S&P 500 – Recupero, solo illusione?Qualche accorgimento al canale di breve per considerare nuove strade anche se quella discendente resta ancora la più probabile. Vedremo se andrà a ritestare il minimo in area 3650-3600 o ci stupirà con un ulteriore recupero.
MTS_trade: Preso stop sullo short a 3680 e aperto short da 3800 sempre non troppo esposto.
Invest_MTS
Idee operative WSP1!
Operazione oderna - giornata positiva ma...ancora spikeNegli ultimi periodi il Micro mini S&P ha regalato buone operazioni e discreti setup sorpatutto durante la sessione europea ed asiatica.
Anche oggi si è conclusa una giornata, tutto sommato positiva, con un'operazione in profitto al mattino ed una in perdita durante l'apertura del mercato americano.
In particolare attorno alle ore 7:45 su time frame 15 minuti si stava completando una figura di triple top. Segnale di probabile ed imminente inversione. Ingresso short a 3805, con stoploss 3815. Take profit a 3775. L'operazione nel corso della mattinata, complice anche un mercato abbastanza trendy mi regala 30 punti di profitto.
La seconda operazione alle ore 17:30 circa, fa segnare ingresso short sul livello 3785, con stoploss in area 3795 e take profit in area 3765. Purtroppo uno spike, dopo pochi minuti va a toccare il mio stoploss facendomi uscire dal mercato, dirigendosi poi in direzione del mio take profit (ma ormai l'operazione era chiusa). Risultato 10 punti persi.
Grazie al money managment comunque la giornata si è chiusa in positivo di 20 punti al lordo delle commissioni pagate. L'orario di apertura americano continua a dimostrarsi abbastanza ostico e probabilmente sarebbe meglio parametrare lo stoploss alla volatilità, tuttavia il mio piano prevede piccole perdite, difficilmente superiori a 10/15 punti, atteso che le operazioni chiuse in profitto mediamente sono di 20/25 punti.
Incrementare gli stop significherebbe cambiare il mio profilo di trading verso una strategia con maggiori oscillazioni intraday. Non è una strada che escludo in futuro, ma oggi continuo a portare avanti la mia idea di trading basata su semplicità e sostenibilità sia in termini psicologici che statistici.
Gli spike - Questi maledettiCome da titolo, volevo condividere quanto accaduto oggi in operatività intraday.
Ingresso short livello 3783 con stoploss in area 3791.
Il mercato è andato nel senso dell'operazione, giungendo nel corso della mattinata in area 3763.
Porto il trailing stop in area 3775, per sfruttare il trend in corso.
Purtroppo la candela delle 15:30 ha determinato uno spike che ha toccato il mio livello di trailing facendomi uscire dal mercato.
Successivamente, quasi in maniera beffarda, l'operazione continua secondo quella che era la mia pianificazione iniziale.
Il trailing mi ha comunque garantito almeno 8 punti di profitto, tuttavia nel momento in cui scrivo, l'S&P500 si ritrova in area 3735, sarebbero stati quasi 50 punti.
Comunque, l'importante è come sempre gestire le perdite, anche se poi diventa necessario riuscire a sfruttare al meglio le giornate come quella di oggi.
Il Bear market rally dell'S&P500L'S&P 500 è salito del 2,6% in una giornata, registrando la migliore seduta dalla fine di luglio. Stesso viatico anche per il Nasdaq e il Dow Jones Industrial, che hanno registrato guadagni superiori al 2%. Come di solito accade, i guadagni sono stati accompagnati da forti cali dei rendimenti obbligazionari. Il rendimento del Tesoro a 10 anni è sceso di 15 punti base al 3,65%, mentre quello a 2 anni è sceso di 10 punti base al 4,10%.
Va considerato, però, che Il calo dei rendimenti è legato in parte ai dati più deboli (vedi ISM) sul settore manifatturiero, che ha segnalato un rallentamento della crescita del settore a settembre. Questo potrebbe rappresentare un problema per l'economia, ma potrebbe anche contribuire ad alleviare alcune delle pressioni inflazionistiche che continuano a preoccupare la Federal Reserve.
Il commento del presidente della FED, a margine della riunione straordinaria di ieri, suggerisce che la Banca Centrare USA rimarrà “data depending”, e che la politica sui tassi non è affatto vicina a una svolta...e questa volta gli investitori potrebbero decidere di prenderlo in parola....anche perché sullo sfondo aleggia lo spettro Credit Suisse con il rischio di un "margin call" di una banca sistemica.
