Rialzo di breve termine? Buongiorno a tutti 😎
Oggi concentriamo la nostra attenzione sul cross USD/JPY.
Cercherò di condividere idee come questa nel modo più tempestivo possibile per mostrarvi alcune delle mie operazioni, ma ho bisogno del vostro supporto: un semplice click.
Ricordate di boostare l’idea se vi piace!
Dettagli operazione:
- Stop Loss: 152,844
- Entrata: 153,353
- Take Profit: 154,344
- Rapporto Rischio/Rendimento: 1:2
Zoom Out:
Il cambio sta testando una zona di supporto chiave (in arancione), che in passato ha rappresentato un livello di reazione importante.
Attualmente il prezzo si trova all'interno di un canale discendente.
La mia strategia mi ha dato un segnale di ingresso, quindi entro long, cercando di trarre profitto nel breve termine da un eventuale rimbalzo.
Tuttavia, una chiusura sotto 152,90 potrebbe aprire la strada a un'estensione della discesa fino a 152,00.
Eventuali modifiche al trade (uscite anticipate, aggiustamenti di livelli, ecc.) saranno pubblicate nei commenti.
Cosa ne pensate di USD/JPY in questo momento? Qualcuno di voi sta monitorando la coppia?
Buon trading a tutti! 🚀
Trump
Ethereum affonda: -32% in due sedute!BINANCE:ETHUSD
ETH crolla sulla scia delle notizie sui dazi imposti da Trump, rompendo al ribasso il triangolo e raggiungendo con precisione il target della proiezione del 100%, coincidente con il minimo del 5/08/24. Ora possibile fase di consolidamento su questi livelli: focus sui timeframe minori (almeno 1H) per individuare possibili segnali di ripresa.
TARIFFE: CHI VINCERA'?Il 1º febbraio 2025, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato l'imposizione di tariffe del 25% sulle importazioni da Canada e Messico e del 10% su quelle provenienti dalla Cina, con l'obiettivo dichiarato di affrontare l'emergenza nazionale legata al fentanyl e all'immigrazione illegale.
In risposta, il Primo Ministro canadese, Justin Trudeau, ha annunciato l'introduzione di tariffe del 25% su beni statunitensi per un valore di 155 miliardi di dollari canadesi, alcune delle quali entreranno in vigore immediatamente, mentre altre seguiranno nelle prossime settimane. Trudeau ha sottolineato la necessità di una risposta "decisa ed energica" alle misure statunitensi, pur ribadendo l'importanza di mantenere aperti i canali di dialogo tra le due nazioni.
Parallelamente, il Presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha ordinato l'implementazione di un "Piano B" che prevede misure tariffarie e non tariffarie in difesa degli interessi messicani. Sheinbaum ha espresso la volontà di collaborare con gli Stati Uniti nella lotta al narcotraffico, ma ha respinto le accuse di collusione con organizzazioni criminali, definendo le tariffe statunitensi come un attacco significativo.
La Cina, dal canto suo, ha annunciato l'intenzione di presentare un reclamo formale presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) contro le nuove tariffe statunitensi e ha promesso di adottare "contromisure corrispondenti" per salvaguardare i propri diritti e interessi.
Gli economisti avvertono che queste misure potrebbero portare a un aumento dei prezzi per i consumatori statunitensi, in particolare per prodotti elettronici, alimentari e abbigliamento, a causa dell'incremento dei costi di importazione.
Inoltre, si prevede che le tensioni commerciali possano causare volatilità nei mercati finanziari e influire negativamente sulla crescita economica globale.
Buon trading a tutti
Trump Minaccia Europa con i Dazi: i Mercati?Ciao, sono Andrea Russo, trader professionista e oggi voglio parlarvi della questione della settimana.
Donald Trump ha recentemente rilanciato il suo vecchio slogan di politica economica, promettendo dazi pesanti per le aziende che non producono all’interno degli Stati Uniti. In un intervento pubblico, l'ex presidente ha ribadito che i produttori stranieri dovranno affrontare dazi se non stabiliranno impianti di produzione negli USA. Un attacco diretto all'Unione Europea e alle politiche sul Green Deal, che ha definito una "truffa". Ma quale impatto avrà questa minaccia sui mercati globali? In questo articolo, esamineremo le possibili conseguenze per i mercati azionari, le valute e i settori economici sensibili, nonché le ripercussioni sulle politiche monetarie globali.
1. Il Contesto della Minaccia di Trump
La minaccia di Trump di applicare dazi significativi sulle aziende straniere non è una novità. Già durante il suo mandato, l'ex presidente aveva avviato una serie di guerre commerciali, in particolare contro la Cina, minacciando dazi su prodotti importati per stimolare la produzione interna e ridurre il deficit commerciale. Ora, Trump ripropone lo stesso approccio, questa volta concentrandosi sull’Unione Europea e mettendo nel mirino anche l’ambiente e il Green Deal, una causa che promuove da tempo come "una truffa" e dannosa per le imprese americane.
La sua proposta di tagliare le tasse al 15% per le aziende che investono negli Stati Uniti, combinata con una minaccia di tariffe su prodotti importati, potrebbe rafforzare la sua base elettorale, ma ha il potenziale di scatenare tensioni tra le principali economie globali.
2. L'Impatto sui Mercati Finanziari
L’annuncio di Trump ha già suscitato reazioni nei mercati finanziari. Sebbene il rischio di una guerra commerciale globale possa sembrare ridotto rispetto ai picchi del 2018-2019, la minaccia di nuovi dazi ha il potenziale di creare turbolenze, soprattutto in settori particolarmente esposti a un cambiamento nelle politiche tariffarie.
Settore delle esportazioni e importazioni: Le aziende che dipendono fortemente dall'import/export potrebbero essere le più vulnerabili a queste minacce. I produttori europei e asiatici che esportano negli Stati Uniti potrebbero affrontare margini di profitto ridotti se dovessero subire nuove tariffe.
In particolare, i settori automobilistico, tecnologico e dell'elettronica potrebbero vedere una contrazione della domanda da parte dei consumatori americani, che potrebbero pagare prezzi più alti per i prodotti importati.
Le aziende automobilistiche tedesche, giapponesi e cinesi potrebbero essere particolarmente colpite, poiché rappresentano una delle principali voci di importazione negli Stati Uniti.
Valute: Una reazione immediata ai nuovi sviluppi potrebbe riflettersi nel mercato delle valute. Il dollaro USA potrebbe rafforzarsi, poiché le politiche protezionistiche sono spesso viste come un incentivo alla produzione interna, rendendo più attraente investire negli Stati Uniti. Tuttavia, una potenziale escalation nella guerra commerciale potrebbe portare a una volatilità più elevata e indebolire il sentiment verso le valute emergenti, che sono più vulnerabili alle misure protezionistiche degli Stati Uniti.
3. Le Aziende e i Settori Sensibili alla Minaccia di Dazi
Settore tecnologico: Le aziende tecnologiche con una forte presenza in Asia, come Apple, Samsung e Huawei, potrebbero vedere una pressione sui loro margini di profitto se dovessero affrontare tariffe sulle loro esportazioni verso gli Stati Uniti. Le politiche di Trump potrebbero spingere le aziende a riconsiderare le loro catene di approvvigionamento globali e ad avviare produzioni locali negli USA per evitare tariffe aggiuntive.
