Momento Cruciale per EURUSDBuongiorno a tutti🤟
Dopo il successo dell’idea sull’Oro di ieri, oggi ci concentriamo su EURUSD con un'operazione basata sulla mia strategia, The Seven-Up . Come sempre, cercherò di condividere idee come questa (e non solo) nel modo più tempestivo possibile per mostrarvi alcune delle mie operazioni.
Quindi, in cambio vi chiedo di Boostare l’idea nel caso vi piaccia.
DETTAGLI OPERAZIONE:
- Stop Loss: 1.0210
- Entrata: 1.0242
- Take Profit: 1.0340
- Rapporto Rischio/Rendimento: 1:3
CONTESTO MACRO:
Negli ultimi 3 mesi e mezzo, l’euro ha perso circa il 9% rispetto al dollaro. Questo movimento è stato causato principalmente dalle politiche monetarie delle due banche centrali: la Fed ha mantenuto un atteggiamento più cauto nei tagli, mentre la BCE è stata molto più aggressiva.
COMMENTO:
Per quanto interessante sia analizzare i motivi di questo calo, voglio sottolineare che The Seven-Up non si basa su notizie o macroeconomia.
La mia attenzione è sui movimenti del mercato a breve termine, e non su previsioni a lungo termine.
Era comunque utile darvi una breve spiegazione del contesto attuale.
Eventuali modifiche al trade (uscite anticipate, aggiustamenti di livelli, ecc.) saranno pubblicate qui sotto nei commenti.
Cosa ne pensate di EURUSD in questo momento?
Qualcuno di voi sta monitorando la coppia?
Buon trading a tutti!
Trump
Trump e l’Impatto nel Mercato Forex: Quali Valute Influenzate?
L'elezione di Donald Trump come Presidente degli Stati Uniti ha spesso avuto un impatto significativo sui mercati finanziari globali, incluso il mercato forex, che è particolarmente sensibile agli sviluppi politici, economici e geopolitici. Il forex rappresenta il mercato più grande e liquido del mondo, dove le valute si scambiano in tempo reale, e qualsiasi evento di portata mondiale, come un'elezione presidenziale, può generare volatilità.
In questo articolo, analizzeremo l’impatto che il ritorno di Trump alla Casa Bianca potrebbe avere sul mercato forex e quali coppie valutarie potrebbero subire maggiori movimenti.
Il Contesto dell’Elezione di Trump
Donald Trump è noto per il suo approccio economico incentrato sul nazionalismo economico e sulla politica fiscale espansiva. Durante la sua precedente amministrazione, il focus su tagli alle tasse, deregulation e una guerra commerciale con la Cina ha avuto un impatto profondo sulle valute globali. Trump ha anche più volte espresso la volontà di mantenere il dollaro debole per favorire le esportazioni statunitensi, spesso criticando la Federal Reserve per le sue politiche monetarie.
Con il suo ritorno alla presidenza, ci si potrebbe aspettare un’ulteriore spinta verso politiche economiche aggressive, come tagli alle tasse, incentivi fiscali e una maggiore enfasi sul protezionismo. Questo potrebbe generare effetti a cascata sul dollaro USA e su altre valute correlate.
Coppie di Valute Più Influenzate
Di seguito, analizziamo le principali coppie forex che potrebbero essere maggiormente impattate dall'insediamento di Trump:
1. EUR/USD (Euro/Dollaro Statunitense)
L’EUR/USD, la coppia più scambiata al mondo, sarà probabilmente una delle più volatili.
Effetto di Trump: Se Trump continuerà a spingere per politiche fiscali espansive, il dollaro potrebbe indebolirsi nel breve termine a causa delle aspettative di aumento del debito pubblico. Tuttavia, in caso di un’agenda più aggressiva della Fed, il dollaro potrebbe rafforzarsi.
Focus geopolitico: Eventuali tensioni tra Stati Uniti e Unione Europea (legate a dazi commerciali o politiche di regolamentazione) potrebbero portare a un deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro.
2. USD/JPY (Dollaro Statunitense/Yen Giapponese)
Lo yen giapponese, considerato una valuta rifugio, sarà fortemente influenzato.
Effetto di Trump: Un aumento dell’incertezza globale o delle tensioni geopolitiche potrebbe rafforzare lo yen contro il dollaro. Tuttavia, un incremento del rendimento dei Treasury americani potrebbe spingere il dollaro a rialzo.
Scenario probabile: Politiche aggressive pro-crescita di Trump potrebbero inizialmente indebolire il dollaro contro lo yen, ma un aumento dei tassi di interesse USA potrebbe invertire il trend.
3. USD/CNY (Dollaro Statunitense/Yuan Cinese)
La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina è stata uno dei punti centrali dell’amministrazione Trump.
