Su Exxon abbiamo un bearish harami, ma attenzione ai datiQuesto pattern si configura sulla cima di un movimento dei prezzi al rialzo e si ha una prima candela “madre” positiva, seguita da una seconda candela negativa o positiva, il cui body è contenuto all'interno del corpo della candela “madre”. Il movimento rialzista si conclude con una situazione di incertezza ed una possibile inversione di tendenza.
Su Exxon si sta configurando una situazione " scolastica ", c'è solo un però … che domani verranno rilasciati i dati dell'ultimo Q3 del 2022. Il che rende sempre molto più pericoloso operare se non si segue abitualmente la vita finanziaria di un titolo oltre che quella grafica.
S&P 500 (SPX500)
EURO, IL COT DEGLI ISTITUZIONALI E’ BULLISH ?
Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali ancora aperte a mercato. Rilievo i dati che poi studio direttamente dal Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
Tutte le tabelle a cui faccio riferimento di seguito le potete ritrovarle e leggere direttamente all' interno del grafico di Eur/Usd che pubblico alla fine)
(per chi volesse capire dove e come si possano leggere direttamente i
dati del Cot dal sito Governativo americano, ho spiegato tutto nel file Power Point di presentazione del mio lavoro. E’ molto facile e semplice da leggere. Per chi non lo avesse è sufficiente mandarmi un messaggio).
Siamo arrivati sull’ area di resistenza che avevamo indicato nei report precedenti e questa settimana Eur/Usd disegna sul grafico una Doji perfetta completamente senza corpo. Per semplice curiosidtà personale ho verificato che l’ apertura e la chiusura sono talmente vicine nel grafico futures Weekly che si discostano l’ una dall’ all’ altra di soli 5 pips. Difficilmente si trovano candele con corpo così piccolo su un grafico settimanale. Ovviamente non significa nulla se non che il suo break confermato con chiusura settimanale sopra o sotto ci potrà dare una prima vera indicazione sul vero proseguo del prezzo oltre l’ area rossa degli Orsetti disegnato a grafico o meno.
Come vediamo dai dati pubblicati dal Commodity Futures Trading Commission le posizioni di Euro sono aumentate di 7.365 posizioni mentre quelle del Cot del Dollaro di 1.805 (per chi volesse capire dove e come si possano leggere direttamente i dati del Cot dal sito Governativo, ho spiegato tutto nel file Power Point di presentazione del mio lavoro. E’ molto facile e semplice da leggere. Per chi non lo avesse è sufficiente mandarmi un messaggio).
Come ho spiegato piu’ volte per operare un confronto tra il saldo dei contratti rimasti aperti su Euro e quelli rimasti aperti sul Dollar Index dobbiamo “normalizzarli” rispetto ai volumi storici di ciascun strumento.
Dal confronto degli incrementi normalizzati infatti ci accorgiamo che la forza dell’ incremento del Cot di Euro sul Cot del Dollar Index non è del 308% in più ((7.365-1.805)/1.805) ma è stata del 59% più forte ((0,035-0,022)/0,022))…. che è ben diverso. Date un occhio alla tabella del cot normalizzato.
Ci troviamo di nuovo, quindi, in una condizione molto particolare dove gli istituzionali continuano ad andare long su Euro ma bilanciano il 40% dei loro portafogli comprando il Dollar Index !!
Fico vero? Questo concetto di bilanciare il proprio portafoglio con altri sturmenti di mercato nel caso in cui le cose non andassero proprio come vogliamo è un concetto di investimento molto avanzato che non è generalmente usato da noi piccole pulci che entriamo ed usciamo da mercato rubando le mollicchine che cascano dalla mensa del Re 😊. Il paragone mi è venuto così, ma credo che renda bene il senso ahahhahah 😊
Riformulando questo concetto in termini ancora più semplici che io possa infilarmi in capoccia bene e rispondendo alla domanda del titolo di questo Report,
gli Istituzionali sono Bullish?
SI e un 40% di loro potrebbe cominciare a pensare che agli attuali livelli di prezzo esiste la possibilità di un ritracciamento !!!
Il tutto ci viene confermato anche dal grafico delle Forze Relative del Cot dove si vede che l’ Indicatore del Dollaro (linea rossa) questa settimana non precipita in giu e mette la testolina fuori dal “Canale Valutario”, come se avesse ritrovato un pochino di forza per resistere un po di più alle pressioni di tutto il mercato considerato nel suo complesso unitario (che comunque prima o poi lo schiaccerà definitivamente (ovviamente a mio personalissimo avviso).
Dando un ultimo sguardo ai “Volumi Assoluti” del Cot di Eur/Usd questa settimana notiamo che gli le posizioni short sono aumentato del 18% mentre quelle long del 82%. Attenzione qui a non confondere questi volumi con le posizioni di Euro e Dollaro analizzate sopra. Queste sono un'altra cosa. Questi sono la composizione interna degli Open Interest del solo grafico Eur/Usd ossia le spinte date dagli Isituzionali al barcone di Euro per cercare di direzionarlo.
Anche qui cosa ne ricaviamo?
Una ipotesi tra le tante è gli Istituzionali stanno cercando di gettare ami short mentre continuano a comprare. In altre parole stanno provando a formare un piccola buca in cui far cadere i retail per avere altre occasioni di acquisto.
Altra cosa molto particolare, è che questa settimana i “Volumi Assoluti” sono stati specularmente reincrementati, praticamente delle stesse quantità, che avevano decrementato settimana scorsa perché sono riusciti probabilmente a ripiazzare gli stessi ordine su livelli migliori (è una probabilità non da scartare anche questa).
Concludendo, al momento, correggo un po' a ribasso il piano che avevo formulato la settimana scorsa. Dai nuovi dati che abbiamo analizzato insieme il ritracciamento potrebbe essere molto più ridotto ma non improbabile.
A grafico vi lascio segnalate in verde le aree del ritracciamento individuate le scorse settimane e vi segnalo una area di supporto mensile in zona 1,0780 che potrebbe fare da supporto. I livelli finali long che al momento potrebbero essere raggiunti da Euro al termine di questa fase, gli ho indicati tutti a grafico sopra la testa dell’ orsetto (ricordate sempre che parlo di grafici Settimanali per cui i tempi devono essere proporzionalmente adeguati, settimane/mesi).
Per la Settimana prossima ricordiamoci che abbiamo dati importantissimi con i Tassi di Interesse prima Usa e poi Europei. Ci saranno fortissime oscillazione e grande volatilità ma non credo affatto che cambi il quadro macro che ho evidenziato e credo che se dovessimo toccare in vola alta livelli importanti in area 1,078 1,080 saranno ottime occasioni di acquisto che potremmo provare a sfruttare anche noi piccole pulci.
Rimane sempre poi l’incognita sul quadro internazionale con nuove non belle notizie sul lato guerra dove le cose non sembrano proprio si stiano calmando, con l’ America, da un lato, che invia nuovi carrarmati all’ Ucraina e la Russia, dall’altro, che sposta la sua nave armata con testata nucleare supersonica verso il contenente americano.
p.s.
ultima nota sugli Indici.
Rimane indiscussa la forza che gli Indici americani hanno dimostrato questa settimana.
Rimango fermo nella mia analisi che ho fatto sul Dax settimana scorsa. Lo continuo a vedere scarico e privo di forza e pronto a venire giù. Non lo ha ancora fatto perché è stato trattenuta e retto per i capelli dalla forza di S&p e Nasdaq ma non è riuscito minimamente a schiodare dal livello in cui era e dal quale cadrà presto se le cose non cambiano. Ovviamente è sempre una mia opinione personale 😉
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
SPX e VIX. Occhio alla rottura della struttura del trendSiamo di fronte ad un possibile cambio di struttura per il Vix, la cui rottura della trend line discendente potrebbe indicare un cambio strutturale della volatilità e, quindi, un avvio di risk-on sui mercati con investitori professionali a caccia di protezione sulle posizioni lunghe di portafoglio. Di converso, il riassorbimento al di sotto della trend line discendente da parte delle quotazioni dell'Indice S&P 500 potrebbe confermare lo scenario ribassista sull'azionario o quanto meno un indebolimento della tendenza rialzista nelle prossime settimane.
