GBPUSD - D - LONGGBPUSD - D - LONG, Tenuta supporto statico, trend medio periodo long, tenuta importante supporto di lungo periodo, R Fibo 61.8, bull engulfingLongdi RICANDAVFOREXAggiornato 1
NZDJPY - D - LONGNZDJPY - D - LONG - Tenuta supporto dinamico importante , trend lungo periodo al rialzo.di RICANDAVFOREXAggiornato 0
GBPUSD - D - SHORTGBPUSD - D - SHORT - trend medio periodo short, rottura resistenza dinamica / canale short medio periodo - FIBO,Shortdi RICANDAVFOREXAggiornato 2
EURUSD - D - SHORTEURUSD - D - SHORT - trend medio periodo short, rottura resistenza dinamica Shortdi RICANDAVFOREXAggiornato 110
USDJPY - D - LONGUSDJPY - D - LONG -Bear Trap - Tenuta supporto importante , trend lungo periodo al rialzo.Longdi RICANDAVFOREXAggiornato 0
AUDCAD - SHORT - trend medio periodo short, rottura resistenza, AUDCAD - SHORT - trend medio periodo short, rottura resistenzaShortdi RICANDAVFOREXAggiornato 0
[GESTIONE DEL RISCHIO] - con tabellaIl risk management, o gestione del rischio, nel trading si riferisce all'insieme delle strategie e delle tecniche utilizzate per identificare, analizzare e mitigare i rischi finanziari che possono influenzare le operazioni di trading. È essenziale per proteggere il capitale e garantire che le perdite siano contenute entro limiti accettabili. Alcuni dei principali elementi del risk management includono: 1. DIVERSIFICAZIONE Investire in diversi asset per ridurre l'impatto negativo di eventuali perdite su un singolo investimento. 2. POSIZIONAMENTO DIMENSIONALE Decidere quanto capitale allocare per ogni operazione. 3. STOP LOSS E TAKE PROFIT Impostare limiti automatici per chiudere una posizione in caso di perdita o guadagno. 4. ANALISI DEL RISCHIO Valutare la probabilità e l'impatto di eventi negativi. 5. GESTIONE DELLE EMOZIONI Evitare decisioni impulsive basate su emozioni come paura o euforia. In sintesi, il risk management è l'arte e la scienza di prendere decisioni strategiche per proteggere il capitale e garantire la sostenibilità delle operazioni di trading nel lungo termine.Formazionedi Giovanni-Fx10
EUR/USD in attesa della Fed si aggrappa a un supporto chiaveLa coppia EUR/USD rimane col fiato sospeso su un livello di supporto significativo mentre la Federal Reserve si prepara a prendere la decisione sui tassi di interesse di domani. Il mercato sta cercando un equilibrio fra un mix che sembra altamente in bilico: inflazione costante, dati economici statunitensi resilienti ed il rischio di un allentamento politico eccessivamente aggressivo. In breve, il mercato è irrequieto e la coppia EUR/USD lo riflette alla perfezione. I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK. Il quadro tecnico Facciamo un passo indietro. Dopo il costante declino registrato nella seconda metà dell'anno, la coppia EUR/USD ha trascorso il mese scorso consolidandosi vicino ai minimi dell'ottobre 2023. Finora questo livello di supporto di lungo termine ha tenuto duro, ma la price action è tutt'altro che convincente. Di recente abbiamo già assistito a due falsi breakout. Alla fine di novembre c'è stato un falso ribasso al di sotto del livello di supporto, seguito rapidamente da un altrettanto fugace movimento al di sopra del range agli inizi di questo mese. Questi due estremi definiscono i confini dell'attuale fase di consolidamento e indicano una cosa: l'EUR/USD è in fase di accumulo e qualcosa dovrà pur cedere. Ad accrescere la tensione, il vertice dell'intervallo recente adesso è in linea con la linea di tendenza discendente che ha definito la tendenza al ribasso a medio termine della coppia. Questa confluenza di fattori tecnici pone la coppia EUR/USD in una situazione di stallo proprio quando la Fed sta per intervenire. EUR/USD Daily Candle Chart I risultati passati non sono indicatori per risultati futuri Vista ingrandita: Grafico a candela giornaliero di EUR/USD I risultati passati non sono indicatori per risultati futuri Scenari da tenere d'occhio 1. Dovish Cut - La Fed allenta la frenata Se Powell e il suo team dovessero effettuare un taglio di un quarto di punto accennando a una posizione più accomodante per il prossimo anno, la coppia EUR/USD potrebbe finalmente essere oggetto al rialzo. Una rottura netta al di sopra della linea di trend discendente nonchè dei recenti range massimi segnalerebbe un cambiamento di tendenza, con la media mobile a 200 periodi che diventerebbe rapidamente la prossima area da considerare. 2.Come previsto, ma con prudenza – Status Quo (per ora) Secondo gli analisti ed autorevoli testate come il Financial Times, lo scenario più probabile è quello di un taglio misurato di un quarto di punto, con Powell disposto a non svelare le sue carte. Qualora la Fed ribadisca un approccio graduale ed eviti di promettere eccessivamente i tagli futuri, la coppia EUR/USD potrebbe rimanere bloccata all'interno del suo attuale range. In tal caso, i minimi di ottobre rimarrebbero la linea di demarcazione, con la coppia che arrancherebbe lateralmente fino a quando non si avrà maggiore chiarezza. 3.Hawkish Tilt - La Fed fa marcia indietro Se Powell dovesse assumere un’inclinazione più “Hakwish”, riconoscendo la resistenza dell'economia statunitense e rifiutandosi di impegnarsi in un ulteriore allentamento, l'EUR/USD potrebbe crollare. Una rottura decisiva al di sotto dei minimi di ottobre aprirebbe la strada a una ulteriore caduta. Disclaimer:La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing. I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67%% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK. di Capitalcom0
