EURCHF: chi c'era?Buongiorno Traders,
quante analisi sto vedendo ora su EURCHF. Ha raggiunto infatti in questi giorni un livello tecnico importante.
Più che un'analisi, questo è un racconto. Il 15/01/15 EURCHF va da 1.20 all'inferno e ora ne fa ritorno!
Cosa è successo in quei momenti? Cosa è quella candela rossa di 40 figure?
4000 pips di oscillazione in pochi minuti sono cose che si ricordano!
Chi di voi c'era?
Il momento della violazione di quel fatidico 1.20 fu fatale e da lì in poi ci fu il Panico!
Stoploss saltati, conti esplosi, broker falliti, retail con conti negativi che avrebbero dovuto restituire i soldi persi, insomma dal quel 15/01/2015 nulla fu più come prima e le famigerate regole che ESMA ha introdotto sulla leva nel recente passato, ne suono una diretta conseguenza.
Ma perché 1.20 è stato ed è ancora un livello così importante?
Il livello di 1.20 era stato individuato e voluto mantenere dalla SNB il più possibile fisso per agevolare i rapporti import/export tra Svizzera e UE.
Quello che è successo al Franco Svizzero è il risultato di quello che è stato stato un chiaro e forzoso tentativo di manipolazione del mercato tra cambi che è riuscito sì per qualche anno ma che poi ha generato in un solo minuto, forse, molti più danni dei benefici.
Se da un verso il floor a 1.20f sarebbe servito per agevolare il mercato reale, dal lato speculativo ha dato l'opportunità a traders di speculare proprio su questo livello. Era facile infatti posizionarsi long in prossimità di 1.20 ed aspettare l'esplosione di qualche decina di pips per via dell'intervento della SNB che avrebbe immesso nuova liquidità. Il giochino ha funzionato per qualche anno, il giochino si chiamava "bancomat"!
Il problema era che la volatilità in quei momenti era di pochi pips, qualche decina se andava bene, e per guadagnarci qualcosa si sarebbe dovuto entrare con leva alta.
I fenomeni del momento incoraggiavano ed entrare: tutto sembrava facile! Anche senza stoploss, tanto sotto 1.20 c'era il floor, dicevano!
Retail con conti da qualche migliaio di Euro dichiaravano spavaldamente di essere esposti per qualche centinaio di volte la loro capitalizzazione!
Infatti per un broker che offriva leva 1:400, il suo cliente poteva con 1000 euro sul conto andare long anche con 3 lotti che equivalgono a 300.000 Euro, impegnando un margine di 750. Con 3 lotti e un valore del pip di 25 Euro (30 CHF) sarebbe andato in margin call perdendo 100 pips, quindi "mai" se l'entrata fosse stata più prossima possibile a 1.20.
Mentre per qualcuno il giochino funzionava, sotto si stava caricando una molla. Ad aggravare la situazione, qualche giorno prima del 15 gennaio, il governatore confermò in conferenza stampa la volontà di mantenere invariato il floor.
Apparentemente non c'erano rischi ma come si sa i mercati non elargiscono pasti gratis.
Alle 10:30 il governatore annuncia che non sarebbe più stato sostenibile il mantenimento di tale livello e da lì ci fu il panico: esistendo solo quotazioni di scambio solo sopra 1.20, il prezzo non trovò compratori sotto di se e precipitò per 4000 pips in pochi minuti!
In quegli istanti moltissimi stoploss non vennero eseguiti al livello stabilito ma al miglior livello che nel caso specifico fu quando riapparvero le contrattazioni per cui distantissimi dai livelli impostati. Chi venne eseguito così si vide addebitare una perdita elevatissima nei migliori dei casi ma nei peggiori vedere stoppata la posizione con saldo negativo!
Un saldo negativo vuole dire che le perdite sono superiori ai depositi e quando il broker batterà cassa, bisognerà darglieli.
Leggevo nei forum di gente che avrebbe dovuto vendere la casa per saldare la perdita!
In quell'occasione la fortuna fu dalla mia parte: lo stop mi venne preso al giusto livello facendomi perdere veramente poco.
Fu un'occasione per capire la sostenibilità del mio money management e per inserire in ogni operazione uno scenario "cigno nero" che è la base del mio risk management.