il dollaro USA è la valuta più debole del Forex quest'anno 2025Caduta del dollaro USA: gli investitori istituzionali vendevano già a febbraio
Il dollaro USA (DXY) è ufficialmente la valuta più debole sul mercato fluttuante dei cambi (Forex) da inizio anno. In calo di oltre l'8% rispetto a tutte le principali valute mondiali, questa tendenza verticale al ribasso era stata anticipata dall'analisi tecnica già a gennaio. Non è una sorpresa per chi segue i principali segnali tecnici: breakout della media mobile a 200 giorni all'inizio di marzo, pressioni strutturali visibili con l'approccio frattale a onde di Elliott, segnali ribassisti dal sistema ichimoku... in breve, gli strumenti tecnici hanno parlato e il mercato ha effettivamente intrapreso una tendenza al ribasso quest'anno 2025.
La domanda ora è: è in vista un fondo? Nel breve termine, forse, il mercato sta testando il forte supporto grafico di 99/100 punti sul DXY (si veda il grafico principale di questa analisi).
Nel medio termine, la tendenza al ribasso potrebbe continuare. Una cosa è chiara: il posizionamento istituzionale ha giocato un ruolo centrale nella flessione: hedge fund e gestori patrimoniali sono diventati tutti ribassisti sul dollaro USA nel cuore dell'inverno. Già a febbraio, i primi sono diventati acquirenti netti di EUR/USD, come mostra il rapporto COT della CFTC. Poi, all'inizio di marzo, tutti gli investitori istituzionali sono diventati venditori netti di dollaro USA contro un paniere di valute principali (si vedano i dati inseriti nel grafico sottostante).
Bis repetita con il primo anno del primo mandato di Trump (2017)
È stata la guerra commerciale, quella dei cosiddetti dazi reciproci, a vedere l'aumento dei segnali tecnici ribassisti di medio termine sul dollaro USA contro un paniere di valute principali. La volatilità a Wall Street è esplosa, anche a causa dell'escalation dei dazi dell'amministrazione Trump. Il clima economico statunitense sta diventando sempre più imprevedibile per i mercati, con una politica commerciale apparentemente improvvisata e decisioni che generano incertezza sistemica.
Ma non è tutto: anche il mercato obbligazionario statunitense sta lanciando segnali di allarme. Il rendimento a 10 anni è salito e gli spread tra gli Stati Uniti e le altre economie sviluppate si sono ampliati. Alcuni parlano addirittura di una forma di pressione cinese sul debito statunitense, attraverso vendite massicce di Treasuries. L'indice MOVE, un barometro della volatilità obbligazionaria, lo conferma: la tensione c'è e sta chiaramente pesando sul dollaro.
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Idee operative DX.F
DOLLAR INDEX, una bussola per capire il momento del dollaroChart di Capital.Com
Dalla crisi finanziaria del 2008 il dollaro americano ha consolidato un trend di crescita nei confronti delle principali valute.
Curiose, quanto a regolarità, risultano le sue caratteristiche cicliche
Finora abbiamo tre cicli rialzisti che hanno prodotto ciascuno un apprezzamento del 28%, da ciascuno dei minimi relativi.
Abbiamo osservato due cicli completi di rialzi e ribassi ciascuno esattamente della durata di 6,5 anni.
In questo momento siamo nel mezzo del terzo ciclo e provenienti dal rialzo post covid che, come detto, ha già prodotto un apprezzamento del 28%.
Quindi potremmo attenderci la conclusione di questo terzo ciclo ovviamente senza darlo per scontato o, seppure avvenisse, con le stesse caratteristiche dei precedenti.
Come per qualunque fenomeno, anche questo in analisi tecnica è sempre e solo una questione di probabilità.
I motivi per vedere un dollaro ancora debole e che quindi possa giustificare la prosecuzione del ciclo con le caratteristiche evidenziate non mancano.
Gli economisti sono sostanzialmente concordi nel ritenere che il dollaro sia sopravvalutato dal punto di vista delle ragioni di scambio.
Su questa base, la lettura della nuova politica commerciale della presidenza americana potrebbe essere un catalizzatore del fenomeno che si discute.
Considerando il tempo che manca alla conclusione del ciclo e visto che il mandato di Trump è appena iniziato, da un punto di vista temporale le possibilità sono concrete.
Al di là della schizofrenia che sembra guidare la comunicazione e le azioni di Trump, mi piace pensare che dietro questa cortina di apparenza ci sia invece l'azione ponderata dei consiglieri economici e finanziari del governo federale.
L'aggressiva campagna commerciale, per il governatore della Fed di Saint Louis dovrebbe portare debolezza economica, non recessione, e inflazione vischiosa.
A leggere i manuali di macroeconomia questo ha un nome preciso e si chiama stagflazione, vale a dire poca crescita con inflazione che non cala verso il target di lungo periodo del 2%.
Questo contesto, immaginando che i tassi se non scenderanno quanto atteso, probabilmente neanche saliranno vista la debolezza economica.
Questo quadro è alla base anche della debolezza attuale del dollaro che potrebbe protrarsi nel tempo.
