Tesla è un OCCASIONETesla è molto vicina alla Previous Yearly Value Area High (PYVAH) a 300$, una zona volumetrica per me molto importante. Monitorerò questa area sul grafico giornaliero alla ricerca di segnali di rifiuto per valutare un ingresso long, con un potenziale target speculativo a 376$ e uno stop loss sotto lo swing low del pattern d’ingresso, che nel mio caso è solitamente un Engulfing.
Il titolo ha perso oltre il 30% dai suoi massimi, ma per diversi motivi che ora elencherò, ritengo che sia sottovalutato:
• Robotaxi in arrivo a giugno ad Austin, con espansione prevista entro fine anno.
• Cybercab e produzione di massa nel 2026.
• Megapack in produzione a Shanghai: batterie giganti per stabilizzare le reti elettriche e immagazzinare energia rinnovabile.
• Nuovi modelli più accessibili in arrivo nel 2025.
• FSD (Full Self-Driving) si espande in Cina ed Europa.
• Model Y in crescita: l’auto più venduta al mondo continua ad aumentare la produzione.
• Optimus su larga scala: migliaia di robot umanoidi previsti entro fine anno.
🔋 Energia e automazione esploderanno nel 2025. Robotaxi e Optimus arriveranno insieme, rivoluzionando tutto.
Tesla è un’anomalia: non puoi valutarla come una qualsiasi altra azienda tradizionale.
X-indicator
"Telecom" linee roventi....Il titolo è ancora fortemente sottovalutato, con bilanci in miglioramento, che non si vedevano da più di venti anni, intendo forte calo del debito e fatturati in crescita, credo che se il titolo non sale adesso, allora è meglio cambiare settore ed azione, tecnicamente c'è un po di ipercomprato sul settimanale, come bande di bollinger , e sul giornaliero anche RSI è superiore al 70%, ci potrebbe stare anche se non subito uno storno, ma ciò non comporterebbe un cambio di trend sul medio e lungo termini. Signori BUON TRADING!!
GBPUSD, slow trade con 1-2-3 low di RossChart di Capital.Com
La recente forza del dollaro non ha risparmiato neanche la sterlina inglese.
La moneta americana sta letteralmente bullizzando le altre principali valute.
I dati macroeconomici deboli e la debolezza dell'inflazione hanno intanto convinto la BoE ad operare un nuovo taglio dei tassi dopo l'ultima sforbiciata avvenuta in agosto.
Proviamo a capire se il cable potrà avere la forza di ribellarsi ed evadere dal canale ribassista in cui è costretto da tempo.
Intanto potremmo dire: male la prima, visto che alla prima occasione dove poteva manifestare forza violando la resistenza in area 1,25 ha fatto cilecca.
Registriamo due tentativi, entrambi naufragati per mancanza di manodopera disponibile per l'azione come certificano i bassi volumi.
Intanto registriamo la formazione di un movimento rialzista di breve dai minimi in area.
Questo rende interessante il movimento perché potremmo individuare qualche occasione long facendo affidamento su questo momentum, finché dura e sperando che sia sufficiente per il trade.
Il movimento sembra simile ad uno recente, tuttavia c'è qualche elemento in più che potrebbe renderlo più consistente.
Uno di questi è il cosiddetto “terzo attraversamento”. Una statistica, non robustissima a dire il vero, che sostiene come spesso possa essere quello buono.
Comunque i volumi sembrano più vivaci rispetto al caso precedente.
Sul time frame settimanale si può meglio apprezzare la formazione di un potenziale 1 2 3 low di Joe Ross.
In questo caso il pattern presenta una particolarità, illustrata dallo stesso Ross, per il fatto che una stessa candela contemporaneamente segna il punto 2 e il punto 3.
L'idea è quella di acquistare il breakout del punto 2, come da manuale, e puntare al primo target di prezzo significativo che, a mio giudizio, è posto in area 1,27 dove troviamo un discreto minimo relativo precedente segnato con elevati volumi.
Lo stop proposto sotto il punto 3, in caso di breakout del punto 2 potrebbe essere spostato più in alto in un opportuno swing da valutare successivamente.
Analisi del prezzo dell'oro 12 febbraio⭐️Analisi fondamentale
Gli operatori finanziari asiatici ed europei si sono mostrati cauti in vista della testimonianza del presidente della Fed Jerome Powell al Congresso. Il signor Powell ha affermato di non avere fretta di modificare la politica monetaria e di voler vedere maggiori progressi sull'inflazione, affermando al contempo che l'economia si trova in una "posizione piuttosto buona". Le sue osservazioni hanno contribuito a stabilizzare i mercati finanziari, aiutando Wall Street a ridurre le perdite e il dollaro a riprendersi.
Powell continuerà la sua testimonianza mercoledì e gli investitori attendono anche i dati sull'indice dei prezzi al consumo di gennaio, che dovrebbe aumentare del 2,9% su base annua, con una crescita annua di base di circa il 3,1%.
