Unicredit doppio scenario lungo e breve.Siamo in una situazione con un doppio scenario, di lungo e breve termine.
Sul grafico di destra abbiamo uno scenario di lungo, con un possibile ribasso del titolo fino ad area 10.
Sul grafico di sinistra abbiamo una situazione di breve nell'ambito di questa discesa, in cui il prezzo potrebbe andare essere da buy in area 12/11,75 con la tenuta del 50% di Fibonacci dell'ultimo vettore importante Agosto'19- Febbraio'20.
Essendo questa ultima operazione di breve, proietto già un ipotetico canale max-min di questo movimento ribassista. Alla uscita dei prezzi del canale il target rialzista sarebbe verso area 12,8. Lo stop sotto il 50% di Fibo perhcè negherebbe il rimbalzo.
UCG
Unicredit nel brevissimo.Guardando il grafico di sinistra su questo storno UCG può aver un'area di acquisto verso 13,5/13,35. Però metterei uno stop rigido se rompesse il 50% del ritracciamento. In questo caso potrebbe andare a chiudere il gap lasciato aperto con l'annuncio della trimestrale.
Nel mentre sul grafico di destra, faccio notare come i ritracciamenti di Fibonacci hanno funzionato alla perfezione come obiettivi di questo rialzo.
Unicredit prossimo alla resistenza per shortUnicredit è prossimo di trovarsi a contatto con un'area di resistenza in un trend up che deve ancora dare una gambetta rialzista per completare la figura.
Sul grafico Daily di destra possiamo vedere come i prezzi siano bloccati in un box range dal 10 Dicembre. In queste settimane si sono mossi in un range modesto del 7%. La parte alta del box ha fatto da resistenza ben 3 volte.
Sul grafico Mothly di sinistra possiamo vedere come il prezzo sia a contatto con il 50% di Fibonacci dell’ultimo movimento discendente Settembre’17 - Agosto’19. Il 50% ha già fatto da resistenza a metà Dicembre’19.
Questi elementi fanno propendere per un possibile short su UCG da aprire possibilmente nella parte alta rangetra 13,7 e 14 meglio se scalettato perché si andrebbe a vendere sulla forza. Mentre l’eventuale rottura della parte bassa del box avrebbe come primo target importante di chiusura dello short area 12,2 -11,80. La perdita del supporto 11,80 invece dare spazio al secondo target in area 11.
Unicredit sulla resistenzaIl titolo dai minimi di aprile 2019 è rimbalzato del 43%. Graficamente si trova in area di resistenza tra 12,760 e 13.
Pur trovandoci in un contesto rialzista vedo la possibilità di uno storno del titolo su questi prezzi, con un target modesto in area 11,55/7. Lo stop per eventuali short deve essere alla rottura dei 13€.
Questo storno va visto anche in ottica di possibilità di acquisto per un successivo allungo sopra i 13€ verso fine anno.
SHORT UCGBuonasera a tutti,
la mia idea è short su Unicredit.
Personalmente sono in short da 11,15 ma fino a dove può arrivare questa discesa?
Il primo target possiamo darlo a 10,61, supporto duro. Se anche questo viene bucato (cosa che caldamente mi auguro), ci sarà una discesa violente fino ad arrivare fino ai 10,30/10,27.
Quindi, ricapitolando, personalmente rimarrò short fino a 10,61. Se vedo che questo prezzo viene bucato e supportato da un mib negativo, proverò a tenere la posizione fino a 10,30.
Se volete condividere idee o chiedermi informazioni, fate pure!
Buon trading e buona serata.
Mediobanca: Re Mida pronto a combattere il ribassoIn coerenza a quanto successo al Ftse Mib i prezzi di Mediobanca non accennano a rallentare la discesa, che dai massimi del 25 luglio scorso a 9.56 lasciano sul terreno una perdita di valore pari al 12%.
L'inclinazione della linea di tendenza che si ottiene tracciando i massimi relativi a 9.20 e 8.87€, delineano uno scenario negativo travolgente e senza appello, azzerando i guadagni dei mesi precedenti.
Le valutazioni espresse dagli analisti basate sui numeri di bilancio raccontano ovviamente una storia diversa, tanto da soprannominare la società Re Mida, che a fine 2018 ha chiuso con un bilancio semestrale considerato il migliore della sua storia.
Solidità patrimoniale, redditività ai massimi livelli storici e prospettive ottime di miglioramento dei ricavi nel futuro, fanno del gruppo bancario uno dei migliori titoli da inserire in portafoglio approfittando del vistoso calo di questi giorni.
