Le borse resistonoWall Street ha chiuso in rialzo ieri, recuperando parzialmente le perdite della sessione precedente. L'S&P 500 ha guadagnato lo 0,5%, il Dow Jones è avanzato di 337 punti per chiudere a un nuovo record di sempre, mentre il Nasdaq 100 ha chiuso marginalmente al rialzo. I servizi di pubblica utilità e la finanza hanno sovraperformato, mentre i servizi di comunicazione e i beni di consumo di base hanno chiuso negativi. Gli analisti continuano a concentrarsi sui risultati aziendali con Morgan Stanley in guadagno del 6,5% dopo che gli utili e i ricavi della società hanno superato le stime.
Inoltre, Abbott ha aggiunto l'1,5% poiché i suoi risultati trimestrali sono stati leggermente migliori del consensus. Nel frattempo, Intel ha perso l'1,4% dopo che l'associazione informatica cinese ha chiesto la revisione dei prodotti Intel venduti in Cina. Le megacap tra cui Apple (-0,9%), Microsoft (-0,6%), Amazon (-0,4%), Meta (-1,7%) e Alphabet (-0,2%) hanno principalmente chiuso in rosso. Nvidia ha recuperato il 3,1% dopo il calo del 4,5% del giorno precedente, trainata dalle previsioni di vendita ridotte di ASML.
VALUTE
Pochi movimenti anche ieri sul mercato più liquido al mondo, con oscillazioni e price action contenute nei trading range delle ultime sedute, eccezion fatta per la sterlina, che in ragione di dati su inflazione e prezzi alla produzione decisamente inferiori al consensus, ha ceduto qualche posizione, anche se tutto sommato è rimasta nelle vicinanze di 1.3000.
Sembrava che dopo il dato, la valuta britannica potesse rompere la soglia psicologica suddetta, per andare ai target successivi intorno a 1.2890 00, ma poi lentamente ha recuperato. L’EurUsd per contro è rimasto stabile quasi tutto il giorno pe poi ripiegare nel finale di sessione con il test di 1.0850.
Ricordiamo che oggi è il giorno della Bce, attesa ad un apparentemente scontato taglio dei tassi al 3.4% dal 3.65%. Potrebbe però, per il principio di sell on rumors and buy on news, essere il giorno del rimbalzo della moneta unica. Stabile il UsdJpy, compreso tra 149.00 e 149.75, incapace di violare 150.00, almeno per ora.
EurChf che balla intorno a 0.9400 e UsdChf reciproco di EurUsd quasi in correlazione pari a -1. Oceaniche sempre in bilico con AudUsd che per ora tiene faticosamente 0.6650 e NzdUsd fermo sul supporto di 0.6040. UsdCad che dal test di 1.3840 ha perso quasi una figura testando 1.3750, in attesa di un rimbalzo che potrebbe rappresentare una interessante occasione di ulteriore ribasso.
UK, INFLAZIONE IN PICCHIATA
Il tasso di inflazione annuale nel Regno Unito è sceso all'1,7% a settembre 2024, il più basso da aprile 2021, rispetto al 2,2% del mese precedente e alle previsioni dell'1,9%. Il maggiore contributo al ribasso è arrivato dai trasporti, vale a dire tariffe aeree e carburanti. Le tariffe solitamente diminuiscono di prezzo tra agosto e settembre, ma quest'anno si è trattato del quinto calo più importante da quando sono iniziati i dati nel 2001.
Inoltre, il prezzo medio della benzina è sceso a 136,8 penny al litro rispetto ai 153,6 penny al litro di settembre 2023. I prezzi hanno continuato a scendere anche per alloggi e utenze oltre a mobili e elettrodomestici. Nel frattempo, l'inflazione dei servizi è rallentata al 4,9%, il livello più basso da maggio 2022, dal 5,6% di agosto.
USA, CROLLANO I MUTUI
Le richieste di mutui negli Stati Uniti sono crollate del 17% rispetto alla settimana precedente, nella seconda settimana di ottobre, facendo registrare la contrazione settimanale più importante dal 2015, escludendo il periodo di volatilità senza precedenti all'inizio della pandemia di Covid.
Il crollo del volume delle richieste di mutui è stato in linea con il forte aumento dei tassi di riferimento sui mutui, poiché il solido rapporto sull'occupazione e una inflazione ancora persistente hanno innescato aspettative meno accomodanti per la Fed e aumentato i rendimenti dei titoli del Tesoro a lunga scadenza.
Le richieste di rifinanziamento di un prestito immobiliare, che sono più sensibili alle variazioni a breve termine dei tassi di interesse, sono crollate del 26%. Nel frattempo, le richieste di mutuo per l'acquisto di una nuova casa sono scese del 7%.
GIAPPONE, BILANCIA COMMERCIALE
La bilancia commerciale del Giappone ha chiuso con un deficit di 294 miliardi di JPY a settembre 2024 rispetto a un surplus di 60,56 miliardi di JPY nello stesso mese del 2023. Si tratta del terzo mese consecutivo di deficit commerciale, con un risultato peggiore delle previsioni, con esportazioni inaspettatamente in calo mentre le importazioni sono cresciute.
Le vendite sono diminuite dell'1,7% a 9.038,20 miliardi di JPY, segnando il primo calo da novembre 2023 e mancando il consenso di un aumento dello 0,5%. Nel frattempo, le importazioni sono aumentate del 2,1% a 9.332,55 miliardi di JPY, indicando il sesto mese consecutivo di espansione ma non raggiungendo le stime del 3,2%.
