AUD/CAD su una struttura importanteLa coppia FX:AUDCAD si trova in prossimità di un importante supporto, da dove i prezzi, in passato, sono già stati respinti al rialzo per ben 6 volte, anche con una classica "trappola per orsi" o "falsa rottura" ad inizio di ottobre '19; tutto ciò deve essere preso in considerazione per tutti coloro che volessero assumere una posizione su tale coppia...a mio avviso posizioni short andrebbero aperte al di sotto di 0.88300, magari anche in presenza di una bella black long candle, viceversa posizioni long potrebbero essere assunte proprio su questi livelli di prezzo attuali, magari aiutandosi con oscillatori che, con eventuali segnali o incroci rialzisti in zone di ipervenduto potrebbero avvalorare la nostra analisi long. Ricordiamo che trovandoci in una situazione di lateralità da Agosto '19 e quindi di sostanziale assenza di trend, oscillatori come RSI, Stocastico..etc...danno il meglio di sè...:)
Saluti e buon trading.
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audusd mensile short1 Testa e spalle sull'oscillatore stocastico 14-3-3
2 Divergenza sugli ultimi due max dell'oscillatore
3 Trendline blu che collega gli ultimi due minimi assoluti
4 Trendline rossa che collega gli ultimi due minimi assoluti con i prezzi di chiusura
5 Pattern doppio massimo di prezzo, target minimi precedenti
EURUSD ancora in "pausa"Un' analisi del grafico giornaliero di EUR/USD rivela un quadro tecnico di consolidamento costruttivo all'interno di una tendenza di fondo moderatamente rialzista. Il mercato sta attualmente attraversando una fase laterale, come confermato anche da un indicatore ATR (Average True Range) in diminuzione, che segnala una contrazione della volatilità giornaliera. Questa lateralità si inserisce in un contesto più ampio definito positivamente dal canale di regressione lineare, il quale mantiene un'inclinazione ascendente. Il prezzo si trova attualmente nella parte inferiore di questo canale, vicino alla seconda deviazione standard, un'area che statisticamente funge spesso da supporto dinamico e suggerisce che il cross è sottovalutato rispetto alla sua media mobile di regressione.
Il Supertrend (10, 4) rafforza questa visione, rimanendo posizionato al di sotto dei prezzi attuali (a circa 1.15430) e colorato di verde, agendo come un solido supporto dinamico e confermando che il trend di medio termine è ancora orientato al rialzo. Per quanto riguarda le operazioni long, la confluenza di questo livello di Supertrend con il supporto S1 dei Pivot Point Fibonacci, situato a 1.14798, definisce un'area di acquisto primaria. Un test e una tenuta di questa zona (1.14800-1.15430) offrirebbero un punto di ingresso strategico per posizioni rialziste. A sostegno di un potenziale rimbalzo, l'oscillatore Stocastico (9,6,3) ha recentemente generato un incrocio rialzista (linea %K sopra %D) in zona neutrale, indicando una ripresa della spinta rialzista a breve termine. L'indicatore Momentum (15), sebbene ancora marginalmente al di sotto della linea dello zero a causa del recente ritracciamento, mostra un appiattimento che potrebbe preludere a un superamento della linea stessa, fornendo ulteriore conferma.
Sul fronte della resistenza, il primo ostacolo significativo è il Pivot Point centrale (P) a 1.16810. Un superamento deciso di questo livello, idealmente supportato da un aumento dei volumi (attualmente contenuti, come tipico delle fasi di consolidamento), aprirebbe la strada verso la resistenza R1 a 1.18824. Per quanto riguarda le posizioni short, l'attuale struttura tecnica suggerisce un approccio cauto. Un segnale di debolezza concreto emergerebbe solo con una chiusura giornaliera convincente al di sotto della zona di supporto chiave (1.14800-1.15430). Una tale rottura invaliderebbe l'impostazione rialzista del Supertrend e aprirebbe la porta a una correzione più profonda verso il supporto S2, localizzato a 1.13551.
