Unicredit possibile rottura?Al momento la candela del 30 aprile sembra voler far da guida per i prossimi giorni, possibile ingresso long alla rottura dei €53 per un possibile ritorno in area €54,02.
Altri possibili livelli target €54,90 ed eventualmente €55,60.
Attendiamo sviluppi, non ci sono pnc da segnalare sul titolo al momento.
Idee operative UCG
Unicredit: il ribasso potrebbe non essere finito Il ribasso di Unicredit MIL:UCG sembra aver trovato una temporanea battuta d’arresto sfiorando la media mobile esponenziale a 50 settimane, lo stesso supporto dinamico che aveva contenuto la discesa sia ad agosto che a dicembre 2024.
Da questi livelli, un tentativo di rimbalzo è plausibile ipotizzando l’avvenuta conclusione di onda A ribassista. I prezzi potrebbero quindi avviare un recupero fino in area 50 euro.
Tuttavia il quadro di lungo periodo resta debole così come le incertezze Macro del mercato, e consente di confermare l’avvio di una fase correttiva dal massimo di marzo a 55,60 euro.
Dal top di marzo, i corsi non hanno ancora raggiunto il 38,6% di rintracciamento del movimento rialzista partito dai minimi del 2020, configurando cosi una correzione fisiologica che dovrebbe riportare i prezzi almeno verso il 38,6% - 50% di Fibonacci: un’area che coincide con i minimi di agosto a 30,95 euro.
Pertanto, anche in caso di rimbalzo, la tendenza primaria resta ribassista con un primo target potenziale proprio in area 31 euro. Non consideriamo al momento l’Ema 200 weekly (Rossa) e il livello del 61,8% in quanto un affondo dei prezzi di questa portata significherebbe perdere la metà del valore del titolo dal top di 55,60 euro.
Il massimo di marzo appare quindi come la conclusione della sequenza impulsiva in 5 onde iniziata nel 2022: un elemento che rafforza l’ipotesi dell’inizio di una correzione strutturale più ampia e duratura.
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UNICREDIT - ORDINE DI ACQUISTO MA CON ATTENZIONE ! Gli analisti danno il titolo ancora in forte buy.
Tuttavia, gli insider dell'azienda cioè chi ci lavora a posizione di management hanno venduto molte azioni nel mese di febbraio 2025.
Secondo me, è rimasto un ultimo trade possibile a rialzo per la prossima settimana; poi in base agli sviluppi si potrebbe aspettare e considerare un cambio di tendenza.
Ordine di acquisto intorno al prezzo di 52 o direttamente sul poc intermedio (linea blu).C'è il rischio di rimanere fuori dal trade se il prezzo non arriva qui però non consiglio un ordine diretto buy, in questo caso, se il prezzo parte subito a rialzo.
Volumi di trading in diminuzione quindi porre attenzione. Comunque delta molto positivo dell'ultima candela.
1 take profit a 54
2 take profit e chiusura trade a 55
Stop loss sotto il poc magari intorno a 51.
Unicredit a 75 euro con l'acquisizione di BANCA BPM?Unicredit a 75 euro con l'acquisizione di BANCA BPM?
Continua l'ottimo momento di UNICREDIT, che ha registrato un aumento del 73% su base annua del suo rendimento.
Recentemente, il CEO Andrea Orcel ha incontrato le autorità che dovranno decidere se approvare o meno l'OPS da 10,1 miliardi di Unicredit su Banco BPM. Questi incontri hanno creato agitazione intorno al titolo della banca e hanno fatto emergere alcune indiscrezioni nei media.
Il caso della Borsa ha subito incontrato resistenze a causa dell'opposizione del governo Meloni e della preda in questione. Quest'ultima ha richiesto più volte un'offerta maggiore rispetto a quella presentata da UCG, che riteneva non solo poco allettante ma addirittura scontata.
Il CEO astuto ha deciso di fare una prima offerta bassa, come saggia tattica per testare la reazione dell'altra parte. Questo è un passo comune nelle OPA/OPS, poiché aiuta a stabilire un punto di partenza e negoziazione per entrambe le parti.
Dopo aver presentato i risultati del 2024 e del quarto trimestre con utili record, miglioramenti nei target e una promessa di dividendi generosi per gli azionisti, Banco BPM si trova in ottima forma. Ora la domanda è: quando Andrea Orcel alzerà finalmente il prezzo dell'OPS che Piazza Affari ha considerato troppo basso dal principio?