⭐️Analisi tecnica
L'oro accetta l'area 2941 come massimo e il calo dell'oro ha creato strutture piuttosto chiare. 2873-2871 è un'importante zona di supporto che spinge i prezzi dell'oro a salire di nuovo. Se i prezzi dell'oro non riescono a chiudere la candela h4 sopra 2890, sarà considerata una conferma di un breakout dow e di un'onda di downtrend che può estendersi fino a 2833. Nella direzione di un nuovo rialzo dell'oro, 2807 e 2827 saranno le zone a cui il lato SELL presterà attenzione per partecipare al mercato.
Gold Wave 5 Bull completato?!Gold Wave 5 Bull completato?!
L'oro è stato assolutamente folle dall'apertura del mercato ieri sera! Con un enorme movimento di 350 PIPS in rialzo all'apertura del mercato, il prezzo è crollato di nuovo di 600 PIPS durante la notte. Questo movimento impulsivo verso il basso è una forte indicazione che il massimo per Wave 5 potrebbe essere arrivato.
È ora che la struttura del mercato formi la sua fase correttiva
XAUUSD è ribassista!XAUUSD è ribassista!
L'oro rimane in un forte trend positivo, alimentato dalle crescenti preoccupazioni geopolitiche. Abbiamo visto molti massimi storici formarsi mentre persiste lo slancio rialzista. Nonostante ciò, il mercato azionario rimane resiliente ai suoi massimi attuali, dimostrando che gli investitori non stanno attivamente inseguendo asset rifugio.
Al momento mi sto concentrando sul triangolo simmetrico e sul canale rialzista che è emerso. Data l'attività dei prezzi, è previsto un pullback o un ritracciamento, in particolare quando il prezzo si avvicina al bordo superiore del canale. Un potente aumento ha seguito la rottura rialzista dal triangolo, il che implica che l'impennata a breve termine potrebbe giungere al termine. Prevedo un calo ai livelli di ritracciamento di Fibonacci del 38%-50% mostrati sul mio grafico. Questi livelli sono coerenti con il limite inferiore del canale, che ha funzionato come una linea di supporto cruciale durante il recente trend rialzista.
BTCUSD: Falling Wedge vicino a rompere a $ 105,5kBTCUSD: Falling Wedge vicino a rompere a $ 105,5k
Bitcoin è marginalmente ribassista sulle sue prospettive tecniche 1D (RSI = 44,917, MACD = -782,200, ADX = 41,331) ma neutrale sia su 1H che su 4H, poiché è vicino a concludere un Falling Wedge. Oggi il prezzo ha mantenuto la MA50 1H per la prima volta dopo un test del top del pattern, il che aumenta le possibilità di una rottura rialzista. Acquista solo se si verifica la rottura e punta all'estensione di Fibonacci 2.0 (TP = 105.500), che si trova appena sotto il livello R1.
EURUSD, fast trade con triangolo ascendenteChart di Capital.Com
Qualche giorno fa avevo prospettato la possibilità che il cambio euro/dollaro potesse ritornare sui suoi passi chiedendo, umilmente, la possibilità di rientrare nell'ovile.
La possibilità è sempre viva tecnicamente anche se non saprei dire quanto probabile.
Da un punto di vista fondamentale è un momento turbolento.
Siamo sbattuti continuamente da dati macroeconomici e geopolitica, leggasi Trump.
In questi casi può tornare utile aggrapparsi all'analisi tecnica, facendo affidamento su uno dei capisaldi della stessa. Cioè i prezzi, più o meno, scontano un po' tutto.
Il possibile pivot dato dal pattern di 1 2 3 low di Joe Ross, è sempre vivo e vegeto
Mentre scrivo è in corso un'audizione del governatore della Fed che potrebbe apportare volatilità nel mercato ma, magari potrebbe agevolare in movimento proposto.
Da qualche giorno osserviamo una compressione della volatilità accompagnata da volumi deboli.
Resta probabile l'approdo sulla parte alta del triangolo simmetrico, agevolata dalla formazione di un triangolo ascendente che sta per essere violato al rialzo
Durante il tragitto potrebbe essere tradato questo pattern i cui livelli operativi sono indicati nel grafico
EURJPY, fast trade con triangolo ascendenteChart di Capital.Com
Dai minimi relativi di maggio del 2020, in piena pandemia, lo yen si è deprezzato rispetto all'euro di oltre la metà del suo valore
In campo valutario si tratta di un movimento di notevole portata.
Soprattutto, come questo caso, quando si parla di valute che fanno riferimento ad altrettante aree economiche di primissimo rilievo.
A mettere in discussione questo deciso trend rialzista, nel luglio scorso, è stata l'idea che si siano formati degli eccessi.
Questo sia da un punto di vista della parità di acquisto tra le due valute che, soprattutto, per una condotta monetaria della banca centrale del Giappone giudicata da molti come anacronistica.
Questo sentiment si è manifestato nei grafici con una volatilità decisa e con un movimento non più direzionale da allora ma piuttosto lateral-ribassista.
A luglio e agosto scorso sono state ritracciate ben sei candele bianche mensili precedenti.
