Analisi del trend dell'oroAnalisi del trend dell'oro: la guerra dei dazi getta benzina sul fuoco, 3400 diventa la linea di vita o di morte per tori e orsi! 🔥 Nuove variabili fondamentali: il dazio di Trump innesca l'avversione al rischio
Trump ha improvvisamente annunciato un dazio del 30% su UE e Messico (in vigore dal 1° agosto), e il rischio di una guerra commerciale globale è aumentato vertiginosamente.
L'UE ha reagito con forza, il Messico ha promesso di difendere la propria sovranità e il mercato temeva di ripetere lo schema "guerra commerciale → caos nella catena di approvvigionamento → rimbalzo dell'inflazione" del 2018.
L'oro beneficia di un doppio vantaggio: le caratteristiche di bene rifugio e quelle anti-inflazione vengono rafforzate contemporaneamente, ma attenzione alla soppressione del dollaro statunitense da parte della politica "America First".
📌 Forma tecnica chiave: la grande scatola tra 3250 e 3400 non è ancora stata superata.
Risultato del mercato rialzista: sotto i 3300 si trova l'area dei costi istituzionali e le aspettative di taglio dei tassi di interesse della Fed supportano il minimo.
Fortezza del mercato ribassista: i 3400 concentrano un gran numero di ostacoli opzionali ed è necessario un forte catalizzatore per superarli. attraverso (come un'escalation completa della guerra commerciale) (guerra)
Posizione attuale: 3365 punti sono al limite superiore del riquadro e la battaglia decisiva long-short è imminente
⚠️ Promemoria sull'operazione di lunedì
Attenzione alle "aspettative di acquisto e ai fatti di vendita": il mercato ha parzialmente digerito il rischio tariffario, attenzione al calo dopo che le buone notizie si saranno concretizzate
Bomba di dati: se l'indice dei prezzi al consumo statunitense superasse le aspettative mercoledì, potrebbe indebolire le aspettative di tagli dei tassi di interesse e il prezzo dell'oro potrebbe essere sotto pressione
🎯 Due scenari
Scenario di escalation della guerra commerciale (probabilità 40%)
Contrattacco UE/Messico → crollo degli asset rischiosi → il prezzo dell'oro raggiunge i 3400 punti
Strategia: superare i 3385 punti per inseguire di più, obiettivo 3420-3450 punti
Scenario temporalesco ma su scala più ridotta (probabilità 60%)
Entrambe le parti raggiungono un compromesso a Ultimo minuto → l'avversione al rischio si attenua → il prezzo dell'oro scende di nuovo a 3320 punti
Strategia: superare i 3340 punti e andare short, obiettivo 3300-3280
💡 Consiglio definitivo
Investitori spot: acquistare a lotti nel range 3250-3300, ignorando le fluttuazioni a breve termine.
Trader con leva finanziaria: attenersi rigorosamente al principio di "inseguimento/vendita" e impostare uno stop loss!
Attenzione a tutti: la volatilità aumenterà questa settimana e dimezzare le posizioni è la regola per la sopravvivenza.
(Ricordate: l'oro ha buone performance in periodi turbolenti, ma i tweet di Trump sono più pericolosi della Fed!)💣
Analisi trend
Evoluzione 1-2-3 di Ross su Dollaro-YenProseguiamo con il ragionamento, ancora in essere, che avevo fatto su questo cambio due settimane fa.
Si sono poste le basi per un possibile ed interessante 1-2-3 di Ross sullo strumento (ho riportato i numeri accanto ai punti cui si sono sviluppati); Martedì scorso abbiamo corso il rischio che la struttura fosse invalidata, in caso di chiusura sotto il punto 3 della candela giornaliera, invece abbiamo avuto un pronto recupero e ci siamo riportati a ridosso dei massimi della struttura (punto 2), che se rotti validerebbero il pattern con possibilità rialziste molto ampie.
Sia chiaro, visto il periodo passato tra punto 1 e punto 3, il rischio congestione esiste ed è concreto, tuttavia è interessante osservare che anche fosse congestione, una rottura del punto 2 porterebbe lo stesso importanti prospettive rialziste.
