partito il ritracciamentoEURGBP dopo una discesa troppo violenta vediamo che la seduta di venerdi ha quasi recuperato 3 figure,quindi la mia idea e questa.si puo speculare aprendo un fino alla KIJUN e TENCKAN (insieme) o viceversa aspettare per proseguire con il area indicata sul immagine . per il dai questi livelli conferma anche la divergenza rialzista del oscillatore RSI ,quindi si puo comprare e poi vendere una volta arrivato nella zona indicata.
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L'Euro/Dollaro ci ripensa rimbalzando verso quota 1.15Reazione decisa da parte dell’Euro Dollaro che supera di slancio la resistenza di brevissimo termine a quota 1.1455, tentando quanto meno di raggiungere 1.15 vero livello di sbarramento che impedisce l’interruzione del trend ribassista, in essere ormai dal 24 settembre scorso.
Non a caso con il tentativo messo in atto oggi viene attaccata la trend line che sostiene il ribasso passante per i massimi decrescenti d 1.1815 e 1.1620, e che taglia di netto il range effettuato dai prezzi in questa settimana, tra 1.1355 e 1.15 dollari.
Come evidenziato anche dall’’indicatore di trend Cci che riporta valori ancora negativi o leggermente positivi, è essenziale il superamento confermato in chiusura di almeno quota 1.1490, per invertire la tendenza discendente ancora dominante.
Anche l'analisi dell’oscillatore di volatilità riportato sul grafico in basso e denominato Atr riporta valori solo leggermente crescenti, segnalando quindi un allargamento delle escursioni di massimo e minimo propedeutiche a favorire un ulteriore estensione verso l’alto del range settimanale.
Sfruttando i valori indicati è possibile proiettare per il fine settimana un target atteso a ridosso di i 1550 e 1,1570 oppure direttamente più in alto, oltre 1.1620 nel caso di escursioni superiori alla media settimanale.
Infine lo scenario alternativo è rappresentato dal nuovo calo entro domani o venerdì che riporti le quotazioni prima sotto 1.1370 e dopo verso 1.1320, aumentando sensibilmente questa volta le probabilità di vedere violato il supporto di medio termine a quota 1.1290.
Strategie operative
Per le posizioni long: attendere prima di effettuare nuovi acquisti il superamento e successivamente il consolidamento della resistenza posta a 1.15, oltre la quale è previsto un ulteriore banco di prova rappresentato da 1.1620.
In alternativa con un profilo di rischio più alto, posizionare un ordine condizionato a ridosso di 1.1375 nel caso di pull back, con stop loss a 1.1310 e target oltre 1.1490 dollari.
Per le posizioni short:collocare un ordine pendente a ridosso di 1.1570 in attesa della test della resistenza adesso più importante, con stop loss a 1.1650 e target 1.1355 dollari.
Mediaset (+4%): si accende di nuovo lo scontro con VivendiNella giornata di oggi Mediaset mette a segno il quarto rialzo consecutivo, per un guadagno totale di oltre il 13%, calcolato dai minimi a 2.46 del 26 ottobre scorso.
Probabilmente ad accendere l’attenzione dei compratori sul titolo è l’impugnazione delle delibere assembleari decisa da Simon fiduciaria detentrice di un consistente pacchetto di minoranza di azioni Mediaset, i cui rappresentanti non sono stati ammessi all'ultima assemblea svolta dalla società.
A seguito di ciò è stato presentato contro Mediaset un atto di citazione che impugna alcune decisione convalidate, contro la quale i vertici del gruppo televisivo hanno ribadito che le decisioni prese fanno seguito ai comportamenti lesivi assunti da Vivendi, in relazione al mancato rispetto del contratto di cessione di Premium.
Inoltre sarebbe ormai vicina la decisione di cedere Premium a Sky, liberando la società da un pesante fardello costato centinaia di milioni di perdite a partire dalla sua costituzione, nonostante il consistente numero di abbonati accumulato negli anni.
Dal punto di vista dell’analisi grafica il titolo risente pesantemente dell'andamento assunto dagli indici, che nel mese di ottobre hanno accelerato la dinamica discendente, con i prezzi che prima abbandonano quota 2.80 euro, mentre oggi ne confermano il recupero.
Le prospettive sull'evoluzione futura del prezzo, come confermano gli oscillatori di trend più dinamici tutti fortemente orientati al rialzo, parlano di una continuazione del movimento oltre quota 2.90 euro prima e di 3.10 euro in seguito.
Solo eventuali chiusure negative sotto quota 2.64 possono annullare l'ottimo recupero effettuato nell'ultima settimana.
Strategie operative
Per le posizioni long : accumulare il titolo in portafoglio suddividendo la liquidità in più momenti d’acquisto e sfruttando quid eventuali "ritracciamenti" e lungo i support di 2.60 e 2.40 euro
Per operazioni con un profilo di rischio maggiori posizionare un ordine condizionato a ridosso di 2.73 euro, con stop 2.57 e target 2.98 euro .