Settore automobilistico: Un altro settore altamente vulnerabile ai dazi è quello automobilistico. Le case automobilistiche straniere potrebbero trovarsi a dover pagare dazi sui veicoli importati, riducendo così la competitività dei loro prodotti rispetto alle case automobilistiche statunitensi, come Ford e General Motors. Questo scenario potrebbe spingere gli investitori a rivedere le loro posizioni su titoli automobilistici e fare trading su aspettative di calo della domanda.
Settore energetico e Green Deal: La dura critica di Trump al Green Deal europeo potrebbe rafforzare la posizione degli energetici americani, in particolare quelli che operano nel settore del gas naturale e del petrolio. Gli Stati Uniti potrebbero ulteriormente ridurre le normative ambientali per stimolare la produzione interna, favorendo le compagnie energetiche americane rispetto a quelle europee. Tuttavia, una minaccia di dazi su tecnologie verdi importate potrebbe frenare gli investimenti in innovazione nelle energie rinnovabili.
4. Le Reazioni Politiche e Geopolitiche
Una delle risposte più probabili a questa minaccia di dazi potrebbe essere una reazione immediata da parte dell'Unione Europea e di altre nazioni. Le contromisure potrebbero includere l’introduzione di tariffe reciproche su beni americani, come accaduto durante il mandato di Trump. L’escalation di tali misure potrebbe innescare un nuovo ciclo di protezionismo, che potrebbe amplificare l'incertezza economica a livello globale.
L’Unione Europea, in particolare, potrebbe adottare politiche che mirano a ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti, intensificando le alleanze commerciali con l'Asia e altre economie emergenti, il che potrebbe avere un impatto significativo sul commercio internazionale e sulle valutazioni valutarie.
5. Implicazioni per gli Investitori: Strategie e Rischi
Con l'incertezza crescente sulle politiche commerciali globali, gli investitori dovrebbero monitorare attentamente l'evoluzione di questa situazione. Alcune possibili strategie includono:
Hedge sulle valute: Gli investitori potrebbero scegliere di proteggere le loro posizioni nei mercati delle valute utilizzando strumenti come forex futures o opzioni su valute per mitigare il rischio di oscillazioni impreviste del dollaro.
Settori difensivi: Investire in settori più difensivi, come i beni di consumo e utility, che tendono a essere meno sensibili agli sviluppi geopolitici, potrebbe essere una strategia più sicura in periodi di incertezza.
Azioni a bassa correlazione: Guardare a asset alternativi o investire in azioni non correlate (ad esempio, azioni di piccole imprese o in mercati emergenti) potrebbe essere una strategia interessante per diversificare e ridurre il rischio durante periodi di volatilità.
Conclusioni
La minaccia di Trump di introdurre nuovi dazi su prodotti importati è un segnale di un ritorno a politiche commerciali più protezionistiche. Sebbene la reazione dei mercati possa essere inizialmente volatile, l’effetto a lungo termine dipenderà da come evolverà la situazione geopolitica e dalle contromisure adottate dai partner commerciali degli Stati Uniti. Gli investitori dovrebbero prepararsi a una nuova fase di incertezze, monitorando le azioni delle banche centrali, le politiche fiscali e le strategie delle imprese per navigare efficacemente attraverso questa nuova realtà economica.
Trump is speaking todayPer continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno. Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
🔍 Analisi Gold del Giorno🔍
Ciao a tutti! 🚀
Oggi andiamo a esaminare l'andamento del Gold, ma voglio ricordarvi che non siamo limitati solo a questo asset.
Se volete che analizziamo altri strumenti come Forex, indici o qualcos'altro, scrivetelo nei commenti! 💬
La vostra opinione conta tantissimo, e portarvi contenuti che vi interessano è la nostra priorità.
💡 Passiamo ora al dettaglio 💡
Gold: La situazione rimane fortemente rialzista.
Le candele daily continuano a chiudere sopra i massimi precedenti, confermando una tendenza al rialzo.
Tuttavia, al momento si sta verificando un sell-off interessante. Sarà importante osservare il comportamento del prezzo sul massimo precedente e sul minimo daily di ieri:
In caso di rottura al ribasso, si potrà valutare un eventuale long sui livelli più bassi.
Al momento, resto flat fino all’apertura di New York.
Infine, attenzione agli sviluppi del mercato: oggi è previsto un intervento di Trump ore 17:00 e abbiamo i sussidi ore 14.30, il che potrebbe generare volatilità.
-OPERATIVITA-
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, concentrandomi sulle news delle 14:30 (apertura di New York). Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, considerando la maggiore volatilità e liquidità.
-PROSSIMI APPUNTAMENTI-
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:30 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Ritracciamento in vista? Buongiorno a tutti
Oro e Eurusd la scorsa settimana ci hanno dato ottime soddisfazioni. 😇
Ogg ci concentriamo di nuovo su XAUUSD con un'operazione come al solito basata sulla mia strategia, The Seven-Up .
Cercherò di condividere idee come questa nel modo più tempestivo possibile per mostrarvi alcune delle mie operazioni, ma ho bisogno del vostro sostegno: un solo click.
Se l’idea vi piace, Boostatela!
DETTAGLI OPERAZIONE:
- Stop Loss: 2762.82
- Entrata: 2751.82
- Take Profit: 2718.82
- Rapporto Rischio/Rendimento: 1:3
ZOOM OUT:
Il prezzo Martedì ha rotto un area resistenziale (arancione) che aveva resistito molto bene sia a novembre che a Dicembre. Il trend è ovviamente rialzista. Abbiamo visto segnare un +7% praticamente in poco più di un mese.
Inoltre, il prezzo si sta muovendo in modo preciso all’interno di un canale rialzista. Considerando l’attuale posizione nel canale, potrebbe esserci spazio per un ritracciamento.
Oggi pomeriggio ci sono le Richieste di sussidi di disoccupazione e quello sarà il market mover della giornata. Sarà l’occasione per vedere l’oro ritracciare?
COMMENTO:
Devo sottolineare che The Seven-Up non si basa su notizie o macroeconomia.
È una strategia meccanica che indica dove e quando entrare a mercato, e io rispetto ciò che mi dice.
Le considerazioni generali che faccio servono solo a dare una rapida fotografia del contesto, ma non influenzano le mie decisioni operative.
Quando ho un segnale valido, entro. Quando non ce l’ho, sto fermo.
Il prezzo può fare quello che vuole: I don’t care.
Eventuali modifiche al trade (uscite anticipate, aggiustamenti di livelli, ecc.) saranno pubblicate qui sotto nei commenti.
Cosa ne pensate dell'oro in questo momento? Qualcuno di voi sta monitorando la situazione?
Buon trading a tutti 🤟
Xau FuturesPer continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno. Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
AGGIORNAMENTO ANALISI GOLD
Buongiorno a tutti
Ieri, con il discordo di trump, il mercato ha mostrato una volatilità elevata, anche in un giorno di festività e priva di notizie significative.
Questo scenario potrebbe continuare per qualche giorno. prestare attenzione
Attualmente sto monitorando i principali livelli di swing sia sui futures che sui CFD.
Le zone chiave di interesse si trovano leggermente più in alto, quindi al momento rimango in attesa, impostando degli allert per segnalare eventuali opportunità operative.
Zone di interesse e strategie operative
1. Zona superiore (rossa):
Potenziale punto di ingresso per valutare uno short.