Così inquadrato possiamo meglio apprezzare l'attuale momento ribassista verso, ipoteticamente, la parte bassa del canale di lunghissimo periodo prima osservato
In considerazione dei sostenuti volumi che osserviamo in questo periodo, i prezzi sembra stiano consolidando il livello 103, da cui passa un supporto statico corrispondente con un precedente punto di swing oltre che livello di ritracciamento di 78.6 di Fibonacci dell'ultima gamba rialzista
Tenendo conto della recente apertura di Trump con la proroga di 90 giorni per l'applicazione dei dazi per 75 paesi, potremmo facilmente assistere ad un ritorno di forza del dollaro sui mercati.
A prescindere da quanto eventualmente strutturale potrà essere il movimento la probabilità esiste e quindi potrebbe essere sfruttata.
Come detto i prezzi stanno consolidando il livello 103 con elevati volumi e, a mio giudizio, potremmo ritracciare verso area 104/105
Trigger potrebbe essere una formazione 1 2 3 low.
COM'E' LA SITUAZIONE DEL DXY IN QUESTA SETTIMANA?Io continuo a rimanere sul fatto che il DXY è ancora debole anche se sta mostrando grande forza di salita.
mi focalizzo sempre sui tf grandi quindi ciò mi permette di vedere molte cose e capire la direzione giusta del prezzo. I tf bassi aiutano ma solo se vuoi tradare tutti giorni.
nel mio caso trado quando il mercato me lo dice inviandomi una notifica del prezzo che entra nelle mie zone predefinite.
la price action e la liquidita non mentono mai e se un prezzo deve salire dovrà per forza andare a prendere liquidita al ribasso.
DOLLAR INDEX, long con harami o hammerChart di Capital.Com
Il violento sell-off che sta interessando molti mercati non ha esentato il dollaro americano.
Osservando il grafico mensile e tenendo conto comunque della importante correzione ritengo lecito monitorare la possibilità di rimbalzi diffusi o inversioni
Per quel che riguarda il dollar index, se i minimi di periodo fossero alle spalle a fine mese c'è qualche possibilità di avere una candela di inversione.
Tuttavia, francamente è ancora troppo presto.
Intanto come detto un qualche rimbalzo potremmo anche vederlo e nostro compito è cercare di scovarlo in anticipo.
Sul settimanale abbiamo già una candela di inversione.
Si tratta di un hammer, non molto bello da vedersi, del quale prendiamo per buono soltanto l'idea sottostante dei prezzi di voler prendere fiato.
Nel grafico è anche evidenziato la figura di testa e spalle ribassista che ha originato il calo i cui target ribassista è stato per adesso raggiunto soltanto per il 90%.
Il 100% corrisponde esattamente con la parte bassa del canale.
Sul grafico giornaliero il rimbalzo sta avvenendo con un pattern semplice di arami con bellissimi volumi associati
A questo punto gli ingredienti ci sono tutti, tocca solo scegliere quale ricetta usare.
Si potrebbe restare sul giornaliero e tradare i pattern di harami
Mettendo come target la parte alta del canale ribassista di breve periodo oppure la parte alta del trading range di più lungo periodo.
Come si vede la ricompensa per il rischio assunto è sostanziale.
Sul grafico orario troviamo la situazione migliore da un punto di vista dell'efficienza
Il trade sembra già scappare si potrebbe tentare di acquistare con un by limit oppure aspettare un ritracciamento.
DOLLAR INDEX, pronto un long se fosse rimbalzoChart di Capital.Com
L'introduzione di dazi commerciali da parte degli USA in misura più elevati di quanto atteso hanno prodotto un po' di scompiglio nei mercati.
Non è rimasto esente il forex con il dollaro in caduta libera, affossato da prospettive di indebolimento economico indotto dalla guerra commerciale intrapresa da Trump.
Una prova evidente la troviamo ad esempio nella contemporanea caduta dei rendimenti del decennale americano, cioè nell'aumento dei suoi prezzi visto il legame inverso dei due valori.
Un indebolimento economico infatti porta con sé prospettive di allentamento monetario e dunque si acquistano i bond con elevata duration finora un po' trascurati per il rischio ritenuto non adeguatamente remunerato
A questo punto ritengo anche esaurito il compito assegnato al pattern di 123 high di Joe Ross a suo tempo segnalato
Considerando la disciplinata discesa dei prezzi dal precedente massimo potremmo considerare la possibilità che, se continuasse nella sua disciplina, si formi un nuovo minimo relativo portando alla formazione del prossimo swing rialzista
Considerando anche i forti volumi associati al rimbalzo dei prezzi, sul grafico a 4 ore, e facendo ricorso ad un pattern personale che molto somiglia al 1 2 3 di Ross, ma che ha una logica diversa, si può tentare un long per intercettare la prosecuzione del rimbalzo
DOLLAR INDEX, long con ripresa dei volumi Chart di Capital.Com
Era stato segnalato un pattern di doppio minimo che tuttora risulta validato ed attivo per il suo percorso verso il target
Sul grafico giornaliero i prezzi stanno abbozzando un pullback sulla mediana del canale laterale di medio periodo.