Per le posizioni short : approfittare dell aumento di volatilità attuale acquistando la stessa quantità di opzioni Put e Call , strike 2.80 e scadenza dicembre 2018,beneficiando di rendimenti amplificati dalla leva e un costo massimo ridotto all'ammontare dei premi.
Ftsemib future: livelli chiave per la giornata di oggiSi sfaldano i trend rialzisti di lungo periodo su tutti i mercati azionari a cominciare dall'Europa passando poi per Asia e America, quale che sia la motivazione presa a pretesto quello che conta adesso è calcolare con precisione l’ampiezza e la durata possibile di questo sell off generale.
Per quanto riguarda il Ftsemib future il suo andamento come apparentemente potrebbe sembrare, non riguarda soprattutto le tematiche di economia interna, in quanto oltre al settore bancario ormai da mesi, altri settori migliori in termini di ricavi scontano il ribasso.
Partito da metà maggio scorso l'onda ribassista in pochi mesi ha allungato i propri ”tentacoli” fino ai supporti di lungo periodo, dopo una crescita dei listini azionari durata almeno 5 anni.
Per quanto riguarda l'analisi delle dinamiche attuali va sottolineato come le proporzioni assunte dalla tendenza discendente sono eccessive, in quanto non rispondenti ai fondamentali dell'economia, con i bilanci di molte aziende quotate che sfoggiano utili record e liquidità in eccesso.
Va comunque evidenziato come i prezzi raggiungono con la chiusura di oggi esattamente i valori del 6 febbraio 2017, periodo durante il quale è partito lo strabiliante trend rialzista del Ftsemib culminato con il top di 24.440 punti.
Sia i pattern candlestick che gli oscillatori più dinamici proiettano adesso le quotazioni verso minimi sotto quota 18.400 punti e 18.150 in seguito, con lo scambio di ruoli per quanto riguarda la resistenza di 18.640, prima forte limite a difesa del trend rialzista e adesso “polverizzato”.
Strategia intraday
Per le posizioni long : collocare un ordine condizionato a ridosso di 18.220, aspettando la stabilizzazione dei prezzi in caso di gap down, rischiando come stop loss massimo 120 tick e target oltre 18.580 punti.
Sfruttare la stessa logica per identificare livelli ad alto potenziale come lungo la fascia di prezzo compresa tra 18.390 e 18.650 aspettando la stabilizzazione dei livelli e successivo sfruttamento in chiave rialzista.
Per le posizioni short : collocare ordini pendenti sempre aspettando una stabilizzazione dei prezzi in fase d’apertura, come ad esempio a quota 18.630 o più in basso a 18.540, con stop loss di massimo 120 punti e target 18.470 punti, tenendo anche conto della volatilità che adesso aumenta i rischi operativi.
Ftsemib future: livelli chiave per la giornata di oggiColpo di coda nelle parte finale della seduta per il Ftsemib future con i prezzi che riescono a limitare i danni, aggiornando leggermente i minimi di periodo a 18.650 e chiudendo in recupero a quota 18.915 punti.
La tenuta della “fascia supportiva “ è di buono auspicio perché consente ai prezzi di rallentare la pressione discendente, evitando almeno per il momento ripercussioni più gravi.
Nonostante ciò dall'analisi dei pattern candlestick formati sul grafico giornaliero, emerge una small white la cui estensione appare insufficiente a rilanciare una buona corrente d’acquisti, necessaria per aggredire la trendline discendente passante per le resistenze di 19.475 e 19.180 punti.
Anche l’analisi dell’indicatore di trend Cci conferma la stabilizzazione dei supporti intorno ai 18.700 punti e la promettente ripresa degli acquisti nel finale di seduta.
Infatti la riduzione della pressione di vendita che porta i valori dell‘oscillatore ad assumere un andamento crescente, prospettando per oggi una continuazione del recupero almeno fino a quota 19.100, ma per rompere il dominio dei venditori occorre prima violare 19180 punti.
Lo scenario alternativo è rappresentato da una partenza debole con la ripresa delle vendite in grado di spingere i prezzi verso nuovi minimi sotto quota 18.600 punti, prolungando ancora le dimensioni del canale ribassista formato dalla fine di maggio scorso.
Strategia intraday
Per le posizioni long : collocare un ordine condizionato a ridosso di 18.900, aspettando la stabilizzazione dei prezzi in caso di di strappi in apertura, rischiando come stop loss massimo 80 tick e target oltre i 19.130 punti.
Per le posizioni short: collocare ordini pendenti sempre aspettando una stabilizzazione dei prezzi lungo le resistenze del momento, come ad esempio a quota 19.200 o più in alto a 19.380, con stop loss di massimo 100 punti e target 18.970 punti.
Dax future: livelli chiave per la giornata di oggiPesante strappo ribassista per il Dax future e che precipita in apertura direttamente a 11.355, peggiorando nel corso della seduta il bilancio negativo con un nuovo minimo a 11.220 punti.
