Algorand grandioso progetto Grandiose notizie fondamentali sul sviluppo di algorand Blockchain decentralizzata.
Che nelle ultime settimane ci accompagna con collaborazioni con partner
Fondo per lo sviluppo nft
Algoswap intenzionato a premiare i possessori del coin
Operare con molta prudenza perche si rischia di fare un dramma di una grande opportunità.
Questi due mese sono molto sensibili soprattutto per la grande correlazione con il mercato azionario.
Ci sono stati diversi dump soprattutto il settore gambling.
Il btc non è nei migliori scenari qualsiasi operazione venga aperta rischia la liquidazione.
Il migliore approccio che riservo per questi momenti delicati è lavorare in entrambi le direzioni cercando di sfruttare le resistenza per aprire short e long mediando la posizione che performa male una volta la volatilità diminuita.
In questo caso rimango prevalentemente rialzista su algorand.
Con ordine nei punti di liquidazione posizioni.
E rimando neutro ribassista su btc mediando la posizioni aperta in short con il 5 percento.
Tapering
FED E FOMC: GUADAGNARE DI PIU' CAPENDO I MERCATI IN ANTICIPOBuongiorno ragazzi, avrei voluto pubblicare questa idea il giorno dopo la riunione della FED, ma per i tanti impegni e il poco tempo disponibile non ne ho avuto modo. Detto ciò, voglio comunque analizzare con l’analisi intermarket la reazione che hanno avuto i principali asset finanziari all’annuncio della FED. La domanda è: nonostante l’ulteriore riduzione degli stimoli e i possibili tre rialzi dei tassi di interesse nel 2022, perché i mercati hanno reagito così bene?
I PUNTI SALIENTI DEL FOMC
•Per prima cosa, la banca centrale ha affermato che accelererà la riduzione dei suoi acquisti mensili di obbligazioni. Per quanto riguarda dicembre, la riduzione sarà di 20 miliardi di dollari per i titoli del Tesoro e di 10 miliardi di dollari per i titoli garantiti da ipoteca delle agenzie. Invece, a partire dal prossimo gennaio, si andrà ulteriormente a ridurre lo stimolo, riducendo di 40 miliardi di dollari gli acquisti per i titoli del Tesoro, mentre gli acquisti di titoli garantiti da ipoteche di agenzie saranno pari ad almeno 20 miliardi di dollari al mese.
•Osservando il DOT PLOT, la FED prevede 3 rialzi dei tassi di interesse nel 2022 e 3 nel 2023; tuttavia i tassi stessi non verranno alzati prima del termine del tapering.
•Per quanto riguarda le prospettive di crescita economica, si è osservato un lieve calo per quanto riguarda il 2021 al 5,5%, mentre le previsioni per il 2022 sono di un incremento del 4% e di un 2,2% per il 2023.
•Le prospettive di inflazione sono del 5.3% alla fine del 2021, 2.6% nel 2022, 2.3% alla fine del 2023 e del 2.1% nel 2024.
•Altre dichiarazioni degne di nota sono quelle riferite alla correlazione tra crescita economica e pandemia: “Il percorso dell’economia continua a dipendere dal corso del virus; i rischi per le prospettive economiche rimangono, compresi quelli derivanti da nuove varianti del virus”.
Questi riportati sono i dati salienti del rapporto. Ora analizzerò uno ad uno i principali asset finanziari, in particolare:
• S&P500 e Nasdaq
• Rendimento dei titoli di stato a 10 anni e curva dei rendimenti aggiornata
• Dollaro Statunitense e valute di rifugio CHF e JPY
• Oro
S&P500 e Nasdaq
Per studiare al meglio il comportamento degli operatori, vi ho condiviso i due grafici in un timeframe a 15 minuti. La prima cosa da notare in entrambi gli indici è la lateralizzazione del prezzo che ha preceduto le dichiarazioni della banca centrale: perché è successo ciò?