In caso di rifiuto dei livelli chiave su timeframe maggiori, è possibile attendere un cambio di struttura interno e sfruttare un ritracciamento ribassista.
2. Zona inferiore (verde):
Possibile area per un long più deciso, qualora il prezzo arrivi con conferme tecniche adeguate.
3. Zone intermedie (evidenziate con il punto esclamativo):
Queste zone meritano particolare attenzione, in quanto rappresentano non solo un minimo daily, ma anche un retest di un massimo precedentemente rotto.
Domanda da porsi:
Potrebbe trattarsi di una falsa partenza per Gold, destinata poi a sbilanciarsi al rialzo?
I CFD (es. XAUUSD su OANDA) hanno già parzialmente seguito questa idea, fornendo spunti interessanti.
RIASSUNTO DISCORDO TRUMP:
Ieri, Donald Trump ha concluso il suo discorso di insediamento come presidente. Ma quali sono stati i punti principali e come potrebbero influenzare i mercati tradizionali e le criptovalute?
Analizziamo la situazione.
1. Riduzione delle tasse e focus su una politica "America First", con un taglio netto agli investimenti ecologici.
2. Stop all’immigrazione e rafforzamento delle barriere commerciali tramite nuovi dazi.
3. Nessuna menzione diretta a Bitcoin, ma diverse implicazioni indirette per i mercati.
Prospettive economiche tradizionali
- Dazi commerciali: Trump ha annunciato tariffe su Messico, Canada e Cina, che potrebbero amplificare il rischio di inflazione globale.
- Rafforzamento del dollaro: Questo scenario potrebbe penalizzare i mercati rischiosi come criptovalute e azionario.
- Euro-Dollaro: Con una quotazione vicina alla parità (1,04), aumenta il costo delle importazioni europee, contribuendo a spingere ulteriormente l’inflazione.
Se avete aspettative specifiche, analisi personali o idee diverse, vi invito a condividerle nei commenti. Confrontarci è un'opportunità per crescere e migliorare tutti insieme: in gruppo siamo più forti!
OPERATIVITA
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, concentrandomi sulle news delle 14:30 (apertura di New York).
Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, considerando la maggiore volatilità e liquidità.
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:30 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
NEWSLETTER#112: TRUMP e CINATRUMP
Donald Trump inaugura con determinazione il suo secondo mandato come 47º presidente degli Stati Uniti, pronto a mettere subito in atto le sue prime decisioni attraverso ordini esecutivi. Nel suo discorso d’insediamento, annuncia l’inizio di una “nuova età dell’oro” per il Paese, rilanciando lo slogan “America first” e promettendo che da questo momento in poi “tutte le nazioni ci ammireranno e non permetteremo più che ci sfruttino.”
Nel suo programma, parla di nuove tariffe commerciali, dell’abolizione del Green Deal, di un’espansione delle trivellazioni e di una politica più rigida sull’immigrazione.
Inoltre, annuncia l’intenzione di “allargare i confini” degli Stati Uniti, non solo ribattezzando il Golfo del Messico come Golfo d’America, ma riaffermando anche la volontà di riprendere il controllo del Canale di Panama.
CINA E CRESCITA:
Il PIL cinese del quarto trimestre 2024 è salito al 5,4% su base annua, il livello più alto del 2024 e la crescita più rapida dal Q2 2023.
L'ufficio nazionale di statistica ha reso noto anche che la popolazione cinese è diminuita per il terzo anno consecutivo nel 2024, con il numero di decessi a superare ancora le nascite in un percorso destinato a peggiorare in futuro, secondo gli esperti.
Buon trading a tutti
GER40FT PENDING SHORT 21200 La situazione in cui l'indice DAX continua a salire nonostante le difficoltà economiche della Germania può sembrare contraddittoria, ma in realtà è spiegabile attraverso una combinazione di fattori che riflettono dinamiche diverse tra il mercato azionario e l'economia reale.
1. Separazione tra Mercato Azionario e Economia Reale
Il mercato azionario non riflette sempre in modo immediato e diretto le difficoltà economiche di un paese. Mentre la Germania affronta sfide significative come l'inflazione elevata, la carenza di energia e la stagnazione in alcuni settori industriali, l'indice DAX è composto da grandi multinazionali tedesche che operano su scala globale. Queste imprese possono trarre vantaggio da fattori esterni che non riflettono necessariamente la realtà domestica.
Diversificazione Globale
Molte delle aziende principali nel DAX, come Volkswagen, SAP, Siemens, Allianz, e Bayer, sono fortemente internazionalizzate e generano una parte significativa dei loro ricavi all'estero. La crescita dei mercati emergenti, la ripresa globale (ad esempio, la domanda di auto e tecnologie), e il rafforzamento di altre economie (come gli Stati Uniti e la Cina) possono spingere i profitti di queste imprese, anche se l’economia tedesca soffre.
Valutazioni di mercato elevate
Gli investitori guardano anche agli utili futuri delle imprese, che spesso superano le difficoltà locali. Inoltre, l'interesse verso azioni che pagano dividendi solidi e offrono una certa stabilità in tempi di incertezze economiche può favorire l’appetito per titoli azionari come quelli del DAX, nonostante i problemi interni alla Germania.
2. Politiche Monetarie e Bassi Tassi di Interesse
La Banca Centrale Europea (BCE) ha seguito una politica di tassi di interesse bassi per lungo tempo, cercando di stimolare la crescita economica nell'area euro. Nonostante le difficoltà economiche, i tassi bassi e le politiche accomodanti possono continuare a favorire l'appetito per i mercati azionari, inclusi i titoli tedeschi. Quando gli investitori non riescono a ottenere rendimenti elevati dai titoli di Stato o dalle obbligazioni, spesso si spostano sulle azioni, in particolare quelle di grandi aziende solide come quelle presenti nel DAX.
3. Fattori Esterni: Domanda Globale e Rallentamento dell'Inflazione
Sebbene la Germania abbia avuto problemi legati all'energia e all'inflazione, ci sono segnali che l'inflazione sta rallentando e che le condizioni macroeconomiche globali stanno migliorando. La domanda globale di beni e servizi tedeschi (in particolare nel settore automobilistico, della tecnologia e dell'ingegneria) ha continuato a essere abbastanza robusta, favorendo le esportazioni e alimentando la crescita dei profitti aziendali.
4. Riposizionamento Strategico e Investimenti Strutturali
Le difficoltà economiche della Germania non sono state ignorate, e molte aziende tedesche stanno facendo aggiustamenti strategici per affrontare le sfide future. Per esempio, alcune industrie stanno investendo in transizione energetica, digitalizzazione e innovazione per diventare più competitive. Questi investimenti potrebbero contribuire a rafforzare i profitti a lungo termine, rendendo il DAX attraente anche in un contesto di difficoltà.
5. Comportamento degli Investitori
Gli investitori istituzionali, come i fondi pensione, gli hedge fund e le banche, tendono a essere meno reattivi alle fluttuazioni a breve termine dell'economia locale e più concentrati sui fondamentali delle singole imprese e sulla performance globale. Se ritengono che le aziende nel DAX continueranno a generare profitti solidi, potrebbero non essere influenzati direttamente dalle difficoltà a livello di economia nazionale, e anzi potrebbero vedere le correzioni di mercato come opportunità di acquisto.
