All-In su WBA la candela sul mensile ...decreta inversione !Seguo l'azienda da anni ....
quando entrai a 22$ con la solita "presunzione" da Investitore dissi tra me e me bene faccio un ingresso corposo tanto le lascio lì ...lo feci troppo presto... pensai di avere fatto l'affare del secolo...e quando accade e accade spesso il mercato TENDE a MARTORIARE certi colossi quando sbagliano il business-Plan !!!
ricordate il mercato ha sempre ragione(fino a prova contraria).
Finalmente dopo mesi di sofferenza vedo una prima candela IMPORTANTE che non mi lascia indifferente .
Questa infatti si presenta alla fine di un trend ed è una classica candela di "stanca " che da l'idea che i compratori a questi prezzi siano di gran lunga più importanti dei venditori allo scoperto.
Mi aspetto forti ricoperture già in parte avvenute ...e target ambiziosi x i prossimi anni !!!
Quindi con ragionevole ottimismo medio la posizione con un ingresso altrettanto importante come quello fatto a 22 $.
Buon Trading Guys
p.s.non dimenticatevi di NON improvvisare mai sui MERCATI FINANZIARI.
X-indicator
House of Trading: riflettori puntati sulle elezioni UsaArchiviata, per ora, la pratica Banche centrali e assuefatti alle tensioni geopolitiche, i mercati hanno individuato nelle elezioni USA il prossimo catalyst. A circa due settimane dal D-Day, la compagine repubblicana, capitanata da Donald Trump, sembrerebbe aver recuperato terreno ed anche superato il fronte democratico, dove la spinta innescata dal cambio Biden-Harris sembrerebbe essersi ormai esaurita.
Se le elezioni dovessero tenersi oggi è probabile un’affermazione di “the Donald” anche se la conquista della Camera da parte del partito repubblicano sembra improbabile. Di conseguenza, se si votasse oggi, avremmo uno scenario di un presidente che si troverebbe ad operare con un Congresso diviso in due. Questo, come anche il caso opposto, con Harris presidente ed un ramo del Congresso guidato dal Grand Old Party, rappresenta uno scenario che i mercati bramano perché in grado di smussare le parti più ostiche dei rispettivi programmi.
Con un nuovo aumento dei dazi, uno dei cavalli di battaglia della politica del tycoon, l’inflazione potrebbe tornare a rialzare la testa. Di conseguenza, la Federal Reserve potrebbe dover fermare la politica di allentamento spingendo al rialzo il biglietto verde (innescando così un nuovo scontro Trump-Fed).
Quel che è certo è che, qualsiasi sia il risultato delle consultazioni, il deficit, e quindi il debito, continuerà a salire sostenendo quell'irripidimento “strutturale” della curva dei rendimenti a stelle e strisce.
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata, la squadra dei Trader, composta da Nicola Duranti e da Giancarlo Prisco, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al ribasso sulle azioni Nvidia e Tesla: il primo trade ha toccato lo stop loss mentre il secondo è a mercato (+0,16%). Delle due operazioni long, S&P 500 e LVMH, il primo trade non è entrato mentre il secondo ha raggiunto il target (+9,29%).
Due operazioni su quattro di quelle inserite dagli analisti (Baidu e Leonardo) non sono invece divenute operative mentre le altre due, FTSE Mib ed oro, hanno rispettivamente toccato lo stop loss ed il target (+4,27%). La squadra era composta da Jacopo Marini e da Riccardo Designori.
La classifica generale segna il vantaggio dei Trader con 63 carte a target, 8 in più degli analisti (3 carte a mercato per Trader, 5 per gli Analisti).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 22 ottobre 2024, la squadra dei Trader sarà formata da Nicola Para e da Stefano Serafini mentre i due analisti saranno Andrea Cartisano e Riccardo Designori.
I trader metteranno in campo operazioni sul trentennale statunitense, sull’Euro/Dollaro, sul Bund e sul Petrolio WTI mentre gli analisti punteranno sulle azioni Enel, A2A e Barrick Gold.
Il sondaggio di questa settimana guarda a Washington: “Elezioni USA, quale il rischio maggiore?”. Le possibili scelte sono “Dazi Trump, Tassi titoli di Stato, Nessuno”. L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30.
