MPS verso il 10% di Yield: correzione o occasione?BANCA MPS – Analisi grafica con contesto fondamentale
Sul fronte fondamentale il mercato sta ricalibrando al rialzo le stime su MPS.
Diversi report hanno aumentato target price e previsioni di dividendo, complice il buon esito dell’OPAS su Mediobanca e i solidi numeri del terzo trimestre 2025. Le nuove proiezioni indicano un rendimento atteso intorno al 9,3% per il 2025 e 9,5% per il 2026, mentre il vero incremento dovrebbe arrivare nel 2027 (stimato a 0,9 € per azione) e nel 2028 (1 € per azione), quando le sinergie con Mediobanca saranno pienamente riflesse nei conti.
Si parla quindi di rendimenti ancora a doppia cifra, nonostante il recente apprezzamento dell’azione.
Sul grafico, dopo aver toccato i massimi di periodo a 8,90 €, il prezzo è tornato a lavorare sui massimi di maggio, già testati più volte tra agosto e settembre. Ogni mancata rottura di quest’area ha generato correzioni rapide nell’ordine del 16–17%, segno che il livello resta tecnicamente significativo.
L’elemento da monitorare ora è l’EMA 10 daily: una perdita decisa di questa media aumenterebbe le probabilità di una discesa verso i due gap lasciati aperti nella fase di forte salita, il primo in area 7,80 – 7,90 € e il secondo più in basso a 7,20 – 7,30 € .
Proprio zona 7,80 €, che coincide anche con il 50% di ritracciamento Fibonacci, potrebbe rappresentare un punto interessante per iniziare a costruire posizioni long.
Se invece il titolo dovesse reagire sui livelli attuali, l’obiettivo tornerebbe immediatamente sui massimi in area 9 €, completando un pullback sulla parte alta del canale discendente che ha ingabbiato i prezzi negli ultimi mesi.
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Supporto e resistenza
Il settimanale su btcusdBuongiorno a tutti. La candela settimanale della scorsa settimana, ha chiuso sotto il minimo precedente e su minimi che non si vedevano da Maggio di quest'anno. Il megafono disegnato dal prezzo sta per essere validato, ipotizzo che prima di vederlo validato e rotto al ribasso in modo preciso, il prezzo potrebbe rimbalzare anche violentemente. Il supporto dov'è ora, è un supporto molto importante non solo per i trend secondari, ma anche per quello primario che tutti chiamano "trend di fondo" . Un affondo porterebbe il panico e non vedo perché tirarsi la zappa sui piedi, dato che dentro btc ci sono molti big che sono anche i più grandi manipolatori della storia: Wall Street. Qualcosa si è rotto su Bitcoin e il mercato lo sta scontando, dubito che sia dovuto solo al drenaggio di etf da btc al gold eccetera. Spero che sia un altro fuoco di paglia com'è stato per FTX nel ciclo bull precedente, anche lì il mercato è andato in confusione ma stava su di un bottom, le dinamiche sono diverse perché qui è in corso una distribuzione, l'accumulo arriverà gradualmente, non cadete nella trappola di tutti questi pifferai che urlano di comprare il dip su X. Comprate e vendete solo quando pensate che il prezzo o il grafico vi sta dicendo di farlo.
S&P500: acufene o scricchiolio reale?Per l’S&P 500 la struttura interna è leggermente diversa rispetto al DAX visto poco fa. Qui il ciclo Q2 — e quindi anche il semestrale — sembra essersi chiuso prima, e il nuovo minimo toccato oggi potrebbe essere già l’avvio del Q3 con l’intenzione di scendere fino alla chiusura dell’annuale, anche qui prevista in primavera. La trendline del Q2 è stata rotta e, allo stato attuale, sembra difficile che l’indice riesca a riportarsi sopra in modo stabile.
D'altra parte, anche il versante macro di Trumpolandia, nelle ultime settimane ha servito un piatto di dati macro tutt’altro che appetitosi: occupazione in frenata, consumi sotto pressione e un costo della vita che continua a mordere. In pratica, o l’economia entra in una fase di stagnazione abbastanza lunga da permettere ai prezzi di “sfogare” gli aumenti (esempio banale: +20% in un anno è una follia; +20% distribuiti in 5–6 anni sono molto più digeribili), oppure arriva una recessione pulita che in pochi trimestri rimette i prezzi al loro posto e poi lascia campo libero a una nuova ripartenza.
In entrambi gli scenari, però, i conti tornano allo stesso punto: i profitti aziendali ne risentono e il mercato tende a scendere.
Vi sono poi anche dei precedenti grafici, anche se le condizioni macro di allora erano differenti.
Lo si vede bene nei grafici qui sotto:
e qui:
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare, investire o disinvestire.
DAX: violazione ribassistaSul fronte macro, la Germania segnala da tempo le difficoltà in cui si trova. E non è certo l’unica: se lei piange, gli altri non stanno ridendo.
Il principale indice tedesco, dopo mesi di distribuzione (e il POC piazzato sui massimi lo mostrava chiaramente), proprio ora ha rotto gli indugi violando i 23.283 punti, cioè la chiusura del secondo sottociclo dell’annuale in corso. Con questa rottura, il terzo sottociclo — quello che sta accompagnando la chiusura del semestrale ormai agli sgoccioli — ha generato un indizio strutturale che punta verso una sequenza di minimi decrescenti probabilmente fino a primavera, con un target quantomeno in area 21.600.
Ovviamente non sarà una discesa in linea retta, altrimenti il target lo ritroveremmo sotto le suole. Anzi, già nel breve la chiusura del semestrale potrebbe dare un rimbalzo anche bello energico, magari pure ingannevole. Ma la violazione appena avvenuta parla chiaro: la direzione e i tempi restano quelli.
Sempre che… come già successo ad aprile, non intervenga “il biondo” a ribaltare le carte in tavola. Per questo gli swing dei cicli inferiori andranno monitorati con una cura quasi maniacale: sbagliare il timing qui significa fare beneficenza ai miliardari.
La presente è solo la mia visione e non rappresenta in alcun modo un invito a operare, investire o disinvestire.
Nvidia e la corsa AI: rischi, rally e volatilità Panoramica: perché oggi Nvidia è il barometro globale dell’innovazione tech
Nvidia non è più soltanto un titolo azionario tecnologico, ma il baricentro di una rivoluzione industriale che nel 2025 corre al ritmo dell’intelligenza artificiale generativa e di una domanda senza precedenti di chip avanzati per data center, cloud e applicazioni enterprise. Forte di utili record e di una capitalizzazione che l’ha proiettata ai vertici di Wall Street, la società è diventata la proxy dell’intero ciclo AI: ogni trimestrale viene letta come referendum sulla sostenibilità degli enormi investimenti in infrastrutture digitali e può muovere centinaia di miliardi di dollari di valore di mercato in poche sedute.
