Idee di trading
Mercati in consolidamentoL'S&P 500 è salito dello 0,2% ieri, con il Nasdaq che è salito dello 0,8%, segnando la terza sessione consecutiva di guadagni, mentre il Dow Jones ha chiuso a +0.17%. Rimane, a livello globale, l’incertezza relativa ai dazi, e ai dati economici, che cominciano a mostrare delle crepe anche nell’economia Usa.
Trump ha dichiarato che alcuni paesi potrebbero essere esentati dai dazi reciproci che entreranno in vigore il 2 aprile, accennando anche a potenziali nuove tariffe su prodotti farmaceutici e automobili. Tesla è salita del 3,4% dopo un aumento del 12% di lunedì, mentre Nvidia è scesa dello 0,6%. Ad aumentare le preoccupazioni del mercato, la fiducia dei consumatori è scesa al minimo di quattro anni, con le aspettative future che sono scese al livello più debole degli ultimi 12 anni.
FINE DEL RIGORE TEDESCO
Il bazooka fiscale da 500 miliardi di euro promette di ridefinire l’economia tedesca. Un punto di svolta per Berlino e probabilmente anche per l’intera Europa con Goldman Sachs che stima un’aggiunta dell’1% cumulativo nei prossimi tre anni per il Pil dell’area euro in virtù della politica fiscale tedesca molto più accomodante e la maggiore spesa militare in tutta la regione. Questo scrive “finanza online” nella sua rubrica, ribadendo che per decenni, specie dopo la nascita dell’Euro, la Germania è stata l’emblema del conservatorismo fiscale, imponendo rigidi limiti di spesa a tutta l’Europa, ed evitando gli stimoli finanziati dal debito.
Adesso il paradigma sta cambiando, chissà perché, viene da chiedersi, e i mercati hanno da subito reagito con veemenza. Se da un lato la Borsa di Francoforte si è arrampicata ai nuovi massimi storici, dall’altro i Bund hanno pagato dazio con rendimenti in salita. Oggi stazionano in area 2,83% e c’è chi prospetta nuove incursioni verso l’altro, fino al 3% se non oltre. Alcuni economisti indicano anche uno scenario estremo, che vede il rendimento del Bund decennale spingersi fino al 3,5%-4%.
Per avverarsi richiederebbe una crescita economica molto elevata e un’inversione totale della politica monetaria della Bce “In questo caso il rendimento del BTP a 10 anni si posizionerebbe probabilmente al 5% o oltre, rendendo più difficili per l’Italia il raggiungimento degli obiettivi di surplus primario.
A meno che la Bce non intervenga per ridurre la frammentazione, Infine, lo scenario ribassista (rendimenti sotto il 2,5%) potrebbe verificarsi in caso di politiche economiche meno efficaci in Germania, shock disinflazionistici o un forte spostamento delle riserve globali dal dollaro Usa all’Euro, a causa delle politiche di Trump. Inevitabilmente il maxi-stimolo fiscale da parte di Berlino avrà quindi ricadute sull’operato futuro della Bce.
L’Eurotower, reduce da sei tagli dei tassi da giugno 2024 a oggi, nei prossimi meeting potrebbe prendersi una pausa, per arrivare poi ad un solo ulteriore taglio in autunno. Christine Lagarde, ha rimarcato che l’economia della zona euro sarà alle prese con shock eccezionali dovuti alla questione dazi, bazooka fiscale tedesco e piano di riarmo dell’Ue che potrebbero amplificare la volatilità dell’inflazione e aumentare il rischio che la crescita dei prezzi diventi più persistente.
IFO IN RIPRESA
L'indicatore Ifo Business Climate per la Germania è salito a 86,7 a marzo 2025, segnando il livello più alto da luglio e allineandosi alle aspettative del mercato. Il sentiment aziendale è migliorato poiché le aziende sono diventate più ottimiste sui mesi a venire (87,7 contro 85,6 a febbraio), a seguito di uno storico accordo sul debito per aumentare la spesa per la difesa allentando le rigide regole e istituendo un consistente fondo infrastrutturale. Il sentiment è migliorato in tutti i settori.
I produttori (-16,6 contro -21,9) e il commercio (-23,7 contro -26,2) hanno visto un notevole spostamento verso un minore scetticismo nelle loro prospettive. I fornitori di servizi (-1,1 contro -4,3) hanno beneficiato principalmente del crescente ottimismo tra gli studi di architettura e ingegneria. Nel frattempo, il settore delle costruzioni (-24,6 contro -27,4) ha registrato guadagni trainati da una valutazione più positiva della situazione attuale, sebbene la mancanza di ordini sia rimasta la sfida più grande del settore.
UK, CROLLANO LE VENDITE AL DETTAGLIO
L'indicatore delle vendite al dettaglio della Confederation of British Industry per il Regno Unito è sceso di 18 punti a -41,0 a marzo 2025, il livello più basso da aprile 2024 e significativamente al di sotto delle aspettative di mercato di -28,0.
Ciò ha segnato il sesto mese consecutivo di declino del settore, con rivenditori e grossisti che hanno citato le tensioni commerciali globali e il bilancio autunnale come fattori chiave che hanno frenato la fiducia dei consumatori e delle aziende, portando a una domanda più debole.
Nel frattempo, i volumi delle vendite al dettaglio online sono diminuiti a un ritmo simile al mese precedente (-27,0 contro -28,0 a febbraio) e le vendite per il periodo dell'anno sono state considerate al di sotto delle norme stagionali a marzo, rispecchiando la tendenza osservata a febbraio (-36,0 contro -34,0).
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
JPY Attenzione Ulteriore perdita di forza FX:EURJPY FX:USDJPY FX:GBPJPY
Come da titolo. Mi aspetto ulteriore perdita di forza dello JPY
Ecco le prime 3 valute che avranno la meglio entro domani mattina
Questo possibile rimbalzo a sfavore dello JPY potrebbe ritornare sui massime recenti e aggiornarli ulteriormente. Se ciò si verifica correttamente avremo un trend rialzista per le prossime 52h Circa..
