Crypto: Minimi e Massimi DecrescentiUn saluto a tutti e benvenuti in questa videoanalisi settimanale. Il fatto che BTC ed ETH si siano appoggiati su aree di supporto notevoli (come i $94.000 per BTC e i $3.000 per ETH) rende la situazione attuale estremamente critica.
Punto di Svolta (Cruciale): Questi livelli non sono solo numeri, ma rappresentano spesso il punto in cui i grandi acquirenti (istituzioni o whale) sono disposti a intervenire per difendere le loro posizioni o l'inizio di una fase di accumulazione.
Conseguenze della Rottura:
Se i supporti reggono: Vedremo un rimbalzo aggressivo che interromperà il pattern di massimi e minimi decrescenti. Se i prezzi tornano a chiudere sopra il massimo precedente, il trend correttivo sarà negato.
Se i supporti vengono rotti (e confermati con una chiusura): Questo potrebbe innescare una liquidazione o un forte sell-off, con il prezzo che andrebbe a cercare il supporto psicologico o tecnico successivo. La rottura di livelli tondi come $3.000 per ETH ha spesso un forte impatto psicologico.
Prospettive per la Prossima Settimana
La prossima settimana, quindi, non sarà solo una battaglia sul prezzo, ma un test di volontà tra chi crede che questi livelli siano un'opportunità di acquisto (i tori) e chi crede che siano destinati a cedere (gli orsi).
Bitcoin ($94.000): La difesa di questo supporto è vitale. Una tenuta potrebbe riaccendere l'ottimismo e stabilizzare l'intero mercato crypto.
Ethereum ($3.000): Se $3.000 venisse perso, la correzione per ETH potrebbe accelerare rapidamente, portando l'attenzione sul prossimo supporto tecnico inferiore.
In sintesi, il mercato crypto si trova in una fase di correzione di breve termine (evidenziata dai massimi e minimi decrescenti) e sta per affrontare il test definitivo sui supporti fondamentali che hai identificato.
Supporto e resistenza
"Videoanalisi della nostra Watchlist"Buona domenica a tutti!
La scorsa settimana è stata una vera battaglia, come dimostrano gli assorbimenti sui principali indici. Ma la vera storia, quella cruciale, si è svolta sui singoli titoli.
Le nostre stocks sono arrivate su supporti molto interessanti, con target presi e diversi setup che rimangono in costruzione. La resilienza sui livelli importanti si è fatta sentire anche per chi ha avuto difficoltà come NFLX.
Tuttavia, il mercato appare spaccato a metà. Se da un lato abbiamo visto un'ottima performance di titoli come AAPL, NVDA, AMD e BRK.B, dall'altro ci sono azioni ad alta capitalizzazione come PLTR, TSLA e AMZN che hanno chiuso sotto i loro supporti cruciali. Questo è un segnale di allarme che non possiamo ignorare.
Cosa Succederà?
La prossima settimana sarà decisiva. Vedremo se queste azioni fondamentali riusciranno a recuperare rapidamente i livelli ceduti. La loro capacità di rimbalzare determinerà la vera forza dell'intero mercato.
Ricordo sempre le mie tre regole che coltivo costantemente:
1- Pazienza
2- Disciplina
3- Avere sempre un piano
Un grande abbraccio e a presto! Grazie, ciao Mauro.
2° Venedì di assorbimento, ma l'Incertezza incombe.Un saluto a tutti, andiamo a fare la nostra consueta analisi dei nostri indici americani. L'azione di prezzo di venerdì su Wall Street e sull'S&P 500 è stata emblematica del momento che stiamo vivendo. È la prova che l'incertezza è ai massimi livelli e sta alimentando una lotta feroce tra tori e orsi.
Inizialmente, abbiamo assistito a un forte movimento ribassista. I venditori hanno rotto importanti livelli di supporto intraday, facendo presagire l'inizio di una correzione più profonda. Era il segnale che il ribasso (l'Orso) stava cercando di prendere il controllo.
Eppure, per la seconda volta, il mercato ha rifiutato questa mossa.
La Candela dell'Assorbimento: La chiusura ha raccontato tutta un'altra storia. Il forte acquisto intervenuto sui minimi ha lasciato una lunga ombra (o wick) sulla candela giornaliera. Questa "ombra di assorbimento" è un segnale di domanda aggressiva da parte dei compratori, che hanno negato completamente il tentativo di sell-off ribassista.
Il Dato Chiave: Nonostante il panico intraday, siamo riusciti a chiudere ancora sopra la Media Mobile Esponenziale a 50 periodi (EMA 50), un baluardo tecnico che definisce il trend di medio termine.
Cosa Imparare da Questo: Come ben sappiamo, al mercato l'incertezza non piace. Questi movimenti a frusta indicano che stiamo navigando in acque agitate:
I Venditori sono Attivi: Hanno la forza di spingere al ribasso, ma...
I Compratori sono Resilienti: Hanno la capacità e la volontà di difendere i supporti chiave con acquisti massicci.
Finché la chiusura rimarrà sopra l'EMA 50 e i minimi di venerdì, la tendenza di fondo non è compromessa, ma la volatilità rimarrà alta. Tenere d'occhio i livelli di supporto critici sarà fondamentale per capire chi, tra il Toro e l'Orso, vincerà questa battaglia di nervi la prossima settimana.
Come sempre un saluto con un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Il metodo SampeiBuongiorno a tutti quelli che si credono grandi pescatori. Siete stati pescati! Negli ultimi mesi nessuno si è salvato, sia long che short sono stati ripetutamente asciugati e ripuliti. Ecco il metodo Sampei che i brokers attuali usano, la diatriba sulle modifiche al protocollo bitcoin arriva a pennello, proprio a ridosso del periodo finale di un rialzo che dura da tre anni. Osservate la perfezione con cui i big stanno pescando e acchiappando degli ottimi marlin blu, 300 milioni di long liquidati in 10 minuti solo stamattina alle 6 ore italiane. Per non parlare della pesca a strascico, che hanno fatto con lo shut down e i vari proclami precedenti del pancione biondo al potere.