Edoardo Liuni
Il Mercato ritesta la MediaLo Standard & Poors (SPX) si riavvicina alla sua media a 200 periodi, riconfermando la volontà degli investitori di spingere le contrattazioni verso l'alto, e per l'ennesima volta dovrà fare i conti con resistenze importanti - da dover rompere con forza - per istituire l'inversione del trend.
Vediamo insieme quali sono queste resistenze:
1) la media a 200 periodi. Come detto pocanzi, il valore dell'indice di riferimento si è riavvicinato alla sua media a 200 periodi (in tf. 1D) e come accade dal 21 Aprile 2022, essa rappresenta la prima resistenza di riferimento per gli HFT.
2) la trendline ribassista di secondo livello. Abbiamo riportato in figura la resistenza dinamica di secondo livello che congiunge i picchi delle precedenti sessioni. Essa rappresenta anche il livello più alto della pitchfork ribassista, che riportiamo in figura:
3) la trendline ribassista della forza relativa del prezzo. Il movimento dell'RSI è attualmente in crescita ed ha superato la scorsa settimana lo spartiacque dei 50 punti ma si trova a dover fare i conti con la trendline dinamica ribassista attualmente invalidata.
4) il livello 0,618 di Fibonacci dell'ultimo ritracciamento. Tutti sappiamo quale sia l'importanza di questo fattore per la definizione dei valori di ritracciamento. Il prezzo ha proprio ieri chiuso al livello di riferimento e potrebbe essere influenzato da esso:
5) la soglia psicologica dei 4000 punti. Il prezzo si trova - al momento dell'analisi - a quota 3969 e potrebbe risentire della soglia psicologica.
Cosa attendersi a questo punto dal mercato?
Oggi è sicuramente una giornata molto particolare per il mercato americano, in quanto ci sarà l'ufficializzazione dell'indice dei prezzi al consumo (ore 14:30 lc), pertanto è possibile che in prima battuta i trader possano restare fermi per poi esporsi. E' possibile pertanto che il mercato oggi sia attendista per poi esprimere il proprio nervosismo.
Dal nostro punto di vista, tralasciando le logiche delle contrattazioni odierne, è possibile che il mercato tenti delle rotture, ma non dimentichiamo che le politiche economiche non sono cambiate e che non siamo in un regime di espansione economica!
Pertanto massima cautela.
Saluti,
Silvio Esposito
S&P 500: Tail Bar + FTW con tenuta dei 3.900 puntiL'indice benchmark del mercato azionario americano in questo fine settimana ci mostra una Tail Bar su grafico weekly che tiene perfettamente area 3.900.
Se andiamo nel brevissimo termine e analizziamo il daily chart notiamo che questo segnale è stato creato attraverso uno dei miei trigger su daily ovvero una FTW power.
In questo caso quindi la settimana prossima potrei essere compratore se il prezzo dovesse superare i 4.000 punti, convalida FTW.
Il fallimento della mia view si concretizzerebbe solo al di sotto dei 3.800 punti mentre il primo livello di presa profitto diventa area 4.100.
Nel caso si dovesse poi superare il massimo di metà dicembre ( 4.180 punti ) il target successivo diventerebbe 4.290/4.300 punti.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon TRADING SIMPLE!
Per la settima volta la resistenza ha retto purtroppo!OANDA:SPX500USD
Il grafico mi pare chiaro : una volta arrivato al punto 7 (4000 punti) con precisione millimetrica, la resistenza ancora una volta ha retto.
Dovrebbe essere l'ultima volta che questa resistenza regge: la prossima volta finalmente dovrebbe rompere. Quando? Io non lo so ma conoscendo la Bibbia (anche Gann la usava) il numero 8 determina un cambiamento e credo che una volta rotta avremo di nuovo il mercato in bullish per lungo tempo.
Nel frattempo gli orsi ridacchiano (io però ci andrei cauto a mettermi short). In ogni caso: il primo supporto importante lo troviamo a 3850 circa se rotto e confermato ne abbiamo altri tra cui importanti: 3700 circa e decisivo 3500 una eventuale rottura porterebbe a una situazione critica e andremmo a testare la linea di pitchford a 3000 circa. In soldoni: sono ribassi compresi (gli ultimi 2 citati) tra il 7 e il 22%.
Naturalmente una rottura confermata nei giorni successivi a 4000 combierebbe totalmente il trend che diventerebbe rialzista di lungo termine con obbiettivi a 4300 poi 4626 e super resistenza a 4821 (massimo del 3 gennaio 2022).(attualmente siamo a circa il 10% in meno da questo ultimo livello.)
LA BOJ NON TEME L’INFLAZIONEIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 18.01.2023
-CONTESTO
Più volte abbiamo richiamato l’attenzione di chi ci segue sulla necessità di separare le diverse aree geografiche del mondo come segue: da un lato l’occidente alle prese con l’iper inflazione per la quale le banche centrali hanno inasprito le politiche monetarie, e dall’altro lato l’oriente con una ricerca di ripartenza delle economie e ovvia caccia ad una sana inflazione da domanda.
Per il settore orientale stimolare l’economia è oramai un mantra, e la ricerca di consumi elevati che possano manifestarsi in una costante inflazione è uno degli obbiettivi primari.
Ora in Giappone, grazie alla svalutazione poderosa dello yen del recente 2022, l’inflazione inizia a fare capolino, con un timido 4%, che sembra molto ridotto rispetto alle inflazioni occidentali, ma la natura delle due resta profondamente diversa, motivo per il quale la BOJ stanotte ha mantenuto fermo il timone della politica monetaria.
Non si teme l’attuale corsa dei prezzi, generata in buona parte da una svalutazione monetaria che genera inflazione importata , tale da non preoccupare la BOJ, intenta a dimostrare ancora un controllo ferreo sull’economia e sebbene i rendimenti del debito sovrano siano stati lasciati liberi di portarsi al+0.50% , il controllo rimane e le politiche accomodanti anche.
Tassi ancora negativi quindi per lo yen giapponese con un -0.10% che lascia precipitare nuovamente la valuta nipponica, che perde terreno contro tutte le principali majors special modo contro le fortissime oceaniche, che oggi partono con un boost rialzista come pochi.
-FOREX
Il comparto forex dunque vive debolezza di yen giapponese che perde il -2.04% medio contro le concorrenti portando con se il mondo retail ad acquisti che portano il sentiment al +59%long.
Non da meno la debolezza del dollaro americano che torna a perdere terreno ed ad aggredire i minimi di periodo, lasciando ancora il sentiment retail in posizone long al 68%.
Anche l’euro, che ieri ha visto un rapido calo nelle quotazioni a causa delle dichiarazioni che vedrebbero un rallentamento nei prossimi rialzi tassi da aprte della BCE, oggi ritrova già l’attacco ai massimi , con il sentiment retail che rimane contrarian short al 71%.
Forti anche le oceaniche, con il dollaro neozelandese che riattacca i massimi di periodo spintendo verso nuovi break out rialzisti, trascinando in un nuovo mood di sofferenza le posizioni contrarian short dei retail attualemnte al 78%
Rimaniamo pertanto impostati su posizioni corte dollari Usa e long Majors, dando priorità alla moneta unica e al dollaro neozelandese.