USD/CAD è vicino alla resistenza chiave in vista della decisioneUSD/CAD si aggira appena al di sotto di una zona di resistenza chiave, ponendo le basi per una potenziale elevata volatilità mentre la Banca del Canada si prepara alla prossima decisione sul tasso. Analizziamo cosa potrebbe significare per questa coppia, sia dal punto di vista fondamentale che tecnico.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Gli analisti prevedono che la BoC ridurrà i tassi mentre l'inflazione continua a raffreddarsi
Mercoledì, si prevede che la Banca del Canada (BoC) taglierà il suo tasso di riferimento di 50 punti base punti, segnando il quarto taglio consecutivo del tasso quest’anno. Questa mossa porterebbe il tasso di riferimento al 3,75%, il livello più basso da oltre 15 anni esclusa la pandemia, con l'obiettivo di stimolare la crescita economica in un contesto di rallentamento dell’inflazione e debolezza della spesa al consumo. L’inflazione continua a raffreddarsi, toccando appena l’1,6% a settembre, a causa di indicatori economici come la crescita stagnante del PIL e un mercato immobiliare vacillante che hanno aggiunto urgenza al processo decisionale della banca centrale . Il taglio dei tassi, se attuato, potrebbe innescare una forte reazione nel cambio USD/CAD, data la sua vicinanza a una resistenza di lungo termine e la probabile volatilità che anticipera’ la decisione.
Analisi multi-timeframe
Facciamo un viaggio attraverso i tempi, iniziando con il grafico a candele settimanale. Su questo timeframe più alto, USD/CAD si è spostato in un'area chiave di resistenza di lungo termine, dove si trova un gruppo di cinque massimi a partire dall’ottobre 2022 che hanno formato una formidabile zona di resistenza. Ciò che rende questo livello ancora più significativo è che il cambio USD/CAD ha raggiunto due minimi più alti nell'ultimo anno, creando un ampio pattern di triangolo ascendente.
USD/CAD Grafico a candele settimanali
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Passando all'intervallo temporale giornaliero,il movimento dei prezzi mostra che USD/CAD reagisce alla zona di resistenza, ma la reazione è stata cauta. Stiamo iniziando a vedere una divergenza negativa sull'RSI da territorio ipercomprato, suggerendo che lo slancio si sta indebolendo. Tuttavia, nonostante questa divergenza, la coppia non ha mostrato un brusco pullback, il che indica che i ribassisti hanno ancora un punto d’appoggio.
USD/CAD Grafico a candele giornaliere
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Disclaimer:La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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I livelli di oggi del Morning Trading ShowOggi Stefano Serafini, già campione del mondo di trading, vede un S&P500 impostato a rialzo sopra l’area del 5885. La zona di resistenza si trova in area 5900, mentre se si dovesse superare 5910 la giornata sarebbe completamente rialzista. Un’altra zona di resistenza è in area 5920.
Aggiusta e attendi un nuovo aumento di prezzo a 2745! XAUPrevisioni tendenza XAU/USD 21 ottobre 2024
Nel frattempo, il mercato in crescita conferma che la Federal Reserve (Fed) procederà con modesti tagli dei tassi per proteggere il dollaro USA (USD) ad attrarre alcuni acquisti al ribasso e bloccando il suo modesto ritiro dal livello più alto dall'inizio di agosto toccato la scorsa settimana. Questo, insieme agli elevati rendimenti dei titoli del Tesoro USA, agisce come un vento contrario per il prezzo dell'oro. I trader potrebbero anche astenersi dal piazzare nuove scommesse rialziste attorno allo XAU/USD in condizioni di lieve ipercomprato sul grafico giornaliero. Detto questo, il contesto fondamentale le prospettive di un’estensione supporta il recente trend rialzista ormai consolidato.
Il prezzo dell'oro ha subito una leggera correzione prima di continuare a formare un nuovo ATH - XAU in aumento
/// ACQUISTA XAU: zona 2715-2713
SL:2707
TP: 50 - 100 - 300 pip (2743)
Trading sicuro e redditizio
Una divergenza che fa riflettereIl mercato azionario statunitense ha mostrato una forza impressionante negli ultimi tempi, con continui nuovi massimi storici che si sono susseguiti durante l'anno. A tal punto che molti investitori potrebbero aver perso il conto di quante volte l’indice S&P 500 ha raggiunto nuovi picchi. Tuttavia, nonostante questo apparente vigore, ci sono alcuni segnali tecnici che suggeriscono che qualcosa potrebbe non essere come sembra. È possibile che la forza del mercato, per quanto evidente a prima vista, non sia pienamente confermata da alcuni indicatori chiave.