BTC in bilicoIl quadro generale, definito dal canale di regressione lineare con due deviazioni standard, mostra un chiaro trend ascendente di lungo periodo; tuttavia, l'azione dei prezzi recente ha subito una brusca correzione, portando le quotazioni a testare con precisione la banda inferiore di tale canale, che funge da supporto dinamico primario. Questa discesa è stata supportata da volumi di vendita in netta crescita e da un aumento della volatilità, come confermato dall'indicatore ATR in rialzo, segnalando una significativa pressione ribassista. L'indicatore Supertrend ha recentemente confermato questa debolezza, virando in rosso e posizionandosi ora come resistenza dinamica nell'area di 116.717. Attualmente, il prezzo si trova al di sotto del Pivot Point centrale (P), calcolato con il metodo Fibonacci a 114.071,47, e sta testando il primo livello di supporto (S1) situato a 107.157,59. Questo livello rappresenta lo spartiacque decisivo per l'immediato futuro. Ad avvalorare la spinta correttiva interviene l'indicatore di Momentum, spintosi profondamente in territorio negativo, mentre l'oscillatore Stocastico (9,6,3) è appena entrato in zona di ipervenduto, segnalando che il movimento al ribasso potrebbe essere eccessivamente "stirato" e potenzialmente prossimo a esaurirsi o a una pausa di consolidamento. Da un punto di vista operativo, uno scenario short (ribassista) troverebbe una solida conferma tecnica solo in caso di una chiara violazione giornaliera, e successiva chiusura, al di sotto del doppio supporto formato da S1 (107.157,59) e dalla base del canale di regressione. Un simile evento invaliderebbe la struttura rialzista di medio termine e proietterebbe i prezzi verso il supporto S2, localizzato a 102.676,85. Al contrario, un posizionamento long (rialzista) è al momento di natura più speculativa e contrarian, basandosi sulla tenuta di questo supporto critico. Gli operatori in cerca di un acquisto dovrebbero attendere segnali di inversione, come un crossover rialzista dello Stocastico mentre si trova ancora in ipervenduto o la formazione di una candela giornaliera di decisa reazione rialzista. In caso di tenuta del supporto e rimbalzo, i primi obiettivi si situerebbero sul Pivot Point a 114.071,47 e, in estensione, verso la resistenza R1 a 118.985,35, che converge con l'area di resistenza offerta dal Supertrend. Si raccomanda di monitorare attentamente i volumi, poiché la risoluzione di questo conflitto tra il macro-trend rialzista e la forte correzione di breve periodo determinerà la direzione per le prossime settimane.
NVDA engulfing ribassista ancora dominante?il titolo rimane per ora ancora sotto l'effetto dell'engulfing ribassista indicato dalla freccia. Indicatori ed oscillatori impostati negativamente. La violazione delle 2 mm sotto potrebbe portare ad ulteriori vendite come prese di profitto di breve/medio periodo.
CFD Nasdad continua il movimento inside?Continua a muoversi tra il massimo assoluto ed il minimo della grossa candela ribassista. La violazione del supporto prima (vedi le 2 frecce) e del minimo della candelone, confermera' gli indicatori ed oscillatori impostati negativamente. Un superamento del massimo storico, se non supportato da veri acquisti, sara' da considerarsi una "BULL TRAP" simile a quella avvenuta sul BTC.
Divergenza e ripartenza per l'Euro?La scorsa settimana l’Euro-Dollaro ha mostrato una chiara impostazione ribassista: la pressione in vendita è partita già da lunedì e si è protratta fino a giovedì, quando la coppia ha toccato nuovi minimi di periodo.
Venerdì, però, abbiamo assistito a un deciso rimbalzo tecnico che ha permesso di chiudere la settimana in recupero, intorno all’area di 1,162.
L’apertura di questa settimana, invece, è nuovamente all’insegna della debolezza: il prezzo ha subito ritracciato, riportandosi verso la zona in cui era partita la reazione di venerdì.
A questo punto la domanda è inevitabile: il supporto terrà anche questa volta o assisteremo a una rottura del livello chiave di 1,155?
Io una chip per una nuova ripartenza la metterei, sia per una questione tecnica, sia macro, sia di rischio/rendimento.
