DXY ComprareIndice dollaro statunitense sta per toccare il supporto diagonale a lungo termine. Una volta raggiunta la zona designata punterò un Long fino a valore designato nel grafico dalla linea gialla.Longdi UnknownUnicorn12231306Aggiornato 1
LA FED RESTA HAWKISH E IL DOLLARO RIPARTEIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 03.11.2022 -CONTESTO Tutto come da attese per la riunione di ieri della FED che ha portato il costo del denaro al 4% con un rialzo di 75Bp. Un dato già scontato che ha poco sorpreso i mercati e gli operatori che guardavano con maggiore interesse alle dichiarazioni di Powell per le future decisioni della FED nella speranza che a Dicembre e poi per il 2023 si potessero aprire spiragli da colomba nelle politiche economiche, confermando cosi il rally di speranze rialziste che aveva guidato il mercato negli ultimi giorni, ma nostro malgrado cosi non è stato! Powell fermo nella sua linea ha dichiarato che non è ancora giunto il momento di parlare di tagli dei tassi, che l’obbiettivo resta contenere l’inflazione , senza se e senza ma, e al momento non ci sono evidenze che l’inflazione stia regredendo, come mostrano i dati del PCE e IPC core. Sebbene abbia accennato che alla prossima riunione di Dicembre saranno rivalutati i dati della congiuntura macroeconomica al fine di prendere le migliori decisioni, non si è mostrata nessuna vera porta di speranza rialzista per l’economia che trona ad essere sotto pressione dalla banca centrale americana. Torna cosi la forza del dollaro americano già ieri sera al termine della conferenza stampa e come da copione le borse sono crollate, in un gelo di speranze distrutte che avevano giudato l’anomalo rally delle ultime sedute, portando cosi ancora una volta gli indici americani non lontano dai minimi di questo 2022. La palla ora passa alla BOE che oggi è chiamata alla decisione dei tassi di interesse, e il copione sembra essere il medesimo, ovvero la necessaria lotta all’inflazione, il bisogno di portare i tassi sui massimi degli ultimi 30 anni, con un rialzo da 75BP, tuttavia la differente congiuntura economica del paese, molto più fragile e preda delle prossime politiche fiscali di Hunt e Sunak, potrebbe indurre la BOE a decisioni più morbide, con rialzi di soli 50Bp, ma anche in questo caso le speranze restano tali e solo dopo aver letto i dati e ascoltato Baily potremmo davvero definire il futuro della Sterlina -FOREX Il comparto valutario non poteva che trovare nuova forza da aprte del dollaro usa, che torna ad aggredire le resistenze a 112.50, guardando ancora con simpatia a 113.50 prima e 114.50 poi, trascinando inesorabilmente il mondo retail in posizioni di mean reverting short al 61%, segnale di potenziali allunghi rialzisti. La risposta delle majors non è tardata ad arrivare, giu euro, sterlina ed oceaniche senza freni. Eurusd torna ad aggredire i supporti a 0.98, per puntare ai minimi di 0.9750 prima e 0.96 poi, con i retail che si portano al 60% long, a caccia dei minimi come da copione. Medesimo scenario per la sterlina, che in termini percentuali perde anche di più, portando il cable a 1.1350 in un chiaro trend ribassista composto da massimi e minimi decrescenti netti, con i retail che incalzano gli acquisti con un 54% long Torna la forza dello yen giapponese che a sorpresa reagisce dai minimi e tiene il passo con il dollaro USA mantenendo grande stabilità per usdjpy a 147.75, e mostrando forti prese di profitto per il mondo retail sul basket yen che passa al 57% long dopo lunghe esposizioni oltre il 60%, segnale che il sentiment potrebbe ben presto invertire su possibili rialzi dello yen, quindi massima attenzione per questo asset. Cadono anche le oceaniche, con il dollaro australiano che arriva a 0.6325 pronto per nuovi allunghi ribassisti fino alle aree di 0.6250-0.62 figura e con i retail che spingono contrariana al 74% long a caccia dei minimi su questo basket. Sebbene nzd sia più tonico di australia , ben poco può fare contro il biglietto verde e inizia cosi a cedere terreno testando le aree di 0.58 figura prima e aprendosi ad affondi verso 0.5750 con i retail ancora esposti short al 74% sul basket , mentre per il cambio contro dollaro non resistono alla tentazione di posizioni mean reverting e si portano al 53% long. -EQUITY Ben poco da fare per il comparto equity, deluso ampiamente da Powell, che distrugge le speranze rialziste e porta il Nasdaq nuovamente sotto quota 11000 pnt a 10900 pronto per nuovi allunghi ribassisti verso i minimi di questo 2022 Medesimo quadro per l’s&P che rompe di forza i minimi di 3780 pnt e parte ora per un nuovo rally ribassista a caccia dei minimi di 3640 pnt Borse europee più toniche , con il dax on lontano dai massimi di 13400 a 13150 pnt, mostrando chiaramente gli effetti benefici di una politica ancora meno aggressiva della BCE, che resta molto dietro la curva e dietro il faro mondiale che è la FED -COMMODITIES Nulla da fare per i metalli, a partire dal gold che soffre la duplice forza del dollaro e del comparto obbligazionario ancora in grande spolvero, pertanto si attaccano i supporti a 1630$ pronti ad approfondire i 1620 prima e 1610 poi -DATI ATTESI DA CALENDARIO Attesi per oggi i dati UK, pmi in primis e poi indiscussa attenzione alla BOE e alle decisioni sui tassi di interre per le 13.00 di oggi. buona giornata e buon trading Salvatore Bilotta Trader ----------------------------------------------------------------- di SalvatoreBilotta2
FUTURO DA COLOMBA O DA FALCO?IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 02.11.2022 -CONTESTO Il giorno della FED è arrivato e l’attenzione degli operatori è tutta rivolta agli eventi di questa sera, alle ore 20.00 Powell darà indicazioni non solo sul rialzo tassi, che sembra oramai scontato essere di 75Bp. ma cosa più importante, saranno le prospettive che si daranno sulle prossime riunioni di Dicembre e da li per il nuovo anno di contrattazione. Il futuro per la FED potrebbe essere ancora in linea con le decisioni hawkish che hanno dominato questo 2022, sempre se l’inflazione resti elevata e la congiuntura macroeconomico rimanga tonica, a questo scopo sarà interessante analizzare i dati di venerdi sul mercato del lavoro USA. Tuttavia se la FED dovesse dimostrarsi ancora molto aggressiva anche per le prospettive future, deludendo le aspettative di un giro di boa delle politiche monetarie verso una linea più accomodante , i mercati potrebbero scontare pesanti ribassi nel comparto equity, dando nuovo lustro al dollaro americano che ha vissuto negli ultimi giorni interessanti prese di profitto. Viceversa se Powell dovesse allinearsi ai timori di una eccessiva aggressività da parte della banca centrale nei confronti dell’economia reale, dando cosi sostegno alla teoria di essere giunti oramai al tasso di equilibrio e di conseguenza all’esigenza di rallentare il ritmo dei rialzi tassi, i mercati potrebbero festeggiare con importanti rialzi dando fiducia al rally in atto che potrebbe essere preludio al famoso rally di natale. In tal caso anche le prese di profitto sul dollaro potrebbero diventare copiose, e maggiormente giustificate dato i livelli ai quali si è giunti con il dollaro in questo 2022, il che porterebbe ad interessanti recuperi delle majors. -FOREX Per il comparto forex si denota attesa per le dichiarazioni di questa sera, con un dollaro che resta fermo a 111.50, senza per ora generare nessuna direzionalità. Fase di neutralità che si rispecchia anche sull’euro, che rimane non lontano dalla parità a 0.99 figura in attesa di sapere il futuro del biglietto verde. Leggeri ribassi per