Sappiamo che ci sono diversi market movers che talvolta, a livello giornaliero, possono andare a modificare il corso di una giornata di contrattazioni; questa riunione era sicuramente uno di quei market movers. Come si sono comportati quindi gli operatori? Non hanno preso una vera e propria posizione prima dell’uscita della notizia, e questo è testimoniato dalla lateralizzazione del prezzo che vi ho evidenziato nei rettangoli gialli. Tipicamente si vanno a formare delle fasi di consolidamento (lateralizzazione del prezzo seguita da un successivo rialzo) o di distribuzione (lateralizzazione del prezzo seguita da un successivo ribasso) quando gli operatori iniziano man mano ad aggiungere delle posizioni, che siano in rialzo o in ribasso. Comprano o vendono quantità “limitate” di contratti in maniera tale da accumulare denaro stesso, senza far partire però il prezzo, né al ribasso tantomeno al rialzo. Il loro scopo infatti non è quello di far schizzare subito il prezzo dal momento che, comunque, non si sapeva se ci potessero essere sorprese nel discorso che la FED avrebbe discusso, ma lo scopo era quello di far schizzare il prezzo dopo l’uscita del comunicato, andando quindi a guadagnare molto di più (grazie chiaramente al denaro accumulato nelle ore precedenti): ciò infatti è quello che è accaduto: gli operatori hanno dapprima accumulato denaro nell’area di consolidamento contrassegnata dal Point Of Control (ossia l’area in cui si sono concentrati più volumi, l’ho ottenuto utilizzando lo strumento “intervallo fisso”) e, dopo l’uscita della notizia, hanno pompato ancora più liquidità andando a far schizzare entrambi i prezzi verso l’alto, andando sicuramente a guadagnare tantissimo infatti, dalle ore 20:00 italiane alle 00:00, l’S&P ha segnato un +1,99% mentre il Nasdaq un +3,08%.
Come spesso si è detto, i mercati sono saliti vertiginosamente in questi ultimi due anni grazie agli stimoli e alla politica ultra accomodante della banca stessa. Vi siete chiesti come mai i mercati, nonostante il fatto che la FED abbia previsto 3 volte un aumento dei tassi nel 2022, abbia reagito così bene? Perché era quello che gli operatori si aspettavano ragazzi. Era da tempo che si parlava di una riduzione ancora più forzata dell’acquisto di obbligazioni e di un aumento dei tassi nel 2022, non era una novità. Il mercato avrebbe potuto stornare se Powell avesse ad esempio dichiarato un tapering ancora più accelerato e una politica, in generale, ancora più aggressiva, ma ciò non è stato. E quindi? Quindi gli operatori hanno tirato un sospiro di sollievo e, rincuorati, hanno acquistato. Ricordatevi sempre che il mercato ha paura delle sorprese, e non delle certezze, e ne avete avuto la conferma.
Vi siete chiesti come mai, i giorni dopo, i mercati siano poi scesi, andando a segnare una performance settimanale negativa (-1,99% per l’S&P500 e -3,33% per il Nasdaq)? E’ forse imputabile all’ondata dei nuovi casi come molti riportano?
Io, personalmente, non credo sia per quello, ma nonostante tutto rispetto le idee altrui per educazione e perché, dopotutto, questo mondo è favoloso per il fatto che ognuno ha delle idee diverse che si possono incontrare tra loro. Credo che il motivo principale sia stato la presa di profitti da parte di chi aveva guadagnato dopo l’uscita della notizia, e questo è accaduto perché i guadagni sono stati alti e perché tipicamente in periodi natalizi i grandi hedge fund mirano a chiudere l’anno il più possibile in guadagno e poi perché i volumi in generale si sgonfiano, e un mercato con pochi volumi può essere facilmente “manomesso”, andando quindi a poter compromettere i guadagni da parte di chi, nei giorni prima, aveva speculato sul rialzo del prezzo; quindi, proprio per questo pericolo, credo che ci sia stata la chiusura di tante posizioni long.
Credo che il mercato abbia già scontato da una settimana la nuova ondata covid, e credo che essa potrà contrastare il mercato qualora ci fossero delle prove veramente tangibili che essa farà deragliare l’economia, e questa prova non è appunto ancora arrivata e chissà se arriverà mai.
