bearish gartleybearish gartley settimanale per i mercati emergenti, minimi di periodo settimanali decrescenti. in caso di chiusure sotto 39, si va verso 30-32 sopra 42 invece il trend cambia al rialzoShortdi shaca3
MERCATI EMERGENTI: tre indicatori da seguire attentamente Quali sono le prospettive attuali per i mercati emergenti? Rappresentano un’opportunità per il medio termine? Buongiorno. L’analisi si concentrerà sui mercati emergenti, esaminati da una prospettiva macroeconomica e intermarket, utilizzando l’ETF iShares MSCI Emerging Markets e altri indicatori chiave, tra i quali: • PMI composito globale • Dollaro americano • Indice di sentiment economico SPHB/SPLV • Spread obbligazionario ad alto rendimento dei mercati emergenti Buona lettura. 1. ANALISI TECNICA “EEM” La figura successiva ha lo scopo di analizzare dal punto di vista tecnico il prezzo dell’ETF “EEM”, che mira a replicare i risultati di investimento di un indice composto da azioni di società dei mercati emergenti a grande e media capitalizzazione. Il prezzo, dopo aver toccato il minimo del mercato ribassista raggiunto a fine ottobre 2022, ha registrato un significativo impulso rialzista che si è concluso il 26 gennaio del 2023; da quella data in poi, tuttavia, esso ha mostrato segni di debolezza: • Le strutture di prezzo più significative includono una resistenza dinamica ribassista, testata due volte (fine gennaio e fine luglio), e il supporto situato a 37.5$/36.5$ La figura di analisi tecnica caratterizzata da una resistenza dinamica ribassista e un supporto statico è comunemente nota come “triangolo discendente” che effettivamente indica una debolezza del prezzo; quest’ultima si è accentuata a partire dall’ultimo massimo del 31 luglio, portando ad una performance negativa del -11.4% da quel giorno in avanti. A scopo informativo rilascio le successive due grafiche che mostrano i principali componenti dell’ETF, l’esposizione settoriale e quella geografica. 2. I FATTORI CHE INFLUENZANO I MERCATI EMERGENTI Prima di acquistare (o vendere) un asset finanziario è necessario sapere (e poi capire) quali sono le dinamiche che vanno ad influenzarlo. Per quanto riguarda i mercati emergenti, le due più importanti sono: • L’intensità economica • Il dollaro americano Le dinamiche sopra descritte sono confermate dalle due grafiche successive: • La correlazione diretta EEM – PMI composito globale • La correlazione inversa EEM – indice del dollaro americano Le due grafiche precedenti sottintendono che i mercati azionari dei Paesi emergenti realizzano buone performance al crescere dell’intensità economica e all’indebolirsi del dollaro americano. Perché? I motivi sono presto spiegati. Lato economia: • Durante i periodi di crescita economica si verificano sentiment positivi tra i consumatori, che si traducono in una maggior domanda per beni e servizi. L’aumento delle vendite da parte delle società si traduce in utili in crescita e, di conseguenza, in buone performance nei mercati azionari Lato dollaro americano: • Una caratteristica comune della maggior parte delle valute emergenti è la loro elevata volatilità rispetto alle valute delle principali potenze economiche mondiali. Le società, come gli Stati, ricorrono a diversi mezzi per ottenere fondi, tra i quali l’emissione di obbligazioni. Tuttavia, per i Paesi emergenti, non è sempre facile reperire denaro attraverso l’emissione di debito denominato nella loro valuta locale poiché potenziali obbligazionisti potrebbero essere riluttanti a sopportare un rischio di cambio elevato; quest’ultimo rischio afferma che: “Quanto più la valuta nella quale è denominato un bond si deprezza rispetto alla valuta detenuta dal creditore, tanto più il rischio di cambio è alto” È così che i Paesi emergenti, insieme alle loro società, emettono obbligazioni in valuta estera (o valuta forte) per assumersi il rischio di cambio, rendendo così il debito più attraente per i mercati. Tuttavia, sorge un problema nell’emissione in valuta estera quando quella valuta stessa (la valuta forte) inizia a rafforzarsi rispetto alla valuta emergente. In questo caso, per pagare gli interessi, sarà necessario utilizzare una maggiore quantità di denaro a causa della svalutazione. Questo significa che il debito diventa più oneroso da rimborsare in termini di valuta locale. È interessante notare un aspetto importante: come mostrato nella grafica successiva, il dollaro americano tende ad indebolirsi al crescere dell’intensità economica. 