Spxanalysis
S&P500 sui minimi di giornata: breakout o rialzo?L'indice di riferimento USA dopo l'accelerazione del tardo mattino ha trovato supporto in area 3870. Dovesse cedere questo livello il primo target ribassista sarebbe rappresentato da 3860 e a seguire 3848.
In questo momento notiamo un vuoto volumetrico su eventuali rialzi, che potrebbe portarci come primo target al POC ossia area 3900, a seguire i massimi asiatici 3908. Dovessimo bucare questa resistenza il target successivo sarebbe 3927, ovvero il POC di ieri.
S&P500, livelli long e short da monitorareBuon pomeriggio. L'indice di riferimento USA evidenzia una serie di livelli sensibili da monitorare sia per quanto riguarda operazioni long, sia per quanto riguarda eventuali short.
Volendo comprare sarebbe opportuno attendere la violazione di 3925, con primo target 3936, a seguire l'area compresa tra 3943 e 3950.
Per eventuali ribassi da valutare il cedimento di 3910 (POC odierno, così come si evince in figura) con target 3900 prima e 3888 poi.
S&P500, obbiettivo 4000 punti? Per ora giù dai massimiVediamo, a ridosso dell'apertura USA, cosa propone l'indice mondiale di riferimento ovvero l'S&P500. Va detto che la salita di ieri, innescata dalla FED, aveva lasciato vuoti imponenti e puntualmente sono stati ricoperti con una discesa mattutina di un certo peso. In questo momento siamo sul POC di ieri ovvero area 3943, dovesse cedere questo supporto potrebbe esserci spazio per un allungo di una decina di punti verso i minimi di ieri ossia zona 3935, a seguire un target più importante a 3925.
Per eventuali opportunità rialziste dovremo attendere la rottura di 3962, con target il POC di giornata ossia 3975, a seguire i massimi asiatici attorno a 3990. Dovessimo rompere anche questa resistenza si punterebbe a quota 4000
S&P500, i livelli da monitorare nel pomeriggioOggi e per le prossime 2 settimane Wall Street aprirà alle 14:30 (complice il cambio di orario USA). Vediamo pertanto i livelli da monitorare per l'eventuale operatività intraday.
In questo momento siamo sotto il POC di giornata, collocato non distante dall'importantissimo livello di resistenza 3960. Per i long direi di attendere l'eventuale violazione di quest'area, con primo target 3980 e a seguire 4000 punti.
Gli short andrebbero presi in considerazione alla rottura dei minimi odierni, ovvero zona 3934 con target 3924/3920 e a seguire 3900 punti.
S&P500, persiste l'impostazione rialzista Oggi andremo a concentrarci sul benchmark di riferimento in virtù del fatto che nelle ultime settimane sembra meglio impostato rispetto all'indice tecnologico.
Per eventuali long attendere la violazione dei massimi odierni, ovvero area 3930. Il primo target sarebbe 3940, a seguire 3952.
Eventuali short andranno presi in considerazione alla rottura del supporto in area 3894 con primo target 3873, a seguire 3858, poi 3848.
SPX500, scenari operativi per la giornata odiernaL'indice americano, che nell'ultima settimana si è avvantaggiato delle notizie sull'efficacia dei vaccini Pfizer prima e Moderna poi, attualmente è in fase di lateralità. Il grafico intraday ci dà modo di apprezzare alcuni livelli interessanti al di sopra o al di sotto dei quali potrebbero aprirsi possibilità rispettivamente al rialzo o al ribasso.
Nel primo caso occorrerebbe attendere la violazione del massimo di ieri attorno a 3640/3641, con proiezione del target verso i massimi assoluti registrati lunedì scorso e quindi in area 3676 circa. Viceversa, una rottura del supporto in cifra tonda 3600 punti potrebbe portare un'estensione delle vendite (causa vuoto volumetrico importante) verso l'area di 3560 punti.
Probabilmente occorrerà attendere la sessione americana, quindi il pomeriggio, per capire se ci sarà una violazione dei livelli suddetti e in quale direzione.