In caso di rottura del punto 2 quindi avremo un primo ostacolo a 151$, per poi proseguire verso 154$ ed infine, eventualmente, estendere fino a 158$; al contrario uno chiusura sotto il punto 3 invaliderebbe il pattern, ma solo una chiusura sotto 140 cambierebbe il trend in ribassista.
Aud/Usd: Pronti al rialzo?Se queste mie analisi ti sono utili ti prego di mettere un LIKE/BOOST all'articolo e seguire questo profilo.
Questo mi permetterà di continuare a fare questo lavoro gratuito.
Un paio di settimane fa parlavo di questo cambio valutario visto il formarsi di una F.T.W. sopra il livello chiave 0,6400, ex area di resistenza diventata supporto.
Nelle ultime due settimane è avvenuta la convalida del mio trigger operativo ed ora, dopo il retest nei giorni scorsi di zona 0,6500 ( round number oltre che ex resistenza di breve termine ), sembra tutto ben predisposto per un movimento di rally per l'aussie contro il biglietto verde.
In settimana starò attento a possibilità di entrate long sui livelli principali di acquisto come area 0,6550.
Nel caso invece si salga in breakout senza il tocco di questa zona, la successiva area potrà diventare 0,6580/0,6600.
Il fallimento della mia view si avrebbe con ritorni perentori al di sotto di area 0,6360.
Per il momento è tutto, vi auguro un buon week-end e un buon TRADING SIMPLE!
Uno sguardo a StellantisNonostante il forte calo di venerdi non cambia molto a livello tecnico su Stellantis in quanto rimane ancora valido il trading range compreso tra €8,287 e €9,017.
Al momento sembra ancora posibile un ritorno a €9,25 a seguire €9,349 e €9,372 fermorestando non perda area €8,30.
Probabili pnc presenti sul titolo al di sotto dello 0,50 e quindi al momento poco rilevanti.
Uno sguardo a STMNonostante il calo di venerdi al momento nulla di grave ma la seduta di ieri rimette in discussione il breakout sopra €26,87.
Al momento trading range valido compreso tra €26,915 e €28,275 un possibile ulteriore breakout rialzista potrebbe spingere il titolo fino a €28,875 e €28,98.
Al momento da segnalare una posizione netta corta da parte del fondo D.E. Shaw pari a 1,10% della azioni in circolazione.
Peggior titolo della settimana: IvecoBrutta performance del titolo che chiude la settimana in flessione del 6,63% rompendo la rialzista partita dal 7 aprile e perdendo anche la mm100 €15,63.
Prossimi obiettivi possibili €14,975 a seguire chiusura gap €14,91 massimo del 9 maggio.
Da segnalare la posizione netta corta da parte del fondo Capital Fund Management allo 0,59.
BTC rallenta a causa del weekendIl prezzo del BTC sta rallentando 📉
Questo rallentamento è dovuto alla bassa volatilità tipica del weekend, in particolare del sabato 🕰️. Tuttavia, se il prezzo rallenta senza tornare sull’FVG, allora ci sono buone probabilità che riparta con forza e con un’elevata volatilità 📈🔥.
Miglior titolo della settimana: AzimutOttima performance del titolo che chiude la settimana in rialzo del 8,98% in scia agli ottimi dati sulla raccolta di giugno.
Titolo ormai vicinissimo ai massimi assoluti di maggio 2015 in area €29,58 per chi avesse il titolo a prezzi più bassi si potrebbe iniziare a ragionare in ottica di stop profit e quindi direi fondamentale chiudersi se mai dovesse perdere il livello di €27,50 per evitare di erodere ulteriormente il gain.
Dax: Test e ripartenza o inizio dei ribassi?Partiamo con un presupposto, ovvero che visto l'annuncio dei dazi di Trump a mercati chiusi oggi, i mercati (tedeschi in questo caso) prezzano qualcosa come un apertura di un punto percentuale di ribasso all'apertura di Lunedì.
Dopo questa doverosa premessa, ora ragioniamo sulla rottura recente dei massimi (linea bianca) e su cosa potrebbe accadere nei prossimi giorni.