3. I GRAFICI CHE INFLUENZANO I MERCATI EMERGENTI Per creare i grafici da seguire per ottenere un vantaggio sui mercati emergenti è necessario rappresentare graficamente le informazioni contenute nel paragrafo precedente, sviluppando degli indicatori a cadenza giornaliera. Mentre l’indice del dollaro americano fornisce risultati giornalieri, il PMI composito globale viene comunicato mensilmente. Per risolvere questo problema, è necessario creare un indice “a cadenza giornaliera” che sia correlato positivamente al dato macroeconomico stesso. Tale indice è rappresentato da SPHB/SPLV, che misura la forza relativa tra l’ETF delle società dell’S&P500 ad alta volatilità (SPHB) e l’ETF delle società dello stesso benchmark a bassa volatilità (SPLV). Non tratterò dettagliatamente questo indice in questo contesto; per ulteriori informazioni, è possibile consultare una descrizione all’interno di altre analisi da me scritte; una di queste al link: Calcoliamo ora la correlazione tra SPHB/SPLV e PMI composito globale: Essa è fortemente positiva. In breve: • Durante una crescita economica, le società ad alta volatilità tendono a sovraperformare quelle a bassa volatilità, mentre durante un rallentamento economico si verifica il contrario Avendo costruito l’indice a cadenza giornaliera, passiamo allo step successivo: che prestazioni realizza l’ETF “EEM” quando si verificano ribassi del dollaro e rialzi dell’indice? Osserviamolo nella figura successiva: In quei particolari contesti, indicati all’interno della figura dai rettangoli di color verde, sono sempre positive. Per questo motivo, dollaro americano e SPHB/SPLV sono degli “indicatori” da conoscere se si vuole investire sui mercati emergenti. Questi ultimi, ad oggi, rappresentano un’opportunità? Per rispondere alla domanda in modo soggettivo (non è un consiglio finanziario), si osservi la figura successiva: L’indice relativo ai settori ad alta e bassa volatilità mostra un trend ribassista, mentre il dollaro americano sta registrando un trend rialzista. A causa delle forti correlazioni osservate, la mia visione attuale sull’ETF “EEM” è short. Cambierò idea solo nel caso in cui le condizioni economiche subiscano un cambiamento significativo. 4. LO SPREAD OBBLIGAZIONARIO AD ALTO RENDIMENTO DEI MERCATI EMERGENTI Ci tengo a fornirvi un ulteriore strumento di studio: lo spread obbligazionario ad alto rendimento dei mercati emergenti. Esso è il risultato di una sottrazione (spread) tra i rendimenti di obbligazioni societarie dei mercati emergenti ad alto grado di rischio (high yield, o junk bonds) e i rendimenti dei titoli di stato americani (considerati privi di rischio). SPREAD OBBLIGAZIONARIO AD ALTO RENDIMENTO DEI MERCATI EMERGENTI = RENDIMENTI DEI BOND SOCIETARI HIGH YIELD EMERGENTI – RENDIMENTI DEI TITOLI DI STATO USA Nella sua costruzione è simile allo spread obbligazionario ad alto rendimento statunitense, descritto in maniera approfondita nell’analisi al link: Gli spread obbligazionari sono utilizzati per misurare il rischio di credito delle società appartenenti ad una determinata classe di rating: • Il rischio aumenta all’espandersi dello spread • Il rischio diminuisce nel caso opposto La figura successiva mostra come il rischio sia legato all’intensità economica. La chiave di lettura della figura è la seguente: • Durante i periodi di crescita economica le società tendono a registrare maggiori vendite, il che si traduce in utili in crescita. La presenza di maggior liquidità disponibile riduce il rischio di default, in quanto le società hanno la capacità di pagare gli interessi sul debito senza troppi problemi • In un periodo di rallentamento economico accade l’opposto: una minore liquidità disponibile può causare difficoltà nel ripagare i debiti, aumentando di fatto la probabilità di insolvenza Contestualizzando lo spread con i due indicatori, possiamo ottenere ulteriori informazioni: • Il rischio di default non è unicamente correlato all’intensità economica, ma anche alle prestazioni del dollaro americano. La figura seguente dimostra che un indebolimento del dollaro può effettivamente ridurre il rischio di default delle società emergenti (queste ultime avranno un onere sul debito inferiore perché sarà meno costoso ripagare gli interessi in termini di valuta locale) Per i motivi discussi, lo spread high yield rappresenta il terzo indicatore da seguire se si vuole investire con successo nei mercati emergenti. Risponderò alle vostre domande (qualora ci fossero dei dubbi) nella sezione commenti. Un saluto, a presto. Selezione editorialedi MatteoFarci11