Negli ultimi mesi il profilo di Nvidia si è ulteriormente trasformato grazie a partnership strategiche con i grandi hyperscaler USA e asiatici per la costruzione di infrastrutture AI globali, accordi che consolidano il suo ruolo di fornitore standard de facto di GPU per l’addestramento dei modelli più avanzati. In parallelo, il gruppo ha dimostrato una forte capacità di adattamento alle restrizioni statunitensi sull’export di chip verso mercati sensibili come la Cina, sviluppando varianti custom in grado di rispettare il quadro normativo senza rinunciare alla presenza in aree chiave per la crescita dei ricavi.
A completare il quadro, i nuovi lanci di prodotto in ambito gaming, data center e mobilità intelligente rafforzano la leadership sulle architetture hardware per l’AI e sui sistemi ottimizzati per carichi di lavoro intensivi, dal training nei supercomputer alla guida autonoma e alla robotica, alimentando la narrativa di Nvidia come piattaforma integrata più che come semplice produttore di semiconduttori.
La combinazione di fondamentali esplosivi, sfide regolatorie e aspettative elevate ha reso il titolo uno dei principali generatori di volatilità sui mercati globali: attorno alle trimestrali i volumi di scambio toccano livelli record, gli spread sulle opzioni prezzano movimenti eccezionali e l’interesse degli hedge fund resta elevato, segno che Nvidia è ormai un driver sistemico capace di orientare sia gli indici azionari sia il sentiment sugli investimenti nell’economia dell’intelligenza artificiale.
Asset: prezzo attuale, performance, struttura di mercato
Da inizio 2025 Nvidia ha messo a segno un rally superiore al 70%, spingendosi oltre la soglia psicologica dei 200 dollari nel post earnings prima di consolidare in un ampio trading range tra 180 e 190 dollari, area in cui si concentra gran parte della liquidità sul titolo. Questa dinamica è lo specchio della leadership di Nvidia tra gli asset globali: la capitalizzazione la colloca stabilmente tra le prime cinque big tech mondiali, mentre affluiscono capitali massicci sugli ETF tematici dedicati all’intelligenza artificiale e sui derivati legati al titolo, dove opzioni e futures vengono utilizzati sia per copertura sia per operazioni speculative ad alta leva.
Sul piano della performance, Nvidia ha generato un’alpha nettamente superiore a Nasdaq e S&P 500, diventando la componente chiave nei portafogli growth e tech che puntano a cavalcare il ciclo pluriennale degli investimenti in infrastrutture AI e data center.
La struttura della domanda resta sbilanciata a favore della mano forte: investitori istituzionali e grandi gestori continuano ad accumulare sulle fasi di correzione, mentre la componente retail e i desk quantitativi operano sul breve periodo con strategie di breakout e “buy on news”, amplificando le escursioni di prezzo in corrispondenza di trimestrali e guidance.
Il contesto macro rimane complessivamente favorevole al caso Nvidia, sostenuto dall’attesa di un ciclo espansivo dell’AI, ma il rischio di correzioni improvvise resta elevato e legato a variabili esogene come le decisioni della Federal Reserve sui tassi USA, eventuali inasprimenti regolatori nel comparto semiconduttori e reazioni del mercato a dati trimestrali anche solo lievemente sotto le aspettative.
Analisi tecnica evoluta: trend, momentum, volatilità e pattern
Sul piano tecnico, Nvidia si conferma protagonista di una tendenza strutturalmente rialzista, mantenendo il prezzo stabilmente sopra la media mobile a 50 periodi (MM50) in area 175–180$, considerata da mesi la linea di spartiacque tra fasi bull e bear trend. Questa MM50 ha rappresentato un punto di ingresso privilegiato per acquisti algoritmici e accumulazioni istituzionali durante ogni test di volatilità, risultando il principale livello di difesa nei recenti ritracciamenti.
L’indicatore RSI daily, che aveva raggiunto valori estremi di ipercomprato sopra 75 in occasione dei massimi post-trimestrale, è ora sceso in zona neutra tra 55 e 60. Questo “raffreddamento” tecnico permette al titolo di scaricare la pressione di breve periodo senza compromettere l’impostazione rialzista di fondo; eventuali divergenze RSI-bullish, con minimi crescenti dell’oscillatore a fronte di prezzi stabili, potrebbero aprire la strada a nuovi spunti direzionali.
Dal punto di vista del momentum, la regressione lineare sulle ultime 50 chiusure evidenzia un allentamento dell’inclinazione positiva, segno di normalizzazione e di una fisiologica diminuzione dell’euforia. Tuttavia, finché i prezzi restano sopra la MM50 e la curva della regressione resta ascendente, il trend costruttivo di medio periodo rimane intatto.
La volatilità implicita e realizzata rimane su livelli massimi annuali, offrendo opportunità per strategie avanzate su opzioni come straddle e covered call, specie in prossimità di resistenze chiave. Il sentiment di mercato sul comparto AI resta positivo, alimentato da news su nuovi investimenti globali, partnership strategiche e risultati record di altri attori come IBM e AMD, condizioni che potrebbero stimolare ulteriori rally futuri.
Per i livelli tecnici operativi, i principali supporti si individuano tra 180–175$ (MM50 linea di difesa per posizioni bullish) e 165–160$ (swing low e cluster di domanda istituzionale), mentre le resistenze più immediate sono comprese tra 190–195$ (zona di distribuzione post–rally) e 200–205$ (massimi storici e possibile trigger per accelerazione verso 215–225$ su estensione di Fibonacci). Tra i pattern osservati spiccano la bandiera di consolidamento sopra MM50, la formazione di un doppio massimo temporaneo sui 200$ e il rischio di bear trap sotto 175$, spesso seguite da rapide inversioni sostenute da news e reazioni di mercato.
Scenario, prospettive e sintesi
L’outlook tecnico su Nvidia resta fra i più seguiti del settore, con il titolo che continua a catalizzare l’attenzione degli investitori grazie alla leadership nell’AI e alle performance record. Attualmente, la partita si gioca su livelli tecnici determinanti che definiscono le tendenze operative, senza fornire alcun orientamento su acquisto o vendita, ma solo la mappatura dei range più rilevanti.
• Sopra la MM50 (175–180$): Il titolo mantiene un’impostazione tecnica positiva, con la fascia 190–195$ come area di breakout per l’estensione verso nuovi massimi. Il superamento di questi livelli può aprire spazio per accelerazioni tipiche dei rally AI, a condizione che venga assorbita la forte volatilità e i volumi siano in crescita.