Iniziamo dicendo che il trend è indiscutibilmente long, che si vedono solamente supporti nel grafico, statici e volumetrici e quindi ragionare in ottica short è certamente rischioso; detto questo, a questo punto abbiamo probabilmente due opzioni:
- Una reazione dalla linea bianca, che vale come test del livello rotto e proseguo del rialzo (al netto dell'eventuale apertura short di Lunedì)
- Al contrario un ribasso, confermato magari con una chiusura sotto i 24000/23800, potrebbe innescare delle vendite più violente che avrebbero come primo obiettivo area 23000, la cui rottura aprirebbe scenari ribassisti di maggior respiro (anche se è decisamente prematuro parlare di questa ipotesi).
S&P 500 Future – Un triplice ostacolo verso l'attacco ai massimiMentre vi scrivo, il Future dell’e-mini S&P 500 sta tentando di superare area 6312punti, un livello di breve fondamentale. Il grafico a 15 minuti dell’SP evidenzia un elemento tecnico chiave: il Triplex incorniciato nel box giallo, rappresenta un’area di distribuzione da parte delle mani forti, formatasi a partire da venerdì 11 luglio scorso, in concomitanza con l’annuncio shock di ulteriori dazi USA da parte di Trump.
Da quel momento si è attivato un posizionamento short di breve periodo, con tre massimi consecutivi falliti attorno all’area 6312 punti, che hanno definito una resistenza sensibile. In pratica, l’area mediana del Triplex – tra i 6308 e i 6312 punti – rappresenta ora il livello spartiacque tra un possibile recupero strutturale o una prosecuzione della debolezza.
Se i compratori non riusciranno a riportare stabilmente il livello sopra l'area descritta, il mercato invierebbe un segnale di persistente debolezza, confermando che il rimbalzo recente è stato solo un pull-back tecnico e non un'inversione.
Edoardo Liuni
BTC rallentaIl prezzo del BTC rallenta durante la giornata 📉
Attualmente sta formando una candela daily a forma di martello ribassista, il che potrebbe indicare nei prossimi giorni una leggera fase di consolidamento per andare a recuperare la liquidità al di sotto
Il prezzo potrebbe scendere fino all’FVG e raggiungere il supporto in zona 110.000 prima di ripartire al rialzo 📊🟢
DAPP ETF è ora di accelerare?DAPP ETF mostra forza e torna sopra i 10 euro nella quotazione a Milano.
E' ora di tornare alle quotazioni del 2022?
Il momentum sulle crypto è favorevole.
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Risk Disclaimer
Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo e non devono essere considerate come consulenza finanziaria. Si prega di fare le proprie ricerche prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
Analisi EURUSD sulla scia dei daziLa coppia valutaria EUR/USD ha evidenziato una moderata flessione nel corso della scorsa settimana, stabilizzandosi appena al di sotto della soglia tecnica di 1,1700, in ulteriore distanziamento dal massimo pluriennale di 1,1830 registrato agli inizi di luglio.
L’andamento dei mercati finanziari continua a essere influenzato dalle dinamiche politiche statunitensi, in particolare dagli obiettivi strategici delineati dal Presidente Donald Trump. Con il progressivo ridimensionamento delle tensioni geopolitiche, l’attenzione dell’amministrazione statunitense si è nuovamente focalizzata sulle politiche commerciali, in particolare sull’imposizione dei dazi, nonché sull’orientamento prudente adottato dalla Federal Reserve in materia di politica monetaria.
Sin dall’inizio della settimana, l’attenzione degli operatori speculativi si è concentrata sulla scadenza del 9 luglio, data chiave per l’entrata in vigore dei nuovi dazi commerciali. Nel mese di maggio, il Presidente Donald Trump aveva annunciato l’introduzione di misure tariffarie di ritorsione su oltre 180 partner commerciali, accompagnando tale decisione con un periodo di grazia di 90 giorni, finalizzato a favorire la negoziazione di accordi più favorevoli per gli Stati Uniti.
Tuttavia, con l’avvicinarsi della scadenza, i progressi sul fronte negoziale si sono rivelati limitati. Gli Stati Uniti sono riusciti a concludere intese commerciali solo con alcune economie minori, come il Vietnam, mentre non sono stati raggiunti accordi significativi con le principali controparti commerciali, inclusa – prevedibilmente – la Cina.