AUSTRALIA, SCENDE LA DISOCCUPAZIONE
Il tasso di disoccupazione si è attestato al 4,1% a settembre 2024 in Australia, stabile per il secondo mese consecutivo e migliore delle stime che erano per un +4.2%. Il numero di disoccupati è sceso di 9,2 mila unità a 615,7 mila, e anche coloro che cercano un lavoro a tempo pieno sono scesi di 13,9 mila a 405,5 mila unità, mentre cresce il numero di coloro che cercano un lavoro part-time. Nel frattempo, l'occupazione è aumentata di 64,1 mila unità a 14,52 milioni, superando facilmente il consenso di 25 mila.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Idee operative EUXJPY
Le minute della FedIeri sera sono state pubblicate le minute della Fed, dalle quali si evince, che all’interno del board non c’è stata unanimità relativamente al taglio di 50 punti base dei Fed Funds. Alla fine, però, nonostante l’incertezza, il board ha deciso per una riduzione di mezzo punto per bilanciare i timori di una inflazione ancora sostenuta, con le preoccupazioni relative al mercato del lavoro. Alla fine, solo il governatore Bowman si è opposto al taglio di 50 punti base, preferendo invece un taglio di 25 punti base, e mostrando il primo dissenso all’interno del comitato dal 2005.
La Fed ha osservato che la riduzione di 50 punti base non dovrebbe essere interpretata come prova di una prospettiva economica meno favorevole o come un segnale che il ritmo dell'allentamento delle politiche sarà più rapido. Inoltre, quasi tutti i membri hanno comunque espresso fiducia relativamente al fatto l'inflazione si muova in modo sostenibile verso il 2%. Ora si tratta di capire cosa accadrà nella prossima riunione, specie dopo gli ultimi dati macro, che sembrano andare nella direzione di tagli meno significativi.
WALL STREET
L’azionario Usa ha chiuso un’altra giornata all’insegna di rialzi, con percentuali a ridosso dell’1%. L'S&P 500 e il Nasdaq sono saliti dello 0,8% con il primo destinato a chiudere a un massimo storico, mentre il Dow Jones è avanzato dell’1%, anch'esso su un massimo storico.
La banca centrale ha optato per un aggressivo taglio dei tassi di 50 punti base, il mese scorso, per affrontare la debolezza del mercato del lavoro, sebbene il solido rapporto sull'occupazione pubblicato settimana scorsa, abbia allentato l'urgenza di una politica aggressiva di ribasso del costo del denaro.
Oggi è il giorno della pubblicazione dei prezzi al consumo (CPI), che dovrebbe evidenziare una crescita dei prezzi su base annua intorno al 2,3% a settembre. Il che dovrebbe comunque sostenere i mercati azionari e continuare ad aiutare la ripresa del dollaro.
VALUTE
Sui cambi, il biglietto verde la fa da padrone, con rialzi anche se lenti e poco volatili, contro tutte le valute concorrenti, Jpy, Euro, Sterlina ma anche Cad, Aud e Nzd. EurUsd ormai a ridosso dei supporti chiave di medio termine a 1.0900 20 area, così come il Cable, vicino a 1.3050 e poi 1.3000. UsdJpy sopra 149.40 mentre UsdCad ha superato 1.3700 e punta a 1.3800, prima vera area di resistenza.
Oceaniche in calo con obiettivi a 0.6630 (Aud) e 0.6000 (Nzd). Sul fronte price action, sembra di vedere sparire gli ordini di vendita di divisa americana, cosicchè l’accelerazione a favor del biglietto verde diventa sempre più probabile. Un Cpi inferiore alle attese, potrebbe ulteriormente alimentare uno scenario del genere.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono scesi a 73,00 dollari al barile mercoledì, dopo un calo del 4,6% il giorno precedente, guidato dalla debole domanda e dall'aumento dell'offerta. I dati API hanno mostrato un aumento significativo delle scorte di greggio statunitensi, in aumento di quasi 11 milioni di barili. Inoltre, l'Energy Information Administration (EIA) degli Stati Uniti ha rivisto al ribasso le sue previsioni sulla domanda per il 2025, citando i rallentamenti economici in Cina e Nord America, come ragione di ulteriori pressioni sui prezzi del greggio.
A contribuire alla discesa anche le notizie di un possibile cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele, sebbene permangano preoccupazioni sui potenziali attacchi israeliani alle strutture petrolifere iraniane. Nel frattempo, si prevede che l'uragano Milton colpisca la costa del Golfo della Florida, il che potrebbe interrompere le forniture di benzina in uno degli stati con maggiori consumi degli Stati Uniti.
INDIA, TASSI INVARIATI
La Reserve Bank of India (RBI) ha mantenuto il suo tasso di riferimento sui pronti contro termine al 6,5% per la decima riunione consecutiva ad ottobre, come da consensus, ma ha modificato le aspettative future, passate ora a neutrali aprendo la porta a tagli dei tassi quando dovessero manifestarsi i primi segnali di un rallentamento della crescita nell'economia.
Questa decisione è stata presa dopo che l'inflazione annuale è leggermente accelerata al 3,65% ad agosto, guidata dall'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari. Inoltre, la banca centrale ha mantenuto le sue previsioni di crescita economica per l'anno fiscale 2024-25 al 7,2%, mantenendo anche le aspettative di inflazione al 4,5%.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
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Wall Street consolidaI tre principali listini Usa hanno vissuto un ultimo giorno del mese all’insegna del consolidamento correttivo, con chiusure con il segno meno. L'S&P 500 ha chiuso leggermente in rosso (-0.2%), mentre il Dow Jones ha ceduto circa lo 0.30%. Il tecnologico per contro, ha seguito le orme dell’S&P con un analogo -0.2%. Il mercato si sta lentamente preparando ad una settimana intensa sul fronte dati, la prima di ottobre, il preludio poi a quelle che saranno, nelle prossime ottave, le decisioni delle banche centrali.
