S&P 500 – Ne manca ancora qualcuna Mancano ancora Apple e Amazon per il rilascio degli utili dei titoli con la componente maggiore per lo S&P500 e ribadisco che tutto può succedere, come abbiamo visto oggi con Microsoft e Google a -7%.
Non farsi troppe domande e seguire il trend di giornata per poi uscire in chiusura e stare flat per evitare sorprese pre/post market resta la strada migliore al momento.
MTS_trade: Flat in attesa di capire direzionalità della tendenza e gli utili.
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Idee operative MES1!
LE BORSE IN VOLATA SOLITARIAIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 25.10.2022
-CONTESTO
Terminata la fase di correlazione perfetta tra i vari comparti finanziari che ha caratterizzato il terzo trimestre del 2022 per dare vita ad una volata solitaria del mondo equity mentre il valutario rimane in attesa delle banche centrali con un dollaro in un timido laterale che da ancora il ritmo a commodities e obbligazionario.
I mercati finanziari trovano ancora un comparto obbligazionario debole nei prezzi e decisamente tonico nei rendimenti, special modo nelle scadenze più brevi come il 3 mesi e l’anno, segno che il bottom è ancora lontano il che farebbe pensare ad una prematura partenza del comparto equity, vediamo anche le commodities, special modo i metalli ,rispondere ancora alle salite del dollaro dettando un ritmo tipico delle fasi di risk off in un ciclo economico ribassista sebbene ricordiamo le commodities sarebbero secondo letteratura le ultime a ripartire a rialzo.
Il mercato equity vive ora giorni di rialzo solitario sostenuto da un lato dalla statistica stagionale di un q4 rialzista grazie anche al famoso rally natalizio , sebbene manchino 2 mesi alle festività di fine anno, riteniamo più probabile un riposizionamento sui mercati dopo un anno di ribassi, che potrebbe essere vivo grazie a prese di profitto e ribilanciamenti di portafogli in vista del nuovo anno.
Le trimestrali Usa entrano nel vivo con aziende del calibro di Microsoft, Coca cola, Visa e Apple, che daranno senza dubbio grande vitalità ai mercati azionari che fondano ora i movimenti di rialzo più su speranze ed aspettative che su dati reali, pertanto ci trovano poco concordi a prendere posizioni rialziste senza prima avere evidenze chiare nei numeri
-FOREX
Il comparto valutario è in sostanziale equilibrio , con un dollar index non lontano dai minimi di questo ottobre, in un trading range che va dai minimi di 111.80 ai massimi di 113.50, senza dare nessuna vera direzionalità all’intero comparto valutario.
Il mondo retail si adegua con una neutralità asfissiante, senza nessun sentiment deciso, con anache lo yen che ritraccia, e vede ora un 65% dei retail long, in attesa della prossima mossa della BOJ attesa per dopodomani alle decisioni di politica monetaria. In caso di un nulla di fatto e decisioni ancora dovish non possiamo dunque escludere una ripartenza di usdjpy a rialzo, non avendo una precisa area di sostegno da parte della banca centrale giapponese, la caduta dello yen potrebbe ripartire violenta.
-EQUITY
Tutti gli indici sono al test delle resistenze, con il dax a 13000 pnt, pronto per eventuali allunghi che trovano a nostro parere valide resistenze a 13450 pnt. In egual misura il nasdaq punta dritto alle aree di 11800pnt, prima vera resistenza statica in grado eventualmente di riportare l’indice tecnologico in un trend ribassista.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Il calendario macroeconomico rallenta in attesa delle banche centrali a aprtire da domani con la BOC e poi BCE ed infine BOJ.
Resta vivo il calendario delle trimestrali USA che vede oggi i dati di Microsoft , Coca Cola, Visa e Spotify che saranno senza dubbio in grado di dare volatilità ulteriore ai mercati asionari USA che restano focus di questa settimana.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
S&P 500 – Settimana di utiliIn questa settimana i titoli con la componente maggiore per lo S&P500 rilasciano gli utili e tutto può succedere.
Seguire il trend di giornata e uscire per sera potrebbe essere la strada migliore al momento.