Questo potrebbe essere un interessante pattern che potrebbe portare il doppio minimo a target.
Sul grafico a 4 ore invece abbiamo la nascita di un nuovo canale rialzista all'interno di quale stiamo assistendo all'abbandono della sua parte bassa da parte dei prezzi.
I volumi sono in espansione, si può costruire un long con le caratteristiche evidenziate nel grafico.
Anaisi Weekly DXYTVC:DXY
Lo scenario del dollaro è molto particolare. Continuiamo a vedere un apprezzamento della valuta americana nonostante molti si chiedono quando ci sarà il cambio di tendenza. In realtà il cambio strutturale è già avvenuto e le turbolenze geo - politiche non aiutano all'espansione della major, tuttavia le aree interessate sono visibili a tutti. Non grandi cambiamenti, il range dovrebbe essere questo per ancora lunghi mesi, ma nei TF minori le opportunità non mancheranno.
DOLLAR INDEX, fast trade con doppio minimoChart di Capital.Com
Nel mercato assistiamo ad un ritorno di forza del dollaro.
Sul grafico settimanale avevamo evidenziato una possibile inversione ribassista con l'ausilio di un pattern 123 high.
Il pattern ha fatto un discreto lavoro portando i prezzi a contatto con la mediana del canale di lungo periodo.
Come atteso, in quest'area abbiamo assistito ad una pausa che potrebbe anche concretizzarsi in un rimbalzo come altrettanto spesso avviene.
L'idea è di tradare questa possibilità al rialzo.
Come si vede la settimana scorsa i prezzi hanno sostanzialmente sostato in questa area mentre la settimana in corso sta per chiudersi con qualche segnale long.
I prezzi si sono mossi sostanzialmente in un trading range orizzontale.
A rafforzare l'idea che possa conclamarsi uno strappo rialzista, ci viene in sostegno l'analisi sul grafico giornaliero
Potrebbe trattarsi di una pausa dei prezzi all'interno del trend ribassista, ma anche no come direbbe Veltroni (mi scuso con i più giovani che si staranno chiedendo chi sia, non perdete tempo a cercarlo).
E se Veltroni avesse ragione, ecco pronta un'idea long.
I prezzi sono approdati sulla parte bassa del canale ribassista che sta guidando il calo e da lì si sono cimentati in un andamento assolutamente laterale che, tra l'altro, li ha portati a contatto con la sua mediana.
Il movimento laterale ha assunto la forma di un pattern di doppio minimo la violazione rialzo del quale, sperando anche nell'aiuto dei volumi che sono in aumento, potrebbe portare dritti al contatto con la parte alta del canale dove è posizionato il target.
Che ne sarà del DXY dopo l'incontro della FED di oggiOggi, il 19 marzo, è un giorno cruciale per il mercato dei cambi, con la riunione della Federal Reserve (Fed) che potrebbe influenzare significativamente il valore del dollaro americano. In questo post, analizzeremo i punti chiave del DXY (U.S. Dollar Index) e cosa ci si aspetta dalla riunione della Fed.
Punti Chiave del DXY
Livelli di Supporto e Resistenza: Il DXY ha recentemente consolidato sotto il livello di resistenza a 104.976, mentre si avvicina a un importante livello di supporto che potrebbe innescare un rimbalzo rialzista se confermato da azioni di acquisto.
Tendenza Attuale: La tendenza rialzista del dollaro è stata sostenuta da dati economici positivi e dalla percezione del dollaro come rifugio sicuro durante le incertezze economiche globali. Tuttavia, recentemente il DXY ha mostrato segni di debolezza, con un calo di circa il 2.5% rispetto ad alcune valute maggiori.
Riunione della Fed del 19 Marzo
La Fed è attesa a mantenere i tassi di interesse invariati tra il 4.25% e il 4.50% durante la sua riunione di marzo. Questa decisione è influenzata da segnali economici misti, tra cui un'inflazione in moderata discesa verso il target del 2% e un mercato del lavoro resiliente.
Gli investitori sono più interessati alle proiezioni economiche aggiornate, note come "dot plot", che rivelano le aspettative individuali dei membri della FOMC sui futuri tassi di interesse. Queste proiezioni potrebbero fornire indizi sulla traiettoria futura della politica monetaria della Fed.
Perché il Dollaro Potrebbe Salire o Scendere?
Perché Potrebbe Salire:
Robustezza Economica: La forte crescita economica degli Stati Uniti e i dati positivi recenti potrebbero continuare a sostenere il dollaro.
Divergenza Monetaria: La differenza tra le politiche monetarie della Fed e quelle delle altre banche centrali potrebbe favorire il dollaro.
Incetrezza Globale: Il dollaro tende a rafforzarsi durante le incertezze economiche globali.
Perché Potrebbe Scendere:
Aspettative di Tagli ai Tassi: Se la Fed dovesse indicare una possibilità di tagli ai tassi nel secondo semestre del 2025, il dollaro potrebbe indebolirsi.