Si avvicinano i dati chiaveWall Street ha vissuto un’altra giornata caratterizzata da chiusure miste, con l’S&P 500 in crescita dello 0,3%, il Nasdaq in crescita dello 0,85% e il Dow Jones ancora leggermente negativo, anche se in recupero rispetto all’apertura. Gli investitori attendono con estremo interesse la decisione della Fed e per lo più si aspettano un altro taglio dei tassi di 25 punti base. I mercati seguiranno da vicino anche le proiezioni economiche aggiornate, in particolare le prospettive per i tagli dei tassi di interesse nel 2025. Sul fronte dei dati, gli S&P Global Flash PMI hanno mostrato una sorprendente forte crescita nell'attività del settore privato questo mese, guidata da un'impennata nei servizi mentre la crisi manifatturiera si è aggravata. Sul fronte aziendale, le azioni Broadcom sono salite di quasi il 10%, dopo il rialzo del 24% di venerdì, che ha spinto la capitalizzazione di mercato del produttore di chip a 1 trilione di dollari. Inoltre, MicroStrategy è avanzata di oltre il 3% poiché la società entrerà nel Nasdaq. Ma non si può dimenticare l’andamento delle azioni Honeywell, che sono aumentate del 3,2% dopo che la società ha affermato di stare valutando la vendita della sua divisione aerospaziale. D'altro canto, Nvidia ha perso l'1,7%, attestandosi al minimo delle ultime 8 settimane a 131,8 dollari. VALUTE Poche novità sul fronte cambi, con un dollaro che è rimasto stabile contro le principali valute concorrenti. L'EurUsd si è mosso in 40 pips tra 1.0480 e 1.0520, mentre il Cable ha recuperato quasi area 1.2700. L'EurGbp è in leggera flessione e correzione, mentre l'UsdJpy è salito sopra 154.00. Le valute oceaniche sono in leggero recupero, ma insufficiente per decretare la fine del ribasso. USA PMI IN CRESCITA L'S&P Global Flash US Composite PMI è salito a 56,6 a dicembre 2024 dal 54,9 di novembre. Si è trattato della performance più forte dell'attività del settore privato dal marzo 2022, spinta da un'impennata nei servizi (58,5, il più alto da ottobre 2021, contro 56,1) mentre la flessione manifatturiera si è aggravata (48,3, il più basso in tre mesi, contro 49,7). I nuovi ordini sono aumentati al ritmo più rapido da aprile 2022 e l'occupazione è aumentata per la prima volta in cinque mesi. Inoltre, le pressioni inflazionistiche si sono ulteriormente raffreddate. Infine, anche le aspettative delle aziende sulla produzione nel prossimo anno sono aumentate, raggiungendo il massimo a due anni e mezzo, riflettendo il crescente ottimismo sulle condizioni aziendali sotto l'amministrazione Trump in arrivo. EUROZONA, PMI SI STABILIZZA L'indice PMI composito HCOB Flash Eurozone è aumentato a 49,5 a dicembre 2024 da 48,3 a novembre, superando le previsioni di 48,2, secondo le stime preliminari. Mentre la lettura indicava un secondo calo mensile consecutivo nell'attività del settore privato, la contrazione si è attenuata. Il settore manifatturiero è rimasto debole (45,2, invariato), ma il settore dei servizi è rimbalzato in territorio di espansione (51,4 contro 49,5). I nuovi ordini hanno continuato a diminuire e il ritmo dei tagli di posti di lavoro ha accelerato al suo ritmo più rapido in quattro anni, poiché le aziende si sono adattate ai carichi di lavoro ridotti. Anche i tassi di inflazione per i costi di input e i prezzi di output sono aumentati. Il calo complessivo dell'attività aziendale è stato guidato dalle contrazioni in Germania e Francia, le maggiori economie dell'Eurozona. Tuttavia, il resto della regione ha visto una solida crescita della produzione. Su una nota più positiva, l'ottimismo per le prospettive a 12 mesi è migliorato sia nel settore manifatturiero che nei servizi. Sempre nella giornata di ieri è uscito l'indice manifatturiero dello stato di New York Empire, che è sceso a 0,2 a dicembre 2024 dal 31,2 di novembre, il valore più alto da dicembre 2021 e ben al di sotto delle previsioni di 12. Il valore ha mostrato che l'attività commerciale nello stato di New York è rimasta stabile, dopo un forte aumento nel mese precedente. Gli indicatori del mercato del lavoro hanno indicato un piccolo calo dell'occupazione e una settimana lavorativa media leggermente più breve. Inoltre, le aziende sono rimaste ottimiste sulle prospettive a sei mesi, anche se un po' meno che a novembre (24,6 contro 33,2). AUSTRALIA, CALA LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI L'indice di fiducia dei consumatori del Westpac-Melbourne Institute in Australia è sceso del 2% a 92,8 punti a dicembre 2024, invertendo due mesi di rialzi. Questo calo riflette un rinnovato pessimismo sulle prospettive economiche, con il sottoindice che traccia le "prospettive economiche per i prossimi 12 mesi" in calo del 9,6% a 91,2 e le "prospettive economiche per i prossimi 5 anni" in calo del 7,9% a 95,9. Entrambi hanno bruciato circa la metà dei guadagni realizzati nei due mesi precedenti. Diversi fattori hanno probabilmente contribuito a questo cambiamento di opinione, tra cui un aggiornamento del PIL deludente nel terzo trimestre, preoccupazioni inflazionistiche e incertezze sul taglio dei tassi. Nonostante questo calo generale, i consumatori hanno segnalato continui miglioramenti nelle "condizioni attuali", che valutano il benessere finanziario rispetto a un anno fa. Il dollaro australiano ha approfondito il ribasso, avvicinandosi ai supporti di medio termine posizionati in area 0.6260. Buona giornata. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades6
AUD/JPY HA ROTTO RESISTENZA STATICAAUD/JPY ha rotto una resistenza statica importante da dove si possono aprire posizioni longLongdi GEORGE_1111