Effetto di Trump: Un ritorno di politiche protezionistiche, come dazi su beni cinesi, potrebbe portare a una svalutazione dello yuan. Ciò potrebbe spingere la coppia USD/CNY verso nuovi massimi, aumentando le tensioni nei mercati asiatici.
Focus del trader: Gli operatori dovranno monitorare attentamente le dichiarazioni di Trump relative ai rapporti commerciali con la Cina.
4. GBP/USD (Sterlina Britannica/Dollaro Statunitense)
La sterlina britannica sarà influenzata principalmente dalle relazioni commerciali post-Brexit.
Effetto di Trump: Se Trump adotterà un approccio più aggressivo nelle relazioni con il Regno Unito, potrebbe verificarsi una svalutazione della sterlina. Tuttavia, un miglioramento delle relazioni commerciali anglo-americane potrebbe supportare un rafforzamento della GBP contro il dollaro.
5. AUD/USD (Dollaro Australiano/Dollaro Statunitense)
L’AUD è spesso considerato un indicatore della crescita globale, data la dipendenza dell’Australia dall’esportazione di materie prime.
Effetto di Trump: Le tensioni commerciali tra USA e Cina potrebbero penalizzare il dollaro australiano. Tuttavia, una maggiore spesa infrastrutturale negli Stati Uniti potrebbe sostenere i prezzi delle materie prime e rafforzare l’AUD.
6. USD/CHF (Dollaro Statunitense/Franco Svizzero)
Il franco svizzero, altra valuta rifugio, è sensibile alle incertezze globali.
Effetto di Trump: Se l'insediamento di Trump porterà a instabilità politica o economica, il CHF potrebbe apprezzarsi rispetto al dollaro.
Grazie per aver letto questo articolo, come sempre, se avete domande, non esitate.
Cordialmente,
Andrea Russo
NEWSLETTER#109: THE KING DOLLARIl dollaro comanda ancora una volta l'intera sessione giornaliera.
Nel primo pomeriggio sono stati pubblicati i dati ADP, in attesa dei dati NFP di venerdì.
"Nell'ultimo mese del 2024 il mercato del lavoro è passato a un ritmo di crescita più modesto, con un rallentamento sia delle assunzioni che degli aumenti salariali. L'assistenza sanitaria si è distinta nella seconda metà dell'anno, creando più posti di lavoro di qualsiasi altro settore" .
Le azioni americane sono ancora sotto pressione.
Il sentiment di mercoledì è stato smorzato dopo che il presidente eletto Donald Trump sta valutando la possibilità di dichiarare un'emergenza economica nazionale per far passare nuovi dazi.
Trump ha spesso imposto tasse sulle importazioni durante la campagna elettorale, chiedendo a volte tasse del 60% o più sui prodotti cinesi.
Settimane dopo la sua vittoria, il repubblicano ha promesso di aumentare le tariffe sulle importazioni cinesi del 10% e di imporre il 25% di tasse sui prodotti provenienti dal Canada o dal Messico.
Buon trading a tutti
DOLLARO E TRUMPIl dollaro comanda la sessione dopo l'uscita dei dati nel pomeriggio:
I dati pubblicati dall'Institute for Supply Management riflettono una crescita più rapida del previsto nel settore dei servizi degli Stati Uniti a dicembre, aumentando le preoccupazioni per l'inflazione più vischiosa.
"Si sta assistendo a una ricalibrazione delle aspettative di inflazione e delle aspettative sui tassi della Fed.
Questo ha innescato un piccolo sell-off nei mercati azionari dopo l'entusiasmo iniziale.
Tuttavia, il numero ISM riflette un forte mercato dei consumatori e del lavoro, che collega a un quadro più ampio di forte crescita economica che favorisce la crescita degli utili aziendali."
Il presidente eletto Donald Trump nel pomeriggio ha affermato di non escludere l'uso della forza militare per prendere il controllo del Canale di Panama e della Groenlandia, sottolineando che il controllo degli Stati Uniti su entrambi è vitale per la sicurezza nazionale americana.
Trump ha inoltre ventilato l'idea di far entrare il Canada negli Stati Uniti, specificando però che non userà la forza militare per farlo, ma farà affidamento sulla «forza economica».
Buon trading a tutti
L'ANNO NUOVO E' ALLE PORTE!Il nuovo anno è alle porte, con i mercati che stanno registrando gli ultimi aumenti di volume del 2024.
Nel pomeriggio è stato pubblicato l'indice che monitora la vendita delle case in sospeso.
"Le vendite di case in sospeso sono aumentate del 2,2% a novembre, il quarto mese consecutivo di aumenti e il livello più alto da febbraio 2023.
I consumatori sembrano aver ricalibrato le aspettative riguardo ai tassi ipotecari e stanno approfittando di un maggiore inventario disponibile".
Giovedì e venerdì vedremo le prime letture del 2025 con le prime pubblicazione dell'ISM Institute.