-EQUITY
Ilcomparto azionario resta fermo sui massimi di periodo, con il nasdaq a 11580 pnt, l’SP sotto i 4000pnt, incapaci per ora di rompere a rialzo le ultime resistenze. Anche l’equity europea sembra aver bisogno di storni tecnici, con il dax sotto 15300 pnt, ma ancora non in grado di rompere i supporti di breve periodo e dettare potenziali ribassi sotto 15000 pnt.
-COMMODITIES
Ritraccia il gold, che dai massimi di 1928$ , in una flag ribassista si porta a 1890$ pronto tuttavia a nuovi allunghi rialzisti in caso di break out della trend line resistiva che mantiene i prezzi in un chiaro movimento correttivo lateral ribassista
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Pubblicati stammatina anche i dati sull’inflazione nel regno unito che continua a rimanere sui masimi del +10.5%, segnale che la BOE dovra ancora essere aggressiva , ma ancora attesa oggi per i dati sull’inflaizone europea alle 11, insomma i market movers non mancano, rimaniamo cauti sui mercati che potrebbero ancora essere molto volatili.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
s&p 500 possibile cambio di rottaDopo un anno di discesa l'indice americano potrebbe invertire il trend e tornare a salire.
Nel grafico ho tracciato una canale discendente, che per quanto riguarda i massimi è stato rispettato molto bene, per i minimi ha visto rompere la trend line 2 volte
per poi recuperarla e proseguire l' andamento precedente.
Ad oggi l' indice si trova a ridosso della trend line superiore dove per varie volte non è riuscito a sorpassarla e confermare l' andamento, venendo rispedito verso il basso.
Nel grafico ci sono i due casi, uno rialzista con le frecce blu e uno ribassista con le frecce verdi.
Nel caso rialzista la cosa più probabile, dopo un' eventuale superamento della trend line superiore, è un retest della stessa per poi tornare su e consolidare o continuare il trend a rialzo.
C'è da aggiungere che l' RSI è a 60, altre due volte (la prima a 65 non la conto visto che serve per delineare il trend) quando l' indice si è trovato nella stessa situazione con un RSI tra 65 e 70, è stato respinto dalla trend line.
Riguardo al caso ribassista semplicemente resterebbe tra le due trend line (alta e bassa) e oscillerebbe tra esse
SPX, punti tecnici da monitorareSappiamo tutti che l'indice più importante da monitorare è l'S&P 500.
Sul grafico, con l'ausilio dei livelli Fibonacci ho segnato quelli che secondo me sono i livelli più importanti da tenere d'occhio.
In giallo ho evidenziato 2 livelli di un vettore di lungo periodo, mentre con il colore viola ho segnato 2 livelli di lungo periodo, ricordando che l'analisi è fatto sul grafico W, utile a togliere il rumore di grafici più veloci.
L'indice si è appoggiato sul 50% di lungo periodo, provando ad accennare una ripartenza che non sembra così forte (16%) contro un crollo dall'ATH del 27%.
Per ora sta ancora disegnando dei minimi decrescenti, come evidenziato dalle trend line blu.
Questa situazione non fa essere troppo ottimista nel breve, perché per parlare di inversione dovremmo almeno tornare sotto il massimo relativo toccato in zona 4100$.
Unico segnale positivo è dato dall'incrocio della Tenkan sulla Kijun, anche se è un segnale che ha bisogno delle conferme.
Livelli da controllare:
-Breve periodo: ⬇️ 3800$ ⬆️ 4100$
-Lungo periodo ⬇️ 3500$ ⬆️ 4100$
Calma gesso e tanto studio.
MatPizzini
I BANCHIERI CENTRALI RAFFREDDANO GLI ANIMIIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 10.01.2023
-CONTESTO
I primi giorni di questo 20223 sono partiti in risk on, con le borse in recupero dai minimi grazie ai dati sul mercato del lavoro Usa, che mostrando salari in calo e una disoccupazione sui minimi, sembra aver evidenziato la possibilità di un atterraggio morbido per la FED, ma ieri sono entrati in scena Bullard e Daly , presidenti delle FED di Atlanta e San Francisco , pronti a raffreddare le euforie.
I tassi dovranno rimanere alti ancora per diverso tempo, e anche se l’inflazione dovesse rientrare su livelli del 5% per il 2023, questo non giustificherebbe ancora un cambio di rotta radicale della FED!
Su queste idee i mercati americani hanno ripiegato dai massimi, dopo un magnifico rally rialzista che ha portato il Nasdaq dai minimi di 10680 pnt a 11290, lo storno di ieri ha ridimensionato le quotazioni fino 11080, tornando a testare le aree di precedente resistenza.
Non da meno l’Sp, che si era portato a 3960 pnt per poi ritracciare a 3880, ma senza ancora perdere i connotati rialzisti che potrebbero portare alla tenuta dei supporti e a potenziali ripartenze, che restano tuttavia vincolate ai dati di giovedi, giorno in cui verranno pubblicati i dati sull’inflazione USA.
-FOREX
Il mondo forex prende una battuta di arresto dalla discesa del dollaro Usa che dopo aver affondato i supporti di 103.50 fino ai minimi di 103 figura, si porta oggi al ritest di quelli che ora sono resistenze chiave per determinare eventuali nuovi allunghi ribassisti.
Il mondo retail rimane su posizioni contrarian long dollari, al 77% quindi in leggero calo dal 81% di ieri mattina, portando interessanti ribilanciamenti anche sulle altre majors, come eurusd con un 84% di retail short rispetto all’88% di ieri e ancora sul cable rimane un interessante 72% short in linea perfetta con i dati di ieri.
Toniche le oceaniche, con nzdusd che trova ancora un 75% di retail short, e prezzi che rompono chiaramente una flag lateral ribassista, ben visibile in h4. La possibilità di ulteriori allunghi rialzisti fino 0.6450 e 0.65 figura resta interessante a nostro parere.
In ultimo usdchf, che vive riflesso della debolezza del dollaro, aggravato da una buona forza del franco svizzero, si porta sotto gli ultimi minimi di 0.9225 mantenendo il mondo retail in posizione contrarian long al 88% segno di potenziali ulteriori allunghi ribassisti.
-COMMODITIES
Tonico ancora il gold, che trova supporto a 1870$ e sembra non aver voglia di stornare e offrire migliori prezzi di ingresso in trend, guardando ora a potenziali break out rialzisti che lo porterebbero fino 1900-1916 $
Ancora debole invece il comparto energy, che vede il wti alle prese con i 74$ , pronto ad allungare verso i minimi di 73.20$, cosi come il nGas che non riesce ad aggredire le resistenze di 4.20$ ma torna verso i minimi di 3.50$. solo la tenuta dei minimi potrebbe dare vita ad una più interessante fase di accumulo per eventuali ripartenze
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Pochi i market movers della giornata, si attende uno speech di Powell oggi pomeriggio alle 16.00 e i dati dell’EIA sull’energia alle 18.00, poi si attenderà domani e giovedi con l’inflazione USA
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Eppur si muove… verso l'alto.A Wall Street si dice: "Non farti coinvolgere da quello che fanno gli altri. Devi distaccarti emotivamente." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Lo disse Galileo quando fu costretto dall'inquisizione a negare le sue teorie eliocentriche (e cioè che mettevano al centro dell'universo il sole piuttosto che la terra). Eppur si muove… il mercato verso l'alto lo dico io che non sono Galileo certamente 😊
Venerdì il mercato si è finalmente tolto il peso della tristezza del 2022 con un rally importante che ha contribuito a far salire i tre principali indici americani di oltre il +1% nella prima settimana del 2023. Il NASDAQ è salito del +2,56%. L'S&P non è stato da meno con una crescita del +2,28% chiudendo a 3895,08. Il Dow è salito del +2,13%.