USD/JPY: Volatilità in Arrivo con FED e BOJ?ANALISI MACROECONOMICA: Da un punto di Macro, questa settimana che precede il Natale, avremo un calendario economico piuttosto pieno di notizie che riguardano i maggiori mercati. Avremo sia le decisioni sul tasso di interesse americano, giapponese ed inglese; avremo inoltre il dato dell’inflazione europea a metà settimana, come anche il PIL americano che ci dirà di più sullo stato di salute dell’economia statunitense. Da un punto di Macro, questa settimana che precede il Natale, avremo un calendario economico piuttosto pieno di notizie che riguardano ampiamento i maggiori mercati. Avremo sia le decisioni sul tasso di interesse americano, giapponese ed inglese; avremo inoltre il dato dell’inflazione europea a metà settimana, come anche il PIL americano che ci dirà di più sullo stato di salute dell’economia statunitense. Lunedì 16 Dicembre La settimana inizia con alcuni dati Europe quali l’indice degli acquisti del settore manifatturiero (PMI) tedesco, previsto in crescita da 43 a 43.8, ma ancora al di sotto dei 50 punti e quindi ancora in fase di possibile contrazione. Nel pomeriggio avremo invece il PMI degli Stati Uniti, sia per quanto riguarda il settore manifatturiero che per quanto riguarda il settore terziario. Questi dati senza dubbio porteranno della volatilitá sui mercati, quindi si raccomanda sempre di tenere presente il rischio derivante dall’uscita di news di una moneta. Martedì 17 Dicembre Giornata non molta ricca di news particolari; di rilevante abbiamo il dato sulle Vendite al dettaglio USA, che ci dà un’indicazione piuttosto importante della spesa da parte dei consumatori e quindi ci dice se vi è un certo di crescita da parte dal lato economico. Il dato precedente era dello 0.4% ed é previsto un rialzo che dovrebbe toccare lo 0.5%, quindi dato positivo per il dollaro eventualmente. Ricordiamo che non sempre vi è correlazione tra la news e il movimento del prezzo successivo all’uscita della notizia. Mercoledì 18 Dicembre Giornata ricca di notizie. In mattinata si parte con i dati dell’inflazione riguardante il Regno Unito e quella generale Europea. È previsto un rialzo per quanto riguarda la sterlina ovvero dal 2.3% precedente si prevede un rialzo al 2.5% che potrebbe portare ad un rafforzamento della sterlina. Per quanto riguarda il dato Europeo, è prevista stabilità quindi inflazione si attesta attorno al 2.3%. Nel pomeriggio invece avremo un dato decisamente importante, ovvero la decisione del tasso di interesse da parte della FED e la conferenza stampa della FOMC. Si prevede un ulteriore taglio dei tassi di interesse che dovrebbe passare da un 4.75% al 4.50%, quindi portando il dollaro ad un potenziale indebolimento. Questo dato porterà elevata volatilità sui mercati, quindi ci sarà rischio elevato di poter perdere denaro se vengono fatte operazioni di mercato senza alcuna accuratezza. Giovedì 19 Dicembre Durante questa giornata, partiremo con un dato importante che verrà rilasciato durante la notte, ovvero la decisione sul tasso di interesse giapponese da parte della BOJ. Si prevede un ulteriore rialzo del tasso che dovrebbe passare dallo 0.25% allo 0.50% e che quindi potrebbe dare ulteriore forza allo Yen. Ricordiamo che non vi è sempre totale correlazione tra il dato rilasciato e il movimento del prezzo e questo comporta un rischio. Durante il corso della giornata avremo un dato senza dubbio importante, ovvero il PIL statunitense, previsto in leggero declino e che dovrebbe passare da un 3% ad un 2.8% e che quindi ci mostra una potenziale decrescita da parte dell‘economia americana. Venerdì 20 Dicembre Unico dato rilevante che verrà rilasciato riguarda il PCE (spesa per i consumi personali), che ci dice la mutazione del prezzo di beni e servizi che uscludono cibo ed energia e la variazione del prezzo viene misurata dal punto di vista del consumatore. Conclusioni: Senza dubbio sarà una settimana che sarà guidata dalla volatilità, in quanto abbiamo diverse voci coinvolte quali tassi di interesse ed inflazione per quanto riguarda i maggiori mercati mondiali. Ogni trader, proprio per questo, dovrebbe tenere in considerazione di operare con elevata prudenza al rilascio di questi dati. ANALISI TECNICA: Andiamo ad analizzare questa settimana il dollaro con lo Yen giapponese (USDJPY su Pepperstone). Ciò che caratterizza questo pair è sicuramente la volatilità e questa settimana, come visto nell’analisi macroeconomica, abbiamo notevoli notizie lato dollaro americano, mentre per quanto riguarda lo Yen abbiamo la decisione sul tasso di interesse da parte della BOJ (Bank of Japan). Da un punto di vista Daily, possiamo notare come il prezzo sia andato a riprendere la nostra ultima demand, in netta corrispenza con il quartile 0.75 ed abbia dato un forte impulso a rialzo. Da un punto di vista di Price Action, notiamo come a 156,000 il prezzo abbia avuto una notevole reazione al ribasso proprio in corrispondenza di una zona di offerta molto importante. Inoltre, questo ultimo movimento avvenuto a fine novembre ha portato ad una accettazione del prezzo intorno ai 149,250 in quanto il prezzo ha chiuso pienamente al di sotto dei 151,400, prezzo che ha portato alla formazione dell’ultimo massimo. Questa è un’analisi puramente informativa e non rappresentano segnali finanziari. Cosa aspettarci? La situazione è molto interessante in quanto abbiamo assistito ad un primo cenno di indebolimento del movimento al rialzo. Andando a vedere il Profilo del Volume ad intervallo fisso, possiamo notare come ci sia una zona di vuoto volumetrico che potrebbe fungere da possibile calamita per il prezzo, intorno al prezzo psicologico di 160,000. Ogni trader deve effettuare le proprie analisi in quanto questa rappresenta solo un’analisi informativa e non un consiglio Punto cruciale è la zona di 156,000 in cui capiremo se il prezzo continuerà al rialzo oppure ci sarà un proseguimento verso prezzo più scontati. Influiranno decisamente i due dati macro dei tassi di interesse di entrambe le valute. Questi non sono consigli finanziari, ed ogni trader ed investitore devono effettuare analisi, in quanto ogni operazione di trading comporta il rischio di perdita di denaro. Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti. Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone. di Pepperstone5
