LA COSTRUZIONE IN DIRETTA LIVE DI UN INDICE DI "SENTIMENT" Salve ragazzi. Visti i vari messaggi ricevuti riferiti all'idea pubblicata nella community venerdì, ho deciso che domani, alle 11:00, terrò una diretta qui su Tradingview (successivamente caricherò il video sul mio canale youtube) in cui costruirò in diretta un nuovo indice, stavolta sulle materie prime.
Ho notato che questo argomento vi è piaciuto particolarmente, per cui credo vi possa essere utile osservare come mi creo un'indicatore in diretta.
Vi spiegherò i motivi per cui l'ho creato, che tipo di informazioni mi fornisce ma soprattutto come lo utilizzerò per capire il sentiment degli investitori, attraverso una strategia particolare: l'utilizzo delle medie mobili volumetriche.
Vi rilascio in anticipo qualche slide:
A domani, Matteo Farci
Ucraina
LA CREAZIONE E LO STUDIO DI UN INDICE DI AZIONI Per il mio modo di vedere i mercati finanziari, l’aumento o il decremento di prezzo di alcuni asset costituiscono un termometro di “sentiment”; alcuni tendono ad aumentare in determinati contesti macroeconomici/geopolitici, mentre altri tendono a performare in maniera totalmente opposta.
Questa analisi ha quindi l’obiettivo di andare a creare un indicatore, in particolare un indice di azioni che rapportato ad un altro indice attraverso la “forza relativa”, ci possa aiutare a capire quanto il mercato stia scontando il conflitto in Russia ma, soprattutto, quando avrà smesso di farlo.
Prima di iniziare, volevo aggiungere che ho aperto un canale youtube. Vi consiglio di visitarlo!
LE AZIENDE DEL SETTORE DELL’INGEGNERIA AEROSPAZIALE E DELLA DIFESA
Quali sono state le azioni che più hanno tratto beneficio da questa terribile guerra? Ne seleziono cinque:
• Lockheed Martin
• Northrop Grumman
• General Dynamics
• L3harris Technologies
• Raytheon Technologies Corporation
LOCKHEED MARTIN
L’impresa statunitense è attiva nei settori dell'ingegneria aerospaziale e della difesa; parte del suo fatturato proviene dai contratti con il ministero della difesa o con altre agenzie federali. Essa è la più grande azienda in ambito militare al mondo.
Come potete osservare nella grafica, le performance registrate da inizi novembre 2021 superano di poco i 40 punti percentuali. Evidenzio con un rettangolo rosso le ultime quattro sedute di contrattazioni: crescita del +16%.
NORTHROP GRUMMAN
La multinazionale nasce nel 1994 con lo scopo di fronteggiare l'esigenza di investire nella difesa militare come conseguenza della guerra fredda:
Incremento del 31% da inizi novembre e ulteriore accelerazione del +16% nelle ultime quattro sedute.
GENERAL DYNAMICS
E’ una società conglomerata statunitense specializzata in forniture militari formata in seguito a diverse fusioni e dismissioni che dal 2008 l'hanno fatta diventare il quinto più grande defense contractor del mondo. Le performance degli ultimi mesi si dimostrano più deboli rispetto a Lockheed Martin e Northrop Grumman, tuttavia esse sono degne di nota: +18% da inizi novembre e accelerazione del +6.65% nelle ultime 4 sedute:
L3HARRIS TECHNOLOGIES
Essa è una società di tecnologia americana che si dedica alla produzione di sistemi e prodotti C6ISR (comando, controllo, comunicazioni, computer, cyber-difesa, sistemi di combattimento e intelligence, sorveglianza e ricognizione), apparecchiature wireless, radio tattiche, sistemi avionici ed elettronici, apparecchi per la visione notturna, antenne terrestri e spaziali per l’uso in settori del governo.
Nella grafica è possibile notare come il prezzo dell’azienda abbia ritracciato da fine ottobre a inizi dicembre 2021 per poi riprendersi nelle ultime settimane con guadagni in linea con il settore a cui essa appartiene; incredibile accelerazione del prezzo che riesce a guadagnare 20 punti percentuali dal 24 febbraio ad oggi.
RAYTHEON TECHNOLOGIES CORPORATION
L’azienda americana, con sede nel Massachusetts, sviluppa e produce prodotti ad elevata innovazione tecnologica nell’ambito della difesa, includendo motori aeronautici, avionica, cybersecurity, missili, sistema di difesa aerea e droni.
Impressionante la sua performance da inizi dicembre 2021:
+30% negli ultimi due mesi e ulteriore accelerazione del +17% nelle ultime cinque sedute.
PUNTI IN COMUNE DI QUESTE AZIENDE
Analizzando gli andamenti dei cinque prezzi, possiamo notare dei punti in comune:
• Ognuno di loro si trova al di sopra della media a 50 periodi; questo è un segnale di forza dei trend
• I volumi che hanno spinto al rialzo i prezzi si sono dimostrati maggiori rispetto alla media degli ultimi 30 giorni, il che è da tradurre come grande volontà da parte degli investitori di portare i prezzi al rialzo
• Ogni RSI si trova ad alti valori (in media, oltre i 60 punti), confermando la forza già individuata grazie alle medie a 50 periodi.