Il successivo consolidamento del nuovo minimo registrato consente di recuperare parte delle perdite chiudendo poco sotto la resistenza di 11.460 punti .
La configurazione di prezzo disegnata sul grafico giornaliero è denominata hammer dalla valenza leggermente positiva, se non fosse per la presenza del gap d’apertura iniziale, che vanifica il recupero avvenuto nella parte finale della seduta.
Infatti l'estensione dell’escursione di prezzo creata dal gap down amplifica la valenza negativa del movimento discendente, riducendo nel contempo l’importanza del pattern rialzista formato: adesso servirà più tempo ai compratori recuperare quota 11.490.
Anche l’analisi dell indicatore di trend sul grafico intraday conferma lo strapotere della corrente venditrice in grado adesso di spingere i prezzi sotto quota 11.000 punti.
La divergenza rialzista in formazione rilevabile nel tratto crescente delle linea dell’oscillatore, consente di sperare solo in una seduta per oggi di consolidamento dei minimi, mentre è assolutamente necessario assumere valori positivi e raggiungere sul grafico dei prezzi valori almeno superiori a 11.600, scenario per il momento poco probabile.
Strategia intraday
Per le posizioni long: attendere la stabilizzazione della nuova fascia di supporto compresa tra 11.200 e 11.370 punti, prima di valutare ingressi lunghi.
Per le posizioni short : collocare ordini pendenti una volta verificata la solidità della nuova resistenze formata dal gap down e posta 11.480, con stop loss a 11.550 e target verso 11.360 punti.
FtseMib: cosa sappiamo?LONG & SHORT
Fabio Pioli
In questi giorni il piccolo risparmiatore si sta accorgendo che il mercato ha regole oscillatorie.
Come è salito, in precedenza, adesso scende ( Figura 1 )
Figura 1. Future FtseMib40 – grafico settimanale.
Poi ci sarà, dopo la discesa, un rimbalzo, e dopo ancora si prenderà la direzione definitiva.
Sarà al rialzo oppure al ribasso?
Per adesso non lo sappiamo.
Sappiamo però dove sono le resistenze ( Figura 2 ) e sappiamo che c’è un gap (di solito i gap vengono chiusi) a 21.400 punti.
Figura 2. Future FtseMib40 – grafico giornaliero.
Quindi, ricapitolando, non sappiamo quando rimbalzerà, non sappiamo da dove rimbalzerà, non sappiamo fino a dove rimbalzerà (le resistenze si abbassano gradualmente con il tempo) ma sappiamo che rimbalzerà e sappiamo cosa fare quando rimbalzerà.
Si vedrà.
#BTCUSD guarda al bassoSu BTCUSD persiste una scarna volatilità, mentre le quotazioni stazionano a ridosso del pivot orario a 6.400$. Sul fronte quantitativo il posizionamento short delle medie mobili e dei principali oscillatori preconizzano il retest di quota 6.200. Invalidazione sopra 6.600 dollari.
GBP/USD : ANCORA UNA VOLTA SHORTChiudo la mia posizione long in profitto perchè mi accorgo che il prezzo nel lungo periodo è ancora impostato al ribasso e magari sarebbe anche opportuno riposizionarsi SHORT questa volta . infatti sul SETTIMANALE vediamo come il prezzo sta tentando per la 4° volta di rompere al rialzo le media a 24 periodi senza esito positivo , trascinandosi lo stocastico in zona di ipercomprato dando forma ad una divergenza di continuazione ribassista.
GIORNALIERO
Venerdi a chiusura di settimana c'è stata un importante engulfing ribassista a contatto con una zona di resistenza data sia dallo storico precedente dei prezzi che dalla media a lungo periodo . anche qui come per il settimanale abbiamo l'oscillatore stocastico in zona di ipercomprato.
un ottimo timing c'è lo regala la zona di gap di apertura mercati .
Ftse Mib future: ancora troppo debole per sfidare il trend shortInizio di settimana lento per il Ftsemib future che non riesce ad esprimere ancora una netta discontinuità con la tendenza discendente in essere, riuscendo unicamente a stabilizzare quota 19.100 punti.
Infatti rimangono ancora valide tutte prerogative dei venditori intenzionati a rompere livelli più in basso, come 18.700, concedendo comunque una breve fase di recupero fino al massimo di 19.580 punti.
Molto dipenderà dalla dinamica degli indici Usa ed Asiatici che, dopo la fase di correzione dai massimi ormai decennale, sono ancora nella condizione di salvaguarda il trend rialzista di lungo termine.
Cosa ben diversa per gli indici Europei colpiti per primi dall'onda ribassista iniziata fine maggio e che ha compromesso definitivamente la tendenza al rialzo di lungo periodo.
Adesso occorre capire le reali proporzioni di questa dinamica ribassista, che nel caso del Ftse Mib future verrebbe definitivamente annullata solo con il recupero prima dei 20.400 punti prima e poi di 21.300, obiettivi al momento molto distanti vista la velocità di risalita attuale.