Reversal island H2 SPX DAX NDX 06.10.2022Mercati in attesa dei dati sull'occupazione USA di domani. Su scala 2 ore si sta consolidando una figura di reversal island molto interessante con obiettivo al rialzo area 3900 per SPX. Analizziamo i mercati emergenti attraverso l'indice MSCI. Dopo ben 20 mesi di bear market c'è una base in formazione? ETF EEM18:17di GiuseppeMessina21
bearish kickerapertura settimanale molto brutta per i mercati emergenti, potrebbe formarsi una candela bearish kicker, indicando cosi un forte ribasso nei prossimi mesi come accadde a gennaio 2020Shortdi shaca1
Ratio Emerging Market/Dow Jones, puntare sugli Emerging.La gamba rialzista dei mercati secondo molti potrebbe essere arrivata verso un picco. Lo credo anch’io, ma al contempo so che siamo in un mercato drogato dalle Banche Centrali che continuano a pompare miliardi per tenere il sistema “stabile” ma soprattutto alto. Guardando da un punto di vista della rotazione ciclica, possiamo osservare il ratio Emerging Market contro il Dow Jones, mercati tradizionali e vecchia economia contro Paesi giovani ed economie frizzanti. Utilizzo per praticità i rispettivi ETF Americani (EEM che corrisponde al MSCI Emerging Market Index ed il DIA per il Dow Jones). Guardando il ratio si vede come il rapporto stia dando un segnale bullish a favore degli Emerging Markets. Allego i due grafici DJ ed Emerging Markets al link sottostante: it.tradingview.com Detto in cifre, l’ultimo movimento discendente del ratio ad Ottobre ’10 ha generato per il DJ +150%, mentre per gli Emerging siamo sostanzialmente a pari punti indice dopo 10 anni. Sul lungo periodo si dovrebbe ruotare verso i mercati emergenti. Longdi Alex9754
falling wedgefalling wedge per l'etf mercati emergenti, 5 punti gia fatti, ora dovrebbe rompere al rialzo andando verso 42 o piu in altoLongdi shaca0
Il Frattale allo specchio sugli EEM ...continua ad essere rispettato il frattale speculare sugli emergenti EEM con la costruzione anche di un testa e spalle rialzista ambizioso...sempre LONG Longdi bottaioli0
Emergenti: un frattale rovesciato + un Testa e spalle rialzista tutto in un grafico....l'attesa è che la fase attuale si completi a breve e ritorni il segnale bullish al rialzo....bullish sugli emergenti almeno fino all'estate (stagionalità favorevole) Longdi bottaioli2
EEM: un frattale invertito con un Testa e spalle rialzista ....Mercati emergenti: tutto in un grafico daily....still long for now Longdi bottaioli3
EMERGENTI: IL FRATTALE RISPONDE BENISSIMO....riaggiorno il frattale che rimanda al periodo 2015-2016 sottolineando la correlazione positiva fino ad oggi....Bullish sul settore nel medio ma soprattutto nel lungo periodo Longdi bottaioli111
Emerging Markets: frattale....sembra che il movimento in corso possa assimilarsi a quanto visto a fine 2015-inizio 2016 In questo caso - dopo un piccolo ritracciamento a brevissimo dovremmo assistere ad un netto miglioramento a seguireLongdi bottaioli2
EMERGING MARKETS: il frattale suggerisce un possibile bottom ...la corrispondenza della fase vista nel 2015-2016 sembra ripetersi con possibili implicazioni importanti per i prossimi mesi Longdi bottaioli2
Mercati Emergenti: ritracciamento prima della DiscesaI Mercati Emergenti sono quelli che per primi hanno cominciato a risentire della crisi imminente (se non sai di cosa parlo vai a vedere i video sul mio canale youtube ;)) Adesso il prezzo sta ritracciando ma i presupposti per una prosecuzione ribassista non sono cambiati !Shortdi marco_casario7
+20% da qui identico pattern del minimo degli indici europei a marzo, dovrebbe esserci un serio reversal da qui e per tutto il resto dell'anno, mi aspetto area 48-50 che sia raggiunta per febbraioLongdi shaca0
EEM MERCATI EMERGENTIha rotto 2 trendline di lungo periodo, se non riuscisse a recuperarle e a fare nuovi massimi sarebbe un altro brutto segnale da tenere molto in considerazione. nel breve su candela daily il TD sequential da 9 strong BUY !!! vedremo... neeeXt!di DardoKnor111
CORREZIONE MARCATA IN VISTA!!!!Fare grande attenzione perchè siamo molto molto vicini al top ! Lo si vede dalla replica fedele dell' aree evidenziate che hanno sprigionato gli stessi movimenti . Shortdi VONPIPLEN222
EMERGENTI VS SP500Il segnale di lungo periodo conferma l'idea che è sui primi che occorre investire rispetto all'SP500....Longdi bottaioli5