Secondo Ted Pick, CEO di Morgan Stanley, un grande rischio sta attualmente dominando l'economia globale.
Gli Stati Uniti devono affrontare un significativo deficit di bilancio oltre a un enorme debito nazionale, ha osservato l'imprenditore, aggiungendo che una delle principali sfide per l'economia statunitense nel 2025 potrebbe essere un rallentamento della crescita economica a causa dell'aumento dell'inflazione, che potrebbe portare alla stagflazione.
In particolare, a metà novembre 2024, il debito nazionale degli Stati Uniti ha superato i 36 trilioni di dollari per la prima volta nella storia.
In precedenza, a giugno, il Fondo Monetario Internazionale ha esortato il governo ad adottare misure urgenti ed efficaci per affrontare l'aumento del debito pubblico.
Le stime preliminari suggeriscono che potrebbe raggiungere l'incredibile cifra del 140% del PIL entro il 2032.
Buon trading a tutti
IL RE DOLLARO SOVRANO INCONTRASTATOAnalisi del percorso del dollaro nel 2024 e prospettive per il 2025.
Il 2024 è stato un anno in cui l'indice DXY ha vissuto momenti di incertezza ascesa, in cui ha testato più volte la supply zone (rettangolo rosso) intorno ai livelli (106.50 e 105.44) e poi ha toccato il fondo nella demand zone (rettangolo verde) intorno ai livelli di parità a settembre.
Come era già stato preventivato a fine 2023, tutto il 2024 dei mercati finanziari, tralasciando tutto lo scenario geopolitico delineato dalle guerre, è stato influenzato da quello che sarebbe dovuto essere e si è concretizzato il 5 novembre, con l'elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump.
Il blasonatissimo "Trump Trade", che ha preso piede con le crescenti aspettative degli investitori secondo cui il presidente più discusso dell'ultimo decennio avrebbe potuto avere una reale possibilità di sconfiggere la candidata democratica Kamala Harris alle elezioni del 5 novembre, diventando il 47° presidente degli Stati Uniti (con non pochi colpi di scena).
Ed è così, che il biglietto verde ha innescato un rally che è partito nei primi giorni di ottobre e, con correzioni fisiologiche, ha portato il dollaro a superare i massimi del 2022, rompendo la barriera dei 108.00. Il rally del dollaro statunitense, come da manuale, ha avuto il suo riflesso sui Tresury, con i rendimenti a 10 anni che hanno toccato quota 4.63%
Ma le motivazioni dell'impennata del biglietto verde non risiedono solo nel "Trump Trade" e le dichiarazioni del neo-presidente sia in campagna elettorale che subito dopo la vittoria (che analizzeremo più avanti) ma riguardano anche lo stato dell'economia americana. Infatti, la notevole forza del dollaro è stata supportata dalla resilienza dell'economia del Paese di fronte agli anni di politica monetaria restrittiva, soprattutto se confrontata con le economie degli altri Paesi equiparati. Nonostante il mercato del lavoro abbia dato segni di rallentamento, gli indicatori di settore rimangono solidi. A testimoniare la forza economica c'è anche l'inflazione al consumo che rimane, rispetto ai principali competitors persistente ed elevata, al di sopra del livello prestabilito dalla Fed (2%). Infatti, attualmente, i membri del FOMC rimangono divisi su chi è propenso ad ulteriori tagli e chi, invece, sostiene la cautela considerando anche il valore ancora alto del PCE (personal consumer expenditure), indicatore più attenzionato dalla FED.
La cautela è legata anche alla prospettive governative di Donald Trump, basate sul suo approccio ad imporre tariffe sulle importazioni dalla Cina, dall'Unione Europea, dal Canada e dal Messico.
La politica dei dazi porterebbe, come conseguenza diretta, ad un aumento dell'inflazione dovuto all'aumento dei costi per gli importatori e i consumatori finali. Correlato a ciò, potrebbero esserci politiche di ritorsione dei Paesi esportatori verso l'America, degenerando in una vera e propria guerra commerciale con un drastico aumento delle tensioni economiche globali (come se non bastassero). Lo scenario appena descritto potrebbe portare la Fed a frenare la sua politica attale dei tagli o, addirittura, a pensare di rialzarli. Se tutto ciò dovesse accadere porterebbe ulteriore linfa vitale al dollaro, rafforzandolo ulteriormente.
Sebbene attualmente l'economia USA sembri di gran lunga più forte rispetto quella dell'Europa e le controparti del G10, è difficile stabilire con certezza se le politiche che vuole attuare il neo-presidente Trump, possano incidere significativamente sulla crescita del PIL americano.