Si tratta di un bel rimbalzo dopo il primo crollo del -1% del mercato di giovedì 5. Dopo la giornata di giovedì a favore degli orsi, la giornata di venerdì è stata chiaramente a favore dei tori. Personalmente ho avuto una grande soddisfazione nel vedere il settore tecnologico in testa. Spero che questo sia solo l'inizio di una serie di sessioni con questo andamento.
I dati sui posti di lavoro sono stati al centro dell'attenzione degli investitori per tutta la settimana e venerdì alle 14 ora italiana abbiamo scoperto che l'economia ha registrato un aumento di 223.000 unità a dicembre. Si tratta di un dato superiore alle aspettative, ma solo di 23.000 unità. Se a ciò si aggiunge il rallentamento della crescita dei salari, gli investitori hanno deciso che i dati erano abbastanza positivi da far salire le azioni. Questo dimostra ancora una volta che il mercato del lavoro è molto forte.
Questo in un mondo normale dovrebbe essere negativo per le azioni, giusto?
Ma nel mondo della Fed che ragiona al contrario, se si guarda ai dati sulla crescita dei salari, si nota un rallentamento, il che è ottimo per l'inflazione. Ora, con un tasso del 4,6% annuo, la Fed può guardare a questo dato e ritenere che la politica stia funzionando e che un atterraggio morbido sia possibile con un mercato del lavoro così forte. A conferma dello scenario "le cattive notizie sono buone notizie" i dati dell'ISM Servizi, che hanno subito una contrazione dopo 30 mesi consecutivi di crescita. Il dato si è attestato a 49,6, ben al di sotto delle aspettative di 55. I compra-tori hanno continuato ad entrare nel mercato dopo questo dato.
Avevo proprio bisogno di questo forte rally venerdì per salvare la prima settimana del 2023... e questi dati economici sono arrivati al momento giusto. L'S&P e il Dow hanno guadagnato circa il +1,5% ciascuno su base settimanale. E il NASDAQ si è unito alla festa con una crescita del +1%. Quindi ufficialmente possiamo dire di aver avuto un inizio di 2023 solido, cosa assolutamente non certa solo 24 ore prima.
Ora è il momento di concentrarsi sulla nuova stagione degli utili, che sarà ufficiosamente inaugurata la prossima settimana da alcuni importanti nomi della finanza. Venerdì 13 gennaio, tra gli altri, sarà il turno di JPMorgan, Bank of America, Citigroup e Wells Fargo. Le stime future terranno il passo rispetto al passato? La grande domanda che si pone la stagione degli utili del quarto trimestre del 2022, che prenderà il via nei prossimi giorni, non riguarda tanto la crescita degli utili del trimestre o la percentuale dei titoli facenti parte dell'S&P 500 che finiranno per battere le stime di consenso, quanto piuttosto ciò che questi risultati e i relativi commenti del management e le indicazioni per i prossimi periodi ci dicono sull'evoluzione delle prospettive degli utili.
Rubrica ”L’angolo di Warren Buffet conosciuto come l’oracolo di Omaha”.
Sarebbe scorretto pensare che la Fed allenti presto la sua strategia. Hanno già detto che non se ne parla prima del 2024. Ma con l'inflazione che continua a scendere, c'è la speranza che la Fed non abbia bisogno di alzare i tassi al livello del 5,1% a cui alludeva in precedenza, e che magari si fermi al 4,5%. In ogni caso, ogni rapporto mostra una buona tenuta dell'economia, mentre l'inflazione continua a scendere, e maggiori sono le probabilità di vedere un atterraggio morbido.
Per gli investitori con prospettive a lungo termine ma che vogliono slegare dall’azionario nell'immediato i loro destini farebbero bene a seguire la strategia "One Shot per l'investitore di valore" + HFT - Trading in alta Frequenza”. Per maggiori informazioni contattatemi.
Per continuare a capire, che il mercato va seguito conoscendo i dati io tutti i giorni vi anticipo ciò che influenzerà il mercato e poi commento ciò che è accaduto. Questo nel tempo mi auguro vi creerà la mia stessa sensibilità e contribuirà moltissimo ai risultati che sperate di ottenere con il vostro trading. Se leggi quotidianamente la mia analisi e sei interessato a pormi domande direttamente sul mio trading contattami.
Queste comunicazioni sono da ritenersi non personalizzate, ma pensate scritte ed inviate ad un pubblico indistinto. L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo l'autore alcuna responsabilità al riguardo. L'operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati finanziari ed è quindi esclusivamente divulgativa e non costituisce stimolo all'investimento e/o consulenza finanziaria.
2023. L'anno in cui ottimi dati sull'occupazione....2023. L'anno in cui ottimi dati sull'occupazione fanno scendere il mercato.
A Wall Street si dice: "La maggior parte delle persone si interessano alle azioni quando lo fanno tutti gli altri. Il momento di interessarsi è quando nessun altro ci pensa. Non puoi comprare ciò che è popolare e guadagnarci sopra." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Anno nuovo vita vecchia. Spiegandomi meglio per il mercato americano anche nel 2023 lo scenario "le buone notizie sono cattive notizie", ha fatto il suo effetto. Ieri sono usciti degli ottimi dati sull'occupazione ed il mercato ha reagito con un selloff di oltre il -1% in una singola sessione nei tre principali indici.
Il rapporto ADP sull'occupazione ha mostrato che le buste paga private hanno aggiunto 235.000 posti di lavoro in dicembre, ben al di sopra delle aspettative di circa 150.000 unità. Invece le richieste di disoccupazione, pari a 204.000, sono diminuite di 19.000 unità rispetto alla settimana precedente e sono risultate inferiori alle stime di circa 225.000 unità.
Ma cos'è la ADP come normalmente il mercato avrebbe dovuto reagire?
L'ADP National Employment Report è un indicatore del cambiamento dell'impiego privato, basato su un sottoinsieme di dati retributivi, aggregati e anonimi, che rappresenta circa 400.000 clienti commerciali USA: Tale pubblicazione, che viene resa nota 2 giorni prima della pubblicazione dei dati sull'impiego, costituisce un buon indice predittivo dei dati di governo sui lavoratori dei settori non agricoli. La variazione di questo indicatore può essere molto volatile. Dati superiori al previsto devono essere interpretati come positivi/rialzisti per il dollaro USA (USD), mentre valori inferiori alle attese sono da interpretarsi in senso negativo/ribassista per il dollaro USA.
Vi rendete conto quanto la Fed sta distorcendo il mercato?
Il mercato del lavoro è sempre stato il maggior indicatore della forza economica degli Stati Uniti, ma in questo momento si vuole usare questo parametro per colpire l'inflazione. C'è qualcosa che non funziona nella testa di Powell e soci. Se pensate che il mainstream sia la maniera giusta di ragionare semplicemente perchè è il pensiero più forte, vi dico che il mainstream nella storia ha preso incredibili cantonate. In medicina per esempio nel passato veniva applicato come metodo curativo il salasso come pratica medica diffusa fino al 1800 consistente nel prelevare quantità spesso considerevole di sangue fino a ridurre il volume di sangue circolante. Ci sono voluti secoli per capire che invece di curare indeboliva ma il mainstream diceva che era la cosa giusta da fare. Ora il mainstream raffigurato dalla Fed di Powell insiste che la cosa giusta sia alzare i tassi di interesse. Io dico che finirà com'è finito per il salasso, questa pratica verrà abbandonata perché visto che i tassi di interesse sono aumentati considerevolmente e il mercato del lavoro reagisce aumentando i suoi numeri è evidente che l'effetto ricercato non sta avvenendo nel mercato del lavoro ma al contrario i suoi effetti collaterali stanno danneggiando l'economia senza curarla. Esattamente come il salasso, spero di avere reso l'idea.