S&P 500 – Credit o Dedit Suisse? In questo fine settimana sembra che il mercato abbia trovato la sua nuova spada di Damocle: Credit Suisse. Sembra che i CDS (credit default swap) abbiano raggiunto un nuovo massimo e la bancarotta sia vicina.
Noi monitoriamo questa situazione torniamo sull’indice ha toccato e chiuso sotto i 3600 e sta continuando a scendere nella parte bassa del canale senza dare tregua.
MTS_trade: dopo rimbalzo di mercoledì abbiamo una posizione short da 3680 non troppo esposta.
Invest_MTS
S&P 500 – Muoversi o non muoversi?Siamo sempre in attesa di direzionalità e ogni movimento è ricco di volatilità che riporta l’indice sugli stessi livelli. I più impavidi possono cavalcare questo momento seguendo i trend di brevissimo/intraday portando a casa modesti guadagni. Le tensioni sono molte e oggi Powell parlerà, potrebbe innescare ulteriore volatilità e movimenti. Massima attenzione!
MTS_trade: flat come lunedì, in attesa di capire direzionalità di breve.
Invest_MTS
S&P500: quadro tecnico sempre più debole, quali prospettive ora?Gli indici di Wall Street archiviano la prima seduta della settimana in negativo, influenzati dalle scelte fiscali proposte nel Regno Unito, che hanno portato la sterlina ai minimi storici nei confronti del dollaro.
Il crollo della sterlina ha preoccupato non poco la Bank Of England, che però per il momento si è limitata a chiarire che se le scelte fiscali influiranno sull’inflazione non esiterà a modificare i tassi d’interesse.
Il future su S&P500 ieri è sceso vicino ai minimi dell’anno, toccando quota 3.657 punti; le contrattazioni si sono poi chiuse a 3.670 punti.
Nella seduta odierna stiamo assistendo ad un rimbalzo, con il mercato che al momento della scrittura è tornato a scambiare sopra i 3.700 punti.
La struttura tecnica è decisamente molto debole, frutto delle vendite della scorsa settimana catalizzate dal breakout del supporto a 3.900 punti, livello che avevamo più volte segnalato nelle precedenti analisi.
Il saldo di questo mese al momento segna un -6%.
La tenuta di quota 3.650 punti, livello il cui breakout aveva innescato l’uptrend a gennaio 2021 e contenuto la discesa nel giugno scorso, ha frenato per il momento le vendite, motivo per il quale riteniamo ora possibile un rimbalzo.
Da sottolineare però come S&P500 stia scambiando ormai stabilmente da metà agosto all’interno di un canale ribassista ben delineato e che in tale contesto i rally di mercato troveranno ostacoli già a quota 3.750 punti.
Fino a che l’S&P500 rimarrà all’interno di tale canale, ovvero nel range delimitato superiormente ora dalla resistenza dinamica tra 3.850 e 3.900 punti sarà difficile osservare un recupero importante.
Tuttavia da registrare come gli ultimi rialzi della volatilità implicita su S&P500 abbiano portato il VIX in ipercomprato, fattore che potrebbe continuare ad un recupero delle quotazioni di S&P500, anche se aspettiamo un segnale di inversione associato a chiusure giornaliere del VIX sotto quota 29.5 punti (contratto VIX Future).
Lato operativo riteniamo quindi possibile assistere ad un mini rally nel breve, operando quindi in acquisto con estrema prudenza e size ridotte sull’eventuale break al rialzo di 3.730, con obiettivo 3.755 punti; di contro sul test di 3.755 il mercato offrirà con tutta probabilità occasioni lato short (livello di confluenza di resistenza statica e dinamica); stesso ragionamento per l’altra importante resistenza di breve da segnalare, posizionata a 3.850 punti.
Gli obiettivo delle operazioni short sono da ricercare comunque in area 3.700, poiché data l’importanza del supporto a 3.650 punti potremo vedere il mercato nel breve far fatica nel superare al ribasso tali minimi.
S&P500 - Prove di tenuta Significativa le frenata ribassista a ridosso dei minimi di Giugno visti in area 3640. Le implicazioni tecniche assunte evidenzia una struttura squilibrata sul lato ribassista, pertanto sul breve è lecito attendersi una reazione che potrebbe amche interessare quotra 3850. In tendenza e a parità di condizioni, invece, non è da scartare un violento re-pricing delle quotazioni come incastro di una fase esaustiva del modello ribassista in atto da tempo e come fase di capitolazione di un processo di erosione delle posizioni LONG assunte dall'investotore retail. Target finale visto tra quota 3.300 e 3.500.