L'area dei massimi si è formata con volumi bassi, segno di disaffezione verso l'up trend e per contro si è formato un massimo relativo inferiore con volumi in accelerazione.
Tutto ciò col solo intento di creare una cornice che possa guidare le considerazioni tecniche in generale.
Capire in che ambiente ci muoviamo penso sia importante per assumere decisioni di investimento su qualunque timeframe.
Il movimento “distributivo” in cui si faceva riferimento ad oggi ha le sembianze di un testa e spalle ribassista praticamente completo.
Ponendo l'attenzione sulla spalla destra notiamo una figura di triangolo simmetrico appena violata al ribasso con quello che sembra un pullback in corso.
Occorre prestare attenzione a questo movimento perché potrebbe, nel caso di ulteriore calo del cross, avvicinarsi alla neckline del testa di spalle con tutte le implicazioni che facilmente possiamo immaginare.
Se invece, con un po' di fantasia, vogliamo immaginare che i prezzi stiano testando il supporto indicato, allora potremmo aspettarci un rimbalzo su di esso e un ritorno verso la forza dell'euro.
In questo caso troviamo a individuare una qualche situazione interessante da cavalcare in questo ipotetico movimento rialzista.
Eccolo qui, un triangolo ascendente da tradare per un veloce trade.
Livelli operativi nel grafico.
CAMPARI, fondamentali e pensieri operativiEra il 1860 e mentre la futura Italia era in fermento e se ne costruiva l'unità Gaspare Campari inventava una miscela, naturalmente di colore rosso, rivoluzionaria e distintiva giunta fino a noi oggi ancora immutata.
Dal rosso miscuglio alla diffusione globale
Da allora tanta strada è stata fatta e Campari oggi è un'azienda globale che vende i suoi prodotti in 190 paesi attraverso un portafoglio prodotti di oltre 50 marchi tra cui oltre Campari naturalmente citiamo Aperol, Grand Marnier, Appleton Estate, Wild Turkey.
La straordinaria vicenda di Gaspare Campari è quella comune a molte altre storie italiane di successo che hanno contribuito alla creazione e conservazione del fenomeno globale del ”made in Italy”.
Campari vende emozioni
Campari opera in un settore di consumi non ciclici.
Questo significa che il business in via generale si sottrae in parte alla comune relazione tra crescita del fatturato e positivo andamento economico globale.
Il motivo va ricercato nella motivazione che spinge il consumatore all'acquisto che, certamente, ha poco a che fare con la convenienza del prezzo.
Parliamo di una prerogativa riservata ai prodotti che non appartengono alla categoria dei consumi ciclici.
Nella teoria microeconomica questo è un comportamento associato ai beni di lusso, i quali mostrano una più o meno intensa
anelasticità delle vendite rispetto al prezzo.
Per i prodotti più basici e di uso comune, normalmente si osserva una relazione stretta tra prezzo di vendita e quantità vendute.
Se i prezzi aumentano si innesca il fenomeno della sostituzione per cui si acquista meno di quel prodotto di quella marca a vantaggio di altre più economiche.
Questo è esattamente ciò che non avviene per i prodotti offerti da Campari come da aziende simili.
Le aziende che nel tempo si sono ritagliate un posizionamento di questo tipo nel mercato, vanno considerate come aziende vendono non un prodotto ma un'esperienza di consumo.
Per intenderci, se il prezzo del Campari Cask Tales aumentasse del 10% verrebbe probabilmente consumato ugualmente nelle stesse quantità.
Infatti, la gratificazione che produce il gustare in un ambiente esclusivo una versione unica del bitter Campari rifinito in botti di bourbon e creato dalla “red passion” dell'herbalist e master Blender di casa per i 150° anniversario della nascita di Davide Campari evidentemente prevale sulla necessità di risparmiare sull'acquisto.
Addirittura, ma qui divaghiamo un po' troppo forse, per i prodotti di lusso particolarmente esclusivi la relazione diventa addirittura opposta per cui un aumento del prezzo produce un aumento delle vendite perché, evidentemente, il prodotto o meglio l'esperienza di acquisto regala emozioni ancora più forti.
Contesto e competitors
Campari però non è sola ad offrire emozioni ma in compagnia di una selezionata e agguerrita banda di competitors.
Questo complica i piani del management.
Aziende che declinano il business con non minore determinazione, amore e voglia di ripagare adeguatamente ogni stakeholder.
Parlando di mercato, una nota interessante riguarda le tendenze del mercato degli spirits.
Negli ultimi due anni, si osserva una comune sottoperformance dei principali operatori europei dovuta soprattutto al rallentamento della domanda in Cina e alla (troppo) lenta riduzione delle scorte accumulate in America.
Un'interessante analisi di Morningstar evidenza che solo con la ripresa della domanda di queste due importanti aree geografiche si può immaginare la ripresa del settore nel complesso.
Dopo il boom post-covid, come tutti i fenomeni emotivi, si è prodotto un picco nei multipli dei principali attori europei, seguito da una normalizzazione dei valori espressi.
Per citare un esempio nel 2022, rispetto al 2020, mentre il generale indice Morningstar Europe cresceva del 30% circa, Rémy Cointreau faceva segnare un +85%.