Attenzione anche al ultimo minimo della giornata odierna....
Wall Street rimbalzaI listini americani hanno vissuto ieri un’altra giornata di consolidamento, dopo il "sell-off" di inizio settimana, mentre gli investitori sono tornati a privilegiare gli "asset" di rischio, nonostante le minacce di Trump di nuove tariffe, che peraltro ad oggi sono state applicate solo parzialmente.
Come già ricordato, la sensazione è che i dazi siano il grimaldello per rallentare la congiuntura economica, indebolire il dollaro e permettere alla Fed di ridurre il costo del denaro.
L'S&P 500 e il Nasdaq 100 hanno guadagnato rispettivamente lo 0,8% e l'1,4%.
Ad oggi, gli Stati Uniti hanno imposto tariffe del 25% su acciaio e alluminio e hanno intensificato la retorica aggressiva sulle tariffe di ritorsione ad aprile.
A sua volta, l'UE ha risposto con tariffe su 26 miliardi di euro di beni statunitensi e il Canada ha imposto imposte aggiuntive su 29,8 miliardi di dollari in aggiunta alle precedenti sanzioni.
Nel frattempo, i dati sui prezzi al consumo di febbraio sono risultati più deboli del previsto.
Sul fronte titoli, la tecnologia ha guidato i guadagni in correzione rispetto alla liquidazione di posizioni di inizio settimana. Nvidia, Tesla e Palantir hanno aggiunto oltre il 6%.
Tuttavia, i settori difensivi sono ulteriormente scesi, mantenendo stabile il Dow Jones, che ha chiuso invariato.
VALUTE
Altra giornata interlocutoria per i principali rapporti di cambio, con il dollaro che cerca un recupero, anche se per ora non sfonda.
EurUsd ha provato più volte a rompere 1.0940, ma poi ha ceduto qualcosa tornando a 1.0900, dove però entrano in gioco dei nuovi "bid" che per ora lo sostengono.
Cable forte, tornato a ridosso di 1.3000, mentre la sterlina appare in recupero sull’Euro, tornato a 0.8400.
UsdJpy, dopo aver toccato 149.20, ha ritracciato una settantina di "pips", pur rimanendo in fase di accumulazione, per ora ancora correttiva.
Scende finalmente UsdCad, che non sembra in grado di sfondare al rialzo, come se tutte le peggiori notizie per il paese nordamericano fossero in qualche modo già scontate nei prezzi attuali.
Supporto da violare per cambiare il trend posto a 1.4180.
USA CPI IN CALO
Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è sceso al 2,8% a febbraio 2025 dal 3% di gennaio, al di sotto delle previsioni del 2,9%.
I costi dell’energia sono diminuiti dello 0,2% anno su anno, dopo un aumento dell'1% a gennaio. La benzina e l'olio combustibile hanno perso quota, mentre i prezzi del gas naturale sono saliti.
L'inflazione ha rallentato anche per auto e trasporti, mentre i prezzi hanno continuato a scendere per i nuovi veicoli. D'altro canto, l'inflazione è accelerata per i prodotti alimentari.
Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,2%, in calo rispetto all'aumento dello 0,5% di gennaio, e rispetto alle previsioni dello 0,3%.
Nel frattempo, l'inflazione "core" annuale è rallentata al 3,1%, il livello più basso da aprile 2021, dal 3,3% e al di sotto delle aspettative del 3,2%.
Anche l'inflazione di base mensile è scesa più del previsto allo 0,2% dallo 0,4%, rispetto alle previsioni dello 0,3%.
BOC, ENNESIMO TAGLIO DEI TASSI
La Banca centrale canadese ha tagliato il suo tasso di interesse chiave di 25 punti base al 2,75% nella sua decisione di marzo, come da "consensus".
Si è trattato del settimo taglio del costo del denaro (5 da 0,25% e 2 da 0,50%) dall'inizio del suo ciclo di allentamento a giugno 2024.
Il Consiglio direttivo ha osservato che l'economia canadese è cresciuta più del previsto nel quarto trimestre grazie al supporto dei tagli passati, ma si prevede che la crescita rallenterà a causa del crescente conflitto commerciale con gli Stati Uniti.
La banca ha anche osservato che le minacce tariffarie in continuo cambiamento dagli Stati Uniti hanno danneggiato gli indicatori di fiducia dei consumatori e le aspettative di investimento, che dovrebbero cancellare la forte attività economica innescata dalle aziende che tentano di indebolire le barriere commerciali.
ORO, NUOVI MASSIMI?
L'oro è salito a circa 2.940 dollari l'oncia ieri, avvicinandosi ai livelli record, mentre le crescenti tensioni commerciali continuano ad alimentare il dibattito e la domanda di beni rifugio.
Trump ha messo in guardia da ulteriori dazi sui beni della UE in seguito alle ritorsioni che l’Europa ha messo in atto contro le tariffe USA.
Nel frattempo, sia l'inflazione principale che quella "core" americane sono state inferiori alle aspettative, rassicurando gli investitori sui progressi della disinflazione e dando alla Federal Reserve maggiore flessibilità per un prossimo taglio dei tassi.
Tuttavia, l'impatto dei dazi deve ancora materializzarsi e l'inflazione potrebbe aumentare di nuovo nei prossimi mesi.
BUND, SALGONO I RENDIMENTI
Il rendimento del Bund decennale tedesco è salito sopra il 2,9%, raggiungendo il livello più alto da giugno 2011, mentre continuano i negoziati a livello politico per poter allentare i vincoli di bilancio nel prossimo futuro, per favorire la ripresa economica.
Il partito dei Verdi, i cui voti sono cruciali per l'approvazione delle misure nel parlamento uscente, ha negato il suo sostegno ma ha avanzato proposte alternative volte a raggiungere un accordo.
Il co-leader Felix Banaszak ha richiesto nuovi negoziati, mentre un alto legislatore del blocco conservatore CDU/CSU di Merz ha indicato che le due parti non sono molto distanti.
Sul fronte della politica monetaria, ci sono segnali che la BCE potrebbe sospendere ulteriori tagli dei tassi per ora, dopo aver adottato una posizione più cauta sulle future variazioni dei tassi e aver rivisto al rialzo le sue previsioni di inflazione a breve termine.