SPX500 al rialzo, ecco i possibili target intradayEd eccoci nuovamente qui, pronti ad analizzare il benchmark mondiale di riferimento ovvero l'indice azionario S&P500. Detto che il NASDAQ sta procedendo al rialzo dopo la conferma di un bel segnale rialzista intervenuto ieri, attendevamo pazientemente giungesse conferma anche dall'altro lato e tale conferma pare essere giunta.
Ci concentreremo su un grafico intraday così da poter individuare dei buoni livelli per la giornata odierna, ma sul daily la giornata del 22 settembre evidenziava una candela inside, ovvero un'ipotetico segnale di esaurimento della correzione. Inside che possiamo individuare sul CFD, mentre sull'indice abbiamo avuto un'Hammer e la rottura del max conferma egualmente le potenzialità rialziste.
A questo punto andiamo nell'intraday e vediamo che, tramite l'utilizzo del marker profile giornaliero, un primo target rialzista potrebbe essere rappresentato dall'area 3360 ossia dall'intorno del POC del 18 settembre. Qualora dovessimo violare tale resistenza il secondo obbiettivo sarebbe rappresentato dall'approdo in area 3400 punti. A quel punto l'eventuale prova di forza sarebbe importante e potrebbe spalancare le porte a ulteriori apprezzamenti. Ne riparleremo qualora dovessero subentrare le condizioni per ulteriori acquisti.
SPX500, vacilla la struttura rialzistaCome promesso andiamo ad analizzare l'S&P500 e iniziamo subito col dire che le vendite sui future stanno ulteriormente destabilizzando la struttura rialzista. Il pomeriggio, col subentro di Wall Street, sarà fondamentale per la tenuta dei supporti e in particolare per l'eventuale recupero dell'area dei 3300 punti, che a mio avviso è il livello chiave per discriminare una semplice correzione da un'inversione di breve termine (ovvio che il trend pluriennale resta senza dubbio rialzista).
Nell'immagine troverete un'area delimitata dal minimo del 9 settembre e dal massimo del 23 luglio, qualora la chiusura daily dovesse confermarne la violazione potrebbero subentrare ulteriori vendite con obbiettivo i massimi del 9 giugno ovvero area 3230 punti. Per l'eventuale ripresa del trend rialzista, lo ripeto, sarebbe fondamentale il recupero dei 3300 punti.
Va detto, volendo aggiungere alcune considerazioni di carattere fondamentale, che il sell-off è stato esacerbato dal "dico-non dico" del FOMC. In virtù di una politica monetaria comunque accomodante a data da destinarsi, eventuali ulteriori ribassi potrebbero trovare giustificazione nella fase pre-elettorale USA, notoriamente un periodo estremamente volatile e statisticamente propizio a vendite dell'azionario.
SPX500, regge la struttura rialzista: supporto a 3300 puntiDopo l'attesissimo appuntamento con la FED, riprendiamo l'analisi sull'azionario americano e nello specifico sull'S&P500 in quanto ben rappresentativo dello stato reale dell'economia USA.
Ieri avevamo discusso della struttura rialzista, ipotizzando una prosecuzione al rialzo qualora avessimo violato il livello di 3420 punti circa. Violazione che è stata ostacolata dalla decisione della FED, che lasciando qualche dubbio circa tempistiche e nuovo target dell'inflazione ha scontentato gli operatori. Tuttavia, è bene specificarlo, poco o nulla è cambiato in quella che rimarrà una politica espansiva a tempo indeterminato.
Le vendite iniziali sono state in parte riassorbite e il supporto in area 3300 punti - che funge da spartiacque tra struttura rialzista e ulteriori ribassi - ha retto. Attualmente siamo in fase di trading range, ovvero estrema incertezza. Fin tanto che non avremo la violazione del supporto o della resistenza in un'ottica di medio periodo converrà attendere ulteriori indicazioni.
Oggi, per concludere, potrebbe essere una giornata fondamentale per capire quale sarà l'orientamento generale.