Nonostante le azioni aggressive della Fed e tutti i licenziamenti di cui abbiamo sentito parlare sulla stampa (ad esempio, Salesforce, Amazon), il mercato del lavoro è ancora troppo forte secondo gli investitori. I dati danno al FOMC la possibilità di continuare ad aumentare i tassi di interesse con l'obiettivo di tenere sotto controllo l'inflazione. Pertanto, le azioni hanno chiuso in ribasso per la seconda volta nelle prime tre sessioni del 2023. Il NASDAQ è sceso del -1,47%. L’S&P è sceso del -1,16% chiudendo a 3808,10. Il Dow è sceso del -1,02%.
I principali indici a stelle e strisce si sono rapidamente dimenticati i verbali della Fed resi noti martedì che avevano ha avuto l'effetto nel mercato della prima seduta vincente del 2023. Ieri purtroppo non sono riusciti a fare altrettanto. La cosa strana è che il rapporto sui posti di lavoro più importante non è ancora stato pubblicato. I dati sui salari non agricoli che usciranno oggi alle 14 ora italiana saranno quelli che riceveranno la massima attenzione da parte della Fed e del mercato. Le aspettative parlano di un aumento dei posti di lavoro di 200.000 unità a dicembre, dato che sarebbe comunque in diminuzione notevolmente rispetto alle 263.000 unità di novembre.
Quindi, se ci atteniamo alla prospettiva "le buone notizie sono cattive notizie", gli investitori sperano in un numero di buste paga inferiore alle aspettative. Se questo dato fosse confermato suggerirebbe che le mosse della Fed stanno finalmente funzionando per rallentare l'economia e, pertanto, questa era aggressiva della politica monetaria potrebbe giungere al termine quanto prima. E’ tutta una follia… ricordatevelo quando ne parleranno gli altri. I principali indici sono sul punto di iniziare il 2023 con una settimana negativa. Comunque, se gli investitori otterranno ciò che desiderano con il rapporto sui posti di lavoro di domani, si potrebbe innescare un rally oggi che potrebbe far iniziare l'anno con il piede giusto. Vediamo cosa succede...
Rubrica ”L’angolo di Warren Buffet conosciuto come l’oracolo di Omaha”.
La continua forza del mercato del lavoro evidenzia la crescente divergenza dell'economia statunitense. Per esempio, Salesforce ha dichiarato mercoledì che taglierà il 10% della sua forza lavoro (dicono di avere fatto troppe assunzioni durante i giorni di lavoro a distanza e con tassi di interesse vicini allo zero). Nuove notizie affermano che Amazon licenzierà 18.000 dipendenti, un numero superiore a quello previsto in precedenza. Il Wall Street Journal aveva riportato a novembre che il gigante dell'e-commerce e del cloud avrebbe licenziato circa 10.000 persone. La pandemia aveva avuto l'effetto di far assumere in alcuni settori troppi dipendenti. Eppure, i recenti dati sull'occupazione mostrano che molti altri settori stanno ancora lottando per trovare abbastanza lavoratori.
Per gli investitori con prospettive a lungo termine ma che vogliono slegare dall’azionario nell'immediato i loro destini farebbero bene a seguire la strategia "One Shot per l'investitore di valore" + HFT - Trading in alta Frequenza”. Per maggiori informazioni contattatemi.
Per continuare a capire, che il mercato va seguito conoscendo i dati io tutti i giorni vi anticipo ciò che influenzerà il mercato e poi commento ciò che è accaduto. Questo nel tempo mi auguro vi creerà la mia stessa sensibilità e contribuirà moltissimo ai risultati che sperate di ottenere con il vostro trading. Se leggi quotidianamente la mia analisi e sei interessato a pormi domande direttamente sul mio trading contattami.
Queste comunicazioni sono da ritenersi non personalizzate, ma pensate scritte ed inviate ad un pubblico indistinto. L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo l'autore alcuna responsabilità al riguardo. L'operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati finanziari ed è quindi esclusivamente divulgativa e non costituisce stimolo all'investimento e/o consulenza finanziaria.
Finalmente è arrivata la prima sessione positiva del 2023La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Il mercato americano non mi ha fatto aspettare a lungo per la prima chiusura positiva del nuovo anno. Ieri i titoli azionari si sono mossi saldamente al rialzo in quella che è stata la seconda sessione di trading del 2023, caratterizzata da dati economici contrastanti e dalla pubblicazione dei verbali della Fed. Ieri l'S&P è salito del +0,75% chiudendo a 3852,97. Il NASDAQ è salito del +0,69% chiudendo a 10.458,76. Il Dow è salito del +0,40%.
I principali indici a stelle e strisce hanno prima perso tutto il rialzo nella seconda parte della sessione, ma poi nell'ultima mezz'ora c’è stato un considerevole rally che ha fatto sì che terminassero in terreno positivo. La sessione precedente a ieri, la prima giornata di scambi dell'anno, quella che dava il la all'inizio del 2023 è stata difficile per i titoli azionari e in special modo per i titoli tecnologici. La causa della difficoltà va ricercata nella società “pioniere dei veicoli elettrici” Tesla e nella società “produttrice dell’ iPhone” Apple. Entrambi questi titoli erano scesi nella sessione di martedì, ma entrambi ieri hanno parzialmente recuperato con rialzi rispettivamente del +5,1% e del +1%. Microsoft invece è scesa del -4,4% ieri dopo un downgrade ricevuto da alcuni analisti, ma questo da solo non è bastato a far crollare l'intero settore.
Passiamo adesso al tema della Fed.
La Fed può anche aver aumentato di "soli" 50 punti base nell'ultima riunione (dopo quattro aumenti consecutivi di 75 punti base), ma questo non significa che stia diventando più accomodante, più dovish/colomba. Secondo i verbali, resi noti ieri, della riunione di dicembre, la Fed è ancora molto preoccupata per l'inflazione e prevede di rimanere aggressiva nel 2023 per riportare la situazione sotto controllo. Non mi attendo quindi alcun taglio dei tassi quest'anno. Mi sono letto con attenzione il verbale della riunione che indica che la Fed è ancora preoccupata per l'inflazione. Il verbale ha menzionato 17 volte l'obiettivo del 2%. Tra le parole chiave si legge che la Fed ritiene plausibile una recessione e che è preoccupata per un allentamento ingiustificato delle condizioni finanziarie".
La prima reazione del mercato a questa notizia è stata che i vendi-orsi hanno cercato di far scendere il mercato, ma gli acquisti dei compra-tori dell'ultima ora hanno salvato la situazione. Ma prima dell'uscita dei verbali, gli investitori hanno dovuto subire alcuni dati economici contrastanti.
• L'indice ISM manifatturiero si è attestato a 48,4, in linea con le aspettative, ma ha segnato la prima contrazione (al di sotto di 50) dopo 29 mesi di espansione.
• Il sondaggio JOLTS (Job Openings and Labor Turnover Survey) è risultato migliore delle previsioni e suggerisce che il mercato del lavoro rimane forte.
Ovviamente, il mercato ha apprezzato maggiormente i dati sul settore manifatturiero, poiché segnalano che le mosse della Fed potrebbero raffreddare l'economia. Le azioni sono salite dopo la pubblicazione di questi dati, ma sono diventate molto più volatili dopo i verbali. Oggi verranno pubblicati i dati sull'occupazione ADP e le richieste iniziali di disoccupazione. Domani si terrà l'evento principale della settimana, con la pubblicazione del rapporto sulle buste paga non agricole (NON FARM PAYROLL) di dicembre.
Rubrica ”L’angolo di Warren Buffet conosciuto come l’oracolo di Omaha”.