S&P 500 – Occhi aperti Venerdì nelle ultime ore di contrattazione ci sono state chiusure di posizioni short, attenderei apertura USA per capire che direzione di breve può prendere l’indice.
Area 3650-3700 ha lavorato e retto bene a metà giugno, vedremo se supporta ancora. I volumi hanno sostenuto questa discesa più dell’altra partite entrambe da 4000. Ho provato ad aggiustare il canale di breve (blu) per capire meglio se potrebbe avere senso un rimbalzo nel brevissimo, ovviamente da prendere con le pinze.
MTS_trade: flat, in attesa di capire direzionalità di breve.
Invest_MTS
S&P 500 – 0.75 fuPowell ha ribadito più volte che il target è riportare l’inflazione al 2% continuando ad alzare i tassi e con forte probabilità li alzerà al 4.5/4.75% entro il 2023, quindi nei prossimi 3 meeting FED.
Noi stiamo allerta seguendo il trend e in merito, ieri siamo scesi in area 3770-3730 e l’indice è sia sul supporto del trend di breve discendente sia su un primo target di rottura, quello del vecchio supporto che ha lavorato bene durante il rialzo avvenuto da giugno a settembre.
MTS_trade: chiuso lo short ieri a 3760 precauzionalmente in attesa di capire come lavorerà questo livello nonostante la discesa si prospetti ancora interessante fino sotto i 3600.
Invest_MTS
S&P 500 – Rialzo tassi alle porte Il calendario questa settimana suggerisce di tenere gli occhi molto aperti, le reazioni potrebbero essere repentine e, come a volte succede, contrarie a quel che la maggioranza crede.
MTS operatività: ho in pancia la posizione short aperta settimana scorsa e avendo superato area di supporto 3930-3890 mi aspetto che vada a cercare area 3770-3730.
Invest_MTS
S&P 500 – Giorno FED 0.75 o 1 questo è il dilemma. Oggi, più che l’incremento del tasso che è già scontato nei prezzi in questo momento, si attende di capire quale sarà la prossima mossa e di conseguenza se la probabilità che l’aumento del tasso a novembre sia un altro 0.75 o un numero più contenuto. Ovviamente la decisione per l’1% oggi porterebbe i tassi a 3.5% e sposterebbe le probabilità per il tasso atteso di novembre sopra il 4%.
MTS_trade: short aperto sempre in attesa di capire se ci sarà questa accelerazione al ribasso o una ripresa e oggi potremmo avere qualche info in più, anche se in questi giorni la volatilità intraday è stata alta e con pochi indicatori trend follow si è potuto fare ottimi gain.
Invest_MTS
LA TEMPESTA PERFETTA è ALLE PORTE!ANALISI COT REPORT del 18.09.2022
-CONTESTO
Siamo giunti ad una delle settimane più importanti di questo 2022, appuntamento immancabile per gli operatori quello con la FED del 21 settembre, che sarà determinante per conoscere il destino dei mercati finanziari.
In questa rubrica dedicata esclusivamente alla lettura del posizionamento dei non commercial sul mercato dei futures quotati al CME di Chicago, non possiamo esimerci dalla lettura dei dati in previsione della FED e cercare quindi di capire come si stanno preparando le mani forti e quali aspettative possono avere da questo appuntamento attraverso le loro posizioni.
Il quadro generale dei dati forniti dal report di questa settimana, ci pare abbastanza chiaro, con delle correlazioni inter-market stabili nel mood dominante del risk off.
Sia il comparto valutario, che quello equity per finire alle commodities sembrano tutti dare fede ad una lunga fase di recessione dalla quale doversi proteggere e pertanto posizioni prudenziali sono chiare nel sentiment dei big players, ma procediamo con il consueto ordine.
-FOREX:
il comparto valutario mantiene stabile il suo sentiment pro dollaro USA, penalizza ancora la sterlina e lo yen giapponese, mentre sembrano comparire segnali interessanti sulla moneta unica, che potrebbe rivelarsi il prossimo driver delle mani forti.
EURUSD
Si ricoprono circa 24500 contratti questa sola settimana sull’euro, passando cosi di fatto da -36350 a -11800 contratti, il che permette ancora si un posizionamento netto corto, ma che apre le porte a potenziali cambi di rotta, special modo se questa settimana che è alle porte dovesse vedere forti prese di profitto sul dollaro USA e se la profonda crisi energetica che stringe il vecchio continente nella sua morsa dovesse trovare una qualche soluzione.