SPX500, si torna verso quota 3000 puntiSi è conclusa un'altra ottava e la situazione, rispetto alle scadenze tecniche di una settimana fa, è cambiata poco o nulla. La panoramica macro economica ci propone un'accelerazione dei tassi di infezione da COVID-19 in alcuni Stati USA, menzioniamo in particolare Texas, Florida e California ovvero Stati che oltre a essere tra i più popolosi rappresentano una fetta importante del PIL federale.
Gli operatori, quindi, stanno scegliendo la via della prudenza comprando titoli tecnologici e coprendosi con asset rifugio con eccellenza come ad esempio l'oro. Attenzione, perché a inizio settimana circola voce che i fondi pensione USA possano procedere con pesanti vendite di titoli azionari sovraperformanti. Titoli che, rispetto alle obbligazioni, hanno registrato rendimenti estremamente alti e nell'ottica di riequilibrio di portafoglio potrebbe subentrare il sell dell'azionario a favore del buy sulle obbligazioni.
Ciò detto, l'S&P500 ha mantenuto una struttura sostanzialmente laterale ma volendo valutare l'andamento di massimi e minimi (su base daily chiaramente) da 10 giorni a questa parte possiamo affermare tranquillamente che siamo leggermente ribassisti. Siamo arrivati, ieri, sul supporto settimanale volumetrico dei 3020 punti, ma i primi tentativi di estensione verso 3000 punti denotano debolezza.
L'eventuale cedimento di tale supporto potrebbe portarci rapidamente in area 2935, primo obbiettivo ribassista. Per eventuali scenari rialzisti, al contrario, sarà indispensabile il recupero di area 3100 punti.
SPX500, fondamentale la tenuta dei 3000 puntiLa scelta odierna, per quanto riguarda l'analisi degli indici azionari, ricade sul benchmark di riferimento: l'S&P500. Ma capiamoci, pur con le naturali differenze del caso l'osservazione di un indice USA piuttosto che di un indice europeo ci restituirebbe la stessa fotografia.
La FED. Mercoledì scorso, dopo gli incredibili dati del primo venerdì di giugno ovvero NFP e quant'altro, il meeting federale era attesissimo. Queste le domande degli operatori: cambieranno le prospettive economiche? Cambieranno le misure di politica monetaria? Ci sarà un controllo della curva dei rendimenti? Nulla di tutto ciò. Ma sono successe cose molto interessanti. Powell, nel corso della conferenza stampa, dichiarava che i tassi d'interesse non verranno toccati almeno sino al 2022. Non solo, il Presidente della FED si dichiarava non così convinto di una ripresa economica "a V". Ecco, forse è stata questa la ragione del movimento successivo.
Improvvisamente abbiamo registrato un cambiamento del sentiment degli operatori, che orientavano la liquidità verso asset rifugio. Giovedì il clou: una giornata nera, nerissima, al punto che l'S&P500 andava a testare - a fine giornata - quota 3000 punti. Per non parlare del DJ, che perdeva in un colpo qualcosa come 1800 punti circa. Venerdì, cioè ieri, ci si poteva aspettare un rimbalzo e così è stato. Attenzione però, perché il test dei 3000 punti c'è stato e la tenuta del livello è stata conclamata soltanto a fine seduta. Ricordiamoci tuttavia che l'S&P500, prima di crollare, aveva sfiorato il target ipotizzato la scorsa settimana.
Gli scenari per la prossima settimana parlano chiaro: un ritorno sopra quota 3100 punti (primo target rialzista alla rottura dei massimi di venerdì) potrebbe far ripartire il trend rialzista. Ma se dovesse cedere il supporto dei 3000 punti si arriverebbe a quota 2930 rapidamente. Poi ci sarebbe l'altro supporto, che delimita un'area evidente sul grafico daily, a quota 2885.
SPX500 verso 3250 puntiLa scorsa settimana avevamo ipotizzato un approdo dell'indice azionario di riferimento a livello internazionale, ovvero dell'S&P500, verso quota 3100 punti e il target è stato ampiamente raggiunto.