Vediamo i comportamenti dei prezzi i giorni dopo la dichiarazione in dei grafici a 30 minuti:
MONDO OBBLIGAZIONARIO: TITOLI DI STATO A 10 ANNI E IL LORO RENDIMENTO
Anche in questo caso vi ho condiviso dei grafici a 15 minuti. Cosa notiamo? Notiamo che la volatilità è stata bassa, infatti osserviamo come il range in cui si sono mossi i titoli a 10 anni è stato solamente del 0,26%. I rendimenti hanno registrato una volatilità più alta, essendo saliti dopo la notizia dell’1.88% per poi rimangiarsi il guadagno fatto a fine sessione.
Cosa ne traiamo da tutto ciò? E’ chiaro che il denaro degli investitori non è stato riversato sul mondo obbligazionario e ciò è testimoniato dalla bassa volatilità e guadagno praticamente assente nei titoli a 10 anni, ma è stato riversato nell’azionario, come abbiamo visto prima.
E il successivo motivo qual’è? E’ il fatto che il mercato avesse già scontato tutto; ricordate quando avevo pubblicato l’idea riguardante l’appiattimento della curva dei rendimenti e di come questa si si stesse appiattendo soprattutto nelle medie e nelle lunghe scadenze perché gli investitori stavano già scontando l’aumento di tassi? Mercoledì ne abbiamo avuto la conferma!
Il mercato si aspettava già questa notizia, e io avevo immaginato tutto ciò osservando proprio la curva dei rendimenti, che dà sempre tantissime informazioni, specie quando cambia pendenza.
L’idea riguardante la curva dei rendimenti la trovate cliccando in questo link:
Scrivevo quell’idea il 9 dicembre, e la curva dei rendimenti aveva questa forma:
Come vedete era già piatta, il che doveva già preannunciarci il fatto che questa notizia, salvo sorprese, sarebbe stata accolta positivamente dagli investitori.
Vediamo, ad oggi, se la curva ha cambiato pendenza:
Stavolta non vi ho riportato la curva dei rendimenti con tutti le sue maturazioni in funzione del tempo, bensì lo spread (la differenza) tra i rendimenti dei titoli a 10 anni (una scadenza lunga) e i rendimenti a 2 anni (scadenza corta): più lo spread sale, come nella prima parte del grafico identificata dalle due frecce rosse, tanto più la curva è “steepeng”, ossia “inclinata”. Se il trend che identifica lo spread viceversa scende ed inizia a formare dei massimi via via decrescenti, abbiamo l’appiattimento della curva. Come possiamo vedere, la curva ha iniziato a cambiare pendenza da fine marzo 2021 circa, e questo cambio continua ancora nel presente.
Possiamo quindi affermare che il mondo obbligazionario continua a darci le stesse informazioni da qualche mese a questa parte, confermandoci il fatto che gli investitori avessero scontato tempo prima la notizia relativa al FOMC e la paura di un rallentamento economico nel 2022 (ricordatevi che la curva si appiattisce quando gli investitori iniziano a scontare una transizione economica, specie da un’espansione ad un rallentamento).
DOLLARO USA
Vi ho riportato due grafici: a sinistra quello a 15 minuti per poter visualizzare il comportamento intraday degli operatori mentre a destra il grafico giornaliero, per avere una visione più chiara.
Guardando a sinistra vediamo come, in 71 barre, il dollaro abbia perso il -0,8% circa il che è abbastanza strano visto l’annuncio dei possibili tre aumenti dei tassi di interesse infatti, come saprete, un tasso di interesse alto è molto attraente verso gli investitori stranieri e, tipicamente, quando viene annunciato un aumento dei tassi stessi, una moneta va a rivalutarsi; quello che abbiamo osservato è stato esattamente il contrario: un crollo. Perché? Guardiamo il grafico giornaliero. Il dollaro è rialzista esattamente da maggio e continua ad esserlo.
Guardate ora un’interessante correlazione che rafforza le mie ipotesi:
Vi ho correlato lo spread tra i rendimenti dei titoli a 10 e 2 anni (linea blu) con il dollaro (linea arancio). Ho spiegato ripetutamente di come la curva si appiattisca quando si inizia a scontare un rialzo dei tassi di interesse: ciò è successo, la curva si è appiattita. Cosa è successo al dollaro nelle stesse settimane? Si è apprezzato. Questo cosa vuol dire? Che all’uscita della notizia il dollaro è crollato non perché gli investitori non erano felici della notizia, bensì avevano scontato la notizia prima, e questo mi viene confermato dalla correlazione che vi ho riportato graficamente. E’ importantissimo saper correlare tutti gli strumenti, avrete una visione ben più ampia di quello che succede.