Nel frattempo, la presidente della BCE Christine Lagarde ha avvertito che i dazi commerciali e i piani di spesa fiscale potrebbero complicare gli sforzi per mantenere un'inflazione stabile.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Equity, che caduta!Wall Street estende le perdite, in concomitanza con un aumento dell’avversione al rischio (VIX a 25 e Fear and Greed a 17), a causa della tensione riferita alla guerra dei dazi, innescata dalla nuova amministrazione presidenziale e dell'incertezza sulle prospettive della politica economica. L'S&P 500 è sceso di oltre 2 punti percentuali, e il Nasdaq è crollato del 3,2%, al minimo degli ultimi quattro mesi, mentre il Dow è sceso di 550 punti.
Il presidente Trump ha confermato che gli Stati Uniti avrebbero esentato i beni che rientrano nell'USMCA dalle tariffe sul Messico, ma ha mantenuto restrizioni contro Cina e Canada. Questa settimana è stata caratterizzata dalla totale mancanza di chiarezza sulla politica commerciale. Gli sviluppi hanno aggiunto preoccupazioni sulla crescita a seguito di una serie di dati pessimistici sul lavoro, con i tagli di posti di lavoro Challenger che hanno raggiunto un massimo del 2020, mentre il rapporto ADP era già uscito ben al di sotto delle stime.
La tecnologia ha guidato le perdite con Nvidia, Oracle e Palantir, affondando tra l'8% e il 6% dopo che Alibaba ha rilasciato un LLM efficiente. Inoltre, Broadcom è scesa del 5,5% prima dei suoi guadagni dopo la campana.
CORREZIONE DEL BIGLIETTO VERDE
Dopo l’ennesimo tonfo del dollaro avvenuto in pochi giorni, ieri sera il biglietto verde ha recuperato qualche posizione, in un movimento correttivo dovuto, come avevamo anche segnalato. EUR/USD a 1.0780, Cable a 1.2880, USD/JPY a 147.90 dopo aver toccato dei minimi a 147.30.
L’attenzione è rivolta al dollaro in ragione del fatto che, nell’ultimo periodo, sono emerse analisi che mostrano un governo USA preoccupato di non riuscire ad ottenere una rivalutazione di Yuan ed Euro. Cosicché il grimaldello per arrivarci sembrerebbe quello di agire prima sui dazi, il che sarebbe propedeutico, secondo questa analisi, ad un accordo globale per svalutare il dollaro (una sorta di accordo del Plaza 2.0), unico modo realistico per migliorare gradualmente un deficit commerciale in incremento strutturale e senza fine.
Se così fosse, non potremmo meravigliarci (ma rimane un'opinione di chi scrive) di un rialzo intorno anche al 10% nei mesi a venire. Ma prima ne deve passare di acqua sotto i ponti, per così dire. Cioè, prima deve cominciare a muoversi la Fed, che per ora è rimasta alla finestra, ma per quanto ancora, considerato il fatto che gli ultimi dati appaiono in deciso rallentamento?
Le prospettive di riduzione dei tassi potrebbero indebolire la valuta USA e ciò potrebbe trovare nell’Europa un interlocutore disponibile, che non disdegnerebbe una ragionevole rivalutazione dell’Euro, pensando alle materie prime pagate con un dollaro parzialmente deprezzato. Per contro, va ricordato che Scott Bessent, Segretario al Tesoro, ha espresso preoccupazione per il possibile uso eccessivo delle sanzioni, che potrebbe compromettere la supremazia del dollaro. È difficile dare risposte certe, ma certamente questo 2025 sarà assai intrigante. Ne vedremo ancora delle belle.
BCE, I TASSI SCENDONO
La Banca Centrale Europea ha ridotto il costo del denaro, portando il tasso sui depositi al 2,50% e quello di rifinanziamento marginale al 2,65%, nella sua riunione di marzo 2025. Nello statement si legge che i prezzi rimangono in linea con le previsioni e ora gli esperti prevedono un'inflazione complessiva pari al 2,3% nel 2025, all'1,9% nel 2026 e al 2,0% nel 2027.
Le prossime decisioni si baseranno sulla valutazione delle prospettive dei prezzi alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, delle dinamiche dell'inflazione di fondo e della forza della trasmissione della politica monetaria. La politica monetaria sta diventando significativamente meno restrittiva, mentre l'aumento dei redditi reali e il progressivo affievolirsi degli effetti dei passati aumenti dei tassi restano i principali fattori trainanti alla base dell'aumento della domanda.
Nella conferenza stampa che ha fatto seguito alla decisione, Miss Lagarde ha riconfermato la presenza del trend di crescita dell'anno scorso, anche se i rischi per la crescita sono orientati al ribasso, unitamente ad un settore manifatturiero che continua a frenarne gli ulteriori progressi. L’incertezza frena gli investimenti anche se i servizi sono resilienti. La domanda di lavoro è diminuita ma i redditi delle famiglie e il mercato del lavoro sostengono i consumi. La spesa per la difesa e le infrastrutture potrebbero favorire la crescita. In definitiva, un quadro misto che però sembrerebbe indicare, per le prossime riunioni, una pausa di riflessione.
LICENZIAMENTI IN AUMENTO NEGLI USA
I datori di lavoro statunitensi hanno annunciato 172 mila tagli di posti di lavoro a febbraio 2025, il valore più alto da luglio 2020, rispetto ai 50 mila di gennaio. È anche il totale più alto per il mese di febbraio dal 2009. Le ragioni sono da ricercare in diversi fattori quali l'impatto delle azioni del Department of Government Efficiency (DOGE), la paura di guerre commerciali e fallimenti.
Il governo ha guidato tutti i settori nei tagli di posti di lavoro a febbraio (62 mila), seguito dal commercio al dettaglio (39 mila) e dalla tecnologia (14 mila). Fino a questo momento, nel 2025, i datori di lavoro hanno annunciato 221 mila tagli, il totale più alto dal 2009 con riferimento al medesimo periodo.