• Sotto la MM50: Se i prezzi scendono sotto la MM50, si entra in un’area dove storicamente avviene normalizzazione del trend, con maggiore flessibilità richiesta nelle strategie operative e preferenza per la gestione dinamica del rischio. Il focus si sposta verso livelli inferiori di supporto e fasi di consolidamento.
• Rottura sopra 200$: Una spinta definitiva oltre la soglia psicologica dei 200$ può generare accelerazioni importanti, avviando la fase successiva del rally e proiettando possibili target in zona 215–225$ secondo le più recenti estensioni tecniche.
La gestione del rischio rimane centrale: trailing stop, opzioni di copertura, attenzione alle date di earning e monitoraggio continuo su news macro e geopolitiche sono elementi essenziali in un contesto dove la volatilità rimane elevata. Permane anche la necessità di osservare attentamente possibili rischi correlati a regolamentazioni USA, supply chain, eccessi di euforia tipici delle “bolle AI”, e deterioramento del sentiment tech/global high-beta.
Allo stesso tempo, Nvidia resta il principale beneficiario dei mega-trend 2025: grazie agli investimenti record, partnership strategiche, e leadership consolidata, continua a guidare l’innovazione AI a livello globale. Tuttavia, la disciplina tecnica e la capacità di adattamento alle oscillazioni di scenario sono requisiti indispensabili per chi punta a seguire il trend senza esporsi a rischi eccessivi.
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DAX sotto pressione in attesa della trimestrale NvidiaLe probabilità in diminuzione di assistere ad un ulteriore taglio dei tassi di interesse da parte della Fed quest'anno e le vendite sul settore tech hanno spinto i mercati azionari europei in territorio negativo per il quarto giorno consecutivo martedì.
La giornata odierna è invece al momento poco mossa, con gli investitori che sembrano essere riluttanti ad assumere nuove posizioni direzionali prima della pubblicazione dei risultati trimestrali di Nvidia, attesi questa sera dopo la chiusura di Wall Street.
L’evento è di altissima importanza per i mercati visto che negli ultimi anni il colosso dei semiconduttori è diventato la proxy globale del boom dell’intelligenza artificiale e i numeri in arrivo potrebbero influenzare significativamente il sentiment sui titoli growth e, di riflesso, sull’intero comparto azionario mondiale.
Dax future in indebolimento tecnico: violata la media a 200 giorni
Nel pomeriggio di martedì il future sul principale indice tedesco ha toccato un minimo intraday a 23.135 punti, per poi recuperare leggermente e chiudere a 23.250 punti, comunque sotto la media mobile a 200 giorni; un’inversione di questo tipo è generalmente monitorata a livello istituzionale e considerato uno spartiacque tra trend rialzista e contesto correttivo nel medio periodo.
La seduta di mercoledì si è aperta pressoché invariata, con il benchmark che continua ad oscillare a ridosso dei minimi di giugno.
Cosa attendersi ora?
Nonostante la violazione della media mobile a 200 periodi, il Dax continua a scambiare all’interno della cruciale fascia di supporto compresa tra 23.250 e 23.000 punti, un’area che negli ultimi mesi ha più volte intercettato flussi in acquisto e generato inversioni di breve periodo.
Finché questa zona resterà intatta, il mercato conserva concrete probabilità di sviluppare un rimbalzo tecnico, favorito anche da condizioni di ipervenduto su alcuni oscillatori di momentum.
Tuttavia, il quadro tecnico tornerebbe costruttivo solo con un recupero stabile dei 23.600 punti, livello che coincide non solo con una precedente area di supporto, ma anche con il reingresso sopra la media mobile a 200 periodi, il cui ruolo come discriminante direzionale di medio termine rimane determinante.
Un breakout sopra questo livello confermerebbe un miglioramento del sentiment e potrebbe aprire spazio a estensioni verso 23.800, primo target rilevante di breve.
Al contrario, una chiusura sotto i 23.000 punti incrementerebbe il rischio di accelerazioni ribassiste, con potenziale estensione verso 22.750–22.600, zona dove passa anche il supporto dinamico del trend di medio periodo.
Pe la sessione odierna qualora dovessimo tenere i minimi attuali potremmo valutare ingressi long sulla rottura dei 23.280 punti, con obiettivo il test dei 23.480 punti e stop sul minimo odierno a 23.121 punti.
Gap volumetrico o supporto psicologico: dove puntano gli short?L'area di supporto attuale per il Future Ftse Mib (ITA40), osservando il grafico a 4H, sembra trovarsi attorno al livello psicologico dei 42.500 punti, una soglia che spesso funge da riferimento nei momenti di alta volatilità. Tuttavia, uno sguardo più attento al volume profile rivela un dettaglio tecnico di particolare rilevanza: il vero target degli shortisti potrebbe essere la chiusura del gap up lasciato aperto nella sessione di lunedì 27 ottobre 2025.
Proprio in corrispondenza di questo livello si nota una "valley", ossia un vuoto volumetrico evidenziato dal cerchio bianco sul volume profile. Questi vuoti, in analisi tecnica, indicano zone di scarsa contrattazione; spesso rappresentano obiettivi privilegiati per strategie di vendita in quanto il prezzo tende a colmare queste lacune per ricercare nuova liquidità.
Se il movimento ribassista proseguirà, sarà interessante valutare se quest'area di "valley" volumetrica riuscirà ad attrarre ulteriori vendite e rappresentare il vero target per i venditori. Solitamente la presenza di queste aree porta a bruschi movimenti intraday, che si esauriscono solo una volta colmato il gap e ritrovato un maggiore equilibrio fra domanda e offerta.
Pertanto, mentre il sostegno principale rimane intorno ai 42.500 punti, la chiusura del gap e la "valley" sul volume profile potrebbero rappresentare il vero livello chiave da monitorare nei prossimi giorni.
Oro e Argento Rompono il Range, Gas a TargetBuona domenica a tutti gli appassionati di commodities!
Questa settimana ha segnato una netta divergenza direzionale all'interno del comparto materie prime, offrendo segnali tecnici molto chiari:
🟢 I Segnali di Forza (Bullish)
Oro (Gold) e Argento (Silver): Finalmente, hanno preso una decisa direzionalità! Entrambi i metalli hanno rotto con forza il livello resistivo del trading range che persisteva da diverse settimane. Si tratta di un ottimo movimento che conferma l'interesse e la potenziale ripartenza rialzista.
Rame (Copper): Rimane un asset solido. Continua piano piano a fare massimi e minimi crescenti, confermando la sua robustezza. La rotta è tracciata: c'è l'ottima possibilità di andare a chiudere il gap lasciato aperto il 30 luglio.
🟠 I Segnali Misti (Consolidamento/Debolezza)
Platino e Palladio: Questi metalli sono rimasti bloccati in una fase di lateralizzazione. Continuano a muoversi all'interno della candela madre della precedente rottura al ribasso (Harami), in attesa di una nuova chiusura direzionale.