PLTR Palantir si prepara a un ulteriore rialzo. Poi...?Buon lunedi e bentornati sul canale, in una giornata che vede i mercati statunitensi chiusi per la cerimonia di insediamento di Trump.
In uno dei video precedenti avevo condiviso che gli utili di Palantir del 3 Febbraio saranno molto importanti, specialmente perché sarò curioso di vedere come reagirà il mercato alla notizia - a questo punto abbastanza nota - dell'esercizio di 120M$ di SARs da parte dei dipendenti che ne hanno beneficiato nel Q4. Esercizio che impatterà in maniera importante, seppur one-shot, sul reddito operativo netto e quindi sugli EPS che verranno pubblicati.
Questa minaccia mi aveva fatto propendere per la possibilità di chiudere un ulteriore 7% della mia posizione al raggiungimento dei 74$-75$ circa, che verosimilmente potremmo vedere entro la fine della settimana, magari proprio a seguito del discorso di insediamento di Trump.
Inizio a leggere però che diversi analisti stanno iniziando ad aggiustare la stima EPS prevista, cosa che mi auguravo, il che potrebbe anche scongiurare un sell-off generalizzato in caso di EPS disatteso.
Indubbiamente ci troviamo ancora all'interno di un canale ribassista di breve termine (nel grafico candele a 4H) che a mio parere vedrà il prezzo toccare ancora una volta la trendline di canale in azzurro.
Personalmente, prima di chiudere il 7% della posizione, aspetterò di capire come reagirà il prezzo su quella trendline azzurra di canale, che dovrebbe agire da resistenza.
In caso di rottura violenta con volumi, verosimilmente NON chiuderò il 7% della posizione e lascerò correre il prezzo. Nel caso vedessi invece una pressione al ribasso al suo tocco, con volumi rilevanti, potrei optare per quella strada.
Ad ogni modo, è importante menzionare come al tocco dei 63.4$ si sia sfiorato il livello di ritracciamento del 50% di Fibonacci, relativo all'impulso rialzista precedente, il che è di per se un fatto tecnico rilevante.
Quindi, in sintesi, rimango pazientemente in attesa, senza prendere decisioni affrettato, e analizzando il comportamento del prezzo all'apertura domani, e durante l'intera seduta giornaliera.
Buona giornata e buon inizio di settimana
BTCUSD Bitcoin se ne frega di tutto, e tira dritto al rialzo...Buon lunedi e bentornati sul canale.
Ammetto che mai mi sarei aspettato che Bitcoin continuasse la sua incredibile corsa al rialzo senza prender fiato e senza ritestare livelli inferiori ai 91-92K$.
Ma questo è stato: se avesso operato in short, a quest'ora avrei preso uno stop loss doloroso e difficile da digerire, devo ammetterlo.
Ad ogni modo, la mia visione su Bitcoin nel medio-lungo termine rimane estremamente rialzista, come menzionato nel primo video da me pubblicato sull'asset, nonostante mi aspettassi un ritracciamento che a questo punto suppongo che difficilmente ci potrà essere, o quantomeno non ai livelli che mi aspettavo.
La rottura della flag rialzista in blu, con volumi e con re-test della trendline è un segnale di forza non indifferente, che proietta Bitcoin a un target tecnico di 150K$, come ben visibile dal grafico.
Da notare come tale livello potrebbe coincidere con la parte superiore del canale ascendente in verde, che contiene le quotazioni praticamente da Giugno 2023 in avanti. Che si tratti di 150K$ o meno, ad ogni modo sarà importante monitorare quella trendline, perché verosimilmente agirà da resistenza.
In bocca al lupo e buon inizio di settimana
Giorno Inaugurazione Trump e l’Impulso delle CryptoGiorno Inaugurazione Trump e l’Impulso delle Crypto
Buongiorno lettori, mi chiamo Andrea Russo e oggi voglio parlare di un evento storico che sta scuotendo non solo la politica statunitense, ma anche i mercati finanziari e il mondo delle criptovalute: l'Inauguration Day di Donald Trump come 47° presidente degli Stati Uniti e il lancio delle nuove memecoin $TRUMP e $MELANIA.
Oggi, 20 gennaio 2025, segna l'inizio di un nuovo capitolo per gli Stati Uniti e per i mercati globali. Donald Trump, dopo un periodo di stasi politica e finanziaria, è pronto a tornare al comando con una presidenza che, come le sue precedenti, promette di scuotere le fondamenta economiche del paese e del mondo. Mentre gli investitori e gli analisti si preparano ad affrontare il primo giorno della sua presidenza, molte domande sorgono spontanee riguardo agli impatti immediati e a lungo termine che questo evento avrà sui mercati azionari e sull'economia globale. Ma non è solo la politica a catalizzare l’attenzione oggi: un nuovo capitolo nell'universo delle criptovalute è pronto a scatenarsi, con il lancio delle memecoin $TRUMP e $MELANIA, che si pongono come un indicatore interessante di come la politica e le nuove tecnologie stiano influenzando l'economia moderna.
Il Primo Giorno di Trump alla Casa Bianca: Aspettative e Impatti sui Mercati
Come tutti sappiamo, Donald Trump è un personaggio capace di suscitare reazioni polarizzate. Il suo ritorno alla Casa Bianca, dopo aver conquistato la sua seconda presidenza, non solo sarà un momento storico dal punto di vista politico, ma anche un momento critico per i mercati finanziari globali. Cosa aspettarsi dal primo giorno della sua presidenza? Il suo stile unico e la sua attitudine imprevedibile potrebbero portare a una nuova fase di volatilità per i mercati azionari, con riflessi su tutto, dalle politiche fiscali alla regolamentazione dei settori finanziari.
In primis, ci si aspetta una forte reazione nelle borse internazionali, con gli investitori pronti a scommettere su un ritorno di Trump, soprattutto nel settore delle grandi aziende tecnologiche e dei media, aree che durante il suo primo mandato avevano vissuto un'impennata notevole. La sua politica di deregolamentazione e il suo approccio favorevole agli affari potrebbero stimolare una crescita nei settori più volatili, come l’energia e le materie prime. Tuttavia, non mancheranno anche i rischi: la sua retorica aggressiva, soprattutto su temi come la Cina, il commercio globale e la regolamentazione delle criptovalute, potrebbe innescare periodi di instabilità, con impatti anche sul mercato delle valute estere.
Gli analisti suggeriscono che i titoli tecnologici, in particolare quelli legati a Internet e all’intelligenza artificiale, potrebbero risentire positivamente della nuova presidenza, grazie alla promessa di minori tasse e incentivi per le start-up e le aziende innovative. In aggiunta, i titoli azionari legati ai settori militare e della difesa, che avevano già guadagnato sotto la sua prima presidenza, potrebbero ulteriormente rafforzarsi.
Le Conseguenze Economiche di una Presidenza Trump: Cosa Ci Aspetta
Una volta che il giuramento sarà prestato, è probabile che si verifichi un’accelerazione delle politiche fiscali e un rafforzamento delle misure protezionistiche. Trump ha già annunciato di voler implementare un’ulteriore serie di tagli alle tasse aziendali, incentivando la crescita di imprese nazionali e promuovendo l’innovazione interna. Tuttavia, ciò potrebbe anche generare preoccupazioni sul fronte del debito pubblico, creando una tensione tra crescita economica e rischio di sovraindebitamento.