DEFICIT COMMERCIALE USA ALLE STELLE
Gli Stati Uniti hanno registrato un deficit commerciale record di 131,4 miliardi di dollari a gennaio 2025, in aumento rispetto a un deficit rivisto al ribasso di 98,1 miliardi a dicembre 2024 e superando le previsioni che erano per un divario di 127,4 miliardi. Le importazioni sono aumentate del 10% a un massimo storico di 401,2 miliardi, spinte dall'anticipazione di imminenti tariffe. Gli aumenti sono stati osservati principalmente nelle importazioni di metalli e computer.
Le esportazioni sono aumentate a un ritmo più lento dell'1,2% a 269,8 miliardi, guidate da aerei civili e preparati farmaceutici. D'altro canto, le vendite di semi di soia sono diminuite. Il divario commerciale dei beni degli Stati Uniti si è ampliato con la Cina, l'UE, la Svizzera, il Messico, il Vietnam e il Canada, guarda caso, tutti paesi interessati dalle tariffe.
CINA, SURPLUS COMMERCIALE
Il surplus commerciale cinese è salito a 170,52 miliardi di USD nel periodo gennaio-febbraio 2025, rispetto ai 125,16 miliardi di USD nello stesso periodo dell'anno precedente, superando le aspettative di mercato di 142,4 miliardi di USD. Il forte aumento è stato in gran parte determinato da un inaspettato crollo dell'8,4% anno su anno delle importazioni, il calo più ripido da luglio 2023, in un contesto di indebolimento della domanda interna all'inizio dell'anno.
Nel frattempo, le esportazioni sono cresciute del 2,3%, al di sotto del previsto 5,0% e rallentando significativamente rispetto all'aumento del 10,7% di dicembre. Il surplus commerciale con gli Stati Uniti ha raggiunto i 49,05 miliardi di USD, con esportazioni e importazioni in aumento rispettivamente del 2,3% e del 2,4%.
Per il 2024, la Cina ha registrato un surplus di 992,16 miliardi di dollari, con l’export cresciuto del 5,9% a 3,58 trilioni di dollari, mentre le importazioni sono aumentate a un livello più modesto dell'1,1% a 2,59 trilioni di dollari.
Buona giornata e buon trading!
Saverio Berlinzani
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Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
EURJPY, prove tecniche di sfondamento Chart di Capital.Com
Come scritto in precedente analisi, il cambio dopo un lungo rialzo dal 2020 negli ultimi mesi ha avuto piuttosto andamento laterale.
Abbiamo già segnalato la formazione in corso di un testa spalle ribassista che, in quanto posto in sommità di un lungo trend, merita la dovuta attenzione. Anche perché porta in dote un possibile carico di circa 2200 pips.
I prezzi sono a ridosso della linea di breakout da un po' di tempo.
Attualmente fanno da valido supporto la neckline del pattern e la trendline rialzista di lungo periodo
La spalla destra a sua volta è un testa e spalle ribassista già convalidato sul quale possiamo anche osservare una sorta di pullback sulla neckline
Scendendo sul time frame ad un'ora il recente movimento laterale/ribassista assume a sua volta la conformazione di un testa spalle pronto ad essere violato
C'è lo spazio per uno short per catturare ipotizzato movimento.
Insomma, prove tecniche di sfondamento con in palio i 2200 pips.
EURJPY, fast trade con triangolo e canaleChart di Capital.Com
Il cross sembra per adesso rimbalzare sul supporto dinamico in area 1.55.
L'area è di estremo rilievo per un eventuale cambio di trend di lungo periodo, come opportunamente segnalato in una precedente analisi.
Insulta in frame settimanale possiamo apprezzare la compressione di volatilità e volumi.
Ci sono le condizioni interessanti per un long sfruttando la compressione di volatilità e la formazione di un pattern di triangolo ascendente.
Livelli operativi suggeriti sono in grafico.
Una seconda possibilità operativa si ha scendendo sotto frame orario dove apprezziamo, all'interno del triangolo ascendente, la formazione di un canale parallelo dove si può sfruttare l'appoggio sulla parte bassa e acquistare la rottura della candela delle 11 e approdo sulla parte alta del canale.
EURJPY, una slavina di 2200 pips sulle nostre testeChart di Capital.Com
L'economia giapponese si è straordinariamente trasformata negli ultimi anni erodendo costantemente, ma forse troppo lentamente, la giustificata disillusione degli investitori rimasti puntualmente delusi o scottati dalla fiducia mal riposta nei suoi mercati finanziari.
La debolezza dello yen sostiene in modo straordinario la crescita economica con il generoso contributo della domanda estera.
Si assiste anche a una trasformazione della domanda aggregata con uno spostamento più marcato verso i consumi sostenuti anche da una attenta politica fiscale atta a proteggere il potere d'acquisto del consumatore.
Inoltre, è da tempo in implementazione una trasformazione all'interno della generale governance aziendale attenta alla giusta remunerazione degli azionisti.
Facendo una sintesi potremmo dire che l'economia giapponese si sta occidentalizzando.
Con tutti i suoi benefici.
La Boj, che ha recentemente intrapreso una storica e necessaria campagna di progressiva normalizzazione della politica monetaria, nella sua comunicazione pone costantemente l'accento sulla protezione dei salari reali.
Ciò rende il contesto dei tassi di interesse molto sensibile alle aspettative di inflazione.
Da questo punto di vista i recenti dati macroeconomici rilasciati che indicano una robusta attività economica e tonica inflazione da servizi e alimentari, mettono un po' di incertezza nel mercato valutario.
La possibilità che il generoso carry trade possa molto ridimensionarsi è un rischio che, come una spada di Damocle, è costantemente presente tra gli operatori.
Traslando queste considerazioni su un piano tecnico, proviamo a tracciare un quadro di insieme per individuare eventuali segnali possibili fonti di volatilità sui cross che coinvolgono lo yen e in particolare contro l'euro.
Negli ultimi cinque anni lo Yen si è svalutato oltre il 50%.