YEN GIAPPONESE E FRANCO SVIZZERO
Come potete vedere nei grafici a 15 minuti, né lo yen tantomeno il franco hanno avuto dei movimenti degni di nota; all’uscita della notizia hanno perso entrambi un -0,3% circa per poi andare a rimangiarsi praticamente tutto. Tipicamente queste due valute vanno ad apprezzarsi in momenti di incertezza, come era accaduto nei giorni della scoperta della variante omicron; il 15 non ci sono state sorprese e questo è testimoniato proprio dal fatto che entrambe le monete si siano mosse pochissimo. Questa è l’ennesima conferma alla mia ipotesi.
ORO
Gli investitori hanno operato sull’oro così come hanno operato sull’S&P500 e sul Nasdaq: hanno prima accumulato le loro posizioni intorno al Point of Control della distribuzione formata dal prezzo all’interno del rettangolo giallo che vi ho indicato; successivamente hanno spinto il prezzo verso il basso e, il 16 dicembre, hanno iniziato a chiudere le loro posizioni per portarsi a casa i guadagni fatti e, di conseguenza, il prezzo è successivamente salito. Grafico molto analogo all’S&P e al Nasdaq!
CONCLUSIONI
La mia idea termina qui. Ogni giorno, guardando i grafici, faccio delle ipotesi e cerco di trovare riscontro negli stessi. L’idea che il mercato avesse scontato dapprima il FOMC trova riscontro in questa idea da me condivisa, che volevo altrettanto condividere con voi. Capite che, riuscendo a leggere i mercati e le loro importanti correlazioni, potreste avere diverse soddisfazioni.
Per qualsiasi dubbio contattatemi pure, sono disponibile.
Matteo Farci
Quale paura? verso i 15300-500Il NASDAQ ormai ci sorprende sempre più e infatti lo si attende in area 15300 - 15500 entro i primi di settembre, sempre se non ci saranno tensioni economico/politiche (tapering ect)
TAPERING E TASSI DI INTERESSE. LA REAZIONE DEI MERCATIBuongiorno ragazzi, come tutti saprete ieri sera alle 19 ha parlato il presidente della FED Jerome Powell. C’era molta attesa per questo intervento in quanto il presidente avrebbe annunciato probabilmente il tapering (ossia la riduzione di acquisti di obbligazioni), avrebbe dato una visione sull’inflazione e avrebbe parlato sulla decisione riguardo i tassi di interesse.
Ogni qualvolta siamo di fronte a situazioni ed interventi di questo tipo (ossia quelli che pesano come un macigno sul calendario economico) mi piace osservare come reagiscono i mercati. Vi ho quindi condiviso i grafici sui future dell’ S&P 500 e quello sul Nasdaq 100 a timeframe 15m.
Notiamo come, dalle 19 alle 00:45 circa, i mercati abbiano reagito benissimo, con l’S&P che è andato a segnare un bel +0,96% e il Nasdaq un +1,37%. Vi siete chiesti perché, nonostante Powell abbia annunciato il tapering (e quindi il ritiro graduale del sostegno ai mercati), i mercati hanno reagito bene?
Perché la notizia sul tapering era già stata scontata. Esiste un’affermazione molto veritiera nel mondo della finanza: buy the rumors and sell the news; i mercati finanziari scontano sempre in anticipo le news, andando a scontarle dal momento in cui tale news inizia a districarsi tra gli operatori. Da quanto si parla di tapering? Da tanto, almeno dall’estate. Quindi, se prossimamente i mercati scenderanno, non scenderanno per l’inizio del tapering.
Vi siete però chiesti il motivo per cui i mercati hanno reagito bene? A parer mio perché Powell ha dichiarato di non voler alzare i tassi di interesse, che ora sono stabiliti a 0-0,25%. Ricordiamo che quando i tassi di interesse sono bassi vanno a stimolare l’economia, in quanto per le aziende è più facile richiedere prestiti, e se esse gli richiedono, possono usarli per svariati motivi, tra i quali “espandersi”; più moneta circolante c’è, meglio funziona l’economia e più si alza il PIL, che è chiaramente mosso da tutte quelle aziende che appunto, come ho detto, posso facilmente accedere al credito quando i tassi sono bassi.