Nel breve, i dati più significativi in uscita sono i Jolts Openings, i Pmi manifatturiero e dei servizi, gli Adp e i Non Farm Payrolls. Ieri sera ha parlato anche Jerome Powell che ha affermato che la Fed non si trova su una rotta preimpostata, riguardo ai tassi di interesse, e ha aggiunto che i rischi sono bilaterali e la Fed continuerà a prendere le sue decisioni riunione per riunione. Le probabilità di un taglio dei tassi di 50 punti base a novembre sono attualmente al 37%, ben al di sotto dei livelli superiori al 50% della settimana precedente.
In precedenza anche il Governatore della Bce, Christine Lagarde aveva dichiarato che la banca è pronta a tagliare il costo del denaro senza attendere che l’inflazione giunga al 2%. Sul fronte aziendale, le azioni automobilistiche sono scese, con Ford a -2,2% e General Motors a -2,4% dopo i profit warnings lanciati dai colossi europei Stellantis e VW. Le megacap sono rimaste stabili, con Apple (1,8%), Microsoft (0,2%) e Alphabet (0,5%) in rialzo mentre Nvidia (-1,4%) e Amazon (-0,3%) hanno chiuso in rosso. Considerando il mese di settembre, il Dow Jones è salito dell'1,8%, l'S&P 500 ha aggiunto l'1,6% e il Nasdaq ha guadagnato il 2,3%.
VALUTE
Ultima seduta del mese caratterizzata dal nuovo tentativo delle valute concorrenti del dollaro, di spingerlo al di là dei punti di supporto chiave, tentativo peraltro fallito ancora una volta. EurUsd ha ritestato quota 1.1200 per poi recedere a 1.1130 così come il Cable che dai massimi di 1.3430, ha perso qualcosa, ma meno dell’Euro in ragione di un EurGbp che è sceso 40 pips da 0.8360 a 0.8320.
UsdJpy, dopo il test di 141.70 ha rimbalzato 50 pips arrivando a ridosso delle prime resistenze a 143.15, per poi nella notte, salire ancora tanto che stamani lo ritroviamo sopra 144.00. La sensazione che a breve si uscirà da questi trading range di breve c’è e tutto dipenderà dalle aspettative sui tassi. E’ lì che si gioca la partita. Intanto ha recuperato qualcosa l’EurChf che da 0.9380 si è ripreso quota 0.9430, trascinando anche UsdChf tornato da 0.8400 a ridosso di 0.8480.
GERMANIA, SCENDE L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuale in Germania è sceso all'1,6% a settembre 2024, al di sotto delle previsioni dell'1,7%, in calo rispetto all'1,9% di agosto. Si tratta del livello più basso dal febbraio 2021. Il costo dei beni è diminuito in ragione della discesa dei costi energetici che ha compensato un aumento più rapido dei prezzi dei prodotti alimentari.
Escludendo cibo ed energia, il tasso di inflazione di fondo è sceso al 2,7%, il più basso da gennaio 2022, dal 2,8%. Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo non ha mostrato alcuna crescita, rispetto alle aspettative di un aumento dello 0,1%. Nel frattempo, l'indice dei prezzi al consumo armonizzato dall'UE è sceso all'1,8% su base annua, al di sotto del consenso dell'1,9% ed è diminuito dello 0,1% su base mensile.
AUSTRALIA, VENDITE AL DETTAGLIO
Le vendite al dettaglio in Australia sono aumentate dello 0,7% mese su mese ad agosto 2024, superando le previsioni di mercato dello 0,4%. È stato il quinto mese consecutivo di aumento, guidato specialmente dal clima favorevole. Il fatturato è cresciuto per i grandi magazzini, abbigliamento, calzature, accessori personali, altre vendite al dettaglio, bar, ristoranti e cibo da asporto.
Al contrario, la vendita al dettaglio di beni per la casa è ulteriormente diminuita. Nel corso dell'anno fino ad agosto, il commercio al dettaglio è cresciuto del 3,1%, il massimo in 15 mesi, dopo un guadagno del 2,4% a luglio. AudUsd che resta sui massimi, in controtendenza rispetto alle majors, con le resistenze chiave non lontane.
PETROLIO
I future sul greggio WTI si sono stabilizzati intorno ai 68 dollari al barile martedì, in ragione dell’aumento dell’offerta, e nonostante le tensioni in medio oriente siano in aumento. Le crescenti tensioni tra Israele e Hezbollah in Libano aumentano il rischio che l'Iran, che sostiene Hezbollah, venga direttamente coinvolto nel conflitto, interrompendo potenzialmente le esportazioni di petrolio dalla regione. Tuttavia, gli imminenti piani dell'OPEC di aumentare la produzione entro la fine dell'anno hanno limitato i guadagni.
Inoltre, le persistenti preoccupazioni del principale importatore di greggio, la Cina, stanno facendo pressione sui prezzi, in seguito ai dati ufficiali che mostrano una contrazione della produzione per il quinto mese consecutivo e un rallentamento nel settore dei servizi. I mercati continuano a valutare l'impatto delle recenti misure di stimolo monetario della Cina volte a stimolare l'attività e ad aumentare la domanda.