Veniamo al grafico, si vede perfettamente come ho azzeccato i livelli chiave(che cambiano spesso), quello di medio l'ho collocato sull'ath perché come volevasi dimostrare su medio periodo è arrivato un trend orso, quello di breve è dove sono le leve short, cioè i loro bei margini da pescare o meglio, da infiocinare. I pesci più grassi da sfilettare, stanno nella zone tra 95/93k usd, come ho scritto per mesi. Capisco che alcuni di voi si sentono frustrati ma non è colpa mia se andate dietro ai pifferai, che magari vi dicono di comprare e poi in realtà vi stanno tirando addosso le loro monete. Sia ben chiaro, avrei potuto sbagliare sono ancora in tempo per farlo! Ma con la mia famosa modestia posso dire che negli ultimi tre anni ho azzeccato tutti i movimenti di bitcoin. Non ci credi? Allora vai a leggere tutte le mie analisi. Parti dal 2022 e buona lettura!!!
Il breve periodo al ribassoOra è ufficiale. Se 35 giorni possono rappresentare un breve periodo o un medio periodo, dipende da ciò che ognuno pensa, dipende dal suo punto di vista. Il mio punto di vista è che 35 sessioni giornaliere rappresentano il medio periodo.
Cos'è successo? Semplice, il prezzo non ha fatto nuovi massimi nell'arco temporale di 35 giorni partendo dall'ath, invece ha fatto 39 giorni di ribasso rompendo anche supporti che non si vedevano da 3/4 mesi, ergo da un periodo intermedio, pertanto questo break della zona sui 100k usd(soglia psicologica) non rappresenta solo un trend di medio periodo, ma anche quello intermedio visto che sono livelli importanti.
Sotto il macd ha funzionato bene, adesso è addirittura sceso sotto la linea dello zero, pessimo segnale per i rialzisti. Il macd ha funzionato, non in maniera perfetta ma è stato molto utile a individuare qualche divergenza, mi sorprende che tanti non si siano accorti di queste divergenze, comunque la zona tra i 95/93k usd è uno spartiacque importante e ipotizzo un break difficile, non può essere così facile shortare e avere successo, gli intrallazzatori ve la faranno sudare cari orsetti.
Il pessimismo aumenta su btc.Di solito quando il pessimismo aumenta in un mercato, è sempre un segnale di minimo affidabile, poco importa se potrebbe fare solo un rimbalzo o magari tornare al rialzo, la figura del megafono qui sopra ha tutto per essere validata come la classica figura d'inversione qual è. Il problema è che non penso la rendano facile i grandi attori di questo mercato, il fatto che in molti(retail) si stiano girando short potrebbe rallentare il ribasso che a questo punto è evidente sul breve periodo e anche sul medio.
Se il prezzo rompesse in giù i questi giorni, potrebbe rappresentare un grosso problema a tutto il settore delle cripto, e non solo... ecco perché non credo che accada così facilmente e subito, i cicli sono estremizzati di proposito e la confusione tra i piccoli investitori aumenterà.
Tech in bilico: Nasdaq tra consolidamento e breakout imminentePanoramica finanziaria del NASDAQ
Il NASDAQ conferma il proprio ruolo di barometro dell’innovazione globale e dell’appetito per il rischio sull’azionario USA, alimentato da flussi istituzionali e forti movimenti nel comparto tecnologico.
A novembre 2025, l’indice si colloca in una fase strategica di consolidamento, immersa in un contesto macro-denso di incognite tra politiche monetarie restrittive, revisione delle prospettive di crescita e volatilità elevata sulle maggiori piazze mondiali.
Dopo i “new highs” di periodo, l’indice sta mostrando segnali di pausa e riassestamento, con l’attenzione dei trader rivolta ai livelli chiave di supporto e resistenza, e ai movimenti degli operatori istituzionali.
Il sentiment resta costruttivo: la permanenza sopra la media mobile a 50 periodi e l’incanalamento dei prezzi lungo la regressione lineare di medio termine sono segnali tecnici che mantengono la struttura rialzista, pur in presenza di un RSI che oscilla su valori di neutralità (zona 49), a testimoniare una condizione di mercato in equilibrio precario, pronto a reagire a nuovi impulsi macro o micro-settoriali.
Asset tecnologico sotto i riflettori
Negli ultimi sei mesi, l’indice Nasdaq ha vissuto una progressione costante con un trend rialzista solido, complice l’euforia legata a trimestrali tech e le prospettive di una nuova stagione di investimenti in AI e hardware. Il rally è stato sostenuto da:
• Prospettive Fed: Le attese sui tassi USA e il “wait and see” della Fed sul ciclo di strette hanno tenuto basso il costo-opportunità per gli investimenti azionari.
• Dati macro USA: Il rallentamento del jobs market, con disoccupazione in lieve aumento e payrolls sottotono, ha ridotto i timori di rialzi aggiuntivi dei tassi.
• Volatilità: L’alternarsi di correzioni tecniche rapide e recuperi pronti, alimentato da dati macro-discordanti e volatilità implicita storicamente elevata.
Sul breve, il Nasdaq 100 oscilla tra i livelli critici di 24.600 (supporto principale) e 25.660–26.180 (resistenze strategiche), con il pivot giornaliero calendarizzato in area 23.074 punti. Break tecnici sopra le resistenze potrebbero innescare nuove onde rialziste, mentre la tenuta dei supporti rappresenta la condizione essenziale per la prosecuzione del trend positivo. Il recente aumento dell’ATR segnala una volatilità sostenuta e impone disciplina nella gestione della leva e nella definizione di stop-loss.
Focus sul NASDAQ
Il NASDAQ, replicando la dinamica del listino tecnologico, evidenzia una configurazione altrettanto interessante, con un’impostazione tecnica che conferma la forza relativa del comparto.
Nella seconda metà del 2025, la crescita dei prezzi è stata accompagnata da sostenuti volumi rialzisti, con la media mobile a 21 giorni a fare da magnete per i compratori.
L’RSI a 14 giorni oscilla nella fascia medio-alta, ad indicare una progressiva saturazione del movimento rialzista e la potenziale vicinanza ad un’area di ipercomprato.
Livelli tecnici chiave
• Supporto principale: 24.500 punti
• Resistenza primaria: 26.000 punti
• Target breakout: 27.500 punti
• Livello di allerta in scenario ribassista: 23.000 punti
La struttura dei prezzi mostra la formazione di un triangolo ascendente: tipico pattern di accumulazione, favorito dalla partecipazione delle mani forti e dall’ingresso di nuovi capitali nei momenti di consolidamento.