Strategia intraday
Per le posizioni long : evitando sempre la prima mezz’ora di contrattazione terreno di caccia degli “stop runner”, collocare ordine condizionato a quota 19.200 punti, con stop loss a 19.125 e target 19.415 punti, sfruttando la divergenza rialzista ancora in formazione sull’oscillatore Cci.
Per le posizioni short: collocare ordini pendenti a ridosso della resistenza di 19.490 nel caso di pull back, con stop loss di massimo di 120 punti e target 19.220; la rischiosità dell'operazione è medio alta.
MA LA MANIPOLAZIONE??BUONGIORNO a tutti,quest'oggi andremo a vedere il nostro caro bitcoin che sembra ormai a un passo da esplodere.
Sul time frame 4 h si può vedere come anche questa volta il supporto a 6000/6100 dollari abbia funzionato egregiamente,lasciando perdere gli oscillatori che in questo momento servono a ben poco vorrei portare la vostra attenzione al movimento inaspettato di ieri;se guardate l'istogramma dei volumi noterete che il giorno 11 ottobre con la candela delle 2.00 c'è stato un grosso ordine di vendita,notate la lunghezza sull'istogramma dei volumi, ma 4 giorni dopo stranamente(15 con la candela delle 6.00) il prezzo ci ha fatto una bella sorpresa inaspettata rimbalzando e ora guardate sempre i volumi del 15;non notate niente di somigliante??
FTSEMIB: cosa c'è di vero?LONG & SHORT
Fabio Pioli
La brutta notizia è che il mercato sta scendendo.
La bella notizia è che, essendo oscillatorio, ci sarà anche l’ oscillazione rialzista.
La brutta notizia ancora è che, dopo l’ oscillazione rialzista, il piccolo risparmiatore, come al solito, non saprà cosa fare.
Non saprà dove essa arriverà, dove finirà, in quale direzione proseguirà, come adesso.
Un esempio?
Per gli appassionati di analisi tecnica proponiamo questo quiz:
“Quale delle due versioni è vera, quella di Figura 1 , in cui si rimbalzerà (onda 4 tratteggiata) per crollare di nuovo (onda 5 tratteggiata)
Figura 1. Future FtseMib40 – grafico settimanale.
oppure quella di Figura 2 , in cui si è solo stornato e, dopo lo storno si andrà forte al rialzo?”
Figura 2. Future FtseMib40 – grafico settimanale.
Ebbene, l’ ho fatto apposta. Nessuna delle due alternative è vera. O meglio, è già vera solo illusoriamente nella testa delle persone.
Infatti manca all’ appello un elemento fondamentale, ossia “Conoscete quali probabilità ha una opzione piuttosto che l’ altra?”
Il piccolo risparmiatore non sa rispondere a questa domanda.
Dax future: salto di qualità del trend ribassista Il Dax future chiude pesantemente in ribasso subendo un'accelerazione della pressione venditrice impressionante, che riporta i prezzi direttamente all'ultimo supporto disponibile di medio termine rimasto pari a 11.700 punti.
Occorre adesso spostarsi più in basso cercando supporti datati come 11.440 punti, in quanto la forza dei venditori è tale da spingere il derivato rapidamente verso il livello indicato e solo apparentemente distante.
La black marubozu disegnata sul grafico giornaliero elimina qualunque speranza del giorno precedente di vedere recuperati i livelli oltre 12.000 punti, in quanto probabilmente adesso occorrerà attendere la fine del ribasso e solo successivamente un consolidamento di livelli di minimo, comunque distanti dalle resistenze oltre quota 11.900.
Infatti l'analisi dell'indicatore di trend CCi sul grafico intraday conferma il "salto di qualità " dei ribassisti che trovano nuova benzina per attaccare livelli di supporto fino a qualche seduta fà giudicati irrealistici, come 11.500 e 11.400 punti, con la linea dell'oscillatore che assume una pendenza verso il basso e valori di ipervenduto.
Ciò rappresenta il segno evidente di un mutamento strutturale del trend che adesso assume una configurazione definitivamente discendente, oltre che nel breve e medio periodo anche nel lungo termine, il che fa pensare alla chiusura di un ampio gap up a quota 10.800 punti.
Strategia intraday
Per le posizioni long : evitando sempre di operare nella prima ora di contrattazione, attendere un salutare periodo di stabilizzazione delle quotazioni, verificando la tenuta del supporto di 11.600 o in caso di gap il recupero di livelli oltre 11.700 punti.
Per le posizioni short : con una apertura dei prezzi in gap down attendere il recupero di livelli oltre quota 11.600 punti, tali da rendere il meno rischiosa possibile un eventuale operazione a favore del trend, aumentando lo stop massimo a 150 punti e target sotto quota 11.400 punti.
Ftse Mib future: solo quota 20.400 punti stabilizzerà il trendRimbalzo tecnico che ispira fiducia quello realizzato ieri dal Ftse Mib future che prima sperimenta un minimo relativo a 19.620 e poi chiude la seduta sui massimi oltre quota 20.000 punti.