Seguendo le parole di Trump, sia in campagna elettorale che successivamente all'elezione, sembrerebbe che l'intenzione è quella di improntare la politica economica su una deregulation, con un approccio più indulgente in tema di politica fiscale e un focus sulla promozione della produzione interna, sostenendo la politica dei dazi al fine di proteggere il nazionalismo riducendo la dipendenza dalle importazioni. Ulteriore aspetto trumpiano riguarda il minor impiego bellico delle truppe americane all'estero con una correlata esortazione ai Paesi NATO affinché provvedano all'aumento per la spesa per la difesa.
Sul fronte di politica ambientale, Trump promuove l'indipendenza energetica promuovendo la produzione di combustibili fossili (in rispetto al green deal) riducendo le normative ambientali distaccandosi dagli accordi internazionali sul clima.
Come se non bastasse, il neo presidente Donald Trump ha proferito parola anche in merito alla politica monetaria attuata dal Powell, lo stesso criticato più volte già durante il primo mandato per esser stato troppo lento nella politica di taglio dei tassi d'interesse. Da ultimo, Trump ha anche espresso l'idea che il presidente degli Stati Uniti dovrebbe essere parte attiva nelle decisioni di politica monetaria, minando il ruolo tradizionale riservato alla Federal Reserve. L'evoluzione di questa idea potrebbe avere non poche ripercussioni sulla politica economica e l'indipendenza della Fed, facendo venir meno lo scopo della sua esitsenza.
Ingerenze del Presidente a parte, Powell ha riferito che visto l'andamento dell'economia, di pressioni inflazionistiche alle porte e di un mercato del lavoro tutto sommato non troppo in affanno, non ci sarà alcuna fretta o frenesia a tagliare ulteriormente i tassi, sposando un approccio cauto nella determinazione del tasso neutrale.
In merito, nell'ultima riunione del FOMC che si è tenuta il 18 dicembre, la banca centrale americana si è allineata alle aspettative generali e ha abbassato il Fed Funds Target Range di 25 bps al 4.25%-4.50%, segnalando un ritmo più cauto di allentamento per il 2025, con la maggior parte dei funzionari che hanno espresso preoccupazioni sul fatto che l'inflazione potrebbe tornare a salire. Il "dot plot chart" ha rilevato due tagli per tutto il 2025, ribadendo, quindi, l'idea che la Fed, contro ogni volere di Trump, non ha retta di agire a gennaio, quando effettivamente siederà alla Casa Bianca il nuovo presidente.
Attualmente le proiezioni prevedono che nel 2025 il tasso di prestito di riferimento si attesterà nell'intervallo 3,75%-4%, che entro la fine del 2026 si abbasserà a circa il 3.4% con i costi del prestito che rimarrebbero al di sopra della stima rivista del tasso "neutrale" ora stabilito al 3% (tasso in cui l'economia è in equilibrio).
Per quanto riguarda le proiezioni sull'economia, queste sono state riviste al rialzo rispetto all'ultima lettura, con un PIL che è visto in crescita del 2.5% per il 2024 e del 2.1% per il 2025 ( a differenza delle precedenti che vedevano un 2% per entrambi gli anni).
La disoccupazione è stata vista in lieve rialzo al 4.3% per la fine del 2025, proiezioni migliori rispetto il 4.4% previsto per entrambi gli anni (2024 e 2025).
Per quanto riguardo l'inflazione rimane un velato pessimismo con il dato "core" (escluso delle componenti volatili di energia e cibo) che è rivisto più elevato per più tempo, con un picco del 2.8% nel 2024 per poi arrivare al 2.5% entro la fine del 2025 (le proiezioni precedenti prevedevano un picco del CPI core al 2.6% e 2.2% nel 2025).
ANALISI TECNICA
Weekly chart
Sul grafico settimanale possiamo vedere la tendenza estremamente rialzista supportata dall'indicatore Ichimoku. Infatti la linea di prezzo si trova al di sopra della Tenkan Sen dalla candela del 21 ottobre, con la Chinkou Span nettamente al di sopra della Kumo e della linea di prezzo senza alcuna resistenza da rompere nei paraggi. Il trend è molto teso al rialzo e quindi sarebbe davvero sfrontato pensare ad una posizione al ribasso (trend is your friend).
Attualmente il prezzo si trova all'interno del ritracciamento dell'ultimo impulso ribassista calcolato dai massimi del 2022 ai minimi del 2023. Siamo a circa il livello 0.618 di Fibonacci al livello di prezzo 108.38; potrebbe esserci una correzione, seppur di minima entità ma rimango dell'idea che è troppo azzardato pensare ad un entrata al ribasso.
L'RSI ci delinea una zona di impercomprato con il prezzo molto distante dalla media mobile a 50 periodi.
daily chart
Per quanto riguarda Ichimoku rimaniamo della stessa idea del grafico settimanale, con il prezzo che si tiene sopra la Tenkan Sen. Potrebbero essere interessanti eventuali rimbalzi sulla Kijun Sen per ipotizzare entrate al rialzo (non è un consiglio). Il prezzo rimano comunque molto distaccato dalla Kumo con la Chikoun Span, anche in questo caso, senza alcun ostacolo al rialzo.