Nel breve termine, le aspettative sono per una possibile accelerazione della crescita dei settori legati all’infrastruttura, come quello delle costruzioni e dell’immobiliare. La sua agenda politica, già focalizzata su stimoli economici e tagli alle imposte, avrà probabilmente un impatto positivo su queste aree. Gli esperti si aspettano che ci sia anche un rialzo degli indici di riferimento come il Nasdaq e lo S&P 500, soprattutto nel settore tecnologico, ma l'incertezza legata ai suoi provvedimenti in politica estera, in particolare riguardo alla Cina, potrebbe generare fluttuazioni e aumentare il rischio.
Il mercato potrebbe essere caratterizzato da una maggiore volatilità, con picchi di ottimismo e momenti di ritracciamento. Un altro fattore chiave sarà la reazione dei mercati alle prime mosse di Trump sulla regolamentazione delle criptovalute e delle blockchain, argomento che è stato frequentemente oggetto di discussioni durante la sua campagna.
$TRUMP e $MELANIA: L’Integrazione della Politica con il Mondo delle Criptovalute
Oltre alla dimensione politica, un aspetto davvero affascinante del primo giorno di Trump è l'introduzione delle memecoin $TRUMP e $MELANIA. Queste criptovalute non sono solo una novità nel mondo delle criptovalute, ma un vero e proprio fenomeno che mescola politica e speculazione finanziaria.
In un mercato tradizionalmente visto come altamente volatile e speculativo, le memecoin sono già un'istituzione, ma la mossa di Trump potrebbe portare queste monete a un livello completamente nuovo. $TRUMP e $MELANIA sono monete legate all’immagine e alla figura di due delle personalità più influenti d'America. Ma cosa significa questo per il mercato delle criptovalute e per l’economia globale?
Le memecoin, in generale, sono asset digitali la cui crescita è alimentata principalmente dal fervore dei social media e dalle speculazioni degli investitori più giovani e appassionati di cultura pop. Tuttavia, con il brand Trump dietro a queste criptovalute, possiamo immaginare un impatto molto più grande. La stessa aura di polarizzazione che ha caratterizzato la sua carriera politica potrebbe tradursi in una forte domanda speculativa per $TRUMP, facendo impennare la sua volatilità.
Implicazioni sui Mercati Azionari: L'Influenza delle Criptovalute
Mentre la politica di Trump potrebbe stimolare la crescita in vari settori, l'introduzione di $TRUMP e $MELANIA come asset speculativi potrebbe spingere i mercati finanziari verso nuove direzioni. È possibile che il mercato azionario, pur continuando a seguire l'andamento dell’economia reale, venga influenzato dal crescente interesse per le criptovalute. Le memecoin potrebbero anche spingere investitori di nicchia a rifocalizzare le proprie risorse verso queste monete, alimentando ulteriormente la liquidità nel settore delle criptovalute e sottraendo capitali da titoli azionari più tradizionali.
L'introduzione delle memecoin potrebbe anche spingere i governi a rivedere le proprie regolazioni in ambito crypto, creando una nuova fase di incertezze normative che potrebbe avere impatti diretti sui mercati finanziari tradizionali.
Conclusioni: Una Nuova Era di Volatilità e Opportunità
Il ritorno di Trump alla Casa Bianca e il lancio delle sue memecoin rappresentano due fattori cruciali che potrebbero dar vita a una nuova era di volatilità nei mercati azionari e nelle criptovalute. Se da un lato l’incertezza economica e politica potrebbe alimentare fluttuazioni nel breve periodo, dall’altro l’adozione delle memecoin potrebbe aprire nuovi scenari di crescita speculativa per chi è pronto a cogliere questa opportunità.
Per gli investitori, la chiave sarà mantenere una visione attenta e informata, navigando tra le opportunità offerte dal settore crypto e l’instabilità legata ai mercati finanziari globali. La presidenza Trump è destinata a influenzare profondamente le dinamiche economiche, ma sarà interessante osservare come queste influenze si rifletteranno nel mondo delle criptovalute e, in ultima analisi, nel mercato azionario.
INDICE S&P500 - La mia idea dettagliata su grafico mensileBUona domenica 19 Gennaio e bentornati sul canale con una video analisi dettagliata sull'indice S&P500 su grafico mensile, con orizzonte quindi mediolungo.
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Buona domenica
Momento Cruciale per EURUSDBuongiorno a tutti🤟
Dopo il successo dell’idea sull’Oro di ieri, oggi ci concentriamo su EURUSD con un'operazione basata sulla mia strategia, The Seven-Up . Come sempre, cercherò di condividere idee come questa (e non solo) nel modo più tempestivo possibile per mostrarvi alcune delle mie operazioni.
Quindi, in cambio vi chiedo di Boostare l’idea nel caso vi piaccia.
DETTAGLI OPERAZIONE:
- Stop Loss: 1.0210
- Entrata: 1.0242
- Take Profit: 1.0340
- Rapporto Rischio/Rendimento: 1:3
CONTESTO MACRO:
Negli ultimi 3 mesi e mezzo, l’euro ha perso circa il 9% rispetto al dollaro. Questo movimento è stato causato principalmente dalle politiche monetarie delle due banche centrali: la Fed ha mantenuto un atteggiamento più cauto nei tagli, mentre la BCE è stata molto più aggressiva.
COMMENTO:
Per quanto interessante sia analizzare i motivi di questo calo, voglio sottolineare che The Seven-Up non si basa su notizie o macroeconomia.
La mia attenzione è sui movimenti del mercato a breve termine, e non su previsioni a lungo termine.
Era comunque utile darvi una breve spiegazione del contesto attuale.
Eventuali modifiche al trade (uscite anticipate, aggiustamenti di livelli, ecc.) saranno pubblicate qui sotto nei commenti.
Cosa ne pensate di EURUSD in questo momento?
Qualcuno di voi sta monitorando la coppia?
Buon trading a tutti!
Trump e l’Impatto nel Mercato Forex: Quali Valute Influenzate?
L'elezione di Donald Trump come Presidente degli Stati Uniti ha spesso avuto un impatto significativo sui mercati finanziari globali, incluso il mercato forex, che è particolarmente sensibile agli sviluppi politici, economici e geopolitici. Il forex rappresenta il mercato più grande e liquido del mondo, dove le valute si scambiano in tempo reale, e qualsiasi evento di portata mondiale, come un'elezione presidenziale, può generare volatilità.
In questo articolo, analizzeremo l’impatto che il ritorno di Trump alla Casa Bianca potrebbe avere sul mercato forex e quali coppie valutarie potrebbero subire maggiori movimenti.
Il Contesto dell’Elezione di Trump
Donald Trump è noto per il suo approccio economico incentrato sul nazionalismo economico e sulla politica fiscale espansiva. Durante la sua precedente amministrazione, il focus su tagli alle tasse, deregulation e una guerra commerciale con la Cina ha avuto un impatto profondo sulle valute globali. Trump ha anche più volte espresso la volontà di mantenere il dollaro debole per favorire le esportazioni statunitensi, spesso criticando la Federal Reserve per le sue politiche monetarie.
Con il suo ritorno alla presidenza, ci si potrebbe aspettare un’ulteriore spinta verso politiche economiche aggressive, come tagli alle tasse, incentivi fiscali e una maggiore enfasi sul protezionismo. Questo potrebbe generare effetti a cascata sul dollaro USA e su altre valute correlate.