Situazione evidentemente ancora delicata in quanto prima di parlare di inversione del trend ribassista nel breve termine è necessario registrare chiusure positive, almento oltre quota 20.480 punti, stabilizzando poi i livelli raggiunti e chiudendo definitivamente il gap down a quota 21.300, scenario al momento assai improbabile a realizzarsi.
Per quanto riguarda l'analisi candlestick disegnata sul grafico giornaliero, da essa emerge la formazione di un piercing pattern, costituito dalle ultime due candle dalla valenza positiva, con la prospettiva per oggi di vedere raggiunta quota 20.300 punti.
Anche l'indicatore di trend Cci conferma con un eccellente divergenza la ripresa delle quotazioni a partire proprio dal minimo di 19.620, che corrisponde ad un minimo crescente della linea dell'oscillatore.
Ciò rappresenta un chiaro segnale del nervosismo dei venditori, che probabilmente hanno alimentato il recupero di ieri chiudendo parte delle posizioni: adesso tocca ai compratori valutare la possibilità di alimentare ulteriormente la fase del recupero.
Strategia intraday
Per le posizioni long : evitando sempre la prima mezz’ora di contrattazione, collocare un ordine condizionato a ridosso di 19.950 o più in basso in caso di eventuali fasi correttive, rischiando come stop loss massimo 100 punti e target oltre i 20.100 punti.
Anche per oggi livello di rischio dell’operazione è alto in quanto la volatilità dei prezzi aumento le probabilità di esecuzione dello stop loss.
Per le posizioni short : collocare ordini pendenti a ridosso della resistenza di 20.200 nel caso di nuovi corposi recuperi, con stop loss di massimo 100 punti e target 19.940 punti.
In alternativa con un livello di rischiosità maggiore collocare un ordine condizionato a ridosso di 20.000, una volta confermata l'impossibilità di oltrepassare 20.100, rischiando al massimo 100 punti e target sotto 19.900pt.
Banca intesa raggiunge livelli interessantiBanca Intesa recupera finalmente terreno mettendo a segno un guadagno di quasi 3 punti percentuali, dopo essere stata colpita dalle vendite copiose, con il rischio ancora concreto di vedere toccati livelli di minimo a ridosso di 1.94 e registrati l’ultima volta nel novembre 2016.
Ovviamente le vendite si sono abbattute sull’intero settore bancario italiano, da sempre vittima prediletta delle fasi discendenti del trend secondo un copione che rasenta la noia, tanto ripetitivo quanto slegato dai fondamentali.
Infatti come sottolineato anche dagli analisti di JpMorgan recentemente, il titolo vale almeno tra 2.50 e 2.80 euro beneficiando di una esposizione in graduale riduzione verso i Btp e una solidità patrimoniale in termini di crediti deteriorati, che ne fanno la banca migliore d’Europa.
Per quanto riguarda l’analisi grafica sul grafico a candele settimanali, il pattern candlestick disegnato è denominato hammer dalla valenza leggermente positiva sebbene ancora da confermare, che evidenzia comunque un primo tentativo di contrastare la forte pressione venditrice, in grado ancora di spingere i prezzi prima verso 1.98 e poi a 1.87 euro.
L’analisi de indicatore di trend Cci conferma la perdita della tendenza rialzista già dallo scorso luglio con la rottura verso il basso di 2.40 euro, ma il brusco recupero effettuato a ridosso di 2.13, dopo l'attenuarsi del marasma sulla sostenibilità economica della legge di bilancio dello stato, ha contribuito a formare una buona ripresa dei valori dell oscillatore .
Adesso infatti emerge una promettente divergenza rialzista, segnalando quindi la graduale perdita di forza dei venditori nello spingere i prezzi verso nuovi minimi.
Strategia operativa
Per le posizioni long : eventuali posizioni detenute in portafoglio a prezzi superiori a quelli attuali, vanno difese con l'acquisto di opzioni Put, strike 2.30 euro scadenza marzo 2019.
Mentre per eventuali operazioni di medio termine, iniziare ad accumulare il titolo in portafoglio agli attuali prezzi di mercato, suddividendo il capitale in più momenti d’acquisto valutando se necessario ingressi a quota 1.88 euro.
Per le posizioni short : tenuto conto dell'elevato livello di volatilità presente sul titolo, appare conveniente approntare una strategia in opzioni volta a cogliere tutti gli scenari di breve termine disponibili: acquistare lo stesso ammontare di opzioni Call e Put scadenza dicembre 2018, strike 2 euro.
Shooting star mensile
Molto molto interessante! Cavolo, una shooting star mensile su un livello del genere non è da sottovalutare, soprattutto dopo una salita come quella che precede. Sicuramente cerchiamo un punto di entrata short. Come sappiamo comunque di solito la nostra entrata è a metà dell'ombra quindi il prezzo potrebbe salire un po' prima di essere shortato, il che aumenterebbe di molto il nostro risk-reward.
