NASDAQ: I Giganti Tech Puntano a Nuovi Massimi?ANALISI MACROECONOMICA:
L’indice NASDAQ (NAS100 su Pepperstone), rappresenta le migliori 100 aziende in termini di capitalizzazione che riguarda soprattutto il settore tech, ma non solo, abbiamo anche aziende di consumo quali Amazon e Tesla, per la sanitá possiamo citare Moderna e per la comunicazione Meta o Google.
Quali sono i fattori che condizionano il NAS questa settimana?
Mercoledì 20 Novembre abbiamo avuto le trimestrali di Nvidia, azienda che negli ultimi mesi ha contribuito in maniera preponderante a far raggiungere nuovi massimi storici al nostro indice tech. Questo è stato dettato per lo più dalla crescente domanda di chip per l’intelligenza artificiale.
Teniamo presente che ogni investitore deve valutare ogni tipo di rischio derivante dall’investimento del proprio denaro.
Per quanto riguarda la prospettiva economica, la recente riduzione dei tassi di interesse da parte della FED ha portato un certo ottimismo all’interno dei mercati, ma senza dubbio bisogna tener presente il rallentamento che si è avuto lato vendite e sul mercato del lavoro e questo potrebbe portare potenzialmente ad una flessione delle performance del Nasdaq.
Teniamo in considerazione che l’indice americano è considerato uno degli asset con più alta volatilità, anche a causa delle incertezze che stiamo tuttora vivendo a livello di geopolitica globale.
In questo caso è bene valutare con attenzione eventuali investimenti, in quanto potrebbero portare a delle perdite di denaro.
ANALISI TECNICA
Time Frame: Daily (D)
Da un punto di vista tecnico abbiamo una situazione particolarmente interessante da tenere in considerazione.
Possiamo notare come abbiamo avuto un’accettazione del prezzo al di sopra del massimo precedente, livello di prezzo 20,750$. Sembrerebbe che al momento i traders abbiano una predisposizione ad andare potenzialmente al rialzo.
Dobbiamo comunque tenere presente che questa si tratta di un’analisi in cui non vi è alcuna certezza di come il prezzo si muoverá.
Continuando la nostra analisi, possiamo notare come il nostro prezzo psicologico dei 20,000 punti possa giocare un ruolo cruciale. Difatti questa zona ha portato al nuovo massimo, motivo per cui nel caso in cui il prezzo dovesse arrivare in questa potremmo configurare due tipi di scenari:
1. Da questa zona potremmo vedere una ripresa del prezzo che potrebbe portare a toccare nuovi massimi del Nasdaq, in quanto zona di forte impulso rialzista, ed è in corrispondenza con il 50% di Fibonacci.
2. Caso contrario, se si ha un’accettazione del prezzo al di sotto di questo impulso, e quindi una possibile inversione di tendenza, il prezzo potrebbe andare ad effettuare nuovi minimi.
Ogni trader deve effettuare le dovute valutazioni e le proprie analisi, in quanto non abbiamo alcuna certezza che il prezzo possa effettuare questo movimento.
Inoltre, i movimenti che si sono verificati in passato non sono sinonimo che questi possano ripetersi con certezza in futuro.
STOCHASTIC MOMENTUM INDEX (SMI)
Da un punto di vista dello Stochastic Momentum Index (SMI), possiamo notare una certa divergenza tra prezzo e movimento del nostro indicatore, in quanto il prezzo ha segnato massimi crescenti, mentre, l’SMI ha confermato massimi decrescenti.
Ogni trader ed investitore, deve in ogni modo tenere in considerazione che l’uso di indicatori non dà certezza sul movimento del prezzo futuro.
CONCLUSIONI:
In questo momento, la macroeconomia giocherà un ruolo fondamentale per quanto riguarda gli indici americani, sarà importante vedere come si muoverá la FED e come i dati sul lavoro possano influenzare l’andamento delle aziende americane.
Mentre da un punto di vista puramente tecnico, sarà importante vedere come gli investitori si muoveranno nel caso in cui il prezzo torni sulla zona psicologica dei 20.000 punti, zona inoltre in cui c'è stato un elevato volume di scambi.
Ricordiamo come ogni trader debba tenere in considerazione la volatilitá di questo asset e di come la volatilitá stessa possa rappresentare un elevato rischio da parte degli investitori nell’eventuale perdita di denaro.
Ogni movimento di prezzo avvenuto in passato, non dà in alcun modo una certezza che questo possa ripetersi nello stesso modo in futuro. Inoltre questa analisi é puramente a scopo informativo.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Cerca nelle idee per "TESLA"
NASDAQ sale di più del 1% mentre cresce l'entusiasmo per NVIDIAIl NASDAQ sale di oltre l'1% mentre cresce l'entusiasmo per NVIDIA.
A Wall Street si dice:
"Non lasciare che le notizie quotidiane influenzino le tue decisioni di investimento a lungo termine." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Il settore tecnologico ha continuato la sua ascesa ieri, martedì, in vista di quello che potrebbe essere il rapporto sugli utili più importante della stagione, previsto per questa sera. Nel complesso, i mercati azionari hanno mostrato ieri, martedì, un andamento misto.
Il NASDAQ è salito dell'1,04% (circa 195 punti) chiudendo a 18.987,47, segnando un guadagno di oltre l'1,6% negli ultimi due giorni. In altre parole, l'indice ha recuperato circa la metà del crollo del 3,2% subito la scorsa settimana. Tutti i titoli del gruppo "Mag 7" hanno registrato aumenti, tra cui il pioniere dei veicoli elettrici Tesla (TSLA), che è avanzato di un altro 2,1%, e Meta Platforms (META), Amazon (AMZN) e Alphabet (GOOGL), ciascuno in rialzo di oltre l'1%.
Nel frattempo, l'S&P 500 è cresciuto dello 0,40% chiudendo a 5.916,98, mentre il Dow Jones ha registrato un calo per la quarta sessione consecutiva, perdendo lo 0,28% (circa 120 punti) e chiudendo a 43.268,94.
Un solido rapporto trimestrale di Walmart (WMT) ha suggerito che i consumatori continuano a spendere in vista della cruciale stagione delle festività. Il principale rivenditore statunitense ha superato sia le aspettative sui margini sia quelle sugli utili nel suo terzo trimestre fiscale, migliorando anche le previsioni future. Gli investitori hanno apprezzato il fatto che Walmart stia diversificando le sue vendite oltre il settore alimentare. Il titolo ha storicamente mostrato buone performance dopo rapporti trimestrali solidi e ieri non ha fatto eccezione, con un aumento del 3%. Oggi è atteso il rapporto di Target (TGT).
Le azioni di Walmart sono aumentate del 65% nel 2024, poiché consumatori di ogni fascia si sono rivolti al rivenditore per approfittare di offerte vantaggiose in un contesto di inflazione elevata. Molti analisti sottolineano come il recente successo di Walmart abbia portato a profitti consistenti. Il rapporto trimestrale e la reazione del mercato rappresentano segnali positivi in vista della cruciale stagione dello shopping natalizio
Tuttavia, l'attenzione di tutti è rivolta al rapporto di NVIDIA (NVDA), previsto per oggi, che potrebbe scuotere i mercati tanto quanto le recenti elezioni o la riunione della Federal Reserve di inizio mese. Gli investitori attendono con ansia di scoprire se gli ingenti investimenti nell'intelligenza artificiale abbiano portato i risultati sperati e se NVIDIA riuscirà a mantenere il suo straordinario percorso di crescita senza ostacoli o rischi di surriscaldamento.
NVDA è stata ieri, martedì, la più grande vincitrice tra i titoli del gruppo "Mag 7", con un incremento del 4,9%, recuperando quasi tutte le perdite della scorsa settimana. Numeri positivi nel rapporto atteso per questa sera potrebbero colmare il divario e spingere il titolo ancora più in alto.
Il rapporto di NVIDIA ha il potenziale di essere un evento di portata sismica.
Dopo il forte rally post-elezioni e il successivo calo della scorsa settimana, i mercati sono alla ricerca di una direzione chiara. Il rapporto di NVIDIA potrebbe essere esattamente il catalizzatore in grado di influenzare significativamente il mercato.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
PowerFleet (AIOT)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Ritornano i rischi geopoliticiLa sessione dei mercati di ieri, necessariamente, dobbiamo dividerla in due fasi, ben distinte tra di loro. Un inizio nel quale le notizie provenienti dal fronte geopolitico hanno creato panico tra gli investitori, con un'accelerazione dei mercati azionari verso il basso e uno JPY in forte recupero contro il dollaro.
Le borse sono scese bruscamente, con l'S&P 500 (i futures naturalmente) in calo dello 0,6%, il Dow Jones in ribasso di oltre 300 punti e il Nasdaq in perdita dello 0,5%, in ragione del fatto che l’Ucraina avrebbe lanciato missili balistici a medio e lungo raggio (ATACMS, inviati recentemente dall’amministrazione USA, come confermato anche dal Presidente Biden) verso la cittadina di Bryansk, non distante dal confine ucraino.
Sembrerebbe che 5 dei 6 missili lanciati siano stati intercettati dalla contraerea russa. Il presidente Putin, a quel punto, ha dichiarato di aver aggiornato la dottrina nucleare della Russia per ampliare le condizioni per l'utilizzo di armi atomiche.
Poi, nel corso della giornata, ed è qui che subentra la seconda fase, le varie diplomazie e alcuni responsabili politici hanno voluto stemperare parzialmente i toni, generando un reversal del USD/JPY e degli stessi listini che in serata hanno rimbalzato, facendo registrare poi chiusure parzialmente positive.
L'ottimismo attorno al settore tecnologico ha contribuito a compensare le preoccupazioni geopolitiche. Il titolo Nvidia ha fatto registrare un +2% in vista del suo previsto rapporto sugli utili, mentre Tesla ha guadagnato il 2%, estendendo il suo rally mensile al 38%, evidenziando il suo miglior mese da gennaio 2023. Inoltre, Walmart è balzata del 5% su solidi utili e un outlook migliorato. D'altra parte, Lowe's è scesa del 3,1% poiché la società prevede un calo delle vendite per l'anno nonostante ricavi del terzo trimestre migliori del previsto.
VALUTE
L'euro si era inizialmente indebolito sulle notizie provenienti da Ucraina e Russia, avvicinandosi a 1,0530 e ai minimi da un anno a questa parte a 1,0496 toccato la scorsa settimana, poiché le preoccupazioni sull'impatto delle tariffe commerciali statunitensi sulla crescita dell'Eurozona e sulle tensioni geopolitiche pesavano sul sentiment.
Poi le cose sono cambiate e l’euro ha chiuso in recupero, a ridosso di 1,0600, in presenza di un ritorno del risk on. La BCE ha tagliato i tassi tre volte da giugno poiché l'inflazione si avvicina al suo obiettivo del 2%, ma le previsioni di crescita sono state declassate due volte.
I mercati si aspettano in gran parte un taglio dei tassi di 25 punti base il mese prossimo, con una minore possibilità di una mossa più ampia. Gli investitori ora attendono i dati sui salari dell'Eurozona mercoledì e i PMI venerdì.
Sulle altre valute, segnaliamo una sterlina stabile a ridosso di 1,2700 e un dollaro che in generale ha perso quota contro tutto, eccezion fatta per lo JPY che nella notte si è ulteriormente indebolito, in ragione dell’assenza delle minacce verbali di intervento da parte della BoJ. Oceaniche in ripresa ma senza grande slancio e ancora sotto le resistenze chiave. EUR/CHF che dopo i ribassi di ieri si è stabilizzato di nuovo a 0,9360.
CANADA, SALE L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuale in Canada è salito al 2% nell'ottobre 2024, in rapida crescita rispetto al minimo degli ultimi tre anni dell'1,6% registrato nel mese precedente, superando le aspettative di mercato dell'1,9%.
Nonostante l'aumento più netto del previsto, il tasso di inflazione principale è rimasto entro l'obiettivo della Banca centrale per il terzo mese consecutivo. Il USD/CAD è sceso in maniera impulsiva fino al test dei primi supporti chiave a 1,3960. Un'eventuale violazione del supporto di breve termine spingerebbe i prezzi verso 1,3800.
GOLD IN RIPRESA
L'oro è salito dell'1% a oltre 2.630 dollari l'oncia martedì, estendendo il rimbalzo rispetto al minimo degli ultimi due mesi di 2.560 dollari fatto registrare venerdì scorso, mentre la nuova escalation della guerra tra Russia e Ucraina ha spinto gli investitori a ritornare ad acquistare asset rifugio, tra cui proprio l’oro.
Intanto, la maggior parte degli investitori continua ad aspettarsi che la Federal Reserve possa tagliare i tassi di 25 punti base nella riunione di dicembre, sebbene la certezza sia diminuita dall'inizio del mese in ragione della solidità dei principali aggregati macro statunitensi. Ciò è stato confermato dalle richieste di disoccupazione la scorsa settimana, numeri che evidenziano ancora la resilienza del mercato del lavoro statunitense.
MERCATO IMMOBILIARE IN PEGGIORAMENTO
I nuovi cantieri, nella pubblicazione di ieri, negli Stati Uniti, sono diminuiti del 3,1% a 1,3 milioni ad ottobre 2024, rispetto a un dato rivisto al ribasso di 1,35 milioni di settembre e al di sotto delle previsioni di 1,33 milioni.
La ragione va ricercata negli uragani del mese scorso, che hanno diminuito drasticamente l'attività di inizio di nuovi cantieri. Tuttavia, non solo gli uragani hanno contribuito a rallentare l’attività di costruzione di nuovi alloggi, ma anche i mutui vicino al 7%, che frenano gli acquirenti.
I cantieri di nuove case unifamiliari sono crollati del 6,9%, equivalente a un tasso annualizzato di 0,97 milioni, mentre i cantieri di case plurifamiliari, di almeno cinque unità o più, sono aumentati del 9,8% a 0,326 milioni.
CINA, TASSI INVARIATI
La Banca Popolare Cinese (PBOC) ha mantenuto i suoi tassi di prestito chiave invariati, in linea con le stime di mercato. Il tasso primario sui prestiti a un anno (LPR), il parametro di riferimento per la maggior parte dei prestiti alle aziende e alle famiglie, è stato mantenuto al 3,1%.
Nel frattempo, il tasso a cinque anni, un riferimento per i mutui immobiliari, è stato mantenuto al 3,6%. Entrambi i tassi rimangono a minimi record dopo le riduzioni dei tassi di ottobre e luglio.
