Aggiornamento visione sui mercati americani Gli indici americani son tornate a spingere al rialzo rompendo le resistenze chiave di breve termine, dopo aver passato quel periodo di debolezza caratterizzato da sedute ribassiste, come ci aspettavamo dopo la conferenza di Powell. I tre downtrend, che sarebbero dovuti partire il 20 marzo post-FED, non hanno raggiunto le rispettive aree di supporto dove avevamo ipotizzato le zone target: per quanto riguarda SP500, quando quotava 2820, avevamo individuato il possibile target a 2640 punti, mentre la discesa si è fermata a 2780 punti circa; stessa cosa per DOW JONES (che ci ha colpito lo SL) e NASDAQ, i quali sarebbero dovuti ritracciare da 25750 e 7370 punti per raggiungere i livelli di supporto posti a 25000 e 6900 punti, fermandosi però rispettivamente a 25340 e 7250 punti. Dato che queste discese sarebbero dovute durare molte più sedute e andare a formare un mini-trend di breve/medio periodo, essendo stato riassorbito praticamente in 4-5 sedute, è molto probabile che ora i prezzi andranno a raggiungere le successive resistenze poste a ridosso dei massimi assoluti per poi subire nuovamente un attacco ribassista sempre verso i supporti chiave citati in precedenza. Quindi per riassumere: ci aspettiamo una continuazione di questo uptrend di brevissimo periodo con obiettivo le resistenze statiche poste rispettivamente a quota 2906/2930 punti (SP500), 26700 (Dow Jones) e 7660 punti (Nasdaq). Entriamo long su SP500 con target la prima resistenza posta a 2906 e lo teniamo in portafoglio per poche sedute: per noi il trend principale deve subire ancora uno storno per via dello scenario fondamentale configuratosi.
USA
EUR/USD: livelli chiave per la settimanaDopo la presa di posizione in materia di politica monetaria da parte dei due governatori centrali più influenti al mondo, l'Euro conferma le debolezze di fondo chiudendo la seconda settimana consecutiva in calo.
I prezzi infatti si avvicinano pericolosamente verso il target più probabile di 1.1170 senza comunque affrettare il passo e probabilmente continuando, com'è ormai tradizione nel Forex, a sfoggiare rapidi pull back verso l'alto non oltre quota 1.1370 dollari.
In tal senso il massimo relativo più alto registrato lo scorso 20 marzo a ridosso di 1.1440, non doveva indurre a ritenere terminato il trend ribassista di brevissimo termine, potendo essere sfruttato sempre con la stessa logica ovvero aspettando al varco l'onda reattiva proveniente dal precedente test del supporto posto a 1.1170 dollari.
Attualmente la configurazione ribassista assunta dall'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero, in corrispondenza della chiusura sotto 1.1350, esplica i suoi effetti prospettando ulteriori indebolimenti oltre i minimi relativi di 1.1220.
Anche supponendo reazione del prezzo per i prossimi due giorni verso le resistenze più immediate a 1.1270 e 1.1340, non dovrebbero acquisire intensità tale da fare ipotizzare allunghi rialzisti oltre le resistenze di medio termine.
Tale aspetto quindi evidenzia l'assoluto controllo della situazione da parte dei venditori, che continueranno a sfruttare le brevi folate al rialzo per rientrare a prezzi vantaggiosi.
Le strategie operative su EUR/USD
Per le posizioni long : attendere con pazienza livelli di prezzo adeguati al rischio come ad esempio il consolidamento dei minimi relativi a ridosso di 1.1230 al fine di sfruttare fugaci occasioni d'acquisto con stop di massimo 60 pips e target di basso profilo non oltre 1.1470 dollari.
Per le posizioni short : più proficua la strategia volta a sfruttare tutte le fasi di risalita verso le resistenze più "remunerative" quali 1.1380 , 1.1440 e 1.1520, dividendo in più ordini l'ingresso al ribasso con un rischio contenuto di massimo 80 punti e target oltre 1.1240 prima e 1.1160 a seguire.
