EURJPY, long per chi non ha paura del weekendBuongiorno, è venerdì pomeriggio e non si dovrebbe, per evitare di restare impotenti ed esposti nel weekend. Ma per gli stacanovisti segnalo opportunità long. In grafico i livelli operativi.Longdi RaffaeleCostaAggiornato 770
EURJPY, un trend solido offre sempre opportunitàBuongiorno, il cross continua ad essere inserito in un solido up trend di lungo periodo. Nonostante la violenta volatilità della scorsa settimana, gli ultimi movimenti hanno semplicemente prodotto, sul weekly, un appoggio sulle medie lente con ennesimo rimbalzo. Quello in corso è la semplice ripresa del trend rialzista all'interno del quale si possono individuare, sui time frame più piccoli, frequenti pattern di continuazione come quello proposto in quest'analisi. Naturalmente non tutti andranno a target ma sono la dimostrazione di come, in tali casi di mercati in chiaro trend, non sia saggio mettersi contro trend ma piuttosto assecondarlo finché c'è. Il TeS qui proposto su M30 di presenta con gli stessi livelli operativi anche in H1, mentre su H4 la conferma del pattern produrrà la conferma anche di un bellissimo hammer di continuazione dopo appoggio dei prezzi sulla veloce ema9 che sta sostenendo finora la ripresa dell'up trend. Longdi RaffaeleCosta2
EURJPY, nuovo TeS longBuongiorno, propongo nuovo long. I livelli operativi in graficoLongdi RaffaeleCosta0
EURJPY, TeS longBuongiorno, in grafico tutto su un TeS long veloce. Target unico 166,099Longdi RaffaeleCosta1
Cambiano le prospettive della fed?Jerome Powell, mercoledì scorso, durante la conferenza stampa che faceva seguito alla decisione sui tassi di interesse, rimasti peraltro invariati, aveva, con un tono quasi premonitore, ammesso che se i dati sul mercato del lavoro avessero cominciato a dare segnali di peggioramento, non avrebbe esitato a prendere in considerazione l’idea di un taglio del costo del denaro. Ebbene, sia i dati sui Jolts Opening pubblicati la settimana scorsa, sia i Non Farm Payrolls, pubblicati invece venerdì pomeriggio, hanno cominciato a evidenziare qualche crepa nel mercato del lavoro statunitense. Mentre i Jolts hanno mostrato una perdita di 325 mila posti, i NFP sono usciti inferiori alle aspettative, a +175.000 nell’aprile 2024, una decelerazione rispetto ai 315.000 posti di lavoro aggiunti a marzo, rivisti al rialzo, e al di sotto delle aspettative del mercato, che erano per un aumento di 243.000. Gli ultimi dati sottolineano un significativo rallentamento rispetto al ritmo sostenuto osservato nel primo trimestre. Anche altri dati, usciti la settimana scorsa, non hanno fatto altro che confermare che l’economia Usa sta definitivamente rallentando, certamente a causa dei tassi alti, che cominciano a far sentire i loro effetti. L’ISM Services PMI negli Stati Uniti è sceso bruscamente a 49,4 nell’aprile 2024 da 51,4 del mese precedente, riflettendo la prima contrazione dell’attività del settore dei servizi da dicembre 2022 e le sorprendenti aspettative del mercato di 52. Si è trattato solo del secondo calo dell’attività dal crollo causato dalla pandemia nel secondo trimestre del 2020, in linea con una contrazione inaspettata del settore manifatturiero, a indicare che i maggiori costi di finanziamento da parte della Fed potrebbero avere un impatto maggiore sulle condizioni commerciali. Che farà ora la banca centrale Usa? Probabilmente ancora nulla perché non è sufficiente un mese di dati sotto le attese per tagliare i tassi, ma è un campanello di allarme che non potrà sottovalutare. AZIONARI E gli azionari come hanno reagito? Ovviamente al rialzo, in una condizione di appetito al rischio, poiché il rapporto sull'occupazione di aprile è uscito peggiore del