Da un punto di vista tecnico rimaniamo sulle aree di parità con il dollaro usa, e le aree di minimo di 0.9850 sembrano per ora reggere a nuovi tentativi ribassisti. Evidente la necessità di attaccare i massimi a 1.01 prima e 1.02 poi, per parlare di potenziali allunghi rialzisti, che potrebbeor portare alle resistenze di area 1.0340
GBPUSD
Senza sosta la caduta della sterlina, dove le mani forti toccano i -68086 contratti, incrementando la loro posizione netta corta di ben 17654 contratti. si torna a guardare con simpatia le massime esposizioni corte viste già in questo 2022
Il quadro tecnico non può che confermare il trend ribassista in atto, con prezzi che toccano nuovi minimi sotto 1.14 e che aprono la strada a nuovi ribassi. Difficile dire quale sarà la fine diquesto movimento, ma certo che un intervento politico economico sarà ben presto doveroso per sostenere le sorti della moneta britannica
USDCAD
Fatica anche il dollaro canadese che seppur ha goduto per un lasso di tempo della forza del wti, oggti ne paga lo scotto, mantenendo stabile la correlazione diretta, che oggi penalizza fortemente le sorti del doollaro canadese. Le mani forti si trovano oggi con 12425 contratti netti lunghi, ma in questa sola settimana hanno ridotto di ben 5485 contratti.
Anche il quadro tecnico per il futures cad sembra impostato chiaramanet a ribasso, con il break out di 0.7560 che ha aperto la strada ad allunghi ribassisti.
YEN
Per i big plaiers ancora no né tempo per ricomprare massicciamente yen, mantenendo pertanto ancora posizioni nette corte per ben 80692 contratti, incrementando di ben 22500 contratti la posizione precedente.
Il quadro tecnico per il futures yen, sembra aver trovato un primo supporto, che tutta via dovrà dimostrare la prossima settimana la sua validità, e la cui rottura ribassista, sarebbe un chiaro segnale per ulteriori ingressi in trend ribassista.
Dollar index
Stabili le posiozioni sul dollaro americano, che continua a vedere le mani forti detenere circa 35600 contratti, senza grandi scossoni al momento, in chiara attesa per le parole di Powell della prossima settimana, che potranno determina ulteriori allunghi o prese massicce di profitto.
Il quadro tecnico mostra ancora un dollaro stabile sui massimi di periodo oltre 110 e poco possiamo sperare , in termini di volatilità, prima di mercoledi, dove potremmo vedere nuovi movimenti direzionali nascere.
-EQUITY:
Inutile negare la sfiducia dei grandi operatori sul futuro dell’equity, palesemente mostrato nelle posizioni corte che hanno preso il sopravvento special modo questa settimana. Aumentano i contratti corti su tutti gli asset equity, a partire dall’S&P fino al DOW e al Russel.
I timori di una FED ancora iperaggressiva, che possa mettere sul tavolo rialzi tassi fino anche di 100BP fa tremare gli operatori, che preferiscono girarsi corti. Massima attenzione dunque nel cercare di prendere posizione contrarian long.
S&p
Con un incremento di ben 42284 contratti corti, le mani forti passano ad una posizione netta di ben -281000 contratti per l’S&P, mostrando chiaramente qule possa essere il loro sentiment almeno fino alla FED, dove potenziali prese di profitto non sono da escludere.
Anche il quadro tecnico ci pare in linea con il sentiment dei non commercial, andando a cercare nuovi minimi di periodo e puntanto ai minimi di per questo 2022 che se violati aprirebbero la strada ad importanti approfondimenti.
Anche il nasdaq vede nuovi contratti corti entrare sul mercato con ben 10240 pezzi, riducendo grandemente il flebile posizionamento long che passa a 11806 contratti.
Netti corti anche sul dow con -11686 contratti e sul russel con ben 99152 contratti, posizione che completa il quadro di una vera tempesta perfetta.