Il Presidente degli Stati Uniti ha successivamente provveduto all’invio di comunicazioni ufficiali a circa 40 Paesi, notificando l’introduzione di dazi doganali compresi tra il 20% e il 40%, contestualmente all’estensione del periodo di grazia fino al 1° agosto.
In un’ulteriore escalation delle tensioni commerciali, è stata annunciata un’imposta del 50% sulle importazioni dal Brasile, motivata da presunte pratiche commerciali scorrette e da accuse politicamente motivate nei confronti dell’ex Presidente Jair Bolsonaro.
Contestualmente, l’amministrazione ha imposto un dazio del 50% su tutte le importazioni di rame e una tariffa del 35% sui beni provenienti dal Canada. Infine, in un’intervista rilasciata alla NBC lo scorso venerdì, il Presidente ha anticipato che i restanti partner commerciali potrebbero essere soggetti a dazi compresi tra il 15% e il 20%.
Il Presidente degli Stati Uniti ha rinnovato le sue critiche nei confronti del Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, intensificando la pressione affinché l’istituto centrale adotti una politica monetaria più accomodante. In particolare, Trump ha ribadito la propria convinzione che il tasso di riferimento della Fed sia attualmente superiore di almeno 300 punti base rispetto a un livello ritenuto adeguato per sostenere la crescita economica.
Attraverso un post pubblicato su Truth Social, Trump ha accusato Powell di mantenere i tassi “artificialmente elevati” e di ignorare l’assenza di pressioni inflazionistiche, arrivando a definirlo nuovamente “Too Late” e a chiederne pubblicamente le dimissioni. Il Presidente ha inoltre espresso l’intenzione di nominare un successore più allineato alla sua visione, qualora Powell decidesse di lasciare l’incarico.
Tra i nomi circolati come potenziali sostituti figurano il Segretario al Tesoro Scott Bessent, il Direttore del National Economic Council Kevin Hassett, la Vicepresidente della Fed Michelle Bowman e il Governatore Christopher Waller.
Le dichiarazioni di Trump hanno alimentato un clima di incertezza sui mercati finanziari, contribuendo a un temporaneo rafforzamento del dollaro statunitense (USD), sostenuto dal suo ruolo di valuta rifugio. Tuttavia, i timori legati alla stabilità della governance economica e alle prospettive macroeconomiche degli Stati Uniti hanno limitato l’ampiezza di tale apprezzamento.
Nel corso della settimana, l’attenzione degli operatori si è concentrata sulla pubblicazione dei verbali della riunione di giugno del Federal Open Market Committee (FOMC). Dai documenti è emersa una sostanziale coesione tra i funzionari della Federal Reserve e il Presidente Jerome Powell, con una valutazione condivisa secondo cui, sebbene l’incertezza legata alle politiche commerciali si sia parzialmente attenuata, essa permane su livelli elevati.
La maggioranza dei membri del Comitato ha ritenuto probabile e appropriata una riduzione del tasso sui federal funds entro la fine dell’anno, mentre una minoranza ha espresso preferenza per il mantenimento dell’attuale orientamento monetario nel corso del 2025.
Parallelamente, i dati macroeconomici provenienti dall’Eurozona hanno fornito segnali contrastanti. L’indice Sentix Investor Confidence relativo al mese di luglio ha registrato un miglioramento, attestandosi a 4,5 punti rispetto al valore negativo di -0,2 di giugno. Tuttavia, le vendite al dettaglio hanno subito una contrazione dello 0,7% su base mensile a maggio, peggiorando rispetto al precedente calo dello 0,3%. In Germania, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IAPC) è stato confermato al 2% su base annua per il mese di luglio.
Nonostante la pubblicazione di tali dati, l’euro (EUR) non ha mostrato reazioni significative, in quanto il sentiment di mercato continua a rappresentare il principale driver delle dinamiche valutarie.
