USD (Dollaro americano)
SALE LA PAURA, AUMENTA LA VOLATILITà E CI CERCANO COPERTURE.ANALISI COT REPORT del 31.04.2022
Bentornati alla consueta rubrica settimanale dedicata all’analisi del posizionamento dei big players sui futures , questa settimana una lettura più ampia assume un valore ancora più importante considerato l’avvicinarsi dell’intervento della FED previsto per mercoledi 4 maggio.
L’analisi del COT report , che ricordiamo non essere infallibile, offre tuttavia un’idea più chiara di quello che può essere il posizionamento degli attori che compongono i mercati e quali possono essere le aspettative e le posizioni strategiche da assumere, tanto più alla vigilia di un appuntamento cosi importante e atteso come quello di mercoledi prossimo.
La nostra rubrica si sta via via ampliando e gli asset che monitoriamo aumentano di settimana in settimana, scoprendo con un’attenta lettura, quanto le correlazioni intra-market si evidenzino in maniera chiara nel posizionamento dei non commercial che questa settimana, sembrano essersi focalizzati sulla copertura di portafogli da possibili risk off.
I primi segnali che ricerchiamo sono nel valutario, con un crollo nelle posizioni nette lunghe delle valute come Euro e Sterlina , per dare spazio al Dollaro americano e allo Yen giapponese.
I big players comprano anche indici, ma al contempo sembrano cercate copertura anche in posizionamenti sul VIX e sul mondo commodities special modo i metalli, seppur il comparto energy segue la strada degli acquisti, ma procediamo con il consueto ordine.
Calano le posizione nette lunghe sull’euro, dove i large speculators, passano dai 31301 contratti netti lunghi a 22201 non dando segnali di ritrovata fiducia nella moneta unica e nelle politiche della BCE, che continuano a rimanere attendiste pur considerando le ultime rilevazioni dell’inflazione in eurozona, al nuovo record del +7.5%. l’orizzonte temporale di un possibile trimestre di attesa, prima di possibili rialzi tassi, sembra forse troppo lungo per gli investitori, che liquidano posizioni, portando eurusd ai minimi di 1.0490, per poi chiudere la settimana in leggerissimo recupero a 1.0580. le possibilità di vedere storni sul futures euro, sono legate a nostro parere solo ad una plausibile dinamica di buy on rumors and sell on news, che porterebbe a prese di profitto sul biglietto verde e conseguenti recuperi delle altre majors.
Crollo della sterlina, che da oramai 8 settimane consecutive trova nei big players esclusivo sentiment ribassista con incrementi costanti del posizionamento netto corto, che questa settimana passa a -69621 contratti rispetto ai -58914 della scorsa settimana in un rally partito ad inizio marzo 2022.
Anche in questo caso è notevole la performance negativa del futures sul british pound, che dalle aree di 1.3142 , open di aprile, ha toccato i minimi di 1.2412, per chiudere con un respiro solo nelle ultime ore di contrattazione di venerdi a 1.26 figura. L’aspettativa nella congiuntura macro resta tra le peggiori, ma anche in questo caso si spera nei possibili storni di breve del biglietto verde, che darebbero fiato alle altre majors di recuperare qualche punto percentuale, almeno nel breve periodo, non invalidando l’idea di un mega trend per il dollaro americano.
Recupera qualche posizione lo yen giapponese, che sui ribassi del comparto equity, e a nostro parere, sui timori di ciò che potrebbe fare la FED il 4 maggio, ha trovato acquisti da parte dei big players che si sono portati a -95535 contratti corti, con una ricopertura in una sola settimana di ben 11652 contratti.
Il futures yen mette a segno ancora un mese di aprile devastante in termini di performance che si assesta a -7.00% dall’open mensile, e ad un -12.20% da inizio marzo. Performance pesantissime per un valutario in due mesi, che trovano giustificazione solo nella politica ancora iper-espansiva della BOJ, che seppur contenta di una valuta debole, inizia a preoccuparsi della velocità con la quale lo yen perde terreno. Anche in questo caso crediamo che l’intervento della FED di mercoledi , che darà ampie indicazioni per il QT, potrebbe generare uscite dal mondo equity, e dare agli operatori motivazioni più valide per riacquistare uno yen tutto sommato a buon prezzo.
Restano sostenute le posizioni long dollari, dove i big players restano con 33879 contratti long, rispetto ai 32580 della scorsa settimana, mantenendosi pertanto in media rispetto ai valori di questo 2022.