COMMODITIES
Il comparto delle commodities si allinea sia nel quadro tecnico che nel posizionamento dei big plaiers al mood di risk off, con l’energy che trova ancora riduzioni nel posizionamento di lunghissimo long per il WTI e per il Ngas
Il wti vede le mani forti a 227057 contratti e prezzi stabili sui minimi di periodo, mentre il Ngas , dove le mani forti sono netti corti a -145715 contratti, sembra voler abbandonare le arre di massimo dei 9$, per tornare a prezzi più vicini al fair value di 6-7$
Anche il gold trova posizionaemnti corti questa settimana con -5513 contratti e una posizione netta , che pur ancora long , si limita a 97344 contratti, minimimo da oltre 180 rilevazioni. Si accompaga al gols il silver dovbe le mani forti sono già netti corti con -4640 contratti.
Mood di risk off, che segue il ciclo macroeconomico di recessione, anche nei prezzi e nelle price action con il gold che ha rotto questa settimana l’importantissimo supporto a 1679$ che apre la strada ad offondi fino a 1600$
La settimana sarà caratterizzata dall’appuntamento con la FED di mercoledi che catalizzerà probabilmente l’attenzione degli operatori in questi primi giorni della settimana.
buon trading
Salvatore Bilotta
S&P 500 - Impostazione per la prossima settimanaLa settimana di contrattazione appena conclusa su S&P500 è stata abbastanza complicata, con possibilità di operare, per quanto mi riguarda solo nella giornata del 13 settembre con un' ottima operazione short sulla scorta del grande movimento negativo determinato dai dati del CPI e dalle aspettative di un atteggiamento falco da parte delle banche centrali.
Generalmente dopo un cosi grande movimento direzionale (13 settembre) è buona norma proseguire con operazioni che cerchino di seguire l'impulso. Tuttavia movimenti di indici vicini al 3/4% in una giornata, lasciano in genere per i giorni a venire, mancanza di movimento intraday. Ho pertanto deciso di attendere un livello chiave, per poter impostare un'operatività. Un livello chiave, a mio avviso, è stato raggiunto proprio lo scorso venerdì 16, con una candela caratterizzata da importante spike: i prezzi hanno tentato la rottura al ribasso del livello 3890, raggiungendo anche l'area 3850, non riuscendo nell'intento della continuazione. Questo potrebbe indicare un momentaneo esaurimento di spinta delle vendite. Per la prossima settimana, qualora dovessimo assistere lunedi ad un'apertura di tipo forte, potrebbe essere interessante ricercare setup long. La rottura al ribasso della candela di venerdì, non sarebbe un bellissimo segnale e potrebbe portare l'indice a replicare i minimi di giugno.
S&P 500 – Come sfumare una settimana di salita in poche oreIeri è stata una di quelle giornate che sei seduto sul seggiolino delle montagne russe e sai di aver superato la cima, hai già rallentato e resta solo la discesa con un’accelerazione che fa battere anche i cuori più impavidi.
Direi che il -4 % circa post inflazione si è fatto sentire, riportando l’indice indietro di una settimana in poche ore. Ho aggiornato il trend di breve e se superasse area di supporto 3930-3890 potremmo vedere un’altra accelerazione.
MTS operatività: per scrupolo avevamo chiuso la posizione al rialzo a 4100. I più impavidi ieri hanno aperto lo short superato il minimo del 9 settembre a 4030, ma per quelli più cauti potrebbe esserci una finestra su un rimbalzo tecnico e sull’eventuale superamento dell'area di supporto.
Invest_MTS
ES1! - Possibile allungo fino a 4225?La scorsa settimana ci eravamo lasciati qui () con S&P500 che aveva raggiunto la zona del 75% di ritracciamento (avevo indicato un prezzo target di 3875, che non è stato raggiunto, ma essendoci arrivato molto vicino (3883.50) possiamo considerare l'analisi corretta, questo perché personalmente considero il target come una "zona indicativa" e non come prezzo. Le posizioni aperte (a mio avviso) non vanno mai lasciate in preda al loro destino, ma vanno continuamente gestite e adeguate secondo lo sviluppo del mercato.
Chiarito doverosamente quanto sopra, lo scenario si è confermato long negli ultimi giorni della scorsa settimana, caratterizzato da massimi crescenti che hanno invertito al momento la precedente struttura ribassista.
Al momento, il settimanale ed il giornaliero sono a rialzo, quindi ci si potrebbe attendere una continuazione del trend, a mio avviso almeno fino alla zona di prezzo 4175 .