Gas Naturale (Natural Gas): Ha raggiunto il primo target che avevamo individuato, confermando la nostra analisi precedente.
🔴 Il Segnale di Debolezza (Bearish)
Petrolio (Crude Oil): Al contrario, continua a mostrare debolezza strutturale, registrando costantemente massimi e minimi decrescenti. Il trend di breve periodo rimane nettamente ribassista.
In sintesi: I commodities si muovono a velocità diverse. La rottura dei metalli preziosi è il segnale più forte della settimana, mentre il petrolio rimane sotto pressione.
Ricordo sempre le mie tre regole che coltivo costantemente:
1- Pazienza
2- Disciplina
3- Avere sempre un piano
Un grande abbraccio e a presto! Grazie, ciao Mauro.
Crypto: Minimi e Massimi DecrescentiUn saluto a tutti e benvenuti in questa videoanalisi settimanale. Il fatto che BTC ed ETH si siano appoggiati su aree di supporto notevoli (come i $94.000 per BTC e i $3.000 per ETH) rende la situazione attuale estremamente critica.
Punto di Svolta (Cruciale): Questi livelli non sono solo numeri, ma rappresentano spesso il punto in cui i grandi acquirenti (istituzioni o whale) sono disposti a intervenire per difendere le loro posizioni o l'inizio di una fase di accumulazione.
Conseguenze della Rottura:
Se i supporti reggono: Vedremo un rimbalzo aggressivo che interromperà il pattern di massimi e minimi decrescenti. Se i prezzi tornano a chiudere sopra il massimo precedente, il trend correttivo sarà negato.
Se i supporti vengono rotti (e confermati con una chiusura): Questo potrebbe innescare una liquidazione o un forte sell-off, con il prezzo che andrebbe a cercare il supporto psicologico o tecnico successivo. La rottura di livelli tondi come $3.000 per ETH ha spesso un forte impatto psicologico.
Prospettive per la Prossima Settimana
La prossima settimana, quindi, non sarà solo una battaglia sul prezzo, ma un test di volontà tra chi crede che questi livelli siano un'opportunità di acquisto (i tori) e chi crede che siano destinati a cedere (gli orsi).
Bitcoin ($94.000): La difesa di questo supporto è vitale. Una tenuta potrebbe riaccendere l'ottimismo e stabilizzare l'intero mercato crypto.
Ethereum ($3.000): Se $3.000 venisse perso, la correzione per ETH potrebbe accelerare rapidamente, portando l'attenzione sul prossimo supporto tecnico inferiore.
In sintesi, il mercato crypto si trova in una fase di correzione di breve termine (evidenziata dai massimi e minimi decrescenti) e sta per affrontare il test definitivo sui supporti fondamentali che hai identificato.
"Videoanalisi della nostra Watchlist"Buona domenica a tutti!
La scorsa settimana è stata una vera battaglia, come dimostrano gli assorbimenti sui principali indici. Ma la vera storia, quella cruciale, si è svolta sui singoli titoli.
Le nostre stocks sono arrivate su supporti molto interessanti, con target presi e diversi setup che rimangono in costruzione. La resilienza sui livelli importanti si è fatta sentire anche per chi ha avuto difficoltà come NFLX.
Tuttavia, il mercato appare spaccato a metà. Se da un lato abbiamo visto un'ottima performance di titoli come AAPL, NVDA, AMD e BRK.B, dall'altro ci sono azioni ad alta capitalizzazione come PLTR, TSLA e AMZN che hanno chiuso sotto i loro supporti cruciali. Questo è un segnale di allarme che non possiamo ignorare.
Cosa Succederà?
La prossima settimana sarà decisiva. Vedremo se queste azioni fondamentali riusciranno a recuperare rapidamente i livelli ceduti. La loro capacità di rimbalzare determinerà la vera forza dell'intero mercato.
Ricordo sempre le mie tre regole che coltivo costantemente:
1- Pazienza
2- Disciplina
3- Avere sempre un piano
Un grande abbraccio e a presto! Grazie, ciao Mauro.
2° Venedì di assorbimento, ma l'Incertezza incombe.Un saluto a tutti, andiamo a fare la nostra consueta analisi dei nostri indici americani. L'azione di prezzo di venerdì su Wall Street e sull'S&P 500 è stata emblematica del momento che stiamo vivendo. È la prova che l'incertezza è ai massimi livelli e sta alimentando una lotta feroce tra tori e orsi.
Inizialmente, abbiamo assistito a un forte movimento ribassista. I venditori hanno rotto importanti livelli di supporto intraday, facendo presagire l'inizio di una correzione più profonda. Era il segnale che il ribasso (l'Orso) stava cercando di prendere il controllo.
Eppure, per la seconda volta, il mercato ha rifiutato questa mossa.
La Candela dell'Assorbimento: La chiusura ha raccontato tutta un'altra storia. Il forte acquisto intervenuto sui minimi ha lasciato una lunga ombra (o wick) sulla candela giornaliera. Questa "ombra di assorbimento" è un segnale di domanda aggressiva da parte dei compratori, che hanno negato completamente il tentativo di sell-off ribassista.
Il Dato Chiave: Nonostante il panico intraday, siamo riusciti a chiudere ancora sopra la Media Mobile Esponenziale a 50 periodi (EMA 50), un baluardo tecnico che definisce il trend di medio termine.
Cosa Imparare da Questo: Come ben sappiamo, al mercato l'incertezza non piace. Questi movimenti a frusta indicano che stiamo navigando in acque agitate:
I Venditori sono Attivi: Hanno la forza di spingere al ribasso, ma...
I Compratori sono Resilienti: Hanno la capacità e la volontà di difendere i supporti chiave con acquisti massicci.
Finché la chiusura rimarrà sopra l'EMA 50 e i minimi di venerdì, la tendenza di fondo non è compromessa, ma la volatilità rimarrà alta. Tenere d'occhio i livelli di supporto critici sarà fondamentale per capire chi, tra il Toro e l'Orso, vincerà questa battaglia di nervi la prossima settimana.
Come sempre un saluto con un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Il metodo SampeiBuongiorno a tutti quelli che si credono grandi pescatori. Siete stati pescati! Negli ultimi mesi nessuno si è salvato, sia long che short sono stati ripetutamente asciugati e ripuliti. Ecco il metodo Sampei che i brokers attuali usano, la diatriba sulle modifiche al protocollo bitcoin arriva a pennello, proprio a ridosso del periodo finale di un rialzo che dura da tre anni. Osservate la perfezione con cui i big stanno pescando e acchiappando degli ottimi marlin blu, 300 milioni di long liquidati in 10 minuti solo stamattina alle 6 ore italiane. Per non parlare della pesca a strascico, che hanno fatto con lo shut down e i vari proclami precedenti del pancione biondo al potere.