Con il tasso dei Fed Funds al punto medio del 4,38%, per arrivare al 5,1% basterebbe un aumento di 25 punti base in ciascuna delle prossime tre riunioni. La prossima riunione si concluderà il 1° febbraio prevedo che la Fed aumenti i tassi di soli 25 punti base, invece dei 50 punti base di dicembre. Nei verbali è stata espressa una certa cautela nel non aumentare i tassi a un livello più restrittivo del necessario. Questo è il motivo per cui la Fed ha adottato un ritmo più lento, per avere il tempo di valutare l'impatto dei rialzi dei tassi sull'inflazione e sull'economia, visti gli effetti ritardati dei rialzi. Nel complesso, lo giudico un buon rapporto che rispecchia largamente quello che il presidente della Fed, Jerome Powell, ha condiviso a dicembre.
Per questo motivo, gli investitori con prospettive a lungo termine ma che vogliono slegare dall’azionario nell'immediato i loro destini farebbero bene a seguire la strategia "One Shot per l'investitore di valore" + HFT - Trading in alta Frequenza”. Per maggiori informazioni contattatemi.
Per continuare a capire, che il mercato va seguito conoscendo i dati io tutti i giorni vi anticipo ciò che influenzerà il mercato e poi commento ciò che è accaduto. Questo nel tempo mi auguro vi creerà la mia stessa sensibilità e contribuirà moltissimo ai risultati che sperate di ottenere con il vostro trading. Se leggi quotidianamente la mia analisi e sei interessato a pormi domande direttamente sul mio trading contattami.
Queste comunicazioni sono da ritenersi non personalizzate, ma pensate scritte ed inviate ad un pubblico indistinto. L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo l'autore alcuna responsabilità al riguardo. L'operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati finanziari ed è quindi esclusivamente divulgativa e non costituisce stimolo all'investimento e/o consulenza finanziaria.
Il 2023 inizia come è finito il 2022.A Wall Street si dice: "Se un’impresa perde soldi, posso capire. Ma se perde un briciolo di reputazione, divento spietato." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Si devo dire la verità ci avevo sperato quando ho visto le aperture positive pensavo che il cambio di data avrebbe ha portato anche un cambio di sentiment, ma lo spirito nuovo del mercato è durato meno di un'ora nella prima sessione di trading del 2023.
I principali indici a stelle e strisce hanno rapidamente sprecato un'apertura positiva e hanno passato il resto della giornata di ieri in territorio negativo. Il NASDAQ è sceso de -0,76% chiudendo a 10.386,98. L’S&P è sceso del -0,40% chiudendo a 3824,14. Il Dow è sceso solo del -0,03% chiudendo a 33.136,98.
A dire la verità i mercati sono saliti dal minimo di giornata e hanno realizzato un piccolo rally in chiusura che ha contribuito a ridurre le perdite, ma non era certo il “nuovo inizio” che avevano sperato. Lo speravo ma naturalmente, sapevo che un cambio di calendario non significa un cambio di umore del mercato. E questa regola generale è particolarmente vera dopo un 2022 così è sconfortante, eravamo tutti abituati a ben altro ricordo il 2022 è stato il primo anno con performance negative per il mercato azionario americano dal 2018.
Un anno passato interamente a combattere con l'ossessione dell'aumento dei tassi di interesse e della possibilità di una recessione. Nel 2022, il NASDAQ è crollato di oltre il -33%, l'S&P è sceso di oltre il -19%. Il Dow ha perso quasi il -9%.
Il 2022 è stato un anno in cui un titolo pazzesco in positivo precedentemente come Tesla ha perso circa il -65% del suo valore e ha subito un vero e proprio crollo nell'ultimo mese dell'anno. Per Tesla l'inizio del 2023 è stato ancora un salasso, ieri la “società pioniere dei veicoli elettrici” è scesa del -12,2%. La notizia che ha dato il là ad un ulteriore crollo è stata quella di una produzione e di consegne più deboli del previsto per il quarto trimestre. La sottoperformance è stata imputata ai timori di recessione, ai problemi logistici e alla debole domanda.
Non ha certo aiutato il settore tecnologico, il fatto che Apple abbia ritoccato il suo minimo delle ultime 52 settimane, per ben tre volte negli ultimi 7 giorni. Ieri la società produttrice dell’iPhone, un tempo intoccabile, è scesa del -3,7%.
Si è trattato dell'ennesimo inizio di settimana difficile per i titoli tecnologici. Il mercato continua a schiacciare quelli che erano considerati i colossi tecnologici qualche anno fa, e che adesso sono diventati molto meno giganteschi.
Ho già dimenticato le feste ed il cenone di fine anno, adesso tutta la mia attenzione è proiettata sull’ imminente stagione degli utili. Il mercato continua incalzante anche nel 2023. La settimana sarà di sole quattro sessioni ma ci aspetta una ricca serie di dati economici, che culmineranno venerdì 6 con il rapporto mensile sull'occupazione. Ma già per oggi c'è molto in programma. Oggi verrà pubblicato l'indice ISM manifatturiero. Saranno pubblicati anche il sondaggio JOLTS (Job Openings and Labor Turnover Survey) e i verbali della Fed dell'ultima riunione. La prossima riunione del FOMC inizierà il 31 gennaio e terminerà il 1° febbraio con i commenti del presidente Powell e la decisione sui tassi di interesse. Ieri invece è stato pubblicato l'indice S&P Global U.S. Manufacturing PMI, che ha subito un'ulteriore contrazione con un dato di 46,2 a dicembre, rispetto ai 47,7 di novembre.
Rubrica ”L’angolo di Warren Buffet conosciuto come l’oracolo di Omaha”.
Voglio lasciarvi con un po di positività statistica. Anche se nel breve termine la pressione sulle vendite non dovrebbe diminuire, mi aspetto la comparsa di un rally azionario inaspettato. Ricordo che siamo nel bel mezzo del trimestre storicamente più forte (il 1° trimestre dell'anno 3) del ciclo elettorale presidenziale. Il 2022 è stato un anno molto difficile per i mercati, in cui sia le obbligazioni che le azioni hanno subito drastici ribassi. Dopo anni simili a questo in passato, di solito i mercati azionari fanno molto bene l'anno successivo. Non rimarrei sorpreso che il 2023 potrebbe sorprendere considerando una statistica positiva a nostro favore.
Per questo motivo, gli investitori con prospettive a lungo termine ma che vogliono slegare dall’azionario nell'immediato i loro destini farebbero bene a seguire la strategia "One Shot per l'investitore di valore" + HFT - Trading in alta Frequenza”. Per maggiori informazioni contattatemi.
Per continuare a capire, che il mercato va seguito conoscendo i dati io tutti i giorni vi anticipo ciò che influenzerà il mercato e poi commento ciò che è accaduto. Questo nel tempo mi auguro vi creerà la mia stessa sensibilità e contribuirà moltissimo ai risultati che sperate di ottenere con il vostro trading. Se leggi quotidianamente la mia analisi e sei interessato a pormi domande direttamente sul mio trading contattami.
Queste comunicazioni sono da ritenersi non personalizzate, ma pensate scritte ed inviate ad un pubblico indistinto. L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo l'autore alcuna responsabilità al riguardo. L'operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati finanziari ed è quindi esclusivamente divulgativa e non costituisce stimolo all'investimento e/o consulenza finanziaria.
SPX. LA Candela Pivot (3880) detta ancora la tendenza ribassistaLa candela Pivot del 15 dicembre 2022 il cui minimo segna 3880 (evidenziata dalla freccia rossa) continua a dettare la tendenza ribassista dell’Indice S&P 500 (SPX). Anche oggi, nonostante l’intonazione positiva dei mercati europei, il tentativo di bucare al rialzo la Volume Gap Area (V.G.A), zona di prezzo evidenziata dal rettangolo rosso, ha fatto scattare le vendite dei ribassisti fino al supporto della trend line di lungo ancorata ai minimi del 13 ottobre e del 22 dicembre 2022. La VGA è in pratica un area di vuoto volumetrico che il mercato in determinate condizioni tecniche tende a ricoprire. E tale area era stata originata dallo strappo dei rialzisti lo scorso 10 novembre (evidenziata dalla freccia verde). E fino alla candela Pivot, la VGA aveva rappresentato un area di supporto dalla quale scattavano tutti i riassorbimenti delle pressioni ribassiste. Con il break out della struttura rialzista, avvenuto con la candela Pivot, ora la VGA è diventata una area di resistenza formidabile, ghiotta da ricoprire, ma dalla quale per ora sembrano solo scattare i riassorbimenti delle spinte rialziste, come è avvenuto oggi.