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S&P 500: pronto ripartire?Dando un occhiata a partire dal minimo del 2020 potremmo avere un primo ciclo semestrale che dopo la chiusura del lungo pluriennale sembra proprio essere il trampolino di lancio di un ciclo biennale che a sua volta si è sviluppato con buona regolarità nella struttura e soprattutto nei tempi. Se il minimo ultimo a 3502 non sarà violato nei prossimi giorni e contestualmente lo swing posto a 3819 sarà superato, avremo la prima conferma della centratura con conseguente partenza per la chiusura del ciclo trimestrale inverso. I target intermedi sono i vari livelli volumetrici rappresentati in grafico, mentre quello finale potrebbe essere l'area segnalata dall'ellisse.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
Volatilità S&P500Dopo la forte chiusura di settimana della scorsa sessione di contrattazioni, con l'S&P500 che fa registrare un +2.41% ed in generale la tendenza a voler giocare con il livello 3600, ho deciso di analizzare la situazione della volatilità per vedere se sarà possibile trarre qualche indicazione.
Partendo con il primo grafico in alto a sinistra, il VIX ci mostra qualche giorno di "rilassamento" della volatilità, anche se i valori sono ancora alti e si avvicinano ad un livello di supporto dinamico di breve, nonché al livello inferiore delle bande di bollinger. Potrebbe esserci una reazione al rialzo.
Il VVIX, ovvero la stabilità della volatilità ci fa vedere un trend di riassorbimento. Questo significa che, nonostante l'elevata volatilità del vix, essa tende ad essere più stabile. La teoria della volatilità tende ad individuare delle situazioni di trading, la peggiore è caratterizzata da alta volatlilià ed alta instabilità della volatilità. Un mercato volatile ma stabile, potrebbe riservare possibilità di buone operazioni per i trader più esperti.
La volatilità storica e l'average true range, sono in contraddizione con VIX e VVIX. Essi fanno, infatti, registrare valori in aumento, quindi non è di certo un segnale di distensione.
Il put call ratio è vicino al valore 1, ma in questo caso, dopo un downtrend è un indicatore, a mio avviso, meno importante, in quanto con ogni probabilità non vengono attuate particolari strategie di copertura.
Lo Skew Index è su valori 116, avvicinandosi a valori di normalità e di supporto. Attenzione se dovesse reagire al rialzo, perchè sappiamo che lo Skew su valori più elevati, è indice di timore per i mercati.
Infine le medie mobili, decisamente allineate al ribasso, con buona distanza tra di esse. Forse la media a 20 periodi comincia ad appiattirsi, tuttavia l'orientamento è decisamente ribassista.
Ragionando secondo i canoni dell'analisi tecnica, non siamo interessati ad anticipare un trend, ma semplicemente individuare la nascita di un nuovo movimento e questi indicatori, non coincidenti tra di essi, fanno continuare ad avere una visione ribassista ed attendista.
Le uniche operazioni di lungo periodo che ho eseguito, sono stati acquisti su etf world secondo il mio piano di mediazione. Probabilmente il prossimo mese comincerò a ragionare sull'acquisto di bond.
SP 500 wickoff da manuale obiettivo 4000Figura di accumulo alla WICKOFF su SP 500 Time Frame 30 minuti che vediamo un po di commentare. Dal 13 settembre al 3 ottobre si sviluppa un forte selling Climax con un minimo di 3570 da cui si orgina un automatic rally che porta SP500 sul livello di 3810- . Da quella data sono partiti i test di supporto, ma come spesso accade il mercato fa un un nuovo minimo, uno spring nel linguaggio di wickoff. Siamo ad una delle piu classiche bear trap di cui gli americani sono capaci. Molto convincente anche perchè sul mensile viene a rompersi il minimo di settembre e due minimi decrescenti sul mese di ottobre non portano bene. I due test di supporto che ci convincono si verificano venerdi 14 e da ultimo venerdi 21 ottobre che rappresenta il punto da non violare assolutamente. 3640 è la linea maginot ed il livello di stop da inserire. La conferma di tutto il movimento si avrà con la rottura di 3810 -3830, dove transitano resistenze grafiche e media esponenziale a 50 periodi. Superati questi livelli si aprono spazi di salita importanti per tutta la prossima settimana.
S&P 500 – La FED, tra il dire e il fare Dai bilanci settimanali FED, sembra che stia vendendo, ma non come promesso, anzi ha aggiunto degli MBS.
Forse tra il dire e il fare ha scelto la strada del fare un pochino meno del dire. Noi, che non siamo veggenti, seguiamo il trend e oggi sembra che i volumi accompagnino il rimbalzo e lavorando dentro l’area 3600-3800. Considerato il rimbalzo e l’uscita dal trend opterei per un long di brevissimo, ma ancora con gli occhi aperti perché è una situazione molto delicata e basta poco per svegliarsi con brutte sorprese.