Una rottura della resistenza a 26.000-26400 punti, specie se accompagnata da crescenti volumi, rappresenterebbe il segnale di una nuova gamba rialzista, con estensione plausibile fino a 27.500-28000 punti.
Al contrario, una rottura convinta del supporto a 24.500 riposizionerebbe il quadro tecnico in ottica di pullback, con obiettivo in area 23.000 e incremento della pressione ribassista.
Scenario e prospettive
Il contesto attuale suggerisce disciplina e tempestività: strategie long sulle rotture confermate delle resistenze, implicano una massima gestione attiva del rischio tramite stop loss stretti.
Sul lato opposto, la perdita decisa dei supporti chiave aprirebbe a fasi correttive e potenziali inversioni di breve/medio periodo, con la necessità di monitorare i pattern di prezzo e il comportamento degli indicatori di momentum (RSI, MACD).
Considerazioni finali
Il Nasdaq si conferma trainante nei portafogli tech-oriented, ma il quadro resta sensibile agli sviluppi macro (politica Fed, dati NFP) e alle dinamiche geopolitiche globali. In questa fase, la gestione della volatilità e la lettura multi-timeframe rappresentano gli strumenti essenziali per intercettare i cambi di scenario e ottimizzare le performance, in ottica sia tattica che strategica.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
SNPS: Aggiornamento portafoglioBuon pomeriggio a tutti,
scrivo per chi mi segue che ho appena aggiunto nuovamente al portafoglio Synopsys e qui di seguito elenco i motivi.
Scrivo "nuovamente" perché avevo già delle posizioni di questo titolo che ho chiuso esattamente il 7 agosto 2025, beccando i massimi ma non ho la sfera di cristallo per chi se lo chiedesse 😅
ANALISI TITOLO
Il titolo è sicuramente molto attuale visto che si occupa di semiconduttori e non solo.
L’azienda sviluppa e vende software per progettare circuiti integrati ed è la quindicesima azienda di software più grande del mondo.
Synopsys opera in settori ad alto contenuto tecnologico, quali:
-Semiconduttori (chip, ASIC, SoC)
-Automobilistico (E-Vehicle, sistemi ADAS)
-AI & HPC (chip per intelligenza artificiale, data center)
-Elettronica di consumo e industriale
-Sempre più progetti “system in package” e design dove bisogna integrare silicio, sistemi, simulazione
Recentemente ha completato l’acquisizione della società Ansys, Inc. (specialista in simulazione multiphysics) per espandersi dalla “silicon” al “system-level” design. Questo potrebbe essere il motivo del recente calo e delle ultime trimestrali negative.
Tra i principali clienti vediamo INTEL NASDAQ:INTC , AMD NASDAQ:AMD , MERCEDES XETR:MBG
ANALISI TECNICA E PRICE ACTION
Osservando il grafico weekly sulla destra dell'immagine qui sopra, come prima cosa vediamo la struttura del mercato.
Nelle ultime settimane vediamo un crollo del prezzo che va dal massimo di luglio ai minimi di oggi che si fermano su un area di supporto su cui aveva reagito in passato.
L'area di prezzo è quella tra i 370-400$ e collega i massimi precedente con gli ultimi minimi.
Area che vediamo coincidere anche con una trendline dinamica di supporto disegnata in blu.
In fine riguardo il weekly possiamo notare l'indicatore di eccesso in basso che mostra appunto un eccesso di volatilità ribassista, quindi segnale di inversione.
Osservando il daily a sinistra vediamo innanzitutto 2 segnali del mio indicatore LuBot Investing che mi suggerisce di incrementare le posizioni sulla base delle logiche che gli ho programmato. Vediamo che il prezzo si trova molto al di sotto del livello di fair value tramite il calcolo degli eps.
Vediamo anche qui che l'indicatore di eccesso ha superato la zona rossa e vediamo anche l'indicatore Predictum che seppur in questo momento è negativo, si è appena spostato al di sotto del livello di ipervenduto.
Collegando tutti questi fattori abbiamo dei buoni propositi per aspettarci un inversione di tendenza da qui in avanti.
Essendo che si tratta comunque di un azienda forte e solida potremmo ritrovarci un buon prezzo attuale di acquisto.
Tu che ne pensi? Credi che sia un buon momento per acquistare?
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Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
Non vi è alcuna sollecitazione all’investimento; quanto riportato va inteso unicamente come il punto di vista di un utente della piattaforma. L’onere di approfondire ricade sul lettore, attraverso le proprie conoscenze ed esperienze.
Ogni commento che schernisce l’autore, l’idea o il grafico verrà segnalato al moderatore della piattaforma. Non fornirò ulteriori risposte in merito. Grazie per l’attenzione.
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Oro: Pronto al breakout? Ecco i livelli da monitorare!Panoramica finanziaria dell’ORO
L’ORO continua a rappresentare un’indicazione fondamentale della fiducia globale nei mercati finanziari e nella gestione del rischio geopolitico. Nel novembre 2025, l’ORO si posiziona in una zona tecnica cruciale, alimentata da sviluppi macroeconomici, politiche monetarie aggressive e tensioni internazionali, con i prezzi vicini ai massimi storici e una volatilità crescente sulle principali borse mondiali. Dopo aver superato quota 4.250 dollari l’oncia nel primo semestre, il metallo prezioso ha avviato una fase di consolidamento, con correzioni verso l’area 3.800–3.950 dollari, considerate da molti analisti come opportunità di accumulo strategico.
La domanda di riserva da parte di banche centrali e fondi istituzionali rimane sostenuta, con flussi record negli ETF e una crescente allocazione in oro come copertura contro l’instabilità valutaria e l’eccessiva concentrazione del mercato azionario USA. Il fenomeno FOMO (fear of missing out) ha contagiato anche gli operatori professionali, spingendo figure come Gundlach e Wilson a rivedere i modelli di asset allocation, con proposte che includono fino al 25% di esposizione in oro.
Sul fronte macro, le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, i segnali di rallentamento economico e le prospettive di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve alimentano la ricerca di protezione. Parallelamente, la debolezza del dollaro e la progressiva de-dollarizzazione delle riserve globali rafforzano il ruolo dell’oro come asset strategico in un contesto di transizione finanziaria globale
Asset Rifugio sotto i Riflettori
Nell’arco degli ultimi sei mesi, l’ORO ha registrato una crescita costante con una tendenza rialzista solida, favorita dall’acuirsi dell’incertezza globale e dal deterioramento dei dati macro USA. Il rally dell’oro è stato supportato da:
• Attese sulla Federal Reserve: A inizio novembre, i dati sul mercato del lavoro USA hanno deluso le aspettative, con un peggioramento del sentiment dei consumatori e segnali di rallentamento economico. Sebbene l’inflazione resti “sticky”, le probabilità di un taglio dei tassi a dicembre si mantengono elevate (>64%), alimentando flussi verso asset difensivi come l’oroFinanzaOnline+1.