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Forex: opportunità di trading sui crossNel forex trading, le coppie di valute major, come EUR/USD, GBP/USD e USD/JPY, rubano solitamente la scena per via degli elevati volumi di trading e della considerevole liquidità che le caratterizza. Ma talvolta le opportunità di trading più interessanti non riguardano queste coppie major, ma i cross valutari tipicamente oggetto di un numero inferiore di transazioni, ossia quelli senza il dollaro USA .
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Major vs. cross
Coppie forex major: queste coppie, tra cui EUR/USD, GBP/USD e USD/JPY, sono note per la loro elevata liquidità e per il fatto che offrono sovente stabili opportunità di trading. La loro popolarità garantisce spread più contenuti e costi di transazione più bassi, rendendole ideali per i trader che puntano su elevata frequenza e contenimento dei costi.
Cross valutari: i cross valutari, o semplicemente "cross", sono coppie senza il dollaro USA, come EUR/GBP, EUR/AUD e GBP/JPY. Sebbene queste coppie non suscitino la stessa attenzione delle major, possono offrire particolari opportunità di trading, in particolare quando il dollaro USA è stabile o si muove lateralmente.
Perché fare trading sui cross?
Opportunità variegate: i cross valutari possono evidenziare i punti di forza e di debolezza reciproci tra due valute diverse da USD, rivelando teoricamente trend più pronunciati di quelli riscontrati nelle coppie major.
Possibilità di più elevata volatilità: i cross sono spesso caratterizzati da una maggiore volatilità, soprattutto quando le valute che ne fanno parte hanno corso legale in regioni economiche diverse e aventi norme o sviluppi geopolitici differenti.
Dinamiche di mercato diverse: senza l'influenza del dollaro USA, i cross reagiscono in maniera differente alle notizie di mercato e ai report economici. Questa differenziazione può essere vantaggiosa quando le valute major si consolidano o sono segnate da bassa volatilità, con conseguenti oscillazioni più marcate dei cross.
Quando fare trading sui cross
Un approccio efficace per capire qual è il momento ideale per fare trading sui cross valutari è quello di utilizzare le principali coppie forex come riferimento. Dato che le coppie major contribuiscono alla fetta maggiore del volume di trading a livello mondiale, il loro andamento è in grado di offrire spunti migliori rispetto alla semplice osservazione separata dei cross.
Ecco come utilizzare le coppie major per individuare opportunità di trading nei cross valutari:
1. Classificare la forza delle valute
Parti dall’effettuazione di una stima della forza di ciascuna valuta major presente nei cross. Analizzando le performance delle coppie major, è possibile capire quali valute sono reciprocamente forti o deboli. Ad esempio, se AUD è forte nei confronti di USD, ma USD lo è altrettanto nei confronti di GBP, la coppia AUD/GBP potrebbe esibire un trend più definito rispetto ad AUD/USD. La classificazione della forza di ciascuna valuta aiuta a individuare i cross che potrebbero offrire le migliori opportunità di trading.
2. Attenzione alla neutralità di USD
Quando USD è neutrale, ossia non è né particolarmente forte né debole rispetto ad altre divise, le valute dei cross possono diventare più allettanti per operazioni di trading. In tali situazioni, la relativa forza o debolezza di valute diverse da USD diventa più lampante, offrendo segnali di trading più evidenti nei cross. Ad esempio, se USD è stabile, si potrebbero rilevare trend più pronunciati in coppie come EUR/GBP o EUR/AUD.
3. Identificare i catalizzatori tecnici
Analizza le coppie major per individuare pattern tecnici o livelli chiave che possono indicare potenziali fluttuazioni dei cross valutari. Prova a riconoscere breakout, inversioni dei trend o livelli chiave di supporto e resistenza nelle coppie major. Ad esempio, se GBP/USD esibisce una rottura al di sotto di un importante livello di supporto mentre USD/JPY è in procinto di testare un'area chiave di resistenza, i segnali tecnici che se ne ricavano potrebbero indicare che l'accoppiamento di GBP e JPY (GBP/JPY) è in grado di offrire maggiori spunti per i trader.
Utilizzando le coppie forex major come riferimento, è possibile ottenere preziose dritte sulle fluttuazioni dei cross valutari, facilitando l'individuazione e la capitalizzazione delle opportunità di trading più promettenti.
Esempio recente: EUR/JPY
Per illustrare le potenzialità del trading sui cross valutari, analizziamo il periodo che va dal 17 al 23 luglio. Durante questo arco di tempo, EUR/USD ha esibito un andamento al ribasso, rompendo al di sotto di una significativa trendline ascendente sul grafico orario. Questo segnale tecnico era indice di debolezza dell'euro (EUR) e di solidità del dollaro USA (USD).
Grafico orario a candele di EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Tenendo in considerazione la perdita di valore di EUR/USD, possiamo osservare le altre coppie major per capire se c'è in teoria una valuta più forte da accoppiare con EUR. Il grafico del prezzo di USD/JPY ha mostrato un pattern al rialzo, salvo poi iniziare a virare verso il basso, a testimonianza del fatto che lo yen giapponese (JPY) si stava rafforzando rispetto a USD. Tale divergenza ha suggerito che l'accoppiamento della debolezza di EUR con JPY, anziché con USD, potrebbe dar luogo a opportunità di trading più evidenti.
Grafico orario a candele di USD/JPY
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Pertanto, dopo il 23 luglio, EUR/JPY è colata a picco di quasi il 5%, mentre EUR/USD è calata solo di meno dell’1%. Questo esempio evidenzia come l'analisi delle coppie major possa aiutare a rilevare segnali di trading più intensi nei cross.