[L'IMPORTANZA DEL JOURNALING] VEDIAMO I PUNTI PIÙ IMPORTANTI CHE RAPPRESENTANO IL TRADING JOURNAL : Il journaling è una pratica fondamentale per ogni trader, che consiste nel tenere traccia e registrare dettagliatamente tutte le proprie operazioni, le decisioni prese, le emozioni vissute e le riflessioni durante le sessioni di trading. Questo processo ha numerosi vantaggi e gioca un ruolo cruciale nel miglioramento delle performance nel lungo periodo. Ecco i principali motivi per cui il journaling è così importante nel trading: 1. AUTO-RIFLESSIONE E MIGLIORAMENTO CONTINUO Tenere un diario consente al trader di riflettere sulle proprie operazioni, capire cosa ha funzionato e cosa no, e fare aggiustamenti nelle strategie. Dopo ogni trade, è utile annotare non solo i dettagli tecnici (come il prezzo di entrata e uscita, il time frame, ecc.), ma anche gli aspetti psicologici (ad esempio, come ci si sentiva prima o durante il trade). Questo aiuta a identificare schemi ricorrenti nei propri comportamenti, emozioni e decisioni, facilitando l'evoluzione della strategia e una gestione emotiva più consapevole. 2. CONTROLLO DELLE EMOZIONI Il trading è un'attività che può essere fortemente influenzata dalle emozioni, come paura, avidità, ansia o euforia. Il journaling permette di osservare come queste emozioni impattano le decisioni di trading. Registrando i propri stati d'animo durante le operazioni, è possibile notare quando si è stati troppo impulsivi o troppo conservativi, e quindi lavorare su questi aspetti per mantenere un approccio più razionale e disciplinato. 3. ANALISI DELLE PERFORMANCE Un diario di trading ben strutturato diventa uno strumento di analisi per monitorare le performance nel tempo. Registrando ogni trade, è possibile analizzare le statistiche complessive: quante operazioni sono state vincenti, in che condizioni si è avuto successo, e quando invece si è commesso errori. Questo aiuta a capire quali strategie stanno funzionando meglio e dove è necessario migliorare. Si possono inoltre confrontare i risultati su diversi periodi di tempo per avere una visione complessiva della propria crescita. 4. DISCIPLINA E COERENZA Il journaling favorisce la disciplina nel trading, poiché incoraggia il trader a seguire un processo strutturato e a rispettare una routine. Quando si scrivono i motivi dietro ogni decisione, è più facile mantenere la coerenza nelle scelte, evitando di agire impulsivamente. Inoltre, il diario può servire come promemoria per attenersi al piano di trading stabilito, evitando deviazioni dettate dall'emotività. 5 IDENTIFICAZIONE DI PATTERN ED ERRORI RICORRENTI Il trading può essere una pratica complessa, ma attraverso il journaling, il trader può identificare errori ricorrenti, come ad esempio l'ingresso troppo presto in un trade o la mancanza di una corretta gestione del rischio. Con il tempo, il trader impara a riconoscere i propri errori comuni e a correggerli, migliorando continuamente le proprie performance. 6. SVILUPPO DI UN PIANO DI TRADING PERSONALE Il journaling aiuta anche a sviluppare e a perfezionare un piano di trading personalizzato, che include strategie, obiettivi di rischio e di profitto, e regole di ingresso/uscita. A lungo termine, questo piano diventa più dettagliato e accurato grazie ai dati raccolti nel diario, consentendo al trader di ottimizzare continuamente le sue operazioni in base all'evoluzione delle condizioni di mercato e alle proprie esperienze. 7. MIGLIORE GESTIONE DEL RISCHIO Registrando ogni trade, il trader può riflettere sulle proprie decisioni riguardanti la gestione del rischio, come la dimensione della posizione, il rapporto rischio/beneficio e gli stop loss. Questo aiuta a migliorare la propria capacità di prendere decisioni di rischio più consapevoli e informate, riducendo le probabilità di grosse perdite. 8. MOTIVAZIONE E RESISTENZA Un altro vantaggio del journaling è che aiuta a mantenere alta la motivazione. Quando un trader guarda indietro ai suoi successi documentati, può sentirsi più fiducioso nelle proprie capacità. Inoltre, il journaling offre anche un'opportunità di riflettere sugli errori passati e vedere come si è migliorati nel tempo, il che può rafforzare la perseveranza durante i periodi difficili. Qui sotto un piccolo schema su come fare un buon journaling 👇🏽Formazionedi Giovanni-Fx9
La Fed alla prova dei mercatiDagli ultimi verbali di novembre, presentati dalla Fed, si evince come i funzionari della banca centrale abbiano espresso recentemente ottimismo sul fatto che l'inflazione si stia attenuando in un contesto di mercato del lavoro ancora resiliente. Questo conferma l’eventualità di ulteriori tagli dei tassi di interesse, sebbene a un ritmo misurato, nel prossimo futuro, a cominciare dalla decisione in programma questa settimana. I rappresentanti del board hanno poi ricordato che le decisioni di politica monetaria sono subordinate alle tendenze economiche, mettendo in guardia gli operatori da tagli prematuri del costo del denaro. La volatilità dei recenti dati e l'incertezza sull'impatto di questi ultimi sull'attività economica si sono rivelati di difficile interpretazione. Alcuni membri del board hanno suggerito di mantenere