Adesso vedremo quando la FED avrà intenzioni di alzarli, saranno interessanti tutte le dichiarazioni che da qui al futuro rilasceranno i banchieri centrali.
Per quanto riguarda l'inflazione, invece, il presidente ha dichiarato ancora una volta di vederla "transitoria" a causa dei colli di bottiglia e delle catene di approviggionamento.
Ricordiamo, buy the rumors and sell the news, ne abbiamo avuto l’esempio proprio ieri.
Buona giornata, Matteo Farci
ANALISI TECNICA E FONDAMENTALE ARGENTO (SI1!)Buongiorno a tutti, oggi vado ad analizzare dopo qualche mese una materia prima, l’argento, con un’analisi del prezzo e una fondamentale, avvalendomi del report dello Silver Institute e del COT report.
SILVER INSTITUTE
Per chi non lo sapesse, Il Silver Institute è un'associazione internazionale senza scopo di lucro che trae i suoi dati dall'industria dell'argento; ciò include le principali case minerarie d'argento, raffinerie, fornitori di lingotti, produttori di prodotti in argento e grossisti di prodotti di investimento in argento. Fondato nel 1971, l'Istituto funge da voce dell'industria per aumentare la comprensione da parte del pubblico dei numerosi usi e valori dell'argento.
Il 29 ottobre è uscito il report in cui si osserva quali sono le previsioni di utilizzo della materia prima per i prossimi anni. In particolare, esso dice che:
“L'uso dell'argento nell'elettronica e nelle applicazioni elettriche (escluso il fotovoltaico) è previsto in aumento da 224 milioni di once (Moz) nel 2020 a 246 Moz nel 2025, riflettendo un aumento del 10%”. "Oggi, l'argento si trova in quasi tutti i dispositivi elettronici", il rapporto ha osservato. “Con la massima conduttività elettrica di tutti i metalli, l'argento sta svolgendo un ruolo fondamentale negli ultimi progressi tecnologici; la conducibilità è una risorsa importante nella miniaturizzazione di elettronica, permettendo alle correnti elettriche di fluire anche nei semiconduttori e chip per computer più piccoli”. Il report, continuando, dice che “l'argento è parte integrante di applicazioni come l'espansione della tecnologia delle comunicazioni 5G”.
Detto questo, vi ho riportato solo alcuni punti salienti del report, potete trovarlo nel sito del Silver Institute. Considerando quindi il fatto che il suo utilizzo negli anni a venire aumenterà, non solo per i motivi citati dal report ma anche perché esso è un metallo che verrà utilizzato per la transizione verde (ricordiamo, ad esempio, il suo impiego nei pannelli fotovoltaici), è possibile che l’argento possa essere un buon investimento a lungo termine (basandoci sulla legge della domanda e dell’offerta).
COT REPORT
Ora riporto sotto i dati riguardo le posizioni nette speculative sull’Argento dei non commercials (ossia gli speculatori).
29.10.2021 37,5K
22.10.2021 30,4K
15.10.2021 18,0K
08.10.2021 16,4K
01.10.2021 16,7K
Come possiamo notare, le posizioni long (rispetto alle short) sono in un trend rialzista dall’8 ottobre; in particolare esse, nel giro di 20 giorni, sono più che raddoppiate, facendo intendere il fatto che, nel breve termine, gli speculatori stanno pian piano aumentando le loro posizioni long. Dobbiamo però contestualizzare il tutto infatti, nonostante le posizioni in acquisto stiano pian piano aumentando, ci troviamo ancora lontani da valori di 52,8K toccati il 14 maggio (ciò significa che in quel periodo i rialzisti attivi nel mercato erano molti di più). Tuttavia, in una possibile ottica long, è importante a parer mio leggere questi dati, che quindi ci stanno riferendo il fatto che i non commercials si stanno pian piano esponendo di più.