Appuntamenti sul calendario economico di questa settimana
Nel corso dei prossimi giorni, l’attenzione degli operatori sarà rivolta a una serie di dati macroeconomici di rilievo provenienti dagli Stati Uniti. In particolare, martedì è attesa la pubblicazione dell’Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) relativo al mese di giugno, seguita giovedì dai dati sulle vendite al dettaglio, anch’essi riferiti allo stesso periodo. A completare il quadro settimanale, venerdì verrà diffusa la stima preliminare dell’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan per il mese di luglio.
Sul fronte europeo, il calendario macroeconomico si presenta più contenuto. In evidenza, la Germania pubblicherà l’indagine ZEW di luglio sul sentiment economico, mentre a livello di area euro è attesa la lettura finale dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IAPC) di giugno.
Nel frattempo, diversi esponenti della Federal Reserve interverranno pubblicamente nel corso della settimana. Tuttavia, non sono attese indicazioni di rilievo, con le dichiarazioni che dovrebbero risultare coerenti con l’attuale orientamento attendista espresso dal Presidente Jerome Powell.
ANALISI TECNICA SUL CROSS
WEEKLY CHART
L’analisi tecnica su base settimanale della coppia EUR/USD evidenzia l’avvio di una fase correttiva, successiva a condizioni di ipercomprato. Gli indicatori tecnici si sono progressivamente allontanati dai massimi recenti, orientandosi al ribasso, pur mantenendosi ancora in prossimità di livelli estremi. Questo comportamento suggerisce un raffreddamento del momentum rialzista, senza tuttavia indicare un completo disimpegno da parte dei compratori.
La media mobile semplice (SMA) a 20 periodi conserva una pendenza marcatamente positiva, posizionandosi ben al di sopra delle SMA a 100 e 200 periodi, che risultano in fase di convergenza, confermando la persistenza di un bias strutturalmente rialzista.
Dal punto di vista dei livelli tecnici, il cambio EUR/USD si mantiene al di sopra del ritracciamento di Fibonacci del 23,6% del rally compreso tra maggio e luglio, situato in area 1,1650, che rappresenta il primo supporto dinamico di rilievo. Un’eventuale estensione della correzione troverebbe un supporto più significativo in prossimità del ritracciamento del 38,2%, localizzato attorno a 1,1540.
L'indicatore Ichimoku ci rappresenta un chiaro trend al rialzo con la Tenkan e la Kijun Sen distanti entrambe dal prezzo. Per adesso la Tenkan Sen sta fungendo da supporto dinamico e quindi è auspicabile un ulteriore rimbalzo sulla stessa prima di un'ulteriore spinta al rialzo.
La Chiku Span non ha alcun ostacolo al rialzo e la Kumo ha una perfetta fisonomia rialzista.
DAILY CHART
Le letture tecniche su base giornaliera confermano un’impostazione coerente con il quadro settimanale. La coppia EUR/USD sta attirando nuovamente l’interesse degli acquirenti per il secondo giorno consecutivo, trovando supporto dinamico in prossimità della media mobile semplice (EMA) a 21 periodi (linea viola), lievemente inclinata al rialzo e situata appena al di sopra del ritracciamento di Fibonacci del 38,2% del movimento 19 giugno - 01 luglio (rettangolo verde).
Parallelamente, la EMA a 100 (linea gialla) periodi mostra una pendenza decisamente positiva, posizionandosi a oltre 400 pip al di sotto dei livelli correnti, rafforzando la struttura tecnica di medio termine. Gli indicatori di momentum, pur muovendosi in territorio positivo, evidenziano un’inclinazione ribassista, segnalando un aumento della pressione in vendita, ma senza fornire ancora segnali chiari di un’estensione della fase correttiva.
Sul fronte delle resistenze, la coppia incontra un primo ostacolo tecnico in area 1,1720, mentre una barriera più significativa si colloca in prossimità di 1,1770. Un superamento deciso di quest’ultima soglia potrebbe rappresentare un segnale di esaurimento della correzione e aprire la strada a un nuovo impulso rialzista, con target potenziale oltre il massimo annuale a 1,1830.
Da notare come il prezzo ha corretto la sua proiezione al rialzo al livello 1,27% dell'inversione di FIbonacci calcolata sull'impulso 21 aprile - 27 marzo.
Ichimoku ci descrive un possibile rimbalzo sulla Kijun Sen prima di una forte ripartenza in ascesa, zona di confluenza con il ritracciamento di Fibonacci 0,618%.