consensus (bad news are good new ricordate?), il che ora sposta nuovamente le probabilità di una riduzione dei tassi a settembre anziché a novembre. L'S&P 500 ha guadagnato l'1,2%, il Nasdaq il 2% e il Dow Jones ha chiuso in rialzo di 450 punti. Oltre ai NFP negativi anche il tasso di disoccupazione è salito al 3,9% mentre i salari sono aumentati meno delle previsioni. Apple ha registrato un rally di quasi il 6% dopo aver annunciato un riacquisto di azioni proprie da 110 miliardi di dollari e aver riportato utili e ricavi migliori del previsto. Anche Amgen è cresciuta dell’11,8% grazie alla crescita di utili e ricavi, registrando la sua giornata migliore in quasi 15 anni. Nella settimana, il Dow ha guadagnato lo 0,9%, mentre l'S&P 500 ha guadagnato lo 0,3% e il Nasdaq è salito dell'1,2%. Movimenti che però non possono confermare una ripresa del trend, a meno che non si torni velocemente sui massimi. La reazione dei titoli di stato, per converso non si è fatta attendere, con il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni che è sceso al 4,47% dopo la pubblicazione dei dati. Di conseguenza, i futures sui fondi hanno mostrato che gli investitori si sono posizionati per due tagli quest’anno, rispetto alle precedenti aspettative di un unico taglio dei tassi. VALUTE Sui cambi, onestamente pensavamo a movimenti più importanti di quelli che abbiamo osservato, nel senso che dopo la pubblicazione dei dati ci saremmo aspettati un crollo del dollaro che inizialmente c’è stato, ma mentre avevamo creduto ad una chiusura di settimana che confermava tale price action, la realtà ci ha detto che il biglietto verde è invece duro a morire. L’EurUsd dopo un test a 1.0810 è sceso e ha chiuso appena sopra il supporto chiave di 1.0760, mentre il Cable da 1.2630 del massimo ha chiuso a 1.2545, ne 858 pip più basso. E così anche il UsdJpy che dal minio di 151.95 è tornato a ridosso di 153.00. Oceaniche che hanno perso meno, da 0.6650 a 1.6610 mentre NzdUsd ha corretto da 0.6050 a 0.6010. C’è ancora molta strada per vedere una caduta del dollaro che sia qualcosa di più di una mera e per ora poco significativa correzione. Tra l’altro alcuni movimenti sono contraddittori in termini di correlazione perché il franco svizzero, che ci saremmo attesi in discesa, in concomitanza con il risk on, con borse in ripresa e rendimenti dei titoli di Stato al ribasso, è invece salito con EurChf a 0.9740, con una perdita di 100 pip nelle ultime tre sedute. DATI SETTIMANALI Sarà una settimana relativamente tranquilla negli Stati Uniti, con il solo indice di fiducia dei consumatori redatto dall’Università del Michigan e i discorsi dei diversi funzionari della Fed. La stagione degli utili delle big cap sta per terminare, con le trimestrali di Walt Disney, BP, Toyota, Uber ed Airbnb. Sul fronte delle decisioni sui tassi, attenzione a quelli del Regno Unito, Australia, Brasile e Svezia. Inoltre, non possiamo dimenticare i dati sui Pmi Caixin e i PMI compositi, insieme ai numeri sulla bilancia commerciale e ai tassi di inflazione. Per quel che riguarda l’Europa, l’attenzione si sposterà sulla Germania per gli aggiornamenti sugli ordini alle fabbriche, sulla produzione industriale e sui dati della bilancia commerciale. Infine, occhio al Pil inglese e ai PMI dei servizi per Spagna e Italia. Buona settimana e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades5