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S&P500, tra earnings e scenari macroIl più capitalizzato degli indici mondiali, l'S&P500 è, al momento, schiacciato tra le trimestrali in via di rilascio e con il 75% di queste che battono le stime e uno scenario macro con un evoluzione molto complicata da leggere. Ovviamente il tema è sempre quello dell'inflazione, che sembra non voler frenare in modo lineare al veloce aumento dei tassi. L'economia USA è in fase di tenuta e gli ultimi dati sulla forza lavoro supportano questa percezione, per cui i tassi sono destinati a salire ancora con target tra 4,50% e 5,00% per il decennale, ma gli aumenti sono visibili anche sulle scadenze lunghe, con il trentennale prossimo al 5%. Le ipotesi più accreditate, supportate da parametri oggettivi, vedono, in prospettiva, un mercato azionario in difficoltà con l'S&P500 che pone un livello strategico di supprto tra 3.550 e 3.500. Sotto questi livelli si aprirebbero spazi per scomposti avvitamenti fino a quota 3.320. Al rialzo le resistenze sono concentrate tra 3.710 e 3.790.
Future S&P500 - Operazione del 21.10.2022Durante l'attuale settimana di negoziazione, relativamente all'operatività intraday, sono rimasto abbastanza fermo, a causa di alcune condizioni che non mi hanno permesso un sereno studio dei mercati e soprattutto la possibilità di seguirne le dinamiche dell'azione dei prezzi.
Giovedì 20, tuttavia, ho visto realizzarsi un pattern d'inversione che mi ha portato all'esecuzione dell'operazione.
Il mercato è rimasto, per tutta la mattinata, particolarmente incerto e senza una direzionalità particolare. Si veniva da una giornata di ribasso, ma particolarmente volatile. Il range della mattinata, almeno per la mia operatività, non permetteva di inserire ordini, perchè a segnale avvenuto lo "spazio" per il trade, rispetto allo stoploss era troppo piccolo. Spesso accade durante la notte americana (e quindi la mattina europea) che il future si muove con poca volatilità, abbastanza lentamente. In alcuni casi questa caratteristica si può sfruttare con operazioni che abbiano un rischio abbastanza contenuto, in giornate particolarmente direzionali.
Nella giornata di ieri, invece, ho atteso un segnale, un' accelerazione che potesse rendere il movimento "iperesteso" rispetto al range della giornata, con volatilità in aumento. L'occasione è arrivata poco dopo l'apertura americana delle 15:30. Volumi in aumento, 4 candele direzionali verdi, superamento del massimo di giornata.
Come spesso abbiamo accennato, l'S&P500 ha caratteristiche mean reverting, la grande liquidità del mercato, rende il break dei livelli rilevanti molto complicato. Il tentativo di breakout viene assorbito dallo spessore degli ordini.
L'accelerazione con volumi al rialzo sui massimi di giornata, nonché la relativa "frenata del prezzo" mi hanno fatto propendere per operazione short verso le ore 16:30.
Ingresso in area 3730.50 ;
Stoploss in area 3750 (troppo ampio per la mia operatività);
Take profit in area 3700
L'operazione è andata in profitto, a bocce ferme direi che lo stoploss rispetto al profitto raggiunto è troppo ampio, tuttavia in giornate particolarmente volatili e con le aziende che dichiarano i loro earnings, la volatilità è uno "scotto" da pagare.
S&P 500 – Volatilità ambo direzionaleAbbiamo visto in questi giorni aperture recuperate in poche in entrambe le direzioni e un ritorno all’apertura stessa nel giro della stessa seduta con una volatilità da far confondere chiunque e direi anche da far guadagnare i più temerari che seguono il trend intraday senza farsi troppe domande.
Il canale di breve è stato violato, anche se era già successo un mesetto fa, quindi ho cercato di evidenziare la zona che poi ha fatto tornare l’indice nel trend discendente. Attendo una violazione di tale area e quindi un ritorno sopra i 3800 prima di prendere qualche decisione in merito alla bontà di questa rottura.
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S&P 500 – Ritorno alla media Come abbiamo visto venerdì, dopo l’accelerazione da 3500 a 3700, l’indice è tornato a 3600 perfettamente a metà del movimento e credo che questo sia un livello criptico. Attendiamo che celi le sue vere intenzioni per seguire il trend.