• Banche centrali: Gli acquisti da parte delle banche centrali, in particolare dei paesi emergenti, continuano a sostenere la domanda. JP Morgan ha recentemente rivisto al rialzo le proiezioni, ipotizzando massimi oltre 5.000 USD/oncia entro il 2026.
• Volatilità azionaria: Lo stallo degli indici equity, con prese di profitto sui tecnologici e una crescente vulnerabilità dei rendimenti obbligazionari, ha rafforzato il ruolo dell’oro come bene rifugio privilegiato nei portafogli istituzionali.
Sul breve, l’ORO oscilla tra i livelli chiave di 4.100 e 4.155 USD/oncia, con la soglia di 4.100 che ha agito da resistenza tecnica multipla a ottobre e ora rappresenta un punto di snodo per il prossimo impulso. Il breakout recente ha attivato una nuova onda impulsiva di breve termine, ma il momentum mostra segnali di indebolimento. Il volume nella congestione è in calo, tipico delle fasi di attesa prima di una mossa direzionale di rilievo.
Scenario di Mercato
• Struttura grafica L’ORO mostra una configurazione di flag rettangolare in fase di completamento, coerente con una pausa tecnica dopo il rally di ottobre. Il prezzo si attesta attorno ai 4100/4.009 USD, con escursione giornaliera tra 3.981 e 4.035 USD. L’RSI (14) è in zona neutra a 55.02, con inclinazione moderatamente rialzista. L’ADX (14) si colloca a 20.63, indicando una fase di trend debole. La media mobile a 21 giorni (MA21) è posizionata a 4.007 USD, agendo da supporto dinamico.
• Livelli di prezzo chiave
• Supporto principale: 4.000 USD (base del consolidamento e MA21)
• Supporto secondario: 3.950 USD (area di rimbalzo tecnico e Fibonacci 38.2%)
• Resistenza primaria: 4.050 USD (massimo recente)
• Resistenza estesa: 4.100–4.155 USD (zona di congestione e ex supporto di ottobre) Una chiusura sopra 4.050 USD, accompagnata da volumi in aumento, confermerebbe la ripresa del movimento direzionale con obiettivi progressivi a 4.168/4.180 USD, in linea con le proiezioni di JP Morgan per il 2026.
• Zona di congestione critica Il range 4.035–4.050 USD rappresenta un’area ad alta probabilità di falsi breakout, con volatilità latente e momentum debole. In questa fascia, l’RSI tende a oscillare senza direzionalità e il volume si riduce, segnalando indecisione tra gli operatori.
• In caso di rottura ribassista sotto 3.950 USD, si aprirebbero scenari correttivi verso 3.850 USD, con potenziale inversione a medio termine. È essenziale monitorare eventuali divergenze negative su RSI e MACD, che potrebbero anticipare pressioni ribassiste.
Analisi Multi-Timeframe – ORO
Daily Chart (D1)
• Contesto: Il grafico giornaliero mostra una fase di consolidamento post-rally, con struttura laterale tra 3.950 e 4.050 USD. La candela del 11 novembre evidenzia indecisione, con corpo ristretto e volumi in calo.
• Indicatori:
o RSI (14): 55.02 – neutro, con lieve inclinazione rialzista
o ADX (14): 20.63 – trend debole, in fase di costruzione
o MA21: 4.007 USD – supporto dinamico confermato
• Osservazioni: La compressione dei prezzi e la riduzione della volatilità suggeriscono una fase di accumulo. La tenuta del supporto a 4.000 USD è cruciale per mantenere la struttura tecnica favorevole.
4-Hour Chart (H4)
• Contesto: Il timeframe H4 evidenzia una congestione più stretta tra 4.000 e 4.035 USD, con volumi decrescenti e candele inside bar. La struttura è coerente con una pausa tecnica in attesa di catalizzatori macro.
• Indicatori:
o RSI (14): 48.7 – neutro, senza divergenze
o MACD: piatto, con histogramma in contrazione
o SuperTrend: flat, senza segnale direzionale
• Osservazioni: Il timeframe H4 conferma la mancanza di momentum e la necessità di un evento esogeno (dati macro, news geopolitiche) per attivare una nuova fase direzionale.
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Eventi Chiave e News Recenti
• FOMC e Politica Monetaria USA Le minute del FOMC pubblicate il 7 novembre hanno confermato un orientamento prudente da parte della Federal Reserve. Pur riconoscendo segnali di rallentamento economico, il board ha evitato toni esplicitamente dovish, lasciando aperta la possibilità di un taglio dei tassi di 25–50 punti base nelle riunioni di fine anno. Le dichiarazioni di Powell hanno evidenziato una crescente attenzione alla tenuta del mercato del lavoro e alla stabilità finanziaria, elementi che rafforzano la funzione dell’ORO come asset difensivo in contesti di transizione monetaria.
• Occupazione USA e Dati NFP I dati sul Non-Farm Payrolls (NFP) di inizio novembre hanno mostrato una crescita occupazionale inferiore alle attese, con revisioni al ribasso per i mesi precedenti. Il tasso di disoccupazione è salito al 4.1%, mentre la crescita salariale ha rallentato. Questi segnali di debolezza hanno alimentato timori recessivi e rafforzato la domanda di ORO come copertura contro scenari di stagflazione e perdita di potere d’acquisto.
• Accumulo Istituzionale e CME I flussi verso l’ORO da parte di fondi pensione, hedge fund e riserve strategiche sono in forte aumento. Secondo i dati CME, l’open interest sui contratti GCZ5 ha raggiunto livelli record, con volumi in crescita e una netta prevalenza di posizioni long. Gli ETF sull’oro hanno registrato acquisti netti per 146 tonnellate nel solo mese di settembre, pari a 17,3 miliardi di dollari, segnalando una riallocazione strutturale nei portafogli globali.
