PETROLIO: Riparte al rialzoIl PETROLIO mostra una bella candela settimanale di recupero riportandosi nuovamente in corrispondenza della trend line più bassa di un precedente triangolo di movimento.
L'importante movimento rialzista di questa settimana potrebbe necessariamente portare ad un pò di ritracciamento ad inizio della prossima settimana ma con l'ipotesi che possa poi ripartire al rialzo con un successivo target nelle vicinanze di 80$
La stagionalità ritorna rialzista.
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Buon trading!
Wticrudeoil
PETROLIO (WTI)La chiusura settimanale mostra ancora forza del PETROLIO con possibilità di allungo ulteriore la prossima settimana.
Il trend rimane rialzista e nella giornata di Venerdì è stato effettuato il break out di una zona importante di resistenza.
Si ipotizzano un primo target a circa 82 ed un secondo ad 83.
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Buon trading!
📊WTI 28/11/2023Netta compressione per i prezzi del WTI che dal 14 Novembre , dopo aver abbandonato le aree di 80$ e testato i minimi di 72.34$ non ha trovato più direzionalità , ma ha generato sequenza di massimi e minimi in compressione, che ora trova il suo punto medio a 76$ circa.
Il trend di fondo rimane ribassista , con il fascio di medie che in h4 ben delinea ancora un mood di vendite in linea con l’aspettativa di un 2024 in rallentamento per il ciclo economico mondiale, che dovrebbe portare ad un calo nella domanda di energia.
Pur rimanendo fedeli quindi ad un trend ribassista, non possiamo non valutare ingressi in direzionalità short, ma a quotazioni migliori delle attuali, che siano frutto di movimenti in espansione di volatilità e che testino nuovamente le aree di resistenza chiae a 78.77$ prima o meglio 80$ , per tronare nuovamente sui minimi di periodo, dando miglior R:R alla nostra idea di trading.
Scenario meno favorevole ,ma da considerare ugualmente possibile, una rottura immediata dei minimi a 74$ che porterebbe al test di 72.50$, sarebe ugualmente in linea con la nostra analisi ribassista, ma non offrirebbei medesimi R:R, pertanto la scelta si basa sulla propria propensione al rischio dati i punti di stop sopra 77$.
In ogni scenario ribassista che si valuta, dobbiamo tener presente che il raggiungimento dei target a 72.34 impone la protezione della posizione , per valutare con maggior cautela la possibilità di ulteriori affondi ribassisti.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
📊WTISettimana di decisa difficoltà per il comparto energy, con la chiusura in territorio negativo per il WTI, come per il Ngas e per la benzina, che segnano rispettivamente il -0.94% il -2.91% ed il -0.85%.
La fase ribassista del wti non è da attribuire alla sola settimana appena trascorsa, ma ad un ampio trend discendente che sta dominando le quotazioni sotto la pressione di un possibile calo della domanda mondiale di energia. I tagli promessi dall’Opec+ a poco sono serviti considerando le possibilità di riduzione della domanda ed il rallentamento dell’economia globale.
Il netto trend ribassista in h1 viene guidato in maniera brillante dal fascio di medie impostato a ribasso in h1 , con ampie spaziature tra le mm 21 -100-200 esponenziali , proprio a dettare il carattere fortemente ribassista del trend in atto.
Sebbene i minimi di 72.34$ abbiano mostrato la nascita di un interesse long che ha riportato le quotazioni ai test delle resistenze a 78.77$, non possiamo non notare la mancanza di massimi superiori ai precedenti 80.12$, il che sembra guidare le quotazioni più ad una compressione a massimi decrescenti e minimi crescenti, che potrebbe sfociare in una nuova spinta direzionale nelle prossime sedute.
I minimi crescenti ora trovano i supporti tecnici a 72.34 prima 73.77 poi livelli che se bucati potrebbero generare una nuova fase di forti ribassi fino ai 70$.
Non possiamo non notare che l’espansione di volatilità vista in chiusura di ottava ,venerdì ha potato le quotazioni al 505 della volatilità media, ma i livelli di massima espansione sembrano collocati molto più in bassi ul che apre a scenari di ulteriori affondi ribassisti.