Sul settimanale mi piace molto vedere che la trend line rialzista precedentemente rotta è stata ritestata, questo mi da ancora più fiducia per lo short. Fondamentalmente parlando, se entriamo short EUR/AUD stiamo dando forza al AUD, però vediamo short anche AUD/USD quindi forza a USD ne consegue che EUR/USD dovremmo vederlo completamente ribassista. Vediamo quando lo analizzeremo. Comunque inseriamo l'indicatore.
Attualmente l'indicatore non è dalla nostra parte sul tf settimanale. C'è un leggero disequilibrio ma nulla che mi facci pensare ad uno short, vedremo sul daily.
Buona notizia invece dall'oscillatore RSI che presenta una divergenza diretta ribassista evidenziata dalla 2 linee azzurre.
Per quanto riguarda il giornaliero invece è partita la fase ribassista, ma ovviamente non possiamo sapere se si tratterà solamente di un ritracciamento o di un movimento. Per ora siamo sul 32.8% di Fibonacci che coincide con un precedente minimo. Questo potrebbe far tornare su il prezzo, fin dove non saprei, forse ai massimi precedenti. (ricordiamo che sul mensile abbiamo detto di voler entrare a metà ombra, quindi un ritracciamento rialzista ci starebbe eccome!) Se invece si dovesse continuare a scendere la prossima struttura è sui massimi di Luglio.
Anche sul daily l'indicatore non ci supporta granchè, infatti il prezzo è in pieno trend rialzista e l'unica indicazione è una probabile rottura confermata della Kijun, tutto dipenderà dalla candela di lunedì.
Considerando un'entrata a circa metà dell'ombra piazzerei questo ordine pendente che ci da un OTTIMO rischio rendimento. Comunque rischio contenuto perchè siamo contro-trend.
USD/JPY: dove si fermeranno i massimi?Interessante situazione tecnica quelle espressa dal Dollaro/Yen che da circa due settimane aggiorna quotidianamente nuovi massimi completando range giornalieri piuttosto ridotti rispetto alla media.
Infatti come indicato dall'oscillatore ATR, il range medio delle ultime sedute è crollato sotto i 60 pips, giustificato dalla totale assenza di venditori disposti a rischiare su un cambiamento del trend rialzista ancora improbabile.
Evidentemente ciò appare giustificato dall'attesa della "view" sulla politica monetaria scelta da Powell, governatore della FED, con i mercati che scontano la fine del ciclo rialzi dei tassi visto il possibile calo del Pil prima della fine dell’anno.
Invece sulla base delle indicazioni fornite dall’ottimo indicatore Sequential, la serie di nuovi massimi di 9/13 sedute si è appena completata, prospettando una pausa del lento ma ugualmente forte trend ascendente ancora in essere verso il supporto sotto quota 112.20 yen.
Appare dunque probabile che si verifichi uno dei due seguenti scenari possibili ovvero il test dei massimi oltre i 113.30 percorrendo quindi gli ultimi 60/70 pips attesi per poi flettere di altrettanto, oppure l’eventuale violazione di 112.70, innescherà per la fine della settimana un movimento di pull back fisiologico verso il supporto di 111.90 yen.
Tali prospetti operativi consentono comunque di ricavare rendimenti interessanti e avere un livello di rischiosità contenuto in termini di proporzione tra costo dello stop e ricavo del target prescelto.
Strategia operativa
Per le posizioni Buy : collocare ordini pendenti a ridosso di 112.40, con stop loss di 112.20 e target 113.25; operazione con un profilo di rischio medio basso.
Per le posizioni Sel l: collocare ordini pendenti a ridosso della forte resistenza apparentemente lontana di 113.20, con stop loss 113.60 e target 112.20 dollari.
Operazione con un profilo di rischio medio alto in quanto contrario al trend dominante, ma con un eccellente rapporto di rischio/rendimento.
GBP/USD: venerdì nero, i trader passano alla cassaIl Cable interrompe bruscamente il trend rialzista di breve termine faticosamente costruito in due settimane e adesso di nuovo in discussione.
Infatti i prezzi hanno subìto prima un consolidamento a ridosso di 1.2980 e successivamente hanno intrapreso un eccellente movimento rialzista culminato con il massimo relativo a 1.3280 dollari.
Tenuto conto dell'ottima indicazione fornita il il 5 settembre scorso, dall'oscillatore Cci, che ha correttamente filtrato il pull back a ridosso di 1.2850, il movimento ascendente ha prodotto una salita di oltre 400 pips.
Come spesso capita sul Forex il venerdì molti operatori istituzionali rallentano la loro attività operativa ed evidentemente ciò ha facilitato i trader nello scaricare le posizioni rialziste, amplificando il ribasso che ha assunto proporzioni preoccupanti.
Infatti nell'eventualità di un proseguimento anche per la prossima settimana del ribasso, la distanza che separa i prezzi attuali dai livelli di inversione del trend è corta, con i supporti a 1.2950 e 1.2870 ormai presi di mira.
