione alla forza lavoro destagionalizzato, che include sia gli individui occupati che quelli disoccupati, si è attestato al 71,7%, rispetto al 71,6% del trimestre precedente. Il dollaro neozelandese, è tornato sopra quota 0.6000 contro dollaro, e sembra riprendersi anche sui cross contro Jpy e Chf.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Mercati, profondo rossoProsegue imperterrita la correzione (se così possiamo chiamarla), dei mercati azionari, in una price action che sta piuttosto assumendo i contorni di un trend ribassista. Wall Street ha ceduto pesantemente, con perdite sopra al 2% per tutti e tre gli indici, con una continua liquidazione di posizioni sui tecnologici. Il mercato sta smontando i carry trades che aveva costruito nell’ultimo anno, anche se per ora, a livello mensile le perdite sono calcolabili in un 12% per il Nasdaq, un -6.6% sull’S&P 500 e un -1.50% per il Dow Jones.
A livello annuale i tre indici sono ancora positivi, con percentuali che variano dal 9% del Dow Jones, al 15.5% dell’S&P 500 e quasi il 17% del Nasdaq. I titoli tecnologici a grande capitalizzazione che hanno guidato il rally di quest'anno sono scesi di più lunedì, tra cui Nvidia (-6,4%), Microsoft (-3,3%) e Tesla (-4,2%). Anche Apple è scesa del 4,8% dopo che la Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha dimezzato la sua partecipazione nel produttore di iPhone.
A pesare sono non solo i timori di un rallentamento economico negli Stati Uniti, che potrebbe diventare recessione, ma anche la questione geopolitica che inevitabilmente, tiene banco e che ha spinto gli indici di rischio, tra cui il Vix e l’indice fear and greed in zona rossa, ovvero in deciso risk off. L’insieme di questi due eventi non può che alimentare preoccupazioni tra gli investitori. Va ricordato però che ieri pomeriggio, l’ISM Services Pmi ha offerto agli investitori un po’ di sollievo, indicando un rimbalzo importante nel settore dei servizi.
USD INDEX
L'indice del dollaro è sceso fino a 101.8 nella sessione di ieri per poi assestarsi intorno ai 102,5, rimanendo vicino a livelli più bassi degli ultimi 7 mesi. A contribuire alla discesa, i deboli dati economici che hanno sollevato preoccupazioni sulla resilienza dell'economia statunitense e hanno aumentato le scommesse sulla necessità che la Fed tagli prima del previsto i tassi di interesse. Il mercato, ora sconta quasi 125 punti base di riduzione del costo del denaro nell’anno in corso, con le probabilità di una riduzione di 50 punti base a settembre che si attestano a quasi il 92%, rispetto a circa il 12% della scorsa settimana.
I dati di venerdì hanno mostrato che l'economia statunitense ha aggiunto meno posti di lavoro del previsto, e anche il tasso di disoccupazione generale è balzato inaspettatamente al livello massimo dal 2021, al 4,3% e la crescita dei salari ha rallentato più del previsto. In precedenza, l'ISM Manufacturing PMI aveva indicato una contrazione a sorpresa nel settore manifatturiero. D'altro canto, l'ISM Services PMI è uscito migliore delle attese contribuendo al rimbalzo successivo. Il dollaro si è indebolito soprattutto nei confronti dello yen e del franco svizzero.
Sui principali rapporti di cambio abbiamo notato un indebolimento del dollaro che poi ha recuperato leggermente nella seduta pomeridiana, con l’EurUsd salito a 1.1010 per poi correggere di una sessantina di pips e ora sembrerebbe poter correggere qualcosa in più. Il cable è rimasto debole e incapace di rompere 1.2800 con EurGbp che ha toccato 0.8620 per poi correggere 50 pips.
UsdJpy che dopo aver sfiorato 141.50 è tornato a salire e ora quota 145.40. Il Franco svizzero ha pressato tutte le valute concorrenti con l’EurChf che dopo aver testato il doppio minimo a 0..9220 è risalito sopra 0.9370. UsdChf sempre debole a 0.8550, ma ha anche visto 0.8430. Fino a quando rimarrà forte il risk off, difficile vedere un calo della divisa elvetica.