COME CREARE UN INDICE DI AZIONI
Vi siete mai chiesti se su tradingview sia possibile andare a graficare un’insieme di azioni creando quindi un piccolo indice? La risposta è si:
Andando a digitare nella barra di ricerca le sigle delle singole aziende e utilizzando l’operatore “+”, quello che si ottiene è l’andamento del prezzo dell’indice, che tiene conto delle oscillazioni dei prezzi delle singole azioni giorno per giorno. Il prezzo dell’indice (nella grafica, 1483$) và quindi ad inglobare la somma dei prezzi delle aziende stesse.
ANALISI TECNICA DELL’INDICE
Prima di raggiungere il suo massimo storico a 1520$ circa, l’indice aveva formato un triangolo ascendente, figura di analisi tecnica rialzista. La figura ha visto il suo breakout il 25 febbraio accompagnato da una candela rialzista di entità considerevole dal +3.48%. Abbiamo in questo momento tre diversi segnali tecnici che ci indicano una grande stabilità e forza del prezzo:
• I volumi superiori alla media
• RSI a livelli di ipercomprato
• Grande distanza tra il prezzo e la media mobile a 50 periodi
ANALISI FONDAMENTALE DELL’INDICE: LA PSICOLOGIA DEGLI OPERATORI
Il primo impulso rialzista dell’indice ha inizio il 2 dicembre 2021: il mercato inizia a scontare un possibile conflitto; questa mia ipotesi è avvalorata da questo articolo sulla testata “CNBC”, che inizia a descrivere i problemi che potevano venire a crearsi:
www.cnbc.com
Come esprimo sempre nelle mie analisi, il mercato anticipa sempre gli eventi, è questo è un esempio da manuale.
Nonostante gli operatori inizino a scontare quello appena espresso, la volatilità rimaneva a valori bassi e stabili: ciò viene identificato dall’ATR all’interno del rettangolo azzurro. In termini di “psicologia”, ciò cosa sta a significare? Che nonostante la remota ipotesi di un conflitto, il mercato rimaneva comunque abbastanza “calmo” e “tranquillo”.
Concentratevi ora sul rettangolo di compressione rosso: esso racchiude al suo interno l’intervallo di prezzo tra inizi gennaio e il 24 febbraio. Nonostante i bechmark in quello stesso periodo avessero iniziato la loro caduta, questo indice si manteneva piuttosto stabile a valori alti di prezzo, in particolare ai suoi massimi storici. Qualcosa però iniziava cambiare: notate come l’ATR iniziava a salire nonostante il prezzo rimanesse stabile nel range di prezzo tra i 1335$ e i 1263$? Questo è il segnale che il nervosismo iniziava a prendere piede. Cosa è accaduto a livello “psicologico” all’interno del rettangolo rosso? Gli investitori iniziavano ad accumulare posizioni, pronti a far esplodere il prezzo al rialzo qualora lo scontro si fosse palesato.
24 febbraio: la guerra inizia. Come si comporta il prezzo? Esplode verso l’alto, accompagnato da un’altrettanta esplosione di volatilità.
Spero di avervi spiegato in maniera dettagliata come gli operatori abbiano accompagnato il prezzo dell’indice al rialzo. Qualora non lo fossi stato, commentate l’analisi e sarò ancora più chiaro.
Detto questo, perché ho creato quest’indice e perché lo osserverò le prossime settimane? Poiché esso costituisce sia un bene rifugio che un “termometro” di sentiment: gli operatori in questo momento stanno spostando i capitali su asset che tendono ad apprezzarsi durante momenti di turbolenza, e quest’ indice è tra quelli (e da qui la sua caratteristica di bene rifugio); quindi, la sua salita o la sua discesa possono dare informazioni utili riguardo il sentiment stesso, infatti:
• Se il prezzo dovesse continuare a salire al rialzo significherebbe che il conflitto starebbe ancora creando incertezza
• Se il prezzo dovesse invece iniziare a scendere, avrei il segnale che probabilmente il sentiment sta cambiando.
Tuttavia, avrei bisogno di ulteriori informazioni per poter effettivamente affermare che il sentiment sia cambiato totalmente. Questa informazione vado a ricercarla utilizzando un indice di forza relativo.
Come asset da rapportare all’indice scelgo l’etf del settore industriale dell’S&P500, ossia XLI. Perché proprio esso?
L’indice di riferimento del settore della difesa è quello industriale. Quest’ultimo ha registrato nelle ultime settimane delle performance deboli poiché è stato colpito dalle varie tematiche di cui ho già discusso (guerra); al contrario, l’indice del settore della difesa ha performato piuttosto bene vista la sua natura di bene rifugio. Osservando quindi l’indice di forza relativo tra questi ultimi che ora condividerò, cosa dobbiamo aspettarci? Che l’indice da me creato abbia sovraperformato il suo settore di riferimento:
Come posso usare a mio vantaggio l’indice di forza relativo?