L'unico modo per riequilibrare nuovamente l'impostazione al rialzo è che entro martedì prossimo la sterlina recuperi quota 1.3160, predisponendo nuovi allunghi oltre quota 1.3240 e 1.3365 euro.
Strategia operativa
Per le posizioni long : collocare ordini pendenti a ridosso di 1.2920, con stop loss unico di 1.2790 e target 1.3045; operazione con un profilo di rischio medio basso.
Per le posizioni short : collocare ordini pendenti a ridosso della forte resistenza apparentemente lontana di 1.3260, con stop loss 1.3340 e target 1.2980 dollari; operazione con un profilo di rischio elevato.
l'AUDUSD rialza la testa e punta a 0.7370L'AUD/USD reagisce con forza al sell off di cui è stato recentemente protagonista e che ha visto le quotazioni scendere di oltre 300 pips in circa 8 sedute, portando drammaticamente le quotazioni in prossimità di minimi relativi registrati l’ultima volta a febbraio 2016.
Dall'analisi del configurazioni candlestick emerge la formazioni di un three advance soldiers dalla valenza estremamente positiva, che proietta i corsi verso il superamento dei supporti prima di 0.7270 e in seguito di 0.7320 dollari.
Invece l’analisi dell’indicatore di trend CCi, mette in evidenza una chiara divergenza classica perfezionata proprio in corrispondenza dei minimi registrati in prossimità di 0.7080 usd.
Tale circostanza dal punto di vista operativo ha creato le condizioni per valutare ingressi a rialzo, con un profilo di rischio comunque elevato, tenuto conto della potente pressione di vendita che puntava a violare livelli di minimo ancora sotto quota 0.6975.
Sfortunatamente al momento per quanto il recupero sia veloce ed ampio, non è ancora sufficiente a riportare l'oscillatore a valori superiori lo zero, rimandando l’inversione del trend alla violazione di 0.7340 dollari, eventualità comunque assai probabile.
Infine possibili cedimenti sotto quota 0.7180 vanno valutati come estremamente negativi e tali da produrre allunghi verso il basso oltre 0.7090: la spinta discendente non si è ancora placata.
Strategia operativa
Per le posizioni Buy : in ottica operativa di brevissimo termine collocare un ordine condizionato a ridosso di 0.7130, con target verso 0.7290 e stop loss a 0.7070 usd.
Il livello di rischiosità dell’operazione è medio alto in quanto contrari al trend dominante.
Per le posizioni Sell: collocare ordini pendenti a ridosso della resistenza di 0.7360, con stop loss 0.7425 e target 0.7230 usd, con un profilo di rischio medio basso.
Banca Generali punta a target ambiziosiBanca Generali prosegue spedita verso il completo recupero dello shock ribassista, che si è abbattuto nei mesi di giugno e luglio sul comparto del risparmio gestito e che ha colpito quasi tutti player nazionali più importanti.
Infatti in poche sedute di borsa il titolo recupera valore per circa il 13%, promettendo nuovi allunghi oltre l’importante resistenza di 23.40€ e che, nel mese di agosto, ha bloccato tutti i tentativi di recupero.
Dal punto di vista dei fondamentali Banca Generali mette gli analisti tutti d’accordo, indicando un target price medio intorno ai 28 euro, quindi i prezzi dovrebbero subire incrementi di un altro 20% circa nei prossimi mesi.
Per quanto riguarda l'analisi grafica, per poter confermare con certezza la fine delle pressioni ribassiste ancora latenti e certificare il cambio di tendenza definitivo, occorre attendere la chiusura del gap down in prossimità di 24.80€.
Infatti l'analisi dell indicatore di trend CCi sul grafico giornaliero, sebbene riporti da poche sedute valori positivi e una netta impennata della pressione in acquisto, sul grafico settimanale la tendenza di medio e lungo periodo rimane ancora ribassista, con i valori dell'oscillatore ancora negativi anche se di poco.
Ciò probabilmente induce a ritenere che il cambio di tendenza possa essere imminente, completando così tutti gli scenari disponibili, sempre che il Ftse Mib prosegua nella fase di stabilizzazione.
Strategia operativa
Per le posizioni long : in ottica operativa di breve termine acquistare in corrispondenza di 23.50€, con prospettive di target verso 25.00 prima e 28.20€ in seguito.
Difendere le posizioni detenute in portafoglio acquistando una put, scadenza dicembre 2018, strike 22.00€, solo nell'eventualità di cedimenti sotto quota 21.50€.
Per le posizioni short: eventuali operazioni ribassiste presentano un elevato grado di rischio, meglio sfruttare l’effetto leva e un ridotto costo dello stop loss, acquistando opzioni Put,scadenza novembre 2018 e strike 22€ solo nel caso di cedimenti sotto 21.50€.
USDCHF ancora stagionalità ribassistaBuongiorno a tutti, stavo notando come questo cambio resti ancora in stagionalità ribassista, detto ciò andiamo a vedere cosa ci dice nel dettaglio la stagionalità ed il prezzo.