SCENDONO I RENDIMENTI
Il rendimento del Treasury statunitense a 10 anni è sceso al 3,752% tra le preoccupazioni per una potenziale recessione economica degli Stati Uniti, alimentando le scommesse sul fatto che la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse in modo più aggressivo. Tuttavia, un PMI dei servizi ISM migliore del previsto, salito a 51,4 da 48,8, ha leggermente attenuato questi timori indicando una ripresa dell'attività dei servizi negli Stati Uniti.
Nonostante ciò, i rendimenti del titoli del Tesoro statunitense rimangono al livello più basso dall’inizio di quest’anno. A luglio, l'economia statunitense ha aggiunto solo 114.000 posti di lavoro, al di sotto dei 175.000 previsti, mentre il tasso di disoccupazione è salito inaspettatamente al 4,3% e la crescita salariale ha rallentato più del previsto.
RBA FERMA SUI TASSI
La Reserve Bank of Australia (RBA) ha lasciato invariati i tassi nella riunione di questa notte, al 4,35% mantenendoli fermi per la sesta riunione consecutiva come da previsioni. Nello statement si legge che il board è preoccupato di una inflazione che rimane al di sopra dell'intervallo target del 2-3% a causa dei persistenti costi dei servizi.
Pertanto Il consiglio ha ribadito la necessità di rimanere vigili sui rischi al rialzo dei prezzi, e prospettando l’eventualità di rimanere flessibili sia al rialzo, ma anche al ribasso, sul costo del denaro e indipendenza dai dati macro. La politica monetaria, pertanto, sarà sufficientemente restrittiva finché l'inflazione non si muoverà in modo sostenibile verso l'obiettivo.
Allo stesso tempo, il consiglio ha evidenziato una sostanziale incertezza sulle prospettive economiche, evidenziata dalla lenta crescita del PIL e dall'aumento del tasso di disoccupazione. AudUsd stabile in area 0.6500.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Ancora ribassi per gli azionariIl Dow Jones è crollato di oltre 377 punti, nella sessione di venerdì, mentre l'S&P 500 e il Nasdaq hanno perso rispettivamente lo 0,7% e lo 0,8%. Le ragioni sono da ricercarsi nei timori innescati dall’interruzione IT globale, che ha bloccato le attività in diversi settori, tra cui per esempio, le compagnie aeree ma non solo. Il problema è stato causato, sembra, da un aggiornamento di CrowdStrike, azienda di cybersicurezza, che ha provocato il blocco di un gran numero d Pc windows. Microsoft ha annunciato in un post sul proprio blog che i PC colpiti ammontano a circa 8,5 milioni.
L'aggiornamento incriminato ha causato la temutissima "schermata blu della morte" su innumerevoli sistemi utilizzati da ospedali, compagnie aeree, banche e altri servizi essenziali, causando un blocco temporaneo delle loro attività. Solo i dispositivi Windows sono stati vittime del problema. Ciò ha evidentemente rappresentato un qualcosa di anomalo, che ha riportato l’avversione al rischio sui mercati, con l’indice Vix salito da 12.20 a 17.00 nel giro di poche sedute, mentre l’indice paura e avidità, ha parzialmente coretto tornando in zona neutra.
La discesa degli azionari, che nell’ultimo periodo ha colpito soprattutto i tecnologici ad alta capitalizzazione, potrebbe anche voler dire, considerato il ritorno del Dow Jones sui massimi e dell’indice Russell 2000 relativo alle aziende a bassa capitalizzazione, una rotazione di portafoglio che ha avuto inizio e che potrebbe anche rappresentare una nuova opportunità da qui in avanti. Del resto, non va dimenticato, siamo nell’anno elettorale e nessuno vorrà arrivarci con un mercato azionario in flessione.
Pertanto le aspettative sul taglio dei tassi potrebbero fungere da catalizzatore per il rafforzamento dei settori in ritardo. E il tutto accade mentre Joe Biden ha fatto un passo indietro e non sarà lui che correrà per la Presidenza Usa, per i democratici. Si fa il nome di Kamala Harris. Vedremo.