Osservando il grafico dell'ETF SPY, che replica l’andamento dell’indice S&P 500, si nota che da agosto di quest’anno l’andamento dei prezzi ha seguito un trend rialzista ben definito, caratterizzato da minimi progressivamente più alti. La linea di tendenza, tracciata congiungendo questi minimi, forma una solida trendline rialzista, inclinata all’incirca di 45 gradi. Tuttavia, a partire da metà settembre, questa stessa linea di tendenza ha cambiato pendenza, come evidenziato dalla linea tratteggiata nel grafico, indicando un ulteriore rafforzamento del trend rialzista.
Questo è ciò che emerge dall'analisi dei prezzi di SPY, ma un altro indicatore, l'RSI (Relative Strength Index), che misura la forza relativa del movimento dei prezzi, racconta una storia diversa. Mentre i prezzi di SPY continuavano a salire, l'RSI ha mostrato una netta divergenza rispetto ai prezzi, segnalando che la forza del mercato non è così robusta come potrebbe apparire dal solo grafico dei prezzi.
Analizzando più in dettaglio, possiamo osservare che, dal minimo registrato il 5 agosto, quando l'indice ha iniziato a recuperare, anche l'RSI ha seguito la stessa direzione, accompagnando il movimento rialzista dei prezzi. Tuttavia, sebbene l’RSI si sia mosso verso l’alto, l’intensità dell’aumento dei prezzi di SPY, come mostrato dalla linea rossa nel grafico successivo, è stata superiore alla forza effettiva espressa dall’indicatore RSI.
Divergenze di questo tipo non sono rare nel mercato azionario. Una situazione simile si è verificata prima dell’inizio del mercato ribassista del 2022. Anche allora, durante il terzo trimestre del 2021, l’indice aveva registrato performance positive non supportate dall’RSI, e sappiamo tutti come si sia evoluto il mercato successivamente.
Tuttavia, l’obiettivo di questa analisi non è quello di prevedere un imminente crollo dei mercati. Piuttosto, l’intenzione è di mettere in luce un aspetto tecnico interessante: la forza apparente espressa da SPY, in realtà, sembra essere fortemente influenzata da un indice chiave: il rapporto di forza tra i settori growth e value.
Per comprendere meglio questa relazione, consideriamo l’indice IVW/IVE, che misura la performance relativa tra le azioni growth (al numeratore) e le azioni value (al denominatore). In rosso, possiamo vedere l'andamento di questo indice, sovrapposto all'RSI calcolato su 14 periodi per SPY, rappresentato in nero. Osservando la figura successiva, appare chiaro che quando le azioni growth hanno iniziato a perdere terreno rispetto alle value – indicato dalla discesa dell'indice IVW/IVE – anche l'RSI di SPY ha iniziato a calare. Questo cambiamento si è verificato intorno a metà luglio.
Questo comportamento è spiegabile attraverso una logica di risk-off: nei periodi di ritracciamento dei mercati, le azioni growth tendono a subire maggiori perdite rispetto alle value a causa della loro maggiore volatilità. Tuttavia, a partire dal minimo registrato il 5 agosto, SPY ha ripreso il suo trend rialzista con forza. Al contrario, l'indice IVW/IVE non ha seguito lo stesso andamento. Infatti, come evidenziato dal grafico successivo, l'indice si trova attualmente in una fase di consolidamento all’interno di un triangolo ascendente e non ha segnato nuovi massimi da metà agosto, a differenza di SPY, che ha continuato a registrare massimi relativi e storici.
Per approfondire questa relazione, ho modificato il classico coefficiente di correlazione, calcolando non la correlazione tra SPY e IVW/IVE, ma tra quest’ultimo indice e l’RSI di SPY. In altre parole, ho creato un indicatore che misura la correlazione tra un dato (IVW/IVE) e l’indicatore tecnico di un altro dato (RSI su SPY). La correlazione risultante è positiva, suggerendo che l’S&P 500 potrebbe aver bisogno di un ritorno di forza da parte delle azioni growth rispetto alle value per sostenere un trend rialzista duraturo, supportato da una forza sottostante reale.
Credo che questo nuovo indicatore, che combina l’RSI con un coefficiente di correlazione modificato, possa risultare molto utile, fornendo segnali più chiari rispetto al classico indicatore di correlazione tra SPY e IVW/IVE. Come mostrato nella figura successiva, ci sono momenti in cui i due indicatori non sono perfettamente allineati, come è accaduto, ad esempio, prima del 2024. In questi casi, l'uso del nuovo indicatore può offrire una visione più accurata della forza reale del mercato.