ANALISI TECNICA
Dal punto di vista tecnico possiamo affermare che il prezzo si muove senza una tendenza da circa un anno e tre mesi, con il prezzo che ha toccato un massimo a 29,91$ il 7 agosto 2020, rivisitato e poi superato il 1 febbraio 2021 (quel massimo ricordiamo essere stato causato dallo short squeeze dei Wall Street Bets); grazie a questi due massimi ho tracciato una resistenza nera.
Nella parte bassa del grafico, invece, notiamo come il prezzo abbia sentito per 3 volte la struttura a 21,9 $/21,4$, ogni volta rimbalzandoci; questa zona è a parer mio molto importante, dove vengono piazzati tanti ordini long che superano quelli short; è quindi quella struttura dove si esaurisce la forza ribassista e dove si riaccende quella rialzista.
Ho individuato altre importanti strutture di prezzo nel Point of Control di tutto il periodo di lateralizzazione, dove il prezzo ha reagito ogni volta che è stato in corrispondenza o in prossimità, e nella media a 200 periodi, che il prezzo ha utilizzato determinate volte come resistenza e altre come supporto; il tutto è ben evidenziato nel grafico, spero di essere stato abbastanza chiaro.
Ultimamente si è avuta la formazione di un doppio massimo; il prezzo, nonostante fosse più forte rispetto al periodo precedente in cui era stato formato il massimo precedente (e ciò possiamo osservarlo grazie all’rsi) ,non è riuscito a salire oltre, come evidenzio nel grafico; la figura di doppio massimo verrà validata se il prezzo riuscirà a rompere al ribasso con decisione e buoni volumi la media a 50 periodi, viceversa rimbalzerà e vedremo cosa andrà a fare; le visioni possono essere 2:
1. Rompe al ribasso la media a 50 periodi e và a rivisitare i minimi a 21,5$
2. Rimbalza sulla media a 50 periodi, infrange al rialzo i massimi del “doppio massimo” e rivisita la media a 200 periodi; dal momento che quest’ultima è stata sentita dal prezzo diverse volte, sarà interessante vedere cosa (e se) succederà. Per un’ottica long, personalmente, aspetterei che il prezzo rompa al rialzo la resistenza indicata nel grafico in tratteggiato, a 28,5$.
Non dimentichiamo che l’argento è scambiato in dollari e quindi, per la relazione inversa che esiste tra materie prime e dollaro, più è debole quest’ultimo, più forti dovrebbero essere le altre; questa settimana la FED annuncerà probabilmente e ufficialmente il tapering (ossia la riduzione dell’acquisto di obbligazioni mensili): se ciò dovesse accadere, il dollaro dovrebbe in linea teorica andare a rinforzarsi sempre per una dinamica simile alla legge della domanda dell’offerta: più moneta circolante c’è, sotto forma di acquisto di obbligazioni, meno forte sarà essa; viceversa, con meno moneta circolante, essa dovrebbe rinforzarsi. Se il dollaro andasse a rinforzarsi, la mia visione diventerebbe quindi più short che long.
Spero che questa analisi vi aiuti dal punto di vista didattico.
Matteo Farci
Gold: fasi di rientro nella Kumo settimanaleBuongiorno a tutti,
nella chatroom pubblica dedicata al Gold troverete l'analisi del movimento riportato sopra che ho iniziato Giovedi' mattina partendo da questa divergenza sul grafico H4.
L'idea di base supportata dalla divergenza era quella di sfruttare il movimento contro la pressione ribassista rappresentata dalla Senkou Span A(W) per sfruttare il bullish momentum che poteva presentarsi all'entrata della Kumo settimanale.
Il target era la Kijun(W) con possibile estensione sulla SMA53(W).
Se avete delle domande non esistate a chiedere.
Un abbraccio a tutti e buon week-end
Be Good
Cozzamara
EUR/USD: UN'IDEA SEMPLICEEUR/ USD : UN' IDEA SEMPLICE
Possiamo osservare come i prezzi stiano oscillando in area 1.1830, nei pressi della base del triangolo evidenziato in figura in time frame Weekly. Dal punto di vista operativo potrebbe essere interessante strutturare un’operazione al rialzo di medio respiro. primo target individuabile in area 1.1980/90 e uno stop loss che potrebbe essere piazzato al di sotto dei minimi registrati questa settimana. ciò ci assicura un rischio:rendimento tendente pari quasi 1:3 Per i più ambiziosi , altrimenti si può puntare a un target individuabile in area 1.1890/1.19.