Da fine settembre, Pechino ha intensificato gli sforzi per invertire un rallentamento economico e raggiungere l'obiettivo di crescita per il 2024 al 5%, nonostante la prolungata debolezza del settore immobiliare, la bassa fiducia dei consumatori e delle imprese e i persistenti rischi di deflazione. Si prevede che la banca centrale lancerà altre misure di allentamento delle politiche nei prossimi mesi. USD/CNH stabile in area 7,2500.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
La tecnologia si riprende in vista del report di NVIDIA.La tecnologia si riprende in vista del report di NVIDIA.
A Wall Street si dice:
"Le crisi finanziarie sono inevitabili, ma quelle che sopravvivono saranno più forti e meglio attrezzate per il futuro." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Ieri il mercato azionario ha vissuto una sessione mista, ma prevalentemente positiva, mentre gli investitori attendono l’ultimo rapporto della stagione sugli utili del gruppo "Mag 7" e sperano in un recupero dopo la deludente svendita della scorsa settimana.
Il settore tecnologico ha registrato oggi un rimbalzo significativo, con il NASDAQ in rialzo dello 0,60% (circa 111 punti) a 18.791,81, dopo il calo del 2,2% di venerdì. Ancora una volta, Tesla (TSLA), il pioniere dei veicoli elettrici, ha guidato il rialzo con un guadagno del 5,6%, sostenuto dalle speranze di deregolamentazioni da parte della prossima amministrazione Trump.
L’S&P 500 è aumentato dello 0,39% raggiungendo 5893,62, mentre il Dow Jones ha perso lo 0,13% (circa 55 punti) scendendo a 43.389,60.
La scorsa settimana, i principali indici si trovavano su massimi record grazie alle elezioni e al secondo taglio consecutivo dei tassi d’interesse. Tuttavia, il tono cauto del presidente della Fed, Jerome Powell, sulle prospettive di ulteriori riduzioni in un’economia solida ha smorzato l’entusiasmo.
L’evento principale di questa settimana è senza dubbio il rapporto sugli utili di NVIDIA (NVDA), previsto per mercoledì. Gli investitori osservano con attenzione il leader dell’intelligenza artificiale per valutare se l’imponente investimento in questa tecnologia rivoluzionaria darà i suoi frutti. Permangono alcune preoccupazioni legate al chip Blackwell dell’azienda, che potrebbe soffrire di problemi di surriscaldamento e subire ritardi. Oggi le azioni di NVDA sono scese dell’1,3% dopo un calo di quasi il 4% registrato la scorsa settimana. Nonostante ciò, il titolo resta in rialzo di circa il 180% nell’ultimo anno.
Sebbene il report di NVIDIA attirerà gran parte dell’attenzione del mercato questa settimana, ci sono anche altri rapporti importanti in arrivo nei prossimi giorni. Ad esempio, il maggiore rivenditore statunitense, Walmart (WMT), pubblicherà i risultati prima dell’apertura del mercato oggi. Inoltre, ascolteremo i dati di Lowe’s (LOW) sempre oggi, mentre TJX Companies (TJX) e Target (TGT) presenteranno i loro numeri mercoledì.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
PennantPark Investment Corp. (PNNT)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Equity, cosa farà ora?L'S&P 500 e il Nasdaq sono saliti dello 0,2% e dello 0,4% rispettivamente nella sessione di ieri, mentre il Dow Jones è sceso di quasi 100 punti. Il settore tecnologico ha guidato la ripresa dopo una settimana difficile per i principali indici.
Tesla è salita del 3,5% in seguito alla possibilità che Trump stia valutando un allentamento normativo per i veicoli a guida autonoma. Il recupero del gigante dei veicoli elettrici ha trascinato il Nasdaq.
Apple e Netflix sono salite rispettivamente dell'1,8% e del 2%, mentre Advanced Micro Devices è balzata di quasi il 4%. Gli investitori stanno ora tenendo d'occhio il rapporto sugli utili di Nvidia, in via di pubblicazione mercoledì.
Il mercato rimane cauto dopo i commenti di Jerome Powell sul rinvio dei tagli dei tassi a causa della forte crescita economica e di un solido mercato del lavoro. Nel frattempo, Wall Street osserva le nomine di Trump, tra cui Brendan Carr in corsa per la carica di Segretario del Tesoro.
IL DOLLAR INDEX RIPIEGA DOPO IL TEST DEI MASSIMI
Lunedì l'indice del dollaro si è mantenuto stabile intorno a 106,6 nella sessione europea, per poi sgonfiarsi successivamente, con un ribasso fino a 105,80. In mattinata l’indice aveva scambiato vicino ai massimi degli ultimi due anni, tra le aspettative di un minor numero di tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve e le scommesse sulla sovraperformance economica degli Stati Uniti sotto la presidenza Trump.
Sempre il solito refrain. La scorsa settimana, il presidente della Fed Jerome Powell aveva indicato che la banca centrale non ha un programma predefinito di riduzioni del costo del denaro, in ragione della tenuta degli aggregati macro statunitensi, tra cui un solido mercato del lavoro e le continue pressioni inflazionistiche.
Dati più forti del previsto sulle vendite al dettaglio e sull'inflazione hanno ulteriormente supportato le ultime parole del Presidente. Mentre i mercati si aspettano ancora un taglio dei tassi di un quarto di punto a dicembre, le aspettative per le riduzioni dei tassi fino alla fine del 2025 sono scese a 77 punti base, in calo rispetto agli oltre 100 punti base di poche settimane fa.
ALTRE VALUTE
Dollaro in correzione nella sessione di ieri pomeriggio, con l’EurUsd tornato a ridosso di 1,0610, Cable sopra 1,2690, UsdCad tornato sui primi supporti a 1,4000 e oceaniche che hanno rimbalzato oltre l’1% tornando rispettivamente a 0,6510, 0,6440 e a 0,5900 da 0,5835.
La sensazione è che questa correzione debba proseguire almeno fino a 1,0660-70 per la moneta unica, 1,2800 per il Cable e 1,3950 per l'UsdCad, mentre sulle oceaniche testeremo la loro capacità di rompere le prossime resistenze poste a 0,6550 e 0,6040.
Discorso a parte merita l'UsdJpy, risalito nelle ultime sedute fino ad arrivare a ridosso di 157,00 jpy per dollaro, da dove è partito un sell off di UsdJpy causato dalle minacce di Katsunobu Kato che ha parlato di un possibile intervento a sostegno dello Jpy nel caso di ulteriore indebolimento della valuta. Il ribasso potrebbe anche riportare i prezzi verso livelli decisamente inferiori.
I RENDIMENTI DEI TITOLI DI STATO USA CRESCONO ANCORA
Il rendimento del Treasury Note statunitense a 10 anni è salito leggermente al 4,45% lunedì, dopo un aumento di 13 punti base la scorsa settimana, poiché, come già ribadito poc’anzi, si ridimensionano le aspettative di taglio dei tassi negli USA.
La probabilità di una riduzione di 25 punti base del tasso dei fondi federali a dicembre è ora al 62%, un calo significativo dall'86% all'inizio della scorsa settimana. Nei prossimi 12 mesi, gli analisti stanno scontando circa tre quarti di punto percentuale di taglio dei tassi, circa la metà dell'importo previsto a settembre.
AUSTRALIA, LE MINUTE DELLA RBA
La Reserve Bank of Australia (RBA) ha mantenuto invariato il suo tasso di cassa al 4,35% durante la riunione di novembre, mantenendolo invariato e adeguandosi alle stime di mercato.
La banca centrale ha osservato che, mentre l'inflazione generale è diminuita in modo significativo e si prevede che rimarrà più bassa per un po' di tempo, l'inflazione core rimane elevata. Ciò sottolinea la necessità di rimanere vigili sui rischi al rialzo dei prezzi e il consiglio non esclude nulla.
Il consiglio ha aggiunto che la politica monetaria dovrà rimanere sufficientemente restrittiva finché non sarà certa che l'inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso l'intervallo target. Per quanto riguarda i consumi delle famiglie, la RBA ha notato segnali di aumento della spesa durante il terzo trimestre.
Tuttavia, c'è il rischio che qualsiasi ripresa possa essere più lenta del previsto, portando a una continua crescita della produzione debole e a un più netto deterioramento del mercato del lavoro.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 14.11.2024Al “Trump trade” si aggiunge il rischio d’inflazione, alias Trumpflation.
Boom delle cryptos: i mercati sperano in regolamentazione Usa più friendly.
La tecnologia teme ricadute dai dazi Usa promessi da Trump.
La transizione energetica corre veloce in Cina, soffre la domanda di petrolio.
Le Borse europee hanno chiuso praticamente invariate la seduta di ieri, 13 novembre, dopo il dato sull'inflazione Usa di ottobre che, in linea con le attese, è salita a +2,6% per la 1’ volta da marzo. L'indice “core”, nettato di energia e alimentari, ha segnato, come previsto, +3,3% annuale e +0,3% mensile.
Il rialzo sembra insufficiente ad incidere sull’attitudine cautamente espansiva della Federal Reserve che, a dicembre, dovrebbe varare il 3’ taglio dei tassi ed anche Wall Street ha chiuso contrastata: Dow Jones +0,1%, S&P500 “flat”, e Nasdaq -0,3%.
Il rischio di Trumpflation incombe sui mercati: dopo aver metabolizzato positivamente i possibili benefici sull’economia derivanti dalle promesse elettorali del Presidente eletto, ora si soppesano le possibili ricadute sull'inflazione.
In tale ottica va guardato con attenzione il dato PCE (Personal consumer expenditure) in uscita il 27 novembre, una misura che da anni la FED (Banca centrale Usa) ritiene la più attendibile per l’inflazione per le famiglie, oltre a quello sui nuovi posti di lavoro nel settore “non agricolo”, in uscita il 2 dicembre.
Bitcoin continua a correre, superando la soglia dei 90 mila Dollari: all’impetuoso movimento (dalle elezioni del 5 novembre ha guadagnato oltre +30%) contribuisce anche l’incremento dei flussi di denaro sugli Etf specializzati.
La capitalizzazione di mercato delle criptovalute ha superato 3 triliardi di Dollari: la ri-elezione di Trump alimenta la speranza di una regolamentazione più “friendly” verso gli asset digitali.
Elon Musk, fondatore e CEO di Tesla è stato scelto dal Presidente eletto Donald Trump, insieme a Vivek Ramaswamy, per dirigere il nuovo dipartimento per l'Efficienza governativa (Doge): queste nomine si aggiungono a quelle dei giorni scorsi, caratterizzate dalla “line dura” sul commercio con la Cina.
Certamente il nuovo mandato Trump si colloca in uno scenario di conti pubblici Usa assai peggiore di quello del 2016, specie guardando ai rapporto debito/Pil e deficit/Pil e all’esplosione della spesa per interessi.
I rendimenti dei Treasury americani testimoniano tensione: la scadenza a 2 anni rende circa 4,3%, rispetto al 3,6% di inizio ottobre, mentre sul 10 anni sfiora 4,5%, scontando anche la risalita dei prezzi al consumo a ottobre dopo 6 mesi di calo.
Sul fronte delle materie prime energetiche, il prezzo del petrolio resta debole, sul timore che la domanda cinese resti debole, anche per la rapidità con cui la Cina sta “ecologizzando” il proprio apparato di generazione elettrica.
La U.S. Energy Information Administration (EIA) ha lievemente aumentato le previsioni di produzione globale di petrolio per il 2024, a 102,6 milioni barili/giorno, da 102,5 milioni, mentre sul 2025 prevede 104,7 milioni, dai 104,5 precedenti, rimamendo comunque sotto quelle del cartello Opec+.
EIA stima la produzione di petrolio USA a 13,2 milioni di barili/giorno nel 2024, ovvero 300 mila barili sopra al record 2023 di 12,9 milioni: l’offerta globale di greggio è abbondante ed il prezzo è debole: ieri quello del WTI (West Texas Intermediate) ha confermato i livelli recenti di 68 Dollari/barile.
Sul mercato valutario, il Dollaro è ancora forte e schiaccia il cross con l'Euro sino 1,054, ai minimi dell’anno, mentre contro Yen giapponese è ai minimi da 3 mesi: cross US$/Yen 156!
Macro europea: il Presidente della Bundesbank (Banca centrale tedesca) Joachim Nagel è convinto che se i dazi minacciati da Trump si materializzassero, "potrebbero costare il -1,0% del GDP (Pil) tedesco, già previsto debole nel 2025, dopo un 2023 e 2024 in “semi-recessione”.
Torna a correre l'inflazione in Spagna: a ottobre, secondo l’INE (Istituto nazionale di Statistica), i prezzi al consumo sono cresciuti +0,6% mensile da -0,6% di settembre, e +1,8% annuale, dal +1,5% di settembre, in linea con le attese,
Politica Europea: peggiora la crisi di Governo tedesca, con la conferma delle elezioni anticipate il 23 febbraio. Alta tensione anche in seno all’Unione Europea: si fatica a trovare un accordo tra la Presidente Von der Leyen e i leader della maggioranza su alcune nomine, tra cui quella di Raffaele Fitto a vice Presidente della Commissione.
Materie prime: il prezzo dell’oro è sceso al minimo da 2 mesi, 2.560 Dollari/oncia (ore 13.30 CET), un calo in parte attribuibile al rafforzamento del Dollaro e alla risalita dei rendimenti obbligazionari. Giù anche il rame, -1,1% a 9.045 Dollari/Tonnellata, minimo da metà settembre.
Oggi, 14 novembre, le Borse europee hanno mostrato una buona intonazione nella mattinata, +0,5% medio alle 13.30 CET, in attesa del discorso del Chairman della FED Powell in serata. Il FedWatch Tool del Cme Group assegna ora 79% di possibilità ad un nuovo taglio di -25 bps il 18 dicembre.
Seduta negativa per le Borse asiatiche con l’indice MSCI Asia-Pacific a -0,4%: Tokio -0,48%, Hong Kong -1,5%, alla 5’ seduta consecutiva di ribasso, Hang Seng Tech -2,2%, per i timori sulla prospettiva dei chip-makers. CSI300 di Shanghai&Shenzhen -0,8%, in attesa, domani, dei dati su vendite al dettaglio e produzione industriale in Cina.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Pausa o fine del rialzo?Wall Street, nella sessione di ieri, mercoledì 13 novembre, ha chiuso mista, dopo due sedute di consolidamento che avevano fatto seguito all’euforia post elezioni e ai nuovi massimi storici, gli ennesimi, in questo 2024 di grandi profitti sull’equity. Il tutto è apparso in linea con dei dati sui prezzi al consumo, usciti negli Stati Uniti, perfettamente in linea con le attese. L’S&P 500 ha guadagnato lo 0,02% mentre il Nasdaq ha chiuso in rosso dello 0,26%. Infine, il Dow ha chiuso positivo dello 0,11%.