VALUTE
L’EurUsd ha interrotto la sua ultima corsa e ha chiuso la settimana invariato, appena sotto il livello di 1,0900. Tuttavia, ha raggiunto un nuovo massimo pluri mensile di 1,0947 a metà settimana, ripiegando sia dopo l'annuncio di politica monetaria della Banca Centrale Europea, ma anche in ragione del ritorno del risk off sugli altri mercati, che hanno rafforzato il dollaro in generale. L'ottimismo per un possibile taglio dei tassi di interesse negli Stati Uniti (USA) aveva messo sotto pressione il dollaro USA all’inizio della settimana.
Le price action avevano decisamente scontato la probabilità che la Federal Reserve (Fed) fosse pronta a ridurre il costo del denaro nel prossimo mese di settembre, secondo il CME FedWatch Tool, ma solo, per ora di 25 punti base. Il ritorno del risk off, tuttavia, ha aiutato il biglietto verde. La principale ragione del pullback del settore tecnologico è derivata dalle minacce dell'amministrazione statunitense, di severe restrizioni alle esportazioni dei produttori di chip stranieri verso la Cina.
Aggiungiamo poi il fatto che la continuazione della discesa degli azionari di venerdì è stata causata dall’interruzione globale di Internet, che ha poi alimentato ulteriormente la forza della divisa Usa. E così oltre all’EurUsd è sceso il Cable insieme alle oceaniche, mentre paradossalmente il solo Jpy ha retto in ragione dei recenti interventi della Boj che ne hanno impedito un nuovo indebolimento.
Vedremo se questa avversione al rischi sarà destinata a durare oppure no, cioè di fatto se il dollaro continuerà a mantenere la tendenza rialzista appena osservata o se sarà invece temporanea offrendo l’occasione ai venditori di dollari di rientrare short. Noi propendiamo ancora per questa seconda ipotesi.
INFLAZIONE STABILE IN GIAPPONE
Il tasso di inflazione annuale in Giappone si è attestato al 2,8% a giugno 2024, mantenendosi stabile per il secondo mese consecutivo pur rimanendo al livello più alto da febbraio. I prezzi dell'elettricità sono rimasti elevati, mentre il costo del gas è aumentato per la prima volta in 13 mesi in seguito alla fine del periodo dei sussidi statali.
Allo stesso modo, va detto che i prezzi hanno continuato a salire per cibo, alloggi, e trasporti, nonché abbigliamento e assistenza sanitaria. Nel frattempo, il tasso di inflazione core ha raggiunto un massimo di tre mesi del 2,6% a giugno, accelerando per il secondo mese e mantenendo le aspettative di rialzo dei tassi di interesse da parte della Boj. Jpy che per ora sembra aver trovato una base, grazie anche all’intervento silente della Boj e, a nostro avviso, ha ancora enorme spazio di rafforzamento da un punto di vista tecnico.
CINA, PBOC TAGLIA A SORPRESA
La Banca Popolare Cinese ha tagliato i tassi di prestito chiave a nuovi minimi record al fixing di luglio per aiutare l’attuale fragile ripresa economica. Il tasso primario sui prestiti a 1 anno (LPR), il benchmark per la maggior parte dei prestiti aziendali e domestici, è stato tagliato di 10 punti base al 3,35%.
Anche il tasso a 5 anni, un riferimento per i mutui immobiliari, è stato tagliato dello stesso margine al 3,85%. Le decisioni sono arrivate in seguito alla riduzione del tasso reverse repo a 7 giorni all'1,7% dall'1,8%, il primo taglio del genere in quasi un anno, tra gli sforzi per ottimizzare le operazioni di mercato aperto e aumentare il supporto finanziario.
Bloomberg News ha affermato che il tasso a 7 giorni potrebbe essere il futuro tasso di riferimento della politica monetaria poiché la PBoC ha recentemente segnalato uno spostamento verso il tasso a breve termine per guidare i mercati. Tutte le mosse sui tassi della Cina di oggi servono a contrastare la debolezza del Pil, cresciuto meno delle attese (4.5%) la settimana scorsa.