La tenuta infinita dell'equityLa fase di tenuta dei supporti chiave dei mercati azionari continua a manifestarsi, nonostante le price action non evidenzino ancora chiaramente la ripresa del trend di fondo. Wall Street ieri ha chiuso un’altra seduta positiva, grazie soprattutto alla performance di Apple che ha fatto registrare un + 6% dopo aver annunciato un riacquisto di azioni proprie per 110 miliardi di dollari e aver pubblicato utili migliori del previsto. Il Dow Jones è salito dello 0.85%, l'S&P 500 dello 0.91% e il Nasdaq in rialzo di circa 1.51%, sostenuti dalle rassicurazioni di Jerome Powell, secondo il quale, un rialzo dei tassi non rientra nei piani della Fed per combattere l'inflazione. Di fatto però va ricordato altresì che la Fed non taglierà il costo del denaro almeno fino all’autunno del 2024. Attualmente, i mercati indicano una maggiore probabilità che il primo taglio dei tassi avvenga a novembre, anziché a settembre. L’attenzione si sposta ora sul rapporto di oggi, ore 14.30, relativo ai Non Farm Payrolls. A livello di trimestrali, Qualcomm è salito del 5% dopo aver previsto vendite e profitti al di sopra delle aspettative. MGM Resorts International ha riportato risultati che hanno superato le previsioni del primo trimestre, mentre DoorDash ha previsto ricavi nel secondo trimestre inferiori alle stime. VALUTE Sui cambi poche novità sulle valute principali, eccezion fatta per la price action dello Jpy, che appare in recupero contro dollaro, in presenza di timori di nuovi interventi da parte della BoJ. I grandi investitori, che sui futures al CME, alla rilevazione di martedì scorso, erano ancora long di circa 20 miliardi di dollari (e il future rappresenta un campione limitato al 6% - 7% degli interi volumi OTC), sembra stiano iniziando a liquidare spontaneamente le proprie posizioni short Jpy, proprio perché hanno capito che la BoJ fa sul serio. Rumors di mercati raccontano quindi di due interventi da 35 e 25 miliardi di dollari venduti a mercato rispettivamente tra lunedì 29 aprile e mercoledì primo 1° maggio. Ieri UsdJpy in discesa lenta e strutturale, il che dimostra che erano liquidazioni di posizioni e non la BoJ, che quando interviene, provoca scostamenti violenti in pochi minuti da centinaia di pip. Siamo scesi infatti da 156.30 a 156.45 nel giro di 18 ore. Ciò ha causato, in un mercato dollaro centrico come quello attuale, un ribasso, nel pomeriggio, del biglietto verde contro euro, sterlina, dollaro australiano, neozelandese, e canadese, che si sono ripresi dopo una mattinata complicata. Sul franco svizzero invece ci sono stati movimenti legati ai dati usciti in mattinata che hanno mostrato una inflazione in rialzo dello 0.3% mese su mese, e 1.4% su base annua, superiori alle attese. In seguito, però le vendite al dettaglio e il Pmi manifatturiero hanno abbondantemente deluso le attese, ma il franco svizzero ha comunque recuperato contro euro, spingendo l’EurChf al ribasso da 0.9845 a 0.9770, sui supporti chiave. C’è molto interesse sui cambi che finalmente sono tornati, forse, al loro antico splendore. DATI USA Il numero di americani che hanno richiesto il sussidio negli Stati Uniti, è rimasto invariato rispetto alla settimana precedente a 208.000 nel periodo terminato il 27 aprile, rimanendo al livello più basso in due mesi e saldamente al di sotto delle aspettative del mercato di 212.000. Si è trattato del quarto risultato consecutivo migliore del previsto, che indica la continua tensione nel mercato del lavoro statunitense e costringe la Fed a rimanere ferma sui tassi, specie nel caso in cui l'inflazione dovesse rimanere ostinatamente al di sopra dell'obiettivo della banca centrale. Sul fronte del costo del lavoro nel settore non agricolo, va ricordato che è aumentato del 4,7% su base annua, nel primo trimestre del 2024, dopo essere rimasto invariato nel periodo precedente. La ragione è l’aumento dei salari orari del 5,0% e un aumento della produttività dello 0,3%. Infine, gli ordini all’industria (factory orders) sono aumentati dell’1,6% rispetto al mese precedente, in linea con le aspettative. Un quadro che comincia a mostrare qualche crepa nella congiuntura economica, pur rimanendo molti settori ancora in espansione. Oggi, ore 14.30 il dato chiave del mercato del lavoro Usa, i Non Farm Payrolls, attesi a +240 mila unità, insieme ad un tasso di disoccupazione il cui consensus vede un +3.8%. Il dato se si discostasse in modo significativo dalle previsioni, potrebbe anche spostare gli equilibri e soprattutto le decisioni della Fed. Buon trading e buon fine settimana. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni. di ActivTrades4
EURJPY, triangolo ascendente dal grande potenzialeBuongiorno, dopo la grande volatilità di ieri le quotazioni di sono quietate disegnando un triangolo ascendente che potrebbe produrre un allungo importante al suo break out. Il motivo è dovuto alla lunga candela nera prodotta dai massimi che, in rapporto ai volumi sviluppati, potrebbe facilmente essere ripercorsa al rialzo. I livelli operativi in grafico.Longdi RaffaeleCosta442
EURJPY: sell marketSono entrato a mercato per seguire la mia strategia, sempre con la medesima view shortShortdi iTraderFXAggiornato 0
EURJPY, TeS long...one moreBuongiorno, per chi, come me, avesse adottato un take profit conservativo e fosse già andato a target nella precedente operazione suggerita, segnalo l'evoluzione del pattern di TeS. Per questo l'operazione mantiene le stesse caratteristiche operative. Cambia solo il punto di ingresso a marcato ed il mio nuovo take profit. Intanto possiamo dire che il pattern risulta rafforzato perché abbiamo la spalla destra che nel frattempo è diventata più complessa e quindi ha aumentato la sua autorevolezza. Questo deriva dal fatto che si sono concentrati più volumi in acquisto e quindi si è formata una zona di supporto più robusta (volume profile). Il pattern ora è anche più bello da vedersi e soprattutto più armonioso rispetto a prima dove la spalla sinistra era più sviluppata, potremmo dire che si trattava di un TeS mancino. Sul piano estetico potremmo dire che prima era in vestaglia, ora è bello truccato ed ha anche indossato le ciglia finte per sembrare più ammaliante ed attrarre quanti più traders possibile. Le ciglia finte stanno li a ricordarci che, a volte, quanto più un pattern sembra attraente e giudicato come perfetto per cui ci sembra quasi un calcio di rigore senza portiere, a volte ci sorprende e gira verso lo stop loss. Ma io non mi lascio ammaliare e preferisco ancora una volta avere un take profit conservativo a 164,949. Per chi invece, si volesse lasciare ammaliare resta sempre valido il profit canonico ed uno intermedio a 265,165.Longdi RaffaeleCostaAggiornato 220
EURJPY, occasione long in H4Buongiorno, il cross presenta in H4 interessante TeS in completamento. La neck line è anche trendline ribassista. La scelta di usare ingresso più alto è per evitare eventuale falsa rottura della stessa. Livelli operativi in grafico. Io scendo a 164,649.Longdi RaffaeleCostaAggiornato 0
EURJPY, testa e spalle correttivo longBuongiorno, possibile allungo correttivo con un TeS. Livelli operativi in grafico. Il mio target è un precedente massimo relativo importante a 164,415 (H4). Target a 164,359.Longdi RaffaeleCostaAggiornato 0
EURJPY: sell limitHo inserito un ordine sell limit sul pair: mi aspetto un buon movimento shortShortdi iTraderFXAggiornato 2
EURJPY, possibile correzione di breve da cogliere con un longBuongiorno, sul TF orario pattern di correzione del trend primario short. TeS che rispetta tutti i requisiti tecnici. Livelli operativi in grafico. Il profit più vicino è quello mio personale, il successivo quello canonico.Longdi RaffaeleCosta2