Dopo i dati sui CPI, la maggioranza di analisti e investitori sembra credere a una prossima riduzione dei tassi, da parte della Federal Reserve, di 25 punti base a dicembre. I beni di consumo discrezionali e il settore immobiliare hanno sovraperformato mentre i servizi di comunicazione sono rimasti indietro. Nel frattempo, le azioni di Tesla sono salite di oltre il 4% per riprendersi dalla svendita di ieri, mentre Amazon ha chiuso in rialzo del 2,5%.
VALUTE, DOLLARO INARRESTABILE
L’indice del dollaro è salito a 106,46, il livello più alto da ottobre 2023, poiché il mercato ha valutato come positivo il rapporto sull’inflazione, uscito in linea con le aspettative. L’attenzione si sposta ora sul rapporto sull’indice dei prezzi alla produzione di giovedì e sui dati sulle vendite al dettaglio di venerdì. Va detto però che il mercato rimane vigile su quelle che potranno essere le dichiarazioni del presidente della Fed Jerome Powell, in programma giovedì.
Ad aggiungere ulteriore pressione alla moneta unica, scesa stanotte fino a 1,0534, le parole di Villeroy della BCE che si aspetta che la banca centrale tagli i tassi più decisamente di quanto fatto fino ad ora. La combinazione quindi di situazioni che alimentano un possibile rialzo dell’inflazione negli USA, se le politiche economiche promesse da Trump venissero confermate, e una condizione di sentiment dovish in Eurozona, non può che spingere l’EUR/USD al ribasso, con possibili target a 1,0450 e 1,0360 nel breve medio periodo.
Il Cable ha raggiunto anch’esso il primo target di medio termine, a 1,2660, ma non sembra un movimento terminato, a dirla tutta. EUR/GBP è tornato a ridosso di 0,8300, mentre sulle altre valute segnaliamo l’impennata del USD/JPY, che in assenza della BoJ può tornare a questo punto a 160,00 e oltre. Il trend del dollaro è inarrestabile, alimentato da tutte le differenze macro tra le diverse aree a favore degli USA, e l’unico modo per fermarlo è l’intervento della BoJ, oppure l’aumento delle preoccupazioni verso un debito USA di dimensioni insostenibili nel medio termine. Ma per il momento, il mercato si sofferma sugli stimoli di Trump, sul possibile aumento dell’inflazione delle politiche migratorie e commerciali e nessuno dubita della capacità USA di restituire il debito stesso.
Il franco svizzero è intanto stabile contro l’euro a 0,9350 mentre USD/CAD ha superato quota 1,4000 e ora punta a 1,4150. Le valute oceaniche sono in ribasso con AUD/USD non lontano dai target di 0,6360 e NZD/USD, analogamente, nelle vicinanze dei supporti di medio termine, posti a 0,5780.
CPI USA IN LINEA CON LE ATTESE
Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è cresciuto del 2,6% a ottobre 2024, in aumento rispetto al 2,4% di settembre, che era il livello più basso da febbraio 2021, e in linea con le aspettative del mercato. Si tratta del primo aumento dell’inflazione in sette mesi, in ragione di un calo inferiore del previsto dei prezzi dell’energia, principalmente della benzina e dell’olio combustibile, mentre i prezzi del gas naturale sono aumentati del 2%, come a settembre. Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,2%, in linea con i tre mesi precedenti, e come da previsioni. Nel frattempo, l’inflazione core è rimasta stabile al 3,3% su base annuale, mentre su base mensile si è attestata sullo 0,3%, come da consensus.
RENDIMENTO DEI TREASURY IN CALO
Il rendimento del Treasury Note statunitense a 10 anni è sceso al 4,38% mercoledì, scendendo dal 4,4% della sessione precedente, poiché il mercato ha valutato i dati sull’inflazione positivamente, confermando quindi un possibile taglio di 25 punti base negli USA. Tuttavia, i Treasury rimangono sostenuti poiché le aspettative sul possibile impatto delle politiche economiche di Donald Trump rischiano di provocare una risposta aggressiva da parte della banca centrale statunitense. Tali politiche includono dazi doganali verso UE e Cina, oltre a politiche fiscali espansive attraverso tasse più basse, create però a debito, non dimentichiamolo.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Wall Street, prima correzione post elezionerima giornata correttiva per i mercati azionari USA post elezione di Donald Trump, con i listini che hanno leggermente ripiegato. Anche l’Asia questa notte ha seguito l’andamento di Wall Street, con ribassi generalizzati dovuti più che altro a probabili prese di beneficio dopo il rally post elettorale. Beni di consumo di base e servizi di comunicazione hanno registrato i maggiori guadagni, mentre beni di consumo discrezionali e servizi di pubblica utilità sono stati i settori con le peggiori performance. Le azioni di Tesla sono scese del 2,7%, dopo una serie di cinque giorni di ripetuti rialzi.
DOLLARO, SEMPRE DOLLARO
L’indice del dollaro si è stabilizzato intorno a 105,9 mercoledì, mantenendosi vicino ai massimi degli ultimi sei mesi, alimentato dalle prospettive sui tassi e dalle promesse fatte dal neo Presidente sul fronte della deregolamentazione e defiscalizzazione. Le attese ora sono rivolte ai dati sui prezzi al consumo, attesi per questo pomeriggio, con un +2,6% previsto per l’inflazione su base annua, in rialzo possibile rispetto al 2,4% precedente, mentre il dato mensile è atteso a +0,2%. Relativamente a quello core, cioè esclusi alimentari ed energia, il consensus è per un +0,3% mese su mese e 3,3% su base annua.
Il dato di oggi potrebbe influenzare le aspettative per i futuri tagli dei tassi della Federal Reserve. I trader attendono anche il rapporto sull’indice dei prezzi alla produzione di domani e i dati sulle vendite al dettaglio di venerdì. Persiste comunque la price action favorevole al biglietto verde con l’EurUsd ormai a ridosso di 1,0600, in bilico, con qualche possibilità di correzione solo al superamento di 1,0630. Altrimenti 1,0450 sarà il prossimo target. UsdJpy questa notte ha superato quota 155,00, in mezzo al silenzio assordante della Boj, passiva anche sul fronte degli interventi verbali a sostegno della valuta locale. Cable ha perso quota tanto da alimentare il ritorno a 0,8330 dell’EurGbp. Possibile vedere anche 1,2650 a breve. UsdCad sulla resistenza di 1,3960. Oceaniche sotto pressione, con AudUsd non lontano da 0,6480 e Nzd vicino al supporto di 0,5890.
Il dollaro, di fatto, continua a beneficiare dei cosiddetti “Trump trades”, con i mercati che scommettono sulla forte crescita economica degli Stati Uniti e sulle politiche inflazionistiche sotto la sua presidenza, il che limiterebbe la capacità della Fed di abbassare i tassi di interesse. Attualmente, i mercati stanno scontando circa il 60% di possibilità di un taglio dei tassi di 25 punti base a dicembre, in calo rispetto all’84,4% di un mese fa.
USA, ASPETTATIVE INFLAZIONE
Le aspettative di inflazione al consumo negli Stati Uniti per l’anno a venire sono scese al 2,9% nell’ottobre 2024, il livello più basso da ottobre 2020, dal 3% in ciascuno dei quattro mesi precedenti. Le aspettative sui prezzi delle materie prime per l’anno a venire sono diminuite per gas, alimentari, istruzione universitaria, affitti e assistenza medica. Inoltre, le aspettative di crescita media dei prezzi delle case sono rimaste invariate al 3%. Nel frattempo, le aspettative di inflazione a tre anni sono diminuite di 0,2 punti percentuali al 2,5% e le aspettative di quelle a cinque anni sono diminuite di 0,1 punti percentuali al 2,8%.
ZEW IN CALO
L’indicatore ZEW del sentiment economico per la Germania è sceso a 7,4 a novembre 2024 da 13,1 a ottobre, e ben al di sotto delle previsioni di 13, appesantito dalla vittoria di Donald Trump e dal crollo della coalizione di governo tedesca. Anche la valutazione della situazione economica attuale è peggiorata, con l’indicatore delle condizioni attuali in calo a -91,4 da -86,9, rispetto alle previsioni di -85,9. Il presidente ZEW, il professor Achim Wambach, ha dichiarato che l’esito delle elezioni statunitensi rappresenta la ragione principale del calo del sentiment. Il fatto che le aspettative economiche per gli Stati Uniti siano chiaramente in aumento, mentre il sentiment economico per la Cina e l’eurozona è in calo, supporta questa visione. Tuttavia, nelle ultime settimane, qualche miglioramento si è intravisto, con aspettative di miglioramento delle prospettive economiche all’orizzonte.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Nuovi record dopo le elezioni, taglio dei tassi.Nuovi record dopo le elezioni, taglio dei tassi.
A Wall Street si dice:
"La diversificazione è una protezione contro l'ignoranza. Non puoi prevedere quale azienda avrà successo, quindi possedere diverse aziende riduce il rischio." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Entrambi gli eventi epocali di passata settimana sono andati a favore del mercato, il che ha permesso a tutti i principali indici di chiudere a massimi record venerdì, con due di loro che hanno messo insieme i loro migliori cinque giorni dell'anno.
Le elezioni presidenziali di martedì sono state praticamente decise quella sera, anche se tecnicamente non prima del pomeriggio successivo. È abbastanza vicino, soprattutto considerando le aspettative per giorni di incertezza e altre manovre politiche.
E poi giovedì la Fed ha tagliato i tassi di un quarto di punto come previsto, il che fa due riunioni consecutive con una riduzione che ammonta a tre quarti di punto. Il presidente Jerome Powell si "sente bene" per l'economia, il che è piuttosto emozionante per il capo taciturno. La porta è aperta per un altro taglio a dicembre, ma, come sempre, il comitato rimane dipendente dai dati senza una rotta definita.
Il mercato è completamente esploso mercoledì con la definitività delle elezioni, e poi vi ha aggiunto guadagni più piccoli nelle due sessioni successive. Il NASDAQ ha finito per salire del 5,7% passata settimana, mentre l'S&P è salito del 4,7% e il Dow è rimasto solo un pollice dietro con un guadagno del 4,6%. È stata la settimana migliore dell'anno per gli ultimi due indici. (Il NASDAQ ha avuto una settimana leggermente migliore con un avanzamento del 6% a metà settembre in attesa del primo taglio dei tassi della Fed da anni.)
Venerdì, il Dow è avanzato dello 0,59% (o praticamente 260 punti) a 43.988,99 dopo essere scivolato di meno di un punto giovedì. Il leader dell'intelligenza artificiale e superstar del mercato NVIDIA (NVDA) è scivolato dello 0,8% nel suo primo giorno nell'indice. L'S&P è salito dello 0,38% a 5995,54. Questi indici hanno momentaneamente superato rispettivamente i traguardi di 44K e 6K.
Il NASDAQ è avanzato solo dello 0,09% (o circa 17 punti) oggi a 19.286,78, sebbene Tesla (TSLA) sia salita di oltre l'8,2% per concludere la sua migliore settimana dell'anno con un'impennata del 29%. Il pioniere dei veicoli elettrici ha anche superato i 1.000 miliardi di dollari poiché il CEO Elon Musk è stato uno dei sostenitori più importanti dell'attuale presidente eletto Donald Trump.
Parlando del presidente di una volta e futuro, uno dei maggiori beneficiari della sua vittoria sono state le small cap. Gli investitori in queste azioni sono incoraggiati dalla possibilità di deregolamentazione e tasse più basse, che è una bella combinazione insieme ai tagli dei tassi. Il Russell 2000 ha aggiunto un altro 0,71% oggi a 2.399,64 sulla strada per una corsa di cinque giorni dell'8,6%; la sua migliore settimana in oltre quattro anni.
Dopo eventi significativi come le elezioni presidenziali, una riunione della Fed e un gruppo di report "Mag 7" negli ultimi giorni, la prossima settimana potrebbe sembrare un po' lenta. Ma ci sono ancora un sacco di cose in programma. Preparatevi per altri dati sull'inflazione con CPI mercoledì e PPI giovedì. Le vendite al dettaglio arrivano venerdì.
E c'è ancora molta stagione di guadagni rimasta. Alcune delle uscite degne di nota della prossima settimana includono Home Depot (HD) e Shopify (SHOP) martedì; Cisco (CSCO) mercoledì; Disney (DIS) e Applied Materials (AMAT) giovedì; e Alibaba (BABA) venerdì, solo per citarne alcune.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Weave Communications (WEAV)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
SPX raggiunge quota 6000
Che viaggio è stato arrivare a 6000 nell'S&P. Devo ammettere che non è la strada che pensavo avremmo preso, dato che l'SPX deve ancora ritracciare da quei minimi di ottobre 2023.
Ci sono stati solo due intoppi durante tutto l'anno, con una piccola svendita ad aprile e un calo di quasi il 10% a luglio. A parte questo, è stato tutto liscio.
E ora, abbiamo quella che sembra essere la fine dell'euforia per la presidenza Trump.
Quindi sono 6000 SPX.
Le azioni hanno superato quel livello con volumi bassi e hanno ceduto alla chiusura. L'S&P ha aggiunto lo 0,38% e il Nasdaq ha guadagnato lo 0,07%.
E adesso?
Sono assolutamente sbalordito dai movimenti degli utili di passata settimana. La portata dei movimenti sembrava essere il risultato delle elezioni. Quindi, se i numeri erano buoni, il titolo sembrava salire due o tre volte rispetto al normale movimento.
Dai un'occhiata ai grafici di azioni come APP, AXON, UPST, INOD, TOST e SEZL.
Questi movimenti sono un po' fuori controllo, il che mi fa alzare la bandiera della cautela. Tuttavia, se continua così, devi iniziare ad accettare il "nuovo mercato". Quindi, vedremo nelle prossime settimane come si svilupperanno le cose.
Una cosa è certa, l'economia è forte e, con le elezioni alle spalle, la gente probabilmente tornerà al lavoro. Questo è un vento favorevole per l'economia mentre ci dirigiamo verso la stagione delle feste.