Come possiamo vedere dal grafico il canale di breve (blu) ha un suo perché e anche i supporti proiettati (verdi) della vecchia tendenza rialzista stanno lavorando bene.
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Resoconto II settimana ottobre - Intraday.Quella appena conclusa è stata la seconda settimana di trading intraday di ottobre.
Anche questa, come la precedente si è conclusa con un risultato positivo.
Il profitto netto della settimana è di 301 dollari circa e di seguito presento le principali metriche delle negoziazioni.
Guadagno lordo di 594$
Perdita lorda di 288$
Trade eseguiti totali 6 di cui 3 chiusi in profitto e 3 chiusi in perdita.
Guadagno medio: 198$
Perdita media: 94$
Rapporto medio Rischio/Rendimento: 2,1
Avrei evitato situazioni rischiose, come ad esempio fare attività di trading lo scorso giovedì durante i comunicati della FED ed il rilascio delle notizie sulle richieste di sussidi di disoccupazione ed indice dei prezzi.
Il mercato in quelle fasi è stato particolarmente difficile e volatile e ritengo di aver avuto semplicemente fortuna con le operazioni di quella giornata. Avrei potuto tranquillamente chiuderla con un'importante perdita a causa della volatilità e degli spike di prezzo.
Nonostante un rigido set di regole, a volte sembra difficile rispettare anche quella più semplice, ovvero quella di non operare in determinate situazioni di mercato.
Tutta preziosa esperienza.
Usa: sale l’inflazione ma anche l’azionario. Perché?Seduta a volatilità estrema quella di ieri sui mercati azionari e non solo.
L’uscita del dato sull’inflazione Usa ha prima provocato un forte ribasso e successivamente un forte apprezzamento.
Il recupero dell’S&P500 è stato il quinto più forte nella storia di Wall Street, con il mercato che è passato dal perdere oltre il 2% a guadagnare quasi il 3% in poche ore.
Il future sul principale indice americano ha infatti chiuso la seduta con un +2.60% a 3.681 punti.
I prezzi al consumo sono saliti a settembre dell'8,2%, sopra le attese degli analisti che scommettevano su un +8,1%; su base mensile l'aumento è stato dello 0,4%, oltre il +0,2% previsto.
L’accelerazione dell’inflazione ha portato in un primo momento i mercati a paventare nuovi rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve.
La successiva inversione dei mercati è stata difficile da spiegare in termini macroeconomici, anche se alcuni operatori sostengono che sia stata dovuta ad una condizione estrema di ipervenduto, mentre altri invece che sia il risultato di una combinazione di operazioni di short-covering.
Personalmente riteniamo che il rimbalzo sia stato causato da una concomitanza di fattori, nello specifico ecco quali:
- Guardare oltre, poiché va innanzitutto segnalato che dai dati di ieri, seppur superiori alle attese, qualcuno intravede già un rallentamento della dinamica dei prezzi, che potrebbe presto portare ad un inversione di tendenza della politica monetaria, guardando di fatto già oltre il prossimo rialzo dei tassi a novembre, previsto a 75 punti base con probabilità al 98%.
- Fattori tecnici, ovvero il test di un livello fondamentale come quota 3.500 punti; già nella scorsa analisi segnalavamo come le aspettative di recupero su tale mercato sarebbero passate dalla tenuta di area 3.650 punti ed in caso di un breakout di 3.615 sarebbe stato probabile un affondo a 3.550 punti, con il successivo rischio di vedere un ulteriore aggiornamento dei minimi annuali. Al di sotto degli attuali minimi annuali il prossimo importante supporto andava identificato proprio in area 3.500 punti, ovvero sul supporto dinamico fornito dall’estremo inferiore del canale ribassata e da una trendline congiungente i precedenti minimi di swing tra dicembre 2018 e maggio 2020. Tra l’altro tra settembre e novembre 2020 area 3.500 aveva frenato il primo recupero post covid, mentre il successivo breakout di tale livello aveva dato il là al mega up trend del 2021. Logico quindi che alcuni grossi player abbiano piazzato difese su un livello così importante, sia come target di operazioni short e sia come possibile punto di acquisto in ottica speculativa.