S&P 500 - Situazione ciclica attuale e futuraBuon giorno,
Nella video analisi ciclica alcune riflessioni importanti per valutare in anticipo quanto potrà accadere sull'indice americano la prossima settimana.
I punti di controllo come gli swing sono fondamentali per fare trading.
Se non li utilizzate rischiate di perdere dei soldi.
Buon ascolto e buona riflessione.
Jacopo
NZD/USD: ora di risalire Per quanto riguarda il cambio NZDUSD, il prezzo è tornato a testare il supporto dinamico principale su tf daily, ovvero la EMA200 periodi che passa per i 0.68 circa. Qualche millimetro più su c'è un altro supporto chiave, quello statico individuato dal 61.8% del ritracciamento di Fibonacci: la non violazione di questa forte area di supporto con conseguente rimbalzo della quotazione fa propendere gli investitori a posizionarsi long su questo cambio.
Questo scenario trova conferme anche nell'analisi fondamentale, in quanto è molto probabile che fino a fine marzo/aprile il dollaro americano possa subire svalutazioni in seguito alla decisione della FED: la politica monetaria restrittiva che avevano annunciato ad inizio 2018 si fermerà fino a quando non si noterà un netto miglioramento dell'economia USA.
Il primo target che ci aspettiamo venga raggiunto è quello in area 0.695, dove è situata la resistenza individuata dal 50% del ritracciamento di Fibonacci.
Eur/Usd: Target confermato Per quanto riguarda il cambio EURUSD, lasciamo ancora aperta la posizione buy che abbiamo in portafoglio in quanto nel brevissimo periodo continuiamo a vedere un uptrend su questa coppia di valute.
Tecnicamente la zona di supporto posta a 1.127 ha tenuto facendo rimbalzare il prezzo come da aspettative. Lo scensario fondamentale non è variato e l'altro ieri, dopo la pubblicazione dei verbali FOMC, ci sono state ulteriori conferme: tutti i partecipanti hanno espresso la necessità di continuare a monitorare attentamente gli sviluppi finanziari del mercato, dato che alcuni downside risk sono incrementati. Tra le maggiori note positive, vengono ricordati il forte mercato del lavoro e l’inflazione vicina al target.
Molti partecipanti hanno detto che ulteriori aumenti dei tassi sarebbero necessari solo nel caso in cui l’inflazione si rivelasse più alta di quanto previsto. L’economia, nel 2019, continuerà a crescere ma non come nel 2018.
I partecipanti marker hanno evidenziato che i fattori determinanti, nei mesi a venire, all’elevata volatilità saranno un outlook più debole e maggiori incertezze sulle economie straniere, in particolare Europa e Cina. Viene segnalata anche la percezione di politiche a maggior rischio, e il parziale shutdown del governo federale.
I verbali FOMC confermano le ipotesi riguardanti le preoccupazioni della Federal Reserve per le questioni politico-economiche internazionali, come la debolezza della Cina e l’incertezza dei Paesi europei. Jerome Powell, nella conferenza stampa dello scorso Gennaio, aveva già dichiarato di temere le ripercussioni della Brexit e un ulteriore shutdown. Quello da poco concluso potrebbe già avere un impatto sul PIL statunitense.
Il target di questo cambio rimane in zona 1.14 circa nel brevissimo termine, mentre nel breve potrebbe spingersi anche a 1.15.