i tassi a livelli restrittivi se l'inflazione persistesse, mentre altri hanno sostenuto tagli accelerati se il mercato del lavoro si indebolisse. La riunione ha evitato di affrontare le implicazioni economiche della recente vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali, ma ha riconosciuto la necessità di mantenere flessibilità. EQUITY Venerdì scorso, l'S&P 500 ha chiuso invariato, mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,1%. Il Dow Jones, tuttavia, è sceso di 86 punti, estendendo la sua serie di perdite a sette sessioni consecutive, il periodo più lungo dal 2020. Le perdite nei principali titoli tecnologici come Nvidia, Meta e Amazon hanno pesato sul mercato, mentre Tesla ha guadagnato il 4,3%, chiudendo a un massimo storico di 436,23 dollari. Broadcom è salita del 24,4%, raggiungendo una capitalizzazione di mercato di 1 trilione di dollari dopo aver riportato un aumento del 220% dei ricavi correlati all'intelligenza artificiale, superando le aspettative. Questa spinta ha sollevato i titoli dei semiconduttori, tra cui Marvell e Taiwan Semiconductor, che hanno registrato forti guadagni. Il mercato però sembra nutrire preoccupazioni per l'imminente decisione politica della Federal Reserve e le condizioni economiche, che hanno limitato ulteriori guadagni. Nel corso della settimana, l'indice S&P 500 ha perso lo 0,7%, il Dow l'1,8%, mentre il Nasdaq è riuscito a guadagnare lo 0,3%. VALUTE Sui cambi la settimana è apparsa ugualmente contrastante, con l’EurUsd che ha tenuto due volte l’area di 1.0460 rimbalzando sopra 1.0500, anche se non è stato in grado di rompere le resistenze chiave di 1.0550 e 1.0590. Il trend è ancora chiaramente ribassista, ma si intravedono segnali di tenuta dei supporti chiave. Il Cable ha perso quota dopo la pubblicazione del PIL, scendendo a ridosso di 1.2600, con un bel rimbalzo di EurGbp sopra 0.8300. I target possibili di questo ribasso sembrerebbero in area 1.2500. Il UsdJpy, in concomitanza con il silenzio della BoJ che non pare voler alzare i tassi, sale verso 154.00 con possibili target a 156.75, massimo del 15 novembre. Rimane forte anche il UsdCad con livelli di resistenza a 1.4260, al di sopra del quale non c’è mo lto fino a 1.4650. Solo sotto 1.3930 il trend si potrebbe invertire. Oceaniche deboli anche se su eccessi interessanti, ma occorrono conferme di divergenze e la creazione di una fase di accumulazione. Mercato ancora dollaro-centrico, per cui sui cross c’è interessante volatilità bilaterale. Franco svizzero che perde qualcosa sull’Euro portandosi a ridosso di 0.9400. UK, PIL IN CALO L'economia britannica si è contratta dello 0,1% mese su mese a ottobre, dopo un calo analogo a settembre e non raggiungendo le previsioni di mercato, che indicavano +0,1%. Il maggiore contributo al ribasso è venuto dalla produzione, che è scesa dello 0,6%, a causa della manifattura, principalmente prodotti farmaceutici, macchinari e prodotti chimici. Inoltre, il settore minerario è sceso del 3,1%, mentre i servizi sono cresciuti dell'1,4%. L'edilizia è scesa dello 0,4% e i servizi non hanno mostrato alcuna crescita. La sterlina è in calo contro tutte le concorrenti, specie l’Euro, con prospettive di ribassi ulteriori, specialmente se i dati su inflazione e disoccupazione, previsti per questa settimana, dovessero rivelarsi anch’essi in peggioramento. CINA, PREVISTI NUOVI TAGLI DEI TASSI La Cina taglierà ancora i tassi di interesse e i requisiti di riserva obbligatoria durante il prossimo anno, secondo quanto riportato da Bloomberg. Il direttore dell'ufficio di ricerca della Banca Popolare Cinese, Wang Xin, ha affermato che c'è spazio per ridurre ulteriormente l'RRR (la riserva obbligatoria che il sistema bancario deve detenere come liquidità presso l’Istituto Centrale), dall'attuale livello medio del 6,6%. I dati di venerdì hanno mostrato che le banche cinesi hanno erogato 580 miliardi di CNY in nuovi prestiti a novembre 2024, pari a circa 79 miliardi di dollari, ben al di sotto delle aspettative di mercato di 950 miliardi di CNY (130 miliardi di dollari) e meno della metà dei 1.170 trilioni di CNY (160 miliardi di dollari) del corrispondente periodo dell'anno precedente, evidenziando la debole domanda di credito. Giovedì scorso, il governo ha affermato che avrebbe aumentato il deficit di bilancio, emesso più debito e allentato la politica monetaria per mantenere un tasso di crescita economica stabile. Come riportato da Reuters, si prevede che l'economia cinese crescerà di circa il 5% quest'anno, citando Han Wenxiu, vicedirettore della Commissione centrale per gli affari finanziari ed economici del paese. SETTIMANA ENTRANTE La prossima settimana, il centro della scena sarà tutto della Fed, che mercoledì 18 deciderà sui tassi di interesse. Quasi scontato un taglio di 25 punti base, anche se vi sarà enorme interesse per le parole di Jerome Powell nella conferenza stampa che seguirà la decisione. Altri dati salienti e cruciali, sempre in settimana e sempre negli Stati Uniti, saranno le vendite al dettaglio, i prezzi PCE, reddito e spesa personali, la stima finale della crescita del PIL, la produzione industriale, i PMI manifatturieri e dei servizi, e i dati sul mercato immobiliare. A livello globale, la Cina pubblicherà la produzione industriale, le vendite al dettaglio, il tasso di disoccupazione, i prezzi delle case e i tassi di interesse principali sui prestiti. In UK, interesse significativo per la decisione sui tassi della BoE, i dati sull'inflazione, le vendite al dettaglio e il rapporto sui posti di lavoro. Anche in Giappone la BoJ sarà chiamata a decidere sulla politica monetaria (atteso un nulla di fatto), mentre sul fronte dati occhio a inflazione e bilancia commerciale. Nel frattempo, sono previste decisioni sui tassi di interesse anche in Messico, Filippine, Svezia, Norvegia, Indonesia e Thailandia. Il Canada pubblicherà i dati sull'inflazione, la Germania pubblicherà l'indice Ifo sul sentiment del settore industriale oltre allo Zew che misura invece quello del settore istituzionale. Per quel che riguarda l’Eurozona, un occhio di riguardo verso i dati sui PMI e sul commercio. Buona settimana. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades5