Si potrebbero aprire migliaia di parentesi, si potrebbero fare una marea di considerazioni di carattere fondamentale, fatto sta che nonostante il contesto geo-politico internazionale continua a mostrare tensioni tra Cina e USA i mercati sembrano soddisfatti dalle politiche monetarie delle banche centrali e dalle politiche fiscali degli Stati maggiormente colpiti dal COVID-19.
Venerdì, tra l'altro, i dati americani sul mercato del lavoro hanno sorpreso positivamente. Si prevedeva un crollo delle buste paghe non agricole e invece abbiamo assistito alla costruzione di oltre 2 milioni di posti di lavoro. Non solo, il tasso di disoccupazione atteso attorno al 20% si è attestato attorno al 12%. In tanti si chiedono come sia possibile che nel pieno del lockdown si siano create le condizioni per nuove assunzioni, ma tali considerazioni "complottistiche" lasciano molto a desiderare. I mercati hanno apprezzato non poco tali news ed è partita la speculazione in vista del prossimo meeting della FED (prossima settimana). Il NASDAQ ha ritoccato i massimi storici e sembra puntare deciso verso quota 10 mila punti, mentre l'S&P500 è ormai proiettato verso 3250 punti.
Su tale livello è presente una resistenza volumetrica importante, che potrebbe ostacolare momentaneamente la risalita delle quotazioni. Attualmente ci si muove in un'area volumetricamente meno battuta, il ché significa che il target proposto potrebbe essere raggiunto senza troppe difficoltà. Dopodiché si guarderà più in alto, a quel punto addirittura verso i massimi storici. Ma avremo modo di riparlarne.
SPX500, prova di forza in chiusura settimanale: verso quota 3100Negli ultimi giorni, segnatamente nelle giornate di giovedì e venerdì, i mercati avrebbero potuto mostrarsi prudenti e in qualche modo timorosi. Gli operatori, dopo aver manifestato - seppur a strappi - una propensione al rischio sorprendente attendevano con ansia la conferenza stampa del Presidente Trump sulla questione Hong Kong.
La legge cinese in materia di sicurezza sta mettendo in seria discussione l'autonomia dell'ex colonia britannica e da più parti - non solo dagli USA, ma negli ultimi giorni sono giunte dichiarazioni anche dall'Europa e dalla Gran Bretagna - si guarda con timore a quanto sta avvenendo ultimamente. La Cina, dal canto suo, ha ribadito più volte che la questione Hong Kong è si esclusiva pertinenza asiatica e non avrebbe tollerato interferenze di alcun genere.
Nonostante la minaccia di sanzioni americane, il Presidente Trump si è limitato a dichiarare che verrà rivisto lo status commerciale di Hong Kong quale partner privilegiato. Ciò dovrebbe portare gli USA a considerare l'ex colonia britannica alla stregua della Cina, ragion per cui gli analisti si aspettano un trattamento identico - a livello di relazioni commerciali - a quello della seconda economia mondiale.
Il fatto che Trump non abbia annunciato sanzioni nei confronti della Cina ha evidentemente sorpreso positivamente i mercati, che in chiusura spingevano l'azionario sui massimi di seduta. L'S&P500, che vediamo qui sul grafico daily, sembra essere proiettato verso quota 3100 punti. Un livello resistenziale settimanale importantissimo, che potrebbe essere raggiunto qualora dovessimo violare i massimi del 28 maggio.
La candela di venerdì è molto interessante, trattasi di hammer sul ritest del supporto in area 3020. Tra l'altro possiamo notare come i volumi siano cresciuti rispetto alle sessioni precedenti, spingendo ben oltre la media a 20 periodi. Significa che i volumi in acquisto sono stati importanti e che la spinta rialzista potrebbe proseguire (ovviamente dobbiamo sempre considerare l'estrema incertezza di questo periodo, basterebbe infatti una nuova dichiarazione di Trump per negare l'attuale scenario settimanale).
SPX500 verso quota 3000, livello settimanali spartiacqueC'eravamo lasciati nel commentare listini azionari mondiali in fase di lateralità, ci ritroviamo ad oggi nella stessa situazione ma... Qualche cambiamento sembra esserci stato, segnatamente sembrerebbe prevalere - in questo momento - una certa propensione al rischio.