Dollar index che trova nelle aspettative della FED una forza imponente, si è portato sui massimi di periodo area 103.25 , dopo aver testa 103.80 massimi del 2016.
Tutto ora nelle mani di Powell che dovrebbe confermare un rialzo tassi di 50BP e l’inizio del QT, che potrebbe dare vita a vendite corpose di asset obbligazionari con una conseguente risalita dei rendimenti, che hanno già testato le aree di 3% per il decennale, area che potrebbe a questo punto violata con agilità.
I big players comprano anche equity, con forti posizionamenti su S&P e Nasdaq, dove sono netti long con 15833 contratti e ben 122750 contratti netti lunghi sullìS&P, ma ad attrarre la nostra attenzione sono tuttavia i posizionamenti sul vix.
Dopo un forte scarico di posizioni nette lnghe sul vix, i large speculators sono 3 settimane, che incrementano il posizionamento long, passando da -81353 contratti a a-72225 attuali. Se consideriamo che il posizionamento su questo asset non è mai netto positivo, possiamo meglio renderci conto di come i large speculators siano di fatto non lontano dalle minimi esposizioni nette corte, viste solo ad inzio 2022 e nel marzo 2020 periodo che noi tutti ricordiamo per l’esplosione della pandemia.
Riflettiamo dunque sulla volontà dei big players di comprare asset equity, ma anche di cercare rifugio nel VIX e in asset come yen giapponese e dollari.
Andiamo verso la conclusione dando uno sguardo al comparto energy, dove troviamo forti acquisti sia di crude oil che di nGas, il che confermerebbe la paura degli investitori che preferiscono essere coperti con importanti percentuali di commodities nel loro portafoglio, special modo energy, per le vicende che noi tutti oramai conosciamo.
Approfondimento lo concediamo al Ngas, dove il posizionamento dei large speculators si riposiziona questa settimana sopra la sua media a 21 periodi, e considerando un incremento di ben 12626 contratti netti lunghi, si lasciano aperte le porte a possibili ulteriori allunghi verso i massimi di 8$
Si conclude la nostra rubrica con l’inserimento del posizionamento sui metalli preziosi come silver e gold e per ora il palladio, dove si evidenzia una netta decorrelazione tra il posizionamento netto lungo sul gold ,c he questa settimana ha trovato ulteriori 8366 contratti long, e il silver con pur sempre posizione netta lunga e 35406 contratti, ma uno scarico di ben 11023 contratti in questa sola settimana.
Rimaniamo pertanto vigili e cerchiamo posizioni di prudenza fino al 4 maggio, data in cui la FED ci darà indicazioni più chiare e potrà dettare ritmo ai mercati per i prossimi mesi.
Buon Week End e buon trading
Salvatore Bilotta
L’INIZIO DELLA FINE?BUONGIORNO FOREX DEL 29.04.2022
Vacillano le certezze di un’economia americana robusta, i dati pubblicati ieri sul Pil del Q1 2022 sono usciti ben al di sotto delle aspettative, con un -1.4% rispetto ad un già misero +1.1% atteso, se consideriamo il Q4 2021 uscito a 6.9% allora l’effetto di un possibile rallentamento si rende più evidente.
Ieri è stata anche giornata di trimestrali in USA per le grandi aziende del tech come Amazon ed Apple, e il dato che davvero dovrebbe farci riflettere, come sempre per chi opera sui mercati finanziari, sono le prospettive future. Si perché pur considerando ottimi i dati del Q1 rilasciati da Apple ad esempio, le prospettive per i prossimi trimestri sono tutte viste in notevole rallentamento, tanto da portare i titoli del big tech americano a pesanti ribassi dopo le chiusure.
Come ben sappiamo i mercati finanziari lavorano sulle prospettive, e non sui dati certi che si conoscono già, e al momento le prospettive future, al netto delle rassicurazioni dei banchieri centrali, non sembrano poi cosi incoraggianti da convincere gli investitori.
Alla luce di quanto detto, non possiamo non guardare alle performance di questo aprile 2022 che sta per concludersi, e notare le pesantissime performance degli indici azionari, con un Nasdaq che è partito da 14920pnt e ha toccato i suoi minimi a 12800pnt, per poi trovare in questi ultimi giorni di contrattazione un doveroso respiro che non si spinge per ora oltre i 13500pnt.
A trovarne giovamento per ora sembra solamente il dollaro americano, che da ottima valuta rifugio, che gode al momento anche delle aspettative di rialzi tassi , prevista per la prossima riunione del 4 maggio, ha sovraperformato contro tutte le altre majors, portando dollar index fino ai massimi visti in periodi di esplosione pandemica di 103.80, per poi iniziare a ripiegare solo da ieri sera.