Perché acquistare azioni Mediobanca
L'ultima semestrale chiusa a l30 giungo(espone numeri importanti con un margine d'intermediazione cresciuto del 2.52 a milioni ed un utile netto pari a 890 milioni (+8% vs 2018), infine il Common Equity Tier 1 è sceso dal 14,24 al 14,09%.
Il target price medio espresso dalla maggioranza degli analisti supera i 10€, con un upside rispetto alle quotazioni attuali di oltre il 25%.
Invece dal punto di vista dell'analisi grafica il trend ribassista potente minaccia in coerenza con l'indebolimento generale degli indici di centrare nuovi minimi, sotto quota 8.20 e soprattutto sotto 7.90 puntando a colpire valori di lungo periodo come 7.75 e 7.35€.
L'indicatore di trend cci sul giornaliero ha correttamente indicato, in corrispondenza del cedimento del supporto a 9.17€ l'inizio della fase discendente assume valori negativi ed una chiara inclinazione negativa verso valori da ipervenduto.
Il rimbalzo effettuato ieri grazie all'exploit rialzista degli indici americani non ha minimamente scalfito il solido canale ribassista di breve termine destinato ad allungare la propria traiettoria verso 8.18 prima e 7.90 a seguire.
Rischi sulle posizioni di Mediobanca
Applicando un corretto profilo di rischio e una logica di portafoglio di medio termine (3/6 mesi) è conveniente iniziare a cumulare posizioni a prezzi decrescenti, sapendo bene che il fair value si aggira intorno ai 10.50/11€.
Per chi ha il titolo in portafoglio: cumulare ulteriori posizioni sfruttando la tendenza dei prezzi a testare l'area di supporto lungo quota 8.20€, non superando la soglia del 10% della propria disponibilità liquida totale.
In aggiunta difendere il valore dell'investimento acquistando opzioni Put strike 8€, scadenza dicembre qualora il titolo dovesse colpire quota 7.90€ entro la fine di settembre.
Per le nuove posizioni: attendere il test del supporto a quota 8.10€ per iniziare ad accumulare il titolo in portafoglio, replicando l'operazione più in basso a 7.70€.
Per lo short selling : attendere un pullback dei prezzi verso la resistenza a 8.60 e 9.20€, con stop loss a 9.70 e target sotto 7.80€.
Conviene comprare Unicredit a questi prezzi?Fase negativa molto severa per i corsi di Unicredit che perdono oggi ulteriore valore (-5.7 a 9.35€), toccando livelli di minimo che non si registravano dall'agosto del 2016.
La motivazione dell'accelerazione subita è da ricercare nella probabile fine del governo giallo verde ad opera della Lega, che vede la possibilità di un'ampio consenso elettorale tale da riproporsi al comando di un nuovo esecutivo con una maggioranza più compatta.
Ciò evidentemente crea discontinuità nella gestione delle casse pubbliche e quindi sui mercati aumenta la pressione legata all'andamento dello spread e a possibili ricadute sui prezzi degli obbligazionari statali.
Perché acquistare azioni Unicredit
Come è facile desumere scorgendo anche superficialmente i grafici, la struttura tecnica dei prezzi rimanere molto precaria.
Il calo dai massimi di metà luglio a 11.80€ ammonta ad un-22% e data l'intensità' della discesa promette di fare ancora più male.
Infatti l'indicatore di trend cci in sono di ipervenduto e la black marubozu in formazione oggi, prospettano un percorso di recupero tortuoso legato tutto alla capacità degli investitori di mantenere i nervi saldi.
L'obiettivo se si applica un corretto profilo di rischio e una logica di portafoglio di medio termine (3/6 mesi) è quello di cumulare posizioni a prezzi decrescenti e molto vantaggiosi, il cui fair value si aggira intorno ai 13 euro.
Rischi sulle posizioni in Unicredit
Le valutazioni degli analisti come di consueto sfoggiano un target medio intorno ai 12.50€, molto distante dalle quotazioni attuali e difficilmente raggiungibile date le condizioni macroeconomiche del paese, che inducono alla prudenza i gestori nel sovrappesare l'azionario italiano.
Per chi ha il titolo in portafoglio : cumulare ulteriori posizioni sfruttando la tendenza dei prezzi a testare l'area di supporto lungo quota 9€, con prospettive di risalita verso il target di 11.10 entro il prossimo trimestre.
Per le nuove posizioni: attendere il test del supporto a quota 9.20€, incrementando nel'eventualità di minimi a 8.80€, con stop loss unico a 8.30 e target oltre 10.40€.