EURJPY: sell marketVisto che l'operazione originaria è stata chiusa in stop di 1 pips, sono rientrato a mercato sempre con la stessa vision di un movimento shortShortdi iTraderFXAggiornato 0
EURJPY: sell limitIn ottica di un possibile movimento short, ho inserito un ordine sell limit su EURJPY Shortdi iTraderFXAggiornato 3
Ripartenza al Rialzo: L’Euro Continua a Sfidare lo YenL’euro sembra essere ancora rialzista rispetto allo yen giapponese. Dopo una discesa del pair, il prezzo ha toccato la resistenza importante in zona 163.569. Successivamente, il prezzo ha seguito il livello dinamico (trendline) e ha raggiunto il 61,8% di Fibonacci, calcolato dall’ultimo spunto rialzista fino ai massimi. Durante la settimana, il prezzo ha mostrato una congestione dal lunedì al giovedì. Infine, la sessione di venerdì si è chiusa con un engulfing, che rappresenta un chiaro segnale di ripartenza al rialzo.Longdi GiuseppePisciuneri0
EURJPY possibile ripartenza a rialzo.L'euro ė ancora rialzista nei confronti dello yen, dopo una discesa del pair dovuta al rimbalzo sulla resistenza importante in zona 163.569 il prezzo sente il livello dinamico (trendline) e scende fino a toccare con l'ombra il 61,8 di fibonacci preso dall'ultimo spunto rialzista fino ai massimi. Dopodiché il prezzo congestiona tutta la settimana dal lunedì al giovedì e infine chiude la sessione di venerdì con un engulfing che da un chiaro segnale di ripartenza a rialzo. Longdi chapodenemi3
EURJPY -1% DOPO BOJ E IN ATTESA DI BCEOggi 07 Marzo 2024 ore 9.40 dopo le dichiarazione BOJ il cambio si muove del -1% circa in attesa della conferenza stampa BCE di oggi pomeriggio. Dopo aver puntato i massimi storici in area 163 per la seconda volta (la prima a Novembre 2023) il cambio sembra accusare il colpo. In area 163.70 si è creata un area di resistenza dove lo Yen incrementa la sua forza contro Euro. (linea azzurra). Mentre sta creando in questi giorni un nuovo livello a 161.39 (linea gialla) e i punti di swing indicati con il polipo viola. Chiusure giornaliere al di sotto di questo livello, magari consecutive indicherebbero la possibilità di innesco di un movimento di rafforzamento dello Yen, che una volta rotto il livello in area 153.86 lascerebbero spazio ad ulteriori ribassi su timeframe superiori. Il mercato ha sempre ragione, io no. DISCLAIMER: analisi a scopo didattico, nessuna indicazione, nessuna presunzione di movimento devono essere interpretate come consiglio di investimento. L'autore potrebbe avere posizioni aperte sullo strumento oggetto di analisi ed essere soggetto a bias di conferma.Shortdi therexolAggiornato 110
S&P500, nuovo massimo storicoNon curante del possibile inizio di una fase di correzione, Wall Street ieri ha chiuso nuovamente in forte rialzo con il solo Dow Jones leggermente meno performante, mentre sia l’S&P che il Nasdaq hanno chiudo a +1% e + 1.5%, facendo segnare il primo un nuovo massimo storico mentre il secondo ci è andato assai vicino. Nel frattempo, i dati economici usciti ieri hanno evidenziato un leggero raffreddamento nel mercato del lavoro, mentre i commenti di Jerome Powell al Congresso hanno confermato che la Fed non ha fretta di tagliare i tassi di interesse, ma prevede comunque che nel 2024 arriverà il primo taglio dei tassi. Sul fronte dei dati, le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione sono state leggermente superiori alle attese e il costo del lavoro per il quarto trimestre è stato rivisto leggermente al ribasso. Il risk on rimane predominante, con la correlazione intermarket che ricomincia a farsi vedere. Oggi è una giornata estremamente importante perché sarà la volta dei NFP, attesi a 200 mila unità con un tasso di disoccupazione previsto al 3.7%. Ma prima