Dopo aver toccato i massimi di 103.80 il dollaro inizia una doverosa fase di respiro, che trascina con se il riposizionamento dei traders retail, che dall’86% short di ieri, sono passati all’82% di oggi con forti ingressi long, segno che la voglia tardiva di entrare in un trend oramai maturo inizia a farsi sentire e che gli storni sono dietro l’angolo.
Il riequilibrio del sentiment retail si rispecchia su tutte le majors grazie al carattere fortemente dollaro centrico del mercato, con eurusd che vede i retail passare dall’87% long di eiri all’attuale 83%, con riposizionamenti corti, già ai primi storni visti dai minimi di ieri di 1.0475 all’attuale attacco dei massimi di 1.0550, che se rotto potrebbe dare il via ad allunghi interessanti atti comunque a dar solo respiro al mercato, ma che potrebbero protrarsi fino alle aree di 1.08 dove troviamo la mm21 periodi daily.
Medesimo scenario per il cable che vede il sentiment retail passare dal 91% long di ieri all’86% di oggi, anche in questo caso con forte riposizionamento short sui primi storni dai minimi di 1.2410, ma solo il breakout dei massimi di 1.2570 potrebbe dare il via a veri e propri allunghi rialzisti.
Leggero recupero anche per lo yen giapponese, che dopo il fortissimo rally ribassista visto in questo mese di aprile, sembra voler dare spazi a prese di profitto, portando usdjpy dai massimi di 131.25 agli attuali 130.30, ma ancora ben lontano dai minimi visti ieri di 128.40, che restano il vero baluardo da espugnare per parlare di ritracciamenti, seppur il sentiment retail inizi a mostrare segni di cedimento nel posizionamento short visto ieri al 79% e oggi al 77%, segno che qualcosa potrebbe cambiare.
Attese per oggi da calendario macro economico le stime del Pil tedesco del primo trimestre 2022 , per poi passare alle ore 11.00 ai dati sull’inflazione in eurozona, ancora attesi in leggero aumento al +7.5% A/A , dati che ci accompagneranno al termine di questa settimana, preludio all’appuntamento con la FED del 4 MAggio
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
Bitcoin al rialzo?Dopo la candela rossa del 31/03 ha raggiunto il supporto in area 39769 e si è formata una candela verde HA segno di POSSIBILE (ma non certa) inversione,trend di fondo rialzista il livello mi piace e quindi ci provo con un long.
La mia operatività:
Entry 41303
SL 38380
TP 46321
Poi come sempre se va nel verso giusto gestisco con trailing stop
EUR/USD in caduta liberaEUR/USD continua a scendere dopo le parole della Lagarde che ha ammorbidito la posizione sulle politiche di tightening. Una posizione più accomodante in EU in opposizione ad una FED al contrario più hackwish sta rafforzando il dollaro a discapito dell'euro che soffre già del contesto ucraino. Graficamente e tecnicamente si è tornati al livello pre pandemia e in zone supportive importanti dove potere vedere un ritorno d'interesse della domanda.
USD/CAD candela verde su buon supporto USD/CAD dopo l'ultima discesa si è fermato su un supporto fantastico come si può vedere dal grafico.
Da Maggio 2021 sembra essere iniziata un trend rialzista quindi la candela verde HA su questo supporto mi piace tantissimo e quindi ho deciso di entrare long.
La mia operatività su questa operazione:
Entry 1.2526
SL 1.2373
TP 1.2640
Come sempre se tutto va nel verso giusto sposto gli stop e gestisco con trailing stop.
NZD/USD ci risiamoNZD/USD dopo aver preso lo SL nell'operazione precedente fa di nuovo una candela rossa HA sempre sulla stessa resistenza io ci riprovo almeno a recuperare la piccola perdita subita in precedenza e sono rientrato short il 07/04 subito dopo aver confermato la candela,se anche questa operazione va in stop giuro che non ci riprovo più su questo livello.
La mia operatività:
Entry 0,6893
SL 0,7040
TP 0,6750
MERCATI INCERTIBUONGIORNO FOREX DEL 08.04.2022
Ultima giornata di contrattazione, per questa prima settimana di aprile, che lascia gli operatori senza nessuna chiara indicazione direzionale, con i mercati che hanno vissuto le ultime 3 sedute in totale trading range.