Rimaniamo pertanto improntati a posizioni corte per il wti ,posizioni che saremmo più felici di intraprendere a prezzi migliori come i test di 78$, ma in caso di break out si 75$ non possiamo fare a meno di valutare ingressi in corsa.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
PETROLIO (CL) - Possibile ripartenzaIl petrolio (CL) il 20 Marzo 2023 ha effettuato un minimo importante per poi riprendere forza ed avviare un trend rialzista. Il gap up che c'è stato in apertura dei mercati durante il cambio di mese tra Marzo ed Aprile conferma la forza del trend.
Questo trend si è fermato proprio in corrispondenza della media istituzionale a 200 periodi con un recente ritracciamento quasi a raggiungere una nuova area di domanda/supporto in corrispondenza del rettangolo verde in figura ed a chiudere il gap up, area dalla quale può ripatire una nuova "gamba" rialzista che, se dovesse rompere la media grigia a 200 periodi dunque il massimo precedente, può raggiungere livelli più elevati (circa 90$)
La stagionalità è rialzista per tutto il mese di Maggio
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
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PETROLIO (CL) - Laterale ma....Il PETROLIO (CL) ha mostrato un bottom il 26 Settembre 2022 per poi intraprendere una spinta rialzista comportando:
- il break out al rialzo di una trend line dinamica che è stata resistenza nei periodi precedenti ed accompagnava un trend ribassista
- la formazione di una figura testa e spalle di inversione.
- il superamento e successivo consolidamento al di sopra di un'area di domanda/supporto (rettangolo verde in figura)
Il rialzo del mercato ha raggiunto un'area di offerta/resistenza (rettangolo rosso in figura) per poi ritracciare sino a ritestare l'area verde di supporto ed infine recentemente risalire; il movimento di breve periodo può risultare dunque maggiormente laterale.
Il nuovo raggiungimento dell'area rossa di offerta/resistenza potrebbe riportare il mercato nuovamente al ribasso e far ripartire il trend di fondo ribassista.
Analisi completa sul nostro canale youtube!
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
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LE MANI FORTI CREDONO IN ULTERIORI RIBASSI: crude oilLE MANI FORTI CREDONO IN ULTERIORI RIBASSI
Settimane delicate quelle che ci attendono sui mercati finanziari, con due appuntamenti molto attesi dagli investitori per decidere le proprie mosse e come organizzare i propri portafogli d’investimento.
Primo appuntamento BCE , attesa per il 21 luglio e a seguire FED il 27 stesso mese, per decidere sui tassi di interesse.
Molte le incognite e ancora di più sono i timori degli investitori, che vedono i dati sull’inflazione continuare a salire in gran parte del mondo e ancora di più in occidente, con l’America oltre il 9% e anche in Europa siamo oltre 8%. La FED ha già intrapreso la sua campagna di rialzi tassi, che giunge ora ad uno dei momenti piu delicati, perché ancora non trova nei dati su occupazione, domanda aggregata e ovviamente inflazione, alcuna risposta da parte dell’economia reale. Sarà necessario essere più incisivi?
La paura di un intervento della FED con un rialzo tassi di 1 punto percentuale, sembra invadere la mante degli investitori, che questa settimana proseguono a prendere posizioni short su quasi l’intero comparto azionario , facendo seguire l’energy ed i metalli.
Anche in Europa la situazione non è migliore, anzi, qui la delicata posizione della BCE ancora più incerta, perché se da un lato abbiamo la necessità di un rialzo del costo del denaro per frenare un’inflazione dilagante, dall’altro c’è il problema dei paesi altamente indebitati come l’Italia, che ora vivono anche una difficile crisi di governo che sta destabilizzando il potere politico. Davvero complessa la scelta della BCE che deve da un lato aiutare i paesi in difficoltà come l’Italia, ma dall’altro deve e sottolineiamo, deve contrastare l’inflazione per tenere fede al suo mandato di stabilità dei prezzi.