Coppie di Valute Più Influenzate
Di seguito, analizziamo le principali coppie forex che potrebbero essere maggiormente impattate dall'insediamento di Trump:
1. EUR/USD (Euro/Dollaro Statunitense)
L’EUR/USD, la coppia più scambiata al mondo, sarà probabilmente una delle più volatili.
Effetto di Trump: Se Trump continuerà a spingere per politiche fiscali espansive, il dollaro potrebbe indebolirsi nel breve termine a causa delle aspettative di aumento del debito pubblico. Tuttavia, in caso di un’agenda più aggressiva della Fed, il dollaro potrebbe rafforzarsi.
Focus geopolitico: Eventuali tensioni tra Stati Uniti e Unione Europea (legate a dazi commerciali o politiche di regolamentazione) potrebbero portare a un deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro.
2. USD/JPY (Dollaro Statunitense/Yen Giapponese)
Lo yen giapponese, considerato una valuta rifugio, sarà fortemente influenzato.
Effetto di Trump: Un aumento dell’incertezza globale o delle tensioni geopolitiche potrebbe rafforzare lo yen contro il dollaro. Tuttavia, un incremento del rendimento dei Treasury americani potrebbe spingere il dollaro a rialzo.
Scenario probabile: Politiche aggressive pro-crescita di Trump potrebbero inizialmente indebolire il dollaro contro lo yen, ma un aumento dei tassi di interesse USA potrebbe invertire il trend.
3. USD/CNY (Dollaro Statunitense/Yuan Cinese)
La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina è stata uno dei punti centrali dell’amministrazione Trump.
Effetto di Trump: Un ritorno di politiche protezionistiche, come dazi su beni cinesi, potrebbe portare a una svalutazione dello yuan. Ciò potrebbe spingere la coppia USD/CNY verso nuovi massimi, aumentando le tensioni nei mercati asiatici.
Focus del trader: Gli operatori dovranno monitorare attentamente le dichiarazioni di Trump relative ai rapporti commerciali con la Cina.
4. GBP/USD (Sterlina Britannica/Dollaro Statunitense)
La sterlina britannica sarà influenzata principalmente dalle relazioni commerciali post-Brexit.
Effetto di Trump: Se Trump adotterà un approccio più aggressivo nelle relazioni con il Regno Unito, potrebbe verificarsi una svalutazione della sterlina. Tuttavia, un miglioramento delle relazioni commerciali anglo-americane potrebbe supportare un rafforzamento della GBP contro il dollaro.
5. AUD/USD (Dollaro Australiano/Dollaro Statunitense)
L’AUD è spesso considerato un indicatore della crescita globale, data la dipendenza dell’Australia dall’esportazione di materie prime.
Effetto di Trump: Le tensioni commerciali tra USA e Cina potrebbero penalizzare il dollaro australiano. Tuttavia, una maggiore spesa infrastrutturale negli Stati Uniti potrebbe sostenere i prezzi delle materie prime e rafforzare l’AUD.
6. USD/CHF (Dollaro Statunitense/Franco Svizzero)
Il franco svizzero, altra valuta rifugio, è sensibile alle incertezze globali.
Effetto di Trump: Se l'insediamento di Trump porterà a instabilità politica o economica, il CHF potrebbe apprezzarsi rispetto al dollaro.
Grazie per aver letto questo articolo, come sempre, se avete domande, non esitate.
Cordialmente,
Andrea Russo
NEWSLETTER#109: THE KING DOLLARIl dollaro comanda ancora una volta l'intera sessione giornaliera.
Nel primo pomeriggio sono stati pubblicati i dati ADP, in attesa dei dati NFP di venerdì.
"Nell'ultimo mese del 2024 il mercato del lavoro è passato a un ritmo di crescita più modesto, con un rallentamento sia delle assunzioni che degli aumenti salariali. L'assistenza sanitaria si è distinta nella seconda metà dell'anno, creando più posti di lavoro di qualsiasi altro settore" .
Le azioni americane sono ancora sotto pressione.
Il sentiment di mercoledì è stato smorzato dopo che il presidente eletto Donald Trump sta valutando la possibilità di dichiarare un'emergenza economica nazionale per far passare nuovi dazi.
Trump ha spesso imposto tasse sulle importazioni durante la campagna elettorale, chiedendo a volte tasse del 60% o più sui prodotti cinesi.
Settimane dopo la sua vittoria, il repubblicano ha promesso di aumentare le tariffe sulle importazioni cinesi del 10% e di imporre il 25% di tasse sui prodotti provenienti dal Canada o dal Messico.
Buon trading a tutti
DOLLARO E TRUMPIl dollaro comanda la sessione dopo l'uscita dei dati nel pomeriggio:
I dati pubblicati dall'Institute for Supply Management riflettono una crescita più rapida del previsto nel settore dei servizi degli Stati Uniti a dicembre, aumentando le preoccupazioni per l'inflazione più vischiosa.
"Si sta assistendo a una ricalibrazione delle aspettative di inflazione e delle aspettative sui tassi della Fed.
Questo ha innescato un piccolo sell-off nei mercati azionari dopo l'entusiasmo iniziale.
Tuttavia, il numero ISM riflette un forte mercato dei consumatori e del lavoro, che collega a un quadro più ampio di forte crescita economica che favorisce la crescita degli utili aziendali."
Il presidente eletto Donald Trump nel pomeriggio ha affermato di non escludere l'uso della forza militare per prendere il controllo del Canale di Panama e della Groenlandia, sottolineando che il controllo degli Stati Uniti su entrambi è vitale per la sicurezza nazionale americana.
Trump ha inoltre ventilato l'idea di far entrare il Canada negli Stati Uniti, specificando però che non userà la forza militare per farlo, ma farà affidamento sulla «forza economica».
Buon trading a tutti
L'ANNO NUOVO E' ALLE PORTE!Il nuovo anno è alle porte, con i mercati che stanno registrando gli ultimi aumenti di volume del 2024.
Nel pomeriggio è stato pubblicato l'indice che monitora la vendita delle case in sospeso.
"Le vendite di case in sospeso sono aumentate del 2,2% a novembre, il quarto mese consecutivo di aumenti e il livello più alto da febbraio 2023.
I consumatori sembrano aver ricalibrato le aspettative riguardo ai tassi ipotecari e stanno approfittando di un maggiore inventario disponibile".
Giovedì e venerdì vedremo le prime letture del 2025 con le prime pubblicazione dell'ISM Institute.
Secondo Ted Pick, CEO di Morgan Stanley, un grande rischio sta attualmente dominando l'economia globale.
Gli Stati Uniti devono affrontare un significativo deficit di bilancio oltre a un enorme debito nazionale, ha osservato l'imprenditore, aggiungendo che una delle principali sfide per l'economia statunitense nel 2025 potrebbe essere un rallentamento della crescita economica a causa dell'aumento dell'inflazione, che potrebbe portare alla stagflazione.
In particolare, a metà novembre 2024, il debito nazionale degli Stati Uniti ha superato i 36 trilioni di dollari per la prima volta nella storia.
In precedenza, a giugno, il Fondo Monetario Internazionale ha esortato il governo ad adottare misure urgenti ed efficaci per affrontare l'aumento del debito pubblico.
Le stime preliminari suggeriscono che potrebbe raggiungere l'incredibile cifra del 140% del PIL entro il 2032.