Il contesto macroeconomico, pur avendo vissuto gli appuntamenti con il FOMC, e la BCE con le minute, non ha di fatto aggiunto nulla di nuovo a quanto già sapevano gli operatori, ed eccezion fatta per una lenta me costante forza di biglietto verde, sembra che il mercato sia paralizzato in attesa di nuovi market mover in grado di dare nuova spinta direzionale.
Il FOMC ha confermato la necessità di politiche meno accomodanti, e di passare ad una fase di neutralità, con rialzi del costo del denaro, che potenzialmente si dirigono verso i 50Bp già alla prossima riunione di aprile, ed in ovvia conseguenza si inizia a parlare di Balance Sheet reduction, dove il FOMC inizia a dare maggiori indicazioni e una chiara determinazione a liquidare asset obbligazionari che hanno assunto un peso forse eccessivo nel bilancio della FED.
Anche le minute della BCE hanno delineato la possibilità di rialzi del costo del denaro nel terzo trimestre del 2022, ma gli operatori al momento sembrano credere poco alle dichiarazioni delle banche centrali, o almeno preferiscono dar credito all’attuale livello di inflazione globale, che vede l’Europa doppiamente penalizzata.
La guerra in Ucraina prosegue, le sanzioni alla Russia inevitabilmente hanno un costo anche per noi europei con il comparto energy in fibrillazione, necessità elevata di materie prime e una inevitabile scarsità di risorse, che vengono pagate a caro prezzo, spingendo cosi l’IEA ad attuare un piano di immissione di 1.2 milioni di barili, con l’aiuto degli USA, il che ha calmierato almeno per il momento il prezzo del petrolio che torna sotto i 100$
Il comparto obbligazionario continua la sua corsa nei rendimenti di breve periodo, il che inizia a porre in crisi anche il comparto equity, che ne perde di competitività per la tutela contro l’inflazione che rimane il timore maggiore per gli investitori.
Con una FED che dovrebbe attuare un piano di liquidazione di asset obbligazionari, non possiamo attenderci altro che un calo nei prezzi e un conseguente rialzi nei rendimenti, tale da compensare in modo più adeguato il gap con l’inflazione, e rendere pertanto nuovamente appetibile agli investitori gli acquisti di debito sovrano.
Il valutario continua a vedere una buona forza del biglietto verde, che resta perno dei mercati mondiali al momento, e che riesce pertanto a rimanere al centro dei bisogni degli investitori, che in fasi di incertezze e dubbi non disdegnano di rimanere liquidi in dollari americani.
Il dollar index al momento sotto quota 100 a 99.85, sembra oramai l’unico asset a vivere una fase direzionale ascendente che seppur lenta, resta costruttiva, riversando la sua forza su tutte le altre majors, spingendo cosi eurusd nuovamente sui minimi di periodo a 1.0850, penalizzando ancora quell’86% di traders retail fermi in posizioni long.
Spinta rialzista ovviamente per usdcad, che attacca le aree di massimi settimanale a 1.26 figura, con l’ingresso repentino dei traders retail short, che come sempre mostrano una spiccata voglio di mean reverting, seppur usdcad venga da una lunga fase di ribasso partita da 1.29 figura.
Cedono anche le oceaniche sotto i colpi del dollaro americano, con audusd a ridosso del supporti chiave posti a 0.7450, oltre i quali potremmo vedere approdi in area di 0.7425 prima e 0.7375 poi, il che potrebbe generare un’inversione netta nel posizionamento retail che dall’attuale 56% short, potrebbe capovolgersi netto long.
Ancora non riesce a recuperare lo yen, che dopo il breve strono della scorsa settimana a ripreso il suo mood discendente, portando nuovamente i cross a rialzo, e stuzzicando ancora la voglia di posizionamento contrario dei retail che si trovano sbilanciati corti , in chiari eccessi su diversi asset, come adjpy con un 81% short, o cadjpy con un 95% short o nzdjpy con un 91% short.
Attenzione dunque alle chiusure settimanali, per prepararci a ritorni di volatilità nelle prossime sedute di contrattazione.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
Gbp/Usd: Rottura di 1,3200 chiama ribassi più profondiLa settimana appena trascorsa è stata importante sui mercati soprattutto per alcune coppie di valute. Tra queste troviamo il cable.
Infatti abbiamo avuto il break out in alta volatilità di area 1,3200 che era il minimo di swing precedente più importante che aveva riportato acquisti lo scorso dicembre su sterlina.
Ora abbiamo tutti i presupposti per vedere un movimento ribassista verso 1,2920 prima e 1,2770 poi.