la sterlina, che gode di indecisione contro il dollaro, ma che vede invece interessanti ribassi contro le altre majors, dopo che la BOE ha dato inizio alla vendita netta di Gilts ieri pomeriggio. Il mondo retail in ovvia conseguenza, si mantiene neutrale con un 52% long sul baske euro , al 57% short dollari usa e al 57% short sterline. Di maggiore interesse lo yen giapponese, che in una giornata di timido recupero dai minimi, porta i retail a ridurre le esposizioni long che passano al 61% dal precedente 64% Respira anche il franco svizzero, che porta i retail a chiusure di posizioni long, che passano dal 64% di ieri al 56% attuale. Resta spinta la decorrelazione tra australia e nuova zelanda, con il dollaro australiano ancora in forte ribasso , tanto da portare i retail ad acquisti fino al 74% dal 68% di ieri, mentre la spinta rialzista del dollaro neozelandese vede il 79% short dal 66% di ieri. La forte decorrelazione tra i due asset porta interessanti eccessi sul cross audnzd, con un 91% long di posizioni retail dopo la forte discesa dai massimi di questo 2022. -EQUITY Il mondo azionario aspetta le parole della FED rimanendo dsotto le resistenze per gli indici maggiori, con il asdaq sotto 11.600 e la resistenza chiave a 11800pnt. Se stasera la FED dovesse dimostrarsi più hawkish del previsto per il prossimo futuro , non si escludono importanti ribassi fino al ritest dei minimi , prima a 11000pnt per poi giungerte a 10500pnt. Tuttavia non possiamo escludere lo scenario opposto, con una FED accomodante che si apre ad un rallentamento dei rialzi tassi, il che aprirebbe rialzi fino a 11800 pnt prima per poi dare fiato a maggiori ed importanti spinte rialziste. Lo scenario resta similare per l’SP che sembra voler puntare a 3800pnt come primo supporto chiave in caso di ribassi, mentre le prime aree di resistenza si collocano a 3950-4000pnt. -COMMODITIES Per le commodities energy, poco interesse per il wti, che rimane sotto i 90$ in una chiara compressione dei prezzi , con massimi e minimi inside dai massimi di agosto 2022. Troviamo a tal proposito i primi supporti a 82$ mentre le resistenze a 93$ -DATI ATTESI DA CALENDARIO Oltre all’appuntamento con la FED oggi si sono letti i dati ADP Usa che mostrano ancora un fortissimo mercato del lavoro con 239K nuovi posti di lavoro. buona giornata e buon trading SALVATORE BILOTTA di SalvatoreBilotta2
NUBI PER LA STERLINA E LA BANK OF ENGLANDIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 01.11.2022 -CONTESTO Entriamo nel vivo di una settimana ricca di market movers, primo fra tutti e non in ordine temporale, l’appuntamento con la FED di domani 2 Novembre, che potrebbe generare non poca volatilità sui mercati che aspettano indicazioni più chiare sulle future mosse della banca centrale, dando oramai per scontato il prossimo rialzo da 75Bp, ma non cosi certa l’azione di Dicembre 2022. Altro market mover chiave per la giornata di oggi, sarà la BOE, che dovrebbe avviare la vendita netta di Gilts, le obbligazioni sovrane, che sono state accumulate nel bilancio , special modo durante il periodo pandemico per sostenere le esigenze e le emergenze del paese. Allo stato attuale delle cose, la BOE dovrà svendere i titoli obbligazioni, mettendoli all’asta a prezzi più bassi di quanto li ha pagati, generando cosi una perdita oramai certa nel bilancio delle casse del tesoro. Un fardello in più da gestire per il PM Sunak, che dovrà insieme al cancelliere Hunt presentare il nuovo piano fiscale entro il 17 novembre, ma sembra già evidente chela pressione fiscale salirà mettendo a dura prova i cittadini britannici, già alle prese con l’inflazione a doppia cifra in un contesto economico asfittico, di scarsa produttività e peggiori esportazioni, secondo gli ultimi dati PMI. La BOE attesa questa settimana per un nuovo rialzo tassi da 75Bp, potrebbe vedersi costretta a toni meno aggressivi, per controllare l’eventuale instabilità che potrebbe crearsi oggi con la svendita dei Gilts, consapevole quindi che è un territorio inesplorato, che va oltre le consuete manovre di rialzo tassi a cui le banche sono oramai abituate. Cosa potrà accadere sarà monito per la FED così come per le altre banche centrali occidentali che sono prossime alla vendita nette di obbligazioni sovrane. -FOREX Le attese per le banche centrali portano ad un sostanziale equilibrio nel mercato fx, con il dollaro ancora ago della bilancia, che tuttavia non riesce ad esprimere direzionalità. Dollar index al momento resta sotto le aree di resistenza di breve di 112.00, dettando il ritmo di una sessione di debolezza, portandosi ora al test di 110.75 per probabili allunghi fino 109.50. il sentiment retail al momento resta neutro con un 53% short, che rispetto al 57% di ieri mette in evidenza una profonda incertezza. Equilibrio anche per la moneta unica che resta non lontano dal livello di parità a 0.9925, sulla media a 21 periodi daily creando tuttavia una buona struttura a massimi e minimi crescenti su base daily, che potrebbe vedere allunghi rialzisti interessanti fino alle aree di 0.1 e 1.02. Il mondo retail si mantiene al 51% short sul basket euro, ed in perfetto equilibrio su eurusd, senza dare per ora grandissime indicazioni. Calano le posizioni short sulla sterlina, che passano dal 56%di ieri al 58% attuale, ponendo ancora una volta in equilibrio il sentiment degli operatori in vista degli eventi di oggi pomeriggio. Unici sbilanciamenti interessanti restano lo yen giapponese con un 62% long, sebbene in calo dal 65% di ieri e un 70% long sul dollaro australiano in linea con il 71% di ieri. -EQUITY Prosegue la fase di risk on delle borse occidentali, con il dax che si porta sui massimi di 13400pnt e sembra oramai lanciato a testare i 13550 area di resistenza chiave per determinare una vera inversione di tendenza. Al momento la linea morbida intrapresa dalla BCE sembra dare fiato all’azionario europeo, sebbene le prospettive dell’economia reale sono tra le peggiori degli ultimi 20 anni. Stabili le borse americane, che dopo una giornata di ribassi modesti, sembrano voler recuperare in pre-market con il nasdaq che aggredisce gli 11630 pnt, livello oltre il quale si aprono strade rialziste fino gli 11800 pnt. Più tonico al momento l’S&P che si trova in pre-market già alle porte dei 3925 pnt massimo di ottobre, pronto per interessanti allunghi rialzisti che potrebbero portare fino alle aree di 4000pnt. Attendiamo oramai l’intervento della BOE e della FED di domani, per capire quale nuova direzionalità ci accompagnerà nel finire di questo 2022 buona giornata e buon trading SALVATORE BILOTTA ----------------------------------------------------------------- di SalvatoreBilotta16