• Geopolitica e Escalation Commerciali Le tensioni in Medio Oriente, con nuovi focolai tra Israele e Libano, e le minacce di dazi fino al 100% tra USA e Cina
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L’Oro al Centro della Volatilità Globale
L’ORO continua a catalizzare l’attenzione dei mercati globali, confermandosi asset strategico in un contesto di transizione monetaria e instabilità geopolitica. La configurazione tecnica attuale riflette un equilibrio delicato tra persistenza del trend rialzista e rischio di consolidamento laterale, con la price action compressa tra 4.135 e 4.155 USD. Questo intervallo rappresenta una zona di snodo cruciale: la sua violazione con volumi significativi potrebbe definire la direzione del prossimo impulso.
Dal punto di vista macro, le attese sui tassi USA, la debolezza del mercato del lavoro e l’aumento delle tensioni internazionali rafforzano il ruolo dell’ORO come bene rifugio privilegiato. L’interesse istituzionale, confermato dai dati CME e dagli afflussi negli ETF, suggerisce una riallocazione strutturale nei portafogli difensivi, con esposizioni crescenti al metallo giallo.
In questo scenario, l’approccio analitico richiede disciplina e pazienza operativa. La conferma tecnica di una rottura direzionale – al rialzo o al ribasso – dovrà essere validata da volumi crescenti, momentum coerente e assenza di divergenze. Fino ad allora, la gestione del rischio e la lettura multi-timeframe restano strumenti essenziali per navigare una fase di mercato ad alta sensibilità esogena.
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Metalli Preziosi - "Calma Prima della Tempesta"Buona domenica a tutti i trader, il recente consolidamento laterale nei metalli preziosi (Oro, Argento, Platino, Palladio) e nei metalli industriali chiave (come il Rame) è un segnale inequivocabile: i mercati sono in una fase di attesa.
Questa "calma prima della tempesta" è un classico preludio a un evento di mercato significativo o a un cambio di scenario macroeconomico. Gli investitori hanno bisogno di chiarezza sui fattori fondamentali che muoveranno la prossima fase direzionale.
Vediamo quali sono i principali elementi in gioco, distinguendo tra i driver finanziari e quelli industriali.
⏳ I Punti Focali che i Mercati Stanno Aspettando
1. Politica Monetaria (Focus su Oro e Argento)
Il fattore dominante per l'Oro e l'Argento, in quanto beni rifugio, rimane la politica monetaria delle banche centrali, in primis la Federal Reserve (FED) statunitense.
L'Attesa: Chiarezza sul futuro dei tassi di interesse (tempistica e entità dei tagli) e sulla traiettoria dell'inflazione.
Perché è Cruciale:
Tassi Reali: L'Oro non produce rendimento. Quando i tassi di interesse reali (tassi nominali meno inflazione) sono alti, l'attrattiva dell'Oro diminuisce a favore di investimenti remunerativi come i titoli di Stato. Le previsioni di tagli ai tassi o di una discesa dell'inflazione riducono il costo opportunità dell'Oro, spingendone il prezzo al rialzo.
Valore del Dollaro: L'Oro è prezzato in USD. Politiche FED più accomodanti tendono a indebolire il Dollaro, rendendo l'Oro più economico e quindi più attraente per gli acquirenti internazionali.
2. Sviluppi Geopolitici (Focus su Oro come Bene Rifugio)
L'Oro mantiene il suo ruolo di bene rifugio per eccellenza. L'attuale lateralizzazione riflette un equilibrio tra il supporto fornito dalle continue tensioni geopolitiche e l'assenza di un'escalation improvvisa.
L'Attesa: Un forte peggioramento o miglioramento delle crisi globali esistenti.
Perché è Cruciale: Qualsiasi aumento improvviso dell'incertezza spinge immediatamente gli investitori a cercare sicurezza nell'Oro, innescando un rapido rally.
3. Domanda Industriale e Ciclo Economico (Focus su Platino, Palladio, Rame, Argento)
Questi metalli sono fortemente correlati alla salute dell'economia globale e alla domanda industriale:
Rame: Soprannominato il "Dottor Rame", è estremamente sensibile all'economia. Il suo stallo segnala incertezza sulla futura crescita economica o sulla domanda proveniente dalla Cina.
Platino e Palladio: Il loro valore è legato principalmente all'uso nei catalizzatori. La loro dinamica riflette le previsioni sulle vendite di veicoli e sulle dinamiche dell'offerta da parte dei paesi produttori chiave.
Argento: Bilancia il ruolo di bene rifugio con quello di metallo industriale cruciale (in particolare per il settore fotovoltaico). La sua lateralizzazione è la tensione tra i driver finanziari (tassi/dollaro) e quelli industriali (crescita/energia).
💡 La Mia Analisi: Cosa Significa per i Trader
La lateralizzazione, in analisi tecnica, è una fase di accumulo o distribuzione. Significa che le forze sono in equilibrio e, come indicano indicatori come l'ATR, il mercato sta "caricando le molle".
Scenario Possibile:
Rottura Rialzista (Più probabile per l'Oro): Dati economici che spingono la FED verso tagli ai tassi più vicini o aggressivi potrebbero innescare un breakout esplosivo al rialzo per Oro e Argento.
Rottura Ribassista (Possibile Consolidamento): Se l'economia USA si rivela più forte del previsto e la FED ritarda ulteriormente i tagli, l'Oro potrebbe consolidare o ritracciare, mentre i metalli industriali resterebbero in attesa di segnali di crescita globale.
In sintesi, la palla è nelle mani dei "pilastri" dell'economia globale: i tassi della FED, il valore del Dollaro USA e la prospettiva di crescita industriale dovranno muoversi in modo definitivo per sbloccare la situazione.
Come sempre un saluto con un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
NVIDIA: il boom dell’IA frena,180$ livello decisivo per il trend📉 NVIDIA ( NASDAQ:NVDA ) – Il boom dell’intelligenza artificiale ha subito una brusca frenata venerdì, con il titolo che ha esteso le pesanti perdite settimanali. Le azioni sono scese fino a 179 $, portando il calo complessivo della settimana a circa -15% dai massimi recenti.
Il movimento riflette i timori crescenti sulla sostenibilità delle valutazioni elevate dei titoli legati all’IA, in rapporto agli utili futuri.