Per quanto riguarda la mia operatività: si è creata una Ftw giovedì che non ho ancora tradato ma potrei lavorarla cercando di trovare un' entry short nei prossimi giorni su alcune conferme grafiche tra daily e 4H chart.
Per oggi è tutto, vi auguro un buon trading SIMPLE!
STORNI PRIMA DELLA BCEBUONGIORNO FOREX DEL 10.03.2022
I mercati finanziari stornano dai forti movimenti direzionali visti in questi giorni, tutti i comparti respirano, dalle borse, con un dax che torna alle soglie dei 14000pnt al nasdaq che ritrova i 13800, cosi come le commodities, dove il petrolio wti storna pesantemente fino alle aree di 104$, per concludere con il gold che cede sotto le aree di 2000$ per chiudere la seduta di ieri a 1976$/oc, ma è segno che tutto tornerà ai livelli pre-invasione Ucraina?
Beh non crediamo che la sola apertura a possibili soluzioni diplomatiche espressa dall’Ucraina sia sufficiente a ristabilire gli equilibri in Europa, come già richiamata in un nostro precedente articolo, “ la pace bisogna volerla in due” , e non sappiamo attualmente le intenzioni ultime di Putin, e quanto sia disposto a concludere questo conflitto ad un tavolo diplomatico.
Le sanzioni continuano, i blocchi alle importazioni di materie prime russe anche, e al netto di fisiologiche prese di profitto, palesatesi ieri, non crediamo sia giunta già a termine la corsa delle commodities, che troveranno la fine delle speculazioni solo al termine dei conflitti, o almeno con un vero cessate il fuoco.
Respira tutto il comparto geografico europea, in attesa della BCE, oggi pomeriggio alle ore 13.30 (ora italiana) per le dichiarazioni sul costo del denaro, probabilmente invariato, ma soprattutto per le parole della Lagarde, attese per le 14.30, dove molti analisti attendono indicazioni di politiche monetarie diverse, in linea con l’esigenza di aggressività dettate dall’inflazione a livelli storici, e al bisogno di una valuta forte che possa attenuare gli aumenti di materie prime, per noi europei quasi del tutto importate e pagate in dollari.
Su questa aspettativa, ieri eurusd è ripartito dai minimi di 1.0890 a 1.10950, portando con se un netto cambio di sentiment nei traders retail ,che trovano il movimento attuale come eccessivo, e meritevole di ritracciamenti, e prendono pertanto al 54% posizione corta, senza valutare a nostro parere il quadro più ampio , che vede eurusd in recupero dai minimi di visti solo in periodo pandemico 2020. Lo spazio per delle ripartenze rialziste è ampio, ma tutto dipenderà dalle parole della Lagarde di oggi pomeriggio.
Anche il dollaro americano respira, e concede spazio a tutte le majors, con il cable che si riporta al test delle aree di 1.3190-1.32 figura, area di resistenza che solo se violata potrebbe dettare ulteriori allunghi fino 1.3275, ma che non trova per ora nel cable, la forza necessaria al break out.
Interessante anche usdcad, che seguendo la deblezza del dollaro americano, ieri, ha violato a ribasso la trend line che congiungeva i minimi di breve periodo, stazionando ora ai prezzi di 1.28 figura, e dando primi trimidi segnali di traders retail che cercano già occasioni di ingresso long, per degli ingressi in up-trend forse tardivi. Attenzione pertanto a possibili ribassi oltre l’area di 1.28 figura, 1.2775 per potenziali allunghi fino 1.2675-1.2650. il tutto dovrà ovviamente essere accompagnato ancora da debolezza del biglietto verde, che ricordiamo oggi attendere i dati sull’inflazione, chiave di lettura per il prossimo meeting della FED atteso per il 16 Marzo.
Attenzioniamo pertanto l’euro, con i dati di quest’oggi, e come d’obbligo in questo periodo storico, le evoluzioni del conflitto in Ucraina.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
$BTC, bene rifugio, si o no???Con questo grafico ho messo a confronto Bitcoin con 5 asset, considerati beni rifugio:
-Grano
-Brent oil
-Platino
-Oro
-Dollaro USA (contro Euro)
La linea rossa verticale indica il giorno in cui è stata dichiarata l'inizio dell'operazione da parte di Putin, 24 febbraio scorso.
I beni rifugio, vengono adottati nel momento in cui ci sono eventi o notizie molto negative, come la sopra citata operazione militare.
Molto spesso si parla di adozione di Bitcoin come bene rifugio, ecco perché questo confronto tecnico.