In conclusione, la correlazione tra l'indice IVW/IVE (growth vs. value) e l'RSI di SPY suggerisce che il momentum di SPY sia strettamente legato alla forza relativa tra i settori growth e value. Quando il growth perde terreno rispetto al value, il mercato fatica a sostenere un trend rialzista robusto.
Il nuovo indicatore, che mette in relazione l’indice di forza con l'RSI di SPY, è potenzialmente più efficace rispetto alla semplice correlazione tra prezzi, poiché l'RSI può agire come leading indicator, anticipando i futuri movimenti di prezzo e fornendo segnali più precisi rispetto al semplice andamento dei prezzi.
Includendo in questa analisi il rapporto SPHB/SPLV, che misura la forza tra società ad alta volatilità (SPHB) e bassa volatilità (SPLV), il risultato non cambia. La correlazione tra SPHB/SPLV e l’RSI di SPY è anch'essa significativa: senza un ritorno di forza da parte delle società più volatili, rappresentate da SPHB, è improbabile che il trend rialzista di SPY possa mantenere la stessa intensità. In un bull market sano, infatti, sono proprio le aziende ad alta volatilità a guidare i rialzi, salendo più di quelle a bassa volatilità. Se ciò non accade, la forza del mercato potrebbe risultare meno duratura.
A presto!
ANALISI SETTIMANALE DAX 21-25 OTTOBREBuonasera, chiusura del dax sui massimi storici nella settimana della BCE che ha sancito il taglio dei tassi di 25 pb, portando il tasso sui depositi al 3,25%; anticipo già che il mercato continua a scontare ulteriori tagli nei prossimi incontri.
Analizzando l'indice dal punto di vista tecnico, statisticamente massimo chiama massimo quindi, basandoci solamente su approcci statistici, possiamo aspettarci un nuovo massimo nella settimana entrante.
Nonostante la tendenza sia chiaramente long ci sono degli aspetti da valutare per evitare ingressi rialzisti ad occhi chiusi, mi spiego meglio:
- Ci troviamo su nuovi massimi quindi su livelli inesplorati quindi, potrebbe essere sana qualche presa di profitto da parte di chi ha mantenuto lo strumento a lungo nel portafoglio per poter poi rientrare a livelli più bassi.
- Vorrei far notare che solitamente su questi livelli ci si aspetta una volatilità (in Europa negoziata come VSTOXX) sui minimi, o perlomeno a ridosso degli stessi, per dare un valore numerico in un range tra i 13 ed i 15 ( ora il contratto novembre, primo a scadenza, quota 17,55), quindi i mercati "non sono troppo tranquilli" su questi livelli.
OPERATIVITÀ
Primo livello da monitorare lunedì per entrare long in ottica di breve o intraday, 19700/680 con target intraday 19780, short da escludere sia in ottica di breve che di medio/lungo (si vedano le aree di supporto volumetrico sotto i prezzi).
Tesla in stallo, cosa blocca l’azienda di Musk?Dopo aver registrato circa un -9% l’11% ottobre, Tesla ha aperto un gap down per poi andare in stallo. Il titolo nell’ultima settimana non ha avuto volatilità, ma sta lateralizzando in attesa di sviluppi.
Il mercato sembra non aver apprezzato il robotaxi e Optimus, il robot di casa Tesla che sembrerebbe sia stato comandato da umani a distanza durante la presentazione.
Ad incrementare le difficoltà di Tesla ci sarebbero anche delle cause in corso sul software di guida autonoma che ha causato diversi incidenti tra cui uno mortale. In condizioni meteo avverse, le telecamere del sistema di guida autonoma sembrerebbero non riuscire a vedere bene cosa si presenta lungo il percorso.
Fra 3 giorni arriverà il rapporto sugli utili e, vedendo la concorrenza cinese di BYD, anche in quel caso l’azienda potrebbe rendere palesi le momentanee difficoltà che sta avendo nella vendita delle sue auto.
I prezzi sono accompagnati da una trendline rialzista e i massimi storici ad oggi sembrano un miraggio.
Vedremo la pubblicazione degli utili e se la trendline riuscirà ancora a sorreggere i prezzi o se si tornerà a scendere.
NVIDIA, la sciocchezza che non si compra sui massimiNvidia rappresenta un classico esempio di quanto grande sia la sciocchezza che un titolo non si compra suo massimi.