DATI CHIAVE DELLA SETTIMANA
Negli Stati Uniti, i momenti salienti della prossima settimana, ovvero i principali market movers, saranno concomitanti alla con la pubblicazione del tasso di crescita anticipato del PIL del secondo trimestre (prima rilevazione), l'inflazione PCE, oltre a spesa e reddito personali. Inoltre, non vano dimenticati i dati sull'S&P Global Manufacturing and Services PMI, gli ordini di beni durevoli e le vendite di case esistenti.
La stagione degli utili raggiungerà il culmine con oltre trenta aziende che vantano capitalizzazioni di mercato superiori a 100 miliardi di $, che rilasceranno le trimestrali. Fuori dagli Usa, segnaliamo i dati Manufacturing and Services PMI per Australia, Giappone, India, Francia, Germania, Eurozona e Regno Unito. In Germania, attenzione all’indice Ifo business e alla fiducia dei consumatori.
Per quel che riguarda le decisioni delle banche centrali, c’è attesa per quella della Banca centrale Turca mentre per quella cinese, abbiamo detto. E speriamo che i dati in questioni creino volatilità e soprattutto maggiori certezze, in un periodo in cui il mercato, per la verità, sembra pronto ad andare in vacanza.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlizani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
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IL TECH LASCIA I MASSIMI TRA GEOPOLITICA E BANCHE CENTRALIToday’S Trading del 17.07.2024 –
MACRO BACKGROUND
I mercati cambiano abito e se fino ad oggi il mondo finanziario era incentrato esclusivamente al settore tech, le forti incertezze geopoliche unite alle mosse delle banche centrali , spingono gli investitori a cercare porti più sicuri e soprattutto di natura diversa.
Il primo punto di incertezza sono le elezioni politiche in Usa , dove sebbene l’elezione di Trump sembri quasi scontata, restano incerte le linee guida che potrà dare al paese. I punti caldi di una nuova presidenza Trump restano le accomodanti politiche fiscali, che non saranno certo di grande aiuto alla lotta all’inflazione, ma anche i dati e le guerre commerciali con la Cina, punto focale che contrasta con la recente bolla AI. Bloccare il commercio internazionale con uno dei maggiori produttori di Chip e ostacolare le vendite delle grandi multinazionali che tentano non sembra una prospettiva che possa piacere agli investitori, tanto è vero che ieri il titolo ASML ( produttore di semiconduttori e chip) ha perso oltre il 7% essendo quest’ultima fortemente esposta alle vendite in Cina, vendite già penalizzate da un’economia asiatica non certo brillante.
È dunque corretto lasciare il mondo tech per fare spazio in portafoglio a settori più prudenti e meno volatiliti alle incertezze future, idea che da propellente rialzista agli indici Russell e Dow che mettono a segno il loro maggior recupero con l’Sp500 mai registrato.
Tema caldo ancora le banche centrali, partiamo dai dati UK che stamattina hanno evidenziato ancora un’inflazione stabile, a causa dei prezzi del settore service ed Hospitality che restano sorretti dai consumi che a loro volta godono dei rialzi salariali che si attestano a circa il 10% per questo 2024.
A completare il quadro dei temi macro resta l’intervento della BoJ che dichiara stavolta apertamente, il suo sostegno allo Yen, per contrastare le azioni speculative contro la valuta nipponica.
FOREX
Il forex resta dunque incentrato su due temi caldi, il primo è la debolezza strutturale del dollaro USA, schiacciato da un lato dall’aspettativa di tagli del costo del denaro, dall’altro dalla possibilità sempre piu pressante di una fase recessiva per gli USA.
La debolezza del biglietto verde stamattina è accompagnata dalle vendite massicce di usdjpy che si porta da 159.00 a 156.00 lasciando ora definitivamente le aree di 162.00. resta ora palese la volonta della BOJ di mantenere lo yen lontano da queste aree, ricordiamo ora l’imminente riunione della Boj di luglio che potrebbe riservare ancora importanti sorprese per la valuta nipponica ora in piena forza rialzista.