Cosa ci dice il grafico?
-I beni che hanno subito maggior apprezzamento sono le materie prime, alimentari ed energetiche (dei quali i 2 paesi in conflitto sono grandi esportatori).
-Un importante apprezzamento lo hanno avuto anche i metalli preziosi, nella mia analisi ho preso come esempio oro e platino, i due più preziosi.
-Quando la situazione è tesa, il Dollaro è sempre il Dollaro (sicuramente la valuta storicamente più solida).
E Bitcoin?
Nell'ultimo periodo ha visto qualche tentativo di ripresa del trend, ma non dimostra sufficientemente forza, per ora.
L'adozione di massa non è ancora avvenuta e forse anche le "balene" sono andate off-risk, considerando la volatilità di Bitcoin.
Probabilmente gli investitori cercano di stare su beni rifugio "tradizionali" e non su la crypto a maggior capitalizzazione.
Per ora comunque non c'è stato il crash di Bitcoin, nonostante inflazione galoppante e conflitto. Per un asset così giovane e così sconosciuto alle masse credo sia comunque un segno di forza.
SUPER DOLLAROBUONGIORNO FOREX DEL 25.02.2022
Ancora guerra in Ucraina e i mercati mondiali si sono immediatamente adeguati andando a comprare dollari americani fino quasi alla chiusura, prima della quale abbondanti prese di profitto, hanno generato forti storni in linea con l’alta volatilità presente in questi giorni.
Le posizioni dei trader retail sono chiaramente contrarian ai movimenti direzionali visti in questi ultimi giorni su tutte le majors, a partire dall’euro dove i retail sono oggi ancora long al 71%, ma in netto calo rispetto all’84% visto ieri, grazie appunto ai movimenti di storno visti in serata, che hanno portato eurusd dai minimi di 1.1110 a 1.1225, con un movimento di storno del +1.6%.
La volatilità resta padrona dei mercati ovviamente anche sul dollaro americano dove oggi i treders retail sono ancora short al 69% in calo rispetto al 78% di ieri, segno che le forti prese di profitto hanno dato respiro anche ai retail che erano ampiamente esposti contro trend, durante la salita che ha visto il dollar index portarsi sui massimi di 97.72, per poi stornare fino a 96.90.
Sentiment ancora long sulle sterline, dove il 65% dei retail è long, in calo rispetto al 70% di ieri mattino, anche qui merito degli storni visti in chiusura sul cable che lo hanno portato da 1.3270 a 1.3440.
Respira anche il franco svizzero, che insieme allo yen e al dollaro ha svolto ottima funzione di valuta rifugio, spingendo a rilzo nella giornata di eir e attirando il sentiment contrarian dei retail che erano short al 74% oggi ridimensionati al 67%.
Equilibrio oggi sulle oceaniche che vedono sentiment aggirarsi non lontano al 50% dopo i movimenti di altissima volatilità visti ieri.
Il mercato potrebbe non aver terminato la sua fame di dollari, fino a che le tensioni in Europa dell’est non si siano placate, rimaniamo pertanto cauti in mercati altamente volatili, special modo sul dollaro americano.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
BUY USDCAD📈Forte chiusura rialzista lo scorso Venerdì, possibile pattern rialzista da formare se chiusura giornaliera tiene e rompe i massimi dell'area.
📌Ci saranno un paio di dati legati all'inflazione US Martedì, e Giovedì, tuttavia gli occhi sono sul report della Fed di Venerdì
👉Interessante acquisti sulle reazioni intraday.(❗️ usare stocastico essendo i prezzi ancora in area di congestione ❗️)
Usd/Cad: Tenuta di 1,2600 per possibili allunghiIl cambio Usd/Cad per la prossima settimana sarà uno dei miei mercati più seguiti visto la price action delle ultime settimane.
Infatti siamo in un momento di abbassamento di volatilità con ben tre inside week che su daily ci mostrano chiaramente una stretta lateralità che potrebbe sfociare in un movimento verso i massimi area 1,2900 prima e 1,3050 poi.
Il pavimento formatosi a 1,2670 è da manuale: i compratori in quella zona sono sempre stati più forti delle pressioni di vendita.
Se osserviamo anche le altre divise contro dollaro notiamo un cad meno forte e più propenso a deprezzarsi.
Per questo diventa interessante durante i prossimi giorni cercare elle conferme di price action su time frame daily o 4 ore.
Solo un ritorno in close daily al di sotto di 1,2600 farebbe chiaramente fallire questa mia idea di breve termine ( ovviamente come detto sopra mi attiverei solo su conferme di P.A. ).