Riduzione delle Posizioni Lunghe: La riduzione delle posizioni lunghe sul dollaro da parte degli investitori potrebbe portare a una diminuzione del suo valore.
Rischi Commerciali: L'incertezza legata alle politiche tariffarie potrebbe influenzare negativamente il dollaro.
In sintesi, il DXY è attualmente in una fase di consolidamento, e la riunione della Fed potrebbe essere un punto di svolta per la sua direzione futura. Gli investitori devono essere pronti a reagire ai segnali provenienti dalla Fed e alle proiezioni economiche aggiornate.
Buona fortuna con i vostri trading!
Disclaimer: Questo post è a scopo informativo e non rappresenta un consiglio di investimento. È sempre importante effettuare una propria analisi e gestire il rischio adeguatamente.
DOLLAR INDEX, se il dollaro si siede un attimo...Chart di Capital.Com
Veloce recap.
Con una doji segnalata su grafico mensile abbiamo ipotizzato il rientro dei prezzi all'interno del trading range di lungo periodo
Lo stesso movimento atteso lo avevamo ipotizzato sul Time frame settimanale con un 1-2-3 high di Joe Ross
Poiché in passato il contatto con la mediana spesso ha comportato un rallentamento del corso dei prezzi, si prova a capire se possa formarsi un valido partner per catturare un rimbalzo un tantino più ambizioso.
Intanto oggi è giovedì e domani, se la struttura della candela non cambiasse sostanzialmente cioè se i prezzi non scendono ulteriormente, la candela settimanale sarebbe di inversione.
Infatti potrebbe formarsi un hammer o una pin bar.
Se così fosse, potrebbe generarsi un nuovo minimo relativo e proporre un nuovo canale rialzista che porti i prezzi potenzialmente riuscire dal trading range.
Neanche a dirlo, la discesa in corso si sta mantenendo all'interno di un canale parallelo che l'appoggio di questi giorni dovrebbe certificare.
Stamattina avevamo ipotizzato la possibilità che i prezzi salissero fino al contatto con la parte alta del canale discendente tracciato sul grafico a 4 ore ed eventualmente, in estensione del movimento, fino a toccare la parte alta di un canale questa volta ascendente che si stava formando come ipotesi di rimbalzo dei prezzi sulla parte bassa del canale settimanale e della mediana del trading range mensile.
Attualmente, a mio giudizio, diviene sempre più concreta un'altra possibilità rialzista che adesso vediamo
Visto che i prezzi si sono spinti fuori dal canale ribassista a quattro ore e si trovano a contatto con la parte alta di quello rialzista, una pausa di riflessione potrebbe anche arrivare.
Nel caso avvenisse, al ribasso avremmo come supporto la mediana del canale sul mensile che potrebbe frenare l'ipotetica discesa e confezionare la spalla destra di un testa e spalle rialzista in formazione.
A quel punto il nuovo pattern, stavolta complesso, potrebbe avere come target un livello più ambizioso ipotizzando in sequenza la mediana e la parte alta del canale ribassista giornaliero.
È una fase di attesa, occorre monitorare per valutare il long.
DOLLAR INDEX, fast trade di rimbalzoChart di Capital.Com
In una precedente analisi dedicata alla chiusura delle candele settimanali di febbraio, tra le altre avevo segnalato il caso dell'indice del dollaro.
La formazione di una candela di indecisione su una resistenza aveva attirato l'attenzione per le potenziali implicazioni ribassiste che portava con sé.
Ovviamente col senno del poi, registriamo l'efficacia di quel pattern il quale potrebbe avere esaurito il suo compito di breve accompagnando i prezzi all'interno del canale da cui erano usciti e precisamente sulla mediana.
Statisticamente qui potremmo anche attenderci un movimento contrario di consolidamento.
Lo scopo è quello di individuare una possibile situazione sufficiente per un trade.
Nel percorso verso la mediana i prezzi hanno seguito un canale discendente regolarmente inclinato e adesso si trovano, contemporaneamente, a contatto con la parte bassa di questo canale e la mediana di quello di periodo superiore.
Zoomando sul time frame a 4 ore troviamo la nascita di un canale rialzista con cui i prezzi stanno iniziando ad allontanarsi dal punto di supporto in cui siamo.
Sul grafico orario c'è la situazione migliore per individuare un long.
I livelli operativi sono in grafico.
Faccio notare che avendo postato l'analisi in ritardo i livelli sono in parte già raggiunti.
Resta ancora un target.
Dollaro: Fed Resta Cauta In Vista Delle Decisioni di TrumpBuonasera caro Trader,
Oggi, 7 marzo 2025, il Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha tenuto un discorso presso un forum economico a New York, delineando la posizione della banca centrale riguardo all'attuale situazione economica e alle future decisioni di politica monetaria.
Attuale situazione economica
Powell ha evidenziato che l'economia statunitense rimane in una posizione solida, con una crescita stabile e un mercato del lavoro robusto. Tuttavia, ha riconosciuto che recenti sviluppi, come l'introduzione di tariffe commerciali su partner chiave come Messico, Canada e Cina, hanno aumentato l'incertezza economica. Queste misure hanno causato volatilità nei mercati finanziari, con fluttuazioni nei mercati azionari e nei rendimenti obbligazionari.