Oltre allo yen guadagnano terreno tutte le altre majors con eurusd che tocca 1.0950 e mantiene ancora vivo il trend rialzista partito da 1.0660, ma restano ora le incognite legate alla riunione BCE di domani. Ancora fortissima la sterlina che grazie ai dati sull’inflazione di questa mattina vede allontanarsi nuovamente la possibilità di un’intervento della Boe nella prossima riunione di luglio, pertanto ancora vivo il trend long in atto, che spinge le quotazioni a 1.3045
EQUITY
L’azionario si divide sempre di piu: da un lato l’Europa, che segna tutto territorio negativo, dove il Dax rompe i minimi di ieri e si lancia ai 18403 pnt verso i primi supporti di 18360 e 18200 poi.
L’America invece viaggia a due velocità, da un lato il tech che perde ancora un -1.41% in pre amrket, attestandosi a 20304pnt, mentre il dow ripiega leggermente dai massimi di 41300 pnt per attestarsi si primi supporti di 41150 pnt.
Il generale mood di risk off che ora vivono i mercati sembra ancora penalizzare i settori a maggior rischio , portando gli investitori a cercare porti piu sicuri
COMMODITIES
Nel mondo delle commodities non possiamo non toccare il gold, che fa ancora una volta la sua funzione di porto sicuro, godendo quindi del grande flusso di acquisti che porta le quotazioni ai massimi storici di 2489$.
Difficile ora stabilire dei target, la voglia di comprare oro trova ora un terreno molto fertile dato dalla fase di risk off dei mercati azionari, dallo storno dei tassi obbligazionari in vista dei tagli tassi e da una generale debolezza del dollaro USA.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
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DIASORIN mantengo view al rialzoDIASORIN daily rimane rialzista anche se vorrei vedere un poco di volumi al rialzo.
105 è il prezzo resistenza... a quel punto sarà molto importante capire se ci sarà una reazione volumetrica.
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TSLA storno su supporto dinamicoTSLA Daily: lo storno in atto ha trovato il supporto dinamico (trendline sui massimi decrescenti) da cui, per me, è ripartito un nuovo ciclo long.
Lo scenario attuale mi convince sempre più nella ricerca di long.
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PEPSI pronto per uno storno?PEPSI sul daily ci fa pregustare un doppio minimo con volumi in aumento. zone di recupero fisiologiche sopra 169.
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Bitcoin 63k supporto?Bitcoin rallenta la fase ribassista vicino ai 63k. Potremmo essere vicino ad un supporto di breve e attendo un pattern di inversione.
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INTERPUMP vicino ad un supporto?Interpump segue a ruota l'andamento negativo di molti titoli azionari europei. In un mese di forte volatilità e trend alternati, possiamo segnalare anche questo supporto.
Per delineare un buy è necessario, a mio avviso, un riallineamento positivo anche nelle borse europee... un movimento generico che possa spingere i mercati ai precedenti massimi.
In questo modo potrebbe colmarsi il divario con SP500.
apettate... O sarà SP500 a scendere e colmare il ribasso degli europei?
Attendiamo news dal primo confronto tra Biden e Trump e poi dalle news politiche in Francia.
#sp500 #ftsemib #dax #interpump #europa #francia
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Rivian +50% in after... cosa può accadere?Rivian salta sulla news di un possibile ingresso nel capitale da parte di volkswagen !
A questo punto potrebbe nascere un momentum positivo con target anche a 26 dollari (luglio 2023)
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EL.EN in attesa di un buon supportoEL.EN se dovesse tornare sotto 8,50 euro potrebbe essere di nuovo una buy opportunity.
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ADOBE ritorna bullishADOBE riconquista l'area di 500 dollari e per il mio sistema di trading torna ad essere bullish.
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SP500 altri massimi in arrivo?SPY: ogni nuovo massimo storico recente sembra aver creato una candela doji (guarda frecce rosse)... che hanno momentaneamente rallentato il trend per poi riuscire a ripresentare nuovi massimi.
Si ripeterà la storia?