La sensazione è che se non ci saranno eventi di rilievo(prese di posizione decise da parte delle Banche centrali in tema di rialzo dei tassi, dati sbalorditivi per quanto riguarda il mercato del lavoro), i prezzi potrebbero continuare ad oscillare all’interno di questo triangolo nei prossimi giorni di contrattazioni.
A volte le cose semplici possono rivelarsi le più redditizie.
DOLLARO E FED: CHE SUCCEDE?Questa mattina i principali listini europei hanno aperto e continuano ad oscillare su livelli prossimi alla parità.
Cresce l’attesa per i dati sul mercato del lavoro Usa, mentre continua la marcia delle commodities con il petrolio sugli scudi. Il Wti segna un rialzo dello 0,5% (dopo il rialzo dell’1,6% di ieri) a quota 69,1 dollari al barile mentre il Brent raggiunge i 71,7 dollari al barile (+0,5%). A spingere il Wti verso un livello che non si vedeva dall’ottobre 2018 sono diversi fattori. Il primo riguarda l’ottimismo per la ripresa economica e dei consumi, con i Paesi sviluppati che arrivano all’estate forti di una campagna vaccinale che finalmente sembra aver spiccato il volo.
Il forte rialzo delle materie prime a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi e che ha fatto schizzare l’inflazione, è stato descritto dai vertici della Fed, e anche della Bce, come un fenomeno transitorio e quindi da non prendere in considerazione per cominciare a parlare di tapering. Qualora questo rialzo dovesse proseguire, e a supporto dovessero giungere dati entusiasmanti sul fronte del mercato del lavoro Usa , l’atteggiamento della Fed potrebbe repentinamente cambiare. Se fino ad oggi i vertici della banca centrale a stelle e strisce hanno sempre evidenziato come sia prematuro avanzare qualsiasi discorso di rialzo del costo del denaro, a seguito di nuove indicazioni positive dal mondo del lavoro potrebbero cominciare a introdurre la parola Tapering, che potrebbe da un lato spaventare i mercati , e dall'altro far si che il dollaro inverta la costante e lenta discesa osservata negli ultimi mesi.
Gli operatori saranno quindi molto attenti a quelli che saranno i dati rilasciati tra oggi e domani. Oggi ci sono gli Adp e domani i più celebri Nfp. A differenza dell’Nfp , gli Adp sono dati rilasciati non da un ente governativo ma da società(Automatic Data Processing Inc), che però gestisce un quinto dei dati salariali di 1/5 dei lavoratori privati degli Stati Uniti. Pertanto, si ritiene l’Adp una buona anticipazione di quelli che saranno i dati rilasciati poi con i Nfp.
Attenzione, dunque, al rilascio e all’impatto di questi dati. Nel frattempo comincerò ad analizzare graficamente i diversi cambi, cercando di individuare quelle che potrebbero rivelarsi le situazioni più interessanti dal punto di vista del rischio/rendimento.
Perchè EURUSD è Sceso?Il 12 Giugno avevo analizzato, sia dal punto di vista Tecnico che Quantitativo, il Futuro movimento di EURUSD.
L' Analisi Tecnica diceva che era rimasto "incastrato" sotto il 76,4% di Fibo utilizzato in maniera dinamica e, se non fosse riuscito a confermare Rottura del livello tondo in area 1,18 (con chiusura superiore) sarebbe, molto probabilmente, sceso.
Come ha fatto praticamente.
L' Analisi Quantitativa concordava con questa tesi e, dopo essere salito dello 0,60% circa a Giugno, e dopo aver raggiunto e superato il livello target in relazione alla chiusura di Maggio, mi aspettavo che ritornasse almeno in area 1,17 per poi, a Luglio, risalire della stessa percentuale ( 0,60%, come mediamente ha fatto negli ultimi 10 anni) e raggiungere nuovamente area 1,1750 circa.
Tutto questo si è materializzato (ed ancora con più veemenza) proprio Giovedì pomeriggio con l'Intervento di Draghi che ha palesato tutte le sue intenzioni.