Aspetterò che il prezzo di esso ritracci a valori di più bassi di quelli a cui si trova ora (14.82$): ciò accadrebbe quando le prestazioni dell’indice del settore della difesa e di quello industriale ritorneranno in linea tra loro.
E quando probabilmente ciò accadrà? Quando l’indice del settore della difesa non verrà più considerato come bene rifugio, ritornando quindi in linea con le performance del suo bechmark . In particolare, per affermare con certezza ciò, aspetterò che l’indice di forza relativo ritracci a valori di prezzo che ora vi mostrerò nella grafica seguente:
Utilizzo in questo caso la media a 50 periodi perché essa mi identifica la media della forza relativa dei due indici calcolata sui 50 giorni precedenti l’inizio del conflitto; essa è compresa nel range tra 11.7$ e 12.3$: questa è l’area di prezzo che probabilmente mi indicherà che il mercato potrebbe aver iniziato ad assorbire i fatti provenienti dal fronte Ucraino.
Questo è solo uno dei diversi indicatori che io utilizzerò, avevo il desiderio di mostrarvelo.
Spero l’analisi vi sia utile, Matteo Farci.
NASDAQ, EUROSOTOXX50, BITCOIN: Una ripresa anomalaLa reazione del NASDAQ dello scorso venerdì resta molto curiosa e in fin dei conti inspiegabile. La situazione non è certo delle migliori ed allo stesso tempo affatto riconducibile al contesto globale di lunedì scorso. Eppure, il prezzo dell'indice tecnologico statunitense è tornato a prezzare quanto prezzava prima della notizia della guerra. Non è sempre corretto ragionare in questi termini, la questione però resta anomala.
La spiegazione che molti analisti si sono dati è il fatto che il NASDAQ, fondamentalmente, non ha molto a che vedere con la situazione Russia-Nato ed in fin dei conti, i mercati finanziari statunitensi, perchè dovrebbero scontare nel prezzo dei propri asset il contesto Russo?
Inoltre, le sanzioni sono a carico della Russia e se dovessero colpire altre nazioni, non sarebbero certo gli U.S.A.
Cosa dovrebbe invece terrorizzare gli USA? Il loro contesto economico. Una guerra potrebbe peggiorare il loro contesto economico? Solitamente, una guerra incide sui costi di approvvigionamento. Il che dovrebbe rivalersi sul livello dell'inflazione che negli stati uniti è già molto alta.
In Italia l'inflazione percepita ammonta al 6.4% contro il 4.8% dichiarato dall'Istat lo scorso mese. L'EUROSTOXX50 non sembra essersi ripreso completamente dal rosso dello scorso giovedì. Questo perchè il mercato europeo si è sempre caratterizzato per un certo grado di conservativismo.
Resta il fatto che le sanzioni Russe incideranno sicuramente sull'Europa che già stava scontando un apprezzamento del Petrolio e del Gas.
In Cina invece i mercati hanno iniziato a correggere molto prima degli statunitensi. Per questo motivo li monitoro con molta attenzione.
Una ripresa a V del mercato è plausibile?
Non penso che, ne il contesto Americano e ne quello Euoropeo siano in una situazione così rosea da permettersi una ripresa a V in stile COVID19. Prima di tutto perchè il mercato è BEAR. Non per un flash dump improvviso ma per una predominanza delle vendite sugli acquisti "pulita". Infine perchè, probabilmente i problemi sono appena iniziati.
Appare lecito domandarsi:
Se la situazione è quella che è; "come mai non sta continuando a scendere il prezzo degl'indici di borsa ma anzi, sale"
Perchè gli indici azionari non possono crollare con così tanta facilità. Il mercato non è fatto solo di piccoli operatori presi dal panico e dalla fomo. Il mercato è composto da ISTITUZIONI, prime fra tutte i fondi pensione. Il mercato è quindi "moralmente" ed "economicamente" sorretto per non far andare in fumo i risparmi del globo e se deve scendere, non scenderà certamente tutto d'un colpo come accaduto al mercato finanziario russo, molto più piccolo e meno organizzato.
Perchè evidenziare questo in un canale incentrato sulle cryptovalute?
Perchè in questo momento Bitcoin è la copia spudorata del NASDAQ. Addirittura, quando il nasdaq è chiuso, BTC è laterale in attesa di un segnale dal comparto azionario. Ne deriva che, apparentemente, intuire la direzione dei principali indici azionari significa pressoché capire i movimenti di BTC.
Questo almeno fino a quando Bitcoin non mostrerà un po di indipendenza.
Sul comparto crypto, sono ancora più preoccupato. La sanzione legata allo SWIFT ha reso felici molti mooners e allo stesso tempo ha preoccupato molto gli analisti. La tanto attesa popolarizzazione del mercato crypto non sarà così ben accolta se proposta in concomitanza ad una guerra, specie se utilizzata per finanziarie "il nemico".
Infine, ma non per importanza. Consigliamo a tutti voi di smette di sforzarvi di immaginare il perchè Putin o altri capi mondiali abbiano fatto quello che hanno fatto e sopratutto, smettete di cercare di prevedere le loro mosse per prendere posizioni sul mercato. Non ci arrivereste mai.