Elementi a supporto di questo potenziale target long sono
- la presenza di due vaste aree di vuoto volumetrico subito sopra la nostra testa, che potrebbero causare un'accelerazione della salita
- la presenza di un minimo di 4180 in H4 del 26/08 ore 12.00, che rappresenterebbe la chiusura strutturale della risalita in corso
- 4175 è un prezzo quartile
- 4176.50 rappresenta anche il 25% di ritracciamento del movimento long iniziato il 14 luglio (sul quale mi ero basato per stimare la discesa fino a 3875): il raggiungimento del livello quartile potrebbe comportare un movimento di liquidazione e profit taking
- la presenza di una forte zona di Supply in fascia 4185.25 - 4217.50 che il 26 agosto ha dato inizio al forte movimento di vendita dello stesso pomeriggio, in sessione USA. ( ATTENZIONE : la supply zone si estende fino a 4217.50, quindi non è da escludere un movimento di picco ( stop run ), che potrebbe toccare anche i 4225)
Come sempre comunque il condizionale è d'obbligo: vedremo effettivamente cosa accadrà, man mano che questo accadrà.
S&P 500 – Domani dati inflazione, torneremo a scendere? Come dicevo venerdì siamo arrivati sull’area di resistenza 4080-4180 e sembra che stia lavorando ancora bene. Ovviamente domani ci sono i dati sull’inflazione USA da quelli potremmo scoprire quantomeno la prossima tendenza di breve da seguire.
MTS operatività: ho chiuso per precauzione il breve long a 3970 a 4100. Precauzionalmente per dati inflazione e attendo di vedere che direzionalità prenderà il mercato, anche se nel lungo la tendenza sembrerebbe che debba scendere ancora.
Invest_MTS
S&P 500 – Alla ricerca della resistenza L’indice, dopo aver rimbalzato sul supporto che avevamo visto nelle scorse settimane, è uscito dal canale discendente di breve e potrebbe andare a cercare la resistenza che era la vecchia 4180-4080.
MTS operatività: aperto un breve long a 3970 quando ha rifiutato il ritorno nell’area di supporto. Attendiamo di vedere dove finisce questa salita, ricordando che anche poco tempo fa si aspettava che tutto scendesse e invece saliva con dei bei margini. Quindi, sempre attendi a non andare contro trend.
Invest_MTS
07.09.2022 - Giornata flat. Giusto?La giornata di contrattazione odierna, nel momento in cui scrivo vede un S&P500 positivo dell'1,86%, con un movimento di crescita tutto sommato armonico e non impossibile da "cavalcare" in intraday.
Purtroppo in questa giornata sono rimasto completamente fermo, perchè da un lato dopo la discesa degli ultimi giorni, ho cominciato ad ipotizzare una perdita di forza ribassista, dall'altro non essendoci un range di negoziazione particolarmente definito, l'unica operatività auspicabile sarebbe stata quella long, per la quale nell'attuale contesto e per la giornata odierna, non mi sono sentito confidente a tradare.
Sul grafico daily l'S&P500 ha completato una candela decisamente bullish, che potrebbe portare a qualche giorno di trend minore in positivo. Per domani, cercerò di trovare punti d'ingresso coerenti con il movimento in atto, ma che sopra tutto possano non considerarsi "iperestesi" (es. ABCD pattern) oppure figure d'inversione come doppi massimi o doppi minimi. Vedremo la sessione asiatica a cosa porterà e se nel corso della mattina il quadro potrà essere più chiaro.
Domani la giornata potrebbe essere complessa, considerato il calendario macro che vede impegnate da un lato BCE, dall'altra FED + richieste di sussidi di disoccupazione.
S&P 500 – Labor dayIeri lo S&P 500 ha ripreso da dove era rimasti per via della chiusura dei mercati di lunedì.
3930-3890 area molto lavorata, siamo su un supporto corposo e dopo un primo tentativo di rimbalzo siamo tornati sulla porta dei 3900 che oggi monitoriamo per capire se prenderà la via del ribasso che tanti si aspettano.
MTS operatività: Flat al momento, ma pronti a seguire il trend.
Invest_MTS
Operatività intraday del 5 e del 6 settembre.Il 5 settembre vede i mercati americani chiusi e, come in ogni festività che si rispetti, sarebbe meglio non operare, tuttavia decido in maniera infausta di seguire un'operazione a basso rischio.
Durante la giornata l'S&P500 ha oscillato in un preciso trading range. Decido sul terzo massimo di giornata attorno alle ore 12 e 15 (in corrispondenza di un eventuale incremento dei volumi) di voler entrare short. L'operazione dapprima sembra voler andare in guadagno, tuttavia fisso il take profit su un livello che il mercato non ha raggiunto (i minimi di giornata), l'operazione mi si rivolta contro, non proteggo spostando lo stop al livello d'ingresso e perdo 10 punti d'indice.