Tuttavia, da quando la Banca Centrale giapponese ha intrapreso un processo di graduale normalizzazione della politica monetaria abbiamo assistito ad un recupero
Il movimento tuttavia resta modesto visto che non ritraccia ancora il livello di 38.2 di Fibonacci.
Un differenziale tra i tassi di interesse delle rispettive aree economiche destinato ad ampliarsi vista la direzione opposta nelle politiche monetarie.
In Europa abbiamo la BCE terrorizzata dalle minacce sulla già anemica crescita economica, impegnata in una decisa politica di riduzione dei tassi.
In Giappone, al converso, assistiamo ad un contesto esattamente opposto.
Anche i livelli dei rendimenti sui titoli governativi a 10 anni non aiuta a ridurre i rischi.
I giapponesi fino a poco fa si sono sempre rivolti all'estero quando dovevano investire in bond visti gli storici bassissimi rendimenti domestici.
Oggi la musica è cambiata e abbiamo la prospettiva, annunciata dalla stessa banca centrale giapponese, di una probabile risalita ulteriore dei tassi di interesse.
Questo diverso contesto domestico contribuisce al rientro in patria di una certa quantità di capitali alla ricerca di rendimento da bond, con diretti effetti sulla valuta locale che si rafforza.
Questo è lo scenario, queste sono le dinamiche in gioco, ma stimare quanto e quando si renderanno visibili conseguenze nel forex non è cosa facile.
Diciamo che, non mi viene una metafora migliore, questa sintesi deve essere come la foto del Capo dello Stato italiano all'interno di tutti gli uffici pubblici: sta lì, non dice nulla ma ci ricorda tutti i giorni le cose importanti.
Ecco, la foto è questa.
Una potenziale slavina di 2200 pips che potrebbe abbattersi su di noi.
Ovviamente sono solo ipotesi tecniche e come tali vanno prese anche perché, come spesso avviene, ci vuole il giusto contesto macroeconomico e geopolitico per assecondare un tale scenario.
Tuttavia, così come abbiamo assistito a 5 anni di costante indebolimento dello Yen, nulla vieta di osservare il movimento contrario.
Nel grafico è riportata una figura di testa e spalle ribassista con i volumi associati alla spalla destra molto significativi che riflettono il riposizionamento degli operatori nel mercato alla luce dello scenario illustrato.
La stessa spalla destra, a sua volta, è formata da un intero pattern di testa spalla già validato con quello che ad oggi sembra una falsa rottura.
Tuttavia fondamentale resta la tenuta del livello tratteggiato di rosso indicato nel grafico.
EURJPY, fast trade con triangolo ascendenteChart di Capital.Com
Dai minimi relativi di maggio del 2020, in piena pandemia, lo yen si è deprezzato rispetto all'euro di oltre la metà del suo valore
In campo valutario si tratta di un movimento di notevole portata.
Soprattutto, come questo caso, quando si parla di valute che fanno riferimento ad altrettante aree economiche di primissimo rilievo.
A mettere in discussione questo deciso trend rialzista, nel luglio scorso, è stata l'idea che si siano formati degli eccessi.
Questo sia da un punto di vista della parità di acquisto tra le due valute che, soprattutto, per una condotta monetaria della banca centrale del Giappone giudicata da molti come anacronistica.
Questo sentiment si è manifestato nei grafici con una volatilità decisa e con un movimento non più direzionale da allora ma piuttosto lateral-ribassista.
A luglio e agosto scorso sono state ritracciate ben sei candele bianche mensili precedenti.
L'area dei massimi si è formata con volumi bassi, segno di disaffezione verso l'up trend e per contro si è formato un massimo relativo inferiore con volumi in accelerazione.
Tutto ciò col solo intento di creare una cornice che possa guidare le considerazioni tecniche in generale.
Capire in che ambiente ci muoviamo penso sia importante per assumere decisioni di investimento su qualunque timeframe.
Il movimento “distributivo” in cui si faceva riferimento ad oggi ha le sembianze di un testa e spalle ribassista praticamente completo.
Ponendo l'attenzione sulla spalla destra notiamo una figura di triangolo simmetrico appena violata al ribasso con quello che sembra un pullback in corso.
Occorre prestare attenzione a questo movimento perché potrebbe, nel caso di ulteriore calo del cross, avvicinarsi alla neckline del testa di spalle con tutte le implicazioni che facilmente possiamo immaginare.
Se invece, con un po' di fantasia, vogliamo immaginare che i prezzi stiano testando il supporto indicato, allora potremmo aspettarci un rimbalzo su di esso e un ritorno verso la forza dell'euro.
In questo caso troviamo a individuare una qualche situazione interessante da cavalcare in questo ipotetico movimento rialzista.
Eccolo qui, un triangolo ascendente da tradare per un veloce trade.
Livelli operativi nel grafico.
Il CPI rilancia le borseReazione significativa dei mercati azionari, specie quelli USA, con l'S&P 500 in aumento dell'1,6%, il Nasdaq in rialzo del 2% e il Dow Jones a +1,53%. La reazione è dipesa dalla pubblicazione del dato sull’inflazione USA, aumentata per il terzo mese consecutivo del 2,9% in linea con le aspettative, ma il tasso core è uscito inferiore al consensus al 3,2% su base annua mentre quello mensile è salito solo dello 0,2%.
I dati hanno contribuito a ridare speranze agli investitori sulla possibilità che la Fed possa tagliare i tassi più di quanto non abbia lasciato intendere. Inoltre, i risultati degli utili aziendali delle principali banche hanno rafforzato il sentiment degli investitori. Le azioni JPMorgan sono aumentate di circa lo 0,4% dopo aver superato le previsioni di utili e ricavi e aver alzato le previsioni di redditività netta da interessi per il 2025. Wells Fargo è salita di oltre il 3% dopo aver pubblicato un aumento degli utili. Goldman Sachs è salita del 4,8% su utili e ricavi migliori del previsto, mentre BlackRock è balzata di quasi il 2,5% poiché i suoi asset hanno raggiunto un record di 11,6 trilioni di dollari. Citigroup ha guadagnato il 4% e la Bank of New York Mellon il 6,4% dopo che entrambe hanno superato le stime dei risultati previsti.
