Segni di ripresa reddituale, ma struttura finanziaria fragileIl 30 ottobre 2025 DXC Technology ha pubblicato i risultati trimestrali, che hanno sorpreso positivamente il mercato: nella seduta successiva il titolo ha registrato un balzo di circa +9%, in netto contrasto con l’andamento negativo degli ultimi dodici mesi.
Analizziamo i fondamentali per comprendere la reale solidità finanziaria e operativa del gruppo IT americano.
(per un confronto sull’ultima pubblicazione degli utili del 31 luglio 2025, vedi qui )
Liquidità e struttura finanziaria:
Il current ratio (1,22) e il quick ratio (1,22) restano inferiori ai benchmark settoriali (1,4 e 1,34 rispettivamente), segnalando una posizione di liquidità di breve periodo debole, con margini di sicurezza ridotti per coprire le passività correnti.
Il rapporto Debito/Patrimonio Netto (1,51) risulta più di tre volte la soglia settoriale (0,43), evidenziando una leva finanziaria elevata e una dipendenza significativa dal debito.
Anche la cassa su debito (0,37) è ben al di sotto della soglia minima (0,86), confermando una struttura patrimoniale tesa e fortemente vincolata al rifinanziamento.
Redditività e crescita:
Dal punto di vista operativo, DXC mostra margini in miglioramento dopo un lungo periodo di contrazione:
Margine lordo: 14,83% (sotto la media del 38,7%, ma in risalita);
Margine operativo: 3,71%;
Margine netto: 2,96%;
Margine FCF: 8,62% (superiore alla soglia del 4,57%).
Nonostante i ricavi risultano ancora in calo (−4,93% YoY), la crescita dell’EPS diluito (+507% YoY) segnala un turnaround reddituale netto, trainato dal contenimento dei costi e dalla riorganizzazione operativa.
Efficienza operativa e ritorni sul capitale:
La società evidenzia un eccellente disciplina gestionale:
Rapporto SG&A (11,11%) molto inferiore alla media (31,9%), segno di elevata efficienza amministrativa.
ROE 12,6%, ROA 2,83%, ROIC 5,48%: tutti sopra le soglie settoriali, confermando una buona redditività del capitale impiegato nonostante la leva elevata.
Valutazione di mercato:
Sotto il profilo valutativo, DXC appare drasticamente sottovalutata rispetto al settore IT:
P/E 6,31, PEG 0,01, P/S 0,19, P/B 0,73, tutti ampiamente inferiori alle medie di riferimento.
Anche i multipli basati su cassa e valore d’impresa ( P/CF 1,78, EV/EBITDA 3,17) confermano una valutazione molto contenuta.
Questi valori rendono DXC attraente per investitori value che puntano su recuperi di medio periodo.
Distribuzione e rendimento:
Il gruppo non distribuisce dividendi ( payout 0%, yield 0%), segnale di politica conservativa volta a preservare la liquidità e ridurre il debito.
In questa fase, DXC preferisce il rafforzamento patrimoniale alla remunerazione degli azionisti.
Andamento di mercato:
La performance annuale resta negativa (−35,9% nell’ultimo anno), riflettendo il pessimismo accumulato nel 2025. Tuttavia, il rimbalzo successivo agli utili indica un’ inversione di sentiment: il mercato comincia a riconoscere la sottovalutazione e il miglioramento dei fondamentali.
Punti di forza:
Margini operativi e di cassa in recupero.
Efficienza amministrativa eccellente (SG&A molto contenuti).
Forte rimbalzo dell’EPS (+507% YoY).
ROE e ROIC superiori alla media settoriale.
Multipli di mercato estremamente bassi (P/E, EV/EBITDA, P/B).
Segnali concreti di turnaround operativo e riduzione costi.
Punti di debolezza:
Liquidità corrente e pronta liquidità inferiori ai livelli di sicurezza.
Leva finanziaria eccessiva (Debt/Equity >1,5).
Cash/Debt insufficiente (0,37).
Crescita del fatturato negativa (−4,9%).
Margine lordo molto inferiore alla media del settore.
Assenza di distribuzione di dividendi.
Conclusione:
DXC Technology mostra una redditività in forte recupero e una valutazione di mercato estremamente compressa, elementi che hanno innescato la reazione positiva del titolo post-earnings. Tuttavia, la struttura finanziaria fragile e la debole liquidità richiedono cautela.
Rating complessivo: Classe C – “Turnaround value con rischio strutturale elevato” Titolo adatto a investitori con orizzonte medio-lungo e tolleranza al rischio, più speculativo che difensivo.
Techstocks
AMD inizia movimento ribassistaVedo questa analisi con target di breve termine
Timeframe 1H
Lo stocastico ha segnato 3 massimi decrescenti consecutivi (MAX A, MAX B, MAX C) ai quali corrispondono 3 massimi crescenti di prezzo, indicando l'esaurimento dell'attuale spinta rialzista
La linea del MACD ha incrociato al ribasso quella del segnale e indica una possibile inversione
Timeframe 1D
In cima al movimento rialzista e ormai in esaurimento del timeframe 1H si notano due candele giornaliere che mostrano indecisione, seguite da una Bearish Engulfing fatta registrare oggi
Lo stocastico è in zona ipercomprato
Force Index è passato sotto la linea di zero con la candela di oggi
Ho tracciato una estensione di Fibonacci usando il massimo fatto segnare dalla shooting star del 20 Agosto, il minimo del 6 Settembre e il massimo di ieri.
La mia posizione
Ingresso short a 151,20$
Profit ad ognuno dei livelli di Fibonacci, se la forza ribassista è ancora viva dopo il take profit si rientra short e si punta al livello Fibonacci più in basso, spostando lo stop al livello di take profit utilizzato
Stop loss appena sopra il massimo di ieri (un po' stretto) a 154,44$
Migliore & Peggiore Settore da Inizio AnnoQuali sono stati all'interno dell'azionario globale i settori che hanno fatto meglio e che hanno fatto peggio da inizio anno?
In arancione si vede il miglior settore globale con una performance superiore al 30%, parliamo del settore energetico, trainato dall'aumento del prezzo delle materie prime energetiche. In verde si vede il peggiore, con una performance negativa vicina al 20% da inizio anno, si tratta del settore azionario tecnologico, che contende l'ultimo posto insieme al settore dei beni di consumo "discretionary".