La rivalità tra le due banche continua a farsi sentire, e sembra che Banco BPM sia in posizione di vantaggio. La banca italiana guidata da Giuseppe Castagna ha deciso di sfruttare la sua doppia carta - dividendi e Anima - e si sta impegnando per sottolineare il valore aggiunto che rappresenta: l'opportunità di incorporare completamente la società di gestione del risparmio, della quale detiene già una parte importante come maggior azionista.
L'investimento in Anima è un vantaggio significativo per BANCO BPM, considerando le adesioni all'OPA da parte di Poste Italiane e FSI SGR. Questo dimostra l'interesse e la fiducia nel progetto Anima da parte di importanti società come queste.
Dopo l'analisi del report trimestrale di BPM, posso affermare che i conti sono eccellenti. Non solo i profitti, ma anche il margine netto degli interessi è aumentato durante l'anno per questa banca nota per essere sensibile alle variazioni dei tassi d'interesse stabiliti dalla Banca centrale europea. Ora che i tassi sono più bassi e destinati a ulteriori tagli da parte della BCE, non forniscono più lo stesso supporto che aveva contribuito ad aumentare i ricavi delle banche italiane durante le strette monetarie nel 2022 e nel 2023. Questo è ancora più evidente nel caso di Banco BPM.
Non è facile per le banche rimanere competitive quando la Banca Centrale Europea continua a ridurre i tassi di interesse. Tuttavia, Banco BPM ha brillantemente superato questa sfida e ha anche migliorato la sua previsione di guadagni per il futuro. Con bilanci più forti che mai, l'azienda è in grado di offrire dividendi ancora più gratificanti ai suoi azionisti.
Se Unicredit riuscirà ad acquistare Banco BPM, ci potrebbe essere un aumento del 50% del titolo entro il 2025 con prezzi intorno ai 75/80 euro. Ciò significherebbe la nascita di una super banca europea.
Unicredit Analisi WeeklyUnicredit analisi weekly,
target di 53€ quasi raggiunto.
Analisi grafica elaborata con software proprietario
D I S C L A I M E R
Gli investimenti in strumenti finanziari comportano elevati rischi economici, chiunque svolga questa attività si assume la totale responsabilità, le analisi qui pubblicate hanno esclusivamente uno scopo didattico e non costituiscono in alcun modo un invito all'investimento, pertanto l'autore di questa pagina non sarà perseguibile per eventuali danni diretti o indiretti.
L'attività svolta non costituisce consulenza personalizzata così come indicato dall'art. 1 comma 5 septiel del D.Lgs. 58/98 e così come modificato dal D. Lgs. 167/2007.
L'autore non conosce le caratteristiche e l'esperienza finanziaria di alcun lettore, unitamente al patrimonio, flussi di reddito / risparmio e grado di rischio.
UnicreditIl prezzo del titolo Unicredit chiude la settimana con una candlestick del tipo Shooting Star che potrebbe anticipare una inversione ribassista.
A ribasso ci sono vari gap lasciati aperti durante la salita di gennaio in area 41,76 Euro e 40,315 Euro.
Oscillatore CCI a 20 periodi in divergenza ribassista.
Il valore dell'oscillatore RSI a 14 periodi è 73,52 nell'area di ipercomprato.
Lunedì nel caso il prezzo non aprisse sopra i 44,855 Euro si potrebbe aprire una posizione Short con stop loss in area 45 Euro.
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Compressione in triangolo simmetrico Il prezzo si muove da alcune settimane all’interno di un triangolo simmetrico avvicinandosi al momento della rottura
Il triangolo è una figura neutra quindi non c’è certezza della direzione del breakout (che comunque io mi aspetto al rialzo )
Nella direzione della rottura è possibile un movimento di oltre il 10% confermato dalla chiusura al di sotto o al di sopra delle due linee rossa e verde
Unicredit dailyIl prezzo va da un livello superiore del mio script a quello inferiore delimitano gli swing. Che vengono rispettati. In trend long il livello primo viene brekkato short per fare breakin sul livello sotto e poi tornare a salire in trend short il livello superiore viene usato per prendere posizioni short
Unicredit: cosa potrebbe frenare il recente ribasso. Da tempo il mercato italiano si sta dimostrando il più vivace per quello che viene definito il Risiko bancario.