Ma procediamo con il consueto ordine:
CRUDE OIL
Continua a ridursi l’esposizione netta lunga dei big player sul crude oil, dove si passa da 280523 contratti long a a268328 contratti.
Il trend discendente prosegue nei suoi massimi e minimi decrescenti, con le prime resistenze poste a 105.30 e 112.00 in ultimo. L’incrocio delle medie mobili 21 periodi e 100 periodi, sembra accompagnare l’idea ribassista per questo asset, che resta tuttavia particolarmente controverso, nella disputa tra domanda ed offerta. La domanda sembra ancora non calare, e l’offerta stenta a risalire… asset estremamente delicato quindi , dove qualsiasi previsione può rapidamente essere smentita.
PETROLIO (CL) - DeboleIl Petrolio (CL) sul time frame giornaliero si trova nell'ultimo periodo in una fase di ritracciamento dopo un importante impulso precedete rialzista.
Una nuova gamba ribassista è in fase di completamento dopo:
- aver effettuato il 25 Marzo un massimo inferiore al precedente
- aver effettuato il 6 Aprile il break out di una trend line che fungeva da supporto da diverso tempo
Misurando il ritracciamento di Fibonacci del precedente impulso rialzista è possibile individuare il rettangolo verde in figura come area di attenzione che può fungere da supporto/domanda. La base del rettangolo rappresenta proprio il livello più profondo 61,8% di ritracciamento di Fibonacci intorno ai 90$
Ci aspettiamo dunque ancora debolezza nelle prossime settimane che può portare, attraverso un movimento lateral ribassista, il prezzo su livelli più bassi sino a raggiungere la base del rettangolo verde
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS/PFTS.
Buon trading!
Wti Oil al Top di mercato?In questo video ho cercato di analizzare un possibile TOP di mercato di Oil dopo l'euforia post Opec
Petrolio ... un POC ha interrotto il suo SELL OFFCome possiamo vedere grazie ai VOLUME PROFILE si era in grado di identificare l'accumulo piu forte che ha interrotto
il SELL OFF del PETROLIO ... dopo averci Rimbalzato ora sembra andare alla riconquista dei 40 dollari .. staremo a vedere se
la situazione riuscirà a migliorare o se tornerà ad esser debole
Petrolio WTI: i livelli da monitorare la prossima settimanaAbbiamo affrontato ampiamente il discorso sul recente tracollo del Petrolio, in particolare delle cause che hanno indotto una svalutazione così eclatante al punto da entrare di diritto nella storia delle quotazioni petrolifere. Inutile tornarci su, ciò che conta è che la proiezione della scorsa settimana - relativa al contratto di giugno - si è rivelata corretta.
Dopo ulteriori affondi in area 10$ al barile, il supporto ha retto alla perfezione proiettando il WTI verso quel target dei 20$ che avevamo ipotizzato a suo tempo. Siamo giunti, a questo punto, su un'area resistenziale importantissima: 20-21$. Osservando il grafico daily possiamo notare con l'hammer (candela d'inversione rialzista) abbia svolto il proprio ruolo predittivo, hammer che è stata seguita da altre tre candele rialziste e sul grafico settimanale possiamo osservare un'hammer altrettanto pronunciata.
Significa che il rialzo potrebbe proseguire, ma per poter valutare l'eventuale breakout dell'area resistenziale occorrerà attendere almeno una chiusura daily al di sopra dei 21$ dollari al barile. A quel punto il WTI troverebbe un'autostrada verso quota 29$, laddove troviamo la prima resistenza settimanale volumetrica importante. E' chiaro che durante il tragitto i livelli tondi (o soglie psicologiche) potrebbero farsi sentire e quindi potremmo assistere a dei movimenti correttivi tipici dei trend in espansione.
Eventuali views ribassiste prenderebbero corpo qualora, ad inizio settimana, dovesse verificarsi immediatamente un rifiuto dell'area dei 20$. A quel punto il target ipotetico sarebbe ancora una volta l'area dei 10$.