Veniamo al grafico, si vede perfettamente come ho azzeccato i livelli chiave(che cambiano spesso), quello di medio l'ho collocato sull'ath perché come volevasi dimostrare su medio periodo è arrivato un trend orso, quello di breve è dove sono le leve short, cioè i loro bei margini da pescare o meglio, da infiocinare. I pesci più grassi da sfilettare, stanno nella zone tra 95/93k usd, come ho scritto per mesi. Capisco che alcuni di voi si sentono frustrati ma non è colpa mia se andate dietro ai pifferai, che magari vi dicono di comprare e poi in realtà vi stanno tirando addosso le loro monete. Sia ben chiaro, avrei potuto sbagliare sono ancora in tempo per farlo! Ma con la mia famosa modestia posso dire che negli ultimi tre anni ho azzeccato tutti i movimenti di bitcoin. Non ci credi? Allora vai a leggere tutte le mie analisi. Parti dal 2022 e buona lettura!!!
Il breve periodo al ribassoOra è ufficiale. Se 35 giorni possono rappresentare un breve periodo o un medio periodo, dipende da ciò che ognuno pensa, dipende dal suo punto di vista. Il mio punto di vista è che 35 sessioni giornaliere rappresentano il medio periodo.
Cos'è successo? Semplice, il prezzo non ha fatto nuovi massimi nell'arco temporale di 35 giorni partendo dall'ath, invece ha fatto 39 giorni di ribasso rompendo anche supporti che non si vedevano da 3/4 mesi, ergo da un periodo intermedio, pertanto questo break della zona sui 100k usd(soglia psicologica) non rappresenta solo un trend di medio periodo, ma anche quello intermedio visto che sono livelli importanti.
Sotto il macd ha funzionato bene, adesso è addirittura sceso sotto la linea dello zero, pessimo segnale per i rialzisti. Il macd ha funzionato, non in maniera perfetta ma è stato molto utile a individuare qualche divergenza, mi sorprende che tanti non si siano accorti di queste divergenze, comunque la zona tra i 95/93k usd è uno spartiacque importante e ipotizzo un break difficile, non può essere così facile shortare e avere successo, gli intrallazzatori ve la faranno sudare cari orsetti.
Il pessimismo aumenta su btc.Di solito quando il pessimismo aumenta in un mercato, è sempre un segnale di minimo affidabile, poco importa se potrebbe fare solo un rimbalzo o magari tornare al rialzo, la figura del megafono qui sopra ha tutto per essere validata come la classica figura d'inversione qual è. Il problema è che non penso la rendano facile i grandi attori di questo mercato, il fatto che in molti(retail) si stiano girando short potrebbe rallentare il ribasso che a questo punto è evidente sul breve periodo e anche sul medio.
Se il prezzo rompesse in giù i questi giorni, potrebbe rappresentare un grosso problema a tutto il settore delle cripto, e non solo... ecco perché non credo che accada così facilmente e subito, i cicli sono estremizzati di proposito e la confusione tra i piccoli investitori aumenterà.
Tech in bilico: Nasdaq tra consolidamento e breakout imminentePanoramica finanziaria del NASDAQ
Il NASDAQ conferma il proprio ruolo di barometro dell’innovazione globale e dell’appetito per il rischio sull’azionario USA, alimentato da flussi istituzionali e forti movimenti nel comparto tecnologico.
A novembre 2025, l’indice si colloca in una fase strategica di consolidamento, immersa in un contesto macro-denso di incognite tra politiche monetarie restrittive, revisione delle prospettive di crescita e volatilità elevata sulle maggiori piazze mondiali.
Dopo i “new highs” di periodo, l’indice sta mostrando segnali di pausa e riassestamento, con l’attenzione dei trader rivolta ai livelli chiave di supporto e resistenza, e ai movimenti degli operatori istituzionali.
Il sentiment resta costruttivo: la permanenza sopra la media mobile a 50 periodi e l’incanalamento dei prezzi lungo la regressione lineare di medio termine sono segnali tecnici che mantengono la struttura rialzista, pur in presenza di un RSI che oscilla su valori di neutralità (zona 49), a testimoniare una condizione di mercato in equilibrio precario, pronto a reagire a nuovi impulsi macro o micro-settoriali.
Asset tecnologico sotto i riflettori
Negli ultimi sei mesi, l’indice Nasdaq ha vissuto una progressione costante con un trend rialzista solido, complice l’euforia legata a trimestrali tech e le prospettive di una nuova stagione di investimenti in AI e hardware. Il rally è stato sostenuto da:
• Prospettive Fed: Le attese sui tassi USA e il “wait and see” della Fed sul ciclo di strette hanno tenuto basso il costo-opportunità per gli investimenti azionari.
• Dati macro USA: Il rallentamento del jobs market, con disoccupazione in lieve aumento e payrolls sottotono, ha ridotto i timori di rialzi aggiuntivi dei tassi.
• Volatilità: L’alternarsi di correzioni tecniche rapide e recuperi pronti, alimentato da dati macro-discordanti e volatilità implicita storicamente elevata.
Sul breve, il Nasdaq 100 oscilla tra i livelli critici di 24.600 (supporto principale) e 25.660–26.180 (resistenze strategiche), con il pivot giornaliero calendarizzato in area 23.074 punti. Break tecnici sopra le resistenze potrebbero innescare nuove onde rialziste, mentre la tenuta dei supporti rappresenta la condizione essenziale per la prosecuzione del trend positivo. Il recente aumento dell’ATR segnala una volatilità sostenuta e impone disciplina nella gestione della leva e nella definizione di stop-loss.
Focus sul NASDAQ
Il NASDAQ, replicando la dinamica del listino tecnologico, evidenzia una configurazione altrettanto interessante, con un’impostazione tecnica che conferma la forza relativa del comparto.
Nella seconda metà del 2025, la crescita dei prezzi è stata accompagnata da sostenuti volumi rialzisti, con la media mobile a 21 giorni a fare da magnete per i compratori.
L’RSI a 14 giorni oscilla nella fascia medio-alta, ad indicare una progressiva saturazione del movimento rialzista e la potenziale vicinanza ad un’area di ipercomprato.
Livelli tecnici chiave
• Supporto principale: 24.500 punti
• Resistenza primaria: 26.000 punti
• Target breakout: 27.500 punti
• Livello di allerta in scenario ribassista: 23.000 punti
La struttura dei prezzi mostra la formazione di un triangolo ascendente: tipico pattern di accumulazione, favorito dalla partecipazione delle mani forti e dall’ingresso di nuovi capitali nei momenti di consolidamento.