CHE DIREZIONE PRENDERA' USDCAD?Il Canada è un paese a reddito elevato, ricco di risorse naturali e fortemente integrato con gli Stati Uniti da dove provengono il 50% delle importazioni e vengono assorbite il 75% delle esportazioni. Dopo il periodo di aggiustamento dell' economia derivato dal crollo del prezzo del petrolio nel 2014 l' economia è entrata in fase espansiva fino al 2018 quando il mercato immobiliare ha iniziato a rallentare, la debole crescita dei salari e la carenza di manodopoera assieme ad una nuova diminuzione del prezzo del petrolio ha portato il paese in fase di rallentamento. Stamani sono stati pubblicati i dati sui permessi di costruzione largamente sopra le aspettative, questo potrebbe rispecchiare ciò che è stato detto dalla Bco a fine Gennaio, ovvero che il Canada si sta lentamente preparando ad una ripresa economica visibile nel secondo semestre del 2019. Oggi ore 16.30 italiana escono i dati sull' indice Ivey dei direttori degli acquisti che fornirà un feedback sulla crescita della produzione nel paese. La coppia valutaria dopo una grande corsa al rialzo, da inizio Gennaio 2019 ha iniziato un periodo di correzione fino al livello 1.30645 poco più sotto del 0.618 di fibonacci. In weekly possiamo notare come la price action stia percorrendo perfettamente un canale rialzista dove oggi ci troviamo intorno i minimi, mentre se scendiamo a timeframe 4H possiamo notare come il mercato stia decidendo che direzione prendere, nessun trade prima dell' uscita dei dati. Le mie strategie su USDCAD sono le seguenti: con dati sotto le aspettative di crescita mi aspetto un dollaro canadese che si deprezza nei confronti del dollaro americano, quindi entrerei LONG al breakout @1.32114 con target di profitto poco più sotto della resistenza @ 1.33635 STOPLOSS poco più sotto la struttura 1.32050 e un RISKREWARD di gran lunga maggiore a 1:5. In caso di crescita sopra le aspettative mi aspetto un dollaro canadese che si apprezza sul partner americano con SHORT @ 1.31595 STOPLOSS poco più sopra della linea di breakout e TAKEPROFIT @1.30700, RISK REWARD > 1:5 .
BUON TRADING A TUTTI
INCERTEZZE PER EURUSDIl discorso di questa notte del presidente Trump ha avuto un tono positivo ma non ha parlato di azioni concrete sui rapporti commerciali tra Stati Uniti, Cina e Canada ed è rimasto vago su nuove minacce di chiusura del governo. Oggi pomeriggio usciranno numerosi dati sugli States: scorte di petrolio greggio, PIL, vendite al dettaglio e permessi di costruzione, mi aspetto quindi alta volatilità su questo cross. La price action a timeframe 4H vede appoggiarsi EUR/USD su una sentita soglia di prezzo (1.13850 - 1.13800) che sembra non voglia infrangere, ciò viene supportato dall' inversione del relative strenght index in oversold. Se scendiamo a timeframe 1H l' inversione potrebbe essere confermata da una divergenza bullish RSI. In questa situazione di poca chiarezza sull' economia statunitense vedo un euro più stabile e forte che potrebbe portare il prezzo in retest della resistenza a 1.14150 - 1.14200. La mia entrata su questo trade si trova sull' inversione della choku ichimoku @1.13930 con STOPLOSS @ 1.13870 e TAKEPROFIT al target @ 1.14150 - 1.14200, RISKREWARD 1:5.
BUON TRADING A TUTTI
Eur/Usd: tanto equilibrio grazie ad un deal tra BCE e Fed?Il colpo di reni finale salva l'EURUSD dalla capitolazione dei minimi a 1.1290, ultimo supporto insieme al più distante di 1.1210 che ancora una volta sostiene la fase laterale attuale.
Con il recupero messo in atto venerdì i prezzi confermano la tenuta del rigidissimo schema compreso tra 1.1290 e 1.1590 dollari, ormai in piedi da oltre tre mesi.
Sembra quasi che l'equilibrio dei corsi entro questa fascia di oscillazione, sia il frutto di un "patto di non belligeranza" tra le due più potenti banche centrali al mondo ovvero la BCE e la FED .
Ciò accadrebbe a dispetto della tanto decantata non manovrabilità del Forex e soprattutto del cambio dove avvengono in assoluto le maggiori transazioni.
Probabilmente manovre sul cambio sono molto difficili nel lungo periodo, ma nel breve le cartucce a disposizione dei governatori centrali possono efficacemente orientare le scelte d'investimento degli operatori.
Ognuna delle due infatti difficilmente tollera le fasi di eccessiva volatilità del cambio o peggio di una sua disastrosa rivalutazione, con riflessi negativi sull'esportazioni e sulla dinamica dell'inflazione.