Rimaniamo comunque sulla scia del Trump Trade e una significativa rottura del supporto dinamico (freccia verde), potrebbe aprire le porte al supporto statico dello scorso maggio, dove ci sarebbe una confluenza di tra la zona di ritracciamento 0.5 di Fibonacci e la Kijun Sen (circa livello 106.99).
In conclusione, possiamo aspettarci sicuramente un 2025 con tanto carburante nel serbatoio per il dollaro americano con tutto ciò che ne consegue.
Sul fronte geopolitico, non si vede chiaramente la fine delle guerre, sia sul fronte Ucraino sia per il conflitto tra Israele, Iran e Libano, mentre la situazione in Siria continua ad alimentare venti di incertezza in Medio Oriente.
Probabilmente questo scenario continuerà ad alimentare la domanda di beni rifugio e, di conseguenza, fornire supporto al dollaro americano.
Se a tutto ciò, si aggiunge lo scenario trumpiano dei dazi, si potrebbero innescare politiche economiche di ritorsione riaccendendo la miccia delle tensioni globali...
Le crescenti pressioni inflazionistiche potrebbero costringere la Fed ad agire arrestando l'attuale ciclo di tassi o addirittura avviando un nuovo piano di rialzi. Ciò porterebbe i rendimenti dei titoli di stato Usa ancora più in alto rafforzando ulteriormente il dollaro.
È plausibile aspettarsi che il contrasto tra la resilienza economica dell'economia USA e le difficoltà dei paesi concorrenti amplierà il ciclo di allentamento monetario di quest'ultimi rispetto a quello che potrebbe, di contro, palesarsi negli Stati Uniti. Questa divergenza porterà al deprezzamento delle valute rivali e un ulteriore rafforzamento del biglietto verde.
⚠️DISCLAIMER⚠️ Nessuna informazione, dato o news, oggetto di contenuto vuole essere un consiglio finanziario.
Gli uomini legati a Palantir alla corte di Trump. Chi sono?Nel video di oggi tralascio per un attimo l'ormai usuale appuntamento con l'analisi tecnica per anadare invece a spulciare il Team che Trump sta mettendo in piedi per il supporto al suo secondo mandato.
Vediamo chi sono questi personaggi, uno ad uno, e perché il loro legame con Palantir Technologies è cosi forte.
NEWSLETTER#97: TRUMP E USATRUMP INIZIA IL SUO LAVORO…
Dopo essere tornato in carica come presidente degli Stati Uniti, da circa 3 settimane, Trump incomincia a spaventare le principali economie.
Nella mattinata Trump ha comunicato l’interesse di aumentare le tariffe del 25% per Messico e Canada e del 10% per la Cina.
L’obbiettivo principale per Trump è limitare i flussi di immigrati e droghe.
La reazione dei mercati valutari non si è fatta attendere: CAD e AUD sono le valute più deboli della giornata, insieme al peso messicano.
USA CONSUMER CONFIDENCE
La fiducia dei consumatori ha continuato a migliorare nel mese di novembre e ha raggiunto il massimo livello che ha prevalso negli ultimi due anni.
L’aumento di novembre è stato principalmente guidato da valutazioni più positive dei consumatori sulla situazione attuale e sulla disponibilità di posti di lavoro, che ha raggiunto il livello più alto in quasi tre anni.
Notizie macroeconomiche della giornata di domani
- Tasso d'interesse NZD (02:00) (NZD)
- PIL (14:30) (USA)
- Jobless claims (14:30) (USA)
Buon trading a tutti
BTC 82.500 SHORTDonald Trump ha avuto un rapporto piuttosto controverso e critico nei confronti del Bitcoin (BTC) e delle criptovalute in generale, specialmente durante il suo mandato presidenziale. In passato, ha espresso opinioni negative su Bitcoin, definendolo "una truffa" e mettendo in guardia contro il suo utilizzo, in quanto non vede la criptovaluta come qualcosa di valido o sicuro per l'economia statunitense. In particolare, ha ribadito che il dollaro statunitense dovrebbe rimanere l'unica valuta legittima e ha mostrato preoccupazione per il rischio che le criptovalute possano facilitare attività illecite, come il riciclaggio di denaro.
Ecco alcuni punti chiave per comprendere la posizione di Trump e il suo impatto potenziale su Bitcoin:
1. **Fiducia nel dollaro**: Trump ha sottolineato che gli Stati Uniti dovrebbero concentrarsi sul rafforzamento del dollaro come valuta nazionale e internazionale, e vede Bitcoin come una possibile minaccia per questa leadership, non avendo dietro una regolamentazione o un valore garantito da uno Stato.