Non sono affatto pessimista riguardo a questa economia, ma penso che sia giusto prevedere una flessione dei mercati prima della fine dell'anno.
La nostra strategia continuerà a essere paziente. Non mi piace perdermi alcune di queste grandi mosse, ma ciò che è grandioso di questo euforico rialzo è che i grafici ci daranno grandi configurazioni in futuro. Saremo molto impegnati quando gli avvisi che ho impostato giovedì inizieranno a scattare.
L'ETF cinese FXI ha recuperato quasi tutto giovedì dalla svendita post-elettorale. Ma oggi, FXI è tornato subito in ribasso. Un'azione di prezzo molto confusa all'interno di quegli ETF cinesi che dipendono esclusivamente dai titoli.
Abbiamo ricevuto notizie di stimolo durante la notte sullo stimolo da 1,4 trilioni di dollari della Cina. Il nuovo pacchetto fiscale della Cina affronterà i problemi del debito dei governi locali, concentrandosi pesantemente sugli swap del debito piuttosto che sullo stimolo diretto. Ciò ha deluso gli investitori che si aspettavano un sostegno economico più immediato.
Questo approccio segnala la cautela di Pechino nell'affrontare le questioni fiscali, forse a causa delle preoccupazioni sulle tensioni commerciali degli Stati Uniti. La risposta limitata allo stimolo potrebbe ostacolare la ripresa economica, rallentando la domanda interna e la crescita aziendale, il che peserà sulle azioni cinesi.
Oh, e c'era di più...
Tariffe (altre cattive notizie per la Cina)
Ci sono state alcune novità sui possibili dettagli dei dazi di Trump:
Secondo Politico, i consiglieri vicini al presidenziale eletto Trump hanno discusso con il presidente della commissione per i modi e i mezzi della Camera, Jason Smith, di un ampio pacchetto fiscale finanziato in parte dai dazi approvati dal Congresso.
Le discussioni giungono mentre i repubblicani si stanno preparando ad approvare un'enorme legge fiscale, che includerebbe 4,6 trilioni di dollari di tagli fiscali di Trump in scadenza e potenzialmente diverse altre proposte fiscali avanzate da Trump durante la campagna elettorale. Tra queste, le idee di Trump di rimuovere la "tassa sulle mance" ed eliminare le tasse sulla previdenza sociale, tra le tante altre.
Trump ha fatto campagna su questo argomento, quindi l'idea dei dazi sembra essere qualcosa che sicuramente si concretizzerà.
A causa della mancanza di stimoli e del rischio aggiuntivo dei dazi, nessun titolo azionario cinese sarà investibile finché non avremo chiarezza su quest'ultimo.
Concentrandoci sulle tariffe, anche il Messico potrebbe essere colpito, a meno che non ci sia un'esenzione per uno dei nostri maggiori partner commerciali. Potrebbe sembrare sciocco, ma potrebbe essere un enorme fattore negativo per un titolo come Chipotle, che troverebbe un costo molto più elevato negli avocado.
Inoltre, i dazi sono inflazionistici in quanto comportano costi più elevati per le importazioni e i beni nazionali, riducendo al contempo la concorrenza globale. Mi aspetterei che altri paesi imponessero dazi agli Stati Uniti per rappresaglia, il che è solo un effetto domino che danneggia tutti.
Sebbene l'amministrazione Trump abbia molti aspetti rialzisti per i mercati, la cosa di cui sono molto preoccupato è la portata delle imminenti tariffe. Questo sarà il rischio numero uno per il 2025.
In sintesi
L'S&P 6000 fa salire il mercato del 56% dall'inizio di gennaio 2023. L'SPX non ha visto un ritracciamento del 61,8% da quei minimi di ottobre 2023, quindi siamo in ritardo.
Tuttavia, finché questo mercato non trova venditori, può continuare a salire. L'euforia crea opportunità, ma può anche finire male per alcune persone. I trailing stop sono un modo per prevenire errori in questo tipo di atmosfera di mercato e cercherei di usarli mentre marciamo più in alto.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Trump, il debito e la FedÈ appena terminata una delle settimane più importanti degli ultimi due anni, con l’elezione di Donald Trump a nuovo Presidente americano (al secondo mandato, dopo quello dal 2016 al 2020) e con la decisione della Fed relativa al taglio del costo del denaro, abbassato nella forbice 4,50%-4,75%. Gli altri avvenimenti degni di nota sono state le dichiarazioni di Jerome Powell, la decisione della Bank of England sui tassi e i vari dati macro relativi ai PMI services e composite.
Le price action hanno visto una borsa ancora dominante, con Wall Street che ha chiuso su nuovi record storici, alimentati dalle promesse del neo eletto Presidente, che intende rilanciare l’America riducendo la pressione fiscale e alimentando la macchina produttiva USA, senza, per così dire, badare a spese, ovvero attraverso una crescita a debito. Ciò potrebbe rappresentare, in sintesi, un primo significativo problema per un’economia, quella USA, che in questo momento rallenta moderatamente e, secondo le previsioni, non dovrebbe andare incontro a un hard landing. Pertanto, non ci sarebbe il bisogno immediato di stimoli per ridare slancio agli aggregati macro, in ragione del fatto che i dati attuali mostrano comunque resilienza e implicherebbero un rialzo dell’inflazione, evento che la Fed vuole assolutamente evitare per non dover essere costretta a nuovi rialzi dei tassi.
In quest’ottica, prevediamo che non sarà facile per Trump far passare manovre lassiste sui conti pubblici (nel recente passato molti senatori, anche repubblicani, avevano votato contro provvedimenti di aumento del deficit), che peraltro si scontrerebbero con le recenti dichiarazioni di Jerome Powell che ha parlato di fiscalità non sostenibile nel medio termine. Ergo, per ora, i mercati danno credito a Trump e salgono ininterrottamente, ma con alcuni punti di domanda per il prossimo futuro, che non possono essere trascurati.
WALL STREET, DOVE VAI?
Le borse USA proseguono nel loro percorso, fatto di una sola direzione, ovvero rialzo, chiudendo un’altra settimana a livelli record, sostenute dall’ottimismo che circonda la vittoria di Donald Trump e da un taglio favorevole dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. L’S&P 500 ha guadagnato lo 0,4%, così da segnare un nuovo record storico, dopo aver superato la soglia dei 6.000 durante la sessione. Anche il Dow ha chiuso a un massimo storico, aggiungendo 259 punti, raggiungendo per la prima volta i 44.000, mentre il Nasdaq ha registrato guadagni marginali, +0,07% con nuovo massimo a 21.154.
I settori con le migliori performance sono stati utility, immobiliare e beni di consumo. Le azioni di Tesla sono balzate dell’8,2% a 321 dollari, con una capitalizzazione che ha raggiunto la cifra record di mille miliardi di dollari per la prima volta in oltre due anni. Axon Enterprises è salita del 28,7% dopo aver aumentato le previsioni sui ricavi. Il rally è stato alimentato dal taglio dei tassi dello 0,25% della Fed, con il presidente Jerome Powell che ha ribadito la propria fiducia nell’economia. Nel corso della settimana, l’S&P 500 e il Dow Jones sono saliti rispettivamente del 4,6% e del 4,8%, registrando la performance migliore da novembre 2023, mentre il Nasdaq ha registrato un guadagno del 5,8%.
CAMBI, IL DOLLARO NON MOLLA
Dollaro sempre sugli scudi, con tentativi di rialzo persistente contro le principali valute, che provano a reagire, ma non riescono a consolidare limitandosi a timidi pull back correttivi. Il Dollar Index ha provato il test di 105,20, sfiorandolo, per poi correggere e tornare a 104,50 mentre l’EUR/USD, dopo il test dei minimi a 1,0680, ha reagito ritornando in area 1,0715-20. La possibilità di scendere sui supporti di 1,0650 e 1,0600 è concreta anche se per ora, il momentum pro dollaro sembra aver perso un poco di slancio. Cable a 1,2920, dopo aver provato il test di 1,2840 e poi 1,2880, che per ora ha tenuto egregiamente. Per ripartire al rialzo però, la valuta britannica deve rompere 1,3040. USD/JPY che dopo aver testato 152,00 si è ripreso quota 152,60. BoJ ancora assente ma attenzione perché i livelli di possibile intervento non sono lontani. Oceaniche in sofferenza, mentre USD/CAD si riavvicina alla resistenza chiave di 1,3950.
CINA, IN CALO L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione, misurato su base annua, in Cina, è salito dello 0,3% nell’ottobre 2024, rispetto alle stime di mercato e alla cifra di settembre dello 0,4%. Ciò ha segnato il nono mese consecutivo di inflazione al consumo, ma la lettura più bassa da giugno, sottolineando i crescenti rischi di deflazione nonostante le misure di stimolo di Pechino, poste in essere a fine settembre per sostenere un’economia in rallentamento. I prezzi dei beni non alimentari hanno continuato a scendere, in gran parte a causa di ulteriori cali nei costi dei trasporti e degli alloggi. Al contrario, i prezzi sono aumentati per l’assistenza sanitaria e istruzione. Per quanto riguarda i prodotti alimentari, i prezzi si sono riequilibrati dopo aver registrato il loro aumento più importante degli ultimi 20 mesi, a settembre. I prezzi al consumo core, escludendo cibo ed energia, sono aumentati dello 0,2% anno su anno dopo il guadagno più basso da febbraio 2021 dello 0,1%. Mensilmente, l’indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,3%, superando il consenso di un calo dello 0,1%, dopo una lettura neutra a settembre.
CANADA, DISOCCUPAZIONE
Il tasso di disoccupazione in Canada è uscito al 6,5% ad ottobre, invariato rispetto al mese precedente e leggermente al di sotto delle aspettative di mercato del 6,6%. Il risultato ha ulteriormente alleviato le preoccupazioni sull’economia canadese, dopo i dati negativi e ripetuti sul mercato del lavoro, che si è raffreddato in modo significativo nella seconda metà dell’anno. La disoccupazione è diminuita drasticamente per i giovani, compensando un aumento più netto nella popolazione anziana, mentre quella per la popolazione adulta è rimasta pressoché invariata. Nel frattempo, il tasso di partecipazione alla forza lavoro è sceso di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente, attestandosi al 64,8%, il livello più basso da gennaio 2021.
LA SETTIMANA ENTRANTE
Tutti gli occhi saranno puntati, questa settimana, sui dati sull’inflazione dei consumatori e dei produttori, sulle vendite al dettaglio e sui vari discorsi dei funzionari della Federal Reserve, con gli investitori in attesa di indizi sulle prospettive di politica monetaria della Fed dopo l’elezione di Trump. Inoltre, sono attesi i numeri sulla produzione industriale e sui prezzi all’esportazione e all’importazione. Nel frattempo in Cina, saranno pubblicati i nuovi prestiti in yuan, gli investimenti in beni fissi, la produzione industriale, le vendite al dettaglio e l’indice dei prezzi del mercato immobiliare. Dall’altra parte dell’Atlantico, nel Regno Unito, attesa per il tasso di disoccupazione, la crescita dei salari, i dati sul PIL del terzo trimestre e i dati sulla produzione industriale. In Eurozona, la Germania pubblica lo ZEW, indice di fiducia del settore istituzionale tedesco. In via di pubblicazione anche il PIL del Giappone, Russia, Paesi Bassi e Polonia. In Australia, sono previsti il tasso di disoccupazione, la fiducia delle imprese NAB e gli indici di fiducia dei consumatori Westpac.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
House of Trading: tutti guardano a WashingtonSettimana campale per gli Stati Uniti: oggi si elegge il nuovo presidente. In un contesto caratterizzato da sorpassi e controsorpassi, è umanamente impossibile - anche a causa di un sistema elettorale particolarmente anacronistico - provare a stimare chi sarà il prossimo presidente statunitense. La sfida sarà decisa da una manciata di contestatissimi voti e, si spera, lo strascico di queste elezioni presidenziali sarà il più breve possibile.
L’importanza della sfida Harris-Trump sta facendo passare in secondo piano nientepopodimeno che sua maestà la Federal Reserve che, giovedì sera, dovrebbe annunciare una nuova riduzione dei tassi a stelle e strisce.
Dopo che dal mercato del lavoro sono arrivate indicazioni decisamente inferiori alle stime, ma si sapeva che il dato di ottobre sarebbe stato pesantemente influenzato da scioperi e da altri fattori straordinari, l’ipotesi di una riduzione da 25 punti base raccoglie oltre il 97% di probabilità.
Giovedì sarà la volta anche della Bank of England che, in linea con Washington, dovrebbe ridurre il benchmark dal 5 al 4,75%.
In Europa l’inflazione ha messo a segno un rialzo che non dovrebbe intralciare il processo di riduzione dei tassi della BCE: ad ottobre il dato “headline” è salito dall’1,7 al 2% mentre il “core” si è confermato al 2,7%. A spingere per nuovi allentamenti dei tassi dovrebbero essere, ironia della sorte, proprio quei “falchi” in genere più inclini al rigore mentre i Paesi meridionali, Spagna e Italia in primis, guarderanno alle prossime decisioni di Francoforte con relativa tranquillità.
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata, la squadra dei Trader, composta da Nicola Duranti e da Massimo Rea, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sui T-Bond, sulle azioni Microsoft ed Alphabet: il primo trade non è entrato, il secondo ha toccato lo stop loss ed il terzo ha raggiunto il target. Lo “short” su Tesla è a mercato (+14%).
Le quattro operazioni inserite dagli analisti - Andrea Cartisano e Riccardo Designori - non hanno raggiunto il livello di ingresso (PayPal, Apple, Terna, A2A).
La classifica generale segna il vantaggio dei Trader con 52 carte a target, 9 in più degli analisti (3 carte a mercato per Trader, 4 per gli Analisti).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 5 novembre 2024, la squadra dei Trader sarà formata da Nicola Para e da Giancarlo Prisco mentre i due analisti saranno Jacopo Marini e Riccardo Designori.
I trader metteranno in campo operazioni sul WTI, sull’oro, sull’Euro/Dollaro e sullo S/P 500 mentre gli analisti punteranno sulle azioni Campari, Walt Disney, sul Dax e sul WTI.
Il sondaggio di questa settimana guarda a Washington: “Elezioni USA: tra Trump e Harris, quale settore farà meglio?”. L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30.
Forte inizio a novembre nonostante il debole rapporto sul lavoroSolido inizio di novembre nonostante il debole rapporto sull'occupazione.