WisdomTree - Tactical Daily Update - 28.10.2022La BCE aumenta ma tassi di +0,75%, ma Lagarde meno “falco” del previsto. Inflazione ancora al galoppo in ottobre: in media 11% in Euro-zona. Rendimenti dei Govies in forte calo ieri, ma oggi risalgono. Azioni della tecnologia in disgrazia: delude anche Meta, che perde 20%. La Banca Centrale Europea (ECB), come previsto, ha nuovamente alzato il costo del denaro di 75 punti base, per “assicurare il ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% a medio termine”, ma e’ sembrata "meno falco” delle attese. I mercati hanno gradito quel poco di ammorbidimento della narrativa della Presidente Lagarde nella conferenza stampa, e si e’ visto un ampio calo dei rendimenti dei titoli di stato e dello spread tra BTP italiani e Bund tedeschi. Le Borse europee, grazie al recupero nel finale, hanno chiuso miste: Milano è stata la migliore, +0,9%, Londra +0,2%, Francoforte +0,1%, mentre Parigi ha perso -0,5%. I miglioramente piu’ ampi li ha registrati il mercato obbligazionario, col rendimento del BTP decennale italiano sceso sotto al 4% ed il differenziale col Bund tedesco calato a 205 punti base: a cio’ ha sicuramente contribuito l'impegno a reinvestire cedole e titoli rimborsati fino alla fine del 2024 e non aver parlato di vendite di bond in portafoglio, il temuto “Quantitative tightening”. L’ECB prevede nuovi aumenti dei tassi nei prossimi mesi ed ha deciso una “stretta” alle condizioni di rifinanziamento dei TLTRO (Targeted Long Term Refinancing Operations) che sinora, per le condizioni “semi-gratuite” alle quali erano concesse, hanno permesso alle banche di lucrare ampi differenziali positivi. Wall Street ha chiuso con performance assai differenziate tra i diversi indici: Dow Jones +0,6%, S&P500 -0,6%, Nasdaq -1,6%. A dare sostegno ai listini tradizionali Usa ci ha pensato l'atteso dato sul GDP (Prodotto interno lordo) del terzo trimestre: +2,6%, sopra le attese degli analisti (+2,4%): il GDP torna dunque a crescere dopo il -1,6% del primo ed il -0,6% del secondo. Allineato alle aspettative il dato di inflazione PCE (Personal consumption expenditures), il piu’ osservato dalla FED, che alla fine del terzo trimestre e’ sceso a +4,2%, con il dato “core” (ex food and energy) al +4,5%. Ancora soddisfacenti i numero delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, saliti di 3.000 unità a 217.000, vs 220 mila previsti. Preoccupanti, al contrario, le indicazioni che emergono da alcune trimestrali “big tech”, con la negativita’ di Meta che si aggiungono a quella di Microsoft e Google. Meta ha perso ieri oltre -20%, cioe’ -80 miliardi Dollari di capitalizzazione, e vale ora meno di 270 miliardi, dopo averne perso, da inizio anno,oltre 600. Insomma, e’ difficile cogliere in questi dati molto “misti e contraddittori”, i sintomi che indurrebbero la FED ad rallentare la “stance” restrittiva. Intanto, l’economia europea continua a soffrire della corsa dei prezzi: dati allarmanti sull'inflazione vengono oggi, 28 ottobre, da Francia, Germanie e Italia, mentre migliora la tendenza in Spagna, dove il Governo e’ intervenuto a calmierare le tariffe energetiche ed ha imposto un drastico taglio ai prezzi dei trasporti. Questi numeri preliminari di ottobre avvalorano la convinzione che l’azione restrittiva anti-inflazione della Banca Centrale Europea sia appena iniziata. Non a caso, il rendimento dei BTP decennali risale di +21 punti base, a +4,25% (ore 14.00 CET), ed anche lo spread con il Bund “allarga” di +8 punti base a 211. L’Ufficio Studi dell’ECB ha rivisto al rialzo le aspettative di inflazione per il triennio 2022-2024 rispettivamente al +8,3%, +5,8% e +2,4%, cioe’ +1,0, +2,2 e +0,3 per cento sopra le precedenti stime. Riviste leggermente al rialzo, invece, quelle di crescita dell'Euro-Zona al +3,0% dal precedente +2,8%, tagliando tuttavia quella per il 2023, a +0,1% da +1,5%. In Italia si registra il positivo andamento del fatturato dell'industria ad agosto, +3,6% su base mensile destagionalizzata, mentre in Germania ha sorpreso positivamente la crescita del prodotto interno nel terzo trimestre, +0,3% su base trimestrale (la stima era -0,2%) e +3,1% su base annuale (vs stima di +2,7%). A settembre 2022 i prezzi alla produzione per l'industria italiana sono aumentati +2,8% su base mensile e +41,8% su base annua (contro il gia’ stellare +40,1% di agosto). Al netto della componente energetica, gli aumenti sono +0,8% mensile e +12,6%. I prezzi al consumo (CPI) registrano un aumento del +3,5% mensile e +11,9% su annua: era +8,9% a settembre!! E’ ovvio che gli indicatori della fiducia di famiglie ed imprese europee ne risentano: l’ESI (European Sentiment Indicator) che misura la fiducia verso la prospettiva economica e’ sceso ulteriormente ad ottobre, -1,1 punti a 92,5, toccando il livello più basso da novembre 2020. Le borse asiatiche, stamani 28 ottobre, risentono delle turbolenze politiche e economiche internazionali: Nikkei giapponese -0,9%, Hang Seng di Hong Kong -3,7%, Kospi coreano -0,9%, ASX australiano -0,9%, Nifty indiano +0,3%, e China A50 -2,2%. I listini europei sono in frazionale ribasso a fine mattinata, in media -0,6%, mentre i futures su Wall Street anticipano riperture poco mosse ma la “tech” ancora sotto pressione (ore 14.00 CET). Informazioni importanti Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland. Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito. Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta. Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. 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BANCHE CENTRALI IN EQUILIBRIO TRA INFLAZIONE E RECESSIONEIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 27.10.2022 -CONTESTO Siamo alla settimana cruciale per le banche centrali, con gli appuntamenti di Bank Of Canada, BCE e BOJ, in una successione di tre giorni, ed in parallelo alle più importanti trimestrali delle aziende USA. Tantissimi i market movers quindi che guidano il sentiment dei mercati, speranzosi di essere giunti alla fine del tanto temuto vento hakish che ha soffiato nel board delle banche centrali. Giungiamo al mese di Novembre, prossimi dunque agli ultimi appuntamenti per questo 2022 con i banchieri centrali, che non sono riusciti al momento a domare l’inflazione mondiale, ancora in netta salita nelle varie aree economiche del mondo , pur spingendo sul pedale dei rialzi tassi come mai prima di ora. La sfida è ora contro il tempo, l’inflazione rimane sostenuta e mentre il tempo passa, entra sempre di più nel tessuto sociale dei vari paesi, rendondo sempre più arduo il compito di calmierarla e correndo il rischio di dover rendere fin troppo aggressive le scelte di politica monetaria necessiarie a tale scopo. La paura ora sembra essere la scelta di un eccesso di aggressività, già dimostrata dalle banche oceaniche, che ricordiamo essere le più caute nei loro rialzi tassi, sebbene stiano vivendo un’alta inflazione, ai record degli ultimi 40 anni, non trovano fondata un’aggressione eccessiva alla domanda aggregata, e temono di dover poi ripartire nella costruzione di un’economia devastata. Ieri anche la BOC sembra essersi allineata a questo pensiero , con un rialzo tassi di soli 50BP, contro le previsioni di un rialzo di ben 75Bp, segno di maggior cautela, nella ricerca di un tasso di equilibrio in grado di non distruggere la domanda aggregata, ma al contempo di controllare la corsa dei prezzi Oggi è stato ancora il turno della BCE, che rimanendo molto indietro rispetto alla curva del ciclo inflazionistico, ha mantenuto a disposizione maggiori cartucce da sparare, consentendo cosi oggi un rialzo da 75Bp, in linea con le attese. Tuttavia, per l’Europa resta cruciale il nodo dei piani di aiuto App e PEpp, che portano ad un balance sheet ancora molto sostenuto sul quale i maggiori tassi di interesse comportano ora costi maggiori, non cosi gradevoli in un clima di rallentamento economico e produttivo del blocco europeo. Equilibrio decisamente non facile da trovare per i paesi occidentali, ma ancora più ardua sarà la scelta della BOJ che domani è chiamata alla valutazione della sua politica monetaria ancora molto accomodante, che ha portato alla svalutazione selvaggia dello Yen, tanto da richiederne un intervento diretto sul mercato fx. Scarse le aspettative per la BOJ, dove si da molto probabilmente credito all’idea di un nulla di fatto, con tassi fermi, ma focus speciale sulle dichiarazioni eventuali alla svalutazione dello Yen che ricordiamo aver toccato il picco