VALUTE
L’iniziale reazione del mercato dei cambi ai dati sui prezzi al consumo USA aveva visto l’euro salire contro il dollaro a 1,0350, prima area importante di resistenza, che però è stata violentemente respinta, con i prezzi che in serata sono tornati a 1,0285. Il Cable ha avuto un rendimento analogo con un rialzo a 1,2305 per poi perdere quasi 100 pips in breve tempo. Anche se attutiti, gli altri dollari si sono ripresi, con USD/CAD che sembrava aver violato i supporti di medio termine che però poi ha rifiutato, tornando a 1,4340. USD/JPY, invece, ha perso quasi 200 pips in giornata e ne ha corretti solo 50, scendendo nuovamente questa notte a 155,5, il livello più basso delle ultime 4 settimane, a dimostrazione che la valuta giapponese sembra vivere una fase di accumulazione di medio periodo, che potrebbe spingere USD/JPY al ribasso anche fino a 155,00 e poi 153,50. Stabili le oceaniche che si stanno muovendo più lentamente di euro e Cable, ma soprattutto restano sopra i supporti chiave.
CPI USA
Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è aumentato per il terzo mese consecutivo al 2,9% a dicembre 2024 dal 2,7% di novembre, in linea con le aspettative del mercato. Questo aumento di fine anno è in parte dovuto ai bassi effetti base dell'anno scorso, in particolare per l'energia. I costi energetici sono diminuiti meno del previsto, principalmente a causa della benzina, dell'olio combustibile e del gas naturale. Inoltre, l'inflazione è salita per i prodotti alimentari e i trasporti. D'altro canto, l'inflazione ha rallentato per le abitazioni, per le auto e i camion. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo (CPI) è aumentato dello 0,4%, al di sopra delle previsioni dello 0,3%.
CPI UK
Il tasso di inflazione annuale nel Regno Unito è sceso inaspettatamente al 2,5% a dicembre 2024 dal 2,6% di novembre, al di sotto delle previsioni del 2,6%. Tuttavia, ha rispecchiato le previsioni della BoE di inizio novembre. I prezzi sono rallentati nel settore dei servizi, mentre hanno tenuto in quello dei trasporti per gli effetti del rialzo dei carburanti, che hanno parzialmente compensato. Rispetto a novembre, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,3%, al di sopra dello 0,1% del periodo precedente ma al di sotto delle previsioni dello 0,4%. Anche il tasso di inflazione core annuale è sceso al 3,2% dal 3,5% e il tasso mensile è salito allo 0,3%, al di sotto delle previsioni dello 0,5%.
AUSTRALIA, TASSO DI DISOCCUPAZIONE IN RIALZO
Il tasso di disoccupazione è salito al 4,0% a dicembre in Australia, dal minimo di otto mesi di novembre che era uscito al 3,9%, ma in linea con le aspettative di mercato. Il numero di disoccupati è aumentato di 10,3 mila unità, e aumentano coloro che cercano un lavoro a tempo pieno salendo di 14,9 mila unità, mentre sono diminuiti coloro che il lavoro lo cercano part-time. Nel frattempo, l'occupazione è cresciuta di 56,3 mila unità a un nuovo picco di 14,5 milioni, superando facilmente le previsioni di un aumento di 15 mila. L'occupazione part-time è salita di 80 mila unità al massimo storico di 4,5 milioni, anche se l'occupazione a tempo pieno è diminuita. Il tasso di partecipazione è salito al 67,1%, tornando al picco di luglio e superando le previsioni del 67,0%, che corrispondevano alle cifre di novembre.
GERMANIA, PIL IN CALO
Il PIL della Germania è sceso dello 0,2% nel 2024, dopo una contrazione dello 0,3% nel 2023, in linea con le aspettative del mercato. Il settore manifatturiero ha registrato un calo significativo della produzione, in settori chiave come macchinari e automotive. Anche il settore delle costruzioni ha sofferto, con un ribasso del 3,8% del valore aggiunto lordo dovuto agli elevati prezzi delle materie prime e ai tassi di interesse. Il settore dei servizi è cresciuto dello 0,8%, ma le performance sono state varie: commercio, trasporti e alloggi sono rimasti stagnanti, mentre l'informazione e la comunicazione sono aumentate del 2,5%. I servizi alle imprese sono rimasti invariati. I consumi delle famiglie sono aumentati leggermente (0,3%), con una spesa per la salute e i trasporti in aumento. I consumi pubblici sono cresciuti del 2,6%, spinti da maggiori prestazioni sociali. Il commercio estero ha sofferto, con esportazioni in calo dello 0,8% e importazioni in leggero aumento dello 0,2%.
Buona giornata e buon trading!
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
EURJPY, fast trade con 1-2-3 lowChart di Capital.Com
Il cross dopo il brusco calo di luglio e agosto sta lateralizzando da diverse settimane.
La volatilità è in compressione come indicano i massimi e i minimi relativi che convergono.
Tuttavia, a dispetto della ridotta volatilità i volumi restano sostenuti, probabilmente in vista di prossimo/imminente cambio di passo della politica monetaria giapponese.
Una prima trendline ribassista è stata violata al rialzo ed ora i prezzi, come meglio si apprezza sul time frame a 4 ore, sembra stiano consolidando sulla stessa.
Consideriamo la possibilità che i prezzi rimbalzino sulla trendline evidenziata con i cerchietti, ipotizzo un trade veloce per catturare l'eventuale movimento.
Assolutamente di brevissimo.
Se il supporto dovesse reggere e quindi formare il secondo appoggio sulla trendline discendente, allora vuol dire che il pattern di Ross Hook che vogliamo tradare avrà funzionato.
Siamo di fronte ad un 1-2-3 low classico con i livelli tecnici evidenziati nel grafico.
Dati buoni, giù le borseI dati macro americani, anche ieri, hanno ancora evidenziato resilienza e forza, ma ciò non ha, ovviamente, potuto sostenere i mercati azionari, che temono che la Fed mantenga i tassi stabili ai livelli attuali invece di ridurre il costo del denaro.