Vale a dire tutte quelle attività di integrazione soprattutto con lo scopo di rafforzare capitale ed efficienza.
Il fine ultimo è quello di avere gruppi bancari di dimensioni adeguate per competere meglio nel mercato europeo.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
È in questa ottica che va inquadrata la recente attività di Unicredit, sia sul mercato interno con Banco BPM che con l'investimento in Commerzbank.
Il 25 novembre è stata diffusa la notizia del lancio di un'offerta pubblica di scambio da parte di Unicredit sull'intero capitale di Banco BPM. Per azione di quest'ultima sarà offerto 0,175 azioni Unicredit di nuova emissione.
La spesa totale stimata è di circa 10 miliardi di euro, cioè un prezzo implicito offerto pari a 6,657 euro per azione.
Si tratta di un prezzo che offriva un premio al momento dell'annuncio dell'operazione pari a circa il 15%, ma che ai prezzi di oggi si è praticamente annullato dopo i fisiologici movimenti sui due titoli.
Le ragioni di Unicredit:
Dal punto di vista di Unicredit l'operazione dovrebbe comportare sia una redditività aggiuntiva che un miglioramento del posizionamento competitivo in Italia ed in Europa.
A margine va anche rilevato come la banca tornerebbe ad essere presente anche nell'asset
management grazie alla operazione di Banco BPM su Anima SGR.
Unicredit, con una nota del presidente Orcel, fa anche sapere che sarà preservato il patrimonio di sicurezza visto che il CET1 (capitale regolamentare) non scenderà sotto al 13%. Così come non si avranno conseguenze sulla capacità di distribuzione degli utili rispetto a quanto già comunicato.
Potrebbe solo subire uno stop momentaneo l'annunciato buy back sulle azioni.
Le ragioni di banco BPM:
Il CDA del Banco BPM, a voce dell'amministratore delegato Castagna, senza giri di parole bolla come ostile l'operazione annunciata da Unicredit.
In particolare viene ritenuta inusuale nei numeri e non concordata.
Inoltre comunica ai dipendenti che i risparmi di costo cui fa riferimento Unicredit saranno resi
possibili al prezzo di circa 6.000 esuberi individuati in Banco BPM.
La banca, sempre a voce del suo amministratore delegato, dopo aver sottolineato lo
straordinario recente passato fatto di rafforzamento della presenza sul territorio e della robusta redditività, vede una minaccia nell'integrazione.
Si evidenza che l'operazione comporterebbe una diluizione della presenza della banca sul
territorio, particolarmente nelle zone più ricche del nord Italia.
In definitiva la banca preferisce crescere da sola.
E commerzbank?
A detta di Orcel, la “campagna di Germania” non ha valenza strategica, almeno in questo
momento, poiché la sua rilevanza va cercata esclusivamente sul piano della opportunità di
Investimento.
Quindi le ragioni vanno ricercate in campo finanziario. Prova potrebbe esserne l'evoluzione del titolo tedesco che dopo un balzo in avanti è tornato sui suoi passi ai livelli pre annuncio.
L'operazione in Germania, fatta dell'acquisto del 9% di Commerzbank e dell'annuncio di voler salire al 29,9% del suo capitale, ha perso di consistenza con la caduta del governo tedesco.
Neanche a dirlo anche in Germania l'operazione è stata bollata dal come ostile e inopportuna.
Con le elezioni alle porte era facile immaginare una chiusura sostanzialmente ad ogni livello
politico.
Insieme all'operazione su banco BPM, Unicredit corre il “rischio” di dover gestire entro i prossimi 24 mesi due integrazioni. Anche per questo l'operazione Commerzbank potrebbe andare in stand by.
E ora? E ora, l'attualità in borsa è quello che più interessa.
Come valutare in questo contesto l'operatività sul titolo Unicredit?
Ovviamente, la situazione è magmatica potendo gli attori coinvolti rilasciare nuove
comunicazioni capaci di influenzare lo scenario e quindi i prezzi.
Quello che possiamo già osservare è che Unicredit ha già sostenuto un costo dopo l'annuncio dell'ops, avendo accusato in borsa un calo delle proprie azioni di circa il 7%.
Sostanzialmente pari al premio che mostrava il giorno dell'annuncio della offerta pubblica di
Scambio.