- In ottica di lungo periodo, il trend resta impostato al rialzo a favore dell’Euro.
- Il livello di 1.155 è un’area chiave: difficile da rompere con facilità. Non escludo che possa accadere, ma se non proviamo un’entrata qui, allora non facciamo trading.
- Guardando l’oscillatore in basso, sembra si stia configurando una bella divergenza rialzista, che potrebbe anticipare una reazione interessante.
In sintesi, area delicata ma rischio contenuto e potenziale interessante: io qui un occhio (e magari una chip) ce lo metto.
Livelli: 1,1575 può essere un buon livello di ingresso, che avrà come primo target 1,163 e successivamente 1,17; al contrario, solo una rottura di livello 1.154 confermata in chiusura di candela farà scattare lo stop loss.
Petrolio in modalità orsoLa dinamica dei prezzi è chiaramente inscritta all'interno di un canale di regressione lineare con pendenza negativa, che delimita con efficacia l'evoluzione del trend discendente a partire dai massimi relativi di fine luglio. Questa struttura suggerisce una pressione di vendita costante e metodica, con i tentativi di rimbalzo che si sono sistematicamente esauriti in prossimità della banda superiore del canale. A conferma di questa debolezza strutturale. L'ultima fase di mercato ha visto i prezzi consolidare al di sotto del Pivot Point trimestrale, situato a $64.16, per poi subire una decisa accelerazione al ribasso. La rottura del primo livello di supporto Fibonacci (S1) a quota $60.89, avvenuta con una candela giornaliera di ampio range e volumi in aumento, rappresenta un'importante conferma della forza del movimento ribassista in atto. Il prezzo si trova ora a testare il supporto successivo (S2) a $58.81. L'oscillatore Stocastico, pur non trovandosi ancora in area di ipervenduto (sotto il livello 20), mostra le sue due linee proiettate verso il basso e ben distanziate, indicando che il momentum ribassista è ancora pienamente attivo e potrebbe avere ulteriore spazio per svilupparsi prima di un potenziale esaurimento tecnico. L'Average True Range (ATR) si mantiene su livelli contenuti, segnalando una volatilità relativamente controllata, sebbene la recente accelerazione abbia leggermente incrementato l'ampiezza media delle oscillazioni. In questo scenario, le strategie operative a favore del trend, quindi di natura "short" (ribassista), appaiono le più coerenti. Un'operazione potrebbe essere valutata ai livelli attuali, a seguito della rottura confermata di S2 e un target successivo identificabile nella parte inferiore del canale di regressione, e in estensione sul supporto S3 a $55.59. Qualsiasi eventuale rimbalzo tecnico verso l'area del supporto appena violato a $60.89, che ora potrebbe agire da resistenza, potrebbe offrire un punto di ingresso alternativo a condizioni più favorevoli. Al contrario, l'apertura di posizioni "long" (rialziste) si configurerebbe come un'operazione marcatamente contro-trend e ad alto rischio. Un investitore con un approccio speculativo potrebbe considerare un acquisto solo in presenza di un chiaro segnale di inversione, come la formazione di un pattern di candele rialziste in corrispondenza di un supporto chiave, quale il livello S2 o S3, idealmente accompagnato da una divergenza rialzista sullo Stocastico. Tuttavia, una strategia rialzista più conservativa e strutturata richiederebbe un'inversione di tendenza più consolidata, ovvero una violazione decisa al rialzo della trendline superiore del canale discendente e il superamento del Pivot Point a $64.16. Fino a quel momento, la pressione dei venditori sembra destinata a rimanere il tema dominante del mercato.
BTC continua il consolidamento?Gli indicatori ed oscillatori indicavano una probabile falsa rottura dei massimi che non ha attirato nuovi compratori. Discesa fino ad area 100k non inficiano il trend di lungo periodo anzi permetteranno di ricaricare la molla per nuovi rialzi anche nella prima parte del 2026.