Se l’SPX dovesse rompere al ribasso la trend line rialzista, e con essa la zona dei 3800, il prossimo target ribassista d breve lo vedo in area 3700. Eventuali rialzi di medio periodo li prendo in considerazione solo al superamento del limite superiore della VGA a 3930.
La spinta ribassista dell’SPX dovrà comunque essere confermata dall’andamento del VIX (grafico sotto) e del superamento al rialzo di area 24, che confermerebbe anche la rottura della trend ribassista ancorata ai massimi del 12 ottobre, 13 dicembre e 22 dicembre 2022.
Edoardo Liuni
Wall Street negativa la prima seduta 2023, i conti del 2022.Wall Street è in ribasso nel primo giorno di negoziazione del 2023, pesante sell-off per Apple e Tesla che affondano sotto i minimi del 2022 e segnano il primo minimo del 2023.
Le pressioni di vendita nonostante il nuovo anno appena inaugurato si fanno sentire e sono ancora prorompenti.
Il primo giorno di negoziazione costa caro a Wall Street con cali importanti, l'S&P 500 chiude al ribasso dello -0,64%, il Nasdaq chiude in discesa dello -0,90%, solo il Dow Jones si salva con una chiusura leggermente negativa a -0.05%.
Apple crolla con una chiusura a -3,7%, segna un nuovo minimo inferiore al 2022 e vicinissimo al livello dei minimi del 2021.
Apple purtroppo perde capitalizzazione, l'azienda della mela scende sotto i 2 trilioni di dollari di capitale.
Scende anche Tesla-12,2% che passa alla storia come il peggior calo giornaliero.
A pesare su Tesla molto probabilmente il calo della produzione e della consegna di veicoli, causa del mancato raggiungimento dei target che gli analisti di Wall Street si attendevano.
Tesla è quindi la società che chiude con un record negativo perdendo il 65%, ovvero circa 700 miliardi di dollari di valore di mercato.
A dicembre, le crescenti preoccupazioni per i ritardi di produzione in Cina e la gestione di Twitter da parte del CEO Elon Musk hanno fatto scendere le azioni del 36%, il più grande calo mensile da quando Tesla è diventata pubblica nel 2010.
Il bilancio di Wall Street per il 2022? Negativo anche in termini di record, peggiore del ribasso del 2008 con gli indici che perdono rispettivamente:
Nasdaq -33%
S&P 500 -19%
Dow Jones -8,6%
Azionario USA: buon punto di uscitaN.B. Analisi scritta il 18 dicembre 2022
L’azionario Usa è in fase ribassista da qualche tempo e i due tentativi di rovesciare il trend, a giugno e quello in corso, sono necessariamente da catalogare come correzioni del trend primario ribassista.
E' opinione diffusa che se si produce un calo dai massimi precedenti pari almeno al 20% si entri in territorio orso.
Oggi, dove domina la necessità di semplificazione concettuale per avere tutto il prima possibile e possibilmente senza stancante attività di analisi, io non condivido tanta rigidità e rigetto il principio.
Trovo molto più interessante, elastico ed aperto a qualificazioni alternative desumere il cambio di trend riprendendo il concetto di trend per primo fornito da Dow, per esempio, dalla formazione in se di nuovi minimi decrescenti, soprattutto su time frame autorevoli come quello weekly.
All’interno di un mercato toro si immagini, in occasione di un qualunque evento inatteso fonte di preoccupazione per gli operatori di mercato, una reazione emotiva che porti in poche sedute ad un calo di almeno il 20%. Dobbiamo dal giorno dopo cambiare mind set e considerare il trend cambiato? Certo che no, io voglio conferme dai grafici, che ricordo sono il prodotto delle opinioni delle persone, che confermino il nuovo scenario.
Tornando ai due movimenti correttivi di cui si diceva, entrambi i tentativi sovversivi sono alimentati da aspettative di un ridimensionamento della stretta monetaria della FED.
Nel periodo più recente a giustificare i rialzisti troviamo certamente il continuo calo dell’inflazione americana che da luglio non fa altro che scendere mortificando le previsioni degli operatori sorpresi al ribasso in occasione delle rilevazioni relative ai mesi di ottobre e novembre.
Il contesto economico in cui ci muoviamo è certamente insolito. La restrizione alla disponibilità e prezzi notevolmente più alti per molte materie prime indotte dalla guerra in Ucraina e dagli strascichi della pandemia hanno portato ad un modello insolito quanto alto di inflazione in molte parti del mondo, soprattutto sviluppato.
Il tentativo delle banche centrali, unico nella loro disponibilità, di tenere l’inflazione a bada alzando i tassi di interesse è ugualmente strano da vedersi visto che l’origine dei prezzi alti non è quella solita dell’eccesso di liquidità ma di problemi dal lato dell’offerta.
Allora non resta che affossare l’economia sperando di portare alla ragione lavoratori e consumatori dai quali ci si attende, rispettivamente, un ridimensionamento delle loro pretese ed una calmata quando escono di casa per spendere i loro risparmi.
Il continuo rialzo dei tassi ha depresso, come ampiamente atteso, soprattutto il Nasdaq popolato particolarmente da aziende di stile growth, appartenenti cioè a settori caratterizzati da forte potenziale di crescita, con elevata redditività che però tendono a non distribuire sotto forma di dividendi ma piuttosto reinvestendoli.
Sono aziende che soffrono il rialzo dei tassi di interesse visto che nel tentativo di dare loro un valore si procede con una attualizzazione dei loro futuri flussi di cassa. Operazione questa che porta a valori tanto più bassi quanto più alto il fattore di attualizzazione cioè i tassi.
Tornando all’azionario americano, tentando di restare aderenti ai dati che si hanno disponibili, notiamo che gli indici sono chiaramente dominati al ribasso dalla ema50, indicatore di trend che poco risente del rumore e dei falsi segnali del breve periodo.
Vero è che i mercati anticipano solitamente il minimo del ciclo economico segnando un nuovo minimo di lungo periodo in piena crisi economica. Questo di solito è il motivo per cui molti operatori retail hanno difficoltà ad intercettare i minimi di lungo periodo. Infatti, senza gli opportuni strumenti è difficile interpretare il momento dei mercati all’interno del ciclo economico e prendere le conseguenti decisioni di investimento.
Similmente è difficile per loro individuare i picchi di lungo periodo perché solitamente avvengono prima che il ciclo economico cominci a declinare in modo evidente. I movimenti tecnici che avvengono nei mercati e che sono il frutto delle c.d. mani forti sono, rispettivamente. le fasi di accumulazione e di distribuzione.
Quando i mercati sono sui minimi, che solo successivamente saremo in grado di qualificare come di lungo periodo cioè che segnano un cambio di trend, nel terreno fertile del pessimismo diffuso gli operatori professionali sono in grado di leggere il germe del cambio di trend “accumulando” pian piano posizioni preziose che li porteranno a guadagnare già quando i piccoli risparmiatori non sono ancora edotti dell’imminente rovesciamento di trend.
Similmente avviene in occasione di massimi di lungo periodo in cui, nel pieno dell’euforia dei piccoli investitori, le mani forti leggono l’imminente cambio di trend producendo quello stillicidio di vendite noto come fase di “distribuzione” che li porta a monetizzare il morente up trend e posizionarsi in anteprima sul nuovo down trend che grazie a loro a breve nascerà.