Buon trading a tutti
IL RE DOLLARO SOVRANO INCONTRASTATOAnalisi del percorso del dollaro nel 2024 e prospettive per il 2025.
Il 2024 è stato un anno in cui l'indice DXY ha vissuto momenti di incertezza ascesa, in cui ha testato più volte la supply zone (rettangolo rosso) intorno ai livelli (106.50 e 105.44) e poi ha toccato il fondo nella demand zone (rettangolo verde) intorno ai livelli di parità a settembre.
Come era già stato preventivato a fine 2023, tutto il 2024 dei mercati finanziari, tralasciando tutto lo scenario geopolitico delineato dalle guerre, è stato influenzato da quello che sarebbe dovuto essere e si è concretizzato il 5 novembre, con l'elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump.
Il blasonatissimo "Trump Trade", che ha preso piede con le crescenti aspettative degli investitori secondo cui il presidente più discusso dell'ultimo decennio avrebbe potuto avere una reale possibilità di sconfiggere la candidata democratica Kamala Harris alle elezioni del 5 novembre, diventando il 47° presidente degli Stati Uniti (con non pochi colpi di scena).
Ed è così, che il biglietto verde ha innescato un rally che è partito nei primi giorni di ottobre e, con correzioni fisiologiche, ha portato il dollaro a superare i massimi del 2022, rompendo la barriera dei 108.00. Il rally del dollaro statunitense, come da manuale, ha avuto il suo riflesso sui Tresury, con i rendimenti a 10 anni che hanno toccato quota 4.63%
Ma le motivazioni dell'impennata del biglietto verde non risiedono solo nel "Trump Trade" e le dichiarazioni del neo-presidente sia in campagna elettorale che subito dopo la vittoria (che analizzeremo più avanti) ma riguardano anche lo stato dell'economia americana. Infatti, la notevole forza del dollaro è stata supportata dalla resilienza dell'economia del Paese di fronte agli anni di politica monetaria restrittiva, soprattutto se confrontata con le economie degli altri Paesi equiparati. Nonostante il mercato del lavoro abbia dato segni di rallentamento, gli indicatori di settore rimangono solidi. A testimoniare la forza economica c'è anche l'inflazione al consumo che rimane, rispetto ai principali competitors persistente ed elevata, al di sopra del livello prestabilito dalla Fed (2%). Infatti, attualmente, i membri del FOMC rimangono divisi su chi è propenso ad ulteriori tagli e chi, invece, sostiene la cautela considerando anche il valore ancora alto del PCE (personal consumer expenditure), indicatore più attenzionato dalla FED.
La cautela è legata anche alla prospettive governative di Donald Trump, basate sul suo approccio ad imporre tariffe sulle importazioni dalla Cina, dall'Unione Europea, dal Canada e dal Messico.
La politica dei dazi porterebbe, come conseguenza diretta, ad un aumento dell'inflazione dovuto all'aumento dei costi per gli importatori e i consumatori finali. Correlato a ciò, potrebbero esserci politiche di ritorsione dei Paesi esportatori verso l'America, degenerando in una vera e propria guerra commerciale con un drastico aumento delle tensioni economiche globali (come se non bastassero). Lo scenario appena descritto potrebbe portare la Fed a frenare la sua politica attale dei tagli o, addirittura, a pensare di rialzarli. Se tutto ciò dovesse accadere porterebbe ulteriore linfa vitale al dollaro, rafforzandolo ulteriormente.
Sebbene attualmente l'economia USA sembri di gran lunga più forte rispetto quella dell'Europa e le controparti del G10, è difficile stabilire con certezza se le politiche che vuole attuare il neo-presidente Trump, possano incidere significativamente sulla crescita del PIL americano.
Seguendo le parole di Trump, sia in campagna elettorale che successivamente all'elezione, sembrerebbe che l'intenzione è quella di improntare la politica economica su una deregulation, con un approccio più indulgente in tema di politica fiscale e un focus sulla promozione della produzione interna, sostenendo la politica dei dazi al fine di proteggere il nazionalismo riducendo la dipendenza dalle importazioni. Ulteriore aspetto trumpiano riguarda il minor impiego bellico delle truppe americane all'estero con una correlata esortazione ai Paesi NATO affinché provvedano all'aumento per la spesa per la difesa.
Sul fronte di politica ambientale, Trump promuove l'indipendenza energetica promuovendo la produzione di combustibili fossili (in rispetto al green deal) riducendo le normative ambientali distaccandosi dagli accordi internazionali sul clima.
Come se non bastasse, il neo presidente Donald Trump ha proferito parola anche in merito alla politica monetaria attuata dal Powell, lo stesso criticato più volte già durante il primo mandato per esser stato troppo lento nella politica di taglio dei tassi d'interesse. Da ultimo, Trump ha anche espresso l'idea che il presidente degli Stati Uniti dovrebbe essere parte attiva nelle decisioni di politica monetaria, minando il ruolo tradizionale riservato alla Federal Reserve. L'evoluzione di questa idea potrebbe avere non poche ripercussioni sulla politica economica e l'indipendenza della Fed, facendo venir meno lo scopo della sua esitsenza.
Ingerenze del Presidente a parte, Powell ha riferito che visto l'andamento dell'economia, di pressioni inflazionistiche alle porte e di un mercato del lavoro tutto sommato non troppo in affanno, non ci sarà alcuna fretta o frenesia a tagliare ulteriormente i tassi, sposando un approccio cauto nella determinazione del tasso neutrale.
In merito, nell'ultima riunione del FOMC che si è tenuta il 18 dicembre, la banca centrale americana si è allineata alle aspettative generali e ha abbassato il Fed Funds Target Range di 25 bps al 4.25%-4.50%, segnalando un ritmo più cauto di allentamento per il 2025, con la maggior parte dei funzionari che hanno espresso preoccupazioni sul fatto che l'inflazione potrebbe tornare a salire. Il "dot plot chart" ha rilevato due tagli per tutto il 2025, ribadendo, quindi, l'idea che la Fed, contro ogni volere di Trump, non ha retta di agire a gennaio, quando effettivamente siederà alla Casa Bianca il nuovo presidente.
Attualmente le proiezioni prevedono che nel 2025 il tasso di prestito di riferimento si attesterà nell'intervallo 3,75%-4%, che entro la fine del 2026 si abbasserà a circa il 3.4% con i costi del prestito che rimarrebbero al di sopra della stima rivista del tasso "neutrale" ora stabilito al 3% (tasso in cui l'economia è in equilibrio).
Per quanto riguarda le proiezioni sull'economia, queste sono state riviste al rialzo rispetto all'ultima lettura, con un PIL che è visto in crescita del 2.5% per il 2024 e del 2.1% per il 2025 ( a differenza delle precedenti che vedevano un 2% per entrambi gli anni).
La disoccupazione è stata vista in lieve rialzo al 4.3% per la fine del 2025, proiezioni migliori rispetto il 4.4% previsto per entrambi gli anni (2024 e 2025).
Per quanto riguardo l'inflazione rimane un velato pessimismo con il dato "core" (escluso delle componenti volatili di energia e cibo) che è rivisto più elevato per più tempo, con un picco del 2.8% nel 2024 per poi arrivare al 2.5% entro la fine del 2025 (le proiezioni precedenti prevedevano un picco del CPI core al 2.6% e 2.2% nel 2025).