A Wall Street si dice:
"Le tue abitudini determineranno il tuo futuro finanziario. Sviluppa abitudini di risparmio e investimento solide fin da giovane." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Dopo un mese di ottobre deludente e un rapporto estremamente debole sulle buste paga non agricole, i principali indici sono comunque riusciti a iniziare novembre in modo positivo venerdì. Tuttavia, la settimana ha preso una piega diversa.
L’economia ha aggiunto solo 12.000 posti di lavoro il mese scorso, un netto fallimento rispetto alle aspettative di circa 100.000 posti. Va detto, però, che uragani e scioperi hanno avuto un impatto significativo e temporaneo sulle assunzioni di ottobre. Inoltre, il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,1% e i salari sono aumentati.
Queste anomalie hanno permesso al mercato di ignorare i dati e spingere le azioni verso l’alto all’inizio di novembre. Il NASDAQ, che giovedì 31 ottobre era crollato di quasi il 2,8%, ha guadagnato lo 0,80% (o quasi 145 punti) venerdì, chiudendo a 18.239,92. Sfortunatamente, l'indice tecnologico ha perso l'1,5% nei cinque giorni, interrompendo una serie impressionante di sette settimane consecutive di guadagni.
Nel frattempo, il Dow è salito dello 0,69% (circa 288 punti) a 42.052,19, e l'S&P ha avanzato dello 0,41% a 5.728,80, registrando perdite settimanali rispettivamente dello 0,1% e dell'1,4%.
Le azioni stanno uscendo da un ottobre difficile, che ha visto tutti i principali indici scendere. La situazione è stata ancora più deludente a causa della pesante vendita di giovedì 31 ottobre, che ha annullato la possibilità di un mese lievemente positivo.
Un altro grande aiuto per il mercato venerdì è venuto da Amazon (AMZN), che è balzata del 6,2% dopo aver riportato risultati superiori alle attese per fatturato e utile netto, grazie a una forte performance nei segmenti cloud e pubblicitario. Apple (AAPL), altro importante report di giovedì sera, ha superato le aspettative ma è comunque scesa dell'1,3%.
E così si conclude forse la settimana più importante della stagione degli utili, che ha visto cinque dei nomi dei "Mag 7" pubblicare i loro rapporti. La reazione del mercato a questi risultati è stata mista.
Tra i sei membri del gruppo delle "Magnifiche 7" che hanno già riportato i risultati per il trimestre di settembre, il mercato non ha accolto positivamente tre (AAPL, Microsoft (MSFT) e Meta (META)), ma ha apprezzato i rapporti di Tesla (TSLA) e ha gradito quelli di Alphabet (GOOGL) e Amazon (AMZN).
A parte Apple, che probabilmente non è più una società in crescita, le altre aziende del gruppo Mag 7 non solo stanno generando una crescita impressionante di fatturato e utili oggi, ma si prevede che la tendenza continui almeno fino al prossimo anno, se non oltre.
Questa settimana si preannuncia frenetica come quella appena conclusa, con una riunione della Fed che inizierà mercoledì e terminerà giovedì. Nell’ultimo incontro, il presidente Jerome Powell e il comitato hanno tagliato i tassi di 50 punti base, la prima riduzione in quattro anni. Le aspettative sono quasi unanimi sul fatto che giovedì ci sarà un altro taglio di almeno 25 punti base. Gli investitori seguiranno con attenzione le opinioni della Fed sull'occupazione e il suo impatto sui futuri tagli, alla luce del debole rapporto odierno.
L’ultimo report della "Mag 7" sarà pubblicato il 20 novembre, ma la prossima settimana vedrà comunque una serie completa di relazioni sugli utili. Inoltre, martedì ci saranno anche le elezioni presidenziali.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Voyager Therapeutics (VYGR)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
Venerdì è stato un giorno positivo, ma la settimana resta negativa alla vigilia delle elezioni.
Le azioni hanno aperto in rialzo prima del rapporto sull'occupazione, trainate dai risultati di Amazon che hanno fatto salire il titolo del 7%. Nonostante la delusione di Apple, scesa solo dell'1,3%, il titolo non ha influenzato il mercato in modo significativo.
Quando i dati sull'occupazione sono stati pubblicati, le azioni hanno guadagnato slancio, ma molti guadagni sono stati poi cancellati verso la chiusura. L'S&P ha chiuso in rialzo dello 0,41%, mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,72%. La settimana, però, si è chiusa in negativo, con l'S&P 500 che ha testato la media mobile a 50 giorni.
Rapporto sull'occupazione
Sapevamo che i dati sarebbero stati anomali a causa del meteo avverso dell'ultimo mese. Per riassumere, il mercato ha accolto bene la situazione.
Le buste paga non agricole hanno registrato un aumento particolarmente debole di soli 12.000 posti di lavoro, ben al di sotto delle previsioni di 100.000, il dato più basso da dicembre 2020.
Le buste paga nel settore privato si sono contratte, con un calo di 28.000 posti, di cui 46.000 nel settore manifatturiero, anche a causa di scioperi e interruzioni dovute agli uragani in alcune aree.
Nonostante la debole crescita occupazionale, i salari sono aumentati dello 0,4% su base mensile, suggerendo che le aziende continuano a competere per attrarre lavoratori.
Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,1%, con una leggera diminuzione della partecipazione alla forza lavoro, dal 62,7% al 62,6%.
Nel complesso, il rapporto riflette un mercato del lavoro in indebolimento, ma con salari in crescita, e resta da vedere come la Fed valuterà questi dati. Secondo le previsioni di FedWatch, possiamo aspettarci un taglio di 25 punti base a novembre e un altro a dicembre.
Non darei troppo peso al rumoroso rapporto sull'occupazione di ottobre, ma ritengo leggermente incerta la possibilità di un ulteriore taglio a dicembre dopo quello di 25 punti base previsto per la prossima settimana.
ISM di ottobre
L'ISM Manufacturing PMI è sceso a 46,5, al di sotto delle aspettative di 47,6, segnando il valore più basso da giugno 2023. I prezzi pagati sono saliti a 54,8, segnalando un aumento dei costi di input, mentre i nuovi ordini sono rimasti stagnanti a 47,1, indicando una domanda limitata.
I produttori segnalano esitazione negli investimenti in capitale e nell’accumulo di scorte a causa di preoccupazioni inflazionistiche e dell’incertezza nella direzione della politica monetaria, aggravata dai dibattiti sulla politica fiscale.
Amazon e Apple
Giovedì 31 ottobre il tono del mercato era negativo a causa dei report di MSFT e META, ma venerdì la situazione si è ribaltata con Amazon in rialzo del 7% e con Apple stabile.
Entrambe le società hanno registrato ottimi risultati per il terzo trimestre, superando le aspettative e mostrando una crescita impressionante in settori chiave.
Apple ha riportato un utile per azione di 1,64 dollari, superando le stime, con un fatturato di 94,9 miliardi di dollari, trainato dai ricavi record di iPhone e servizi. Apple ha inoltre sostenuto un onere fiscale una tantum di 10,2 miliardi di dollari in Europa e ha registrato una domanda crescente per la sua nuova gamma di prodotti.
Amazon ha riportato un utile per azione rettificato di 1,43 dollari, superando le stime di 1,14 dollari, con un fatturato di 158,9 miliardi di dollari. Amazon ha aumentato la sua guidance per il Q4, prevedendo crescita nei settori retail, AWS e pubblicitario. I ricavi di AWS sono cresciuti del 19% anno su anno, grazie all'uso di intelligenza artificiale e al potenziamento della capacità infrastrutturale.
A partire da lunedì 4 ci sarà una settimana impegnativa di report sugli utili, con molte aziende che forniranno aggiornamenti. Di seguito la lista dei miei focus.
Naturalmente, il catalizzatore più importante rimangono le elezioni presidenziali. Il mercato desidera solo conoscere il vincitore entro mercoledì, e penso che le oscillazioni del mercato saranno contenute. Una vittoria di Trump potrebbe portare a acquisti a breve termine, mentre una vittoria di Harris potrebbe causare vendite a breve termine. Tuttavia, consiglierei cautela nel prendere decisioni basate esclusivamente sul risultato elettorale.
Esaminando i dati, giovedì (non mercoledì) ci sarà il rilascio dell'ISM Services PMI, l'asta a 30
anni e il FOMC.
In sintesi
La presa di profitto prima delle elezioni è giustificata, quindi è difficile trarre conclusioni dall’andamento recente dei prezzi. L’S&P 500 sta sfidando la media mobile a 50 giorni, aspetto che va monitorato lunedì.
E poi, ci sono le elezioni.
Scommettere sul risultato di queste elezioni è rischioso, dato il clima attorno all'evento. Non solo si tratta di scegliere il candidato giusto, ma è anche necessario prevedere come reagiranno i settori a tale risultato. E francamente, queste elezioni sono diverse da qualsiasi altra: i candidati parlano più dell’avversario che dei propri piani politici.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Il dollaro non molla nell'incertezza generaleDovevano essere giorni di correzione al ribasso per il dollaro e contestualmente, di possibile correzione al ribasso per i mercati azionari, ed invece il biglietto verde non solo ha tenuto i primi supporti, ma ha ricominciato a spingere. Sull’equity invece c’è stata incertezza, nel senso che l'S&P 500 ha chiuso invariato mentre il Dow Jones ha perso lo 0.6%. Il Nasdaq, invece, trascinato dal settore tecnologico, ha chiuso positivo dello 0.59%.
A guidare i movimenti sul Dow Jones, sono stati i cali del settore bancario che hanno messo in ombra i guadagni di quello tecnologico. Il settore finanziario è stato particolarmente colpito dalle preoccupazioni relative alla New York Community Bancorp, le cui azioni sono crollate dell'8,2% a seguito di una deludente trimestrale. Bank of America e Wells Fargo sono entrambe scese rispettivamente dell'1,7% e dell'1,3%, mentre Morgan Stanley e Goldman Sachs sono scese del 2%.
Al contrario, le principali società tecnologiche come Microsoft, Alphabet, Meta e Amazon sono aumentate tra lo 0,8% e l'1,5% in vista dei loro prossimi report sugli utili. Inoltre, Nvidia e TSMC sono aumentate rispettivamente dello 0,8% e del 6,9%, estendendo i guadagni nel settore dei semiconduttori. Sul fronte dati, il sondaggio sui consumatori dell'Università del Michigan ha indicato che sia il sentiment che le aspettative sono stati rivisti al rialzo, mentre le previsioni di inflazione sono state riviste al ribasso. Nel corso della settimana, l'S&P 500 e il Dow Jones hanno registrato un calo rispettivamente del 2,4% e dello 0,9%, mentre il Nasdaq ha registrato lievi guadagni.
VALUTE
Sui cambi la reazione dell’Euro ha visto come massimo il livello di 1.0839, da dove poi la moneta unica non ha retto e ha ceduto di nuovo tornando sotto 1.0800. I supporti chiave sono posti a 1.0750 la cui violazione rappresenterebbe il via libera per 1.0600. Stessa price action per il Cable che non è riuscito a riproporsi sopra 1.3000 e si trova a ridosso del supporto di breve termine di 1.2950, la cui violazione porterebbe i prezzi probabilmente a 1.2900.
Solo nel caso di superamento di area 1.3060 si riparerebbe di area 1.3450 come obiettivo. UsdJpy rimane fortissimo, sopra 152.00 in assenza assordante di una Boj che per ora non riesce a far capire le proprie intenzioni, o forse è solo strategia per mantenere il tasso di cambio sottovalutato e permettere alla bilancia commerciale di tornare positiva. Forte il UsdCad, ormai a ridosso di 1.3900 e possibilità di salire fino a 1.3960 e forse 1.4000. Franco svizzero neutro contro euro tra 0.9350 e 0.9420, mentre il UsdChf potrebbe tornare sui massimi precedenti significativi a 0.8750 fatti registrare il 15 agosto.
L’INDICE IFO MIGLIORA
L'indicatore Ifo Business Climate, che misura il sentiment del settore industriale tedesco, è aumentato per la prima volta in cinque mesi a 86,5 ad ottobre dall’85,4 di settembre, che è stata la lettura più bassa da gennaio e superando le previsioni di 85,6. Il sottoindice per le condizioni attuali è migliorato a 85,7 da 84,4 e le aspettative aziendali sono salite a 87,3 da 86,4. L'economia tedesca ha fermato il declino, per il momento, sembrerebbe aver dichiarato il presidente dell'Ifo Clemens Fuest.
Nel settore manifatturiero, la tendenza al ribasso si è temporaneamente arrestata, a causa di aspettative migliori per il futuro. Tuttavia, vi sono ancora importanti incertezze come la mancanza di ordinativi, che rimane il problema fondamentale. L'utilizzo della capacità è diminuito di 1,2 punti percentuali, al 76,5%, e rimane significativamente al di sotto della media a lungo termine dell'83,4%. Nel settore dei servizi, l'indice del clima aziendale è tornato in territorio positivo, con un sentiment in miglioramento soprattutto nella logistica, nel turismo e nell'IT.
ORDINI DI BENI DUREVOLI IN CALO
Gli ordini di beni durevoli prodotti negli Stati Uniti sono diminuiti di 2,2 miliardi di dollari, pari allo 0,8% a 284,8 miliardi a settembre 2024, dopo un calo rivisto dello 0,8 percento ad agosto e rispetto alle aspettative di mercato di un calo dell'1 percento.
Le attrezzature per il trasporto, anch'esse in calo per tre degli ultimi quattro mesi, hanno guidato la diminuzione, di 3,1 miliardi di dollari a 95,4 miliardi di dollari. Gli ordini sono diminuiti anche per macchinari, computer e prodotti elettronici. Escludendo i trasporti, i nuovi ordini sono aumentati dello 0,4 percento, mentre senza il settore della difesa, sono diminuiti dell'1,1 percento.
CINA
I profitti delle aziende industriali cinesi sono scesi del 3,5% anno su anno a 5.228,16 miliardi di CNY nei primi nove mesi del 2024, invertendo la tendenza rispetto alla crescita dello 0,4% del periodo precedente. L'ultimo risultato riflette una ripresa economica incerta dovuta alla persistente debolezza della domanda, ai rischi di deflazione e alla flessione del settore immobiliare.
Gli utili sono diminuiti sia nelle aziende statali sia nel settore privato. Tra i diversi settori, i profitti sono in calo nell’estrazione del carbone, macchinari, prodotti chimici e settore automobilistico. Su base mensile, i profitti industriali sono crollati del 27,1%, dopo un calo del 17,8% ad agosto. UsdChn rimane sotto la soglia di 7.1500, ma il cambio è comunque risalito da fine settembre quando scese sotto quota 7.00 testando 6.9750.