- In ultimo va segnalato che nonostante la situazione sull’azionario americana rimanga incerta, è in arrivo la stagione delle trimestrali ed è possibile che qualche operatore stia già scommettendo su risultati migliori delle attese; va ricordato infatti che le previsioni per il trimestre sono tutt’altro che rosse e che quindi in fondo se i big player sia del settore bancario, ma soprattutto del comparto tech riuscissero ad attutire il colpo, questo potrebbe essere inteso come un miglioramento dello stato di salute dell’economia a stelle e strisce.
Detto ciò nonostante il forte rimbalzo di ieri ora al test di quota 3.700 riteniamo che il mercato incontrerà delle difficoltà; possibile quindi uno storno almeno fino a 3.650 punti, dove andrà monitorata la dinamica di prezzo e dove cercheremo conferme sulla volontà di proseguire il rimbalzo.
In caso di difesa oggi dei 3.650 punti salirebbero le possibilità di assistere ad una prossima ottava da risk on, mentre sul fronte opposto se il mercato dovesse nuovamente mollare quota 3.580 punti dovremmo attenderci un nuovo test almeno dei 3.540 punti.
Importante sempre continuare anche a monitorare la volatilità implicita Vix, che modelliamo con bande di bollinger su time frame daily e che abbiamo visto ieri in deciso calo dall’estremo superiore del canale delle bande di volatilità e attualmente sopra area 31 punti; per supportare un ulteriore recupero sarebbe importante tornare a vedere il Vix in questa fase al di sotto dei 29.50 punti.
In caso di ulteriore allungo segnaliamo le prossime resistenze al rialzo a 3.760 e 3.810 punti, livelli dove il mercato offrirà verosimilmente nuove occasioni per operare lato short; l’impostazione tecnica di continuare comunque a vendere le salite in ottica multiday non subirà grosse variazioni fino a che il mercato non recupererà quota 3.850 punti.
3500 visto, toccato e salutato?Dall’articolo di lunedì: questa settimana riuscirà a rompere area 3600 e raggiungere i 3500?
Ha rotto i 3600, ha toccato i 3500 ed è tornato a 3700. Tutto nel giro di poche ore dopo il rilascio dei dati sull’inflazione. Ottimo gain per chi segue il trend intraday ed ha avuto coraggio di seguirlo senza farsi troppe domande. Io preferisco seguire quello di breve con grafico orario e il prossimo step è capire se è stata una fiammata o se potrebbe partire un trend di breve ascendente nei prossimi giorni.
MTS_trade: Short da 3800 chiuso quando è tornato sopra 3530. Al momento flat in attesa di capire se ci sarà una nuova tendenza o no.
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S&P 500 – Area intensaQuesta settimana riuscirà a rompere area 3600 e raggiungere i 3500?
Mercoledì ci saranno i dati inflazione USA e potrebbero esserci sorprese che condurranno ad una accelerazione. Noi proseguiamo seguendo il canale di breve, ormai diventato un compagno fidato in questo viaggio non così breve considerando che perdura da metà agosto.
MTS_trade: Short da 3800 ancora aperto.
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S&P 500 – In attesa d’inflazione Come scrivevo lunedì, devo fare una correzione perché i dati inflazione USA saranno domani, ma gli operatori attendono con ansia questo dato per capire se ci sarà un miglioramento e un allentamento da parte della FED.
Monitoriamo area 3640-3580 che sta lavorando forte in queste giornate e attendiamo direzionalità di breve ben consapevoli dei livelli chiave.
MTS_trade: Short da 3800 ancora aperto.
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Perchè bisogna conoscere il mercato in cui si opera?Buon pomeriggio traders, oggi volevo dare un contributo leggermente diverso dagli altri, principalmente per rispondere ad alcune domande che mi sono arrivate sia in privato che come commenti ad alcuni trades effettuati.
Nel titolo domando: perchè bisogna conoscere il mercato in cui si opera?
Semplice, perchè ogni mercato ha le sue regole, le sue caratteristiche tipiche, la propria volatilità, la capacità di movimento giornaliera.
Prendo ad esempio il future sul mercato per eccellenza: l'S&P500.
Sappiamo che l'S&P500 è un equity index, molto liquido, spesso, con tanti contratti sul book di negoziazione.
Un indice del genere, quindi, è difficile da manipolare e non riesce a muoversi intraday in maniera particolarmente ampia (tranne nel caso di diffusione dati macro).