ANALISI TECNICA
Weekly chart
Sul grafico settimanale possiamo vedere la tendenza estremamente rialzista supportata dall'indicatore Ichimoku. Infatti la linea di prezzo si trova al di sopra della Tenkan Sen dalla candela del 21 ottobre, con la Chinkou Span nettamente al di sopra della Kumo e della linea di prezzo senza alcuna resistenza da rompere nei paraggi. Il trend è molto teso al rialzo e quindi sarebbe davvero sfrontato pensare ad una posizione al ribasso (trend is your friend).
Attualmente il prezzo si trova all'interno del ritracciamento dell'ultimo impulso ribassista calcolato dai massimi del 2022 ai minimi del 2023. Siamo a circa il livello 0.618 di Fibonacci al livello di prezzo 108.38; potrebbe esserci una correzione, seppur di minima entità ma rimango dell'idea che è troppo azzardato pensare ad un entrata al ribasso.
L'RSI ci delinea una zona di impercomprato con il prezzo molto distante dalla media mobile a 50 periodi.
daily chart
Per quanto riguarda Ichimoku rimaniamo della stessa idea del grafico settimanale, con il prezzo che si tiene sopra la Tenkan Sen. Potrebbero essere interessanti eventuali rimbalzi sulla Kijun Sen per ipotizzare entrate al rialzo (non è un consiglio). Il prezzo rimano comunque molto distaccato dalla Kumo con la Chikoun Span, anche in questo caso, senza alcun ostacolo al rialzo.
Rimaniamo comunque sulla scia del Trump Trade e una significativa rottura del supporto dinamico (freccia verde), potrebbe aprire le porte al supporto statico dello scorso maggio, dove ci sarebbe una confluenza di tra la zona di ritracciamento 0.5 di Fibonacci e la Kijun Sen (circa livello 106.99).
In conclusione, possiamo aspettarci sicuramente un 2025 con tanto carburante nel serbatoio per il dollaro americano con tutto ciò che ne consegue.
Sul fronte geopolitico, non si vede chiaramente la fine delle guerre, sia sul fronte Ucraino sia per il conflitto tra Israele, Iran e Libano, mentre la situazione in Siria continua ad alimentare venti di incertezza in Medio Oriente.
Probabilmente questo scenario continuerà ad alimentare la domanda di beni rifugio e, di conseguenza, fornire supporto al dollaro americano.
Se a tutto ciò, si aggiunge lo scenario trumpiano dei dazi, si potrebbero innescare politiche economiche di ritorsione riaccendendo la miccia delle tensioni globali...
Le crescenti pressioni inflazionistiche potrebbero costringere la Fed ad agire arrestando l'attuale ciclo di tassi o addirittura avviando un nuovo piano di rialzi. Ciò porterebbe i rendimenti dei titoli di stato Usa ancora più in alto rafforzando ulteriormente il dollaro.
È plausibile aspettarsi che il contrasto tra la resilienza economica dell'economia USA e le difficoltà dei paesi concorrenti amplierà il ciclo di allentamento monetario di quest'ultimi rispetto a quello che potrebbe, di contro, palesarsi negli Stati Uniti. Questa divergenza porterà al deprezzamento delle valute rivali e un ulteriore rafforzamento del biglietto verde.
⚠️DISCLAIMER⚠️ Nessuna informazione, dato o news, oggetto di contenuto vuole essere un consiglio finanziario.
Gli uomini legati a Palantir alla corte di Trump. Chi sono?Nel video di oggi tralascio per un attimo l'ormai usuale appuntamento con l'analisi tecnica per anadare invece a spulciare il Team che Trump sta mettendo in piedi per il supporto al suo secondo mandato.
Vediamo chi sono questi personaggi, uno ad uno, e perché il loro legame con Palantir Technologies è cosi forte.
NEWSLETTER#97: TRUMP E USATRUMP INIZIA IL SUO LAVORO…
Dopo essere tornato in carica come presidente degli Stati Uniti, da circa 3 settimane, Trump incomincia a spaventare le principali economie.
Nella mattinata Trump ha comunicato l’interesse di aumentare le tariffe del 25% per Messico e Canada e del 10% per la Cina.
L’obbiettivo principale per Trump è limitare i flussi di immigrati e droghe.
La reazione dei mercati valutari non si è fatta attendere: CAD e AUD sono le valute più deboli della giornata, insieme al peso messicano.
USA CONSUMER CONFIDENCE
La fiducia dei consumatori ha continuato a migliorare nel mese di novembre e ha raggiunto il massimo livello che ha prevalso negli ultimi due anni.
L’aumento di novembre è stato principalmente guidato da valutazioni più positive dei consumatori sulla situazione attuale e sulla disponibilità di posti di lavoro, che ha raggiunto il livello più alto in quasi tre anni.
Notizie macroeconomiche della giornata di domani
- Tasso d'interesse NZD (02:00) (NZD)
- PIL (14:30) (USA)
- Jobless claims (14:30) (USA)
Buon trading a tutti
BTC 82.500 SHORTDonald Trump ha avuto un rapporto piuttosto controverso e critico nei confronti del Bitcoin (BTC) e delle criptovalute in generale, specialmente durante il suo mandato presidenziale. In passato, ha espresso opinioni negative su Bitcoin, definendolo "una truffa" e mettendo in guardia contro il suo utilizzo, in quanto non vede la criptovaluta come qualcosa di valido o sicuro per l'economia statunitense. In particolare, ha ribadito che il dollaro statunitense dovrebbe rimanere l'unica valuta legittima e ha mostrato preoccupazione per il rischio che le criptovalute possano facilitare attività illecite, come il riciclaggio di denaro.
Ecco alcuni punti chiave per comprendere la posizione di Trump e il suo impatto potenziale su Bitcoin:
1. **Fiducia nel dollaro**: Trump ha sottolineato che gli Stati Uniti dovrebbero concentrarsi sul rafforzamento del dollaro come valuta nazionale e internazionale, e vede Bitcoin come una possibile minaccia per questa leadership, non avendo dietro una regolamentazione o un valore garantito da uno Stato.
2. **Critiche alla regolamentazione leggera**: Durante la sua presidenza, si è mostrato favorevole a una regolamentazione più stretta del mercato delle criptovalute per prevenire attività speculative e illecite. Questo approccio era motivato anche dal fatto che alcune criptovalute fossero associate a rischi per la stabilità finanziaria e alla volatilità eccessiva del mercato.
3. **Posizione verso le criptovalute rispetto ad altri candidati**: Alcuni politici di spicco negli Stati Uniti hanno manifestato posizioni più aperte verso le criptovalute, mentre Trump ha mantenuto un approccio scettico e più legato alla regolamentazione finanziaria tradizionale. Con l'aumento della regolamentazione sulle criptovalute negli Stati Uniti, questo potrebbe influenzare il mercato e gli investitori.
4. **Recenti sviluppi**: Negli ultimi anni, il mercato delle criptovalute è cresciuto notevolmente e diverse grandi istituzioni finanziarie hanno iniziato ad accettare Bitcoin come riserva di valore. Anche se Trump potrebbe mantenere la sua posizione scettica, il mercato è sempre più accettato globalmente e sta diventando una parte più consolidata dell’economia finanziaria internazionale.
Nonostante la sua posizione critica, Trump ha solo un'influenza limitata sull’adozione del Bitcoin, che continua ad evolversi anche grazie all'interesse di istituzioni e governi di vari paesi.