del 30% contro il dollaro Usa. Infine stasera attese per le trimestrali Apple, di certo la Big più attesa dagli operatori, dato il suo grande peso all’interno dell’indice Usa, e della sua presenza in diversi ETF. ANALISI RETAIL Giornata di rimbalzo per il dollaro sua, che giunge sulle aree di supporto di 109.50 in una due giorni di profondi ribassi, che tuttavia non hanno invalidato ancora la fase di lateralità ed indecisione del biglietto verde. Il mondo retail che stamattina si era posizionato al 61% long, trova ora un nuovo equilibrio portandosi al 57% long sul basket, proiettando le aspettative e le dinamiche di volatilità alla prossima settimana e all’appuntamento con la FED del giorno 2 novembre. Aspettative rialzista stamattina per la moneta unica, che cogliendo l’occasione di un dollaro debole, ha vissuto una due giorni di rialzi, portando i retail al 71% short sul basket, tuttavia le aspettative sono state oggi calmierate da una BCE poco sorprendente e decisamente in linea con ciò che il mercato aveva già scontato. Il mondo retail pertanto passa dal 71% short di questa mattina ad un più modesto 65% attuale. Stabile il sentiment sulla sterlina che vede i retail short al 65% senza particolari spunti operativi. Interessante la forza delle oceaniche, che hanno colto la momentanee debolezza del dollaro usa, con interessanti movimenti rialzisti , che li portano lontani dai minimi di questo 2022. Il mondo retail stamane si era posizionato short al 67% sul dollaro australiano e al 52% su quello neozelandese. I movimenti di recupero del dollaro Usa ha riportato equilibrio anche sulle oceaniche, generando prese di profitto per il mondo retail che torna al 56% short per Australia e al 52% short per nzd, lasciando il sentiment retail in sostanziale equilibrio. Ci proiettiamo ora ai dati trimestrali di questa sera per Apple, e alla BOJ di domani, oltre ai dati sul PCE USA che ci porterà all’appuntamento con la Fed di mercoledì prossimo buona giornata e buon trading SALVATORE BILOTTA di SalvatoreBilotta17
Tesi sulla recessione USA del primo semestre 2022Analisi delle attuali condizioni economiche e politiche LEGGENDA GRAFICO1 Occupazione salariale non agricola (blu scuro), consenso Bloomberg al 25/10 per PFN (blu +), occupazione civile (arancione), produzione industriale (rosso), reddito personale esclusi i trasferimenti in Ch.2012$ (verde), vendite manifatturiere e commerciali in Ch.2012$ (nero), consumo in Ch.2012$ (azzurro) e PIL mensile in Ch.2012$ (rosa), PIL ufficiale (barre blu), tutti log normalizzati a 2021M11=0 . L'ombreggiatura lilla indica le date associate a un'ipotetica recessione in H1. Fonte: BLS, Federal Reserve, BEA, tramite FRED, IHS Markit (nee Macroeconomic Advisers) (versione 10/4/2022) e calcoli dell'autore. È interessante ricordare cosa ha spinto le affermazioni di recessione per il primo semestre 2022. Per alcuni è stata la lettura negativa del PIL. Per altri, sono state le miglia percorse dal veicolo o il consumo di petrolio (entrambi di Steven Kopits ). di VISIONX35
Usd index Divergenza ribassista!!!Usd sembra aver trovato il suo apice , battendo contro la parte superiore del canale rialzista e creando un lower high. Inoltre da attenzionare la divergenza ribassista sul daily! Tutto ciò se si avverasse porterebbe linfa nei mercati…btc compreso💪🏻💪🏻💪🏻di Sheik0881
DOLLAR INDEX AI MASSIMI! Grafico mensile Dxy DOLLAR INDEX in perfetto trend ascendente ma tocca resistenza dinamica in forte ipercomprato su rsi e stocastico. Probabile ripiegamento del dollaro (a beneficio anche delle borse). Short! E long per le azioni internazionali e UsaShortdi alestocks2
Prospettiva per il dollaroQuesto è quanto ritengo più probabile accadere sul dollar index prossimamente. Shortdi UnknownUnicorn294533680
Triangolo DXY 4HQuesto è come penso si sviluppi il triangolo di DXY sul 4h. Un grab di buyside liquidity dentro a un'imbalance in quella grossa candela ribassista che formerà a parer mio un valido livello di resistenza. Non opererò su questo triangolo ma lo userò per capire come muovermi su timeframe più bassi nei pair del dollaroShortdi UnknownUnicorn294533681
Lavoro Usa batte le attese, falchi pronti a spiccare il volo Il dollaro USA torna nelle mani dei rialzisti con rendimenti USA rampanti. •Gli occhi saranno tenuti d'occhio sulla debolezza dello yen e sull'IPC statunitense questa settimana. Il dollaro USA ha fatto un'impressionante rimonta venerdì e si è rafforzato rispetto alle principali valute sulla scorta dei dati statunitensi che hanno mostrato che i datori di lavoro hanno assunto più lavoratori del previsto a settembre, suggerendo che la Federal Reserve per ora probabilmente si atterrà alla sua politica aggressiva di inasprimento. La probabilità di continui aumenti dei tassi di interesse ha contribuito a far salire ancora una volta i rendimenti del Tesoro. L'indice del dollaro DXY, che replica il biglietto verde rispetto a un paniere di altre sei valute principali, è salito dello 0,43% alla chiusura del gioco di venerdì e ha raggiunto un massimo di 112,5882. Il rendimento dei buoni del Tesoro a 10 anni di riferimento è salito a un massimo del 3,908%. I salari non agricoli sono aumentati di 263.000, al di sopra della stima di consenso per un'aggiunta di 250.000 posti di lavoro. Il settore dei servizi ha aggiunto 244.000 posti di lavoro, trainato dai guadagni nei servizi educativi e sanitari, nel tempo libero e nell'ospitalità. L'Unemployment Tate è sceso al 3,5% a settembre dal 3,7% di agosto, a fronte delle richieste di mantenere invariato il tasso. Il tasso di partecipazione alla forza lavoro è sceso di 0,1 punti percentuali al 62,3%. Ciò va contro la loro battaglia per ripristinare l'equilibrio tra domanda e offerta nel mercato del lavoro di fronte all'inflazione, il che significa che forti aumenti dei tassi sono un dato di fatto per il prossimo futuro e questo è un vento contrario per i prezzi dell'oro rispetto a una curva di appiattimento. Ciò rappresenterà un'altra settimana critica per i giorni a venire con molti eventi del calendario statunitense, inclusi i verbali della precedente riunione della Fed, i dati sull'inflazione negli Stati Uniti e le vendite al dettaglio. I mercati stanno attualmente valutando una probabilità del 92% di un aumento di 75 punti base per la riunione del Federal Open Market Committee del mese prossimo. Il restante 8% di probabilità è per un aumento di 50 punti base. Anche i dati sull'inflazione statunitense saranno seguiti da vicino e potrebbero rivelarsi influenti nel definire le aspettative degli investitori per la Fed. Nel tentativo di domare l'inflazione alle stelle, la banca centrale ha alzato il suo tasso di riferimento da quasi zero all'inizio di quest'anno all'attuale gamma del 3,00% al 3,25%, e il mese scorso ha segnalato che erano in arrivo aumenti più ampi quest'anno. Questo è alla base del biglietto verde che sembrava aver raggiunto il livello minimo la scorsa settimana, come mostra la seguente analisi tecnica di seguito. Il DXY è aumentato di circa il 18% per l'anno finora. "I prezzi core probabilmente sono rimasti forti a settembre, con la serie che ha registrato un altro grande aumento dello 0,5% su base mensile", hanno affermato gli analisti di TD Securities prima dei dati CPI. ''Probabilmente l'inflazione di riparo è rimasta forte, anche se prevediamo un forte calo dei prezzi dei veicoli usati. È importante sottolineare che i prezzi del gas hanno probabilmente portato di nuovo un ulteriore sollievo per le serie principali, in calo di circa il 5% su base mensile. Le nostre previsioni mensili