Grafico orario a candele di EUR/JPY
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Conclusioni
Comprendere quando fare trading sui cross può dare il la a tante altre opportunità nel mercato forex. Sfruttando l'analisi delle coppie major, i trader possono ricavarne preziose indicazioni riguardo all’intensità e alla debolezza delle varie valute, così da poter prendere decisioni di trading più consapevoli. Se si ricercano volatilità più elevata, differenti opportunità o trend più omogenei, le operazioni sui cross possono costituire un’ulteriore freccia all'arco di una strategia di trading.
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
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EURJPY, tutto va bene finché non va più bene...Buongiorno,
prosegue il movimento correttivo di breve termine.
Fintanto che non arrivano nuovi dati macro a creare discontinuità, il movimento potrebbe proseguire.
Se continuasse tanto tanto ... in grafico sono segnalati alcuni scenari di facile interpretazione.
Buon summer trading🏄
EURJPY, sono momenti di testBuongiorno,
dopo la violenta correzione, le apprensioni sul mercato azionario giapponese (il quale si nutre di pane e yen debole) hanno spinto, caso abbastanza inusuale, il vice governatore della Boj a fare una dichiarazione tranquillizzante sulla non volontà di inasprire nel prossimo futuro la stretta monetaria.
Si è affrettato a spegnere l'incendio innescato dalla prospettiva della fine del generoso carry trade in atto, soprattutto contro dollaro americano dove la differenza dei tassi a breve resta notevole, anche dopo il rialzo della Boj.
A tranquillizzare, indirettamente, viene anche incontro una più approfondita analisi dei dati macro americani recenti i quali sembrano indicare un indebolimento del contesto generale ma non l'apertura della porta alla recessione.
Tutto ciò si sta traducendo in un ripiegamento dei prezzi del cambio in questione.
Il calo si era chirurgicamente fermato sulla poco amata sma100 del settimanale.
Nel caso continuasse l'arrampicata, i primi due test significativi saranno i 162,5 e poi i 164.
Intanto oggi è venerdì e, a meno di volatilità estrema, probabilmente avremmo un hammer molto robusto sul settimanale che in caso di conferma da lunedì porterà i prezzi al contratto con questi primi ostacoli.
Da lì capiamo qualcosa in più su cosa ha in mente il mercato.
Nel durante, sotto il tappeto di foglie morte del sottobosco c'è un intero mondo parallelo ed autosufficiente dove potere prosperare, a prescindere da cosa succede ben più in alto.
EURJPY, qualcosa è cambiato Buongiorno,
un po' di cose sono successe nelle ultime settimane.
Il trend di lungo periodo rimane saldamente positivo, come dimostra il grafico settimanale dove i prezzi hanno rimbalzato, per ora, semplicemente sulla sma 20.
Notevole osservare come di fronte ad un tale sell-off i prezzi siano semplicemente arrivati a toccare la media semplice a 20 periodi sul settimanale.
Questo è utile da tenere in mente perché le vicende di brevissimo termine non ci lascino assorbire perdendo così di vista il quadro più generale.
Tuttavia, il calo che si è prodotto non può non avere conseguenze sulla operatività.
Per operatività dal medio termine in giù a questo punto trovo logico, come solitamente faccio, avere ben presente in mente il trend negativo.
Ciò significa che nella individuazione dei pattern che possono essere tradati darò la priorità agli short.
Anche per questo nell'analisi proposta suggerisco, oltre ad il classico take profit conservativo e individuato in corrispondenza della più vicina area di supporto significativa, anche uno in logica trailing.
Per assecondare il trend dominante di medio termine, short, suggerisco la possibilità di mettere a pareggio il trade appena possibile lasciando correre i prezzi all'ingiù.
Quest'ultima operatività è un po' più complessa e non l'ho mai proposta nelle mie analisi.
Ttuttavia comunico quantomeno il concetto su cui ciascuno può liberamente riflettere e magari trovare il proprio setup di comfort con cui operare.
EURJPY, quadro compatibile con nuovo allungo correttivoBuongiorno,
la correzione di breve sembra possa estendersi ulteriormente.
I movimenti che disegnano i prezzi segnalano una volontà di breve di continuare l'ascesa.
Si formano zone di supporto compatibili con un prossimo ulteriore andamento crescente.
La svolta di breve segnalata nella precedente analisi è avvenuta con un classico, e facile da leggere, testa e spalle.
Facile la lettura ma tutto altro discorso è poi il comportamento successivo dei prezzi che non è mai scontato.
Allargando lo sguardo anche ai time frame subito successivi a quello M30 si segnala il precedentemente detto tentativo di continuazione di risalita.
Infatti è in corso di formazione quella che, secondo me, è la spalla destra di un più grande testa e spalle il cui minimo è rappresentato da pattern di inversione del trend di breve.
A segnalare come la prudenza sia d'obbligo ci pensano i volumi.
Il minimo del testa e spalle di inversione è avvenuto con forti volumi che è in contraddizione con i dettami pattern.
Infatti suggerivo un profit minimalista, ma a dimostrazione che non è tutto facile, i prezzi hanno avuto un'accelerazione inaspettata.
Per quel che mi riguarda l'atteggiamento resta sospettoso su questo movimento correttivo proprio per il comportamento dei volumi.
Infatti non solo quelli associati al minimo sono più elevati di quelli della spalla destra ma, anche, quelli che hanno accompagnato in movimento di breakout sono assolutamente deboli.
Questo mi fa propendere nuovamente per un target conservativo in corrispondenza della resistenza statica indicata, area di un discreto minimo recente.
Comunque 50 pips ci sono tutti.
A corollario di quanto detto, segnalo la curiosità rappresentata dalla spalla destra informazione che, a sua volta, sta per conclamarsi in un ulteriore testa e spalle completo i cui volumi questa volta sono coerenti.