Il "rising wedge" non lascia mai scampo!!La violazione del lato inferiore del rising wedge ha riportato velocemente come da manuale le quotazioni alla base! indicatori ed oscillatori negativi. La violazione del supporto portera' le quotazioni sui livelli inferiori con possibilita' di ritornare alla mm a200 gg.
Prospettive Dopo il Breakout Rialzista e il raggiungimento di R1Il German 40 si trova in un punto di svolta tecnico di notevole importanza, dove una forte dimostrazione di forza da parte dei compratori si scontra con i primi segnali di un potenziale affaticamento. L'analisi del grafico giornaliero mostra come l'indice sia riuscito a rompere con impeto il canale di regressione lineare discendente che ne aveva contenuto l'azione dei prezzi per un lungo periodo. Tale rottura, avvenuta con una candela di notevole ampiezza e supportata da un significativo incremento dei volumi, ha interrotto la precedente sequenza di massimi e minimi decrescenti, fornendo un chiaro segnale di potenziale inversione di tendenza. L'indicatore di Momentum, con il suo valore elevato a 681,36, conferma la notevole velocità e forza di questo movimento rialzista. Tuttavia, la corsa dei prezzi ha trovato una prima, prevedibile, area di resistenza in corrispondenza del livello R1 del pivot Fibonacci trimestrale, situato a 24.472,55. La chiusura di sessione, pur rimanendo ampiamente positiva, non è riuscita a consolidarsi al di sopra di questa soglia, introducendo un elemento di cautela.
A rafforzare questa nota di prudenza è l'indicatore Stocastico (9,6,3), le cui linee si trovano ora in piena area di ipercomprato, con valori di 89,75 e 84,76. Sebbene in un trend forte un mercato possa rimanere in ipercomprato per periodi prolungati, questa condizione suggerisce che il movimento rialzista è maturo e potenzialmente vulnerabile a una pausa di consolidamento o a un ritracciamento. Gli operatori che intendono posizionarsi al rialzo si trovano quindi di fronte a un bivio: l'acquisto sulla forza del breakout confermato o l'attesa di un punto di ingresso a più basso rischio. Una strategia rialzista prudente attenderebbe una chiusura giornaliera decisa al di sopra della resistenza R1 a 24.472,55 per avere una conferma della continuazione del trend. In tal caso, gli obiettivi successivi sarebbero R2 a 24.793,89 e R3 a 25.314,02. Un'alternativa potrebbe essere quella di attendere un pullback verso la parte superiore del canale appena rotta, o verso il Pivot Point a 23.952,42, per entrare sul test di questi ex-livelli di resistenza ora trasformati in potenziali supporti.
Per contro, lo scenario ribassista poggia interamente sulla tenuta della resistenza R1 e sulla validità del segnale di ipercomprato fornito dallo Stocastico. Un fallimento nel superare 24.472,55, seguito da una chiusura negativa, potrebbe configurare il recente breakout come una "trappola per tori". Un segnale di conferma per un'operazione ribassista arriverebbe con una chiusura giornaliera al di sotto del Pivot Point a 23.952,42. Tale movimento invaliderebbe la spinta rialzista e riporterebbe l'inerzia dalla parte dei venditori, con primi target identificati nei supporti S1 a 23.432,29 e successivamente S2 a 23.110,95. L'indicatore ATR, che misura la volatilità media, si attesta a 278,50 punti, un dato utile per la gestione del rischio; ad esempio, per calibrare la distanza di uno stop loss in modo da non essere invalidato dalla normale volatilità del mercato. In conclusione, sebbene il breakout abbia fornito un forte segnale rialzista, la confluenza di una resistenza pivot e di oscillatori in ipercomprato impone un approccio tattico. La chiave per la prossima mossa direzionale dell'indice risiede nella capacità dei prezzi di confermare o meno il superamento del livello 24.472,55.
EUR/USD face di consolidamento in atto. Il cambio Euro/Dollaro conferma una solida impostazione rialzista sul grafico settimanale, muovendosi all'interno di un canale di regressione lineare ascendente ben definito. La struttura attuale suggerisce una continuazione del trend favorevole alla moneta unica, sebbene l'avvicinamento a importanti livelli di resistenza tecnica imponga una certa cautela e un'attenta valutazione dei potenziali punti di ingresso e di uscita dal mercato.