Un saluto e un buon trading SIMPLE!
USDSGD doppio testa spalle!
Rieccoci con i testa spalle: non resisto devo commentarli!
---WEEKLY---
La visione rialzista del prezzo è stata respinta millimetricamente con un hanging man (freccia gialla) sullo 0.382 di Fibonacci del movimento di fondo ribassista iniziato nel marzo 2020. Prezzo ampiamente sotto la EMA 50 con EMA 21 che sta per incrociare nuovamente al ribasso.
Al momento si sta completando la seconda spalla della figura tecnica ribassista e stiamo testando un supporto chiave a 1.3450.
---DAILY---
Interessante il fatto che si sta per completare un altro testa spalle, stavolta sul daily, a conferma della forza ribassista del trend in atto .
IMPORTANTISSIMO L'INCROCIO AL RIBASSO DELLA EMA 50 SULLA 200 AVVENUTO L'11.02.2022.
Operatività: se vogliamo operare sul weekly andremo a cercare la rottura della neckline a 1.3430, possibilmente con un retest della stessa che darebbe ancora più forza alla figura tecnica. Target naturale finale del testa spalle in formazione sul weekly è il livello 1.3200.
Ma potremmo anche accontentarci del obiettivo del testa spalle sul daily, che sarebbe 1.3300... Ovviamente la conferma dell'uno corrisponderebbe alla conferma dell'altro e viceversa. A voi la scelta. Ma tenete sempre conto che il timeframe più lungo comanda!
Disclaimer: tutte le analisi esposte attraverso questo profilo non rappresentano consigli finanziari, ma la mia personale visione basata sulle strategie operative di trading che utilizzo.
Se vi piace il mio metodo di analisi, lasciate un like, grazie.
A presto
RIPARTONO I MARKET MOVERBUONGIORNO FOREX DEL 15.02.2022
Giornata quella di ieri ricca di aspettative, che nostro malgrado sono state deluse, specialmodo per la riunione straordinaria della FED dalla quale molti operatori si attendevano maggiore indicazione in merito ai prossimi rialzi tassi. Nulla di nuovo invece sui mercati, che anche sulle dichiarazioni di Bullard, sembrano continuare a scontare il programma di rialzi tassi già definito da Powell e che dovrebbe portare il biglietto verde ad un tasso di interesse oltre l’1% già nel luglio 2022.
Anche la Lagarde ieri ha ribadito la sua intenzione di non rialzare i tassi, fino alla conclusione del piano di acquisti straordinario , che determinerebbe un’inevitabile differenza non solo nelle scelte di politica monetaria con la FED, ma anche un profondo delta tasso, che potrebbe premiare il dollaro, e penalizzare pesantemente la moneta unica, che ha visto importanti movimenti di rialzo , solo sulle scommesse degli investitori che non hanno creduto alle parole della BCE. Tuttavia se alle parole dovessero seguire i fatti e il differenziale tassi dovesse iniziare a pesare nei portafogli, crediamo che i big players inizieranno ad adeguare le posizioni sul mercato, prediligendo le valute ad alto tasso, come il dollaro americano.
Oggi una giornata ricca di market movers, che sono partiti stanotte con i dati giapponesi sul PIL, che ha deluso le aspettative su tutta la linea. Buoni i dati sull’occupazione nel regno unito che vede un calo nelle richieste di disoccupazione, segno che anche in UK la ripresa economica viaggia ad un ritmo elevato, il che giustificherebbe le scelte della BOE di politiche economiche più aggressive.
Avremo poi lo ZEW alle ore 11.00 italiana, e i dati sul PIL nell’eurozona, che potrebbero dare indicazioni più chiare sullo stato di espansione-compressione della ripresa economica post pandemica.
Infine nel pomeriggio gli americani saranno ancora alle prese con dati sull’inflazione, questa volta osservando i prezzi alla produzione, che spesso sono anticipatori, di quella che sarà la sorte dei prezzi al consumo, pertanto restano di grande interesse, per decifrare l’andamento della curva inflazionistica.
Dal punto di vista tecnico, e del sentiment sui mercati, la costante forza del dollaro americano continua a porre i retail in posizione corta, portando dal 56% short di ieri al 59% di oggi, seppur il dollar index sembra oramai giunto sulle prime aree di resistenza chiave a 96.50 , che sembra per ora soglia invalicabile.