In questi casi ovviamente le quotazioni vanno valutate a doppio filo con quelle di banco BPM.
Quello che possiamo immaginare è che eventuali aggiustamenti all'offerta da parte di Unicredit,cioè offrire un premio aggiuntivo agli azionisti di banco BPM per rendere più digeribile l'operazione, comporterebbe un ulteriore sacrificio per le quotazioni di Unicredit.
Consideriamo che alle quotazioni attuali attorno ai 36 un ulteriore calo di 5 punti percentuali porterebbe il titolo a contatto con un'area di supporto statica di lungo periodo di un certo rilievo.
Parliamo del livello di 34.6 massimo relativo risalente al 2014 che il titolo ha abbandonato e mai più rivisto fino al marzo di quest'anno.
Inoltre il rally che ha coinvolto il settore bancario a partire dall'autunno del 2022, in occasione dell'avvio del ciclo di rialzo dei tassi da parte della BCE per contrastare la galoppante inflazione, ha prodotto un canale rialzista sul titolo per cui la parte bassa dello stesso che sorregge il trend incrocia esattamente al menzionato livello di 34.6.
Per quanto descritto l'area di prezzo attuale di Unicredit può essere considerata sensibile in
quanto da un lato abbiamo una forza supportiva di natura tecnica come prima evidenziata,
dall'altra un eventuale rilancio di Unicredit o comunque in generale modifiche ai contenuti della Ops potrebbe comunque provocare un ulteriore indebolimento dei corsi per il fisiologico
aggiustamento del concambio con le azioni banco BPM.
Disclaimer:La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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Unicredit up trend di lungo periodo sulla resistenzaProsegue la salita di Unicredit (UCG) che registra una serie di massimi annuali ad ottobre, con l’ultimo a 41,2850€. Il Con questo rialzo, su base mensile ad sale del 4,10% mentre da inizio 2024, porta la sua crescita ad un +67%.
Sul grafico mensile in scala logaritmica, abbiamo una panoramica del prezzo degli ultimi tre anni. Qui si può osservare la leg up in atto da Marzo 2022 quando UCG quotava ancora 7,75€. Il rialzo nell’arco di 32 mesi è del 428%.
Adesso il prezzo di Unicredit sta proseguendo a tradare sopra il primo livello di resistenza di lungo periodo a 38€. Questo livello è stato superato a settembre ed ora UCG sta confermando la forza del movimento. L’obiettivo adesso è l’arrivo verso la resistenza superiore in area 39€ da cui dista circa un 20%. Sul lato corto, il primo supporto di breve termine rilevante si trova in area 35,50€.
I livelli di oggi del Morning Trading ShowPer quanto riguarda Unicredit, potrebbe tornare ai massimi di periodo a 39,33. Attualmente, si potrebbe andare long fino ai massimi di periodo, oppure long di debolezza se il titolo dovesse tornare in area 35,53. Per andare short, nelle prossime settimane, bisognerebbe andare in area 35,17, ovvero chiusura gap.
UnicreditUnicredit,
su tenuta della resistenza dinamica discendente situata in area 38 € potremmo assistere ad una fase di debolezza sino al retest di 30 €, contrariamente forza con rottura a rialzo e target sul livello statico superiore a 42 €
D I S C L A I M E R
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Analisi grafico_matematica eseguita con software proprietario.
Possibile formazione di un testa spalleIl prezzo ha raggiunto l'apice del canale viola andando in contro ad una correzione consistente
Il ribasso attualmente in corso potrebbe proseguire fino a completare la formazione di un testa spalle e portare di conseguenza il prezzo sul margine inferiore del canale viola
Unciredit: fase di rimbalzo e rottura resistenza di breveDal grafico weekly , si nota come il prezzo di UCG sia in rialzo rispetto al minimo di inizio mese a 30,95€. La prima fase di Agosto ha comportato un crollo con ha portato ad una perdita estrema del 21,35% rispetto il massimo annuale toccato a 39,33€ a metà Luglio. Su base annua, la performance di UCG rimane ampiamente in positivo con una crescita del 42%.
Su questa panoramica settimanale, si osserva come nella fase di ribasso, il prezzo ha sceso sull’area di supporto tra 33 e 31,20€, da dove è in fase di rimbalzo da circa dieci giorni.