Approccio della Federal Reserve
In risposta a queste incertezze, la Federal Reserve adotterà un approccio prudente, mantenendo invariati i tassi di interesse nel range attuale del 4,25%-4,50%. Powell ha sottolineato l'importanza di "separare il segnale dal rumore", indicando che la Fed attenderà maggiori chiarimenti sugli effetti delle politiche dell'amministrazione Trump prima di apportare ulteriori modifiche alla politica monetaria.
Inflazione e mercato del lavoro
Nonostante le preoccupazioni legate alle tariffe possano portare a un aumento temporaneo dei prezzi, Powell ha osservato che le aspettative di inflazione a lungo termine rimangono stabili. Il mercato del lavoro continua a mostrare segni di forza, con una crescita dell'occupazione solida e un tasso di disoccupazione relativamente basso. La Fed monitorerà attentamente questi indicatori per garantire che l'inflazione rimanga ancorata e che il mercato del lavoro non si surriscaldi.
Riassunto
In sintesi, il Presidente Powell ha ribadito l'impegno della Federal Reserve nel mantenere la stabilità economica, adottando un approccio cauto e basato sui dati disponibili. La banca centrale rimarrà vigile, pronta ad adattare la politica monetaria in base all'evoluzione delle condizioni economiche e all'impatto delle politiche governative.
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Buon Trading
DXY: Torna la forza sul dollaro americanoSe queste mie analisi ti sono utili ti prego di mettere un LIKE/BOOST all' articolo e seguire questo profilo.
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Buongiorno a tutti,
eccomi qui come sempre per l'analisi settimanale.
Quest'oggi andiamo sull'indice DXY, ovvero l'indice che misura la forza del dollaro USA su un paniere di valute dove le principali sono euro, yen, cable e canada.
In questo fine settimana si è creata una price action di continuazione della tendenza rialzista in atto da svariati mesi con un trigger operativo del mio metodo di lavoro: FTW/DMHC.
La tenuta della zona 106,00 infatti è molto importante per le prossime giornate e sarà possibile cercare sulle maggiori valute contro dollaro delle entry LONG USD oppure operare direttamente su questo indice.
Il vero fallimento della struttura rialzista in atto si avrebbe con rotture sotto area 105,00.
Primi livelli di resistenza li troviamo a 108,50 e successivamente sui massimi a 110,00.
Per oggi è tutto, vi auguro un buon week-end e un buon TRADING SIMPLE!
DXY in RialzoA priori dall'ultima analisi effettuata, il dollaro tende a ripartire verso nuovi livelli.
L'annuncio dei dati di disoccupazione alti hanno fatto liquidare il prezzo al di sotto dei precedenti livelli. Nella notte l'annuncio di Trump ha fatto ripartire il dollaro.
Se verrà confermata la tassazione a Canada e Messico il dollaro prenderà ancora PIU' forza.
Ci attende un periodo di SELL sulle coppie valutarie contro il dollaro se verrà confermata questa situazione.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 17.02.2025Borse cautamente ottimiste, guardano ai rapporti Usa – Russia sull’Ucraina.
La tecnologia è ancora in auge e da inizio 2025 Europa meglio di Wall Street.
I listini asiatici salgono bene da inizio anno: l’ottimismo cresce.
Prezzo del metano EU sotto 50 Eur/mgwh! Bene per l’inflazione.
Gli ultimi sviluppi economici sembrano essere un mix di preoccupazione e speranza. Da un lato, l’Europa respira un po’ di sollievo dopo l’annuncio di Donald Trump sull’introduzione di tariffe “reciproche” per i Paesi che esportano negli Usa.
Sembra che i dazi siano meno imminenti del previsto, grazie a un periodo di verifica che farà slittare le misure di diverse settimane. Quindi, per ora, i mercati si sono mostrati più cauti che mai, anche se lo spettro delle nuove tariffe americane continua a pesare sulla scena globale.
A fare da sfondo, poi, ci sono le fragili trattative di pace tra Russia e Ucraina, che riescono a mantenere i mercati in una perenne attesa di novità.
Il prezzo del gas europeo, che era salito alle stelle a causa della guerra e dell’inverno rigido in Europa, ha iniziato a scendere in modo significativo, portando un po’ di respiro alle economie europee, con il prezzo che è scivolato sotto i 50 dollari/megawattora.
Tre giorni prima, il gas era vicino ai 60 dollari, ma la discesa non ha impedito alle Borse europee di chiudere con un passo cauto.
Tra le borse del vecchio continente Milano, comunque, è riuscita a guadagnare un +0,2%, come Parigi, mentre Francoforte e Londra hanno perso -0,4%.
A Wall Street, gli investitori sembrano più sollevati, nonostante l’annuncio di Trump, poiché la decisione finale non verrà presa prima di ulteriori verifiche.
Wall Street ha visto un’esplosione di energia di Airbnb, che ha guadagnato +14,5% grazie a una trimestrale migliore delle aspettative. Apple, invece, è salita +0,8%, consolidando un guadagno settimanale di +6%.