A fine 2024 le sorti si sono praticamente invertite visto che l'indice, sempre rispetto al 2020, esprimeva una crescita del 40% a fronte di un calo del 45% del titolo. Un delta di ben 85 punti percentuali.
Sempre secondo Morningstar, a fine 2024 oltre Campari tre dei principali attori del mercato (parliamo di rating 5 stelle Morningstar) quotavano in borsa significativamente sotto il loro rispettivo fair value:
Diageo 0.76
Pernord Ricard 0.61
Rémy Cointreau 0.48
Campari 0,70
(Fonte: Morningstar. Dati al 5 novembre 2024)
Ancora, uno studio di Deutsche Bank nel settembre scorso evidenzia come la lenta ripresa di uno dei più importanti mercati di sbocco di Campari, gli Stati Uniti, sia dovuta soprattutto ad una tendenza nuova che si è affermata di recente nelle abitudini di consumo.
Infatti, le bevande “pronte da bere” stanno costantemente sottraendo quote di mercato alle altre categorie nelle quali si esprime il business di Campari.
Mentre il generico mercato degli alcolici negli Stati Uniti è cresciuto del 2,9% medio annuo tra i 2000 e il 2019 è rallentata al 1,7%, tra il 2019 e il 2023.
Nello stesso periodo invece, sempre secondo Deutsche Bank, i cosiddetti “pronti da bere” hanno rispettivamente messo a segno una crescita del 7,7% e 17,2%.
Una tendenza che fa riflettere.
Comunque tra gli analisti c'è una generale convergenza di giudizi riguardo al possibile punto di minimo degli utili del settore.
La seconda parte del 2025 è indicata generalmente come il momento in cui si potrebbe assistere al punto flesso.
Se tutto ciò venisse confermato, il momento attuale di debolezza del settore quindi degli operatori che lo popolano potrebbe essere visto come un'opportunità di acquisto.
Tuttavia non si può sottovalutare il rischio associato, considerando che i principali mercati di sbocco rappresentati da Cina e Stati Uniti in questo momento storico esprimono, ognuna con le sue particolarità, molta incertezza.
I dati dell'ultimo trimestre del 2024 hanno confermato il generale momento di difficoltà dell'intera industria, sebbene con intensità diversa da operatore ad operatore.
L'elezione di Trump e lo spauracchio dei dazi usati come arma impropria, hanno aggiunto nuova pressione ai prezzi.
Tuttavia, gli operatori sono fiduciosi che nel medio termine le conseguenze di una possibile guerra commerciale potranno essere gestite senza che pesino più di tanto sulla capacità di generare utili.
Questo però è un esercizio che può riuscire bene ad aziende leader come Diageo e Pernord Ricard dotati di sufficiente power pricing un po' meno per un'azienda come Campari.
Tornando all'aspetto competitivo utile per stimare una possibile traiettoria futura alle quotazioni di Campari, notiamo come i due più grandi attori del mercato, vale a dire Diageo e Pernod Ricard, vengono scambiati a un valore rispetto al fair value simile o inferiore a quello di Campari.
Eppure questi possono vantare una più ampia e profonda gamma di prodotti e, soprattutto, un significativo vantaggio competitivo (moat) che non si riscontra in Campari con la stessa intensità.
Questo differente modo di prezzare le aziende offre anche interessanti spunti operativi in termini di relative value.
Cioè immaginare variazioni del gap tra diversi valori espressi dal mercato che prospetticamente potrebbero rappresentare potenziali fonti di alfa.
I numeri ed i venti contrari
Le quotazioni sacrificate di Campari, come anche dei citati competitors, trovano comunque giustificazione in una serie di circostanze generali del mercato.
Ma nel caso di Campari si osservano avversità anche specifiche.
Gli ultimi dati relativi al terzo trimestre 2024 mostrano una conferma della debolezza sebbene attesa.
Tuttavia quello che sorprende gli analisti è la notevole capacità di Campari di sovraperformare all'interno del settore.
Il portafoglio dei brand si è dimostrato resiliente, e pur non essendo ampio come quello dei competitors più importanti anche nel terzo trimestre del 2024 ha sovraperformato grazie all'equilibrio e alla visibilità dei marchi.
Più in generale, rispetto allo stesso periodo del 2023 nei primi nove mesi del 2024 Campari presenta un utile di gruppo in calo complessivamente del -5% (-20,4% nel terzo trimestre), vendite nette pari a 2,27 miliardi di euro e una crescita complessiva 3,4% ma con un -1,4% nel solo terzo trimestre.
Questo si è tradotto in un margine lordo in calo del 10% a causa, a detta del management, di un effetto mix negativo che ha comportato un rallentamento delle vendite di aperitivi ad alto margine e un aumento dei costi di produzione.
Faccio notare che il margine lordo rappresenta un po' la cartina di tornasole per valutare la salute di un business visto che esprime quello che resta del fatturato dopo sottratti i costi operativi.
Quindi senza “inquinamenti” dovuti alla gestione fiscale, investimenti e interessi.