Ulteriori svalutazioni dell'Euro ai danni del Dollaro metterebbero in seria difficoltà le istituzioni politiche americane, impegnate in una complessa trattativa con il primo paese manifatturiero del mondo(la Cina).
Istituzini orientate a ridurre il deficit commerciale che insieme a quello statale e alla crescita del debito pubblico, rischiano di minare le fondamenta della economia Usa.
Ciò a sua volta manderebbe in tilt l'economia europea storicamente votata a sostenere il proprio sviluppo economico con le esportazioni, come dimostra i decennali surplus commerciali di 2 stati dei 4 stati più importanti dell'euro zona( Germania e Italia ).
L'analisi grafica su EUR/USD
L'engulfing bullish, pattern candlestick dalla valenza positiva, di venerdì consente di sperare in una ripresa degli acquisti verso il recupero di 1.1470 prima e di 1.1530 in seguito dove probabilmente i prezzi perderanno la propria spinta.
Ciò renderà difficile il superamento di quota 1.1620 e soprattutto di 1.1725, sperando in un breakout rialzista di breve termine.
Le Strategie operative su EUR/USD
La rigidità prolungata della fascia di contenimento dei prezzi tra 1.157 e 1.1290 rende l'operatività semplice: vendere le resistenze di 1.1490 e 1.1560 con stop unico a 1.1610, target sotto 1.1350.
Specularmente acquistare i supporti a ridosso di 1 .1320 come indicato in precedenza, con stop loss sotto 1.1220 e target oltre 1.1380.
AUDUSD: pesante continuazione del trend ribassistaL'AudUsd continua a scendere inesorabile verso il supporto di 0.7040, fino a qualche seduta fa sufficientemente distante.
Il definitivo cedimento del precedente livello di sostegno a quota 0.72, ha accelerato una dinamica ribassista iniziata più in alto, a ridosso del massimo relativo di 0.7390 dollari.
Infatti come si evince dall'analisi del indicatore di trend cci, la serie di massimi decrescenti diverge da quella appunto crescente dei prezzi nel periodo fino al 4 dicembre scorso.
La shooting star e il three evening star successivo hanno di fatto condannato il trend rialzista, che adesso punta a violare il forte supporto sotto 0.7040 dollari.
Probabilmente gli investitori incassano i profitti in dollari a causa del sell off generale scattato su tutti i mercati, preferendo in questo instabile periodo detenere liquidità in valuta più sicura e remunerativa, visto anche il recente aumento dei tassi d'interesse Usa.
Per quanto riguarda lo scenario alternativo l'Audusd invertirà la tendenza negativa solo al raggiungimento di quota 0.7220, consolidando eventualmente 0.7260, vero livello d'inversione rialzista di breve termine.
Strategie operative
Per le posizioni long: collocare un ordine pendente a ridosso di 0.7050, verificando la forza di quest'ultimo livello di sbarramento, con stop loss di massimo 60 pips e target oltre 0.7180 dollari.
Il grado di rischio dell'operazione, inteso come probabilità di verifica dello stop loss, è elevato.
Per le posizioni short : collocare un ordine condizionato in prossimità di 0.7190, nell'eventualità la formazione di un doppio massimo confermi la fine di un pullback rialzista, con stop loss a 0.7240 e target sotto quota 0.7080 dollari.
Ftsemib future: livelli chiave per la giornata di oggiGiornata pesante per il Ftsemib future che come da timori della vigilia, apre direttamente in gap down a ridosso di quota 18.700 cercando disperatamente, nel corso della sessione mattutina, di evitare il peggio appoggiandosi a ridosso di 18.600 punti
Il tentativo di colmare il salto di prezzo oltre 18.770 viene infatti respinto, determinando un progressivo indebolimento con i supporti di 18.570 e 18.480, che saltano sotto il peso di nuove criticità dagli Usa.
Infatti i listini azionari Americani confermano con il ribasso di ieri l'acuirsi della fase ribassista, trasformando il mese di Dicembre come il peggiore dal 1931.