Dal punto di vista tecnico, considero l’area 180 $ un supporto cruciale: una chiusura sotto i minimi settimanali potrebbe aprire spazio a una correzione più profonda, con possibile estensione verso l’area volumetrica 150 $, che coincide con il 50% di ritracciamento dell’ultimo forte impulso rialzista partito dai minimi di aprile, ben visivile su TF weekly.
Al contrario, un rimbalzo da 180 $ potrebbe dare origine a una nuova gamba rialzista. Il POC a 180 $ sta attualmente mostrando la propria forza come livello di sostegno nel breve periodo.
La rottura del canale rialzista su timeframe daily e una chiusura sotto l’EMA 50 aumenterebbero la probabilità di una prosecuzione del movimento correttivo. Inoltre, la presenza di numerosi piccoli gap sul grafico indebolisce ulteriormente la struttura tecnica, potenzialmente attirando i prezzi verso il basso.
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L'Oracolo di Omaha e l'AI: Si è Perso il Treno o ha visto lungo?Buon sabato a tutti i trader, facciamo la nostra analisi sulla nostra watch list e mettiamo in prima pagina Warren Buffett e il Segreto della Tenuta: È Giusto Stare Fuori dall'AI?
Mentre Wall Street mette in scena le sue solite "finte" ribassiste, trasformando la debolezza in un ennesimo Buy the Dip, c'è un titolo che parla chiaro: BRK.B (Berkshire Hathaway).
Vederla riportarsi stabilmente verso i 499$ dopo l'ennesimo test difensivo a 473$ conferma una cosa: il mercato, nella fase di incertezza, premia la solidità e la filosofia di lungo termine di Warren Buffett.
Nonostante le fluttuazioni, la sua gestione appare sempre orientata a proteggere il capitale, non a inseguire l'ultima moda.
Questo mi porta a riflettere su due domande chiave:
L'AI e la "Corsa Persa": Ci si chiede se Buffett si stia perdendo la grande corsa dei tecnologici puri legati all'AI. La verità è che il suo portafoglio è esposto eccome (basti vedere la sua gigantesca posizione in Apple). Ma l'Oracolo rifiuta le valutazioni speculative. Preferisce detenere aziende con vantaggi competitivi duraturi (il famoso moat) piuttosto che scommettere su un settore in cui la valutazione è dettata più dall'euforia che dai fondamentali attuali.
Perché il Record di Liquidità? La sua enorme riserva di cash (liquido) parla chiaro: Buffett ritiene il mercato troppo sopravvalutato. Non trova aziende di qualità al prezzo giusto. Quando l'Indicatore Buffett (Market Cap/PIL) si trova in zone di allarme, la mossa più saggia è aspettare. Aspettare che il mercato corregga e gli offra un'opportunità di acquisto a sconto.
In un mercato che premia il "Buy the Dip" ma vive di valutazioni folli in alcuni settori, la strategia di Buffett è la lezione più grande: la pazienza è la forma più alta di disciplina finanziaria.
Come sempre un saluto con un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Wall Street: La Finta Perfetta e il Ritorno del "Buy the Dip"Un saluto a tutti i trader, Venerdì abbiamo assistito all'ennesima dimostrazione di quanto sia delicato e insidioso il mercato in questa fase.
Tutto sembrava pronto per la rottura ribassista che tanti aspettavano. Dopo una giornata di debolezza, gli indici americani si stavano avviando a chiudere con una candela che, tecnicamente, avrebbe potuto dare il segnale decisivo per una correzione più profonda.
E invece, il copione è stato ribaltato: nel momento cruciale, sono intervenuti i Tori.
Una vera e propria spinta prepotente ha fatto riassorbire quasi interamente la candela ribassista, trasformando una chiusura potenzialmente negativa in una tenuta di nervi notevole.
Per l'ennesima volta, la strategia vincente è stata ancora il "Buy the Dip" (comprare sul calo).
Questo movimento è incredibilmente significativo:
Trappola per Orsi: Chi è entrato short confidando nella rottura è rimasto intrappolato. La forza del riassorbimento suggerisce che il capitale in attesa è ancora massiccio e pronto a difendere livelli chiave.
Volatilità Estrema: Queste "finte" rendono il trading di breve termine un vero campo minato. La pazienza e la gestione del rischio sono, ora più che mai, priorità assolute.
Il sentiment di fondo è chiaro: per quanto le preoccupazioni macroeconomiche siano reali, il mercato (soprattutto quello istituzionale) si rifiuta ancora di credere in un bear market serio. Fino a quando i supporti tecnici verranno difesi con questa aggressività, la narrazione resterà di fatto rialzista.
Voi come avete letto questo finale di settimana? Continuerà il Buy the Dip?
Come sempre un saluto con un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
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Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Gold (XAU/USD) – Bias ancora ribassista sotto 4.014L’area 4.014–4.017 ha reagito con forte distribuzione istituzionale, confermata da BOS ribassista e incremento di volume. Finché il prezzo resta sotto questo livello, il bias rimane short.
🎯 Target:
3.979-3.972-3.933-3.915
📰 Con shutdown USA in corso, mancano dati macro e il mercato si muove quasi esclusivamente su liquidità e flussi → price action affidabile.
Invalidation: Close H1 > 4.020.
#XAUUSD #Gold #PriceAction #SmartMoney #Liquidity #Shutdown #Macro
Battaglia sulle Valute: EUR/USD tra Tensioni e Dati ChiaveTensione sui cambi
Il mercato valutario si trova in una fase di grande incertezza, con l’EURUSD che nelle ultime 24 ore ha vissuto oscillazioni rilevanti su fondamenti macro e segnali tecnici contrastanti.
Le dichiarazioni di membri della Federal Reserve hanno confermato un atteggiamento di attesa e di decisioni basate sui dati (orientamento “data dependent”) fino a fine anno, influenzando la forza relativa del dollaro. In particolare, i rendimenti dei Treasury USA a 10 anni sono saliti a 4,9%, spingendo gli investitori verso la valuta americana come rifugio sicuro in vista dei dati sul mercato del lavoro USA attesi per venerdì.
Sul fronte europeo, le minute interne della BCE hanno evidenziato divisioni nette tra i membri del Consiglio: mentre una parte del board auspica un primo taglio dei tassi nel secondo trimestre 2026, altri membri preferiscono mantenere una linea attendista in attesa di conferme sull’andamento dell’inflazione. Questo ha provocato una pressione sull’EURUSD, che ha arrestato il rialzo consolidandosi attorno a 1,1650, dopo aver toccato massimi di settimana intorno a 1,1725.