Sul grafico daily , si nota come oggi UCG ha rotto la resistenza di breve a 35,20€ confermando la forza del movimento di rimbalzo in atto. Adesso il prezzo può arrivare verso area 37,50€.
Al momento di questa stesura, la candela daily in formazione è una doji, che rientra tra quelle di incertezza e potrebbe portare anche ad una fase correttiva. Per non annuallare questo movimento il prezzo deve restare sopra il supporto a 33,70€.
Unicredit nuovo massimo annuale. Attenzione alla doji
Unicredit sta registrando il nuovo nuovo massimo annuale a 39,09€. Con questo movimento il prezzo è tornato su un’area di prezzo che non vedeva dall’Agosto 2024, quando perse in un mese il -24%. Attualmente, su base mensile è in crescita del 12,40%. Con questo movimento porta il rialzo da inizio anno a +58%, facendo registrare un rialzo degno di una crypto.
Dal grafico weekly si nota come adesso UCG è arrivato o a contatto con la prima resistenza di lungo periodo che passa a 39€. Questo livello corrisponde al 38.2 di Fibonacci del vettore che va dal massimo a 92€ dell’Ottobre 2009 fino al minimo a 6,09€ del Maggio 2020.
Osservando il grafico daily di Unicredit possiamo vedere come il prezzo ieri a contatto con la resistenza abbia formato una candela doji . Inoltre la candela si è formata esterna alla Banda di Bollinger superiore. Questo è un segnale di possibile inversione o rallentamento del trend.
unicredit e intesa in pole positionpattern simile al passato, rottura a rialzo, capisco che sono mesi di vendita ma il nostro indice rimane forte rispetto agli altri in più abbiano gli utili dei big del nostro listino, prevedo due settimane di rialzo spinte a gas da utili astronomici per le società interessate
Settore bancario italiano
Vorrei espormi una mia piccola analisi generale sull'andamento di Unicredi e del settore bancario italiano. Come ben sappiamo le due banche principali: Intesa San Paolo e Unicredit, tirono sempre l'indice come come un carro con due cavalli. Tuttavia voglio soffermarmi su un particolare piccolo, ma importante. i volume che potete vedere da questo grafico settimanale sono in netta decrescita rispetto all'andamento rialzista. Io da 5 anni faccio trading e sulla mia esperienza posso affermare che è l'indicatore più importante. So che tutto è un po' galvanizzato da utili astronomici e previsioni di gran lunga superiori alle aspettative, ma c'è un ma, personalmente non voglio dare nessun tipo di consiglio, bensì un piccolo avvertimento di un timore che ho e che mi perseguita. questa decrescita di volumi potrebbe portare a inversioni inaspettate o addirittura crolli... non voglio mettere paura a nessuno, faccio quest'idea per informare che è già successo più volte in passato e che SICURO accadrà di nuovo, non sono il mago merlino e non so esattamente quando ma si può intuire se qualche altra chicca viene fuori dal grafico.
buon trading
TDZ
Unicredit a recupero dei gap Titolo che mi sta sulla pancia, ma con utili record e da tradare con la massima attenzione con alcune certezze. Il titolo oltre ad essere tornato in utile grazie agli aumenti dei tassi di interesse annuncia utili superiori ad intesa. IL settore finanziario mondiale è tra i piu forti. Sono ancora aperti due gap che primo poi ricopriamo. Se il FTSMIB sale non vi è dubbio che anche unicredit salirà. La struttura delle media daily è rialzista, i prezzi sono superiori a tutte le medie. La figura di analisi tecnica visibile sul daily conferma il ritorno in area 12,5. ma a quel punto il titolo puntera a chiudere il gap.
Unicredit target medio lungo 50 euroIL superamento del massimo struttura a 34,24 conferma anche per questo titolo - indice (lo chiamo cosi per il peso e la correlazione che ha con l'indice FTSE MIB) che il mercato italiano ha voglia di tornare sui vecchi fasti. Come per Leonardo niente esami particolarmente sofissticati. Una semplice linea orizzontale ma che apre lo spazio ai 50 euro corrispondenti oltre che ad una soglia psicologica, anche ad obiettivi di ricopertura dei precedenti massimi. BPER e BAMI sono due titoli che gravitano intorno alle perfomance di unicredit dove vedremo progressivamente conferme soprattutto fin quando il regime dei tassi si manterrà sui buoni livelli di adesso.