Petrolio verso quota 20$La settimana che si è appena conclusa, non c'è dubbio, verrà ricordata a lungo. Il Petrolio ha vissuto un lunedì "da incubo", una giornata storica che ha visto crollare le quotazioni del contratto di maggio del WTI texano attorno a -40$. Ma com'è possibile? Le cause che stanno dietro a un crollo del genere sono molteplici. Da un lato abbiamo la valenza attuale della materia prima, pari a zero in virtù di un'offerta che supera una domanda praticamente nulla (causa pandemia coronavirus e conseguenti lockdown). Il crollo della richiesta è superiore a 20 milioni di barili al giorno, mentre il taglio produttivo concordato - a fatica - dall'OPEC+ è praticamente la metà. 10 milioni di barili al giorno devono essere stoccati e i siti deputati a ciò sono praticamente colmi.
Poi c'è una questione puramente tecnica legata alle peculiarità delle materie prime, ovvero il cosiddetto "contango". Stiamo parlando di un fenomeno per cui i contratti con scadenza futura arrivano a valere molto di più dei contratti in imminente scadenza. Ed è ciò che è accaduto al Petrolio, difatti i contratti successivi a quello di maggio quotavano prezzi ben più alti (giugno, ad esempio, nell'ordine dei 20 dollari al barile). Nello specifico succede per un motivo molto semplice: gli operatori ritengono che tra qualche mese la domanda tornerà su livelli accettabili, facendo crescere pertanto il prezzo della materia prima. E' una scommessa, nessuno sa cosa accadrà tra un paio di mesi, ma ci sta.
Infine c'è chi ritiene che il movimento ribassista sia stato esacerbato dagli algoritmi, ma stavolta non c'era alcun acquirente a determinati prezzi e le quotazioni non sono riuscite a trovare un pavimento su cui poggiarsi.
Alla luce di tutto ciò abbiamo un grafico che rispecchia quanto sinora scritto (anche se qui non possiamo vedere le quotazioni negative), soprattutto possiamo apprezzare l'immediato rialzo delle quotazioni che dopo aver vissuto un'altra giornata - quella del martedì - sull'onda delle vendite pregresse si è riportato verso prezzi più consone alle aspettative degli operatori. In questo momento le ultime 3 giornate - siamo su grafico giornaliero - sono "inside" delle due enormi candele di lunedì-martedì. Il fatto che sia stato rotto il massimo della prima candela inside (quella di mercoledì per capirci) potrebbe rappresentare un chiaro segnale di inversione. Per la prossima settimana il primo target importante potrebbe essere quello compreso tra 20 e 21 dollari, quindi ovviamente si parla di ulteriori allunghi al rialzo.
Petrolio, cede il supporto 20$. E ora?Abbiamo seguito l'evoluzione delle quotazioni del Petrolio, in questo caso del WTI, evidenziando i passi che hanno portato il greggio a perdere oltre 60% del proprio valore nel giro di un mese e mezzo. L'ultimo step in ordine cronologico riguarda, ovviamente, l'accordo dell'OPEC+ (dopo la ben nota guerra dei prezzi tra l'Arabia Saudita e la Russia) sulla base di un taglio di circa 10 milioni di barili al giorno.
Al di là delle problematiche messicane e relative all'utilizzo dei pozzi petroliferi USA, il crollo della domanda (circa 20 milioni di barili al giorno dai primi di aprile) ha evidentemente indotto gli operatori a non ritenere sufficiente l'accordo raggiunto tra i paesi produttori. A quel punto, dopo aver osservato la rapida accelerazione verso il supporto dei 20$ al barile, era lecito attendersi una svolta: in positivo, oppure in negativo. Il supporto non ha retto e ha ceduto di schianto a fine sessione, dirottando celermente le quotazioni in area 18 dollari.