I volumi sulla time-line ci suggeriscono una rinnovata ripresa e questo rafforza la continua la propensione al rialzo.
BITCOIN IN RALLY- Nuovo record storico di 120.000$.
Il prezzo del Bitcoin è in forte rialzo dopo una decisa rottura dei 110k dove il prezzo lateralizzava da settimane, questo nuovo rally ha portato il prezzo a raggiungere un nuovo record storico di 120k.
Nel grafico si può notare un KST confortante che da forza al trend rialzista analizzato dal canale di regressione di breve termine. Analizzando il volume profile possiamo notare un POC ben al di sotto del prezzo in area 95k e volumi bassi per il nuovo rally in evidenza area 120k.
Dalla liquidation heatmap si può osservare abbastanza poco visto lo slancio, il prezzo è ben oltre i livelli indicati .
Al momento supporti del trend di breve termine rispettivamente a 120k (bassi volumi) e 113k (supporto heatmap)
Attenzione ai massimi e ai ribassi dell'oro!
L'oro ha oscillato questa settimana, e la spinta si è intensificata. Ha toccato il fondo e rimbalzato a 3282, per poi salire costantemente verso la fine della settimana. Venerdì è salito lentamente a 3368 e ha infine chiuso a 3357. Quindi l'oro può essere considerato forte? È possibile raggiungere 3400 la prossima settimana?
Dal punto di vista del trend, è troppo presto per dire che diventerà forte. 3400 è una barriera insormontabile. Solo sfondando 3400 possiamo vedere che si è stabilizzato ed è forte. Se viene represso sotto 3400, i rialzisti non saranno stabili e potrebbero ricadere in qualsiasi momento, quindi potremo osservare solo oscillazioni su larga scala.
La prossima settimana, concentratevi sui guadagni e sulle perdite della barriera di 3400. Si sconsiglia di acquistare direttamente ai livelli alti lunedì. Dopo la chiusura del mercato del fine settimana, il mercato subisce delle interruzioni, il che può facilmente causare rialzi discontinui.
Non pensate che salirà non appena salirà, e il massimo di 3500 sembra essere a portata di mano; quando scende, sentite che scenderà bruscamente, e la barriera dei 3000 non è un sogno. Dovremmo stare alla larga da chi dice che il mercato è rialzista quando sale e ribassista quando scende. La direzione non è creduta perché la vediamo, ma vista perché ci crediamo. Ci sarà sempre un momento in cui perderete tutto se inseguite il rialzo e vendete al ribasso.
Inoltre, il massimo di 3365 non ha ancora formato una sostanziale svolta al rialzo e non si è stabilizzato. Dovremmo comunque concentrarci sui guadagni e sulle perdite di questa posizione lunedì, quindi dovremmo considerarla da due punti di vista:
1. Se il mercato apre direttamente al rialzo, prestate attenzione alla pressione di 3370-3372 e andate short, con l'obiettivo a 3350-3340! 2. Se il mercato scende per primo all'apertura, è possibile andare long intorno alla linea 3340, con l'obiettivo al di sopra del massimo di 3360-3368.
Oro incontra una forte resistenza, pronto per una correzioneCon una chiara tendenza al ribasso nel grafico, l'oro sta affrontando una resistenza significativa a 3.392,404 USD. Allo stesso tempo, i dati sull'occupazione negli Stati Uniti sono stabili e i segnali sui tassi di interesse dalla Fed non sono chiari, creando un ostacolo rilevante. Questo stallo rende difficile per l'oro compiere una forte rottura al rialzo.
Secondo l'avviso del World Gold Council, se le tensioni geopolitiche si allentano o se il dollaro USA e i rendimenti dei titoli di stato americani continuano a salire, la possibilità di una correzione al ribasso dell'oro nel medio periodo è molto alta. Questo apre opportunità per i trader di applicare strategie di vendita quando l'oro non riesce a mantenere la forte tendenza al rialzo.
Con il supporto più vicino a 3.304,000 USD, gli investitori dovrebbero prestare attenzione ai segnali di diminuzione del prezzo per ottimizzare i profitti durante le correzioni.