Outlook GBPUSDSetup short su un grafico mensile su GBPUSD. ci troviamo su una zona premium volumetrica, mi aspetto una continuazione short da questi livelli per almeno tutto il Q1 del 2025Shortdi NikoLyze3
Ancora è presto per poter pensare ad un longNegli ultimi mesi il cambio EUR/USD ha mostrato un andamento ribassista, con il prezzo che è scivolato sotto importanti livelli tecnici. L’area intorno a 1,0600-1,0650 funge da soglia psicologica e potenziale resistenza, mentre il supporto appare attorno a 1,0350-1,0400. La media mobile a lungo termine (200 giorni), situata più in alto, rimane inclinata verso il basso, confermando il trend sfavorevole all’euro nel breve-medio periodo. Gli indicatori di momentum segnalano una pressione ancora a favore del dollaro, e finché non si registrerà una rottura decisa delle resistenze chiave, l’impostazione complessiva suggerisce cautela nell’assumere posizioni rialziste sull’EUR/USD.di gpelle918
Aspettiamo mercoledì 18 poi tiriamo le somme su Eur/UsdSu Euro-Dollaro davvero poco da aggiungere, siamo in stretto range da ormai un mese (fatta eccezione per l'escursione al ribasso del 22 Novembre a 1,0330. Abbiamo il supporto a 1,0460 che sembra venga comprato (non più usato solamente per prendere profitto dagli short) in quella che potrebbe sembrare a tutti gli effetti una lenta fase di accumulazione delle quotazioni, con 1,0590 a fare da bordo superiore del range in cui ci troviamo ed a fare da prima resistenza, in quello che finora potremmo, anche in caso di rottura della resistenza, considerare come rimbalzo dopo la forte discesa partita da inizio Ottobre. Riguardo la forza/debolezza delle valute in generale (dashbard in basso a sinistra) abbiamo entrambe le valute in una situazione di forza momentanea con il dollaro lievemente più debole sui timeframe più bassi, mentre l'euro più debole (come evidente) su quelli di più lungo termine. Che stiano aspettando la FED di mercoledì sera per prendere posizione? di ludora9881
Usd/Chf: F.T.W. Power in area di acquistoSe queste mie analisi ti sono utili ti prego di mettere un LIKE/BOOST all' articolo e seguire questo profilo. Questo mi permetterà di continuare a fare questo lavoro gratuito. Buongiorno a tutti, eccomi come sempre per l'appuntamento settimanale. Oggi andiamo sul cambio Usd/Chf. L'impostazione su time frame settimanale è buona, c'è stata infatti una base a 0,8400 nello scorso settembre che ha dato il via ad una gamba rialzista con la costruzione di alcuni minimi interessanti come 0,8600 prima e 0,8770 successivamente. Ora abbiamo uno dei trigger del mio metodo di trding ovvero una F.T.W. Power rialzista. A questo punto, nel corso dei prossimi giorni cercherò degli spunti di conferma "buy" su time frame come il daily e il 4H. Un livello dove cercare questo tipo di impostazione lo possiamo trovare in zona 0,8880. Nel breve termine ritorni sotto 0,8700 in close settimanale andrebbero a deteriorare il momentum attuale. I primi obiettivi invece sono area 0,9020 e zona 0,9150. Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e un buon TRADING SIMPLE!di ArduinoSchenato44
[DALLO SCALPING AL POSITION TRADING] - Leggi queste strategieDALLO SCALPING AL POSITION TRADING Le strategie di trading si differenziano principalmente per la durata delle operazioni e la frequenza con cui vengono eseguite. Ecco una panoramica delle principali strategie di trading, dallo scalping al position trading: 1. SCALPING Lo scalping è una strategia di trading molto a breve termine che prevede l'apertura e la chiusura di posizioni in un arco di tempo molto ridotto, di solito pochi minuti o anche secondi. L'obbiettivo è guadagnare piccole variazioni di prezzo su molteplici operazioni, sfruttando la liquidità del mercato e l'effetto della leva. Il rischio è alto ed i profitti per singola operazione sono generalmente contenuti, ma il volume di operazioni è molto elevato. 2. DAY TRADING Il day trading è una strategia in cui le posizioni vengono aperte e chiuse all'interno della stessa giornata di trading. Non si lascia mai una posizione aperta durante la notte, riducendo così il rischio di movimenti imprevedibili che possono verificarsi dopo la chiusura dei mercati. I day trader si concentrano su piccole fluttuazioni dei prezzi nel corso della giornata. 3. SWING TRADING Lo swing trading è una strategia che si basa sull'identificazione degli "swing" del mercato, ossia dei movimenti di prezzo che avvengono nel medio periodo, tipicamente da un paio di giorni a diverse settimane. L'idea è entrare nel mercato quando si prevede che il prezzo stia per muoversi in una direzione favorevole e sfruttare tale movimento. Questo tipo di trading richiede meno tempo rispetto al day trading, ma richiede comunque una buona capacità di analisi tecnica. 4. POSITION TRADING Il position trading è una strategia di lungo periodo, in cui le posizioni vengono mantenute per settimane, mesi o addirittura anni. I position trader cercano di trarre vantaggio dalle tendenze a lungo termine del mercato e prendono decisioni in base a fattori fondamentali (come l'analisi macroeconomica e le politiche monetarie) oltre che tecnici. Questa strategia richiede un impegno più basso in termini di tempo, ma comporta un rischio maggiore per gli eventi imprevedibili. 