A questo punto, visto il cedimento di un livello così importante, ci si domanda: cosa potrà succedere la prossima settimana? Premessa imprescindibile: il trend è ribassista. Ragion per cui, fino a prova contraria, si deve necessariamente continuare a ragionare in ottica "short". Il prossimo supporto, ma solo e soltanto se dovesse cedere l'area dei 17 dollari, sarebbe in zona prezzo 14.50/14.00. Stiamo parlando di un livello risalente, pensate, all'autunno del 2001. Dopodiché si andrebbe di corsa verso l'area dei 10 dollari, ovvero verso i livelli toccati per l'ultima volta nel lontano 2001...
Che si stia per aprire una vera e propria crisi energetica? O forse il prezzo del Petrolio non sta risentendo dell'enorme liquidità in dollari immessa in circolo dalla FED e sta semplicemente rispecchiando quella che sarà probabilmente la peggior crisi economica degli ultimi 100 anni?
Petrolio nuovamente verso 20$, i tagli non bastanoPartiamo da un presupposto: la crisi petrolifera che si è scatenata a partire dalla fine di febbraio non ha alcun precedente storico. Se non fosse per l'emergenza sanitaria da coronavirus, in altre circostanze avrebbe catalizzato e scosso l'opinione pubblica più di quanto sia realmente avvenuto. Pensate, dal 21 febbraio alla fine di marzo il calo nelle quotazioni del greggio ha raggiunto il 60%: un deprezzamento mai visto.
La guerra dei prezzi, innescata da Arabia Saudita e Russia, ha portato i prezzi sui 20$ al barile e alcuni giorni fa - prima che si cominciasse a vociferare di un taglio di circa 10 milioni di barili al giorno - c'è stato un tentativo d'attacco al supporto. Supporto che ha tenuto e la speculazione pre meeting virtuale dell'OPEC+ ha fatto schizzare le quotazioni verso quota 30$. Meeting che ha confermato le voci precedenti, ma che sembrerebbe non aver soddisfatto gli operatori. Nonostante il taglio produttivo, nell'ordine appunto dei 10 milioni di bpd, il WTI sta tornando pericolosamente sul supporto dei 20$.
In realtà, come si evince dal grafico giornaliero, si tratta di un'area di prezzo compresa tra 20 e 21$ al barile. Dovesse giungere al suo interno, dovremo attendere le due ipotesi: il rimbalzo tecnico (visto che comunque si resta in trend ribassista) o il breakout ribassista, che a quel punto (dovesse cedere il livello dei 20$ in chiusura daily) proietterebbe il prezzo rapidamente verso 15$.
Viceversa, per poter pensare a rialzi capaci di invertire la tendenza dovremo attendere la violazione dei 29$, con target successivi a 30$, 33$, per poi passare a 40$ e infine a 50$. Situazione che andrà seguita giornalmente e andranno valutati eventuali pattern grafici o relativi alle candele giapponesi, pattern che possano indicarci la strada giusta. Restate sintonizzati.
WTI probabile shortWTI ancora laterale; in apertura wall street ha rotto la trend line superiore facente parte di un triangolo simmetrico formatosi nelle scorse giornate superando anche il massimo precedente. La mia visione era quindi tendenzialmente più long nel pomeriggio ma avendo anche vicino la resistenza a 57.40 ho preferito non entrare aspettando segnali di operatività short. Solitamente preferisco non operare in quetse situazioni ma decido di entrare short anche grazie al buon rapporto r/r e al profitto di ieri. Se il prezzo più tardi, dopo un eventuale partenza verso il basso, sembrerà non avere la decisione giusta sposterò lo stop loss a 57.30, appena sopra al prezzo d'entrata.
entrata: 57.25
stop loss: 57.45 (0.30%)
target: 56.40 (1.50%)
R/R: 4.78
WTI visione short Il WTI procede lateralmente e sembra aver testato la resistenza a 57.40, dopo un ritracciamento del 78%, formando un probabile massimo relativo inferiore dopo il minimo relativo inferiore di venerdì pomeriggio. L'indicatore RSI conferma la visione short nel breve.
Attenderò conferme dall'apertura dei mercati europei per eventualmente rafforzare posizioni short.