La mossa più interessante riguarda un nuovo prodotto, probabilmente un iPhone "economico", e la crescente integrazione dell'intelligenza artificiale di Alibaba.
Macro Usa: le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono scese -0,9% a gennaio, peggio delle previsioni, a segnalare una possibile frenata dei consumi.
Sul fronte italiano, il Ministero dell’Economia ha comunicato la serie dei tassi cedolari minimi per l’emissione del BTP Più, che partono dal 2,80% per i primi quattro anni e arrivano al 3,60% per i successivi quattro.
L’emissione inizierà lunedì 17 e durerà fino al 21 febbraio. In parallelo, il debito pubblico italiano è salito a 2.965,7 miliardi, un incremento di 97,3 miliardi rispetto all’anno precedente, ma in flessione dal record di novembre.
Gli occhi del mondo sono puntati sulla trattativa per la pace in Ucraina, che sta facendo nascere dubbi in Europa: potrebbero esserci trattative che escludono i Paesi del Vecchio Continente, con la paura di un accordo che indebolisca la posizione dell’Ucraina e possa minare la sicurezza in Europa.
In questo clima, i principali leader europei si riuniranno a Parigi, mentre negli Stati Uniti e in Russia si preparano a un nuovi vertice diplomatico in Arabia Saudita.
Le Borse asiatiche hanno chiuso in rialzo, con Shanghai, Shenzhen, Hong Kong e Seul che hanno registrato guadagni tra +0,2% e +0,75%. Un segnale positivo?
Forse, ma gli investitori restano concentrati sul settore tecnologico, che sembra essere il vero motore della crescita. La Cina in particolare ha visto una crescita nell’indice MSCI China, che Goldman Sachs prevede possa arrivare, nei prossimi 12 mesi, a guadagnare il 16%.
Ma attenzione: mentre l'Asia si risolleva, i mercati europei continuano a essere più robusti, con il FTSE MIB e il DAX che registrano rispettivamente +12,5% e +13%, i migliori risultati globali. Un'ulteriore conferma che l'Europa sta facendo bene, mentre Wall Street, pur solida, è più indietro.
Petrolio, il Brent ha chiuso con una leggera crescita (+0,1%) dopo settimane difficili, ma l’intensificarsi delle discussioni sulla pace in Ucraina sembra aver prevalso sugli allarmismi legati alla guerra commerciale.
Un possibile accordo potrebbe persino abbassare il prezzo del greggio. Intanto, l’India ha dovuto adattarsi alle nuove strategie americane, acquistando più petrolio e gas naturale dagli Stati Uniti per evitare i dazi e ridurre l’eccesso di surplus commerciale.
L’indice Bloomberg delle commodities ha chiuso la settimana sui massimi da maggio, con un guadagno dell'1,5%, segnando l’ottimismo verso gli sviluppi in Ucraina.
Secondo Goldman Sachs, un possibile accordo di pace avrebbe effetti diretti sul mercato energetico, con un abbassamento dei prezzi del gas in Europa che potrebbe oscillare tra il 15% e il 50%.
Cambio Euro/Dollaro: il Dollaro ha perso terreno nei confronti dell’euro, chiudendo la settimana con -1,5%, benchè il trend rialzista rimane intatto. Le vendite al dettaglio e la debolezza del dollaro indicano che la Federal Reserve potrebbe scegliere una politica più morbida.
Questo sembra dare una nuova spinta ai metalli preziosi, con l’argento che potrebbe essere il nuovo "Bitcoin", secondo Peter Schiff, noto economista e strategista Usa.
In conclusione, il panorama globale è ancora incerto. Sebbene le Borse siano in positivo e le commodity segnino buoni risultati, preoccupazioni per la pace in Ucraina, guerre commerciali e dei dazi continuano creare dubbi negli investitori.
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
DOLLAR INDEX, slow trade con 1-2-3 lowChart di Capital.Com
Sul finire del mese di gennaio ho prodotto un'analisi in cui proponevo situazioni interessanti da monitorare osservate sul time frame mensile dove, visto il fine mese, si erano appena formate le nuove candele.
Tra i grafici proposti c'è il dollar index.
Il dollaro americano dopo avere lateralizzato per diverso periodo aveva prodotto un breakout che ha portato il dollar index sopra l'area interessata.
Dopo la falsa rottura generatasi a novembre, dicembre ci ha regalato il breakout buono, anche con discreti volumi.
Subito dopo, nel mese di gennaio, i prezzi hanno prodotto un ragionevole pullback sull'area appena violata chiudendo il mese con una figura di incertezza/inversione.
Si tratta di una doji il cui minimo rappresenta il test del supporto.
Con i prezzi di febbraio abbiamo già assistito alla validazione del pattern per cui potremmo attenderci le conseguenze che questa figura canonicamente promette.
Se non ci sono motivi più importanti che possano prefigurare una caduta dei prezzi più profonda, il movimento più ragionevole sarebbe quella di una escursione dei prezzi dentro l'area di lateralizzazione da cui sono appena usciti.