implicano 8,2%/6,6% a/a per i prezzi totali/core.'' In altri eventi, verrà rilasciato il verbale del FOMC. Il dot plot di settembre ha rivelato un tasso terminale dei Fed Funds superiore alle attese del 4,625%, con una distribuzione di punti abbastanza uniforme attorno a questo livello. Gli analisti di TDS hanno affermato che "la domanda è quanto di questo si sia riflesso nelle deliberazioni della riunione di settembre. Il tono di queste deliberazioni è stato probabilmente più aggressivo, date le tendenze fondamentali dell'inflazione CPI, sconvolgendo l'attuale narrativa dei mercati pivot accomodanti.'' BoJ in fuga Nel frattempo, una potenziale spina nel fianco del biglietto verde potrebbe essere la Banca del Giappone. Il dollaro ha invertito le prime perdite contro lo yen giapponese la scorsa settimana e questo è il rischio per i rialzisti del dollaro USAi l mese scorso il dollaro ha raggiunto il picco di 145,90 yen in 24 anni, che aveva indotto un intervento delle autorità giapponesi per sostenere il fragile yen. "Il rialzo dell'USD sarà più difficile da raggiungere a questo punto, in gran parte perché il MOF/BOJ sembra intenzionato a schiacciare il vol USDJPY", hanno affermato gli analisti di TD Securities. ''Finora ha avuto successo. Attualmente, siedono su circa $ 1 trilione di riserve, quindi hanno alcune munizioni per impegnarsi in questa operazione. Riteniamo che una mossa al di sopra di 145 rischi di nuovo un intervento sullo yen e ciò potrebbe introdurre un po' di trascinamento dell'USD nel complesso, anche se temporaneamente. 140/145 è giusto per USDJPY in questo momento.'' I rendimenti USA continuano ad andare avanti I rendimenti del dollaro e del Tesoro USA sono aumentati dopo il rapporto sul lavoro, poiché gli investitori scommettono sui beni rifugio: come si è visto, il grafico a 4 ore mostra piccoli segni di decelerazione a seguito di un aumento da un'inversione media del 50% del precedente impulso rialzista. Se la struttura di supporto regge, il segno del 4,00% rimarrà sul radar del rialzo e questo supporterà il biglietto verde. Il legname costa il canarino alla miniera di carbone? La rottura della scollatura della testa e delle spalle e il passaggio alla scollatura della formazione M sono prospettive rialziste all'interno del cuneo ascendente rialzista dei prezzi del legname. Gli aumenti dei tassi che hanno danneggiato il mercato immobiliare potrebbero essere una marea che sta cambiando. I prezzi del legname sono scesi del 70% da inizio anno poiché i tassi sui mutui hanno superato la soglia del 5%. Nel frattempo, abbiamo visto un 62% di ritracciamento nel rally di settembre e un tentativo di salire di nuovo sul lato anteriore di una linea di tendenza di supporto dinamica che deve ancora cedere. C'è uno squilibrio dei prezzi nell'area grigia intorno a 114,00 che i rialzisti possono puntare per la settimana a venire nell'indice dei prezzi al consumo (CPI). Inoltre, da tenere a mente, il dollaro USA sta guadagnando contro lo yuan offshore cinese USDCNH ed è destinato a continuare a farlo mentre l'economia cinese lotta sotto il peso dei focolai di COVID in corso e dei blocchi. Abbiamo visto ulteriori prove di ciò nel Caixin Services Purchasing Managers' Index (PMI) del fine settimana per settembre 2022, che è sceso a 49,3 da 55,0 di agosto, riportandolo in contrazione. Abbiamo anche visto che il PMI dei servizi ufficiali cinesi ha mancato il segno a 50,6 (previsto 52,0, prima di 52,6) e il PMI manifatturiero Caixin / Markit cinese per settembre è stato deludente a 48,1 (previsto 49,5, prima di 49,5). tutto questo dovrebbe cadere nelle mani del biglietto verde, soprattutto con il numero di rischi geopolitici gettati nel mix. Il dollaro USA ha superato i minimi della scorsa settimana di circa 112,75, una caratteristica rialzista per la settimana a venire che lascia 114,00 sul radar finché 111,95/55 regge:Longdi VISIONX30
Gli economisti di Credit Suisse rimangono rialzisti sul dollaro L'indice del dollaro USA vedrà una spinta finale più forte verso il massimo di 121,02 del 2001 – CS Gli economisti rimangono rialzisti sul dollaro USA e vedono spazio per una spinta finale al rialzo potenzialmente più avanti nel quarto trimestre. Il rally dell'USD è visto esagerato nel breve termine “L'ultimo passaggio a un nuovo massimo del ciclo per il DXY non è stato confermato dallo slancio settimanale, suggerendo un trend stancante. Sebbene manteniamo le nostre prospettive rialziste di base e di lunga durata, riteniamo che l'inizio del quarto trimestre possa assistere a una fase di consolidamento, prima di una spinta finale potenzialmente più forte dell'USD per un movimento a 118,37 nel DXY, potenzialmente il massimo di 121,02 del 2001". "Un buon supporto è visto da 109,29 a 107,68, che è un gruppo di livelli che include la media a 55 giorni, il ritracciamento del 23,6% dell'intero trend rialzista 2021/2022 e il minimo di settembre, che cerchiamo idealmente di dimostrare un solido pavimento. Se la debolezza dovesse estendersi (non il nostro caso base), ci aspetteremmo un forte supporto successivo a 105,01/104,64".Longdi VISIONX30
L'indice USD è salito ai massimi di 3 giorni intorno a 111,80L'indice USD è salito ai massimi di 3 giorni intorno a 111,80, spostando l'attenzione sulla NFP •L'indice sembra bid e raccoglie ulteriore trazione intorno a 111,80. •L'ulteriore rialzo dei rendimenti statunitensi rafforza anche l'umore ottimista nel dollaro. •Le richieste iniziali sono aumentate più del previsto di 219.000 WoW. Il biglietto verde, in termini di indice USD (DXY) estende il recupero settimanale nella regione di 111,80 giovedì, o massimi di 3 giorni. L'indice USD ora si concentra sulla NFP L'indice cerca di estendere l'avanzata dopo il forte rimbalzo di mercoledì, mentre rimane supportato dalla continuazione dello slancio al rialzo dei rendimenti statunitensi lungo la curva. Inoltre, l'ulteriore perdita di slancio nell'universo associato al rischio collabora con il secondo aumento giornaliero consecutivo del dollaro, il tutto in vista dei principali libri paga non agricoli per il mese di settembre in scadenza venerdì. Nel calendario, le richieste iniziali sono aumentate di 219.000 nella settimana fino al 1 ottobre, mentre i tagli al lavoro Challenger sono aumentati di 29.989.000 a settembre. Cosa cercare intorno a USD L'indice soffre la ripresa nel complesso di rischio e torna giovedì in area sotto quota 111,00. Mentre le prospettive a breve termine per il dollaro sembrano in qualche modo intaccate, la convinzione più ferma della Federal Reserve di mantenere i tassi di aumento fino a quando l'inflazione non apparirà ben sotto controllo, indipendentemente da un probabile rallentamento dell'attività economica e una certa perdita di slancio nel mercato del lavoro continua a sostenere il tono positivo sottostante nell'indice. Guardando allo scenario più macro, il biglietto verde sembra anche rafforzato dalla divergenza della Fed rispetto alla maggior parte dei suoi omologhi del G10 in combinazione con attacchi di effervescenza geopolitica e occasionale riemergere di avversione al rischio. Eventi chiave negli Stati Uniti questa settimana: Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione (giovedì) – Buste paga non agricole, tasso di disoccupazione, variazione del credito al consumo, scorte all'ingrosso (venerdì). Eminenti problemi sulla caldaia posteriore: hard/soft/softish? sbarco dell'economia statunitense. Prospettive di ulteriori rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve rispetto alla speculazione di una recessione nei prossimi mesi. Effervescenza geopolitica contro Russia e Cina. Conflitto commerciale persistente USA-Cina. Livelli rilevanti dell'indice USD Ora, l'indice sta guadagnando lo 0,38% a 111,62 e affronta la prossima barriera in rialzo a 114,76 (massimo 2022 il 28 settembre) distaccato da 115,00 (livello rotondo) e poi 115,32 (massimo maggio 2002). D'altra parte, una violazione di 110,05 (minimo settimanale 4 ottobre) aprirebbe la porta a 109,35 (minimo settimanale 20 settembre) e infine 107,68 (minimo mensile 13 settembre).Longdi VISIONX3Aggiornato 0