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Sostenibilità del mercato Americano WEEK 23
Nel grafico sono raffigurati i tre ETF che replicano l’andamento di alcuni settori del mercato Americano; nello specifico, a partire dal basso troviamo il settore tecnologico (XLK), salendo il comparto dei consumi discrezionali (XLY) ed infine quello delle comunicazioni (XLC).
Possiamo notare come i tre indici, che rappresentano il RISK ON sul mercato USA, abbiano performato in maniera differente dall’ inizio del 2024, con un chiaro trend rialzista solo da parte del settore delle comunicazioni, mentre il comparto tecnologico ha accennato un rialzo ma non con la stessa forza del precedente ed infine il discrezionale che invece si è mosso in un range laterale.
Da questa informazione possiamo dedurre che il mercato, in quella che dovrebbe essere la fase di RISK ON cioè quel momento in cui gli investitori sarebbero disposti a rischiare di più in aziende più rischiose, non sta avendo la giusta e paritaria spinta da parte dei settori che dovrebbero sovraperformare in questi momenti.
In conclusione la domanda da porsi è quanto ancora il mercato riesca a tenere questo trend rialzista senza il sostegno dei principali settori favorevoli alla crescita del mercato stesso.
Altro aspetto, per nulla di poco conto, sono i volumi decrescenti durante il rialzo di questa settimana visibili tramite la freccia rossa disegnata sui grafici.
Stando ad uno dei principi della teoria di Dow, secondo cui il volume deve confermare il trend in atto, viene spontaneo domandarsi se quest’ultimo rialzo sia solo una falsa rottura prima di un possibile rimbalzo.
Volumi decrescenti che sono presenti sia sui singoli settori ma anche sul Futures stesso dello Standard & Poor’s 500 (grafico a destra).
PETROLIO nuovi ribassi in arrivo?PETROLIO abbiamo visto un ribasso che ha portato i prezzi quasi ai minimi dell'anno. Il recente rimbalzo si sta fermando sulle medie mobili.
Vedremo presto un nuovo ritorno dei seller?
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ETF Energy selection | Occhi sul PetrolioIn questo ETF di Invesco sul settore Energy si vede la debolezza spinta dal calo dei prezzi del petrolio e quindi sui titoli azionari quotati correlati.
Secondo la mia personale opinione potremmo essere vicino ad una zona supportiva.
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Settore Viaggi in EvidenzaQuesto ETF mostra un settore che ha sofferto notevolmente a Maggio ma che potrebbe aver fissato un punto di supporto da cui costruire il breakout. Vive una fase underperform da molti mesi.
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AMD crea una zona di supportoAMD nel mese di maggio reagisce con decisione all'area di 150. Attualmente abbiamo anche una spinta ben coordinata con le medie mobili.
I prezzi sono sostenuti anche da volumi in aumento.
Valutazione rialzista.
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Borse misteNon c’è dato macro che riesca, in questo momento, a far correggere i mercati azionari, i quali restano impiccati a ridosso dei massimi, trascinati dai giganti della tecnologia e semiconduttori. ll Nasdaq è salito dello 0,59%, spinto da un rally di quasi il 7% di Nvidia. Anche l'S&P 500 è salito dello 0,02%, mentre il Dow è sceso dello 0,55%. I titoli dei servizi tecnologici, energetici e di comunicazione hanno sovraperformato il mercato, estendendo il rally della scorsa settimana, con gli investitori che vedono ancora spazio al rialzo per le società legate all'intelligenza artificiale.
Tuttavia, i timori persistenti di una Federal Reserve aggressiva hanno esercitato pressioni sulla maggior parte degli altri settori, spingendo il Dow Jones al ribasso correttivo, e l’S&P 500 a muoversi in laterale. Tra i dati pubblicati, gli indicatori sulla fiducia dei consumatori compilati dal Conference Board hanno superato le aspettative, mentre i prezzi delle case nelle principali città degli Stati Uniti sono aumentati più del previsto raggiungendo un livello record.
Tale scenario aiuta la Fed a mantenere un atteggiamento restrittivo verso le aspettative di taglio del costo del denaro, in linea con le recenti osservazioni dei membri del board secondo cui occorreranno molti mesi di disinflazione prima che possano iniziare un eventuale allentamento di politica monetaria.