La giornata odierna, invece, si chiude in maniera particolarmente positiva. Anche in questo caso, l'S&P500 fissa tre top su uno stesso livello. La candela delle 15:15 mostra la direzione del mercato con tutta la sua forza. Decido di entrare short in area 3940. Nonostante la forza ribassista, le candele presentano un elevato true range, chiudo la posizione in area 3920, accontentandomi di un guadagno di 20 punti.
Nel corso del pomeriggio, il mercato tende a risalire, portandosi in corrispondenza di un precedente livello di supporto (area 3940). Decido di entrare short dopo la candela delle 18. L'operazione volge in profitto di 15 punti dopo pochi minuti.
Il mercato è abbastanza "nervoso" ed incerto in questi giorni, quindi metto in conto anche l'eventualità di giornate flat oppure in perdita con un rischio controllato, proprio per la difficoltà d'interpretazione. Sono diversi giorni che i prezzi stornano, il momentum della discesa sembra voler diminuire, salvo poi continuare ad aggiornare i minimi relativi. Continuare con la visione short potrebbe essere rischioso, data l'estensione del movimento, tuttavia fino a quando non ci sarà un evidente segno di forza, sarà difficile credere ad un operatività in ritracciamento.
I BIG PLAYERS LO SANNO...ANALISI COT REPORT del 04.09.2022
-CONTESTO
Non è terminata la fase ribassista sui mercati mondiali, e sebbene gli ultimi dati sull’occupazione americana abbiano dato un barlume di speranza, la paura di una FED ancora aggressiva non si è placata tra gli operatori.
Gli ultimi dati della settimana appena trascorsa, hanno visto un mercato del lavoro USA in rallentamento, una disoccupazione che è passata dal 3.5% al 3.7% , ed anche la corsa a rialzo dei salari, chiaro nemico per il contenimento dell’inflazione, sembra essersi arrestata, dando un primo dato in calo.
Cattive notizie, sono ora buone notizie, come già riportato nelle nostre analisi quotidiane, il ciclo economico è cambiato, e i dati vanno contestualizzati e letti in maniera del tutto diversa ad una normale fase di espansione economica.
Il desiderio che il mercato del lavoro rallenti, è motivata nella speranza di una risposta dell’inflazione in calo, cosi da liberare la FED dal duro compito di stringere le politiche monetarie.
I mercati sembravano voler festeggiare alla pubblicazione del dato di venerdi, con buoni recuperi per i listini mondiali ed un dollaro che stava andando a testare i supporti, tuttavia un più ampio mood di risk off ha preso nuovamente il controllo.
Una rondine non fa primavera, e un dato non inverte una tendenza, se la FED ha bisogno di maggiori rilevazioni per cambiare la sua rotta di politica monetaria , come detto da Powell al simposisio di Jackson Hole, noi non possiamo essere da meno e non possiamo ritener terminato il bear market per un solo primo dato contro tendenza.
Procediamo dunque all’analisi del posizionamento dei non commercial sui futures per meglio interpretare i sentiment di medio periodo
-FOREX:
Ancora dollaro americano, questo il mood che prosegue senza freni sul mercato valutario, dove i big plaiers recuperano posizioni dall’esposizione short su australia, ma senza scomporre il quadro generale.
Si continuano a vendere euro e sterlina, valute tra le più penalizzate dalla forza del biglietto verde, ma procediamo con ordine
EURUSD
Ancora vendite di contratti su eurusd, con le mani forti che si portano a -47676 contratti netti short euro, incrementando ancora di ben 3567 contratti il loro sentiment ribassista.
Dobbiamo tuttavia tener presente che la riunione con la BCE si avvicina , e le aspettative per un rialzo tassi potrebbero costringere le mani forti a rivedere le loro esposizioni , anche solo per prese di profitto, il che potrebbe portare ad importanti recuperi della moneta unica. Tutto è nelle mani delle banche centrali.
Il cambio eurusd a ridosso ancora dei minimi a 0.9920 ha chiuso a 0.9975, dopo aver testato le aree di 1.01 e non riuscendo tuttavia a riconquistare il poc degli utlimi 7 mesi di contrattazione posto a 1.0205. solo il superamento di detta area potrebbe dare un vero impulso rialzista e portare eurusd al test di 1.04, che rimane per ora una meta lontana.