Cosa osservare sul Dollar Index, per anticipare i mercati USDAttualmente stiamo osservando il Dollar Index (DXY) per anticipare la ripresa del dollaro , per operare su UsdJpy, UsdCad e AudUsd. Come spiega la Teoria di Dow, un mercato in trend configura sempre prese di profitto ridotte, entro il 33%, entro massimo il 50% , partendo dal segmento di trend di origine. Attualmente le prese di profitto sul Dollar Index, come si può vedere nel grafico mensile, sono pari al 33%. Pertanto il contesto strategico suggerisce una continuazione, della tendenza primaria rialzista. Valuteremo a fine settimana la chiusura, per anticipare la potenziale ripresa per la prossima settimana. Formazionedi TrendFollowingTradersCommunityAggiornato 2
l'ottimismo svanisce, restano gli orsi sul dollaro Di cosa ti devi occupare giovedì 6 ottobre: Il dollaro ha fatto una rimonta di breve durata mercoledì, chiudendo la giornata in modo misto su tutta la linea FX. I flussi di riduzione del rischio sono tornati in mezzo alle tensioni tra Europa e Russia, sebbene il sentimento sia migliorato durante le ore di negoziazione degli Stati Uniti quando il paese ha pubblicato dati macroeconomici ottimisti. L'Unione Europea ha approvato l'ottavo pacchetto di sanzioni contro la Russia, compreso un tetto massimo sul greggio di Mosca e sui prodotti raffinati. Il vicepremier russo Alexander Novak ha risposto dicendo che il suo paese sarebbe disposto a tagliare la produzione per compensare i massimali di prezzo, aggiungendo un prezzo del petrolio di $ 70 al barile sarebbe comodo. Il Regno Unito prevede inoltre di attuare sanzioni che vietano i servizi russi e limitano le esportazioni nel paese. Allo stesso tempo, l'OPEC+, insieme ai ministri chiave delle nazioni coinvolte, solitamente noto come Comitato di monitoraggio ministeriale congiunto, ha deciso di ridurre la produzione di petrolio di 2 milioni di barili al giorno. Hanno anche annunciato che non si sarebbero più incontrati su base mensile. Nel frattempo, anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato che l'Unione è pronta a discutere un tetto massimo di prezzo temporaneo sul gas utilizzato per generare elettricità, mentre la Casa Bianca degli Stati Uniti ha riferito che il Dipartimento dell'Energia rilascerà altri 10 milioni di barili di petrolio dalla Strategic Petroleum Reserve . Infine, l'amministrazione Biden si consulterà con il Congresso sugli strumenti per ridurre il controllo dell'OPEC sui prezzi dell'energia. La coppia EUR/USD viene scambiata attualmente intorno a 0,9890, mentre GBP/USD viene scambiata intorno a 1,1330. Il cambio USD/CAD ha chiuso la giornata con perdite intorno a 1,3610, nonostante la ripresa dei prezzi del greggio. Il WTI è ora scambiato a circa $ 87,90. La coppia AUD/USD, d'altra parte, ha ridotto la maggior parte delle sue prime perdite e si aggira intorno a 0,6500. USD/CHF è in rialzo fino a 0,9830, mentre USD/JPY rimane stabile intorno a 144,50. L'oro spot ha incontrato gli acquirenti in calo a $ 1.700, chiudendo la giornata a circa $ 1.716. Wall Street è mista, con il Dow Jones Industrial Average che registra guadagni modesti, ma l'S&P500 e il Nasdaq Composite sono attualmente in rosso. Infine, i rendimenti dei Treasury statunitensi sono aumentati, con il Treasury decennale che attualmente cede il 3,75%. Shortdi VISIONX30
indice USD: un ulteriore calo potrebbe rivedere 109,35Analisi dei prezzi dell'indice USD: un ulteriore calo potrebbe rivedere 109,35 •DXY aggrava le perdite in un contesto di ampia propensione al rischio. •Un ritracciamento più profondo potrebbe vedere rivisitato il minimo settimanale a 109,35. DXY si aggiunge all'aspro inizio settimana e martedì mette alla prova il quartiere delle 111.00. Nel contesto attuale appare probabile la prosecuzione della flessione correttiva e con il prossimo target al minimo settimanale a 109,35 (20 settembre). La perdita di quest'ultimo potrebbe testare nuovamente il supporto provvisorio alla SMA a 55 giorni a 108,61. Le prospettive di ulteriori guadagni del dollaro dovrebbero rimanere invariate fintanto che l'indice viene scambiato al di sopra della linea di supporto a 7 mesi vicino a 107,20. Nel lungo periodo, DXY dovrebbe mantenere la sua posizione costruttiva mentre si trova al di sopra della SMA a 200 giorni a 102,60. di VISIONX30
i mercati iniziano la settimana con ottimismo daily report basi 3 ottobre 2022, 22:38 Di cosa devi prenderti cura martedì 4 ottobre: Il biglietto verde ha ripreso il suo declino all'inizio della settimana, terminando lunedì con perdite su tutta la linea FX. La coppia EUR/USD è stata in grado di registrare un modesto anticipo e si è attestata intorno a 0,9820, con la valuta condivisa tra le peggiori rispetto al dollaro USA. I PMI S&P Global Manufacturing rivisti al ribasso hanno pesato sull'EUR. I mercati finanziari sono stati scambiati con ottimismo, nonostante i persistenti timori di recessione. Le turbolenze politiche e finanziarie nel Regno Unito continuano a innescare reazioni volatili del mercato e ad aprire la strada. Il governo del Regno Unito ha proposto un potenziale taglio delle tasse di un'aliquota del 45% sul reddito, ma il ministro delle finanze britannico Kwasi Kwarteng in seguito ha affermato che stavano abbandonando l'idea. L'annuncio ha sostenuto GBP/USD, che ha chiuso la giornata vicino a un massimo intraday di 1,1333. A seguito delle notizie del Regno Unito, gli indici europei sono tornati alle prime perdite e si sono stabilizzati in verde. Il biglietto verde ha cercato di avanzare in vista dell'apertura statunitense, ma i dati locali tiepidi lo hanno riportato sul percorso ribassista. L'ISM Manufacturing PMI si è contratto a 50,9 a settembre, mantenendo a malapena il territorio di espansione. Wall Street si è ripresa da dove erano rimasti gli indici europei e ha registrato un sostanziale aumento, minando ulteriormente la domanda per l'USD. I rendimenti dei Treasury USA sono scesi, con il rendimento del Treasury decennale in calo di circa 15 pb. La coppia AUD/USD ha riguadagnato la soglia di 0,6500 in vista della decisione di politica monetaria della Reserve Bank of Australia. USD/CAD si attesta vicino al suo minimo intraday intorno a 1,3630. Infine, il dollaro ha registrato avanzamenti irregolari rispetto ai suoi rivali rifugio, con USD/CHF ora scambiato a 0,9930 e USD/JPY a 144,75. L'oro è salito alle stelle e flirta con $ 1.700 l'oncia troy, mentre anche i prezzi del greggio sono aumentati. Il WTI è attualmente scambiato a circa $ 83,50 al barile. I rendimenti dei titoli di Stato sono stati nettamente inferiori, ma si sono spostati dai minimi intraday prima della chiusura. Il consolidamento di 4 mesi di Dogecoin è destinato ad allontanare gli investitori a meno che DOGE non rivendichi questo livello di VISIONX3Aggiornato 1