Una rottura della resistenza a 26.000-26400 punti, specie se accompagnata da crescenti volumi, rappresenterebbe il segnale di una nuova gamba rialzista, con estensione plausibile fino a 27.500-28000 punti.
Al contrario, una rottura convinta del supporto a 24.500 riposizionerebbe il quadro tecnico in ottica di pullback, con obiettivo in area 23.000 e incremento della pressione ribassista.
Scenario e prospettive
Il contesto attuale suggerisce disciplina e tempestività: strategie long sulle rotture confermate delle resistenze, implicano una massima gestione attiva del rischio tramite stop loss stretti.
Sul lato opposto, la perdita decisa dei supporti chiave aprirebbe a fasi correttive e potenziali inversioni di breve/medio periodo, con la necessità di monitorare i pattern di prezzo e il comportamento degli indicatori di momentum (RSI, MACD).
Considerazioni finali
Il Nasdaq si conferma trainante nei portafogli tech-oriented, ma il quadro resta sensibile agli sviluppi macro (politica Fed, dati NFP) e alle dinamiche geopolitiche globali. In questa fase, la gestione della volatilità e la lettura multi-timeframe rappresentano gli strumenti essenziali per intercettare i cambi di scenario e ottimizzare le performance, in ottica sia tattica che strategica.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
SNPS: Aggiornamento portafoglioBuon pomeriggio a tutti,
scrivo per chi mi segue che ho appena aggiunto nuovamente al portafoglio Synopsys e qui di seguito elenco i motivi.
Scrivo "nuovamente" perché avevo già delle posizioni di questo titolo che ho chiuso esattamente il 7 agosto 2025, beccando i massimi ma non ho la sfera di cristallo per chi se lo chiedesse 😅
ANALISI TITOLO
Il titolo è sicuramente molto attuale visto che si occupa di semiconduttori e non solo.
L’azienda sviluppa e vende software per progettare circuiti integrati ed è la quindicesima azienda di software più grande del mondo.
Synopsys opera in settori ad alto contenuto tecnologico, quali:
-Semiconduttori (chip, ASIC, SoC)
-Automobilistico (E-Vehicle, sistemi ADAS)
-AI & HPC (chip per intelligenza artificiale, data center)
-Elettronica di consumo e industriale
-Sempre più progetti “system in package” e design dove bisogna integrare silicio, sistemi, simulazione
Recentemente ha completato l’acquisizione della società Ansys, Inc. (specialista in simulazione multiphysics) per espandersi dalla “silicon” al “system-level” design. Questo potrebbe essere il motivo del recente calo e delle ultime trimestrali negative.
Tra i principali clienti vediamo INTEL NASDAQ:INTC , AMD NASDAQ:AMD , MERCEDES XETR:MBG
ANALISI TECNICA E PRICE ACTION
Osservando il grafico weekly sulla destra dell'immagine qui sopra, come prima cosa vediamo la struttura del mercato.
Nelle ultime settimane vediamo un crollo del prezzo che va dal massimo di luglio ai minimi di oggi che si fermano su un area di supporto su cui aveva reagito in passato.
L'area di prezzo è quella tra i 370-400$ e collega i massimi precedente con gli ultimi minimi.
Area che vediamo coincidere anche con una trendline dinamica di supporto disegnata in blu.
In fine riguardo il weekly possiamo notare l'indicatore di eccesso in basso che mostra appunto un eccesso di volatilità ribassista, quindi segnale di inversione.
Osservando il daily a sinistra vediamo innanzitutto 2 segnali del mio indicatore LuBot Investing che mi suggerisce di incrementare le posizioni sulla base delle logiche che gli ho programmato. Vediamo che il prezzo si trova molto al di sotto del livello di fair value tramite il calcolo degli eps.
Vediamo anche qui che l'indicatore di eccesso ha superato la zona rossa e vediamo anche l'indicatore Predictum che seppur in questo momento è negativo, si è appena spostato al di sotto del livello di ipervenduto.
Collegando tutti questi fattori abbiamo dei buoni propositi per aspettarci un inversione di tendenza da qui in avanti.
Essendo che si tratta comunque di un azienda forte e solida potremmo ritrovarci un buon prezzo attuale di acquisto.
Tu che ne pensi? Credi che sia un buon momento per acquistare?
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⚠️ Disclaimer: Questo post è a solo scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria. Fai sempre le tue ricerche prima di prendere decisioni di investimento.
NQ H1!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
Non vi è alcuna sollecitazione all’investimento; quanto riportato va inteso unicamente come il punto di vista di un utente della piattaforma. L’onere di approfondire ricade sul lettore, attraverso le proprie conoscenze ed esperienze.
Ogni commento che schernisce l’autore, l’idea o il grafico verrà segnalato al moderatore della piattaforma. Non fornirò ulteriori risposte in merito. Grazie per l’attenzione.
EURUSD H1!!! DISCLAIMER !!!
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WTI H1!!! DISCLAIMER !!!
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Oro: Pronto al breakout? Ecco i livelli da monitorare!Panoramica finanziaria dell’ORO
L’ORO continua a rappresentare un’indicazione fondamentale della fiducia globale nei mercati finanziari e nella gestione del rischio geopolitico. Nel novembre 2025, l’ORO si posiziona in una zona tecnica cruciale, alimentata da sviluppi macroeconomici, politiche monetarie aggressive e tensioni internazionali, con i prezzi vicini ai massimi storici e una volatilità crescente sulle principali borse mondiali. Dopo aver superato quota 4.250 dollari l’oncia nel primo semestre, il metallo prezioso ha avviato una fase di consolidamento, con correzioni verso l’area 3.800–3.950 dollari, considerate da molti analisti come opportunità di accumulo strategico.
La domanda di riserva da parte di banche centrali e fondi istituzionali rimane sostenuta, con flussi record negli ETF e una crescente allocazione in oro come copertura contro l’instabilità valutaria e l’eccessiva concentrazione del mercato azionario USA. Il fenomeno FOMO (fear of missing out) ha contagiato anche gli operatori professionali, spingendo figure come Gundlach e Wilson a rivedere i modelli di asset allocation, con proposte che includono fino al 25% di esposizione in oro.
Sul fronte macro, le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, i segnali di rallentamento economico e le prospettive di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve alimentano la ricerca di protezione. Parallelamente, la debolezza del dollaro e la progressiva de-dollarizzazione delle riserve globali rafforzano il ruolo dell’oro come asset strategico in un contesto di transizione finanziaria globale
Asset Rifugio sotto i Riflettori
Nell’arco degli ultimi sei mesi, l’ORO ha registrato una crescita costante con una tendenza rialzista solida, favorita dall’acuirsi dell’incertezza globale e dal deterioramento dei dati macro USA. Il rally dell’oro è stato supportato da:
• Attese sulla Federal Reserve: A inizio novembre, i dati sul mercato del lavoro USA hanno deluso le aspettative, con un peggioramento del sentiment dei consumatori e segnali di rallentamento economico. Sebbene l’inflazione resti “sticky”, le probabilità di un taglio dei tassi a dicembre si mantengono elevate (>64%), alimentando flussi verso asset difensivi come l’oroFinanzaOnline+1.