La tenuta di quota 1,1500 è stata favorita però da un certo arretramento del dollaro, influenzato da timori di uno shutdown governativo statunitense, che riduce la pressione sul cambio. I dati macro europei, come le vendite al dettaglio, non hanno finora fornito impulsi di rilievo, mantenendo un clima di indecisioneEURUSD ha mostrato una dinamica di consolidamento sopra quota 1.1500, sostenuto da un parziale arretramento del biglietto verde dovuto alle preoccupazioni legate alla crisi politica e al rischio shutdown negli Stati Uniti. La BCE mantiene un profilo prudente: nessuna indicazione di taglio imminente dei tassi, mentre i dati macro europei – come le vendite al dettaglio – hanno avuto impatto limitato sugli scambi..
Dal punto di vista tecnico, la coppia si mantiene sopra la media mobile a 20 periodi (attorno a 1,1485) e l’indicatore RSI ha recuperato dalla soglia di 40 a 44, segnalando una momentanea riduzione del momentum ribassista. Resistenze chiave si collocano a 1,1520 e 1,1550, mentre i supporti immediati sono 1,1500 e 1,1450, livelli che possono influenzare l’andamento nei prossimi giorni in attesa di importanti dati macro.
La struttura tecnica del cambio euro-dollaro evidenzia un progressivo indebolimento del recupero rialzista iniziato a inizio settimana. Le medie mobili a 20 e 50 periodi si sono avvicinate e potrebbero convergere a breve, indicando un momentum ridotto e una possibile fase di consolidamento laterale o prossima inversione. La resistenza tra 1,1710 e 1,1730 è un ostacolo consolidato, dove nelle ultime sessioni si sono formate candele con ombre superiori marcate — chiaro segnale di pressione di vendita in questa fascia tecnica. La volatilità nelle ultime 24 ore è stata contenuta, con un range intraday ristretto di circa 60 pips, indice di un mercato in attesa e compressione.
Dal lato fondamentale, l’indice PMI dei servizi nell’Eurozona si è attestato a 51,4, leggermente sotto le attese di 51,8, causando un temporaneo indebolimento della valuta unica. Negli Stati Uniti, l’ultimo dato ADP sui nuovi occupati privati è uscito a +123.000, inferiore ai +143.000 previsti, ma non abbastanza da innescare una correzione profonda del dollaro. Questo mantiene aperto il dibattito sulla futura strategia della Fed, che almeno per ora lascia il mercato in un’atmosfera di attesa cauta.
Indicatori come lo Stochastic e RSI mostrano segnali tecnici misti: lo Stochastic è rimbalzato da zona di ipervenduto al livello medio, suggerendo ancora spazio per un rimbalzo tecnico, mentre l’RSI si muove in una zona neutrale. Entrambi indicano potenziale per momenti di breve termine di forza relativa dell’euro, ma la struttura complessiva rimane vulnerabile.
Analisi
Il quadro generale tecnico mostra una leggera pressione ribassista con supporti chiave tra 1,1620 e 1,1600. Una rottura netta e sostenuta sotto questa soglia potrebbe esporre il cambio a movimenti verso livelli critici di 1,1550 e 1,1500, dove si sono consolidate zone di compratori verso la fine di ottobre. D’altro canto, un recupero convincente sopra 1,1730 potrebbe riaprire prospettive rialziste con target su 1,1780 e 1,1820, livelli raggiunti solo una settimana fa.
La lateralità tecnica degli ultimi giorni fa pensare a una pausa che potrebbe preludere a un movimento più deciso, ma su volumi ancora insufficienti e con bassa partecipazione istituzionale, ogni tentativo di breakout appare fragile. Solo un cambiamento di scenario, come un cambiamento netto nella narrativa Fed o un’accelerazione significativa dell’inflazione europea, potrà rompere questo equilibrio precario.
Comparazione tecnica con DXY
L’indice del dollaro USA (DXY) ha perso slancio rispetto ai massimi di inizio settimana, calando a 104,65 dagli oltre 105 punti. Lo shutdown governativo USA e la conseguente incertezza sui piani futuri della Fed pesano sull’indice, che ha mostrato una debolezza negli ultimi giorni. Essendo l’euro la componente maggioritaria del DXY, una sua stabilità o debolezza può influenzare direttamente il valore complessivo del dollaro nell’indice.
Negli ultimi due giorni la debolezza relativa del dollaro ha permesso a EURUSD di stabilizzarsi sopra i supporti critici, in attesa dei futuri dati macroeconomici USA, in particolare l’atteso report sul mercato del lavoro che potrebbe polarizzare nuovamente il sentiment e far oscillare l’indice DXY e la coppia EURUSD in modo più netto.
La relazione inversa tra EURUSD e DXY rimane cruciale: quando il DXY sale, il cambio euro-dollaro subisce pressione ribassista, e viceversa. Attualmente entrambi si trovano ancora in zone di prezzo tecnicamente sensibili, dove la stabilità o la rottura di certi livelli possono cambiare direzione velocemente.
Prossimi eventi macro chiave
Le prossime sessioni saranno particolarmente ricche di eventi macro che potrebbero fornire impulsi decisivi per EURUSD e DXY:
1. Dati sull’occupazione USA (Friday, 8 novembre): Il report ufficiale sul mercato del lavoro statunitense, con il tasso di disoccupazione e la creazione di nuovi posti di lavoro (Non Farm Payrolls), sarà il driver principale. Attese per +180K nuovi posti di lavoro e una disoccupazione stabile al 3,8%. Dati più forti potrebbero rafforzare il dollaro, mentre risultati deludenti potrebbero spingere EURUSD verso l’alto.
2. Decisione BCE sulla politica monetaria (prevista il 14 novembre): Attesa una conferma sulla linea prudente con possibile revisione delle prospettive inflazionistiche. Un segnale di maggior cautela o di rallentamento del ciclo restrittivo può rafforzare l’euro.
3. Rapporto sull’inflazione nell’Eurozona (CPI, atteso entro la prossima settimana): I dati sull’inflazione saranno cruciali per valutare la possibilità di tagli tassi o la permanenza di una politica monetaria restrittiva da parte della BCE.
4. Riunioni e interventi Fed: Qualsiasi indicazione da parte dei membri Fed nei prossimi giorni, in particolare in vista del FOMC di dicembre, sarà monitorata per anticipare eventuali aggiustamenti nella strategia monetaria.