Se la BCE dovesse deludere ancora una volta, allora le mani forti avrebbero ancora ragione, e le posizioni nette corte non potrebbero far altro che incrementarsi e portare eurusd a nuovi minimi per questo 2022.
GBPUSD
Peggiora il quadro della sterlina, che prosegue la sua caduta libera, fortemente penalizzata dal quadro macroeconomico, già più volte richiamato nelle nostre analisi. La forte inflazione, legata alle previsioni della BOE ancora per nuovi picchi oltre il 13%, e la prospettiva di recessione per il q4 di questo 2022 sembrano oramai pesare sempre di più. Senza prolungare la nostra analisi sul contesto macro, limitiamoci ad osservare i big players che si portano a -29170 contratti corti, incalzando con altri 1200 contratti la posizione della settimana scorsa.
Si va dunque a nuovi minimi per gbousd che chiude a 1.1515 , ben lontano dalle resistenze poste a 1.1825 prima e al poc dell’ultimo semestre posto a 1.2075.
Nuovi allunghi ribassisti al momento non sembrano cosi impossibili da osservare, e seppur la BOE voglia intervenire con nuovi rialzi tassi, al momento la strada sembra chiaramente ribassista.
AUDUSD
Rallenta la sua corsa a ribasso il dollaro australiano, che trova nei big players una settimana di respiro dalle posizioni nete corte, che passano a -57393 da -60028 della scorsa rilevazione.
I prezzi si sono fermati a 0.6815, non lontano dai minimi del 2022 a 0.6725, e sembrano aver tentato un’approdo al poc a 0.6900 figura che ha svolto per ora funzione di resistenza. Solo un respiro ribassista del dollaro americano, potrebbe ora dare nuova linfa alle volute oceaniche, che soffrono anche i pesanti ribassi delle materie prime, special modo dei metalli.
USDJPY
Ancora ribassi per la valuta nipponica, che fa fatica a trovare spazio nei portafogli dei big players, che si portano ancora a -41530 contratti, rispetto ai -38800 della scorsa settimana, lasciando chiaramente intendere che il sentiment di lungo periodo ancora non è pronto ad invertire la sua rotta.
Il futures yen ancora sui minimi di periodo a 0.007143, sotto le reistenze chiave a 0.007230.
Resta mood di periodo vendere lo yen sulle resistenze, fino a quando la politica monetaria della BOJ non inverta la sua rotta.
Dollar index
Ancora alti I posizionamenti netti lunghi per il dollaro americano, che si mantengono a 35500 in linea con la scorsa settimana. Sebbene non siano aumentate le posizioni dei large speculator sul dollaro usa, i prezzi hanno ataccato le resistenze poste a 110.00 figura. Si chiude la settimana con nuovi massimi per il dollaro, che sembra oramai proiettato alle aree di maggiore interesse di 112.25.
-EQUITY:
Il mercato azionario disilluso da Powell prosegue la sua caduta, e le posizioni corte da parte dei big players stentano a diminuire, lasciando chiaramente intendere che il risk off non è terminato. Lontani tuttavia dal panic selling ancora, che non sembra palesarsi, anche per i livelli del vix che restano ancora sotto 30.
S&p
Le mani forti restano corte per l’S&P con -239632 contratti, senza ancora dare segni di stanchezza nel detenere posizione netta corta dal 24 di giugno.
L’indice americano che aveva dato sepranze di rialzi con le chiusure di giovedi, ha tutavia disatteso i tori, con una chiusura di settimana sui minimi a 3900pnt , area di grande interesse volumetrico, al di sotto della quale si potrebbe ragionare su approdi verso 3770pnt prima e 3720 poi, fino ai minimi di 3640pnt.
COMMODITIES
Il comparto delle materie prime mette in evidenza la fase ribassista del ciclo macroeconomico, che vede ancora posizionamenti in calo sia per il WTI, con le mani forti che si portano a 229189 contratti (la metà delle massime esposizioni viste a 450 000 contratti) che per il gold con 117734 contratti.
In entrambi i casi seppur il posizionamento resti netto long, la forte riduzione dell’esposizione totale, deve porci in condizione di allerta massima.
EVENTI DA CALENDARIO MACROECONOMICO
La prossima settimana non sarà priva di appuntamenti macroeconomico, ma le attese sono oramai per gli interventi della banche centrali.
Ricordiamo tuttavia l’importante rilevazione dell’inflazione nel Regno Unito, come i dati sul mercato del lavoro sempre in UK, insomma occhi puntati sulla sternila
buon trading
Salvatore Bilotta