• Banche centrali: Gli acquisti da parte delle banche centrali, in particolare dei paesi emergenti, continuano a sostenere la domanda. JP Morgan ha recentemente rivisto al rialzo le proiezioni, ipotizzando massimi oltre 5.000 USD/oncia entro il 2026.
• Volatilità azionaria: Lo stallo degli indici equity, con prese di profitto sui tecnologici e una crescente vulnerabilità dei rendimenti obbligazionari, ha rafforzato il ruolo dell’oro come bene rifugio privilegiato nei portafogli istituzionali.
Sul breve, l’ORO oscilla tra i livelli chiave di 4.100 e 4.155 USD/oncia, con la soglia di 4.100 che ha agito da resistenza tecnica multipla a ottobre e ora rappresenta un punto di snodo per il prossimo impulso. Il breakout recente ha attivato una nuova onda impulsiva di breve termine, ma il momentum mostra segnali di indebolimento. Il volume nella congestione è in calo, tipico delle fasi di attesa prima di una mossa direzionale di rilievo.
Scenario di Mercato
• Struttura grafica L’ORO mostra una configurazione di flag rettangolare in fase di completamento, coerente con una pausa tecnica dopo il rally di ottobre. Il prezzo si attesta attorno ai 4100/4.009 USD, con escursione giornaliera tra 3.981 e 4.035 USD. L’RSI (14) è in zona neutra a 55.02, con inclinazione moderatamente rialzista. L’ADX (14) si colloca a 20.63, indicando una fase di trend debole. La media mobile a 21 giorni (MA21) è posizionata a 4.007 USD, agendo da supporto dinamico.
• Livelli di prezzo chiave
• Supporto principale: 4.000 USD (base del consolidamento e MA21)
• Supporto secondario: 3.950 USD (area di rimbalzo tecnico e Fibonacci 38.2%)
• Resistenza primaria: 4.050 USD (massimo recente)
• Resistenza estesa: 4.100–4.155 USD (zona di congestione e ex supporto di ottobre) Una chiusura sopra 4.050 USD, accompagnata da volumi in aumento, confermerebbe la ripresa del movimento direzionale con obiettivi progressivi a 4.168/4.180 USD, in linea con le proiezioni di JP Morgan per il 2026.
• Zona di congestione critica Il range 4.035–4.050 USD rappresenta un’area ad alta probabilità di falsi breakout, con volatilità latente e momentum debole. In questa fascia, l’RSI tende a oscillare senza direzionalità e il volume si riduce, segnalando indecisione tra gli operatori.
• In caso di rottura ribassista sotto 3.950 USD, si aprirebbero scenari correttivi verso 3.850 USD, con potenziale inversione a medio termine. È essenziale monitorare eventuali divergenze negative su RSI e MACD, che potrebbero anticipare pressioni ribassiste.
Analisi Multi-Timeframe – ORO
Daily Chart (D1)
• Contesto: Il grafico giornaliero mostra una fase di consolidamento post-rally, con struttura laterale tra 3.950 e 4.050 USD. La candela del 11 novembre evidenzia indecisione, con corpo ristretto e volumi in calo.
• Indicatori:
o RSI (14): 55.02 – neutro, con lieve inclinazione rialzista
o ADX (14): 20.63 – trend debole, in fase di costruzione
o MA21: 4.007 USD – supporto dinamico confermato
• Osservazioni: La compressione dei prezzi e la riduzione della volatilità suggeriscono una fase di accumulo. La tenuta del supporto a 4.000 USD è cruciale per mantenere la struttura tecnica favorevole.
4-Hour Chart (H4)
• Contesto: Il timeframe H4 evidenzia una congestione più stretta tra 4.000 e 4.035 USD, con volumi decrescenti e candele inside bar. La struttura è coerente con una pausa tecnica in attesa di catalizzatori macro.
• Indicatori:
o RSI (14): 48.7 – neutro, senza divergenze
o MACD: piatto, con histogramma in contrazione
o SuperTrend: flat, senza segnale direzionale
• Osservazioni: Il timeframe H4 conferma la mancanza di momentum e la necessità di un evento esogeno (dati macro, news geopolitiche) per attivare una nuova fase direzionale.
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Eventi Chiave e News Recenti
• FOMC e Politica Monetaria USA Le minute del FOMC pubblicate il 7 novembre hanno confermato un orientamento prudente da parte della Federal Reserve. Pur riconoscendo segnali di rallentamento economico, il board ha evitato toni esplicitamente dovish, lasciando aperta la possibilità di un taglio dei tassi di 25–50 punti base nelle riunioni di fine anno. Le dichiarazioni di Powell hanno evidenziato una crescente attenzione alla tenuta del mercato del lavoro e alla stabilità finanziaria, elementi che rafforzano la funzione dell’ORO come asset difensivo in contesti di transizione monetaria.
• Occupazione USA e Dati NFP I dati sul Non-Farm Payrolls (NFP) di inizio novembre hanno mostrato una crescita occupazionale inferiore alle attese, con revisioni al ribasso per i mesi precedenti. Il tasso di disoccupazione è salito al 4.1%, mentre la crescita salariale ha rallentato. Questi segnali di debolezza hanno alimentato timori recessivi e rafforzato la domanda di ORO come copertura contro scenari di stagflazione e perdita di potere d’acquisto.
• Accumulo Istituzionale e CME I flussi verso l’ORO da parte di fondi pensione, hedge fund e riserve strategiche sono in forte aumento. Secondo i dati CME, l’open interest sui contratti GCZ5 ha raggiunto livelli record, con volumi in crescita e una netta prevalenza di posizioni long. Gli ETF sull’oro hanno registrato acquisti netti per 146 tonnellate nel solo mese di settembre, pari a 17,3 miliardi di dollari, segnalando una riallocazione strutturale nei portafogli globali.
• Geopolitica e Escalation Commerciali Le tensioni in Medio Oriente, con nuovi focolai tra Israele e Libano, e le minacce di dazi fino al 100% tra USA e Cina
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L’Oro al Centro della Volatilità Globale
L’ORO continua a catalizzare l’attenzione dei mercati globali, confermandosi asset strategico in un contesto di transizione monetaria e instabilità geopolitica. La configurazione tecnica attuale riflette un equilibrio delicato tra persistenza del trend rialzista e rischio di consolidamento laterale, con la price action compressa tra 4.135 e 4.155 USD. Questo intervallo rappresenta una zona di snodo cruciale: la sua violazione con volumi significativi potrebbe definire la direzione del prossimo impulso.