Per il derivato italiano il quadro tecnico già impostato negativamente subisce un ulteriore accelerazione ribassista, rischiando di rompere l'ultimo supporto rimasto a quota 18.330, prima di aggiornare i minimi annuali.
Le prospettive per la seduta di oggi sono orientate probabilmente alla verifica delle resistenze oltre i 18.570 punti, come si evince dall'analisi del indicatore di trend cci, che assume nella parte finale della seduta un pendenza crescente.
L'unica possibilità per scongiurare il peggio è il rapido recupero di quota 18.640 prima e 18.770 punti in seguito, livelli determinanti per rimodulare una adeguata reazione al ribasso.
Strategia intraday
Per le posizioni long : dopo la prima mezz'ora collocare un ordine condizionato a quota 18.520 o più in basso, con stop di massimo 100 tick, target oltre 18.670 punti.
Per le posizioni short : collocare un ordine condizionato in prossimità di quota 18.770 punti, con stop loss a 18.900 e target 18.620 punti.
Ftsemib future: livelli chiave per la giornata di oggiSeduta di riscatto per il Ftsemib future che strappa in apertura direttamente a 18.800 allungando il passo fino a 19.020 punti.
Nel proseguo della mattinata le difficoltà degli altri indici europei spengono in parte gli entusiasmi, respingendo i prezzi sulla resistenza oltre 19.030 punti.
La stabilità successiva raggiunta consente di difendere da altri scossoni i valori conquistati, ma nella seconda sessione le difficoltà dei mercati Usa riducono i guadagni del derivato che chiude a 18.930 punti.
Dunque viene in buona sostanza confermata la fase di sostanziale stallo dei prezzi bloccati da fine ottobre, in un rettangolo di estremi 18.550 e 19.575 punti.
Il recupero di ieri certamente allontana i prezzi dal rischio di vedere violato l'estremo inferiore, ma purtroppo le complicazioni in arrivo dai mercati azionari americani, riducono le speranze di dare continuità a questa fase di rimbalzo.
L'analisi delle configurazioni candlestick infatti classifica lo strappo rialzista di ieri come window, colmando il gap down del 13 dicembre scorso, sottolineando la natura emotiva della corsa effettuata dagli operatori a ricoprire le posizioni.
L'incremento di volatilità sperimentato del corso della giornata è la prova del nervosismo mostrato dalla componente acquirente, che oggi dovrà fare i conti con il forte pessimismo diffuso sui listini Usa da parte della Fed.
La prospettiva è di vedere un ritorno per oggi sotto quota 18.700 punti annullando di fatto l'ottima seduta di ieri, come risulta anche dalla china discendente dell indicatore di trend cci, che minaccia di tornare negativo.
Strategia intraday
Per le posizioni lon g: collocare un ordine condizionato in corrispondenza del supporto a ridosso di 18.770 punti, nell'eventualità di un'apertura in gap down e dopo aver atteso almeno 30 minuti di assestamento, con stop loss di massimo 100 tick e primo target a 18.970 punti.
Per le posizioni short : attendere il test della resistenza oltre i 18.800 punti o più in alto a 18.900, inviando un ordine con stop di massimo 100 tick e target sotto 18.570 punti.
USDCAD: molto lento l'attacco dei massimiFase di stallo sui massimi di periodo per l'USD CAD e più in generale per il Dollaro americano, alle prese con nuovi problemi nel superare gli ostacoli più immediati.
Nel caso specifico dopo aver bruciato in poche sedute il massimo relativo di 1.3270, il successivo aggiornamento a 1,3320 non ha sortito nuovi acquisti tali da prolungare la salita verso l'obiettivo naturale di 1,3440.
Ovviamente come emerge dal grafico il solido canale rialzista che sostiene le quotazioni dal break out di 1.3070, verificatosi l’ultima settimana di ottobre, sostiena ancora perfettamente la crescita dei prezzi.
La settimana in tal senso si è aperta con un leggero consolidamento del supporto più ravvicinato di 1,3180, ma con l'indicatore di trend cci pericolosamente orientato verso il basso.