L'analisi del grafico evidenzia come il prezzo stia attualmente consolidando nella parte superiore del canale di regressione, un segnale della forza intrinseca del movimento in atto. Il quadro tecnico è ulteriormente supportato dall'indicatore di Momentum, che si mantiene stabilmente al di sopra della linea dello zero, confermando la presenza di una spinta positiva. Attualmente, la coppia sta testando l'area di resistenza definita dal primo livello dei pivot point trimestrali di Fibonacci (R1), posizionato a 1.18369. Il superamento deciso di questa soglia, preferibilmente supportato da un incremento dei volumi di scambio, rappresenterebbe un chiaro segnale di continuazione rialzista. In tale scenario, il prossimo obiettivo strategico per posizioni long si collocherebbe in corrispondenza del secondo livello di resistenza (R2) a 1.20753.
Per gli investitori che prediligono un approccio più prudente, un'opportunità di acquisto potrebbe materializzarsi in caso di un ritracciamento controllato verso il punto pivot centrale (P) a 1.14510. Questo livello assume una rilevanza strategica notevole, poiché coincide quasi perfettamente con la linea mediana del canale di regressione, creando una forte confluenza di supporti dinamici e statici. Un test di questa zona, seguito da una ripresa della spinta rialzista, offrirebbe un punto di ingresso a favore di trend con un rapporto rischio/rendimento potenzialmente vantaggioso.
Sul fronte delle possibili strategie short, l'operatività appare al momento contraria al trend dominante e, pertanto, più rischiosa. Tuttavia, una chiara incapacità di superare la resistenza R1 a 1.18369, unita a segnali di indebolimento come un incrocio ribassista dell'oscillatore Stocastico, potrebbe innescare una fase correttiva. Lo Stocastico, attualmente in una zona intermedia (valori intorno a 69-72) e con un andamento laterale, non fornisce ancora segnali definitivi ma riflette l'attuale pausa del mercato. Una sua flessione potrebbe anticipare una discesa verso il primo supporto significativo, identificato proprio nel pivot point a 1.14510. L'apertura di posizioni ribassiste più strutturate dovrebbe essere considerata solo in caso di una violazione confermata di quest'ultimo livello, evento che metterebbe in discussione la solidità del trend attuale e aprirebbe la strada a possibili discese verso il supporto S1 a 1.10650, che corrisponde anche alla parte inferiore del canale di regressione. L'indicatore ATR, che mostra una tendenza alla diminuzione, segnala una contrazione della volatilità settimanale, tipica delle fasi di consolidamento che precedono movimenti direzionali importanti.
Apple: Doppio massimo o Rottura?Mancano 2 sedute alla chiusura del mese di Settembre ma possiamo sbilanciarci dicendo che quest'anno ha sfatato la statistica che vede in Settembre il mese peggiore in termini di performance per Apple.
La candela di questa mese è certamente impressionante sia per performance, sia perchè viene già dalla forte candela del mese precedente; salvo grossi stravolgimenti nelle prossime due sedute ci appresteremo a chiudere sui massimi e statisticamente, massimi chiamano massimi, di conseguenza mi aspetto perlomeno che vengano ritoccati nel mese di Ottobre.
Arrivati a questo punto, la domanda centrale è quella già anticipata nel titolo: ci troviamo di fronte alla formazione di un doppio massimo o assisteremo invece a una rottura dei massimi?
Ad oggi intravedo soltanto due scenari che potrebbero favorire la formazione di un doppio massimo: da un lato una trimestrale deludente il 23 ottobre, dall’altro un forte scarico del Nasdaq legato agli eccessi accumulati negli ultimi mesi. Sono valutazioni di natura economica, perché dal punto di vista tecnico la lettura è differente. Infatti, osservando esclusivamente il grafico, una candela come quella di settembre mi porta a propendere per la rottura dei massimi precedenti e per una prosecuzione del trend rialzista, con possibili estensioni dell’indice verso area 285 dollari; anche l'oscillatore in basso sembra voler accompagnare l'azione verso nuovi massimi.