CHE SETTIMANA!
Sarà una settimana molto impegnativa negli Stati Uniti, ma non solo, poiché sono attesi dati di cruciale importanza, quali la prima rilevazione del Pil del terzo trimestre negli Stati Uniti, a cui faranno seguito i Non Farm Payrolls, ovvero le buste paga non agricole, ma anche e soprattutto il tasso di disoccupazione e le offerte di lavoro JOLTS. Altri dati importanti pubblicati includeranno l'ISM Manufacturing PMI, la fiducia dei consumatori CB, il rapporto sull'inflazione PCE oltre ai dati sulla spesa e sul reddito personali.
Inoltre, c’è grande attesa per le trimestrali di società megacap quali Microsoft, Alphabet, Visa, Meta, Tesla, Coca Cola, Apple, e Amazon, Dall'altra parte dell'Atlantico, in Europa, sono attesi i dati sull'inflazione per Germania, Francia, Italia e Spagna oltre ai numeri sulla crescita del PIL.
Per la Germania, in particolare, c’è interesse per il tasso di disoccupazione e le vendite al dettaglio. In Gran Bretagna, attenzione al sentiment dei consumatori GfK. In Asia, in Cina verranno pubblicati i PMI manifatturieri e dei servizi mentre la Boj, è attesa alla decisione sui tassi di interesse insieme agli aggiornamenti sul tasso di disoccupazione e sulla fiducia dei consumatori.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Dollaro e borse, si scende?Prima vera pausa di riflessione per il biglietto verde dopo giorni e giorni di rafforzamento, legato ai migliori dati Usa rispetto a quelli dei paesi del primo mondo. Il movimento a cui abbiamo assistito è di recupero di Euro, e Jpy, mentre le oceaniche hanno ceduto ancora terreno, contestualmente al Cad, e anche in parte al Chf, che hanno faticato a recuperare sul greenback.
L'S&P 500 ha chiuso con un +0,2% mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,65%, e solo il Dow Jones ha perso quota con un -0.46%. Le azioni Tesla sono salite di quasi il 14% dopo che gli utili dell'azienda hanno superato le previsioni e l'utile netto e le consegne globali sono aumentati. UPS è cresciuta di oltre il 9% con l'azienda che è tornata a crescere in vendite e profitti per la prima volta in circa due anni.
Dall’altra parte, IBM è scesa del 6,2% con un calo del fatturato, così come Union Pacific che ha ceduto il 4,7% dopo che sia gli utili che i ricavi sono scesi al di sotto delle previsioni. Boeing ha perso il 2,7% dopo che il più grande sindacato ha respinto il nuovo accordo sul contratto di lavoro, estendendo lo sciopero. Nel frattempo, i rendimenti del Tesoro sono scesi intorno al 4.19% sul decennale dopo aver visto dei massimi a 4.25%.
Sul fronte dei dati, sia i servizi che gli S&P Global PMI manifatturieri, hanno superato le aspettative mentre le richieste iniziali sono scese inaspettatamente la scorsa settimana ai livelli prima che gli uragani colpissero gli stati del sud-est.
VALUTE
Correzione dell’Euro, tornato sopra 1.0800 mentre il Cable, complice la salita di EurGbp è rimasto stabilmente sotto 1.3000. EurUsd che ora potrebbe anche attaccare i livelli sopra quota 1.0850 per puntare ad un ritorno a 1.0870 90. Stabile, come detto , la sterlina che però era scesa molto meno della moneta unica e semplicemente sta rientrando da un periodo di decorrelazione importante.
Cable sempre sotto quota 1.3000 con chances però di correzione, anche se per tornare in uptrend deve rompere 1.3070 80 area. EurGbp che ovviamente quindi, risale verso 0.8350 e potrebbe anche accelerare in maniera significativa. Aud e Nzd in discesa sul dollaro con ribassi che li potrebbero spingere verso i supporti chiave di medio termine posti rispettivamente a 0.6500 e 0.5860. La Cina fatica a recuperare e di conseguenza le oceaniche vanno sotto pressione
PMI EUROZONA
L'indice PMI composto Flash di Eurozona è salito a 49,7 a ottobre da un minimo di sette mesi di 49,6 a settembre, ma è stato leggermente al di sotto delle previsioni di 49,8 e ha comunque indicato la leggera contrazione dell'attività commerciale. La crescita dei servizi ha subito un leggero rallentamento (51,2 contro 51,4) e la flessione nel settore manifatturiero si è attenuata (45,9 contro 45). La produzione è stata ridimensionata in risposta a un indebolimento della domanda, con nuovi ordini in calo per il quinto mese consecutivo.
Le aziende hanno ridotto l'occupazione al massimo grado in quasi quattro anni, mentre la fiducia delle imprese è scesa al minimo di 11 mesi. Nel frattempo, i costi di input sono aumentati al ritmo più lento da novembre 2020, Germania e Francia sono state di nuovo le principali fonti di debolezza, registrando ulteriori marcate riduzioni dell'attività commerciale.
USA, SUSSIDI DI DISOCCUPAZIONE
Il numero di persone che hanno presentato domanda di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso di 15.000 unità rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 227.000 nel periodo conclusosi il 19 ottobre, il livello più basso dall'inizio del mese e ben al di sotto delle aspettative di mercato di 242.000. Il calo ha confermato che il mercato del lavoro statunitense rimane relativamente resiliente ai tassi di interesse attuali, e alimenta le probabilità che la banca centrale si asterrà dal fornire tagli dei tassi superiori ai 25 punti base nelle prossime decisioni.
La media mobile a quattro settimane, che riduce la volatilità di settimana in settimana, è aumentata di 2.000 unità, attestandosi a 238.500. Per la seduta odierna, sul fronte dati, segnaliamo la pubblicazione dell’Ifo stamani, mentre nel pomeriggio, oltre alle vendite al dettaglio canadesi, ricordiamo gli ordini di beni durevoli Usa, e gli aggregati redatti dall’Università del Michigan.
Buon trading e buon fine settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Fed 25 punti base, per le altre attesi 50Sembra ormai assodato, dopo le tante dichiarazioni di diversi banchieri centrali intervenuti nella giornata di ieri, che la Fed taglierà i tassi solo di 25 punti base a novembre, mentre per quel che riguarda le altre banche centrali del primo mondo, esistono probabilità maggiori di ribasso dello 0.50%, il che ovviamente alimenta, nei cambi, la forza del dollaro, mentre sull’azionario, tale notizia non viene considerata come un trigger, ovvero una ragione di innesco, di una fase di avversione al rischio, per cui le borse rimangono sostanzialmente, al di là di qualche correzione insignificante, vicino ai massimi storici.
Wall Street, dopo le perdite iniziali, ha corretto con l’S&P 500 che ha guadagnato meno dello 0,1%, il Nasdaq 100 è salito dello 0,2% e il Dow Jones ha chiuso intorno allo 0.12% dopo essere sceso all'inizio della sessione. I rendimenti dei Treasury sono aumentati, con il decennale che ha raggiunto il 4,2% prima di correggere leggermente, poiché i commenti restrittivi dei funzionari della Federal Reserve hanno alimentato i dubbi sui futuri tagli del costo del denaro. I titoli del mercato immobiliare sono scesi di oltre il 3% a causa delle continue preoccupazioni per i tassi elevati.
Gli investitori rimangono cauti in attesa dei principali report sugli utili ancora in programma questa settimana, con Tesla e Coca-Cola pronte a pubblicare la trimestrale oggi in giornata, seguite da Honeywell giovedì. Tra le trimestrali già pubblicate, segnaliamo Verizon in ribasso del 5,7% a causa di ricavi deludenti mentre General Electric ha perso quasi il 6% per le medesime ragioni. Al contrario, le azioni di Philip Morris International hanno guadagnato oltre il 6% fino al massimo delle ultime 5 settimane, dopo aver pubblicato utili e ricavi migliori del consensus e General Motors ha chiuso con un +2,3%.
VALUTE
Sui cambi EurUsd ormai a ridosso di 1.0800 primo supporto chiave prima di 1.0750. Per ora tiene, ma certamente il supporto di medio termine richiamato potrebbe essere presto messo sotto pressione. Solo al di sopra di 1.0870 si potrebbe parlare di possibile inversione di trend, altrimenti sono solo correzioni parziali. Il Cable regge meglio la forza del biglietto verde e tiene il supporto chiave di 1.2970 allontanandosi, così che l’EurGbp si avvicina a 0.8300 supporto.
Sulle altre valute da segnalare UsdJpy che si è arrampicato fino a 152.20 e ancora una volta la Boj rimane in silenzio senza alcun intervento verbale. Il benign neglect della Boj pare evidente. Non sono da escludere possibili target a 154.50 75 area. Franco svizzero che rimane tra 0.9350 e 0.9400 contro Euro con la Snb che non riesce a indebolire la divisa elvetica, una prassi ormai consolidata. UsdCad che rimane in equilibrio a 1.380, in attesa della decisione di oggi pomeriggio della Boc, attesa al taglio di 50 punti base con tassi al 3.75% dal 4.25%. Forza di dollaro anche sulle oceaniche che però per il momento tengono meglio dell’Euro.
PREVISIONI DEL FMI
Il FMI prevede che la crescita globale rimarrà stabile nei mesi a venire, e vede comunque l'economia globale espandersi del 3,2% nel 2024, dato invariato rispetto alla stima precedente. Tuttavia, la crescita per il 2025 è stata leggermente rivista al ribasso al 3,2% dal 3,3%. Sono state apportate notevoli revisioni, con gli aggiornamenti delle previsioni per gli Stati Uniti che compensano i declassamenti di quelle per altre economie avanzate, in particolare, i maggiori paesi europei. Il PIL degli Stati Uniti dovrebbe ora crescere del 2,8% nel 2024, più alto del 2,6% registrato a luglio, in mezzo a risultati più forti nei consumi e negli investimenti.
L'area dell'euro, d'altro canto, è vista in espansione ad un ritmo più lento, lo 0,8% quest'anno (rispetto allo 0,9% registrato a luglio), poiché l'economia tedesca è ora vista in stallo, rispetto a una crescita dello 0,2% precedentemente prevista. Le previsioni di crescita sono state riviste al ribasso anche per la Cina (4,8% contro 5%) e il Giappone (0,3% contro 0,7%).
Nel frattempo, si prevede che il PIL del Regno Unito crescerà più rapidamente (1,1% contro 0,7%). Per quel che riguarda i tassi, le proiezioni della Fed vedono due tagli dei tassi nel 2024 e ulteriori riduzioni nel 2025. D’altro canto invece le misure di stimolo per la Cina, annunciate dalla PBOC, non sono sufficienti a stimolare la crescita in modo sostanziale.
ORO, NON C’E’ MAI FINE
L'oro è salito a quasi 2.740 dollari l'oncia martedì, un nuovo ennesimo record, sostenuto dallo status di bene rifugio a causa delle crescenti tensioni geopolitiche e dalle più ampie incertezze macroeconomiche. Gli scontri tra Hezbollah e Israele sono continuati in Libano e la rappresaglia diretta israeliana contro l'Iran, dopo il recente bombardamento missilistico, è di nuovo un evento altamente probabile nei giorni a venire.
Inoltre, le imminenti elezioni statunitensi, a poche settimane di distanza, stanno aumentando anche la domanda di beni rifugio. Allo stesso tempo, l'allentamento monetario delle principali banche centrali sostiene lo slancio al rialzo dell'oro, con la PBoC e la BCE che hanno recentemente abbassato i loro tassi di interesse.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Nessuna pausa per l'equityOgni giorno che passa, Wall Street continua a macinare record su record, sebbene la logica direbbe che gli azionari globali sono gonfiati (Dax sui massimi e Germania in quasi recessione) e necessiterebbero, in qualche modo, di correzioni più o meno rilevanti. E invece i listini americani, che rappresentano una economia che ha certamente rallentato negli ultimi mesi, ma che rimane comunque resiliente, alla fine fa registrare ogni giorno nuovi record con un effetto trascinamento sulle altre borse, anche quelle che in realtà dovrebbero correggere, se paragonate alla congiuntura del paese di riferimento.
Le azioni statunitensi hanno chiuso in rialzo venerdì, guidate dai forti guadagni tecnologici in seguito al rapporto sugli utili di Netflix. L'S&P 500 è salito dello 0,3% e il Dow ha chiuso leggermente in rialzo, entrambi poi hanno realizzato un ennesimo nuovo massimo storico, mentre il Nasdaq 100 ha guadagnato lo 0,7%. Netflix è balzato dell'11% dopo aver fornito utili, ricavi e crescita degli abbonati del terzo trimestre migliori del previsto.
Inoltre, le azioni di Apple sono salite dell'1,2% dopo un rapporto di settore che ha mostrato un aumento delle vendite di iPhone in Cina. Anche Nvidia (0,7%), Amazon (0,7%) e Alphabet (0,3%) hanno chiuso positive. Tuttavia, Procter & Gamble è scesa leggermente dopo aver deluso le aspettative di vendita e American Express ha ceduto il 3,1% a causa di ricavi inferiori alle previsioni. Nel corso della settimana, l'S&P 500 ha guadagnato lo 0,2%, il Dow Jones è avanzato dell'1,2%, registrando il sesto guadagno settimanale consecutivo e la serie più lunga nel 2024, mentre il Nasdaq 100 ha perso oltre lo 0,7%.
VALUTE
Ha corretto qualcosa il dollaro nella serata di venerdì, contro tutte le valute, dopo una settimana caratterizzata da rialzi persistenti del biglietto verde. L’EurUsd, dopo aver testato 1.0811 ha risalito parzialmente la corrente tornato in area 1.0870, una correzione tecnica la definiremmo, non alimentata da dati particolarmente negativi usciti dagli Usa o positivi in Eurozona, ma piuttosto per prese di beneficio delle posizioni short.
Se è vero che in settimana erano usciti due dati Usa inferiori alle attese, l’indice manifatturiero di New York a -11.9 rispetto ad un consensus di +4% e un calo dei mutui del 17% su base annua, decisamente inferiore alle attese, il mercato aveva avuto modo di digerire questi due dati, usciti peraltro martedi e mercoledì scorso. Il Cable ha corretto e ha tenuto i supporti posizionati appena sotto 1.3000, anche per via di dati sulle vendite al dettaglio decisamene superiori alle aspettative, e ha chiuso a 1.3050.