Infatti emerge la formazione di una classica divergenza ribassista innescata dalle black candle del 21 e 22 ottobre, sebbene una vera inversione della tendenza ascendente si avrebbe solo con il cedimento di 1.3125.
Tale supporto se confermato, potrebbe essere essere sfruttato in chiave rialzista, offrendo un buon livello rischio rispetto alla prospettiva di superare la resistenza oltre 1,3320.
Infine dall'analisi della volatilità emerge una graduale perdita di velocità dei prezzi, ulteriore elemento di come la tendenza a salire dei prezzi sia ancora buona, nonostante le piccole difficoltà del momento.
Strategie operative
Per le posizioni long : collocare un ordine pendente a ridosso di 1.3090, con stop loss di massimo 70 pips e target almeno sopra 1.3240 dollari.
In alternativa con un profilo di rischio molto elevato, posizionare un ordine condizionato a ridosso di 1.3170, con stop loss a 1.310 e target a 1.3330 dollari.
Per le posizioni short: collocare un ordine pendente a ridosso di 1.3290 nell'eventualità dovesse fallire il test della resistenza, con stop loss a 1.3360 e target 1.3140 dollari.
EURUSD - 29 ottobre - #forexAccelerazione ascendente dell'euro venerdì pomeriggio. Il livello di resistenza di 1.142 ha funzionato perfettamente, ma credo che in questa nuova settimana verrà superato con l'obiettivo di 1.155 area dove passa anche il MM settimanale. Siamo in rialzo per rompere la media mobile giornaliera e 1.142 aree in chiusura giornaliera con l'obiettivo di 1.155. Fino a quando tale resistenza non sarà superata, potrebbe ancora esserci qualche debolezza, anche se credo che la doppia area minima a 1,13 sia improbabile.
TQQQ: Nasdaq formato mignon!Buonasera a tutti, questa la mia analisi su ETF TQQQ che ha come sottostante il Nasdaq 100.
A mio avviso la rottura di area 60.00 può portare ad estensioni ribassiste fino a 55.
Operatività: double diagonal calendar spread.
Short Call: 70.00
Short Put: 55.00
Long Call: 75.00
Long Put: 50.00
t-notes 2 anni rialzistal'obbligazione sovrana statunitense con scadenza a 2 anni sta per finire il rally ribassista iniziato il 14 giugno ,una volta toccata la resistenza da me disegnata,il titolo potrebbe tornare a guadagnare punti se non si palesano notizie che muovono eccessivamente i mercati
Ritorno al futures FTSEMIB Mentre tutto il mercato azionario USA ha ripreso la corsa verso l'alto, e da qui il nuovo record per S&P500 a 2900 punti circa, l'Italia rimane legata ai minimi segnati nei giorni scorsi ed in alcuni casi ulteriormente inferiori ai minimi di aprile 2018, oramai famosi per lo shock di volatilità.
Durante la settimana di ferragosto abbiamo toccato i 20250 punti indice FTSEMIB salvo poi rimbalzare timidamente a 20700 punti, ora toccherà aspettare l'eventuale rottura della trend line resistenziale che passa per 22000 punti indice FTSEMIB, che forse forse sarà aiutata dalla voglia di chiudere eventualmente i gap lasciati aperti tra 20900 e 21600 punti indice FTSEMIB.
La maggior parte dei titoli azionari non è per nulla accumulato, pochi gli acquisti ed anche pochi i volumi, colpa della scarsa redditività prodotta dalle aziende quotate? oppure del governo LEGA VS 5STELLE? o ancora colpa di un sistema ITALICO oramai obsoleto?
Che dire, al momento il pessimismo galleggia su questo supporto di 20000 / 20300 punti indice FTSEMIB ed ha poca voglia di muoversi in recupero, a questo punto attendiamo la fine di agosto e i turnisti dei desk operativi di "settembre" per capire se ci sono buy interessanti, nel frattempo però prima di settembre sarà bene monitorare il PIL USA di mercoledì 29 agosto.