2. **Critiche alla regolamentazione leggera**: Durante la sua presidenza, si è mostrato favorevole a una regolamentazione più stretta del mercato delle criptovalute per prevenire attività speculative e illecite. Questo approccio era motivato anche dal fatto che alcune criptovalute fossero associate a rischi per la stabilità finanziaria e alla volatilità eccessiva del mercato.
3. **Posizione verso le criptovalute rispetto ad altri candidati**: Alcuni politici di spicco negli Stati Uniti hanno manifestato posizioni più aperte verso le criptovalute, mentre Trump ha mantenuto un approccio scettico e più legato alla regolamentazione finanziaria tradizionale. Con l'aumento della regolamentazione sulle criptovalute negli Stati Uniti, questo potrebbe influenzare il mercato e gli investitori.
4. **Recenti sviluppi**: Negli ultimi anni, il mercato delle criptovalute è cresciuto notevolmente e diverse grandi istituzioni finanziarie hanno iniziato ad accettare Bitcoin come riserva di valore. Anche se Trump potrebbe mantenere la sua posizione scettica, il mercato è sempre più accettato globalmente e sta diventando una parte più consolidata dell’economia finanziaria internazionale.
Nonostante la sua posizione critica, Trump ha solo un'influenza limitata sull’adozione del Bitcoin, che continua ad evolversi anche grazie all'interesse di istituzioni e governi di vari paesi.
NEWSLETTER#81: TRUMP e INFLAZIONEELEZIONI: TRUMP E HARRIS
Tra poco più di 3 settimane potremo assistere alle lezioni americane.
Cosa dicono i sondaggi?
Secondo Kalshi, una borsa finanziaria che consente di scommettere su determinati eventi futuri, dal 10 ottobre le probabilità elettorali sono passate da 50-50 a favore netto di Donald Trump.
Donald Trump è ora in vantaggio di 10 punti percentuali su Kamala Harris nelle elezioni del 2024, raggiungendo un consenso del 57%.
In caso di vittoria di Trump il dollaro potrebbe continuare il ritracciamento rialzista iniziato qualche settimana fa.
INFLAZIONE UK
L'inflazione dei servizi nel Regno Unito è scesa al di sotto del 5% per la prima volta da maggio 2022, sorprendendo la Banca d'Inghilterra, che prevedeva un 5,5%.
La componente Headline è scesa sotto il 2% per la prima volta da maggio 2021.
Questo calo, attribuito anche alla riduzione dei prezzi dei voli, potrebbe accelerare i tagli dei tassi d'interesse già previsti per novembre.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Nessuna notizia macroeconomica rilevante
- Indice dei prezzi all’esportazione e importazione (14:30) (USD)
Buon trading a tutti
NEWSLETTER#56: OPEC+ e TRUMPREPORT OPEC+
“La crescita economica globale nel primo semestre 2024 si è dimostrata resiliente e questo modello di crescita stabile si è esteso al terzo trimestre 2024, sostenuto dalla forte spesa dei consumatori, in particolare nel settore dei servizi.
La crescita economica globale è prevista ad un buon 3,0% per il 2024, seguita dal 2,9% per il 2025.
Sebbene esistano alcuni rischi al ribasso, lo slancio nelle economie non-OCSE osservate dall’inizio del 2024, insieme ad una ripresa nei paesi OCSE, potrebbe fornire ulteriori vantaggi alla crescita economica globale.
Inoltre, si prevede che le banche si sposteranno verso politiche monetarie accomodanti entro la fine del 2024”.
TRUMP E HARRIS
Questa notte Trump e Kamala Harris si sono scontrati nel dibattito presidenziale tanto atteso.
Un recente sondaggio della CNN mostra come il 63% degli ascoltatori pensa che Harris abbia vinto il dibattito.
Diversi sono stati i temi: Dazi sulla Cina, deficit commerciale, immigrazione e tanto altro.
Il dollaro non ha registrato nessun aumento di volatilità ma ha perso terreno rispetto i livelli di inizio settimana.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Massa monetaria (10:00) (CNY)
- CPI USA (14:30) (USD)
Buon trading a tutti
NewsLetter#54: Trump, CPI e BCE!BISOGNA ATTENDERE ANCORA…
I dati NFP di venerdì non sono riusciti a chiarire l’idea agli investori: Nella riunione di settembre la FED taglierà di 25 o 50 punti base?
Le aspettative hanno oscillato leggermente durante l’uscita dei dati per poi ristabilizzarsi sui livelli pre-news.
La palla passa ai dati CPI di mercoledì.
Gli economisti stimano un ulteriore calo della componente headline.
Attenzione al dibattito di domani sera tra Kamala Harris e Donald Trump.
Nell’ultimo intervento di giugno tra Biden e Trump i sondaggi hanno visto favorevole Trump, con un dollaro che aveva tentato il recupero su livelli superiori.