sarà pubblicato anche il dato sul Pil di Eurozona, la terza revisione del quarto trimestre del 2023. Sarà certamente una seduta volatile dopo le 14.30. VALUTE Salgono le principali valute contro dollaro, a partire dal UsdJpy che, alimentato dalle voci di rialzo dei tassi, è sceso fino a 147.60 per poi chiudere qualche punto sopra 148.00. Questa notte la price action è rimasta la medesima con il cambio sceso nuovamente a 147.80. I target di medio, se il movimento dovesse continuare, sarebbero posti a 146.00 inizialmente, da dove ci attendiamo qualche correzione importante. EurUsd sopra 1.0930 primo target, ma la resistenza sembra fragile e nel caso di rottura, i target sono posti a 1.1000 05 area. Supporti dove eventualmente entrare long posizionati a 1.0900. Cable verso gli obiettivi di 1.2830 mentre i supporti intervengono a 1.2760. Oceaniche sugli scudi con AudUsd verso 0.6690 mentre NzdUsd punta a 0.6220. Interessanti i cross dello Jpy che scendono e attaccano i supporti di medio come EurJpy, GbpJpy, AudJpy e NzdJpy. Senza dimenticare CadJpy e ChfJpy che sembrano all’inizio di movimenti di più ampio respiro. BCE, NULLA DI FATTO La Banca Centrale Europea ha mantenuto i tassi di interesse invariati nella riunione di ieri. Nello statement si legge che emergono preoccupazioni per una possibile recessione, contestualmente a pressioni inflazionistiche ancora importanti. I tassi sono alti, ma probabilmente rimarranno tali fino a quando l’inflazione non avrà chinato la testa definitivamente. Sentiment che controbilancia quello espresso ieri da Jerome Powell nella sua testimonianza al Congresso Usa. Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali rimane al livello massimo degli ultimi 22 anni pari al 4,5%, mentre il tasso sui depositi presso la banca centrale è rimasto invariato al 4%. Nel frattempo, la BCE prevede che l’inflazione sarà in media al 2,3% nel 2024 (rispetto al 2,7% nelle proiezioni di dicembre), al 2,0% nel 2025 (rispetto al 2,1%) e all’1,9% nel 2026. Il tasso core è previsto al 2,6% nel 2024 (rispetto al 2,7%), 2,1% nel 2025 (rispetto al 2,3%) e 2,0% nel 2026 (rispetto al 2,1%). Viene contestualmente rivista la crescita, in ribasso con un deludente +0.6% per il 2024, prevedendo un’attività economica ancora modesta nel prossimo futuro. Tuttavia, la Bce prevede un ritorno della crescita nel 2025 con un +1,5% e nel 2025 con un +1,6% nel 2026. USA E CANADA, BILANCE COMMERCIALI A gennaio 2024 gli Stati Uniti hanno registrato deficit commerciale di 67,4 miliardi di dollari, il più alto degli ultimi 9 mesi superiore del precedente gap di 63,5 miliardi di dollari di dicembre e maggiore anche del consensus (di 63,5 miliardi di dollari). Export in crescita solo dello 0.1%, mentre l’import è cresciuto dell’1,1%, guidato dal settore automobilistico, camion, accessori per computer, semiconduttori, viaggi e servizi finanziari, mentre gli acquisti sono diminuiti di petrolio greggio, telefoni cellulari e altri beni per la casa. Il deficit maggiore si registra con la Cina (22,9 miliardi di dollari), Unione Europea (18,1 miliardi di dollari) e Messico (12,7 miliardi di dollari), mentre avanzi commerciali sono stati registrati con Paesi Bassi (4,1 miliardi di dollari), Hong Kong (2,2 miliardi di dollari) e Australia (1,6 miliardi di dollari). Parallelamente in Canada, la bilancia commerciale ha fatto registrare un surplus di 0.5 miliardi di dollari, sostanzialmente invariato, anche se leggermente superiore alle previsioni. Buon trading e buon fine settimana. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades4