Tecnicamente la situazione è simile a quella che osserviamo su cambio euro-dollaro.
Spacchettata sul time frame settimanale, la doji mensile di gennaio, unitamente ai prezzi di febbraio, sta disegnando un pattern di 123 low di Joe Ross.
Qui già confermato, su euro-dollaro in attesa di conferma.
Possibile un approdo in area 100.
Lavoro USA: Salari Alti, Assunzioni Basse. Il Dollaro in BilicoI dati macroeconomici sul mercato del lavoro statunitense appena rilasciati hanno creato un quadro contrastante, generando incertezza e volatilità sui mercati finanziari. Un rialzo dei salari superiore alle attese si scontra con un calo delle nuove assunzioni, mettendo in discussione la solidità dell'economia americana e le prossime mosse della Federal Reserve (Fed).
Salari in Crescita (Average Hourly Earnings m/m): L'incremento del 0.5% su base mensile, rispetto al previsto 0.3%, segnala una persistente pressione inflazionistica. Salari più alti significano maggior potere d'acquisto, ma anche costi di produzione più elevati per le aziende. Questo dato potrebbe spingere la Fed a mantenere una politica monetaria restrittiva più a lungo per contenere l'inflazione.
Rallentamento delle Assunzioni (Non-Farm Employment Change): Il dato sulle nuove assunzioni non agricole, fermo a 143K contro i 169K attesi e i 307K del mese precedente, è un campanello d'allarme. Indica un rallentamento significativo nel mercato del lavoro, che potrebbe riflettere una decelerazione della crescita economica.
Tasso di Disoccupazione Stabile (Unemployment Rate): Il tasso di disoccupazione al 4.0%, leggermente migliore delle aspettative, offre un barlume di ottimismo. Tuttavia, in combinazione con il calo delle assunzioni, suggerisce che l'economia potrebbe iniziare a perdere slancio.
DOLLAR INDEX, prezzi risucchiati nel trading range?Chat di Capital.Com
La forza del dollaro misurata nei confronti delle principali valute globali attraverso il DXY, è ben visibile sul grafico mensile
Abbiamo tre candele bianche, mediamente di grandi dimensioni rispetto al recente passato.
Un movimento, accompagnato da timidi volumi, che ha portato i prezzi a contatto con la resistenza statica di 106,95.
Si è prodotto un breakout assolutamente timido come certificato da volumi che non sono stati in grado di accompagnare il movimento espandendosi.
La conseguenza minima è il movimento attuale di pullback sulla resistenza appena violata.
La debolezza dei volumi cui facevamo riferimento rende interessante la valutazione di della possibilità che i prezzi tornino all'interno del movimento laterale che si è sviluppato negli ultimi due anni
Un testa spalle ribassista che sta violando la neckline.
Un target più conservativo ed immediato può essere individuato nel precedente massimo relativo a 105,6 oppure i minimi recenti a 105
Il movimento attuale inoltre va inquadrato all'interno del recente pullback anche sulla trendline rialzista violata nei giorni scorsi
WisdomTree - Tactical Daily Update - 21.01.2025Wall Street chiusa, le Borse europee stabili nel giorno del varo del Trump2.
Prevale l’incertezza sulle future politiche commerciali Usa verso Cina ed Europa.
Scendono petrolio e gas, e si indebolisce il Dollaro.
Bitcoin & celebrano il nuovo Presidente “crypto-friendly”.
L'insediamento di Donald Trump come 47° presidente degli Stati Uniti ha immediatamente attirato l'attenzione dei mercati globali, sebbene Wall Street fosse chiusa per il Martin Luther King Day. Le Borse europee hanno registrato risultati positivi, ma non hanno raggiunto i massimi della giornata. Milano ha chiuso con una lieve flessione del -0,34%, influenzata dallo stacco delle cedole di Enel e Snam. Al contrario, altre piazze europee, come Parigi (+0,06%) e Londra (+0,11%), hanno segnato lievi guadagni, mentre Francoforte ha toccato un record storico con il DAX che ha superato per la prima volta i 21.000 punti.
A livello statistico, sono stati battuti numerosi record storici: DAX, FTSE 100 di Londra, l'Eurostoxx 600 e l'Eurostoxx 50, mentre Milano ha aggiornato i massimi dal 2008. Questi incrementi sono stati influenzati dalle dichiarazioni di Trump, che ha accennato all’intenzione di avviare un'indagine sui deficit commerciali e le pratiche scorrette, ma senza introdurre nuove tariffe immediatamente. Tale scenario ha contribuito al rimbalzo del settore automotive europeo (+1,7%) e delle banche (+1,4%), quest'ultima toccando il record dal 2015.
Sul fronte valutario, il dollaro ha ceduto terreno grazie alle voci secondo cui Trump non avrebbe imposto immediatamente nuovi dazi. L’euro ha guadagnato terreno, risalendo sopra 1,04 USD. Sul mercato obbligazionario, lo spread tra i BTP italiani e i Bund tedeschi è sceso a 110 punti base, con il rendimento del BTP decennale in lieve calo, chiudendo al 3,61%. Gli investitori sono ora focalizzati su come Trump gestirà le sue politiche in ambito economico e commerciale, in particolare in materia di immigrazione, tariffe ed energia.