Potremmo dire che è un indicatore che misura la salute del core business.
Inoltre, in occasione dell'ultima trimestrale il management conferma di aspettarsi che il programma di efficienza per il contenimento dei costi contribuirà a migliorare i margini.
Sulla debolezza dei conti hanno anche pesato le condizioni meteorologiche avverse, in particolare in Europa, e un contesto macroeconomico sfavorevole per i consumi, indebolito da inflazione e incertezza economica.
Comunque è stato espresso ottimismo a lungo termine, pur confermando una crescita a singola cifra per il 2025.
Per il 2025 e i successivi ci si aspetta di continuare a sovraperformare e guadagnare quote di mercato, grazie alla forza dei marchi particolarmente in categorie in crescita.
Prospettive di mercato
Cercando di immaginare cosa potrebbe influire sulle quotazioni del titolo nel futuro prossimo, è possibile isolare alcune variabili.
Di queste alcune sono di sistema come si dice, cioè riguardano il settore ma qualcuna afferisce esclusivamente a Campari.
Guerra commerciale
La possibilità concreta che l'America implementi la campagna dei dazi in modo indiscriminato, per forza di cose impatterà a monte i fatturati del settore.
Tuttavia, gli analisti sono concordi nel ritenere resilienti i business nel medio termine nei confronti di questa minaccia.
Questo dovrebbe tradursi in relative contrazioni dei valori economici e finanziari in bilancio, particolarmente come detto per quegli attori dotati di capacità di trasferire sui prezzi di vendita i maggiori costi.
Da questo punto di vista la qualità del portafoglio prodotti, unanimemente riconosciuta come di qualità, seppur non rappresenta di per sé power pricing aiuta nel trasferire almeno in parte l'aumento dei prezzi direttamente sui consumatori finali.
Per contro, i dazi sicuramente rappresentano una minaccia per le quotazioni nel breve periodo.
Di questo è doveroso tener conto quando si approccia l'operatività in borsa.
Rischio di “health warning”
A complicare lo scenario si è aggiunto in queste settimane il rischio negli Stati Uniti di leggere sulle etichette degli alcolici un health warning che fa riferimento ad accertate conseguenze negative sulla salute associate a consumo eccessivo di alcool.
Tuttavia, Campari realizza un 28% del proprio fatturato negli Stati Uniti il che rende il rischio in questione soltanto come relativo e non assoluto.
Addirittura, Equita SIM considererebbe la debolezza delle quotazioni per questo motivo come possibile occasione di acquisto.
Tassi di interesse
Il generale contesto di calo dei tassi di interesse, rappresenta oggettivamente un fattore favorevole.
La normalizzazione monetaria, infatti, incide positivamente sui bilanci in termini di minori costi di finanziamento.
Inoltre, agisce anche sul lato della domanda visto che di solito la si associa ad inflazione in calo o stazionaria e quindi ad un aumento del reddito disponibile dei consumatori.
Nomina del nuovo CEO
Tra i fattori endogeni capaci di influenzare le quotazioni del titolo merita un posto di rilievo la nuova ed attesa nomina del CEO.
In rottura con la tradizione che vuole che questi provenga dall'interno, è stato nominato l'esperto Simon Hunt.
Questo contribuisce a togliere l'incertezza che finora ha pesato sulle quotazioni per la mancanza di una visione strategica per il futuro.
Per quel che si sa, comunicato direttamente dal management in occasione di interventi pubblici, il nuovo “capitano” punterà a consolidare le tipicità dei brand soprattutto nei mercati a più alto margine dove è attesa la crescita maggiore in termini di presenza e quota di mercato.
Parliamo soprattutto degli Stati Uniti.
Inoltre una sfida sarà anche quella di ampliare il portafoglio prodotti per ridurre il gap con i più importanti rivali facendo efficienza e cedendo, selettivamente, marchi minori.
Prezzi obiettivo
Data la valutazione di borsa estremamente sacrificata, mediamente le previsioni dei principali analisti riguardo al futuro del titolo si collocarono piuttosto al rialzo che al ribasso.
Considerando venti analisti che coprono il titolo, solo quattro suggeriscono un sell.
Complessivamente considerate le indicazioni degli analisti, viene fuori un prezzo obiettivo medio di circa 7,6 del 40% superiore ai valori attuali.
Inoltre, la valutazione delle azioni, con un rapporto prezzo/utili a 12 mesi di circa 17 volte, rappresenta un premio di circa il 10% rispetto ai beni di consumo europei ma ancora al di sotto dei livelli storici.
Ovviamente le indicazioni degli analisti vanno prese con le dovute cautele, non fosse altro che basandosi necessariamente sui dati oggettivi disponibili oggi hanno una “data di scadenza”.
Quantomeno bisogna essere esperti nell’interpretare dinamicamente le loro indicazioni per poterle trasformare in input per le proprie strategie di investimento.
Cosa dicono i grafic i
Osservando dal time frame mensile, si può apprezzare il calo, praticamente ininterrotto, dai massimi a 12,95 alle quotazioni attuali.