Vediamo come il linea di massima la stagionalità sia stata ben rispettata, con tutti i macro trend e quest'ultimo grande short non sembra voler finire fino alla fine dell'anno.
Dal punto di vista tecnico siamo al ridosso di una fascia supportiva, che se respingesse il prezzo, potremmo sfruttare il piccolo rimbalzo per una entrata short, mentre dovesse venire rotto si inizierebbe subito la discesa.
L'RSI sul giornaliero sta iniziando a divergere, dando più punti ad un possibile rimbalzino,
Anche sul 4 ore un RSI in netta divergenza potrebbe indirizzare maggiormente ad una view ribassista nel breve periodo.
Ricapitolando, la stagionalità da qua fino alla fine dell'anno indica un macro trend ribassista, gli indicatori e gli oscillatori al momento indicano un possibile rimbalzo di breve, che si potrebbe sfruttare per entrare short da più in alto.
Voi come la vedete?
Ftsemib future: livelli chiave per la giornata
Il Ftsemib future apre la settimana nel migliore dei modi con le quotazioni che senza incertezze conquistano velocemente prima quota 21.070 e successivamente oltrepassano 21.100.
Finalmente viene annullato il violento strappo ribassista dello scorso 16 agosto, ultimo atto di una corrente discendente che aveva già prodotto una caduta delle quotazioni di oltre 1000 punti a partire dal cedimento di quota di 21.700 pt.
Adesso la prospettiva si capovolge a favore della tendenza rialzista, che punta a consolidare i massimi acquisiti oltre 21.320 prima e 21.435 in seguito.
L'obiettivo ideale di questa fase di recupero è la chiusura del gap down a ridosso di quota 21.570, che se raggiunta sancirebbe la fine del trend discendente di medio termine oggi ancora presente.
L’analisi delle configurazioni candlestick evidenzia la formazione sul grafico giornaliero, di una white marubozu, dalla valenza estremamente positiva che proietta i corsi oltre quota 21.300pt.
Invece la linea dell'oscillatore Rsi sul grafico orario recupera nuovamente l'inclinazione positiva, confermando il trend rialzista grazie alla tenuta del livello sopra 50 pt, finalmente puntando verso valori di ipercomprato corrispondenti al superamento di quota 21.350 pt.
Assolutamente negativa è una eventuale reazione ribassista di forza tale da spingere i corsi di nuovo sotto quota 20.800 pt, livello che sostiene egregiamente il promettente allungo rialzista attuale.
Strategia intraday
Per le posizioni long: collocare un ordine condizionato a di 20.960 pt, con stop loss 20.870 e target 21.090 pt, con un profilo di rischio medio.
Per le posizioni short: collocare un ordine condizionato a quota 21.240 pt, con stop loss a 21.335 e target 20.980 pt, puntando ancora nel fallimento del test della nuova resistenza a 21.355 pt; l’operazione presenta un grado di rischio medio alto.
EUR/JPY a pochi passi dal cambio di trend di medio periodoL'Euro/Yen riprende il cammino interrotto oltre un mese fa, in corrispondenza del violento calo accusato con il doppio massimo decrescente di inizio agosto e costato una perdita di oltre 500 pips.
Probabilmente la contestuale debolezza dell'Euro nei confronti del Dollaro e la relativa stabilità dello yen contro la moneta statunitense, hanno amplificato il movimento correttivo.
Infine il recupero a ridosso del supporto di 125.50 fino al resistenza di 130.20 ha fatto assumere al prezzo un'eccessiva volatilità, che ha contribuito a stabilizzare i prezzi lungo la fascia orizzontale di estremi 125.30 e 130.20 yen.
Finalmente grazie alla buona ripresa dell'Euro i prezzi vìolano la trendline discendente, nata dalla formazione del doppio massimo di medio termine di estremi 137.50 e 133.40
Occorre adesso consolidare in maniera definitiva i nuovi valori conquistati, superando di slancio quota 131.75 e ribaltando definitivamente il trend ribassista di medio termine ormai in bilico.
In tal senso l'analisi del indicatore di trend cci conferma con la chiusura positiva oltre quota 128.50 dalla metà di agosto, la nuova ripresa rialzista che ha successivamente portato i prezzi a sfidare la resistenza oltre 130.50.
Il successivo pull back a ridosso di 128.50 si è rivelato un'ottima divergenza inversa con l'oscillatore che ha misurato con precisione la fase di "storno tecnico", mantenendo valori superiori allo zero e quindi l'impostazione rialzista di breve termine.
Strategie operative
Per le posizioni Long : attendere il probabile pull back delle quotazioni verso 129.80, collocando un ordine pendente con target 131.25 prima e 132.40 a seguire.
L'operazione presenta un livello di rischiosità elevato, in quanto come correttamente indicato dal Cci il livello di ingresso poteva essere anticipato a ridosso di 128.90, con prospettive di costo più basse.
Per le posizioni Short : distribuire ordini pendenti qualora i prezzi non riescano a superare la resistenza di 131.75, con stop loss a 132,80 e target 129.40.