Il Bitcoin ha reagito positivamente all’effetto Trump, toccando i 109.351 dollari, un massimo storico, per poi ritornare sopra i 107.000 dollari. Il presidente ha promesso di essere un “presidente cripto” e di rimuovere gli ostacoli all’adozione delle criptovalute, spingendo il Bitcoin a guadagnare l’80% dal suo insediamento. Anche le altre criptovalute hanno mostrato una crescita significativa, con l’adozione che si prevede in aumento a causa delle politiche favorevoli.
Sul fronte energetico, il petrolio ha subito un calo dell’1%, con il prezzo del Brent sceso sotto gli 80 dollari al barile, dopo l’ingresso in vigore della tregua a Gaza. I future del WTI hanno segnato una flessione a 77,8 dollari al barile, mentre il gas naturale è salito a 47,7 euro al megawattora. Le aspettative per l’energia sono state influenzate anche dal ritiro previsto degli Stati Uniti dall’accordo sul clima di Parigi e dalla dichiarazione di emergenza energetica che Trump intende firmare per stimolare la produzione di greggio e gas negli Stati Uniti.
A livello geopolitico, Putin ha accolto positivamente l’ingresso di Trump alla Casa Bianca e ha espresso disponibilità a dialogare con gli Stati Uniti su temi caldi come l’Ucraina e il disarmo nucleare. Tuttavia, gli analisti prevedono che Trump possa spingere per politiche più nazionaliste, come l’uscita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’uscita dall’accordo di Parigi sul clima, con possibili tariffe su Messico e Canada a partire dal 1° febbraio. La retorica protezionistica di Trump potrebbe avere ripercussioni su tutte le principali economie globali.
Sui mercati delle materie prime, l’oro ha registrato un aumento, spinto dalla correzione del dollaro, raggiungendo i massimi da inizio novembre. L’indice delle materie prime ha subito una leggera flessione, influenzato dal calo dei prezzi di petrolio e gas naturale. Gli analisti restano in attesa di capire come le politiche di Trump influenzeranno le dinamiche globali e i mercati finanziari.
Le aspettative per l’economia europea rimangono contrastate: si prevede un leggero calo dell’indice IFO sulla fiducia degli investitori tedeschi, con l’indicatore che potrebbe scendere a 15,3 a gennaio, rispetto ai 15,7 di dicembre. Le decisioni della Banca Centrale Europea, che potrebbero includere tagli ai tassi di interesse, sono oggetto di discussione, con alcuni membri che suggeriscono che le attuali condizioni economiche possano ancora evolvere. In ogni caso, la politica monetaria della BCE rimane sotto stretta osservazione, specialmente in vista di possibili nuovi stimoli economici.
Infine, Donald Trump parteciperà in videocollegamento al World Economic Forum di Davos, dove discuterà di temi chiave come l’aumento dei dazi doganali, la deregolamentazione e gli sgravi fiscali, nonché le implicazioni politiche ed economiche del suo mandato sul conflitto ucraino. Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atteso in videocollegamento, con la guerra in Ucraina destinata a rimanere uno dei temi cruciali sotto la presidenza Trump. Gli sviluppi geopolitici e le politiche economiche determineranno probabilmente il corso delle dinamiche globali nel prossimo futuro.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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Il Super DOLLARO: una mina sul percorso dell'azionario USALe conseguenze della rapida crescita del dollaro potrebbero mettere a repentaglio gli utili registrati dalle aziende statunitensi, nonché la salute economica di alcuni mercati emergenti.
Secondo un indice nominale del tasso di cambio ponderato per gli scambi gestito dalla Federal Reserve, il dollaro statunitense è scambiato sui livelli più alti mai registrati dal 1973.
Anche il Dollari Index, che misura il valore del dollaro rispetto ai suoi maggiori competitori con forte sbilancio verso l' euro, ha recentemente superato quota 110, attestandosi al livello più alto da novembre 2022. Tuttavia, per quanto riguarda gli investitori, il livello assoluto del dollaro rispetto alle altre valute non è tanto importante quanto il ritmo assunto dal suo apprezzamento. Ultimamente, quel ritmo è stato piuttosto rapido. Il Dollar Index, è aumentato del 9% dal giorno delle elezioni ed ha chiuso il trimestre conclusosi a dicembre, con un aumento del 7,7%, il massimo di qualsiasi altro trimestre dal 2015. Data la sua importanza per l'economia globale, fluttuazioni così rapide del valore del dollaro possono avere conseguenze di vasta portata. Un dollaro forte fa sì che il denaro guadagnato all'estero valga meno in termini di dollari, aumentando la possibilità che gli effetti di conversione della valuta possano far sì che le aziende non raggiungano gli obiettivi di Wall Street per vendite e guadagni. Come minimo, le aziende non supererebbero quegli obiettivi tanto quanto avrebbero altrimenti fatto e questo potrebbe avere delle forti pressioni negative sul mercato azionario in tempo ragionevolmente brevi.