Tecnicamente possiamo inquadrare il movimento come il risultato della violazione di un pattern di doppio massimo convalidato da volumi in crescita e annesso pullback sul livello di breakout.
Il percorso dei prezzi si mantiene all'interno di un canale ribassista particolarmente pronunciato visto che è superiore al 45%.
Questo livello è ritenuto tecnicamente indicativo di un calo senza eccessi, mentre Inclinazioni minori indicano mediamente scarsa convinzione dei ribassisti.
Per contro inclinazioni superiori lasciano intendere maggiore convinzione.
Tra i trader una delle strategie largamente usate è quella di concentrare l'attenzione su titoli particolarmente depressi.
Questa strategia da un lato ha dei benefici matematici indubbi, visto che un calo non può proseguire all'infinito perché oltre a perdere il 100% del proprio valore un titolo non può fare.
Tuttavia se gestita male, e spesso è così, si può rivelare disastrosa poiché, citando un famoso detto, il mercato può restare contro per un periodo di tempo superiore a quello che possiamo permetterci finanziariamente.
Anche al rialzo i rischi permangono.
Il grafico proposto è interessante poiché fa vedere come una situazione di ipercomprato può protrarsi per lungo tempo senza che generi inversioni di trend. A volte con l'RSI che magari “cammina” tranquillamente sopra i 70.
In generale virgola un modo di operare con minore rischio e associato all'uso ad esempio di pattern di prezzo complessi.
Dovendo stimare una potenziale inversione di trend, affidarsi a pattern single candle genererebbe sicuramente maggiori falsi segnali, quindi tanti stop loss scattati, rispetto a pattern più complessi formati da diverse candele.
Per intenderci, una figura di doppio minimo piuttosto che di testa e spalle rialzista, statisticamente si dimostra molto più affidabile rispetto ad un hammer.
Di solito il rovescio della medaglia si manifesta nel risk/reward che normalmente è più vantaggioso quando si tratta un pattern formato da una singola candela rispetto ad una formazione più complessa.
A dispetto di quanto detto, non c'è dubbio che il titolo resti molto interessante tenendo conto dei fondamentali.
Come abbiamo visto le difficoltà del titolo, a mio giudizio, sono assolutamente contingenti.
Per questo motivo, personalmente, ho inserito il titolo nel mio portafoglio “unloved”.
Si tratta di una selezione rigorosa fatta di titoli, indici piuttosto che materie prime con la comune caratteristica di essere ingiustamente sottovalutati.
Proprio perché, come detto non vi è certezza che il trend inverta, rappresenta un investimento satellite dove vengono allocate risorse finanziarie di cui ci si può privare “sine die”.
Comunque osservando il titolo nel breve termine, grafico giornaliero, si capisce come non ci sia per ora un segno di recupero.
Le quotazioni stanno costantemente aggiornando i minimi, tra l'altro in modo abbastanza armonico con annesso pullback dei supporti.
L'unica cosa che tecnicamente può essere fatta è attendere.
Che sia però un'attesa proficua, valutando attentamente i movimenti con lo scopo di cogliere i primi germogli non tanto di una inversione di tendenza, quanto di una accumulazione.
BTCAggiornamento BTC, deve superare questo livello per innescare un trend rialzista.
BTC ha tentato di superare le linee EMA 21 e 50 negli ultimi 8 giorni, solo per incontrare forti rifiuti su intervalli di tempo inferiori e lunghe ombre dal rialzo.
A meno che il prezzo non riesca a superare queste medie mobili chiave, è probabile che avrà difficoltà e potrebbe persino rivisitare il livello 91k vicino all'EMA 100. Storicamente, l'EMA 21 è stato un indicatore di forza chiave per BTC.
Terrò d'occhio il grafico e fornirò aggiornamenti se ci saranno cambiamenti.
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Trump, dazi e taglio dei tassi: cosa aspettarsi?ANALISI MACROECONOMICA
Da un punto di vista macroeconomico, abbiamo visto come i dati degli NFP siano stati particolarmente negativi (previsti 169K, dato attuale 143K), dando una visione tutt’altro che rassicurante sul dollaro. Unico dato che ha attenuato il dato negativo degli NFP, è stato il tasso di disoccupazione, passato da un 4.1% ad un 4.0%.
Sicuramente stiamo assistendo ad un aumento della volatilità sui mercati da quando è avvenuto l’insediamente di Trump nell’amministrazione americana. Al momento tiene banco la questione dei dazi che Trump vorrebbe imporre e nello stesso tempo i dati dell’economia che fanno comunque sperare in un taglio dei tassi che come dichiarato dalla Fed, dovrebbero avvenire entro fine anno e che quindi possono portare un ulteriore sostenimento ai mercati.
Il punto chiave menzionato dalla Federal Reserve è l’inflazione che ha come obiettivo un target del 2% ed un mercato del lavoro piuttosto stabile. Inoltre, nell’economia americana è prevista una crescita del PIL nel primo trimestre.
Per quanto riguarda questa settimana, tra le notizione principali avremo:
Martedi 11 : Discorso da parte del governatore della Bank of England Bailey.