EURJPY SELLOUTLOOK EURJPY Ad alto timeframe(m15-H1) osserviamo come il prezzo dopo aver creato il primo impulso ribassista,stia generando un spinta per creare il punto 3 (del ciclo 12345). Con accettazione sotto al livello 192.200 in timeframe H1 si potrebbe creare il nostro potenziale sell. Mentre nel basso timeframe(m5-m3)siamo alla ricerca di un minimo dopo aver rotto un bearish pattern. Potenzialmente il prezzo potrebbe rintracciare prima di andare verso l’entry point.Shortdi UBE_NONDELUDE_MAI330
EURJPY, un long in un solido trend di medio/lungo periodoBuongiorno, il cambio, come noto, è inserito in un solido trend rialzista di medio/lungo periodo (per approfondire consiglio precedente mia analisi ). I recenti fatti macroeconomici rilasciati nelle ultime due settimane hanno rafforzato il trend in atto. In Europa inflazione più alta delle stesse medie degli analisi, in Giappone crescita anemica con recessione tecnica appena scattata (due trimestri consecutivi di variazione negativa del PIL) e consumi deboli. Circostanze che rafforzano le tensioni sui tassi a breve termine nelle rispettive aree valutarie. Da una parte c'è meno urgenza da parte della BCE di allentare i tassi e in Giappone, di converso, di insaporire la politica monetaria. Si tratta di fatto macro il cui segno è concorde moltiplicando per due l'effetto sul cambio. Queste considerazioni macro le riporto unicamente come elemento di arricchimento dei contenuti dell'analisi, per comprendere le motivazioni che possono sostenere un determinato trend di medio/lungo periodo. Altra cosa è, poi, quali siano gli elementi da valutare per decidere l'apertura di un trade tra i quali non ci sono le considerazioni macro. Tutto quanto detto sul piano macro poco mi aiuta a individuare il più giusto punto dove fissare uno stop o un entry. Per intenderci, il descritto contesto macro ampiamente favorevole al rafforzamento dell'euro sullo yen questo aspetto fondamentali varrebbe zero se non si traducesse in formazioni di prezzo coerenti che mi aiutino a costruire un trade in cui mi trovi a mio agio. L'analisi tecnica e quella fondamentale non si parlano, semplicemente perché non si sono mai conosciute. Il trade proposto, dunque, trova giustificazioni unicamente nella forma dei prezzi. Se si osserva il time frame settimanale, si nota il recente test delle medie più veloci con due candele (hammer) che dànno fiducia al trend long. L'ultima settimana ha prodotto una interessante accelerazione dei prezzi che, con il conforto di volumi nettamente in accelerazione, si apprestano a violare i più recenti massimi relativi. Il contesto descritto può essere apprezzato meglio da un punto di vista operativo, per la costruzione di un eventuale trade, sul grafico giornaliero che propongo e dove si trovano tutti i livelli che personalmente ritengo utili. Da notare come vengano proposti, al solito, due diversi target. Uno canonico ed uno personale. Notare come ancora una volta venga proposta la valutazione di una figura di testa e spalle. Parliamo di un pattern che personalmente uso in modo poco ortodosso, perché poco ortodosso è il mio uso dell'analisi tecnica. Quello che prendo dai pattern in generale, e da questo testa e spalle in particolare, non è il dettame teorico ma quella indispensabile minima, e tuttavia per me sufficiente, informazione sul comportamento del mercato che giustifica l'apertura di un trade. Con questa precisazione meglio si può comprendere la motivazione di un target 1 proposto nettamente inferiore a quello canonico. È la solita questione di asimmetria delle probabilità dei possibili movimenti dei prezzi che giustificano una operatività poco pettinata e poco vicina al comune sentire.Longdi RaffaeleCostaAggiornato 225