Il UsdJpy, dal canto suo, dopo aver ripetutamente provato a rompere 150.00 ha corretto e chiuso 50 pips sotto nel fine settimana. Rimane sopra 1.3800 UsdCad anche se per ora sembra aver perso momentum rialzista, mentre le oceaniche provano a scuotersi. Stabil anche il franco svizzero, in attesa di un qualcosa che possa muoverlo dal torpore attuale. Forse l’unica sarebbe un ulteriore taglio dei tassi della Snb.
UK, IN RIALZO LE VENDITE AL DETTAGLIO
Le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono aumentate inaspettatamente dello 0,3% mese su mese a settembre 2024, dopo un aumento dell'1% ad agosto e superando le previsioni di un calo dello 0,3%. Le vendite nei negozi non alimentari sono aumentate del 2,5%, dopo un aumento dello 0,6% ad agosto, guidato principalmente dai rivenditori di computer e telecomunicazioni.
D'altro canto, le vendite nei supermercati sono diminuite del 2,4%, il calo più grande finora quest'anno, trascinate verso il basso da un clima insolitamente avverso e dai consumatori che continuano a ridurre gli articoli alimentari di lusso. Le vendite online sono aumentate dell'1,3%. Su base annua, le vendite al dettaglio sono aumentate del 3,9%, il più grande aumento annuale da febbraio 2022, dopo un aumento rivisto al ribasso del 2,3% ad agosto e previsioni del 3,2%. Considerando il terzo trimestre dell'anno, le vendite al dettaglio sono aumentate dell'1,9% rispetto al periodo precedente. Sterlina che tiene i supporti chiave e sembra poter riprendere quota anche contro dollaro.
CINA, CRESCE IL PIL
L'economia cinese è cresciuta del 4,6% anno su anno nel terzo trimestre del 2024, rispetto alle previsioni di mercato del 4,5% e a un aumento del 4,7% nel secondo trimestre. Si tratta comunque del tasso di crescita annuale più lento dal primo trimestre del 2023, tra una persistente debolezza del mercato immobiliare, una domanda interna instabile, rischi di deflazione e attriti commerciali con l'Occidente.
Le ultime cifre sono arrivate mentre Pechino aveva intensificato le misure di stimolo per stimolare la ripresa economica e ricostruire la fiducia. Solo a settembre, ci sono stati alcuni segnali positivi: la produzione industriale e le vendite al dettaglio hanno entrambe registrato i maggiori aumenti in quattro mesi e il tasso di disoccupazione è sceso al minimo di tre mesi del 5,1%.
Sul fronte commerciale, tuttavia, le esportazioni sono aumentate meno meno del previsto cosi’ come anche l’import non è stato eclatante, segno di debole domanda interna. Nei primi tre trimestri dell'anno, l'economia è cresciuta del 4,8%, rispetto all'obiettivo annuale della Cina di circa il 5%. Durante il periodo, gli investimenti fissi sono aumentati del 3,4% anno su anno, superando il consenso del 3,3%. UsdCnh stabile intorno a 7.1100.
GIAPPONE, INFLAZIONE SALE MENO DEL PREVISTO
Il tasso di inflazione annuale in Giappone è salito del 2,5% a settembre 2024 dal 3,0% del mese precedente, evidenziando la crescita più bassa da Aprile. I prezzi dell'elettricità sono aumentati meno del previsto negli ultimi tre mesi poiché il costo del gas è aumentato meno del consensus. Inoltre, i costi sono scesi nel settore alimentare, quello dei mobili e utensili per la casa, trasporti e cultura. D'altro canto, l'inflazione è rimasta invariata per l'edilizia abitativa e l'assistenza sanitaria, mentre è salita leggermente per l'abbigliamento.
LA SETTIMANA ENTRANTE
Questa ottava, si entra nel vivo della stagione degli utili aziendali negli Usa, con i risultati trimestrali per le grandi aziende come Tesla, Coca Cola, 3M, General Motors e Verizon. Contestualmente, il calendario economico presenterà le pubblicazioni PMI, gli ordini di beni durevoli e i report mercato immobiliare. Da questa parte dell'Atlantico, attesa per l'indice IFo, che misura il sentiment del settore industriale tedesco e i dati sulla fiducia dei consumatori per Eurozona, Regno Unito, Francia, Italia, Corea del Sud e Turchia.
Ma andranno anche ad aggiungersi i dati PMI manifatturieri e dei servizi per Australia, Giappone, India, Francia, Germania e Regno Unito. Importante anche l’appuntamento con la Bank of Canada sui tassi, attesa ad un taglio di 50 punti base, oltre ai dati sulle vendite al dettaglio.
Buona settimana e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Bitcoin pronto alla bull run?Il prezzo di BTC sta testando oggi la trendline discendente che respinge i prezzi dal massimo dello scorso marzo.
Ci sono stati spostamenti di ingenti quantità di BTC negli ultimi giorni, sia da parte di whale, sia di Tesla che sembra aver spostato i propri BTC su wallet al momento sconosciuti, ma non è chiara la finalità.
Solitamente, l'ottobre post halving è il mese in cui la bull run riparte, dalla forza del prezzo degli ultimi giorni i presupposti ci sarebbero tutti.
La violazione al rialzo della trendline potrebbe dimostrare tale forza e attirare acquirenti. Staremo a vedere nelle prossime ore.
House of Trading: focus sulla geopolitica Con la BCE che giovedì sembrerebbe destinata a ridurre nuovamente i tassi di 25 punti base e la Fed che, alla luce della forza dell’economia a stelle e strisce, dovrebbe fare lo stesso nel meeting del 7 novembre, il percorso che le maggiori Banche centrali seguiranno nei prossimi mesi sembrerebbe delineato.
Più incertezza arriva dal fronte politico, dove nella sfida Harris-Trump quest’ultimo sembrerebbe essersi riportato in vantaggio. Sul fronte geopolitico l’incertezza è totale: in Medio Oriente la situazione potrebbe precipitare da un momento all’altro, la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina va ormai avanti da oltre due anni e mezzo e la Cina prosegue le sue manovre su Taiwan.
Se da un lato quindi il percorso è sostanzialmente delineato, dall’altro tutto può ancora succedere e la sensazione è che alla fine sarà proprio questa insicurezza a muovere i mercati nei prossimi mesi.
Intanto le autorità cinesi hanno evitato di legarsi le mani con dettagli troppo specifici sui piani di aiuto, preferendo un “fine tuning” degli stimoli, ed il nuovo primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha dichiarato che l'economia del Paese non è ancora pronta ad altri rialzi del costo del denaro.
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata, la squadra dei Trader, composta da Nicola Para e da Stefano Serafini, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al ribasso sull’Euro/Dollaro, l’operazione è a mercato con un +4,34%, ed al rialzo sul Rame e sul petrolio WTI, ed entrambe le operazioni hanno toccato lo stop loss. Target invece raggiunto per il “long” sull’oro (+5,62%).
Tre operazioni su quattro di quelle inserite dagli analisti (Baidu, LVMH e T-Note) non sono invece divenute operative mentre l’ultima, sul Nasdaq 100, ha toccato lo stop loss.
La classifica generale segna il vantaggio dei Trader con 47 carte a target, 7 in più degli analisti (4 carta a mercato per Trader, 7 per gli Analisti).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 15 ottobre 2024, la squadra dei Trader sarà formata da Giancarlo Prisco e da Nicola Duranti mentre i due analisti saranno Jacopo Marini e Riccardo Designori.
I trader metteranno in campo operazioni sull’indice S&P 500 e sulle azioni LVMH, Nvidia e Tesla mentre gli analisti punteranno sul FTSE Mib, sull’oro, sulle azioni Baidu e Leonardo.
Il sondaggio di questa settimana guarda a Pechino: “Il “bazooka” cinese basterà a rilanciare la crescita del Dragone?”. L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30.
WisdomTree - Tactical Daily Update -14.10.2024Bene i primi numeri del 3’ trimestre delle big banks Usa.
Cina: mancano i dettagli sperati ma non si placa l’ottimismo sulle Borse.
Il rischio di deflazione in Cina è crescente e va scongiurato.
Giovedì è il giorno della BCE: previsto nuovo taglio di -25 bps.
A Wall Street è iniziata la stagione delle relazioni trimestrali e, come da tradizione, le prime pubblicazioni riguardano le grandi banche: nel 3’ trimestre BlackRock ha consuntivato ricavi record e Jp-Morgan ha riportato utili migliori delle attese.
Analisti ed investitori hanno preferito vendere le azioni Tesla, ieri in calo superiore a -8,0%, dopo la presentazione dei nuovi robotaxy e robovan, di cui sono stati deliberatamente forniti pochi dettagli tecnici.
Venerdì 11 le Borse europee hanno chiuso in rialzo nella speranza che l’indomani i vertici della politica fiscale cinese annunciassero nuovi stimoli all'economia: Milano +0,68%, Parigi +0,48%, Francoforte +0,87%, Londra +0,20%, Madrid +0,55%.
Nella settimana Milano ha perso -1,2%, Parigi -2,7%, Madrid -2,1%, Francoforte -0,6%, Eurostoxx50 -1,4%. Il comparto più debole è stato quello automobilistico, il cui sub-indice europeo all’interno dello Stoxx600 ha perso -6% nella settimana.
Wall Street ha chiuso positiva l’ultima seduta della scorsa settimana: Dow Jones +1,0%, Nasdaq +0,3% e S&P500 +0,6%.
A parte gli utili trimestrali delle big banks, venerdì abbiamo registrato dati macro Us un po’ peggiori delle attese, che si aggiungono al dato sorprendemene negativo sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione pubblicato giovedì scorso.
Ad esempio, l’inflazione al consumo di settembre, +0,2% su base mensile e +2,4% su base annua, è un decimo di punto sopra le stime, mentre l'indice sulla fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan è sceso a 68,9, quando il consenso indicava 71, ed un forte calo della componente aspettative.
Sulla scorta di queste evidenze “macro”, tra gli operatori prevale la convinzione che la Federal Reserve taglierà nuovamente i tassi il 7 novembre, ma di soli -25 bps. Oggi sono previste le dichiarazioni dei Governatori FED Cristopher Weller e Neel Kashkari.
Sul comparto obbligazionario prevale la calma, tuttavia si notano, sia venerdì scorso che oggi 14 ottobre, acquisti “convinti” sui titoli di Stato Farancesi dopo che il nuovo Ministro delle Finanze ha annunciato che già con la prossima legge di bilancio sarà ripristinato il controllo sul debito pubblico.
Materie prime: la settimana scorsa si è chiusa con un calo del prezzo del petrolio: quello del WTI (greggio di riferimento Usa) è sotto i 76 Dollari/barile: stesso trend per il gas naturale europeo, scivolato sotto 40 Eur/gwh.
Oggi le Borse europee proseguono in lieve ascesa, in media +0,4%, benchè ai mercati non siano giunti gli auspicati dettagli dall’incontro di sabato tra il Ministero delle Finanze cinese Lan Fo’an, analisti ed investitori.
Dal briefing non sono emersi dettagli su ammonatri e tempi di esecuzione, ma il Ministro ha promesso “aumenti significativi” delle emissioni di bond speciali a sostegno del debito di amministrazioni locali, famiglie a basso reddito, mercato immobiliare e capitale delle grandi banche pubbliche.
In attesa di novità dettagliate, a settembre in Cina sono cresciute le pressioni deflazionistiche: a settembre i prezzi al consumo sono saliti solo +0,4% annuo, dal +0,6% di agosto. Quelli alla produzione (PPI) segnano una dinamica ancora più deflazionistica: a settembre crescita mensile nulla, dal +0,2% precedente e di consensus e -2,8% su base annua, dal -1,8% di agosto, sotto le stime di -2,5%.
Intanto, mentre Goldman Sachs ha corretto al rialzo le previsioni sul GDP cinese per il 2024 da +4,7% a +4,9%, stamane Shanghai e Shenzhen hanno chiuso positive, forse convinte dal Ministro delle Finanze,secondo cui il Paese ha un margine «abbastanza ampio» per aumentare debito e deficit fiscale per finanziare misure “audaci” di rilancio.
Tokyo oggi e’chiusa per la festa dello sport e della salute e Hong Kong ha chiuso “flat”, similmente ad altre piazze asiatiche.
In Europa la mattinata delle Borse vede una prevalere frazionali rialzi, in media +0,2%, mentre cresce l’attesa per giovedì 17, quando il meeting della Banca centrale Europe (ECB) potrebbe decidere un taglio dei tassi da -25 bps.
Petrolio: nuova discesa del prezzo stamane, forse per l’incertezza sulla domanda cinese e per l’attesa del report mensile dell'Opec+, previsto oggi: quello del WTI (greggio di riferimento Usa) perde -1,3% a 74,6 Dollari/barile.
Poche novità dal mercato valutario, l’Euro vale 1,093 Dollari da 1,095 del fixing di venerdì, e 163,1 Yen, da 162,6 di venerdì. Lo Yen giapponnese è ai minimi da 3 settimane, scontando la rinnovata cautela verso nuovi rialzi dei tassi espressa dalla Bank of Japan.
Si notano invece diffusi rialzi tra i metalli preziosi, e non: l’oro stamane sfiora 2.660 Dollari/oncia, +0,7%, ma corrono anche i prezzi di ferro, +1,2% a 795 Dollari/tonnellata e di acciaio, +1,1% a 3.494 Dollari/tonnellata: il mercati dei metalli industriali crede nel bazooka cinese e nella transizione energetica.
Oggi negli Usa si festeggia il Columbus day: i mercati obbligazionari sono chiusi mentre saranno regolarmente aperti quelli azionari: i future su Wall Street anticipano riaperture in rialzo medio di +0,5% (ore 13.30 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Nuovi record per Wall StreetLe borse Usa hanno ricominciato a salire senza soluzione di continuità nelle ultime sedute, alimentate da solidi report sugli utili delle principali banche, confermando un sentiment decisamente positivo nei confronti della imminente stagione degli utili del terzo trimestre. Sia l'S&P 500 che il Dow Jones hanno raggiunto nuovi massimi, guadagnando rispettivamente lo 0,6% e l'1%, sostenuti dai risultati sugli utili di JPMorgan (4,4%) e Wells Fargo (5,6%). Nonostante il calo dell'8,8% di Tesla dovuto al suo deludente evento robotaxi, il Nasdaq, è comunque stato in grado di chiudere in verde con un rialzo dello 0,1%.