È aumentata quindi leggermente l’avversione al rischio, in ragione del fatto che non c’è, allo stato attuale delle cose, necessità di tagliare i tassi di interesse, che presumibilmente rimarranno fermi, almeno nel breve termine. I listini USA, di conseguenza, sono scesi, ponendo fine a un rally di due giorni.
Intanto, sul fronte dati, dicembre ha visto una crescita più forte nel settore dei servizi statunitense, con un'attività commerciale in crescita, il che ha spinto i prezzi ai livelli più alti dall'inizio del 2023, costringendo di conseguenza i funzionari della Fed a mantenere un atteggiamento da falchi. Inoltre, le offerte di lavoro sono aumentate di 259.000 a 8,098 milioni a novembre, il massimo in sei mesi e al di sopra delle previsioni di 7,7 milioni.
Per quanto riguarda i singoli titoli, Nvidia è scesa di oltre il 2% nonostante la presentazione di nuovi chip, mentre Tesla è scesa del 2,5% a seguito di un declassamento da parte di Bank of America.
VALUTE
Nel frattempo, si devono registrare le dichiarazioni di Trump che ha affermato che i tassi sono troppo alti, mentre Barkin della Fed ha ricordato che se la pressione dell’inflazione aumenta, la Fed dovrà alzare il costo del denaro.
Una avvisaglia del fatto che i rapporti tra Governo USA e Banca Centrale potrebbero essere non proprio idilliaci. Sui cambi, l’EUR/USD era partito bene con un ritorno sopra quota 1.0400 ma per ora la resistenza a 1.0450 ha egregiamente tenuto e dopo i dati ha ripiegato a 1.0350, livello attuale.
È così è sceso il Cable mentre tutti gli altri dollari hanno ripreso a correre. USD/CAD, AUD/USD a 0.6230 e NZD/USD a 0.5640, in fragile equilibrio. Gli operatori stanno aspettando un trigger, che presumibilmente saranno poi le parole dei funzionari delle banche centrali in relazione alla politica monetaria, insieme alle decisioni che a breve la nuova amministrazione USA prenderà in molte materie, in primis quella dei dazi.
JOLTS OPENINGS
Il numero di posti vacanti relativo alle offerte di lavoro nelle aree commerciali, industriali e uffici degli Stati Uniti è aumentato di 259.000 a 8,098 milioni a novembre 2024, dai 7,839 milioni rivisto al rialzo a ottobre e al di sopra delle aspettative di mercato di 7,70 milioni.
I settori che hanno sovraperformato sono quelli dei servizi professionali, aziendali, finanza e assicurazioni, mentre sono diminuiti in quello dell’informazione.
EUROPA, RISALE L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuale nell'area dell'euro ha accelerato per il terzo mese consecutivo al 2,4% a dicembre 2024, il livello più alto da luglio, rispetto al 2,2% di novembre e in linea con le aspettative.
Questo aumento di fine anno era ampiamente previsto, poiché i bruschi cali dei prezzi dell'energia dell'anno scorso non sono più considerati nei tassi annuali. I prezzi dell'energia sono aumentati per la prima volta da luglio e l'inflazione è salita soprattutto nel comparto dei servizi.
D'altro canto, l'inflazione si è stabilizzata per alimentari, alcol e tabacco mentre è scesa nel settore dei beni industriali. Considerando le maggiori economie del blocco, l'inflazione è aumentata in Germania (2,8% contro 2,4%), Francia (1,8% contro 1,7%) e Spagna (2,8% contro 2,4%) mentre ha rallentato in Italia (1,4% contro 1,5%).
Nel frattempo, l'inflazione di core, che esclude i prezzi di energia, cibo, alcol e tabacco, si è stabilizzata al 2,7%. La BCE prevede che l'inflazione tornerà all'obiettivo del 2% entro la fine dell'anno.
ISM PMI USA
L'ISM Services PMI è salito a 54,1 a dicembre 2024 da 52,1 a novembre, al di sopra delle aspettative di mercato di 53,3. Si tratta di una espansione che dura ormai almeno da 10 mesi.
Il Business Activity Index ha registrato il 58,2 percento a dicembre, 4,5 punti percentuali in più rispetto al 53,7 percento registrato a novembre, indicando un sesto mese consecutivo di espansione.
Il New Orders Index è cresciuto anch’esso a 54,2 a dicembre, 0,5 punti percentuali in più rispetto alla cifra di novembre del 53,7. L'Employment Index è rimasto in territorio di espansione per la quinta volta in sei mesi; la lettura del 51,4 percento è una diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al 51,5 percento registrato a novembre.
BILANCIA COMMERCIALE USA
Le importazioni di beni e servizi negli Stati Uniti sono aumentate del 3,4% a 351,6 miliardi di dollari a novembre 2024, il più grande aumento da marzo 2022, poiché le aziende hanno accelerato le spedizioni in vista di un potenziale sciopero dei portuali e dell’introduzione dei dazi da parte della nuova amministrazione.
Le importazioni di beni sono aumentate di 11,6 miliardi di dollari a 280,9 miliardi di dollari, a causa di maggiori acquisti di oro non monetario, petrolio greggio, semiconduttori, aeromobili civili e alimenti.
Nel frattempo, le importazioni di servizi sono aumentate di meno di 0,1 miliardi di dollari a 70,6 miliardi di dollari.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Short su EUR/JPY: Analisi e StrategiaCari lettori, mi chiamo Andrea Russo e oggi voglio condividere con voi il mio prossimo setup short su EUR/JPY, basato su una combinazione di indicatori tecnici e segnali di mercato. Al momento il trade non è ancora attivo, ma seguirà la direzione indicata dalla freccia sul grafico. L’obiettivo è sfruttare una probabile inversione ribassista, mantenendo un rapporto rischio/rendimento ottimale.
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Analisi Tecnica
Rottura del Wave Trend (1H):
Ho individuato una chiara rottura al ribasso sul Wave Trend nel grafico a 1 ora. Questo segnale evidenzia una perdita di forza nel momentum rialzista, indicando un possibile movimento verso il basso.