Mercoledi 12 : Giornata che sarà caratterizzata dai dati sull’inflazione, dati previsti sul 2.9%, oltre ai dati sulle scorte del petrolio che movimenteranno il mercato delle materie prime.
Giovedi 13 : Giornata sicuramente piena di dati. In mattinata avremo il rilascio dei dati sul PIL del Regno Unito e quello sulla produzione manifatturiera. In Europa avremo il rilascio sul dato dell’inflazione tedersca, che sicuramente ci potrà dare una potenziale visione della situazione attuale a livello europeo. Inoltre nel pomeriggio avremo il dato che riguarda le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione americane, previste in aumento.
Venerdi 14 : Gli unici dati rilevanti riguardano il dollaro americano, nello specifico avremo le Vendite al dettaglio e la vendita al dettaglio dei beni essenziali, che ci daranno un’indicazione sulla spesa dei consumatori e la fiducia dei consumatori stessi, da tenere in considerazione per la crescita economica degli Stati Uniti.
Da un punto di vista invece delle forza valute, questa settimana tra le valute che mostrano una particolare forza abbiamo lo Yen Giapponese, oltre al dollaro Canadese in ripresa dopo le ultime settimane di debolezza, mentre notiamo una certa neutralità da parte di AUD, USD ed NZD, mentre sono abbastanza deboli sia l’EUR che la sterlina (GBP).
Al momento l’EURO lo troviamo in difficoltà per via del mercato azionario e anche i rendimenti obbligazionari in aumento.
Mentre per quanto riguarda la sterlina, possiamo parlare di una momentanea debolezza che dovrebbe essere sovvertita nel medio-lungo temrine.
Per quanto riguarda il dollaro americano (USD) come già detto pesa parecchio al momento la situazione dazi e bisognerà prestare attenzione ai risvolti che ci saranno su questa questione, in quanto potrebbe trattarsi di un’arma a doppio taglio per il governo Trump.
Per quanto riguarda invece il dollaro Canadese (CAD), finalmente ci sono stati dati positivi che hanno risollevato la valuta, come ad esempio i dati sul mercato del lavoro.
Lo Yen (JPY) è in risalita anche a causa delle tensioni geopolitiche ed in previsione di un’inflazione ancora alta.
Le analisi macroeconomiche fornite sono solamente a scopo informativo e non rappresentano alcun consiglio finanziario. Ogni trader ed investitore dovrà fare le proprie richerche prima di investire denaro. Ogni investimento può comportare la perdita di denaro.
ANALISI TECNICA
Da un punto di vista di analisi tecnica, in questo post andremo ad analizzare USDCAD.
Partendo da un timeframe Daily, possiamo notare come il forte gap di apertura dei mercati della scorsa settimana, abbia fatto schizzare il prezzo a 1.4800, con immediata discesa della coppia, portando addirittura ad una chiusura giornaliera con una candela al ribasso, chiudendo la settimana nella zona in cui è avvenuta la forza spinta di acquisto di dollari americani, intorno a 1.4300.
Quello che possiamo notare è che sembra esserci stata un’accettazione ribassista, al di sotto della zona che ha portato alla formazione dell’ultimo massimo storico. Quindi gli operatori potrebbero aver cambiato prospettiva di mercato. Senza dubbio ora toccherà prestare attenzione e capire quale sarà la direzionalità della nostra coppia USDCAD.
Possiamo osservare come ci siano importanti volumi di vendita, come mostrato nel grafico.
Quali potrebbero essere le eventuali letture per quanto riguarda il prosieguo del trend del prezzo?
Andando a vedere con il nostro Fibonacci, ci potremmo aspettare un eventuale respiro da parte del prezzo, motivo per cui si potrebbe avere un ritorno in zona 50%/61.8% di Fibonacci, per poi poter proseguire verso quella che sembra momentaneamente essere una direzionalità ribassista.
Teniamo presente che questa si tratta solo ed esclusivamente di un’analisi informativa, ogni trader deve fare le proprie analisi e trarne le proprie conclusioni. Inoltre ricordiamo che fare trading con CFD comporta il rischio di perdita di denaro.
CONCLUSIONI:
Sarà importante capire se questa visione ribassista verrà confermata nelle prossime settimane o se il dollaro americano mostrerà nuovamente forza tale da continuare il trend rialzista. Come comportartci? L’importante è individuare i punti chiave, ed attuare la nostra personale strategia di entrata a mercato.
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COPPER, un contesto di sicuro sostegnoChart di Capital.Com
Il rame insieme ad altri metalli, è direttamente impattato da due nuove tendenze che stanno dominando, e domineranno, il futuro prossimo.
Parliamo del generale processo di transizione energetica e degli impieghi trasversali delle applicazioni di intelligenza artificiale.
Visto il suo largo impiego nei processi industriali, in generale è un formidabile indicatore dell'andamento del ciclo economico.
Un esempio, non è l'unico, è dato dall'elevata correlazione con il PMI americano
No copper...no green
Per le sue caratteristiche chimico-fisiche, il rame è un eccellente conduttore di elettricità per cui è ampiamente usato nei sistemi di energia rinnovabile.