Storicamente le migliori performance in termini di solidità di trend li abbiamo osservati proprio quando, sui massimi, ha prodotto un breakout.
Basta mettere il time frame mensile per averne un'idea.
Nel caso del titolo in questione i motivi oggi sono chiari: azienda innovativa, robusto moat (Intel ha alzato bandiera bianca), pricing power, quadro finanziario invidiabile (atteso un free cash flow superiore a 200bl$), redditività prospettica a buon mercato (PEG 0,15).....
Fintanto che il contesto di mercato, guidato dalle ipotesi di impiego della AI, resta favorevole un'azienda come Nvidia prospererà con relativa profittabilità.
A mio giudizio, parimenti a Bitcoin, si tratta di un titolo che se lo si sposa non lo si può tradare con i classici canoni dell'analisi tecnica.
Questa certamente aiuta a fare molta efficienza operativa ma alla fine se, alla Buffet, se ne sposa il business occorre trattarlo come un outsider il che prevede di lasciargli molta corda.
La metafora più calzante, per chi conosce il libro, è quella de "Il vecchio e il mare" di Ernest Hamingw di cui vivamente ne consiglio la lettura.
Tecnicamente, tutti i momenti in cui il titolo si è trovato, dopo un ritracciamento, a contatto con i massimi assoluti questi sono stati spazzati via e subito dopo è ripreso vigoroso il trend rialzista.
Chiaro che non può perpetuarsi il concetto ma , e Dow sarebbe certamente d'accordo, non c'è motivo di pensare che il meccanismo possa interrompersi.
Il trend rialzista va necessariamente monitorato alla luce delle implicazioni macroeconomiche.
Si tratta certamente di un impegno non facile e non alla portata di tutti ma non vi è alternativa.
Solo un cambio di paradigma, oppure errori strategici in capo alla proprietà/management potrebbe mettere in crisi il giocattolo.
Si tratta però di materiale non alla nostra portata.
Quello che con ragionevole fiducia possiamo sostenere è l'indiscussa leadership dell'azienda nel suo settore.
Finché ciò dura ci è imposta una visione long sul titolo.
Qualunque visione contrarian, dunque short, rimane legittima, molto affascinante, dall'enorme potenziale, ma per nulla razionale.
Nei mercati finanziari mi risulta che gli affari si fanno navigando ciò che si vede piuttosto che puntare sui cigni neri.
Tornando all'attualità, chiaramente si tratta di un titolo che nel contesto attuale bisogna certamente comprare sulla debolezza.
Tuttavia, l'analisi tecnica ci può dare anche un contributo nella scelta del timing di ingresso.
Guardando le quotazioni su time frame mensile ci risulta evidente la grande capacità del titolo nel tempo di spazzare via i massimi assoluti.
Oggi siamo di nuovo a contatto con un massimo assoluto.
Scendendo su time frame settimanale possiamo apprezzare la pausa dei prezzi che ha assunto le sembianze di un testa spalle di continuazione.
Abbiamo assistito alla violazione di un massimo relativo con tanto di pullback su di esso.
Ora i prezzi nell'ultima settimana ci consegnano una candela che contemporaneamente esprime sia il pullback che la volontà di slanciarsi al rialzo tenuto conto della forma del corpo e delle ombre.
Se vogliamo sposare lo scenario più probabile siamo chiamati ad andare long alla rottura dei massimi assoluti.
Un filtro necessario che pongo all'attenzione è quello relativo ai volumi i quali si rifiutano di collaborare con lo scenario rialzista.
Non sono soddisfacenti considerati nel contesto dell'ultimo movimento rialzista.
È anche vero però che questo comportamento si è già presentato in passato.
Comunque l'espansione dei volumi in occasione di un ipotetico rialzo lo ritengo necessario.
Senza andare oltre si è chiamati all'azione o alla riflessione.
Ognuno scelga se essere razionali o prudenti.
La scelta produrrà un comportamento operativo divisivo.
BITCOIN, presto potremmo rimpiangere questi prezzi Ci sono due modalità di stare nei mercati, ben note a tutti. Tutti significa proprio tutti, anche i meno esperti.
Una prima, anche la più difficile però, è quella di avere una visione di medio e lungo periodo adeguando l'operatività necessaria.
Una seconda, molto più semplice da maneggiare, prevede una operatività di brevissimo periodo/scalping.
Nella modalità di lungo periodo, l'aspetto più difficile non è tanto la costruzione di un piano di azione, ma molto più banalmente la gestione dello stesso.