Ipercomprato su timeframe 4H:
Sul grafico a 4 ore, il prezzo si trova in una zona di ipercomprato. Questo mi fa pensare che un’inversione sia imminente, considerando che il mercato potrebbe correggere verso livelli più sostenibili.
Alligator in fase ribassista (1H e 4H):
L’Alligator conferma questa tesi: su entrambi i timeframe, le linee mostrano incroci ribassisti e un’apertura verso il basso, segnale tipico di un trend discendente in via di sviluppo.
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Strategia Operativa
Il mio piano prevede un ingresso dopo un piccolo pullback, che seguirà l’iniziale discesa. Questo mi permetterà di entrare al miglior prezzo possibile, ottimizzando la posizione.
Ingresso: 162.839, dopo un breve rialzo tecnico.
Stop Loss: 163.249, posizionato 50 pips sopra il livello d’ingresso per limitare il rischio.
Take Profit: 159.047, puntando a un supporto chiave con un target di profitto realistico e ben definito.
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Gestione del Rischio
Per questo trade ho impostato un rapporto rischio/rendimento pari a 1:3:
Rischio: 0.5% del capitale.
Rendimento Potenziale: 1.5% del capitale.
Questa configurazione mi consente di mantenere un rischio limitato, massimizzando al contempo i potenziali guadagni.
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Conclusioni
Sono fiducioso che questa analisi abbia individuato un’opportunità interessante su EUR/JPY. Come sempre, il mercato potrebbe riservare sorprese, ma una gestione rigorosa del rischio e l’attenzione ai segnali di conferma saranno determinanti per il successo del trade.
Grazie per aver letto, fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti!
EURJPY, fast trade con triangolo ascendente Chart di Capital.Com
Il cross dopo lo scrollone estivo, che lo ha portato a perdere 2000 pips in 5 settimane, sta da allora risalendo la china attraverso un canale rialzista ampio e poco inclinato.
La possibile spiegazione della forma può essere ricercata nell'asimmetria ancora molto pronunciata tra le politiche monetarie delle due aree economiche.
Gli operatori vogliono comunque approfittare del generoso carry trade ma al tempo stesso sono consapevoli che non durerà ancora per molto.
Insomma un “vorrei ma non posso”.
Da qui si può anche apprezzare l'importanza, di medio periodo, dell'attuale area.
In m30 abbiamo, in trend, una nuova pausa con la forma di un triangolo ascendente.
La distribuzione dei volumi all'interno della figura non è tipica di un movimento di pausa, tuttavia il fermento che accompagna l'avvicinarsi alla linea di breakout giustifica un tentativo di long.
Abbiamo assistito già da una falsa rottura, ora i prezzi sono tornati a testare la trendline ascendente cui si è aggiunta anche il supporto della ema 50.
Il livello operativi in grafico, il primo target conservativo coincide con un massimo relativo poco sopra la resistenza statica di lungo periodo vista in precedenza mentre il secondo più alto è la proiezione della figura.
EURJPY, fast trade con testa e spalle Chart di Capital.Com
Il cross, complice anche i deboli dati dell'inflazione in Giappone rilasciati questa notte, continua nella sua risalita.
I dati dell'inflazione generale, relativa al mese di dicembre, a Tokyo hanno sorpreso su base annua al ribasso di un decimo di punto dai 2.5 attesi ai 2.4. Tuttavia, in aumento rispetto ai 2.2 della rilevazione precedente.
Dopo l'allungo di ieri oggi si presenta un nuovo pattern che è incoraggiante per un nuovo long senza grandi pretese.
Si tratta di un testa e spalle di continuazione proposto su timeframe m30. Ii volumi sono in aumento alla formazione della spalla destra ed ormai al contatto con la linea di breakout.
Ho proposto due target uno molto conservativo, che sarà il mio personale, e un altro più lontano posto ai massimi precedenti del 15 di novembre.
EURJPY, fast trade con triangolo ascendenteChart di Capital.Com
I prezzi sono le prese con l'importante resistenza opposta dall'area 163,8. Una resistenza di lungo periodo più volte testata dai prezzi.
Sul time frame a 4 ore si vede bene come i prezzi abbiano invertito al contatto con la trendline ascendente con una bella figura di testa e spalle.
Più recentemente vediamo il breakout, ad oggi, della trendline discendente
Abbiamo già assistito alla breakout dei 163,6 con i prezzi che hanno anche abbozzato un pullback su di essa rafforzando la possibilità che si proceda a breakout del più importante livello di 163,8, o quantomeno l’approdo nella sua zona.
Vista l'importanza dell'area di resistenza si potrebbe anche azzardare, col rischio di vedersi a scappare il trade, di acquistare un eventuale pullback anche in considerazione della sottigliezza dei volumi in questo periodo estivo.
I livelli operativi sono indicati nel grafico.
EURJPY, nel mirino il target a 159Buongiorno, dopo il ritracciamento di ieri i prezzi tentano l'inversione che li sta portando nuovamente a contatto con la linea di breakout.
Questa questa volta possiamo puntare al secondo target di 159, livello di resistenza statica e dinamica insieme.
I livelli operativi sono indicati nel grafico.
EURJPY, nubi minacciose ma intanto possibile rimbalzoChart di Capital.com
Buongiorno, la coppia dopo una inesorabile discesa da area 165 potrebbe ora mostrare un tentativo di rimbalzo, quantomeno, un tantino più significativo rispetto ai precedenti.
Si è prodotta una falsa rottura del precedente minimo con volumi in aumento.
Il contesto crea fiducia per un rimbalzo più consistente.
I target proposti sono indicati in grafico.
Tuttavia il trend ribassista a mio giudizio rimane vivo e vegeto.
Sia per questioni macroeconomiche legate ad un imminente cambio di regime nella politica monetaria della Banca centrale nipponica, sempre più anacronistica rispetto alla consolidata area del 2% di inflazione.
Osservando la coppia euro yen su time frame weekly si nota una minacciosa figura di inversione di testa e spalle che potrebbe consacrare il cambio di scenario di politica monetaria.