Tali price action dei listini, sono state ulteriormente supportate dai dati economici, con i Cpi e Ppi usciti in linea con le attese (e in parte leggermente superiori), il che comunque ha confermato che la Fed è in grado di tenere sotto controllo l’inflazione in un contesto di congiuntura ancora positiva. Infine, il sentiment degli investitori è rimasto forte, con guadagni settimanali su tutti i principali indici Usa, e in particolar modo con l’S&P 500 che ha chiuso a +1,5%, il Dow Jones a +1,4% e il Nasdaq 100 a +1,7%.
VALUTE
Sui cambi solito refrain, ovvero dollaro che rimane vicino ai massimi contro le principali valute concorrenti, nonostante vi siano dei tentativi di correzione di Euro, Gbp e in parte anche Jpy, frustrati però da un eccesso di posizioni short dollari da parte dei piccoli operatori. Il mercato ha bisogno, come andiamo ripetendo da qualche tempo, di un trigger, ovvero un innesco, un motivo per uscire dai movimenti laterali e di congestione delle ultime due tre sessioni.
Per ora, a tal proposito, non sembrano bastare i dati Usa, che pur hanno dato forza al biglietto verde, che resta sui massimi ma ha perso momentum. EurUsd che tiene l’area 1.0900 20 mentre il Cable tiene a sua volta 1.3020 30 area. UsdJpy sopra 149.00 ma incapace di rompere le resistenze importanti poste a 149.50, specie dopo le minacce velate della Boj di alzare i tassi di interesse, se il cambio salisse sopra 150.00. Interessante rialzo di UsdCad, che va alla caccia di 1.3790 00 e nel caso di superamento, avrebbe possibili obiettivi anche a 1.3950 e 1.3990. Oceaniche che dopo due settimane di discesa , potrebbero trovare una mini base in queste aree per un rimbalzo correttivo.
CINA, INFLAZIONE IN CALO
Il tasso di inflazione cinese si è attestato a settembre, allo 0,4% su base annua, al di sotto delle previsioni di mercato e del dato di agosto, uscito allo 0,6%. Si è trattato dell'ottavo mese di inflazione positiva, ma è anche in discesa considerato che è in calo da giugno. Questo calo apre le porte ad ulteriori stimoli da parte del Governo, per affrontare i crescenti rischi di deflazione. I prezzi dei beni non alimentari sono diminuiti dello 0,2%, dopo un aumento dello 0,2% ad agosto, poiché il costo dei trasporti si è ridotto ulteriormente in ragione del calo del prezzo del petrolio.
Inoltre, i prezzi delle case sono scesi, grazie al sostegno e gli sforzi del governo per regolamentare ulteriormente il mercato immobiliare. Per quanto riguarda i prodotti alimentari, i prezzi sono aumentati per il secondo mese, con il tasso di aumento più rapido degli ultimi 20 mesi. I prezzi al consumo core, esclusi i costi di cibo ed energia, sono aumentati dello 0,1% anno su anno, il più piccolo aumento da febbraio 2021, dopo un guadagno dello 0,3% ad agosto.
PETROLIO NUOVAMENTE IN CALO
I future sul greggio WTI sono scesi a 73,5 dollari al barile questa notte, accelerando il calo rispetto alla sessione precedente, appesantiti dalle preoccupazioni sulle prospettive economiche della Cina, uno dei principali importatori di greggio. I dati del fine settimana hanno mostrato che le pressioni deflazionistiche della Cina si sono intensificate, e permangono rischi e preoccupazioni sui rischi di decrescita.
Un'ulteriore pressione sui prezzi deriva dal calo della domanda globale e dalla forte crescita dell'offerta. Tutto questo, nonostante le persistenti preoccupazioni sul fronte geopolitico, che potrebbero risollevare i prezzi dell’oro nero.
ATTESA PER LA BCE
Negli Stati Uniti, questa settimana, sono attesi i dati sulle vendite al dettaglio, ma soprattutto a fare da market movers, saranno gli interventi dei diversi funzionari della Federal Reserve. Inoltre, potrebbero riservare sorprese i numeri sulla produzione industriale, prezzi di importazione ed esportazione, permessi di costruzione e inizio dei cantieri. Nel frattempo, entra nel vivo la stagione degli utili con attesa per le trimestrali delle mega cap come UnitedHealth, Johnson & Johnson, Bank of America, Abbott, Netflix e Procter & Gamble.
In Europa, tutti gli occhi saranno puntati sulla decisione della Banca centrale europea sui tassi di interesse, che secondo le stime dovrebbe tagliare di 25 punti base, anche se più di qualcuno chiede a gran voce un taglio dello 0.50%. In Germania verrà pubblicato l’indice Zew che misura la fiducia del settore istituzionale tedesco, oltre ai dati sulla produzione industriale e sulla bilancia commerciale che riguarderanno anche l’intera Eurozona.
Nel Regno Unito, c’è interesse per la pubblicazione del tasso di disoccupazione, inflazione e vendite al dettaglio. In Cina uscirà il Pil del terzo trimestre, insieme ai dati sulle vendite al dettaglio, la produzione industriale e il tasso di disoccupazione. Infine, un occhio anche ai dati sull'inflazione per India, Canada, Nuova Zelanda, Giappone e Sudafrica.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Nasdaq impulso per un rialzo con base soglia psicologica 20.000nel mentre si scrive il nasdaq supera il livello di 20260 confermando alcuni livelli di fondamentale importanza che ci suggeriscono l'idea che sia partito un movimento di rialzo che proseguirà per tutto il mese di ottobre. il primo target di movimento è 20800, ma gli obiettivi sono piiu ambiziosi. <Anche se il grafico è un po imbrattato piace segnalare come la 5 weekly . linea rossa spessa, abbia interpretato bene la fase di accumulazione che si vede nei primi giorni di ottobre. Uno sguardo ai titoli ci conferma pero una forte selezione del mercato, che continua a privilegiare NVIDIA (primo target 140) e Broadcom, che trova in INTEL (chiusura gap a 28 euro) un possibile outsider, ed in AMAzon una bella sorpresa (alla portata i 200 dollari). Migliorata l'impostazione grafica di apple (com il recupero di 226,8), mentre luci e ombre su tesla (pericolosa la perdita dei 238). Per approfondimenti contattare in privato. Sono graditi i commenti
I Non Farm Payrolls spingono le borseImportante reazione di Wall Street, venerdì, dopo la pubblicazione dei NFP, che, a conferma di quanto già uscito in settimana sul mercato del lavoro, (Adp, Jolts Openings e Jobless claims) hanno evidenziato un miglioramento delle condizioni delle buste paga del settore non agricolo. L'S&P 500 è salito dello 0,9%, il Nasdaq ha aggiunto l'1,2%, mentre il Dow Jones ha stabilito un nuovo record storico crescendo dello 0.81%. I Nfp hanno mostrato un aumento di 254.000 posti di lavoro, nettamente al di sopra delle aspettative di 150.000. Il tasso generale di disoccupazione è sceso al 4,1%, in calo rispetto al 4,2% di agosto.
Questi dati, molto probabilmente, potrebbero modificare l’atteggiamento della Fed verso il costo del denaro, e confermano quanto Jerome Powell aveva dichiarato la settimana scorsa parlando di economia solida. La Federal Reserve potrebbe prendere tempo quindi, rispetto ad una politica monetaria aggressiva, e potrebbe ridurre più lentamente il costo del denaro.
Il settore finanziario ha guidato i guadagni, con JP Morgan che ha chiudo a +3,5%, BofA è avanzata del 2,2% e Wells Fargo è cresciuta del 3,6%. Anche i beni di consumo discrezionali hanno sovraperformato con Tesla (3,9%) e Amazon (2,5%) che hanno guidato i guadagni. Nel corso della settimana, l'indice S&P 500 ha guadagnato lo 0,4% e il Dow Jones è salito dello 0,5%, mentre il Nasdaq è salito leggermente.
NFP D’ALTRI TEMPI
Un dato sul mercato del lavoro d’altri tempi, non c’è che dire, L'economia statunitense ha aggiunto 254.000 posti di lavoro a settembre 2024, molto più di 159.000 rivisti al rialzo ad agosto e ben al di sopra delle previsioni di 140.000. Si tratta del dato più forte degli ultimi sei mesi e superiore all'aumento mensile medio di 203.000 dei 12 mesi precedenti.
Nel frattempo, le cifre delle buste paga di luglio sono state riviste al rialzo di 55K, da 89K a 144K, e la variazione di agosto è stata rivista al rialzo di 17K, da 142K a 159K. Con queste revisioni, l'occupazione, considerando luglio e agosto, è di 72K in più rispetto a quanto riportato in precedenza. I guadagni orari medi per tutti sono aumentati dello 0,4%, superando le previsioni di mercato di un aumento dello 0,3% e seguendo un avanzamento dello 0,5% nel mese precedente. Negli ultimi 12 mesi, sono aumentati del 4,0% a settembre, il massimo degli ultimi quattro mesi, dopo un aumento rivisto del 3,9% ad agosto e superando le stime di mercato di un guadagno del 3,8%.
VALUTE, COSA FA IL DOLLARO
Sul mercato, abbiamo notato una impennata del dollaro che però, per il momento, non ha violato le resistenze chiave, né contro Euro, tantomeno contro sterlina. Meglio ha fatto contro Jpy, in ragione anche del benign neglect della Boj, dopo l’insediamento di Ishiba, che ha confermato che per ora i tassi, in Giappone, non saliranno, perché il pericolo deflazione è ancora presente. EurUsd è rimasto sopra 1.0950, per ora, così come il Cable che non ha sfondato quota 1.3100.
Certamente, va ricordato che, con questi dati Usa, a rigor di logica, le price action dovrebbero evidenziare una ripartenza del trend di rialzo del biglietto verde, a meno che la Fed non mantenga inalterata la volontà di tagliare i tassi con una certa insistenza e al ritmo che aveva promesso nel recente passato, ma se i numeri uscenti continueranno a mostrare resilienza, sarà difficile che la Fed possa insistere a ridurre il costo del denaro al ritmo attuale.
UsdJpy in accumulazione con target in area 149.20, mentre tra le altre majors, segnaliamo UsdCad con obiettivi possibili a 1.3610 e fino a 1.3640, tutta un’area di resistenze di breve e medio termine. AudUsd e NzdUsd correggono, anche se per ora, meno del previsto, Supporti posti a 0.6760 e 0.6110. Dollaro in ripresa quindi, ma non sappiamo se avrà la forza di rompere il trend attualr, che fino a prova contraria, è ancora di indebolimento della divisa Usa nel medio termine.
RENDIMENTI IN RIPRESA
Il rendimento del decennale americano è salito di 10 punti base tornando a ridosso del 4%, il massimo degli ultimi due mesi, in ragione della pubblicazione di dati migliori sul mercato del lavoro Usa. Inoltre, i dati ISM hanno mostrato che l'attività dei servizi si è espansa a un ritmo più rapido a settembre mentre i prezzi hanno accelerato, favorendo anche una prospettiva meno accomodante per la Fed.
PETROLIO, CHE RIALZO
I future sul greggio WTI sono saliti dello 0,9% chiudendo a 74 dollari al barile venerdì, il livello più alto delle ultime cinque settimane, a causa dei timori di potenziali interruzioni dell'approvvigionamento di greggio in Medio Oriente. Le preoccupazioni erano aumentate dopo che Biden si era astenuto dal condannare direttamente il potenziale attacco di Israele alle strutture petrolifere iraniane.
Solo successivamente I prezzi hanno corretto qualcosa, dato che lo stesso Presidente ha corretto il tiro, dichiarando che avrebbe preso in considerazione alternative all'attacco di Israele ai giacimenti petroliferi iraniani. Questa settimana, Tel Aviv ha promesso vendetta, in risposta ai missili Iraniani, intensificando le operazioni in Libano contro Hezbollah.
Nel frattempo, la capacità produttiva inutilizzata dell'OPEC e la stabilità delle forniture globali di greggio hanno alleviato i timori sull'offerta. Dal lato della domanda, solidi indicatori dell'economia statunitense hanno alimentato le aspettative per una maggiore domanda, in seguito ai dati positivi di venerdì.
CHE SETTIMANA SARA’?
Inizia oggi la settimana che ci porterà ai dati, altrettanto importanti, relativi ai Cpi americani, insieme ai verbali del FOMC e all'inizio della stagione degli utili aziendali. Ma la chiave, probabilmente sarà data dagli interventi dei diversi funzionari della Fed, che probabilmente commenteranno i numeri sul mercato del lavoro appena usciti.
Tra gli altri dati, segnaliamo, unitamente a quelli sui prezzi alla produzione, il sentiment dei consumatori del Michigan e i numeri sulla bilancia commerciale. A livello globale, saranno pubblicati i tassi di inflazione per Brasile, Messico e Russia. In Europa, la Germania pubblicherà i dati sugli ordini alle fabbriche, sulla produzione industriale, sul commercio estero e sulle vendite, così come l'area euro fornirà i dati sulle vendite al dettaglio.
Per quanto riguarda Il Regno Unito, attenzione al Pil e all’attività delle fabbriche relative al mese di agosto. Ricordiamo anche il tasso di disoccupazione e i dati sul commercio estero relativi al Canada. In Oceania, invece, attesa per la fiducia delle imprese in Australia, oltre alla fiducia dei consumatori Westpac, mentre il Giappone pubblicherà il Tankan Index. Infine attenzione massima er la decisione sui tassi della Rbnz.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
STOCK OF THE DAY: TSLAL'azienda di robotica e intelligenza artificiale (Si, avete capito bene, Tesla non costruisce solo auto elettriche) domani rilascerà gli utili.
Elon Musk dalla sua parte ha:
-Un forte Hype, per la vision futura: Robotaxi e L'umanoide Optimus.
-Endorsment di Donaldone Trump che (se eletto) favorirà l'azienda di Musk per sdebitarsi dei $ e metterà i bastoni tra le ruote ai produttori di auto cinesi.
-Un taglio dei tassi a Settembre favorirà i consumi ciclici abbassando il costo del denaro.
Il grafico parla chiaro. Cup& Handle perfetta con volumi che si abbassano sul ritracciamento nel manico.
Per chi è già dentro questa potrebbe essere un occasione per incrementare, per chi vuole effettuare l'entry attendere assolutamente il giorni dopo le trimestrali un eventuale gap up e tradarlo.
Never bet against Elon.