Quindi più bassi in corrispondenza della testa rispetto alla spalla sinistra e, per quello che si vede finora, in accelerazione sul completamento della spalla destra che dovrebbe portare poi a breakout.
Ovviamente, essendo in formazione occorrerà, allevenienza, assestare soprattutto lo stop ed essere pronti ad abbandonare il trade se cambia lo scenario.
Viviamo in un mondo di testa e spalle.
EURJPY, potremmo essere in mezzo al guado a nostra insaputaBuongiorno,
Il vento sembra cambiare sul Giappone.
Il condizionale è d'obbligo visto che, in un contesto di trend crescente del cambio Euro Yen, movimenti continui di rafforzamento dello Yen ne abbiamo visti nel recente passato.
Se si osserva il cambio su Time frame alti, dal settimanale al mensile, si nota come il movimento cui stiamo assistendo non è assolutamente nuovo.
Bisogna vedere se sarà catalogato come movimento correttivo, come in precedenza osservato, oppure se si tratti di un inizio di cambio di trend.
Questo ovviamente non lo si può sapere in anticipo.
I possibili atteggiamenti sono due.
Si continua a considerare long il trend e quindi catalogare il movimento in atto come correttivo mettendo in pratica una operatività correlata.
Oppure lo si considera come cambio di trend e allora la faccenda è più complessa.
Infatti il cambio di trend è osservabile solo su Time frame bassi ma non su quelli più lunghi e importanti.
Siiamo quindi in una terra di nessuno, in mezzo al guado ed in queste circostanze gli errori possono essere frequenti.
In tale contesto il grafico che si propone ci fa vedere come dall'undici di luglio scorso si siano prodotti su m30 continui movimenti al ribasso senza mai avere la comparsa di una candela come quella segnalata oggi.
Un movimento importante.
Su questo Time frame veloce il 30 è chiaramente ribassista per cui il trade proposto ed è da considerarsi incontro trend.
Questo giustifica l'adozione di un profit conservativo e individuato a ridosso della prima resistenza statica evidenziata nel grafico.
EURJPY, la moral suasion della Boj non bastaBuongiorno,
il cambio sembra non curarsi dei moniti della Boj e tira dritto per la sua strada, rialzista.
Osservando il weekly è indicativo come lo stesso rsi, dai minimi di 4 anni fa a 115, abbia fatto solo sporadiche e timide escursioni sopra il livello di ipercomprato di 70.
Se il break out proposto non sarà un fake, è facile immaginare un allungo.
Un eventuale pull back sarà l'occasione per sistemare la faccenda relativa al risk management, grazie al minimo relativo che dovrà formarsi.
Non si arresta la caduta dello JPYLa valuta giapponese continua a vivere momenti assai complicati, con il prezzo del UsdJpy che questa notte ha superato quota 161.00, andando a toccare un nuovo massimo multi decennale a 161.25. Nel frattempo, a dimostrazione della tensione che si vive in relazione a questa situazione, il diplomatico giapponese Masato Kanda, responsabile diplomatico con riferimento alle valute, è stato sostituito e al suo posto è stato nominato Atsushi Mimura. Ovviamente non ne conosciamo le ragioni, ma certamente la sensazione che a breve possa accadere qualcosa c’è.
Il Ministro delle Finanze Suzuki ha avvertito che le mosse improvvise e unilaterali dello yen sono indesiderabili e che le autorità avrebbero preso le misure appropriate quando necessario. Lo yen ha perso oltre il 2% rispetto al dollaro nel solo mese di Giugno, estendendo il suo calo annuale a oltre il 14%, poiché la Banca del Giappone ha adottato un approccio più moderato nella normalizzazione della politica monetaria rispetto a quanto previsto dai mercati. Nel frattempo, i dati sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale giapponesi sono stati più forti del previsto a maggio, mentre l'inflazione di Tokyo è accelerata a giugno. Un segnale di un imminente rialzo dei tassi?
DATI ODIERNI
Sul fronte dati, dopo alcune giornate prive di grandi numeri, oggi sono previsti dati che potrebbero spostare gli equilibri di breve termine, a cominciare dal Pil inglese, in uscita stamani alle 8.00. A seguire, le vendite al dettaglio tedesche insieme alla disoccupazione, mentre sempre stamani, c’è attesa per i dati sull’inflazione francese alla vigilia delle elezioni di fine settimana.
Poi, nel pomeriggio, i dati sul PCE Usa, i veri numeri sull’inflazione americana, insieme redditi e spese personali, Chicago Pmi, e aggregati redatti dall’Università del Michigan, che concluderanno la sessione. Market movers interessanti e volatilità in aumento probabilmente.
PIL USA SOPRA LE ATTESE
L'economia statunitense, nella terza rilevazione pubblicata ieri, è cresciuta dell'1,4% su base annua, ma relativa al primo trimestre del 2024. Il dato è leggermente superiore all'1,3% della seconda stima, e continua ad indicare una crescita più bassa rispetto alla prima metà del 2022. Gli investimenti non residenziali sono stati rivisti al rialzo (4,4% contro 3,3% nella seconda stima), così come gli investimenti residenziali sono aumentati più del previsto (16% contro 15,4%).
Le esportazioni sono cresciute più del previsto (1,6% contro 1,2%) mentre l’import è stato rivisto al ribasso (6,1% contro 7,7%). La spesa pubblica è cresciuta (1,8% contro 1,3%) mentre, la spesa dei consumatori ha rallentato più di quanto inizialmente previsto (1,5% contro il 2% nella seconda stima), a causa del consumo sia di beni (-2,3% contro -1,9%) che di servizi (3,3% contro 3,9%).