Anche l'ampia diffusione dei veicoli elettrici rappresenta un booster per il rame visto che, rispetto ad un veicolo tradizionale, impiega circa tre volte tanto di questo metallo.
Inoltre la costante espansione e rinnovamento delle reti elettriche richiede un forte impiego di rame.
In generale, si stima che la domanda di rame a livello globale rispetto ad oggi triplicherà entro il 2035.
Effetto Cina
Essendo l'impiego del rame direttamente connesso al vigore del ciclo economico, non si può non fare un riferimento alla Cina.
Seconda economia globale dopo quella americana, non bisogna sottovalutare il contesto attuale di questo grande paese.
Notoriamente in difficoltà sul piano industriale e soprattutto immobiliare, spina dorsale dell'economia domestica per la diretta influenza che ha sulla domanda aggregata. Si stima che il contributo al il è di circa un terzo considerando anche l'indotto.
Poiché vive ormai un lungo periodo di difficoltà ed avendo il governo chiaramente manifestato l'intenzione di sostenere e rilanciare l'economia, prospetticamente tutto ciò sarà di sicuro sostegno per le quotazioni del rame.
Opportunità di investimento
Sapere che le prospettive non lontane del rame siano incoraggianti, non è sufficiente per prendere decisioni di investimento senza rischi.
Comunque non è facile trasformare le informazioni di contesto in azioni per l'implementazione di un piano di investimento.
Questo perché il sentiero che dovrebbe condurre in futuro agli agognati prezzi più alti rispetto a quelli spot non è lineare e nemmeno costellato di oasi di ristoro.
Primo perché lo scenario descritto come di sostegno potrebbe anche non verificarsi o verificarsi in misura significativamente minore rispetto a quanto atteso.
Pensiamo ad esempio come, a differenza del passato anche recente, assistiamo continuamente a progressi formidabili in ogni settore o addirittura alla scoperta di nuove applicazioni capaci di sconvolgere lo status quo di ciò che maneggiamo.
Ricordiamoci sempre che il rendimento atteso resta pur sempre una moneta che, come tale, ha una doppia faccia. L'altra faccia si chiama rischio.
Senza andare oltre, diamo un'occhiata ai grafici alla ricerca di spunti interessanti per prendere posizione nel mercato.
Intanto guardato il grafico sul time frame trimestrale possiamo apprezzare quanto in precedenza affermato riguardo alla correlazione col ciclo economico.
I due minimi più significativi si sono verificati in coincidenza con la crisi finanziaria del 2008 e il più recente Covid-19.
I prezzi si muovono all'interno di un ampio canale rialzista di lungo periodo.
Prestiamo attenzione al curioso livello dinamico di supporto/resistenza, parallelo al canale e collocato più o meno a metà, che accompagna in movimento dal 2007.
Questa volta è diverso...
Se avete un po' di pazienza vi chiedo di seguirmi in un veloce ragionamento.
Un ciclo monetario completo, di rialzo dei tassi e successiva normalizzazione, avveniva sulle ceneri della crisi delle cosiddette dot-com.
La Fed alza i tassi perché il ciclo economico si surriscalda, come testimonia il picco del PMI. Le quotazioni del rame salgono perché in un contesto di crescita economica.
Il successivo calo dei tassi avviene per sostenere il ciclo economico dopo la grande crisi finanziaria del 2008. Le quotazioni del rame scendono perché il ciclo economico è debole.
Andando ad oggi, la Fed alza i tassi non perché l'economia sia surriscaldata ma per contrastare un'elevata inflazione non da domanda. La prospettiva di un indebolimento del ciclo economico "indotto" dalla stretta monetaria indebolisce e le quotazioni del rame.
Quando ci si accorge però che il ciclo economico resta solido, come dimostra la tenuta dei PMI, si diffonde il credo di un soft (no) landing.
In un contesto del genere, la prospettiva di un'economia solida e di taglio dei tassi di interesse riporta su le quotazioni.
La cosa interessante oggi è che ci troviamo con le quotazioni nella parte alta del range storico e davanti la prospettiva di una normalizzazione della politica monetaria.
Se a ciò aggiungiamo una spolverata di transizione energetica, ecco che il piatto è servito.
Se le variabili in gioco non cambiano, con una certa probabilità, potremmo assistere a una violazione del mega canale e il supporto dinamico della parte centrale dello stesso, questa volta, potrebbe rappresentare il punto 3 di una progressione al rialzo di lungo periodo
Sul grafico settimanale possiamo apprezzare il breakout della trendline ribassista tracciata dai massimi del maggio scorso, punto di contatto con la parte alta del grande canale rialzista.
Sembra essersi realizzato un timido canale rialzista (evidenziato in rosso) per cui probabile approdo del movimento in atto potrà essere, in prima battuta, la parte alta del neo-canale.
Successivamente la parte alta del mega canale pluriennale prima visto.
Inutile dire che lì, se ci arriverà, si vedrà che vorrà fare da grande il “dottor Copper”.