Per lo short selling : attendere un pullback dei prezzi verso la resistenza a 10.40 e 11.20€, con stop loss a 12.10 e target sotto 9.80€.
Unicredit in area di supporto.Il 6 Luglio avevo pubblicato analisi con segnale di arrivo della salita di UCG quando faceva 11,6. Da allora il titolo ha corretto fino ad un -18%.
Adesso è arrivato su un supporto in area 9,5/7 creato e testato a Dicembre’18 e Febbraio’19.
Nella giornata di oggi i i prezzi hanno dimostrato di reggere il supporto. Al momento gli indicatori sono ancor in ipervenduto. Per inversione del trend saranno importanti chiusure sopra 1,13 per una quesitone di livelli di volumi che non possono essere evidenziati su questo grafico.
Unicredit evita fusioni problematiche, ma il trend non cambiaAncora tempi duri per il settore bancario italiano e più in generale per quello Europeo caratterizzato da una marginalità nei settori tipici ancora in calo e dalle difficoltà politiche per le fusioni tra realtà primarie nei maggiori paesi membri.
Questa incertezza se da un lato evita problematici accorpamenti di imprese bancarie diverse, tiene comunque alla larga dal settore gli investitori, sfiduciati da rendimenti poco interessanti rispetto ai variegato mondo dell'industria.
Più in particolare il caos dei regolamenti transnazionali e le tensioni politiche tra Italia e Francia, hanno spinto Unicredit ad accantonare la fusione con Societé Generale, così come problemi simili allontanano per il momento anche l'ipotesi di Commerzbank.
Tale situazione si riflette evidentemente anche sui corsi già depressi dall'inaspettato volta faccia di Trump che fa saltare il tavolo delle trattative con la Cina, alimentando un crescente pessimismo sui listini internazionali, con il Ftse Mib più esposto a questo tipo di turbolenze.
Dall'analisi grafica emerge il netto canale discendente che prolunga oggi il suo tratto dirompente, avvicinandosi alla soglia critica dei 10 euro, senza che al momento emergano elementi in grado di ostacolare tale prospettiva.
La leggera divergenza rialzista segnalata da cci conferma solo un certo rallentamento della pressione al ribasso, senza fornire prove solide di un'imminente reazione rialzista dei prezzi.
Lo scenario alternativo più concreto adesso è rappresentato dal consolidamento di quota 10.40 euro ancora in discussione, da cui potrebbe partire una reazione che per essere credibile deve quanto meno raggiungere quota 11.20.
In seguito il superamento di 11.60 innescherebbe guadagni più consistenti oltre 11.80 euro, scenario quest'ultimo decisamente improbabile nel breve periodo.
Strategie operative su Unicredit
Per le posizioni long : attendere ancora la fine del trend ribassista in atto, spostando l'attenzione sul test sotto quota 10.30 e soprattutto approfittando di eventuali ribassi sotto quota 9.80 euro.
Con un profilo di rischio maggiore accumulare il titolo in portafoglio suddividendo il capitale disponibile lungo i supporti di 11.20 10.70 e 9.90 con target unico 13 30 e stop loss a 8.90 euro.
Per le posizioni short: come indicato in precedenza in alternativa alla vendita diretta del titolo, acquistare opzioni Put, strike 11,00 euro scadenza luglio 2019, con rischio contenuto al premio pagato.
FTSEMIB a 20000 ma Intesa e Unicredit ancora indietroIl nostro FtseMib mentre scrivo (ore 15:30) è arrivato a toccare e superare i 20000 punti, molto importante sarà una chiusura serale sopra questa soglia.
Ciò che risalta per un ulteriore allungo è la necessità di una salita di Unicredit ed intesa Sanpaolo, che rispetto ai primi di Ottobre quando il Fib segnava 20.000 punti risultano indietro.
UCG -10% ed ISP -4%.
Sappiamo tutti quanto pesano sulla ponderazione del Fib questi due titoli. Ovviamente senza di loro tutto il comparto bancario risulta essere indietro rispetto ai valori indice di Ottobre.
UCG - 2019/02/03 - Outlook per la prossima settimanaIl titolo sembra in procinto di fare un movimento consistente e, tenuto conto anche dei volumi di scambio, sono propenso a ritenere che ci si trovi in una fase di accumulo. Come news drivers sono da tenere a mente i nomi Cerberus, Deutche Bank e Commerzbank. Chiaramente si tratta di opinioni personali.