VALUTE
Il dollaro non sfonda, nonostante potrebbero emergere condizioni a lui favorevoli. Le dichiarazioni dei membri della Fed dovrebbero, in linea teorica, far crescere l’avversione al rischio sui mercati con un aumento dei rendimenti obbligazionari ed un rafforzamento del biglietto verde, ma per ora, euro e sterlina tengono, con particolare riguardo a quest’ultima, considerato che la divisa britannica ha toccato il massimo dal mese di marzo a 1.2800. L’euro invece ha sfiorato i massimi delle ultime due settimane a 1.0895, con EurGbp temporaneamente scesa verso 0.8490. Va segnalato che poi, ieri, in serata il dollaro ha recuperato contro entrambe riportandosi a 1.0850 e 1.2750.
UsdJpy sempre fortissimo con il superamento di area 157.35, in assenza della Boj, che ormai non fa più notizia (e di solito quello è il momento in cui bisogna stare in guardia). Tutte le altre coppie rimangono nei trading range delle ultime sedute, con poche novità, è importante segnalare un piccolo rafforzamento del franco svizzero, che torna in auge durante le inversioni tra risk on e risk of, ammesso e non concesso che quella attuale sia effettivamente una inversione tra appetito e avversione al rischio e non solo una piccola correzione dovuta al fatto che il mercato devo forse ancora scontare il divaricamento tra la forbice dei tassi tra Usa ed Europa.
I TREASURIES SCENDONO
Scendono i prezzi dei principali titoli obbligazionari americani, con i rendimenti del decennale che si sono impennati al 4.55%, rispetto ai livelli visti nell’ultima settimana, che oscillavano tra il 4.40% e il 4.45%. L’opinione generale degli investitori, in base alle ultime conferme provenienti dai dati, segnalano che la Fed probabilmente manterrà i tassi fermi ancora per qualche tempo, e più a lungo di quanto prospettato solo qualche settimana orsono.
I membri del Fomc, infatti, continuano ad aspettarsi che l'inflazione ritorni al 2% nel medio termine, anche se i dati recenti non hanno aumentato la loro fiducia nel raggiungimento dell'obiettivo, come hanno mostrato i verbali della riunione del 30 aprile. I funzionari hanno suggerito che il processo di disinflazione probabilmente richiederà più tempo di quanto si pensasse in precedenza e alcuni hanno addirittura suggerito la volontà di inasprire ulteriormente la politica qualora i rischi di inflazione si materializzassero in modo tale da rendere appropriata tale azione. Di conseguenza, il mantenimento dell’attuale intervallo obiettivo per il tasso dei fondi federali al 5,25%-5,50% è stato supportato dai dati che indicano una continua e solida crescita economica.
AUSTRALIA, INFLAZIONE IN RIALZO
L’indicatore mensile dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) in Australia è aumentato del 3,6% nell’anno fino ad aprile 2024, rispetto al 3,5% del mese precedente e al di sopra delle previsioni del 3,4%. Si tratta del livello più alto dal mese di novembre 2023 e la principale ragione è da attribuirsi all’aumento dei prezzi dei generi alimentari. Inoltre, i prezzi sono saliti di più il comprato della sanità, alcool e tabacco, comunicazioni e abbigliamento.
I prezzi hanno continuato a salire anche nei settori dell’immobiliare, trasporti e istruzione. Sono invece diminuiti i prezzi del settore dell’arredamento. L'indicatore mensile CPI, escludendo le voci volatili e i viaggi, è aumentato del 4,1% in aprile, allo stesso ritmo di marzo. L'inflazione rimane al di fuori dell'intervallo obiettivo della RBA del 2-3%. La RBA dovrebbe insistere nel mantenere i tassi invariati anche nelle prossime riunioni.
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SPY debole? subito ribassisti?SPY crea una candela rossa dopo un massimo importante.... e senza volumi... dobbiamo subito metterci short?
E' corretto pensare ai supporti come 515?
Essere frettolosi in queste occasioni può portare a errori di valutazione. Analizziamo le prossime 2-3 candele per poter avere qualche conferma.
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