Volendo aprire una piccola parentesi di carattere puramente fondamentale, valutando quanto sta accadendo a livello internazionale (Covid-19 ancora vivo, tensioni commerciali e sulla questione Hong Kong tra Cina e Stati Uniti) viene difficile immaginare un recupero dei massimi assoluti. Eppure, a bene vedere, valutando l'andamento dei listini potrebbe esserci realmente la possibilità di rivederli su record. A partire dal NASDAQ (ma qui i FANG la fanno da padrone, in particolare Amazon e Netflix).
L'S&P500 non si esime dal voler mostrare una certa propensione al rialzo, difatti nonostante i tentativi di ribasso registrati ieri c'è stato il recupero dell'importantissimo supporto (prima resistenza) in area 2935 circa. La tenuta di quest'area, in vista della prossima settimana, potrebbe aprire le porte a un test del livello spartiacque 3000 punti. Stiamo parlando di una soglia psicologica importantissima, che qualora venisse violata potrebbe spalancare le porte alla ripartenza del trend rialzista pluriennale.
Viceversa, gli scenari ribassisti potrebbero riprendere vigore alla rottura del supporto 2800. Il recente tentativo fu negato con una violenta ripartenza al rialzo, il ché potrebbe darci conferma della voglia di continuare a immettere liquidità sull'azionario.
SPX500 a ridosso dei 3000 punti: possibili scenariSe è un conclusa una settimana che avrebbe potuto sancire, visti i dati USA in calendario, una svolta sul fronte del sentiment. Ultimamente, pur a corrente alternata, il risk-on ha consentito all'azionario di recuperare gran parte della gamba ribassista registrata a cavallo tra la seconda metà di febbraio e il mese di marzo.
Sul fronte macro economico gli Stati Uniti hanno confermato livelli di disoccupazione e di perdita di posti di lavoro (rispettivamente oltre il 14% e oltre 20 milioni) che non si erano mai visti. Ciononostante l'azionario ha tenuto quei livelli individuati da tempo, nello specifico l'indice di riferimento S&P500 si trova a ridosso di quota 3000 punti. Stiamo parlando di una settimana vissuta all'insegna della lateralità, si resta intrappolati nell'area di resistenza tra 2885 e 2935 circa, area che è stata raggiunta proprio nella giornata di venerdì (che ha fatto segnare incrementi di oltre 1 punto percentuale sui listini mondiali).
A questo punto è lecito chiedersi cosa potrebbe succedere nelle prossime settimane. Rispondere, in questo momento, non è semplice. Dobbiamo considerare un primo elemento: il lockdown. I Paesi colpiti dal coronavirus stanno riavviando progressivamente le attività economiche, quindi questo potrebbe essere un elemento potenzialmente rialzista. Così come potrebbe esserlo il rumor emerso ultimamente, ovvero che la FED potrebbe tagliare ulteriormente i tassi portandoli in territorio negativo.
Tuttavia, prima di poter pensare a ulteriori allunghi rialzisti dell'S&P500, a nostro avviso sarebbe opportuno attendere una violazione dell'area dei 3000 punti, o ancor meglio dei 3020 punti. Perché rotte quelle resistenze allora si potrebbe parlare di ripresa del trend rialzista pluriennale. Viceversa, per eventuali scenari ribassisti (ricordiamoci che il pullback è giunto esattamente sul 61,8 di Fibonacci) potrebbe essere interessante valutare il cedimento del supporto tra 2815 e 2800 punti.
SPX500, candela settimanale ribassista ma...La scorsa settimana ha portato grandi soddisfazioni, l'analisi prodotta esattamente 7 giorni fa - indicante un target rialzista a 2900 punti - è andata a segno. L'indice mondiale di riferimento, l'S&P500 appunto, ha superato l'area resistenziale indicata sfiorando addirittura 3000 punti ma a quel punto ripiegando dai massimi di periodo.