Buon TRADING
SantePTrader
Pepsi acquista SodastreamPepsi mette a segno il colpo e acquista l’azienda israeliana leader nel mondo di prodotti casalinghi per bevande frizzanti. L’acquisizione è stata completata per un ammontare di 3,2 miliardi di dollari, l’acquisizione arriva subito dopo la notizia di una settimana fa che il Ceo del gruppo statunitense Indra Nooyi ha deciso di fare un passo indietro.
Il titolo ad inizio 2018 é riuscito a toccare anche valori superiori ai 122$, ma il mese di Maggio è stato il periodo in cui il titolo ha toccato il suo minimo a 96$; il valore di 118$ potrebbe rappresentare un ottimo step per dare forza alla ri-crescita del titolo iniziata tre mesi fa, oggi il valore è di 114$. Supporto 112$ e Resistenza 118$
Buon trading a tutti!
Possibile rialzo borse americaneSPX, IXIC E DJI rialziste per breve periodo,il prossimo vertice a jackson hole ha sortito effetti positivi nel 2017/2016 e negli anni passati,il rialzo in seguito al vertice é stato irrisorio ma in tutti i casi preannunciatore di forti spinte in positivo,i recenti fatti riguardanti Usa e Cina hanno scosso i mercati ma dopo quel tumulto,nelle borse americane e anche europee sembra consolidato un sentimento positivo che potrebbe portare le borse a recuperare molti punti
Zion opportunità storica sopra 57,29ZIon un titolo finanziaro americano rispecchia in parte l'andamento che hanno avuto i nostri titoli finanziari. L'eccezione è che negli USA i tassi, andando incontro ad un graduale rialzo possono fin da ora beneficiare di tale politica. Come si vede dal grafico il titolo ha accelerato al rialzo seguendo prima la trendline di ma50 poi segnando minimi crescenti ancora maggiari, staccandosi dal uptrend che seguiva ma200. Ora il titolo si sta riportando ai livelli della crisi americana 2008-2009 in particolare una resistenza si fissa a 57,29. Una volta superata quella c'è spazio per una risalita potenziale ben oltre i 65 dollari (mi ricorda un po' Unicredit alla soglia dei 24 euro). L'opportunità è storica e in questi giorni dove la FED si pronuncerà sull'aumento dei tassi potrebbe portare il titolo a nuova spinta rialzista. Non si esclude nei prossimi giorni una fase di consolidamento ma l'opportunità in termini di rischio rendimento è ghiotta.
DJI - Per il Dow Jones la corsa pare non finire qui...In questa Domenica di Aprile vi lascio un quadro molto semplice della tendenza in atto sul principale indice statunitense.
Mercato rialzista dal 2009, con accelerazione dal 2016.
Il picco prodotto durante gli ultimi mesi del 2017 ha causato, anche logicamente, una repentina correzione, che appare essere ad oggi ancora in atto.
Il trend più ripido e veloce ancora non è stato violato e i valori sembrano aver trovato un valido supporto per gli acquisti in area 23.300 punti.
La nuova stagione delle trimestrali, con un allentamento delle tensioni sul piano geopolitico e commerciale da parte del governo USA, potrebbe essere lo stimolo per una nuova ripresa del trend.
Sul versante opposto anche la sola rottura del trend biennale farebbe scattare numerosi allarmi. E a buona ragione.
Dow Jones - Nuova ondata ribassista in arrivo?CONTESTO
Il contesto non è dei migliori per i mercati USA. Le tensioni in medio Oriente, i rapporti con la Cina, le problematiche interne sono solo alcuni degli interrogativi che turbano gli investitori.
ANALISI TECNICA
Dal punto di vista grafico, il Dow Jones resta ancora in tendenza rialzista. I prezzi si muovono al di sopra della trendline che parte dal doppio minimo di Gennaio/Febbraio 2016.
Tuttavia, il trend secondario ribassista che trae origine dal crollo dai massimi di fine Gennaio 2018 prosegue, facendo aumentare le probabilità di una nuova ondata di vendite, che porterebbe i corsi verso la parte inferiore del canale.