La presenza di numerosi contratti sul book dovrebbe operare come "freno" ad eventuali tentativi di break di livelli rilevanti.
Prima di aprire una posizione, pertanto, dovremmo tenere presenti le caratteristiche generiche dell'indice, per poter poi decidere l' operatività da pianificare.
I libri di analisi tecnica ci insegnano che, in generale, la rottura di un supporto o una resistenza sono buoni momenti per aprire un trade. Da analista dico che, questo assunto, è troppo generico e semplicistico. Per dimostrarlo volevo condividere con voi alcuni studi che ho praticato sull'indice prima di improntare la mia operatività.
Si tratta di due approcci semplici, uno discrezionale in trend following su rottura di livelli rilevanti, così come tende a tradare il 70% di noi retail, un altro d'inversione che ha come motore le bande di bollinger, ma con uno studio del mercato con individuazione di punti ottimali d'ingresso in virtù di particolari orari di liquidità ed escludendo alcune situazioni di volatilità eccessiva. Di seguito troverete i risultati con le equity line. Vi chiedo di non focalizzarvi sui risultati in termini economici, quanto sull'andamento dell'equity line e quindi la relativa distribuzione temporale dei profitti e delle perdite.
APPROCCIO BREAKOUT TREND FOLLOWING (LONG E SHORT)
Come potete vedere, questo backtest che parte dal 2008 fino ad oggi, realizza circa 1900 trades, con un equity line particolarmente erratica, impossibile da sostenere e che, ad oggi, porterebbe dopo la bellezza di 14 anni ad una perdita sicura (Per semplicità non ho considerato slippage e commissioni, altrimenti il risultato sarebbe stato anche peggiore).
Il motore di questo trading system è molto semplice. Barre da 30 minuti, ingresso long sulla rottura del massimo del giorno precedente ed ingresso short con regola speculare.
Non c'è da stupirsi se il risultato è negativo.
La grande efficienza e la liquidità dell'S&P500 rende particolarmente difficile questa tipologia di approccio in trend following: la rottura di un livello avviene dopo diversi tentativi, il breakout non è l'approccio più efficiente. Si potrebbe provare con regole e pattern differenti, ma sarebbe davvero difficile raggiungere sia con operatività long che short un sistema in grado di guadagnare stabilmente nel tempo.
APPROCCIO IN MEAN REVERSION (LONG E SHORT)
Il grafico sopra riporta, per lo stesso periodo di tempo, l'equity line relativa ad una strategia che ha come motore un approccio in mean reversion: si valuta l'ingresso controtrend a mercato dopo che l'indice ha dimostrato una forza direzionale. Per fare ciò si utilizzano le bande di bollinger che tendono ad individuare gli eccessi "statistici" del prezzo rispetto alla media. Al verificarsi di alcune condizioni e con il prezzo che incrocia le bande, si entra long o short in direzione opposta al movimento attuale. Grazie allo studio ed alla conoscenza del mercato, il motore è stato "ottimizzato" per alcuni parametri (liquidità, orario, volatilità).
Come potete vedere, la strategia genera profitti, ma sopra tutto in maniera costante nel tempo. L'equity line non è immune da momenti difficili, tuttavia nessuna strategia è infallibile o adatta ad ogni condizione del mercato.
Anche gli stop sono stati parametrati al movimento medio del mercato.
In questa maniera volevo dare una visione d'insieme ed una risposta a tutti i vs. graditi commenti circa la mia operatività intraday. E' vero che opero in maniera discrezionale, ma cerco comunque di basarmi su uno studio solido sui comportamenti del mercato. Quando imposto alcuni valori di take profit o stoploss oppure la decisione o meno di aprire o chiudere una posizione è delegata ad alcune regole che, in alcune fasi funzionano meglio degli altri, ma che nel lungo periodo, fino ad un cambiamento dei fondamentali del mercato, tendono a performare meglio.
S&P500: Prove di tenuta dei minimi a 3.575L'indice S&P500 continua ad essere messo sotto pressione dai venditori che, intercettando alti livelli di rischio sistemico, continuano a ridurre l'esposizione sull'equitu americano. I minimi a 3.575 sono già stati validato con assenza di una adeguata risposta, visti gli eccessi sul bid che faticano ad essere riassorbiti. L'impressione che si ricava è che gli algoritmi stiano leggendo i livelli inferiori e sono pronti ad una prova d'urto. Da capire l'esito di una eventuale rottura ribassista, poiché volumetricamente il mercato è poco ricettivo, per cui la struttura potrebbe cedere senza un grosso impegno in termini flussometrici. Supporti visti al momento tra 3.550 e 3.585. Una rottura di questi livelli produrrebbe drop verso quota 3.500 e poi verso 3.380.