Ma perchè l'Euro è sceso in dinamica assoluta di quasi 3 figure?
Te lo dico con le parole di Salman Ahmed, Chief Investment Strategist di Lombard Odier Investment Managers, che ho recentemente letto in una sua intervista e che sono quelle che, più di tutte, racchiudono il vero significato di ciò che è successo.
“Draghi, nonostante abbia preannunciato la fine del Quantitative Easing (QE) entro dicembre 2018 (dopo un ulteriore tapering da settembre in poi), è riuscito a fornire un messaggio decisamente accomodante sull’outlook della politica monetaria della Banca Centrale Europea (BCE).
La forward guidance sui tassi di interesse è stata rafforzata – con il caveat della promessa sull’assenza di un ulteriore rialzo dei tassi almeno fino all’estate 2019 – e con le promesse di un “prolungato periodo” di reinvestimenti.
Inoltre, il commento odierno di Draghi – secondo il quale il Consiglio Direttivo può adeguare tutti i suoi strumenti politici qualora necessario – ha dato l’impressione di nascondere un ulteriore messaggio, quello del “qualunque cosa serva.
Durante questo ciclo di politica monetaria, nonostante abbia incontrato una forte opposizione da parte della Bundesbank e dei suoi alleati, la BCE, sotto la guida di Draghi, è riuscita ad adottare una politica di maggior supporto monetario.
Oggi sembra che ci sia un altro bilanciamento con risultati accomodanti, visto che Draghi ha utilizzato sapientemente la conferenza stampa per adottare, sia a parole che con le azioni, un atteggiamento meno aggressivo.
Continuiamo a stimare che non ci saranno rialzi dei tassi di interesse fino al quarto trimestre del 2019 e pensiamo che la BCE rimarrà in sintonia con i sorprendenti dati negativi, soprattutto perché stanno emergendo dei rischi commerciali e altri legati alla situazione italiana.
La soglia necessaria per vedere un cambiamento della decisone in merito al QE è molto elevata ma la BCE conserva una flessibilità sufficiente per mantenere una politica economica accomodante nell’Eurozona, nonostante la fine del programma di QE.
E’ probabile che queste condizioni possano far arretrare l’euro da qui in poi, poiché i differenziali di interesse rispetto agli Stati Uniti potrebbero aumentare ulteriormente.
Inoltre, l’atteggiamento ancora abbastanza accomodante della BCE dovrebbe aiutare ulteriormente gli asset di rischio europei che hanno visto aumentare i propri premi di rischio a seguito degli sviluppi in Italia.
Quindi, la liquidità a livello globale si sta muovendo verso una posizione più restrittiva, ma la BCE sta svolgendo il suo ruolo nel cercare di garantire che la fine del QE avvenga in maniera graduale e ancorata”.
#bund #spread e #draghiFari puntati alla riunione di giovedì 14 giugno della bce.
Draghi durante il suo discorso post annuncio tassi dirà stop al quantitative easing? annuncerà le condizioni del tapering? Tassi in aumento? queste e molte altre le domande che fino a giovedì rimarranno prive di risposta.
Intanto qualcuno si muove sul mercato e quello che potrebbe accadere è che il BUND, titolo obbligazionario tedesco utilizzato spesso come barometro delle borse, dia le prime indicazioni riguardo a dove si posizioneranno i big boys.
Sono un paio di giorni che il BUND cerca l'affondo dei livelli di supporto di 159,50 / 160 euro per contratto. Più spesso questa zona oggi ed in particolare nei giorni passati, è stata interessata da importanti volumi e vedremo come reagirà nei prossimi giorni.
C'è da dire che questa settimana in corso è particolarmente strana, anche a causa del cambio dei contratti futures, il famoso rollover delle "triple witch" ovvero la scadenza delle tre streghe, scadenza che trova coinvolti il regolamento di tutti i futures ovvero i futures sull'equity, sulle currencies, le commodities i bonds etc.
I livelli da monitorare per il BUND sono supporti forti tra 157 - 158 - 159.30 mentre le resistenze sono poche ed in particolare solo ai livelli di 160 e 160.50.
Buon Trading
SantePTrader