BCE WEEK!
Domani verranno pubblicate le proiezioni economiche della BCE; Attenzione alle possibili revisioni a ribasso dell’inflazione.
Giovedì la BCE esprimerà il proprio giudizio riguardo i tassi d’interesse: il mercato ha già scontato un taglio di 25 punti base e rimane aperta la possibilità di un taglio di 50 punti base.
Notizie macroeconomiche rilevanti della settimana
- CPI USA mercoledì (14:30) (USA)
- Decisione sul tasso d’interesse giovedì (14:15) (EUR)
- PPI USA giovedì (14:30) (USA)
- Indice di fiducia venerdì (16:00) (USA)
Buon trading a tutti!
A bitcoin piace Trump.Nel cerchio il momento esatto (ore italiane) in cui c'è stato l'attentato a Donald Trump. Io di solito non analizzo i fatti, cerco di capire l'effetto che possono avere sui prezzi, spesso l'effetto nei grafici si vede prima della causa, un fatto curioso questo, spesso sono gli insider o i ben informati a causare questa strana cosa. Quindi cosa abbiamo qui? Possiamo vedere che nel momento dell'attentato il prezzo è schizzato su, se scendete di timeframe lo potete notare con i vostri occhi, il mercato delle cripto vota Trump e sconta la vittoria, cosa che non condivido. Trump è stato sempre contro le cripto quand'era presidente, queste sono solo promesse da campagna elettorale, ma ultimamente il mercato cripto sta andando verso il mainstream, somigliando sempre più al nasdaq. Siamo qui per speculare e non per gli ideali, sia ben chiaro, quindi non fatevi fregare dagli slogan della campagna presidenziale e seguite solo il trend sui grafici, che non ha ancora confermato nulla.
EURUSD 1.08800 LONGOrmai la situazione geopolitica la conosciamo tutti, l'euro si è raffreddato sia per motivi di forza del dollaro derivata dalla guerriglia in medio oriente che dalle elezioni dove Trump sta riprendendo fiato, ma anche dai dati poco rassicuranti della Germania che registra un inflazione crescente (era prevedibile).
Siamo su una zona di demand abbastanza consolidata, se regge, possiamo tranquillamente rivedere i 1.1
DJ30 - SHORTDopo l'ultima operazione incassata con successo da 33000 a 33.300 riparto short da 33.400 possibilmente fino a sotto i 33.000.
Le motivazioni sono principalmente grafiche poichè ho raggiunto dei punti di interesse e la linea ribassista ha toccato questo punto.
Non ultime le notizie politiche americane non danno nulla per farmi vedere long nel breve periodo.
Come sempre seguiamo il mercato
EURUSD = PANE QUOTIDIANOL'impulso iniziato ad inizio Novembre è andato a sbattere contro la resistenza a 1.1900, ritracciando poi fino a 1.1750 con un movimento piuttosto deciso, specie nella prima parte.
Ora, qual'è la mossa giusta da fare?
In questo momento non sappiamo se il rialzo sia terminato, ma abbiamo vito che quella attuale non è una fase rialzista molto liquida o carica di volumi, anzi, questi sono decisamente in calo. L'ultima candela chiusa H4 in zona 1.1850 potrebbe farci pensare all'inizio di un movimento di inversione e per questo lo vorrei valutare.
Senza dubbio c'è una trend line H1 da rompere prima di posizionarsi SHORT, ma anche una o due H4 da chiudere per lo meno (se una o due dipende dal tipo di candele).
Non è fra le posizioni più stabili al momento, ma se incappassimo effettivamente nel setup ribassista, sarebbe da cogliere quantomeno per provare a mettersi a breakeven il prima possibile, magari già poco sotto zona 1.1800.
Da seguire, stay tuned
Ripresa a V(accino)Le condizioni economiche in cui versano gli stati mondiali non sembrano delle migliori ma penso anche che esista, di questi tempi, uno scostamento tra economia reale e finanziaria.
Ciò può essere dimostrato dall'andamento degli indici azionari dei vari paesi, alcuni addirittura oltre i massimi storici.
L'ombra di altri lockdown mirati, o anche generali, resta e può provocare nient'altro che volatilità perchè la visione di lungo termine resta rialzista.
La così detta ripresa a V è avvenuta seppure con la gamba destra un po' meno inclinata di quella sinistra a causa della gestione economica volta a restringere le attività sociali nonché di spesa.
Tutti si ritrovano un contro in banca più alto del solito e non va bene per l'economia, lei ha bisogno di reggersi in piedi, di mangiare, di andare avanti e c'è un unico modo, ritornare a consumare e a spendere.
Quindi spendeteli sti soldi! (Detto ironicamente!)