Operazione intraday - Micro S&P500 11.10.2022La giornata odierna, sin dalle prime ore del mattino, sembra voler confermare il trend ribassista degli ultimi giorni, con un'apertura delle contrattazioni debole.
L'indice nel corso della mattinata europea, ha cercato di attaccare l'area 3580/3570, segnalata come un livello di supporto dove "dovrebbe essere presente" un eccesso di domanda.
Il prezzo ha lateralizzato in area 3580 per diverse ore: a primo impatto non ho trovato un setup d'ingresso.
Verso le ore 12 una reazione: l'indice si porta in area 3628 con un tentativo di recupero che, tuttavia, si avvicina ai massimi di giornata senza mai superarli. A questo punto inizia un nuovo movimento di reazione che riporta l'indice a testare nuovamente l'area 3580.
LS&P500 si ritrova nuovamente in una zona di supporto, dove è presente una confluenza tra: i minimi di giornata, un'area di eccesso di domanda e il canale inferiore delle bande di bollinger.
Decido di pianificare il trade:
- Buy limit a 3580 eseguito alle ore 16:00
- Stoploss a 3570
- Take Profit a 3600
L'ingresso sembra essere particolarmente fortunato, il trend prende la direzionalità del mio trade ed alle 16:39 viene toccato il mio take profit.
Venti punti di gain.
Nel momento in cui scrivo (17:35) l'indice continua al rialzo. La zona 3630/3635 potrebbe essere interessante per provare un'ulteriore operazione d'inversione.
S&P500: mercato sulle montagne russe, cosa attendersi ora?Dopo un avvio di settimana positivo, gli indici di Wall Street sono crollati nella giornata di venerdì a seguito dei buoni dati sull'occupazione americana.
Quella che normalmente risulterebbe essere una notizia positiva è stata invece interpreta in malo modo dai mercati, poiché ora ci si aspetta che la Fed continuerà ad aumentare rapidamente i tassi di interesse per frenare l'inflazione.
Negli Usa a settembre sono stati creati 263.000 nuovi posti di lavoro, lievemente al di sotto delle 275.000, mentre il tasso di disoccupazione è sceso dal 3,7% al 3,5%.
In questa ottava gli investitori guarderanno con attenzione all’uscita giovedì del dato sull’indice dei prezzi al consumo , oltre alla diffusione dei primi risultati di bilancio, con i colossi della corporate Americana cha inaugureranno la stagione delle trimestrali.
Il principale indice azionario americano ha terminato la seduta di venerdì non lontano dai minimi annuali a 3.653 punti, mostrando un calo vicino al 3%.
Nell’intervista di venerdì scorso su Traderlink.it segnalavamo le difficoltà di S&P500, che dopo le due candele rialziste del 3 e 4 ottobre scorso, aveva disegnato una candela resistiva “hanging man” in area 3.800 punti; altresì si ipotizzava lo scenario per cui un eventuale breakout del minimo a 3.734 punti, avrebbe alimentato nuove vendite con obiettivo il test di area 3.650 punti.
Questo perché nonostante l’inizio di ottava scorsa positivo il mercato scambiava ancora all’interno del canale ribassista già più volte evidenziato ed inoltre nonostante i recenti rialzi dei prezzi la volatilità implicita VIX era ancora su livelli alti e di difficile supporto a ulteriori salite dei prezzi.
Ora la tenuta di quota 3.650 punti, livello il cui breakout aveva innescato l’uptrend a gennaio 2021 e contenuto la discesa nel giugno scorso, tra l’altro posizionato sul livello mediano del canale ribassista, sarà fondamentale per evitare un nuovo affondo al ribasso.
Sui livelli attuali è ora possibile ipotizzare un rimbalzo dei prezzi, ma monitoreremo con attenzione la reazione del mercato al test dell’area compresa tra 3.650 e 3.700 punti.
Qui cercheremo nuove dinamiche di distribuzione a supporto di ingressi short con primo target sui minimi odierni; a meno di cali importanti della volatilità implicita, se dovessimo poi assistere ad un breakout di 3.615 è probabile un affondo a 3.850 punti, con il successivo rischio di vedere un ulteriore aggiornamento dei minimi annuali.