I JOBLESS MIGLIORANO, MA...
Il numero di persone che hanno richiesto l'indennità di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso di 6.000 rispetto alla settimana precedente, arrivando a 233.000 nel periodo terminato il 22 giugno, al di sotto delle aspettative del mercato di 236.000. Il numero delle richieste di risarcimento è diminuito per la seconda settimana consecutiva da quando ha toccato il massimo degli ultimi 10 mesi di 243.000, ma è rimasto ben al di sopra della media di quest’anno per sottolineare che, sebbene il mercato del lavoro statunitense rimanga a livelli storicamente tesi, si è attenuato rispetto al periodo post-pandemia.
Nel frattempo, il numero delle richieste di indennizzo è aumentato di 18.000 a 1.839.000 nella settimana terminata il 15 giugno, il più alto da novembre 2021, riflettendo una maggiore difficoltà, per i disoccupati, nel trovare posizioni adeguate, a dimostrazione di un peggioramento del contesto lavorativo.
TURCHIA, TASSI FERMI AL 50%
La banca centrale della Turchia ha lasciato invariato al 50% il tasso di riferimento dell’asta dei pronti contro termine a una settimana, per la terza volta consecutivamente, nella riunione di giugno 2024, in linea con le aspettative. Il consiglio di amministrazione della banca centrale ha osservato che il trend discendente dell'inflazione sottostante mensile si è interrotto e ha dichiarato che potrebbe ulteriormente restringere i tassi nel caso in cui gli indicatori legati alle aspettative di inflazione, dovessero peggiorare ulteriormente.
Tuttavia, la valutazione dell’economia effettuata dalla banca ha rilevato che la domanda interna ha continuato a rallentare a causa del forte inasprimento delle condizioni di credito, ma la vischiosità dell’inflazione dei servizi, le elevate aspettative di inflazione e l’impatto dei rischi geopolitici sui prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari hanno mantenuto vive le pressioni inflazionistiche. Tuttavia, il Consiglio prevede che la disinflazione aumenterà nella seconda metà dell’anno.
Buon trading e buon fine settimana.
Saverio Berlinzani
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EURJPY, pull back e probabile ripartenzaBuongiorno,
dopo il break out del livello 169,400 il cross ha prodotto un chiaro pull back sullo stesso livello disegnando un'altrettanto chiaro hammer.
I volumi associati autorizzano a mio giudizio un nuovo ingresso long.
I livelli operativi suggerito sono in grafico.
EURJPY, ennesimo noioso segnale longBuongiorno,
prendiamo atto dell'ennesimo, normale, episodio correttivo.
Avendo chiaro che, fino adesso, il trend rimane rialzista cogliamo l'occasione per fare il punto più in generale.
Il trend continua ad essere rialzista perché su tutti i time frame dal mensile fino all'H4 ha le medie lente sotto.
Solo dall'H1 in giù è ribassista.
Siamo alla fine del mese e, a meno di imprevedibili e profondi movimenti che devono necessariamente consumarsi entro domani, sul mensile avremo una candela di maggio chiaramente rialzista e con le forme di un hammer di continuazione con minimo che non poggia su nessuna media globalmente accettata.
Nemmeno la schizofrenica ema9.
Sul daily invece abbiamo un quadro molto più chiaro e sempre rialzista.
I prezzi stanno chiudendo la giornata con un hammer di continuazione che poggia su un discreto supporto statico di area 169,5.
Inoltre il minimo della candela ha toccato e rimbalzo sulla sma20.
Gli stessi minimi di oggi si H4 hanno toccato e rimbalzato sulla ema100.
Mentre su M30 abbiamo, a supporto del quadro di ripresa long, un triangolo ascendente che sta, sembra, per essere violato al rialzo.
Insomma il quadro continua ad essere rialzista e come tale richiede orecchie tese verso occasioni long e non short.
Almeno per adesso.
EURJPY, probabile allungo di breveBuongiorno,
il cross, sebbene con i soliti movimenti correttivi, resta saldamente in up trend.
Di conseguenza la nostra attenzione dovrebbe focalizzarsi piuttosto sull'individuazione di formazioni complesse di prezzo che lascino presagire allunghi al rialzo.
Il caso potrebbe essere quello proposto in grafico.
Pausa del trend, formazione di un triangolo ascendente che aspetta solo di essere infranto.
Lo stop proposto può essere variato a piacimento secondo il proprio risk management.
EURJPY, compiti per il weekend con in palio 200 pipsBuongiorno,
la pronta risalita dei prezzi su H4 ha prodotto un bel pattern di continuazione.
Il target in gioco è importante così come il risk/reward.
La spalla destra in formazione è a sua volta un TeS che se si comporta bene a sua volta verrà tradato separatamente.
In grafico i livelli operativi.
EURJPY, dopo il temporale torna il soleBuongiorno,
il cross rimane solamente in trend rialzista.
Probabilmente da questi livelli dovremmo assistere ad un calo almeno di 1500 pips prima di poterlo mettere in discussione.
Come tale è fondamentale conservare ancora una visione long e non lasciarsi intimorire dai ricorrenti episodi di quella che, nella gestione di portafoglio, si chiama down side volatility.
Accettata l'idea che il trend rialzista è ancora quello dominante, gli episodi di correzione sono quanto mai salutari perché permettono di scaricare gli eccessi tecnici che si accumulano.
Un po' come svuotare la cash del PC.
In questo contesto si potrebbe tentare ancora un long.