Continua ad aumentare la voglia dei trader retail di comprare euro sui ribassi, e ieri sui movimenti che hanno portato eurusd a 1.1280 i retail si sono portati al 62% long rispetto al 55% precedente, vedremo pertanto se gli storni rialzisti saranno ancora occasioni di vendita o meno.
Torna secondo noi interessante il cross nzdcad, che vede i traders retail nuovamente in eccesso long all’88%, e con i prezzi nuovamente alle aree di minimo di 0.8410, confermando la pesantezza del dollaro neozelandese, che resta tutto sommato meritevole di ulteriori storni , almeno nel breve periodo.
BUONGIORNO FOREX DEL 14.02.2022Inizia una nuova settimana sui mercati finanziari con un quadro macro economico non facile da definire, le tensioni tra Russia e Stati Uniti per la questione Ucraina, sono nella settimana decisiva, le possibilità di un conflitto armato nostro malgrado salgono e l’Europa ne potrebbe pagare amaramente le spese. La Fed ha indetto una riunione speciale, l’inflazione al 7.5% preoccupa non poco la banca centrale che vede perdere il suo controllo della curva dei prezzi, insomma tanti temi che avranno la loro evoluzione in questa settimana.
La richiesta dell’Ucraina di entrare nella UE è anticamera all’ingresso nella NATO, che a questo punto vedrebbe i suoi confini estendersi fino alle porte della Russia. In questa espansione , seppur democratica della NATO, la Russia vede una minaccia e la violazione di un patto non scritto di lasciare i paesi dell’est europeo come cuscinetto tra i due blocchi continentali. La tensione sale giorno dopo giorno, e i mercati hanno pesantemente risentito di una potenziale guerra all’indomani di una già disastrosa pandemia , che ha messo a dura prova le economie mondiali.
In caso di conflitto, l’Europa soffrirebbe pesantemente in primis delle possibili ripercussioni sulla fornitura di Gas proveniente dalla Russia, non solo facendone impennare i prezzi, ma spostando la ricerca di energia sul Petrolio, che vive già la soglia dei 100$ al barile, dando ulteriore boost rialzista ai prezzi del greggio e in generale ai costi del comparto energetico, già causa della fortissima inflazione in atto anche nel vecchio continente.
Venerdi tutte le borse mondiali hanno chiuso in territorio negativo, con perdite anche oltre il 2%, le incertezze del quadro geo politico non danno fiducia agli investitori, che questa volta trovano nel comparto obbligazionario porto più sicuro per i loro capitali. I decennali obbligazionari mondiali, hanno visto un’impennata dei rendimenti, il T-Note americano ha superato nella giornata di venerdi il 2% di rendimento.
La big pictures sembra impostata ad un chiaro risk off, con il gold che ha toccato venerdi i 1865$/ oncia, e il wti alla soglia dei 95$, le borse mondiali in netto calo, e un dollaro in grande spolvero insieme allo yen.
Il futuro del dollaro sembra anch’esso incerto, con la FED che ha indetto una riunione straordinaria, che dovrebbe avere fine già nella giornata di oggi Lunedi 14 febbraio. L’altissima inflazione, e le tensioni internazionali richiedono interventi immediati, e le attese per un forte rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca centrale americana hanno spinto il dollaro a rialzo gia nella giornata di venerdi , con il dollar index a ridosso delle resistenze di 96.10.
Il comparto valutario sembra iniziare a prezzare una potenziale forza del biglietto verde, con le majors in leggero storno , a partire da EURUSD che ha abbandonato le aree di 1.14 e ora a ridosso dei supporti di breve di 1.1330-25 sembra intenzionato a nuovi allunghi ribassisti fino alle aree di 1.1275-60 copn il sentiment retail impostato gia contrarian long al 55%.
Il cable incapace al momento di uscire dalle aree di 1.3550, continua ad orbitare sui prezzi attuali, rimanendo in una ampia fascia di lateralita con i massimi a 1.3625 e minimi a 1.35, senza dare direzionalità anche al sentiment dei trader retail.
Il quadro di profonda incertezza si rispecchia in tutte le majors, unica direzionalità al momento è dettata dallo yen che sulla spinta di un mercato risk off, ha trovato venerdi la forza di accellerare a rialzo contro tutte le altre valute, generando importanti storni sui cross come eurjpy e gbpjpy che sembravano fino a venerdi inarrestabili.
Difficile ora fare previsioni di più ampio respiro, dovremo vivere i mercati giorno dopo giorno, in attesa che gli eventi si sviluppino e i mercati prendano le loro direzioni, rimanendo nei limiti del possibile liquidi e pronti a tutto.