Tornando a discorsi più seri, la mia visione long è data dal fatto che le recenti notizie riguardo una Hard Brexit sembrano pian piano sparire anche se ancora non si è concluso niente, Boris è sempre più morbido, anche perché se non ci fosse alcun accordo Biden non proporrà nel breve e medio termine accordi tra UK e USA.
La scorsa settimana la notizia del vaccino ha mandato gli operatori in euforia portandoli in RISK ON e penso che la settimana a venire vivrà di ricordi della scorsa settimana. Teniamo conto che altri aziende stanno cercando un vaccino e, tra le quali, Moderna avrebbe la possibilità di comunicare il successo in questo ambito.
Trump può fare tutti i ricorsi che vuole ma a mio parere non andrà da nessuna parte.
Nel continente asiatico è stato firmato l'accordo economico più grade al mondo comprendendo ben 15 nazioni (se non sbaglio).
Altre sono le tematiche che mi hanno spinto a questa idea ma che non ho trattato qui, comunque vi invito a farvi la vostra ed ad indicarmela qui sotto!
Buon Trading!
NASDAQ - Come volevasi dimostrare, entriamo!ANALISI
Come anticipato nell'analisi di ieri, inserita qui sotto nelle idee correlate, assistiamo ad un gap up e piazziamo il nostro ordine pendente Long. Entrerò in posizione, con i parametri inseriti, solo quando il prezzo chiuderà al di sopra dei precedenti massimi, quindi alla loro rottura.
Ho inserito la mia operazione, con un Rr di 1:4 nella versione su grafico e di circa 1:2 inserendo invece lo stop loss più conservativo, individuato dalla linea rossa.
Spero di vederci a target.
Buon trading a tutti!
NASDAQ - Vittoria Biden, Gap.. opportunità da non perdere?PREFAZIONE
Alla fine Biden è riuscito ad ottenere una più che ampia vittoria, con 290 voti dei grandi elettori diventa ufficialmente 46esimo Presidente degli Stati Uniti. Cosa comporterà ciò? Come verrà vista questa vittoria dagli investitori? Ma sopratutto, quale sarà adesso il destino del Nasdaq, con S&p500 e varie a suo seguito? Quali saranno nei prossimi 4 anni le loro performance? Questo, sarà solo il tempo a dircelo.
ANALISI
Mi aspetto un gap significativo, vedremo se sarà a rialzo o a ribasso. Nel mentre faccio il punto della situazione: tf Weekly interessante, abbiamo una candela che rappresenta al meglio la volatilità portata da queste elezioni. Continua il trend a rialzo. Sul tf H4 dopo un ennesimo doppio minimo abbiamo assistito ad un forte impulso rialzista, con un leggero ritracciamento che sembra essere terminato. Cosa possiamo aspettarci? Questo, non lo sa nessuno. Come sempre l'ultima parola sta al mercato, noi possiamo solo seguirlo.
A domani!
Nasdaq vola - ELEZIONICome possiamo vedere il Nasdaq come tutti gli indici e azioni americane stanno giovando del fatto che
le elezioni stiano portando a un probabile vittoria di BIDEN... Possiamo notare un inversione al momento in cui si
è presentato un doppio minimo in prossimità di uno dei ultimi POC di supporto e la rottura del canale discendente
dopo di che ha preso il volo e sta per raggiungere i massimi precedenti .. staremo a vedere se non ci saranno scossoni
o se le elezioni americane daranno l esito già preannunciato
S&P vola con le ElezioniCome possiamo notare dopo aver raggiuto la ultima trend di support e aver incontrato li
anche un ultimo POC di supporto il prezzo l'ha usato come ripartenza con le prima exit
del vantaggio di BIDEN su TRUMP e ora vola verso i massimi precedenti
Finche BIDEN non raggiunge la quota dei 270 non possiamo dire che ka tempesta sia finita
soprattutto in caso di ricorso di TRUMP ... staremo a vedere
Wall Street scommette su Biden.. ma attenzione.Nasdaq +3,8%, S&P2,37%, FTSEMIB a +3% Dax +2,55 %, Vix in discesa di 10 punti in 3 giorni.
Queste è l'andamento odierno delle mercati borsistici, nel mentre scrivo gli indici USA sono ancora in contrattazione.
Il dato più delicato è che dallo spoglio delle schede in USA risulta molta incertezza, con un vantaggio minimo di Biden.
Vantaggio che se si trasformerà in vittoria sarà contestato da Trump, ma molto probabilmente accadrà la medesima cosa da perte di Biden anche se signorilmente non l'ha ancora dichiarato.
Dal punto di vista grafico i segnali sono rialzisti sia per gli indicatori sia per la rottura al rialzo del 50% di Fibonacci.
C'è un dato da non dimenticare che usualmente i mercati non amano la mancanza di chiarezza, usualmente correggono, per cui mi vien da dire che qualcosa "gatta ci cova".