METEO DEI MERCATI MONETARI 29/09Buongiorno e Benvenuti Alla primissima edizione del meteo suo mercati monetari! Edizione 1-29/09 Mentre il VIX continua a dirigersi verso l'alto in chiusura della settimana aumentano le probabilità di una giornata importante domani all'uscita dei dati sui CPI europei. () Per le 14:00 sono previsti rovesci al rilascio dei dati sull'inflazione in germania che potrebbe portarare un'ulteriore pressione al ribasso se dovessimo avere dati in aumento più delle aspettative. www.myfxbook.com La volatilità e la direzionalità potrebbero fare da padrone ai pattern che prenderanno forma nella giornata del venerdì alle 11:00 al rilascio dei CPI sull'eurozona. www.myfxbook.com Per ora il meteo si chiude qui quindi per questi due giorni in chiusura del Q3 uscirei quantomeno con l'ombrello sennò me ne starei anche volentieri a casa.Formazionedi trader_professionista1
QUANDO LO STORNO DEL DOLLARO?IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 27.09.2022 -CONTESTO È oramai chiaro a tutti la forza del biglietto verde, e che il mondo intero sia prossimo ad una fase recessiva sembra essere un dato di fatto, ma come sempre i tempi dei mercati finanziari non rispecchiano quelli dell’economia reale, e un anticipo di circa un semestre è per buon accordo condiviso da tutti. I mercati guardano in media ad un semestre nel futuro e si preparano pertanto ad una fase di rallentamento delle attività produttive mondiali, il che porterà a scarsi utili per una parte delle attuali aziende mondiali e alla chiusura totale delle attività per una gran parte delle restanti imprese. Si creerà meno ricchezza nel mondo, e le banche centrali questa volta non faranno nulla per risollevare le sorti dell’economia globale a differenza di quello che siamo abituati a vedere nell’ultimo ventennio, perché è priorità globale quello di far calare i prezzi al dettaglio e l’unico modo e colpire la domanda. Alla luce di una fase di forte recessione non sembra esserci altro mood se non quello di scappare dalle attività di rischio e rimanere liquidi, ovviamente la liquidità prediletta nelle fasi crisi mondiale è la liquidità in dollari USA! Questa fame di dollari sta portando al collasso tutti gli altri asset class, specialmodo il mondo fx sta vedendo ora una fase di iper volatilità a ribasso per tutte le altre majors che soffrono grandemente la forza del biglietto verde. Sarà difficile credere in ulteriori allunghi rialzisti del dollaro senza che le ripercussioni sull’economia reale di paesi come il Regno Unito, o del blocco europeo possano non risentirne, pertanto maggiori saranno da ora gli allunghi rialzisti del dollaro, maggiori saranno le possibilità di un intervento delle banche centrali per riequilibrare le economie globali. FOREX Un 2022solo pro dollaro al momento, il che ha portato il basket dollari a segnare da inizio anno ad oggi un +7.89% medio, contro tutte le altre majors che soffrono invece pesanti ribassi, come lo yen giapponese che segna al momento un -11.45% medio, sebbene la BOJ abbia dichiarato apertamente la sua volontà di intervenire nel mercato fx per sostenere lo yen contro il dollaro usa. Il mercato valutario vede un 2022 particolarmente volatile, e gli eccessi principali sono su usdjpy che segna da inizio anno un +25.49%, performance che non troviamo cosi di frequente neggli annali di questo asset, che pur esprimendo chiaramante le divergenze di politiche monetarie hawkish per il mondo usa e dovish per il mondo asiatico, sembra ora giunto su estremi tali da impensierire anche la banca centrale giapponese. A far nota ancora il collasso della sterlina, che oltre al peso del dollaro usa, soffre una profonda sfiducia da parte degli investitori, che vedono poco realizzabili i piani del nuovo PM Truss a sostegno di imprese e famiglie data la volontà della BOE di drenare la liquidità immessa in questi ultimi anni a sostegno delle fasi di crisi legate non solo alla Brexit ma anche alla Pandemia. Serve liquidità ora che le banche centrali devono ritirarla, il rischio di cadere in facili utilizzi di una iper liquidità iniziano a diventare concreti, e si dimostra ancora una volta come sia difficile fare a meno di liquidità stampata e non ricchezza creata a sostegno dell’economia. -EQUITY Anche il comparto equity che oramai è per tutti gli asset mondiali ai minimi di questo 2022, vede maggiormente penalizzato l’equity europeo, che soffre la crisi energetica che soffoca le necessità produttive del polmone tedesco. Senza energia sarà innegabile la fase di ristagno dell’economia tedesca in primis e di quella europea tutta. Contro tendenza ovviamente il comparto equity asiatico, che gode ancora di ampia liquidità immessa dalle banche centrali, e che offrono quindi migliori spunti di investimento a fronte dell’azionario occidentale, che al netto di fisiologici respiri è destinato ancora a ribassi rilevanti. -COMMODITIES Il gold primo asset commodities a soffrire non solo la forza del dollaro ma anche gli alti rendimenti obbligazionari mondiali, che sono investimento migliore in fase di recessione e alta inflazione a fronte del gold che non offre rendimenti. Si fugge quindi dal metallo prezioso, e in generale dal mondo commodities, in virtù di un futuro calo della domanda globale, anche per l’energy., che trova quindi ribassi sia per il NGAs che per il WTI, che tornano ai loro fair value. Interessante sarà vedere come agirà l’opec + all’eventuale calo della domanda, al fine di sostenere i prezzi che non saranno troppo ben visti sotto soglie significative dei 50$. buona giornata e buon trading SALVATORE BILOTTA di SalvatoreBilotta3
LETTURA BREVE TERMINE DXYLe dominance rialziste reggono mentre nel complesso il prezzo sembra rallentare. Risente della prossimità del potere dell'euro che verrà rienunciato oggi e verrà infine decretato venerdì. Per ora siamo ancora long quindi pattern continuativo sui major.di trader_professionista1
L’INVERSIONE SARà BRUTALE!ANALISI COT REPORT del 25.09.2022 -CONTESTO È oramai chiaro a tutti la fame di dollari che c’è nel mondo, il bisogno di tutti gli operatori e delle banche centrali di rifugiarsi nel biglietto verde, lasciando andare non solo gli asset più aggressivi, ma oramai qualsiasi altro asset, valutario o meno che non sia il dollaro. In questo quadro quasi apocalittico che si sta formando, le aspettative si dirigono ora verso la necessità di un intervento coordinato per soddisfare in qualche modo la fame di dollari, senza colpire ulteriormente le altre valute che si trovano al collasso, oramai prossimi ai minimi del 2020 per le oceaniche, e addirittura non lontane dai minimi del 1985 nel caso della sterlina. Ogni singola valuta tra le majors avrebbe motivi specifici per vedere forti ribassi, ma il quadro d’insieme mostra chiaramente la fame coordinata di dollari che c’è nel mondo. Come ovvio che sia, anche i comparti equity e delle commodities sono oramai in caduta libera a confermare il ciclo di contrazione economica globale verso il quale ci stiamo dirigendo e per il quale è necessario liberarsi al più presto di asset rischiosi e trovare porti più sicuri, ora che la liquidità nel mondo intero si sta ritirando come la marea che ha sostenuto le barche e che ora sembra giunto il momento di porre a rimessa. La rubrica consueta del week end è incentrata al posizionamento dei big players sui mercati futures e come ben sappiamo i dati da noi analizzati sono purtroppo in ritardo, ma comunque esplicativo di un sentiment di ampio. Questa settimana, dopo i profondi ribassi di tutti gli asset class ad eccezione del dollaro usa, non possiamo non notare la profonda divergenza che si è creata con il posizionamento dei big players che sembrano invece cercare un’inversione di rotta completa. Due le ipotesi sul tavolo a questo punto: la prima è seguire i dati senza troppe domande, e credere che il