Piuttosto che osservare il grafico daily, ritengo che sia più opportuno avere una view di più ampio respiro in quanto la candela settimana evidenzia un movimento assolutamente importante: il falso breakout. Perché parliamo di falsa rottura? Semplice, perché a livello tecnico la chiusura settimanale è avvenuta al di sotto dei livelli indicati e volendo soffermarsi sui pattern delle candele giapponesi abbiamo a che fare con una shooting star niente male.
Ricordiamoci che si tratta di una candela d'inversione ribassista ma per essere tale deve arrivare da un movimento rialzista di una certa imponenza. Ancor meglio se la si osserva in trend e in questo caso siamo all'interno di una mega correzione (giunta, tra l'altro, attorno al 61.8 di Fibonacci) del trend ribassista di marzo. A livello volumetrico l'andamento settimanale ha proposto intensità minore rispetto ad esempio alle precedenti barre, tuttavia si rimane al di sopra della media a 20 periodi (dei tick volumetrici osservabili sull'asse delle ordinate).
Tecnicamente potremmo assistere a dei ribassi verso area 2735, ma... dobbiamo stare molto attenti, perché un conto è l'analisi tecnica un conto è ciò che sta accadendo ultimamente. Ossia lo scollamento tra finanza ed economia reale ha portato i listini azionari a recuperi incredibili, quindi anche in virtù della liquidità immessa dalla FED e in considerazione dei miglioramenti inerenti i lockdown, non possiamo escludere che la struttura tecnica venga invalidata. Ma eventuali rialzi verrebbero sostenuti soltanto col superamento di area 3000 punti.
SPX500: nuovo attacco ai 2900 punti?Sta per cominciare un'altra settimana estremamente importante per l'S&P500. Dopo aver già provato ad attaccare l'area dei 2900 punti, laddove troviamo sia una resistenza settimanale (celestino) sia una resistenza daily (colore rosso), il 17 aprile scorso potrebbe esserci un nuovo assalto rialzo nel corso dei prossimi giorni.
Come si evince dal grafico giornaliero, siamo entrati sostanzialmente in una fase di consolidamento - lateralità o compressione che dir si voglia - con una base supportiva posizionata a 2730 punti e un soffitto resistenziale tra 2835 e 2930 punti. A livello di pattern, possiamo notare come la penultima candela daily fosse una shooting star, ma non essendosi formata su massimi importanti non ha avuto rilevanza e difatti la giornata di venerdì ha portato le quotazioni a due passi dalla rottura dei massimi delle precedenti 24 ore.
Ora, l'inizio settimana sarà importante perché qualora dovessimo violare i massimi di venerdì potremmo assistere a un'accelerazione repentina al rialzo con target 2890 punti. Anche perché, lo avrete notato, la chiusura settimana evidenzia un breakout della resistenza daily 2825. Breakout che, vista la volatilità dell'ultimo periodo, andrebbe confermato da un'altra chiusura giornaliera al di sopra di quel livello. Ne sapremo di più già lunedì.
SPX500 proiettato verso quota 3000 puntiFacciamo un passo indietro, torniamo idealmente per un attimo a metà marzo. Ricordate cosa accadde al mercato azionario? Nell'arco di un paio di settimane si passò dai massimi assoluti di Wall Street a bruciare l'intero gain maturato dall'elezione del Presidente Trump. Una mazzata, un sell-off che costò al benchmark di riferimento mondiale circa il 55%.
Ora, pensiamoci un attimo: tutto fu provocato dal coronavirus, giusto? Ecco, secondo voi cos'è cambiato in un mese e mezzo? Sul fronte sanitario poco o nulla, eccezion fatta per un rallentamento della pandemia in alcuni zone del mondo (anche in Italia ad esempio), sul fronte economico-sociale stiamo procedendo spediti verso la peggior crisi da oltre un secolo (addirittura peggiore della grande depressione del 1929). Considerando soltanto questi elementi, difficile pensare ad un recupero dell'azionario, difficile se non addirittura impossibile. Ma in finanza, evidentemente, d'impossibile c'è ben poco.