5. TREND FOLLOWING Il trend following è una strategia che si basa sull'identificazione e sull'inseguimento di tendenze di mercato. I trader che adottano questa strategia cercano di entrare quando si verifica una chiara tendenza rialzista o ribassista e di rimanere dentro la posizione fino a quando la tendenza non si inverte. Questa strategia può essere applicata sia nel breve che nel lungo periodo, a seconda della forza della tendenza individuata. 6. MEAN REVERSION La strategia di mean reversion si basa sull'idea che i prezzi tendano a tornare verso una media storica, che potrebbe essere una media mobile o un altro valore di riferimento. I trader che utilizzano questa strategia cercano di entrare in una posizione quando il prezzo si discosta troppo dalla media e si aspetta che il mercato ritorni verso il suo valore "normale". Ogni strategia ha i suoi vantaggi e svantaggi e il successo dipende dalle capacità del trader di applicarla in modo coerente, gestendo il rischio in modo efficace. La scelta di una strategia dipende dalle preferenze personali, dal livello di rischio che si è disposti a correre e dal tempo che si intende dedicare al trading.Formazionedi Giovanni-Fx8
Long EURUSD Sto testando una strategia, semplice ma efficace. L'idea è questa: Dopo le 9 posizioni due ordini BUYSTOP e SELLSTOP sul massimo più alto e sul minimo più basso fino a quel momento, quando un ordine viene rotto, entro in posizione. Vediamo cosa succede. Longdi Nozioni_Di_Trading111
Tecnologici in ribassoLa giornata di ieri ha riproposto una price action correttiva dei principali listini azionari statunitensi, influenzata da una combinazione di dati economici contrastanti e performance settoriali negative. L’S&P 500 e il Nasdaq hanno registrato un ribasso rispettivamente dello 0,2% e dello 0,4%, a causa della debolezza del settore tecnologico. Le azioni Nvidia, Amazon, Meta, Tesla e Alphabet sono tutte scese leggermente, mentre Adobe ha perso oltre l'11% dopo aver fornito una guidance sui ricavi più debole del previsto. Il Dow Jones è rimasto stabile grazie alla minore esposizione ai titoli tecnologici. Sul fronte delle banche centrali, il mercato ha ormai accettato che la Fed taglierà, la prossima settimana, i tassi di 25 punti base, soprattutto dopo la pubblicazione dei Jobless claims, saliti per la prima volta al massimo degli ultimi due mesi a 242 mila unità, ben al di sopra delle previsioni di 220K. Inoltre, l'indice dei prezzi alla produzione è aumentato più del previsto, anche se l'indice core ha rallentato in linea con le aspettative. Le probabilità di una riduzione del tasso dello 0,25% sono attualmente al 98%. VALUTE Sui cambi, il dollaro continua a mostrare forza estrema, spingendo lo JPY fino a 153,10 questa notte, mentre l’EUR/USD scende sui supporti chiave di 1,0460. La pressione resta forte, in assenza di una BoJ proattiva verso il tasso di cambio dello JPY. Per quanto riguarda l’euro, l’ultimo baluardo prima di 1,0330 è il livello attuale. Non sembrano esserci le condizioni per un'inversione, ma solo per qualche sporadica correzione dovuta a eccessi di ipercomprato del dollaro. Tuttavia, il delta tasso continua a pesare sulle valute concorrenti del biglietto verde e, fino a quando non si creeranno le condizioni per un'inversione anche dal punto di vista macro, il trend rimarrà quello attuale. Tali condizioni possono verificarsi solo in caso di un calo della congiuntura, preoccupazioni per le politiche sui dazi di Trump, o per l'espansione promessa dal nuovo Presidente, fatta a debito, potenzialmente fuori controllo, come ha ricordato Jerome Powell. Sul fronte delle valute oceaniche, si registra ancora debolezza per correlazione con le majors. Anche il Cable, che fino a ieri sembrava poter attaccare 1,2800, è sceso a 1,2650 con potenziale di ulteriore ribasso e target a 1,2500. BCE, UN TAGLIO SCONTATO La Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di tagliare i suoi tassi di interesse chiave per la quarta volta quest'anno, di 25 punti base a dicembre 2024, come previsto. Le prospettive relative all’inflazione sono più favorevoli, così come i miglioramenti nella trasmissione della politica monetaria. Si prevede che l'inflazione diminuisca gradualmente al 2,4% nel 2024, al 2,1% nel 2025 e all'1,9% nel 2026. Anche l'inflazione core, escludendo energia e alimentari, dovrebbe scendere, con un obiettivo del 2% nel medio termine. Si prevede che la ripresa economica sarà più lenta di prima, con una crescita prevista allo 0,7% nel 2024, all'1,1% nel 2025 e all'1,4% nel 2026. La BCE rimane concentrata sul garantire che l'inflazione ritorni al suo obiettivo del 2% e adeguerà le sue politiche in base ai dati in arrivo, senza impegnarsi in un percorso a tasso fisso. L’EUR/USD è a ridosso dei supporti chiave di 1,0460. USA, PPI IN CRESCITA I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,4% su base mensile a novembre 2024, più dello 0,3% rivisto al rialzo a ottobre e il doppio delle previsioni di mercato dello 0,2%. Si tratta del più grande guadagno mensile degli ultimi cinque mesi. Su base annua, l'inflazione dei prezzi alla produzione è accelerata per il secondo mese consecutivo al 3% da un 2,6% rivisto al rialzo. Nel frattempo, il PPI core è aumentato dello 0,2% nel mese, al di sotto dello 0,3% di ottobre e in linea con le previsioni. Il tasso di interesse core annuo si è stabilizzato al 3,4%, lo stesso del 3,4% rivisto al rialzo del mese precedente e superiore alle aspettative del 3,2%. JOBLESS CLAIMS Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di 