movimento attuale sia l’ultimo allungo prima del climax di inversione sia per il dollaro che per le altre valute, o in seconda ipotesi, le mani forti hanno anticipato un posizionamento errato al quale cercano di porre rimedio con grande energia. -FOREX: il comparto valutario in chiara divergenza con le dinamiche che abbiamo visto nell’ultima settimana, vede i big players prendere profitti sul dollaro americano e far spazio a tutte le altre majors fino ad oggi profondamente penalizzate come l’euro e la sterlina. Se crediamo all’ipotesi uno, prima citata, allora siamo giunti al climax, le mani forti tagliano i dollari sui massimi e comprano a prezzi stracciati gli altri asset valutari, in attesa che il cambio di rotta si compi, dopo aver stressato al limite il sistema. Nostro malgrado, questa per ora resta solo un’ipotesi, e no ne possiamo aver conferma se non attendendo gli sviluppi della prossima settimana. Ma procediamo con ordine: EURUSD Siamo giunti ai minimi di 0.9680 e i big players entrano a comprare a tal punto da ritrovarsi posizionati long sul contratto euro con ben 33449 contratti, con un balzo di 45286 contratti in una sola settimana, volumi che non si vedevano dal 2020 anno della pandemia. La moneta unica oramai in caduta libera da giorni, ha rotto i minimi di 0.9950 prima e 0.9860 poi si è andata a posizionare non lontano dai minimi di 0.9680 Ulteriori minimi sensibili sono posti a 0.8570-0.8350 e 0.82 figura, aree che non possiamo escludere di raggiungere prima di assistere a vere inversioni di rotta. Il tempo sarà la chiave di tutto, e posizionamenti leggeri saranno la chiave di sopravvivenza di molti traders e magari occasioni di medio-lungo periodo. GBPUSD Attacco diretto alla sterlina e agli asset finanziari del Regno Unito, dai quali la fuga è inequivocabile, i big player restano corti sui futures con 54843 contratti short, riducendo di ben 13243 contratti la loro posizione, ma decisamente insufficiente per parlare di potenziali inversioni. I prezzi della sterlina, oramai in panic selling si sono assestati venerdi a 1.0850 portando le chiusure mensili ,oramai prossime a al – 6.80% . Ricordiamo che solo nel 2021 il cable quotava 1.4270… una caduta davvero da ricordare per la sterlina! Le aree di potenziale approdo sono a 1.0525, ma molti analisti non escludono il raggiungimento della parità on il dollaro. Anche in questo caso, l’orizzonte temporale sarà la discriminante, perché gli attuali prezzi potrebbero essere grandi occasioni nel medio lungo periodo, ma ancora prematuri nel breve. YEN La banca centrale giapponese ha parlato, e un intervento a sostegno della divisa nazionale si è reso necessario, sebbene non siamo ancora a conoscenza dei reali volumi con i quali la BOJ entrerà nel mercato fx, ci basti sapere che l’attuale livello di svalutazione dello yen inizia a preoccupare la banca centrale per iniziare a guardare lo yen con occhi diversi. I futures ancora non lontano dai livelli di minimo raggiunti questo 2022 inizia a fare le prime prove di rimbalzo, che potrebbero vedersi concretizzarsi dai primi giorni di ottobre, dopo che la BOJ avrà svelato con maggior chiarezza i suoi piani. AUDUSD Anche sul dollaro australaino questa è stata una settimana di prese di profitto per le mani forti, che hanno ridotto le loro esposizioni nette corte da 57850 contratti a a40556 contratti short. Presto dunque per parlare di inversione anche in questo caso, ma i prezzi attuali potrebbero essere la fine di un più ampio movimento ribassista, che va alla sua conclusione, pertanto è buona norma ora portare a casa i profitti per chi ha posizione in trend. Il cambio audusd ha rotto a ribasso 0.6675 e chiude la settimana a 0.6525 giungendo anche in questo caso non lontano dalle aree di minimi viste durante la pandemia del 2020. Prezzi decisamente interessanti, per chi ha orizzonti temporali più lunghi, ma per chi lavora nel breve termine, potremmo assistere ancora ad affondi ulteriori, prima di poter avere una reazione delle banche centrali. USDINDEX Corsa senza fine per il dollaro americano, che esplicita chiaramente la scarsità di offerta, a fronte di una iper domanda, con prezzi che volano sui massimi a 113.00 figura, entrando di fatto nell’orbita dei massimi del 2001 proiettandosi cosi a 119.25-120 figura. Difficile ora non credere ad un intervento che possa saziare il mondo dalla sua fame di dollari, che altrimenti potrebbe generare ulteriori apprezzamenti del biglietto verde che metterebbero inc crisi le valute e le economie concorrenti. Come già richiamato nei nostri interventi sugli altri nostri canali social… il dollaro inizia a sorridere un po troppo! Le mani forti nel frattempo prendono parziali profitti riducendo le loro esposizioni nette lunghe che passano da 35669 contratti a 27931. -EQUITY: Il comparto equity non può che allinearsi al mood esistenze, e con il risk off che la fa da padrona, prosegue la sua caduta, portandosi a grandi passi, nelle quotazioni di quasi tutti i listini mondiali, ai livelli pre pandemici, segno che il drenaggio di liquidità sta riallineando l’universo finanziario a quello dell’economia reale. Presto per parlare di acquisti, la fase dei ribassi potrebbe ancora durare molto, ma certo che un respiro del dollaro potrebbe dare sollievo anche al comparto equity mondiale. S&p l’S&P si porta ai minimi si 3647pnt e guarda ora con simpatia a 3584 e 3400pnt. I ribassi poderosi degli ultimi giorni portano le mani forti a prendere profitto sulle loro posizioni nette corte che ricordiamo essere 281004 contratti, mentre ora si portano a 219451. La discesa può non essere finita, e la cautela è obbligo, su tutti gli indici mondiali si abbatte la scure della recessione, e le banche centrali non sembrano essere minimamente propense ad allentare la presa da falco che sta dominando la scena economica mondiale. COMMODITIES Wti Prosegue la caduta anche del mondo commodities, che soffre ugualmente la forza del biglietto verde e la prospettiva di una domanda asfittica nel prossimo futuro. Il wti si riporta sotto gli 80$ e tenta allunghi a77$ con le mani forti che hanno ridotto sensibilmente le loro posizione long dai massimi di 600 000 contratti agli attuali 239000. Non escludiamo allunghi ribassisti fino le aree di 61.50$ previo break out dei minimi di 77$ e sempre ammesso che l’opec+ non intervenga. Ngas Il natural gas dopo il break out di 7.60$ si sta dirigendo verso i 6.34$, portandosi cosi verso il fair value da noi indicato, e con il supporto dei big plaiers che anche in questo caso proseguono a mantenere le loro posizioni nette corte a 155711 contratti rispetto ai 145715 della scorsa settimana. buon trading Salvatore Bilotta L’ARTICOLO COMPLETO DI GTRAFICI E REPORT LO TROVI AL MIO BLOG di SalvatoreBilotta3334
Dollaro verso i massimi del 2000Il dollaro, come evidenzia il grafico, sta andando verso i massimi degli anni 2000. Fino a quel momento, ammesso che il livello possa fungere da resistenza, non cercherei alcuno short su questo asset. Come ben sappiamo il mercato crypto, è fortemente collegato al dollaro. Tenete bene a mente questo livello, una volta raggiunto PROBABILMENTE potremmo godere di un pò di respiro e cercare dei long. I miei non sono consigli finanziari, andare a prendere una posizione long sul dollaro in questo momento è abbastanza pericoloso, come potrebbe esserlo mettere un sell limit al livello indicato. Cercate sempre una conferma con dei volumi accettabili prima di prendere qualsiasi tipo di posizione. Non possiamo escludere altri scenari, questo è (per il mio punto di vista) uno dei più probabili.di robertkodoran0