Dal punto di vista macro, le attese sui tassi USA, la debolezza del mercato del lavoro e l’aumento delle tensioni internazionali rafforzano il ruolo dell’ORO come bene rifugio privilegiato. L’interesse istituzionale, confermato dai dati CME e dagli afflussi negli ETF, suggerisce una riallocazione strutturale nei portafogli difensivi, con esposizioni crescenti al metallo giallo.
In questo scenario, l’approccio analitico richiede disciplina e pazienza operativa. La conferma tecnica di una rottura direzionale – al rialzo o al ribasso – dovrà essere validata da volumi crescenti, momentum coerente e assenza di divergenze. Fino ad allora, la gestione del rischio e la lettura multi-timeframe restano strumenti essenziali per navigare una fase di mercato ad alta sensibilità esogena.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Metalli Preziosi - "Calma Prima della Tempesta"Buona domenica a tutti i trader, il recente consolidamento laterale nei metalli preziosi (Oro, Argento, Platino, Palladio) e nei metalli industriali chiave (come il Rame) è un segnale inequivocabile: i mercati sono in una fase di attesa.
Questa "calma prima della tempesta" è un classico preludio a un evento di mercato significativo o a un cambio di scenario macroeconomico. Gli investitori hanno bisogno di chiarezza sui fattori fondamentali che muoveranno la prossima fase direzionale.
Vediamo quali sono i principali elementi in gioco, distinguendo tra i driver finanziari e quelli industriali.
⏳ I Punti Focali che i Mercati Stanno Aspettando
1. Politica Monetaria (Focus su Oro e Argento)
Il fattore dominante per l'Oro e l'Argento, in quanto beni rifugio, rimane la politica monetaria delle banche centrali, in primis la Federal Reserve (FED) statunitense.
L'Attesa: Chiarezza sul futuro dei tassi di interesse (tempistica e entità dei tagli) e sulla traiettoria dell'inflazione.
Perché è Cruciale:
Tassi Reali: L'Oro non produce rendimento. Quando i tassi di interesse reali (tassi nominali meno inflazione) sono alti, l'attrattiva dell'Oro diminuisce a favore di investimenti remunerativi come i titoli di Stato. Le previsioni di tagli ai tassi o di una discesa dell'inflazione riducono il costo opportunità dell'Oro, spingendone il prezzo al rialzo.
Valore del Dollaro: L'Oro è prezzato in USD. Politiche FED più accomodanti tendono a indebolire il Dollaro, rendendo l'Oro più economico e quindi più attraente per gli acquirenti internazionali.
2. Sviluppi Geopolitici (Focus su Oro come Bene Rifugio)
L'Oro mantiene il suo ruolo di bene rifugio per eccellenza. L'attuale lateralizzazione riflette un equilibrio tra il supporto fornito dalle continue tensioni geopolitiche e l'assenza di un'escalation improvvisa.
L'Attesa: Un forte peggioramento o miglioramento delle crisi globali esistenti.
Perché è Cruciale: Qualsiasi aumento improvviso dell'incertezza spinge immediatamente gli investitori a cercare sicurezza nell'Oro, innescando un rapido rally.
3. Domanda Industriale e Ciclo Economico (Focus su Platino, Palladio, Rame, Argento)
Questi metalli sono fortemente correlati alla salute dell'economia globale e alla domanda industriale:
Rame: Soprannominato il "Dottor Rame", è estremamente sensibile all'economia. Il suo stallo segnala incertezza sulla futura crescita economica o sulla domanda proveniente dalla Cina.
Platino e Palladio: Il loro valore è legato principalmente all'uso nei catalizzatori. La loro dinamica riflette le previsioni sulle vendite di veicoli e sulle dinamiche dell'offerta da parte dei paesi produttori chiave.
Argento: Bilancia il ruolo di bene rifugio con quello di metallo industriale cruciale (in particolare per il settore fotovoltaico). La sua lateralizzazione è la tensione tra i driver finanziari (tassi/dollaro) e quelli industriali (crescita/energia).
💡 La Mia Analisi: Cosa Significa per i Trader
La lateralizzazione, in analisi tecnica, è una fase di accumulo o distribuzione. Significa che le forze sono in equilibrio e, come indicano indicatori come l'ATR, il mercato sta "caricando le molle".
Scenario Possibile:
Rottura Rialzista (Più probabile per l'Oro): Dati economici che spingono la FED verso tagli ai tassi più vicini o aggressivi potrebbero innescare un breakout esplosivo al rialzo per Oro e Argento.
Rottura Ribassista (Possibile Consolidamento): Se l'economia USA si rivela più forte del previsto e la FED ritarda ulteriormente i tagli, l'Oro potrebbe consolidare o ritracciare, mentre i metalli industriali resterebbero in attesa di segnali di crescita globale.
In sintesi, la palla è nelle mani dei "pilastri" dell'economia globale: i tassi della FED, il valore del Dollaro USA e la prospettiva di crescita industriale dovranno muoversi in modo definitivo per sbloccare la situazione.
Come sempre un saluto con un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
NVIDIA: il boom dell’IA frena,180$ livello decisivo per il trend📉 NVIDIA ( NASDAQ:NVDA ) – Il boom dell’intelligenza artificiale ha subito una brusca frenata venerdì, con il titolo che ha esteso le pesanti perdite settimanali. Le azioni sono scese fino a 179 $, portando il calo complessivo della settimana a circa -15% dai massimi recenti.
Il movimento riflette i timori crescenti sulla sostenibilità delle valutazioni elevate dei titoli legati all’IA, in rapporto agli utili futuri.
Dal punto di vista tecnico, considero l’area 180 $ un supporto cruciale: una chiusura sotto i minimi settimanali potrebbe aprire spazio a una correzione più profonda, con possibile estensione verso l’area volumetrica 150 $, che coincide con il 50% di ritracciamento dell’ultimo forte impulso rialzista partito dai minimi di aprile, ben visivile su TF weekly.
Al contrario, un rimbalzo da 180 $ potrebbe dare origine a una nuova gamba rialzista. Il POC a 180 $ sta attualmente mostrando la propria forza come livello di sostegno nel breve periodo.
La rottura del canale rialzista su timeframe daily e una chiusura sotto l’EMA 50 aumenterebbero la probabilità di una prosecuzione del movimento correttivo. Inoltre, la presenza di numerosi piccoli gap sul grafico indebolisce ulteriormente la struttura tecnica, potenzialmente attirando i prezzi verso il basso.
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