In sintesi, al netto di possibili fattori esogeni come deludenti trimestrali o un sell-off sull’indice Nasdaq, lo scenario tecnico rimane impostato al rialzo. Finché il mercato manterrà questa struttura, la probabilità di una rottura dei massimi appare più concreta rispetto all’ipotesi di un doppio massimo.
Scenario di lungo per Dollaro Canadese-Dollaro UsaNegli ultimi tempi il Dollaro Canadese ha sofferto la congiunzione di diversi fattori che hanno portato la valuta a perdere terreno nei confronti delle maggior parte delle valute più importanti.
Il 17 Settembre la banca centrale canadese ha tagliato i tassi di 25bp, portando i tassi di deposito al 2,45%, mentre i tassi overnight al 2,50%; la mossa, seppur ampiamente scontata dal mercato, evidenzia un rallentamento della crescita economica ed un'aumento della disoccupazione, oltre all'evidente fattore impattante dei dazi che stanno penalizzando l'export nei confronti degli USA.
Fatte queste doverose premesse che consentono di inquadrare le ragioni della debolezza del cambio, ora passiamo a ragionare su uno spunto di medio/lungo che volevo condividere ai fini di una riflessione condivisa con i lettori.
Sopra abbiamo il grafico con timeframe mensile di Dollaro Canadese/Dollaro Usa; come si può vedere da quasi 15 anni il Dollaro Canadese vive un trend discendente nei confronti del Dollaro Statunitense (trend evidenziato dalla trendline rossa), allo stesso tempo in ben 3 occasioni area 0,68 ha fermato la discesa del cambio (come evidenziato anche dalla linea verde) ed offerto almeno un interessante rimbalzo.
Ora il triangolo formato si sta stringendo in maniera evidente, infatti il cambio ha di nuovo "sentito" la trendline discendente e si appresta (come evidenzia anche l'oscillatore in basso) a ripartire alla volta del livello orizzontale in verde; sarà interessante notare cosa accadrà questa volta, infatti:
- In caso di discesa verso area 0,68 seguita da una nuova reazione, potrebbe esserci l'opportunità per una rottura della trendline discendente, favorendo così un recupero più ampio
- Dall'altra parte, un cedimento di 0,68 porterebbe ad un approdo verso i minimi storici registrati ad inizio millennio in area 0,615/0,62.
Settore Tecnologia S&P 500, forte ipercomprato (prudenza)Lunedì scorso ho proposto un’analisi sull’indice S&P 500 per mostrare che si trovava sotto una resistenza tecnica importante e che c’era un rischio di prese di profitto. L’S&P 500 ha infatti vissuto alcune sedute di consolidamento. Oggi insisto sul settore chiave della tecnologia statunitense, in forte ipercomprato sia tecnico che fondamentale.
Per dimostrare che il settore tecnologico americano è attualmente in una situazione di ipercomprato nei mercati azionari, adotterò un duplice approccio che combina analisi tecnica e fondamentale.
• Il primo passo consiste nello studio dell’indice settoriale Information Technology dell’S&P 500, uno degli undici super-settori di questo indice di riferimento. Questo indice raggruppa le principali capitalizzazioni tecnologiche statunitensi e riflette la loro dinamica di mercato complessiva. L’analisi tecnica di questo indice consente di identificare tendenze di fondo, zone di supporto e resistenza, nonché indicatori di momentum. In particolare, esaminerò oscillatori come l’RSI (Relative Strength Index) sul timeframe mensile, noto per individuare fasi di ipercomprato o ipervenduto. L’obiettivo è verificare se i segnali attuali puntano a un eccesso rialzista suscettibile di annunciare una correzione.
• In aggiunta, integro un’analisi fondamentale concentrandomi sulla valutazione del settore. Vengono utilizzati due indicatori: il rapporto prezzo/utili (Price to Earnings, P/E ratio) e il CAPE di Shiller (Cyclically Adjusted Price to Earnings). Confrontando i livelli attuali di questi multipli con le loro medie storiche, è possibile determinare se il settore è sopravvalutato rispetto ai suoi fondamentali.