17.000 unità rispetto alla settimana precedente, arrivando a 242.000 nella prima settimana di dicembre, ben al di sopra delle aspettative di mercato di 220.000, segnando il livello più alto da ottobre. Anche le richieste in sospeso sono aumentate di 15.000 unità rispetto alla settimana precedente, arrivando a 1.886.000, relativamente vicine al massimo triennale di 1.908.000 di inizio novembre. Il risultato ha messo in discussione le recenti speranze che il mercato del lavoro statunitense rimanesse rigido, favorendo ulteriori tagli dei tassi da parte della Fed l'anno prossimo. LA SNB TAGLIA A SORPRESA DI 50 PUNTI BASE La Banca Nazionale Svizzera ha tagliato il suo tasso di riferimento di 50 punti base allo 0,5% a dicembre 2024, superando le aspettative del mercato, che scommettevano su una riduzione di 25 punti base. Si è trattato della quarta riduzione consecutiva, ma anche della più significativa in termini percentuali dal gennaio 2015, spingendo i tassi al minimo dal novembre 2022. La decisione arriva mentre l'inflazione si attenua, scendendo dall'1,1% di agosto allo 0,7% di novembre, con previsioni dell'1,1% nel 2024, dello 0,3% nel 2025 e dello 0,8% nel 2026, rimanendo entro l'intervallo obiettivo della banca centrale. Si prevede che il PIL svizzero crescerà di circa l'1% quest'anno, con un leggero miglioramento all'1-1,5% nel 2025, sostenuto dai recenti tagli dei tassi. Tuttavia, la crescente disoccupazione, la produzione più lenta e le incertezze globali, come le tensioni geopolitiche e le direzioni politiche poco chiare all'estero, pongono rischi per le prospettive economiche. Il franco svizzero è in leggero indebolimento, anche se non sufficiente a tranquillizzare le autorità monetarie, preoccupate dall’eccessiva forza della valuta locale. Buona giornata! Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades4
EURUSD, col testa e spalle il rialzo può proseguire Chart di Capital.com Buongiorno, dai massimi di settembre scorso il dollaro americano ha guadagnato fino al 8% sull'euro. 8% è tanta roba. A sostegno del movimento abbiamo trovato dati macro favorevoli e l'effetto dell'elezione di Trump notoriamente pro dollaro con il suo slogan MAGA. L'8%, è tanto ed anche il mercato probabilmente lo pensa. Intanto perché i dati macro americani, seppur altalenanti, mostrano comunque una stanchezza dello slancio a livello di crescita economica. L'Europa non se la passa bene ugualmente. È proprio per questo l'8%, è tanto. La coppia ora potrebbe aver trovato una solida base di supporto, quantomeno momentanea, in area 1,03. Il calo cui si è fatto riferimento, da un punto di vista tecnico, è avvenuto anche in modo repentino. Infatti, fatta eccezione per il breve rimbalzo culminato al giorno precedente le elezioni americane, il movimento si è consumato senza soluzione di continuità. A rafforzare l'idea che si sia creata una base di supporto nella suddetta area ci viene in aiuto la formazione di un pattern complesso di testa spalle, tipicamente di inversione. La figura abbraccia quasi un mese di contrattazioni quindi si presenta in maniera autorevole sui grafici. Oggi si presenta all'appuntamento con il contatto della neckline. In verità un primo contatto e tentativo di breakout è avvenuto a fine novembre ma, almeno personalmente, l'ho subito bollata come inconsistente vista la scarsa complessità della spalla destra in rapporto a quella sinistra e alla profondità della testa. Il tempo ha dato ragione ed oggi, scampata la falsa rottura di fine novembre, è possibile approcciare un eventuale breakout della neckline con maggiore fiducia. Ovviamente si propone un long ed i livelli operativi sono indicati nel grafico. Al solito si propone un target piuttosto conservativo, unico in questo caso.Longdi RaffaeleCostaAggiornato 1
EUR/USD: La mia visione tecnica. Prima area chiave 1.037Bentornati sul mio canale. In questa video analisi condivido la mia analisi tecnica sul cross che più di riguarda da vicino, ovvero EUR/USD. Nella mia analisi mi concentrerò su una rottura a mio modo di vedere chiave di una struttura di prezzo che mi fa pensare a una possibile continuazione del cross a ribasso. Auguri a tutti un buon giovedi sera e vi ringrazio per la vostra attenzione e per il vostro tempo. Short06:00di FrancescoMerlettini112
EUR/USD Bearish Outlook: Focus on Sell OpportunitiesThis chart of EUR/USD on the daily timeframe highlights a clear bearish trend, signaling potential opportunities for selling. The recent price action is contained within a descending wedge pattern, with multiple red arrows indicating points of resistance and potential continuation of the downtrend. Key Technical Highlights: Bearish Trendlines: The descending upper and lower trendlines show price consistently making lower highs and lower lows. Support Levels: Horizontal levels at 1.0400 and 1.03694 mark key areas to watch for potential breaks to the downside, which could accelerate selling momentum. Forecast Path: The projected gray arrows suggest further bearish continuation, aligning with the overall downtrend. Fundamental Context: Diverging Monetary Policy: The U.S. Federal Reserve remains hawkish, with higher interest rates supporting the U.S. dollar. In contrast, the European Central Bank (ECB) is expected to adopt a more cautious stance due to slowing economic growth in the Eurozone. Economic Weakness in Europe: Weak manufacturing and inflation data from the Eurozone further pressure the euro, making it vulnerable to downside risks. Safe-Haven Flows: Uncertainty in global markets is increasing demand for the U.S. dollar as a safe-haven currency, adding to the bearish outlook for EUR/USD. Shortdi DreamsForx2