Con uno sguardo all’outlook tecnico, il titolo ha rimbalzato dal minimo del 27/12/2018 di € 9,544 fino al massimo del 25/01/2019 di € 11,004, che il pullback attuale ha quasi completamente riassorbito. Probabile proseguimento della mini correzione fino a al minimo di dicembre 2018 per poi riprendere la risalita passando per la resistenza di € 10,000 – 10,004. Resistenza successive in vista a € 10,405, 200-DMA, e 10,70, trendline che parte dai minimi di dicembre 2018
UnicreditTitolo che presenta un trend di brevissimo come di medio e lungo short, con il break al ribasso della settimana scorsa della breve fase di consolidamento evidenziata nel grafico conferma la debolezza, diretto verso i minimi storici. Attenzione a non dare per scontato la loro tenuta in quanto il titolo è fortemente in trend ribassista e gli stessi potrebbero essere aggiornati, positività di breve solo al di sopra di area 12
Unicredit: secondo gli analisti prezzi mai così bassiRimbalza di oltre 2 punti percentuali Unicredit allontanandosi dai minimi annuali a ridosso di 10.50 euro grazie anche alle notizie relative alla cessione di asset all'estero.
Gli analisti di Morgan Stanley giudicano i valori raggiunti assolutamente "punitivi" rispetto ai fondamentali confermando un target price molto distante di poco oltre i 16 euro.
La dinamica dei prezzi purtroppo racconta un'altra storia con un movimento che dall'inizio dell'anno è costato una perdita di valore superiore al 70 per cento.
Inoltre nonostante il balzo di oggi le quotazioni mantengono un assetto pesantemente ribassista, minacciando il raggiungimento dei minimi sotto 9.90 raggiunti a fine 2016.
Un andamento così pesante sarebbe giustificato dalle incognite legate allo spread dei titoli di stato italiani e agli accantonamenti necessari.
Questi aspetti tengono lontani gli investitori che rimandano gli acquisti, contribuendo così ad ulteriori cali.
L'unico modo dal punto di vista tecnico per invertire la tendenza è quello di nuova generalizzata fase rialzista del Ftse Mib, che alimenti corpose ricoperture sul titolo oltre la resistenza più importante in questo momento ovvero 11.90 euro.
Ciò consentirebbe il ripristino del tendenza ascendente di breve termine, aprendo la strada ad ulteriori allunghi oltre 13.30.
Strategie operative
Per le posizioni long: attendere la fine della tendenza ribassista, sfruttando le indicazioni fornite dal cci, che segnala con una divergenza l'ottima tenuta del supporto di 10.45, la cui conferma può essere sfruttata con l'acquisto congiunto di opzioni Call e Put
Per le posizioni short : acquistare lo stesso ammontare di opzioni Call e Put, strike 11 euro, scadenza 18 gennaio 2019, sfruttando l'incremento di volatilità a ridosso dei minimi annuali.
Unicredit rimbalza (+5%) ma serve ben altroUnicredit rimbalza di oltre quattro punti percentuali raggiungendo quota 11.50, soprattutto si risolleva dai minimi di 10.80 toccati la scorsa settimana e precedentemente registrati a dicembre 2016.
Grazie alla stabilizzazione almeno momentanea delle tensioni sulla manovra finanziaria del governo e alla conseguente riduzione dello spread, il titolo beneficia di una salutare pausa dal pesante trend ribassista in atto.
Infatti a partire dai massimi raggiunti a maggio 2018 la perdita di valore supera il 35%, facendo tornare indietro i prezzi appunto a fine dicembre 2016, senza che si possano ancora escludere nuovi minimi entro fine anno.
Dal punto di vista dei fondamentali a.d. Mustier parla di target raggiunti nella riduzione dei costi e miglioramento dei ricavi netti, con il coefficiente patrimoniale Cet1,( ovvero la prima delle due classi di cui è composto il patrimonio della banca) sopra il 12,5% nel 2019.
Per quanto riguarda l'analisi grafico sul grafico a candele settimanali i prezzi, dopo la mancata rottura della resistenza posta di 14.50 a fine settembre, hanno accelerato al ribasso in piena coerenza con la pessima reazione dei mercati azionari alla nuova dinamica dei tassi Usa e alla battuta d’arresto della crescita delle economie asiatiche.
La prospettiva per il breve termine è di assistere ad un salutare fase di consolidamento delle quotazioni entro la fascia di prezzo compresa tra 10.25 e 12.50 da cui ripartire per tornare ad aggredire prima quota 13.75 e poi nuovamente 14.55 euro.