La combinazione di questi due approcci fornisce una visione completa e consente di affermare che il settore tecnologico statunitense è attualmente in ipercomprato sia sul piano tecnico che fondamentale. Ciò è tanto più importante poiché questo indice settoriale rappresenta quasi il 40% del calcolo dell’S&P 500.
Di seguito due illustrazioni. Il primo grafico mostra le candele mensili dell’indice settoriale S&P 500 Tecnologia. È interessante notare che tutti i massimi maggiori del passato sono stati preceduti da ipercomprato e divergenza ribassista. Attualmente vi è ipercomprato ma non divergenza ribassista.
Nel riquadro in basso a destra del grafico si può vedere una tabella con i dati di valutazione dell’indice settoriale S&P 500 Tecnologia. Questo è di gran lunga il settore più caro dell’S&P 500, e il suo CAPE di Shiller si trova addirittura al suo record storico.
In breve: prudenza. Anche se non vi è divergenza ribassista mensile, questo settore è molto costoso e le prese di profitto, almeno nel breve termine, possono sembrare legittime.
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Boing al test del canale di regressione. Ripartenza o caduta?L'analisi del grafico evidenzia un trend primario rialzista, chiaramente incanalato all'interno di una regressione lineare ascendente. Il prezzo si sta muovendo in modo ordinato tra il supporto e la resistenza dinamica costituiti dal canale di regressione, calcolato con due deviazioni standard. Questo indica una crescita costante e strutturata nel medio periodo. Attualmente, le quotazioni stanno testando la parte inferiore del canale, un'area che storicamente ha funzionato da supporto dinamico, suggerendo un potenziale punto di reazione per il prezzo.
In questo contesto, è fondamentale monitorare i livelli chiave forniti dai pivot point calcolati con il metodo Fibonacci. Il primo supporto significativo, identificato come R1 a quota $220.09, è stato recentemente violato al ribasso. Il prezzo si trova ora in una zona di potenziale accumulazione, a ridosso del supporto del canale di regressione. Un'eventuale continuazione del movimento rialzista troverebbe la sua prima resistenza significativa in area $241.31 (R2), un livello che ha già respinto i prezzi nel recente passato e la cui rottura aprirebbe la strada verso target più ambiziosi, come il livello R3.
Dal punto di vista degli oscillatori, lo stocastico si trova attualmente nella zona di ipervenduto, indicando che la pressione di vendita potrebbe essere in fase di esaurimento e che un rimbalzo tecnico potrebbe essere imminente. Questo segnale, unito alla vicinanza del supporto dinamico del canale, rafforza l'ipotesi di una possibile ripartenza del trend rialzista. Il Momentum, sebbene si trovi al di sotto della linea dello zero, mostra segni di appiattimento, suggerendo un rallentamento della spinta ribassista di breve periodo.
Considerando la confluenza di questi segnali, si possono delineare delle strategie operative. Un'operazione long potrebbe essere considerata in caso di una chiara inversione di tendenza sopra l'attuale area di prezzo, con un segnale di forza come una candela giornaliera di decisa ripresa a ridosso del supporto del canale. Un primo target si collocherebbe in area $234.65 e un secondo obiettivo in corrispondenza della resistenza R2 a $241.31.
Al contrario, una strategia short potrebbe essere valutata solo in caso di una rottura confermata e con volumi del supporto inferiore dell'area del canale di regressione. Una violazione di tale livello indicherebbe un'inversione del trend primario e aprirebbe la strada a una discesa più marcata, con un primo target sul pivot point principale (P) a $185.74 e un successivo supporto a livello S1 a $151.29.
In conclusione, il titolo Boeing si trova in una fase cruciale. Il trend di fondo rimane positivo, ma il test del supporto del canale di regressione sarà decisivo per le prossime evoluzioni. Si raccomanda agli investitori di monitorare attentamente i livelli indicati e di attendere segnali di conferma prima di assumere nuove posizioni, prestando sempre attenzione alla gestione del rischio.