La speculazione è tale perché si fonda sul sentiment degli operatori. E' tale perché si avvale del supporto di strutture nazionali o sovranazionali, in primis delle manovre monetarie delle Banche Centrali. Ecco, appunto, le Banche Centrali. La più importante è la FED e cos'ha fatto la Banca Americana? Ha inondato il mercato di liquidità in dollari, addirittura s'è messa a comprare i cosiddetti titoli spazzatura.
A quel punto via col risk-on. L'S&P500 è stato in grado di recuperare oltre il 30% in poche settimane e sembra voler viaggiare a vele spiegate in direzione di quota 3000 punti. Il trend, come si evince dal grafico settimanale, resta evidentemente rialzista (se non dovessimo considerare l'enorme gamba ribassista di cui s'è scritto) e si potrebbero ipotizzare - per la settimana entrante ovviamente - ulteriori allunghi. La prima resistenza è collocata in area 2933, quindi all'eventuale breakout rialzista dei 2900 punti si potrebbe arrivare rapidamente in quella zona. Se dovesse cedere anche quella resistenza, allora si potrebbe puntare agevolmente e rapidamente a quota 3000 punti. Viceversa, eventuali vendite andrebbero valutate soltanto con un ritorno al di sotto di 2825 punti.
SPX500: ulteriori rialzi solo sopra 2630Riprendiamo l'analisi sul benchmark azionario di riferimento, ovvero l'S&P500. Avevamo, nell'ultima analisi, valutato con molta attenzione il rimbalzo in atto e avevamo evidenziato l'importanza del recupero dello spartiacque rappresentato dall'area 2400 punti. La violazione c'era stata in apertura di settimana, dopodiché partì un recupero che si è concluso con circa il 20% di gain in appena 3 giorni.
Il grafico allegato è lo stesso e ci serve per evidenziare il raggiungimento del target rialzista ipotizzato, ovvero l'area di 2630 circa. Livello che, al momento, rappresenta una resistenza importante e le vendite in chiusura di sessione hanno ulteriormente amplificato l'importanza di tale zona. Che cosa attendersi la prossima settimana? A livello fondamentale non possiamo trascurare quanto sta accadendo negli USA: oltre 100 mila positivi al coronavirus e New York che rischia di diventare il più grande focolaio del pianeta (superando Italia, Spagna, Cina). Dobbiamo necessariamente tener conto di ciò perché l'emergenza della Grande Mela, ma più in generale degli States, potrebbe innescare nuove ondate di vendita.
Non solo, venerdì prossimo avremo ovviamente i dati sul mercato del lavoro. Dopo l'esplosione delle richieste di sussidi di disoccupazione è evidente che potrebbe esserci un crollo dei nuovi posti di lavoro e dei salari, così come potrebbe esserci un'impennata della disoccupazione. Tuttavia, giusto sottolinearlo, i mercati tendono a scontare prima le notizie (abbiamo visto, ad esempio, come nonostante oltre 3 milioni di richieste di sussidi di disoccupazione gli operatori abbiano risposto comprando a man bassa titoli azionari) quindi occhio a eventuali pesanti vendite a inizio settimana e a eventuali acquisti al rilascio della notizia. Sono soltanto supposizioni, sia chiaro, a livello tecnico abbiamo delle aree da monitorare che ci serviranno come target potenziali.
Si potranno valutare operazioni rialzista solo e soltanto se dovesse cedere la resistenza collocata a 2630. Viceversa, nuovi affondi potrebbero portare l'asset nuovamente verso 2400 punti indice. Lunedì, probabilmente, avremo già un'idea del movimento settimanale.
S&P500, la stagionalità non è più come primaNormalmente l'S&P500 e un pò tutti gli indici affrontano un periodo estivo di discesa marcata per poi posizionarsi verso il rally di Natale. Questo correlazione risponde bene, al contrario sull'oro ma negli ultimi 5 anni è cambiata rispetto alla media a 20. Sul mensile tuttavia questa iper estensione in stile onde di Elliott mi fa pensare nel caso di uscita dal cuneo in cui si trova imprigionato il prezzo, ad una possibile correzione proprio nel periodo di stagionalità favorevole al ribasso. Aspettiamo un pattern daily interessante