Fed cauta sul futuroLe minute della Fed, pubblicate ieri, non hanno aggiunto molto a quanto già non si sapesse relativamente all’orientamento tenuto dai banchieri centrali americani. I policymaker della Fed hanno ritenuto che il tasso ufficiale fosse al suo picco in questa fase del ciclo di inasprimento, ma in generale hanno lasciato intendere che non sarebbe stato appropriato ridurlo finché non avessero avuto maggiori conferme che l’inflazione si stesse muovendo in modo sostenibile verso il 2%. I membri del board di fatto hanno ammesso di non essere certi relativamente a quando sarà corretto ridurre il costo del denaro e solo due membri del comitato hanno evidenziato i potenziali svantaggi del mantenimento di una posizione restrittiva per un periodo prolungato, mentre altri, hanno invece evidenziato i rischi di agire troppo rapidamente. Di fatto si trincerano tutti dietro la frase “vedremo cosa ci diranno i dati macro”. E se sono indecisi i banchieri centrali, come fa il mercato a prendere una direzione ben precisa? Gli analisti ora ipotizzano uno scenario di tassi invariati fino a giugno, poi si aspettano il primo taglio del costo del denaro da parte della Fed. Certo è che tale incertezza, non aiuta un mercato che non trova sbocchi e nel quale le correlazioni sembrano saltate, specie quelle tra asset differenti. AZIONARIO Le borse USA hanno chiuso positive, dopo la pubblicazione della trimestrale di Nvidia che ha riportato utili per azione di 5.16$, migliore rispetto alle stime degli analisti di 4.61$. Fatturato trimestrale di 22.1 miliardi contro un consensus di 2.55. Numeri impressionanti che hanno sostenuto i listini. Anche i mercati asiatici hanno seguito l’andamento dei mercati azionari, chiudendo quasi tutti in verde. VALUTE Nel nostro mercato, poco da segnalare, con un leggero ribasso del biglietto verde contro euro e sterlina, mentre contro lo Jpy la valuta americana tiene i guadagni. EurUsd sopra quota 1.0800, incapace però sino ad ora di rompere 1.0875-85, ma contemporaneamente ha tenuto l’area di primi supporti a 1.0790. Cable verso 1.2660-70 area di resistenza, mentre sotto ha tenuto 1.2580-90. EurGbp non lontano dalle resistenze chiave di 0.8590-00. UsdJpy sopra 150.00 con EurJpy sugli scudi a ridosso di 163.00. Oceaniche che rimangono stabili, anche se NzdUsd tiene molto meglio di AudUsd e si avvicina alle aree chiave poste a 0.6220-30. Poco da segnalare sui cross, con EurChf sopra quota 0.9500. PMI GIAPPONE IN CALO Il PMI manifatturiero giapponese della Jibun Bank Japan è inaspettatamente sceso a 47,2 a febbraio 2024 da 48,0 a gennaio, mancando il consenso del mercato di 48,2. È stato il nono mese consecutivo di deterioramento dell’attività industriale, indicando il calo più profondo da agosto 2020 poiché la produzione si è contratta maggiormente in un anno mentre i nuovi ordini e le vendite all’estero sono diminuiti a tassi più rapidi. Anche i livelli di acquisto sono diminuiti drasticamente nel contesto del calo occupazionale più rapido da gennaio 2021. Per quanto riguarda i prezzi, l’inflazione dei costi di produzione è scesa ai minimi di sette mesi, contribuendo all’aumento dei prezzi di vendita più contenuto da giugno 2021. Jpy ancora sotto pressione con il UsdJpy che rimane sopra 150, non lontano dai massimi visti lo scorso anno in area 152.00. Boj sempre latitante, nel senso che al di là di qualche minaccia verbale, rimane ancora dietro le quinte. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades4
EURJPY in H1 Doppio massimoTrend fortemente rialzista ma il prezzo sembra che ormai nn riesca più a rompere la resistenza creando così un un doppio massimo su TF H1, si attende la rottura della nekline per poter sfruttare le occasioni short che ne derivano. Lo stocastico è a favore di uno short, anche il MACDShortdi EmmanueleNeri1