Ad di sotto degli attuali minimi annuali il prossimo importante supporto va identificato in area 3.500 punti, ovvero sul supporto dinamico fornito dall’estremo inferiore del canale ribassata e da una trendline congiungente i precedenti minimi di swing tra dicembre 2018 e maggio 2020.
Le aspettative di recupero attuali passano quindi dalla tenuta di area 3.650 punti e da un successivo segnale di forza di cui avremmo conferma soltanto in caso di chiusura giornaliera sopra i 3850 punti.
Infine ricordiamo che oggi la borsa americana è chiusa per la festività del Columbus day, motivo per il quale non ci attendiamo nella sessione odierna importanti movimenti sui future di riferimento.
Operatività intraday - Non ho sfruttato l'accelerazioneLa giornata di contrattazione del 07.10 inizia sulla scia di una relativa tranquillità, considerato il movimento negativo del giorno precedente.
L'S&P500 nel corso della nottata ha fatto segnare un minimo in area 3736. Vista la lentezza dei prezzi e considerato che nel corso del pomeriggio erano attesi importanti dati macro circa i livelli di occupazione negli USA (sessione nella quale ho deciso di non operare), al retest del minimo intraday (ore 8:15) ho atteso un segnale per cercare un ingresso in "inversione". L'S&P500, tende a dare buone opportunità con un approccio in "mean reverting". Pertanto, utilizzando i donchian channel a 96 barre (tf 15 minuti), ho atteso la rottura al ribasso del canale, per poter cercare ingresso long.
Impostazione operazione:
Buy limit 3743,50
Stoploss 3732
Takeprofit 3763
L'operazione si è conclusa in profitto con un gain di 20 punti d'indice.
Il mio mood dopo l'operazione?
Sento di non aver sfruttato in pieno i movimenti della giornata, considerato che nel corso del pomeriggio l'indice ha offerto una clamorosa opportunità short che, complici una buona settimana in profitto e l'operazione positiva chiusa poche ore prima, non ho colto.
Incredibile quanto il fattore emotivo tenda ad incidere negativamente sia in una fase di perdita, che di profitto.
S&P 500 – Recupero, solo illusione?Qualche accorgimento al canale di breve per considerare nuove strade anche se quella discendente resta ancora la più probabile. Vedremo se andrà a ritestare il minimo in area 3650-3600 o ci stupirà con un ulteriore recupero.
MTS_trade: Preso stop sullo short a 3680 e aperto short da 3800 sempre non troppo esposto.
Invest_MTS
Operazione oderna - giornata positiva ma...ancora spikeNegli ultimi periodi il Micro mini S&P ha regalato buone operazioni e discreti setup sorpatutto durante la sessione europea ed asiatica.
Anche oggi si è conclusa una giornata, tutto sommato positiva, con un'operazione in profitto al mattino ed una in perdita durante l'apertura del mercato americano.
In particolare attorno alle ore 7:45 su time frame 15 minuti si stava completando una figura di triple top. Segnale di probabile ed imminente inversione. Ingresso short a 3805, con stoploss 3815. Take profit a 3775. L'operazione nel corso della mattinata, complice anche un mercato abbastanza trendy mi regala 30 punti di profitto.
La seconda operazione alle ore 17:30 circa, fa segnare ingresso short sul livello 3785, con stoploss in area 3795 e take profit in area 3765. Purtroppo uno spike, dopo pochi minuti va a toccare il mio stoploss facendomi uscire dal mercato, dirigendosi poi in direzione del mio take profit (ma ormai l'operazione era chiusa). Risultato 10 punti persi.
Grazie al money managment comunque la giornata si è chiusa in positivo di 20 punti al lordo delle commissioni pagate. L'orario di apertura americano continua a dimostrarsi abbastanza ostico e probabilmente sarebbe meglio parametrare lo stoploss alla volatilità, tuttavia il mio piano prevede piccole perdite, difficilmente superiori a 10/15 punti, atteso che le operazioni chiuse in profitto mediamente sono di 20/25 punti.
Incrementare gli stop significherebbe cambiare il mio profilo di trading verso una strategia con maggiori oscillazioni intraday. Non è una strada che escludo in futuro, ma oggi continuo a portare avanti la mia idea di trading basata su semplicità e sostenibilità sia in termini psicologici che statistici.