La spike prodotta dalla pubblicazione dei dati CPI americani ci offre l'opportunità di costruire un long ancora una volta affidandoci al Testa e Spalle.
Tanto per cambiare, oggi è sceso innescato proprio da un chiaro TeS ribassista di M30 che non ho tradato perché contro trend.
I prezzi si M30 hanno sostanzialmente tenuto la sma200, per me l'ultimo baluardo a difesa del trend su ciascun time frame.
I livelli operativi in grafico.
Speriamo bene...
L'equity resta sui massimiRiprende a salire Wall Street, con i tre principali indici in crescita con percentuali tra lo 0.25% e lo 0.55% nonostante i dati sui prezzi alla produzione abbiano ancora mostrato i muscoli, uscendo al di sopra delle attese e dei dati precedenti, anche se va detto che la lettura di marzo è stata rivista decisamente al ribasso. Nel pomeriggio di ieri ha parlato Powell che ha ricordato come l’economia americana sia ancora resiliente, mentre la politica monetaria rimanga restrittiva, per via di una inflazione che non scende al ritmo desiderato. Probabilmente, ha ribadito JP, i tassi rimarranno ai livelli attuali più a lungo del previsto.
Oggi è atteso il dato sull’inflazione mentre gli analisti si aspettano un paio di tagli della Fed tra settembre e dicembre dell’anno in corso. I commenti del presidente Powell alla riunione dell'Associazione dei banchieri stranieri non hanno offerto quindi nuovi indizi. Le probabilità di un taglio dei tassi da parte della Fed sono inizialmente diminuite, ma poi sono tornate allo stesso livello di prima della pubblicazione del PPI, al 65% a settembre e al 78% a novembre.
Tra le azioni, Gamestop e AMC hanno continuato il loro impressionante rally, guadagnando rispettivamente oltre il 52% e il 29%. Le azioni di On Holding sono balzate di oltre il 17% a seguito dei forti utili. Al contrario, Home Depot è sceso dello 0,5% dopo un calo delle entrate.
VALUTE
Sui cambi la reazione del dollaro è stata contrastante nel senso che in seguito al dato, il dollaro sembrava poter sfondare al rialzo, ma poi ha ripiegato, probabilmente grazie alle parole di Powell che comunque ha ammesso che il mercato del lavoro si sta raffreddando. EurUsd tornato sopra 1.0820 e il prossimo step rialzista sembra essere 1.0885 95 area.
Anche la sterlina ha quasi toccato 1.2600 nonostante sia quasi certa una riduzione dei tassi nel prossimo mese di giugno. EurGbp dopo aver toccato quota 0.8615 ha ripiegato tornando sui primi supporti di 0.8590. Oceaniche in rialzo e in appetito al rischio come EurChf che è tornato sopra 0.9810. UsdJpy invece ancora sui massimi di periodo a 156.50, con gli operatori che provano a vendere inserendo stop sopra i massimi così da alimentarne la continua ricerca da parte dei big players. Boj dove sei, è il caso di dirlo.
PPI IN CRESCITA NEGLI STATI UNITI
I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,5% su base mensile nell'aprile 2024, dopo un calo dello 0,1% rivisto al ribasso a marzo e molto superiore alle previsioni dello 0,3%. I prezzi dei servizi sono aumentati dello 0,6%, il massimo da luglio, dopo il calo dello 0,1% rivisto al ribasso di marzo. i prezzi sono aumentati per macchinari e attrezzature, vendita all'ingrosso, servizi immobiliari e vendita al dettaglio di automobili.
Il costo dei beni è aumentato dello 0,4%, rimbalzando dal calo dello 0,2% di marzo, di cui quasi tre quarti dovuti ad un aumento del 5,4% della benzina. Sono aumentati anche i costi del gasolio e dei metalli non ferrosi. I prezzi alla produzione core sono aumentati dello 0,5%, molto più alti delle previsioni dello 0,2%. Osservando i dati annuali, l’inflazione principale dei prezzi alla produzione è rimasta stabile al 2,2%, la stessa del 2,2% rivisto al rialzo di marzo e il tasso core è salito al 2,4% dal 2,1% rivisto al ribasso.
LO ZEW MIGLIORA
L'indicatore ZEW del sentiment economico per la Germania è aumentato a 47,1 a maggio 2024, il più alto da febbraio 2022, da 42,9 di aprile, superando le previsioni di 46. Si tratta del decimo mese consecutivo di crescente fiducia tra gli esperti finanziari, guidato dai segnali di ripresa economica in Germania e dalla crescita del PIL più forte del previsto nel primo trimestre. Inoltre, il miglioramento delle condizioni economiche nell’Eurozona e in Cina ha contribuito a migliorare le prospettive. Le aspettative per i consumi interni, così come per i settori delle costruzioni e dei macchinari, hanno registrato aumenti sostanziali.
ARGENTINA, LA BANCA CENTRALE TAGLIA I TASSI
La banca centrale argentina ha tagliato i tassi di interesse dal 50% al 40%, arrivando così al sesto ribasso consecutivo dal mese di dicembre scorso. L’inflazione, del resto, sta rallentando da 4 mesi cosicchè i tassi sono scesi al minimo da giugno 2022. Il tasso di inflazione mensile è rallentato per il quarto mese consecutivo all'8,8% in aprile rispetto all'11% del mese precedente e al di sotto delle previsioni di mercato di un guadagno del 9%.
L'amministrazione del presidente Javier Milei ha dato priorità a rigorosi tagli alla spesa da dicembre per combattere l'inflazione, con il suo team economico che prevede che l'inflazione mensile scenderà al 3,8% entro settembre.
Buona giornata e buon trading.
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.