Ciò che ci sembra semplice prima di operare diventa terribilmente difficile da gestire quando l'operazione è aperta.
In generale questo tipo di operatività dovrebbe garantire un livello di successo, sulla carta, maggiore rispetto alla operatività di breve periodo.
Infatti, se ci fosse una adeguata capacità di gestire una operazione di lungo periodo quando è aperta certamente si commetterebbero meno errori rispetto alla logica che ci guida in un trade di breve respiro.
A mio giudizio, il motivo è da ricercare nella minore cura che si impiega nella individuazione e implementazione di una operazione di breve periodo perché ritenuta meno impegnativa e pericolosa.
Se trasportiamo questi ragionamenti sul grafico del Bitcoin risulta evidente ciò che voglio intendere.
Se si osserva il grafico sul lungo periodo, magari usando il timeframe mensile, risulta palese a tutti che il trend è chiaramente rialzista.
Per chi adottasse una operatività di lungo periodo non dovrebbe risultare difficile costruire una strategia e tradurla in un piano di azione.
E però, una tale attività ci chiama ad una logorante attività di capitano sulla nave che governiamo continuamente sbattuta dalle onde e sferzata dai venti di tempesta stabilmente presenti sul mare delle notizie e dei movimenti dei prezzi giornalieri.
All'interno del chiaro trend rialzista di lungo periodo, il più recente movimento dei prezzi ha assunto una forma che ci richiama al pattern di una flag.
A prescindere dal nome che vogliamo dare al movimento, rinunciando ai tecnicismi dell'analisi tecnica ma attingendo unicamente alle conoscenze e al buon senso che magari abbiamo accumulato in anni di esperienza, possiamo catalogare questo come una pausa.
E cosa c'è dopo una pausa?
Il termine stesso di pausa presuppone che vi sia stato qualcosa in corso per cui adesso è in pausa e che magari, se la pausa non è infinita ed allora non sarebbe una pausa, torna nuovamente a succedere qualcosa.
Più dura la pausa e più cresce l'attesa per capire cosa succede quando finisce.
Mettendo insieme analisi fondamentale (molto difficile da costruire) e analisi tecnica lo scenario più probabile rimane a mio giudizio, al netto di episodi di volatilità più o meno ampia che può legittimamente presentarsi, rimane quello rialzista.
Ovviamente è la mia personale ottica e non vuole essere una sentenza tantomeno un suggerimento operativo. Ovviamente ognuno decide per sé.
Se si fosse convinti dello scenario su esposto, non si andrebbe in cerca di trade all'interno della pausa/flag dove troviamo un formicaio di operatori stressati e sferzati dalla necessaria gestione quotidiana delle news e del movimento dei prezzi.
Piuttosto aspetterei che la pausa finisse per cercare di intercettare, grazie ad un piano di azione già pronto che avrei dovuto mettere a punto in queste lunghe settimane in cui tendenzialmente mi sono girato i pollici, un nuovo movimento direzionale.
Un'eventuale violazione al rialzo della flag richiede ovviamente la capacità di gestire un potenziale ribasso dei prezzi fino ad oltre il minimo del movimento correttivo in atto.
Su time frame alto bisogna ben dosare i livelli di stop loss.
Se si adotta una strategia che prevede di investire in crypto in generale quella frazione di patrimonio per cui qualunque cosa succede non sarà una tragedia, non risulterà difficile individuare la giusta regola di money management.
Tornando alla struttura tecnica di Bitcoin, assodato il contesto chiaramente long di lungo termine e avendo a mente la flag ben si capisce il titolo proposto per la mia analisi.
Nell'ipotesi che fossimo di fronte a una flag, in caso di breakout, potremmo approdare in target 185k.
Se invece rifiutiamo l'ipotesi della flag salviamo almeno il semplice movimento di accumulazione in corso che in caso di breakout al rialzo ci porterebbe in area 90k.
In entrambi i casi diremmo bay bay a questi prezzi.
Nel caso invece di breakout al ribasso, tutto si gioca sulla capacità di sopportare il drawdown.
Quelli che ci riusciranno avranno una nuova straordinaria possibilità di ingresso long.
Chi invece sarà uscito o sarà stato spazzato via da una sbagliata e catastrofica gestione del rischio difficilmente avrà il coraggio di rientrare al momento giusto.
Parafrasando qualcuno di molto noto, è una questione di scelta di campo: ognuno scelga il proprio e chi stia nel migliore dei modi.