5. Situazione politica USA: Lo sviluppo dello shutdown governativo e i negoziati sul budget federale potrebbero influenzare il sentiment del mercato e la forza del dollaro.
Questi eventi rappresentano potenziali catalizzatori per la volatilità su EURUSD e DXY, e potrebbero determinare rotture significative sui livelli tecnici visti in questa analisi.
Conclusione
L’EURUSD si mantiene in una “zona cuscinetto” tra 1,1600 e 1,1730 dove prevale la cautela, con un dollaro ancora protagonista ma con spazi limitati a causa delle incertezze politiche e macroeconomiche. Le prossime uscite macro saranno decisive per definire la traiettoria di breve termine. La compressione della volatilità potrebbe preludere a un movimento esplosivo, guidato dagli eventi chiave elencati.
Questa visione integrata di tecnica, fondamentali e correlazioni di mercato offre una base dettagliata per monitorare i prossimi sviluppi e prendere decisioni consapevoli nel trading di EURUSD.
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Continue? Insert coin!Buongiorno a tutti. Oggi posto questo grafico per farvi notare come sono cambiati alcuni livelli che io reputo importanti e non c'è nulla di buono per i rialzisti questa volta.
I margini su medio periodo sono diventati in maggioranza short, perciò mi aspetto un attacco ai livelli 108/109k usd dove si è formato un bel gruppo di margini dei corti su breve periodo, le leve superiori ai x10. Il livello medio è cambiato ed è passato sul massimo storico. Non lo stabilisco io, ma è il tempo a creare tutto questo. Mentre su intermedio i long tengono duro intorno ai 95/94k usd, anche se io ho messo il livello sui 93k usd per via di alcuni pattern che si sono formati in passato quando questo livello era una resistenza.
Io non so cosa fare, vi sto solo mostrando quello che vedo dopo accurate analisi dettate dall'esperienza.
WTI H1!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
Non vi è alcuna sollecitazione all’investimento; quanto riportato va inteso unicamente come il punto di vista di un utente della piattaforma. L’onere di approfondire ricade sul lettore, attraverso le proprie conoscenze ed esperienze.
Ogni commento che schernisce l’autore, l’idea o il grafico verrà segnalato al moderatore della piattaforma. Non fornirò ulteriori risposte in merito. Grazie per l’attenzione.
EURUSD H1!!! DISCLAIMER !!!
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EURUSD trattiene il fiato sulla “linea di trincea” 1,1570-1,1530EURUSD: Cosa Succede?
Il mercato valutario è sospeso tra due fronti cruciali: la recente svolta della Federal Reserve e la posizione strategica della BCE, che oggi ha lasciato intendere una prudenza quasi ferrea. Solo pochi giorni fa, il 29 ottobre, la Fed ha deciso un taglio di 0,25 punti base, una mossa attesa che ha provocato una reazione immediata sulle piazze globali.
L’annuncio ha rafforzato il dollaro, consolidando la sua posizione di valuta rifugio e spingendo l’EURUSD sulle soglie di supporto chiave.
Ma la vera onda si è propagata fino a oggi — quando la BCE, davanti a dati di inflazione in rallentamento e una crescita europea superiore alle attese, ha scelto di mantenere una linea di massima cautela.
Nessuna fretta nel modulare la politica monetaria, ma piuttosto il tentativo di rassicurare i mercati, difendere la stabilità del sistema euro e frenare ogni eccesso speculativo proprio in prossimità delle aree 1.1570-1.1530, la nuova “linea di resistenza” dell’Euro sul mercato globale.
Questa doppia dinamica, fatta di iniziativa americana e difesa europea, ha cristallizzato l’attenzione degli operatori: da qui, il destino dell’EURUSD si giocherà sugli equilibri tra politica monetaria, speculazione e dati macroeconomici, in un clima che oggi non concede tregua né margini di errore.
Sul fronte tecnico, la situazione non lascia spazio a illusioni: le medie mobili evidenziano una chiara pressione ribassista e il prezzo fatica a riconquistare i livelli lasciati alle spalle. Il Momentum, fotografato da un RSI stabile tra zona neutrale e ribassista, riflette un mercato bloccato tra indecisioni e volatilità ridotta. Le candele degli ultimi giorni, brevi e strette, raccontano una guerra di nervi dove predominano tatticismo e attesa, senza alcuna formazione grafica decisiva all’orizzonte.
Parallelamente, le cronache macroeconomiche alimentano il clima d’incertezza. La BCE prosegue nella sua linea prudente, appesantita dalla necessità di gestire un’inflazione in raffreddamento e un’economia che sorprende per il vigore inatteso. Negli Stati Uniti, la Federal Reserve ha deciso di fermarsi dopo il taglio di 0,25 punti base a fine ottobre, lasciando intravedere un 2025 senza ulteriori accomodamenti monetari. Il dollaro, saldo e difensivo, continua così a esercitare pressioni sull’Euro. I dati contrariati dal fronte USA — con PMI manufatturiero sotto attese ma un biglietto verde ancora dominante — bloccano di fatto qualsiasi tentativo di ripresa dell’Euro, inchiodandolo su livelli critici.
Analisi tecnica
Il confronto tra supporti e resistenze si fa ogni giorno più intenso. La zona dei 1.15 rappresenta l’ultimo baluardo dei compratori, mentre 1.18-1.19 resta una muraglia ardua da espugnare per i rialzisti.
La regressione dei prezzi suggerisce una leggera inclinazione ribassista e paventa ulteriori affondi verso aria 1.13-1.14. Mancano però volumi decisi e pattern tecnici di svolta: l’impressione è quella di un mercato immobilizzato in attesa del prossimo input macro o geopolitico capace di rompere l’equilibrio.
Conclusione
La “trincea” fra 1.1570 e 1.1530 reggerà l’urto dei ribassisti o assisteremo all’inizio di una nuova fase discendente per l’Euro? Il sentiment generale resta improntato alla cautela: in un simile scenario solo la prontezza nella lettura dei segnali di mercato e una gestione oculata della velocità d’azione potranno fare la differenza. La tensione resta palpabile, perché ogni nuova seduta potrebbe rivelarsi quella capace di cambiare il panorama valutario europeo.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.






