In queste fasi estreme e topiche del trend la componente emotiva non permette di essere lucidi abbastanza da risultare profittevoli. Infatti, nei momenti depressi di mercato in cui il sentimento dominante è lo sconforto per le perdite difficilmente l’animo è predisposto a carpire i segnali deboli desumibili dal combinato e contestuale disposto del ciclo economico e dei grafici che possono offrire lo spunto per cominciare a costruire posizioni rialziste.
Similmente nei momenti di massimo di mercato, il sentimento dominante di euforia e overconfidence facilmente rende sordi al richiamo dei fattori di rischio che solitamente si accumulano in quelle occasioni.
Una prova del concetto è che i flussi di ingresso nel mercato sono crescenti col crescere del mercato segnando picchi corrispondenti ai picchi di mercato. Similmente e simmetricamente avviene nei punti di minimo dove si associano i picchi dei disinvestimenti.
Le perdite sono assicurate, è questione matematica e non di opinione. In questo momento storico un fattore di sicuro aiuto nelle decisioni di investimento è certamente rappresentato dal fatto stesso che i mercati sono in significativa perdita.
Questo è un dato importante da cui partire. Negli ultimi 40 anni la perdita media dello S&P500 in occasione di bear markets è di poco più del 23%, in linea sostanzialmente con quanto osservato in questa fase.
Su base storica quindi i prezzi oggi disponibili sono di sicuro interesse ma non da un punto di vista assoluto bensì strategico. Nel senso che ci possono essere infinite strategie per entrare su livelli di prezzi simili ma, come dice appunto il termine, si deve trattare di strategie e non di un acquisto solo perché il mercato è calato.
Se si ha una strategia chiara che preveda anche la possibilità che una volta entrati il mercato non salga il problema non si pone. Per chi invece non si muove con tale metodologia e pensa di approfittare del momento di calo perché allettante ma non vi è un piano strategico che permetta di gestire l’ipotesi avversa le cose potrebbero essere complicate.
Uno dei principali motivi che adducono coloro i quali si mostrano sospettosi nei confronti dell’attuale rally è sicuramente il livello relativo dei multipli che non terrebbe sufficientemente in conto il peggioramento associato alla debolezza economica attesa nel 2023.
Il calo degli utili atteso per il 2023 non mette abbastanza d’accordo gli operatori. JPMorgan per esempio ritiene che le quotazioni attuali del mercato americano scontino pienamente questo scenario avverso vedendo nei prezzi oggi disponibili un buon livello di ingresso. Altri hanno opinione diversa.
Per chi sposasse questa view conservativa e volesse consolidare i guadagni fin qui accumulati col rialzo da ottobre, propongo questo grafico come spunto per valutare un disimpegno/short dall’azionario americano
S&P500 - In attesa dei dati sul mercato del lavoro...Il giovedì è sempre una giornata particolare per il trading a causa del rilascio di dati macro ed in particolare sui dati relativi ai "jobless claims", ovvero le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione.
Questo dato è in grado di influenzare le contrattazioni, a maggior ragione in una fase di politiche monetarie attive.
Qualora fosse stata una giornata "normale" di trading, avrei utilizzato il livello di supporto indicato sul grafico in zona 3800 per poter valutare operazioni lato long, magari su una falsa rottura. Tuttavia dalle 14:30 potremmo assistere a movimenti veloci, ampi che ci obbligherebbero ad utilizzare stop non coerenti con la strategia quotidiana.
La rottura del livello con barre decise, potrebbe anche portare l'indice verso l'area 3700.
Ad ogni modo è mia intenzione restare ad osservare, vedere le reazioni dei mercati ed eventualmente accodarmi ad un movimento in corso.
Posizionarsi long o short prima del rilascio del dato, sarebbe una scommessa. Liberissimi di farlo, purché consapevoli e con un piano di gestione del rischio.
Cosa aspettarsi per l'ultima settimana dell'anno e le successiveAnalizzo graficamente l'indice tedesco che riassume bene la situazione del mercato azionario europeo. Nel grafico W risultano evidenti alcune cose, la prima è che a Settembre si è chiuso un ciclo semestrale e ne è partito un altro, la seconda è che con i nuovi recenti massimi l'indice si è riportato in territotio rialzista avendo abbandonato con decisione le due TL ribassiste nera e verde, la terza: sul recente max ha probabilmente chiuso un ciclo annuale inverso (probabile perché ancora in attesa dei tempi di conferma). L'ultima è l'incrocio delle TL Blu e nera che danno un possibile target in area 11200 per la chiusura del ciclo annuale qualora il lungo ciclo partito nel 2020 non fosse già chiuso sul minimo di Settembre.
Provo quindi a schiarirmi le ideee passando al grafico 4h analizzando il ciclo trimestrale in corso e partito appunto a Settembre. Da quel minimo la struttura ha completato 7 settimanali e se non ci saranno scossoni sul fronte delle news (che influenzano comunque il mercato per brevi periodi se endogene) il destino di questo ciclo è quello di compierne almene 8 (possono anche essere 10) quindi vi è la possibiltà nel breve, di vedere violati i 14160 se il settimanale inverso non fosse già chiuso (il tempo minimo sindacale per averlo già chiuso lo ha) e a seguire una discesa forse anche importante per chiudere appunto l'ottavo settimanale, sicuramente sotto 13791 (ma suppongo anche più sotto) e probabilmente anche il trimestrale. Il tutto sarebbe così in tempi consoni ai tempi medi di durata. La chiusura del settimanale inverso, qualora avvenisse nei prossimi 2 giorni disponibili non dovrebbe però salire oltre i 14675 per avere appunto la conferma citata sopra della chiusura del trimestrale inverso. Chiuso quindi w8 aggiornerò la situazione per provare a capire se il trimestrale potremo considerarlo chiuso o se vi saranno possibilità di un allungamento dei tempi medi con altri 1-2 cicli settimanali ribassisti.
Attenzione!! Se il ciclo partito il 2020 si fosse chiuso a Marzo nei tempi perfetti di 103 settimane, come detto sopra area 11200 sarà il target dell' annuale in corso già ribassista. Se invece si fosse chiuso sul minimo di Settembre (cosa possibilissima sia come tempi che come struttura) chiuso W8 nei primi giorni di Gennaio (o w9-w10 eventualmente) avremo una nuova spinta verso l'alto per la chiusura del ciclo annuale inverso che sarebbe così ancora in corsa e non terminato.
La situazione è molto simile anche sul mercato americano, con qualche eccezione per il Nasdaq che pattina sul filo del rasoio tra una continuazione del trend ribassista e una possibile corposa ripartenza.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
Breakout per il rendimento a 2 anni: borse giù! (forse..)La scorsa settimana abbiamo assistito alla rottura al rialzo del rendimento del tesoro a 2 anni, precisamente la rottura al rialzo della trendline ribassista dei rendimenti.
Quindi significa movimento al rialzo, giusto?
Se sale il rendimento a 2 anni, significa borse giù.
Matematico. Disastro. Crash. D'altronde, lo dicono tutti.
➡️ Analizziamo insieme.
Ad agosto 2022 si era verificato lo stesso pattern di rottura al rialzo di una trendline ribassista, ma a mio modo di vedere ci sono grandi differenze rispetto ad oggi:
La rottura al rialzo determinava il superamento del massimo precedente.
➡️ Questo oggi non è avvenuto
Il movimento era avvenuto al di sopra della media mobile a 50 giorni, come visibile dal PPO positivo.
➡️ Oggi movimento è avvenuto con il rendimento al di sotto della sua media a 50 periodi, con PPO negativo.
Siamo davvero prossimi al crash azionario o il minimo di mercato si è formato?