Entrata: 57.15
Stoploss: 57.45 (0.53%)
1°take profit: 56.40 (1.26%) con allunghi probabili da 55.80 fino al 3%
R/R 2.50 circa
What if I tell you, that WTI stands for "What The Iran?"Guarda chi si rivede.
Si lo so, sono passati pochi minuti dalla scorsa Analisi.
E' che sono Ludopatico, e quindi come apro un grafico trovo subito robe da fare.
So bene che il gioco di parole nel titolo ti ha strappato una sorrisino :D
Detto ciò.
L'Opec, ed i paesi facenti parte, sostiene e sostengono che non ci sia motivo di Aumentare la produzione petrolifera, in quando il Prezzo del Petrolio potrebbe letteralmente collassare, specialmente con l'avvento delle nuove tecnologie.
Ricordatevi sempre, che è incredibilmente difficile riuscire a capire quanto l'utilizzo di una tecnologia ci è distante e se sarà "mainstream" o meno.
Ad ogni modo, l'Iran se ne è uscito con il ritrovamento di una giacenza in un Pozzo Petrolifero stimata intorno ai 53 MILIARDI di Barili.
WHAT THE IRAN ?!?
Da qui ad un po', credo che Scorte di Greggio negative (e quindi buone perché generano scarsità) se ne vedranno ben poche.
Da notare inoltre, che il prezzo del Petrolio Greggio è stato (secondo me) in gran parte trascinato al rialzo dal bisonte DJIA, anche perché personalmente, non riesco a trovare buoni motivi per vederlo superare il Livello 63.00 di prezzo nel Breve Periodo.
Ovviamente, non dimentichiamoci che per quanto il Bisonte spinga a Rialzo tra un Tweet di Trump ed una Scorreggia di un Portavoce del Governo (ahahahah Governo) Cinese, i dati del Settore Industriale non è che siano così incoraggianti.
Anzi, alcuni incominciano a sbandierare la parola più Abusata dal Borsista Amatoriale nella Storia dei Vocabolari: "Recessione".
Ebbene si, qualche bel Maschiaccio incomincia ad intravedere una Recessione, o quantomeno un piccolo periodo di contrazione, del Settore Industriale.
E Tu, da che parte stai?
See you at the Pub,
Rhino.
WTI: short?Il petrolio si trova in un punto veramente interessante. Lo strumento, dopo aver configurato un doppio massimo da manuale tra luglio e ottobre, rotto in area 64 dollari al barile, ha terminato la sua discesa a gennaio con una configurazione engulfing bullish su grafico giornaliero, come mostrato nelle analisi a tutti i nostri clienti Elite . Successivamente le quotazioni sono ripartite fino alla settimana scorsa, quando il petrolio ha iniziato a mostrare i primi segni di debolezza, con la pin bar settimanale (anche se l'ombra non risulta troppo estesa) in prossimità della neckline del doppio massimo rotto in precedenza e del supporto del canale rialzista rotto a novembre. A questo punto quindi, in caso di ulteriore rottura del minimo della pin bar a 63.15 possibile ribasso con target dati dai livelli di Fibonacci dell'ultimo movimento significativo.
S.L. sopra il massimo della pin. T.P. ogni livello di Fibo e successivi.
USOIL ancora giùIl WTI Crude Oil questa mattina sembrava essere in fase di ripresa dopo il pesante e spaventoso crollo di ieri, non il primo ma solo l'ultimo di una ripidissima fase bearish iniziata solo il 4 ottobre 2018 e che ha portato attualmente una perdita del 28% circa. Ieri pensate, ha rotto anche il 38.2% di Fibonacci indicato in figura, ma oggi, nel primo pomeriggio sembrava essere in ripresa, sembrava che la fase ribassista potesse terminare, ma recuperato dal basso verso l'alto il 38.2 di Fibonacci, la discesa è ripresa. La mia idea di trading a questo punto è che un saltino in area 50 dollari a barile lo può ancora fare e pertanto attualmente la mia idea sul petrolio è short e andrei a rafforzarla qualora fossero rotti al ribasso nuovamente i 55 dollari a barile.