Lo scenario peggiore invece è rappresentato da una nuova ondata di vendite, capaci di spingere il titolo sotto quota 10.70 prima e 9.45 in seguito.
Strategie operative
Per le posizioni long : approfittare dei prezzi a sconto rispetto ai fondamentali acquistando lungo tutta la fascia di prezzo compresa tra 10.50 e 12.50 euro, con target 15.40.
Suddividere la liquidità in più momenti d’acquisto, sposando comunque una prospettiva di medio periodo ovvero almeno quattro mesi.
Per le posizioni short : vista la volatilità che contraddistingue la fase discendente attuale è possibile attuare una strategia volta a catturare sia movimenti al rialzo che ulteriori cadute del prezzo.
Acquistare quindi la stessa quantità di opzioni Put e Call, scadenza 18 gennaio 2019, strike 11.50 euro.
Unicredit, prezzi in accumulazione sul primo supportoI supporti sono posti a 17.70 e 16.88/17.00. Mi aspetto la ripartenza del rialzo con obiettivi a 19.20/19.40 e 20.00/20.15 (target principale). Sulla strada per gli obiettivi citati è posta una resistenza intermedia a 18.56/18.70 da cui potrebbe scattare qualche provvisorio arretramento in seno al rialzo atteso. Accumulo long da prezzi non superiori a 18.08 ed in caso di arretramenti fino a 17.22. Stop in chiusura daily sotto 16.88.
UCG Ultimo ostacolo a 18.37 dopo il via libera verso i 24Forse ci siamo, sta volta puo' essere quella giusta: dopo un anno in laterale siamo arrivati ai massimi della flag. Draghi puo' aiutare la situazione oggi. Ultimo intoppo a 18.37 superamento del quale porterà con se ampi volumi di acquisto. In caso contrario i livelli di supporto li sappiamo a memoria!
Unicredit ancora in trading range (parte superiore)Unicredit versa ancora in uno stato di trading range sebbene sia sui massimi della flag bullish che dura da quasi un anno. All'interno dei tre livelli si è visto come i la pressione ribassista sia aumentata appena dopo il livello massimo. Per un ulteriore spunto tale livello dovrà essere violato al rialzo. Un chiaro quadro positivo si avrà sopra i 18.20
UCG si appoggia al supporto dinamicoCosi come si è creato un gap up in apertura venerdi scorso che ha rotto il downtrend dinamico di breve, oggi UCG si poggia esattamente su quel supporto per trovare spazio di risalita. Il risultato è che se confermato in chiusura un nuovo recupero puo' avere successivo tp a 17.50
INDICATORI TORNANO IN POSITIVO PER UNICREDITL'immagine mi rendo conto è un po' zummata ma desidero mostrare la situazione interessante che si è creata con il MACD. Si puo' tracciare un downtrend the collegando i massimi diventa negli ultimi giorni supporto per l'intreccio delle medie mobili. Se analizziamo il MACD negli ultimi mesi scopriamo che non è stato molto affidabile in quanto ucg giace in una situazione laterale da parecchio tempo, se invece consideriamo l'analisi con piu' ampio respiro (circa un anno) la situazione si fa interessante.
Questo sommato alla situazione del canale rialzista delineato, indica che UCG si trova in una fase al di sotto del suo potenziale, per tornare nel canale rialzista dovrebbe prendere quota nel giro di qualche giorno a 17,90 circa. In questa fase rientrerebbe ancora nella parte inferiore del canale dove sappiamo si trova una resistenza molto forte a 18.10 circa. Personalmente io vedo opportunità d'acquisto specie dopo l'engulfish bullish di giovedi e apertura in gap up poi quasi totalmente colmata venerdi con grandi volumi. L'apertura ha rotto un downtrend di breve di circa 2/3 settimane. Difficile ad ora pensare torni a ridiscendere, piuttosto vedo una possibilità di attacco alla resistenza plurimensile dei 18,10 euro. La rottura della soglia farebbe intervenire volumi elevati e a quel punto si potrebbe utilizzare come riferimento le tre linee del canale tracciate come TP. In ogni caso terro' la situazione aggiornata
Unicredit: non è ancora il momento di fare gli eroiUnicredit versa da ormai molto tempo in una flag laterare tra 18 e 16 euro. I minimi sono decrescenti in accordo con una flag aterale che preannuncia un movimento rialzista. Ho segnato due punti in cui si potrebbe tentare un ingresso. La chiusura (TP) dovrebbe essere fatta sul limite rosso superiore in attesa del vero sfondamento in area 18/18.30. Macd ancora girato al ribasso.